Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione
Radiogiornale 103   
Febbraio 2004 Periodico telematico indipendente  
              
 Sommario:
  1 - CW: hanno trovato il coraggio di decidere! Le proposte CISAR - La nuova tessera;
  2 - L'inflazione e i radioamatori;
  3 - Il radiantismo italiano é nato a Ferrara;
  4 - Inizia la stagione dei presidenti e spunta "Fatti di cui si parla 23";
  5 - La bigamia per i radioamatori;
  6 - La fame nel mondo;
  7 - Manipolatore telegrafico elettronico;
  8 - L'antenna "Errante";
  9 - Allarme virus;
10 - I padri della scienza elettrica: Michael Faraday;
11 - Sarà il secolo dei ROBOT ma attenti ai rischi;
12 - Progetto trasmissioni in lingua italiana;
13 - Beni di consumo: due anni di garanzia;
14 - Il grande freddo a Roma;
15 - Crisi del Packet;
16 - Ricordi di gioventù;
17 - Mappe per UI_View;
18 - Le mostre radiantistiche;
19 - Mercatino radioamatoriale;
20 - Informazioni.
 
 
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1 -
HANNO TROVATO IL CORAGGIO DI DECIDERE!
 
NEWINGTON, CT, 19 Gennaio 2004. - Dopo il pronunciamento di molti Paesi, anche l'associazione Americana ARRL ha deciso di chiedere all'FCC (ndr: il loro Ministero delle Comunicazioni) di creare una nuova licenza radioamatoriale di ingresso che include l'uso della fonia in HF senza che sia richiesto un esame di CW. La ARRL Proporrà anche la ristrutturazione delle esistenti classi di licenza in tre categorie dove l'esame di CW è richiesto solo per la categoria più elevata. E' interessante la soluzione adottata dagli americani che hanno anch'essi così raccolto la raccomandazione dell'ultima WRC relativa alla non obbligatorietà dell'esame di CW per accedere alle HF.
La cronaca ci insegna che tutte le associazioni Radioamatoriali estere hanno preso posizione o fatto raccomandazioni per allinearsi con i risultati della WRC.
In Italia i vertici della  Associazione Nazionale ARI che ha partecipato alle decisioni della WRC, dopo mesi di silenzio, finalmente hanno "deciso di decidere", cosa che salutiamo con molta soddisfazione perché da tempo il Radiogiornale sta conducendo una campagna giornalistica in merito, con l'effettuazione anche di un referendum nel quale hanno vinto di misura quelli che vogliono l'abolizione del CW dagli esami Coloro che hanno voluto caricare la cosa di significati rivoluzionari, sbagliano, perché si tratta semplicemente di riconoscere al titolare di Autorizzazione  di Radioamatore la facoltà di usare le bande ed i modi consentiti ai Radioamatori, lasciando alla singola persona la sacrosanta facoltà di scelta di operare nel modo che più gli aggrada.
La decisione operata dall'ARI non è stata indolore e ci sono state vivaci divisioni interne del CDN come riporta Radiorivista e si è deciso anche di fare un referendum, presentando intanto  al Ministero delle Comunicazioni una richiesta per l'abolizione del CW dagli esami di Radioamatore. Che si sia cominciato finalmente a discutere, si pure in modo vivace, credo sia un fatto positivo da registrare!
Circa il Referendum, ci permettiamo di osservare che essendo la decisione sul CW una cosa che riguarda tutti i Radioamatori, iscritti e non iscritti alle associazioni,  alla consultazione dovrebbero partecipare tutti gli OM italiani, un po' come ha fatto il Radiogiornale, considerando che l'ARI come iscritti rappresenta circa un quinto dei radioamatori del nostro Paese.
 I tentennamenti e le divisioni non pare abbiano motivazioni ideali come si vorrebbe far apparire, ma  sarebbero da ricercarsi anche nel fatto che alcuni notissimi Dxer temono un incremento della attività in HF con un aumento di difficoltà operative per coloro che sono abituati alla loro "riserva di caccia personale"!
Il "silenzio assordante" fin qui registrato ci ha fatto fare  una meschina figuraccia col resto d'Europa che ha deciso da tempo cosa fare circa il CW, creando anche una grave ingiustizia ai danni dei Radioamatori italiani per via degli accordi sulla reciprocità. 
Vogliamo però rilevare che prima il "silenzio assordante" e poi le diatribe tra membri del CDN, hanno fatto si che all'importante appuntamento col Ministero delle Comunicazioni, di cui parliamo più avanti, l'ARI é apparsa impreparata di fronte a un CISAR che ha dimostrato concretamente di aver studiato il problema CW ed elaborato una precisa strategia che rappresenta certamente una base per la definizione dei nuovi esami. 
 
MA INTANTO...
Riunione al Ministero
 
Esami e Autorizzazioni generali
Si cambia?
 
Il 3 Febbraio, si è svolta una riunione presso il Ministero delle comunicazioni, alla presenza del Consigliere del Ministro e del direttore responsabile Ufficio Radioamatori, e dei Presidenti ARI e CISAR, in relazione alle recenti indicazioni per l'abolizione degli esami di telegrafia agli esami.
 
Di seguito, pubblichiamo la proposta dell'Associazione CISAR
 
Tale proposta, nel suo complesso, è stata dichiarata perseguibile dallo stesso Ministero delle
comunicazioni, falle le opportune migliorie.
Apprezzamento espresso anche dal Presidente dell'Associazione ARI, che provvederà a fornire presto al Ministero eventuali annotazioni, utili per il miglioramento dell'intera procedura La proposta infatti, frutto di un attento studio durato oltre sei mesi, ovviamente può essere migliorata, ma significa comunque un vero cambiamento, alla base della valutazione dei candidati aspiranti alla patente di Radioamatore.
 
NUOVA TESSERA PER I RADIOAMATORI
 
Nella medesima riunione del 3 Febbraio, è stata data notizia del prossimo evento, che si terrà nel mese di Marzo, durante la uale il Ministro delle comunicazioni Gasparri, consegnerà ai Presidenti ARI e CISAR e al radioamatore Francesco Cossiga, il nuovo tesserino di riconoscimento, che sostituirà tutti i documenti di Patente e Autorizzazione Generale, che ogni radioamatore riceverà a casa.
 
 
 
LE PROPOSTE CISAR
Per l'esame per il conseguimento della patente per stazione di Radioamatore
 
(ogni domanda, può avere una sola risposta)
(le domande li e 12 valgono 10 punti)
 
quale dei seguenti dispositivi
 
1) In una comunicazione in banda laterale superiore,
può ritornare utile:
a) Squeltch
b) Filtro If shift
c) Canale di Memoria
d) Vox

2) Per poter operare su un ripetitore, è necessario:
a)
b)
c)
d)
Inserire l'appropriato passo di duplice
Selezionarsi sul modo di emissione FM
Trasmette con un apparato portatile
Inserire il RIT

3) Indicare il significato del codice QRM:
 
a) Rimanere in ascolto
b) Ripetere il nominativo di stazione
c) Presenza di forti rumori in frequenza
d) Cambiare la frequenza in uso

4) Indicare il significato del codice QRP:
 
a) Indicare il nome di battesimo
b) Indicare la propria posizione
c) Presenza di forti rumori di tipo industriale
d) Trasmettere con minima potenza

5) Il nominativo di stazione deve essere ripetuto:
 
a) Ogni volta che si comincia a trasmettere
b) All'inizio e alla fine di ogni passaggio
c) Solo alla fine di ogni passaggio
d) Almeno ogni ~O minuti
 
6) La potenza massima utilizzabile in postazione mobile è:
 
a) 10 Watt sempre
b) 50 Watt sempre
c) 500 Watt se si è titolari di autorizzazione di classe B
d) A seconda della banda di frequenza utilizzata

7) Quando un apparato trasmette con potenza di 10 Watt, ed è alimentato da una tensione di 12 Volt, qual è
il valore della corrente assorbita totale?
 
a) 2 Ampere
b) 4Ampere
c) 6 Ampere
d) loAmpere

8) Un filtro passa banda serve:
 
a) Ad eliminare una frequenza spuùa
b) A sopprimere una frequenza immagine
c) A migliorare la sensibilità di un ricevitore
d) A migliorare la sensibilità di un trasmettitore

9) Per una trasmissione in banda 2,4 Ghz quale dei seguenti cavi deve essere preferito, perché presenta
minore attenuazione?
 
a) RC213
b) RG58
c) RG8
d) RT5O/20

10) Cosa indica il ROS?
 
a) La quantità di radiofrequenza che non viene emessa dall'antenna
b) La quantità di radiofrequenza che viene emessa dall'antenna
c) Il guadagno di una antenna
d) Il guadagno di un amplificatore di potenza, connesso ad un'antenna

11) Indicare il significato dei seguenti elementi del Codice Morse:
 
12) Trascrivere in Codice Morse, le seguenti lettere:
 
T
 
Q
 
H
 
B
 
3
 
QUIZ
Esame per il conseguimento della patente per stazione di Radioamatore
 
L'esame è unico, per le due classi di Autorizzazione Generale, è si svolge in due prove, una teorica ed una
pratica:
 
1) Prova teorica a quiz

10 Quiz a risposta multipla, con unica risposta valida: elementi di radiotecnica ed elettrotecnica, 
conoscenza  dei  regolamenti  nazionali  ed  internazionali  delle radiocomunicazioni (Codice Q) e principi basilari
delle tecniche operative.
2 Quiz su riconoscimento della telegrafia (10 caratteri del Codice Morse).
Durata del test: 10 minuti
Ogni risposta valida: i punto
Ogni segno telegrafico: i punto
Massimo punteggio: 20 punti
 
I quiz vengono di volta in volta scelti da un testo generale di 1000 quiz (4 Elettronica-radiotecnica - 2
Modalità operative - 2 Normativa nazionale - 2 Codice Q - 10 caratteri telegrafici).
 
