Radiogiornale 145

  29 ottobre 2005

 Questo è il sito web  http://www.radiogiornale.org

PER PRELEVARE TUTTE LE COPIE

DEL RADIOGIORNALE

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Sommario:

  1 - Finalmente di classe A!;

  2 - ARI-RE a Eurosot 2005; 

  3 - Attenti alle rapine via Internet;

  4 - Importante Manifestazione A.R.I. per il 5° Diploma Palazzo Reale di Caserta;

  5 - 700 SMS alla settimana e finisce dallo psichiatra;

  6 - Concorso ESA per i Radioamatori;

  7 - Evento sismico simulato a Giuliano;

  8 - Rispondono a Franz I3FFE;

  9 - Risultati votazioni CISAR;

10 - Vittoria;

11 - Erano le lampadine a disturbare i televisori;

12 - Insieme ARI ed ERA celebrano il Kolbe day in Sicilia;

13 - Quando la radio avvicina gli uomini;

14 - Software per OM disponibile al sito della Sezione ARI di Cassano delle Murge BA;

15 - Onde e loro propagazione 8;

16 - Mostre & fiere;

17 - Errata corrige;

18 - Nuova versione del programma Tunercontroller;

19 - Nuova Associazione;

20 - Novità nel sito degli OM camperisti;

21 - Mercatino radioamatoriale;

22 - Informazioni

 

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 1-

Da: iw2cxj

 

 

 

Finalmente di classe A!

 

Cari amici,

                La vicenda del rinnovo licenza con nominativo ex cept B si è conclusa nel migliore dei modi, l'Ispettoreto territoriale della Lombardia mi ha mandato una nuova autorizzazione (questa volta di classe A) con in mio vecchio nominativo ex classe B ed udite udite in formato carta di credito!!!!!!!!

 

      Ottimo lavoro, finalmente! 

 

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 2-

ARI-RE A EUROSOT 2005

 

Un’importante esercitazione internazionale di protezione civile svoltasi in Sicilia, con la presenza del volontariato, ha visto la attiva partecipazione dei Radioamatori italiani dell’ ARI-RE che si sono distinti per organizzazione, tempestività e capacità operative, suscitando il compiacimento delle autorità presenti..

La serie recente di eventi catastrofici che ha investito molti paesi europei ha dato forza ad una spinta significativa verso forme di più efficace collaborazione tra le Protezioni Civili dei Paesi dell’Unione.

Con questo obiettivo fondamentale, è stato istituito a suo tempo il “Meccanismo comunitario”, per Decisione del Consiglio Europeo, nell’ottobre 2001. Il Dipartimento della Protezione Civile italiano ha sempre favorito lo scambio regolare di informazioni tra tutti i livelli del sistema e le attività di formazione, tra cui le esercitazioni delle componenti che intervengono nella Protezione Civile, nella convinzione che queste attività hanno un ruolo fondamentale nel rafforzare il sistema nazionale.

La Commissione Europea ha approvato la proposta italiana di una esercitazione internazionale avente per scenario un forte evento sismico nell'area della Sicilia Orientale (nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa per un totale di 1.727.414 abitanti), con gravi conseguenze anche sull’area industriale di Priolo Gargallo.

L’esercitazione si è svolta tra il 13 e il 16 ottobre 2005 con il coinvolgimento di tutte le strutture e componenti del Servizio nazionale di protezione civile e la partecipazione di Francia, Grecia, Portogallo, Svezia e U.K., sia in fase di preparazione (Core Group), sia durante l'esercitazione, attraverso l’invio di esperti e squadre S.a.R. (Search and Rescue).

Hanno partecipato anche un osservatore per ciascuno dei restanti 19 Stati Membri e rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali (UN organisations, EU applications countries, EEA Countries, NATO, Paesi EUROMED).

L’esercitazione, nella sua componente nazionale, ha inteso verificare l’efficacia del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Durante l’esercitazione sono state intraprese e verificate una serie di attività che di norma vengono svolte durante un’emergenza. Sono stati insediati i centri di coordinamento sul territorio (DI.COMA.C, 3 CCS, 46 COM, 91 COC) e le aree di ammassamento delle squadre operative; è stato attivato il sistema di comunicazioni in emergenza sul territorio della Sicilia Orientale con la partecipazione delle strutture motorizzate dell’ARI-RE.; coordinate dal neo eletto Delegato ARI-RE Nazionale Alberto Barbera IK1YLO che ha attivato i vari regionali per la costituzione della colonna mobile attrezzata,  composta da molti radioamatori provenienti da varie sezioni.

 

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 3-

ATTENTI ALLE RAPINE VIA INTERNET

  

Come ti rubo i dati

 

 

Un’ondata di frodi elettroniche sta mettendo in ginocchio gli italiani. Tra bancomat clonati e furti di dati via e-mail, non è semplice difendersi dalla forza della tecnologia. L’unica difesa è diffidare da situazioni che non convincono al cento per cento e seguire alcuni semplici, ma utili consigli. (i.sa)

Attenti all'e-mail

Non cliccare su quel link

Una nuova forma di truffa online

Imbroglio in Rete

Come difendersi da una bufala e uscirne vivi

Bancomat clonato

La paura vien dal bancomat

Sportelli truccati e spie ovunque

Bancomat o sandwich?

Attenzione al doppio strato

In Virgilio

Il Grande Fratello ti guarda

Occhi indiscreti intorno a noi

Le banche online

Comode e meno costose, ma anche sicure?

 

Non cliccare su quel link

 

. Il testo del messaggio vi chiede di verificare i dati personali e di rispondere con quelli corretti. Attenzione: può essere una truffa

- Banche online

- Tutto sul 'phishing'

- Antivirus online

Il mittente dell’e-mail è Banca Intesa, UniCredit, Fineco, eBay o un altro. Il testo del messaggio vi chiede di verificare i dati personali e di rispondere con quelli corretti nel caso fossero errati oppure di registrare di nuovo l’account perché il termine di validità sta per scadere. Guarda caso, avete un conto Intesa o un account su eBay e i dati indicati nel testo sono effettivamente errati, quindi decidete di rispondere indicando quelli giusti. E’ il modo migliore per entrare nel giro del ‘phishing’, un neologismo nato negli Stati Uniti che unisce le parole ‘phone’ (telefono) e ‘fish’ (pescare). Insomma, avete abboccato all’amo. E l’e-mail è una truffa e state per fornire i vostri dati a degli sconosciuti.

Come ti adesco

Nel testo del messaggio vengono indicati i vostri dati, reperiti evidentemente da qualche newsletter o mailing che avete compilato su Internet. Per rendere il contenuto credibile, vi si chiede di verificarli e registrarli nuovamente oppure vi si dice che i dati stanno per scadere e che bisogna digitarli di nuovo. Per modificare i dati viene inserito un link sul quale cliccare. Si apre una pagina identica a quella del sito originale. Ma, attenzione, perché spesso non lo è.

 

La truffa corre in Rete

 

Come riconoscere una bufala all'interno di un messaggio di posta elettronica

- Il caso Katrina

- Migliaia di persone clonate

- Programmi per la sicurezza

Innanzitutto, se non avete un contro Unicredito (o con gli altri istituti da cui avete ricevuto l'e-mail), è impossibile che i dati riportati nella mail siano errati. In realtà, Unicredito non può avere i vostri dati perché non glieli avete mai dati. Idem per eBay: se non avete mai acquistato o venduto nulla in un’asta online né tantomeno su eBay, è impossibile che stia scadendo il vostro account. Semplicemente, non ne avete mai avuto uno.

Occhio al testo

Spesso, chi invia le e-mail-truffa in giro per il mondo, utilizza traduttori automatici per localizzare il testo. Questi programmi sono fantastici, utili ecc, ma non perfetti e non sono in grado di cogliere le sfumature delle diverse lingue. Pertanto, se il messaggio che vi arriva si presenta con errori di consecutio temporum, accordi sbagliati (femminile-maschile, singolare-plurale) e via dicendo, è sicuramente una bufala.

Scopri le differenze

Ma mettiamo il caso che siate clienti della società che vi scrive. Una volta cliccato sulla URL, studiate la pagina Web nei minimi dettagli. Spesso ci sono errori di spelling, le lettere sono invertite, i colori non sono gli stessi dell’originale. Per fare il confronto, basta aprire un’altra pagina Web digitando la vera URL dell’azienda e verificare se ci sono differenze (come quel giochino che si fa sulla Settimana enigmistica in cui si devono scoprire in cosa sono diversi due disegni apparentemente identici).

I link giusti

Nel caso aveste qualche dubbio, ecco il link corretti degli istituti bancari e delle società prese di mira dai truffatori - a loro insaputa e senza la loro responsabilità – per verificare grafica e dati personali:

Banca Intesa

UniCredit (e non Unicredito!)

Fineco

eBay

 

La paura viene dal bancomat

 

Dal momento in cui valicate la porta del bancomat, occhi aperti e attenzione a ogni singolo dettaglio

- Grande Fratello in Rete

- Grande Fratello intorno a noi

- Il bancomat nella mano

 

Chi avrebbe mai pensato che lo sportello del bancomat non fosse un vero bancomat? Eppure le recenti cronache hanno provato che le frodi possono essere a ogni angolo della strada, nel vero senso del termine. Fate attenzione, allora, a ciò che può nascondersi dietro a quello che sembra il gesto più sicuro e normale che ci sia: prelevare denaro. Dal momento in cui valicate la porta del bancomat, occhi aperti e attenzione a ogni singolo dettaglio. Se qualcosa non vi convince, cambiate sportello e avvertite l’istituto di credito in questione. Se un estraneo riesce a impossessarsi del vostro PIN, può prosciugarvi il conto corrente in men che non si dica.

Il Grande Fratello ti guarda

Uno dei sistemi impiegati per riuscire a carpire i cinque numeri che compongono il PIN del vostro bancomat è inserire una telecamera nascosta all’interno della cabina. Oggi esistono telecamere talmente piccole che possono essere messe ovunque: sopra la porta d’ingresso – quindi alle vostre spalle - , in un angolo dello sportello vero e proprio e in molti altri angoli.

Sorridi, sei su Candid camera

Fate un piccolo giro di ricognizione con gli occhi prima di digitare il codice segreto. E poi, coprite con la mano la tastiera alfanumerica quando digitate le cinque cifre. Non si sa mai.

 

Bancomat o sandwich?

 

Qualche mente criminale ha trovato il modo per truccare il bancomat sostituendo (o coprendo) la parte metallica – in gergo, ‘skimmer’, quella che racchiude tastiera e le fessure per la carta plastificata, per lo scontrino e per la fuoriuscita del denaro - con una lastra del tutto simile, ma che nasconde altro. Viene usata per clonare le carte di credito e i bancomat. Per esempio, può avere una finta tastiera che in realtà memorizza tutti i PIN su un computer remoto oppure può nascondere un telefono cellulare che registra gli impulsi emessi quando si digitano i numeri sul bancomat e che li invia a un altro telefono a sua volta collegato a un pc. In questo si registrano sia il PIN sia il numero seriale riportato sulla banda magnetica e si possono replicare su nuove carte.

Toccare con mano

E’ proprio il caso di dirlo: per controllare che il bancomat al quale vi rivolgete non sia coperto da uno ‘skimmer’, cioè da un falso sportello, toccate un po’ ovunque la parte metallica che comprende la tastiera e le fessure per la carta, per la ricevuta e per la fuoriuscita del denaro. Se è un po’ traballante, se notate che non è ben fissata al resto della macchina, se la carta fatica ad entrare nell’alloggiamento, annullate l’operazione e avvertite l’istituto di credito. E’ meglio perdere qualche minuto in più cercando un altro sportello che i vostri soldi.

 

L’e-banking seduce sempre di più

 

Sono sempre più numerosi gli utenti di Internet che diventano clienti di banche online. Una scelta dettata dalla comodità e dalla crescita dei costi delle banche tradizionali

 

La banca online piace sempre di più: tra dicembre 2004 e marzo di quest’anno ha conquistato 400 mila nuovi clienti.

Un mercato in espansione, la cui crescita è ulteriormente accelerata dagli attuali clienti che già dispongono di un conto corrente online e che sempre più utilizzano i servizi online.

Complici della svolta una maggiore dimestichezza con Internet e la diffusione della banda larga.

E’ questo la fotografia che è emersa dal monitoraggio trimestrale sulla finanzia online realizzato da CommStrategy E Nielsen//NetRatings.

La sensazione che si ricava è quello di un settore in forte fermento e che, sopratutto per quanto riguarda l’e-banking, solo ora sta mostrando le proprie potenzialità.

L’online potrebbe diventare un’occasione per rianimare un mercato oramai saturo come quello delle carte di credito. L’indagine evidenzia come i siti dei grandi player, nonostante il rilevante traffico in termini di utenti, offrano ancora pochi servizi.

L’utilizzo del canale digitale si pone come una possibile soluzione per individuare nuove opportunità di sviluppo e di ricavo.

