Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 
La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione

Radiogiornale 1 0 9         

 Maggio 2004 Periodico telematico indipendente

 

 

Sommario:

  1 - Pordenone 2003 ecco quello che RR non ha pubblicato mai!;

  2 - Chiocciola Morse: precisiamo alcune cose;

  3 - Il rivelatore "Autodina"; 

  4 - I grandi dell'elettricità: Werner von Siemens;

  5 - ARAS - CISAR Convegno WI-Fi in Sicilia;

  6 - Salento Island Award;

  7 - La radio e i disabili;

  8 - ARI: nuovo CD a Peschiera Borromeo;

  9  - Attivazione Castello di Summonte per il Diploma;

10 - Mappe per UI_View;

11 - L'elettrotecnica dalla teoria alla pratica;

12 - Silent key;

13 - Mercatino radioamatoriale;

14 - Informazioni.

 

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1-

 Da IV3TDM - Daniele   

 

            Pordenone 2003:

          ecco quello che RR

       non ha mai pubblicato!

                        
            In occasione dell' importante appuntamento di quest'anno  a Pordenone, finalmente

                 rendiamo pubblico il verbale  del 2003  finora rimasto stranamente sconosciuto
DIAMO VOCE ALLE SEZIONI ARI


Il testo seguente viene pubblicato soltanto ora, tramite le pagine del Radio Giornale, in quanto per problemi "TECNICI" non è stato pubblicato, come concordato, su Radio Rivista.

Siccome ritengo che tale "silenzio" sia offensivo nei miei confronti, visto la mole di lavoro che sono stato costretto a fare, sia offensivo nei confronti di coloro che mi hanno aiutato nell'organizzazione ed infine, sia offensivo anche per tutti coloro che hanno partecipato al convegno, ritengo giusto che trovi spazio, tramite Paolo Mattioli che ringrazio, sulle pagine telematiche del Radiogiornale, a soddisfazione di quanti sono interessati a capire come certe cose accadano.


"DIAMO VOCE ALLE SEZIONI"

Sintesi del 3° Convegno (2003)


Lo ammetto, sono terribilmente in ritardo. Avrei dovuto preparare questa sintesi già dallo scorso Maggio, ma in tutta sincerità, non riuscivo a trovare voglia e motivazioni per farlo, tanta la delusione dei risultati.

Più tempo trascorreva, maggiore il distacco da questo impegno, fino a culminare con l'Assemblea Generale di Milano ad inizio Luglio, dove credo siano stati superati tutti i limiti, da una parte, dall'altra e dal centro.

Non ho parole per definire ciò che è accaduto. Non voglio monopolizzare questo spazio di R.R., ma mi sia concesso dire che la mia prima volta, quale partecipante in veste di Delegato Regionale per il F.V.G., ha segnato una delusione che rimarrà impressa nella memoria storica della mia vita di O.M.

Come detto però, queste pagine non devono servire a me per pareri, opinioni o mala informazione "ci sono già tanti specialisti che lo fanno" e di conseguenza, mi limiterò a riportare una sterile sintesi di ciò che è stato detto durante il 3° Convegno "Diamo Voce Alle Sezioni".
A tutte le Sezioni partecipanti, è stato inviato direttamente a cura della mia Sezione, un CD con la registrazione audio integrale di tutto il meeting ed inoltre, grazie alla pazienza di Piero (IV3EHH), sono state inserite molte foto che, almeno quelle, serviranno a riportare in vita i momenti sereni trascorsi assieme ai numerosi amici venuti da tutte (quasi) le Regioni d'Italia (a proposito, la Puglia è in Italia ???).

Lo stesso CD potrà essere richiesto alla Segreteria Generale, da tutti coloro che ne desiderano copia.

Nel sito della Sezione di Pordenone, all'indirizzo < www.ari-pordenone.it > è comunque sempre disponibile una buona quantità di informazioni relative all'argomento.

Come sempre il meeting si è svolto in concomitanza con la Fiera di Pordenone, la 38°

edizione  per  l'esattezza,   un  ringraziamento, dovuto ma soprattutto sentito, vada dalle pagine di R.R. all'Ente Fiera il quale continua   a  sostenerci nelle nostre iniziative.

In questa edizione, abbiamo avuto rinnovato il piacere del supporto della Ditta ICAL, distributore dei prodotti a marchio Yaesu, alla quale si è aggiunto un altro importante sponsor a tutti ben noto. Si tratta della Ditta  ELETTROPRIMA, distributore del marchio Kenwood. Due nomi famosi non solo per i marchi citati, ma anche per tantissimi altri oggetti del desiderio di noi O.M.Ad entrambe le Aziende ed ai loro Dirigenti (voglio ricordare qui Maurizio Rocchetti - IK2PCU, Fabrizio Avancini - I2YOJ, e Gianfranco Casotto IK2CIJ), un sincero ringraziamento per la sensibilità e la generosità dimostrate ed anche per il piacere di essere rimasti con noi al termine del convegno, all'ormai tradizionale banchetto, durante il quale sono stati assegnati i premi da loro messi a disposizione, con soddisfazione dei fortunati vincitori.In particolare la Sezione di Frascati, nella persona di quell'abbondante posteriore del   Presidente I0DJV, Aldo, che si è portato a casa uno splendido RTX   Kenwood TS570.

Tornando all'argomento principe, con più di cento convenuti, si sono riuniti Presidenti e/o Delegati di oltre 51 Sezioni, per una rappresentanza di quasi 6.000 Soci.

Per l'Associazione vi erano il Presidente Alessio Ortona (I1BYH) ed il Segretario Generale Ruggero Manenti (IS0RUH).
 
# Apre il convegno Daniele Taliani (IV3TDM) della Sezione di Pordenone, porgendo il benvenuto ai presenti ed informando che anche quest'anno l'Ente che ci ospita ha fatto molto, e tra le varie cose,  anche l'attivazione del Self Service, appositamente per noi, dopo i danni dell'alluvione che ne ha devastato i locali e del quale era prevista la riattivazione solo a fine estate.Daniele, evidenzia trattarsi del terzo convegno, ed auspica che il numero "3", quale numero perfetto, dia pari risultati anche per l'Associazione.
Prima di dare inizio ai lavori, ritiene necessario rispondere alle numerose domande postegli riguardo alle proprie dimissioni dalla carica di Segretario Generale.

Non senza ringraziare coloro che lo hanno sostenuto con dei voti veri, non carpiti con promesse facili ed altrettanto impossibili da mantenere, spiega che i motivi che lo hanno portato a tale decisione, vanno ricercati fondamentalmente nella carenza programmatica della gestione. Una carenza così evidente da fargli percepire chiaramente quello che potrà accadere in un prossimo futuro, sempre che non sopravvengano dei cambiamenti straordinari.

Molto amareggiato della rinuncia, egli ha dovuto decidere, a fronte del fatto che non si sono verificate le condizioni per poter mettere a profitto il proprio impegno ed in sostanza si è reso conto che nella realtà non esiste un Consiglio Direttivo, ma solo delle persone che vanno ognuno per la propria strada, ognuno convinto che sia l'unica giusta e percorribile.

A queste condizioni, non si può rispondere, pur con tutto l'impegno possibile, perché i risultati sarebbero comunque negativi e l'opinione di coloro che giudicano da fuori lo sarebbe altrettanto.

Meglio quindi continuare ad operare come nel passato, dalla periferia, ugualmente a vantaggio di tutti i Radioamatori che tengono all'A.R.I.
Si dichiara infine molto soddisfatto del numero di presenze, segno evidente che il senso del convegno è stato capito ed enfatizza il fatto che se in futuro vi saranno cambiamenti, il merito, forse, dovrà essere anche imputato al Diamo Voce alle Sezioni.
Vorrebbe però che venisse ricordato non solo in segno di gratitudine, ma per l'utilità che esso ha, e rivolgendosi all'A.R.I. del futuro, chiede di mettere in preventivo incontri simili, non importa dove, magari con fondi stessi dell'A.R.I. asserendo che questo è possibile, basta volerlo e programmarlo.

Passa poi il microfono al primo in scaletta, il quale per la terza volta consecutiva è anche stato il primo a dare la propria adesione:
 
# Aldo Trabucchi (I0DJV) della Sezione di Frascati, il quale, dopo i ringraziamenti di rito, riconduce il discorso sull'amicizia e sulla passione che ci accomuna, "la radio".

Scusandosi preventivamente per il pepe che metterà nell'intervento, evidenzia la politica distruttiva del C.D.N. accusandolo tra le varie cose, di aver messo al primo posto l'aumento della quota associativa, già nell'ambito della prima riunione, motivando la scelta con il calo dei Soci. Come conseguenza, egli ha perso alcuni Soci storici.

Auspica che il C.D.N. ritorni sui propri passi e che rivaluti anche la decisione di addebitare il traffico QSL alle Sezioni per il loro nominativo. Un traguardo positivo raggiunto dal punto di vista della Legge, diviene un elemento negativo per tutti.
Non è possibile dire "IQ0FR QSL via diretta perché non siamo soci A.R.I." Auspica che il Presidente Ortona risponda senza addurre i motivi pre elettorali dello scorso anno.

Lancia una provocazione dicendo di eliminare Radio Rivista per passare ad un bollettino come fa la Sezione di Milano. La propria Sezione ha avuto un incremento di ben 14 Soci, ma se l'A.R.I. non raccoglie e pubblica queste comunicazioni, con tanto di foto, e pubblica invece due pagine di S.K.,. le cose non vanno.

Chiede poi come mai la Commissione Ministeriale ha nominato il Presidente della CISAR e non un rappresentante dell'A.R.I.. Forse perché i nostri non sono tenuti in considerazione.

Altra provocazione va rivolta ad Ortona, con la proposta ai presenti di fare una colletta per regalargli un RTX HF, così da poterlo finalmente ascoltare in radio e non solo vederlo in poltrona.

Accenna poi all'inutilità dei Comitati Regionali, riferendosi in particolare a quello del Lazio, dal quale non ha avuto mai risposte e dove addirittura il Presidente si è autoprolungato la carica per un anno. Egli afferma che sono le Sezioni la vera A.R.I. e non i C.R.
Continua dicendo che Daniele ha esposto le proprie motivazioni, ma che ora vorrebbe sentire anche Nicola ed Elvira, perché leggere ed ascoltare sempre e soltanto veleni non gli va bene.

Conclude salutando ed augurandosi che il peperoncino che ha portato possa servire a qualcosa.


# GianPietro Casagrande (I3PVB) della Sezione di Marcon, il quale asserisce di condividere quanto detto da Aldo. A dodici mesi di distanza molto è accaduto, ma nulla in sostanza è cambiato.

Solo un sacco di mugugni e liti da mercato rionale, ma niente fatti positivi. 

 Accenna ad un QSO con un O.M. argentino, il quale, pur così lontano, chiedeva cosa accadesse in ARI. Si domanda come mai tanti "non Soci" stanno parlando e sparlando dell'ARI anziché occuparsi dei loro problemi. Si chiede perché questo accade.
Se le cose vanno davvero male come si dice, bisogna lavorare con umiltà per cambiare e migliorare, senza secondi fini e manie di protagonismo. Solo non facendo niente non si sbaglia.

Approva questo meeting, perché è proprio tramite questi incontri che si può avere la conoscenza per cambiare. Ribadisce il concetto che è dalla base che bisogna cominciare, cioè dalle nostre Sezioni, anche se pur sempre più difficile per il poco tempo. Non fare come coloro che stando fuori sono sempre pronti a criticare, ma senza però fare mai niente di produttivo.
La Sezione di Marcon, qualcuno aveva detto che funzionava bene perché contava pochi Soci. Oggi Gianpietro, deve dare atto che purtroppo è così e che pur essendo diventati 70, chi lavora e fa davvero qualcosa, sono sempre i "soliti pochi", forse perché 
 quando si è in tanti è naturale pensare "ci sarà qualcun' altro che fa".

Lo scopo del D.V.S. deve portare a qualcosa di buono dalla base al vertice. Fin qui nulla di nuovo e non sapendo cosa proporre, espone quello che porta avanti la Propria Sezione.

La Sede è aperta a tutti, Soci e non, per parlare di radio o solo per stare in compagnia con un paio di bottiglie per un compleanno o per un nuovo patentato.

