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Numero 178 - Anno VI - 10 Giugno 2007

Per comunicazioni: radiogiornale@fastwebnet.it

 Collaborate, inviate i vostri articoli

 

SOMMARIO:

  1. Nominativo errato assegnato dal Ministero per il Diploma del 2 Giugno;
  2. Wi – Fi è tempo di record:
  3. Genova: “Prateria informatica per tutti”;
  4. Per i telefonini c’è il “castigamatti”!;
  5. Pay TV e pubblicità, perché pagare due volte?;
  6. 100 anni dello Scoutismo;
  7. Motori di ricerca: le parole chiave più a rischio;
  8. Sfuggire allo SPAM con l’e-mail usa e getta;
  9. Virgo la superantenna che ci racconta l’universo;
  10. XXII Simposium internazionale di Terni Orvieto;
  11. Vi racconto una bella storia;
  12. Ham Radio 2007;
  13. Tutto italiano il Pompiere Robot;
  14. Nel 2010 esauriti gli indirizzi Web;
  15. Arriva Surface il display orrizzontale;
  16. Tutto quello che bisognerebbe sapere sull’ADSL;
  17. Radio Universitarie;
  18. Progetto “MicroEolico”;
  19. Energie alternative;
  20. Power Book G4 Apple;
  21. I consigli della Polizia postale per gli acquisti su Internet;
  22. Kazakistan UN7JT;
  23. Mercatino Radioamatoriale;
  24. Informazioni.

 

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 1.

Un diploma che fa discutere

Nominativo errato

assegnato dal Ministero

per la Festa della Repubblica

Il Diploma trasmesso dal territorio spagnolo dell’Ambasciata di Roma con un nominativo speciale che è invece di un OM italiano

Un gruppo di Radioamatori italiani in occasione della Festa della Repubblica del 2 Giugno ha avuto la meritoria idea di indire un diploma per ricordare l’importante occasione, ma come si vede più sotto ci sono alcuni punti oscuri che per il prestigio degli OM italiani meriterebbero di essere chiariti.

La prima questione riguarda il nominativo che è stato “attivato” (ma era già attivo). Non si capisce bene come mai il Ministero delle Comunicazioni, anziché concedere uno dei nominativi che solitamente vengono dati per queste occasioni, con i prefissi: II, IY, IU, ecc, ha assegnato il nominativo I0RI che risulta essere del Radioamatore Amedeo Pinceti, Corso Carbonare, 2  16125 Genova, come pubblicato nell’Elenco dei Radioamatori Italiani del 1979, a pagina 219, edito dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, nominativo che risulta essere I1RI che, secondo le norme vigenti, non essendo duplicabile perché di due lettere, non può comunque diventare I0RI. Attualmente il Ministero delle Comunicazioni riutilizza i nominativi di OM deceduti, o comunque che hanno rinunciato alla licenza, limitatamente per alcune regioni a statuto speciale (non certo il Lazio) e soltanto per i nominativi con tre lettere. I nominativi con due lettere non vengono quindi mai riciclati.

Infatti, non solo i nominativi dei Radioamatori, anche nei casi di cessazione dell’attività, (volontaria o involontaria) non possono essere riutilizzati, ma come detto sopra vi è poi, per evitare possibili confusioni, una netta distinzione tra i nominativi assegnati agli OM e quelli utilizzati per diplomi o iniziative similari appunto con i due prefissi sopra illustrati.

Viene da domandarsi a questo punto cosa succede al Ministero per commettere un errore così marchiano, considerando che Amedeo Pinceti potrebbe essere ancora in attività!

Vi è poi la questione che la stazione I0RI trasmetteva dall’interno dell’Ambasciata Spagnola, quindi in territorio appunto spagnolo perché vige l’extraterritorialità, ma il prefisso obbligatorio in base alla legge, che avrebbe dovuto evidenziare che la stazione I0RI trasmetteva dall’estero, non è stato mai indicato dagli operatori i quali si limitavano a dire che trasmettevano dall’Ambasciata di Spagna a Roma, mentre correttamente avrebbero dovuto indicare il nominativo I0RI barrato il prefisso della Spagna.  

Infine il titolo usato: “Diploma Bilaterale Italia-Spagna che a quanto pare è stato indetto da due Ambasciate, quella spagnola a Roma e quella italiana a Madrid, oltre al “Ministerio de Asuntos Exterior y de Coperacion e all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid”, anche se il gruppo dei radioamatori che ha indetto l’iniziativa si definisce ARI, cosa di cui non abbiamo alcun dubbio, avremo preferito però, data l’importanza dell’evento storico, che il Diploma fosse stato indetto dall’ARI in prima persona e non da un gruppo di iscritti e da altri enti che poco hanno a che vedere con i Radioamatori!

Quindi il Diploma  ITALIA ZERO REPUBBLICA ITALIANA (!!!) è avvenuto praticamente all’estero, con un nominativo improprio perché di un radioamatore, cosa questa che oggettivamente lascia aperti molti dubbi e perplessità, a causa del grave errore del Ministero, con l’esigenza di un chiarimento profondo sui vari aspetti della cosa che rischia, per il mondo dei Radioamatori, a livello nazionale e internazionale, di far finire in burletta anche una cosa molto importante come l’anniversario della costituzione della Repubblica Italiana. Ma vi è di più, il Diploma, come si può vedere qui sotto, viene definito anche DIPLOMA EMBAJADA DE ESPAÑA E ITALIA, e Diploma Bilaterale ITALIA-SPAGNA intestazioni che nulla avrebbero a che vedere con l’anniversario della Festa della Repubblica italiana del 2 giugno e ad onor del vero il diploma viene definito più modestamente di “partecipazione”!

 

Diploma Bilaterale ITALIA-SPAGNA

Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación

Ambasciata d'Italia a Madrid

Instituto Italiano de Cultura de Madrid

 

I0RI   Lookups: 1143

ITALIA ZERO REPUBBLICA ITALIANA

DIPLOMA EMBAJADA DE ESPAÑA E ITALIA

ROMA & MADRID June 2nd - October 12th, 2007

ITALY

 

QSL:   IZ0GKN, either via Bureau or Direct

 

Detailed info Update this listing Update Policy...

Mailing Label Postcard

Email:  Show I0RI's email address http://i0ri.arilazio.org

      Il giorno 2 Giugno p.v., Festa della Repubblica Italiana, un gruppo di radioamatori ARI attiverà l'indicativo I0Repubblica Italiana (i0RI) dall'ambasciata di Spagna in Roma Analogalmente un gruppo di radioamatori URE attiverà EH4EspanaItalia (EH4EI) dall'Ambasciata Italiana a Madrid. Il 12 Ottobre 2007, Festa del Regno di Spagna, l'evento si replicherà di nuovo.

      Ai radioamatori che faranno almeno 4 contatti (in totale) con le due stazioni, sarà reso un diploma di partecipazione. L'ambasciata italiana a Madrid manderà qsl con annullo speciale.

      Cordiali saluti

      IZ0FMA per I0RepubblicaItaliana

 

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 2.

Il Politecnico realizza il record mondiale di trasmissione dati senza fili

"Una soluzione per ridurre il digital divide tra i paesi industrializzati e il terzo Mondo"

WiFi: è tempo di record

 l'ateneo di Torino batte tutti!

"Trasmettiamo a 300 km con vecchi pc"

 

UNA CONNESSIONE internet senza fili in grado di trasmettere a 300 chilometri di distanza, senza ripetitori intermedi. E' un record mondiale, ed è un record tutto italiano. Merito del Laboratorio Ixem del Politecnico di Torino che, sotto la guida del professor Daniele Trinchero, ha creato un sistema di comunicazione wireless potentissimo, utilizzando vecchi computer 386 (quasi antiquariato informatico) e Linux. Le prestazioni sono eccezionali, in grado di far impallidire non solo i normali sistemi WiFi, che hanno un raggio di copertura di 220 metri, ma anche il nuovissimo WiMax. Che raggiunge i 40 Km.

Il progetto nasce dall'idea di partecipare a una competizione internazionale tra laboratori di ricerca finalizzata alla progettazione e realizzazione del collegamento wireless in grado di mettere in comunicazione due punti ubicati alla distanza maggiore. "E' una sorta di gara autogestita fra le università e i laboratori attrezzati per lo studio e la progettazione degli impianti wireless", spiega il porfessore Daniele Trinchero, capo del progetto. "Non c'è una giuria che valuta il nostro lavoro o che dia dei punteggi".


Ma è già possibile stabilire il vincitore. Il miglior risultato ottenuto fino ad ora è stato un collegamento tra Cipro e Libano che copre 200 kilometri e offre un'ampiezza di banda (la velocità con cui si trasferiscono i dati) di 4 megabit al secondo. Niente in confronto a quanto ottenuto dal Politecnico. "Abbiamo collegato Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa, a 4556 m di altezza, con Pian Cavallaro, sull'Appennino Tosco-Emiliano, a 295 chilometri di distanza - dice Trinchero - offrendo una velocità stabile di 20 megabit al secondo. La rete di collegamento è stata da subito utilizzata per rendere disponibile la connettività internet a banda larga agli ospiti del Rifugio e per l'installazione di una webcam che ogni 15 secondi trasmette immagini ad alta risoluzione sul sito web del laboratorio iXem del Politecnico di Torino. E questa estate puntiamo a trasmettere anche a 340 chilometri".


Il progetto, nonostante l'alto livello tecnico, è stato realizzato con pochissimi fondi. "Quello che ci interessava - spiega Trinchero - era dimostrare cosa era possibile fare utilizzando tecnologia cosidetta povera". Il progetto è tutto stato autofinanziato all'interno del mio laboratorio. Si dice tanto che la ricerca non ha fondi, e quindi noi, per una volta, i fondi ce li siamo inventati. Tutto il sistema è stato creato con l'idea del basso costo in mente. Siamo convinti che per battere il digital divide, ovvero i ritardi di sviluppo economico dei paesi con un basso sviluppo informatico, l'unico modo sia usare tecnologie a costi contenuti. Soprattutto nell'ambito delle comunicazioni. Che dovrebbero essere per definizione 'di massa', ovvero alla portata di tutti".