2) Prova pratica

In presenza di uno o due Radioamatori (e sempre di un funzionario dell'Amministrazione postale), il
candidato deve dimostrare di saper adoperare una stazione radio, dando dimostrazione di conoscere i principi
basilari di una comunicazione radio, le frequenze in uso assegnate al servizio, i modi di emissione; conoscenza
delle elementari norme sulla sicurezza degli impianti elettrici;   espressioni fondamentali, condotta e modalità
operative di una stazione di radioamatore.  Due o tre domande.
 
Durata della prova:        10 minuti
Voto della prova:            da 1 a 10 punti

Votazione finale:
 
Con il punteggio minimo di 20 punti, si ottiene l'autorizzazione di classe B Con il punteggio minimo di 25 punti, si
ottiene l'autorizzazione di classe A
 
Coloro che ottengono l1autorizzazione di classe B, trascorso un periodo di cinque anni, ottengono
automaticamente il passaggio alla classe A.
 
I titolari di autorizzazione di classe B, nel momento m cui entra in vigore il nuovo ordinamento, con
anzianità inferiore ai cinque anni, possono sin da subito trasmettere nelle bande 160, 80 e 40 metri (1,8 - 3,5 e 7
Mhz), a titolo di apprendimento delle tecniche operative.  Trascorsi cinque anni, possono trasmettere in tutte le
bande (classe A).
 
I titolari di autorizzazione di classe B, nel momento m cui entra in vigore il nuovo ordinamento, con
anzianità superiore ai cinque anni, sono automaticamente abilitati alla classe A.
 
Il rilascio dei nominativi avviene con la medesima procedura fino ad oggi effettuata, e i nominativi di
classe B, nel momento in cui ottengono il diritto a trasmettere in tutte le bande, rimangono invariati.
 
I candidati che, per la propria preparazione e titoli di studio, sono esonerati attualmente dall'esame di
teoria, devono comunque superare la seconda prova (esame pratico), per ottenere l'autorizzazione di classe B.  
Ottengono l'autorizzazione di classe A, senza alcun esame, solo le persone che dimostrano di essere stati operatori
militari di stazioni radio (Marconisti - tecnici delle comunicazioni ed impianti radio militari).
 
L'autorizzazione di classe B, permette l'uso delle frequenze: 160 - 80 - 40 metri e dai 2 metri in su.
L'autorizzazione di classe A, permette l'uso su tutte le bande.
 
 
 
IL DOCUMENTO DEL CISAR
 
Al Ministero delle comunicazioni
 
Vice Prefetto, dott. Giovanni Bruno Dott. Andrea
Cascio
 
Prot.:     001/ASS
Oggetto: Considerazioni sugli esami per il Conseguimento
della patente di operatore di stazione di Radioamatore
Riunione del giorno 3 Febbraio 2004
Allegati: fac-simile esame Radioamatori
 
 
Roma, 2 Febbraio 2004

Le recenti decisioni assunte da alcune nazioni europee, e del resto del mondo, di eliminare l'esame pratico della telegrafia, per l'ottenimento della Patente di Radioamatore, ci impongono oggi un adeguamento.
 
Desideriamo però sottolineare alcune nostre considerazioni.1) Tutta l'attività svolta dai Radioamatori ha subito profonde modificazioni. L'avvento delle nuove tecnologie ha altamente specializzato qualunque comunicazione radio, anche quelle svolte oggi dai titolari di autorizzazione di classe B, che, per non aver superato la prova pratica di telegrafia, possono utilizzare solo parte delle frequenze assegnate.
Conoscere il codice Morse, dimostrandolo praticamente alle sessioni d'esame, non costituisce fatto discriminatorio per il possesso delle due classi di autorizzazioni, soprattutto quando alla base della distinzione, vi è esclusivamente la mera suddivisione delle frequenze utilizzabili.    Appare anche ingiustificata la ragione riportata dai più, per la quale per poter utilizzare una banda ad onde corte (classe A), e dunque ascoltabile in tutto il mondo, debba esserci la necessità di essere un buon operatore di telegrafia, distinto dal solo esame attitudinale, e cioè saper trasmettere e ricevere in telegrafia.  Già da venti anni infatti, con i satelliti, ed oggi con le nuove normative (Internet e Voice over IP), è consentito a chiunque di raggiungere qualsiasi parte del mondo con un apparato radio, sia VHF, UHF o a onde corte indistintamente, sia con la classe A che con quella B.
Riteniamo dunque che saper trasmettere in telegrafia non possa costituire un titolo necessario e sufficiente ad operare in onde corte;   più ragionevole appare l'opinione che la conoscenza del codice Morse debba rimanere comunque nel tessuto integrante del Radioamatore, al fine di garantire quella che consideriamo la differenza tra un Radioamatore, ed un semplice utente di apparati radio.
La telegrafia, già oggi considerata non più utile nelle moderne comunicazioni, rimane sempre ed inequivocabilmente il sistema più sicuro, che permette un collegamento, anche a bassa potenza e tra due persone che non parlano la stessa lingua. La nostra
memòria corre ai superstiti del sommergibile Minsk che, attraverso colpi sulla lamiera dello scafo, hanno permesso l'individuazione del relitto.
 
2) Il recente Codice delle comunicazioni elettroniche, ha ridotto la velocità, proprio per facilitare il superamento dell'esame a tutti i candidati;  la non perfetta applicazione nelle ultime due sessioni d'esame ha invece prodotto un vero inasprimento, con l'introduzione di simboli e punteggiatura;   in alcuni casi, con l'applicazione fedele della norma, che indicava una velocità d'esecuzione di "almeno" 25 caratteri, la velocità nel corso degli esami è stata aumentata fino a 40 caratteri al minuto!
 
3) Nel corso degli ultimi mesi, da quando cioè alcune nazioni hanno eliminato l'esame di telegrafia, consentendo a tutte le Licenze di trasmettere in tutte le bande, abbiamo verificato che, a quanto ci è dato di sapere, in alcune nazioni si è prodotto un generale peggioramento della qualità delle comunicazioni amatoriali, in ragione di un forte numero di Licenze di c'asse B nelle bande ad onda corta, senza la minima preparazione nell'affrontare una comunicazione radio, di certo diversa dalle VHF e superiori.
 
4)                           La quasi totalità delle persone che viene esonerata agli esami teorici attuali, perché in possesso di dip1oma od altro, dimostra di non possedere alcuna capacità nei collegamenti radio, dando corso nel corso della propria attività ad un vero impoverimento delle caratteristiche basilari del radioamatore, che deve essere principalmente un buon operatore radio, ma non necessariamente Ingegnere in telecomunicazioni o in Fisica.
Per queste quattro considerazioni, presentiamo dunque una proposta di rivisitazione completa dell'esame
a) Esame teorico a qui4 anche con il riconoscimento di alcuni caratteri telegrafici;
b) Colloquio pratico, in presenza di radioamatori di provata esperienza.
 
In questo modo, abbiamo la possibilità di mantenere, come materia di conoscenza, il Codice Morse, con l'inserimento del suo riconoscimento nel corso dell'esame teorico; inoltre, la scelta dell'esame a quiz permette di inquadrare la preparazione complessiva del candidato, senza possibilità di interpretazioni dubbie, come potrebbe avvenire oggi nella procedura di valutazione dei temi, prettamente tecnici.
Con la proposta del colloquio orale, vogliamo introdurre la possibilità fondamentale di valutare nel complesso la preparazione del candidato, anche e soprattutto nella parte inerente la conoscenza delle comuni tecniche di trasmissione, delle procedure di comunicazione, delle regole basilari di come si procede ad una chiamata e come ci si comporta per una risposta.
 
