Radiogiornale 140 

 

29 agosto 2005

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Sommario:

  1 - Finalmente! Gazzetta Ufficiale;

  2 - Gli ultimi fuochi della notte;

  3 - Radio Rivista, un giornale privato…; 

  4 - Radiocronache… A,R.I.!!!;

  5 - Ovvero, come saranno i nuovi OM!;

  6 - Il CW, il radioamatore, quanta fatica… e poi?;

  7 - CW contro SMS;

  8 - Le macchine telegrafiche degli esami finiscono al museo;

  9  1° Diploma COTA Carabinieri;

10 - A caccia di castelli;

11 - 5° WCI;

12 - Visita all’osservatorio di Rocca di Papa;

13 - Ham significa prosciutto?;

14 - Ionosfera;

15 - A.R.I. Fidenza: Corso per Radioamatori – Contest 50 Mhz;

16 - Sapevate che?;

17 - I grandi dell’elettricità;

18 - Capitani coraggiosi;

19 - OM camperisti;

20 - Mercatino radioamatoriale;

21 - Informazioni.

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 1

Finalmente!

 

MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

DECRETO 21 luglio 2005

 

Modifiche all’allegato 26 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, concernente l’adeguamento della normativa tecnica relativa all’esercizio della attivita’ radioamatoriale.

 

IL MINISTRO

DELLE COMUNICAZIONI

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n.

176;

Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni 16 dicembre 2004,

pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 302

del 27 dicembre 2004;

Visto  il  decreto  legislativo  1° agosto  2003,  n.  259, recante

«Codice  delle  comunicazioni elettroniche», in particolare il titolo

III, capo VII;

Visto lallegato 26 al suddetto decreto legislativo 1° agosto 2003,

  1. 259,  concernente  «Adeguamento  della normativa tecnica relativa

allesercizio dellattivita radioamatoriale»;

Visto,   altresi,   lart.   163   del   menzionato  codice  delle

comunicazioni elettroniche;

Visto  lart.  25, sezione I, paragrafo 25.5, del regolamento delle

radiocomunicazioni  che  conferisce  la facolta alle amministrazioni

degli  Stati  contraenti  di mantenere o meno lobbligatorieta della

capacita  in  icetrasmissione  del  codice  Morse per gli aspiranti

radioamatori;

Vista  la  raccomandazione  CEPT  61-02,  adottata  dalla CEPT il 6

febbraio  2004,  in  occasione  della  riunione del GCC/WGRA tenuta a

Vilnius,  che  recepisce  il  disposto  dellart. 25, paragrafo 25.5,

menzionato nellalinea precedente;

Considerato   che,  allo  scopo  di  facilitare  lespletamento  di

comunicazioni  radioamatoriali,  sia opportuno aderire alla anzidetta

raccomandazione    CEPT    TR    61-02   nel   senso   di   eliminare

lobbligatorieta della capacita nelle trasmissioni radio del codice

Morse;

Visto   lart.   220,   comma  2,  lettera  a),  del  codice  delle

comunicazioni   elettroniche   che   conferisce  al  Ministero  delle

comunicazioni il potere di apportare, con proprio decreto, modifiche,

fra laltro, allallegato 26 dianzi citato;

Decreta:

Art. 1.

Patente

1.  E  recepita  la  raccomandazione  CEPT  TR  61-02 citata nelle

premesse.

2.  Le patenti di operatore di stazione di radioamatore di classe A

e B di cui allegato 26 al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259,

recante   il   «Codice   delle  comunicazioni  elettroniche»  vengono

unificate nellunica patente di classe A.

 

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2- 

 

Di I4AWX, Luigi Belvederi

 

GLI ULTIMI FUOCHI DELLA NOTTE

 

Non c’è notte così lunga che non arrivi l’alba, e così il ventesimo anno della presidenza di Alessio Ortona si trascinerà al proprio naturale epilogo quando, il 20 settembre, i Sindaci finalmente procederanno allo spoglio delle schede elettorali.

 

Non c’è mai stato nella nostra Associazione, come negli ultimi anni, un periodo così lungo unicamente dedicato ai tormenti di polemiche noiose, inutili, fragili e stizzose, ed alla totale (ed ammessa)  mancanza di qualsivoglia azione, programma o iniziativa.

 

Basti pensare che mentre a migliaia di vecchi soci è bastato il gesto di un attimo -attraverso il mancato rinnovo della quota- per lasciare, o per noia o per esasperazione, il Sodalizio, nessun nuovo socio è stato ammesso da quasi un anno, perché il Consiglio Direttivo non si è più riunito.

 

Sappiamo infatti che il nostro Statuto (superato in molti sensi) subordina ad una strana procedura di ratifica a posteriori l’ammissione di chi invece dovrebbe già essere socio a pieno titolo, dopo esser stato accolto da una Sezione, aver sottoscritto una domanda ed aver regolarmente pagato la propria quota.

 

Se i radioamatori sono una comunità internazionale che non conosce confini, si tratta di concetti molto difficili da spiegare a chi vede che basta dare il numero della propria carta di credito per associarsi immediatamente on-line all’ARRL o alla RSGB.

 

Grazie però a questo codicillo di italico sapore (nessun Consiglio Direttivo, dalla fondazione dell’ARI ad oggi, ha infatti mai negato la “ratifica” ad un elenco di aspiranti soci) i nuovi iscritti sono stati di fatto esclusi dalla votazione.

 

Puro caso o sapiente calcolo? 

 

Nessuno potrà mai dirlo, ma ecco sicuramente un primo motivo per chiedersi se il voto che conosceremo il 20 settembre sarà veramente l’espressione piena –o semplicemente parziale- della volontà dei radioamatori italiani.

 

Ma andiamo oltre: a proposito di “puri casi o sapienti calcoli”, viene alla mente l’erroneo duplice invio delle schede, il quale, oltre ad un danno economico per tutti, ha provocato confusione in molti, ed una reazione stizzita in alcuni.

 

Non parliamo di un nonnulla: circa 2.000 schede inviate per niente e distrutte.

 

* Alcuni, ritenendo di aver già votato, non voteranno più (o, forse, sbagliandosi, utilizzeranno per votare la vecchia scheda al posto della nuova, invalidando così il voto).

 

* Altri, nauseati da una ripetizione di errori che può essere solo giustificata dalla negligenza, si rifiuteranno semplicemente di votare e manderanno tutti a quel paese.

 

Non sappiamo naturalmente se tutto questo sia dovuto a puro caso o sapiente calcolo, ma sicuramente ecco un altro buon secondo motivo per interrogarsi se il voto che conosceremo il 20 settembre sarà veramente l’espressione piena –o semplicemente parziale- della volontà dei radioamatori italiani.

 

Tutto qui ?  Non proprio.

 

Siccome un pensiero tira l’altro, che dire della ulteriore confusione creata sui termini per le votazioni, scritti e rettificati più volte,  nonché del fatto che per le votazioni è stato scelto proprio il mese di agosto, tempo di assenze e di vacanza per la maggioranza degli italiani?

 

Sarà sempre un caso, ma ecco un buon terzo e quarto motivo per essere meditabondi.  

 

La meditazione su tutti questi casi della vita (che in ARI si ripetono con sinistra frequenza) diviene dubbio amletico quando pensiamo al quinto e principale motivo di perplessità, che consiste nel numero di schede realmente stampato ed inviato.

 

Non esistono, su questo aspetto cruciale, riscontri ufficiali, ma unicamente dichiarazioni provenienti da privati, alle quali -al pari di “voti di buona fede”- siamo chiamati a credere, volenti o nolenti, incrociando le dita.

 

Senza scomodare la divertente parodia di DON DX ED IL MALIGNO , non ci può essere alcuna certezza sul voto se non vi sono riscontri seri ed ufficiali sul numero di schede stampate ed inviate, nonché sul numero e sulla identità dei votanti.

 

I nostri Sindaci si inalberano difronte a queste affermazioni, ma sappiano che quando un cittadino esce dal seggio elettorale ha la sua brava scheda timbrata che comprova l’avvenuto esercizio del proprio diritto-dovere di scegliere chi lo deve rappresentare.

 

L’iscritto all’ARI invece, cari Sindaci, non ha nulla, ma proprio nulla, che provi che ha votato (se la sua scheda, per esempio, venisse smarrita dalla posta) oppure che è stato proprio lui, e non “casomai” altri, a compilare “quella” scheda che Voi poi andrete a verificare.

 

Mi dispiace se questo suona spiacevole alle orecchie di qualcuno, ma il dubbio di tutti è la conseguenza delle scelte di pochi.

 

Sappiano infatti i Sindaci che le loro scelte sono state talvolta irragionevoli ed inesplicabili, come quando hanno preferito spendere di più affrancando le buste singolarmente, invece di inviarle con l’affrancatura automatica postale, il che avrebbe consentito oltre al risparmio un riscontro ufficiale sul numero di buste inviate.

 

Quindi, per concludere, ben cinque buoni motivi Quindi, cinque buoni motivi per chiedersi se il voto che conosceremo il 20 settembre sarà  la vera espressione della volontà dei radioamatori italiani.

 

Purtroppo, dopo che l’opera di sensibilizzazione nei confronti dei Sindaci per una maggiore  trasparenza del voto è naufragata, non c’è nulla che ora si possa più fare per sciogliere dubbi che sono forti e legittimi.

 

Il nostro Statuto ha assegnato loro in via esclusiva l’organizzazione elettorale: questo è quanto hanno deciso di fare. Punto.

 

Se poi la “mala sorte” si è accanita nei loro confronti, più e più volte, rendendo il tutto più complicato, sarà stato lo scherzo del destino.

 

Sarà: ma come per gli ultimi fuochi in una notte interminabile, verrà pure l’alba, e conosceremo il risultato.

 

Anzi, lo conosceremo e lo verificheremo: infatti io mi auguro, come tutti i radioamatori italiani si augurano, che nonostante i dubbi, e nonostante tutto quanto è stato fatto per non evitarli, esso possa tuttavia riflettere la volontà della maggioranza degli elettori, qualunque e comunque espressa.

 

Non importa chi alla fine sarà vincitore: basta solo che quanto risulterà sia quanto gli elettori hanno effettivamente voluto.

 

Siccome gli elementi oggettivi di riscontro sono già stati predisposti, nulla dico di più al buon intenditore: sarà compito dei nuovi Sindaci effettuare (anche se purtroppo a posteriori) gli opportuni riscontri sull’avvenuto regolare svolgimento delle elezioni, al fine non solo di poter sciogliere i restanti dubbi, ma soprattutto consentire al vincitore -chiunque esso sia- di potersi legittimamente ritenere rappresentante della volontà della maggioranza degli elettori.