Il risultato, quindi, è un sistema wireless su misura per i paesi del terzo mondo. "Siamo attivi da anni sul fronte della lotta contro il digital divide e lo sviluppo di tecnologia a basso costo per l'informatizzazione del territorio. I risultati ottenuti aprono interessanti scenari di applicazione per la riduzione del divario digitale tra i paesi industrializzati e i paesi del terzo mondo. Nei paesi occidentali non si pone il problema di trasmettere a così grande distanza. Esistono delle reti di trasmissioni dati via cavo che svolgono ottimamente il lavoro. Ma in molti Stati dell'Africa e del Sud America, i 20mila euro a chilometro necessari per costruire reti del genere non sono una spesa sostenibile. La nostra soluzione, invece, ha un costo molto contenuto. Abbiamo attrezzato dei vecchi computer dismessi con schede di trasmissione e li abbiamo fatti girare con una versione "ad hoc" di Linux, scaricabile gratuitamente. Lavorano con potenza bassissima (-2 dBm), trascurabile rispetto a quella di un comune telefono cellulare, nel pieno rispetto della normativa nazionale ed internazionale. Li abbiamo collegati a delle antenne direzionali e siamo riusciti a spedire a 300 km di distanza non solo internet, ma anche servizi di telefonia Voip e di videoconferenze".

Il record mondiale, insomma, è stato realizzato con un'attrezzatura che reputeremmo antiquata per le nostre case. Un risultato straordinario, che mette in luce la capacità della ricerca degli atenei italiani e la sua capacità di collaborare con il territorio. "Il progetto non si sarebbe potuto realizzare senza l'entusiasmo e la preparazione del laboratorio e dei miei collaboratori Riccardo Stefanelli, Alessandro Galardini e Enrico Guariso. Ma abbiamo avuto molta disponibilità anche dalle comunità locali - spiega Trinchero. E abbiamo potuto contare perfino sull'Austria, che ci ha permesso di installare una stazione di ricezione anche a Sankt Anton am Arlberg, in Tirolo. Al gruppo di ricerca ha aderito anche il Ministero delle Comunicazioni, che ci ha seguito in tutte le fasi, e la Andrew, che è la più importante azienda al mondo nella fabbricazione di antenne. Ci ha messo a disposizione tutto il materiale del magazzino. Per il nostro laboratorio è stato quasi un sogno".

 

ATTENZIONE:

Regime di libero uso per gli apparati a 5.8GHz

ma con drastiche limitazioni di potenza e di antenne

 

In base al nuovo codice delle comunicazioni elettroniche (D. L. 1 Agosto 2003, n.259, Art. 105, comma 1, lettera o), l'uso degli apparati 5.8GHz per la realizzazione di reti private è COMPLETAMENTE LIBERO anche se si attraversa suolo pubblico. Cioè, a differenza dei 2.4GHz, non c'è bisogno di chiedere alcuna autorizzazione, nè pagare canoni.

Chiaramente la massima potenza EIRP deve essere quella di uno Short Range Device di utilizzo non specifico (ossia di 25mW, pari a circa 14dBm) che, grazie alle caratteristiche degli apparati Wi-LAN, significherebbe fare massimo 1-2Km, ma non è così, sfruttando l’alta quota delle montagne e le antenne ad alto guadagno e maggiori potenze di strada se ne fa molta di più!

Quindi per chi ha bisogno di velocità (fino a 60Mbs!!!), per chi NON vuole problemi burocratici e soprattutto per chi non vuole pagare canoni, la soluzione Wi-LAN a 5.8GHz è l'ideale.

 Ma attenzione non bisogna superare la potenza di 25 mW, pari a 14 dBm e di conseguenza le antenne usate non possono essere ad alto guadagno altrimenti si esce da quanto prevede la normativa e si devono pagare i canoni!

 

Installare una rete è facile

e costa poco

Ormai sul mercato sono disponibili apparecchiature validissime e dai costi contenuti per costruire reti WiFi , come ad esempio airPoint² Nexus Pro [sB3221-CE]

 

L'airPoint2 Nexus PRO è un Access Point in configurazione di doppia radio intelligente, progettato per connettività Punto-Multipunto anche in condizioni di Near Line of Sight. La doppia radio apre la via alla realizzazione di reti wireless altamente concentrate, permettendo all'airPoint2 Nexus PRO di coprire vaste aree e fornire servizi intelligenti a larga banda.

Operante nella banda di frequenze di libero uso dei 2.4 GHz e 5 GHz, l'airPoint2 Nexus PRO può essere configurato in modalità Doppio Access Point o Cell Extender. In modalità Doppio Access Point, l'airPoint2 Nexus PRO (sB3221) fornisce fino a 40Mbps di banda.

Tramite i servizi di Quality of Service (QoS) e l'architettura ottimizzata per una bassa latenza, l'airPoint2 Nexus PRO prioritizza efficacemente il traffico per applicazioni dati, voce e video. La Sicurezza della rete è garantita dai più recenti standard Wi-Fi Protected Access 2 (WPA2) e Advanced Encryption Standard (AES)^.

Con la segmentazione VLAN usando SSID multipli, funzioni di networking intelligente e configurazioni flessibili, l'airPoint2 Nexus PRO è la soluzine ideale per fornire servizi remoti di connettività dati, telefonia e video conferenza.

 

WiMax:

regolamento sulle procedure

per l'assegnazione delle frequenze

. In seguito alla conclusione della  consultazione pubblica con le parti interessate, il Ministero delle Comunicazioni, con la nota del 27 marzo 2007, ha comunicato all’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni che, a seguito dell’accordo raggiunto con il Ministero della difesa, una banda di ampiezza complessiva di150 MHz, suddivisibile in due blocchi accoppiati di 75 MHz, all’interno della banda 3,4-3,6 GHz può essere, fin dall’inizio delle procedure di selezione, sufficientemente libera da interferenze e quindi destinata all’impiego civile, fermo restando che in alcune località geografiche tale banda di 150 MHz potrà essere progressivamente resa libera da interferenze derivanti dall’esercizio degli impianti residuale del Ministero della difesa.

 

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha approvato quindi il regolamento che definisce le procedure per l'assegnazione, da parte del Ministero delle Comunicazioni, dei diritti d'uso delle frequenze nella banda a 3,5 GHz, per le tecnologie di accesso radio a larga banda (Broadband Wireless Access), tra cui il WiMax.

Il provvedimento ha l'obiettivo di consentire l'attribuzione, in maniera efficiente, delle frequenze, contemperando sia le esigenze di sviluppo della concorrenza, sia quelle di disponibilità della banda larga nelle zone non coperte dal servizio.

Il regolamento prevede l'attribuzione di 3 diritti d'uso per ciascuna area geografica pari ad almeno 2x21 MHz. Al fine di promuovere condizioni di effettiva concorrenza nella fornitura di accesso via radio, uno dei diritti d'uso sarà riservato agli operatori "new comers" che non dispongono di ulteriori risorse frequenziali che consentono la fornitura di servizi comparabili a quelli BWA.

Ciascun'area geografica dei primi due lotti di gara potrà essere formata da un minimo di due Regioni ad un massimo di 4. Il terzo lotto riservato ai nuovi entranti avrà una base geografica regionale al fine di promuovere un'offerta di servizi mirata alle esigenze locali.

La durata dei diritti d'uso delle frequenze sarà di 15 anni rinnovabili. L'assegnazione delle frequenze avverrà sulla base di graduatorie distinte per ciascun diritto, basate sull'importo offerto anche attraverso un sistema di rilanci multipli.

Nel bando di gara il Ministero delle Comunicazioni definirà l'importo minimo d'asta per ciascuna area geografica e ciascun blocco di frequenze. Per tutti e tre i lotti sarà possibile presentare un'offerta per più aree geografiche fino alla dimensione nazionale. Sono previste condizioni di ammissione delle domande su criteri di idoneità tecnica e commerciale che saranno specificati nel bando di gara.

Il regolamento stabilisce inoltre obblighi minimi di copertura da raggiungere entro 30 mesi dal rilascio dei diritti d'uso. Sono stati altresì previsti obblighi di effettivo utilizzo delle frequenze, entro 30 mesi dal rilascio, al fine di evitare un'azione di "foreclosure" da parte degli operatori che dovessero aggiudicarsi i diritti d'uso.

Nel rispetto del principio di neutralità tecnologica non sono stabilite limitazioni sui servizi finali. Infine, in linea con gli orientamenti comunitari, il regolamento individua le condizioni per l'utilizzo ordinato ed efficiente delle frequenze attribuite.

 

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 3.

Il progetto del Sindaco Vincenzi: sfruttare la rete in fibra

ottica, e che copre quasi tutta la città, assieme alla tecnologia Wimax

Genova futura, città connessa

"Prateria informatica per tutti"

Servizi, news, gestione emergenze e sicurezza: tutto gratis

 

Una "superba" rete metropolitana wireless ad alta velocità per Genova, utilizzando la tecnologia WIMAX perché cittadini, visitatori e turisti possano collegarsi, da qualsiasi punto del territorio cittadino, alla rete informativa utilizzando dispositivi diversi, dai computer portatili ai palmari, ai nuovi cellulari.

 

Marta Vincenzi, europarlamentare e  sindaco appena eletta, la rilancia parlandone come di un "collante tecnologico". Una vera e propria architettura di comunicazione per la Genova prossima ventura, quella che per il suo sviluppo punta su luoghi d'eccellenza della ricerca come l'Iit, l'Istituto Italiano di Tecnologia e le fabbriche hi-tech, attirate anche dalla possibilità di lavorare in una città sempre e completamente connessa.