Un esame dunque meno scientifico, ma con un criterio più sereno che valuti il candidato, sin da quando si siede di fronte ad una radio, per come procede all'installazione della linea di antenna, per come intende utilizzare certi accorgimenti tecnici,
eccetera.
 
Il nostro obiettivo è avere operatori esperti, non utenti;   è meglio sapere a cosa serve un filtro passa banda, o conoscere il codice Q (quello che poi è internazionalmente usato) piuttosto che dimostrare di eseguire un esercizio completo per calcolare il fattore Q di un filtro.
L'analogia, che ci permettiamo di consigliare, è con la patente di guida: siamo tutti d'accordo che un candidato alla guida di una autovettura, prima di conoscere a fondo un alternatore, debba conoscere i segnali stradali;  con il tempo, e se vorrà, proprio con
l'approfondimento e lo studio personale, imparerà a ripararsi da solo l'impianto elettrico della sua macchina.
Il Radioamatore, dunque, deve conoscere le comuni procedure o le abbreviazioni che si usano in radio, prima di provare ad altri di saper calcolare il valore della resistenza più adatta, per attenuare una tensione all'interno di un circuito di alimentazione.
 
Infine come potrete vedere nella nostra proposta, ai titolari della patente di classe B, si concederà di completare la propria preparazione con un tempo ragionevole di cinque anni, trascorsi i quali potranno essere abilitati in maniera automatica e senza ulteriori esami, all'uso di tutte le bande amatoriali (classe A).
 
Ringraziando per averci invitato a questa riunione, inviamo 
 
                                                                  Distinti saluti
                                                                                          Il Presidente dott. Luca Ferrara
 
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2 -
   Quando il ceto medio diventa proletariato
L'INFLAZIONE E I RADIOAMATORI
 
I ceti medi sono costretti, per la prima volta dopo decenni, a difendersi dal rischio di una incalzante proletarizzazione. Il "Rapporto Italia 2004", presentato dal presidente dell'istituto di ricerca Eurispes Gian Maria Fara, presso l'Aula Magna della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino, a Roma, sottolinea che negli ultimi due anni il confine tra povertà e non povertà si è notevolmente assottigliato. Alle due milioni e mezzo di famiglie povere (circa 8 milioni di persone) bisogna infatti aggiungere un altro 10% di famiglie italiane a rischio povertà che hanno drasticamente visto ridotto il loro potere d'acquisto: in valori assoluti, si tratta di altri 2,4 milioni nuclei familiari e la cosa si sta riperquotendo anche tra i radioamatori.
La sensazione di essere un po' più poveri è percepita dalla maggior parte degli italiani, e trova un riscontro nei dati sul tasso di inflazione rilevato dall'Eurispes nel triennio 2001-2003: il 16,1% (secondo l'Istat è invece stato del 5.5%). Ben il 96,7% degli intervistati ha infatti avvertito la crescita dei prezzi del 2003. Inoltre il 59,1% degli italiani ritiene ingiustificati ed eccessivi la maggior parte degli aumenti riscontrati.
Se l'inflazione negli ultimi tre anni è cresciuta in misura consistente, non altrettanto si può dire per le retribuzioni: ne è risultato il crollo del potere d'acquisto delle classi medie, fenomeno che riguarda tutti gli strati professionali.
Complessivamente il potere d'acquisto degli impiegati è infatti sceso del 19,7%, del 16% per gli operai, del 15,4% per i dirigenti e del 13,3% per i quadri.
A rendere ancora più fosco il panorama sono i dati che emergono dal sondaggio riguardante le prospettive economiche per il 2004: la maggior parte degli italiani, il 42,25, percepisce infatti un netto peggioramento della situazione, contro il 14,4% di persone che considerano stabile il trend e il 6.8% che vedono un leggero miglioramento.
In una situazione come questa, con una inflazione reale molto superiore a quella ufficialmente proclamata, la gente riversa le sue risorse sugli articoli di prima necessità e ovviamente chi ne fa le spese sono gli articoli considerati di lusso, come auto, ecc. che per noi radioamatori vuol dire rimandare l'acquisto di un nuovo apparato, antenna, ecc. tanto che nei negozi di elettronica l'invenduto diventa sempre più consistente.
E non è vero che stanno diminuendo i radioamatori, perché il numero delle nuove licenze è perlomeno costante risptto a quello degli ultimi anni. In virtù di questa situazione, con tutto quello che succede nel sistema del risparmio, coloro che hanno un gruzzolo da salvaguardare si stanno orientando in modo sempre più massiccio verso gli immobili, la qual cosa sta provocando un
repentino rialzo dei prezzi delle case, il che provocherà aumento degli affitti e conseguentemente nuova inflazione.
 
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3-
  ..
IL RADIANTISMO ITALIANO
     E' NATO A FERRARA
Nel 1915 i pionieri ferraresi della radio furono denunciati
e processati, ma grazie all'arringa del difensore, furono assolti.
 
Dopo la serie di articoli su I4FP franco Moretti, pioniere della radio a Ferrara ricordiamo oggi un suo esimio predecessore ferrarese, l'Ing. Boni.
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
 
 
In occasione di una mostra a Ferrara nell'anno 2002 , dedicata  alla attività radioamatoriali , la nostra  sezione  dell'ARI  ( Associazione  Radioamatori  Italiani )  ha reperito  alcuni cimeli  appartenenti  all'ing. Pietro Lana  , fotografie e  documenti  che illustrano  l'attività dei  primi radioamatori  nella nostra   città.     
La ricerca è stata  effettuata dai nostri soci  , Dott. Giangiacomo   Fabbri  I4FGG  e  Avv.  Luigi Belvederi  I4AWX .  Tutto il materiale  è  stato  catalogato  e depositato  presso l'archivio della nostra sezione ARI  a disposizione di tutti i soci .
Ho esaminato  quanto documentato  e ho pensato  di  scrivere  una  appendice  alla storia della mia vita radioamatoriale        Le varie foto che allego sono state  scelte  per  dimostrare  ai  radioamatori dei  giorni nostri , quanto di pionierismo vi era nel realizzare  apparati  radio  nella  totale mancanza  di materiale   adeguato .
Per la cronaca  vorrei ricordare che la molla che fece nascere  nei nostri pionieri  fu una conferenza tenuta dal sismologo  Padre Luigi Alfani  nell' anno 1913 al teatro Comunale  di  Ferrara.
Oltre  ad illustrare la tecnica della sismologia , padre Alfani  illustrò  i primi esperimenti di Guglielmo Marconi  e  quelli da lui stesso effettuali  nell'osservatorio Ximeniano di Firenze  da lui diretto .
Sempre la cronaca cita tre giovani laureandi in ingegneria   come pionieri del radiantismo Ferrarese  e precisamente :   Pietro Lana  , Lionello Boni , e  Mario Chiozzi  .
Come sperimentatori  iniziarono la costruzione  di rocchetti  di Ruhmkorff che   usati come generatori  di scintilla , permettevano la trasmissione  di  segnali radio  usando la telegrafia Morse.
L'attività  terminò  alla vigilia della prima guerra mondiale ,nell'anno 1914  con il sequestro  da parte delle autorità  giudiziaria degli apparati radio perché fino da allora  i servizi di telecomunicazione  erano monopolio  dello stato.
Il processo relativo si svolse in Ferrara nella primavera dell'anno 1915  e l'avvocato Giulio Righini , difensore degli imputati , convinse i giudici  che gli imputati erano dei giovani studiosi , degni di lode e di incoraggiamento  e non dei violatori della legge.
Alla fine della guerra  gli esperimenti  ricominciarono e , muniti  di apposito permesso ministeriale di ascolto , ricominciarono a ricevere i primi  segnali telegrafici .
Nell'anno 1923  si costituì la Società Ferrarese Amici delle telecomunicazioni  con regolare statuto sancito da un  notaio .
Negli anni seguenti  e precisamente nel 1924 fu ottenuta regolare  licenza di esercizio di una stazione di radioamatore  con nominativo  ministeriale I 1 A A            
Ebbe  inizio così  la vita  radioamatoriale nella città di Ferrara .           
Nei documenti che  allego  si  può  ,fra gli altri , notare  copia  del  primo LOG  (quaderno di stazione)  dell'anno  1923/1924  che  elenca le stazioni  radio collegate in telegrafia in modo bilaterale .
La nostra  sezione di Ferrara porta , a ricordo , il nome di Pietro Lana che è  stato  per anni , sino alla sua morte avvenuta  il  2  Novembre  1983 ,  nostra guida  e sprone .
 