 

E-banking, che scoperta

La scoperta dei servizi delle banche online è la costante che emerge con più forza dall’indagine. Un cambiamento di approccio che ha il sapore di una vera e propria scoperta delle potenzialità della rete. Anzi, come si è visto, per certi versi si tratta di una riscoperta da parte dei clienti che già dispongono di un conto corrente online e si stanno convertendo anche all’uso dei servizi di e-banking. Un fenomeno che sta diventando rilevante visto che nei soli mesi del 2005 il tasso di conversione è aumentato del 55%

In futuro il numero degli utilizzatori dei servizi di e-banking pare così destinato ad aumentare, spetterà agli istituti cogliere la sfida mettendo a punto servizi sempre più su misura e semplificando le interfacce e le modalità di utilizzo.

 

Il Grande Fratello ti guarda

 

Occhi e orecchie indiscreti sono tutt'intorno a noi. Senza avvertire la loro presenza, dai satelliti alle antenne telefoniche, qualcuno ci spia. E un domani potrebbe essere anche peggio. Le tecnologie degne di George Orwell

Occhi indiscreti

Quando i satelliti sanno sempre dove sei

 Pericoli di Internet

Attenzione a lasciare tracce nella Rete

 Cellulare nemico

Anche il telefonino ti può localizzare facilmente

 Etichette intelligenti

Sanno i nostri gusti in fatto di acquisti

 Bluetooth? No, grazie

Fate attenzione agli intrusi

 Reti senza fili

Quando la minaccia arriva dalla strada

... e in futuro

Chip sotto pelle

Uomini o cyborg? Qualcuno si è portato avanti

 Bracciali elettronici

La tecnologia applicata alla sicurezza

 

  

La minaccia viene dal cielo

 

Il GPS è il sistema di localizzazione più diffuso al mondo

 Nati come sistemi di sicurezza, i localizzatori satellitari, detti anche GPS (Global Positioning System), servono per controllare dall'alto obiettivi militari e, ultimamente, sono stati applicati anche a scopi più pratici. Funzionano con l'ausilio di satelliti e hanno gli usi più disparati. Quando vengono installati su computer palmari o telefoni cellulari servono per calcolare un percorso, ma anche per inviare un segnale d'allarme al soccorso stradale in caso di incidente o malore e, infine, se installati sull'automobile, funzionano da sistema antifurto perché consentono di ritrovarla più facilmente sapendo esattamente dove si trova.

   Se però le informazioni rilevate dai sistemi satellitari dovessero cadere nella mani sbagliate, addio privacy! Chiunque potrebbe sapere dove si trova una persona senza che questa sappia di essere 'guardata'. Sarebbe un'arma eccezionale per le mogli che desiderano sapere in qualunque momento dove si trovi il marito (o viceversa). Tanto più che ultimamente i trasmettitori satellitari vengono incorporati nei computer palmari e nei telefoni cellulari (A-GPS), pertanto è sufficiente agganciarsi al dispositivo per seguire la persona passo dopo passo. E' in questo modo che polizia e militari riescono spesso a localizzare terroristi e malviventi.

   Fortunatamente, l'accesso ai satelliti non è così facile. Soltanto gli addetti ai lavori possono utilizzare questi sistemi e si spera ne facciano un uso corretto. Così come si spera che gli operatori di telefonia mobile rispettino la privacy dei loro clienti. Infatti, attraverso le antenne telefoniche sparse su tutto il territorio (quindi, anche fuori dal proprio Paese), è possibile intercettare un determinato numero e sapere più o meno in quale zona di copertura si trova. Anche questo sistema viene spesso impiegato dalle forze dell'ordine per rintracciare persone scomparse.

   Contro l'occhio indiscreto dei satelliti purtroppo non è possibile fare nulla, se non rinchiudersi tra le quattro mura. Né è possibile sfuggire all'intercettazione delle antenne dei cellulari, a meno che si riesca a vivere senza un telefonino. E purtroppo sono pochi coloro che riescono a farne a meno.

 

Le tue tracce su Internet

 

Possiamo essere spiati durante la navigazione sul Web

La Rete, oltre ad essere uno dei maggiori servizi di comunicazione attualmente utilizzati, può essere anche usata per violare la privacy oltre che a infastidire in continuazione le navigazioni sul Web.

   Una piaga ormai diffusa in Internet è lo Spam: centinaia di e-mail non richieste giungono ogni giorno nella casella di posta elettronica, con contenuti poco interessanti (per la maggior parte delle persone) o con espliciti messaggi commerciali, pornografici e, spesso, con virus allegati.

Il motivo di tutto questo parte probabilmente dall'ingenuità, dalla curiosità o dalla buona fede dei navigatori che si iscrivono a newsletter su siti più o meno sconosciuti o che scrivono all'interno dei Newsgroup rivelando il vero indirizzo e-mail o ancora che, incautamente, aprono misteriosi allegati provenienti da sconosciuti.

   Spesso però avviene che queste e-mail siano dirette proprio a chi le riceve, a causa di programmi (spyware) che spiano letteralmente le navigazioni sul Web, i messaggi che vengono spediti agli amici e che raccolgono questi dati per far conoscere a terze parti le preferenze commerciali, ideologiche e sessuali di chi è vittima di questi software.

   Solitamente, simili programmi si insinuano nel pc dopo aver scaricato dialer, programmi di condivisione di file e fantomatiche utility per migliorare le prestazioni del proprio computer. Invece, oltre al software "ufficiale", vengono installati anche programmi la cui attività è quella di monitorare l'attività di un computer.

   Un adagio dice che l'unico computer sicuro è quello non collegato a Internet. In parte è vero, ma non possiamo certo rinunciare alla grande Rete quando, con alcuni piccoli accorgimenti e una maggior attenzione ai siti e ai servizi ai quali si consegna il proprio indirizzo e-mail, è possibile trascorrere ore tranquille sul Web.

 

Spiato dal telefonino

 

Anche un cellulare può rivelare la nostra posizione

Il cellulare, uno degli oggetti che ognuno di noi porta sempre con sé, può fornire informazioni sulla posizione di chi lo possiede, anche a sua insaputa.

   Attraverso una semplice triangolazione fra tre ripetitori GSM, consente all'operatore del servizio telefonico con sui si è stipulato l'abbonamento di sapere in quale punto del mondo ci troviamo, seppur con una grossolana approssimazione.

   Volete una riprova di questa possibilità? Nei menu di impostazione degli SMS del telefono controllate la voce "Info Area" e attivatela sul canale 50. Questa impostazione consente di visualizzare sul display del telefonino il comune nel quale l'utente si trova in quel momento. E' lo stesso principio che consentiva agli operatori telefonici di applicare tariffe diverse a seconda del comune in cui si effettuava la chiamata, ma è innegabile come emerga il fatto che è possibile risalire alla posizione del cliente, fino a scoprire in quale città si trova.

   Alcuni servizi online, come Yahoo UK, hanno addirittura cercato di utilizzare queste informazioni per realizzare un servizio di localizzazione dei cellulari attraverso mappe consultabili da Web. Lo scalpore suscitato da questa notizia ha però sospeso l'avvio del servizio, in attesa di risolvere le problematiche legate alla privacy.

   Di contro, sono già disponibili alcuni mezzi per contrastare la minaccia di essere localizzati attraverso il cellulare. Sono in arrivo telefonini che hanno la possibilità di riprodurre, durante una conversazione, rumori di fondo registrati in precedenza semplicemente premendo un tasto. Inoltre, sono fin d'ora disponibili alcuni programmi per cellulari che utilizzano il sistema operativo Symbian che consentono di riprodurre suoni campionati.

 

Con quella T-shirt sarai pedinato

 

Le etichette elettroniche

controlleranno i nostri gusti in fatto

di shopping?

 

Sta scatenando un putiferio il progetto di inserire etichette intelligenti all'interno di alimenti, capi d'abbigliamento e oggetti di vario genere. Attraverso questo sistema, un domani sarà possibile seguire qualcosa o qualcuno fino al deterioramento dell'etichetta. Attraverso un sistema di identificazione a radiofrequenza, le etichette RFID (Radio Frequency Identification) sono destinate a diventare i successori dei codici a barre, che si trovano stampati sui cartoni del latte, sulle confezioni di CD e su qualunque altra cosa si acquisti oggigiorno. Un domani potrebbero trovarsi su qualunque oggetto.

Il loro utilizzo nasce da un'esigenza industriale, che serve al produttore per controllare in qualunque momento lo stato del proprio prodotto. L'idea l'ha avuta il noto marchio di abbigliamento Benetton, che ha pensato di inserire chip all'interno delle etichette cucite sui capi d'abbigliamento per seguire l'intera catena produttiva (gestione dei magazzini, delle scorte presso i punti vendita, degli inventari e dell'assistenza post vendita).

Gli esperti ritengono che questi chip wireless presto non saranno più una tecnologia limitata alla catena di produzione, ma diventeranno gli strumenti per fornire applicazioni a valore aggiunto per i consumatori, per esempio per la localizzazione oggetti e conoscere il loro stato. Inoltre, se oggi i costi sono ancora piuttosto elevati - essendo una tecnologia appena nata - un domani l'impiego delle etichette RFID comporterà investimenti abbordabili da parte di tutte le aziende e consentiranno di ottimizzare i costi con meno sprechi.

Un settore in cui il loro impiego sarà fondamentale è quello alimentare. Si potranno integrare sensori nelle partite di prodotti deteriorabili, per controllare la temperatura, le vibrazioni, le contaminazioni e altri fattori durante il trasporto dei beni dal produttore al consumatore finale. Ma sarà anche possibile seguire una persona che indossa un determinato pullover, sapere in quale città si trova, se lo indossa di giorno o di notte e sfruttare tutte queste informazioni per trarne benefici.

L'unica soluzione per garantire la tutela della privacy è che al momento dell'acquisto si faccia firmare al cliente un'autorizzazione al trattamento dei dati personali rilasciati in esclusiva all'azienda con cui si è stipulato il contratto di acquisto, senza che questa, però, possa trasferirli a società partner che, magari, hanno un'attività completamente diversa e con cui non si vuole avere nulla a che fare. Se si acquista un litro di latte, non è detto che si voglia ricevere un'offerta d'acquisto per un'automobile sportiva. L'ideale sarebbe che, una volta acquistato un prodotto, si potesse disattivare l'etichetta a piacimento. Ma si arriverà anche a questo.

 

Tu telefoni. E io pago!

 

Con Bluetooth, i dati sul cellulare sono in pericolo?

Se ne sente parlare sempre più spesso e lo si trova ormai su parecchi telefoni cellulari, computer palmari e portatili. Bluetooth è una tecnologia senza fili basata sulla radio frequenza a corto raggio, che consente di collegare un terminale ad altri dispositivi (palmari, notebook, auricolari, stampanti, videocamere, GPS ecc) per trasferire dati. Utilizza un'interfaccia per l'utente semplice e un chip poco costoso, pertanto numerosi costruttori lo preferiscono alla porta infrarossi. Inoltre, per chi lo utilizza, è un sistema completamente gratuito, veloce ed efficace che serve a condividere i file, ecco perché ultimamente viene parecchio utilizzato.

Ma non sono tutte rose e fiori. Esistono alcuni svantaggi dovuti a una questione di sicurezza. Poiché per accendere e spegnere Bluetooth è necessario aprire e chiudere la connessione, spesso ci si dimentica di spegnerlo e, una volta rimasto aperto inavvertitamente, è accessibile dall'esterno a chiunque abbia a sua volta un dispositivo Bluetooth. Che può farci ciò che più gli piace. Può, per esempio, inviare file di qualunque tipo (anche nocivi, come i virus), leggere i dati contenuti nella rubrica, gli appuntamenti, i messaggi memorizzati e le informazioni personali (codici, password, PIN ecc) e addirittura modificarli. Può persino sfruttare la SIM card per telefonare e spedire SMS o messaggi multimediali a spese d'altri.

Pertanto, chi possiede un terminale con Bluetooth deve controllare frequentemente che non sia attivo o che sia inaccessibile a dispositivi sconosciuti quando non deve essere utilizzato, specialmente quando ci si trova in mezzo alla folla (sotto la metropolitana, in un bar, in discoteca ecc), ma anche in auto. Infatti, si parla tanto di automobili con connessione Bluetooth integrata. L'idea è ottima, viste le recenti leggi sull'utilizzo del telefonino alla guida e le conseguenti multe per chi non rispetta le regole. Tuttavia, poiché Bluetooth funziona a una distanza che arriva fino ai dieci metri, basta solo che in coda al semaforo qualche malintenzionato si accosti all'auto perché sfrutti il dispositivo altrui, faccia i propri comodi e ingrani la prima. E chi s'è visto s'è visto.

 

La minaccia alla privacy è fuori dalla porta

 

Girando per la città è possibile  collegarsi a reti Wi-Fi non protette

Nonostante l'età relativamente giovane, una delle tecnologie con maggior diffusione è il Wi-Fi (Wireless Fidelity), lo standard per connettere computer, notebook e palmari attraverso reti senza fili via radio.

   Alcune ricerche hanno però verificato che la percezione di comodità di questo standard non va di pari passo con la percezione di pericolo che il Wi-Fi potrebbe comportare.

