La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione

Radiogiornale ®169

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Anno VI – 5 gennaio 2007

Viene inviato per e-mail a oltre 11.000 Radioamatori,

chi lo vuole prelevare direttamente può accedere al nostro sito  

che finora ha registrato circa 108.000 connessioni

Il Radiogiornale è redatto in modo volontaristico da radioamatori, é autonomo e indipendente, non ha sponsor e non è finanziato da terzi, é gratuito senza scopo di lucro, non  chiede soldi a nessuno e non ha incaricato qualcuno di farlo.

 

“Ma in che razza di mondo sono capitato?” 

 

Sommario:

  1. Si è dimesso il Presidente del CISAR;

  2. Attenti al BLOG: è arrivata la prima condanna per diffamazione;

  3. La radio nelle scuole;

  4. Una community per tutti i radiotelegrafisti;

  5. Alluvione di Firenze: una partecipazione riconosciuta e premiata;

  6. Con WiMax via radio, Internet veloce per tutti e tante altre cose!;

  7. Riconoscimento alla Sezione ERA di Taranto;

  8. Situazione sub-toni in Piemonte;

  9. Arriva VISTA;

10. Esercitazione sicurezza nei centri storici;

11. Expo elettronica a Modena;

12. Computerfest e radioamatore;

13. Con gli scarti del legno e le piante povere sostituiamo la benzina;

14. Il motore ad aria compressa;

15. I grandi dell’elettricità;

16. Mercatino radioamatoriale;

17. Informazioni.

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 1-

Si è dimesso dalla carica

il Presidente del CISAR

 

Aprendo formalmente una situazione di crisi, Luca Ferrara IK0YYY ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del CISAR e da rappresentante del Consiglio Direttivo dell’Associazione, cariche che ricopriva da vari anni. Con una lettera pubblicata sul sito dello stesso CISAR, Luca Ferrara senza mezzi termini afferma testualmente, tra le altre cose, in quella che più che una dichiarazione appare uno sfogo da tempo represso: “ho visto che la mia presenza, abbia in un certo senso intralciato il cambiamento che si vuole imporre. Le nuove metodiche informatiche, le nuove frontiere e la necessità di stare al passo con i tempi, con ogni probabilità, si scontra con la mia tradizione, il mio modo di fare, che ormai è radicato, nei tre lunghi trienni di Presidenza”.

Il Consiglio Direttivo con un breve commento afferma di rispettare la decisione di Luca Ferrara, che pertanto non viene respinta, (come normalmente avviene in questi casi) e di sperare in un ripensamento, convocando il Consiglio Direttivo per la seconda metà di gennaio 2007 senza però precisarne l’ordine del giorno.

Dalle poche, ma significative cose scritte da Luca Ferrara appare che vi sia stato una sorta di contrapposizione insanabile tra due visioni del modo con le quali stare al passo con i tempi! Tutto questo chiarisce oggi le inspiegabili  posizioni contrastanti di un recente passato relative a iniziative unitarie con l’ARI, come quella del Pala Cavicchi di Roma Ciampino che avevano lasciato intendere già allora l’esistenza  di condizionamenti all’interno del CISAR.

Inoltre bisogna ricordare che la crisi del CISAR avviene dopo le note vicende che portarono alla disattivazione da parte dell’Ispettorato del Ministero delle Comunicazioni di un ponte radio del CISAR a 1270,025 MHz perché disturbava nientemeno che il traffico aereo della torre di controllo dell’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma) con l’ingiunzione di pagare una multa di 1.721 Euro.

 

P. Militato 

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2-

Attenti al Blog

è arrivata la prima condanna per diffamazione

 Avevamo scritto sul Radiogiornale 166 quanto segue: E tutto questo con buona pace anche del clandestino e anonimo blog della “Banda dei trombati”, composta da “lui, mammeta e l’altro” che in tre se la suonano e se la cantano ai limiti della legalità, delle offese e della provocazione e che non sanno darsi pace di essere stati spazzati via e di essere finiti ormai nella discarica dei materiali inquinanti! Quando si é pieni di livore per gli smacchi subiti e per vendicarsi e offendere gli altri si sceglie la strada dell’anonimato e della clandestinità, si dimostra solo di non essere radioamatori veri che si presentano sempre col loro nominativo, ma “pirati dell’etere” e di non avere coraggio delle proprie azioni, di non essere uomini, ma  “quaquaraquà”!

Avevamo messo in guardia gli anonimi (ma arcinoti)  del “blog” clandestino dei pericoli giudiziari cui andavano incontro con le loro becere provocazioni  ed ora per meglio erudirli pubblichiamo la conferma di quanto dicevamo. E visto che in questo blog di persone palesemente ubriache, si firmano tutti come “anonimi” a cominciare dei “tenutari” del sito, perché allora non si iscrivono all’associazione degli “alcolisti anonimi” dove forse si possono disintossicare? Comunque, nonostante l’anonimato, non è stato difficile scoprire chi sono!

Diffamazione on-line. La prima condanna contro le lesioni alla reputazione via web risale a qualche mese fa, precisamente al 26 maggio scorso, quando il Tribunale di Aosta ha condannato ad un risarcimento danni per diecimila euro Roberto Mancini, giornalista considerato titolare responsabile del blog del Generale Zuckov. Una sentenza che ha fatto scalpore perché per la prima volta in Italia un blog – una sorta di diario telematico in cui ognuno è libero di mandare commenti e annotazioni – viene disciplinato dalla legge sulla stampa. Una catastrofe per chi ormai si è abituato a scambiare informazioni, a esprimere pareri, ma anche offese, utilizzando questi strumenti digitali.

Vittima di questa sentenza, un giornalista di Aosta, già vicepresidente dell´Ordine regionale, colpevole di aver leso «con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso con gli articoli pubblicati sul sito web www.ilbolscevicostanco.com con il nickname di generale Zuckov e di anonimous l´onore di Caia, Mevio, Sempronio e Quinto» (ovviamente si tratta di nomi di fantasia).

Il procedimento penale a carico di Mancini, verte su due pilastri. Il primo: il generale Zuckov, è lui. Il secondo, gli argomenti contenuti nei suoi post, così si chiamano in rete i commenti lasciati dall´autore e dai visitatori del blog, sono diffamatori. Sul primo punto, pare non ci siano dubbi, nonostante Mancini, restio a rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, si dichiari un semplice imputato estraneo ai fatti: a casa sua sono state ritrovate scritte su un foglio username, password e istruzioni per la gestione del sito, senza tralasciare il fatto che la password corrisponde al nome della figlia di Mancini, ed è quindi, scrive il giudice Eugenio Gramola, «verosimilmente elaborata dall´imputato». Ma ciò sembra preoccupare i blogger nostrani sono le parole che proseguono il testo della sentenza: «Va subito rilevato – scrive il giudice Gramola – che, essendosi provato ut supra che Mancini era il soggetto che aveva in disponibilità la gestione del blog, egli risponde ex art. 596 bis c.p., essendo la sua posizione identica a quella di un direttore responsabile. O, meglio – sottolinea ancora il giudice – colui che gestisce il blog altro non è che il direttore responsabile dello stesso».

 Sul carattere diffamatorio dei messaggi pubblicati sul vecchio blog, ora oscurato da Google ma già riaperto come ilbolscevicostanco.com, inoltre, non sono pochi i dubbi. Se è assodato l´interesse pubblico alla conoscenza – tutti i "diffamati" sono giornalisti o politici valdostani – restano da valutare la verità dei fatti e la correttezza del linguaggio. Pare che anche sulla veridicità degli avvenimenti riportati non ci siano grosse contestazioni – tranne in un caso, dove anziché di una condanna a 2 anni e 4 mesi si parla erroneamente di 4 anni di reclusione – l´imputato numero uno resta il linguaggio: il giornalista racconta delle varie vicissitudini dei colleghi, del loro atteggiamento con i politici piuttosto che con la proprietà dei giornali per cui scrivono, dei procedimenti disciplinari a loro carico, che Mancini conosceva per essersene occupato come vicepresidente dell´Ordine della Val d´Aosta. E li racconta, per usare le parole della sentenza «in termini scorretti, basati sul sospetto e sull´illazione». Ma subito dopo è lo stesso giudice a riconoscere «il carattere satirico della pubblicazione e il fondo di verità in linea generale ravvisabile in quanto esposto», che è comunque costato a Mancini un risarcimento danni di 10 mila euro.

