Radiogiornale 118 10 Ottobre  2004 

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Sommario:

 

  1 - La verità vince sempre;

  2 - Autogoal!;

  3 - Annuncia le proprie dimissioni il Presidente del CISAR;

  4 - Propagazione delle onde elettromagnetiche;

   5 - Lettera di un sostenitore del CDN dell’ARI;

  6 - Perché tante pantere grige?;

  7 - 20° Maratona A.R.Fo.P.I.; 

  8 - Faenza: Expo elettronica;

  9 - Audiofili;

10 - I grandi dell’elettricità: Ulrich Theodor Aepinus (1724 - 1802);

11 - Matrice di diodi;

12 - Diploma della bonifica di Latina;

13 - Ponti siciliani;

14 - Mercatino radioamatoriale;

15 - Informazioni;

 

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1-

 

La verità vince sempre

 

Al socio ARI, attento al rumoreggiare di popolo che si leva ormai in ogni dove e che lascia l’intero Corpo Sociale nella incertezza, ma anche nella speranza, non sarà certo sfuggito il nostro invito ad una analisi più attenta dei fatti che hanno spinto il CDN a prendere decisioni, poco apprezzate dalla base, nei confronti del consigliere Simoncini.

Per chi volesse richiamarlo alla memoria lo invitiamo alla lettura di RadioGiornale n° 108  , tanto più ora, che il “mostro” è stato risbattuto sulle prime pagine di RR.

Orbene, con la lentezza che caratterizza la Giustizia in senso lato, sia quella degli uomini che quella dell’ARI, così come nessuno oggi osa profetizzare quando il caso Simoncini arriverà ad una qualsiasi soluzione, nessuno ardiva sperare che invece quella degli uomini si sarebbe presa una rivincita sullo scorrere lento del tempo.

Ci piace pensare che il Prof. Abruzzo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Milano, incuriosito dalle ultime sostenute “tirature” del RadioGiornale, sia non troppo casualmente arrivato a leggere il nostro articolo, e accolto l’invito a giudicare con occhio obiettivo tutta la faccenda, si sia documentato in merito e, verificati i fatti, abbia prontamente preso l’iniziativa di procedere per vie disciplinari nei confronti del suo iscritto all’elenco speciale annesso all’Albo.

I motivi di quello che per ora è solo un procedimento disciplinare interno all’Ordine (del quale però, nel rispetto della L. n° 241/90, viene data comunicazione alla Procura della Repubblica competente per territorio) nascono dall’accertamento che “è radicalmente sbagliata, per errore del programma informatico dell’Ente, la dichiarazione rilasciata in data 9 ottobre 2003” – con la quale, come sappiamo, Mario Ambrosi aveva sostenuto la sua iscrizione come Direttore Responsabile di Radio Rivista sin dal 1992.

Come conseguenza di questo, l’iscritto Mario Ambrosi “avrebbe dovuto cogliere l’errore materiale contenuto nella certificazione 9 ottobre 2003 e non utilizzarla in sede penale”.

Non sappiamo cosa penserà la Procura della Repubblica del fatto che l’iscritto Mario Ambrosi si sia fatto assolvere (come egli poi ha sbandierato su Radio Rivista) utilizzando un certificato “radicalmente sbagliato”,  che egli puntualmente sapeva essere tale: c’è però da scommettere che tale comportamento non passerà inosservato, né sarà molto gradito, codici in mano, ai severi occhi dei giudici milanesi.

Sin qui però nulla di nuovo rispetto a quanto avevamo messo a conoscenza di tutti in aprile, se non fosse che il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti intravede, in questo comportamento di Ambrosi, una palese infrazione al codice deontologico professionale, che elenca nei suoi 12 capitoli, e dei quali noi citiamo solo quelli che più ci colpiscono:

2) la tutela della persona umana ed il rispetto della verità sostanziale…..

4) il dovere di rettificare le notizie inesatte

5) il dovere di riparare gli eventuali errori

7) il dovere di promuovere la fiducia tra la stampa ed i lettori (in questo caso di RR)

9) il rispetto della propria reputazione (in questo caso quella di Direttore di RR)

Aggiunge inoltre, il Prof. Abruzzo, alcuni obblighi comportamentali che devono essere osservati dal giornalista, anche quello iscritto all’elenco speciale, di cui uno in particolare ci impressiona profondamente: “obbligo del rispetto della verità sostanziale dei fatti con l’osservanza dei doveri di lealtà e di buona fede…… perché su di essi si fonda il rapporto di fiducia tra lettori e stampa”.

Alla luce di questa frase, prende ancora più forza la domanda che ci ponevamo nel precedente articolo e cioè se, per questa palese mancanza di lealtà nei confronti non solo  del suo Ordine ma di tutto il Corpo Sociale ARI, CDN compreso e per il rischio a cui tuttora espone il Presidente per aver lasciato RR per oltre sei anni senza Direttore Responsabile, P. Mario Ambrosi non meriti anche lui di essere SOSPESO A TEMPO INDETERMINATO dal Sodalizio come è accaduto a Simoncini.

Il giudizio questa volta viene facile. 73’

                                                                                                           Sandokan e i suoi Tigrotti

                                                                                                       liberiamomompracem@yahoo.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Signor Pietro Mario Ambrosi     -       (Vale come avviso disciplinare)

Via delle Querce 41 - 20090 Rodano (Milano)

p.c.:

 

On.le Procura generale della Repubblica

Via Freguglia 1 - 20122 Milano .

 

Oggetto: iscrizione Pietro Mario Ambrosi all)elenco speciale dell'Albo

 

Si attesta quanto emerge dalla documentazione in possesso della Segreteria dell'ente: che il signor Pietro Mario Ambrosi ha fatto domanda di iscrizione all’elenco speciale annesso all'Albo in data 11 maggio 1992 (per la tastata Every time New) e In data 7 luglio 2003 (per la testata Radiorivista).

Spetta al Consiglio dell'Ordine certificare di volta in volta che le nuove testate abbiano i requisiti previsti dalla legge (come emerge dalla lettera allegata 22 giugno 2001 diretta ai presidenti dei Tribunali della Lombardia).

Va pertanto affermato che e radicalmente sbagliata (per un errore del programma informatico dell'ente) la dichiarazione rilasciata in data 9 ottobre 2003 al signor Pietro Mario Ambrosi dalla quale emerge che lo stesso è direttore del periodico Radiorivista a far data dall'11 maggio 1992.

Pietro Mario Ambrosl avrebbe dovuto cogliere l'errore materiale contenuto nella certificazione (allegata) 9 ottobre 2003 e non utilizzarla in sede penale.

 

Chiedo al sigr1or Ambrosi di fare avere al Consiglio, entro 30 giorni dal ricevimento di questa lettera. gli opportuni chiarimenti sulla vicenda. L'epIsodIo sarà valutato (sotto il profilo dell'apertura o dell'archiviazione e del procedimento) dal Consiglio stesso con riferimento agli articoli 2 e 48 della Legge n. 69/1963; Questa richiesta va collocata nel contesto delle “sommarie informazioni” di cui all’articolo 56 della citata legge n. 89/1963. In tale fase del procedimento opera il diritto costituzionale alla difesa, Ambrosi

ha pertanto la facoltà di farsi assistere da un legale di fiducia. Con riferimento alla legge 241/1990, questo avviso viene trasmesso alla Procura generale della Repubblica di Milano titolare del potere di iniziativa disciplinare nei riguardi degli iscritti negli elenchi dell'Albo tenuto dall'Ordine delle Lombardia (ex art. 48, II comma, della legge n. 68/1963).

Con riferimento agli articoli 4 e 5 delle legge n. 241/1990 il presidente di questo Consiglio, pur mantenéndo la responsabilità del procedimento, delega le funzioni di relatore e quelle legate allo svolgimento dall'istruttoria al consigliere Sergio D’Asnasch.

I soggetti di cui agli articoli 7 e 9 della legge n. 241/1990 hanno diritto (con rifertmènto all'articolo 10 della legge 241/1990):

a) di prendere visione degli atti presso la segreteria di Presidenza dell'Ordine (previo appuntamento con la signora Elisabetta Graziani, direttore uffici, telefono 02-63611723);

b) di presentare memorie scritte e documenti.

 

Questa inIziatIva non comporta. neppure implicitamente, alcuna pronuncia di colpevolezza, ma costituisce mero atto prelimInare alla valutazione dei fatti da parte del Consiglio, tenuto ad esercitare il potere disciplinare ex art. 2229 del Codice Civile ed art. 1 (V Comma) della legge n. 69/1963 (Cass. Sez.un, civili 25 ottobre 1979 n. 5573).

 

La legge professionale (che si applica anche agli iscritti nell'elenco speciale) detta vincoli fondamentali per l'attivltà giornalistica anche tecnica/professionale/scientifica. Questi i principi che si ricavano dagli articoli 2 e 48  della legge n. 69/1963.

1) la libertà di informazione e di critica (valori che fanno definire Il giornalismo informazione critica) come diritto insopprimibile dei giornalisti; .