   Il funzionamento delle reti wireless si basa su un trasmettitore, chiamato "Access point", che funge da punto di accesso a tutti i dispositivi fissi o mobili dotati di una scheda di connessione via radio. Sicuramente questa tecnologia consente di mettere in comunicazione molti computer senza stendere decine di metri di cavi per realizzare una rete. Spesso però ci si dimentica che le onde radio non restano rinchiuse all'interno delle quattro mura in cui risiede la rete, ma possano fuoriuscire.

   E' quindi seria la possibilità che qualcuno, dotato di notebook o palmare Wi-Fi, possa girare per la città alla ricerca di segnali radio non protetti da accessi indesiderati, con una grave minaccia per i dati personali, tranquillamente raggiungibili dall'esterno. Anche la sicurezza potrebbe essere in pericolo. Non sono rari i casi di banche che hanno accessi verso l'esterno, così come può far rabbrividire l'idea che un criminale possa utilizzare la nostra rete per compiere crimini: il responsabile diventerebbe automaticamente l'intestatario dell'accesso a Internet.

   La soluzione è quella di proteggere la rete attraverso password di accesso oppure di consentire il collegamento solo a dispositivi autorizzati, grazie al MAC address, un codice che identifica in modo univoco ogni scheda di rete Wi-Fi.

 

Quando l'uomo diventa macchina

 

Un chip sottocutaneo

 Sembrano dispositivi al limite della fantascienza ma i chip sottocutanei, ovvero quelli che si innestano sotto la pelle, sono già una realtà.

   Sono già in corso sperimentazioni per collegare l'uomo e la macchina per farli interagire tra loro senza l'utilizzo di dispositivi aggiuntivi: questo perché i dispositivi sono all'interno dell'uomo!

   Kevin Warwick, professore del Dipartimento di Cibernetica presso l'Università di Reading, a ovest di Londra, ha sperimentato su se stesso la possibilità di interfacciare l'uomo e la macchina. Il professor Warwick si è fatto impiantare nel braccio sinistro un chip che gli ha permesso di comunicare la propria posizione al suo ufficio, nel quale era stata allestita una serie di antenne per captare il passaggio dell'"uomo cibernetico".

   Il passaggio del professor Warwick apriva le porte automatiche del dipartimento e accendeva le luci. All'arrivo alla postazione di lavoro una voce sintetizzata salutava il professore, augurandogli una buona giornata. L'esperimento è durato una decina di giorni, ma poi il microchip è stato espiantato per pericolo di infezioni.

   Il dottor Warwick, felice del buon esito dell'esperimento, ha quindi annunciato il desiderio di volersi impiantare al più presto un altro dispositivo che prenda ordini direttamente dal suo sistema nervoso. Infatti, si è fatto collegare un nervo del polso a un trasmettitore, con il quale è stato capace di comandare una sedia a rotelle elettrica e un braccio robotico appositamente realizzato.

   Se con i chip sotto pelle siamo ancora a una fase sperimentale, è indubbio come il successo di una tecnologia come questa potrà portare numerosi vantaggi alla nostra vita, così come numerosi svantaggi. Sarà infatti possibile essere immediatamente identificati, anche a distanza, oppure localizzati e, magari, ci troveremo in situazioni come, avvicinandosi a un negozio, troveremo vetrine e pubblicità personalizzate che si compongono automaticamente per venire incontro ai gusti del "cliente".

   Per maggiori informazioni sul lavoro del professor Warwick, è possibile visitare il suo sito.

 

Un gioiello intelligente

 

Ci troviamo in un campo al limite dell'inverosimile, ma che viene già ampiamente sfruttato anche in Italia, per scopi ben precisi. Si tratta del braccialetto elettronico. Certo, con uno di questi oggetti al polso in cui inserire i propri dati si prospetta un futuro senza più la preoccupazione di dover memorizzare decine di codici, password, PIN, numeri di telefono, informazioni ecc.

Immaginate di poter entrare in banca dove un sensore riconosce immediatamente il cliente e una vocina - o il display di un computer -lo informa del proprio saldo e di tutte le operazioni a sua disposizione; oppure di varcare la soglia di casa e che all'istante si disinserisca l'allarme, si accendano le luci, si avvii il riscaldamento, si dia il via al disco preferito o al forno a microonde e si attivi la segreteria telefonica; o ancora, di avvicinarsi alla propria auto perché si avvii il motore, si allaccino le cinture e si accenda il GPS. Non è fantascienza, è solo troppo presto perché tutto ciò avvenga, perché c'è ancora molto da fare prima che tutto questo entri nell'uso comune, ma prima o poi tutto questo esisterà davvero.

Intanto, il bracciale elettronico è già una realtà. E funziona talmente bene che si era pensato persino di farlo indossare ai bambini sulla spiaggia. Poiché accade spesso che si allontanino dalla vista dei genitori, tramite un piccolo ricevitore si sarebbero potuti tenere i discoli costantemente sotto controllo entro un certo raggio di distanza. Altrimenti sarebbe suonato un allarme.

Purtroppo l'applicazione attuale è un po' meno fantasiosa, visto che il bracciale viene agganciato al polso di detenuti in libera uscita per timore che questi si dissolvano nel nulla non appena varcata la soglia del carcere. Ed è anche accaduto che riuscissero a romperlo. Attraverso il bracciale - che funziona con la tecnologia a radio frequenza (RFID), quella impiegata anche per le etichette elettroniche - collegato a una centrale, si riesce a sapere dove si trova una persona in qualunque momento. Affinché possa essere esteso ad altri utilizzi sarà necessario studiare sistemi sicuri di protezione dei dati contenutivi perché siano accessibili solo a chi è autorizzato.

 

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 4-

Da: ISØAGY Ampelio [is0agy@ari.it]

 

IMPORTANTE MANIFESTAZIONE A.R.I. IN CAMPANIA

per il 5° Diploma Palazzo Reale di Caserta

 

La bellissima manifestazione di premiazione dei vincitori del 5° diploma "Palazzo Reale di Caserta" è stata aperta dal Ministro delle Poste e delle Comunicazioni Onorevole Landolfi, con la presenza di circa 170 om (e mogli), autorità istituzionali e militari, Presidente del Comitato Regione Campania, vari Presidenti di sezioni A.R.I. della Campania e non.

Il Presidente A.R.I. I4AWX Luigi Belvederi e il Vice Presidente A.R.I. I0SNY Nicola Sanna hanno consegnato al Ministro il distintivo e il portachiavi A.R.I., ricevendo manifestazioni di stima e di apprezzamento verso TUTTI i radioamatori, in particolare nel servizio di Protezione Civile.

Un GRAZIE al Presidente della sezione A.R.I. di Caserta I8WTW Giuseppe e al suo staff per il successo della manifestazione!

 

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 5-

 

* Antifurto finlandese per cellulare

lo spegne se l'utente cambia passo

* Italiani innamorati del cellulare

3 su 4 non possono farne a meno

* Telefonini, record di abbonamenti

'Due miliardi in tutto il mondo'

* Londra, 700 sms alla settimana

19enne finisce dallo psichiatra

* Telefonini, a ciascuno il suo

dall'hi-tech al supersemplice

Rivelato un caso di dipendenza estrema dal telefonino

Il giovane mandava anche 8.000 e-mail in un mese

 

Telefonini e pazzia

Londra, 700 sms alla settimana

19enne finisce dallo psichiatra

 

 

LONDRA - Non poteva farne a meno. Mandare i messaggi sms per lui era un fatto compulsivo. E così, a 19anni, è finito dalla psichiatra per quella che è stata identificata come una vera e propria dipendenza da email e sms. Il caso di riferisce a un giovane di Paisley, in Scozia, che nell'arco di un anno ha speso circa 6.000 euro in messaggi con il cellulare.

 

Il ragazzo, che la stampa identifica soltanto come 'Steven', aveva lasciato il posto di lavoro dopo che i capiufficio avevano scoperto che aveva inviato 8.000 e-mail soltanto in un mese. Il giovane ha dichiarato che la maggioranza delle e-mail erano tra lui e la sua ragazza. Steven mandava inoltre una media di 700 sms al giorno. "Quando guardi il tuo cellulare e vedi che hai ricevuto un messaggio ti chiedi chi potrebbe essere. Riceverlo ti dà conforto. E' come una partita di ping pong, ne mandi uno e te ne arriva un'altro", ha detto il giovane intervistato dalla Bbc.

 

Gli psicologi, che da 25 anni si occupano di casi di dipendenza di vario genere, hanno dichiarato di non essersi mai imbattuti in un caso simile.

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6-

Concorso ESA

Chiamata per tutti i radioamatori

 

L’ESA chiede ai radioamatori di tutto il mondo di contribuire alla raccolta dei dati del satellite SSETI Express, realizzato da studenti, che sarà messo in orbita il 27 settembre. Per sollecitare la collaborazione dei radioamatori, il dipartimento dell’istruzione dell’ESA ha organizzato due concorsi e offre software gratuito scaricabile online.

 

“Speriamo di ricevere la massima collaborazione possibile, specialmente nelle prime fasi della missione”, ha dichiarato il direttore del progetto SSETI Express, Neil Melville. “Se un radioamatore riceve un segnale da SSETI Express prima della nostra stazione di terra di Aalborg, in Danimarca, saremo assolutamente entusiasti di esserne informati.”

Ai radioamatori di tutto il mondo viene chiesto di contribuire alla ricezione a terra dei dati di gestione e di missione. In cambio, una volta completati gli obiettivi principali di SSETI Express, alla comunità dei radioamatori verranno rese disponibili gratuitamente varie funzionalità dei sistemi di comunicazione di SSETI Express in UHF e in banda S, assieme ai dati della missione.

SSETI Express comunicherà a terra i dati di telemetria nel formato AX25 a 9.600 baud sulla frequenza di 437,250 MHz e a 38.400 baud sulla frequenza di 2401,835 MHz. Sarà inoltre disponibile ai radioamatori per l’uso come ripetitore FM a canale singolo. Il software necessario per la ricezione a terra dei dati e per l’invio della telemetria al centro di controllo della missione può essere scaricato gratuitamente dalla pagine Radio Amateur Connection del sito di SSETI Express. Ogni invio verrà registrato automaticamente e pubblicato sul sito.  

  

Concorsi riservati ai radioamatori

 

Una volta che i radioamatori dispongano del software necessario, sarà loro compito dimostrare che la ‘rete’ di stazioni terrestri di radioamatori è una risorsa preziosa per i progetti satellitari. Per fornire ulteriori stimoli, l’ESA ha organizzato due concorsi.

Il vincitore del primo sarà chi invierà il maggior numero di pacchetti di dati di telemetria validi al controllo di missione di SSETI Express entro le 00:00 del primo gennaio 2006.

Il premio consiste nell’invito a partecipare alla conferenza e mostra STEC06 (Student Technology Education Conference), della durata di tre giorni, che si svolgerà in Germania nella primavera del 2006, oltre a una vista privata dell’ESOC (il centro operazioni spaziali dell’ESA), che sorge nei pressi di Darmstadt.

Un’esclusiva T-shirt di SSETI Express, con la scritta “I heard it first” (L’ho sentito per primo) è invece il premio per il secondo concorso. Questa maglietta verrà inviata alla prima persona che riceverà, decodificherà e ritrasmetterà una trasmissione dal veicolo spaziale al controllo di missione di SSETI Express. Tutte le informazioni sulle attrezzature necessarie, sul software da utilizzare e sulla località presso la quale inviare i dati sono reperibili nelle pagine Radio Amateur Connection del sito della missione SSETI Express.

Note 

SSETI Express è un micro-satellite che verrà lanciato il 27 dal cosmodromo di Plesetsk.

Sotto la supervisione della Student Space Exploration and Technology Initiative (SSETI), 23 gruppi universitari di 13 paesi di tutta Europa hanno realizzato il satellite in appena 18 mesi sotto l’egida del dipartimento dell’istruzione dell’ESA.

 

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7-

Da IZ8GCH Rosario (Roy) Galicola

 

Evento sismico (simulato) a Giugliano in Campania

La giornata di un radioamatore al C.O.M.

 

Il 30 settembre 2005 si è tenuto a Giugliano in Campania (Na) il primo raduno delle Associazioni di Protezione Civile.

 

Presenti numerose associazioni che hanno dato vita in tre giorni d’attività ad una serie d’incontri, iniziative ed esercitazioni.

 

La giornata del 30 settembre, è iniziata di buon' ora per tutti. Bisognava raggiungere il “campo base” che, rispetto alla città, che conta centomila anime (ultimo censimento) tra i residenti, era decentrato in periferia, oltre la zona industriale. Per chi conosce i luoghi, il “campo base” era presso l’ex-scuola “Stella Maris” in località Ponte Riccio che è meta durante i giorni festivi di numerose persone che amano assistere alla Santa Messa nella chiesa adiacente.

 

Dopo una brevissima descrizione della zona, passo al racconto dei fatti:

30 settembre, quindi; raduno al campo base, montaggio e sistemazione delle tende per il pernottamento, primi incontri tra amici che si ritrovavano dopo tempo, colazione e poi un briefing che avrebbe sottoposto all’attenzione dei Presidenti e dei responsabili delle varie associazioni quello che sarebbe accaduto nei prossimi due giorni. In particolare, si è ampiamente discusso sugli interventi da gestire per la simulazione che avrebbe impegnato tutti sabato 1° ottobre. Per quella data era stata fissata dal Comune una simulazione d’interventi per “evento sismico”. Ampio dibattito, quindi, sulle modalità di intervento e di esecuzione delle evacuazioni, che dovevano avvenire in tempi brevissimi.