Si tengono i corsi serali per la preparazione agli esami, ma come programma si enfatizzano soprattutto gli                                  aspetti  comportamentali ed operativi. Si cerca di dare una visione chiara di cosa vuol dire essere Radioamatori. Si partecipa a
vari contest, allo scopo di dimostrare ai nuovi e non, come sia necessaria pianificazione e preparazione per sopperire agli imprevisti che non mancano mai, come da sotto una tenda in montagna.

Il nostro modo di gestire e vedere è portato avanti dal C.R. e se l'impegno fosse preso davvero dai Responsabili regionali e nazionali, credo che si possa ancora fare molto.

Termina dicendo che non bisogna assumere cariche nell'ARI per avere prestigio, ma solo per essere al servizio dei Soci.
 
 # Gianni Grassini (I8KGZ) della Sezione di Napoli, dopo il ringraziamento agli amici di Pordenone ed ai responsabili della Fiera, rammenta di una frase da lui detta lo scorso anno, in merito alla irregolare procedura attivata per le vicine elezioni "Spero che non abbiate a dire: aveva ragione Gianni Grassini".

La risposta di Ortona a quel tempo fu semplicemente che non riguardava lui ma i Sindaci.

Purtroppo, dice Gianni, tutto quanto previsto si è verificato e chi ha pagato per gli errori commessi siamo sempre noi.
Accenna ad una raccomandata da lui inviata ai Sindaci, entro i termini, e mai ritirata.

Si chiede se per far valere le proprie ragioni sia sempre necessario ricorrere alla Magistratura.

Passa poi ai giorni nostri, affermando che tutti i propri interventi sono e vogliono essere costruttivi e non distruttivi. Chiede ai Sindaci su quale bilancio di previsione stiano lavorando ed afferma che lo facciano fuori del rispetto dello statuto e delle norme, ricordandogli nel contempo le loro responsabilità.

Chiede come mai i nuovi eletti non partecipino più alle riunioni del C.D.N. o addirittura vengano espulsi. Ricorda alcuni esempi partendo da lontano con Sante Perocchi, Manuel Calero, Domenico Marini, ed i contemporanei IV3FSG, IV3TDM, I0SNY.
Accenna infine a Sabbadini, il quale però, pur affermando di essere in possesso di documenti "caldi" e che non potevano uscire dall'ambito del C.D.N., non è stato espulso ma anzi, con il rimpasto è stato nominato Vice Presidente.
Si rivolge poi ai Consiglieri Nazionali pregandoli di dire la verità su quanto accade in A.R.I. Saranno espulsi altri Consiglieri? In merito alle dimissioni di Ortona, dopo aver dato lettura della lettera dallo stesso inviata al Segretario Generale, commenta che non è possibile che una semplice contestazione possa far dimettere un Presidente Nazionale, e poi, con una grande messa in scena si fa fuori un componente del C.D.N., forse perché dava fastidio.

Evidenzia il modo di gestire che ricorda quella di un "puparo" con il motto "o con me o contro di me".
Così facendo contiamo sempre meno in tutti i campi e veniamo surclassati da altre persone in ambito dell'Amministrazione pubblica, solo a causa delle beghe interne.

Chiude infine citando passi del Radiogiornale, in linea con il proprio pensiero.

Augura ai nuovi Consiglieri buon lavoro, anche a discapito di Sanna e rammentando al Presidente Ortona una preghiera gia avanzata in passato, cioè che cerchino di rispettarci perché siamo noi della base a fare l'Associazione e siamo noi che dobbiamo giudicarli.  


# Marino Fuser (I3FIW) della Sezione di Treviso, lamenta del pesante clima in cui si vive nelle Sezioni dove si fa un'analisi dei fatti accaduti dalla nomina del nuovo Consiglio Direttivo.

Si fanno ipotesi di come e cosa si vorrebbe che fosse fatto. Su R.R. di giugno 2002 dal titolo "Voltiamo pagina" dove si dice più volte "Vi auguro" invece di "Mi auguro". Poi il comunicato dei Sindaci con evidenziati gli errori formali.

I Soci si chiedono cosa stia succedendo e come sia possibile commettere simili errori. Come se chi ha disposto tali procedure fosse alle prime armi.Poi le dimissioni di Daniele (IV3TDM). Si pensava che il nuovo C.D.N. potesse andare avanti ed invece, cosa succede ? I Soci parlano e non capiscono.Problemi che si aggiungono a quelli già esistenti e che continuano a creare
interrogativi.
Queste problematiche fanno si che il Presidente sia costretto a dare le dimissioni e rimettere il proprio mandato ad altri. Cose che possono succedere, ma intanto.......  e per fortuna che il buon senso poi ha prevalso.

Altro problema, con le questioni che vanno al di fuori della nostra Associazione, come l'interpellanza al Ministro. Teniamoci le

cose in casa ed evitiamo di far risolvere ad altri i nostri problemi.

Ultima, la nomina di un esponente CISAR a rappresentare i Radioamatori italiani presso il Ministero.

Insomma non riusciamo a capire se ci sia stabilità in ambito dell'Associazione ed i Soci si chiedono cosa stiano a fare in questa A.R.I. che non funziona.

È necessario fare profonde considerazioni, prima di arrivare alla disgregazione. Una preghiera a tutti i componenti del Direttivo: fare un programma di lavoro a beneficio dell'A.R.I. e non personale. Bisogna che la periferia abbia sicurezze e che il C.D.N. prenda posizioni forti e precise per recuperare quanto possibile.


# Franco Badano (I1GDH) della Sezione di Rapallo, soliti ringraziamenti a Daniele ed a tutti per essere riuscito a realizzare questo terzo incontro.Franco ritorna sull'argomento "Antenna Amica" che ha visto spazio su R.R. di Aprile a pag. 81 ed alla quale rimanda per tutte le informazioni del caso. 

 Per il resto, chiede a nome di tutti i Soci della propria Sezione, semplicemente cosa stia succedendo in A.R.I. e si augura di poter tornare, alla fine del meeting, con delle risposte esaurienti.


# Feliciano Paolini (IK6DUN) della Sezione di Senigallia, il quale inizia con la domanda su cosa serve questo meeting se poi non si viene ascoltati dal centro.

Su R.R. di Settembre 2002 si può leggere la sintesi dello scorso incontro e da questo si possono certamente ricavare molti suggerimenti. Nessuna risposta viene mai dal centro, in senso positivo e nemmeno negativo. Evidenzia un altro aspetto negativo, riguardante la Protezione Civile, informando che l'A.R.I. non ha partecipato ad un convegno organizzato il 3 Aprile a Roma, presso il Dipartimento dove a causa di questa assenza, un importante incarico è stato affidato ad una organizzazione C.B. Tutto ciò fa sì che prima o poi saremo tagliati fuori anche da questa organizzazione.

Altro punto, il rappresentante dei Radioamatori italiani, nominato in Luca Ferrara (I0YYY) e non Alessio Ortona (I1BYH).
Voler sempre apparire diversi e superiori, solo a parole però, porta a queste conseguenze.

Ultima considerazione sulla moralità di alcuni Consiglieri nazionali. Anche se la Legge lo permette, bisogna tenere conto che la base ha espresso pensiero diverso e che si dovrebbe tenerne conto, chiedendosi quale moralità possono avere costoro se ignorano completamene la volontà dei Soci. Termina con i ringraziamenti all'organizzazione.


# Luciano Parrotta (I0OWK) della Sezione di Pomezia, non potendo partecipare, prega Daniele di dare lettura ad un messaggio il quale dice: "Tutte le Sezioni devono avere un indirizzo di posta elettronica così da poter dialogare tra loro per arrivare direttamente al C.D.N. in quanto dai C.R. non traspare il malumore che aleggia tra i Soci. Aggiunge poi di discutere della farsa delle dimissioni di Ortona".

Daniele prosegue portando a tutti il saluto giunto da Nicola Tamburrano della Sezione di Brindisi, il quale, spiacente di non aver potuto intervenire, invia un in bocca al lupo per il convegno.


# Gaetano Caprara (I0HJN) della Sezione di Genzano, dopo i saluti, anticipa che sarà ripetitivo e pur dispiacendosene, deve ribadire le stesse cose.Dice di essersi riletto tutti gli interventi dei precedenti convegni e lamenta di non aver trovato da nessuna parte, nemmeno una riga del C.D.N. che dimostri di aver preso in considerazione le proposte.

Una frase di Ortona dice: "quando saremo in possesso della relazione prenderemo in considerazione le cose che sarà possibile fare".
Stiamo aspettando. Vogliamo leggere il risultato di tale analisi in un verbale del C.D.N. Vogliamo sapere la posizione del C.D.N. e non quella dei singoli. Gaetano ribadisce che non si vuole fare la guerra ad Ortona, ma si critica duramente il "gestore" perché essendo affezionato all'Associazione, egli tiene a che le cose vadano bene. Non è possibile non avere un piano di lavoro, un
programma, niente di niente. Almeno vedere che si lavora su degli obiettivi.

Leggere quali sono gli intenti dei rappresentanti perché è ai Soci che bisogna rendere conto.

Mi sono candidato, dice Gaetano, e sono stato criticato per le tante promesse fatte. Se mi chiedete quali sono le soluzioni per risolvere tali punti non sarei in grado di rispondere, perché le risposte devono provenire dal lavoro di tutto il gruppo. Poi che si riesca o no è tutto da vedere.

La conclusione non è che una, da troppi anni assistiamo all'immobilismo più assoluto. Assistiamo solo ad alcune singole iniziative provenienti dalle singole persone. Il continuo calo dei Soci ne è la prova.

Se non si da una sterzata secca, non si risolve alcun problema. In compenso abbiamo assistito a due brillanti iniziative: far pagare la quota alle Sezioni che hanno ottenuto il nominativo e la sospensione dell'invio di R.R.

Poi, il balletto delle dimissioni del Presidente. Voglio sottolineare che c'era un delegato A.R.I. - R.E. che dopo anni di immobilismo assoluto aveva cominciato a lavorare, ed il convegno di domani ne è la prova. Gli è stata tolta la delega.
Tutto torna come prima, cioè nel nulla, ed è pericolosissimo.

Si va verso la distruzione dell'Associazione e noi non lo vogliamo. Vogliamo un'A.R.I. diversa.

Si deve cambiare pagina, non con le elezioni, ma con un cambiamento vero e con obiettivi validi, anche se con opinioni diverse. Dividersi i compiti e fare per raggiungere degli obiettivi comuni. Tutti vogliamo che l'A.R.I. sia la prima Associazione e per far ciò bisogna anche cercare i nuovi Soci tra coloro che sono Radioamatori e che non sono Soci.

Ci vuole il dialogo anche con le altre Associazioni, con Luca Ferrara o con chiunque altro, ma si deve diventare la vera rappresentanza dei Radioamatori Italiani.


# Daniele (IV3TDM) dopo l'intervento di Gaetano, da lettura della corrispondenza intercorsa con lo stesso, e da cui viene la richiesta di formare un gruppo di lavoro, dal quale ricavare un documento da sottoporre al C.D.N. così da poter avere un seguito.
La proposta, irrealizzabile quest'anno per questioni di tempo, potrà avere riscontro nel convegno del prossimo anno, sempre a patto che lo si possa ripetere.

Daniele evidenzia però anche il malvezzo tutto italiano ed in particolare di noi Radioamatori, che siamo soliti parlare delle cose a caldo, poi per tutto il periodo successivo tutto tace e si ricomincia da zero.


# Alessio Ortona (I1BYH) Presidente Nazionale, risponde al primo intervento, quello di Trabucchi (I0DJV), definendolo "pesantino" ma al quale risponderà comunque.

L'aumento della quota, difficile da decidere, è una scelta dolorosa, ma va fatto ogni volta che si rende necessario perché una buona amministrazione ed una buona gestione lo impone. Capisce che a contatto con i Soci siano le Sezioni, e che tale decisione sia difficile da sostenere, ma anche le Sezioni devono lavorare per far capire le motivazioni. I costi relativi al servizio QSL alle Sezioni è reale e deve essere sostenuto per non creare passività. Questo serve anche ad evitare che tutto il Corpo Sociale debba sostenere questo costo.