2) ia tutela della persona umana e il rispetto della verità sostanziale dei fatti principi da intendere come limiti alla libertà di Informazione e e di critica;

3) L’esercizio delle lIbertà di informazione e di critica ancorato ai doveri imposti dalla buona fede e dalla lealtà;

4) il dovere di rettificare le notizie inesatte;

5) Il dovere di riparare gli eventuali errori;

6) il rispetto del segreto professionale sulla fonte delle notizie. Quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse;

7) il dovere di promuovere la fiducIa tra la stampa e i lettori;

8} il mantenimento del decoro e della dignità professionali;

9) il rispetto della propria reputazione;

10) Il rispetto della dignità dell'Ordine professionale;

11) Il dovere di promozione dello spirito di collaborazione tra i colleghi;

12) il dovere di promozione della cooperazione tra giornalisti ed editori.

 

Giurisprudenza

 

L’obb1lgo di comportarsi in modo conforme alla dignità professionale,

In assenza di tipizzazione dei comportamenti illeciti sul plano disciplinare, la rilevanza deontologica dei comportamenti del giornalista va teleologlcamente valutata in rapporto all'obbligo di comportarsi in modo conforme al decoro ed alla dignità professionale e tale  da non compromettere la propria reputazione e la dignità dell'Ordine sancito dall'art. 48 1. n. 69 del 1963 nonché al dovere di lealtà e buona fede ed all'obbligo di promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione tra giornalisti ed editori e la fiducia tra la stampa ed i lettori sanciti dall'art 2 della legge medesima. (App. Mi1ano, 18 luglio 1996,'Foro it., 1997.l, 919).

 

Il giornalista deve essere e deve apparire corretto.

Oltre l'obbllgo del rispetto della ver1tà sostanziale dei fatti con l‘osservanza dei doveri di lealtà e di buona fede, il giornalista, nel suo comportamento o1tre ad essere, deve anche apparire conferme a tale regola, pérché su di essa si fonda il rapporto di fiducia tra i lettori e la stampa. (App. Mileno.18 luglio 1996 Riviste: Foro Padano, 1996,1, 930, n. Brovelli; Foro it.1997, l 938).

 

Allegati:

1) dichiarazione 9 ottobre 2003 (1 pagina);

2) gerenza 1992 (pagine 3);

3) gerenza2003 (pagine 2):

4) lettera ai Presidenti dei Tribunali della Lombardia 22 giugno 2001.

 

 

 

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3-

AUTOGOAL!

Questo episodio conferma i rapporti non proprio idilliaci,  presenti a tutti i livelli tra le opposte fazioni dell’ ARI  e fa venire in mente la drammatica storia di quel marito che per fare dispetto alla moglie … il resto lo conoscono tutti.
Ebbene quasi tutte le Sezioni ARI e CISAR, comprese le direzioni nazionali, producono utili e seguiti bollettini di informazione che vengono messi sui vari siti Internet a disposizione di tutti

A questo diffusissimo metodo di comunicazione non si sottrae una SezioneARI in Provincia di Roma, che pubblica un bollettino di notizie e articoli vari  sul proprio sito Internet e questa pubblicazione qualche volta dà spazio a quegli iscritti non sempre allineati con il CDN di Milano.

L’uso dei bollettini di sezione va avanti da anni in tutta Italia, ma ora un radioamatore del Lazio, il quale evidentemente non condivide i contenuti critici verso”l’establishmrnt” di Milano, qualche volta pubblicati dal bollettino della Sezione ARI della Provincia Romana  e evidentemente nel tentativo di zittirla , ha presentato, (alla faccia del pluralismo, della democrazia e della libertà di espressione), un esposto alla Magistratura contro lo stesso Bollettino (considerato dal denunciante  alla stregua di “Repubblica” o del “Corriere della Sera”), per violazione delle leggi che regolano l’editoria, chiedendo di verificare in particolare gli estremi della registrazione presso il Tribunale competente, il nominativo del proprietario della testata, del Direttore e dell’editore, nonché gli estremi di iscrizione presso il registro nazionale degli operatori di comunicazione.


A causa di tutto ciò il Bollettino incriminato, per evitare possibili noie legali  è stato tolto cautelativamente dal sito della sezione e verrà inviato solo via E-mail, non ricadendo questa forma di comunicazione sotto eventuali interpretazioni delle Leggi sulla stampa, perché considerata universalmente posta personale.

Non è dato di sapere cosa deciderà il Magistrato competente in una situazione di comprovata mancanza di una legge specifica per l’informazione telematica  ed é auspicabile che archivi la questione, ma se per caso dovesse accogliere il ricorso, allora tutte le Sezioni ARI e CISAR, nonché le rispettive Direzioni Nazionali,  in attesa della costosa regolamentazione con l’assunzione di giornalisti professionisti e pratiche varie presso i Tribunali e le Camere di Commercio,  dovranno togliere dai propri siti tutti i bollettini e i comunicati, ovviamente con le benedizioni che da tutte le Sezioni saranno inviate a quel tale radioamatore del Lazio che ha compiuto il più eclatante autogol della storia.  Che bel risultato, non c'é che dire!

 

Con buona pace del radioamatore-delatore, che ha fatto l’esposto alla Magistratura, esiste però la contromossa: per ovviare al potenziale rischio della denuncia basta che il SITO non sia più accessibile a tutti ma solo a coloro che si iscrivono volontariamente con password, insomma da pubblico deve diventare privato. A questo punto cade il presupposto che si tratti di pubblicazione alla stregua di qualsiasi giornale, o periodico e la cosa si riduce ad essere un mero rapporto di scambio di informazioni tra persone singole e ben definite. Non si tratta quindi più di un notiziario pubblico assimilabile, come già detto a un giornale, ma a uno scambio tra privati cittadini, scambio tutelato dalla legge postale sulla corrispondenza.

Certo rimane a questo punto la limitazione dell’uso libero dei siti con la regolamentazione dell’accesso solo agli iscritti

 

 Manca la certezza del diritto

 

La questione riguardante la registrazione delle pubblicazioni via Internet è allo stato attuale a dir poco molto controversa e anche se qualcuno vorrebbe forzare la mano tentando di applicare leggi, relative alla carta stampata, che nulla hanno a vedere con Internet, allo stato attuale non esiste nessuna regolamentazione specifica. Per pubblicazione non si intendono giornali telematici diffusi attraverso E-mail, ma tutto ciò che è pubblico, come i siti aperti. Ovviamente la Corporazione dei giornalisti insiste perché le iniziative telematiche siano parificate a quelle della carta stampata in modo di “piazzare” un giornalista iscritto all’albo in ogni testata on-line.

A questo proposito fece scalpore l’ex direttore generale della Rai Pierluigi Celli che su Internet e i giornalisti affermò senza mezzi termini («Tutto cambia, e se ciò porterà almeno all'abolizione dell'Ordine dei giornalisti eleveremo un ringraziamento al dio Internet») ed ebbe un doppio merito: far riflettere sul terremoto che la Rete sta provocando anche nel mondo dell'informazione e rilanciare la questione, (stante la libertà di espressione sancita dalla Costituzione), se il mestiere di giornalista debba necessariamente coincidere con l'iscrizione a un ordine professionale. Si tenga conto che è l’unico albo professionale dove per accedervi non è richiesta nessuna laurea, ma un esame  i cui esaminatori sono gli stessi giornalisti con tutti i pericoli di nepotismo e di perpetuazione della corporazione che ciò comporta.

Comunque in questa palude dell’interpretazione del diritto si inserisce anche la magistratura, (a Roma, Milano e Voghera) con delle “interpretazioni” della Legge sulla stampa cartacea, cercando di assimilarla a quella informatica, ma come spiegheremo più avanti ciò appare giuridicamente non perseguibile.

Di avviso opposto uno dei maggiori esperti di Internet, Andrea Aparo, che giudica il pronunciamento come fortemente «limitativo», con lo sguardo riverso al nuovo «come a una continuazione del passato». «Sono rattristato per queste decisioni, perché non contengono nulla di evolutivo, ma è la continuazione lineare di dinamiche passate», ha aggiunto il professor Aparo, ordinario di Strategia aziendale all'università «La Sapienza» di Roma.

L'uniformazione di Internet alla carta stampata «appare una soluzione di compromesso, lungi dal concludere una questione dibattuta e piuttosto vivace tra gli addetti ai lavori».

Secondo Aparo, appare difficile definire come prodotto giornalistico «tutto ciò che viene scritto su web, che, a esempio, secondo la suprema Corte americana, è lo strumento più democratico in assoluto». A parere di Aparo, quindi, è sbagliato «uniformare Internet alla carta stampata, perché non ne rispetta molte peculiarità e diversità.

 

La libertà di manifestazione del pensiero in Internet

 

Affrontando il tema vastissimo della libertà di manifestazione del pensiero in Internet, osserviamo che tutte le problematiche giuridiche sui fenomeni connessi alla libertà di comunicazione e di manifestazione del pensiero si ripropongono in Internet (dalle libertà costituzionalmente garantite, alla libertà di mantenere segreta la propria sfera individuale), ma con un aggravio di interrogativi dovuti alla complessità derivante dalla mancanza di ogni barriera e dalla velocità della comunicazione.