 

Sabato 1° Ottobre.

Ore 06: 00 locali, inizia la mia giornata che mi vedeva impegnato al C.O.M. (Cento Operativo Misto) del “campo base” in sala radio. Nonostante le varie telefonate e sopralluoghi dei giorni che hanno preceduto l’evento, alle 07: 00 ero già al campo e, dopo aver rapidamente svuotato l’auto (quanta roba) dopo 15 minuti ero già pronto con il responsabile degli impianti per un successivo sopralluogo al parco antenne.

Avendo una buona conoscenza del territorio dal punto di vista dei segnali radio, avevo già deciso in un incontro tenutosi una settimana prima presso la sede del Gruppo Sirio di Giugliano, di utilizzare, in ogni caso qualche sistema di ripetizione automatica che poteva garantirci i collegamenti con tutte le zone degli interventi. Alla riunione, presenti il Presidente Roberto Onorfi e Nicola Cavallo IK8SCR, decidevamo, grazie anche all’ausilio di mappe digitalizzate al computer, di sistemare almeno un mezzo mobile, nei pressi dello svincolo di Giugliano dell’Asse Mediano.   Il “campo base”, come già detto in precedenza, si trovava oltre la zona industriale e, pertanto, avremo avuto problemi con le unità mobili al centro storico in quanto, oltre ai palazzi, avrebbero avuto uno schermo impenetrabile che è formato da: Impianto Grossa Distribuzione dell’E.N.E.L., linea ferroviaria delle FF.SS., impianti industriali ad alta emissione di elettrosmog. Come se ciò non bastasse, tutto il terreno che si estende alla Z.I. al mare, e sono parecchi Km. quadrati, è altamente ferroso. Occorreva sicuramente l’ausilio di unità ripetitrici sul territorio, ma, a questo punto, avremo sottratto un’unità radiomobile alle quattro colonne di mezzi che dovevano recarsi in quattro punti diversi. Serviva un’idea. L’idea venne, parlandone con Lucio IK8JDH, che abita in una zona eccezionale per i collegamenti e si trova nell’immediata periferia di Giugliano a circa 8 Km dal campo base in linea d’aria. Lucio, molto gentilmente e su sua proposta mi mise a disposizione una radio con funzione di trasponder (link) e un’antenna da casa sua. Avevamo risolto il problema delle comunicazioni.

Ritorniamo alle 07:15 quando, dopo aver colloquiato con il campo base dal centro di Giugliano fino al raggiungimento dello stesso "via" IK8JDH, mi rendevo conto di un forte degradamento del segnale che avrebbe potuto incidere sull’intera operazione. Senza perdermi d’animo, chiesi ai ragazzi del Gruppo Sirio di “modificare” il parco antenne, pazientemente montato nei giorni precedenti, eliminando una delle due ground plane che servivano per le comunicazioni interne al campo in 27 MHz e di rimpiazzare la stessa con una FOX727 che avevo portato con me.

 

I ragazzi del Gruppo Sirio che procedono all’installazione della FOX 727 che è visibile sul palo di sinistra tra le altre due antenne.

 

La mini direttiva, anche se parzialmente schermata da un pino secolare, ha in ogni caso svolto degnamente il suo lavoro.

 

Ore 08:00 iniziano i preparativi: dopo un’abbondante colazione, i Presidenti e Responsabili dei vari gruppi convenuti si riunivano in una sala riunioni ricavata in un’aula della scuola con il Sindaco di Giugliano, arch. Francesco Tagliatatela e l’assessore alla protezione civile Dr. Antonio Pennacchio, per altri chiarimenti e per formare le quattro colonne che sarebbero intervenute dopo l’evento sismico.

 

Alle 10:00 il C.O.M. sapeva delle colonne dei mezzi e dei responsabili di colonna che dalle loro radiomobili avrebbero tenuto i contatti tra il C.O.M. e le unità presenti sui luoghi del disastro.

Alle 10:30 iniziano le operazioni. E qui è iniziato il lavoro del C.O.M..

Vi posso assicurare che non è stato semplice radunare e coordinare le 4 colonne che su percorsi diversi e in tempo limitato, dovevano raggiungere gli obbiettivi. Non appena sono riuscito a riportare la calma dopo la frenesia dei primi concitati contatti radio, e questo anche grazie ai colleghi che mi hanno supportato in sala radio, è stato un piacere accompagnare "per mano" i veicoli che, per scelta propria o per errori d’indicazione in partenza erano un tantino fuori percorso.

I percorsi erano minuziosamente seguiti via radio e con l'ausilio del computer, siamo riusciti a stabilire le nuove "rotte" in tempi brevissimi. Purtroppo non potevamo avvalerci dell'ausilio dell'APRS, ma spero di poter adottare questo sistema su un paio di veicoli in tempi brevi.

Ore 11:20 in quattro scuole elementari del territorio di Giugliano, scatta simultaneamente l’allarme terremoto. I ragazzi delle varie organizzazioni che, intanto avevano già raggiunto gli obbiettivi e che avevano il compito di sorvegliare sulla corretta evacuazione di tutte le aule, hanno impiegato, unitamente al corpo docente e non, meno di 3 minuti per sgomberare tutte le classi dopo aver eseguito le “manovre” di rito: sosta sotto i banchi per un paio di minuti e uscita corretta in fila.

Uno ad uno, tutti e quattro i capi colonna hanno dichiarato lo stato di evacuazione avvenuta senza incidenti.

 

Ore:11:30 Allarme dispersi.

Al Primo Circolo, quello del centro storico, alle ore 11:30 è scattato l'allarme per un  bambino disperso. Immediatamente informata via radio, si è recata sul posto l'unità cinofila che era in zona e con tre stupendi pastori tedeschi ed un labrador in meno di 3 minuti dall'arrivo sul luogo "dell'incidente" ha fatto rientrare l'allarme ritrovando il bambino che era rimasto in un’aula.

 

Ore 11:37 – L’operazione veniva ufficialmente conclusa senza feriti e/o infortunati.

Di li a poco c’è stato il rientro delle colonne dei mezzi al campo base. Unici assenti, giustificati, erano gli equipaggi della BETA1 che è intervenuta al Primo Circolo e che, ha dovuto ripetere, questa volta per il piacere dei bambini presenti, circa 800, le esercitazioni dell’unità cinofila più di una volta.

 

Ore 12:47 – rientra, finalmente BETA1. Concludiamo ufficialmente l’operazione. Con l’arrivo in sede anche dell’ultima colonna mezzi, iniziano i primi commenti e le congratulazioni reciproche per l’esito dell’operazione.

Alle 13:30 scattava l’operazione “rancio” e tutti hanno partecipato con grande appetito. Intanto, il campo veniva raggiunto ancora una volta dal sig. Sindaco e dall’Assessore alla Protezione Civile per raccogliere i “risultati” dell’esercitazione. Ed intanto che si accomodavano davanti ad un fumante piatto di “maccheroni alla bolognese” eccellentemente preparati dai volontari cuochi, io mi preoccupavo di stampare i tabulati che riportavano, per ogni colonna, gli orari di apertura e chiusura dei vari interventi che avevo minuziosamente inserito nel PC e che, mi facevo confermare di volta di volta dai responsabili.

 

Alle 15:30, dopo aver raccolto i miei “attrezzi da lavoro” (PC portatile, FT817 con microfono da tavolo, macchina fotografica e quant’altro (troppo)), lasciavo il campo, destinazione casa.

 

E’ stata la prima di una serie di altre esperienze che mi attendono in questo nuovo (per me) modo di fare radio, e che, come riportato nella prima pagina del mio sito (www.iw8bli.it), mi ha fatto sentire un po’ come il radioamatore che in una fredda e piovosa notte di un lontano novembre del 1967, venne a casa mia, all’epoca vivevo in quel di Casellina, vicino Scandicci (FI), per portare notizie di mio padre che, a causa dei tragici eventi che colpirono la città di Firenze, era dovuto rimanere in questura (mio padre era in Polizia) per prestare i primi soccorsi agli sfortunati che rimasero senza una tetto sulla testa per molti e lunghi giorni.

 

A presto.

 

73’s de IZ8GCH Rosario (Roy) Galicola

 

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 8-

Stimolati dai suoi articoli

RISPONDONO A FRANZ I3FFE

 

Ferdinando Rini I7TZU [fernandorini@libero.it]

A proposito di “Parliamo di OM !”

 

    Vorrei, ancora una volta, rispondere alle opinioni di Franz I3FFE, riportate sul Radiogiornale 144/2005 .

Grazie alla possibilità che quest'ultimo dedica ai Radioamatori tutti, grato a Franz per l'opera di " rieducazione " che da sempre " martella " questi poveri OM.

     Ricordo a Franz che in più occasioni ho risposto alle sue opinioni- provocazioni : ricordo quando volle spezzare una lancia a favore del CW ; quando scrisse sul " polverone " del Direttivo dell'ARI ; quando criticava l'uso strano che si faceva dei ponti ripetitori ! Quindi non è vero che mai nessuno abbia risposto alle tue lamentere !!!

     Ora hai voluto spiegare la differenza che esiste fra : maleducati e ineducati !!!

     Ti sei voluto sfogare come non mai e sono in sintonia con te , ma vedo una contraddizione sulle tue affermazioni quando dici che " ti è servito a capire il comportamento della società che ti circonda " . Sei convinto ?

  In un Convegno a Bologna , un Docente di Sociologia mi fece capire il perchè il radioamatore, pur " avendo a disposizione dei validissimi mezzi atti a comunicare ", NON COMUNICA .

  Se vogliamo prendere in esame la " ricerca di mercato " fatta tempo addietro dall'ARRL, soltanto il 5% degli OM lavora nel campo delle Telecomunicazioni e sono dei Tecnici puri ; questi difficilmente li sentirai in frequenza perché impegnati nella ricerca e sperimentazione ; tutti gli altri sono pensionati che hanno tempo " da perdere " quindi poco interessati al " risanamento della categoria " . Fra questi la stragrante maggioranza è composta da operatori radio originari da Servizio svolto nelle varie Amministrazioni dello Stato , cioè porta ordini svolto via radio .

   Ci troviamo di fronte a personaggi che nella migliore delle ipotesi è fatta di " artigiani della radio ", di Operatori di CW, di una vita passata con le cuffie in testa ad ascoltare ; quando andavano in tx lo facevano per disposizioni date da altri e mai per iniziativa personale .  Quando poi, hanno avuto la possibilità di tx da casa propria , hanno messo in evidenza le loro " caratteristiche " personali delle attività di Servizio svolto : scarso interesse nel comunicare con gli altri, mancanza di argomenti da trattare ( con le radio di servizio è SEVERAMENTE vietato ), scarsa attitudine a trattare argomenti sociali, politici, organizzativi ( perchè con la mentalità di personaggi subordinati al servizio ).

   Si è verificata una selezione naturale che mira ad unire tutti i " simili " fra loro : vedi i vari Gruppi Ferrovieri, Marinai, Carabinieri, Polizia, ma anche di Addetti ad organizzare Sagre del vino, della mozzarella, del carciofo, di attività legate al gioco del calcio, ecc, ecc.........

  Non che non facciano attività con la radio, ma sono attività fra i " propri simili " che NON hanno alcuna attinenza con la tecnica come studio e sperimentazione, nè tantomeno con gli argomenti che tu " pretendi ".

  Senz'altro tu, con la lunga esperienza radiantistica, avrai analizzato questo aspetto , ma tenace continui a battere sino a che il " ferro è caldo " ; ma il " ferro " si è raffreddato e poi ti ricordo che " alla base di ogni problema ci sono sempre carenze di cultura " e per " cultura " voglio intendere tutto ciò che non si è avuta la possibilità di trattare nella propria vita sociale, politica, lavorativa ; l'artigiano della radio , manipola con le radio, ma rimane sempre un " artigiano " !!!

 

      Fernando  I7TZU

 

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Giancarlo Moda I7SWX

A proposito di “Una volta tanto diciamo che va benissimo!”

 

Caro Franz, detto I3FFE, con piacere ho rilevato dal Radiogiornale # 141 che “Sei molto contento, anzi contentissimo”. Mi hai fatto sorridere con gli aspetti “pirotecnici” delle speciali premiazioni che noi radioamatori stiamo portando avanti con quanti non c’incastrano per niente con il radiantismo. Anche noi OM siamo stati capaci di progredire verso gli aspetti della comunicazione e dell’associato ritorno sull’investimento pavoneggiandoci mentre premiamo pubblicamente tutti coloro che ci possono “favorire” quanto piu’ possibile con soldi (dette anche donazioni), luccichii per meglio pavoneggiarci, aggeggi souvenir per essere diversi, qualche maglietta con una qualche scritta o, meglio, uno di quei pastrani fluorescenti con patacche, simboli e scritte che ci rendono piu’ importanti, forse meno radioamatori ma piu’ simili agli sportivi ben pagati en spesso sui giornali. Forse cambieremeo in un prossimo futuro e saremo piu’ radio e meno show.