 

Ecco l'idea di usare la nuova tecnologia, partendo dalla cablatura in fibra ottica praticamente totale della città realizzata negli anni Novanta (anche se in molte zone non attivata), in combinazione con un protocollo WIMAX: un numero ridotto di antenne collegato alla rete già presente doterebbe Genova di un "ombrello" di copertura radio che consenta a tutti di collegarsi da qualsiasi punto del territorio, lungo il mare e sulle colline.

 

Ma non solo le imprese o la ricerca: tutti potranno avere la possibilità di accedere ai servizi, con un dialogo diretto tra Comune e cittadini, la diffusione di informazioni e notizie, la prenotazione di servizi, la gestione delle emergenze e della sicurezza, particolarmente sentita in una città dove il numero degli anziani è altissimo. E senza pagare, il che non è certo sgradito ai genovesi. Un discorso che potrebbe valere anche per il telefono: almeno per chi utilizza la tecnologia Voip, a cui WIMAX permette l'accesso.

 

Il 2007-2008 si annuncia infatti come il momento dell'affermazione di WIMAX, evoluzione del sistema di diffusione senza fili, che rappresenta la via definitiva per la diffusione capillare delle tecnologie di rete, con basso costo di impianto, alta efficienza e velocità di trasmissione. La larghezza di banda del WIMAX, inoltre, rende questa tecnologia competitiva rispetto alla ADSL e i più in generale alla connessione cablata alla rete informatica, perché non impone un collegamento fisico.

 

In Italia gli esperimenti di città cablata sono già avviati da tempo (a Mantova si sta completando in questi giorni il cablaggio con 93 km di cavi di fibra ottica, mentre Siena già dal 2000 è connessa via cavo con i servizi della Rete Civica che arrivano sulle tv di tutte le case) ma il progetto di "Genova Futura - La Città Digitale", oggetto di un convegno a Palazzo Ducale si propone come quello tecnologicamente più avanzato e capace di dotare la città di una sorta di "prateria informatica" in cui tutti gli utenti, genovesi e non, possano pascolare i loro cavalli, cioè far accedere i loro strumenti informatici, mentre l'amministrazione comunale fa da regista. Con libero accesso, è chiaro, anche alle imprese di ogni dimensione, il che permetterebbe anche la copertura dei costi. I genovesi, noti per non essere proprio degli spendaccioni, hanno plaudito all’iniziativa del nuovo sindaco!

 

E per il progetto genovese c'è interesse da parte del governo, che entro il mese di giugno metterà a gara in concessione nazionale le frequenze WIMAX, così com'è stato fatto per Umts. Tra Marta Vincenzi e Luigi Nicolais, ministro per le riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione, infatti, ci sono già stati colloqui. E come spiega il Senatore Andrea Ranieri, che ha concluso il convegno: "Il governo prevede di aprire opportunità a quei comuni e alle città che hanno già progetti avanzati di intervento: Genova è in prima fila. Attualmente a Roma sono cablate solo zone molto precise, come Villa Borghese, l'area di villa Ada o quella universitaria; Genova potrebbe invece essere connessa su tutto il territorio comunale, garantendo accessi liberi a tutti. Una maniera visibile a tutti i cittadini per utilizzare concretamente le nuove tecnologie". Genova Città Digitale andrebbe via via a mettere in rete anche informazioni e servizi in arrivo da altri enti - dai trasporti alla sanità, dal fisco all'università - per garantire ai cittadini il massimo dell'accessibilità ai servizi e all'informazione.

 

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 4.

PER I TELEFONINI

c’é il castigamatti

Siete perseguitati dai maniaci del telefonino, dai trilli vari a tutto volume, dal continuo disturbo alla quiete pubblica in bar, ristoranti, sale di riunione, di ritrovo, scuole, chiese, mezzi pubblici e comunque luoghi dove la gente vorrebbe stare tranquilla?

La soluzione c’è ed è rappresentata dal MJ-120W

DISTURBATORE A LUNGO RAGGIO PER TELEFONI CELLULARI in libera vendita.

E’ una novità, si tratta di un potentissimo disturbatore per cellulari con un raggio di azione che può raggiungere i 500 metri. Blocca tutti i segnali AMPS, N-AMPS, NMT, TACS, GSM, CDMA, TDMA, IDEN, UMTS. Le sue frequenze di trasmissione sono 851/869-894 MHz, 925/936-965 MHz, 1800-1990 MHz, 2110-2170 MHz mentre la sua potenza totale in uscita raggiunge i 120W.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE:

* Potenza totale in uscita: 120W (800:30W, 900:30W, 1800-1950:30W, 2100-2200:30W)

* Raggio di copertura: 300-500m (il segnale deve essere <-80dBm nell'area interessata)

* Dimensioni: 555mmX480mmX185mm

* Peso: 19.5 Kg

* Antenne a pannello

 

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 5.

Pay Tv e Pubblicità

perché pagare due volte?

 

Sembrava che la pubblicità ce la dovessimo sorbire di prepotenza solo sui canali tradizionali televisivi e che nelle “pay tv” questo strazio ci sarebbe stato risparmiato e invece avviene il contrario. Infatti i programmi trasmessi dalle Tv a pagamento vengono purtroppo regolarmente interrotti dalla pubblicità. Viene a cadere così uno dei vantaggi principali, forse il principale vantaggio, derivante dal pagare per vedere un programma. In Italia pareva si dovessero affermare due distinti modelli di business, quello gratuito, finanziato dalla pubblicità, (fatta salva la RAI che si prende tutti e due i finanziamenti) e quello a pagamento, finanziato dagli utenti, o con abbonamenti flat, come ne caso di Sky, oppure con il pay per view di Mediaset e Telecom La7.

 

Al contrario, i canali delle tv a pagamento sono infarciti di pubblicità, anche e soprattutto durante le trasmissioni stesse. E ultimamente è venuto a cadere anche la scusa che questa sarebbe servita a ridurre il costo degli abbonamenti, visto che Sky, in contemporanea con una presenza massiccia di pubblicità, ha aumentato il canone di MondoSky di due euro al mese. Si deve pagare di più per avere maggiore pubblicità

 

Peraltro, una normativa fallace in merito non contempla limiti pubblicitari per le tv a pagamento, una vera contraddizione che però mette i proprietari delle stesse al sicuro da qualsiasi controversia legale.

 

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6.

Da CERNUSCO S/N Sezione cod. 20-07

Indirizzo Postale : C.P. n° 18 - 20063 Cernusco s/n. - Mi

Sede Sociale : presso Scuola IPSIA

Via Volta,11 - 20063 Cernusco s/n – Mi

Cod.Fisc: 91556060159

Cernusco sn, 08/06/2007

 

A.R.I.

Associazione Radioamatori Italiani

Dal 1927 al 1977 Associazione Radiotecnica Italiana

Ente Morale con D.P.R. n°368 del 10.01.1950

100 ANNI DELLO SCOUTISMO

 

Una fiamma che simboleggia lo spirito del fondatore, Sir Baden Powell, è stata accesa sulla sua tomba in Kenia e proseguirà alla volta dell’isola di Brownsea in Inghilterra passando dall’Italia.

La “ FIAMMA “ nel tratto italiano da Bari al confine di Stato di Ventimiglia, verrà portata da volontari sia a piedi che in bici, quindi, per la Francia e a concludere in l’Inghilterra (patria del fondatore). dove all’alba del 1° Agosto ( i 100 anni ) tutti gli scout del mondo rinnoveranno la “ PROMESSA” ovvero la cerimonia con giuramento che impegna le ragazze e i ragazzi a condividere e seguire il metodo scout indossando il tipico FOULARD.

I2DKJ Moreno, già scout dall’età di 16 anni, ha deciso di partecipare all’evento in prima persona, ha chiesto ed ottenuto dal Ministero un nominativo speciale “ I I 2 S F I “

( SPIRIT FLAME of ITALY ) , per il periodo dal 20 Giugno 2007 al 20 Luglio 2007 per un’attività radiantistica che dia la possibilità anche ai radioamatori scout e non di condividere tale imperdibile evento.

Il Consiglio Direttivo ARI di Cernusco sul Naviglio a deciso di partecipare all’evento sponsorizzando una QSL speciale.

 

II2SFI sarà attivo:

in 80 m. 3.740 (dal 24/06 al 30/06)

in 80 m 3.690 (dal 01/07 al 20/07)

in 40 m. 7.090 (dal 24/06 al 20/07)

gli orari di massima saranno a partire dalle ore 18.00 ora locale se liberi da altre manifestazioni.

La chiamata sarà cq Fiamma scout II2SFI.

 

73, Terenzio ik2ebp

 

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7

Pericoloso usare i motori di ricerca

Le parole chiave più a rischio

Da McAfee una ricerca sui pericoli che si celano dietro alle ricerche online: «The State of Search Engine Safety 2007»

 

WASHINGTON – Dove si nascondono i malware? Le pagine web dedicate al porno rimangono senza dubbio le più a rischio, ma la rete è piena di molti altri siti ancora più pericolosi, dai quali l’internauta dovrebbe prudentemente tenersi a debita distanza. Sono numerose anche le parole chiave a rischio che nulla hanno a che vedere con i contenuti per adulti. Proprio alle parole chiave utilizzate dagli internauti nelle loro ricerche è dedicato un elenco stilato da McAfee nel tentativo di individuare i termini prediletti dai malintenzionati per diffondere i codici malvagi in rete. I test eseguiti dalla società di sicurezza riguardano il rapporto tra le parole in questione e l’incidenza di spyware, virus, exploit, spamming, eccesso di pop-up o legami diretti con altri siti rischiosi. McAfee ha creato una scala di rischio attribuendo un colore ad ogni parola chiave: il rosso identifica un alto livello di pericolo, il giallo un livello medio e il verde indica invece termini sicuri.