Gli utenti di Internet possono utilizzare mezzi disparati per comunicare e per informare, per manifestare il proprio pensiero e per fornire documentazione, quali:

- le e-mail

- le chat line

- le newsgroups

- il World Wide Web o www.

A questo fenomeno comunicativo sono senz'altro applicabili l'art. 21 della Costituzione e l'art. 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.

Ricordiamo che l'art. 21 Cost. afferma, con preveggenza: "Tutti possono manifestare liberamente il proprio pensiero con la parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

E l'art. 10 della Conv. Europea garantisce la libera manifestazione del pensiero, "diritto che comprende la libertà di opinione e la libertà di ricevere o comunicare le informazioni o le idee, senza ingerenze di frontiere".

Tutela piena, quindi della libera manifestazione del pensiero che si traduce, per Internet, nella piena libertà di accesso al mezzo e della sua utilizzazione nella doppia direzione: per fornire informazioni agli altri, o per comunicare; e per attingere e ricevere informazioni, cioè di "navigare".

 

Tre problematiche generali

 

Ma senza correre troppo in avanti, possiamo enucleare in linea generale, a proposito dei problemi giuridici posti da Internet in relazione all'attuale stato del diritto, tre questioni principali, che riguardano l'intero campo del diritto applicabile a Internet: dal diritto commerciale (per il commercio elettronico) al diritto penale (per i reati che si possono commettere sulla e con la rete) al diritto civile e al diritto processuale, e quindi anche il diritto relativo all'informazione e alla comunicazione.

 

 

1. E' necessario regolamentare Internet?

 

Internet ha caratteristiche peculiari, che possono mettere in crisi l'attuale strumentazione giuridica, e che pongono al giurista problemi di non facile soluzione.

Internet nasce all'interno di relazioni già regolamentate, ma ha caratteristiche tali per cui le modifica e le trasforma.

Ne consegue che il giurista, sia esso studioso o pratico del diritto, si trova a confrontarsi con queste possibili operazioni interpretative delle regole esistenti, o di nascita di nuove regole:

- si interpretano le regole esistenti per estenderle al nuovo sistema di relazioni;

- si introducono nuove regole, sostitutive o integrative delle regole esistenti;

- si autoregolamentano settori delle rete da parte degli utilizzatori.

 

 

2. Quale regola giuridica si applica a Internet?

 

La seconda questione cui è necessario dare una risposta, riguarda quando, e sulla base di quale legge, le autorità di un paese possono regolare e sanzionare un comportamento posto in essere su Internet.(vedei ad esempio lo SPAM).

Internet infatti ha una dimensione transnazionale, è delocalizzata, non ha territorio. Gli ordinamenti giuridici nazionali, che sono essenzialmente territoriali, entrano dunque facilmente in crisi.

Si pensi, per meglio comprendere, ad alcuni concetti e alla diversa scala gerarchica di valori che essi hanno in diversi ordinamenti:

- la libertà di espressione

- il concetto di ordine pubblico

- il concetto di buon costume

- la tutela dei minori

e si capirà subito quali problemi interpretativi e applicativi, tutt'altro che teorici, possono sorgere.

Oppure si ponga mente al fatto che Internet attraversa gli stati, che lo fa istantaneamente e che non necessariamente parte o arriva in un punto fermo, perché può raggiungere mezzi in movimento quali aerei, treni o automobili, per capire quali e quanti problemi di giurisdizione e di competenza possono porsi all'interprete.

 

 

3. Nella regolamentazione di Internet, quale ruolo può giocare la tecnologia?

 

L'aspetto tecnologico è essenziale, perché può offrire molte soluzioni alle problematiche di Internet. Le regole giuridiche applicabili a Internet saranno quindi certamente correlate, o da correlare, alle soluzioni e all'evoluzione tecnologica.

 

Le testate giornalistiche in Internet

 

Parlando di informazione giornalistica in senso stretto, già da alcuni anni è aperto il dibattito dottrinario e giurisprudenziale sul punto se alla diffusione di notizie e informazioni via Internet, e in particolare ai giornali telematici e alle testate on-line, si applichino le disposizioni amministrative, civili e penali previste per la stampa tradizionale.

La questione può essere così riformulata: posta la sostanziale differenza esistente tra la definizione di stampa data dalla L. n. 47/1948 e la nozione di trasmissione/ricezione di messaggi in forma elettronica attraverso Internet, si applica la legge sulla stampa alle testate telematiche?

La risposta è più facile di quanto non si immagini: allo stato non può esservi dubbio che "stampa", "televisione", e "telematica" rappresentano tre realtà di fatto, tecniche, e legali diverse, regolate (o non regolate) in maniera differente dalla legge: s'intende, ma è il caso di ripeterlo, del nostro paese.

La legge n. 47/1948, art. 1 definisce così la stampa: "Sono considerate stampe o stampati, ai fini di questa legge, tutte le riproduzioni tipografiche o comunque ottenute con mezzi meccanici o fisico-chimici, in qualsiasi modo destinate alla pubblicazione".

La televisione, e soprattutto la telematica, non hanno alcun nesso con questa definizione: non vi è riproduzione tipografica, fisico-chimica, meccanica. Quanto alla pubblicazione, essa si riferisce senza ombra di dubbio alla riproduzione tipografica, il che fa sì che esulino dalla previsione legislativa tutte le riproduzioni tipografiche non destinate alla pubblicazione (carta da lettera, biglietti da visita), e tutte le pubblicazioni non tipografiche (manifesti redatti a mano).

Ovviamente per pubblicazione si intende tutto ciò che è pubblico quindi non le E-mail, o posta elettronica.

La conferma di questa interpretazione, peraltro ovvia, viene dal fatto che per l'estensione (parziale) ai giornali televisivi e ai giornali radio della normativa sulla stampa è stata necessaria un'apposita legge (L. 223/1990).

 

1         Conseguenze: la disciplina amministrativa

 

Da queste elementari constatazioni deriva che, quanto alla disciplina amministrativa, non sussiste alcun obbligo di registrazione della testata telematica, o del giornale on-line, presso la cancelleria del Tribunale, in quanto non si applica l'art. 5 L. 47/1948

 

Tuttavia in questa mancanza di leggi, la necessità di un coordinamento legislativo emerge in tutta evidenza anche da una sommaria analisi della situazione: ma rimane il fatto che l'estensione analogica della norma dell'art. 5 L. 47/1948 ai giornali on-line è fuor di luogo e fuor di legalità (anche perché, a tacere d'altro, la normativa penale non potrà estendersi in via analogica) e non è certamente illegale un giornale on-line che non sia stato registrato al Registro della Stampa del Tribunale competente territorialmente, Su questo punto, per ogni approfondimento, rinvio agli scritti di Vincenzo Zeno-Zencovich La pretesa estensione alla telematica del regime della stampa: note critiche, Dir. Inf., p. 15 e di Pasquale Costanzo, Libertà di manifestazione del pensiero e 'pubblicazione' via Internet, Dir. Inf. 1998, p. 372, in nota a Trib. Teramo, ord. 11 dicembre 1997 già citata.

 

E il caos aumenta con una nuova legge…

 

Ma ad ingarbugliare ulteriormente la caotica situazione vi è anche la discussa legge 106/2004 che prevede il deposito legale anche per il Web con multe fino a 1500 euro. Ma siamo alle solite e il regolamento non è stato varato.

Comunque vi sono nuovi obblighi per i siti Internet:vanno registrati in biblioteca

 

E' stata pubblicata a suo tempo sulla Gazzetta ufficiale la nuova legge sul deposito legale dei documenti. Se il regolamento attuativo non introdurrà significative eccezioni, entro sei mesi i gestori di tutti i siti Web italiani dovranno comunicarne i contenuti alle biblioteche centrali di Roma e Firenze, pena una multa massima di 1.500 euro.

 

La legge 106/2004, approvata lo scorso 15 aprile, fa rientrare nelle pubblicazioni per le quali esiste l'obbligo di deposito legale anche i "documenti diffusi tramite rete informatica". Una definizione abbastanza ampia da comprendere tutte le pagine Web totalmente o parzialmente prodotte in Italia. Allo stato dei fatti, dunque, chi gestisce un sito Internet ha l'obbligo di inviarne copia alle due biblioteche centrali.

 

La nuova normativa, che sostituisce completamente la vecchia legge 374/1939, contiene numerosi punti oscuri. Ad esempio, la sanzione per chi viola l'obbligo di deposito è commisurata al valore commerciale del documento. Sembrerebbe esistere, dunque, un'esenzione di fatto per chi produce pubblicazioni gratuite, ma non per chi gestisce siti a pagamento o per le pagine Web che ospitano inserzioni pubblicitarie. Non è chiaro, inoltre, se l'obbligo di deposito coinvolga anche gli aggiornamenti periodici dei siti.