La pubblicazione delle foto della Sezione al posto delle pagine di Silent Key, è una scelta del Direttore di R.R. e comunque, se si segue il pensiero della Sezione di Frascati, ci si ritrova tutta una parte di Soci che si lamentano e che vogliono anche il necrologio.
Il Presidente del CISAR, è stata una sorpresa anche per me, dice Ortona, oltre alla lettera che è stata pubblicata e non so come ciò possa essere avvenuto, in quanto non era lettera pubblica. Ho parlato con la Segreteria del Ministro ed ho avuto rassicurazione che la scelta e stata fatta sulla persona e non sul Presidente CISAR.

Se avessero proposto me, avrei detto certamente no perché quello è un posto eminentemente tecnico, e non so cosa un esperto in protesi dentali possa portare di utile, tecnicamente parlando.

Ortona prosegue poi ringraziando Aldo per la colletta proposta a regalargli nuove radio. Precisa di avere gli apparati per fare radio, ma di non avere tempo nel modo più assoluto e tutto il tempo libero che ha lo dedica all'Associazione.
Risponde poi a Casagrande (I3PVB), dicendo che ha toccato un argomento interessante, coloro che pur non Soci parlano e criticano. Dice che sono tanti e non è una novità, e purtroppo questo accade perché questi critici esterni sono frustrati in quanto non possono essere all'interno e sono coadiuvati da qualcuno che invece è interno all'Associazione. Purtroppo c'è poco da fare finché le persone sono così, soluzioni non se ne trovano. Poi hai fatto un quadro della tua Sezione, sulla conduzione, sulle responsabilità, sulla presenza a e collaborazione. Una cosa che ho sempre sostenuto, così come accade a livello nazionale. La Sezione è lo specchio di quello che avviene nel C.D.N. Qualcuno non fa il proprio dovere, qualcuno a cui viene dato un incarico non si fa più vedere. Purtroppo è così, occorre lavorare e cercare di continuare ugualmente, con quello che si ha a disposizione.
Ora Grassini, che quando si esprime è particolarmente simpatico, non per i contenuti, ma per il modo in cui lo espone. Poi c'è di bello che è tenace nelle sue cose. Hai cominciato parlando dell'errore nelle elezioni. Purtroppo c'è stato e lo ammetto (interviene Grassini ma senza microfono non è possibile riportare il suo intervento). Ortona riprende precisando ancora una volta che non vuole gli sia addossata questa responsabilità la quale va a qualcun altro. 
 

 Poi parla dei termini di presentazione del bilancio preventivo, troppo tardi per lavorare in modo programmato. I bilanci delle società vanno presentati entro il 30 aprile, perché non è possibile già a Gennaio avere tutto pronto. L'A.R.I. però, ha da 45 a 60 giorni di ritardo ulteriore per la convocazione e saremmo comunque in ritardo per l'approvazione del bilancio. La soluzione che mi sono
inventato e da proporre, potrebbe essere quella di fare due assemblee l'anno, una per il preventivo ed una per il consuntivo. Nel momento in cui si approva il consuntivo si possono fare ritocchi al preventivo. Soluzione però applicabile eventualmente l'anno successivo.
Hai parlato di Soci "spediti". C'è stata una causa, persa, e quindi credo sia giusto così (Grassini continua ad intervenire ma senza microfono). Marini è andato via perché non gli piaceva il rapporto con l'AMSAT Italia. Stava a voi chiedere il perché e dirgli di stare al proprio posto, invece lui non si è più visto.

Poi Marino Fuser, l'editoriale "Voltare Pagina", consentimi, credo che sia già stato risposto in altra sede e non mi sento di rispondere io per qualcun altro.

Il rifacimento delle elezioni, le dimissioni di Taliani, argomenti già toccati. La questione dei rimborsi, le regole precise ci sono fin dal 95 e servono per i rimborsi a Consiglieri e Delegati Regionali. Le regole precise esistono e non so perché hai inserito questa voce. La delibera è stata pubblicata su R.R.circa a metà del '95 e può essere letta da tutti, non sono Pico della Mirandola. Se
Gaetano ci tiene in modo particolare, mi impegno a cercarla e comunicartelo (vi sono altri vari interventi, ma tutti senza microfono ed incomprensibili).
(N.D.R. Serva di monito).

Franco Badano, ha solo detto che anche nella sua Sezione vogliono capire qualcosa, e visto che sono vicino di casa, forse è più pratico che io faccia un salto direttamente.

Viene poi Feliciano Paolini di Senigallia, che mi ha accusato di non prendere in considerazione nessun intervento. Non è vero perché le risposte ci sono state, scritte nella relazione dello scorso anno, forse non sono state soddisfacenti ma a questo non so cosa farci.
Protezione Civile, il 3 aprile c'è stato un incontro al Dipartimento.Il Comitato si è dimesso ed io ne faccio parte. Per poter
   discutere di problematiche, è stata inventata una soluzione che consiste nella nomina delle stesse persone che facevano parte del Comitato Nazionale.

Il gruppo di lavoro cha ha il potere di dialogare presso il Dipartimento, se necessario, ogni tanto viene riconvocato per far vedere che esiste. Però il Presidente si è dimesso dalla carica per protesta verso il Ministro, ed io non ci sono andato per risparmiare 600 mila lire. Tra qualche giorno ve ne sarà un'altra dove si parlerà degli aiuti umanitari in Iraq. Non ci vado perché credo di avere ancora la capacità di valutare se utile o meno. Ed io non vado a buttare i soldi dell'Associazione. (Altri interventi senza microfono).
La Protezione Civile ha dato dei ricetrasmettitori ai CB semplicemente perché non erano disponibili i Radioamatori. Stesso discorso è accaduto anche in Sicilia.

Siamo tutti Radioamatori appartenenti alla Protezione Civile solo quando fa comodo e si tratta di avere dei contributi dalla Regione o altri Enti (Qualcuno interviene con offese e Taliani deve richiamare all'ordine duramente queste persone).
Parrotta Luciano, con la sua comunicazione scritta, deve sapere che su 300 Sezioni, solo 150 hanno la posta elettronica, oppure non lo hanno comunicato. Tenete presente che non tutte le Sezioni hanno il computer, perché in molti casi si trova a casa di tizio o di caio e che i ritardi vi sono ugualmente, anche con la posta elettronica. E dulcis in fundo, viene Gaetano Caprara, che dice non essere una guerra alla mia persona, ma comunque sono io che devo rispondere. Se poi le risposte che do non piacciono, non so cosa farci. Intanto un piano del governo presentato prima delle elezioni è una presa in giro, perché andare a raccontare ai Soci quello che vorrai fare è una storia che non passa, perché non sai se poi coloro che avrai come gruppo sarà d'accordo sul tuo programma. Se parli di un programma dopo costituito il governo, allora si potrebbe portarlo avanti. In ogni caso un programma di gestione da portare avanti non può avere cose eclatanti, e questo Consiglio si è trovato subito in difficoltà. Per cui qui c'è poco da programmare e spero di riuscire a risolvere il problema e portare un poco d'ordine per poter lavorare. (Seguono altri interventi feroci, ma tutti a macchia di leopardo, sempre senza microfono e perciò non comprensibili).


Dopo la pausa caffè, gli interventi riprendono con:


#
Ampelio Melini (IS0AGY) della Sezione di Quartu Sant'Elena, il quale si rifà al 1977, quando l'A.R.I. divenne Associazione Radioamatori Italiani dicendo che modificandone l'acronimo, si penso anche di curare maggiormente gli interessi dei Radioamatori e non più solo dei Radiotecnici, come era prima.

Nel modificare lo Statuto, vennero soppressi i Gruppi ARI lasciando solo le Sezioni con l'intento di migliorare l'aggregazione ed ampliare la possibilità del fiorire delle idee e della capacità di realizzarle. Nel contempo venne introdotta anche una figura nuova, quella dei Comitati Regionali, nel lodevole intento di avvicinare le Sezioni ed i singoli Soci all'Associazione.
Nel 1988 furono eliminate le competenze con un regolamento applicativo, creando così un sindacato delle Sezioni.
Le Regioni avrebbero dovuto mantenere almeno il ruolo di centro delle competenze
  ed invece, le Sezioni non solo non hanno trovato nei C.R. l'appoggio unanime, ma molte volte sono state ascoltate con contrarietà, come se fossero una specie di
concorrenza.
Vi è tutto un fiorire di diplomi, di spedizioni, di attivazioni ecc., ma si perde sempre più quello che dovrebbe il vero spirito del radiantismo.Vi sono alcuni fattori che hanno contribuito al decrescere del Radiantismo, compreso quello del volontariato, ma il vero motivo di disaffezione è un altro. Bisogna rivedere la struttura eliminando un organo che non ha dato risultati.
Parlo dei C.R. e bisogna che tutti remino nella stessa direzione.
   

In questo mondo è ancora possibile provare l'emozione di un collegamento radio, così come fece Marconi.
La proposta che dovrebbe scaturire è quella di una Commissione per la ristrutturazione della nostra Associazione con la valorizzazione delle Sezioni perché sono queste che lavorano.

Ci vuole un  referente regionale. Rimuoviamo le cause che hanno deteriorato l'A.R.I. ed andiamo verso tutti i Radioamatori.
 
# Davide Fontanini (IV3EMA) della Sezione di Gorizia, riprende l'intervento dello  scorso anno, con il quale metteva in evidenza la necessità di rendere davvero visibile l'A.R.I., con mezzi mediatici professionali, come la realizzazione di un compact disk o di una video cassetta, mediante incontri tra le varie Sezioni per arrivare ad un incontro con altre Associazioni, come ad esempio quelle CB.
Tali iniziative a Gorizia sono già state attuate e di fatto hanno portato all'acquisizione di qualche nuovo Socio. Da parte dell'Associazione invece, si nota che non è stato fatto alcunché allo scopo.

Davide dice di non fare alcuna nuova proposta ma ribadisce l'ipotesi di realizzare quanto già proposto, augurandosi pure che il C.D.N. possa ritrovare l'armonia e l'unità di intenti che permetta di rendere utili gli sforzi comuni per migliorare l'A.R.I. Continua dicendo che ritiene vergognoso che da parte del Presidente Ortona sia stato affermato che alle Sezioni faccia comodo appartenere alla Protezione Civile solo per ottenere contributi o vantaggi simili.

Le Sezioni mettono l'anima per questi scopi e si potrebbe raccontare molto al proposito. Poi dice che a fronte delle moltissime segnalazioni provenienti dalla base, delle quali non si è mai tenuto conto e visti i risultati, significa che non abbiamo al comando la persona giusta.
A Gorizia è accaduto che il Presidente si sia dimesso per problemi personali, ammettendo che non ce la faceva più. Se uno ritiene di essere stufo è giusto che si ritiri in modo dignitoso e senza aggrapparsi con i denti alla poltrona.


# Luigi Belvederi (I4AWX) della Sezione di Ferrara, inizia evidenziando che non appena riceve R.R. va subito a leggere gli annunci nel mercatino e nota che da un certo numero d'anni a questa parte si è cominciato a leggere "vendo per cessata attività".
Dice di essere iscritto all'ARI da 40 anni e sostiene che la cessazione di attività non è accettabile, perché se uno è
  Radioamatore, lo è per sempre, uno se lo porta dentro. Il nostro non è un semplice hobby, ma è un modo di essere.
Uno sarà sempre Radioamatore. In realtà, passata la grande sbornia consumistica degli anni ottanta, dove tutti si erano dotati di radio, aumentando il numero di Radioamatori a dismisura, si è ritornati alla normalità.

Questo gregge di persone è ritornata al telefonino, al computer ecc. ed i numeri di noi OM sono ridiventati quelli degli anni 60. Dice che gli pare che vi sia un ritorno alla radio, lo provano alcune Sezioni con l'aumento degli iscritti e lo dicono coloro che vendono apparati. C'è un risveglio del radiantismo. Il radiantismo non può morire.

Questa tendenza però non viene rispecchiata a livello centrale, possiamo proprio dirlo ed oggi lo abbiamo toccato con mano. Cos'è che non va? Cosa porta a discutere con toni così accesi? La totale, irrimediabile ed assoluta mancanza di un progetto comune. Il Presidente lo ha ammesso.Non sappiamo perché stiamo insieme, perché senza un progetto comune qualsiasi
entità, una famiglia, qualsiasi gruppo di persone si sfascia.
  Cosa vuol dire per noi progetto comune? Vuol dire il rapporto con la comunità nella quale viviamo, il rapporto tra il radiantismo e la ricerca scientifica, il rapporto con le grandi associazioni che hanno tracciato il cammino dei Radioamatori, l'ARRL, l'RSGB ad esempio.