 

I4AWX, Luigi Belvederi

 

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 3-

Da: Carlo L. Ciapetti

 

Radio Rivista, un giornale privato...

 

Carissimo Paolo,

leggo sul numero 139 del Radiogiornale, la lettera di Pietro Marino IT9ZGY.

Questa lettera mi riporta alla mente episodi che vorrei aver dimenticato, dopo 15 anni dalla mia radiazione dall'ARI per essermi opposto ad un modo di gestirla che peraltro non e' mai cessato.

Radio Rivista non era allora - e a quanto pare non e' oggi - la rivista dei Soci ma bensi' il palcoscenico dei "padroni del vapore" che dalle sue pagine hanno sempre esposto solo le loro idee, accusando e ingiuriando chi la pensava diversamente o avanzava critiche senza dare alcuna possibilita' di replica sulle stesse pagine.

In questa stessa linea deve essere collocata la politica editoriale di Radio Rivista: nonostante fossi un Consigliere eletto dai Radioamatori italiani - il "popolo bue", come veniva allora definito da qualcuno - non sono mai riuscito a veder pubblicati quegli interventi nei quali esprimevo considerazioni contrastanti con quelle del presidente (mi rifiuto di usare la maiuscola) e di altri membri del consiglio direttivo (idem).

Il tutto in omaggio a quella liberta' di pensiero e di espressione, sancita dalla Costituzione, che avrebbe dovuto e dovrebbe tuttora essere garantita, in un'Associazione legalmente riconosciuta, non solo ad un Consigliere ma a tutti i Soci (e qui la questione e' diversa, la maiuscola e' collettivamente d'obbligo).

Non ricevo piu' Radio Rivista ma grazie al Radiogiornale - divenuto di fatto l'organo dei Radioamatori italiani - ho potuto rendermi conto che ci sono candidati validi, come Luigi Belvederi I4AWX, in grado di poter essere eletti, capaci - con un'azione onesta, competente, trasparente e impegnata - di poter riportare un'ARI da troppo tempo malgestita alla sua reale natura di organismo rappresentativo dei Radioamatori italiani.

Spero quindi vivamente - in nome di un'affezione che irragionevolmente mantengo nei confronti di questa Associazione, nella quale ho creduto e per la quale ho lavorato con impegno - che queste nuove  elezioni, anche se appaiono "sapientemente" malgestite, possano segnare la fine di un periodo di oscurantismo troppo a lungo protrattosi, facendo tornare l'ARI alla dignita' che le compete.

Ma c'e' una considerazione a margine che mi preme fare: la necessita' di una continua attenzione di attenta partecipazione da parte di tutti i Soci nei confronti della vita associativa.

Da questa considerazione scaturiscono due domande: una a Pietro Marino: "Quando io nel 1988 denunciai le stesse cose, tu cosa facesti ?" ed un'altra a tutti i Soci: "Quanti di voi mi sostennero quando dovetti ricorrere ad Elettronica Flash per denunciare l'operato del consiglio direttivo di allora, quasi lo stesso di oggi ?".

Le risposte non possono essere che queste due, rispettivamente: "Nulla !" e "Nessuno !".

Una lezione per il futuro.

Un cordiale saluto e un grazie per la tua opera d'informazione.

 

73 de Carlo Luigi Ciapetti I5CLC

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 4-

Da: Gilberto [giltec@iol.it]

 

Radiocronache...ARI !!!

 

Ciao,sono Gilberto,IK7LMX iscritto alla sez.di Lecce e al Salento DX Team

Ti invio un articolo per il Radiogiornale con preghiera di pubblicazione

Per info o chiarimenti,contattami pure

Ciao

Gilberto,IK7LMX

 

 

Salve a tutti,

 sfogliando RR del mese di giugno, nella rubrica radiocronache,sono stato attratto da unarticolo a firma di  IK7FIB, Presidente della sezione ARI di Bari,dal titolo Bari-Bar 3/8/1904

Tale articolo che si può anche leggere  allindirizzo web  www.ari.it/bari.htm è il resoconto dellattività radiantistica svolta da tale sezione in occasione della ricorrenza marconiana

Ma la cosa che mi ha colpito è unaltra : la foto del presidente ARI di Brindisi con tanto di impermeabile davanti a un rtx ,allinterno di un bastione della mia città ! Nellarticolo si narra infatti che ....(COPIA/INCOLLA)

 

   Le manifestazioni marconiane dellanno 2004 hanno inizio con lorganizzazione di una mostra della radio tenutasi a Brindisi nei    Bastioni San Giacomo dal giorno 1° al 28 febbraio 2004, in tale periodo la Sezione di Brindisi attraverso il suo Presidente  I7TAC Nicola Tamburano attiva una stazione radio allinterno dei locali con nominativo IQ7PU e vengono effettuati migliaia di   collegamenti in 40 e 80 metri.    

 

Molto bene,si direbbe un qualunque radioamatore ma...non è affatto così !

Lantefatto è che giorno 15 febbraio dopo ben due settimane dallinaugurazione di tale mostra, non sera visto un briciolo di OM locale e allora io,IK7JWX,IZ7CTE,IK7FPX e IZ7DPB ci siamo messi lì davanti allingresso con un tavolinetto, batteria,rig,ed antenna a fare attività valida anche per il DCI.Qualche giorno prima IK7JWX aveva chiesto la nuova referenza BR032 DCI, ma questo forse alla Iq7PU non lo sapevano!

Eccovi una foto dellattivazione :

 

 

 

E successo un casino : il sig.I7TAC ha chiamato al cell.di IK7FPX  per dire che non eravamo AUTORIZZATI. Altra telefonata di IK7FIB,ecc.che diceva che non potevamo stare lì  anziché ci sarebbe stata in seguito  altra occasione a Bari (ma noi eravamo a Brindisi...) e via di seguito. Intanto noi proseguivamo a far radio e a dare dimostrazioni della potenzialità delle onde corte ai presenti, tantè che un assessore comunale lì presente, già ex CB anni 80 ci invitava ad installare la stazione allinterno del bastione per la domenica successiva. Ma ecco che qui arriva un misterioso FAX inviato dallalto dove è scritto che SOLO la sez.di Brindisi E AUTORIZZATA a trasmettere da lì con il nominativo IQ7PU !?!

Allora la domenica successiva ci siam presentati per avere qualche chiarimento...ma nulla : solo loro sono autorizzati !Il sig i7tac ci sventola il FAX dellAUTORIZZAZIONE. Di tale fax ne abbiamo una copia anche noi per chi ne fosse interessato...

Meglio lasciar perdere, ci siamo detti...ma poi un occhiata al cluster http://oh2w.kolumbus.com/dxs/qin.htmlmi fà scoprire che delle quattro settimane di attività e dei migliaia di qso non vè alcuna traccia anziché sono passati una sola volta,il 27/2 alle 09:35 (sic!)

Per fare un confronto, noi con soltanto un centinaio di qso ci siam passati più duna volta (ir7LH)

Mi chiedo chi sia il manager qsl di cotanto traffico e allora vado sul sito della sezione di Brindisi cioè http://digilander.libero.it/ARIBRINDISI/ e scopro che lultimo aggiornamento risale al 14/07/2000 (basta cliccare su il ponte radio R5) .Sicuramente saranno impegnati a scrivere le qsl ....allora!

Chiedo lumi a qualche OM iscritto a tale sezione ma nessun socio era a conoscenza di tale attività!

Poi il giorno dopo un quotidiano locale ha pubblicato pari pari il testo di cui sopra,come riportato su RR...

Allora sì che tutti gli iscritti e tutti i lettori di tale testata sono stati informati !!!

Concludo dicendo che invece di pubblicare notizie false,certi tipi farebbero meglio a stare con i piedi per terra e fare i Radioamatori anziché scrivere cavolate su pagine destinate a cose serie,lette anche allestero ed apparire in fotografia.

 

Tale ridicola ed infantile mania di protagonismo serve solo a perdere credibilità .

 

Grazie per lo spazio concessomi.

Gilberto, IK7LMX

 

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5- 

Prove di prefigurazione di un futuro scenario

Ovvero, come saranno i nuovi OM?

di Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

La nostra società sta subendo dei cambiamenti epocali e sarebbe bene che un numero quanto più alto possibile di persone riuscisse a leggere questi cambiamenti per comprendere che cosa c’è alle spalle di queste mutazioni, perché di mutazioni si tratta. Sono addirittura mutazioni talmente grandi e talmente profonde che produrranno in futuro nella nostra società complessa e organizzata effetti molto importanti, sia in negativo che in positivo.

Permettetemi di fare inizialmente delle considerazioni di ordine generale che ci metteranno in grado di leggere meglio gli accadimenti che dal futuro stanno per diventare il nostro presente.

E’ dagli anni immediatamente seguenti la fine della seconda Guerra mondiale che in Italia sto assistendo ad un fenomeno molto particolare, fenomeno che per tutta una serie di fatti ha iniziato a vivere e a prosperare senza che quasi nessuno se ne accorgesse, o facesse finta di accorgersene.

Questo fenomeno ha un nome e un cognome ben precisi, si chiama “cancellazione, nell’opinione pubblica, del senso della Storia”. Prima di chiarire questa mia affermazione, aggiungo che la Storia difficilmente potrebbe esistere se, contemporaneamente, non esistesse la Memoria. La Storia potrebbe, dico potrebbe, essere maestra di vita se fosse continuamente praticata nel senso di studio e conoscenza. Se ciò non dovesse avvenire, allora la Storia non servirebbe a nulla e si correrebbe il rischio certo che alcuni errori compiuti anche nel passato più prossimo, essendo stati dimenticati, verrebbero ripetuti, con conseguenze facilmente immaginabili. Per questa ragione la società civile dovrebbe continuamente tenere alto l’interesse per la storia onde evitare, appunto, il ripetersi di errori e quant’altro di negativo già fatto in precedenza.

Mentre di contro, per ragioni ben diverse che chiarisco subito, la parte più arretrata e più ottusamente conservatrice della società preferisce invece che il senso della Storia scompaia dalla coscienze della gente. Il momento in cui questa scomparsa dovesse diventare irreversibile, si potranno così riproporre tutti gli errori che hanno così tanto nuociuto a una parte considerevole dell’umanità e, conseguentemente,  si potrà molto più facilmente gestire la società.