 

Contro la nuova legge si è scagliata  l'Unione nazionale dei consumatori: "Centinaia di migliaia di utenti con un sito Internet", scrive l'Unione in una nota, "dovranno inviare ogni anno alle due Biblioteche centrali, per e-mail o dischetto, informazioni che per lo più cambiano o vengono aggiornate continuamente e che sono già a disposizione del pubblico". L'organizzazione prevede che "tutto si risolverà in un obbligo inutile e fastidioso", anche perché "le due biblioteche centrali di Firenze e di Roma non avranno materialmente la possibilità di gestire e catalogare la massa enorme di informazioni provenienti da centinaia di migliaia di siti".

 

La legge prevede, entro sei mesi, l'emanazione di un regolamento che stabilisca "i casi di esonero totale o parziale dal deposito dei documenti". Al momento, il ministero dei Beni Culturali non commenta la possibilità di prescrizioni specifiche per i siti Internet.

 Rimane anche oscuro il fatto se questa legge evita l’applicazione della Legge sulla stampa, per cui cadrebbero tutte le iniziative della Magistratura in corso, oppure se si somma ad essa e bisogna depositare nelle biblioteche di Roma e Firenze tutto ciò che viene scritto sui siti, come si fa normalmente per tutte le altre pubblicazioni cartacee.

 

Unicuique suum

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3-

  IL PRESIDENTE DEL CISAR

annuncia le proprie dimissioni

 

Nel corso del Direttivo del CISAR del 06/10/2004, alla fine della Relazione morale dell’anno 2004, il Presidente dello stesso CISAR Luca Ferrara, IK0YYY, ha annunciato le proprie dimissioni insieme a quelle del CDN allo scopo di avere  un nuovo gruppo di amministrazione, visto che l'attuale consiglio è stato rieletto quasi "di forza" per diversi trienni.

“Vedete, ha detto Ferrara, la mia convinzione è che sia necessario giungere ad un nuovo team di persone, soprattutto per non ricadere nei tanti errori fatti da altri, ove i consiglieri si tramandano la carica come nei testamenti o di generazione in generazione.

Non posso dire degli altri membri del CDN, perché non se ne è parlato affatto, ma devo annunciare che non vi sono più possibilità da parte mia di far parte del consiglio direttivo; e non vorrei arrivare al punto di dovermi dimettere dalla carica di consigliere, con decisione immediata.

Sono convinto invece che, in quest' anno che ci separa dalle prossime elezioni, che dovrebbero avvenire a Firenze, Arezzo o a Gubbio il prossimo Ottobre, a seconda della disponibilità di queste tre sezioni, si raccolga un numero sufficiente di persone che possa essere eletto e prendere le redini di questa associazione sana, onesta e straordinaria, che, nonostante tutto e tutti, si è ben destreggiata in Italia.

Su una cosa potete invece star certi, e cioè che gli attuali me4mbri del Consiglio Direttivo e Sindacale dell’Associazione, rimarranno sempre disponibili per i nuovi eletti, perché possa continuare nel migliore dei modi l’andamento dell’Assoviazione CISAR.

A questo punto, non mi rimane che salutarvi, ringraziarvi tutti, e passare la parola alle votazioni che verranno affrontate; a tutti, grazie per la partecipazione”.

 

Luca Ferrara

 

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4-

PROPAGAZIONE

            DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE

Le onde elettromagnetiche, una volta irradiate dall'antenna trasmittente, possono raggiungere l'antenna ricevente in quattro modi, come:

  • onda terrestre o onda di superfice
  • onda spaziale diretta
  • onda spaziale riflessa dalla ionosfera
  • onda spaziale riflessa dai satelliti

 

Onda terrestre o onda di superfice

L'onda terrestre si ha quando le antenne Tx e Rx si trovano vicino al suolo, ad altezza relativamente piccola nei confronti della lunghezza d'onda della frequenza emittente ed entrambe le antenne sono polarizzate verticalmente.
Questo tipo di onde si propaga rasente al suolo, seguendo la curvatura della superfice terrestre.
Il percorso che esse possono compiere è essenzialmente limitato dall'assorbimento di energia esercitato dal suolo.
Il suolo in parte assorbe ed in parte riflette le onde che si propagano lungo di esso.
L'attenuazione subita da queste onde è tanto maggiore quanto più è elevata la frequenza del segnale e pertanto l'onda terrestre viene impiegata per la radiodiffusione ad onde lunghe e medie.
Le onde lunghe (a bassa frequenza) possono compiere percorsi anche di 1500 Km.
  

                             

 

  Onda spaziale diretta

L'onda spaziale diretta si ha quando le antenne Tx e Rx si trovano ad una altezza superiore rispetto alla lunghezza d'onda del segnale trasmesso. L'altezza sarà tale che le antenne si potranno considerare a "distanza ottica" (nel senso che quella tx "vede" quella rx ). Le onde dirette vengono di solito impiegate per frequenze superiori ai 30 MHz (detta frequenza critica ), cioè con lunghezza d'onda inferiore a 10 metri e quindi nelle trasmissioni TV e radio FM.

 

Onda spaziale riflessa dalla ionosfera

Le onde ionosferiche non raggiungono direttamente l'antenna Rx, ma provengono dall'alto dopo essere state riflesse dalla ionosfera. La riflessione avviene perchè queste onde hanno frequenza inferiore alla frequenza critica di 30 MHz.
La terra non è circondata completamente dal vuoto, ma da un grande involucro d'aria detto atmosfera, che a sua volta si distingue in:
troposfera (dalla crosta terrestre fino a circa 16 Km di altezza con temperature da + 15°C fino a - 55°C );
stratosfera (da 16 Km a 60 Km, con temperature da - 55°C a 0°C , poi a + 50°C ed infine di nuovo a -75°C );
ionosfera (oltre i 60 Km con temperature da - 75°C a + 1000°C );
esosfera (oltre i 480 Km ).
Nella ionosfera si individuano poi gli strati: D ( da 60 a 80 Km ), presente solo di giorno, E ( da 90 a 130 Km), F1 (da 180 a 220 Km ), F2 (da 220 a 500 Km ).
Durante la notte gli strati F1 ed F2 si uniscono in un unico strato F localizzato tra 250 e 350 Km.
La ionosfera viene così chiamata perchè quando quella zona di atmosfera viene ad essere colpita dalle radiazioni ultraviolette emesse dal sole diviene ionizzata. La ionizzazione varia nell'arco della giornata (è massima a mezzogiorno) e nell'arco delle stagioni (è massima d'inverno).
Gli strati prima citati sono caratterizzati da un diverso grado di ionizzazione e tra quelli più bassi vi sono fasce di separazione a bassa ionizzazione che modificano l'angolo di rifrazione dell'onda.
Quando l'onda elettromagnetica emessa dal Tx penetra in zone successivamente più ionizzate, subisce spostamenti rispetto alla sua traiettoria normale tanto più rilevanti quanto più intensa è la ionizzazione.
Quando la deviazione subita dall'onda incidente raggiunge e supera i 90° , essa non può più penetrare nello strato ionizzato e viene da questo totalmente riflessa.
L'onda riflessa, attraversando, nel suo ritorno alla terra, strati successivamente meno ionizzati, modifica la direzione, rendendola piano piano rettilinea, in modo da uscire dallo strato riflettente con un angolo pari a quello incidente.

 La riflessione totale di un'onda a radiofrequenza, da parte dello strato ionizzato, dipende oltre che dalla frequenza del segnale, dalla densità di ionizzazione degli strati atmosferici e dall'angolo di incidenza nella ionosfera.
La figura sopra mostra vari casi, per angoli di incidenza diversi.
La curva 1 si riferisce ad un'onda con angolo molto grande, per cui essa subisce la riflessione già dal primo strato ionizzato.
Le curve 2 e 3 con angolo di incidenza più piccolo, debbono penetrare di più lo strato ionizzato per essere riflesse.
La curva 4 ci mostra il caso in cui l'onda attraversa il primo strato per essere riflesso dal secondo che si ipotizza più ionizzato del primo. Si nota che man mano che l'angolo di incidenza diminuisce, diminuisce anche la distanza dell'onda riflessa dal trasmettitore, fino a raggiungere una distanza minima per un certo angolo di incidenza. Questa distanza minima viene chiamata "zona di silenzio".
La curva 5 rappresenta un'onda che incide lo strato ionizzato con un angolo molto piccolo. Essa non subisce la giusta rifrazione dagli strati ionizzati e prosegue il cammino senza ritornare sulla terra

Onda spaziale riflessa dai satelliti

L'onda spaziale riflessa dai satelliti si ha quando (come nel caso della curva 5 ma, questa volta, volutamente) un segnale viene inviato nello spazio con un angolo incidente molto piccolo ed indirizzato in punto preciso dello spazio in cui è allocato un "satellite geostazionario" .
Il satellite, mantenendo rigorosamente costante la posizione nei confronti della terra, si comporta come se fosse un'antenna di enorme altezza (circa 36.000 Km ) capace di "riflettere" il segnale verso la terra.
Il satellite si comporta in effetti come antenna ricevente RX per i segnali che giungono da Terra e da antenna trasmittente Tx per i segnali che da essa vengono poi irradiati verso Terra.
La ricezione a terra dei segnali radiotelevisi irradiati da satelliti da parte di impianti fissi è possibile solo se i satelliti appaiono immobili nello spazio. Ciò accade quando essi descrivono orbite di rivoluzione circolari e caratterizzate da una velocità angolare corrispondente a quella terrestre.
Una tale orbita, detta geostazionaria (vedere figura sotto), è caratterizzata da un raggio di circa 42.106 Km dal centro della terra, vale a dire circa 35.800 Km dalla superficie terrestre. Su quest'orbita, la forza di attrazione esercitata dalla terra sul satellite è perfettamente bilanciata dalla forza centrifuga conseguente alla velocità angolare di 1 giro/giorno; la velocità di spostamento del satellite sull'orbita geostazionaria è pari a circa 11.000 Km/h.
La posizione del satellite sull'orbita geostazionaria, detta "fascia di Clark" (dal nome dello scienziato che per primo, nel 1945, ipotizzò la possibilità di un servizio radiotelevisivo "mondiale" tramite tre satelliti distanti 120°), è misurata in gradi rispetto al meridiano di Greenwich, con segno negativo a Ovest e positivo a Est di questo.