           
Un altro pioniere della radio a Ferrara: l'Ing Boni
 
 
Le prime QSL ricevute a Ferrara
 
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4-
Inizia la stagione dei Presidenti
e spunta "Fatti di cui si parla 23"

E' da poco passata la stagione dei cachi (loti) e delle castagne é sta  iniziando quella, meno gustosa e saporita, dei Presidenti. E' in atto la corsa alla Casa Bianca negli USA, nella Comunità Europea, si stanno iniziando le prime procedure relative all'argomento e noi,  radioamatori  italiani, fatte ovviamente le debite proporzioni, non siamo certamente da meno, e dalle voci che corrono, (solitamente ben informate), pare che si sia iniziata, sia pure con anticipo, la campagna di successione di una importante carica. Tutto questo forse perché si fanno voti per la ripetizione, senza ripensamenti, del "gran rifiuto". Naturalmente queste voci sono
avvalorate dal molto da fare all'interno e all'esterno di un certo importante organismo nazionale, con proposte, candidature e autocandidature.
Dalla fuga di notizie, risulterebbe che il candidato che riscuoterebbe al momento il maggior numero di accreditamenti tra gli addetti ai lavori, faccia già parte "dell'establishment" , con un incarico importante, abbia un nominativo antico e meneghino, quindi  con la sola I, che, secondo i suoi "supporter"  darebbe le maggiori garanzie di "continuità", anche geografica all'attuale gruppo dirigente, compreso il "sostituendo", ormai pare convintosi  a reiterare il gran rifiuto, ma questa volta senza ripensamenti.
Dato che lo prevede anche lo Statuto, naturalmente la base sarà informata a cose fatte, come avveniva un tempo per il cambiamento dei capi in certe nazioni!
 
Fatti di cui si parla 23
E a proposito di Presidenti, nel "Fatti di cui si parla 23", pubblicato su Radiorivista, il Presidente dell'ARI se la prende nuovamente con l'Avv. Luigi Belvederi, I4AWX Consulente nazionale del sodalizio e per non smentirsi se la prende nuovamente anche col Radiogiornale, affermando tra l'altro: "La cosa non stupisce affatto in quanto é noto che chi desidera attaccare l'Associazione e il Consiglio Direttivo dell'ARI é sicuro di poter trovare su quella pubblicazione spazio per i propri interventi, anzi scritti di tale tipo sono molto graditi perché procurano materiale che l'Editore reputa importante per una maggior divulgazione della propria pubblicazione e a noi non dispiace perché anche quando qualcuno parla male dell'ARI o del suo Consiglio mantiene vivo l'interesse che si traduce in una gratuita forma pubblicitaria".
E singolare come il Presidente Ortona si identifica ormai fisicamente nell'ARI, non capendo che le critiche di Belvederi, o di altri, sono rivolte a lui e non all'ARI da chi invece ama l'associazione, ma non condivide l'operato del Presidente Pro Tempore!
Ortona poi afferma che sul Radiogiornale gli scritti "critici" sono molto graditi per una maggior divulgazione della nostra pubblicazione non considerando che il nostro giornale non ha certo bisogno di veicoli pubblicitari per la sua diffusione che sfiora ormai 12.000 lettori, (a livello di Radiorivista!).
La verità é un'altra se su Radiorivista non ci fosse la censura e i vari soci, come Belvederi, fossero liberi di scrivere, non ci sarebbe bisogno del Radiogiornale per manifestare le opinioni anche dei "dissenzienti". Il problema é solo questo: comprendere che in una Associazione i soci non sono dei sudditi!
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5-
IL FATTACCIO
La bigamia per i Radioamatori
In Italia uno può avere al tempo stesso, moglie e fidanzata, può iscriversi a più partiti politici, o sindacati, può pregare nelle chiese delle varie religioni, ma se é un Radioamatore gli viene imposto il giuramento della fedeltà come alle donne islamiche e per fortuna che non c'é la lapidazione per i bigami associativi!
 
Caro Paolo,
 la lettura del Radiogiornale, che da tempo ricevo e consulto con interesse, mi fa supporre che esso voglia essere, oltre che valido strumento di conoscenze e approfondimenti, uno spazio dove qualunque radiamatore possa esprimere la propria opinione. ed è pertanto che Ti chiedo cortesemente, senza intenti polemici, ma con la speranza di mettere fine attraverso un costruttivo dibattito ad un annoso problema, di dare spazio ai documenti che allego:
 
Carissimi Amici Radioamatori,
appartenenti o meno a qualunque Associazione o bandiera, a tutti Voi mi rivolgo per un sondaggio, un'opinione, un confronto.
Vi chiedo di esprimerVi liberamente per dare sensate risposte ad un problema che è personale, ma che, coinvolgendo due Associazioni ed un hobby che ci accomuna, ritengo meriti l'attenzione di tutti.
Un' Associazione Nazionale può e deve considerare "contrapposta e concorrente" un' altra Associazione che persegue, a livello locale, i medesimi obiettivi senza fini di lucro e pertanto vietare ai propri Soci di farne parte?
leggi il seguito e se vuoi esprimi la Tua opinione 
http://www.cqis0.it/fattaccio/
Mentre attendo risposta dal Direttivo A.R.I., a cui ho chiesto un chiarimento, gradirei conoscere l'opinione di chiunque fosse interessato all'argomento.
 Grazie
73+88 angela is0cla
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ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI
Via Scarlatti 31
20124 MILANO
 
rif. Protocollo n. 0046/04-B
 oggetto richiesta chiarimenti "Notifica di delibera"  La sottoscritta Angela Basso is0cla, non riuscendo ad individuare nel proprio comportamento quei "gravi motivi...ecc..." che hanno determinato la decisone di codesto Direttivo e ritenendo che la delibera del Consiglio Direttivo del 6 dicembre 2003 sia lesiva dei propri diritti, chiede che vengano immediatamente chiarite le motivazioni sulle quali essa è fondata, riservandosi di avviare tutte le iniziative che  conseguiranno nel caso tali motivazioni dovessero risultare illecite.
Distinti saluti
 
Cagliari, 26 gennaio 2004                                           angela basso is0cla
 
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6-
Le manine della fame
che vergogna per i popoli ricchi!
 
Sono due miliardi gli uomini che soffrono la fame.
Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito,
l'interesse dei pochi (potenti) prevale sul destino
dei molti (fragili)
 
  La fame nel mondo
 
1. Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause ad essa correlate. I dati sono migliorati rispetto alle 35.000 persone di dieci anni fa o le 41.000 di venti anni fa. Tre quarti dei decessi interessano bambini al di sotto dei cinque anni d'età.
2. Oggi, il 10% dei bambini che vivono in paesi in via di sviluppo muoiono prima di aver compiuto cinque anni. Anche in questo caso, il dato è migliorato rispetto al 28% di cinquanta anni fa.
3. Carestia e guerre causano solo il 10% dei decessi per fame, benchè queste siano le cause di cui si sente più spesso parlare. La maggior parte dei decessi per fame sono causati da malnutrizione cronica. I nuclei familiari semplicemente non riescono ad ottenere cibo sufficiente. Questo a sua volta è dovuto all'estrema povertà.
4. Oltre alla morte, la malnutrizione cronica causa indebolimento della vista, uno stato permanente di affaticamento che causa una bassa capacità di concentrarsi e lavorare, una crescita stentata ed un'estrema suscettibilità alle malattie. Le persone estremamente malnutrite non riescono a mantenere neanche le funzioni vitali basilari.
5. Si calcola che circa 800 milioni di persone nel mondo soffrano per fame e malnutrizione, circa 100 volte il numero di persone che effettivamente ne muoiono ogni anno.
6. Spesso, le popolazioni più povere necessitano di minime risorse per riuscire a coltivare sufficienti prodotti commestibili e diventare autosufficienti. Queste risorse possono essere: semi di buona qualità, attrezzi agricoli appropriati e l'accesso all'acqua. Minimi miglioramenti delle tecniche agricole e dei sistemi di conservazione dei cibi apportano ulteriore aiuto.
7. Numerosi esperti in questo campo, sono convinti che il modo migliore per alleviare la fame nel mondo sia l'istruzione. Le persone istruite riescono più facilmente ad uscire dal ciclo di povertà che causa la fame.
 