Prendiamo ora in esame la categoria di quanti siano interessati alla Fisica. Sto parlando di fisici pratici, di fisici teorici, di fisici matematici e quant’altro esiste nel mondo della conoscenza scientifica. Una delle caratteristiche di questa categoria di persone è il profondissimo senso della Storia che esse hanno. E’ impensabile un fisico che non abbia chiaro da dove viene e dove va. E’ assolutamente impensabile pensare ad un fisico contemporaneo che non sappia per filo e per segno quello che faceva, studiava, sperimentava, un suo collega di cento duecento, trecento anni fa. E’ assolutamente impensabile insomma che un fisico contemporaneo ignori la “sua Storia”. Se dovessero esistere dei fisici ignoranti (uso il termine ignoranza nel senso di non conoscenza, di non consapevolezza) della propria storia sarebbero ben poca cosa, addirittura penso che non ne esistano.

Torniamo ora a noi, a noi radioamatori. La nostra storia personale è, ovviamente e fortemente, caratterizzata dal fatto di trovarsi  all’interno della storia complessa e affascinante della radio, dalla prima scintilla di Marconi ai nostri tempi. Chiunque di noi sa o dovrebbe sapere cosa è accaduto negli ultimi cento anni all’interno delle telecomunicazioni. Chiunque di noi spero, mi auguro caldamente, che si renda conto di far parte di una comunità che è in continua evoluzione, in continua crescita, in continuo perfezionamento delle proprie risorse tecniche intellettuali e culturali, all’interno di un fenomeno scientifico e culturale di grandissima importanza per l’umanità.

I radioamatori fanno parte di uno scenario/sistema universale, ognuno di essi con i propri limiti e con le proprie conoscenze in continua evoluzione, e, non foss’altro che per le suddette ragioni, non possono permettersi il lusso di cancellare quello che hanno dietro le spalle, senza correre il rischio poi di diventare a loro volta una particella non più inscrivibile in un modo di pensare, di progettare, di studiare.

Il radioamatore è la testimonianza vivente di questo straordinario fluire del progresso scientifico e tecnologico nel campo delle telecomunicazioni.

Noi radioamatori, ognuno per la piccolissima parte che gli compete, è il testimone di questa continua evoluzione culturale.

Noi radioamatori siamo gli unici a poter testimoniare con la nostra presenza il grande fiume in movimento che rappresenta la nascita, la formazione e l’evoluzione della radio nella nostra società.

La domanda che mi pongo è la seguente: a che cosa è servito abolire nel 2005 dalla pratica e, conseguentemente dal futuro prossimo venturo, la conoscenza dell’esistenza di uno dei modi di trasmissione nel campo delle telecomunicazioni?

Sto parlando della conoscenza delle telegrafia.

A che cosa può servire cancellare con pervicacia nella mentalità di una categoria di persone, che frequentano la cultura scientifica del loro tempo, il senso della propria appartenenza ad una parte importante della storia della conoscenza scientifica e tecnologica?

Mi spiego meglio.

Perché molti radioamatori, siano essi responsabili di istituzioni, siano essi semplicemente radioamatori, quando sentono parlare di storia storcono il naso, mascherandosi dietro una falsa concezione della modernità?

Quanti di essi dicono e continuano a dire che ormai certe tecniche sono obsolete (magari usassero questo termine!), sono tecniche vecchie, che non servono più a nulla e a nessuno, e che quindi la loro conoscenza/frequentazione va eliminata?

Quasi che il cancellare dalla scienza parti di storia della scienza medesima  sia utile al progresso scientifico e tecnologico!

A questo punto, dopo le prime considerazioni iniziali, proviamo a prefigurarci come sarà la comunità dei radioamatori in un futuro prossimo venturo. Aumenterà certamente il numero dei semplici utilizzatori/compratori di apparati e diminuirà con regolarità il numero di quelli che sono ancora i testimoni della continuità della conoscenza delle telecomunicazioni. Quando questi ultimi saranno scomparsi quasi del tutto, come si chiameranno quelli che saranno rimasti sulla scena mondiale?

Certamente NON si chiameranno, né lo saranno, radioamatori.

Mi riesce difficile, e tra l’altro non ne ho neanche voglia, mi riesce difficile, dicevo, trovare una nuova denominazione con la quale indicare questa nuova categoria, che, sebbene rispettabilissima, non avrà niente in comune con gli ultimi personaggi curiosi di come sono andate e andranno le cose nel campo delle trasmissioni radio.

Semplicemente penso che non avranno nessun nome che li possa individuare come testimoni di una delle avventure scientifiche più straordinarie che hanno mutato il corso della Storia (ancora questa parola!) nell’ultimo secolo appena trascorso. I futuri radioamatori non si riconosceranno più nei grandi sperimentatori (Marconi, chi era costui?), saranno soltanto delle normalissime persone che, anziché usare il cellulare, useranno apparati misteriosissimi che, una volta accesi, permetteranno loro di parlare con altri come loro sulla faccia della terra. Parleranno, parleranno, ma non rappresenteranno più nessuno, più nulla, non saranno più i testimoni attivi di una delle avventure scientifiche più straordinarie della storia (ancora questa fastidiosa parola!) dell’umanità.

Vorrà dire che i pochissimi testardi, quelli che vorranno riconoscersi ancora e vorranno testimoniare la loro appartenenza ad uno straordinario gruppo spirituale, si riuniranno sotto altre associazioni, istituzioni, bandiere, club che non vorranno arrendersi ad un fenomeno così inutilmente stolto e così assolutamente anticulturale come è la cancellazione del senso della storia, o di parti di essa, nella comunità scientifica.

Il fatto che questa negazione, che questa messa in disparte di un segmento della storia della scienza e della tecnica, sia stata portata avanti da parecchie associazioni radioamatoriali di ogni parte della terra, non è di per sè una buona ragione. Dietro queste operazioni lucidamente e ottusamente anticulturali ci sono ben altre politiche economiche che tendono a rendere i radioamatori null’altro che  semplici e ignoranti consumatori di apparati e nulla più. La RSGB solo adesso si sta accorgendo di quello che sta accadendo, quasi non avesse partecipato anch’essa alla cancellazione della telegrafia. Ormai che i buoi sono scappati è troppo facile lasciarsi andare a lacrime di coccodrillo. Non per niente l’idea iniziale di questa cancellazione è venuta tanti anni fa in country che non avevano alle spalle tradizioni storiche antiche e consolidate.

Il problemino, che tra l’altro non credo interesserà nessuno, è il seguente: “come si chiameranno i futuri utilizzatori delle apparecchiature radio trasmittenti? A pensarci bene non ci sarà bisogno di indicarli con un nome ben preciso, perché non servirà.     

Per quanto mi riguarda sono molto contento di appartenere alla categoria di quelle persone che ritengono che la Storia, la partecipazione, la curiosità di sapere e capire come siano andati i fatti è il sale della vita.

Per gli altri, beh problemi loro! Resta però il fatto che, anziché andare avanti, avremo fatto dei bei passi indietro verso un tipo di vita che ci sta facendo lentamente ma inesorabilmente piombare in un nuovo modo di concepire l’ignoranza e nella conseguente barbarie.

Certo è che la cancellazione della Storia non è il solo modo per tornare indietro. Ce ne sono putroppo molti altri che stiamo coltivando, ma di questi altri, se ne avremo tempo e voglia, ne parleremo in altri momenti.

 

di Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

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6-

 

Il CW, il radioamatore,

quanta fatica……e poi?.....

 

Leggo in questi giorni di un provvedimento con il quale la normativa italiana ha recepito una sorta di incoraggiamento per togliere il CW, meglio la telegrafia, come obbligo per i radioamatori, uniformandosi ad altre normative di altri Paesi  e lasciando libero accesso alle frequenze HF anche alle stazioni  con nominativo IW.

 

Premetto che non ho nulla in contrario a questo allargamento che reputo anche ovvio, vista la situazione attuale, ma la cosa mi fa anche un po’ ridere….

 

Ci si chiederà perchè? Non credo che questo provvedimento porterà ad una grande variazione del panorama nostrano. Mi spiego: credo che vedremo un’ondata di subitanea attività nelle frequenze al di sotto dei 30 MHz, da parte di persone che improvvisamente si sentiranno liberi, come da un fardello a lungo portato, ma mai richiesto…., vedremo ed ascolteremo molte novità sulle frequenze sotto i 30 MHz; ascolteremo di tutto…. Credo anche che ci sarà un certo improvviso interesse verso apparecchiature per HF, lineari ed accessori vari, quindi una certa rinascita di consumi (anche se i numeri saranno relativamente bassi….), e poi….. si tornerà al normale oblio di oggi……

 

Perché questo mi fa ridere? Perché personalmente ho già vissuto questa fase, quando avevo 18 anni e non avevo il denaro per acquistare una”stazione” da OM, un RTX per le decametriche, come lo chiamavamo allora (1975), e quando avevo la “patente speciale”. Mi avevano bocciato all’esame di CW, in ricezione, perché… non avevo studiato, non mi ero preparato e giustamente mi bocciarono, per mia fortuna!

 

Io ero fortemente interessato a trasmettere in HF, mi interessava fare prove, esperimenti, arrivare con il mio segnale all’altro capo del mondo, lo volevo. E…. mi misi a studiare. Frequentai allora il corso CW dell’ARI di Roma, studiai ascoltando le cassette registrate, riascoltandole ed esercitandomi e finalmente presentandomi all’esame e conseguendo il massimo dei voti, in fin dei conti senza grande fatica. Ma con un normale impegno spinto e motivato da un normale desiderio.

 

Voglio dire con questo che se un normale ragazzo di 18 anni si “mette sotto” e studia la telegrafia, con i normali mezzi di uno studente,  questo lo può fare anche un normale adulto di xxx anni, se lo desidera veramente…..

Nel tempo il CW, per me, è diventato il modo di emissione normale, anche se non sono un virtuoso, non sono uno “bravo” che “viaggia a 100 wpm, ma il CW è il mio modo di trasmettere, specie perché sono amante del QRP. Ho vari amici a cui ho cercato di trasferire la passione del CW,  ho regalato tasti elettronici costruiti da me, ho proposto di seguire i corsi CW su web, su CDROM, di fare QSO in 144 la sera…. Non uno ancora oggi ha risposto a questi stimoli, ognuno ha mille e un problema e difficoltà!...

Anzi, ho sentito gente usare il software  CWGET, pare uno dei migliori, ma nessuno che si è ancora preso la briga di studiare ed imparare il CW!