Opalo Ottimali

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  3- 

Da IW9DZV Prof. GIUSEPPE GAUDENZI

 

LA RADIO NELLE SCUOLE

Dal mio istituto vi racconto un’esperienza realmente accaduta…

 

Il primo giorno di scuola ore 8.30. Il primo suono della campanella, ecco l’inizio del nuovo anno scolastico. Messi a loro agio i miei “picciotti” (affettuosamente chiamo cosi’ i miei alunni), chiamo l’appello, tutti presenti, poco dopo si fanno le dovute presentazioni. Prese un po’ di confidenze con loro, li ascolto per ore e ore nelle loro storie, nei loro passatempi estivi, un accenno alla nuova programmazione didattica…adesso spetta a me fare la mia presentazione,...eccomi a voi….. Mi chiamo GIUSEPPE GAUDENZI sono di Partanna (provincia di Trapani), sono il vostro docente e responsabile del vostro corso, mi occupo nella mia citta’ e nella Valle del Belice di comunicazione sociale, scuola di formazione professionale, sono attivo nel volontariato, infatti si cerca di far del bene a chi ne ha veramente di bisogno...rispondono gli alunni...un amico che ti tende la mano fa’sempre piacere...aggiungo..sante parole. Poco dopo si passa al mio hobby preferito ..dico a loro.. il mio tempo libero lo passo alla radio, la mia passione le radiocomunicazioni, sono un radioamatore dal 1978… il mio fiore all’occhiello e’ l’A.R.I. (associazione radioamatori italiani ).

Il mio nominativo e’ ”IW9DZV”. I curiosi “picciotti” (alunni) vogliono saperne di piu’ del mio distintivo “A.R.I.” con tanta disinvultura e ammirazione gli spiego un po’ di cosette leggendo un po’ di radio riviste, commentiamo gli impegni presi dall’A.R.I nella rete alternativa di radiocomunicazione d’emergenza nazionale, passando ai progetti si va’ a finire sul sito dell’ l’A.R.I. (mi chiedono di metterlo nei programmi preferiti dei nostri Pc di classe e allora lo aggiungo con tanta disinvoltura) sto pensando qui il terreno e’ fertile, non potevo capitare una classe meglio di questa …(”DZV” diamoci da fare) …sono contento di essere in mezzo a voi, andremo d’accordo se parleremo la stessa lingua…“A.R.I per sempre “. A questo punto facciamo uno squillo a Nicola Sanna (direttore di Radio Rivista), mi risponde subito, sono fortunato, gli dico poche parole dove sono e con chi sono, il buon Nicola mi dice che in sua compagnia c’e’ anche Luigi Belvederi il nostro presidente, siamo in una conferenza e ne approfittiamo subito per dare un saluto veloce in coro da tutta la classe: “viva la radio evviva i radioamatori evviva l’ARI”. Dall’altra parte del filo rispondono: <<un saluto a tutti, complimenti caro Giuseppe “DZV” un impegno importante>>….Risposta ….eccovi serviti “la radio nelle scuole” (che bella soddisfazione ,tutto reale).

 

                                     FOTO 1                                                                              FOTO 2

  

FOTO 1: Progetto Scuola : Alex Pochì IK8YFU e Giuseppe Gaudenzi IW9DZV

 

FOTO 2: Progetto Scuola : Luigi Belvederi  “Presidente ARI” I4AWX e Giuseppe Gaudenzi IW9DZV

Si ritorna a scuola l’indomani mattina..…..Eccomi a voi ….oggi parliamo di ….rispondono i miei  alunni ....parliamo di radio …mi viene un dubbio…gia’ mi conoscono ...ma come mai. Mi fanno notare che sulla mia scrivania ci sono un po’ di copie di radiorivista ci sentiamo un po’radioamatori dopo tutto questo, lo diventeremo presto rispondono a gran voce i miei alunni. Ora possiamo iniziare l’anno scolastico. Buon inizio a tutti, e se il buongiorno si vede dal mattino benvenutia scuola, a scuola di radio Prof.Giuseppe Gaudenzi.

 

 FOTO 3: Prof. Giuseppe Gaudenzi IW9DZV Referente ARI Progetto Scuola e Prof. Nicola Sanna I0SNY Vice-Presidente ARI e Direttore di Radio Rivista.

 

 

   

BENVENUTI A SCUOLA …!!!

UN PROGETTO ARI …”TERRE SICANE”

UN AMBIZIOSO PROGETTO : LA RADIO NELLE SCUOLE

IL CUORE DEL BELICE : PARTANNA

LA VALLE DEL BELICE : IL CUORE DELLE RADIOCOMUNICAZIONI

 

Proseguendo un’esperienza iniziata tanti anni fa, con le scuole della Valle Del Belice, è precisamente con gli Istituti Tecnici e la Formazione Professionale, ho intrapreso contatti con le loro direzioni didattiche organizzando una giornata dimostrativa per il corpo docente e gli studenti frequentanti le ultime classi degli istituti sopracitati.

Con gran determinazione e immensa passione per la radio ci si mette a lavoro per programmare una dimostrazione teorica-pratica, dove io insegno diverse materie presso gli Istituti di Formazione di Partanna e di Campobello di Mazara (TP).

Con mia grande sorpresa, gli allievi e anche il corpo docente mi risponde che più ad una semplice dimostrazione, erano interessati ad un vero e proprio corso di studio sull’argomento radio e radioamatori.

Bersagliati da Me negli anni passati a suon di cartoline QSL e altri argomenti inerenti la Radio e le RadioComunicazioni in genere, ho suscitato sempre tanto interesse sugli argomenti come Volontariato, protezione civile, RadioAmatori e soprattutto:

 

“La radio nelle scuole”.

Quest’ultimo è da sempre un mio pallino. Mi sono messo pertanto al lavoro programmando un corso della durata di sei ore, organizzato con tre lezioni della durata di due ore ciascuna: due teoriche e una pratica. Le lezioni teoriche, tenute dal sottoscritto, presentano agli allievi la storia delle radiocomunicazioni, la teoria delle onde elettromagnetiche, la propagazione ionosferica, le frequenze e i modi di emissioni, le apparecchiature e le antenne, la storia e la funzione del servizio di radioamatore, le attività degli OM e degli SWL, il loro impegno civile, i nominativi dei radioamatori, il linguaggio e i codici usati. Ho cercato di fare una panoramica sul mondo delle comunicazioni e dei radioamatori. Una carrellata esauriente quanto basta, anche con poche ore a disposizione. La lezione pratica è stata quella che ha destato più interesse negli allievi e nel corpo docente, il nostro “Team” ha dato tanto per raggiungere la prima fase iniziale del progetto. I ragazzi hanno potuto assistere a diversi collegamenti con stazioni italiane ed estere effettuati utilizzando i nostri efficientissimi modi digitali (aprs, packet, echolink), si è anche utilizzata una stazione radio, abbiamo installato una verticale multibanda a fianco l’edificio scolastico, anche se lo spazio era poco, ma c’e’ l’abbiamo fatta. Ogni fase dei collegamenti venivano accuratamente descritti ai ragazzi in modo da renderli comprensibili anche con lo scambio di “informazioni”. Gli allievi si sono dimostrati interessati a tutto quello che abbiamo preposto alla loro attenzione (nuovi per loro il codice “Q”). Abbiamo fatto assaporare con grande interesse l’ebbrezza del QRM e anche del DX a lunga distanza con tanti QSO all’attivo. Tantissimi altri ragazzi attendono altre prove dimostrative dato che quel giorno erano assenti per motivi di tirocinio in altri plessi scolastici. La direzione scolastica della Formazione Professionale ha già prenotato un’altra giornata. Sicuramente nei prossimi mesi avremo un bel da fare con “La Radio nelle Scuole”. E allora li’ affileremo i nostri strumenti, illumineremo le nostre menti, porteremo la nostra voce di radioamatori in tutte le scuole che vorranno intraprendere questo rapporto con noi (vedi Convenzione A.R.I-M.I.U.R).

