Radiogiornale

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Numero 173 - Anno VI - 14 marzo 2007

Per comunicazioni: radiogiornale@fastwebnet.it

 

 

Sommario:

1.      Gli angeli con la radio;

2.      Salviamo il Leone con il WWF;

3.      Italia sommersa da e-mail spam;

4.      Misteriosi segnali dallo spazio;

5.      Stazione speciale ottantesimo fondazione ARI;

6.      5° Meeting Contest delle Province Italiane 50 MHz;

7.      Castro contro Gates;

8.      Brevettato il corpo umano come antenna trasmittente;

9.      Raccolta virtuale di tasti telegrafici;

10.   Muore per overdose di Internet;

11.   In rete si diventa maleducati;

12.   La neuroscienza cognitiva;

13.   Eolico inutile in Italia, puntare sull’idrogeno;

14.  Giuseppe Misuri IW5CGM nuovo Presidente del CISAR;

15.  Concorso Radio Giappone, un ponte per Tokio;

16.  Attività Radioamatori siciliani associati E.R.A.;

17.  Ponti;

18.   Mercatino radioamatoriale;

19.   Informazioni.

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1. 

L’ALLUVIONE DI FIRENZE

 

Ricordati i Radioamatori del Novembre 1966

GL I ANGELI CON LA RADIO

La documentazione di come i radioamatori hanno ottenuto dopo 40 anni il giusto riconoscimento della pubblica amministrazione per quanto fecero per Firenze e la Toscana.

 

di  Paolo Badii  (IW5AUI)

 

Il progetto

 Ricordare i radioamatori, che furono operativi durante l’alluvione del 1966 a Firenze ed in Toscana, era un progetto che da tempo volevo realizzare.  Nel 1996, avevo ricordato la loro presenza con alcuni articoli su CQ Elettronica, a cui collaboravo. A quel tempo, ottenni anche, dall’emittente Tele 37, che  fosse dedicata loro una puntata della trasmissione televisiva "La Toscana del 900", condotta da Vittorio Berti. Invitai a partecipare alla trasmissione tre dei radioamatori che avevo rintracciato: due di Pistoia ed uno di Firenze.

Nel 2005 presentai al Comune di Firenze il progetto "I RADIOAMATORI – ANGELI CON LA RADIO", progetto che fu poi inserito in quello della Regione Toscana, per ricordare i 40 anni dall’Alluvione.    Non volevo fare del reducismo. Due sono stati gli scopi per cui mi sono mosso per rintracciare, dopo quarant’anni, i radioamatori di un tempo lontano: volevo che fosse loro riconosciuto, ufficialmente, quanto avevano fatto e ricordare che anche le attuali tecnologie sono ben lontane dal garantire, come sembrano, la comunicazione nel momento della emergenza.                           

La realizzazione di questo mio programma è consistito nel fare rilasciare, dalla amministrazione pubblica, un attestato ed un distintivo  ai radioamatori da me ritrovati e pubblicare un libro, per ricordarli meglio: I Radioamatori ed altre storie dell’Alluvione del 1966 a Firenze ed in Toscana.                                                                                                                                          Questa mia ricerca e la parte scritta hanno poi fornito il materiale che mi è servito per l’allestimento della Mostra di Documentazione, che si è tenuta nella Sala, Paolo Barile , del Palazzo Panciatichi in Firenze, sede del Consiglio Regionale della Toscana.  C'era anche uno spazio dedicato   per apparecchiature che servirono nel 1966: cinque stazioni radio, di cui tre autocostruite.

La Mostra dal titolo " I RADIOAMATORI, ANGELI CON LA RADIO ", è stata inaugurata, il 4 novembre 2006, dal capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Se il progetto " Angeli con la radio "ha avuto buon fine lo devo, a pari merito, ad Erasmo D’Angelis, presidente della Commissione Regionale " Ambiente e Territorio ", a cui il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, aveva affidato la realizzazione del programma per ricordare i 40 anni dall’alluvione, ed a Susanna Agostini, presidente della "Commissione Politiche Sociali e della Salute " del Comune di Firenze, che per prima ha creduto e sostenuto quanto avevo proposto.

 L’attestato rilasciato ai radioamatori, insieme al distintivo, è stato firmato dal Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici e Susanna Agostini . La Mostra è stata aperta a Firenze dal 4 al 17 novembre 2006, per poi trasferirsi all’Università di Bologna, per essere ripresentata, in quella città.

Il riconoscimento che avevo programmato non è stato consegnato soltanto ai radioamatori fiorentini e toscani, ma anche a coloro che fecero da ponte da altre regioni, come la Lombardia, la Liguria, l’Emilia Romagna ed il Lazio, per aiutare Firenze e la Toscana.                                                           

La consegna dei diplomi di merito è avvenuta in Firenze, il 14 novembre 2006, nella Sala del Gonfalone gremita di radioamatori e parenti visibilmente commossi. Era la prima volta che si trovavano riuniti e dopo 40 anni (6). Al tavolo di presidenza erano rappresentate le istituzioni : la Regione Toscana, il Comune, la Prefettura, la Questura, il Ministero delle Comunicazioni ed l’Autorità di Bacino dell’Arno. La Questura di Firenze durante l’alluvione fu il centro operativo per quanto riguardò la funzione assolta dai radioamatori. Il Ministero delle Comunicazioni era presente con la dott.ssa Rita Forsi, che lo rappresenta in Toscana. Nei giorni precedenti ho avuto modo, anche, d’incontrare il Ministro Paolo Gentiloni. Alla premiazione doveva essere presente anche il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ma una emergenza, come riportarono i quotidiani di quei giorni, lo aveva impedito.

Realizzare questo progetto mi ha molto impegnato. Dopo quarant’anni qualcuno dei radioamatori aveva cambiato indirizzo, la città o la regione. Alcuni avevano raggiunto quel cielo che, nel novembre del 1966 ,aveva accolto la loro voce Di questi ultimi ho trovato i parenti. 

 

La ricerca             

La ricerca dei radioamatori, di un tempo lontano, è stata una progressione. E’ partita da pochi nominativi. Una volta che rintracciavo le persone a cui si riferivano, intervistandole ho potuto conoscere altri nomi o denominazioni ministeriale. Ho fatto lunghe telefonate per navigare insieme, con ognuno di loro, nei ricordi di quaranta anni fa. Alcuni, ma non molti, avevano delle foto e dei documenti. Me li hanno dati accogliendo la mia offerta di utilizzarli perché potessi raccontare quello che fecero loro e gli altri radioamatori. Ho potuto elencare 99 operatori radio e di sostegno, sicuramente presenti in quel frangente. Nella Mostra li ho tutti documentati.                    

Avendo partecipato, all’epoca, in prima persona, ai soccorsi, sono stato in grado di capire ciò che il trascorrere del tempo poteva aver velato ed ottenere quelle conferme che le mie domanda hanno riportato alla loro memoria. Soprattutto ho potuto ricostruire il quadro operativo generale. Quasi sempre, le informazioni ricevute erano il racconto di quanto il radioamatore aveva personalmente fatto, in corrispondenza di una determinata allocazione.

Quello che non mi ha mai fatto abbandonare il progetto, è stata la soddisfazione che ricevevo, nel constatare che, ad ognuno, davo una particolare gioia nell’averlo rintracciato e nel comunicargli che avrebbe avuto un riconoscimento, per quello che aveva fatto. Ho scritto " soddisfazione" perché non trovo la parola adatta, per esprimere il sentimento che mi ha sostenuto nel verificare che facevo felici delle persone perché lo meritavano, che era, poi, uno degli scopi che mi ero proposto.                        L’alluvione di Firenze fu un momento particolarmente difficile e doloroso, non solo per la cultura, ma per quanto molti perdettero e che non avrebbero più ritrovato. Faccio un piccolo e particolare esempio : la scomparsa di tutto il proprio passato familiare documentato dalle fotografie, portato via dall’acqua. Questo ed altri dolori fecero sì che i fiorentini affrontarono subito, senza pianti e lamenti, quello che doveva essere fatto. Apprezzammo molto chi trovammo accanto per aiutarci a ritornare alla normalità.                                                                                                        

 L’iniziativa degli Angeli con la radio ha riscosso un successo mediatico che non mi aspettavo. Dal mese di agosto 2006 intensificandosi poi nei mesi successivi, fino a novembre, mi sono state chieste interviste da emittenti televisive e radiofoniche, dalla stampa quotidiana e periodica.. Quelle che ricordo sono: RAI-TV 1, 2 e 3 Toscana e Lombardia, La 7, SKY, reti digitali e straniere. Fra queste ricordo, perché ho ritrovato un biglietto: Discovery Channel News. Anche Radio Vaticano mi ha cercato per una intervista in diretta.                                                                                                   

Faccio questo elenco, non per me, ma per documentare l’interesse che ha suscitato l’iniziativa, dando la misura di come fosse latente la riconoscenza per quanto fecero  i radioamatori.                          