 

In compenso ho conosciuto nuovi OM, di varie età, 20 anni, 35 anni, 45 anni, che hanno deciso di imparare e senza aiuto, senza grandi proclami hanno imparato e bene!  Come “segretario” dell’ I QRP Club, conosco tutti i nuovi iscritti da tre anni a questa parte, ed ho avuto il piacere di conoscere fior fiore di persone, persone che usano il bug come fosse  una penna BIC, persone che hanno il tasto automatico e “corrono” a velocità assurde per me…., come persone che ancora oggi mi dicono che il CW è impossibile……

 

Non serve spianare la strada, non è questo che stimola! Ho udito inviti nella Scuola Italiana, ai professori, a divenire “stimolanti” per l’interesse degli alunni; ho udito inviti a divenire più “propositivi”….  Io non ricordo di avere avuto alcuno stimolo esterno a me stesso, alcuna proposta…., ma ricordo di essermi andato a cercare le fonti, i riferimenti, i miei “guru” a cui ricorrere in caso di emergenza, ricevendo tanto aiuto, tanta passione, tanto in ogni caso, primo fra tutti I0BLA a cui devo forse il 90% della  mia impostazione di autocostruttore! Ma ho cercato io, perché a me interessava.

Giancarlo I0XXR è stato un altro mio “riferimento”, persona unica con il suo bug della Vibroplex, il quale non ha mai cercato di “convincermi”, ma che senza saperlo è stato un mio riferimento!

Questo è quello che credo serva ai “novices”, non la strada spianata dagli ostacoli…..

 

Ora si faranno in quattro Associazioni e personaggi vari per prendersi il merito di questo provvedimento; si cercheranno di adescare i nuovi “adepti” delle HF…., ma chi non avrà la passione, quella vera, prima o poi venderà per  mancato interesse apparecchiature di migliaia di euro e, grazie a Dio, il CW rimarrà oggetto di studio di chi lo vorrà veramente.

 

Capisco che le Associazioni  si pongano il problema della mancanza di credito, della diminuzione dei consensi da parte dei radioamatori. Non credo che questi siano problemi risolvibili con la facilitazione dell’accesso al mondo dei radioamatori. Credo che sarebbe opportuno cercare di dare seguito alle iniziative tese alla propaganda, alla publicizzazione della nostra attività. Leggevo tempo fa di un gruppo QRP in Sardegna che ha messo in piedi dei veri e propri corsi di autocostruzione… magari ne avessi avuti io a suo tempo: queste sono le iniziative da incentivare ed aiutare. Ma il resto… rimane propaganda fine a se stessa.

 

Il CW non è un mezzo di discriminazione di elite in seno al nostro già piccolo numero di OM, il CW dovrebbe essere fatto conoscere per quel che è: un ottimo sistema di comunicazione; ma non credo che sia stato l’ostacolo al riempimento delle nostre frequenze od al proliferare di sperimentatori…..  la Società di oggi porta a pensare che basti pagare per avere un servizio: l’essere OM non è un servizio, l’essere OM deve piacere, deve andare, deve essere una Passione, e quando questa non c’è….rimane il nulla. Ma quando questa Passione c’è, possono passare 30 anni e rimane l’emozione, l’amore per un hobby che alle volte sembra qualcosa di più!

 

Oggi siamo tutti euforici: avremo 15000 nuovi utenti nelle HF….. facciamo i conti fra due anni e vediamo di far sì che questi nuovi 15000 potenziali utenti diventino appassionati, diventino sperimentatori, diventino veramente amanti di queste frequenze. Non serve avere una laurea, serve un minimo di voglia, la disponibilità ad imparare, la passione e… l’esempio di chi in HF già da anni ci sta e dovrebbe stare con dignità ed educazione.

 

Alessandro Santucci I0SKK

 

I QRP C #305

 

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 7-

CW CONTRO SMS

Chi è più veloce?

 

 

Il 13 maggio 2005 poteva essere il venerdì 17 ma invece è stato un giorno fausto per il Codice Morse ed in particolare per i due veterani del cw Chip Margelli K7JA ( a sinistra nella fotografia ) e Ken Miller K6CTW ( a destra nella fotografia ).

Durante lo show televisivo “The Tonight Show with Jay Leno” in onda sulla NBC, la coppia di radioamatori ha sfidato una coppia di giovanotti in t-shirt e jeans armati di telefonino; bisognava trasmettere lo stesso testo il più velocemente possibile.

Al via del conduttore Jay Leno, le due coppie, si sono date battaglia; da una parte i due ragazzi con l’sms e dall’altra i due radioamatori con il cw.

La coppia di OM, in tenuta da telegrafisti del XIX secolo della Western Union con panciotto, visiera e farfallino è riuscita a trasmetter il testo molto più velocemente dei loro giovani avversari decretando una schiacciante vittoria.

 

L’ultracentenario cw sconfigge il moderno sms!

Come è abitudine durante le scommesse al “The Tonight Show with Jay Leno”, una spettatrice, di nome Jennifer, è stata invitata a scommettere sul vincitore. Sfortunatamente per lei non ha azzeccato la previsione e si è dovuta accontentare di un buono pasto presso un ristorante thailandese!!

 

I due radioamatori americani per non creare interferenze con le apparecchiature dello studio televisivo hanno usato una coppia di Yaesu FT-817 sulla frequenza di 432.200 MHz in qrp.

Il testo trasmesso da K7JA e ricevuto da K6CTW è stato: “Ho risparmiato un gruzzolo di soldi sulla mia assicurazione auto”.

Il commento finale di Chip Margelli K7JA è stato: “……è stato divertente quasi come l’ham radio, e lo show ha fatto conoscere le potenzialità  delle comunicazioni di base dei radioamatori………”

Prima di questa competizione, in aprile se ne è tenuta una simile in Australia dove la coppia formata da Gordon Hill ( 93 anni ) e Jack Gibson (82 anni ) ha sbaragliato una coppia di tredicenni trasmettendo il messaggio con 18 secondi di scarto.

Per chi volesse guardare e gustarsi l’intero video di 3 minuti può andare a:

  http://www.kkn.net/~n6tv/Text_vs_Morse_Leno_2005_05_13.wmv

 

IW7EEQ Luca - Taranto

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 8-

Le macchine telegrafiche

che servivano per gli esami

finiranno al Museo Storico

delle Poste e Telecomunicazioni

Per conseguire la licenza di radioamatore non sara' piu' necessario svolgere il test di conoscenza dell'alfabeto Morse. Il ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, ha firmato il decreto che prevede l'eliminazione di tale prova gia' cancellata da tempo dalle altre nazioni. ''L'alfabeto Morse non e' certamente andato in pensione - sottolinea Landolfi in una nota - ma si tratta di una decisione dettata dall'evoluzione tecnologica e dalla necessita' di essere al passo con i tempi. Le strutture che venivano utilizzate negli ispettorati del ministero per esami ed esercitazioni non saranno rimosse ma resteranno attive, come ho proposto, per giovani ed appassionati, continuando a ricordare l'importanza che per oltre centosessant'anni l' alfabeto Morse ha svolto nell'ambito dello sviluppo delle comunicazioni. E inoltre - conclude il ministro - disporro' che per queste apparecchiature sia dedicata una sala al Museo Storico delle Poste e Telecomunicazioni di Roma''.

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 -9

 

Diploma COTA

Carabinieri On The Air

 

 

L’idea nasce alcuni anni fa; istituire un diploma radio che rappresenti i colori dell’Arma dei Carabinieri cui sono appartenuto prestando servizio in f.v. nel lontano 1967, è sempre stato un mio sogno nel cassetto. Le difficoltà nel ricercare e raggruppare tutti i Carabinieri in congedo e in servizio con la passione delle radiocomunicazioni amatoriali, si presentava un’impresa ardua di non facile attuazione.

Fu grazie a Stefano IZ6FUQ, l’attuale Presidente fondatore dell’Associazione Carabinieri Radioamatori C.O.T.A. (Carabinieri On The Air) che con il nominativo II6CC iniziò a trasmettere con la propria radio catapultando i Carabinieri nell’etere in occasione del XV raduno A.N.C. di Senigallia (AN)  dell’Aprile 2004.

 

 

E’ dopo questo  raduno che nacque il C.O.T.A. cui io pure ho dato adesione.

Un giorno Stefano reputandomi vecchio radioamatore con esperienza di diplomi, mi chiamò al telefono per chiedere la mia disponibilità ad organizzare una manifestazione radiantistica sostenuta da soli Carabinieri. Fui preso dall’emozione e dall’entusiasmo per la proposta che accettai senza riserve. Subito in me scattò una molla che mi diede la carica necessaria per iniziare a lavorare. Con Stefano iniziai un’intensa attività di scambio di notizie e di dati via telefono e via e-mail, tutte vertenti al 1° diploma C.O.T.A.

In questo scambio d’idee e di notizie si decise, con l’approvazione del Direttivo C.O.T.A., di destinare il ricavato derivato dal contributo offerto dai radioamatori all’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri), a sostegno degli orfani di Carabinieri caduti in servizio. Per completare la cornice, attivare il nostro diploma in occasione del “XVI Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri” - A.N.C. - che quest’anno si sarebbe tenuto a Trento dal 15 al 17 aprile. L’interscambio d’idee perdurò un paio di mesi prima della pubblicazione ufficiale del regolamento su riviste specializzate di settore.

 

Il giorno 12 marzo 2005 alle ore 07.00, (GMT) giorno fatidico, stabilito come inizio della performance, accesi la mia radio e rimasi per alcuni istanti ammutolito con mille pensieri in mente, del resto qualsiasi promotore al momento del “via” di una qualunque manifestazione è assalito da molti dubbi ed incertezze. Ruotavo la manopola della sintonia alla ricerca di radioamatori C.O.T.A., all’improvviso sentii la prima chiamata C.O.T.A., mi rincuorai e cercai anch’io uno spazio libero sulla frequenza per le mie chiamate.  Dopo i primi QSO (collegamenti) mi diedi coraggio a due mani e continuai a chiamare per nuovi collegamenti. Alla fine della giornata ebbi la certezza che il diploma era stato accettato da molti radioamatori i quali facevano la “fila” per stabilire il collegamento radio. 

 

 

Giorno dopo giorno i progressivi del registro di stazione aumentavano a ritmo costante. Molti sono i radioamatori che dopo aver raggiunto il punteggio stabilito per conseguire il diploma, partecipavano alla gara per la graduatoria di merito finale. A volte mi facevano notare la non presenza di qualche attivatore che come me è ancora in servizio attivo ed era assente per ragioni di lavoro.

 

Dopo alcuni giorni, le trasmissioni vennero interrotte per rispettare il lutto della Chiesa Cattolica e di tutto il mondo, per la scomparsa dell’amatissimo Santo Padre Giovanni Paolo II. Un silenzio radio durato alcuni giorni ed approvato da tutti i radioamatori ; un attimo di riflessione per un avvenimento triste ed importante allo stesso modo, che ha coinvolto il mondo intero.