PAROLE PERICOLOSE – In vetta alla classifica c’è il termine BearShare, che nel 46 per cento dei casi conduce a qualche grana. Ma sono molto pericolosi anche altri termini legati all’industria del file sharing musicale, che è coinvolta nel 19 per cento dei casi con episodi di scarsa sicurezza, contro uno scarno 9 per cento dei siti porno. Altre parole proibite sono LimeWire e Kazaa, mentre la keyword screensaver attrae 42 volte su cento i professionisti delle truffe. Altra categoria rischiosa riguarda i gadget tecnologici, con espressioni come ipod nano o mp3 music downloads: il 23,3 per cento dei risultati di questa categoria porta infatti a siti rossi o gialli. Insomma, evidentemente chi ha cattive intenzioni sa bene dove annidarsi per scovare gli utenti e a volte si insinua nei vocaboli e nei temi più curiosi. Per esempio è una combinazione esplosiva – in quanto a rischio – l’accoppiata Brad Pitt e Jennifer Anniston, mentre, misteri del web, non è altrettanto temerario digitare i nomi della coppia Pitt-Jolie.

TENDENZA – Qualche buona notizia va comunque segnalata: per esempio, in termini assoluti, la percentuale dei siti a rischio è in calo dell’1 per cento e i siti “cattivi” presenti nelle pagine promozionali dei motori hanno subito un calo dell’1,5 per cento. Lo studio McAfee ha preso in esame ben 2.300 parole chiave d’uso comune, utilizzando la tecnologia Site Advisor. Le ricerche più sicure in assoluto sono su Aol.

 

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 8.

Il sito Sizlopedia.com ha stilato una lista dei 20 indirizzi più utili

Sfuggire allo spam

con l'email «usa e getta»

Caselle di posta elettronica temporanee: le si utilizzano per breve tempo e non si viene inondati di messaggi inutili

    

Quante volte abbiamo desiderato avere una casella di posta "usa e getta" da utilizzare solo per fare una prenotazione, accedere ad un servizio, verificare un informazione da un sito che ci chiedeva di inserire mail e password,insomma avere una mail usa è getta è una bella comodità. In questo modo si può evitare il rischio di trovarsi la casella di posta inondata da messaggi non richiesti, pubblicità, catene di Sant'Antonio, e altro ancora.

 

      SOLUZIONE - La soluzione migliore è avere degli indirizzi email temporanei che dopo essere stati usati (per esempio per ricevere un link per confermare l'iscrizione) si possono dimenticare. Il server cancellerà tutti i messaggi che arrivano dopo qualche minuto. Anche in questo caso Internet ci viene in aiuto, infatti esistono parecchi servizi online del tutto gratuiti che ci offrono queste possibilità. Alcuni dei nomi sono piuttosto divertenti: utilizzando MyTrashEmail.com la durata del proprio indirizzo di posta è da 5 ore fino a 12 giorni, Temporaryinbox.com permette invece di utilizzare una stessa email illimitatamente: il sistema cancellerà in automatico i vecchi messaggi. 10MinuteMail.com oltre all'indirizzo ci darà anche l'accesso alle e-mail ricevute. E' possibile, per ogni e-mail creata, ottenere la deroga di altri dieci minuti. Per chi non conosce le lingue c'è pookmail.com, che ha un interfaccia multi linguaggio e permette di accedere al servizio anche in italiano seguendo più semplicemente le indicazioni. Ma se volete avere un servizio tutto nostrano c'e' www.Incal.net  che accetta un unico messaggio di posta, lo rispedisce al tuo vero indirizzo, e poi si disabilita per sempre. Praticamente si potrà inserire nel fastidioso "form" da compilare l'indirizzo fittizio, ricevere la password sulla propria (vera) casella postale, ed evitare tutti i successivi messaggi indesiderati. Il sito Sizlopedia.com ha stilato una una classifica dei 20 migliori sistemi "usa e getta" del web. In cima alla lista c'è l'evocativo Mailinator.com sito in inglese, ma molto intuitivo e semplice da utilizzare.

 

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 9.

Le onde gravitazionali che si propagano nel cosmo vengono catturate e decodificate

Quattro rivelatori dislocati su punti diversi del pianeta sono ora collegati tra loro

VIRGO la super-antenna

che ci racconta l'universo

La nuova era dell'astronomia. Il vertice tecnologicamente più evoluto del sistema si trova a Pisa

L'antenna Virgo a Cascina

 

Esplosioni violentissime di supernovae, scontri di buchi neri, collisioni di stelle di neutroni: eventi violentissimi hanno segnato l'atto di nascita del nostro universo. Quegli eventi, come il lancio di un sasso in uno stagno, hanno prodotto perturbazioni - onde gravitazionali - che giungono ancora fino a noi.

 

Su questi presupposti è nato uno dei progetti scientifici più ambiziosi della storia dell'astronomia: un'antenna larga quanto la metà del nostro pianeta in grado di captare le onde gravitazionali e trasformarle in messaggi cosmici. Come a dire: un nuovo modo di conoscere e raccontare la storia dell'universo fin dalle sue origini.

 

La super-antenna adesso esiste ed nata dal collegamento dei quattro più grandi rivelatori di onde gravitazionali, dislocati su punti diversi del pianeta: uno in Germania, ad Hannover, battezzato Geo600; due negli Stati Uniti, entrambi chiamati Ligo - ad Hanford, nello stato di Washington e a Livingston in Louisiana. Il quarto vertice del quadrilatero si trova subito fuori Pisa, a Cascina, dove i due bracci perpendicolari dell'antenna Virgo costituiscono lo snodo tecnologicamente più sofisticato del sistema.

 

Il principio sul quale funzionano le quattro mega antenne, comunque, è lo stesso: due tunnel lunghi tre, quattro chilometri disposti perpendicolarmente. All'estremità di ogni tunnel una sorgente laser emette un fascio di luce che, attraverso un sistema di specchi, rimbalza avanti e indietro nel tunnel percorrendo così centinaia di chilometri, senza però mai raggiungere l'estremità opposta dove è collocato un rivelatore. Quando arriva un'onda gravitazionale si produce uno sfasamento tra i fasci laser tale che la luce raggiunge il rivelatore.

 

Un sistema che vale 400 milioni di euro e al quale lavorano 800 ricercatori. Un sistema che si fonda su un presupposto già previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein e che consentirà agli scienziati di conoscere la natura dell'universo ancora inesplorato.

 

"Mettere in rete più antenne - ha osservato il vicepresidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, Sergio Bertolucci - permette di catturare i segnali in modo più chiaro e preciso, e soprattutto di indicarne il punto di origine, il modo in cui si propagano e come vibrano".

 

La fase del potenziamento di Virgo e Ligo, perciò, è già programmata. Nel 2008 sarà triplicata la sensibilità dell'antenna pisana. E una versione ancora più potente dovrebbe essere operativa fra il 2013 e il 2014. Nello stesso periodo dovrebbe essere pronta la versione avanzata di Ligo.

 

"La conoscenza di questi fenomeni - dice Adalberto Giazotto, uno dei padri di Virgo - può dare origine ad una nuova astronomia e rivelare un volto dell'universo finora sconosciuto". Così la super-antenna è già in ascolto, in grado di captare i segnali più rari e impercettibili dell'universo per raccontarcene la storia e l'evoluzione. Una materia oscura, un'energia misteriosa di cui fino ad oggi conoscevamo appena il 5%.

 

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10.

          ARI Sezioni di Terni e Orvieto

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

Box19         Sezione Italiana della I.A.R.U.

05100 TERNI   Eretta in Ente Morale il 10.01.1950 (DPR 368)

         Tel. 0744-282634

www.ariterni.it – e-mail: ikzeroddp.adolfo@tin.it  -   i0iurroberto@alice.it

SEI  UN

AUTOCOSTRUTTORE ?

Sabato 15 e Domenica 16 settembre 2007 avrai l’occasione di verificare l’efficienza delle tue realizzazioni partecipando al

XXII SYMPOSIUM INTERNAZIONALE

DI TERNI E ORVIETO

TECNICO SCIENTIFICO RADIOAMATORIALE

CON CONCORSO DI AUTOCOSTRUZIONE

 

Organizzato dalle Sezioni ARI di Terni e Orvieto. Avrai a disposizione una adatta strumentazione. Interverranno eminenti relatori. Si terrà a Terni. Ci saranno frecce di segnalazione ed una stazione attiva a 145.300 Mhz.

 

Per problemi organizzativi abbiamo ASSOLUTA necessità di avere prenotazioni.

 

SINTESI DEL REGOLAMENTO: La realizzazione dovrà essere opera del concorrente e presentata per la prima volta. Le antenne in concorso dovranno riguardare le frequenze dei 2 m., dei 70 cm., dei 23 cm.

Non saranno ammesse antenne costruite unicamente per il concorso ovvero meccanicamente inaffidabili e nella pratica inutilizzabili. Verrà tuttavia esaminato, fuori concorso e tempo permettendo, qualsiasi prototipo d’antenna relativo alle frequenze suddette. La verifica, si effettuerà sabato 15 settembre con inizio alle ore 08.00 e riguarderà due aspetti: max. gain e miglior rapporto gain/lung. Boom. Il giorno successivo (domenica) si verificheranno, dalle ore 08.00, la cifra di rumore ed il guadagno dei preamplificatori e convertitori delle frequenze di 2 m., 70 cm., 23 cm.; phase noise singola banda laterale fino a 26 GHz ed anche misure sugli elementi passivi (carico autocostruito, filtri, L.P., H.P. e B.P.).

Il concorrente parteciperà inizialmente solo ad una sola autocostruzione per ogni gamma di frequenza prevista. Al termine, se ci sarà tempo, verranno esaminate eventuali sue ulteriori realizzazioni. Il giudizio della giuria dovrà ritenersi inappellabile.

Le migliori realizzazioni saranno illustrate dettagliatamente, dai rispettivi autocostruttori, durante il convegno (domenica).

L’organizzazione non si assume alcuna responsabilità per danni che, per effetto della manifestazione, dovessero derivare a persone e/o cose. Le premiazioni si effettueranno durante il pranzo sociale della domenica dove si assegnerà anche il 2°trofeo la Luna nel lago (….. di Piediluco) ad un OM distintosi nei collegamenti via EME. Il pranzo del sabato e della domenica sarà organizzato in loco.