A diverse domande d’intervista ho risposto facendo partecipare alcuni radioamatori.                            E' il caso di quella chiestami da La Repubblica, ricordata anche su Radiogiornale, ed ancora : RAI-TV 1 e 3 Toscana e Radio Vaticano. Sono andato a Roma, da solo, ospite di una trasmissione  di RAI-TV  2. Nel ricordare l'Alluvione del 1966, ho parlato anche dei radioamatori.

 Il 4 novembre 1966, i fiorentini e quanti vennero a loro in aiuto, piantarono il seme della protezione civile italiana. Proprio per questo il 4 novembre e Firenze, é il giorno e la sede di una riunione annuale degli Stati Generali del Volontariato e della Protezione Civile. Questa decisione è stata programmata, nel luglio 2006, in una delle riunioni preparatorie del programma per commemorare quanto era accaduto nel novembre 1966. Ho una foto dell’avvenimento insieme con il referente per il Dipartimento della Protezione Civile e della Regione Toscana.                                         

Quale responsabile unico del progetto " Angeli con la radio" mi è stato chiesto, più di una volta : perché i radioamatori sono stati ricordati dopo 40 anni e non prima ? Ho risposto a questa domanda con il testo (7) qui allegato, che era nel primo dei pannelli della Mostra " I radioamatori – angeli con la radio ", stampati dall’Editore GIUNTI.                                                    

Ho voluto raccontare il come, il perché, il dove, ed il quando del progetto "Angeli con la radio"  a Paolo Mattioli, perché con il suo RADIOGIORNALE è la testimonianza di una informazione radioamatoriale mirata a dare conoscenza. A me non sembra poco. Senza conoscenza si è in balia degli altri.  Desidero un aiuto. Non sono riuscito a trovare i seguenti radioamatori od i loro familiari, per consegnarli l’attestato ed il distintivo : Mario Bulfon (I1ZUP) Toscana  ; Luciano Zerbino (I1RO) Modena ;Ferdinando Ferrari (I1FFN) Parma; Silvano Contavalli (I1ZSQ) Bologna; Italo Vitelli (I1SVS) e Luciano Orsettigh (I1ORS ) che da Firenze si trasferì a Roma. Se avete notizie potete scrivermi al seguente indirizzo di posta elettronica: paolobadii@libero.it

 

Cordialmente                                                           

 

Paolo Badii di Firenze

(IW5 AUI)

 

Fotocronaca 

 

Il distintivo  della manifestazione: 40  vuole ricordare i quarant'anni trascorsi, ma è anche un numero civico segnato dalla parte scura che indica l'altezza lasciata dalla nafta, galleggiante sull'acqua, che segno i muri delle case e dei palazzi per l'alluvione del 1966.

 

Guido Bertolaso e Paolo Badii  posano per i fotoreporter

 

 

Un momento della consegna del diploma di merito : Susanna Agostini, in rappresentanza del Comune di Firenze, che ha sostenuta l'iniziativa rendendola possibile, consegna il diploma alla figlia di Cesare Tozzi ( I1SKM) di Prato che per impegni non è potuto intervenire

 

 

Paolo Badii illustra al capo della Protezione Civile , Guido Bertolaso, le caratteristiche delle cinque stazioni radio , ritrovate dopo 40 anni. In primo piano quella portatile costruita da Sirio Bulleri ( I1FHN) di Cascina ( Pisa)

 

Premiazione Angeli con la radio - Sala del Gonfalone del Palazzo del Consiglio della Regione Toscana con una parte dei radioamatori convenuti

 

 Inaugurazione della Mostra : Da sinistra, il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso con tutte le personalità che lo accompagnano. Accanto, fra Paolo Badii che lo ha accolto all’ingresso della Mostra dedicata ai radioamatori,i Di Tullio, presidente della Mediateca Toscana, poi il Vice presidente della Regione Toscana, Gelli ed a sinistra Erasmo D'Angelis, responsabile per la Regione delle manifestazioni per ricordare i 40 anni dall'alluvione del 1966.

Il diploma di merito : Questo è il diploma di merito rilasciato dal Comune di Firenze, firmato dal sindaco Leonardo Domenici e da Susanna Agostini, presidente la IV Commissione Consiliare in cui sono rappresentati tutti i partiti. Il diploma riprodotto si riferisca a Attilio Sacco (I1BAY) di San Remo uno dei coordinatori nazionali nel novembre 1966.

QUELLO CHE I RADIOAMATORI HANNO FATTO

 

Furono i radioamatori a far conoscere per primi,

in Italia e nel mondo, quello che accadeva a Firenze.

Furono la voce di Firenze e della Toscana isolata e ferita.

Questi uomini e donne con la radio non apparvero

Nelle fotografie della cronaca che raccontò

iI durante ed il dopo dell’alluvione del "66.

Furono dimenticati.

Non si accorsero di esserlo perché, per loro,

quanto avevano fatto sembrò

un comportamento naturale. Ed è naturale.

Non furono ricordati

perché non avevano l’immagine adatta

per raccontare il fango e l’acqua gialla, striata di nero,

che sfondò, percorse e sporcò Firenze.

Erano puliti. Seduti davanti ad una radio

E parlavano ad un microfono. E’ vero,

ma ci furono quelli che si bagnarono e s'imbrattarono.

Qualcuno doveva pur raccontare, in diretta,

dove era necessario intervenire.

Neppure in questo caso furono ricordati.

Si confusero con gli altri, che portavano soccorso.

I radioamatori dalla mattina del 4 novembre, per sessantasei ore,

furono il solo mezzo di comunicazione.

Dettero voci ai sindaci che chiedevano aiuto.

Indicarono i possibili percorsi per i soccorsi.

Furono al servizio della gente, dello Stato e delle città.

A Firenze la presenza dei radioamatori, nelle sedi istituzionali,

terminò il 29 novembre 1966.

 

Firenze 4 novembre 2006 Paolo Badii (IW5AUI)

 

Questo testo apriva la Mostra di documentazione per ricordare

i radioamatori italiani che furono la comunicazione durante e dopo

i giorni dell’esondazione dell’Arno il 4 novembre 1966

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 2.

Da: WWF Italia a Radiogiornale

 

Salviamo il Leone con il WWF!

Caro amico,

in dieci anni abbiamo perso piu della meta dei leoni africani: la distruzione degli habitat, la diminuzione delle prede, la caccia, il bracconaggio e i conflitti hanno comportato una drastica diminuzione di questi meravigliosi felini. Il numero di leoni e passato da 100.000 a 23.000 esemplari, un dato allarmante se si considera che la meta di quelli tuttora esistenti vive in Parchi e Riserve ed e ormai molto raro incontrarli al di fuori delle aree protette.

Per approfondimenti clicca qui

http://www.wwf.it/news/specieArticolo.asp?Articolo=2322007_9671.tmp&nArgomento=2

 

Cordialmente

 

Fulco Pratesi

Presidente WWF Italia

 

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3.

Secondo i dati diffusi dal Cnr, il fenomeno è in forte crescita

Ogni giorno si perdono almeno 15 minuti per ripulire la casella

Italia sommersa da e-mail spam

indesiderati due messaggi su tre

Non sempre i filtri anti-spam funzionano bene, spesso buttano il bambino con l’acqua sporca e comunque rallentano molto il nostro computer!

 

 

Sessantuno miliardi di messaggi indesiderati. Sono i numeri di messaggi spam, le e-mail immondizia che intasano la posta elettronica, che circolano ogni giorno in Europa, causando rallentamenti alla rete e danni alla produttività. E che adesso stanno sommergendo anche l'Italia. Secondo le statistiche diffuse dall'Istituto Informatica e Telematica del Cnr, due email su tre nel nostro paese sono spam. In gran parte ci sono inviate prepotentemente dagli americani, il quale unico scopo pare essere ormai quello di commercializzare medicinali stimolanti. Si vede che oltre Oceano ne hanno un gran bisogno di questi medicinali!

 

"Da un'analisi statistica sui server di posta elettronica - spiega Stefano Ruberti, responsabile del Registro del ccTld, l'organismo che assegna i domini internet ".it" - il tasso di spam medio in Italia nel 2006 è stato di circa il 66%. A fronte di 2.846.282 messaggi di posta ricevuti, poco meno di 970mila sono stati classificati come puliti.

 

Lo spamming è l'invio di grandi quantità di messaggi indesiderati il cui principale scopo è la pubblicità di prodotti più o meno legali o la diffusione di virus. E' considerato un reato in vari paesi e anche in Italia l'invio di tali messaggi e sono soggetti a sanzioni. Che evidentemente non costituiscono un deterrente sufficiente anche perché il reato è compiuto all’estero.