Dopo le esequie, le trasmissioni riprendono con ritmo diverso da quello iniziale, l’avvenimento di Roma ci ha toccato inconsapevolmente tutti, si continua quasi forzatamente per raggiungere il traguardo prefissato.

 

Fu un mese d’intenso lavoro per tutte le diciassette stazioni accreditate C.O.T.A., le quali oltre a mantenere l’impegno preso ognuna nelle proprie possibilità, hanno dimostrato una costante ed alta professionalità nelle trasmissioni, io credo che inconsciamente durante tutte queste operazioni, si abbia agito secondo gli insegnamenti appresi nelle scuole Allievi Carabinieri cui tutti noi abbiamo frequentato. Una scuola che ha lasciato in tutti noi un segno tangibile, che ci portiamo a bagaglio personale nella nostra vita quotidiana, nelle nostre professioni e nel "modus vivendo sociale".

 

200 sono i radioamatori che hanno richiesto il diploma e/o la QSL (cartolina) speciale con l’annullo postale emesso dalle Poste Italiane in occasione del raduno di Trento.

In conclusione:

Oltre 11.000 sono i collegamenti effettuati con oltre 1400 radioamatori di tutto il mondo.

309 collegamenti effettuati in telegrafia;

10502 SSB (in banda laterale);

178 in modo digitale: PSK31-RTTY-SSTV;

390 sono gli Stranieri che hanno partecipato alla nostra manifestazione.

17 sono le YL (donne radioamatrici) che hanno dato colore ed entusiasmo arricchendo con la loro presenza le trasmissioni.

Gli amatori del radio ascolto sono stati altrettanto 17 tutti Italiani.

 

Ringrazio tutti i radioamatori che hanno partecipato e che hanno dato il loro contributo

 

Credo che la soddisfazione mia personale, del Presidente del C.O.T.A. e del direttivo sia anche di tutti i partecipanti per quest’impresa riuscita nel suo intento.

 

Grazie, grazie ancora.

E da buon Friulano:

mandi mandi da IV3HWY Giancarlo

“Award Manager” 1° Diploma C.O.T.A.

Appuntamento alla seconda edizione 2006.             

CLASSIFICHE UFFICIALI

Cat. HF

1° Italiano  - IV3BLS Giovanni 695 punti

1° Europeo - S52RR Roman 136 punti

1° YL - I6YOT  Mimma  417 punti

Cat. VHF

1° Italiano - IZ6FHZ Rosveldo 118 punti

 

Classifiche complete sul sito web  http://www.cota.cc

 

 

Da: ik0zcw Alberto

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10-

 

Da: ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]

A caccia di castelli

 

LABICO QUELLO CHE RIMANE DEL CASTELLO

 

Comune di Labico Foto attivazione di Domenica 21 Agosto RM-060 CASTELLO DI LABICO I0DJV Aldo A.R.I. sezione di Frascati

 

Arrivando in paese dalla S.S.Casilina, venendo da Valmontone, si notano sullo scoglio di tufo, sul quale è edificato il paese, delle strutture murarie che facevano parte dell'antico castello, ora distrutto, risalente al XIV secolo, chiamato Castello di Lugnano. Queste sono due torri ed un tratto della cinta muraria. La prima di queste(vedi foto) è una torre a forma di mezzo cilindro, sulla quale è stato poi edificato il campanile della chiesa di S.Andrea Apostolo. L'altra torre(Torre 1), invece, ha la base a forma di parallelepipedo. Su una delle facce della torre vi è posta una lapide marmorea fattavi apporre da una persona vissuta in quell'edificio nel 1700. La terza "prova" della presenza di una cinta muraria ci è offerta da un rudere di questa e dalla foto scattata prima della seconda guerra mondiale, durante la quale tutta la zona delle mura è stata distrutta.

 

 

 

STORIA: IL CASTELLO O IL COMUNE DI CAVE RM-029 (attivazione di Domenica 21 Agosto

I0DJV Aldo A.R.I. sezione di Frascati)

 

Come rilevansi dall’arch. Comunale degli anni 1552 / 1596, il Castello o Comune di Cave, era munito di tre porte:

1. La prima fu quella dove tuttora dicesi Arco Mastricola, che era l’ingresso d’onore dei Signori del luogo, del Contestabile, degli Ufficiali e dei Consiglieri;

2. La seconda nei pressi di Sant’Anatolia in fondo al Rapello;

3. La terza al lato di Santa Maria Vecchia sulla via delle Tenne.

Tutte e tre servivano per chiudere il paese in momenti opportuni e per la difesa dai malandrini. Erano munite d’armigeri con alabarda, quali guardie fidate degli ingressi e pronte a chiudere al minimo pericolo.

Quando il paese cominciò ad ampliarsi fuori della fortezza, con la costruzione di nuove case, fu necessario aumentare il numero delle porte, che potessero chiudersi in caso d’epidemia straniera.

Difatti riscontriamo che nel 1656 il Consiglio del Popolo, a ciò non si propagasse il colera nell’abitato, che in quel tempo infestava la Campagna, il 1° marzo decise di stabilire una nuova porta in fondo alla contrada Rapello, perché rovinata, ed un’altra al Corso (oggi Vittorio Emanuele), munite di cancelli chiusi a chiave con tanto di sentinelle, vietando il transito a tutti i cittadini dei paesi circonvicini.

E nel 1691, in seguito a nuove epidemie, furono rimesse in assetto tutte le porte del paese che rimase immune dal contagio.

Col progredire della civiltà, e i nuovi indirizzi sanitari consigliati dal Governo Pontificio, non vi fu più ragione di mantenere queste porte e furono perciò dimesse definitivamente.

 

 

 

La data dell'attivazione del Castello di Cervara di Roma e' Domenica 28 Agosto 2005 effettuata da I0DJV Aldo e IZ0FBN Claudio.

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11-

 

W.C.I. (Weekend dei Castelli Italiani)

 

La sezione A.R.I. di Sala Consilina (SA) coadiuvata dalla sezione A.R.I. di Mondovì (CN) ha organizzato il quinto Diploma “WCI - Weekend dei Castelli Italiani” .

L’edizione di quest’anno si è tenuta il 27 Agosto dalle ore 06:00 UTC alle ore 18:00 UTC e  il 28 Agosto dalle ore 06:00 UTC alle ore 18:00 UTC .

 

Scopo: QSO con stazioni operanti DCI - DCI /P .

 

Data : 27-28 Agosto 2005

 

Orari: 06:00 UTC   18:00 UTC SABATO 27

            06:00 UTC   18:00 URC DOMENICA 28

 

Modi: SSB,CW e digitali

 

Bande : 10-15-20-40, 2-6 mt.

 

Categorie: DCI portatile, DCI fisso, OM, SWL

 

Rapporti: Per gli attivatori sarà RST+REFERENZA DCI ( 599-REF???),

per gli OM italiani e extra sarà RST.

 

Per gli attivatori: Ogni referenza attivata andrà gestita come da regolamento DCI con l'obbligo di realizzare i QSO necessari al fine di poterle convalidare, quindi 100 QSO minimo se si tratta di una referenza attivata per la prima volta, oppure 50 QSO minimo se si tratta di una referenza già attivata indipendentemente dal modo di emissione .

Le referenze potranno essere collegabili 2 volte per banda, a seconda del modo, o più volte se un attivatore cambia la referenza, ma gli attivatori non potranno mai passare più di una referenza per volta in caso di referenze multiple attivabili, e si dovrà procedere al cambio referenza solo dopo aver completato i QSO necessari.

 

OM: Realizzare QSO solo con stazioni DCI o DCI/P.

 

Punti QSO : DCI portatile 5 punti, DCI fisso 2 punti, DCI da regione jolly 10 punti, OM 1 punto, Stazioni speciali IR1DCI - IR8DCI 5 punti.

 

Regione Jolly: Basilicata

 

Moltiplicatori: tutte le referenze DCI collegate in modi e bande con emissioni diverse (per tutti i partecipanti, siano essi DCI o DCI/P o OM o SWL ) più le referenze attivate, solo per gli attivatori.

 

Punteggio finale OM/ATTIVATORI/SWL: Punti QSO per moltiplicatori.

 

Premi:                       Saranno premiati:

   il 1° OM

   il 1° SWL

   il 1° OM Attivatore Portatile

   il 1° OM Attivatore Residente

 

La richiesta del diploma dovrà pervenire insieme a 10 Euro o 10 dollari e all’estratto log entro il 30 settembre 2005 all’ Award Manager IZ8AJQ al seguente indirizzo:

Cioffi Erminio (di Michele)

Piazza Umberto 1° n.16

84036 Sala Consilina (SA)

 

L’elenco dei castelli attivi in occasione del diploma sarà pubblicato in anticipo su internet all’indirizzo: http://zip.to/wci2005

Gli OM che parteciperanno come attivatori sono invitati a segnalare in anticipo all’ Award Manager la/le referenza/e che attiveranno. L’ Award Manager IZ8AJQ Erminio può essere contattato telefonicamente al numero telefonico 338-8320790 oppure via e-mail all’indirizzo: iz8ajq@amsat.org

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12-

  

Una Visita all’Osservatorio Astronomico

Franco Fuligni di Rocca Di Papa

 

Con gli amici della Sezione Ari di Frascati e con l’organizzazione di Alberto IK0ZCW  la sera del 12 Agosto 2005 ho avuto l’opportunità di visitare l’Osservatorio Astronomico Franco Fuligni di Rocca di Papa Come al solito prendo il Treno che mi ferma a Marino Laziale dove gli amici mi vengono a prendere per portarmi a destinazione. Il luogo dell’appuntamento è alle 19,30 presso una Pizzeria nei pressi dell’osservatorio.  Ho subito notato con piacere la massiccia presenza di molti amici Radioamatori ed SWL che di solito frequentano la nostra Sezione. Come da programma ci mangiamo una bella pizza, un incontro piacevole e conviviale. Intorno alle 21,00 ci incamminiamo all’osservatorio, talmente vicino che è raggiungibile addirittura a piedi. Nonostante le nuvole dei giorni precedenti e l’aria particolarmente frizzante, il cielo sembra abbastanza libero e l’atmosfera “ abbastanza buia “ per delle buone osservazioni. In questo periodo vi è anche in conseguenza della notte di San Lorenzo il fenomeno delle stelle cadenti. Credo che molti di noi speravano di vederne…….almeno una !!!