Era ora!. Un solo grido per chi era presente. Rimbocchiamoci le maniche, simpatizzanti, soci ARI, contribuiamo alle attività formative dando stimoli alle scolaresche e tantissimo entusiasmo a tanti altri radioamatori (provare per credere, si puo’ fare basta collaborare ). Questo e’un progetto per gente ambiziosa, affermavano tutti i presenti alla manifestazione, gli alunni, lo staff docente e il Team presente (la cosa inizia a piacerMi). A dire il vero in tanti sono qui “AMBIZIOSI”, rispondevo con voce decisa. In quell’aula rappresentavo l’ARI, il Team del Progetto Scuola, ero un “RADIOAMATORE”, ero fiero di me. In quel momento ho dato la possibilità a tutti i presenti di capire l’importanza del nostro HOBBY. La “classe” e’ “classe” diceva a Me il Team presente. I presenti erano contentissimi di aver ascoltato e visto un mondo a loro prima sconosciuto “LA RADIO” (la fonia, le trasmissioni digitali e i messaggi in codice Q), ma soprattutto la tempestività dell’essere presenti in ogni luogo del mondo. Mi auguro che in tanti possano essere presenti in altre manifestazioni del genere diceva il Direttore e lo staff docente. UNA BELLISSIMA ESPERIENZA DURATA POCO, un passatempo divertente ed entusiasmante, per tutti (staff docente ed alunni), replicavano i presenti ed i simpatizzanti che hanno avuto un posto d’onore nell’istituto della formazione professionale: RIPETEREMO IL TUTTO APPENA POSSIBILE .... Un vecchio C.B. sussurrava al mio orecchio << ci faremo in quattro per essere tutti insieme carissimo Mister Thomas >>. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci ceravano prefissati di raggiungere, ora Ritorniamo alla realtà. Abbiamo avuto contatti con tutte le scuole del territorio belicino (vedi gli Istituti Professionali e Tecnici). Ma anche con i Sindaci del belicino e le Amministrazioni locali “TERRE SICANE” (di cui fanno parte i comuni : Montevago, Menfi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice) e dell’Unione dei Comuni della Valle Del Belice (di cui fanno parte i comuni: Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale) ed anche con gli Amministratori del Comune di Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Salemi ecc..

Di fatto i Sindaci dei comuni citati ogni mese sulla loro scrivania hanno una copia di Radio Rivista il cui direttore è il Prof. Nicola Sanna che gentilmente ogni mese mi fornisce le copie che poi Io mi impegno a far pervenire agli Amministratori ed alle Scuole della Valle del Belice.

CARO NICOLA TUTTO QUESTO MI FA’ VENIRE I BRIVIDI, FAR LEGGERE A LORO QUELLO CHE LEGGO IO DA TANTO TEMPO “LA RADIO RIVISTA”. FATEMI CONTINUARE IL MIO SOGNO.

“DZV” QUESTE SONO DAVVERO DELLE BELLE SODDISFAZIONI ERA ORA, QUESTO E’ IL MOMENTO CHE ASPETTAVI FAR CONOSCERE IL MONDO DEI RADIOAMATORI E IL PROGETTO SCUOLA A TUTTE GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI ED ANCHE ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI. A QUESTO PUNTO TUTTO E’ POSSIBILE VOLERE E POTERE. CARO GIUSEPPE GAUDENZI LA DIREZIONE DELLA RIVISTA FARA IN MODO DI NON INTERROMPERE MAI IL TUO SOGNO ED IL TUO IMPEGNO.

Gli amministratori comunali, lo staff dei docenti e gli alunni attingono notizie in merito al mondo radiantistico, cosi’ da avere con loro non più una comunicazione sterile ma piena di trasporto affinché loro mi capiscono al volo quando li interpello.

Ho avuto anche contatti con altre realtà scolastiche del Nord Italia, tramite il mio amico Pinello, e anche li abbiamo raggiunto Buoni Livelli, quanto prima saranno dei nostri e del nostro Progetto Scuola (www.ari.it).

In tutto quello che faccio non trascuro mai le mie origini siciliane e soprattutto  “Partannesi”.La Sicilia è una terra che amo e di cui vado orgoglioso.

Grazie a voi amici del “DREAM TEAM” ,ogni mese leggiamo in classe con tanta trepidazione gli articoli che scrivete su radio rivista, noto che i risultati sono ottimi, vi assicuro che abbiano centrato gli obbiettivi preposti.

Vi ricordate la bella esperienza a Pompei, da ripetere sicuramente. Mi auguro che ci ritroveremo per parlare delle esperienze vissute nei vari istituti scolastici da noi visitati per portarLi a conoscenza del nostro ambizioso progetto.

Sentimenti di gratitudine esprimo all’ARI e alla Sez. ARI di Pompei, al suo PRESIDENTE e tutti i soci, per averci dato la possibilità di essere presenti, anche con le nostre famiglie.

VOGLIO RINGRANZIARE:

Come sempre buona lettura ….Alla prossima occasione scolastica ….. ”ALTRIMENTI DOV’E’ LA MAGIA”

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REFERENTE ARI PROGETTO SCUOLA SICILIA

IW9DZV Prof. GIUSEPPE GAUDENZI

PARTANNA  ( Trapani )

E-Mail : giuseppegaudenzi @ libero.it

 

 

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Da ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]

 

Una community per tutti i radiotelegrafisti

 

 

 

 

E' ON LINE IL PORTALE
www.telegrafia.it
Da G.Marconi a....te!

UN FORUM TI ASPETTA ENTRA E LASCIA IL TUO COMMENTO, IL TUO CONTRIBUTO TECNICO, IL TUO CONSIGLIO.. !
TNX FB!
 

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 5-

Da Carlo Luigi Ciapetti - I5CLC

ALLUVIONE DI FIRENZE

Una partecipazione riconosciuta e premiata...

  Alla Gentile Signora Susanna Agostini Consigliere del Comune di Firenze

 

Facendomi anche interprete del pensiero dei radioamatori fiorentini e italiani, la ringrazio per aver fattivamente ricordato - quale Consigliere del Comune di Firenze - il contributo da loro dato in occasione dell'alluvione del 1966, organizzando la mostra tenutasi nella sede del Consiglio Regionale della Toscana e premiando i 100 radioamatori che si erano attivati in quella emergenza per consentire un regolare svolgimento dei soccorsi.


Con il miglior augurio per un felice 2007

 

Carlo Luigi Ciapetti - I5CLC

 http://www.ciapetti.it/i5clc/alluvione/agostini.htm

 

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 6-

 

Addio cavo: con WiMAX usando le onde radio

saremo sempre online in casa e in movimento

La sperimentazione dei Radioamatori in Friuli VG

Internet veloce per tutti!

Italia in ritardo nellUe per la presenza di internet nelle case: nel nostro paese quindicesimo, in classifica sono collegate il 40% delle abitazioni, mentre la media europea è del 52%. E uno dei dati presenti nel rapporto Istat 2006 sulle nuove tecnologie.

 

Internet nella Ue. In testa alla classifica europea ci sono Olanda (80%), Danimarca (79%), Svezia (77%); in coda Grecia (23%), Slovacchia (27%), Ungheria (32%). Vicini a noi troviamo la Francia (41%), la Spagna (39%), il Portogallo (35%).