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7-
Da: "Ruggero BILLERI" 
 
  Manipolatore telegrafico elettronico
con due tubi elettronici doppi triodi 6SN7 GT
 
 
Anni orsono mio figlio, Dott. Arc. Alberto BILLERI, laureatosi con il massimo dei voti e relativa Lode,  vincitore di una borsa di studio per visitare le nuove tecniche costruttive giapponesi; mi invito' ad accompagnarlo nella terra del Sol Levante. Lo scrivente accetto' molto volentieri e dopo un volo durato molte ore  arrivammo nella grande capitale cosmopolita del Giappone Tokio. Dopodiche' prendemmo alloggio in un'albergo della citta'. In questa metropoli, popolata da vari milioni di persone, mio figlio per primo volle visitare l'avveniristico museo aeronautico giapponese; dove in bella mostra all'ingresso si vedeva il famoso aereo da caccia giapponese della (seconda guerra mondiale) tipo  zero costruito dalla Mitzubisci.
Una scaletta permetteva di salire e poter vedere la cabina di pilotaggio, dove i posti in tandem erano tre, il primo nella parte anteriore per il pilota, il secondo al centro per il navigatore con funzione di radiotelegrafista di bordo e per ultimo il posto era riservato al mitragliere di coda il quale volava guardando la coda del caccia.
Come Radioamatore la mia attenzione si focalizzo' sulla radio di bordo, la quale era costituita da un doppio apparato, ricetrasmittente telegrafico HF per collegamenti a lunga distanza e ricetrasmittente in fonia del tipo VHF per collegare la torre controllo e collegamenti fra velivoli in volo. La stazione radio radiotelegrafica era usata dal radiotelegrafista e la ricetrasmittente VHF, il microfono era impugnato dal pilota. La mia attenzione era quella di vedere che tipo di tasto usava la stazione radio radiotelegrafica HF con sommo stupore vidi che non esisteva un tasto verticale ma da una scatoletta vicino al ricetrasmettitore HF uscivano due piccole palette. I giapponesi durante la seconda guerra mondiale usavano il manipolatore elettronico ottenuto con due doppi triodi entrambi in circuito a multivibratore con i relativi rele' inseriti entrambi sul catodo della seconda sezione di ogni triodo e con due potenziometri inseriti sulla griglia della seconda sezione di ogni triodo i quali potenziometri hanno la funzione di regolare la costante di tempo in modo che i due rele inseriti sui due catodi si possano eccitare piu'  meno velocemente per generare i punti e le linee.
Un tecnico elettronico giapponese mi disse : Che durante la seconda guerra mondiale per il giappone era diffiicile approvigionarsi di valvole Radio in quanto le stesse erano prodotte negli Stati Uniti dalla R.C.A. e dalla Silvanya.
Al rientro in Italia lo scrivente si e voluto cimentare nella autocostruzione di questo tipo di manipolatore elettronico con relativo alimentatore elettrico per i due triodi e costruendo anche il padle per la manipolazione telegrafica.
La tensione anodica della seconda sezione di ogni triodo puo' avere un valore dai 150 ai 180 v.cc
e la corrente catodica che eccita i rispettivi rele' a 12 v.cc ha un valore dai 20 ai 25 milliampere. Dai due rele' regolati in modo che si eccitino uno piu velocemente e l'altro piu' lentamente per generare rispettivamente i punti e le linee escono tre conduttori elettrici uno per i punti e l'altro per le linee ed un conduttore comune ai due.
 
Segue schema elettrico del circuito a multivibratore e immagine in jpg del manipolatore elettronico autocostruito con due tubi elttronici 6SN7 GT.
 
 
da IK8JZK Ruggero Napoli.
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale
 
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8-
L'ANTENNA "ERRANTE"
 
L'ANTENNA RADIO RICE-TRASMflTENTE MONOPOLARE TERRA VIRTUALE
 
di Francesco Errante
 
L!Autore, mediante l'uso di un particolare circuito radioclettrico per la soppressione di  uno qualsiasi dei due rami di un dipolo aperto a 1/2 onda ha dimostrato che è possibile rice-trasmettere segnali radio-elettrici di notevole potenza attraverso lo spazio tramite l'impiego di un singolo elemento radiatore/captatore di lunghezza fisica pari ad ¼ d'onda, senza la necessità della presenza di un suo simmetrico (vedi Dipolo Hertziano) e senza la necessità di utilizzare alcun piano di terra naturale (vedi Antenna Marconi) od artificiale (vedi antenna Ground-plane) o di radiali o contrappesi elettrici. L 'eliminazione della necessità di un riferimento fisico di terra per la corretta polarizzazione di un singolo elemento radiatore/captatore, di lunghezza fisica pari ad ¼ d'onda, è stata raggiunta mediante la generazione dì un nodo di terra virtuale, la cui esistenza è vincolata al corretto bilanciamento elettrico di un trasformatore, ottenuto sacrificando il 50% dell'energia fornita al sistema.
 
La presente invenzione è il frutto dell'attività di ricerca scientifica volta a creare un'antenna radio rice-trasmittente monopolare da ¼ d'onda con terra virtuale, senza, però, dover ricorrere alla svantaggiosa soppressione di ½ dell'energia fornita al sistema.
La soluzione a questo problema è data dalla possibilità di generare il nodo di terra virtuale, tramite la ricombinazione di due segnali radio-elettrici, identici ma in opposizione di fase fra di loro, con l'impiego di un trasformatore balun ad accoppiamento di flusso, costruito su nucleo in ferrite di forma binoculare, con avvolgimento primario bilanciato, dotato di presa centrale per l'ottenimento di un nodo di terra virtuale che funga come riferimento a potenziale zero per tutto il circuito ed un avvolgimento secondario(con impedenza pari a 150 Ohm per l'adattamento diretto al radiatore/captatore di lunghezza pari ad ¼ d'onda. Il trasformatore ed il radiatore/captatore sono le parti essenziali del trovato e costituiscono un'antenna radio-ricetrasmittente monopolare da ¼ d'onda con terra virtuale ed ingresso bilanciato.
Allo scopo di rendere tale antenna compatibile con gli attuali standards vigenti in radiotecnica, è stato necessario dotare l'antenna di un 'ulteriore trasformatore partitore-sfasatore capace di effettuare l'adattamento fra la presa d'antenna sbilanciata di tipo coassiale dei rice-trasmettitori convenzionali e l'ingresso bilanciato del trasformatore d'antenna.Il trasferimento energetico tra i due trasformatori è compiuto mediante l'impiego di due linee di trasmissione coassiali di qualsiasi lunghezza, ma necessariamente identiche tra di loro per mantenere inalterato lo sfasamento fra i segnali da esse condotti.Sebbene fosse possibile adottare qualsiasi valore d'impedenza per il circuito intermedio costituito dal primario del trasformatore, dalle linee di trasmissione e dal secondario del frasformatore, per comodità, è stato adottato un valore d'impedenza standard di 50 Ohm.È stata, così, inventata un'antenna radio rice-frasmittente monopolare con terra virtuale e relativo circuito di adattamento ad alta efficienza, che permette di ricetrasmettere nello spazio, segnali radioelettrici di notevole potenza per mezzo di un singolo elemento radiatore/captatore, dì lunghezza fisica pari ad ¼ d'onda, posto a qualsiasi livello dal suolo e con qualsiasi inclinazione rispetto allo stesso, senza la necessità di un piano di terra, sia esso naturale che artificiale o l'ausilio di un bilanciamento fisico e soprattutto senza rilevanti perdite di segnale.
Sono  disponibili sul sito http://www.Radiondistics.com le fotografie del prototipo da laboratorio dell'antenna monopolare con terra virtuale per le HF, oltre che ad ulteriori spiegazioni.
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9-
Da: "Gianmarco Calore IW3HQD" gianmarco.calore@libero.it

 
ALLARME VIRUS:
arrivano a valanghe!
 
 
A TUTTI I LETTORI DI RADIOGIORNALE.
Cari Amici, segnalo a tutti Voi la diffusione del virus W32.SOBER.C@MM che si sta espandendo in modo simile alle famigerate "catene di S. Antonio".
I fatti: il giorno 2 gennaio 2004 mi accingevo a scaricare la mia posta elettronica, quando ho notato che Norton Antivirus ha bloccato due mail in entrata segnalandole come affette da virus. Ho subito messo in quarantena i due files e ho notato come queste due mail apparentemente mi fossero state inviate da indirizzi italiani a me sconosciuti e contenessero messaggi in inglese, spesso offensivi e provenienti in realtà da vari Paesi del mondo, i quali avvisavano che il mio PC era aperto a tutti, che un trojan horse vi si trovava annidato, che le mie password erano divulgate a tutti e altri messaggi allarmistici del genere.
I rimedi: vi dico subito che non ce ne sono, a parte quello di cambiare indirizzo di posta elettronica. Infatti, non è stato il mio PC ad essere colpito. Il virus aveva "beccato" un PC che conteneva, nella sua mail-box, anche il mio indirizzo e lo ha diffuso ad altri indirizzi replicandosi in proporzione logaritmica. In buona sostanza, è come se io srivessi una lettera "infetta" a Tizio indicando come mittente anzichè il mio indirizzo reale, quello di Caio: Tizio non viene a rispondere a me, ma a Caio che si vede ricevere una mail infetta da parte di Tizio che in realtà non conosce. Ecco perchè tante mail infette mi sono state inviate da altrettanti indirizzi di radioamatori che a loro insaputa sono stati usati come "veicoli" da questo virus. 
Invito pertanto i radioamatori che abbiano avuto lo stesso problema a contattarmi, segnalando a loro volta il problema anche a Radiogiornale. Ripeto, il virus non è pericoloso per il singolo PC (che subisce solo un tentativo di inoculazione), ma è pericoloso per la casella e-mail che si vede invasa da decine di messaggi sconosciuti ed infettanti.
A presto.