Ma per iniziare vorrei spendere qualche riga su questo splendido Osservatorio. Innanzi tutto è gestito da un gruppo di volontari dell’ Associazione Tuscolana di Astronomia. Il progetto inizia alla fine del 1995 quando questo gruppo di volontari inizia a monitorare la zona dei Castelli Romani per individuare “zone buie” e prive, per quanto possibile da inquinamento luminoso. Fra il 1997 ed il 2000 vengono completati tutti i rilievi, trovato una zona ed anche l’interessamento del comune di Rocca di Papa che offre sostegno economico e ristrutturazione dell’edificio sito nei Protoni del  Vivaro presso il centro Equestre Federale.

Dal 10 Dicembre del 2000 ( giorno della inaugurazione ) sono possibili visite guidate per gruppi e scolaresche. L’Osservatorio è cosi attrezzato:

 

- una postazione presso un piccolo prato con alcuni Telescopi Tra cui un Newtoniano da 25 cm ed alcune strumentazione focale.

- Un telescopio principale del tipo Newtoniano del diametro dello specchio primario di 41cm

 

All’interno dell’Osservatorio vi è anche una Visita guidata detta “ Il sentiero delle stelle “ in varie Tappe. Si tratta di un percorso in cui c’è un piazzale con meridiana orizzontale per osservazioni esterne.

In buona sostanza questo è tutto ciò che offre l’osservatorio. Delle vere e proprie visite guidate per introdurci all’affascinante mondo della Astronomia  Amatoriale All’inizio del percorso vi è anche un filmato che spiega tutti i concetti base dell’A astronomia, come l’osservazione Astronomica, cosa sono le Nebulose, le stelle etc. E stato molto curioso ed affascinante guardare attraverso i telescopi, vedere un piccolo ammasso di stelle con attorno un…….vuoto nero !!!

E stata molto emozionante anche l’osservazione al Telescopio grande situato nella cupola che è composto da un cilindro di base di 4 metri di diametro e cupola motorizzata, il tutto controllato da un Personal Computer Portatile.

Penso sia stata una bella esperienza per noi tutti a me ha fatto capire la grandezza dell’universo intorno a noi.

 

 

 

P.S.: Qualcuno di noi li ha visti………le stelle cadenti intendo !!!!!

 

Posso concludere che è stata veramente un’ottima iniziativa.

 

Giancarlo Di Bella IZ0DGI

Via Ruggero Leoncavallo n. 3

00199 Roma

email: telegrafia.iz0dgi@caltanet.it

 

 

Altre info:

 

www.ataonweb.it

 

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 13-

Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]

 

"Ham" significa prosciutto?

 

Anche se letteralmente la parola inglese "ham" significa "prosciutto", non è proprio di questo che si parla quando parliamo di radioamatori!

Ma allora perché l'acronimo "ham" è sinonimo di radioamatore? Quando è nato? Quanti di voi sarebbero in grado di rispondere? Pochi vero?

La versione che viene fornita su alcuni siti americani e ripresa anche da I6HHW Franco Gattini nel suo "Manuale dell'aspirante radioamatore" del 1991 ( graditissimo omaggio al sottoscritto di Fernando Rini I7TZU di Taranto ), è che l'acronimo "Ham" nasca dai cognomi di Albert S. Hyman, Bob Almy e Poogie Murray, operatori del Radio Club dell'Università statunitense di Harvard nel 1908 ( il radio club più antico del mondo!), che usarono come call-sign appunto HAM.

Non contento di questa versione e mosso dalla curiosità di sapere e conoscere, scrivo una e-mail al Harvard Wireless Club con l'auspicio di avere qualche informazione in più.

In maniera molto gentile e disponibile mi risponde quasi subito K3UOC Mike mandandomi un suo articolo apparso su CQ Magazine nell'ottobre 1999.

In questo articolo l'amico Mike K3UOC afferma che, per quanto affascinate, questa non è l'origine dell'acronimo "HAM".

In primo luogo il radio club di Harvard nasce nel 1909; in secundis Albert S. Hyman si laurea in Medicina nel 1918 diventando un noto cardiologo di New York coi suoi studi sui primi pacemakers nel 1932; dai suoi diari non è stato riscontrato  nessun  coinvolgimento in attività radioantistiche, ma la cosa più importante è che nei registri del HWC non è menzionato.

A tutto questo si aggiunge anche il fatto che nei registri universitari dell'epoca non risultano neanche Bob Almy e Poogie Murray.

A questo punto neanche lo stesso Mike K3UOC riesce a dare un finale ed una conclusione alla storia...........

Io però ho trovato un discendente di Bob Almy che asserisce il contrario; se mi risponderà forse potremo aggiungere un tassello a questa storia......e magari vi farò sapere...............

 

Luca IW7EEQ

SWL I7-3390 TA

Capo San Vito - Taranto

http://it.groups.yahoo.com/group/cisartaranto/

 

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14-

 

Da: Francesco, IK0WGF [ik0wgf@libero.it]

 

Ionosfera

Ciao Paolo,

sono Francesco, IKØWGF.

Tempo fa ti ho chiesto di inserire sul Radiogiornale alcune informazioni dell'esperimento ARISS durante la Missioni ENEIDE di Roberto VITTORI, ricordi? In pratica il meraviglioso evento riguardante il collegamento radioamatoriale tra Roberto Vittori sulla ISS e gli studenti di diverse scuole Italiane.

 

Beh, ora ti chiedo di inserire nel prossimo bollettino un appello per i nostri colleghi radioamatori relativo ad un'altro esperimento di alto contenuto scientifico.

 

Parliamo di IONOSFERA, un progetto importantissimo mirato allo studio della propagazione ionosferica curato dal nostro carissimo amico Florio Dalla Vedova IW2NMB, sta portando avanti con successo, con il supporto dell'AGENZIA SPAZIALE EUROPEA.

 

Per il successo di questo esperimento occorre un contributo importante da parte di tutti i radioamatori. Uno è quello di inviare il proprio estratto log HF e/o 5O MHz, per il periodo compreso tra il 01/10/2003 e il 30/04/2005 (formato adif o txt), al nostro caro amico Florio, IW2NBW; email: IW2NMB@AMSAT.ORG o direttamente nel sito WEB di IONOSFERA.

 

Se volete saperne di più, visitate il seguente link in ESA: http://esa-spaceweather.net/sda/ionosfera/index2.htm

e/o

 

http://esa-spaceweather.net/sda/ionosfera/award_360.htm

 

...ed ancora:

 

http://esa-spaceweather.net/

 

Grazie per la preziosa collaborazione.

 

 

73 de Francesco De Paolis, IKØWGF

AMSAT Italia - ARISS Europe staff

 

 

in allegato un'immagine "spaceweather"

 

 

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15-

Da: Andrea [ik4vfb

 

Ciao, ti invio due allegati.

Il primo è per il corso da aspiranti radioamatori.

Il secondo è per il contest delle provincie italiane

in 6 metri.

 

Ti chidevo se potevi pubblicarlo su RADIOGIORNALE,

magari 2 volte quello del contest.

 

 

Grazie

 

IK4VFB Andrea

 

A.R.I.

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

Eretta in Ente Morale con D.P.R. n. 368 del 10.01.1950

Sezione ARI Fidenza (43.02) IQ4FE

Casella Postale 66

Piazza Pontida,14

43036 Fidenza (Parma)

web: www.arifidenza.it

e-mail: arifidenza@arifidenza.it

Fax 178-6083674

Corso di preparazione

all’Esame Ministeriale

per ottenere la licenza di Stazione

Radioamatoriale.

 

Inizio del corso: Lunedì 5 Settembre 2005

La trattazione degli argomenti (elettrotecnica ,radiotecnica , normative e

codici internazionali, codice Morse ) sarà semplice ed intuitiva, per dare la

possibilità a chiunque, a prescindere dalla preparazione scolastica,di

apprendere con relativa facilità i vari concetti illustrati.

Durata del corso: 20 lezioni serali con frequenza

bisettimanale.

Quota individuale: 50 €

Per informazioni ed iscrizioni:

Sito Internet : www.arifidenza.it

E-mail: arifidenza@arifidenza.it

Telefono: 0524- 83290 (dal lunedì

al venerdì,ore ufficio).

 

 

A.R.I.

Sezione di Fidenza - IQ4FE - Casella Postale 66 - 43036 Fidenza (Parma)

 

Contest delle Province Italiane 50 MHz

18 Settembre 2005

Regolamento

Partecipazione:

• La partecipazione e' riservata agli OM italiani.

• Non entreranno in classifica prefissi o nominativi speciali.

• Non si considerano speciali i nominativi permanenti delle Sezioni e delle stazioni

marconiane

 

Categorie:

• A= Singolo Operatore

• B= Singolo Operatore Portatile

Data ed orario:

• Terza domenica del mese di Settembre con inizio alle ore 07.00 UTC fino alle ore

15.00UTC.

La quarta edizione 2005 si terrà il 18 Settembre

 

Modi

• SSB, CW, (entro i limiti di potenza concessi dalla licenza Banda: 6 metri. Da 50000 a 51000

In SSB .E' interdetta in ogni caso (in chiamata e risposta) la porzione di frequenza al di sotto

di 50.150, pena la squalifica.

• La stazione che cambia modo di emissione dovrà rimanere in tale modo per almeno 10

minuti. Alla stazione che non rispetterà questa regola verranno depennati i QSO fino allo

scadere dei 10 minuti (calcolati del primo QSO nel nuovo modo di emissione) e i relativi punti

(sia di QSO sia di moltiplicatori) verranno detratti dal punteggio finale.

• Sono vietate le emissioni cross-band.

Chiamata:

• "CQ I" per il CW, "CQ Italia" per la fonia

Rapporti:

 

RS(T) + numero progressivo + sigla automobilistica della provincia di appartenenza.

Punti:

• Un punto per ogni QSO , ogni stazione si può collegare una sola volta nel modo CW o SSB.

Sono ammessi collegamenti con la propria provincia.

Moltiplicatori:

• Saranno considerati moltiplicatori le diverse province italiane.

Punteggio:

• E' dato dalla somma dei punti QSO realizzati in entrambi i modi per la somma Provincie

moltiplicatori realizzati.

Log:

Per più di 40 QSO è obbligatorio l'invio di log computerizzati, il log dovrà essere inviato in

formato ASCII (.TXT) oppure in formato EXCEL (.XLS). I log computerizzati dovranno essere

in ordine cronologico .

Attualmente di software dedicati a questo Contest, non esistono, ma possiamo consigliarvi

Fastlog e Scialf log, che trovi in www.arifidenza.it/dowload.htm , in futuro cercheremo di

risolvere.

• Dovranno contenere data, ora UTC, banda, modo, progressivo,rapporto dato e

rapporto ricevuto, moltiplicatori e punti. I QSO doppi dovranno essere lasciati nel log,

evidenziati ed il loro punteggio azzerato.

• Dovranno contenere i dati personali e tipo di Categoria.