 

 Ma è finalmente arrivato il momento della riscossa per noi italiani!

 

Infatti a Kinshasa c´è già. E anche a Medellin, in Colombia. C´è pure a Kiev, in Ucraina. Solo per l´Italia finora il WiMAX sembrava un sogno impossibile perché i militari si sono accaparrati da sempre quasi tutte le frequenze radio disponibili, ma pochi giorni fa, dopo un braccio di ferro durato anni, i militari hanno finalmente accettato di liberare un po´ delle frequenze che occupano senza nemmeno utilizzarle. Si pensi che l’esercito, la marina e l’aeronautica italiani hanno a disposizione moltissime frequenze come numero e estensione superiori a quelle dei militari americani, che sono il più grande esercito del mondo, e noi Radioamatori, con la miriade di frequenze a statuto secondario, cui siamo costretti, ne sappiamo qualcosa!. Finalmente un accordo tra il ministro della Difesa e quello delle Comunicazioni ha sbloccato  una imbarazzante inspiegabile impasse e messo in movimento un volano che potrebbe far partire molte cose.

 

Non a caso il Presidente del Consiglio ne ha parlato anche nella conferenza stampa di fine d'anno. È un po' come lo sbarco di Armstrong sulla Luna, “un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità”. Perché, fuori di retorica, il WiMAX promette di essere l'anello mancante per giungere all'uomo wired, in rete, sempre connesso, sempre capace di interagire in remoto con l'ufficio, la casa, i passatempi.

 

Il WiMAX, che non è un prodotto, né una tecnologia, ma piuttosto una serie di norme per la creazione di reti senza fili, nasce dall'idea di trovare un sostituto a basso costo per il cosiddetto “ultimo miglio”. Quel pezzo di cavo fondamentale per portarvi a casa, oltre al telefono e connessi, anche la cosiddetta banda larga, l'Internet veloce e… molte altre cose!

 

L'ultimo miglio, ai tempi della liberalizzazione, è diventato un terreno di scontro feroce tra i vecchi monopolisti delle telecomunicazioni (leggi Telecom Italia e omologhi nel resto del mondo) e le new entry (leggi le varie Tele2, Infostrada eccetera). Chi possiede il doppino che porta la banda larga dalla centrale telefonica alle case o alle imprese ha in mano il mercato. Il WiMAX promette di far dimenticare tutto ciò. Sulle onde radio, Internet, e non solo, può arrivare nelle case e nelle aziende dove oggi la banda larga è solo un miraggio: nelle valli delle Alpi piuttosto che in qualche paese dell'Appennino. Ma anche nelle città, dove chiunque (ammesso che abbia comperato la licenza dallo Stato) potrà offrirvi l'equivalente di una Adsl senza fili. Una sola antenna può servire un´area vasta decine di chilometri quadrati. Con una qualità, si dice, simile a quella del cavo.

 

Incubo o sogno, fate voi. Il WiMAX è qui per restare. E presto - diciamo all'orizzonte del prossimo quinquennio - potrebbe essere così pervasivamente dentro le nostre vite da chiederci come potevamo fare prima. Avete presente il telefonino? Dal nulla all'indispensabile. Il WiMAX potrebbe ripetere la storia e farcelo dimenticare, più in fretta di quanto non lo abbiamo desiderato. Ma proprio perché il WiMAX non è una tecnologia, non è un hardware specifico, ma un cappello sotto cui ci possono stare molte cose anche diverse, le possibilità di sviluppo sono limitate solo dall'immaginazione. D'altronde le avvisaglie ci sono già oggi. Per un po' Vodafone vi ha proposto di «staccare la spina» e di mettere il vostro numero di casa sul cellulare. Ha smesso perché Telecom le ha fatto causa. Ma la strada è quella.

 

Il WiMAX, che ha bisogno di pochi trasmettitori e dunque ha costi di gestione relativamente bassi potrà arrivare nelle case, ma anche direttamente sul vostro computer, in macchina o in ufficio, o sul successore del telefono-telefonino. Ma sarà anche una straordinaria occasione per superare quel digital divide, quel fossato digitale che separa chi ce l´ha da chi non ce l´ha, la banda larga. Non solo da noi (adesso ben il 20% degli italiani non può avere Internet veloce) ma soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Ecco perché a Kinshasa c´è, a Roma non ancora, ma lo aspettiamo presto!

 

Naturalmente, come sempre avviene, i primi ad aprire la strada e a sperimentare questi nuovi metodi di trasmissione digitale a 2,3 GHz sono stati i Radioamatori con il famoso WI FI, creando prime reti Itanet nel Nord-Est dell’Italia, a Udine e in Friuli VG in ambito ARI (www itanet.fvg.it), risulta che anche il CISAR si sia interessato della cosa con sue sperimentazioni. I progetti attuali dell’ARI in questo ambito, dalle cose che si conoscono, sono molto ambiziosi e dovrebbero coprire tutta la penisola facendo centro sul Monte Giogo, per realizzare qualcosa di veramente interessante per i Radioamatori e per la Protezione Civile.

 

Internauta

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 7-

Da: IT9DDI  Maldarizzi Massimo Giuseppe [maldarizzimassimo@libero.it]

 

 E.R.A. Sezione Provinciale di Taranto

primo riconoscimento

 

In occasione della 41° Mostra Internazionale di Pittura, tenutasi a Mottola (TA) il 24/12/2006 l'Associazione E.R.A.(European Radioamateurs Association) Sezione Provinciale di Taranto ha ricevuto un coppa quale unica realtà associativa in ambito di Protezione Civile e che opera incentivando le attività Radioamatoriali.

Il prestigioso premio è stato conferito al Presidente Provinciale E.R.A. Taranto, IT9DDI Massimo Giuseppe M. dall'Amministrazione Comunale di Mottola sotto gli sguardi di fotografi e di quanti hanno preso parte alla manifestazione.

Con questa premiazione il Sindaco e la Giunta comunale hanno voluto rafforzare il legame con l'associazione radioamatoriale promuovendo la protezione del territorio e la sicurezza dello stesso.

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 8-

Da: IK2ane C [ik2ane@fastwebnet.it]

 

Situazione sub toni Piemonte

 

Volevo segnalarvi che la lenta ( molto lenta ) standardizzazione dei sub toni sui  ponti piemontesi Sono oramai pochi i ponti che non adottano il sub tono 82,5 od il 127,3 secondario.

I ponti  che utilizzano il sub tono standard piemontese sono:

 

R3a  Casale Monferrato

R4a  Nizza Monferrato

R5a  Mango d'Alba - Montoso  (sistema sincrono)

R7   Stazzano

 

RU1    M.Pollone

RU2a  M Giarolo

RU6    Novi Ligure

RU8    M.Ronzone

RU11a Pian Mune'

RU      Montoso

RU      Rivoli

 

Tutti gli altri o sono senza sub tono od utilizzano sub toni di altre regioni.

 

Saluti.