(Dagli studi televisivi, il segnale viene inviato all'antenna
parabolica trasmittente, e da questa viene inviato
al satellite, che rilancia poi il segnale verso terra)

SINTESI

L’onda di terra è la combinazione di tre diversi tipi di onde chiamate:

a.       Onda di superficie

b.       Onda diretta

c.       Onda riflessa da terra.

La prima segue l’andamento del terreno e si attenua con molta rapidità. Questo è il modo di propagarsi delle onde medie. Esso non ha alcuna applicazione pratica per il radioamatore, l’attenuazione infatti è tanto più elevata quanto è più elevata la frequenza. Intorno ai 2 MHz l’attenuazione è talmente rapida da rendere inutilizzabile l’onda di superficie per le comunicazioni. La seconda e la terza invece, ossia l’onda diretta e l’onda riflessa da terra> hanno una notevole importanza per le co­municazioni in VHF ossia per comunicazioni radiantistiche sui 144 MHz, ed hanno anche molta importanza per comunica­zioni sulla parte alta delle HF ossia per i 27 e i 28 MHz. Per comunicazioni che sfruttano l'onda diretta e l'onda riflessa da terra (la combinazione delle due viene anche definita onda spazia~e) è necessario conosceré quale è la distanza massima che si può coprire. Essa evidentemente è funzione dell'altezza delle due antenne dal suolo ed è leggermente maggiore dell'orizzonte geometrico.

Questo tipo di programmazione è quello che maggiormente interessa il radioamatore in quanto è quello più sfruttato per le frequenze dai 3 ai 30MHz.

Esso sfrutta la riflessione o rifrazione che l'onda radio subisce negli strati più alti dell'atmosfera chiamata> per l'elevata quantità di particelle ionizzate, ionosfera. L'entità della rifles­sione dipende dalla intensità della ionizzazione che a sua volta dipende dalla attività solare. Più è elevata la frequenza è più le radioonde penetrano nella ionosfera e meno facilmente risul­tano riflesse. Di converso maggiore è l'attività solare, e quindi maggiore è la ionizzazione, e più alta è la frequenza che può essere riflessa.

Segnali di 3-5 MHz possono essere riflessi verso terra anche se diretti verticalmente, ma quando la frequenza aumenta si rìleva che le onde trasmesse con un angolo di elevazione più alto di un dato angolo (angolo critico) non ritornano mai più a terra. Praticamente è necessario quindi limitare la radiazione ad angoli bassi.

La ionizzazione è stata suddivisa in più strati posti a differente altezza dal suolo ed aventi ciascuno differente intensità di ionizzazione. Quelli che maggiormente interessano i radioamatori sono: Strato F, Strato E e Strato D.

STRATO F

E’ situato tra i 200 e i 400 km d'altezza. Durante le ore notturne è generalmente situato a circa 280 km. Nelle ore diurne, si scompone in due strati dei quali quello inferiore fl è situato ad un'altezza inferiore ai 200 km. e quello superiore F2 è situato intorno ai 400 km. e lo strato F2 quello che interessa le comunicazioni DX (grande distanze).

STRATO E

Questo è uno strato ionosferico esclusivamente diurno, ossia scompare quasi completamente poco dopo il tramonto. E situato ad~u n'altezza di circa 100 km ed è utilizzato per i DX sugli 80 e 40 metri.

STRATO E SPORADICO

Alla stessa altezza dello strato E compaiono spesso delle zone di intensa ionizzazione, esse possono essere molto piccole ma possono anche raggiungere estensioni di parecchie centinaia di chilometri. L'alta concentrazione di ioni consente la riflessione di frequenze molto elevate. La riflessione tramite E sporadico è usata in DX sui 27 e 28 MHz e sui 144 MHz.

STRATO D

Sotto lo strato E, ad una altezza di circa 60 km, vi è uno strato assorbente denominato D, esso è la causa dell'assorbimento delle frequenze medie ed alte durante il mezzogiorno in estate.

FREQUENZE CRITICHE

Per frequenza critica di un determinato strato ionizzato si intende la più alta frequenza che può essere riflessa quando l'onda colpisce lo strato con incidenza verticale. La frequenza critica degli strati più alti della ionosfera può scendere a 2 MHz durante la notte e salire a 12 13 MHz a mezzogiorno La frequenza critica può essere presa come misura della densità di ionizzazione dello strato riflettente Più elevata la frequenza critica e maggiore è la densità di ionizzazione.

FREQUENZA MASSIMA UTILIZZABILE (MUF)

La massima frequenza utilizzabile (MUF) è di notevole importanza nelle comunicazioni radio a grande distanza, essa è la più alta frequenza che può essere usata per coIIegare due aree determinate La MUF è massima nel mezzogiorno e durante la ~ attività solare; cade spesso sotto i 10 MHz nelle prime ~ mattino. L'elevato valore della MUF intorno al  mezzogi~i dovuto alla maggiore ionizzazione dello stratoF2

ZONA DI SILENZIO

La zona di silenzio è la distanza tra il punto in cui l'onda di t si attenua totalmente e quello in cui l'onda di spazio torna terra. Questa distanza può variare da 60 a 80 km per la banda dei MHz a 1600km per la banda dei 28 MHz.

CICLI DELL'ATTIVITA IONOSFERICA

La densità di ionizzazione è determinata dalla quantità di radiazione (probabilmente ultravioletta) proveniente dal 5 Conseguentemente anche la propagazione ionosferica funzione dell'intensità di radiazione solare. Vi sono qua cicli principali dell'attività ionosferica:

1)       ciclo giornaliero determinato dalla rotazione della terra

2)       ciclo di 26 giorni causato dalla rotazione del sole

3)       ciclo stagionale causato dal moto della terra nella sua orbita e della variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al sole.

4)       ciclo undicennale di attività delle macchie solari.

Gli effetti di questi cicli si sovrappongono ed inoltre essi sono soggetti a variazioni per effetto delle tempeste magnetiche a cui è soggetto il sole.

Brevi manu

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 5-

Lettere dai lettori 

 

SOSTENITORE DEL CDN ARI

 

… “non mi sento nei confronti dell'ARI, ne "suddito, ne lacchè!” … é il parere di IZ4CZJ in risposta all’articolo di IZ5FCY sulle sue dimissioni dall’Associazione

 

 

 

Da:       William They

Inviato:            mercoledì 6 ottobre 2004 17.55

A:         'radiogiornale@fastveb.it'

Oggetto:          Risposta

 

Al Radiogiornale e pc a Radio Rivista.

Gentilissimo Paolo, sarebbe per me cosa gradita poter rispondere al sig. Roberto (IZ5FCY) che sull'ultimo numero del radiogiornale si è voluto aggiungere al folto stuolo di "sapienti" e detentori del verbo! Anche lui come centinaia d'altri "soloni", è riuscito a scoprire l'ennesima "mela marcia" in casa ARI; se non vado errato dovrebbe essere il 350°! Per esperienza maturata in ambito sportivo (oltre 30 anni di dirigenza e Presidenza di una associazione con oltre 2600 soci), mi sono fatto un buon "stomaco" a forza di ascoltare tutte queste "geremiadi" strombazzate da una sparuta minoranza che è sicura di avere la "panacea" per tutti i mali del Mondo. Non me ne voglia gentilissimo Roberto, ma vorrei farle notare che in una associazione in cui il CD viene eletto dalla base, l'unica maniera Democratica per scalzarlo se non va bene, è da parte dei Presidenti di sezione, e da parte dei Consigli Regionali, di dimettersi in Toto! In alternativa, si aspetta il naturale decorso e si va a Democratiche elezioni. Personalmente non penso che la MAGGIORANZA dei radioamatori sia una masnada di "bovini decerebrati" pronta a servire e seguire supinamente le decisioni di un CD inetto, incapace e disonesto! Almeno io non mi sento tale! Ora se permette vorrei chiederle: se alle prossime elezioni il CD attuale venisse riconfermato, cosa penserebbe di fare per ovviare a questa orribile prospettiva? Far interdire per deficienza mentale tutti gli OM che hanno votato a favore? Oppure denunciare per plagio il CD neo-eletto?