Gianmarco Calore, IW3HQD
 
 
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10-
 
 
Da: "Umberto Molteni"

I DIECI PADRI DELLA SCIENZA ELETTRICA
Umberto Ferdinando Molteni i2ms
 
8 - Michael Faraday (1791 - 1867)
 

Michael Faraday, una delle figure principali fra i fisici del secolo XIX, destinato a diventare uno dei grandi della fisica e della chimica, nasce a Newington vicino a Londra il 25 settembre 1791. Era un ragazzino povero e privo di mezzi.
 
Figlio di un fabbro ferraio, sua madre era figlia di un fattore di campagna. L'epoca era molto dura per i lavoratori, senza alcuna garanzia sociale. Purtroppo il padre si ammala. È la catastrofe in questa famiglia di origine irlandese. A 13 anni, dopo le scuole elementari, fu messo come apprendista presso un rilegatore di libri. Una marea di libri passano dalle sue mani. Li legge con voracità, soprattutto le opere di chimica e sull'elettricità incitandolo alle esperienze con apparecchi da lui stesso costruiti.
 
Dopo otto anni passati così, ottiene di essere ammesso a seguire le lezioni di Humphry Davy alla Royal Institution, il grande centro di ricerche, e con gli appunti e le note che prese durante il corso compila un manoscritto, che poi manda a Davy pregandolo di aiuto per poter abbandonare il suo mestiere e poter dedicarsi tutto alla scienza. Viene ingaggiato con un salario di 25 shellings la settimana. Alloggia nel sottotetto del laboratorio. Inizialmente è incaricato a pulire e riparare gli strumenti.
 
Nel 1813, appena nominato assistente di laboratorio alla Royal Institution, Faraday ha la grande fortuna di effettuare, come segretario di Davy, suo protettore scientifico, un lungo viaggio in Francia, Italia e Svizzera, stringendo così importanti relazioni scientifiche. A Parigi, i due Inglesi incontrano i grandi scienziati del momento, Dominique-François Arago all'Observatoire, il chimico Jean-Baptiste Dumas al Muséum, il fisico André-Marie Ampère. In Italia, nel laboratorio di Firenze, Davy prosegue i lavori sull'iodio. Riesce anche, focalizzando dei raggi solari, in un miniforno solare, a far bruciare, in un pallone di ossigeno, un diamante con la produzione di gas carbonico, provando l'identità del diamante e del carbone. Il 15 giugno 1814, a Milano, Faraday e Davy incontrano Alessandro Volta. Faraday annota: "Il signor Volta, venuto a visitare sir Humphry Davy, è un uomo attempato, gagliardo, con un nastro rosso all'occhiello, molto vivace nel discorso". A Ginevra, nel mese di luglio, stabiliscono un fruttuoso contatto con il fisico Auguste de la Rive, che studiava le fiamme sonore.
 
Faraday riesce in quel tempo a meravigliare i fisici del mondo ottenendo la liquefazione dell'anidride carbonica e del protossido d'azoto, e indi del cloro e di molti altri gas che si credevano permanenti.
 
Faraday nel 1821, attratto dalle esperienze di Orsted che, rivelando l'azione della corrente elettrica sull'ago magnetico, mostrava esservi un collegamento fra elettricità e magnetismo, si dedica al ciclo di esperienze e di riflessioni sulla elettrofisica che costituiscono il suo titolo principale di gloria.
 
Come prima cosa inverte l'esperienza di Orsted e dimostra che i magneti esercitano azione meccanica sui conduttori percorsi da corrente elettrica. Queste prime ricerche gli valsero nel 1824 la nomina a membro della Royal Society di Londra. Riprendendo le questioni sollevate da Alessandro Volta e dai suoi successori riguardo al fenomeno elettrochimico, rivela, con un voltametro di sua invenzione, le leggi quantitative dell'elettròlisi ed enuncia quella che va sotto il nome di Legge di Faraday. Si devono a lui le denominazioni di anodo e catodo.
 
Nel 1832, scopre le correnti elettriche indotte e che questo fenomeno può avvenire per effetto di magneti, di altre correnti e della Terra.
 
Cos'è l'induzione elettrica? Ecco un semplice esperimento che la definisce: una bobina ed un magnete. La bobina non è connessa a nessuna pila, ma solamente ad uno strumento di misura di corrente a zero centrale (amperometro, milliamperometro ecc.). Nel circuito così formato, inizialmente non è percorso da alcuna corrente. Se ora si introduce un magnete nella bobina, nello stesso momento della sua introduzione si vedrà che una corrente circolerà nel circuito e l'indice dello strumento si devierà, ad esempio, a sinistra. Poi più nulla finché il magnete non si sposta più e l'indice ritornerà a zero. Quando si estrae il magnete si osserverà una corrente in senso inverso, poiché l'indice dello strumento devierà questa volta a destra. Questa corrente cessa non appena il magnete è completamente estratto e l'indice si riporta al centro. Più veloce è il movimento di introduzione e di estrazione del magnete, maggiore sarà la corrente indotta. Quindi nella bobina si sviluppa una energia elettrica. Questo si chiama energia elettrica indotta. Da dire che il risultato è perfettamente uguale se anziché muovere il magnete e la bobina è ferma, venga mossa quest'ultima e fermo resta il magnete. A quell'epoca non si sospettava della grandissima importanza di questa scoperta che poi permetterà di produrre industrialmente la corrente elettrica.
 
Da questa scoperta hanno originato tutti i generatori meccanici d'energia elettrica a cui è dovuta l'elettrotecnica moderna.
 
Faraday da uomo di scienza cerca di capire e per spiegare questo fenomeno egli immagina che il magnete anima con la sua presenza lo spazio che si trova a circondarlo. Questo si traduce nell'esistenza di "linee di forza", che si possono vedere mediante l'esperimento della limatura di ferro che si magnetizza seguendo queste linee di forza.
 
Le linee di forza hanno, secondo Faraday, una esistenza fisica e, per ottenere una corrente indotta in un filo, è indispensabile che questo filo "tagli" queste linee di forza. Ferma la sua attenzione sullo spazio interposto fra conduttori e fra magneti e magneti e descrive questi spazi come campi elettrici e magnetici popolati di linee di forza e di tubi di forza. Queste concezioni poi si legano a una nuova serie di esperienze sulle proprietà del campo, attraverso cui emerse la relazione tra la forza elettromotrice indotta in un conduttore e le linee magnetiche da esso tagliate.
 
Attraverso queste ricerche e le altre che fa sull'elettrizzazione e magnetizzazione per influenza e sul potere dei dielettrici, Faraday è condotto a enunciare gradualmente tutta una serie di concezioni genialmente nuove dei fenomeni elettrici, concezioni che aprirono la via alla grandiosa teoria di James Clerk Maxwell.
 
Dopo l'induzione, proseguendo a riflettere e sperimentare su questo argomento, Faraday effettua un considerevole lavoro sulla decomposizione elettrochimica, e stabilisce le leggi dei fenomeni, introduce le parole "elettrolisi, elettrolita, elettrodo" e soprattutto propone l'ipotesi della dissociazione delle molecole in due "ioni" entrambi portatori di una carica elettrica uguale ed opposta, ipotesi sempre ammessa ed oggi confermata.
 
Le sue due ultime scoperte importanti sono quelle dell'azione rotatoria esercitata dai magneti sulla luce polarizzata e quella del diamagnetismo che egli riscontrò nel bismuto, ossia viene respinto da un magnete.
 
Faraday muore a Hampton Court il 25 agosto 1867.
 
In suo onore è chiamata farad l'unità di misura internazionale di capacità elettrostatica.
 