 

IK2ANE - Walter

 

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 9

Il nuovo sistema operativo della Microsoft sarà in vendita, con Office 2007,

a partire dal 30 novembre per l'utenza business. Dal 30 gennaio per tutti

Arriva Vista

Sempre più problemi per chi ha versioni precedenti di Windows

La Microsoft da un taglio netto al passato

 "Relax, sicurezza e multimedialità"

Il dopo XP richiederà macchine più potenti ma promette di semplificarci la vita

Previste  100 milioni di macchine già nel primo anno

 

Qualche giorno fa l'annuncio del "parto", tra due settimane - il 30 novembre - l'uscita sul mercato nel segmento business. Il 30 gennaio sarà in vendita per tutti. Windows Vista, il nuovo sistema operativo di casa Microsoft destinato a sostituire il popolare Windows XP, è stato presentato insieme alla nuova versione di Office, la 2007 - sulla terrazza di un albergo di Roma con veduta mozzafiato. Uno scenario meritato, non c'è che dire, soprattutto pensando alla tormentata gestazione di questo prodotto, la cui progettazione è andata avanti a "stop and go" (con relativi scossoni del titolo Microsoft a Wall Street) per ben cinque anni. Nel 2001, quando venne lanciato Windows XP, Microsoft promise che avrebbe sfornato il nuovo OS nel 2004. Ci sono voluti due anni di più ma alla fine Vista è arrivato. Del resto siamo dinanzi a un'evoluzione che viene definita un netto salto di qualità da molti degli addetti ai lavori, anche se nel disvelarsi, anno dopo anno, ha perso per strada alcune delle caratteristiche del progetto originario. Come che sia, il risultato finale promette di migliorare di molto il nostro rapporto quotidiano con il computer, ma a caro prezzo per coloro che vogliono rimanere alle versioni precedenti di Windows perché magari non vogliono acquistare una nuova e più potente macchina richiesta per usare Vista.

 

Delle sue caratteristiche si è parlato molto e in molti le hanno potute toccare con mano, considerando che Microsoft ha rilasciato liberamente una beta (ovvero la versione di sviluppo) del sistema operativo. Sono novità di tutto rilievo, soprattutto se si guarda indietro, a XP. Intanto l'interfaccia grafica, che con Aero glass si avvicina a quelle più avanzate e certamente piacerà a tanti per le sue trasparenze, per le soluzioni 3D e per i widgets (che qui si chiamano gadgets). Poi l'usabilità. Dalla possibilità di cercare ogni tipo di file velocemente nel proprio computer alla creazione in punta di clic di una rete interna, al controllo dell'uso che del computer fanno i minori. Si dirà: ma alcune di queste caratteristiche sono già presenti in altri sistemi operativi come Mac OSX di Apple e Linux. Verissimo, ma se ad adottarle è l'ambiente di lavoro Windows, usato dal 90% dei computer del pianeta, il loro impatto è di tutto rispetto. Questione di numeri.

 

Il 66 per cento dei computer in circolazione ha già un hardware in grado di usare Vista: il restante 33 per cento deve fare qualcosina, per esempio adeguare la scheda grafica che per apprezzare in pieno il sistema operativo ha bisogno di almeno 128 megabyte. Ci potrà essere un successo superiore a quello di XP. Un obiettivo realizzabile, anche in Italia. Da noi ci sono ormai 9 milioni e mezzo di famiglie con un pc in casa, una cifra impensabile appena cinque anni fa. C'è negli italiani una maggiore maturità dello strumento informatico".

 

Quello della fame di hardware del nuovo sistema operativo è un problema, soprattutto per chi vorrebbe gustarsi Vista ma non ha alcuna intenzione di cambiare il suo computer "vecchio" di qualche anno e perfettamente funzionante. Di sicuro questo nuovo gioiello di casa Microsoft (sarà venduto in sette versioni con il prezzo di quella base intorno ai 240 euro) necessita di non poche risorse per dare il meglio di sé: la casa madre indica una ram minima (che è un po' l'ossigeno per un computer) da 512 megabyte, quella consigliata è di un gigabyte. Della scheda grafica abbiamo già detto. Quanto al processore, i più moderni sono sicuramente in grado di esprimere tutta la potenza del nuovo sistema operativo.

 

Detto questo, Windows Vista, provato su una macchina ben carrozzata di hardware, fa la sua bella figura: effetti grafici a profusione, risposta del sistema efficientissima anche nella parte multimediale, tempi di avvio e di spegnimento ridotti all'osso e veloci ricerche all'interno del computer, su ogni tipo di file. Una caratteristica, quest'ultima, indispensabile nell'overload di informazioni che ci attraversa ogni giorno. Insomma, l'approccio a Vista non potrebbe essere migliore. La speranza è che nel tempo la stabilità dell'insieme conforti le impressioni del primo contatto.

 

E i driver, ovvero quei piccoli software che consentono al  sistema di dialogare, e quindi far funzionare, stampanti, scanner, fotocamere, modem, cellulari e quant'altro fa parte della nostra vita digitale? Il passaggio a Vista sarà doloroso come quello da Windows 98 a XP oppure no? Si passerà più tempo a combattere con i driver oppure, finalmente, a usare il computer e basta? Vista riconosce da solo già moltissime periferiche, e si sta lavorando con i vari partner perché rilascino i driver specifici per Vista. Si richiede che siano nativi, la più importante risorsa è la certificazione. Ma niente paura: molti driver di XP hanno la compatibilità con Vista".  

 

Ma già si preannunciano problemi per coloro che utilizzano ad esempio ancora sistemi operativi come il Millenium, o precedenti. Infatti ad esempio già la Norton, ma anche altri antivirus da quest’anno funzioneranno solo su XP o Vista. Insomma siamo alle viste di grossi affari per le case di Software!

 

L'approccio a Vista da parte di una persona poco informatizzata non dovrebbe quindi essere traumatico. Anzi ci sono novità e migliorie soprattutto in quelle funzioni che usiamo più frequentemente. Per esempio, chi ha figli che usano il pc può impostare il parental control che adesso permette di definire come il minore può utilizzare il computer: in quali orari sarà disponibile la macchina, con chi potrà chattare, il livello di giochi che potrà usare (con l'esclusione di quelli violenti) e naturalmente i siti in cui navigare. Quanto al multimediale abbiamo sviluppato molto il versante di gestione, catalogazione e utilizzo di musica, fotografie, filmati amatoriali. Per la sicurezza, sarà una scoperta il sistema dei filtri antiphishing, che ci difendono da chi vuole rubarci i numeri della carta di credito, e il software di difesa contro gli spyware che finirà per diminuire lo spamming nei confronti dell'utente". "Insomma la parola d'ordine di Vista è: voglio un utilizzo rilassato del mio sistema dal quale sono certo di ottenere il massimo di performance".

 

Radar

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Da: Bartolo IZ7HNO [iz7hno@alice.it]

                                                                                                                            

ESERCITAZIONE  SICUREZZA

NEI CENTRI STORICI

                                                        

 

IZ7HNO Bartolo in compagnia di 2 Volontari

 

Salve chi vi scrive è Bartolomeo Giannico IZ7HNO …………..

 

Il giorno 14 Dicembre alle  ore 20.00  mi sento squillare il mio cellulare e chi poteva essere???  IZ7GWP Alessandro  che mi informava  che il giorno 17 cioè Domenica si svolgeva a Castellaneta TA,  un’ esercitazione della Protezione Civile in collaborazione con il Ministero dell’Interno dove si richiedeva al Gruppo Radio Scout e al Valentino dx radio Club il supporto Radio Comunicazioni . Spaventato della tarda ora o meglio le cose fatte in fretta mi danno fastidio ho deciso immediatamente di metterci al lavoro . Come prima cosa ho passato la notizia  alla mia Associazione o meglio la mia Sezione ARI DI CASSANO DELLE MURGE BA IQ7MU , poi ci siamo incontrati nella sede Scout di Castellaneta TA , per fare il punto e dividerci il lavoro. Io  ho organizzato la parte radio , metre il buon Alessandro e il buon Gianvito organizzavano la sistemazione logistica del campo.

 

Eccoci qui alle ore 06.30 di Domenica 17 Dicembre eccola pronta la sveglia che mi squilla nelle mie povere orecchie , prontamente la disattivo , in punta di piedi mi alzo e mi vesto ed esco di casa , arrivo in piazza e trovo Alessandro con un gruppo di ragazzi già al lavoro o meglio già pronti aspettavano me , immediatamente installiamo la canna da pesca con il suo Balun e i suoi 8 mt di filo , attacchiamo le finte masse , issiamo l’antenna e poi  installiamo un dipolo per i 40mt e una verticale bibanda per le comunicazioni in UHF VIA RU2 CASTELLANETA sempre connesso via ECHOLINK .