Questa domanda la faccio a lei e a tutti i promotori della "rivoluzione d'Ottobre"! "Extrema Razio", si potrebbe prendere in considerazione un "golpe"! Hi Hi.

Con questo sig. Roberto, le assicuro che pur scrivendo (gratuitamente) per RR ed altre testate, non mi sento nei confronti dell'ARI, ne "suddito, ne lacchè"!

Sono inoltre convinto che se ci sono di problemi, vanno affrontati direttamente con gli interessati, che le assicuro sono disponibili ad ascoltare chiunque abbia proposte ed idee "sensate" da proporre. Per questo chiedo a lei ed agli altri "dissidenti" di abbassare i toni di questa polemica che a mio parere si è ormai dilungata oltre al limite della decenza e che non serve a nessuno; ne a chi la fa, e tanto meno a chi la riceve! Spero che non siate sostenitori della teorie che recita: riempiamoli di "cacca", che presto o tardi qualcosa gli rimane attaccato addosso! Spero proprio di no! Non voglio arrivare a pensare a questo.

Ora la saluto ringraziandola per il tempo che ha perso a leggere la presente, e la invito ad aspettare serenamente la fine naturale del mandato di questo CD. Saranno i soci a decidere! Non si disturbi a rispondermi, non replicherei in quanto non interessato alla sua risposta.

Una ultima cosa: in merito alle sue presunte dimissioni dall'ARI; non mi risulta che all'interno dell'associazione lei ricopra alcun incarico! Le dimissioni le da chi ricopre incarichi ed ha ruoli di dirigenza e/o responsabilità! Pertanto basta non pagare per non essere più soci!

Sicuro della pubblicazione della presente, cordialmente vi saluto.

73 de IZ4CZJ (ex IW4ALS)

Parma

 

N.D.R. Come è noto il Radiogiornale è pluralista e democratico e a differenza di altri non censura mai nessuno a condizione però che i contributi da riportare non siano basati sulle polemiche personali (tipo packet) e siano rispettosi della dignità altrui, evitando nel modo più assoluto linguaggi e toni che risultano offensivi.

Per evitare troppo facili e malevole illazioni, nonostante i contenuti polemici e personali, eccezionalmente riportiamo il contributo di IZ4CZJ William They perché rispecchia una posizione antagonista a quella di altri che hanno scritto più volte sul Radiogiornale, ricordando però che siamo disponibili a riportare le diverse posizioni esistenti, ma che rientrino sempre nell’ambito del vivere civile evitando le polemiche personali, ricordando infine che normalmente i radioamatori sono affratellati dalla passione per la radio e pertanto si danno del tu!

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6-

 

Perché tante pantere grigie?

Franz Falanga I3FFE   IQRP#4

 

Miei cari amici, lasciatemi fare alcune considerazioni che da troppo tempo mi intrigano. Dovrò necessariamente parlare di me e di questo me ne scuso immediatamente, ma lo ritengo necessario per poter esporre il rovello/problema sul quale vorrei anche impostare, perché no, una piccola discussione.

Da moltissimi anni sono interessato alla musica e all’elettronica, nel senso che da moltissimi anni mi interesso attivamente di musica jazz e di radiocomunicazioni. In soldoni, sono un pianista dilettante di musica jazz ed un radioamatore altrettanto dilettante. Quando dico dilettante, intendo parlare di una persona che coltiva una passione senza nessun riscontro economico, anzi!

Ho iniziato ad interessarmi di musica e di elettronica, mi secca moltissimo ammetterlo, quasi sessant’anni fa ed ho quindi contezza dei due argomenti da parecchi decenni. Mentre gli anni trascorrevano, avevo modo di notare, ed in moltissimi casi di apprezzare, la straordinaria evoluzione sia del jazz che della elettronica.

Osservando con molta attenzione e rigore il dipanarsi delle varie tecnologie e dei vari linguaggi in questi due miei interessi, ho avuto, ed ancora ho, modo di confrontarmi con moltissime altre persone che, come me, nutrivano e nutrono lo stesso interesse per queste due attività. Parlando del jazz per esempio, vi dirò che il numero di persone che ho incontrato e continuo ad incontrare durante le mie esibizioni è sempre stato notevole. E’ stato (ed è) notevole il numero di persone che ho incontrato e incontro negli innumerevoli concerti, festival, manifestazioni musicali che mi vedevano e mi vedono spesso presente sia come spettatore che come protagonista. Nel campo della radio, mi è accaduto la medesima cosa: di parlare con tutto il mondo, di essere partecipe di una infinità di congressi, minicongressi, riunioni, attività sociali e quant’altro riguardasse il campo dell’elettronica. Insomma, anche in questo campo, ho visto ed ho collegato e collego moltissime persone di tutti i ceti sociali, di tutte le nazionalità, di tutte le latitudini. Insomma nel campo della musica jazz e nel campo radioamatoriale, ho avuto il piacere di confrontarmi con moltissimi miei simili, in tutti e due i casi, guarda un po’, per il piacere sottile e complesso, di comunicare l’un l’altro.

Gli anni trascorrevano e mi accorgevo, in ambedue i campi, che qualche cosa stavo accadendo nelle due comunità che frequentavo e che frequento sempre con molta passione. Notavo cioè che il numero dei giovani che si avvicinavano a queste due discipline, diminuiva a vista d’occhio con il passare degli anni. Il numero delle pantere grigie, anziché restare costante aumentava, fino ad essere una notevole maggioranza ai giorni nostri. Sto parlando della musica e dell’elettronica applicata alle radiocomunicazioni. Non sto parlando di argomenti terra terra, noiosi, poco appetibili. Sto parlando di due argomenti che presuppongono una notevole dose di creatività! Ma vado ancora avanti. Ci sono altri modi di utilizzare il proprio tempo libero, la propria creatività, elencarveli qui sarebbe come elencare un parte consistente della Treccani. Anche in queste altre attività la presenza dei giovani è diminuita in modo vertiginoso.

Il tempo libero dei nostri giovani amici, dal punto di vista della varietà, si è impoverito in modo pauroso. Più è aumentato il benessere, più sono diminuite le curiosità verso le altrui e proprie creatività. Ormai il cosiddetto “divertimento” si è ristretto a poche categorie di interesse ed ha al suo orizzonte una noiosa e deprimente unificata maniera di concepire la propria esistenza.

Molti di voi mi diranno che esiste il volontariato. Su questo non ci piove, fortunatamente il volontariato è la straordinaria caratteristica di questa nostra stranissima società, ma io qui sto parlando dell’uso giocoso e intrigante che i giovani fanno del loro tempo libero. Concludo con un’ulteriore annotazione. Ricordate voi, mie carissime pantere grigie, che incredibili viaggi al limite dell’inverosimile facevamo noi ragazzi negli anni cinquanta e sessanta con delle improbabili Lambrette, Vespe, Mosquito? Ho personalmente conosciuto un solitario giovanotto, che mi pare ora lavori alla RAI, che negli anni cinquanta sessanta, raggiunse il circolo polare artico con un “Mosquito” che non era altro che una normale bicicletta alla quale era stato aggiunto un micromotorino che, facendo ruotare un cilindretto sul copertone, dava una certa qual autonomia al mezzo a due ruote. E che dire di quei giovani che si girarono mezzo mondo con gli scooter 125 cc?

Insomma ragazzi, lamento una grave perdita di fantasia nell’utilizzo del proprio tempo libero. L’esempio più triste e malinconico è dato dai viaggi organizzati che molti di noi utilizzano. Intruppato con altri amici, diventi, per quindici giorni,  preda di un animatore che ti dice a che ora devi mangiare, a che ora devi fare il bagnetto, a che ora devi riposarti, a che ora devi ridere, a che ora devi amare (se ne sei capace), a che ora devi dedicarti al ballo e così via. Tutti insieme, tutti nello stesso momento, tutti nello stesso luogo, tutti insieme appassionatamente.

Accidenti che mondo del cavolo!

P.S. Per le pantere grigie che mi avessero letto: meno male che noi abbiamo provato l’ebbrezza della varietà!

 2°P.S. Oltre che addossare la colpa di questo affievolirsi della curiosità e della creatività alla civiltà dei consumi, non sarebbe male che ognuno di noi facesse una piccola autocritica. Abbiamo parlato abbastanza con i nostri giovani, o li abbiamo lasciati

 

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7-

20°  MARATONA RADIO CLUB A.R.Fo.P.I.

Associazione radioamatori Forze di Polizia Italiane
Dalle ore 00.00 di Lunedì 11 Ottobre alle ore 24.00
di Domenica 17 Ottobre 2004

 

Vi aspettiamo in tanti.