• Dovranno essere spediti al seguente indirizzo , entro e non oltre il 31 ottobre:

ARI Sezione di Fidenza

casella postale 66

43036 Fidenza (PR)

o a posta elettronica all'indirizzo contest@arifidenza.it

• Farà fede il timbro postale.

• I log pervenuti per qualsiasi causa oltre questo termine saranno considerati Control

Log.

Invio dei log computerizzati via e-mail

 

I log computerizzati possono essere inviati come "attached files" indirizzando a:

contest@arifidenza.it

• I files da inviare sono: il file contenente il log vero e proprio e il file contenente il

foglio riassuntivo.Il foglio riassuntivo potrà, volendo, essere trascritto nel corpo

del messaggio.

• II messaggio di posta elettronica dovrà avere, come soggetto, il proprio nominativo.

• I files inviati dovranno essere rinominati con il proprio nominativo, mantenendo però

l'estensione originale: ad esempio, IK4ABC.DBF;. o IK4ABC.TXT, IK4ABC.XLS

Invio dei log (computerizzati e cartacei) via posta

• I dischetti contenenti i log dovranno essere esclusivamente in formato 3,5" e dovranno

essere inviati all'interno di buste in grado di fornire adeguata protezione, allegando il

solo foglio riassuntivo. Non saranno ovviamente presi in considerazione dischetti

rovinati a causa dell'inadeguatezza dell'imballaggio. Non saranno inoltre presi in

considerazione i log cartacei con oltre 40 QSO.

• L'indirizzo al quale inviare i log a mezzo posta è:

ARI Sezione di Fidenza

Comitato Contest

Casella postale 66

43036 Fidenza (PR)

Squalifiche:

Tutti i log che perverranno saranno accuratamente controllati e gli eventuali errori

riscontrati potranno causare riduzioni di punteggio. Potranno essere oggetto di

squalifica:

o un eccessivo numero di QSO doppi non evidenziati;

o un punteggio dichiarato superiore del 5% a quello accertato;

o il mancato rispetto della regola dei 10 minuti;

o la mancanza del foglio riassuntivo;

o un log e/o un foglio riassuntivo redatto in maniera difforme da come specificato

nel regolamento o non contenente tutte le informazioni richieste.

Il Comitato Organizzatore potrà decidere di soprassedere alla squalifica

comminando una riduzione di punteggio proporzionata alle mancanze riscontrate.

Potranno essere rimossi dal log:

o i QSO doppi non evidenziati;

 

o i moltiplicatori dichiarati due o più volte

• i moltiplicatori errati;

• i nominativi che si dimostreranno chiaramente inesistenti o errati o

inverificabili.

Il Comitato Organizzatore potrà togliere fino a due punti addizionali per ogni punto

rimosso a causa di errore. Ogni decisione del Comitato Organizzatore sarà finale ed

inappellabile. Sarà facoltà del Comitato decidere eventuali forme di penalizzazione

rapportate alle irregolarità riscontrate. L'invio del log comporta l'accettazione del

regolamento e delle decisioni del Comitato Organizzatore.

Control Log

Saranno considerati Control Log:

• i log inviati da operatori che ne faranno esplicita richiesta,

• i log in cui mancherà il foglio riassuntivo o detto foglio non risulterà correttamente

firmato dall'operatore (la

firma non è ovviamente richiesta per i fogli riassuntivi inviati via e-mail)

• i log che non conterranno il calcolo del punteggio,

• i log pervenuti oltre la data del 31 Ottobre , indipendentemente dal loro punteggio.

I log giunti tassati saranno respinti al mittente.

Classìfica e premi:

• Saranno premiati i primi tre di ogni categoria

NOTE:

Per qualsiasi aggiornamento , o notizie in genere del Contest potete scrivere o consultare la

pagina dedicata sul sito Web all'indirizzo: http://www.arifidenza.it

arifidenza@arifidenza.it contest@arifidenza.it

 

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 16-

 

Sapevate che?

Ricerche e traduzioni di IW7EEQ Luca - Taranto

 

  

IL CODICE Q

Il Codice Q ha cominciato ad essere usato a livello internazionale nel 1912 per aggirare i problemi dovuti alle differenze linguistiche nelle comunicazioni radio tra navi e stazioni costiere di tutti i Paesi. Molte delle 50 abbreviazioni contenute nella lista originale e adottate con Accordo Internazionale a Londra,  sono ancora  familiari ai radioamatori dei nostri giorni ( QRN, QRM, QSO ), e sono a distanza di mezzo secolo ancora in uso.

Il termine QSL ha ancora lo stesso significato dato nel 1912.

Alcune sigle per radioamatori sono state introdotte negli anni ’30 da W4IA Ronald.

 

CQ

La chiamata telegrafica CQ nasce in Inghilterra circa un secolo addietro con il significato di “A tutte le stazioni. Una comunicazione per tutti gli Uffici Telegrafici”. Come molti altri termini telegrafici nati per le comunicazioni terrestri, CQ fu adottato anche nelle comunicazioni radio e usato come chiamata generale per tutte le navi della Marconi Company.

Altre Compagnie usavano la chiamata KA fino alla Convenzione di Londra del 1912, che riconobbe CQ come chiamata convenzionale internazionale o segnale di “attenzione”.

La chiamata CQ usata anche dai radioamatori conserva  ancora il significato di “attenzione” ma non tutti sanno che deriva dalla parola francese sécurité.

 

73

La tradizionale espressione  73 ci riporta indietro ai primi giorni delle comunicazioni telegrafiche terrestri. Si ritrova in diverse edizioni dei primi Codici Numerici, ogni volta con definizioni leggermente simili o diverse, ma comunque sempre col significato di saluto o di ossequio.

Il primo autentico uso di 73 lo si trova nella pubblicazione “The National Telegraph Review and Operators’ Guide” , pubblicato per la prima volta nell’aprile del 1857; a quel tempo 73 significava “ricevi il mio amore”!

Durante la Conferenza Telegrafica Nazionale, il significato fu modificato in un messaggio di vaga amicizia. Diventava un saluto generico, una parola amichevole tra due operatori.

Nel 1859, la Western Union Company mise a punto il manuale “92 Code”; una lista di codici numerici da 1 a 92 fu compilato per indicare una serie di frasi standard per gli operatori telegrafici. Qui, all’interno di questo manuale, 73 cambia il significato in “accetta i miei complimenti”, espressione in voga a quei tempi.

Tra il 1859 ed il 1900, molti manuali di telegrafia propinano diversi significati. “The Telegraph Instructor” edito da Dodge lo traduce come “complimenti”. “The Twentieth Century Manual of Railway and Commercial Telegraphy” lo traduce anche come “ricevi i miei complimenti”.

Theodore A. Edison nel suo “Telegraphy Self-Taught” ritorna a “accetta i miei complimenti”.

Ma nel 1908 l’ultima edizione del “Dodge Manual” dà la definizione che ancora oggi riconosciamo a 73, ovvero “distinti saluti”

 

MAYDAY  

Diverse volte abbiamo sentito il segnale di soccorso mayday e naturalmente non ha nulla a che vedere col primo giorno di maggio.

E’ curioso scoprire come anche questa parola derivi dal francese; infatti durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni aviatori americani ricevettero una richiesta di aiuto da commilitoni francesi, m’aidez appunto, che significa aiutatemi.

Da una lingua all’altra il passo e breve e quello che era il “m’aidez” francese è divenuto il mayday inglese.

 

 

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 17-

Da: Umberto Ferdinando Molteni I2MS

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA' 

 

 

Guillaume-Benjamin Duchenne (1806 - 1875)

 

 

Guillaume-Benjamin Duchenne, neurologo francese, nasce a Boulogne-sur-Mer il 17 settembre 1806. Ha introdotto in neurologia l'uso della diagnosi e terapia basate sulle correnti elettriche.

 

Sprovvisto di mezzi finanziari, Duchenne va a studiare a Parigi dove nel 1831 sostiene la sua tesi di laurea su Les Brûlures. Nel 1835, apre uno studio medico a Boulogne dove nota in modo fortuito gli effetti dell'elettropuntura. Ritorna a Parigi nel 1842 per proseguire le sue ricerche sull'elettricità in medicina, ma non fa mai parte ne dei medici ospedalieri ne degli universitari.

 

Contro il parere di illustri fisici e fisiologi, trascura l'elettricità statica a vantaggio esclusivo dell'elettricità 'faradica' indotta da una bobina; ne perfeziona la strumentazione e dimostra le possibilità di questa azione elettrica 'localizzata' per la diagnosi delle affezioni neuromuscolari.

 

Nel 1862 pubblica un'opera illustrata con fotografie intitolata Mécanisme de la physionomie humaine, ou analyse électrophysiologique de l'expression des passions, applicable à la pratique des arts plastiques.

 

L'insieme dei suoi lavori di anatomofisiologia è contenuto nella sua Physiologie des mouvements démontrées à l'aide de l'experimentation électrique et de l'observation clinique et applicable à l'étude des paralysies et des déformations. È autore di importanti studi sulle atrofie muscolari, sulla tabe e sulla paralisi bulbare progressiva. Il suo nome è legato a una forma di atrofia muscolare.

 

Guillaume-Benjamin Duchenne si spegne a Parigi il 18 settembre 1875.

 

 

Cordiali 73 Umberto Ferdinando Molteni i2ms

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 18

 

 

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Capitani coraggiosi

Lavori alla carena prima della partenza

 

Traendo lo spunto dall'omonimo romanzo desidero narrare le gesta del Comandante Gian Biagio Mulas classe 1947 (ex pilota d'intercettori dell'Aeronautica militare Italiana). Dottore in geologia con 20 anni di servizio passati nell'Arma azzurra. Oggi avendo dismesso l'uniforme azzurra si dedica ai viaggi per mare in barca a vela in solitario,con la ULYXES (cutter di 12 metri) con l'intento di circumnavigare il globo terrestre con puntate  fino alle estreme latitudini Nord il tutto salvo imprevisti in tre anni.