Prossimo numero segue - 9 - Joseph Henry
 
Umberto Ferdinando Molteni I2MS
 
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11-
 Sarà il secolo dei robot
 ma attenti ai rischi

Ricercatori robotici, scienziati, ma anche filosofi, giuristi, sociologi, antropologi e moralisti, sono arrivati da tutto il mondo per discutere di come e se robot possa o non possa arrecare danno all'uomo. E' cominciato il primo simposio internazionale sulla
roboetica, ospitato a Sanremo nella storica villa che fu di Alfred Nobel. Obiettivo del meeting è discutere le prime linee guida per una gestione etica e non dannosa del rapporto uomo-automi, in considerazione del fatto che la popolazione mondiale dei robot è in crescita esponenziale: nel 2004 ce ne saranno oltre 975 mila sparsi su tutto il pianeta. Molti gli esperti di livello assoluto: c'è anche il grande vecchio degli umanoidi giapponesi e «papá putativo»del famoso robot Asimo, 
on Science and Technology dell'Universitá di Tokio.
Ronald Arkin, direttore del Mobile Robot Laboratory del Georgia Institute of Technology di Atlanta (Usa), uno dei grandi nomi della
robotica internazionale, è nella città dei fiori per lanciare il dibattito sul tema delle bombe intelligenti e dei robot umanoidi che potrebbero sostituirle nelle prossime guerre. Un tema cruciale: «Con questo simposio vogliamo avviare una discussione internazionale su una progettazione e su un uso sempre più etico dei robot e delle macchine intelligenti», ha detto Giammarco
Derugio, presidente della scuola di robotica di Genova, dando il via ai lavori. Anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi («Iniziative come questa contribuiscono a rafforzare il nuovo umanesimo fondato sui principi dello sviluppo compatibile e del rispetto della persona umana» ha scritto in un telegrama) e il  ministro dell'istruzione Letizia Moratti hanno inviato  dei messaggi.
A discutere di roboetica c'erano Bruce Sterling, esponente principe della fantascienza cyberpunk, il robotico del Mit-Media Lab Europe Brian Duffy, e ancora Dario Floreano del Politecnico di Losanna, Paolo Dario direttore dell'Arts-Lab della Scuola superiore di Sant'Anna di Pisa, autore di molti studi italo-giapponesi sugli umanoidi, e Gianmarco Veruggio, uno dei maggiori studiosi di robot sottomarini e tra i promotori del summit di San Remo. Tutti concordi nel dire che se il '900 è stato il secolo della macchina, «quello attuale sarà il secolo dei robot». «È giusto preoccuparsi ora del futuro della robotica per non essere accusati in futuro di essere stati irresponsabili», ha detto Veruggio. Il primo a considerare il problema era stato Isaac Asimov, quando anunciò le tre leggi della robotica capaci di garantire un rapporto rispettoso ed equilibrato tra robot e uomo.
«Ma oggi - ha rilevato Veruggio - non siamo in grado di mettere le tre leggi nel cervello di un robot. Stiamo costruendo macchine sempre più potenti, ma non possiamo garantire che non vengano utilizzate male. E in futuro potrebbe esserci il rischio che il dibattito su questi temi sia manipolato da estremisti e fanatici, con strumentalizzazioni politiche».
INTERROGATIVI - «Se una macchina uccide un essere umano di chi è la colpa? Della macchina o dell'uomo che l'ha costruita? Una macchina autonoma potrà essere consapevole delle proprie azioni in futuro?», si è chiesto ancora Veduggio. Domande aperte a cui prova a rispondere la roboetica. «Non esisteva un'etica dei robot - ha osservato Veruggio - perché la società non si rende ancora conto di quanto la robotica sia importante». Se ne sono invece accorti in Giappone, dove il ministero della Tecnologia prevede che entro il 2020 il fatturato dell'industria robotica supererà quello dell'industria automobilistica. Anche in Italia la robotica ha una bella storia. «La produzione italiana in questo campo è tra le migliori al mondo - ha detto Veruggio - e abbiamo esportato robot anche in Giappone. È un nostro punto di forza, ma non ci aiutano a sufficienza».
 
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12-
Da: "Alfredo Gallerati" <alfredogallerati@virgilio.it>
 
 
Progetto Trasmissioni in Lingua Italiana
 
Al Gruppo "Trasmissioni internazionali in lingua italiana".
 
Cari amici,
mi è doveroso anzitutto porgere a tutti voi un sincero e grande ringraziamento per il supporto che avete sempre dato al mio programma DX "Onde Radio".Infatti questa e-mail è il mio primo messaggio indirizzato ad un gruppo di sostenitori delle "Trasmissioni internazionali in lingua italiana" e del mio programma. Sono andato avanti per circa sei anni grazie al vostro sostegno, voglio ora riprendere il mio progetto per le trasmissioni in lingua italiana, sapendo di poter contare sulla vostra attiva collaborazione.
Da quando purtroppo la VOM di Malta ha dovuto sospendere le sue trasmissioni non potevo stare con le mani in mano a guardare ahimè il tramonto delle trasmissioni in lingua italiana che hanno segnato il nostro percorso di appassionati radioascoltatori.
Ho individuato due obiettivi immediati che ora vado a dettagliarvi:
 
a) avviare una serie di contatti con le Autorità maltesi per sollecitare un
intervento sulla eventuale riattivazione della stessa VOM.
In prima battuta, ho chiesto per iscritto l'intervento del Console di Malta
in Puglia,
dott.Matteo Bonadies che era stato già ospite di alcune mie trasmissioni.
 
b) esplorare, attraverso una rete di contatti, le eventuali risorse di
disponibilità ad attivare lo spazio del nostro "Programma DX" da parte
di alcune emittenti internazionali. Ovvero anche la eventuale loro
disponibilità ad attivare una nuova redazione in lingua italiana.

Chi tra voi mi conosce meglio, ricorderà che nel 1985 (altri tempi) sono riuscito a farmi promotore della istituzione della redazione italiana di KBS- Radio Korea a Seoul.
Oggi c'è qualche emittente che mi risulta interessata ad una redazione in lingua italiana. Sto sondando il campo.
Se ci arriveranno segnali positivi, ci muoveremo con un'iniziativa organizzata per cercare di esprimere tutto il supporto dei radioascoltatori.
Tenetevi quindi pronti!
 
Vi ringrazio comunque di cuore ed in attesa di risentirci presto, vi saluto tanto cordialmente.
Che il 2004 possa darci un punto a favore delle "Trasmissioni internazionali
in lingua italiana".
Sicuro che la vostra collaborazione non mi mancherà!
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Alfredo Gallerati - IK7JGI -
Redazione "Onde Radio"
<Voce del Mediterraneo> -Malta -
mailto: <alfredogallerati@virgilio.it>
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"Onde Radio" on line: www.vomradio.com
AIR web:www.arpnet.it/air/onderadio.htm
P.O.Box 21 -70051 Barletta (Bari) -Italia-
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 Beni di consumo: due anni di garanzia
 
La garanzia sui prodotti si estende per due anni. L'acquirente ha diritto, senza spese aggiuntive, alla riparazione o alla sostituzione
Quando comprate un apparato, o un televisore, oppure un telefonino, può capitare che, al momento di un acquisto presso un esercizio commerciale, un sorridente commesso dica: "Questo negozio offre una garanzia di due anni sugli acquisti!" Peccato che sia fatta una piccola, ma significativa omissione: il venditore deve offrire una garanzia di due anni! E' quanto stabilisce il decreto legislativo n. 24/2002 che, entrato in vigore circa due anni fa, ha rivoluzionato il sistema delle garanzie nel nostro paese e che molti non conoscono. Il decreto ha introdotto il principio che il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità che si manifesta entro due anni dalla consegna del bene.Garanzia: un diritto stabilito dalla legge
Il venditore perciò è responsabile per qualsiasi difetto e l'acquirente ha diritto alla riparazione o alla sostituzioneLa responsabilita da prodotto difettoso Accanto alle norme sulla garanzia, esiste un sistema di regole che prevedono la responsabilità del produttore per i danni provocati dai beni . 
Quindi quando fate acquisti nelle mostre, assicuratevi che il venditore abbia una sede certa e sia comunque rintracciabile per assicurarvi tutte le garanzie previste dalla Legge.