 

Info at: http://digilander.libero.it/arfopi/ 

 

 

 

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8-

 

Expo Elettronica

 

Edizione d’autunno: nuove e vecchie tecnologie  in mostra il 16 e 17 ottobre a Faenza Fiere

 

 

Appuntamento a Faenza il 16 e 17 ottobre con Expo Elettronica, la mostra mercato dedicata gli appassionati di elettronica e tecnologie, antiche o moderne, organizzata da Blu Nautilus in collaborazione l’ARI (Ass. Radioamatori Italiana) e con il patrocinio del Comune di Faenza e del Ministero delle Comunicazioni.

Nata come mercatino radioamatoriale, nel corso degli anni Expo Elettronica si è aperto anche ad altri settori ed applicazioni, andando di pari passo con il dilagare dell’elettronica negli oggetti di uso professionale o quotidiano e radunando più di 150 espositori provenienti da tutt’Italia.

L’informatica gioca un ruolo di primo piano: dai vecchi Olivetti, IBM o Commodore, oggetti di culto per gli appassionati di “retrocomputing”, ai pc, monitor, laptop, wireless, lettori e masterizzatori cd e dvd, periferiche nuove o usate, software per tutti i gusti, necessità, possibilità di spesa e capacità di assemblaggio.

La manifestazione quest’anno offre un ulteriore spunto di riflessione sull’evoluzione del mondo della comunicazione; sarà infatti presente un radiotelegrafista che, con strumenti d’epoca, mostrerà come avveniva la trasmissione a fine Ottocento con il telegrafo senza fili, un’invenzione da cui poi sarebbe nata la radio.

Dal passato, ai giorni nostri e anche al “futuro”; in fiera infatti la scelta di componenti elettronici e digitali è vastissima: microchip, smart card, circuiti e kit per costruire di tutto, dai sistemi per l’automazione domestica fino a veri e propri robot.

I riparatori troveranno schemi, componenti e pezzi di ricambio indispensabili per riparare  l’hi-fi piuttosto che la tv di qualche anno fa, difficilmente reperibili attraverso i normali canali distributivi.

Grande successo per la telefonia fissa e soprattutto mobile e rigorosamente super - accessoriata.

Spazio infine a tutto ciò che è intrattenimento: parabole, home theater, proiettori, lettori vhs, cd, dvd, mp3, impianti per la ricezione satellitare, digitale e terrestre, consolle, videogiochi per tutti i gusti.

Dedicato alla fotografia è invece Photo Cine Video, una “fiera nella fiera” dove poter acquistare e permutare macchine e attrezzature nuove, usate, da collezione e cimentarsi nella sala pose, all’interno della quale bellissime modelle poseranno per la gioia di tutti i fotografi che potranno “rubare” ritratti e foto artistiche.

I migliori affari per i collezionisti probabilmente si celano tra gli articoli usati e i surplus del mercatino di Radio Expò, ospitato sotto la tettoia del cortile interno della Fiera di Faenza, e che si svolgerà nella sola giornata di sabato 16 ottobre. Ma anche fra i prodotti nuovi ci sono buone e ottime occasioni, sia fra gli articoli più “professionali” sia tra la miriade di tecno-curiosità.

A Expo Elettronica saranno presenti i volontari del Coordinamento Provinciale Associazione Volontariato Protezione Civile Ravenna con un’esposizione mezzi e attrezzature impiegati nelle operazioni di salvataggio mentre la sezione faentina dell’A.R.I. testerà le condizioni delle apparecchiature radioamatoriali proprie o acquistate in fiera. Le frequenze di avvicinamento per i radioamatori saranno le seguenti: diretta 145,300; 145.712,5 4A; RØA; ponte 430.075 + 1600; diretta 145.375

L’appuntamento per radio-appassionati, esperti di elettronica o semplici hobbisti a Faenza Fiere, in Via Risorgimento 1, dalle ore 9 alle ore 18. Il biglietto d’ingresso è di € 7,00. Sul sito www.blunautilus.it è possibile scaricare il biglietto per l’ingresso ridotto ed altre notizie. Per chi predilige i mezzi pubblici, oltre alla linea A sarà in funzione un bus navetta dalla stazione ferroviaria alla fiera.

Organizzazione e informazioni: Blu Nautilus srl - tel. 0541439573 - fax 0541439584

 info@exporadioelettronica.it 

 

Con preghiera di gentile segnalazione

Informazioni a cura di

Claudia Lugli

Blu Nautilus

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9-

Comunicato AUDIOFILI

 

Ciao Paolo, sono Massimo di www.audiofili.net , nel nostro staff, due sono radioamatori, tra cui Francesco iw9diz, che di tanto in tanto scrive su radio rivista. Come potrai constatare nel nostro sito pubblichiamo maggiormente materiale passatoci da audiofili, pur tuttavia siamo propensi ad accettare materiale interessante inviatoci da radioamatori. Sono certo che i due settori, audio e radio, abbiano una grande affinità, a tal proposito ti chiedevo se fosse possibile segnalare il nostro sito www.audiofili.net sul tuo radiogiornale, in modo che possa essere conosciuto dagli amici radioamatori, per aprire con loro un dialogo che spero possa essere costruttivo. Ti ringrazio anticipatamente, se vuoi puoi inviarci foto o altro materiale divulgativo, provvederemo immediatamente a inserirlo.

 

Saluti da Massimo 

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Da: Umberto Ferdinando Molteni I2MS

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA' 

   

Ulrich Theodor Aepinus (1724 - 1802)

Ulrich Theodor Aepinus, matematico e fisico tedesco, nasce a Rostock, Germania, il 13 dicembre 1724. Elaborò una teoria dell'elettricità e del magnetismo.

Laureato in medicina a Rostock nel 1747, si dedica subito alla matematica, pubblica apprezzate memorie che gli fruttano nel 1755 la cattedra di astronomia nell'Accademia delle Scienze di Berlino.

Nel 1756 annuncia la scoperta della piroelettricità* della tormalina e contemporaneamente la costruzione del condensatore ad aria che porta ancora il suo nome. Nominato nel 1757, membro dell'Accademia delle Scienze di San Pietroburgo, si trasferisce in questa città, dove rimane sino al 1798, ottiene vari incarichi accademici, la protezione di Caterina II e del successore Paolo che nel 1797 lo nomina consigliere intimo.

Nel 1759 pubblica una memoria sull'influenza elettrostatica, ritenuta sino ai suoi tempi un'elettrizzazione per comunicazione, dandone l'interpretazione moderna, che segna una svolta nella ricerca elettrostatica.

L'opera fondamentale di Aepinus è il Tentamen Theoriæ electricitatis et magnetismi, un tentativo di applicazione sistematica della matematica all'elettrologia, in particolare alla teoria elettrica di Benjamin Franklin.

Aepinus intuisce che la forza tra due cariche elettriche dove, per "l'analogia della natura ", essere di tipo newtoniano, ma non osa porre l'ipotesi a base della trattazione matematica, la quale pertanto appare oggi priva di valore, perché prescinde dalla distribuzione e dalle distanze delle cariche elettriche. Tuttavia, l'opera di Aepinus ha grande influenza, perché mostra agli scienziati del tempo la possibilità d'applicazione del calcolo ai fenomeni elettrici e magnetici, ai quali ultimi estende la teoria frankliniana, ipotizzando un solo fluido magnetico che, libero di muoversi nei corpi magnetici, produce i caratteristici effetti quando in essi è sbilanciato.

Aepinus muore a Dorpat (Tartu) Estonia, il 10 agosto 1802.

* La piroelettricità è il fenomeno di elettrizzazione che consiste nella comparsa di cariche elettriche di segno opposto su facce opposte di cristalli emiedrici (tormalina, topazio) per effetto di differenza di una temperatura esistente tra le facce stesse; è anche detto fenomeno piroelettrico. Tela fenomeno si manifesta su facce perpendicolari su determinato asse di simmetrie (detto asse termico); la faccia che si carica positivamente è detto polo analogo, l'altra è detto polo antilogo. Collegando le due facce con un filo conduttore, si ottiene una corrente. Tutti i cristalli che presentano tale fenomeno, detti piroelettrici, sono anche piezoelettrici. I cristalli piroelettrici manifestano anche un effetto piroelettrico inverso, consistente nel prodursi di una variazione di temperatura tra le facce del cristallo, quando a essi si applichi una differenza di potenziale.

La piezoelettricità è la produzione di elettricità in certi cristalli, come il quarzo, quando si esercita su di essi una pressione più o meno forte. Questo fenomeno piezoelettrico è largamente impiegato nei trasduttori elettroacustici, nella misurazione di pressioni e nella modulazione nei fasci laser. I quarzi piezoelettrici sono altresì impiegati come risonatori meccanici e negli stabilizzatori di frequenza, tagliandoli in lamine di date dimensioni ed eccitandoli a vibrare alla frequenza di risonanza della lamina, mediante applicazione di una tensione alternata alla stessa frequenza.

Umberto Ferdinando Molteni i2ms

umberto.molteni@virgilio.it

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11-

 

  

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Matrice di Diodi

 

Questo circuito elettronico viene usato, sfruttando la Unidirezionalita' del Diodo nella conduzione della corrente elettrica. E' impiegata in elettronica in alcuni circuiti tra cui i Display per evidenziare lettere o cifre.