 

In meno di un ora siamo pronti ecco in foto il TS870 CON MC 60 il computer con i programmi digitali e il bibanda che poi sarà interconnesso con APRS MODE . Fatte le prime foto abbiamo avuto i complimenti e la visita del dott.      STASI     Responsabile PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE e del dott. RUSSO Responsabile PROTEZIONE CIVILE DI TARANTO .

 

Alle ore 09.30 inizia la simulazione di un grave terremoto che colpisce il centro storico di Castellaneta TA con gravi conseguenze sulla popolazione che popola lo stesso centro , si tratta di circa 2000 persone per la maggioranza anziani .

 

Il Primo Intervento mi ha comunicato via Ponte Radio la necessità di 4 auto ambulanze per recupero di altre tanti feriti , specificandomi la zona e via , a tal proposito ricordo che le vie della Città vecchia di Castellaneta sono larghe scarse due metri e per lo piu’ si è scelto di recupare feriti nei vichi piu stretti proprio per essere sempre pronti al peggio . Ho asegnato il foglietto  con su i dati , ad un responsabile che ha messo in moto la macchina dei soccorsi .  Una volta recuperati i feriti i dottori a Bordo delle unità mobili mi riferivano il codice asegnato al ferito  e di contattare il nosocomio piu’ vicino per il trasporto . Alle ore 12.00 il tutto si è cncluso con la premiazione dei circa 20 gruppi che sono arrivati da molte parti della Puglia tra cui anche noi .

 

Avendo anche una pergamena come miglior gruppo funzionale  .

 

UN RINGRAZIAMENTO AI SOCI A.R.I. DI CASSANO DELLE MURGE BA ,

E AL GRUPPO  RADIO SCOUT DI CASTELLANETA TA .

Iz7hno@alice.it     www.valentinodxradioclub.t

 

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Da: Claudia Lugli - Blu Nautilus [c.lugli@blunautilus.it]

 

ExpoElettronica Modena fiere 20 e 21 gennaio 07

 

 

Oltre quattrocento espositori il 20 e 21 gennaio

 

Ritorna il 20 e 21 gennaio 2007 l’appuntamento con Expo Elettronica, dove appassionati ed esperti, da tutto il Centro e il Nord Italia, si danno appuntamento per questa “due giorni” dedicata a passato, presente e futuro della tecnologia e dell’elettronica di consumo.

 

Expo Elettronica è infatti fra i più prestigiosi eventi nazionali specializzati nel campo delle telecomunicazioni, una rassegna che, offrendo un vasto assortimento, è riuscita a creare un ricco e valido punto d'incontro e di scambio per il mondo amatoriale.

 

La mostra mercato è una valida alternativa ai centri commerciali e ai  megastore. In fiera si ritrova il gusto della ‘scoperta’ e della caccia all’affare migliore, togliendosi qualche sfizio, senza dar fondo al portafoglio, anche perché, dopo Natale,  anche qua i prezzi sono sensibilmente più bassi.

 

Fra gli articoli più ‘gettonati’ le ultime tecnologie wireless e bluetooth, che permettono lo scambio di dati fra diversi dispositivi, e tutto quello che riguarda l’home entertainment, con videoproiettori, dvd, decoder, antenne e parabole, consolle, video games, lettori mp3, così come le innovazioni per la sicurezza della casa e la difesa della privacy.

 

Grande spazio anche al surplus informatico; pc nuovi ed usati, monitor e componenti vari, che sono un’ottima occasione per crearsi, in autonomia, un perfetto computer a basso costo. Sarà presente Modena Linux User Group, con un tavolo informativo sulle potenzialità dell’Open Souce.

 

Questo accade perché l'evoluzione tecnologica ha tempi rapidissimi; il materiale invenduto, che non trova spazio nella grande distribuzione, e l’usato ritirato, trovano nuova vita fra i banchi di Expo Elettronica. Stesso discorso per una miriade di componenti e pezzi di ricambio rari, che servono per riparare la tecnologia di ieri e che sono praticamente irreperibili al di fuori dei circuiti delle manifestazioni di settore.

 

La fiera riserva sorprese e buoni affari anche per un pubblico meno tecnologicamente evoluto: tra gli stand di Expo Elettronica si potranno trovare anche tanti articoli e gadget, di uso comune: materiale elettrico, telefonia, piccoli elettrodomestici, giocattoli elettrico – elettronici e qualche stramberia ‘vista in TV’.

 

Parallelamente ad Expo Elettronica si svolge Colleziosa, la mostra mercato che esplora gli affascinanti mondi del collezionismo. Tre le sezioni tematiche approfondite: dischi e cd con la Mostra Mercato del disco usato e da collezione, i fumetti, del passato e del presente, con Modena Comics e la fotografia con Photo Cine Video, compravendita di attrezzature e materiale fotografico tradizionale, digitale, usato, d’occasione e da collezione, a cui si affiancano due sale pose con modelle (una gratuita e aperta a tutti ed una Photoglamour - nudo artistico, riservata ai maggiorenni, a pagamento e su prenotazione).

 

Organizzazione: Blu Nautilus Srl; Ingresso: operatori e grande pubblico; Biglietto Ingresso: 8,00 euro (intero), 6 Euro (ridotto – scaricabile dal sito www.blunautilus.it);

 

Indirizzo: Modena Fiere Viale Virgilio, 70/90 uscita Autostrada Modena nord.

 

Orari: 9.00-18.00 ; Info: 0541 439573; website: www.blunautilus.it

 

APPUNTAMENTI DI GENNAIO

[20 › 21] COLLEZIOSA Modena - Modena (MO)

[20 › 21] PHOTO CINE VIDEO Modena - Modena (MO)

[20 › 21] C'ERA UNA VOLTA... Antiquariato - Cesena (FC)

[20 › 21] EXPO ELETTRONICA Modena - Modena (MO)

 

 Informazioni per la stampa a cura di

 

Blu Nautilus Srl – 0541 439575 – www.blunautilus.it

 

Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne: Claudia Lugli – c.lugli@blunautilus.it

 

Assistente: Monica Mazzoni – tel. 0541.53294

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| computer | elettronica | editoria | radio d'epoca | ricetrasmettitori | satellite | telefonia | hobbistica |

calendario fiere 2007 / home page

 7° edizione - Cerea (VR)

13 - 14 gennaio 2007 orario 09,00 - 18,00

3° edizione - Busto Arsizio(VA)

27 - 28 gennaio 2007  orario 09,00 - 18,00

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Dagli ingegneri genetici del Mit importante passo avanti verso la conversione ai biocarburanti

Il microrganismo modificato in laboratorio per trasformare rapidamente la cellulosa in "benzina"

Etanolo da scarti legnosi e piante povere

con il superlievito che dimezza i tempi

Una pompa di etanolo

 

Gli appassionati di fantascienza sanno che Isaac Asimov immaginava per i lieviti un'importanza cruciale in un lontano futuro dell'umanità. Sarebbero stati questi microrganismi, coltivati in grandi vasche alle periferie delle metropoli, a saziare una popolazione mondiale cresciuta a dismisura. Le visioni del grande scrittore potrebbero avverarsi tra non molto, ma per fortuna con una sostanziale differenza. I lieviti, prima che la fame di cibo, ci aiuteranno probabilmente a placare la sete di benzina.

 

Un passo importante in questa direzione è stato compiuto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology che sono riusciti a intervenire con l'ingegneria genetica sulle capacità del banale lievito da forno, il Saccharomyces cerevisiae, a trasformare la cellulosa in glucosio e quindi in etanolo. Lo studio, firmato dal chimico del Mit Hal Alper e pubblicato sulla rivista Nature, apre nuovi scenari alla produzione di uno dei carburanti candidati a sostituire la benzina con un'alternativa al petrolio che sia ecocompatibile.