 

Del 1.876.551 di messaggi spazzatura, però, solo l'1,3% era infetto, cioè portatore di virus. La dimostrazione di come infezioni abbiano ceduto il passo ad attività truffaldine più remunerative. "Tra queste - spiega Ruberti - spicca il phishing: il tentativo di dirottare gli utenti su pagine web fasulle che ricordano quelle di banche e portali per l'acquisto di prodotti online al fine di carpire password e codici di autenticazione" e soprattutto impadronirsi delle mailing list presenti in tutti i calcolatori.

 

Ma il traffico spam causa anche problemi, per così dire, indiretti, rallentando le normali attività di rete per tutti gli utenti. Per dare un'idea di quanto lo spam ostacoli l'efficienza del sistema si pensi che, per analizzare tutti i messaggi infetti, il server della posta Iit ha impiegato oltre 1.315 ore di lavoro.

 

Un dato destinato a peggiorare. "L'avvento dell'image spam, messaggi che non contengono più testo ma immagini digitali, più difficili da analizzare, ha causato un ulteriore rallentamento del sistema", dice Ruberti: "adesso la dimensione media dei messaggi indesiderati è cresciuta e lo spam mangia più di 800 terabyte di banda internet al giorno".

 

Le conseguenze più gravi, però, sono per le aziende, che sono costrette a fare i conti con cali di produttività (i dipendenti perdono almeno 15 minuti al giorno nel selezionare la posta) e la necessità di investire risorse in personale e sistemi antispam.

 

Ma chi è il mittente? Per Ruberti, "non più di 600 professionisti". Che con lo spam guadagnano bene. "Il più famoso spammer, Jeremy James, classe 1974, ha accumulato un patrimonio personale di 24 milioni di dollari". Ma si è anche guadagnato 9 anni di carcere.

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  4.

Misteriosi segnali dallo spazio

 

 

Lo “Tsunami” l’onda marina anomala che ha causato tanti lutti e tante distruzioni in Asia, non esiste solo nel mare, ma è ormai provato che onde radio anomale, fortunatamente non letali, ci giungono dalla profondità dello spazio. Queste emissioni radio anomale sono state Intercettate dal radio telescopio di Arecibo, si tratta di segnali misteriosi la cui origine non è stata scoperta, ma che potrebbero essere generati anche da esseri alieni  intelligenti.

Secondo alcuni scienziati non si tratta di una sorgente di emissione naturale. Qualcuno dal cielo ci chiama? Si è aperto il dibattito mentre il mondo scientifico si è diviso tra 'filoalieni' e scettici.

L'impulso e' stato nominato SHGB02+14A e viaggia sulla frequenza di 1420 MhZ. E' la cosa piu' interessante scoperta dal radio telescopio di Arecibo in Portorico da quando, nel febbraio 2003, e' partito il progetto SETI un programma scientifico per scovare civilta' intelligenti extraterrestri su 200 vaste sezioni nelle quali e' stato diviso l'emisfero celeste.

 

Nello sciame di segnali radio, il SHGB02+14A ha solleticato l'interesse degli esperti. Proveniente da 1000 anni luce dalla Terra e la sua potenza di emissione è risultata stabile a differenza degli altri che si perdono nel rumore di fondo dell'universo.

 

L'onda radio proviene da una porzione di cielo dove, almeno fin ora, non sembrano orbitare galassie. La frequenza di emissione coincide con una delle armoniche principali con cui l'idrogeno assorbe ed emette energia.

 

Secondo i primi studi il messaggio radio non sembra provenire da sorgenti naturali quanto piuttosto appare costruito artificialmente, evidenziando (anche se nessuno lo ammette) la presenza di una intelligenza aliena in grado di allestire un ponte di trasmissione verso l'infinito in attesa che qualcuno dall'altra parte del cielo intercetti e risponda.

 

Il segnale ha la durata di un minuto, troppo poco per poterci lavorare sopra con accuratezza, ma abbastanza per aprire il dibattito sulla sua origine e far avanzare suggestive ipotesi che travalicano la frontiera della fantascienza.

 

I piu' scettici parlano di un'onda radio frutto di un fenomeno a noi sconosciuto ed estinto, la scia di qualcosa che nel remoto angolo dell'universo scrutato dal radio telescopio e' successo in un tempo non parametrabile con le nostre attuali conoscenze.

 

In fondo un segnale simile, non nella sostanza ma nella forma, fu gia' intercettato nel 1967 e anche allora si apri' il capitolo 'alieni', una breve parentesi 'romantica' prima di capire che dietro quell'onda radio c'era la scoperta scientifica di un 'Pulsar'.

 

Ma questa volta le cose sembrano diverse. Tecnicamente si e' visto che la sorgente ruota con una frequenza tra gli 8 e i 37 hertz al secondo come se un improbabile antenna sia piantata su un qualcosa che gira su un asse molto rapidamente.

 

Su questo aspetto la divisione tra gli scienziati si fa evidente. Alcuni pensano che un'intelligenza in grado di trasmettere un segnale radio puo' correggere la 'deriva' dello stesso allinando gli impulsi con la frequenza di rotazione del pianeta, altri ritengono questa osservazione secondaria.

 

In ogni caso l'oggetto da cui parte l'onda elettromagnetica ruota intorno al suo asse 40 volte piu' veloce della rotazione terrestre. La cosa che sorprende, poi, e' la stabilita' del segnale piantato sui 1420 MhZ.

 

Qualcuno ha anche ipotizzato che quanto si qui letto altro non e' che un singolare fenomeno di riflessione di un onda che proviene dalla Terra e che va ad incidere la sua traccia sulla parabola del radio telescopio quando questo si posiziona su determinate coordinate che, guarda caso, intercettano una parte di cielo 'vuota'.

 

Il segnale in questione e' stato ascoltato per tre volte. Poi piu' nulla. Troppo poco ma comunque e' qualcosa. Adesso si attende il momento in cui ricomparira' e allora la cosa si fa interessante.

 

Nell'attesa rimangono tutti gli interrogativi del caso, sognando un ET che allungando il dito cerca di accarezzare il nostro 'orecchio articifiale' per dire "siamo qui". Del resto è ormai comunemente accettato che nell’universo ci possano essere altri individui intelligenti come gli abitanti del pianeta Terra!

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 5.

 Giancarlo Moda i7swx

  

Associazione Radioamatori Italiani *  Sezione di Cassano delle Murge (Bari) – Italy

* Sezione A.R.I. Fondata il 5 Giugno 2004 *

“Amicizia Attraverso la Radio * Friendship Through Radio”

A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani gia’ Associazione Radiotecnica Italiana (1927 – 1977)

Sezione Italiana della I.A.R.U. – Eretta in Ente Morale il 10 Gennaio 1950 (D.P.R. n. 368) * Organo Ufficiale: “Radio Rivista

Rappresentante in Italia del G-QRP CLUB

Nominativo Stazione Radio: IQ7MU

 

Stazione Speciale II7ARI

80° anniversario fondazione dell’A.R.I.

 

Carissimi amici,

 

a nome del Consiglio Direttivo e dei Soci della Sezione ARI di Cassano delle Murge, BA #70.10, ho il piacere di informarvi che abbiamo deciso di partecipare alle celebrazioni dell’Ottantesimo Anniversario della Fondazione dell’A.R.I. con una stazione speciale della nostra Sezione avente il nominativo: II7ARI, oltre alla contemporanea attivazione della stazione di Sezione IQ7MU.

La licenza per la II7ARI va dal 1° Marzo 2007 al 1° Settembre 2007, eventualmente estendibile a fine 2007.

Siamo sicuri che altre sezioni saranno attive per celebrare questo importante anniversario.

La QSL e' gratuita per via diretta mentre e' richiesta una busta pre indirizzata ed affrancata. Sono benevenuti francobolli addizionali.

Questa comunicazione e’ stata inviata a tutte le sezioni ARI nazionali.

Il nominativo II7ARI e' riportato nei callbook qrz e buckmaster.

 

Cordiali 73

 

Giancarlo Moda, I7SWX

Presidente

 

1 marzo 2007

 

 

A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiani – Sezione di Cassano delle Murge

Via Maggior Turitto 30 – Casella Postale 104 - 70020 CASSANO MURGE  -  BA - Italy

C/ C Postale : 57871626  *  Codice Fiscale e Partita I.V.A.: 06179530727

Segretario: Michelangelo Ninni, IK7HPJ, Via Guido Dorso 2 - 70020 CASSANO MURGE  -  BA – Tel : 080 765487

Stazioni Speciali: II7JP e II7PAX – 2005, II7ARI -2007

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 6.

A.R.I.