Il rapporto tra il radiantismo italiano e la IARU. Il rapporto con la Pubblica Amministrazione, con il Ministero, non ne parliamo nemmeno. 

 Con molto rispetto e gratitudine al Presidente per quello che ha fatto, ora non capisco però chi sia sulla lunghezza d'onda errata. Non capisco se siamo noi o sei tu sulla frequenza sbagliata. Il linguaggio usato non rende più, non è sulla stessa frequenza. Diciamo cose che non vengono ascoltate. Chi fa il Radioamatore da 40 anni, legge la rivista, e trova sempre le stesse cose.
Da qui è nata la follia del sottoscritto, il quale durante il Comitato Regionale ha proposto un'idea: Portiamo via l'A.R.I. da Milano.
Una cosa grossa, ma concreta su cui indirizzare il futuro dell'Associazione.

Oggi abbiamo qui rappresentati 6000 Radioamatori, ma se quello che viene detto qui a Pordenone, non viene ascoltato, bisogna cambiare. Se abbiamo una Dirigenza che non capisce che è giunto il momento di farsi da parte, bisogna provvedere con altre soluzioni.
L'articolo 2 del nostro Statuto dice che l'A.R.I. ha sede e amministrazione in Milano. Un articolo formulato negli anni 20, da persone alle quali tuttora siamo grati. Ma oggi queste parole sono desuete. L'Amministrazione dell'A.R.I. può essere fatta in altri modi. Abbiamo tanti mezzi moderni per farlo e l'informatica ci viene in aiuto. Questa formulazione è figlia degli anni venti molto diversi dalla realtà di oggi.La proposta di modifica dell'Art. 2 vuole rendere possibile lo spostamento della Sede in qualsiasi altra zona d'Italia, come negli altri Paesi. La R.S.G.B. non ha sede a Londra ma nella cintura esterna, un paesino. Idem per l'A.R.R.L. che non è a Manhattan ma a Newington, anche questo un paesino di quattro case. Lo stesso per molte altre associazioni. Avere una sede diversa da Milano, vorrebbe dire avere una dislocazione geografica più comoda per chi viene dal meridione, in un complesso logistico dove si può pernottare, cenare, parcheggiare, soggiornare a costi inferiori.

Si potrebbe così liberare il fondo di Casa A.R.I. ed utilizzarlo non per acquistare dei computer. Finalmente si potrebbe risolvere il problema di Casa A.R.I. dandogli un senso.

Non dimentichiamo che in Italia abbiamo un patrimonio urbanistico da gestire, da parte dei Comuni, i quali molte volte hanno difficoltà. Non sarebbe una cosa strana pensare di avere una Sede che non costi nulla, dataci in gestione da un Comune. Elimineremmo l'affitto ed avremmo la Casa A.R.I.Se la Sede fosse quella di Sasso Marconi, sarebbe anche la più consona, sia per la natura storica, ma anche per la collocazione territoriale, in zona centrale del Paese. Molti sanno già che il C.R. Emilia Romagna, ha preso contatti con il Comune di Sasso Marconi, il quale darebbe volentieri in comodato gratuito per 99 anni all'A.R.I. uno stabile di 500 metri, nell'ambito della ristrutturazione di un borgo antico, dal nome Colle Ameno. Questa non è una proposta per portare l'A.R.I. in Emilia Romagna, ma per togliere all'A.R.I. una camicia di forza indossata negli anni venti.
Se trovassimo un latifondista che ci regala un castello in Toscana, o in qualsiasi altro posto, ben venga. Importante che vi sia una proposta concreta e che possa portare ad un ricambio.

So che ci saranno delle resistenze terribili perché non parliamo di brustolini.

L'obiezione più forte che viene fatta sarà quella logistica, lo spostamento del personale, gli spostamenti, le difficoltà logistiche ed a livello Prefettizio.

I contatti già presi con la Prefettura di Bologna dicono però che la cosa si può fare e le difficoltà che vi saranno, saranno sempre minori di quelle che incontreremo se non faremo niente, se continuiamo ad andare avanti così, senza progetto, fra dieci anni non esisteremo più. La rotta purtroppo è tracciata.  

 Come un aereo che non sa più dove andare.

Abbiamo visto che il progetto di rinnovamento portato avanti con l'art. 27 è rimasto lettera morta, perché se è pur vero che legalmente è corretto, è altrettanto vero che il messaggio morale non è stato recepito.

Della politica ne abbiamo piene le tasche tutti ed almeno quella mezz'ora che ci dedichiamo, vorremmo che fosse in un ambiente diverso, un ambiente più pulito.

Deve esserci un forte senso morale che, al di la della Legge, che mi dice che questo non è più il mio posto e cosa devo fare. Devo farmi da parte, mi devo dimettere e devo accettarlo senza polemiche. Questo avviene in politica.
Assistiamo ogni giorno a promesse ed a smentite. A dimissioni ed a rientri. Nella nostra casa non deve essere così, questo non deve accadere. Dobbiamo essere coerenti almeno con noi stessi. Vediamo che moralmente le cose sono insostenibili, perché questa è la realtà che si vede.

Invece no, è sempre colpa di chi è assente. Io avrei voluto qui il Direttore di R.R., e non so perché non sia qui. Il Presidente deve essere responsabile di tutto il proprio team. E se così non è, significa che questo team non esiste.
Sentir dire che il costo di R.R. aumenta a causa dell'inflazione, non è questo che volgiamo sentirci dire. Vogliamo che siano chiesti preventivi a case editoriali serie che ci facciano risparmiare.

Non sarebbe male avere la casa A.R.I. gratuita che ci farebbe risparmiare l'affitto.

Vediamo il personale. Se serve prendiamone altro, ma quello attualmente esistente deve essere inquadrato nel giusto modo, non con degli stratagemmi che da una parte risolvono qualche problema, ma dall'altro ne aumentano i costi.
Queste cose si potrebbe cominciare a farle. Le riunioni del C.D.N. non vedo perché non vengano tenute per video conferenza, almeno quelle di minore importanza. Sarebbe un bel risparmio.

Le idee ci sono, non senza problemi ma però, come ogni problema, bisogna cercare di affrontarlo con una visione nuova.
Al pari di Voi non ho sentito nessuno tessere le lodi all'attuale C.D.N., e sentirlo da un OM di oltre 40 anni di attività, non credo sia di grande supporto al Presidente ed agli altri Consiglieri.

Io credo che la cosa concreta da fare sia portare avanti questo referendum sulla modifica all'art. 2. Per fare questo, alla prossima Assemblea Generale dovrà essere votata questa modifica statutaria e vi invito affinché il voto sia dato in questo senso. Ma se Voi come Sezioni non vi fate sentire, i Comitati Regionali rischiano di non approvare questa proposta. Bisogna cogliere questa
opportunità, non nell'interesse dell'Emilia Romagna, ma nell'interesse dei Radioamatori.


# Alberto Barbera (IK1YLO) della Sezione di Ivrea, dopo la premessa che non avrebbe voluto intervenire fino a pochi giorni prima, spiega che l'aver cambiato idea si deve al fatto degli attacchi diretti rivolti alla sua persona da parte del Presidente Ortona.
Questo non può accettarlo e chiede spiegazioni sul motivo di tale comportamento. Inizia poi con l'argomento specifico, rifacendosi ai tempi antichi, quando il personale che si imbarcava poteva appartenere a due categorie: quelli con il diritto di mugugno e quelli senza diritto di mugugno. Nel primo caso, il marinaio aveva una riduzione del salario. Noi siamo associati all'A.R.I. senza
diritto di mugugno. Infatti, dal coro si è sentita la vergogna di questa situazione.

Quello che Alberto chiede è invece in sostanza il diritto di mugugno, sulle pagine di R.R. dove anche chi esprime un parere che non sia in perfetto accordo con il C.D.N. possa trovare spazio, senza che vi siano interventi di censura.
Si dice poi d'accordo sul non pagare la quota richiesta per il nominativo di Sezione, ed ancora, si schiera apertamente con l'idea di spostare l'A.R.I. da Milano ad altra Sede, baricentrica e adatta a far risparmiare alcune decine di milioni. Tocca poi l'argomento Casa A.R.I., dicendo che i soldi accantonati li stiamo perdendo, perché per  la differenza tra il valore reale e l'interesse bancario, perdono sempre più potere di acquisto.

Se il Governo del nostro Paese ha deciso che dopo 50 anni si deve modificare la Costituzione perché non è più attuale, non si capisce perché lo stesso non si debba fare anche per l'A.R.I. visto che anch'essa accusa il passare del tempo.
Accenna poi alla cooptazione, dicendola una cosa non seria e che si dovrebbe modificare nella sostanza queste cose, partendo dalla base. Bene quindi alle modifiche statutarie, ma fatte bene ed utili.

Si dichiara infine d'accordo con Belvederi, nel dire che se continua così, tra 10 anni l'A.R.I. non esisterà più ed auspica che avvenga un cambiamento radicale e totale, a partire dai vertici. Conclude che si potrebbe anche pagare di più, ma almeno avere il diritto di mugugno.


# Lodovico Conti (I6LZO) della Sezione di Ancona, apre dicendo che se siamo qui, l'unico motivo è perché vogliamo tutti bene all'ARI. E quando facciamo qualcosa non lo facciamo per i soldi come ha detto il Presidente, lo facciamo perché ci crediamo.
Ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci indirizza, che ci dia qualche sicurezza. Non come accade ora, che ogni iniziativa parte solo direttamente da noi.
 

 Altra cosa sulla quale è in disaccordo è la cooptazione, perché va contro quella che è la volontà espressa con il voto. Se uno rimane fuori anche per un solo voto, viene saltato da un altro di comodo e questo non va bene. Perché si deve prendere una persona a caso? È illogico, non solo per me ma anche per tutti i miei Soci. Capisco che, come mi ha scritto il Presidente Ortona, vi siano delle regole, ma le regole si possono cambiare e mi auguro che questo avvenga al più presto.


# Cesare Assennato (IT9GCQ) della Sezione di Caltanissetta, dopo aver chiarito che il suo intervento avrebbe voluto essere unicamente per ringraziare l'organizzazione, Cesare accenna ai costi molto alti inerenti la partecipazione delle Sezioni Siciliane e solo unendo l'opportunità anche della riunione dei Comitati Regionali si è resa possibile la propria presenza.
Accenna alla validità dell'iniziativa, dicendosi però deluso in quanto pensava che in tale occasione si potesse dialogare serenamente, invece si è reso conto che si riesce unicamente a litigare ed a offendersi reciprocamente.
Si dice amareggiato perché non ha sentito la "Voce delle Sezioni" ma solo le accuse a tutto ed a tutti.
Tocca il tasto del malfunzionamento dei Comitati Regionali, accennando ad un
  fatto che riguarda indirettamente I2SG e accentua la necessità di rispettare le vie gerarchiche per ottenere risposte ai quesiti ed alle eventuali denunce di malfunzionamento.
Ribadisce che l'Assemblea è sovrana e solo da quella sede possono arrivare decisioni.

Condanna determinati interventi volti unicamente a condannare il passato e viene interrotto più volte da Grassini, il quale si sente chiamato in causa.Approva le proposte fatte da Luigi Belvederi, in merito al potenziale trasferimento delle Sede dell'A.R.I.
Auspica infine di poter arrivare a qualcosa di concreto ed utile per l'A.R.I.
 


# Roberto Rossi (I5RRE) della Sezione di Firenze, ringrazia e si scusa per l'adesione data veramente all'ultimo minuto, da record, alle 21,00 della sera precedente il convegno.

Si dichiara una voce fuori del coro. Condanna di aver sentito parlare solo di politica dell'Associazione e si ricorda delle riunioni alle quali partecipava molti anni prima, assimilabili nel contenuto alle attuali.

Richiama l'argomento portato da Belvederi, indicandolo come un momento importante, ma dicendosi d'accordo solo in parte e che preferirebbe vedere solo un decentramento alla periferia di Milano oppure di Roma.

Ci sono molte cose delle quali si dovrebbe parlare, come ad esempio i problemi dell'inquinamento elettromagnetico, considerato che molte amministrazioni stanno attivando controlli e censimenti per regolamentare la materia.