L'essere anche radioamatore (is0ezz) lo aiuta a tenersi in contatto con la grande famiglia dei Radioamatori, per coloro che volessero conoscere le sue imprese attuali e passate il Comandante Gian Biagio ha anche un suo sito su Internet (gestito , dall' A.R.S.  associazione radioamatori Sarda con sede in Cagliari) Sul sito (www.cqis0.it/ars/vela) sono visibili centinaia di immagini scattate dal Comandante durante la sosta nei porti di attracco dove e' approdato is0ezz, a partire dai porti di attracco della Sardegna, delle isole Canarie, le spiagge dei Caraibi , l'isola della Guadalupa, l'isola della Martinica eccetera. Per il Comandante Gian Biagio e' senz'altro lodevole aver coinvolto nella sua impresa la quinta classe elementare della scuola Statale "Italo Stagno" unitamente alla sua insegnante Angela (is0cla)

anchessa radioamatrice. Spesso e volentieri tutti gli alunni unitamente all'insegnante inviano messaggi affettuosi al Comandante in navigazione in solitario, Il Comandante Gian Biagio avra' un bel da fare durante la traversata oceanica, visionare le carte nautiche, ascoltare informazioni metereologiche, tenere d'occhio la  bussola, osservare lo schermo dell'eco scandaglio, osservare lo schermo Radar, ascoltare eventuali chiamate alla radio dagli amici radioamtori sardi che periodicamente gli comunicano le condizioni meteo delle zone  in cui sta navigando, in  banda HF sulla frequenza di 14.320.00 kHz oppure su 21.320.00 kHz, in caso di burrasca azionare la   pompa di sentina, tenere la barra del timone e governare le vele dell'imbarcazione e se ci rimane un poco di tempo cercare di riposare e rifocillarsi. Per intraprendere una navigazione in soltario occorre essere persone determinate e coraggiose, in quanto i pericoli possono essere molteplici: Tempeste, burrasche , pirateria, tronchi d'albero galleggianti alla deriva, incappare in un banco di reti da pesca, bassi fondali e per ultimo uno scongiurato tsunami eccetera. Non di meno e' necessario conoscere tutta la strumentazione per fare il "punto nave" tramite il "Loran" o tramite i "radiofari". Quando il Comandante Gian Biagio volava sui Jet forse aveva come compagno di volo il "navigatore", ma con la navigazione marina in solitario deve fare tutto da solo.

Per chi desiderasse seguire passo passo le imprese del Comandante Gian Biagio puo' visitare il sito dell' associazione radioamatori sardi www.cqis0.it/ars/vela che e' anche il sito ufficiale di is0ezz.  Su detto sito figurano i log dei collegamenti radio con la ULYXSES la imbarcazione di is0ezz e elencazioni delle varie tappe e centinaia di immagini (con possibilita' di ingrandimento) di foto scattate dal Comandante nei porti di attracco inoltre possono essere letti i messaggi inviati dalla scolaresca e dalla sua insegnante  e destinati al Comandante Gian Biagio in Navigazione. Possono essere ascoltati i file audio multimediali (registrati) dei collegamenti Radio di coloro che desideravano contattare il Comandante Gian Biagio in navigazione un plauso va all'A.R.S. (associazione radioamatori sardi) e ha tutto il suo Staff di Radioamatori e Informatici che hanno fatto e continuano a fare veramente un bellissimo lavoro per illustrare le imprese del Comandante G.B.

 

Navigando di bolina stretta

 

Arcobaleno in alto mare

 

Comandante Gian Biagio Buon Vento al timone

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da Ik8jzk Ruggero NA

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19-

 

OM camperisti

 

La situazione degli OM camperisti inseriti nell' elenco presente all'interno del mio sito ( in data 25/8/05) e' la seguente:

 

zona 1, IX1       = 17

zona 2            = 23

zona 3, IN3, IV3  = 18

zona 4            =  7

zona 5            =  7

zona 6            =  2

zona 7            =  0

zona 8            =  2

zona IT9          =  2

zona I0           =  8

zona IS0          =  1

 

Di questi, il 14% sono anche attivi in APRS.

 

Questo  elenco, utile per scambiarsi informazioni di vario genere inerenti sia al mondo del turismo itinerante che al mondo della radio, lo puoi trovare in http://www.bedetti.com/ik2ane.

 

Saluti.

 

IK2ANE - Walter

 

 

20-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[300 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[200 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 800 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 35 euro]

 

- trasmettitore BC 604 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di quarzi, privo d'accessori, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 40 euro]

 

- dinamotore DM-36 a 24V per BC 603-683 e non solo.

[15 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 100 euro]

 

- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:

 n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.;

 n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 400 euro]

 

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[400 euro]

 

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[50 euro]

 

- base antenna modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.

[40 euro]

 

- sacca per trasporto stili d'antenna BG 56-A.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[25 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- telefonino SAGEM MY X5-2 con fotocamera, nuovo, mai utilizzato, due anni di garanzia, colore grigio, marchiato Tim, ecc.

[40 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

 

- mounting FT237.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

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Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]

 

Posseggo una cinquantina di quarzi marca Labes sulla banda nautica VHF.

Vendo anche quattro isolatori ceramici ottimi per la costruzione di dipoli filari.

Cedo a migliore offerente.

Luca IW7EEQ

SWL I7-3390 TA

Capo San Vito - Taranto

http://it.groups.yahoo.com/group/cisartaranto/

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Da: Carlo Besutti [iw2dgq@aliceposta.it]

 

Salve

prima di tutto complimenti per il Radiogiornale e per gli articoli interessanti, peccato che non vi sia nessuno che parli dell' ATV ovvero della trasmissione Televisiva Radioamatoriale.

 

Per favore se poi mettermi questa inserzione nel Mercatino

Vendo Convertitore solo RX per la ricezione dei 2,4 Ghz in ATV  il tutto è autocostruito e funzionante al 100%  il tutto per 50 Euro.

Per eventuali foto o contatti  : iw2dgq@aliceposta.it

Cordiali saluti de IW2DGQ Carlo Quistello MN

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Da: Piero Valle [piero.valle@libero.it]

Da Piero IZ1CQY

Vendo antenna veicolare autoaccordante per apparati YAUSU, "ATAS 120" ultimo modello, lavora in continuita

da 40m. fino a 70cm. cinque mesi di vita

usata una volta sola, vendo per inutilizzo.

E-mail piero.valle@libero.it

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Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

Visto e considerato che ormai il CW non sarà più oggetto di prova d'esame per il conseguimento della patente A, molti non avranno tante opportunità di apprendere il tanto deprecato CW. Presso le Sezioni già è difficile trovare la disponibilità di un buon OM che si dedichi all'insegnamento. Poi, in modo particolare, i tanti che vivono in paesi dove le sezioni sono lontane, incontrano maggiori difficoltà.

Bene, adottando seriamente il mio Corso, nel quale non viene mai pronunciato nè il punto nè la linea, portandolo a buon fine, ci si può dedicare alla radiotelegrafia senza troppi patemi d'animo. Esso, il corso, è costituito da 2 CD che contengono 14 lezioni di base, 10 esercizi a velocità progressiva, esercizi a 80 90 100 110 e 120 cpm, tutte le abbreviazioni in uso, segni interpunzione, vocali accentate, voci del codice Q, registrazione di collegamenti da me eseguiti, PDF, spelling saltuario per non perdere l'ordine dei gruppi, dimostrazione video circa l'uso del tasto verticale.

Una infinità di consigli pratici ed esercizi specifici che si riferiscono a tutto il programma sin qui descritto.

Preciso che tutto ciò che si ascolta, è stato da me battuto con il tasto verticale, primo CD, e tasto orizzontale il secondo.

Il PC è stato usato solo per la registrazione. Nulla, ripeto, nulla è stato lasciato al caso ed ha una continuità logica. Non esistono indovinelli di nessun genere. Si apprende in modo unico ed è alla portata di tutti.

Ciò è frutto della mia esperienza di Marconista dell'Aeronautica Militare  (dal 1953 al 1991) e di radioamatore dal 1974. Aggiungo, che durante e dopo l'uso del corso, io sono sempre disponibile per ogni consiglio, via fono o internet.

Il contenuto dei due CD MP3  è di oltre 1174 MB.

Per quanto sopra, io chiedo 10 euro, via posta prioritaria. Io spedisco immediatamente con stessa modalità.

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

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"UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

TIENI  IN FORMA LA TUA MENTE IMPARANDO, MANTENENDO, RAFFORZANDO IL CW, DIVERTENDOTI! Il pc ti  somministra il CW. Tu batti subito la traduzione. Se esatta il pc ti somministra un altro esercizio. Se la traduzione e' errata, ti risomministra il medesimo sino a quando rispondi in modo corretto. Solo allora prosegue. Non occorrono listati di controllo, al contrario di tutti ma proprio tutti gli altri corsi in circolazione, anche i più recenti, siano essi in cassette o in cd per impianti musicali. E' il computer che fa tutto. Tu devi solo ascoltare e battere la risposta sulla tastiera, sino a quando ti accorgerai che... il miracolo si compie: stai imparando a tradurre il CW!  Tutto questo alla velocità a scelta di 25/40/60/80/100/120 battute, con una progressione selezionabile da 1 a 42 caratteri di lettere, numeri e segni di punteggiatura. Alla fine, se ti interessa,  il computer ti dirà quanti esercizi hai fatto, quanti corretti, quanti sbagliati, la percentuale di errori, oltre naturalmente ad elencarti quest'ultimi.   E tanto altro per imparare a ricevere e trasmettere in CW con lo stesso sistema di apprendimento: il Codice Q, le abbreviazioni telegrafiche, etc.  185 MB di materiale interattivo per il CW. Su cd a 15 euro, spese di spedizione comprese.

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS -  ugolangella@virgilio.it  - Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI (To) - Tel. 011 95 86 167

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Cercasi ponte VHF professionale

 

La sezione ARI di Arezzo cerca ponte radio VHF professionale, preferibilmente Motorola, solo se perfettamente funzionante. Contattare il Presidente della sezione IW5DWD Silvano Sandroni 368.3067331 elettrochimera@yahoo.it

 

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 21-

 INFORMAZIONI

 ATTENZIONE agli allegati!

Per evitare spiacevoli sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero arrivare messaggi del genere non apriteli e cancellateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO CONTENERE PERICOLOSI VIRUS!

Per gli stessi motivi invitiamo tutti a non inviarci files allegati!

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Per poter continuare a ricevere il Radiogiornale e la posta in generale, ti consigliamo di eliminare i messaggi giacenti, o di scaricarli sul tuo PC.

Il Radiogiornale, è indipendente e non ha legami associativi con nessuno, viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori iscritti nella lista di distribuzione ed è disponibile nel sito WWW/ Radiogiornale,org. Tutti  i radioamatori iscritti nella Mailing-list possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo,  

 Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi coinvolgimento in merito.

Chi desidera iscriversi al Radiogiornale deve inviare richiesta per essere inserito nella Mailing-list a Radiogiornale@fastwebnet.it  indicando  il nominativo, il nome e cognome e il proprio indirizzo di posta elettronica (E-mail).

COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA  SENZA FINI DI LUCRO INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI

La manutenzione dei sistemi informatici del Radiogiornale  

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