Per accedere alle prove invia entro l’8/09/06 alla Casella Postale 19 – 05100 Terni, oppure via e-mail agli indirizzi sopra indicati tutti i dati richiesti nel prospetto sotto riportato o pubblicato sulle riviste del settore. Puoi partecipare anche se non presenterai alcuna autocostruzione. In ogni caso prenotati !

 

PARTECIPANTE: nominativo ……………….. Nome ………………………………….……..……………... Cognome ……………………………………..……………………………………….. 

Indirizzo (cap,città, prov.) ………………………………………………………………………..via e n° ………………………………………………………….. tel. ………………………………….

Partecipa al pranzo sociale: Sabato ÿ  Domenica ÿ  n° persone ……………

 

DATI AUTOCOSTRUZIONE

A) –ANT.YAGI: freq.lav. …………..…. Lung.boom:lambda ………….………

=mt. ………….diam.boom mm. …………. N°elem. ………….. diam. Elem. mm. ………….….. elem. a massa o isol.? ……………………………….

mm. dal boom (se isol.) ………….. riflett.sing.o mult.? ………………………

(se multiplo) dimensioni, spaziatura e posiz.elem. …………………………

…………………………………………………………………………………………………………………..

tipo dipolo e dimens. …………………………………………………………………………….

Lunghezza e spaziat. di tutti gli elem. in mm.  (indicare utilizzando il disegno qui a destra).

B)-PREAMPLIF. o CONVERVERTITORE? ……………………………………….

Freq. …………………………. tipo  semiconduttore ……………………………………

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Ci sarà inoltre un mercatino di scambio di apparecchiature radioamatoriali usate. Porta tutto ciò che vuoi scambiare.

 

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 11.

Vi racconto una bella storia

 

Di Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

Voglio raccontarvi una bella storia, una storia vera. Come qualcuno dei miei quattro amici lettori sa, ho insegnato per tantissimi anni nelle Accademie di belle arti, che sono collocate nella fascia dell’istruzione universitaria e che sono il luogo più alto dove si insegna a fare arte, dove la creatività è intesa come un valore assoluto. L’Accademia di belle arti di Venezia si trovava (ora ha cambiato sede, è sul canale della Giudecca) di fronte all’unico ponte di legno della città lagunare, chiamato per l’appunto Ponte dell’Accademia. Il portone immediatamente adiacente all’Accademia di belle arti era ed è quello  delle Gallerie dell’Accademia che sono considerate uno dei musei più straordinari e più ricchi d’Italia. Un ricordo vivissimo di quel mio periodo veneziano era il vedere per molti giorni alla settimana, durante tutto l’anno, le Gallerie prese d’assalto da numerose scolaresche di tutte le età e di tutte le nazionalità che venivano a Venezia in gita culturale. Una visita al Tintoretto, Caravaggio, Canaletto, Bellini, Bellotto, Tiziano, era sempre contemplata dal programma che queste scolaresche dovevano rispettare.

Ho visto per anni varie generazioni di ragazzi e ragazze, dalle elementari, fino alle ultime classi dei licei, che arrivavano da tutte le parti d’Italia e del mondo per visitare le Gallerie di cui sto parlando.

Ho avuto modo quindi di notare i vari modi di approccio all’arte e ai musei delle varie fasce di età delle scolaresche, a seconda anche della loro nazionalità. E’ inutile qui fare una classifica, parlerò soltanto delle scolaresche italiane. Così come erano strutturate queste visite, potevo notare che per lo meno fino ai diciotto anni di età le visite in questione, cosiddette guidate, erano assolutamente inutili. C’era un professore o una professoressa che parlava, i più secchioni in primissima fila che erano o facevano finta di essere attenti, tutti gli altri parevano condotti al supplizio, per cui si distraevano, facevano chiasso, mangiavano panini, sporcavano per terra, ma del museo non gliene poteva interessare un bel nulla di nulla. Personalmente pensavo che se fossero andati tutti al lido a correre sulla sabbia lungo il mare, avrebbero certamente tratto molto più giovamento che venirsi ad annoiare terribilmente in un luogo come il museo. Questo andazzo è andato avanti per decenni, e molti professori, me compreso, si chiedevano a che cosa potesse servire una visita del genere.

Finchè un bel giorno, a Roma, queste visite ai musei sono state finalmente organizzate e strutturate in maniera totalmente diversa e stanno diventando, al contrario di quelle che ho dianzi descritto, assolutamente utili e ambitissime dagli studenti stessi. Addirittura desideratissime dai ragazzini delle scuole elementari. Che cosa è successo per poter ribaltare finalmente un episodio chiassoso ed inutile come la visita scolastica ai musei, in un avvenimento utile e interessante per tutti?

E’ successo che, FINALMENTE, l’organizzazione della visita guidata è stata affidata a professionisti che sanno come fare per interessare gli esseri umani a qualsivoglia argomento e che conoscono benissimo, per professione, i meccanismi utili a tenere alta l’attenzione e, conseguentemente, a rendere utile una visita culturale ad un luogo pubblico in cui viene mostrato qualche cosa di molto interessante e utile per la comunità.

Innanzi tutto il numero dei ragazzini (parlo dei più piccoli, di quelli che sembrano apparentemente i meno interessati) è stato rigidamente definito in gruppetti di non più di dieci. Poi li si porta in una sala dove ci sono dei capolavori e li si fa sedere in tondo senza mostrare loro subito il quadro, o la scultura o quel che è. Si fornisce ad ognuno dei ragazzi dei colori e dei fogli che serviranno per prendere un attimo dimestichezza con gli strumenti della pittura, della scultura o quant’altro. Poi senza iniziare a descrivere con parole difficili l’opera d’arte che si sta per analizzare si invitano i partecipanti a cercare di individuare quante forme simili ad una sfera, ad un cubo, ad un poliedro, ad un cilindro i ragazzi sono in grado di individuare nell’oggetto che stanno per cominciare ad analizzare. Tutti sono coinvolti, tutti sono “costretti” ad “osservare” l’oggetto, anzichè a “guardarlo” e basta lì. Poi gli si chiede, una volta individuate le forme di cui ho parlato, a provare a ricopiare la sequenza di quelle forme, precedentemente individuate, su grossi fogli usando i colori e le matite forniti dal museo. E così via via si continua, entrando sempre più approfonditamente nell’analisi percettiva dell’oggetto artistico. Dopo una mattinata di grande creatività i ragazzi hanno fatto una straordinaria esperienza, non si sono annoiati, sono stati coinvolti in prima persona e non dimenticheranno facilmente quello che per la prima volta è capitato loro sotto gli occhi. E magari, nel tempo, qualcuno ne vorrà sapere di più, e magari qualcun altro continuerà da solo a trastullarsi con quei meccanismi cognitivi che “professionisti” del settore gli hanno delicatamente sottoposto all’attenzione.

Finalmente una visita scolastica ad un museo, da gran rottura di scatole si è trasformata in un’occasione di grande interesse e di grande civiltà. E’ servita a qualche cosa.

Qual è la morale di questa storia? Mi pare talmente ovvia che la lascio a quelli che si stanno apprestando a mostrare alle nuove generazioni lo straordinario mondo della fisica e dell’elettronica, quello che direttamente ci coinvolge, noi radioamatori, tutti i giorni. Abbiamo due occasioni di fronte: o facciamo fare delle visite ai nostri marchingegni, visite che non servono a nulla, o troviamo il modo di renderle affascinanti e comprensibili. Per fare questo ci vogliono dei professionisti del settore e non dei semplici. Meditate gente, meditate gente, i salti di  qualità o si fanno in modo molto molto professionale, o si continuerà a fare delle visite guidate che non sono servite e che non serviranno assolutamente a nulla.

Certamente qualcuno vorrà sapere di che nazionalità erano le scolaresche più turbolente, più maleducate, più assurde, meno interessate che potevo osservare a Venezia. Erano quelle italiane amici miei, e la cosa più triste erano le facce dei loro professori che non sapevano a che santo votarsi.

Meno male che in qualche museo italiano finalmente le cose cominciano a cambiare notevolmente.

   

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 12

 

Ham Radio 2007

Il massimo dell’interesse per gli O.M.

Friedrichshafen (Germania) D

organizzazione: Neue Messe Friedrichshafen

web: www.messe-fn.de

 

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13. 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Tutto italiano

il pompiere robot

 

E’nato Robogat – il primo vigile del fuoco robot al mondo che sarà in grado di sfidare le alte temperature e spegnere gli incendi nelle gallerie e non solo.

Robogat è una creatura tutta italiana ed è stato  ideato dall’ing Domenico Piatti dei vigili del fuoco di Napoli e realizzato a Pomigliano d’Arco (Napoli).

 

Lunedì 25 giugno – ore 11- Pomigliano d’Arco (Napoli – Italy)

Presentazione alla stampa italiana e straniera di Robogat simulazione incendio in galleria con spegnimento.