Richiama un altro problema, Radio Rivista, dichiarandola un vuoto assoluto.

Questa è una cosa grave. Molti Radioamatori inviano i loro lavori ad altre riviste. Sarebbe disposto a pagare anche qualche Euro in più ma per ottenere una rivista valida. Un'organo che dev'essere motivo di vanto e da utilizzare con orgoglio, come strumento per accattivarsi le simpatie di potenziali nuovi Associati. Termina dicendo che un ricambio fa sempre bene. Ma deve esserci però un ricambio a disposizione.


# Nicola Sanna (I0SNY) Consigliere Nazionale, dice di aver sentito tante cose in questo Convegno, ma ha notato che in pratica l'Assemblea è tutta da una parte o quasi, e si chiede cosa poi farà il C.D.N. Passa quindi alle dimissioni del Presidente, spiegando che durante quella riunione c'è stata una irregolarità nella nomina di Piero Marino e loro hanno inteso nominare quello che aveva più anni di appartenenza all'A.R.I. invece di quello che aveva ottenuto il maggior numero di voti. Il confronto sui programmi è molto importante, ma un programma non c'è. Si mettono all'ordine del giorno degli argomenti e si discute qualcosa,
e si va avanti così. Nel C.D.N. si vive un'aria irrespirabile, non c'è rispetto per coloro che la pensano in modo diverso e prima o poi te la fanno pagare. C'è arroganza e presunzione, concentrazione assoluta di potere. Simoncini ha avuto il 48% dei voti, non ha nessuna carica e nessun incarico. Altri, come Alberti (I1ANP) ed Ambrosi (I2MQP), hanno concentrazioni assurde di incarichi. Hanno monopolizzato il potere e io credo che non sia così che si conduce l'Associazione. Ci sono verbali che vengono alterati con cose non vere, come quello che aveva scritto Daniele Taliani, sul quale abbiamo perso quattro ore per discutere e poi, dopo aver riascoltato le bobine, è stato corretto e riportato all'origine. Ma intanto era già stato pubblicato su R.R.. Questo oltre
ad essere gravissimo, fa perdere tempo ed impedisce di procedere con qualsiasi programma. Si chiede di mettere all'ordine del giorno un argomento, ma poi quei punti non vengono discussi, o nemmeno vengono messi all'ordine del giorno.
Nicola passa in rassegna una serie di articoli che sono stati proposti a modifica, allo scopo di migliorare la gestione democratica dell'Associazione.
Condanna apertamente la concentrazione assoluta di potere e l'impossibilità di partecipare apertamente alle riunioni del C.D.N. in quanto sempre ostacolato dal Presidente o dal gruppo di potere. Termina accennando ad una sua lettere nella quale annunciava che avrebbe dato le dimissioni, ma che oggi invece intende restare per cercare di combattere e fare chiarezza.
 
# Elvira Somoncini (IV3FSG) Consigliere Nazionale, inizia asserendo che non sa più cosa dire perché tutto è gia stato detto e si sente molto confusa. E' stato detto tutto ed il contrario di tutto. Prima Cesare Assennato ha detto che anche l'educazione fa parte di noi e dobbiamo usarla. Mi rivolgo al Presidente Ortona che si è sentito offeso da Sanna, ma mai però è intervenuto per i comportamenti di Ambrosi, quando urla ed offende. Ho già pagato un prezzo del noviziato, e non voglio ripercorre le stesse strade. I voti li abbiamo ottenuti ed io sono qui con la voglia di lavorare. Non centra il potere, ma la maturità. Noi siamo arrivati a questo punto, quasi di rottura, ma che preferisco definire di riflessione. Riflessioni che faremo in C.D.N. dove mi auguro di poter lavorare,
nonostante tutto quello che sta accadendo. Io punto su due cose: i costi, con la riduzione del costo di R.R. e delle QSL. Cerchiamo di trovare un sistema che costi meno., Dobbiamo lavorare sugli obiettivi dimenticando che esistono le persone. L'A.R.I. non è di nessuno. Se la Simoncini viene messa al lavoro potrà dare qualcosa, dice, e se non posso lavorare con loro, lavorerò da sola. L'augurio che posso fare anche al Presidente, è di non prendersela, ma di cercare di andare avanti prendendo la parte buona delle cose, per costruire qualcosa di buono.


# Alessio Ortona (I1BYH) Presidente Nazionale, risponde alla seconda serie di interventi iniziando con Ampelio Melini, dicendo inutile parlare del passato. Oggi i C.R. ci sono ed evita di pronunciarsi sulla validità del sistema perché tocca ai Soci dirlo, ma per cambiare, bisogna cambiare lo statuto e non si può farlo istituendo una Commissione, perché è provato che poi tutto finisce con
l'essere insabbiato. L'unico sistema e fare una indagine su quelli che possono essere i cambiamenti poi incaricare una persona capace di farlo ed elaborare una proposta di modifica dello statuto da sottoporre all'approvazione. È l'unico modo. Il rappresentante di Gorizia, Fontanini, parlando della sua proposta dello scorso anno, della realizzazione di una cassetta ed altro materiale divulgativo.
La risposta era già stata data lo scorso anno da Ambrosi, che aveva contattato Mediaset per realizzare una cassetta di quel genere, ed aveva trovato delle serie difficoltà. Certo l'idea sarebbe bella ma non è facile, potremmo parlarne ed io non rifiuto di farlo. Il discorso dei contributi alla Protezione Civile. Sono stato frainteso. Volevo dire che molte Sezioni traggono vantaggio perché per ottenere una Sede danno prestazioni alla Protezione Civile, così come avviene anche nella mia Sezione. Questo non vuol dire che lo facciamo per lucro, ma rimane comunque la difficoltà di trovare i volontari quando servono. In Liguria siamo stati iscritti al registro della P.C. e quando si è trattato di scrivere i nomi, tutti avevano già altri impegni e questo lo sappiamo tutti,
inutile fingere. Luigi Belvederi, a parte i contenuti sui quali sono in parte in disaccordo, mi è piaciuta l'impostazione del discorso, da professionista quale è. La questione della Sede dell'A.R.I. a Milano in linea di principio non dissento. L'Amministrazione può essere da un'altra parte, ma ci sono dei problemi, dei seri problemi, questo non vuol dire che in senso assoluto non si può, ma bisogna trovare delle soluzioni. La differenza tra una Società e l'Associazione c'è, ma l'esigenza ed i tempi tecnici per la redazione del bilancio, sono assimilabili. Noi siamo costretti a ritardare di 30/45 giorni  e questo è lo Statuto che lo prevede ed io non posso farci niente. Le Associazioni di altri Paesi è vero che hanno sedi decentrate ed è vero che i costi sono minori. Ma Milano rimane pur sempre Milano. Si parla però di principio di decentramento, e questo è un altro discorso, ma ne riparleremo. Poi hai affrontato il punto relativo ai fondi Casa A.R.I., nessuno li ha spesi in altra maniera perché quella è l'unica destinazione. L'utilizzo è stato solo come prelevamento temporaneo e saranno restituiti. La decisione è stata approvata dall'Assemblea Generale. Tentativi per abbattere i costi di R.R. sono stati fatti, ma non è facile trovare a minor costo. Tutte le volte che c'è il rinnovo del contratto si fa il tentativo, come normale in tutte le cose di questo mondo.

Le riunioni per video conferenza, non so rispondere perché non ho la conoscenza per farlo. Alberto Barbera, ti sei risentito quando ho detto che tu come Presidente di Sezione sei il meno qualificato a parlare. Io non ricordo esattamente quando ho detto queste parole però..... l'attacco personale che tu ritieni offensivo, lo hai cominciato tu scrivendo sul tuo giornalino di Sezione, facendo il mio nome. Quello è un attacco personale e così io ti ho risposto. (Seguono discussioni e dibattiti, tutti privi di microfono e pertanto non registrati). Ortona prosegue dicendo che certe critiche non le sente nemmeno, perché ha ottenuto il 53% delle preferenze dei Soci, che il "Diamo Voce alle Sezioni" viene fatto con il Patrocinio dell'A.R.I. e quindi il diritto al mugugno c'è. Parla poi della cooptazione e della surroga, spiegando che non si può modificare il meccanismo in vigore fino a quando non venga modificato lo Statuto. Quando l'Assemblea ha espresso quell'indirizzo, il C.D.N. lo ha applicato. (Altri interventi fuori audio, ai quali Ortona tenta di rispondere spiegando come stanno le cose, ma viene continuamente interrotto). (Taliani prega tutti di evitare interventi, visto il tempo ormai esaurito). Ortona prosegue rispondendo a Roberto Rossi, riguardo alla schedatura delle stazioni
radio, relativamente alla legge sull'elettrosmog. La mancata cura da parte di alcuni rappresentanti regionali, riferendosi in particolare a Toscana e Campania, nelle sedi e nei momenti opportuni, ha fatto si che non venissero difesi gli interessi dei radioamatori. Cosa hanno fatto questi Signori quando era il momento? In Liguria abbiamo lavorato ed abbiamo ottenuto dei risultati. 
 

 L'Associazione, a livello Regionale non può fare niente. Quando è stata fatta la legge è stata inviata una circolare a tutti i C.R. invitandoli ad attivarsi in tal senso. Cosa possiamo fare poi se non si sono attivati in nessun modo.
Roberto Rossi, interviene dicendo che anche l'Associazione può fare qualcosa, tanto che con il decreto Gasparri, alcune disposizioni valide ieri, oggi non lo sono più. Bisogna che l'A.R.I. dia degli input su cosa fare. Ortona risponde dicendo che deve essere fatto a livello locale, andando di persona in Consiglio Regionale ad esporre le cose come stanno. Poi Ortona, riguardo agli interventi di Sanna e Simoncini, dice che gradirebbe fosse il Segretario Generale a dare le risposte, essendo egli coinvolto in prima persona, e ribadendo poi, che non sono vere molte cose che ha dichiarato Sanna, in particolare il non aver messo
all'ordine del giorno alcuni argomenti. Interviene il Segretario Generale Ruggero Manenti, precisando che il mancato inserimento all'O.D.G. di argomenti citati da Sanna, sono dovuti al fatto che la richiesta è arrivata cinque giorni dopo che la convocazione era stata inviata. Se il tempo rimane, questi argomenti vengono messi nelle varie ed eventuali e vengono discussi e rammenta che lo
stesso Sanna, durante la riunione, essendosi reso conto che gli argomenti erano tanti, ha poi convenuto che se fosse rimasto tempo, si sarebbero potuti discutere quelli fuori O.D.G. Manenti ribadisce di non accettare le accuse di Sanna ed anzi lo accusa a sua volta di comportamenti di comodo e non coerenti, come il non aver mai supportato Simoncini, fin da quando aveva ottenuta la Vice Presidenza, poi, avendola perduta, stranamente si è schierato a fianco della Simoncini, sostenendola. Non è accettabile che due persone che in consiglio non la pensano come gli altri, facciano ostruzionismo. Debbono rimettersi alla democrazia, perché non esiste la democrazia delle minoranze. Ruggero precisa che pur non essendo d'accordo su molti interventi, nei modi e nei contenuti, li accetta e li ascolta, perché questa è democrazia. Condanna la cooptazione, essendo egli stesso un cooptato. Manenti ha accettato di ricoprire la carica assegnatagli soltanto perché avrebbe fatto il Segretario del Presidente Ortona,
affermando che egli è una persona onesta e solo per lui si è fatto carico di questo onere. Ortona ringrazia Ruggero e riprende dicendo che, testimone Taliani, quando si è fatta la prima riunione di C.D.N. è stato chiesto chi volesse le cariche e gli incarichi ed accusa Simoncini di non aver accettato niente. Simoncini risponde che ha voluto lasciare la libertà di decidere e di lavorare senza interferire in alcun modo. Elvira, prosegue poi dicendo che vorrebbe che i toni fossero smorzati, almeno un poco, perché sono proprio i toni che portano a questi attacchi privi di qualsiasi contenuto. Accusa Manenti di aver eliminato dall'O.D.G. la voce "varie ed eventuali" il quale a sua volta si discolpa dicendo che quando un O.D.G. ha già venti argomenti, diviene impossibile inserire anche le varie ed eventuali. La discussione continua con origine da molte parti, ma Taliani è costretto ad intervenire per troncarla, visto l'orario e la necessità di rispettare il programma dell'organizzazione.Le discussioni sono così continuate nel modo a tutti preferito, con i piedi sotto il tavolo. Ma questa è un'altra storia......


per la Sezione di Pordenone


IV3TDM - Daniele

 

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2- 

Da: IK1QLD angelo.brunero

 

 

CODICE MORSE: precisiamo alcune cose

 

Dal quotidiano "La Stampa" di Sabato 17 aprile 2004

@

Lo storico alfabeto si adegua alla rete

CHIOCCIOLA MORSE

ti-ta-ta-ti-ta-ti

 

di Luca de Biase

 

Dopo 60 anni di assoluta immobilità, il codice Morse e' stato modificato. Per far spazio al simbolo del mezzo di comunicazione che piu' di ogni altro ha segnato la sua trasformazione in un fossile tecnologico. La novità e' l'introduzione di un nuovo carattere:

ti-ta-ta-ti-ta-ti, che sta per @ , cioe' la chiocciola degli indirizzi di posta elettronica. Comunicata dalla ITU e destinata ad entrare in vigore il 3 maggio prossimo, la decisione e' stata presa anche per andare incontro ai piu' assidui utenti residui del Morse, i radioamatori, che lamentavano la mancanza di un segno standard per scambiarsi gli indirizzi di posta elettronica. Insomma, paradossalmente, il Morse si e' dotato di uno strumento in piu' per facilitare i suoi ultimi utilizzatori ad abbandonarlo a favore degli scambi di e-mail.