Il circuito a matrice di diodi viene anche usato nei circuiti oscillatori dei moderni ricetrasmettitori, la quale matrice di diodi determina le frequenze in uso dell'apparato stesso, tagliando o dissaldando un reoforo dell'appropiato diodo si puo' allargare la larghezza di banda su cui opera l'apparato. Prendiamo ad esempio, quando la matrice di diodi e' usata per evidenziare su di un display a led, eventuali cifre o lettere. Supponiamo che ad un display vogliamo far evidenziare le seguenti cifre (per semplicita' circuitale solo tre) 1,2,3, il display occorrente avra' n.7 segmenti come illustrato nella immagine in jpg. Ogni segmento formato da piu' led (posti in serie tra loro) ha un positivo e un negativo, il Positivo e' comune a tutti i segmenti del display e sarà connesso alla tensione continua appropiata che alimenta la serie di led che compongono ogni segmento del display. I vari segmenti di un display sono numerati iniziando dal basso a sinistra guardando e salendo in senso orario si avranno i segmenti numerati da 1 a 7. Per evidenziare la cifra n.1 su di un display a sette segmenti si dovranno illuminare (solamente) i segmenti 1e 2, per evidenziare la cifra n.2  si dovranno illuminare (solamente) i segmenti n. 1, 3, 4 ,5,7 e per evidenziare la cifra n.3 su di un display a sette segmenti si dovranno illuminare solamente i segmenti a led n. 3,4,5,6,7, per ottenere cio' entra in ballo la Matrice di Diodi(per ogni segmento del display che si deve illuminare occorre un diodo) secondo quanto illustrato nella immagine in jpg allegata per semplicita' circuitale lo schema elettrico  si limita a sole tre cifre da evidenziare sul display 1,2,3,. Supponendo che la corrente elettrica fluisca dall'Anodo (positivo) al Catodo (negativo) avremo che: Il catodo del diodo (negativo) è comune ad una singola Matrice di diodi ed il negativo di ogni matrice di diodi sara connesso alternativamente alla sorgente di tensione (negativa) appropiata atta ad alimentare i vari segmenti del display per evidenziare sul display stesso, la cifra relativa alla matrice di diodi impiegata, la corrente positiva comune a tutti i segmenti del display fluirà dall'anodo (Positivo) al Catodo (Negativo) percorrendo tutti i segmenti interessati che illuminandosi evidenzieranno la cifra relativa ad ogni matrice di diodi.

 +

 Nota 1: Per ottenere cifre differenti sul display viene commutata alternativamente la tensione negativa su ognuna delle matrici di diodi.

Nota 2: Le cifre comuni dei reofori degli anodi (positivi) della matrice di diodi possono essere tutti collegati fra di loro cioe' 1 con 1, 2 con 2 e 3 con 3 eccetera eccetera

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale da ik8jzk Ruggero NA.

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 DIPLOMA DELLA BONIFICA DI LATINA

 

L’Associazione Radioamatori  Italiani  A.R.I. – Sezione di Latina  – istituisce un diploma   per ricordare la Bonifica dell’Agro Pontino.

Periodo: a partire dal 19 dicembre 2004 fino al 30 aprile 2005. Le date delle singole attivazioni saranno rese note di volta in volta sul  sito internet www.qsl.net/iq0lt su rete packet  e  packet-cluster.

Il regolamento è disponibile anche all’URL:

 http://mio.discoremoto.virgilio.it/tecnatron2

 

Prima  della bonifica era una palude               Dopo la bonifica terreno fertile e case coloniche

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13-

PONTI SICILIANI

 

Salve.

Durante la mia recente vacanza in giro per la Sicilia non sono riuscito ad attivare alcuni ponti della zona di Palermo presenti nei miei elenchi.

 

Avrei bisogno di sapere se sono effettivamente funzionanti o se li devo depennare.

 

I ripetitori sono l'R2a del M. Pellegrino, l'R6a e l'RU4 del M. Gibilmesi

 

Inoltre ho trovato funzionante un ponte non presente in lista, precisamente un RU1  430.025, di cui non conosco l'ubicazione.

C'e' qualche OM della zona che puo' aiutarmi nel tenere aggiornate le liste?

 

Grazie e saluti.

IK2ANE - Walter

http://www.bedetti.com/ik2ane http://users.libero.it/ik2ane.walter

http://digilander.libero.it/ik2aneweb

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14-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

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: "UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

TIENI  IN FORMA LA TUA MENTE IMPARANDO, MANTENENDO, RAFFORZANDO IL CW, DIVERTENDOTI! Il pc ti  somministra il CW. Tu batti subito la traduzione. Se esatta il pc ti somministra un altro esercizio. Se la traduzione e' errata, ti risomministra il medesimo sino a quando rispondi in modo corretto. Solo allora prosegue. Non occorrono listati di controllo, al contrario di tutti ma proprio tutti gli altri corsi in circolazione, anche i più recenti, siano essi in cassette o in cd per impianti musicali. E' il computer che fa tutto. Tu devi solo ascoltare e battere la risposta sulla tastiera, sino a quando ti accorgerai che... il miracolo si compie: stai imparando a tradurre il CW!  Tutto questo alla velocità a scelta di 25/40/60/80/100/120 battute, con una progressione selezionabile da 1 a 42 caratteri di lettere, numeri e segni di punteggiatura. Alla fine, se ti interessa,  il computer ti dirà quanti esercizi hai fatto, quanti corretti, quanti sbagliati, la percentuale di errori, oltre naturalmente ad elencarti quest'ultimi.   E tanto altro per imparare a ricevere e trasmettere in CW con lo stesso sistema di apprendimento: il Codice Q, le abbreviazioni telegrafiche, etc.  185 MB di materiale interattivo per il CW. Su cd a 15 euro, spese di spedizione comprese.

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS -  ugolangella@virgilio.it  - Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI (To) - Tel. 011 95 86 167

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

Tra materiale di amici e mio, VENDO:

 

- CB LAKE da base, lavora su 40 canali in AM, alimentazione 220V, privo di microfono. [40 euro]

 

- CB FLORIDA della TENCO, lavora su 23 canali in AM, costruito negli anni '70, completo di microfono originale e staffa.

[30 euro]

 

- LINX 23 PEARCE-SIMPSON DIV OF GLADDING CORP da base, frequenza in continua che copre una fascia massima di 500 KHz, costruito negli anni '70, privo di microfono.[30 euro]

 

- ricevitore R.M.F. 33/A frequenza 88-100 MHz. [50 euro]

 

- tre ricetrasmettitoti VRC 538 B della IRET operanti in FM da 20 a 79.975 MHz, incompleti e quindi non funzionanti.

[30 euro per tutti e 3]

 

- amplificatore valvolare BV1001 della ZETAGI da 1KW. [230 euro]

 

- AN/APX-6 transpondor.[40 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D' ITALIA, cedibili anche non in blocco, del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939.

[inviate offerta]

 

- GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA, cedibili anche non in blocco, del 1953. [inviate offerta]

 

- Libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.[inviate offerta]

 

Esamino anche eventuali permute ma solo con materiale radio surplus.

 

Per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU cerco:

VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

Eventualmente acquisto (per tenere di scorta) coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

Per 19MK II e W.S. C12 cerco: accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

Per BC 348 cerco cavo d'alimentazione o schema dei contatti.

 

Per BC 603-683 cerco frontale e parte trasmittente.

 

Acquisto per BC altoparlante Loudspeaker LS-3 o simili.

 

Cerco informazioni su:

ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore SAILOR 46TN; ricevitore COLLINS TCS-5; ricevitore R-748/TRC-47; ricetrasmettitore PYE Wireless Set C12; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Inoltre sarei interessato all'acquisto di schelter (preferibilmente ex forze armate) in vendita a prezzo di ferro o cifra ragionevole.

 

Cerco documentazioni riguardanti l'imbarcazione Gipsy della ditta Zampieri Mare ed informazioni, progetti, piani velici, ecc. per l'eventuale realizzazione di una barca di lunghezza non superiore ai 10 metri con vela latina, aurica o al terzo.

 

Contattemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354         e-mail: iret.friuli@libero.it

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Da: Giorgio Veronese [giorgio.veronese@telecomitalia.it]

 

Cerco amplificatore valvolare per HF potenza  max 600-700 Watt

 

IZ3GEF Giorgio Cell. 329/1637058

 

grazie e 73 cordiali a tutti.

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Alessandro [sgarzell@tiscalinet.it]

 

Vendo il seguente materiale:

-- rotore CDR model TR-44 Cornel Dubilier Electronics completo di control box,unitamente ad antenna Mosley,three-elements,

   tri-band beam antenna trap master model TA-33.

-- Generatore benzina/kerosene Brigg & Stratton 12 V. c.c.  30 A.

sgarzell@tiscalinet.it

 

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15-

INFORMAZIONI

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Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

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Pagina creata il 10 ottobre 2004