 

In tutto il mondo, Stati Uniti in testa, si è scatenata una vera propria corsa alla produzione di biocarburanti in entrambe le loro forme: il biodiesel, ricavato da piante dai semi oleosi come la colza e il girasole, e l'etanolo, ricavato da piante ricche di glucosio come la canna da zucchero, il mais e la barbabietola. Non è però tutto 'verde' quel che luccica. Sostituire benzina e gasolio con queste alternative agricole rischia di innescare una pericolosa competizione tra le coltivazioni destinate all'alimentazione e quelle alla mobilità, contribuendo ad aggravare l'erosione del suolo, la deforestazione e uno sfruttamento eccessivo delle risorse idriche. L'energia necessaria per la trasformazione rischia inoltre di azzerare i vantaggi del mancato rilascio di CO2 garantito dal fatto che le piante per crescere assorbono l'anidride carbonica prodotta dalla combustione dei biocarburanti.

 

La soluzione che potrebbe evitare questi rischi, mantenendo i vantaggi di benzina e gasolio prodotti senza petrolio, con emissioni molto meno nocive per l'ambiente e "carbon neutral", è quella di ottenere l'etanolo da fibre di cellulosa, sostanza "povera" che non deve essere ricavata da piante coltivate appositamente ma anche da scarti di lavorazione, dalla pulizia dei boschi e da piante spontanee come il panicum virgatum, una banale graminacea in grado di crescere facilmente su terreni attualmente incolti o residuali.

 

Il processo prevede la messa in "ammollo" di grandi quantità di cellulosa dalle quali i lieviti, attraverso un processo di idrolasi, estraggono glucosio, trasformandola in una poltiglia zuccherina che fermentando produce etanolo. Attualmente il costo di questa operazione non è però assolutamente conveniente (l'etanolo da cellulosa costa circa il triplo di quello estratto dalla canna da zucchero), anche perché il tutto avviene con tempi molto lunghi.

 

Quello che sono riusciti a fare gli scienziati del Mit di Boston guidati da Alper è intervenire sui meccanismi di trascrizione del lievito, aumentando la quantità di un gene già presente nel microrganismo, modificandone le capacità di trasformare la cellulosa in glucosio e poi in etanolo. La migliore efficienza, secondo i ricercatori, può arrivare sino al 50%, dimezzando i tempi di produzione o raddoppiandone le quantità.

 

L'alcol butilico ottenuto da zuccheri, amido o cellulosa può essere miscelato con la benzina o usato da solo come carburante: un'alternativa al petrolio.

 

Più volte si è parlato della possibilità, anzi della necessità urgente, di diminuire i consumi di carburanti derivati dal petrolio ricorrendo a carburanti derivati da sottoprodotti e scarti agricoli. Finora la maggiore attenzione è stata rivolta all'alcol etilico; adesso si presenta sul mercato un altro carburante per autoveicoli di origine agricola, l'alcol butilico o butanolo o “bio-butanolo". l'alcol butilico ha un potere calorifico e anche un numero di ottano superiori a quelli dell'alcol etilico od è privo di alcuni Inconvenienti che l'alcol etilico presenta quando è miscelato con la benzina.

Già un secolo fa è stato scoperto che uno speciale batterio, il Closteidum acetobutylicum trasforma gli zuccheri in una miscela di alcol butilico e di acetone. In un primo tempo il processo è stato impiegato per produrre acetone, ma successivamente il prodotto principale è stato l'alcol butilico usato come materia prima per la produzione della gomma sintetica durante la seconda guerra mondiale. Attualmente l'alcol butilico è ottenuto per sintesi dal petrolio ma di recente alcune imprese, sia chimiche sia petrolifere - e questo è un segno della preoccupazione che comincia a circolare fra i petrolieri per il loro futuro - hanno messo a punto un nuovo processo che parte, come nel caso dell'alcol etilico, da

zuccheri, amido, sottoprodotti agricoli o anche materiali cellulosici forestali, e fornisce, sempre per fermentazione, una miscela di alcol butilico e idrogeno. Da una tonnellata di zuccheri o amido o cellulosa si ottengono 400 chili di alcol butilico e 20 chili di idrogeno, una miscela con un “contenuto energetico" superiore a quello dell'alcol etilico che si otterrebbe dalla stessa materia agricola di partenza. l'alcol butilico carburante può essere miscelato con la benzina fino al 15 per cento senza modificazioni del motore e senza inconvenienti, addirittura può essere usato da solo al posto della benzina e ha il vantaggio che le emissioni di gas nell'atmosfera sono inferiori a quelle della benzina e non contribuiscono all'effetto serra. La quantità di anidride carbonica che viene immessa nell'atmosfera durante la fermentazione e durante la combustione nel motore è, infatti, la stessa che è stata prelevata daìl'atmosfera, pochi mesi o anni prima, durante la fotosintesi con l'energia solare, dalle materie vegetali impiegate per produrre l'alcol butilico stesso.

 

Radar

 

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14-

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Il motore ad aria compressa

Questo motore puo' funzionare indifferentemente ad aria compressa oppure a vapore ed e' nesessaria una pressione di esercizio costante di aria o di vapore di  6-7 Bar. Quando vi e' la necessita' di una fonte di energia meccanica si puo' far uso di detto motore (vedi le pistole ad aria compressa usate dai gommisti per avvitare i dadi della ruota dell'automobile). Questo tipo di motori non sono a ciclo alternativo ma utilizzano una piccola turbina interna, con numero di giri demoltiplicato mediante ingranaggi che a loro volta trasmettono il moto ad un mandrino dove e' applicata la chiave che fa ruotare la testa del dado per avvitare detto dado sulle ruote dell'autovettura.Per far funzionare detti tipi di motori occorrono grandi quantita' di aria, compressa in appositi serbatoi ad una pressione di circa 7-8 Bar ed occorre inoltre un compressore per ricaricare detti  serbatoi una volta che l'aria al suo interno viene espulsa. Poi esistono i motori a ciclo alternativo cioe' con pistone e biella che trasmette il movimento all'albero motore. I grandi motori marini pluricillindrici  usati per la propulsione navale e funzionanti a ciclo Diesel, molti di questi per avviarli  vengono avviati con iniezione di aria compressa nei vari cilindri che possono avere. Lo scrivente si e' cimentato nella costruzione di un motore ad aria compressa a ciclo alternativo, utilizzando un vecchio compressore di un frigorifero francese dalla meccanica molto raffinata a cui e' stato tolta la lamella sulla testa del pistone funzionante come valvola (quando il pistone discende) e otturando il relativo foro. Una ulteriore valvola era situata sulla testata del cilindro del compressore ed era azionata da una semisfera montata sulla testa del pistone, anche questa valvola e' stata disabilitata altrimenti non poteva essere immessa aria nella parte superiore del pistone. Come nei motori a vapore l'aria o il vapore, prima deve essere immesso nella parte superiore del pistone per farlo scendere, poi detta aria o vapore deve essere immesso nella parte inferiore del pistone per farlo risalire, non solo,  e' necessario anche che quando l'aria o il vapore viene immesso nella parte superiore del pistone, l'aria o il vapore che si trova nella parte sottostante venga espulsa. Stessa cosa dicasi di quando l'aria o il vapore viene immesso nella parte sottostante il pistone: a tale scopo vengono in aiuto i rubinetti montati sui vecchi compressori per frigoriferi che servivano per iniettare il Freon nel circuito di raffreddamento. La funzione di questi rubinetti, lasciandoli leggermente aperti (regolandoli opportunamente) e' quella di espellere l'aria o il vapore dalla parte superiore o inferiore del pistone a seconda che salga o discenda. E' necessario  anche poter distribuire il vapore o l'aria prima nella parte superiore del pistone e poi in quella sottostante a tale scopo e necessario usare una valvola cosiddetta a cassetta a tale scopo ho utilizzato un miscelatore di quelli utilizzati nei bagni domestici la cui leva di commutazione e azionata mediante biella dall'albero motore. Per vincere eventuali punti morti e necessario anche che detto motore sia munito di volano azionato per la sua rotazione dall'albero motore.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale      

 

Da ik8jzk Ruggero Napoli.