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

Eretta in Ente Morale con D.P.R. n. 368 del 10.01.1950

Sezione ARI Fidenza (43.02) IQ4FE

arifidenza@arifidenza.it

 

5° MEETING

“CONTEST DELLE PROVINCE ITALIANE 50 MHZ”

Domenica 25 Marzo 2007

 

Programma della manifestazione

Ore 09:00 Ritrovo partecipanti, registrazione e prenotazione pranzo.

Ore 09:30 Inizio lavori. Apertura convegno , presentazione autorita’ e relatori.

Saranno presenti:

I4AWX Avv. Luigi Belvederi – Presidente Nazionale A.R.I.

I1ANP Mario Alberti – Coordinatore A.R.I. Vhf-Uhf-Microonde

I4CIL Franco Rondoni – Coordinatore A.R.I. 50 Mhz

Interventi del Presidente Nazionale e dei coordinatori .

Relazioni tecniche ed esperienze pratiche riguardanti i 6 metri:

· “50 Mhz : situazione attuale e prospettive future“ : I4CIL , Franco Rondoni

· “Antenne 50 Mhz : progetto,simulazione al pc,realizzazione” : I2ADN,Angelo

D’Anna

· “Ricetrasmettitore SSB per i 50 Mhz” : IK3OIL,Francesco Morgantini

· “Contest province italiane 50 Mhz”: Resoconto generale sull’edizione 2006.

Valutazioni dei partecipanti ,esposizione dei risultati , considerazioni varie,

modifiche al regolamento,ecc. Premiazione dei vincitori .

Ore 13:00 Chiusura meeting e pranzo conclusivo.

Il meeting si svolgerà presso i locali della Sala Civica Comunale - Via Mazzini – 43036

Fidenza (PR) – Uscita A1 Fidenza-Salsomaggiore Terme oppure linea ferroviaria MI-BO –

Stazione di Fidenza-Salsomaggiore Terme .

Coordinate GPS Sala Civica : 44° 52’ 3’’ Nord – 10° 3’ 26” Est

Per ulteriori dettagli inviate una email a arifidenza@arifidenza.it ,oppure

meeting2007@arifidenza.it .Potete inoltre consultare il nostro sito Internet

www.arifidenza.it  

Frequenza di avvicinamento: R5alfa Fidenza (145.737.5 -600 ).

Per questioni organizzative e’ necessario confermare la propria partecipazione non oltre

il 15 Marzo 2007 utilizzando le seguenti modalità:

-invio email all’indirizzo meeting2007@arifidenza.it

-fax al numero 178-6083674

-telefonata al numero: 0524 - 523233 - IK4YNP Gianfranco .

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 7.

Castro contro Gates:

Cuba abbraccia la causa del software libero e bolla Microsoft come minaccia alla sicurezza e all'indipendenza nazionale

Richard Stallman

«Non siamo contro nessuno, siamo solo a favore della libertà, abbiamo scopi costruttivi.»

 

Richard Matthew Stallman (Manhattan, New York 16 marzo 1953) è un noto informatico statunitense e uno dei padri del concetto del copyleft e un pioniere nel concetto di software libero.

Figlio di un veterano della seconda guerra mondiale, Daniel Stallman, e di un'insegnante, Alice Lippman, si laureò a Harvard nel 1974 con un Bachelor of Arts in fisica.

Durante gli anni dell'Università ha lavorato nel laboratorio di intelligenza artificiale del MIT, operando sullo sviluppo di sistemi operativi. È in questo contesto che, nel 1975, ha scritto Emacs, il suo editor di testi estensibile.

Nel 1983 Stallman iniziò a lavorare al progetto GNU per dedicarvisi a tempo pieno ed evitare influenze da parte del MIT, che abbandonò definitivamente nel gennaio del 1984, elaborando il Manifesto GNU e fondando nel 1985 la Free Software Foundation.

Nel 1989 ideò il concetto di copyleft.

 

Dalla Norvegia al Venezuela, passando anche per il Brasile, molti Paesi hanno già voltato le spalle a Microsoft e al suo sistema operativo, per ragioni di sicurezza o per gli alti costi legati ai brevetti e ai diritti d'autore. Tuttavia, l'iniziativa dell'Avana – supportata peraltro anche dal Venezuela di Hugo Chavez – è la prima ad assumere caratteri prettamente ideologici.

In generale, la diffusione di Windows sui computer dell'isola è visto come una vera e propria minaccia alla sicurezza e all'indipendenza nazionale. Lo stesso ministro delle comunicazioni Ramiro Valdes, stretto collaboratore del lìder maximo Fidel Castro, ha più volte accusato Microsoft di collusione con l'intelligence USA. A questo si somma anche il vero e proprio "embargo" elettronico attuato dalle grandi aziende statunitensi, che in pratica impedisce ai cubani di scaricare software proprietari sui propri pc.

In questo contesto, la scelta di Linux da parte del regime assume le caratteristiche di una vera e propria sfida politica al nemico di sempre, e cioè agli Stati Uniti. E' per questo, quindi, che all'Avana è stato accolto recentemente con grande entusiasmo Richard Stallman, guru del software libero e autore della celebre licenza "open source", priva dei vincoli legati al diritto d'autore. Durante il convegno nazionale Informatica 2007, le autorità cubane hanno conferito a Stallman tutti gli onori che spettano agli eroi della rivoluzione. Del resto, non poteva essere altrimenti per il leader di una comunità di sviluppatori che già lo stesso Bill Gates aveva definito sprezzantemente "una specie di moderni comunisti".

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 8. 

Ci mancava anche questa!

Brevettato il corpo umano

come antenna trasmittente

 

Bill Gates ha colpito ancora facendo parlare di sé i media. L’oggetto della discussione però non riguarda una nuova denuncia da parte di una società concorrente della Microsoft o un software rivoluzionario, bensì la licenza numero 6.754.472, rilasciata dall’Ufficio brevetti degli Stati Uniti, l’USPTO (United States Patent and Trademark Office), intitolata “Metodi e apparecchi per trasmettere energia e dati usando il corpo umano”.

 

Questo significa che Gates è riuscito ad ottenere il brevetto su un particolare utilizzo del corpo umano. L’idea è semplice: il corpo umano, conduttore naturale, è considerato un mezzo di trasmissione di energia e informazioni per gli strumenti hi-tech più usati, dai telefoni cellulari, ai palmari, ai lettori MP3. Questa nuova tecnologia rappresenterebbe un’alternativa valida alle tradizionali connessioni wireless. Energia e dati sono distribuiti connettendo una fonte di energia al corpo umano attraverso una serie di elettrodi; un’altra serie di elettrodi fornisce connettività dalla fonte di energia primaria alle periferiche. Lo scopo è così quello di far diventare il corpo umano un vero e proprio network personale. Un segnale in corrente continua o alternata, opportunamente modulato, è usato come alimentazione; modulando diversamente altri segnali è possibile connettere più dispositivi indipendenti allo stesso corpo.

 

Per quanto riguarda i precedenti, nel 1996 il MIT Media Laboratory (Massachusetts Institute of Technology’s Media Laboratory), in collaborazione con IBM, ha presentato al Comdex il primo prototipo di PAN (Personal Area Network) che usava la naturale conduttività elettrica del corpo umano per trasmettere dati elettronici. Usando un piccolo prototipo di trasmettitore inglobato in un microchip e un dispositivo di ricezione di poco più grande, i ricercatori hanno dimostrato di poter trasferire i dati contenuti in una carta di credito attraverso una semplice stretta di mano tra due persone.

 

Tutto questo dovrebbe far riflettere. La scienza, la tecnologia devono essere da ausilio per l’uomo, uno strumento per trasformarne e migliorarne la vita; inevitabilmente, però, un brevetto su un utilizzo del corpo umano pone altri problemi che travalicano i meri aspetti tecnici o tecnologici e mettono in luce aspetti etici e che attengono ai valori che dovrebbero essere presenti in una società.

 

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 9.

Da: Giacomo Bianchi [iz3dba@tiscali.it]

 

Raccolta virtuale di tasti telegrafici

 

"Ciao a Tutti,

ho in mente un piccolo progetto che mi piacerebbe condividere con tutti Voi.

 

Sapete che il mio website www.iz3dba.it è dedicato esclusivamente alla telegrafia. Ebbene il progetto sarebbe quello di allestire una "vetrina virtuale" di tutti i nostri tasti.

 

Come farla? Basterebbe che il 10% dei Radioamatori Telegrafisti Italiani mi mandassero la foto del loro tasto: in questo modo potrei allestire una pagina del sito proprio dedicata a questo.

 

Vi piace l'idea? Se la risposta fosse positiva, incominciate a mandare la foto del Vostro tasto cosi incomincio a lavorare sulla pagina.