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14-
Da: "Gennaro D'Esposito"
IL GRANDE FREDDO A ROMA
consegnati i sacchi a pelo ai senza casa che dormono nelle stazioni
 
IN COLLABORAZIONE CON L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI "ROMA OVEST" E L'ASS. FIR CB SER LAZIO, TRAMITE IL BANCO ALIMENTARE, HA DISTRIBUITO   50 SACCHI A PELO AI SENZA TETTO,IN PREVISIONE DEL GRANDE FREDDO, CHE DIMORANO NELLE  STAZIONI DI ROMA TIBURTINA E ROMA OSTIENSE.
NELLA FOTO LA CONSEGNA DEI SACCHI A PELO DAL BANCO ALIMENTARE IN PRESENZA DELL'ASS.ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI ROMA DR.MILANA  ED IL GRUPPO FIR CB CHE EFFETTUATO LA DISTRIBUZIONE 

 
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15-
               Esami di coscienza e mezze verità!
      CRISI DEL PACKET:
si continua a voler essere illegali nonostante la legge  
 
Da molte parti e da lettere che ci giungono si lamenta la crisi del Packet, adducendo come causa le più svariate ragioni e mi è capitato ora di leggere su un BBS il messaggio di un SYSOPI  che riporto perché a mio avviso utile ad analizzare il problema. Scrive il Sysop in questione:
 
"Salve io quando leggo certi msg. in cui si dice che i problemi sono tra le zone 5 4 3 2 1 non posso far altro CHE RIDERE!!!!!!!
Io personalmente ho perso un tot di tempo per vedere e capire e provare a risolvere 'certi problemi' non tecnici ma sicuramente umani in zona 0.
Appena mi sembrava di aver risolto un problema subito ne nasceva un'altro.Si insomma ora e non solo ora dalla zona 0 per mandare un msg. sempre in zona 0 deve venir mandato in zona 4 e da qui poi reinoltrato in zona 0.E ripeto non per problemi tecnici ma umani. Bbs distanti tre km. non fanno fwd insieme con i risultati che poi si vedono.
Noi qui  dobbiamo dividere tra due corrispndenti i msg e i personali per la zona 0. Alcune bbs devono seguire una tratta altre un'altra altrimenti *se si sbaglia i msg o vengono rifiutati oppure ritornano con degli undeliver.Io mi sono arreso!
Bye"
 
Ora il nostro Sysop dice solo una parziale verità, perché non vi è dubbio che la crisi del Packet non è una crisi dovuta a incapacità tecniche da parte dei Sysop, ma anzi dal contrario, per la troppa bravura di alcuni addetti ai lavori nello scovare in FBB tutte le possibilità atte a meglio spadroneggiare sugli altri, e per converso magari essendo troppo di manica larga con i pirati, "che qualche volta fanno comodo per fare certe affermazioni nell'anonimato".
E' vero che le cose non vanno perché in crisi sono i rapporti umani, tra Sysop, ma anche tra questi e gli utenti. Quando in una rete esistono i Signori del Forward che lo concedono solo agli amici fedeli, quando per volontà evidentemente divina si stabilisce quali messaggi devono "passare" e quali devono essere bloccati e quali siano i radioamatori simpatici e quelli antipatici, quando ci sono i nemici dei messaggi personali, quando si fa politica, turpiloquio e arroganza, quando insomma ci sono persone che in virtù del fatto di essere "così brave" dal sentirsi superiori alla "bassa plebaglia", la conseguenza è che il sistema non può funzionare perché in una crisi permanente dove i lati più negativi dell'individuo umano vengono fuori, provocando tutti i guai che conosciamo e che hanno provocato l'allontanamento dal Packet di migliaia di OM.
Quindi, il Sysop che si lamenta ha una mezza ragione, l'altra metà è insita in un esame di coscienza che dovrebbe investire la maggioranza degli addetti e quindi anche l'estensore del bollettino, perché l'essere Radioamatore é tutta un'altra cosa rispetto alle bassezze che purtroppo avvengono.
Non so, ma i BBS vengono vissuti dai responsabili come una cosa troppo personale e precaria al tempo stesso. A conferma di ciò vi è il fatto che in Italia i BBS erano illegali e dopo anni di battaglie sono stati finalmente riconosciuti con una legge e i singoli responsabili, o le associazioni (vi è questa duplice possibilità per i non iscritti) possono con una semplice domandina senza spendere un soldo ottenere in pochi giorni il nominativo del BBS assegnato dal Ministero delle comunicazioni.
Ma quanti sono i BBS legalizzati? Quanti continuano a mantenere illegalmente il loro BBS con il proprio nominativo di stazione?
Non voglio infierire troppo, ma allora il BBS è visto solo come uno strumento per apparire, non certo come strumento di servizio.
Tra l'altro utilizzare BBS o nodi con nominativi non assegnati dal Ministero, configura una violazione anche per gli utenti in quanto utilizzano uno strumento illegale!
La crisi del Packet dovuta senza meno al logorarsi dei rapporti umani, si manifesta in tutta la sua cruda realtà anche con questo diffuso stato di clandestinità operato per scelta cosciente.
 
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16-
RICORDI DI GIOVENTU'
la radio Galena
Mobile del modello "VAAM". Condensatore variabile a mica tipo "Japan". Monopola in ottone graduata da 0 a 100 con pomello nero. DETECTOR  a "Baffo di gatto". Bobina a "Nido d'ape". Possibilità di collegare due cuffie. Dimensioni in mm: 138 x 99 x 41
 
e la linea della nota casa
 
La mitica linea Geloso, ma in aria era vietato nominare la marca per via della pubblicità e allora i Radioamatori dicevano: La linea della nota casa" e magari, per usare sempre un linguaggio tecnico dicevano: "ho visto passare una ragazza che aveva due bellissime 807!!!" Per i giovani le 807 erano dei valvoloni di potenza che si usavano come stadio finale nei trasmettitori.
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17-
Da: "walter" <ik2ane.walter@iol.it>
 
Mappe per UI_View della Liguria
 
Salve.
Presso le mie homepages potete trovare il file i1aa-liguria2.zip con ,
al suo interno, mappe piu' precise oltre alle citta' di La Spezia,
Imperia, Savona e 4 mappe dettagliate di Genova, non presenti nella
precedente release.
 
Saluti.
 
Walter - IK2ANE
 
http://www.bedetti.com/ik2ane
 http://users.libero.it/ik2ane.walter
 http://digilanders.libero.it/ik2aneweb
 
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18-
Le mostre radiantistiche
 
14 - 15 Febbraio Scandiano RE  Mostra regionale dell'elettronica
14 - 15 Febbraio Assago MI  5° Edizione solo audio hi-fi
28 - 29 Febbraio Pompei  Mostra mercato
6 - 7 Marzo Faenza  Expo Elettronica
13 - 14 Marzo Montichiari BS 22° Mostra Nazionale e 8° Mercatino di Portobello
20 - 21 Marzo Civitanova Marche MC 18° Mostra mercato Nazionale Radiantistica elettronica
27 - 28 Marzo Gonzaga MN Fiera dell'elettronica e del radioamatore
3 - 4 Aprile Erba CO Fiera A.B.C. Elettronica
17 - 18 Aprile Empoli Mostra della radiantistica e dell'elettronica
30 Aprile 1 - 2 Maggio Pordenone 39° Radioamatore & 9° Hi-fi Car
 
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19-
 
                        MERCATINO RADIOAMATORIALE
 
 
Da: "UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>
 
VUOI  IMPARARE  IL  CW?   della  serie:    QUESTA E' LA VOLTA BUONA CHE
LO IMPARO DAVVERO?!  VUOI MANTENERLO o RINFORZARLO? 
 
 CW  per  SUPERBOX  é un programma per computer che ti somministra una
quantità (selezionabile a partire da 1) di caratteri mescolati (lettere,
numeri, punto fermo e punto interrogativo)  alla velocità
(selezionabile) di 60/70/80 battute al minuto. E sino qui, nulla di
eccezionale.
 
La novità di  CW  per  SUPERBOX consiste nel fatto che devi battere
sulla tastiera le lettere e/o i numeri e/o il punto fermo o il punto
interrogativo che hai appena ascoltato sotto forma di segnale in CW.  Se
la tua  decodifica  è  esatta,  il  computer  prosegue  e ti somministra
un altro esercizio. Se invece  è  errata,  il  computer  ti
risomministra  lo  stesso  esercizio  sino  a  quando avrai risposto
correttamente.  Solo allora  prosegue.  Tutto  questo,  se vuoi,
all'infinito.  Sarà una simpatica voce di  bimba  a  dirti  com'è
andata  e  cosa  devi  fare.  Non  ci  sono scappatoie.  Puoi solo
insistere o uscire  dal  programma.  Al termine, potrai stampare un
resoconto degli esercizi fatti e degli errori commessi.
 
Se vuoi saperne di più mandami  una e-mail all'indirizzo sottostante. Ti
invierò il file LEGGIMI.DOC allegato al programma.
 
IK1HNS   ugolangella@virgilio.it   Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI
(To) - Tel. 011 95 86 167
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Da: "Roberto" <ik0lrg@yahoo.it>
 
Cercansi accordatore
yaesu mod. FC-102"?
 73 de Roberto
 
P.S. se poi magari hai notizie della cosa da tuoi amici, sono qui.
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 Roberto - ik0lrg