 

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Da: Umberto Molteni i2ms

 

I GRANDI DELL’ELETTRICITA’

 James Prescott Joule (1818-1899)

 

       James Prescott Joule fisico inglese, nasce a Salford il 24 dicembre 1818, una località vicino a Manchester dove il padre è proprietario di una fabbrica di birra. Bambino timido e delicato, la condizione economica della famiglia gli consente di non intraprendere alcuna professione, nemmeno nell'azienda del padre, cosicché Joule essenzialmente autodidatta, in età giovanile si consacra interamente all'attività scientifica, che svolge per lo più a proprie spese nel suo laboratorio realizzato presso la fabbrica di famiglia.

       Un momento fondamentale nella formazione di Joule sono i tre anni in cui ha come insegnante John Dalton, che lo introduce alla scienza e gli trasmette l'idea che la natura è governata da leggi semplici e quantitative individuabili attraverso gli esperimenti.

       Svolge importanti ricerche nel campo della termodinamica e dell'elettricità, basandosi su sistematiche esperienze. Nel 1836 Joule inizia uno studio sul calore sviluppato da una corrente elettrica che attraversa un circuito resistivo; e nel 1840 enuncia la famosa legge relativa all'effetto termico prodotta da una corrente elettrica, effetto Joule, che consiste nella dispersione di calore in un conduttore, prodotta dal passaggio di corrente elettrica in esso.

       Un conduttore percorso da una corrente elettrica, aumenta di temperatura al passaggio di quella. Il fenomeno, scoperto da Joule, sia qualitativamente sia quantitativamente, si chiama appunto effetto Joule. Applicando ai terminali di un conduttore una f.e.m., le cariche libere che si trovano nel corpo del conduttore, sono immerse in un campo elettrico, e assumono una certa energia potenziale, la cui entità è legata all'intensità del campo nel punto in cui ogni singola carica si trova e, quindi, al potenziale del punto. La legge elettrostatica di Coulomb, ci dice che l'energia potenziale posseduta da una carica, si trasforma in energia meccanica, in quanto questa tende a spostarsi verso i potenziali minori, perdendo la sua energia di posizione, che viene trasformata in energia cinetica. Le trasformazioni di energia, non sono però ancora finite. Le cariche, nel loro moto di trasferimento, saranno soggette a urti e a rallentamenti, per cui perderanno parte della loro energia cinetica, che verrà trasformata in energia termica, con conseguente aumento della temperatura del conduttore.

       L'effetto Joule è, quindi una diretta conseguenza del principio universale della conservazione dell'energia. L'entità del fenomeno è invece determinato dalla legge di Joule espressa dalla relazione: q = kI2Rt calorie, la quale ci dice che la quantità di calore q prodotto in un conduttore percorso da una corrente I nel tempo t è proporzionale al quadrato di detta corrente, alla resistenza R del conduttore e al tempo t; k è una costante di proporzionalità. Esprimendo q in piccole calorie, I in ampere, R in ohm e t in secondi, in cui k è una costante, detta equivalente termico del joule, che nel Sistema Internazionale (S.I.) vale 0.23832 si ha: q = 0.23832 I2 R t.

       Questa legge è dimostrata sperimentalmente da Joule, misurando direttamente la quantità di calore ceduta a una certa quantità di acqua, da un conduttore di resistenza nota in essa immerso e è percorso da corrente nota e per un dato tempo.

       All'importanza della misura e della quantificazione delle grandezze fisiche Joule unisce un interesse, in parte derivatogli dall'ambiente imprenditoriale della famiglia, per il rendimento delle macchine e dei motori elettromagnetici, da poco inventati grazie alle ricerche di Faraday. A partire dal 1837 Joule conduce un'analisi quantitativa degli effetti meccanici dell'elettromagnetismo, stabilendo l'equivalenza tra il lavoro prodotto e la corrente impiegata. Successivamente si orientò verso lo studio degli effetti termici dell'elettricità scoprendo, grazie all'uso dei migliori termometri disponibili e a misurazioni particolarmente accurate, che il calore prodotto è sempre proporzionale al quadrato dell'intensità della corrente circolante (effetto Joule).

       L'indagine sperimentale e quantitativa sulle trasformazioni delle varie forze agenti in natura porta Joule a dimostrare che lavoro e calore sono reciprocamente convertibili e a determinare un coefficiente di equivalenza tra di essi molto simile a quello valido anche oggi. Egli comprende di trovarsi a forme diverse di una stessa forza che si conservava attraverso tutte queste trasformazioni. Giunge così a formulare, in maniera indipendente da Robert Mayer e Hermann von Helmholtz, il principio di conservazione dell'energia.

       L'annuncio delle sue scoperte nel 1847 fa conoscere Joule al mondo scientifico e favorisce il suo incontro con il giovane fisico William Thomson (successivamente Lord Kelvin). La loro collaborazione raggiunge importanti risultati nello studio dei gas (effetto Joule-Thomson) ed è fondamentale per la formulazione della teoria termodinamica di Lord Kelvin.

       Joule prosegue pure le sue ricerche mirate a stabilire unità di misura e standard più precisi nella fisica, dando anche in questo settore un contributo decisivo. Oggi il lavoro si misura appunto in joule.

       La Royal Society di Londra, nel 1866, gli conferisce la medagli d'oro Copley. Joule, a seguito di una lunga malattia, muore a Sale l'11 ottobre 1899.

                

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MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

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Da: Roberto [ik0lrg@quipo.it]

 

Approfitto della presente per "diramare" sul mercatino, le ricerche di un DGS-1.

 

               Cari 73 de IK0LRG, Roberto.

 

   ,,_   Roberto 

  o"  )~ ik0lrg@quipo.it

   ''''  Linux HAM Radio

       www.ik0lrg.it     

 

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Da: Radio Active [iradiom@hotmail.com]

 

VENDO:

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completo di imballo, manuale d'istruzioni in italiano e pacco batteriei 270

Euro;

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50 Euro + s.s.;

- Filtro Passa Basso Comet CF-30MR da 1 KW 40 Euro;

- Bel Tester analogico della Bell&Howell nuovo completo di borsa in

similpelle e puntali 10 euro;

- Commutatore PC per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;

- Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002  20

Euro.

- 3 valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo 150 Euro cad.

- 2 valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai

aperte 150 Euro cad.;

- 2 valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e

mai aperte 100 Euro cad..

- Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come

variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori lineari 70 

Euro.

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.

[500 euro]

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[100 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[80 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 300 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 40 euro]

 

- radio casalinga Siemens Klangmeister RG405 in U-FM, L-LW, M-MW e K-SW.

[40 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[80 euro]

 

- strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[80 euro]

 

- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.

[30 euro]

 

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

[10 euro]

 

- base antenna MP-48, nuova, mai utilizzata, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, ancora nel suo imballo originale che non è mai stato aperto, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.

[100 euro]

 

- base antenna MP-48, usata (caratteristiche come la precedente), non perfetta, ecc.

[60 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[15 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.

[20 euro]

 

- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.

[20 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- specchietto retrovisore laterale destro (lato passeggero) adatto per furgone FIAT Ducato prima serie, Talento, 242 E, 238 ultime versioni, 900, ecc.

[25 euro]

 

- specchietti retrovisori laterali del furgone FIAT 242 primo modello (quelli fissati nella parte superiore della portiera).

[20 euro cadauno]

 

- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1,  2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc.

[35 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- BC 605 e BC 606.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- mounting FT237.

 

- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

- piatti Tecnics sl 1200 o 1210 (anche guasti).

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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