 

Colgo l'occasione per citare anche siti dove sono presente qualora foste interessati a parteciparVi

 

www.telegrafia.forumfree.net forum per la telegrafia a 360°

www.ariadria.it Sito della sede Ari di cui sono socio

www.ariadria.forumfree.net il forum della sede polesana

 

Un 73 a Voi e Famiglie

IZ3DBA Op. Giacomo

CW ONLY and FOREVER!"

 

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 10.

Cina: muore per overdose internet

Aveva passato 7 giorni tra giochi online

Un uomo obeso e' morto in Cina dopo aver passato sette giorni su Internet in furiose sessioni di giochi online. L' uomo, che aveva 26 anni e pesava 150 chili, e' crollato sabato, ultimo giorno delle vacanze per il Capodanno Lunare. Secondo la stampa cinese nel paese ci sono piu' i due milioni di giovani 'drogati' di Internet, soprattutto a causa dei giochi interattivi. In tutto, in Cina ci sono 137 milioni di persone che navigano abitualmente su Internet.

 

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 11.

L'email? Disinibisce troppo

In rete si diventa maleducati

Le ricerche mostrano come questa comunicazione diventi spesso aggressiva e spinta

Colpa dell'anonimità del mezzo, annulla i freni inibitori e favorisce i malintesi

 

 

Almeno una volta è capitato a tutti di rimanere interdetti di fronte al tono di un'email che suona un po' troppo aggressiva o spinta. Frasi che non si avrebbe il coraggio di pronunciare faccia a faccia, di fronte a un interlocutore in carne ed ossa. Per gli scienziati è tutta colpa del cyberspazio, che toglie le inibizioni e spinge a comportamenti esagerati, che diventano facilmente offensivi, imbarazzanti o semplicemente maleducati.

 

E' uno dei nuovi problemi della comunicazione nell'era di internet che, come riporta il New York Times, sta attirando sempre di più l'attenzione degli psicologi. Una ricerca pubblicata sul CyberPsychology and Behavior nel 2004 spiega il fenomeno con diverse motivazioni: l'anonimato della rete, il fatto di non vedere gli altri direttamente, l'intervallo di tempo che intercorre fra l'invio di un messaggio di posta elettronica e il momento in cui il destinatario lo leggerà. Ma anche la esagerata consapevolezza di sé favorita dal passare ore da soli online, o ancora la mancanza di una figura di riferimento autorevole in rete. A volte l'effetto disinibizione può essere positivo, come nel caso di qualcuno eccessivamente timido, che invece su internet riesce a comunicare senza filtri in modo più efficace. Ma il rovescio della medaglia è quella che rischia di diventare maleducazione e rasenta la molestia.

 

Il problema è frequente fra gli adolescenti, ma non riguarda certo solo loro. Ora ha iniziato ad occuparsene una specifica branca della neuroscienza, quella "sociale", che studia cosa accade nel cervello di due persone quando comunicano in carne ed ossa e cosa avviene invece in un dialogo virtuale. In quest'ultimo caso vengono a mancare tutti quegli indicatori che invece permettono, in un discorso faccia a faccia, di calibrare le risposte e gli interventi successivi in base alle reazioni verbali e fisiche del nostro interlocutore.

 

La centrale che raccoglie queste sensazioni, nel cervello, risiede nella corteccia orbitofrontale, spiega sul New York Times Daniel Goleman, esperto del campo ed autore di "Social Intelligence: The New Science of Human Relationship". E' proprio in questa area cerebrale che gli scienziati collocano la sede dell'empatia.

 

Una serie di ricerche condotte da Jennifer Beer, dell'università della California a Davis, indica che è questo sistema di segnali fisici ed emotivi, colti quando di parla dal vivo con una persona, che permette di evitare azioni offensive per il nostro interlocutore.

Una riprova è fornita proprio dalla scienza: è stato dimostrato che chi subisce danni neurologici alla corteccia orbitofrontale comincia a collezionare una serie di gaffes sociali e adotta comportamenti impropri, come ad esempio baciare ed abbracciare un perfetto sconosciuto, nel migliore dei casi.

 

La corteccia sfrutta una serie di indicatori "sociali" - dal tono della voce alle smorfie sul viso - per modulare gli interventi. Segnali che invece sono assenti in un dialogo virtuale e favoriscono la nascita di equivoci, che possono trasformarsi in qualcosa di spiacevole. Una email aggressiva, dettata dalla fretta o dall'impulso del momento, sarebbe con ogni probabilità ricacciata indietro ed evitata, guardando negli occhi la persona cui è indirizzata. E allo stesso modo, una frase magari anche innocua può essere interpretata in modo sbagliato, per la mancanza degli stessi indicatori fisici.

 

E' un rischio insito nel mezzo virtuale. Chi dal vivo è gentile ed educato, rischia di trasformarsi in un maleducato quando è protetto dall'anonimato della rete. E' quello che sostiene uno studio pubblicato nel 2002 sul Journal of Language and Social Psychology. Nell'esperimento descritto coppie di studenti universitari che non si conoscevano fra loro, si comportavano in modo cortese ed impeccabile quando si trovavano ad interagire di persona. Ma appena comunicavano tra loro in chat, diventavano aggressivi ed eccessivamente spinti.

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 12.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

 

LA NEUROSCIENZA COGNITIVA

I processi mentali messi alla prova con esperimenti di simulazione al computer

 