Non posso essere d’accordo in pieno con Ie tue idee … qualche collega radioamatore potrebbe pensare che che ti faccio da spalla. Ebbene, ti confesso che anche io sono stato uno di quelli … in qualita’ di presidente della Sezione ARI dove sono iscritto ho premiato il Sindaco del paese in pubblico. Pensa … gli ho regalato un libro dell’ARI che avevamo acquistato con lo sconto, come sezione. Dovevamo farlo, ci aveva “favorito” con la sua presenza e con l’uso della sala Consiliare del Comune (super), per l’inaugurazione, quasi un anno fa in ottobre, della nostra Nuova e Fiammante Sezione ARI (fondata 5-06-2004). Ti chiedo venia.

Sono pero’ d’accordo, in parte, per quanto riguarda le dimostrazioni presso le scuole. Le scuole sono importanti in quanto potenzialmente possono aiutarci a “preparare e generare” i nuovi radioamatori, quei giovani che saranno e sono il nostro futuro. Queste dimostrazioni debbono esserci, ma debbono essere mirate ad ottenere nuovo “sangue” radiantistico a breve (ad esempio l’ultimo biennio degli istituti superiori). Diversi mesi fa ho partecipato ad una bella dimostrazione radiantistica organizzata da un gruppo di OM. Una dimostrazione di come i radioamatori possono collegarsi via radio con una stazione spaziale e parlare con uno dei cosmonauti. Come saprai non un semplice “talk show”. Ottima dimostrazione ed interesse degli spettatori … ma, secondo me e’ una di quelle che a te non piacciono. Ho visto in questa dimostrazione una dubbia utilita’ (salvo ci fossero dei ritorni apparentemente non visibili) e me ne dispiace perche’ i colleghi che l’hanno organizzata hanno lavorato ed investito molto. Ritengo che non si avra’ alcun ritorno sicuro da tale investimento, se non dopo una dozzina di anni od oltre, perche’ gli studenti erano, se ben ricordo, della quinta elementare o delle scuole medie inferiori.

L’esempio che hai menzionato del progetto della Sezione ARI di Padova, che anch’io ho letto su RadioRivista, e’ stupendo, molto intelligente ed encomiabile. BRAVI ! Un esempio che ogni Sezione ARI potrebbe “scopiazzare” e portare avanti subito presso i locali istituti tecnici.

Certo e’ che il “cacio sui maccheroni” sarebbe quello di sviluppare delle collaborazioni in ambito universitario, con quei dipartimenti che hanno qualche cosa a che fare con l’elettronica. Non so quanto le Sezioni siano preparate a “parlare” con i presidi ed i direttori universitari. E’ qui che certamente “soggetti” come il nostro I3FFE possono essere il cuneo che fa aprire le porte universitarie, ci facilita un ritorno sugli investimenti e cosa molto importante ci porta ad una visibilita’ pubblica di livello superiore (importante) che oggi non abbiamo minimamente.

A proposito di cio’ desidero riportare l’esperienza iniziata presso l’Universita’ di Damasco, Siria, dal Professore Omar Shabsigh. Forse qui e’ stato piu’ facile penetrare nei progetti didattici universitari visto che il Professore Omar Shabsigh e’ anche un radioamatore con nominativo YK1AO. Certamente una Universita’ ed una Associazione di radioamatori non comparabili con quelle italiane; secondo me quello che conta e’ l’intelligenza dell’idea del radioamatore e del professore. Ma che cosa ha fatto il nostro Omar?

YK1AO ha selezionato un interessante progetto tecnico per portare avanti le esperienze di laboratorio in ambito di elettronica e telecomunicazioni. Ha “sudato” per ottenere dei fondi, a livello nazionale ed internazionale ed ha ottenuto l’OK da parte della direzione universitaria per mettere in pratica la sua idea.

Il progetto prescelto e’ quello di un Trasmettitore e Ricevitore hardware e software, il Pic-A-Star dell’inglese Peter Rhode, G3XJP. Il progetto universitario ricalca il progetto di G3XJP; dallo studio progettuale alla costruzione vera e propria, partendo dalla produzione dai circuiti stampati, procedendo all’assemblaggio dei vari moduli e totale,  terminando con tutti gli aspetti di messa a punto  hardware, software e strumentale necessari. Il Pic-A-Star non e’ un aggeggio tipo i semplici kit QRP; e’ uno dei piu’ avanzati progetti radiantistici attualmente disponibili ai radioamatori e che non ha nulla da invidiare ai “black box” giapponesi o di altri (vedi: http://uk.groups.yahoo.com/group/picastar/).

Omar ha formato due gruppi di studenti. Un primo gruppo al quinto anno; tra gli studenti che hanno sostenuto gli esami abbiamo, stranamente (se si puo’ dire), due YL, Sanabel e Smou. Un secondo gruppo al quarto anno dove Quattro OM ed una YL, Manar, hanno sostenuto e superato gli esami della prima parte del progetto, che continueranno al quinto anno. L’assieme degli articoli di Peter, G3XJP, pubblicati dalla RSGB su RadCom per piu’ di un anno sono la documentazione di progetto e di studio.

Omar non e’ stato a “dondolarsi” sugli allori di questa sua idea ed implementazione; ha contattato la IARU International Amateur Radio Union Regione 1 onde ottenere aiuto finanziario per un programma di sviluppo radioamatoriale sul progetto del Pic-A-Star per formare tra i 30 ed i 50 kit di componenti e materiali. “Oggetti” non facili a reperire in Siria e che debbono essere acquistati in Europa, con non facile problematica logistica. Gli apparati diverranno di proprieta’ degli studenti che otterranno la patente di radioamatore attraverso i classici esami ministeriali che tutti noi conosciamo anche in Italia.

Non credo si possa utilizzare la parola “Bravo” per valorizzare l’idea e quanto Omar sta facendo e, non secondo, il lavoro di progetto che gli studenti hanno effettuato e stanno portando avanti. Ci vogliono delle parole molto piu’ importanti e paganti.

Questo puo’ essere, secondo me, un altro esempio di possible “scopiazzatura” che le Sezioni ARI locate in geografie con presenza universitaria potrebbero fare proprie per “penetrare” nelle nostre Universita’ a beneficio dei radioamatori, delle universita’ e degli studenti tutti.

Per concludere questa mia spero non pesante disquisizione, riporto una nota importante. Oggigiorno le industrie di telecomunicazioni degli Stati Uniti hanno molto difficolta’ a “trovare”  ingegneri che abbiano conoscenze ed esperienze in campo analogico …. Anche li c’e’ stata la corsa verso il digitale e l’informatica, come in Italia; molte industrie, nella difficolta’ di reperire specialisti analogici, hanno “aperto le loro porte” alle menti straniere, in particolare a laureati BY (Cina), VU (India) e dei paesi dell’est europeo. Mi auguro che anche qualche italiano sara’ riuscito ad intrufolarsi.

Grazie per l’attenzione e caro Franz, forse potresti essere il nostro “fulcro universitario” superpenetrante e dirompente … dati i tuoi precedenti di Prof … divenendo piu’ che contentissimo rispetto ad oggi. Ciao.

 

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 9-

CISAR

Risultato votazioni rinnovo CD triennio 2006-2008

 

Estratto del verbale di scrutinio

Alle ore 9.40 del giorno 9 Ottobre 2005, presso la sala conferenze dell'albergo Minerva in Arezzo, si procede allo spoglio delle schede elettorali per il rinnovo del consiglio direttivo e consiglio sindacale, triennio 2006-2008, dell'Associazione Nazionale Radioamatori CISAR.

Presenti i consiglieri:

Mario Pia, IK0RNO e Nicola Botte, I0NLV

Partecipano su propria richiesta i Soci:

Luciana Rizzo, IW3FSL e Filippo Zanetti, I4TDK

Presiede il Signor Sindaco dell'Associazione, Marco Buffoni, IW0FDM.

Alle ore 18, terminato lo scrutinio e la verifica, sono state conteggiate le seguenti percentuali di voto:

 

Per il Consiglio Direttivo

 

Luca Ferrara IK0YYY

Vito Milio IW0GAC

Giuseppe Misuri IW5CGM

Giorgio Pagan IW3IBG

Francesco Zanatta K3HHG

Gennaro d'Esposito W0CKS

Dario Guidetti IW4ELL  

Giulio Girardello IW3HXW

Sergio Giuffrida IZ3CNM  

Paolo Rosin IW3GPO  

Marlo Fogliari IZ3CLH

Gianni Pacitto I4QGF

 

 

Per il consiglio sindacale

 

Francesca Collevati IW3EXQ  

Gianni Pinton IW3FTX  

Antonio Rinaldi IW3IBE

Franco Morato IW3IBS  

 

 

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 10-

Da: Alfredo IK7JWX [ik7jwx@aliceposta.it]

 

VITTORIA : listai4awx

 

RINGRAZIO TUTTI I MIEI 1.370 AMICI CHE MI HANNO VOTATO !

http://www.listai4awx.org/

 

73 de Alfredo

I K 7 J W X

 

ik7jwx@aliceposta.it

 

ik7jwx2003@yahoo.it

 

0832 302450

349 0555875

 

http://www.arilecce.it/

 

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 11-

Erano le lampadine

a disturbare i televisori

 

Normalmente quando ci sono disturbi alla televisione vengono accusati subito i Radioamatori e i “baracchini” che ignorantemente si ritiene vengano usati dagli stessi OM.

Ci sono degli pseudo tecnici, la cui bravura consiste nel fatto di fare gli installatori di antenne TV,  i quali, quando un loro cliente lamenta di vedere male la televisione, anziché controllare l’antenna, magari tutta ossidata e il cavo ormai distrutto dagli anni, non esitano ad accusare il radioamatore più vicino,  reo secondo la loro manifesta imperizia di “rubare” le onde televisive con le sue antenne radioamatoriali.

A proposito di questi fatti, un condominio di Firenze, di cui non riportiamo per la privacy l’indirizzo, aveva denunciato al locale Ispettorato Territoriale tecnico del Ministero delle Comunicazioni, di avere serie interferenze alla ricezione di Rai 1 ch D.

Due tecnici del Ministero con un apposito furgoncino attrezzato, con Antenna AJK log 20, Ricevitore R/S ESVN 40, Analizzatore, Monitor Unahom, Filtro e attenuatore, hanno effettuato accurati controlli nella zona del condominio, senza rilevare che i disturbi provenissero da qualche radioamatore.

Con somma meraviglia hanno accertato invece che a causare le interferenze era un Hotel con 111 stanze, di cui per la privacy, omettiamo il nome. I disturbi provenivano appunto da alcune di queste stanze al quinto piano.

.Era avvenuto che per una politica di risparmio energetico, l’Hotel aveva installato ovunque lampade a basso consumo di una nota fabbrica, sei per ogni stanza,  e alcune di queste lampade, evidentemente difettose, creava i disturbi ai televisori dell’attiguo condominio.

Dopo questo controllo tecnico l’ Ispettorato territoriale del Ministero delle comunicazioni, ha intimato all’Hotel la totale sostituzione delle lampade con altre sicure e che non causino interferenze alla TV.

Per l’Hotel si è trattato di sostituire ben 600 lampadine con altre con garanzie di certificazione.

 

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 12- 

Agrumeto da Armando Mondello iw9etq

 

Carissimo Paolo,

desidererei che riportassi su Radiogiornale l'articolo e le foto, se puoi, circa il trascorso Kolbe day di cui hai già pubblicato l'articolo relativo.

Grazie da Armando IW9ETQ.

 

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In Sicilia ARI ed ERA insieme celebrano il

Kolbe day

 

 

- Desidero informare i lettori sul preannunciato Kolbe day commemorato lo scorso 18 settembre 2005.

 

- La giornata radiantistica dedicata a Padre Massimiliano Kolbe, SP3RN, ha ottenuto una grande risonanza non solo in Sicilia ma in tutto il mondo; grazie ai più dei 300 collegamenti effettuati, dal Santuario e Centro di Spiritualità Kolbe di Villa Belvedere a Carini a 15 Km da Palermo, con il nominativo speciale IU9MK.

 

- L’ Associazione E.R.A. Sezione di Palermo, organizzatrice di questo avvenimento, ringrazia:

 

  a.. tutti i radioamatori e non radioamatori che hanno partecipato;

  b.. padre Felice, direttore del Centro Kolbe;

  c.. i Dirigenti Nazionali dell’ Associazione E.R.A.

  d.. l’Associazione A.R.I. Sezione di Palermo;

  e.. il Giornale di Sicilia 

- Ringraziamenti particolari ai Radioamatori provenienti dalle altre regioni d’ Italia ed ai Radioamatori che hanno reso possibili i collegamenti nazionali ed internazionali per aver curato le stazioni radio dedicate in:

 

  a.. H.F. - IT9PAD ed IT9XSX;

  b.. CW - IT9IZY;

  c.. RTTY - IT9IAS;

  d.. APRS - IW8FEN;

:

·       targa ricordo donata al Santuario;

 

·       foto di gruppo, con padre Felice, ai piedi dell’Altare della Chiesa del Santuario Kolbe;

 

 

IN BREVE

 

Giornale dal Giornale di $iciIia del 18 settembre 2005

 

Radioamatori, giornata dedicata a padre Kolbe

Oggi dalle 9 alle i6, raduno dei radioamatori dell' Italia meridionale dedicato al "Radioamatore S. Massimiliano Kolbe", proclamato patrono di questo settore mediatico.