 

Non che non serva piu' a niente, il Morse. Anzi: e' ancora il piu' sicuro sistema per fare arrivare un messaggio in casi estremi. La

macchinetta per fare inviare il segnale analogico fatto di punti e linee e' per esempio ancora installata su molte navi: che normalmente comunicano in digitale, con posta elettronica o voce, via satellite. Ma in caso di emergenza, quando il segnale radio presenta un rumore di fondo particolarmente forte, i naviganti tornano al vecchio, analogico Morse che, in quei casi, e' ancora il sistema migliore per farsi capire. Certo e', pero', che di fronte alla massa dei navigatori della Rete, questi naviganti del Morse sembrano destinati ad entrare nella storia.

Ma l'esperienza del Morse non cessera' di dare lezioni al popolo dei media digitali.

 

In un certo senso, infatti, sembrano vite parallele, quelle del Morse ed Internet. Entrambi basati su un linguaggio binario e sulla logica dell'elettricita', che puo' solo dire aperto o chiuso, hanno suscitato agli esordi analoghi commenti: dagli entusiasti e dagli scettici. Nella seconda meta' dell'Ottocento, come racconta Tom Standage nel suo libro The Victorian Internet (1998), il telegrafo ed il codice Morse erano visti come l'origine di una radicale trasformazione economica e sociale.

Wialliam Horton, presidente della Western Union Company, al colmo dell'entusiasmo, paragonò le nuove comunicazioni al nuovo "sistema nervoso" del mondo, nel 1870: lo stesso concetto che, quasi 130 anni dopo, Bill Gates utilizzò per descrivere Internet. Del resto non manco' chi ebbe a raccontare di storie d'amore "virtuali" nate ai due capi del telegrafo, come Ella Cheever Thayer, autrice di Wired Love, un libro del 1880.

 

E, sempre alla fine dell'Ottocento, si esaltava il telegrafo come un medium che aveva aperto una nuova epoca dell'informazione, annullando le distanze e provocando una vera e propria rivoluzione nel commercio e nell'accesso alle notizie. Un linguaggio che ovviamente ricorda gli esordi di Internet. E che aiuta a mettere in prosepttiva i fatti: per moderare l'entusiasmo eccessivo ma anche per il pessimismo esagerato. Perche' alla fine, il telegrafo e il codice Morse hanno davvero cambiato il mondo.

 

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Un commento

Il Morse e' un codice di comunicazione e mi pare che qui si faccia un po' di confusione tra radiotelegrafia e telegrafia, tra simboli, segni e segnali , con qualche personale interpretazione non solo a livello semantico ma anche a livello tecnico. Non sono per nulla d'accordo su quello che scrive De Biase che il Morse sia ancora il modo più sicuro per fare arrivare un messaggio in casi estremi: non c'e' bisogno di arrivare a casi estremi per utilizzare la radiotelegrafia (e non genericamente il Morse), valutato che i cosiddetti casi estremi non sono per nulla codificati o quantificabili: non e' un caso estremo che un segnale in codice Morse mi avverta che e' arrivato un SMS sul telefono cellulare, non e' un caso estremo che su tutte le cabine dei telefoni pubblici a Malta sia scritto in punti e linee Maltacomm; non e' un caso estremo che i radiofari o i ponti radio dei radioamatori emettano il loro identificativo in codice Morse; e potrei citare altre decine di esempi.

Al signor De Biase forse farebbe piacere sapere che la macchinetta per fare inviare un segnale analogico di punti e linee si chiama tasto telegrafico (e che non ci sono più macchinette che lasciano inchiostro sulle "zone", ma piuttosto orecchi e cervelli esperti ed allenati, che discriminano meglio e più di computer o filtri DSP); e che un tasto telegrafico sta sempre attaccato ad un ricetrasmettitore. Ci sono sistemi digitali come il PSK31 utilizzato dai radioamatori che, per tramite di ricetrasmettitore e computer, riescono a garantire comunicazioni ben al di sotto della soglia di rumore: il CW o radiotelegrafia e' certo uno dei sistemi migliori per farsi capire, perché ancora intelleggibile anche in mezzo al rumore, ma va ricordato che in radiotelegrafia si usano dei codici e delle abbreviazioni internazionali, identiche in tutte le lingue ed in tutti gli idiomi del mondo: questo rende, insieme all'insensibilità al rumore, la radiotelegrafia (non il generico codice Morse)  un imbattibile sistema di comunicazione.

Si, gli utilizzatori della radiotelegrafia entreranno nella storia, come dice De Biase; l'esperienza del Morse, ma meglio dire l'esperienza della radiotelegrafia, non cesserà davvero mai di dare lezioni a chiunque.

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Angelo Brunero  IK1QLD

 

3-

 

 

 

Da IK8JZK Rugge ro Napoli.

 

Il Rivelatore "Autodina"

 

L'Ingegnere radiotecnico Edwin Howard Armstrong (1890-1954) nel 1913 scopri' il principio rigenerativo del triodo dopo che L. De Forest nel 1908 lo aveva brevettato inserendo un'elettrodo di controllo (chiamato griglia) nel diodo a vuoto  brevettato da Fleming nel 1904. Sempre Armstrong nel 1918 realizzo' il primo ricevitore Supereterodina e nello stesso periodo studio' la generazione e la rivelazione di segnali a radiofrequenza mediante valvole termioniche (triodi) brevettando un'oscillatore di alta frequenza che porta il suo nome. Questo oscillatore di A.F. aveva un circuito risonante sul circuito di griglia ed un'altro circuito  sul circuito di placca (entrambi accordabili mediante condensatore variabile. Con questo oscillatore di A.F. Armstrong ebbe l'idea di farlo funzionare anche come rivelatore "Autodina" in quanto aveva capito che:   La ricezione di segnali telegrafici con ricevitori che avevano la rivelazione a Detector era difficoltosa. Il rivelatore Autodina fa parte dei ricevitori a Reazione con controllo della stessa con il condensatore variabile del circuito oscillatore di placca. Il rivelatore Autodina ha due circuiti oscillanti le cui induttanze sono accoppiate induttivamente. Il primo circuito oscillante e' quello di griglia e viene sintonizzato sul segnale telegrafico da ricevere. Il circuito oscillante di placca e' atto a generare una frequenza propria che dovra' entrare in battimento (eterodinarsi) con la frequenza entrante (sintonizzata dal circuito di griglia) dando origine ad una terza frequenza udibile sotto forma di nota telegrafica piu' o meno acuta

l'essere grave o acuta della nota dipende dalla frequenza di oscillazione locale generata localmente sul circuito diplacca la quale frequenza generata localmente

non deve discostarsi dalla frequenza entrante di 2000-3000 HZ per poter ascoltare una nota telegrafica dal suono gradevole. Un trasformatore di bassa frequenza unitamente ad un'impedenza di alta frequenza sono inseriti in serie al cicuito anodico del triodo rivelatore un capo del trasformatore di B.F. e connesso all'impedenza di A.F e l'altro capo e' connesso alla tensione anodica circa 150-200 v.cc. La nota di bassa frequenza viene ascoltata in cuffia sul primario del trasformatore di B.F. che ha un'impedenza piu' bassa rispetto al secondario che e' inserito sul circuito anodico. Questo tipo di ricevitore telegrafico monovalvolare unitamente al trasmettitore telegrafico tipo ondina facevano parte degli apparati d'emergenza caricati sul dirigibile Italia e furono usati con successo dal Radiotelegrafista Biagi quando nel maggio 1928 il dirigibile Italia naufrago' sul Pack con il suo equipaggio.

 

Seguono immagini in jpg dello schema elettrico e del rivelatore Autodina autocostruito

.

 

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da IK8JZK Ruggero Napoli

 

                                                           

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

IK8JZK Ruggero Napoli.

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 4-

Da: "Umberto Molteni"

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA'

 

Werner von Siemens (1816 - 1892)

 

 

Werner von Siemens, ingegnere e industriale tedesco, nasce nel 1816 a Lenthe, Hannover. È il primogenito di dieci figli di una famiglia di agiati coltivatori. Fa i suoi studi nel ginnasio di Lübeck, con particolare interesse alle matematiche. Non avendo abbastanza soldi per frequentare la scuola di architettura di Berlino, ripiega sulla scuola di artiglieria e di ingegneria pure di Berlino. Vi trascorre tre proficui anni, consacrando il suo tempo libero sia alla fisica che alla chimica, in particolar modo sulle trasmissioni delle correnti elettriche specializzandosi nella messa in posa dei cavi telegrafici sotterranei e sottomarini.

 

A 22 anni è già luogotenente di artiglieria a Magdebourg. Purtroppo perde prematuramente entrambi i genitori ed è costretto ad occuparsi dei suoi fratelli e sorelle, senza però trascurare il suo interesse per le scienze.

 

Inventa un procedimento per dorare e argentare, che brevetta: tramite un suo fratello riesce a venderlo in Inghilterra.

 

Si impegna sempre di più verso la fisica e la tecnica. Crea degli strumenti in grado di misurare la velocità dei proiettili, grazie alla scintilla elettrica. Si interessa ai problemi della telegrafia elettrica, perfeziona i cavi e crea, con Halske, una società, ancora oggi florida e prestigiosa che porta il suo nome.

 

Nel 1848, all'età di 32 anni, durante la guerra per il Schleswig-Holstein, ha l'idea di sbarrare il porto di Kiel con delle mine a comando elettrico, un'audace idea che realizza.

 

Abbandona quasi subito e definitivamente la carriera militare e intraprende una carriera indipendente di ricercatore scientifico e tecnico. Si occupa della telegrafia elettrica, della segnaletica delle ferrovie e della teoria per la posa dei cavi sottomarini.

 

Nel 1866 perfeziona la dinamo, si occupa dell'impiego delle correnti ad alta tensione. Tra le numerosissime realizzazioni di Siemens in campo telegrafico e telefonico si ricorda la costruzione, nel 1879 della prima locomotiva elettrica, dando l'inizio alla trazione elettrica ferroviaria, e nel 1881 costruisce il primo omnibus elettrico e successivamente il tramvai. Installa in Germania la prima linea telegrafica tra Berlino e Francoforte sul Meno.

 

Dal 1867, un poco prima della produzione delle dinamo Gramme, Siemens aveva avuto l'idea di utilizzare delle macchine dinamo per generare e trasmettere energia elettrica. Ma le dinamo non erano ancora efficaci. Solamente qualche anno dopo potevano essere utilizzate industrialmente.

 

La sua idea è di poter disporre di una grande centrale con delle macchine a vapore alimentate a carbone in modo economico: più la centrale è grande più è a buon mercato il cavallo-vapore. Una delle sue prime centrali è quella del suo castello: la corrente continua prodotta viene utilizzata durante tutta la notte, per illuminare le serre, influenzando favorevolmente la crescita delle piante e la produzione dei frutti, e durante il giorno, questa corrente azionava, delle macchine per tritare la paglia, una pompa e altri strumenti. Cerca pure di riutilizzare il vapore di scarico delle macchine per riscaldare le serre.