 

Mai più tragedie, morti, gallerie trasformate in tunnel di fuoco. Nasce dopo sette anni di studi e ricerche, Robogat, il primo vigile del fuoco robot in grado di arrivare dove l’uomo non potrà mai arrivare. Robogat è in grado di raggiungere in pochi secondi qualsiasi zona, luogo, angolo sotterraneo, sfidando gli intensi fumi, le alte temperature, puntare il suo cannone e spegnere l’incendio. “E’ una vera rivoluzione nel settore dell’antincendio – ha affermato l’ing.Domenico Piatti, inventore del robot- ed è un’invenzione destinata ad entrare nella storia. L’idea nacque dopo la tragedia del Monte Bianco”. In quella circostanza persero la vita ben 39 persone. Il 24 ottobre del 2001, altre 10 persone rimasero uccise nel tunnel del Gottardo mentre il 4 novembre del 1993 nella galleria tra Pian del Voglio e Rioveggio (Bologna) persero la vita 4 persone. Il bilancio è pesantissimo. Il 18 marzo del 1996, 32 morti,all’interno della galleria che collega Punta Raisi a Palermo ed ancora il 29 maggio del 1999, un incendio avvenuto in un tunnel dell’autostrada del Tauri in Austria, provoca 12 morti. Il 29 giugno del 1999, 2 morti a causa di un incendio nel tunnel di Brakeroeya, a Drammen, a sudovest di Oslo, in Norvegia. L’8 agosto del 2001, 3 morti nel traforo autostradale di Amberg  in Austria e pochi giorni dopo altri due morti nel tunnel di Lainberg (Austria).  Il 4 giugno del 2005 ancora morti. Questa volta all’interno del traforo del Frejus. Il problema delle gallerie, però, non è solo europeo. “Robogat – ha proseguito Piatti – arriva dove l’uomo non potrà mai arrivare, sfidando anche 600 gradi di temperatura”. In caso di incendio, parte subito l’allarme e attraverso una rotaia antincendio, posta sotto la volta della galleria, Robogat, giunge sul posto dell’incendio.  Il robot è dotato di una termocamera e di una telecamera normale che sono in grado di resistere alle alte temperature. Grazie al sistema computerizzato, Robogat, individua il focolaio, lo mira e lo spegne sparando acqua dal suo cannoncino. E’ una grande invenzione utilissima all’interno delle gallerie stradali, autostradali, ferroviarie. Ma Robogat può intervenire anche nelle raffinerie, nelle centrali nucleari, negli impianti chimici, negli hangar aereoportuali, nei depositi di ogni genere, nei parcheggi sotterranei. “Le sue potenzialità – ha continuato Piatti – sono enormi perché può raggiungere e spegnere qualsiasi incendio. Lui vede il fuoco , effettua il puntamento ed interviene con grande precisione”. Robogat è una creatura tutta italiana ed è stato realizzato dalla Robogat srl, negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco vicino Napoli. Lunedì 25 giugno 2007, per la prima volta, Robogat verrà pesentato alla stampa straniera e italiana.  Per l’occasione è stata realizzata una vera galleria sperimentale, all’interno della quale verrà simulato un incendio. Il tutto avverrà alla presenza della stampa che avrà la possibilità di assistere a tutte le fasi. Un evento nell’evento. Al termine della simulazione svolgimento della conferenza stampa.

 

N.B I giornalisti, gli operatori tv, i fotografi, che sono intenzionati a seguire l’evento dovranno comunicare la loro adesione entro le ore 18 di Lunedì 18 giugno. Lo potranno fare tramite posta scrivendo a ufficiostampa@robogat.com Inoltre l’ufficio stampa, l’ing Domenico Piatti sono a competa disposizione per approfondimenti, servizi giornalistici, interviste. Gli accrediti potranno essere ritirati  anche Lunedì 25 giugno. Grazie e buon lavoro.

 

N.B. Coloro i quali giungeranno in auto da Roma, dovranno seguire la Napoli – Bari ed uscire ai caselli di Pomigliano d’Arco. All’uscita dei caselli seguire le indicazioni “Robogat”. Coloro i quali raggiungeranno Napoli con l’aereo dovranno comunicarlo in quanto saranno a loro disposizione delle navette che li condurranno a Pomigliano d’Arco (Napoli).   

                                                                                                          

Ing Domenico Piatti tel  +39 3351282084

Robogat srl tel +39 (0) 81 5213419

 

Ufficio Stampa Giuseppe Ragosta +39 338 6666895

 

 

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 14.

L'avvertimento lanciato dall'Arin: bisogna migrare dall'IPv4 all'IPv6
Si moltiplicano le richieste fraudolente, mentre il nuovo protocollo non decolla

"Nel 2010 esauriti gli indirizzi web"
Allarme per la saturazione della rete

 

Gli indirizzi IPv4 stanno per finire e potrebbero esaurirsi già nel 2010, tra soli tre anni. Le combinazioni numeriche che identificano gli indirizzi in rete attualmente in uso, nella quarta versione del protocollo IP, stanno quindi per terminare e solo il 19 per cento risulta ancora disponibile. E non si tratta di una questione di poco conto, visto che parliamo di quei numeri che sono dietro agli indirizzi web che quotidianamente digitiamo.


L'allarme è stato lanciato dall'Arin, il registro americano che assegna gli indirizzi numerici, che, per far fronte al potenziale collasso, suggerisce un passaggio in massa al sistema successivo, l'IPv6. Il problema della saturazione dell'IPv4 era già stato sollevato in passato, con previsioni che parlavano di un esaurimento nel 2016 per gli indirizzi assegnati ma non allocati, e del 2023 per un esaurimento completo.

Ma l'Arin ora anticipa i tempi dell'emergenza e corre ai ripari contro le frodi nell'assegnazione di indirizzi in base a dati falsati con un protocollo ad hoc per far fronte al problema. Secondo ArsTechnica, che ha dato la notizia, la gente fornisce sempre di più informazioni fraudolente per ottenere spazi per avere un indirizzo IPv4 proprio ora che le combinazioni numeriche si stanno esaurendo.

 

Arin è l'organizzazione che fornisce gli indirizzi Ip in Nord America e ha quattro "sorelle" che coprono altre regioni: la Lacnic per l'America Latina ed i Caraibi, l'Afrinic per l'Africa, l'Apnic per l'Asia e il Pacifico e, per l'Europa e il resto del mondo il RipeNcc.


La soluzione è quindi il passaggio al protocollo di ultima generazione, l'IPv6, che dovrebbe risolvere una situazione ormai vicina al crollo. Garantisce infatti l'esistenza e la gestione di una quantità di indirizzi fissi pressoché illimitata che facilita le connessioni always-on, quelle in cui si sta sempre in linea, fondamentali per la convergenza tra reti fisse e mobili: il Gprs/Edge, l'Umts, il WiFi.


Eppure qualche problema c'è. Il nuovo protocollo fatica a decollare e, secondo Arin, IPv4 continua ad essere sostanzialmente più conveniente per gli utenti, che difficilmente vorranno migrare verso un sistema che, per il loro interesse, non è ancora altrettanto competitivo. Almeno in una lunga e complessa fase di transizione. In questo quadro di coesistenza, a IPv6 viene consentito l'accesso a una quantità di contenuti inferiore e a un numero di utenti minore rispetto ad IPv4. Fino a quando questo non sparirà del tutto.

 

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 15.

 Niente tastiera, joypad o mouse: si chiama "Surface"
e somiglia allo schermo interattivo di Minority Report

Arriva “SURFACE”

il display orizzontale
Basta toccarlo, può essere usato da più utenti

Sul mercato alla fine del 2007: è stato creato anche per riconoscere codici a barre e carte di credito

<B>Microsoft lancia il display orizzontale<br>Basta toccarlo, può essere usato da più utenti</B>

Assomiglia vagamente a un vecchio videogame da sala giochi, con il suo ampio display orizzontale. Ma Surface, l'ultima trovata di Bill Gates & Co., ha in realtà poco a che spartire con Pac-Man o Space Invaders. Iniziando dalla sua interfaccia priva di tastiera, joypad o mouse. Basterà infatti toccare lo schermo da trenta pollici per interagire con i contenuti digitali. Così come, stando alle dichiarazioni della Microsoft, le persone interagiscono tutti i giorni con gli oggetti di uso comune.


Un esempio concreto? Sarà sufficiente poggiare la macchina fotografica digitale, dotata però di tecnologia Wi-Fi, sulla superficie di questo nuovo apparecchio per scaricare immediatamente le fotografie. Fotografie che potranno essere sfogliate, modificate, rimpicciolite o ingrandite usando semplicemente le dita. Qualcosa insomma che assomiglia molto allo schermo interattivo visto in Minority Report, film di fantascienza del 2002 interpretato da Tom Cruise e diretto da Spielberg.

Secondo Michel Marriott del New York Times, uno dei pochi ad aver provato Surface, il nuovo dispositivo della Microsoft usa diverse videocamere poste sotto lo schermo per individuare i punti dove il display è stato toccato. E a differenza di un normale touchscreen può essere usato contemporaneamente da più utenti. Il che significa che le persone potranno ad esempio passarsi un documento digitale o di altro genere e lavorare su file diversi nello stesso momento.


Sarà capace anche di riconoscere codici a barre, tessere, carte di credito. Per questo Steven Ballmer, Ceo della Microsoft, sostiene che Surface in futuro entrerà nelle case di mezzo mondo ma il suo utilizzo sarà inizialmente limitato agli hotel, ai ristoranti, ai casinò, agli uffici pubblici. "Con Surface abbiamo creato un modo molto intuitivo per mettere in contatto le persone con la tecnologia", ha dichiarato Ballmer al Wall Street Journal. "E' un mercato da miliardi e miliardi di dollari. Siamo certi che la tecnologia di Surface diventerà pervasiva e verrà utilizzata dai computer portatili, ai banconi dei negozi, fino allo specchio di casa".


Voluto fortemente da Bill Gates, Surface è il frutto di sei anni di ricerche. Dovrebbe arrivare sul mercato alla fine del 2007 a un prezzo ancora da stabilire.

 

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Tutto quello che bisognerebbe sapere

sull’ADSL

 

La tecnologia ADSL (acronimo dellinglese Asymmetric Digital Subscriber Line) permette laccesso ad Internet ad alta velocità (si parla di banda larga o broadband). La velocità di trasmissione va dai 640 kilobit per secondo (kb/s) in su, a differenza dei modem tradizionali di tipo dial-up, che consentono velocità massime di 56 kb/s, e delle linee ISDN che arrivano fino a 128 kb/s (utilizzando doppio canale a 64K).

Con lADSL il segnale è codificato in maniera digitale anche nella parte dalla linea telefonica allutente (subscriber line) e la velocità di invio dati è asimmetrica. Quella in uscita infatti è più bassa, per suddividere meglio la quantità di informazione a disposizione, tenendo conto che tipicamente per le utenze private si chiede molta più informazione in ingresso che in uscita.