All'incontro parteciperanno un centinaio di esperti, provenienti dal Sud Italia e sarà consegnata una targa ricordo al Santuario kolbiano e ai Padri francescani del Centro. Kolbe negli anni Trenta creò una rete radio di primissimo ordine per diffondere in Europa il messaggio cristiano e mariano.

 

- San Massimiliano Kolbe, SP3RN, acclamato dai radioamatori Santo Protettore dei Radioamatori, ha reso possibile in Sicilia, a Carini presso il suo Santuario, il “Kolbe day” frutto della collaborazione tra Radioamatori appartenenti ad Organizzazioni diverse ma aventi, come giusto che sia, lo stesso obbiettivo.

 

Grazie della vostra cortese attenzione.

Armando IW9ETQ.

armonde@tin.it

 

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Da: franco i8qhe

 

Ciao Paolo tramite Radiogiornale voglio ringraziare gli Om della Sezione ARI di CATANZARO

 

QUANDO LA RADIO AVVICINA GLI UOMINI

 

Alcuni giorni fa, ho fatto una QSY all’ospedale di Catanzaro, per una coronagrafia. Ne parlai con Antonio IZ8BIE di Soverato e con Tonino IW8QIE di Decollatura, informandoli della data di arrivo a Catanzaro. Con immenso piacere, mi sono ritrovato, nel breve soggiorno nel capoluogo calabrese, in loro compagnia e con l'amico SWL Walter Morelli e IZ8BIE Antonio. Mi hanno accompagnato alla sezione ARI di Catanzaro, dove ero atteso dal Presidente della sezione I8FXT, da IZ8GBO, Pasquale IZ8FWZ  Giacomo  IZ8AXL ex I8RAK e da altri simpatizzanti della radio.

 

Mi sono sentito onorato da tanta affettuosità, soprattutto quando il Presidente mi ha dichiarato Ospite della sezione ARI di Catanzaro e nella serata tutti in pizzeria.

 

Grazie IW8QIE Tonino che hai aiutato, me e mia moglie, in questi giorni per l’ospedale. Grazie Antonio IZ8BIE e al Carissimo Walter per la disponibilità di farmi conoscere Catanzaro

 

 a IW8 RRF  Salvatore per la fiducia che ha avuto consegnandomi degli apparati

 

 Grazie a tutti! Gentilissimi

 

I8QHE Franco Roseto Capo Spulico CS

 

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Seazione ARI - Cassano delle Murge – BA

Software Radiantistico: Great Circle Map ed altri

 

Uno degli aspetti di una Sezione e delle attività sociali e' quella di favorire lo scambio di informazioni che possono essere utili per tutti o per una parte degli iscritti. Non e' facile rispondere agli interessi di tutti ma e' importante portare avanti, come meglio si puo', questa ed altre attivita'.

 

La Sezione ARI di Cassano delle Murge, IQ7MU, BA 70.10, nata il 5 giugno 2004 e ad oggi composta da circa 80 iscritti, cerca di gestire/operare delle attivita' sociali che siano quanto piu' di interesse generale ma anche quelle particolari per una parte dei soci.

 

Il Consiglio Direttivo si prodiga per portare avanti alcune attivita' come lo e' per molte altre sezioni italiane.

 

Vi riporto una comunicazione distribuita ai Soci e relativa ad un software disponibile gratuitamente, sviluppato da una societa' USA dove chiaramente "imperano" i radioamatori.

 

Certamente molti lettori gia' conoscono questo specifico software od altri similari, magari migliori, ma abbiamo pensato di fare cosa gradita con la comunicazione anche ad OM al di fuori della nostra Sezione.

 

Coloro che sono in possesso di antenna direttiva e di PC possono scaricare il software "Pizza" dal seguente web:

 

http://tonnesoftware.com

 

Questo programma permette le proiezioni della mappa polare (Great Cicle Map) o di quella rettangolare del mondo.

Perche' Pizza? La risposta e' semplice .... la mappa polare e' rotonda come una Pizza...hi.

La mappa polare e' centrata su una qualsiasi specifica latitudine e longitudine (Home = QTH) e lo stesso per il QTH del corrispondente (Target). E' possibile selezionare anche delle citta' (elenco alfabetico nazioni) oltre ai prefissi.

La proiezione rettangolare e' proiettata con la longitudine del QTH Home al centro dello schermo.

Questa e' la classica cartina geografica. Sara' visibile per ambedue il tragitto diretto dell'onda radio.

In ambedue le mappe sara' visualizzato anche l'antipodo del QTH Home con un pallino colorato.

E' possibile visualizzare le aree a giorno e a notte del globo terrestre.

 

Il file e' zippato ed auto installante: "PizzaInstall.exe"; e' di 2.7MB.

 

Purtroppo tutto e' in inglese ma dovrebbe essere facile da operare a chi l'inglese e' un po' "arrugginito"... diciamo.

 

Nello stesso web sono disponibili altre applicazioni software interessanti per coloro che si dilettano di autocostruzione:

 

Elsie : Filtri Elettrici Passivi - OTTIMO - Student Edition

Meter : Disegno Scale strumenti analogici

Helical : Filtri PB a risonatori elicoidali

Class E : Amplificatori in classe E

Match : Reti adattamento carichi Resistivo e Reattivo

Tower : Analisi R e jX antenne verticali

RevLoad : Adattamento impedenze reattive

Quad : Reti attive per SSB (sfasamento)

 

Buon downloading e divertimento dalla Sezione ARI di Cassano delle Murge BA.

 

Con l'occasione si an quegli OM, non soci o non piu' soci ARI, che sono residenti nell'area della Murgia o del sud barese che le iscrizioni alla nostra Sezione sono aperte. Gli interessati possono contattare:

 

Segretario: Michelangelo Ninni, IK7HPJ, e-mail: ik7hpj@libero.it <mailto:ik7hpj@libero.it>

 

Public Relation: Daniele Romano, IK7QHH, e-mail: ik7qhh@libero.it <mailto:ik7qhh@libero.it>

 

73

Giancarlo Moda

I7SWX

F5VGU

W1-I7SWX

I-QRP #571

G-QRP #10241

Ruolo d'Onore ARI # 387

www.qsl.net/i7swx <http://www.qsl.net/i7swx>

 

Presidente

ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA 70.10

www.qsl.net/iz7ath/aricassano http://www.qsl.net/iz7ath/aricassano

Stazione Club: IQ7MU

I-QRP # 669

Stazioni Speciali: II7JP ; II7PAX

Diploma Parco dell'Alta Murgia

 

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15- 

 

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Onde e loro propagazione (ottava parte)

 

Con i cari amici lettori, prima di continuare dissertazioni sulla Radiotecnica, desidero continuare racconti inerenti il radiantismo, come quello delle grandi stazioni sperimentali Ionospheric Forward scatter (che e stato gia oggetto di unarticolo sul Radiogiornale n.40), oppure sugli inverni passati sulle alture di monte Mancuso (CZ) 1400 m.s.l.m. con nevicate che ci impedivano di scendere a valle per la spesa quotidiana. Un caro ricordo va al Guardacaccia certo Don Lorenzo che spesso e volentieri in inverno era lui a portarci le vettovaglie, facendosi piu di 20 Km a piedi sotto la neve i Calabresi sanno essere anche molto altruisti. Fino agli anni 60 il materiale ponte radio della Nato era quello U.S.A. di provenienza bellica. Accantonata la sperimentazione dello Inospheric Forward scatter che generalmente queste grandi stazioni operavano in pianura ed in Italia ve ne erano solo due entrambe ubicate a Lago Patria

(NA) per collegamenti in RTTY H.24 sia con lEst che con lOvest con un balzo di circa 2500 KM. La sperimentazione parallela del Troposcatter prese il sopravvento sullo Ionoscatter, ed anche se aveva una portata inferiore lavorando a frequenze piu alte in banda UHF dava maggior affidamento nei collegamenti radio H.24 e dotato anche di multiplex telefonici con gruppi e super gruppi con un numero di canali telegrafici e telefonici fino a 120 unita. Il troposcatter puo operare sia in pianura che in altura con luso (a seconda della potenza della stazione) di antenne paraboliche fino ad un diametro di 10 m. Terminato 5 anni di permanenza al Comando Nato di Bagnoli (NA) nel 1965 fui trasferito alla 24 esima compagnia trasmissioni di stanza in Mantova e inglobata nel quarto reggimento Missili contraereo il cui reggimento aveva aggior i cannoni contraerei 90/50 e relative centrali di tiro per passare alle armi piu moderne per la difesa territoriale, acquistando dallesercito liberatore USA 12 batterie Missili al prezzo di cinque miliardi cadauna.I mlitari Artiglieri che dovevano operare su queste nuove armi andavano a fare un corso di addestramento negli USA di 12 mesi. Ogni batteria lancia Missili era composta di un grosso shelter dove erano ubicati gli schermi Radar.I lanciatori di missili erano cingolati (con tre missili montati su ogni lanciatore e relativi gruppi elettrogeni con aggiore di rete a 400 Hz per le apparecchiature Radar. Il principio di funzionamento dei missili HOWK (falco) e il seguente: un particolare tipo di Radar ad effetto Doppler invia un fascio di micro onde sulleventuale aereo in transito ed una mini antenna parabolica e montata sullogiva del Missile e si aggancia alleco riflesso dallaereo con un circuito elettronico particolare detta antenna si focalizza per la ricezione del maggior segnale riflesso dallaereo stesso , il movimento dellantenna parabolica montata sulla testata del missile fa anche muovere (idraulicamente) gli alettoni di direzione del missile stesso,  fino a quando il missile e montato sul lanciatore, la alimentazione elettrica e presa dallo stesso una volta interrogato in automatico laereo amico nemico se la risposta e negativa  il missile viene fatto partire, la alimentazione elettrica al missile adesso e data da una turbina accoppiata ad un generatore di corrente azionata dai gas di scarico del razzo. Una spoletta di prossimita (inventata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale) fa deflagrare la testata del missile (prima  che impatti il bersaglio) con diversi KG di tritolo e piu di 600 sfere metalliche per infliggere allaereo colpito il maggio danno possibile. La 24 esima compagnia trasmissioni era di supporto al quarto reggimento Missili C.A. con i suoi ponti radio multicanali tipo MRC/69 (per collegare le varie batterie aggiorei  per la trasmissione dei dati inerenti al tiro) con multiplex telefonici fino a 24 canali e relativi gruppi elettrogeni di ultima generazione senza contatti striscianti al suo interno, eroganti una potenza di 5 KW e varie tensioni sia monofase che trifase. Riprendiamo i principi basilari della Radiotecnica, eravamo rimasti ai resistori. La capacita di carico dei resistori dipende prevalentemente dalla loro costruzione, dalla loro superficie di dissipazione del calore e dalla loro refrigerazione. Se un resistore di una determinata forma si trova in una forte corrente daria, gli si puo attribuire una una potenza elettrica maggiore di quella che ammetterebbe se detto resistore fosse rivestito di un buon isolante termico. Cio e comprensibile, poiche la corrente daria porta via una gran parte di potenza elettrica sotto forma di calore. Questo fatto viene sovente usato in elettrotecnica ed in radiotecnica. Cioe, ad un resistore le cui dimensioni non possono essere ingrandite a piacere, si deve attribuire talvolta una potenza elettrica superiore alla normale capacita di carico. In molti casi la refrigerazione naturale dellaria non e sufficiente, di modo che bisogna ricorrere a ventilatori per un maggior raffreddamento. In particolari casi critici e necessaria la refrigerazione ad acqua. Unaltra propieta dei resistori, e cioe la aggiore fra la loro resistenza e la temperatura, non deve essere passata sotto silenzio. Vi sono sostanze che hanno grandi o piccoli coefficienti di temperatura. Questo valore indica la misura della variazione della resistenza sotto linflusso della temperatura. Cosi vi sono sostanze la cui resistenza elettrica aumenta con il riscaldamento ed altre invece nelle quali diminuisce. Queste ultime prendono il nome di TERMISTORI e trovano largo impiego in elettronica e si trovano in commercio con la denominazione NTC. Se si vogliono costruire resistenze, il cui valore praticamente non cambi con il variare della temperatura, occorrono leghe di metalli speciali con coefficienti di temperatura particolarmente piccoli. Esistono anche resistenze che variano proporzionalmente la loro resistenza con il variare della temperatura e vengono chiamate

VDR. Il simbolo elettrico della resistenza illustrato nei circuiti radio e un piccolo rettangolo con due terminali di connessione se detto piccolo rettangolo ha perpendicolarmente una freccetta la resistenza disegnata sara una resistenza variabile. Negli schemi elettrici oltre che indicare il valore della resistenza espresso in Ohm viene anche indicato il valore della potenza elettrica che puo dissipare la resistenza elettrica ed eespresso in watt. Nei circuiti di alta frequenza si da sovente grande importanza al fatto che i resistori non abbiano una certa induttanza, supplementare, che per lo piu ha una azione dannosa. Percio quando si preparano resistori con filo sottile le spire vengono avvolte una accanto allaltra e questo tipo di costruzione e anche usato nella costruzione delle bobine con una certa induttanza, di conseguenza questa costruzione di resistori con filo avvolto a spirale non e adatta ad essere inserita in circuiti ad alta frequenza il che porterebbe ad aggiungere una induttanza supplementare al circuito stesso a tale scopo si fa uso di RESISTORI ANTIINDUTTIVI che sono costruiti con impasto di carbone o altre sostanze chimiche. Il simbolo elettrico della resistenza antiinduttiva sono piu sinusoidi di forma quadra con relativi terminali di collegamento.