Gli anni 90 sono gli anni del cervello, anni che hanno consentito di capire meglio come funziona e come il nostro pensiero e' in grado di emergere da esso. In quest'ambito e' stretta la collaborazione tra gli pscologi (formatisi alla psicologia cognitiva), gli specialisti di intelligenza artificiale e i "neuroscienziati". Da questo mutuo accostamento disciplinare e' nata la neuroscienza cognitiva. L'obiettivo e' di comprendere la natura e la struttura dei nostri processi mentali. L'approccio usato e' di tipo computazionale, nel senso che le attivita' mentali vengono descritte nei termini dei sottosistemi necessari alla realizzazione di ciascuna delle tappe elementari che devono essere effettuate per compiere una particolare attivita' mentale, come leggere una parola o una frase, identificare un oggetto percepito visivamente, risolvere un problema aritimetico ecc. L'identificazione di questi sottosistemi di elaborazione si basa su fatti legati al funzionamento o all'anatomia del cervello e i modelli di elaborazione cognitiva postulati vengono messi alla prova in esperimenti di simulazione al computer. In breve, un modello  del funzionamento mentale, in neuroscienza cognitiva, deve essere insieme plausibile e compatibile con i risultati di esperimenti di simulazione. Non si tratta pero' di confondere analisi  computazionale e modello di simulazione informatica. Un'analisi computazionale consiste in una riflessione logica il cui scopo e' di determinare le qualita' necessarie a un dato sistema per realizzare un certo comportamento L'analisi permette in generale di postulare quali sono i sottosistemi di elaborazione di cui un sistema deve essere dotato al fine di produrre un comportamento specifico in risposta a un particolare segnale d'entrata. Quanto ai modelli di simulazione informatica, sono dei programmi  che simulano al computer le operazioni di uno o piu' sottosistemi, la cui esistenza e' stata inserita nel corso dell'analisi computazionale. Quest'ultima e dunque utile per costruire un particolare modello di simulazione e tale modello puo' essere utilizzato per saggiare la validita'. I sottosistemi di elaborazione sono considerati come delle reti di neuroni individuali o insiemi di reti funzionanti in interazione. Queste reti possono essere descritte a diversi livelli di definizione, in quanto sottosistemi piu' o meno rudimentali, o al contrario scomposti in insiemi piu' piccoli, consentendo cosi' una descrizione piu' precisa delle nostre attivita' mentali. Un sottosistema e' caratterizzato in termini (a) di informazione di entrata (b) di operazione effettuata e (c) di operazione in uscita. I ricercatori in pscologia cognitiva perseguono lo stesso scopo dei ricercatori in neuroscienza cognitiva: capire il funzionamento del sistema cognitivo. Ma gli pscologi, in una prospettiva classica, hanno studiato gli eventi mentali indipendentemente dal cervello, proprio come le operazioni di elaborazione delle informazioni di un computer le quali possono essere studiate senza tener conto delle caratteristiche fisiche della macchina. L'approccio della neuroscienza cognitiva su questo punto e' diversa e si basa sull'idea che le attivita' cognitive sono proprio cio' che il cervello fa. Di conseguenza, i dati relativi al cervello sono necessari per caratterizzare le attivita' mentali. Non si tratta pero' di sostituire una descrizione delle attivita' cognitive con una descrizione delle attivita' celebrali, bensi' viene postulato il fatto che il pensiero non sorge da un sostrato qualsiasi e che tale sostrato, il cervello, condiziona le forme possibili che il pensiero puo' assumere. I ricercatori dal canto loro, hanno sviluppato dei modelli informatici di elaborazione dell'informazione. Nello stesso modo in cui si puo' saggiare il comportamento di una formula 1 costruendone un modello e osservandone il comportamento in un tunnell aerdinamco, cosi' si puo' saggiare una teoria dell'elaborazione dell'informazione programmando un computer per simulare un processo cognitivo. Ma l'obiettivo della modellazione informatica in neuroscienza cognitiva non cosiste nell'elaborare qualsiasi modello possibile che permetta di produrre un comportamento. Si tratta piuttosto di determinare come un modello che possiede la struttura e le propieta' del cervello puo' generare quel comportamento. La modellizzazione dunque deve essere realizzata tenendo conto delle nostre conocenze sul cervello. Infine una quantita' impressionante di lavori di pscofisiologia e in pscologia ha rivelato che gli studi delle relazioni del cervello e del suo commportamento possono condurre a importanti scoperte senza prendere in considerazione ipotesi sull'elaborazione dell'informazione . L'approccio della neuroscienza cognitiva tende a dimostrare che possono essere ottenuti pogressi ancor piu significativi tenendo conto anche dei dati sull'elaborazione dell'informazione, secondo un'approccio di tipo computazionale. La neuroscienza cognitiva e' nata negli anni 80. Quegli anni sono stati segnati, ad esempio dalla prima scuola estiva di neuroscienza cognitiva all'Universita' di Harvard e dalla creazione del "journal  of Cognitive Neuroscience" del Mit Press. L'opera The Wet Mind. The Cognitive neuroscence. di Stephen kosslyn e Oliver Koenig, pubblicata agli inizi degli anni 90, segna l'affermazione di questo appproccio. Vale lo stesso discorso per l'importante volume collettivo sotto la direzione di Michael Gazzaniga: The cognitive neuroscienze. Il folgoante sviluppo di questa nuova disciplina ha due origini distinte. La prima e' legata ai progressi dell'informatica che oggi rendono possibile l'utilizzo di macchine dalle prestazioni sempre piu' elevate e a prezzi sempre piu' accessibili. Questo primo punto ha avuto diverse conseguenze: innanzitutto, ha permesso a un gran numero di ricercatori di disporre di computer sufficientemente perfezionati per la realizzazione di simulazioni di attivita' cognitive in reti di neuroni artificiali che prende nome: (la modellazione connessionista). Quindi e' anche la disponibilita' di computer dalle elevate prestazioni ad aver consentito lo sviluppo di strumenti di visualizzazione celebrale funzionale estremamente potenti, quali la tomografia a emissione di positroni (pet),la visualizzazione funzionale mediante risonanza magnetica (fMRI) e la magneto encelografia (MEG). Queste tecniche permettono di osservare l'attivita' del cervello integro, negli esseri umani o negli animali e di determinare quali regioni parietali sono interessate da questa o quella attivita' cognitiva. In tale quadro, i computer sono indispensabili sia per il pilotaggio dei visualizzatori che per la registrazione dei dati prodotti e per l'analisi da effettuare su quei dati. Qui' dunque indirettamente, lo sviluppo dell'informatica ha permesso alla neuroscienza cognitiva di compiere passi da gigante e fra le altre cose di sviluppare sofisticati software per la traduzione simultanea vocale o letterale delle lingue. Queste tecniche hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle conoscenze sui meccanismi celebrali. La possibilita' di osservare in maniera "diretta" il funzionamento di un cervello integro, in diversi compiti cognitivi, ha davvero rivoluzionato l'intero ambito delle scienze cognitive. Si sono potuti stabilire dei paralleli tra gli indici di funzionamento cerebrale raccolti nei compiti cognitivi accuratamente selezionati e i risultati di osservazioni comportamentali in pazienti affetti da lesione cerebrale, o i dati di esperimenti di pscologia cognitiva che fanno uso della cronometria mentale. Poiche' ciascun approccio ha i suoi limiti e le sue fonti di errore, bisogna ricercare la seconda origine del successo della neuroscienza cognitiva nella messa in corrispondenza delle osservazioni raccolte a partire da quelle diverse tecniche e nei progressi che ne sono risultati riguardo alla nostra comprensione dei meccanismi mentali. Cosi' la constatazione del successo della disciplina ha portato all'esplosione fenomenale del suo sviluppo.

Per il suo aspetto interdisciplinare la neuroscienza cognitiva comporta intersezioni con la pscologia cognitiva.

By Oliver Koenig

 

Traduzione dall'inglese a cura di ik8jzk Ruggero

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale      

 Da ik8jzk Ruggero Napoli.

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  13-

Secondo il premio Nobel Rubbia

L'eolico è inutile in Italia

Puntiamo su sole e idrogeno

“Creare le condizioni per essere tra i primi. Siamo molto indietro”

 

INTANTO E’ STATO RECUPERATO RUBBIA:

“TORNO IN ITALIA PER LA SFIDA DEL SOLE”

''Ho buttato la spugna un anno e mezzo fa, ora torno con lo spirito giusto''. Una stretta di mano, oltre 90 minuti a colloquio con il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e l'Italia riapre le porte al nobel Carlo Rubbia. Il divorzio dall'Italia, nell'estate del '95, dopo l'esperienza alla guida dell'Enea (''impossibile continuare''). Poi la Spagna. Qui il successo per la tecnologia messa a punto dal ''nostro'' nobel per catturare i raggi del sole ha preso la mano e si e' sparsa a macchia d'olio. Ora Rubbia si dice pronto ad accettare la scommessa lanciata dal ministro Pecoraro Scanio: la sfida del sole per la leadership made in Italy nel settore. ''C'e sempre un aspetto calcistico in queste sfide, cioe' arrivare primi ma - ha detto Rubbia - e' importante partecipare ad ambizioni corrette. I problemi sono grandi, seri. Abbiamo assistito allo shock petrolifero e questo e' solo l'inizio. Cosa farebbero i 10 miliardi di abitanti del Pianeta se non avessero un'energia disponibile a basso costo? Sarebbe la fine della civilizzazione umana''. ''Abbiamo bisogno di preparare per il futuro. E questo dell'energia - ha proseguito - e' un problema di prim'ordine, senza energia non ci sarebbe niente'. E sul suo ritorno a casa: ''Non ne faccio una questione di radici. Credo che la cosa piu' importante in questo campo e' che ciascun Paese innanzi tutto cerchi di collaborare con gli altri. Non si tratta di fare una competizione tra Paesi ma di vincere una battaglia sulle energie rinnovabili. Una battaglia planetaria che deve essere continuata in modo coerente tra tutti i Paesi''. Rubbia ha ricordato che un miliardo e mezzo di persone nel mondo e' senza corrente elettrica. ''Cercare di portare il contributo da parte di tecnologie semplici ma innovative puo' permettere a questa gente di creare posti di lavoro nel loro Paese'', ha detto. Una sfida che sta a cuore al ministro dell'Ambiente. ''Nella settimana del secondo anniversario del protocollo di Kyoto - ha detto Pecoraro Scanio ricevendo da Rubbia un carica cellulare a energia solare - la buona notizia e' il ritorno di Rubbia a collaborare con il governo italiano come maxiesperto. Vogliamo puntare decisamente sull'energia solare. Bisogna ripulire l'ambiente, salvare il clima del mondo ma soprattutto dare all'Italia energia pulita, rinnovabile e disponibile''. Fondamentale, secondo Pecoraro, il ruolo dell'imprenditoria. ''Faremo un incontro a marzo dopo che il professore ci avra' consegnato la sua proposta'', ha annunciato Pecoraro Scanio. ''Ci sara' un certo numero di scelte che abbiamo gia' in pectore'', ha quindi anticipato Rubbia sottolineando la necessita' di ''discutere con gli industriali perche' siano disposti a investire''. Da dove si parte? ''Per questo primo passo non c'e' bisogno di parlare di tecnologie, di scienza. Io le considero acquisite. Quello che non vedo acquisito in Italia - ha detto Rubbia - e' il passaggio dal prototipo all'impianto industriale. E' gia' successo nel passato. Nel caso dell'eolico, per esempio, l' Italia non ha creato un'industria. Lo compriamo dalla Danimarca, dalla Germania e, allora, tanto vale andare a comprare il petrolio dagli arabi. Quindi il problema - ha proseguito lo scienziato italiano - e' mettere le condizioni perche' ci sia una capacita' nazionale di creare posti di lavoro. Questo e' lo scopo e dovra' avvenire in tempi rapidi''. ''Bisogna spiegare agli industriali che ci sono dei soldi dietro al processo dello sviluppo delle energie rinnovabili e questi soldi vanno valorizzati su un piano globale''.