 

Inchiesta sulla copertura adsl in italia

Come sempre per le cose utili ai cittadini esistono dei problemi: infatti oggi l’ADSL non è fruibile da 6 milioni di utenti in Italia, pur considerando l’accesso alla Rete un bene universale. Una connessione lenta pone il cittadino in una condizione di serie B: scarsa possibilità di scelta, problemi di sicurezza, con più elevate possibilità di imbattersi in dialer, e tariffe più alte, per chi utilizza intensamente internet, fino a 7 volte in più con l’UMTS e 8 volte e mezzo in più con il satellite.

La velocità di connessione è un crinale che separa chi è dentro la società da chi è fuori. La rete appartiene a Telecom Italia, che da ex-monopolista offre come provider servizi di telefonia e di internet veloce e contemporaneamente fissa le tariffe per i suoi concorrenti per l’utilizzo della rete.  E’ auspicabile che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni vari interventi incisivi, affinché non ci siano più utenti di serie B, laddove Telecom non ritiene e non ha ritenuto fruttuoso investire.

Perché la rete diventi finalmente una risorsa per tutti è necessario un salto di qualità negli investimenti nel comparto tecnologico del nostro Paese, che già soffre di un gap nelle strutture. La rete, separata da Telecom, dovrà essere gestita in modo efficiente.

Per ottenere ciò si propone di adottare l’One network, che prevede la compartecipazione di vari operatori nella gestione della rete sotto il controllo dell’AGCOM.

Sarebbero garantiti investimenti di ammodernamento sulla rete, con benefici diretti per tutti i gestori, nell’interesse dello sviluppo del Paese.

 

Modem ADSL

Peculiarità della tecnologia ADSL è la possibilità di usufruirne senza dover cambiare i cavi telefonici esistenti e senza dover usare linee separate per i dati e per le comunicazioni-voce normali: sul doppino telefonico in rame, è infatti possibile far viaggiare contemporaneamente sia i dati digitali che il segnale telefonico analogico, grazie alla banda differente usata per i due segnali: la voce usa infatti le frequenze tra 300 e 3400 Hertz (Hz), mentre ADSL sfrutta quelle sopra i 4 KHz. Ciò è dovuto al fatto che il doppino di rame consente frequenze fino a vari megahertz (MHz). Già nei primi anni settanta lo stesso principio era stato utilizzato per la filodiffusione, il cui segnale viene inviato usando le frequenze fino ai 15 KHz.

Metà della banda disponibile su un singolo doppino è per il segnale analogico che serve 700 utenze telefoniche; laltra metà per utenze ADSL. Il numero di utenze dipende dal taglio di banda richiesto.

Teoricamente, anche il traffico voce può viaggiare alle frequenze ADSL. Questo comporta un certo spreco di banda, poiché lADSL non può funzionare sulle basse frequenze del doppino, che, senza traffico voce, restano sottoutilizzate.

Un altro dei vantaggi della tecnologia ADSL è la separazione delle bande dedicate al download e agli upload, a differenza ad esempio del V.90 che essendo molto vicino al limite teorico di un canale telefonico non permette un sistema duplex alla massima velocità.

 

Frequenze utilizzate dallADSL

Lattivazione del servizio ADSL richiede però lapplicazione ai dispositivi standard (prese di telefoni, fax e modem analogici) di un opportuno filtro (o splitter) ADSL, che fa sì che a tali apparati arrivino soltanto le frequenze relative al servizio telefonico di base, bloccando a monte quelle per la trasmissione dati, che altrimenti possono generare disturbi e fruscii. Attualmente (2007) i produttori di modem e router hanno la tendenza a installare un filtro passa-alto ad alto grado (5° o superiore ) direttamente dentro il modem, cosi facendo tutti gli eventuali rumori o disturbi causati dal modem nella gamma delle frequenze telefoniche (0 4000 Hz) vengono eliminati a monte, evitando che si diffondano nel sistema telefonico classico permettendo, in alcuni casi, di poter escludere i filtri applicati a ogni singola presa telefonica presente nellabitazione.

Si noti che su una linea ISDN non può essere aggiunta la ADSL, perché ci sarebbero delle frequenze in comune. In questi casi viene aggiunta una nuova linea telefonica che però non è collegata al servizio di fonia standard. In Germania, dove lo sviluppo di ISDN era molto elevato, si è invece preferito chiedere ai costruttori di apparati di sviluppare versioni localizzate che lasciassero libere le frequenze usate da ISDN.

Attualmente (2007) in Italia le velocità stanno aumentando e le offerte da 4, 6 e più megabit sono comuni, ma stanno diventando sempre più frequenti le offerte ADSL 2+, a 12, 20 e 24 megabit. La velocità media è a volte sotto il picco teorico perché la banda è frazionata fra molti utenti.

Come lADSL2 a 20 megabit soltanto chi abita in vicinanza della centrale telefonica potrà godere di questa velocità. Il segnale decade rapidamente e a 5 km di distanza non è fattibile una linea più veloce di 640 kbit/sec.

Il 75% dei contratti sono stipulati con tariffazione a consumo e la durata commerciale dei suddetti è di un anno dallattivazione. La tecnologia dei DSLAM per rimodulare il segnale sul doppino in rame, con un costo di circa 15.000 euro a centrale telefonica per la copertura del servizio.

Da notare purtroppo che, malgrado le nuove linee adsl 2+, in Italia ben 10 milioni di persone non possono ancora accedere ad una minima ADSL(1) venti megabit, perché la copertura adsl, taglia fuori ancora molte zone della penisola poiché non vengono sfruttate alternative come lextended adsl o il wi-fi (vedasi digital divide).

La banda minima garantita (MCR) è a discrezione del provider. Teoricamente ADSL non ha una velocità minima, massima e un throughput medio, ma un solo parametro di velocità: nei contratti è infatti indicata una sola velocità, che propriamente è detta velocità di punta (Peak Cell Rate, PCR). Gli operatori mettono a disposizione dellutente un canale con date caratteristiche, quali PCR e MCR. Eventuali rallentamenti possono essere dovuti a diversi fattori, tra cui congestione del nodo ATM oppure problemi di banda del nodo (server) remoto a cui si fanno richieste. Alcuni operatori effettuano overbooking: la somma dei singoli MCR delle connessioni supera lMCR del nodo di attestazione. Questo significa che potrebbero verificarsi delle congestioni a causa dellelevato traffico generato contemporaneamente dagli utenti.

Tipicamente, i contratti ADSL non garantiscono la continuità del servizio. In caso di interruzioni dovute a corti circuiti, allagamenti o atti vandalici nelle centrali telefoniche, danneggiamento dei cablaggi durante cantieri di lavoro, lutente con tariffa flat è tenuto dal contratto a pagare anche per i mesi in cui lADSL non è più disponibile sulla sua linea.

La legge sul servizio universale impone di garantire il servizio voce e una banda minima di 30 kbit/sec. Per le connessioni Internet. Le linee ADSL di Telecom o le linee di altri operatori attestate in wholesale Telecom hanno una banda minima garantita di 10 kbit/s, che è quella richiesta per il traffico voce, e non garantisce nemmeno un collegamento Internet in connessione analogica.

In pratica, lo stesso doppino verso la centrale è condiviso da più persone. Ciò può essere visto come una ripartizione fra più utenti della banda e degli alti costi di installazione di un doppino, oppure la stessa banda viene rivenduta più volte a persone diverse. Il canone ADSL è legato all affitto di una porta del DSLAM in centrale telefonica; se il numero di utenti per porta del DSLAM è troppo alto, cade la probabilità di creare un collegamento e la velocità della connessione. Un valore di riferimento è di 10-12 per ogni porta del DSLAM.

Il rallentamento si crea soprattutto nellultimo miglio, dalla centrale telefonica che è il POP di accesso alla casa dellutente. Il fatto che ADSL è un mezzo condiviso non è una necessità tecnica, ma una scelta commerciale dei provider; così come una diversa velocità di upload e download. Tali scelte sono state dettate da una migliore gestione ed ottimizzazione del traffico.

* 1 ADSL e VDSL2

* 2 Il problema dei MUX

* 3 ADSL con IP statico e privacy

* 4 Tecnologie ADSL

* 5 Voci correlate

* 6 Collegamenti esterni

 

ADSL e VDSL2

Una ADSL, in quanto asimmetrica (cioè velocità di upload diverse da quelle di download) è adatta ad esempio al download via web, streaming audio/video, etc; sono invece penalizzate le applicazioni per la comunicazione (è infatti il caso del VOIP ) e la condivisione a causa della generale bassa velocità di upload attualmente (2007) offerta dai vari gestori.

In Francia (vedi [1]) dal 2005, e in Germania (v. [2]) è stata introdotta la tecnologia VDSL2 che fornisce una velocità simmetrica di 50 megabit/sec sia in download che in upload.

 

Il problema dei MUX

Come detto, metà della banda disponibile su un singolo doppino è dedicata al segnale analogico che serve 700 utenze telefoniche; laltra metà per utenze ADSL. Il numero di utenze servibili dipende dal taglio di banda richiesto.

Talora la centrale telefonica risulta coperta da ADSL, ma ad alcuni numeri di telefono della centrale non è attivabile la banda larga perché i rispettivi doppini sono collegati ad un MUX.

Il MUX alza la bassa frequenza delle chiamate vocali alle alte frequenze del segnale ADSL. In questo modo la banda destinata allADSL viene utilizzata per il traffico voce di altre 700 utenze telefoniche. Così, si risparmia il secondo doppino che sarebbe altrimenti necessario per servire le altre 700 utenze telefoniche, ma utilizza frequenze necessarie al funzionamento dellADSL. I MUX dimezzano la quantità di doppini necessaria, ma bloccano la velocità massima del collegamento Internet a 56 kbit/sec (128 se si ha una ISDN).