 

CIRCUITI OSCILLATORI

 

Le bobine, i aggioreica, le resistenze, i trasformatori, le valvole ed i transistor sono, come e gia stato detto, gli elementi fondamentali di ogni circuito radio. Il circuito oscillatorio che rappresenta la combinazione di due di questi elementi fondamentali, data la sua importanza, lo si puo considerare presente in ogni circuito delle radio come unita a se stante.

La conoscenza del suo comportamento elettrico e molto importante e ne vogliamo percio esaminare ogni dettaglio. Si distinguono due specie di circuiti oscillatori: il circuito oscillatore in parallelo ed il circuito oscillatore in serie.

Il circuito in parallelo consiste, come lo indica il nome stesso, nel collegamento in parallelo di una bobina e di un condensatore. Supponiamo che il condensatore sia caricato da una determinata tensione attraverso una qualsiasi fonte di energia, per esempio quella di una pila elettrica tascabile. Esso possiede allora un determinato potenziale elettrico. In tal modo la tensione presente ai capi del condensatore provoca nella bobina che vi e collegata, una corrente che a sua volta produce un campo elettromagnetico. Lenergia del condensatore si scarica nel frattempo con una certa velocita nella bobina. Quando il condensatore si e completamente scaricato, la bobina restituisce al condensatore lenergia che le era stata elargita, ricaricandolo. Questo fenomeno si ripete fino a tanto che nel circuito lenergia non sia esaurita. Se la bobina ed il condensatore fossero completamente esenti da perdite e se fossero privi di qualsiasi resistenza aggio lenergia elettromagnetica oscillerebbe allinfinito tra la bobina ed il condensatore. Quando nel circuito oscillatorio, la corrente e massima lenergia elettromagnetica si stabilisce di preferenza nella bobina. Allora il campo elettromagnetico sara al massimo, cosa che corrisponde secondo le nostre spiegazioni al maggior contenuto di energia elettromagnetica nella bobina. Se invece la corrente elettromagnetica ha raggiunto il valore minimo detta energia e da ricercarsi anzitutto nel condensatore che in questo momento e interamente scarico e che percio possiede un campo elettromagnetico molto piccolo. Interessante e ora conoscere la velocita pendolare dellenergia elettromagnetica in questo circuito. Una semplice considerazione ci dice che questa fluttuazione e tanto piu lenta,  quanto sono piu grandi il condensatore e  la bobina. Entrambi rappresentano depositi di energia aggioreicaica che in certo qual modo devono caricarsi e scaricarsi. Ora e semplice a capire che, come occorre piu tempo a caricare un grande carro merci che non una carretta a mano, cosi e anche per i condensatori e le bobine. Quando un grande condensatore deve essere portato ad una determinata tensione, devono essere trasportati molti elettroni, la qual cosa richiede relativamente molto tempo. E esattamente la stessa cosa anche per la bobina. Le bobine con una grande induttanza hanno campi elettromagnetici potenti. Il trasporto dellenergia elettromagnetica necessaria alla costituzione di questi campi elettromagnetici richiede un tempo relativamente lungo. Dobbiamo percio ricordare che lenergia elettromagnetica che era stata inserita nel circuito, oscilla con landamento pendolare tra i due depositi di energia e. con tanta maggior lentezza a seconda di come sono grandi i depositi. Come risulta dalle nostre precedenti aggioreicai, il condensatore del circuito oscillatorio viene caricato prima in una direzione e poi nellaltra. Ne consegue che la polarita della tensione cambia costantemente di segno. Cio significa in ultima analisi, che nel circuito oscillatorio  predomina una tensione alternata, la cui frequenza e data dalla velocita pendolare dellenergia elettromagnetica oscillatoria. Vediamo ora unimportante propieta del circuito oscillatorio in parallelo: esso e in grado di generare una tensione alternata applicando allo stesso una tensione continua la cui tensione alternata non differisce minimamente dalle altre tensioni alternate conosciute in elettrotecnica. Questa tensione alternata sussistera fino a quando lenergia elettromagnetica non si sara completamente esaurita a causa delle perdite dovute alle resistenze aggior. E questo avverra in breve tempo, malgrado lesecuzione e la costruzione piu accurata delle bobine e dei condensatori. La tensione alternata generata si esaurisce generalmente in frazione di secondi. Per comprendere completamente lesatto comportamento di un circuito oscillante in parallelo, dobbiamo estendere ulteriormente le nostre osservazioni. Abbiamo gia visto precedentemente che la reattanza delle bobine e dei condensatori dipende dalla frequenza e che a questo riguardo essi hanno un comportamento reciprocamente contrario. La reattanza delle bobine aumenta con laumentare della frequenza, mentre nei condensatori avviene il contrario. Come si comportera ora il collegamento in parallelo di questi due elementi alle diverse frequenze?

Supponiamo anzitutto di avere una frequenza zero, ossia una tensione continua pura. In questo caso la reattanza della bobina alla corrente continua sara zero e quella del condensatore sara infinita. Il collegamento in parallelo di queste due entita ha pero secondo la regola delle resistenze in parallelo, ugualmente il valore di zero. Se ora noi alziamo la frequenza, anche la reattanza della bobina incomincera ad aumentare, mentre la reattanza del condensatore per contro diminuira. Con un determinato valore della frequenza entrambe le reattanze avranno un valore uguale. Ora pero dobbiamo considerare che le due reattanze si comportano, in rapporto alla frequenza, in modo assolutamente contrario. Cio si esprime col fatto che la resistenza del condensatore alla corrente aggioreicaica alternata, ovvero la reattanza capacitiva, e indicata come negativa. Si puo comunque procedere con i valori reciproci di queste reattanze, ossia le cosiddette SUSCETTANZE. E noto che in un circuito oscillante in parallelo si addizionano le suscettanze. Ma se esse hanno segno diverso,invece si sottraggono. Ora quando nel nostro circuito oscillatorio in parallelo con una determinata frequenza, le suscettanze hanno raggiunto il medesimo valore, il valore residuo complessivo della suscettanza e zero, poiche nel detrarre i due singoli valori di reattanza non rimane nessun resto. Pero il valore della suscettanza corrisponde alla resistenza infinita. Ne risulta senzaltro che la resistenza complessiva di un circuito oscillante in parallelo con una determinata frequenza avra valore INFINITO. Se eleviamo la frequenza oltre questo valore, la reattanza del condensatore diventera piu piccola della reattanza della bobina. Per conseguenza sussiste nella sottrazione nuovamente un resto e con cio un valore finito della suscettanza complessiva. Infine, con una frequenza infinita la reattanza del condensatore sara zero, di modo che anche la reattanza complessiva del circuito dovra essere zero.

La singolare condizione delluguaglianza delle reattanze, che va di pari passo con una resistenza infinita del circuito oscillatorio, porta un nome particolare. Si dice che il circuito oscillatorio si trova in RISONANZA. La frequenza corrispondente si dice frequenza di risonanza, la tensione che in questo caso si presenta al circuito e la tensione di risonanza e la resistenza del circuito e la resistenza di risonanza, che nel nostro caso e infinita. Praticamente pero questo non si verifica mai, poiche tanto i condensatori che le bobine contengono inevitabilmente una resistenza aggio, che naturalmente agisce anche nella condizione di risonanza. Tale resistenza impedisce che la resistenza di risonanza possa raggiungere un valore infinito. Tuttavia lindustria ha fatto ogni sforzo per costruire bobine e condensatori con una minima resistenza aggio. Se si costruiscono dei circuiti oscillanti con buoni componenti, si possono ottenere delle resistenze di risonanza con valori da 0,3 a 0,5 megaohm. Come vedremo piu avanti resistenze di tali valori sono gia sufficienti in aggioreica. La frequueza di risonanza di un circuito oscillante e tanto piu bassa, quanto maggiore e la capacita del condensatore e linduttivita della bbina.

 

RISONANZA DI UN CIRCUITO OSCILLANTE IN PARALLELO

omega minuscolo L 1/omega minuscolo C

 

Formula di Thomson

 

f= omega minuscolo/2 pi greco=

½ pi greco radice quadra L.C

 

CIRCUITO OSCILLANTE IN SERIE

 

Il circuito oscillante in serie viene indicato schematicamente con una bobina connessa in serie ad un condensatore con ai due estremi i terminali per la connessione. Sulla base delle spiegazioni precedenti non ci risulta difficile comprendere questa disposizione. Partendo nuovamente da una frequenza zero, troviamo che la resistenza complessiva del circuito deve essere infinita, poiche il condensatore sta in serie con la bobina e rende quindi impossibile il passaggio di una corrente continua. Possiamo gia vedere che il circuito in serie ha un comportamento fondamentalmente diverso da quello del circuito in parallelo, la cui resistenza, con una frequenza zero era infinitamente piu piccola. Se aumentiamo pian piano la frequenza, allora la reattanza induttiva della bobina,  diventera maggiore, mentre la reattanza capacitiva sara per contro minore. Con un determinato valore di frequenza, entrambe le reattanze hanno il medesimo valore. Secondo le leggi del collegamento delle resistenze in serie, risulta tuttavia come reattanza complessiva sara la somma delle reattanze parziali. Se le due reattanze sono uguali di valore, esse si annulleranno a causa della diversita del loro segno. Dopo di cio non rimarra nessun resto e da cio risulta che la reattanza totale di un circuito oscillante in serie ha nella condizione di risonanza il valore ZERO. Questo risultato ci indica che il circuito oscillante in srie in risonanza si comporta esattamente al contrario di un circuito oscillante in parallelo, la cui reattanza di risonanza, in un caso ideale, e INFINITA. Se si alza la frequenza oltre quella di risonanza, la reattanza induttiva diventera sempre aggiore mentre quella capacitiva sara sempre minore. Nella sottrazione dei due valori rimane sempre un resto, che con laumentare della frequenza diventa sempre maggiore. Se la frequenza e diventata infinita, anche la reattanza del circuito oscillante in serie avra raggiunto valore infinito, poiche la bobina agisce ormai come uninterruzione dellintero circuito.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da ik8jzk Ruggero NA

 

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16-

 

 

29 - 30

ottobre

SCANDICCI

(FI)

MERCATINO

MOSTRA-SCAMBIO

Ingresso libero

Sez. A.R.I. Scandicci

 

29 - 30

ottobre

SCANDIANO

(RE)

MOSTRA DELL'ELETTRONICA

Comune di Scandiano

 

ANCONA

MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA ELETTRONICA

E.R.F.

 

30

ottobre

TORINO

MOSTRA SCAMBIO ATTREZZATURE RADIANTISTICHE

Ingresso gratuito

IK1IJJ

 

05 - 06

novembre

ERBA

(CO)

EXPO ELETTRONICA

Blu Nautilus S.r.l.

 

12 - 13

novembre

VERONA

ELETTROEXPO

VERONAFIERE

 

19 - 20

novembre

REGGIO EMILIA

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE

Compendio Fiere

info@compendiofiere.it

 

26 - 27

novembre

PORDENONE

FIERA DEL RADIOAMATORE

PORDENONE FIERE

 

Silvi Marina

(TE)

FIERA MERCATO DEL RADIOAMATORE

Sez. A.R.I. Pescara

 

03 - 04

dicembre

FORLI'

GRANDE FIERA DELL'ELETTRONICA

Blu Nautilus S.r.l.

 

10 - 11

dicembre

UDINE

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE

Compendio Fiere

info@compendiofiere.it

 

TERNI

Fiera dell'Elettronica

Consulting Service S.r.l.

 

CIVITANOVA MARCHE

(MC)

RADIANTISTICA ELETTRONICA - DISCO

E.R.F.

 

Piacenza

Teleradio 2005 ed. invernale

 

17 - 18

dicembre

GENOVA

MARC

 

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 17-

Da: Vincenzo Catania [it9ecq@libero.it]

 

Errata corrige

Caro Paolo, scusa se mi permetto di precisare che nella pubblicazione dell'inserzione riguardante l'attivazione del nominativo speciale II9AC, noto che è stato inserito come titolo, al sunto 14: IT9AC A.R.I. Trapani  Louis Vuitton America's Cup.

Tale nominativo è stato chiesto, ed ottenuto dagli amici della CISAR, mentre questa Sezione ha ottenuto II9AC.