 

Seguivano, nei laboratori Siemens, altre applicazioni, per sollevare pesi, azionare delle gru, delle pompe, avvolgere cavi.

 

È nel 1879 che Siemens costruisce la prima ferrovia elettrica in occasione dell'Esposizione di Berlino. Il modello è molto piccolo e la locomotiva sviluppa una potenza non superiore a tre cavalli. La sua velocità raggiunge i 6 Km/h. Rimane attiva per quattro mesi. Aveva dimostrato che la trazione elettrica è possibile con il grande vantaggio di disporre un mezzo di trasporto silenzioso, pulito e senza fumo. Una sua successiva ambizione è quella di progettare una ferrovia aerea attraverso le vie di Berlino con un percorso di due chilometri. Si dovevano costruire, lungo i marciapiedi, delle colonne alte quattro metri, che avrebbero sostenuto i binari elettrificati. Ogni vettura avrebbe avuto il proprio motore e raggiungere una velocità di 30 Km/h. Si prevedeva che le spese di gestione sarebbero state coperte da duecento passeggeri giornaliere con cinque o sei passeggeri in ognuna delle sei vetture del convoglio. Ma questo progetto non fu mai realizzato. Furono gli stessi cittadini di Berlino a bocciare tale progetto: il continuo transito dei passeggeri davanti alle loro finestre del primo piano, sarebbe stato fortemente sgradevole violando la loro intimità.

 

Siemens allora ripiega su di una ferrovia a livello del terreno, tra l'Istituto Centrale dei Cadetti e una borgata vicino a Berlino. Del primo progetto rimangono solamente i binari elettrificati, però anche questi comportavano un grosso inconveniente e rischio, in particolar modo ai passaggi a livello, quando le due rotaie erano toccate simultaneamente dai ferri di un cavallo. Fu tuttavia un successo. Le vetture disponevano di motori da cinque cavalli e di potenti freni elettrici; raggiungevano una velocità di 20 Km/h con 25 passeggeri.

 

Perde prematuramente la sua compagna. Contratta un nuovo matrimonio diventando padre di tre figli. Si preoccupa anche di affari di Stato con grande senso di responsabilità del servizio pubblico. Werner von Siemens è un uomo equilibrato, intelligente e attento e anche di cuore. "Tu sei il James Watt dell'elettromagnetismo" gli fu detto accogliendolo all'Accademia di Berlino. Siemens scomparea Berlino all'età di 76 anni nel 1892.

 

In elettrologia, siemens è l'unità di misura (simbolo S) del Sistema Internazionale (S.I.) dell'ammettenza e della conduttanza elettrica: è per definizione l'inverso dell'ohm.

 

Umberto Ferdinando Molteni (i2ms)

 

 

                                

 5-

Da: Marco Guarnaccia [marcoqg@tin.it]

 

 

 

                                   ARAS - CISAR

convegno WI-Fi in Sicilia

                                        

                                      

 

L'A.RA.S. IN COLLABORAZIONE CON IL C.I.S.A.R. ORGANIZZA PER IL GIORNO 6 GIUGNO 2004 PRESSO IL SALONE CONGRESSI DELL'HOTEL GELSO BIANCO (AUTOSTRADA CT/PA) IL 1 CONVEGNO WIFI AL SERVIZIO DEI RADIOAMATORI, CHIUNQUE VOLESSE PARTECIPARE E' PREGATO DI METTERSI IN CONTATTO CON LA SEGRETERIA DELL'A.RA.S. AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI 095336788  cell. 3393623783 OPPURE VIA E-MAIL nicodemocarmelo@tin.it .E' POSSIBILE LA PRENOTAZIONE PER IL PRANZO CHE DOVRA ESSERE FATTA ENTRO E NON OLTRE IL 22 MAGGIO P.V .

 

Programma

 9,00 accoglienza partecipanti

 9,30 introduzione e saluto ai partecipanti

 9,45 presentazione generale del wifi

10,00 leggi e regolamenti - Luca Ferrara, IK0YYY Presidente Nazionale CISAR

10,30 autenticazione del radioamatore

11,00 apparati ed antenne wifi per radioamatori

11,30 modulazione, questa sconosciuta

13,00 pranzo

14,30 prova pratica dell'autenticazione

15,30 reti per radioamatore

16,30 prosieguo dei lavori e saluti finali ai partecipanti (interventi e domande dei partecipanti) 

 

IL PRESIDENTE IT9JPW MARCO MORA

 

IL SEGRETARIO IT9JPX NICODEMO CARMELO

 

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 6-

          

www.arilecce.it

 

"LECCE - Terra d' Otranto" Award 

 

 

 

 

 

Sono validi i Qso-Hrd nelle bande HF (WARC comprese) VHF UHF SHF nei modi CW FONIA RTTY MISTO dal 1 - 1 - 1980 con stazioni operanti da ISOLE/scogli aventi referenza i.i.a. definitiva e non deleted, prov. LE-BR-TA.- A) - OM/SWL italiani : minimo 20 qsl confermate; B) - OM/SWL europei :minimo 15 qsl confermate; C) - OM/SWL extra-europei : minimo 10 qsl confermate. Il costo del diploma è di 8 euro. TARGA speciale (costo 13 euro) x 50 qso/hrd oppure per 25 isole attivate prov. LE-BR-TA - Inviare log (con tutti i dati del qso/hrd), timbrato e firmato dal Presidente (o Aw. Mgr. di sezione) a conferma del controllo delle qsl a Aw. Mgr. S.I.A. - Sez. A.R.I. - c.p. 161 - 73100 Lecce -

 

 

 

                                                                                                    

 

Contacts with stations operating from LECCE province territory only, starting 1 January 1999, are valid.

All modes, all amateurs bands, including WARC bands, are permitted.

It is not necessary to send QSL cards, only GCR list containing Date, utc, time, band, mode, station, rst send and received, qth or ref. number.Categories (for OM & SWL) :

A - Mixed : 15 (I), 10 (EU), 5 (Others) > different stations from any qth of the province LE;

B - LUPIAE : 10 (I), 7 (EU), 3 (Others) > stations from the capital of province LECCE only (LUPIAE is the old latin name of Lecce);

C - TOWNS : 10 (I), 7 (EU), 3 (Others) > stations from different towns of the province (capital included) according to CL list;

D - OLD TOWERS & CASTLES : 10 (I), 7 (EU), 3 (Others) > stations operating  (/P - /7) from fifferent towers e/o castles according to TL  list or D.C.I. list.

Send application and fee (8 Euro, $ 10, 15 IRCs) to : Award Manager I7PXV - c/o Sezione A.R.I. - p.o. Box 161 - 73100 - LECCE (Italy) -

> http://www.qsl.net/ari-lecce <

 

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7- 

LA RADIO E I DISABILI

 

Ma la radio non è solo questo. Ad esempio, una persona che ha difficoltà di parola, può comunicare senza nessun problema con tutto il mondo, con i vari modi trasmissione che la radio offre. Il più conosciuto in tutto il mondo è il "CW" Codice Morse, che utilizzando un tasto telegrafico mette in comunicazione i Radioamatori di tutto il mondo.

                                                                             

 

Nei giorni 25 - 28 Marzo 2004 la Sezione ARI di Potenza della quale sono socio dal 1988, è stata presente con uno stand allestito nei locali dell'Ente Fiera di Basilicata, in occasione dell'evento conclusivo dell'ANNO EUROPEO PERSONE DISABILI, alla manifestazione ITINERA.

Il progetto è stato finanziato dal Ministero del Welfare - Dipartimento per le politiche Sociali e Previdenziali nell'ambito delle iniziative per l'ANNO EUROPEO delle Persone Disabili 2003.

Si potrebbe chiedere: cosa c'entra l'ARI con i disabili?

Il mondo dei Radioamatori è sicuramente un modo per integrare nella vita sociale i disabili.

Sono disabile dalla nascita; essere disabile a Potenza è una doppia sofferenza perché nella nostra città, oltre alle barriere architettoniche naturali del territorio, ci sono barriere psicologiche che non è facile abbattere.

Un bel giorno della mia vita, ho conosciuto delle persone che mi hanno regalato una RADIORICETRASMITTENTE, da quel giorno sono cadute molte barriere che mi separavano dal resto del mondo.

La radio mi ha fatto conoscere molte persone che mi hanno fatto capire che anche io potevo usare un mezzo di comunicazione che mi dava la possibilità di parlare con tanta gente di tutto il mondo, che mai immaginavo un giorno di incontrare anche di persona.

Grazie alla radio in più di venti anni ho conosciuto gente d'ogni grado sociale, dallo studente, al professore universitario, dal medico al giudice e tutti gli altri che mi hanno accettato tra loro come uno di loro.

Per chi come me, non può deambulare da solo trovare tanta gente che ti porta con loro in giro è sicuramente una grande fortuna.

Oggi che in quasi ogni casa c'è un computer, ci sono altri modi di comunicare grazie alla radio che collegata ad un PC permette di comunicare a chi ha problemi di udito utilizzando dei programmi che danno la possibilità di trasmettere e ricevere informazioni scritte ed anche in formato video.

Un'altra grande opportunità che mi offre la radio è rappresentata dal fatto che nonostante il mio handicap fisico, posso sentirmi utile alla società partecipando con gli altri RADIOAMATORI nell'ambito delle attività di protezione civile nel campo delle comunicazioni alternative in caso di calamità e tutte quelle situazioni dove l'uso della radio è indispensabile.

IL DISABILE RADIOAMATORE VIAGGIA NEL MONDO SENZA BARRIERE e SENZA FRONTIERE Termino con la convinzione che un disabile Radioamatore ha meno barriere che lo separano dal mondo.

 

 

IK8IFW Vincenzo Massaro

 

 

 

  8-  

  Da: IK2JEH [ik2jeh@libero.it]

 

Nuovo CD ARI sez.Peschiera Borromeo

A.R.I.                                                         PESCHIERA BORROMEO

 

          Sezione cod. 20-13

 

Associazione Radioamatori Italiani   Indirizzo Postale : C.P. n° 01 - 20068 Peschiera Borromeo Mi

Dal 1927 al 1977 Associazione Radiotecnica Italiana  -- Sede Sociale : presso Protezione Civile

Ente Morale con D.P.R. n°368 del 10.01.1950  Via  Carducci,14 - 20068 Peschiera Borromeo Mi

Riunione il Venerdì, dalle ore 21.00

 

 

 

                                                                                                                    Peschiera Borromeo, .10.02.2004

 

    Cari Amici,

 

                            il giorno 9.02.2004 alle ore 21.00 si sono riuniti gli eletti al referendum del 23.01.2004. A seguito della riunione sono scaturite le cariche per il nuovo Consiglio Direttivo per l'anno 2004 così composto:

 

    - IK2JEH                  Orio Legnaioli                                    Presidente

    - IK2OVK                 Antonino Bucciarelli                           Vice Presidente

    - IW2NDS                 Ivan Richini                                       Segretario/Tesoriere

    - IW2EUX                 Luciano Zincolini                                Consigliere

    - IZ2CEH                  Matteo Lovati                                     Consigliere

 

    Nominativo di Sezione -- IQ2PB    ---- S: N ; 2013

 

 

    Con l'occasione inviamo i nostri migliori '73.

 

    IK2JEH  Orio Legnaioli

 

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 9 -

 Da IW8BLI - Rosario Gallicola 


 

     CASTELLO DI SUMMONTE

per il Diploma Castelli d'Italia

 

 

 Domenica 2 maggio 2004 per il "Diploma dei Castelli Italiani" verrà attivato  il Castello di Summonte - Referenza DCI-AV055.
Si alterneranno i seguenti colleghi:
  144 e 50 MHz SSB - Paolo IW8DQY - IW8DGS - Roberto IW8ERK  20 e 40 mt : Carmine IZ8FEN - Luca IK8TLX

 Sotto una mappa parziale della Campania  con indicato Summonte. 

 

       

 

 73's de IW8BLI - Rosario Gallicola
      Tel:.
+393386766119 
      E-mail:
info@iw8bli.it
      Internet: http://www.iw8bli.it 

 

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1 0 

Da: walter [ik2ane.walter@iol.it]

 

Mappe della zona  I0 - I7  per UI_View 

Salve.