 

I progetti di Rubbia

 

L’Italia dovrà darsi un bella regolata per affrontare seriamente i problemi del clima e dell’energia, strettamente legati fra loro nelle scelte da attuare. Con la franchezza che gli è abituale il Nobel Carlo Rubbia non indulge sulla diagnosi di una situazione la cui gravità è, peraltro, sotto gli occhi di tutti. Ma con un filo di ottimismo offre valutazioni e suggerimenti che potrebbero aiutare a invertire la rotta.

Clima e energia: quanto si lavora su questi fronti?

È ora di smetterla di organizzare convegni, bisogna rimboccarsi le maniche passando ai fatti. Discutere va bene, ma finora ci si ci è limitati soprattutto a questo impegno che non produce risultati. E la realtà è che continuiamo a comprare troppa energia per mandare avanti il Paese.

Un richiamo simile è stato lanciato anche dalla Commissione europea, perché il problema è generale. Ho appena partecipato a un meeting con il presidente Barroso e l’indicazione espressa è chiara: in Europa ci sono diversi modi di vedere la questione energetica e climatica, la Francia ad esempio è a favore del nucleare, la Germania no. Ma tutti dobbiamo muoverci verso un obiettivo comune lasciando ad ognuno la libertà di scegliere la via per raggiungerlo.

La questione, però, va ben oltre il Vecchio Continente ed è per questo dobbiamo vedere che cosa fanno i Paesi ipertecnologicizzati come l’America e quelli in via di sviluppo come la Cina e l’India. Di certo l’Europa deve scegliere di essere tra i più avanzati, deve decidere di essere un capofila esportatore di tecnologie perché energia e clima sono anche due grandi affari economici che bisogna cogliere. È proprio su questi temi che l’Europa dimostrerà la sua capacità di soddisfare o meno i propositi stabiliti a Lisbona.

E la condizione italiana ci impone di uscire dalla situazione di instabilità e di conservatorismo nella ricerca e nel mondo industriale che ancora permane. Inoltre non c’è ancora una direzione precisa in cui muoverci.

Ben poco si è fatto, quasi nulla. Adesso è necessario creare le condizioni per essere tra i primi nel gruppo d’avanguardia, altrimenti saremo succubi degli altri Paesi perché la concorrenza sarà aspra in quanto tutti vorranno essere padroni delle tecnologie da vendere capaci di produrre ricchezza e posti di lavoro.

Parlando di energie rinnovabili molto chiacchierate ma poco coltivate, è inutile insistere con l’energia eolica perché di vento ce n’è poco nella Penisola al contrario dei Paesi del Nord o dell’Irlanda. Anche la biomassa rappresenta una nicchia limitata. Invece il sole è l’unica sorgente che abbiamo abbondante e ancora da sfruttare. Noi, con le altre nazioni del Sud Europa, Spagna e Grecia, dobbiamo lavorare su questo fronte anche costruendo impianti solari nel Nordafrica, nel Sahara ad esempio dove ci sono grandi spazi desertici, trasferendo via cavo l’energia prodotta verso la Sicilia. Gli spagnoli, sempre più attivi, hanno già il progetto di una centrale da due miliardi di watt da realizzare in Marocco.

Una necessità impellente è quella dell’idrogeno. Se vogliamo affrontare seriamente il riscaldamento del clima bisogna sostituire il combustibile utilizzato dal miliardo di veicoli ogni giorno in transito sulle strade del pianeta generando anidride carbonica. L’idrogeno è l’unica via per sostituire il petrolio ma occorre ancora un buon lavoro di ricerca per utilizzarlo. E se non lo farà l’Italia, lo faranno gli altri. Io raccomanderei ai miei illustri colleghi di impegnarsi di più.

Se in Italia si è concluso poco, le cause sono le risorse e il sistema, più che i cervelli. A parte i fondi inadeguati alla ricerca, le altre grandi difficoltà derivano dalle strutture bloccate come il Cnr e l’Enea. Il sistema è addormentato e conservativo, non esiste la necessaria organizzazione, non si stabiliscono le priorità e non si lascia spazio alla meritocrazia. Da noi uno Steve Jobs che inventa il personal computer in un garage della California, anche se lo inventasse non riuscirebbe mai a costruirlo e diffonderlo. Le tecnologie che renderanno utilizzabile l’idrogeno saranno rivoluzionarie negli effetti quanto il computer; oltre a risolvere il problema energetico e salvare l’ambiente.

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14.

 

Giuseppe Misuri IW5CGM

NUOVO PRESIDENTE DEL CISAR

 

Nella riunione del Consiglio Direttivo Nazionale del CISAR tenutasi a Rovigo il 3 marzo 2007 presenti il Sindaco Collevati, i Probiviri Rinaldi, Pinton e Morato, convocata in seguito alle dimissioni del Presidente Luca Ferrara IK0YYY, si è deciso  di non sciogliere  il Consiglio stesso, ma di ricomporlo all’interno dell’attuale compagine. All' unanimità è stato eletto Presidente Giuseppe Misuri IW5CGM e Vicepresidente Francesco Zanatta IK3HHG che passa la funzione di tesoriere al segretario Giorgio Pagan IW3IBG.

Nell' ottica della ridistribuzione degli incarichi viene inoltre deciso di valutare attraverso la disponibilità e l' attitudine di ogni singolo consigliere il compito più idoneo da affidare per il proseguo del proprio mandato.

Il nuovo CDN si impegna di condurre l' associazione secondo il programma sottoscritto prima delle elezioni del 2005, ribadendo l' identità e l' univocità dell' associazione proiettata da sempre verso la sperimentazione e le nuove tecnologie.

Il nuovo CDN ringrazia il dott Luca Ferrara per l' ineguagliabile lavoro svolto nel passato decennio.

 

Il Radiogiornale nell’associarsi ai saluti e al ringraziamento a Luca Ferrara per quanto fatto a favore dei Radioamatori formula i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente del CISAR Giuseppe Misuri e al nuovo gruppo dirigente. 

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15.

Da Alfredo Gallerati IK7JGI

Corcorso Radio Giappone

Un Ponte per Tokio

A.R.I.

Club Radioascolto

http://www.ari.it/radioascolto/regolamento-giappone.html

 

Regolamento

Allo scopo di promuovere l'approccio al mondo radioamatoriale attraverso il radioascolto, quindi nuove sinergie, stimoli ed interazioni del radioascolto con l'area dei radioamatori, l'ARI Club Radioascolto promuove il Concorso "RADIO GIAPPONE" : UN PONTE PER TOKYO" dedicato agli swl, ai bcl ed ai radioamatori.

Partecipazione

* Sono ammessi a partecipare gli SWL, i BCL ed i radioamatori italiani non soci ARI o soci iscritti all'ARI purchè, alla data del Contest, risultino in regola con la quota associativa.

* Sono validi esclusivamente gli ascolti di qualsiasi trasmissione di Radio Giappone.

Obiettivo

Costituire un archivio storico delle ultime trasmissioni e QSL di conferma di Radio Giappone (sez.italiana di NHK) per portare il proprio contributo alla storia del radioascolto italiano.

Date ed orari

Sono validi gli ascolti di R.Giappone (in lingua italiana) effettuati dalle ore 05.30 del 15 Marzo 2007 alle ore 10.45 del 15 Giugno 2007.

Bande

Il contest si svolge sulle gamme di 25 e 13 m. sulle consuete due frequenze di trasmissione di Radio Giappone - via Moyabi relay - : 11.970 kHz e 21.820 kHz.

Modo

AM

Limitazioni

* Sono esclusivamente validi gli ascolti eseguiti attraverso un normale ricevitore oppure con ricevitore controllato da pc.

* Sono esclusi gli ascolti effettuati via "Radio Japan Online" od altra fonte telematica.

* I dettagli dell'ascolto dovranno contenere riferimenti ad almeno 5' minuti di trasmissione ascoltata.

Punteggio

* L'ascolto di ogni trasmissione sarà valutato 10 punti se effettuato sulla frequenza di 11.970 kHz,

* 15 punti se effettuato sulla frequenza di 21.820 kHz

* Per ottenere l'accredito del punteggio non è necessario allegare le QSL di conferma.

* Ai fini della valutazione, in caso di ex-aequo, si terrà conto della data di invio dei Logs.

Bonus-punteggio

A tutti gli ascolti eventualmente confermati anche da QSL di Radio Giappone sarà attribuito un bonus di punti 50. A tale riguardo si ricorda l'indirizzo di Radio Giappone - Redazione Italiana - 2-2-1- Jinnann Shibuya-ku, Tokyo- 150-8001 Giappone.

Log cartacei e Log via e-mail

* I Log possono essere inviati in formato cartaceo oppure via e-mail contenente tabella formato .doc purchè comprenda i seguenti dati: utc- frequenza - data - dettagli programma- sinpo- eventuale conferma qsl.