Tanto per la precisazione, non vorrei dispiacere gli amici della CISAR di appropriazione anche della loro richiesta.

Nell'occasione ne approfitto per congratularmi con il Direttivo tutto delle iniziative intraprese.

Per mettere una pulce all'orecchio a Sanna, tempo addietro mi è stato detto, alla domanda di usare per R.R., altra carta meno lucida e renderla più leggibile per chi non ha più venti anni, che la nostra R.R è il biglietto di visita dell'ARI; perchè la ARRL non tiene a questo biglietto di visita?

Grazie ancora, ti ricevi i miei 73 Enzo it9ecq

 

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 18-

 Da: max.recchia@inwind.it

 

Nuova versione del programma Tunercontroller

 

Salve,

sul sito www.radionatura.it/ik0vve  nella sezione programmi potrete trovare la nuova versione del programma Tunercontroller. Questo programma consente di controllare il movimento di due motori passo passo da computer. Il suo scopo primario è quello di gestire questi due motori per accordare un'antenna sulle HF, ma il suo utilizzo può essere esteso ad altre applicazioni. In questa nuova versione la velocità degli step è stata decuplicata ed è possibile gestire i movimenti dalla tastiera.

 

Sulla pagina inerente il programma (in inglese) troverete anche una descrizione generica dell'accordatore e della scheda di interfaccia pc<>stepper.

 

73, Max IK0VVE

 

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 19-

Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]

 

Nuova Associazione Radioamatoriale

 

Stimati Lettori di Radiogiornale,

A nome di tutto il Consiglio Direttivo, ho il grato compito di annunciare la nascita della Sezione Provinciale di Taranto E.R.A.-S.Z.R. Un doveroso ringraziamanto va indirizzato a chi ha creduto nelle potenzialità di questo sodalizio, ovvero l'E.R.A. di Palermo e la S.Z.R. di Bratislava. Per il momento non siamo che un pugno di radioamatori con la voglia di fare qualcosa di costruttivo, e se questo qualcosa lo si riesce a fare anche ( ma non necessariamanete! ) con altre Associazioni locali tanto meglio..... Non vogliamo essere né cloni, né sostituti, né antagonisti di nessuno, ma semplicemente RADIOAMATORI. Invito, chi fosse interessato, a visitare la nostra pagina web www.erataranto.it e magari lasciare un commento sul libro delle visite hihi

 

Saluti da Luca IW7EEQ

Segretario E.R.A-S.Z.R.

Sezione Provinciale di Taranto

 

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Da: ik2ane L [ik2ane@fastwebnet.it]

 

Novita' nel sito degli OM Camperisti

 

Nella parte delle mie homepages  dedicate ai radioamatori che praticano il Turismo Itinerante sono state inserite le pagine dedicate ai racconti delle varie esperienze, sia ham che turistiche, e le pagine dedicate alle informazioni.

 

Ricordo ancora che la qrg in uso per i camperisti e' 145.500 MHz.

 

Saluti.

 

Walter - IK2ANE

 

http://www.bedetti.com/ik2ane

http://users.libero.it/ik2ane.walter

http://digilader.libero.it/ik2aneweb

 

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21-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da: Luca Di Stefano [info@spazi-web.it]

 

Vendo

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Da: Andrea Alibrandi [alibrandi.andrea@tiscali.it]

 

Alla cortese attenzione di Paolo Mattioli I0PMW.

Caro Paolo,

ti trasmetto una lista di materiale che l'amico Peppe I0HOC mi ha chiesto di inviarti, ringraziandoti anticipatamente per la tua sempre gentile collaborazione, ti porgo i miei più cordiali 73.

 

lista materiale,

VENDO:

 

TRASVERTER  2400 MHz della SSB  ELTRONIC

Composto da 3 moduli assemblati:

- MODULO  SLO 13  (Oscillatore  Locale)

- MODULO  STO 13  (Mixer  Trasmissione)

- MODULO SRM 13  (GaAs-Fet  Mixer  Ricezione)

- Antenna TONNA 25 elementi, il tutto corredato con

10 Mt. cavo  coassiale, 10 Mt. cavo per comando PTT, 10 Mt. cavo di alimentazione. Il tutto a 500,00 ?

 

Preamplificatore da palo della SSB-ELETTRONIC

430 ? 440 MHz a GAAS-FET -  LOW NOISE

Prezzo 75,00 ?

 

Preamplificatore da palo della DRESSLER serie EVV-VOX

430 ? 440 MHz ULTRA  LOW  NOISE  PREAMPLIFIER

Prezzo 75,00 ?

 

Peppe Cristini I0HOC

peppecri@tiscali.it

 

Un cordiale saluto, ciao

Andrea Alibrandi IW0BCF

 

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Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

ORA PIU' CHE MAI RADIOTELEGRAFIA

 

Finalmente le prove pratiche di CW sono state abolite. E' stato per me sempre una inutilità far sostenere esami a velocità così basse, prima a 40 cpm e poi a 25.  Velocità assolutamente oinsufficienti per potersi dedicare alla pratica della radioitelegrafia.

Le lezioni permettevano di apprendere l'alfabeto e i 10 numeri in assenza di rumore. Superati gli esami, fatte le dovute eccezioni, tutti si riversavano (e si riversano...) nella fonia, molto più semplice da praticare. La radiotelegrafia richiede un "tirocinio" che solo gli appassionati e volenterosi riescono a realizzare. Quindi, bassissima percentuale di nuovi radioamatori nelle frequenze relative alla radiotelegrafia. Nel passato era forse più facile raggiungere una buona preparazione in ricezione. Vi erano molte stazioni  commerciali e militari che trasmettevano  in radiotelegrafia. Quindi, con pazienza, ci si dedicava all'ascolto e qualcosa  di positivo si otteneva.

Poi, pian  piano, le queste emissioni sono scomparse e non c'è stata più la possibilità di ricevere il CW.

Per noi radioamatori non è che sia cambiato molto. Pochi si avvicinavano alla radiotelegrafia e pochi se ne avvicinano oggi.

C'è stata una vera e propria azione denigratoria nei confronti della radiotelegrafia, non solo dalle alte sfere (penso alle Associazioni e dalle case costruttrici), ma anche da parte di tanto OM datati che hanno creduto inutile il CW sin da quando hanno avuto la sospirata licenza. Motivi dichiarati: obsoleto, lento, poco pratico, fuori del tempo nell'era tecnologica, ecc. ecc.. Poi, cosa molto assurda, perchè praticare la radiotelegrafia quando i servizi militari e commerciali non l'hanno più in uso? Ma cosa c'entriamo noi con i servizi militari e commerciali per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni? Il nostro è un Signor Hobby. La radiotelegrafia

 non deve essere relegata a diventare la cenerentola del radiantismo, in considerazione che è stata la regina del radiantismo.

Ma tanti non hanno il coraggio di ammettere che , per esempio, i contest si fanno a velocità superiore a quelli in fonia, che i DX sono possibili da realizzare anche in condizioni precarie (QRM QRN QSB e potenza). e che una buona antenna e pochi watt danno risultati strabilianti.

Non voglio criticare chi ha tenuto corsi presso le sezioni (l'ho fatto anche io), ma la preparazione si risolveva ad insegnare a ricevere a velocità bassissime, per cui, il nuovo radioamatore, una volta in radio, si spaventava ascoltando velocità che andavano (e vanno) ad almeno il doppio di quelle ascoltate durante le lezioni.

Ora vorrei spiegare ancora una volta il mio Corso per come è strutturato. " CD-R" - 1170 Mb - 14 lezioni di base  + 10 esercizi a velocità crescente  -  esercizi a 80  90  100  110  120 cpm  - PDF  -- abbreviazioni in uso  - voci del codice Q  - segni d'interpunzione e vocali accentate -- registrazione di collegamenti da me effettuati con commenti  -  dimostrazione video circa l'uso del verticale  -  mai pronunciata linea o punto durante il corso. Il primo CD è stato realizzato con tasto verticale ed il secondo col tasto elettronico. Una cosa è certa: nulla è stato lasciato al caso. Tutto segue un filo logico e non esistono indovinelli o quiz di nessuna specie. Il computer ha solo il compito di far ascoltare quanto è stato fatto con il tasto. E non ci sono libri che accompagnano i CD !!!!

PeR chi ne volesse sapere di più, mi può raggiungere:

elbugg@alice.it

Tel.  080 459 3200

Via Guglielmo Marconi 27  70010 Adelfia BA

 

Oscar i7ohp radiotelegrafia dal 1953   73 cordiali.-

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

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Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco  :  per il mio Yaesu ft-736r, la schedina sub-toni  FTS-8, grazie   0771-614466    Salvatore

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Da: Thomas Delmonego [delmonego@vodafone.it]

 

VENDO analizzatore di spettro Hewlett Packard, HP 141T - Display Section, con HP 8555A - RF Section da 10 MHz a 18 GHz, HP 8552B - IF Section, HP 8445B - Automatic Preselector, perfettamente funzionante, completo di tutti i manuali, a 2.000,00 Euro

 

73! Thomas, IW3AMQ - iw3amq@dnet.it

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- n.2 ricetrasmettitori portatili CB Intek Handycom-50s, omologati, perfetti, funzionanti, 40 canali AM, completi d'imballi originali, antenne e cavi d'alimentazione. Inoltre n.1 ricetrasmettitore portatile CB C.T.E. Alan 38, omologato, da rivedere, 40 canali AM.

[tutto 60 euro]

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[250 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[100 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 600 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 40 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 90 euro]

 

- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:

 n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.;

 n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 400 euro]

 

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[350 euro]

 

- generatore di barre a colori EP 872 - pal colour bar generator - strumento di misura elettronico D.H.M. Ing e Pontremoli - Milano UNADHM Italia, contenuto in valigetta di cuoio, ecc.

[50 euro]

 

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[40 euro]

 

- base antenna modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.

[50 euro]

 

- sacca per trasporto stili d'antenna BG 56-A.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[25 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[50 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- calcolatrice UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.

[70 euro]

 

- calcolatrice ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.

[50 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1,  2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare, ecc.

[100 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

 

- mounting FT237.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

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Da: Giancarlo Moda [i7swx@yahoo.com]

 

Avviso Cercasi per 9Z4-IW7EHC

Carissimi "svenditori" [in senso buono] di apparati, l'amico Giovanni,9Z4-IW7EHC (Trinidad e Tobago - Caraibi) necessita di un apparato RTX per le HF di seconda mano a prezzo onesto e funzionante.

 

L'apparato selezionato sarà ritirato di persona da Giovanni nella prima meta' di novembre, durante il suo rientro in Italia.

L'aspetto della visione e dell'eventuale acquisto/ritiro di persona limita la distanza dal QTH I7 di Giovanni (Casamassima - BA). In poche parole Zone 7, 8 e 6.

 

Sono apprezzate offerte dirette a Giovanni all'indirizzo e-mail:

giovanni_calabro@yahoo.it

 

con eventuale cc: allo scrivente (i7swx@yahoo.com).

 

 

Si prega di riportare il costruttore, modello, data di produzione, eventuali accessori/opzioni, prezzo richiesto e se trattabile, stato dell'apparato (esterno ed interno [non manomesso da I7SWX...hi]), dichiarazione di assenza guasti ed eventuale foto.

 

Certo del vostro supporto vi invio i miei cordiali 73

 

Gian

I7SWX

F5VGU

W1-I7SWX

I-QRP #571

G-QRP #10241

Ruolo d'Onore ARI # 387

www.qsl.net/i7swx

 

Giancarlo Moda, I7SWX

Presidente

ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA 70.10 www.qsl.net/iz7ath/aricassano Stazione Club: IQ7MU I-QRP # 669 Stazioni Speciali: II7JP ; II7PAX Diploma Parco dell'Alta Murgia

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MessaggioDa: Michele I. [ik5zui@inwind.it]

 

Vendo RTX TEN TEC ARGONAUT 505 con amplificatore TEN TEC 405 e alimentatore TEN TEC 251  (10A), completi di documentazione. Le condizioni sono buonissime .

 

IK5ZUI Michele tel. 335 5643100  mail: ik5zui@inwind.it 

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Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]

 

Vendo Furuno Inmarsat Ship Earth Station Facsimile equipment modello PP1427A oppure scambio con scanner.

IW7EEQ Luca

Segretario E.R.A-S.Z.R.

Sezione Provinciale di Taranto

http://it.groups.yahoo.com/group/radiocq/

http://www.erataranto.it

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Da: Luca Di Stefano [info@spazi-web.it]

 

Vendo

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Tel : 199.213.340   Fax : 178.27.53.392

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Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco antenna verticale 7+ della Eco, solo la seconda versione grazie.

339-7445518     supersal@virgilio.it

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Da: ik5hha [ik5hha@inwind.it]

 

Vendesi nr. 4 bobine caricate utilizzate nelle direttive monobanda per i 40 e 30 mt della PKW . Due sono con l'autovulcanizzante originale, le altre due come isolante esterno utilizzano un materiale al teflon (OTTIMO !!). Prezzo trattabile Per maggiori info ik5hha@inwind.it 347.8245463 '73 Luca ik5hha

 

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Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

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