Presso le mie homepages potete trovare i files:

 

I0a-lazio 2.zip con l'aggiunta delle citta' di Frosinone, Latina, Rieti  e Viterbo.

 i0b-umbria 2.zip con mappe piu' precise e l'aggiunta delle mappe delle  citta' di Perugia,  Terni e Foligno , che non erano presenti nella precedente release.

 

A chi e' in possesso delle vecchie mappe, gli conviene eliminare le mappe  I0-  ed I0b- precedenti e dezippare direttamente della dir MAPS di  UI_View i  files.

 

Sempre presso le mie homepages potete trovare il file i7-puglia 2.zip con  l'aggiunta delle citta' di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. 

Chi e' in possesso delle vecchie mappe, gli conviene eliminare le mappe  I7- precedenti e dezippare direttamente della dir MAPS di   UI_View il file.

Presso le mie homepages potete trovare anche gli elenchi dei ponti radioamatoriali aggiornati al 20/4/2004.

 

Saluti.

 

Walter - IK2ANE

 

http://www.bedetti.com/ik2ane

http://users.libero.it/ik2ane.walter

http://digilanders.libero.it/ik2aneweb

 

- IK2ANE

Attenzione,

 a  Milano ricevo un segnale APRS, probabilmente proveniente dalla zona  IN3, a 430.800 MHz.  

 Qualcuno mi sa dire con chi e' linkato ?

E' da un mese che mando msg. in packet per avere questa informazione ma   senza alcun risultato.

Grazie.

Saluti.

Walter

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 11-   

 Da: pino ottonello [pinoottonello@tin.it]

 

L'Elettrotecnica dalla teoria alla pratica

 

Caro "Radiogiornale";

Vorrei far conoscere a tutti gli amici lettori che è uscito un libro, scritto da una persona competente in materia, trattante l'Elettrotecnica.

Di questa persona, mio amico ed ex dipendente della stessa industria dove per tanti ho lavorato anch'io, viene fatta la presentazione in allegato a parte (vedi).

Penso che molti nostri colleghi abbiano dei figli che studiano in quell'indirizzo, per cui detto libro (che non appena avrò la possibilità chiederò di mandarne in rete alcuni stralci)  potrebbe essere davvero un modo per capire bene la materia.

Garantisco che Ugo De Prai (questo è il nome dell'autore) ha un dono che è essenziale nell'arte dell'insegnamento: sa farsi capire, e gli argomenti trattati, sia per parole che per grafica, ti restano ben stampati in testa, cioè "illuminano" la mente dell'allievo.

 

Fu tramite il suo insegnamento che presi la patente di OM e ti assicuro che anche lì, con tutte le dispense-monografie conservate e di cui se ne potrebbe fare un libro (od altrimenti una marea di fotocopie), aiuterebbe gli aspiranti radiooperatori a conseguire la patente quasi sicuramente (le eccezioni bisogna pur metterle, anche se sono fermamente convinto che non ce ne sarebbero) al primo colpo.

 

Ragion per cui, chi fosse interessato all'acquisto sia del primo libro sia del costituendo secondo, mi può contattare.

Anche solo per vedere gli allegati della presentazione, che non esiterò ad inviare alle loro mailbox.

Ti ringrazio per l'attenzione e lo spazio prestatomi.

                                                                                                               IK0 OHP

 

 

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1 2 

Silent key

Preghiera del Radioamatore

 

Signore Onnipotente salva le nostre anime.

 

Lungo i sentieri invisibili dello spazio

fa che giunga la mia voce:

dono di luce ove s'è spenta la verità;

gesto d'amore dove l'odio disordina e scardina;

messaggio di speranza dove la vita è sconvolta;

stimolo di gioia dove la solitudine e prevenzione

amareggiano l'esistenza.

 

Fa che in ogni voce io sappia scoprire

un volto di fratello;

ad ogni uomo riesca ad offrire

uno spazio d'amicizia:

 

Fammi strumento generoso della tua pace

per la serenità e l'armonia del vivere insieme.

 

AMEN!

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Da: Papi, ik5ztt [ik5ztt@libero.it]

 

I5PNV SK

 

Con rammarico e dolore

comunico che il giorno 10 scorso, vigilia di Pasqua,

e' deceduto l'amico e radiamatore

I5PNV, IVO PINESCHI.

 

Per anni collega della sezione di Pisa ed ultimamente

di San Vincenzo è scomparso uno dei colleghi piu'

esperti ed umani che abbiamo avuto il piacere di

conscere. Un forte abbraccio alla familgia.

 

*********************************

73s de IK5ZTT, Paolo, Pisa - I.P.H.G. n.22

300 links at www.qsl.net/ik5ztt

email ik5ztt[chiocciola]amsat.org

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Da: ugoli@libero.it

 

Condoglianze

 

Sono iz7dtg ugo da locorotondo piango il caro amico gino i7iih

 

Ricordiamo il caro Gino

 

Caro Paolo,

ho appreso con  rammarico la notizia  della scomparsa dell'amico Gino.

Ognuno di noi durante la propria esistenza scrive il "libro della vita", il libro della "Sua" vita che conta molte pagine: ogni pagina è dedicata ad un avvenimento, ad un episodio, ad un comportamento:

il nostro compito è quello di scrivere su queste pagine nel modo migliore.

Tutti abbiamo la penna, ma ognuno scrive in maniera diversa.

Facciamo in modo che gli altri abbiano voglia di ricordarci e ripercorrere le pagine che abbiamo scritto durante la nostra vita, con un comportamento da ricordare: credo che ne valga la pena.

Caro Franco, da buon marinaio, ritengo che sull'ultima pagina del "Libro della vita" dell'amico Gino possa essere scritta la seguente preghiera che riporto, come credo, a nome di tutti coloro che amano le trasmissioni radio, senza limitazione alcuna, di razza, di lingua, di religione, di idee, di appartenenza a qualsivoglia sodalizio od associazione, ma con sincerità e col cuore.

 

Ti saluto e prego per Gino e per TUTTI coloro che ci hanno preceduto nella strada che anche NOI percorreremo un giorno.

 

73 de ik7 XGC Franco Taranto

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Da: Tony [tony.is0hha@tin.it]
 

 

 Silent Key IT9RTM


Il  29/04/2004 è venuto a mancare ai suoi cari ed a tutti Noi OM il caro Nicola IT9RTM.
Da parte mia e di tutta la comunità di RadioAmatori, che hanno avuto il piacere di parlare con Nicola in questi giorni scorsi attraverso il sistema EchoLink, vadano le più sentite condoglianze alla sua famiglia.

73 de Tony - Is0hha
 

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 13-

                         MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da: epietranera@libero.it

 

Icom 2KL cerco in buone condizioni eventualmente corredato di accessori.

Per le proposte sono disponibile sul cellulare 335-1435758 o e-mail epietranera@libero.it

73 de IK0ZYH Edmondo.

 

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Da: William They [theywilliam@libero.it]

 

Cerco scheda FM Unit per ricevitore ICOM IC-R71E.

Grazie.

IZ4CZJ

William They.

Via U.Bobbio, 10.

43100 Parma

Tel. 0521-273458-

E-mail: theywilliam@libero.it

 --------------------------

 

Da: Claudio Gobbo [i3gxc@ir3ip.net]

 

Vendo: 1 Modem Multisystem MS40 RTTY,CW,PKT,FAX,METEO,SSTV,PACTOR,AMTOR

sia per HF/VHF della ditta I6THB funzionante,completo di software e istruzioni.   Euro  150,00

 

Vendo: 1 HAM COMM LX!"£/ + JVFAX LX1148 Nuova Elettronica perfetti.            Euro 25,00

 

Vendo: 1 Scanner AGFA 1212U completo di driver e istruzioni perfetto.               Euro 25,00

 

Vendo: 1 Cuffia/Microfono Kenwood HMC-1 nuova mai usata.                             Euro 25,00

 

Per info telefonare ore pasti allo 0422777611 oppure  i3gxc@ir3ip.net e chiedere di Claudio.

 

Da: Marco Casanova [capostaz@tin.it]

 

VENDESI SURPLUS  VHF civile, Apparecchiature e accessori usate Anni 70/80, Realmente utilizzate da una associazione di soccorso.

Per collezionisti ed amanti !!!!

Al miglior offerente.

vedi dettagli su http://www.capostaz.it/asta-radio/Radio_bruno.htm

IN3KTT

CASANOVA B.Marco

BOLZANO

in3ktt@capostaz.it

348/6099025

0471/911971

 

 

Da i0ehs

 

Cerco computer Pentium II o III cpmpleto di monitor  e altro naturalmente in buone condizioni,con ringraziamenti un saluto a te

telefonare ore serali 0774 424840 oppure i0ehsx@libero.it  ancora grazie saluti I0ehs  Ennio

PAOLO   I0 EHS  Ennio

 

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@tiscalinet.it]

 

Tra materiale di amici e mio, vendo:

 

- SHAK-TWO della E.R.E. rtx VHF (144-146 MHz) da base che lavora in AM-FM-SSB-CW, 10W, costruito nel 1975, perfetto, condizioni da vetrina.

[130 euro]

 

- CB GRANT della PRESIDENT, lavora su 40 canali in AM-FM-SSB.

[al miglior offerente]

 

- RT 70 con alimentatore.

[50 euro]

 

- amplificatore valvolare BV1001 della Zetagi da 1KW.

[300 euro]

 

- amplificatore veicolare 747 della CTE operante in CB.

[al miglior offerente]

 

- AN/APX-6 transpondor.

[40 euro]

 

- contatore geiger RAM 60A ex Germania Est (completo di cassa in legno ed accessori) più maschera antigas in dotazione eserciti paesi dell' Est (completa di filtro nuovo e sacca per trasporto).

[50 euro]

 

- ALPHA-TEK AP-2000S car stereo power amplifier.

[al miglior offerente]

 

Esamino anche eventuali permute ma solo con materiale radio surplus.

 

Per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU cerco:

VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

Eventualmente acquisto (per tenere di scorta) coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

Cerco informazioni su:

ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore SAILOR 46TN; ricevitore COLLINS TCS-5; ricevitore R.M.F. 33/A; ricetrasmettitore PYE W.S. C12; WIRELESS SET BURNDEPT BE.201; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Inoltre sarei interessato all'acquisto di schelter (preferibilmente ex forze armate) in vendita a prezzo di ferro o cifra ragionevole.

 

Un amico vende a 16000 euro Mercedes Benz SLK, 2000cc, anno 1997, grigia, interni pelle nera, 90000 Km, tagliandata, perfetta. Visibile basso Friuli.

Cerco motore marino Volvo MD 11 o simili. Inoltre cerco documentazione varia riguardante l'imbarcazione Gipsy Zampieri.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354 (18:00-20:00)    

 

 

Da: gabriele mutti [g_mutti@libero.it]

 

Vendo

  2 transciver  66/7-16 della Prodel-Milano  canalizzati a 30 mhz, finali a valvole.

Richiesta Euro 150.00+ spese di spedizione

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E mail g_mutti@libero.it

 

Da: Gianni IK2EFG [ik2efg@libero.it]

 

Buon giorno, ho da vendere 2 rotori CD45II della CDE,perfettamente funzionanti, revisionati e ingrassati, completi di c./ box, a euri 320 e 350.

Info : mailto:ik2efg@libero.it  oppure 3683641404 '73, 

73,     gianni .

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Da: UGO LANGELLA [ugolangella@virgilio.it]

 

CW x SUPERBOX - Applicazione x Windows. Il pc ti somministra il CW. Tu batti la traduzione. Se esatta il pc prosegue. Se errata ti risomministra il suono sino a quando non rispondi in modo corretto. UNICO AL MONDO! Acustica perfetta. 60/80/100/120 battute. 27 tabelle, oltre 980 file sonori, 5700 caratteri riproponibili all'infinito in stringhe da 1 a 42 caratteri selezionabili. Inoltre, con lo stesso sistema di risomministrazione in caso di risposta errata ma presentazione a schermo: il cw TI TA e il cw punto e linea; il codice Q; le abbreviazioni telegrafiche.

 

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS - ugolangella@virgilio.it

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Da: Ostuni Pinto Walter [opw@email.it]
 

Cerco kenwood th 79e per recupero pezzi o anche usato.
Walter iz7dti  tel. +4526468307-+393396712011
e-mail:opw@email.it

 

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