* Il Log è disponibile online e prelevabile all'indirizzo: www.ari.it/radioascolto/concorso-giappone.html

* Copia del Log in formato file potrà essere richiesta anche con e-mail all'indirizzo: a.gallerati@mclink.it

* I Logs, con allegate copie delle eventuali QSL di conferma e/o registrazioni dei programmi esclusivamente su cassetta oppure CD, vanno inviati a mezzo "prioritario" entro e non oltre il 2 settembre 2007 all'indirizzo dell'ARI Manager BCL: ARI - Club Radioascolto- P.O. Box 21 - 70051 Barletta (Ba). Farà fede la data del timbro postale.

* Ai fini della valutazione, il Contest Manager, si avvale di apposito Comitato di Valutazione costituito da Soci ARI, che procederà alle verifiche, all'accredito del punteggio ed alla designazione dei vincitori del contest ai quali sarà inviata notifica e modalità del rilascio del premio.

Classifica e Premi

Entro il 2 ottobre 2007 sarà stilata una classifica da pubblicare in RR ed alla voce "Concorsi" dello spazio web di www.ari.it destinato al radioascolto.

I Premi sono stati gentilmente offerti dagli sponsor: Negrini Elettronica e Sandit libri.

Premio al 1° classificato

 

Ricevitore multibanda Sangean ATS 818-ACS (con registratore integrato) offerto da NEGRINI elettronica.

Premio al 2° classificato

 

2 volumi dalla collana radiantistica di Sandit-Libri :"Storia e Storie di Radio" (di Piero Begali); Antenne facili ed economiche (di Claudio Abbondi).

Data e luogo della premiazione saranno comunicati in congruo anticipo ai vincitori.

Il contest manager è a disposizione per ulteriori eventuali utili informazioni al seguente indirizzo postale: IK7JGI -Alfredo Gallerati - C.P. 21 - 70051 Barletta (Ba)

Log, copie QSL, floppy ed altri documenti inviati non saranno restituibili.

Ai fini della valutazione dei Logs e designazione dei vincitori, le decisioni assunte dal Comitato saranno finali ed inappellabili.

 

Auguri ai partecipanti!

Alfredo Gallerati IK7JGI

ARI-BCL Contest Manager

a.gallerati@radioascolto.it
www.radioascolto.it

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16.

Da: Armando Mondello [armonde@tin.it]

 

Attività dei Radioamatori Siciliani associati all’ E.R.A.

(European Radioamateurs Association)

 

Domenica 4 Marzo le sezioni siciliane di Palermo e Castellammare del Golfo sono state impegnate in attività esterne.

 

A Palermo per la manifestazione sportiva del Campionato Fuoristrada del Mediterraneo 2007 dove si sono visti impegnati alcuni colleghi radioamatori per l’allestimento di una maglia radio a copertura del campo di gara. Si sono fronteggiati i migliori fuoristradisti italiani e stranieri per conquistare l'ambito trofeo. La maglia radio ha avuto compiti di supporto all’organizzazione e compiti di allertamento in caso di emergenza.

 

Ad Alcamo, invece, è stata allestita una stazione radioamatoriale polivalente (HF-VHF–UHF-APRS–Echolink) in occasione di una manifestazione organizzata dal CE.S.VO.P. delegazione di Trapani. L’evento espositivo denominato "Incontro tra Culture e Società" al quale hanno partecipato associazioni di protezione e civile e di volontariato che hanno sede nel comprensorio alcamese. Alla manifestazione hanno partecipato, oltre ad autorità politiche locali, anche di rappresentanti politici di paesi stranieri che annoverano una cospicua presenza di concittadini nel nostro territorio. Sono stati presenti Diplomatici della Tunisia, della Romania e della Polonia. La manifestazione ha avuto inizio alle 9.30 e si è conclusa alle ore 18.00. Durante questa fascia oraria sono stati effettuati, presso lo stand espositivo messo gratuitamente a disposizione dei radioamatori della Sezione E.R.A. di Castellammare, collegamenti radio con i paesi rappresentati dai diplomatici stranieri presenti. In tal modo si è data dimostrazione alle autorità ed alla cittadinanza delle potenzialità che le radio hanno nel collegare i radioamatori nel mondo, e delle attività che le sezioni E.R.A. svolgono sul territorio siciliano, nazionale ed internazionale.

 

Armando IW9ETQ 

armonde@tin.it

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17.

Ponti

Gli elenchi dei ponti VHF, UHF, ATV, LINK ed ECHOLINK aggiornati all'8/3/07 sono prelevabili dalle mie homepages.

 

Saluti.

 Walter - IK2ANE

 www.bedetti.com/ik2ane

http://users.libero.it/ik2ane.walter

http://digilander.libero.it/ik2aneweb

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 18.

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco :  amplificatore valvolare per i 432, valvolare, anche solo 100-150 watt, anche da sistemare.

            Grazie 0771-614466      349-3001399

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 Da: Radio Active [iradiom@hotmail.com]

 

"Per cessata attività OM vendo il seguente materiale, prego coloro che

fossero interessati ad inviarmi una mail a iradiom@hotmail   o a contattarmi

al 349/6757630, grazie e 73 de IK7WPG

 

- RTX Kenwood TH-F7E completo di batteria al litio, caricabatterie, imballi

e manualistica tutto pari al nuovo usato pochissimo;

- Linea KENWOOD completa di RTX TS-530 S, speaker esterno SP-230, Monitor

Scope SM-220 senza tubo catodico completo di manuali e imballi, Pan adapter

BS-8 per SM-220, microfono da palmo, filtro stretto CW e filtro stretto SSB,

coppia di valvole finali e una prefinale, perfetta in tutto, vendo anche

pezzi singolarmente;

- Commutatore remoto d'antenna a 4 pos. comandato direttamente dal coassiale

di discesa, autocostruito molto professionalmente, testato con potenze di 2

KW e per frequenze da 0 a 30 MHz;

- Keyer elettronico di costruzione USA della HAM KEYER;

- oltre 34 Metri cavo d'antenna AIRCOM;

- Alimentatore 4-14 Volt 0-50 Ampere;

- Alimentatore Alan K35 12 Volt 5 Ampere picco;

- Accordatore HF Ten Tec 229 2 KW;

- Frequenzimentro Sabtronics 8610A 600 MHz;

- Scaricatore coassiale a cartuccia Revex H10 (NUOVO);

- Balun in corrente RadioWorks mod. NEW REMOTE BALUN;

- Orologio analogico mondiale Sextant SW-6301BG (NUOVO);

- Oscillofono morse autocostruito;

- Carico fittizio per A.F.;

- RosWattmetro DAIWA CN-103 140-525 MHz (NUOVO);

- Portapile stilo Kenwood BT-13 per TH-F7;

- Cuffia Yaesu YH-77 STA nel suo imballo;

- Cuscinetto reggispinta artiginale in acciaio inox NUOVO;

- Dip Meter range 3,5-110 MHz autocostruito;

- Misuratore di frequenza risonanza per bobine, kit montato N.E. LX.491

- Commutatore PC per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;

- Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002 20

Euro;

- 3 valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo 150 Euro cad.;

- 8 valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai

aperte 150 Euro cad.;

- 2 valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e

mai aperte 100 Euro cad..

- Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come

variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori lineari 70

Euro.

- Trasformatore HV;

- Condensatore variabile sottovuoto Jennings 1000 pF 1 KV NUOVO;

- Condensatore variabile in aria Palstar 2000 pF NUOVO;

- Relè sottovuoto;

- Commutatore rotativo per alte potenze (ideale per commutare le bande in un

ampli HF);

- Diverso altro materiale tra strumenti analogici ad ago, relè di potenza,

ventole a chiocciola, etc etc"

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Da: iret.friuli@libero.it

 

VENDO:

- ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc. [500 euro]

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc. [150 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc. [100 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc. [80 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;  2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y. Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata. [tutto 350 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc. [con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc. [15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC. [tutto 40 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A. [80 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc. [80 euro]

 

- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale. [30 euro]

 

- base antenna MP-48.

[60 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc. [50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50. [10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario. [10 euro]

 

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc. [15 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R. [10 euro]

 

- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc. [20 euro]

 

- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc. [20 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953. [tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1,  2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc. [35 euro]

 

- 2 pneumatici 135/15 nuovi di fabbrica adatti a veicoli storici, Citroen 2 CV e derivate, ecc. [tutto 150 euro]

 

- 4 pneumatici chiodati Marangoni 185/60 R14 82T usati e montati su cerchi in ferro a 4 fori (non ricordo adatti a che auto). [tutto 20 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- BC 605 e BC 606.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- mounting FT237.

 

- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

- piatti Tecnics sl 1200 o 1210 (anche guasti).

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A. [ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita. NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili. Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3935830296 - [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

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