Se la centrale telefonica è servita da ADSL (ossia ha un DSLAM) o è a pochi chilometri da unaltra servita da ADSL, il problema può essere risolto senza un onere eccessivo. Viene tolto il MUX, in modo da liberare la banda del doppino riservata allADSL e questo doppino è collegato al DSLAM. Così, viene realizzata la copertura di 700 utenze; tuttavia, le altre 700 che utilizzavano la banda ADSL per le chiamate voce, restano senza linea telefonica.

Per evitare ciò, è necessario tirare un nuovo doppino. Il secondo doppino viene esteso fra la centrale telefonica e il punto di terminazione dei doppini delle utenze.

Questo processo è necessario per ogni doppino che era collegato al MUX.

Dunque, se non si riceve il segnale ADSL sono possibili essenzialmente 2 casi:

1. centrale con DSLAM (coperta da ADSL) e doppino sfortunato sotto MUX;

2. centrale senza DSLAM (con o senza MUX): è il caso più probabile e frequente.

 

ADSL con IP statico e privacy

Le connessioni ADSL pongono un problema di privacy, se lindirizzo IP è configurato staticamente. In questi casi, poiché lIP assegnato allutenza è lo stesso ad ogni connessione, risulta facile identificare il traffico dati generato dalla navigazione di questi utenti e associarlo a quello relativo alle sessioni precedenti. Il numero telefonico e il nominativo del titolare della linea utilizzata nella connessione restano dati protetti (disponibili solo su richiesta della magistratura), ma lindirizzo IP viene registrato nei file di log di qualunque sito visitato ed è trasmesso continuamente durante qualsiasi tipo di trasferimento dati. Anche nel caso in cui si scelga di non fare mai uso esplicito di nome e cognome le informazioni raccolte possono essere aggregate in base allindirizzo IP per risalire a informazioni di carattere personale. Luso di programmi, come TOR o Privoxy (en), e di trucchi per rendere anonima la connessione può aiutare a rendere più difficile la tracciatura; tuttavia il provider che fornisce il servizio di connettività ha sempre potenziale accesso a tutte le operazioni effettuate. Fatto, questultimo, altrettanto valido per le tradizionali connessioni dial-up PSTN.

 

Cosa fare con l’ADSL

Le connessioni basate su tecnologia a larga banda, in particolare l’ADSL, hanno cambiato completamente il modo di fruire di Internet e dei servizi ad essa legati, non tanto per le velocità, che rispetto al passato si sono decuplicate, ma semplicemente per il fatto di essere soluzioni Always on, cioè che consentono di essere collegati ad internet 24 ore su 24.

Con abbonamenti adsl flat l’utente è sempre collegato alla rete con il solo onere di un costo fisso mensile indipendentemente dalla durata delle singole connessioni.

 

Questo nuovo modo di interagire con la rete ha creato i presupposti per la progettazione di nuove applicazioni, improponibili con le lente connessioni a consumo di un tempo.

 

Con l’introduzione dei nuovi servizi a banda larga abbiamo ora la possibilità di interagire con una vasta gamma di servizi voce, dati e video.

 

E-Commerce

Un altro fattore a favore dell’ADSL è la maggior sicurezza e la miglior qualità del servizio. Questa caratteristica spinge con maggior convinzione l’adozione di applicativi quali home banking, e-commerce, e-payment e di scambio documenti dove la sicurezza e’ un elemento fondamentale.

 

Musica

Portali interamente dedicati agli appassionati di musica, danno la possibilità di accedere ai contenuti editoriali e di acquistare brani musicali effettuandone il download direttamente dal sito. Il tempo per scaricare un file musicale dipende, dalle dimensioni e dal numero dei file che il si è deciso di prelevare.

Con un collegamento ADSL minimo i tempi medi per scaricare una traccia WMA o MP3 di circa 4 minuti di durata (un file di circa 3,5 Megabyte) è di pochi minuti.

 

Giochi on-line

Molti giochi per computer sono predisposti per interagire via Internet con altri giocatori. Una connessione ADSL non è molto adatta per essere utilizzata in giochi on-line che richiedono tempi di risposta molto veloci, ma alcuni fornitori, vedi NGI, propongono linee ADSL configurate in modalità FAST che abbassano la latenza di 40-50 ms, e quindi è possibile ottenere una migliori prestazioni per giochi on-line, streaming audio/video, Voice Over Internet e altre applicazioni che necessitano tempi di risposta brevi. Le normali configurazioni INTERLEAVED hanno invece un tempo di latenza (tempo che impiega un pacchetto ad attraversare la linea) nell’ordine dei 60-70 ms.

 

Servizi voce su ADSL (Voice over IP)

Voice over IP (VoIP) è una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione ADSL, utilizzando il protocollo IP, anziché passare attraverso la normale linea di trasmissione telefonica.

 

Videoconferenza

Grazie alla maggiore velocità l’utilizzo di sistemi di messaging come MSN Messenger, permettono di entrare in contatto in modo audio visivo con più interlocutori i quali devono devono disporre dei seguenti elementi:

*  accesso ad Internet;

*  scheda audio, microfono e casse (o cuffie);

*  webcam;

*  software dedicato.

 

E-Learning

E’ una forma di didattica in cui la rete viene impiegata per raggiungere utenti che si trovano fisicamente distanti dal luogo e dalle persone che erogano il servizio.

L’e-learning si può considerare l’evoluzione più recente dell’apprendimento a distanza, si presuppone la stessa interazione tra docente e studente, tipica della metodologia didattica tradizionale, con la differenza che i due soggetti sono situati in due posti separati.

 

Telemedicina

L’impiego della telematica per fornire servizi di natura medica a distanza è una realtà già da parecchi anni, ma solo negli ultimi tempi, con lo sviluppo di nuove tecnologie come l’accesso a banda larga, sta assumendo sempre maggiore importanza.

 

Streaming audio/video

Lo streaming permette di fruire di un file audio, video o entrambi durante il suo scaricamento, non appena una piccola percentuale del file è caricata, il lettore, ad esempio RealPlayer inizia la riproduzione. Un esempio di applicazione audio streaming è rappresentato dalle Web radio, le stazioni radio che consentono di ascoltare musica e altro su Internet in tempo reale.

 

TV su adsl (VoD)

Le applicazioni Video on Demand (VoD) introducono un livello d’interazione più elevato, le piattaforme VoD offrono all’utente una situazione simile al noleggio di un film in videoteca. Quando un utente desidera vedere un programma video invia una richiesta al VoD server e, se il contenuto richiesto è disponibile, inizia l’emissione del video.

Telecom e Fastweb, che da tempo consentono la visione di canali tematici su computer forniscono al momento una libreria di circa 10 mila titoli.

 

Questa piccola panoramica sintetizza solo alcune fra le tante applicazioni consentite dall’uso della banda larga , nel giro di qualche anno si stima che tali connessioni saranno in Italia circa 10 milioni con un tasso medio annuo di crescita pari al 39,6% e in questo positivo scenario già si delineano i futuri investimenti nel settore da parte dei grandi gruppi europei.

 

 I COSTI DELL’ADSL

Rispetto a pochi anni fa in numero di provider dediti alla fornitura di servizi internet ed in particolare alla connettività è notevolmente aumentato, e con esso si è ampliata l’offerta di collegamenti ADSL.

Il mercato, di conseguenza, ha subito una graduale riduzione dei prezzi e al tempo stesso le caratteristiche delle trasmissioni dati sono sensibilmente migliorate.

 

Grazie a questo fenomeno dotarsi oggi di una linea ADSL non è mai stato tanto conveniente, ma al tempo stesso questa enorme quantità di offerta ha creato non pochi dubbi e perplessità a chi ha deciso di dotarsi di una connessione veloce.

 

I fattori che ne determinano la scelta sono da valutare sulla base delle proprie necessità, il primo orientamento dunque sarà rivolto ad un’offerta residenziale o aziendale.

 

Le offerte di entrambe le categorie si dividono a loro volta in ADSL flat rate e ADSL a consumo. Una ADSL flat rate è una connessione permanente 24 ore su 24, caratterizzata da un canone fisso mensile e da nessun altro addebito, l’ADSL a consumo invece viene proposto senza canone mensile, tranne alcune eccezioni, e viene applicata una tariffazione oraria sulla base del tempo in cui si è connessi ad internet, o in alcuni casi il pagamento avviene sulla base del traffico generato sia in download che in upload.

Se l’ADSL di cui abbiamo bisogno dovrà essere installata in un ufficio o abbiamo in programma di navigare per più di due ore al giorno una connessione flat senza vincoli temporali farà al caso nostro, viceversa se dobbiamo impegnare la linea sporadicamente per scaricare la posta o navigare in rete pochi minuti al giorno una ADSL a consumo ci eviterà una inutile spesa fissa.

 

Un altro parametro da prendere in considerazione, oltre al fattore temporale, è l’utilizzo che intendiamo fare della connessione. Per utilizzare la linea su un singolo computer sarà sufficiente acquistare un’offerta base connessa con un modem usb o ethernet direttamente al computer. Se abbiamo la necessità di collegare più computer contemporanee ad internet dovremo valutare l’acquisto di una linea con caratteristiche superiori e dotarci di un router connesso tramite rete LAN alle porte ethernet dei vari pc dell’ufficio o dell’abitazione.

 

Un router, tradotto letteralmente “instradatore”, è un dispositivo hardware o un normale computer predisposto con un software apposito (gateway), in grado di connettere più reti e di smistare i pacchetti di dati da una rete allaltra.

In commercio esistono anche router wireless che permettono a tutti gli utenti di una rete locale di connettersi rapidamente alla linea ADSL anche in modalità senza fili, attraverso una eventuale o opzionale scheda wireless presente nel computer.

 

Queste apparecchiature, modem e router, oltre che acquistabili, in alcuni casi sono forniti in comodato d’uso “gratuito”, compreso nel costo di attivazione o nel canone mensile.

 

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione nella scelta di una connessione ADSL è la banda minima garantita dal provider.

 

La banda garantita è la banda minima sotto il quale il provider garantisce di non scendere mai, ed è espressa in bps (bit per secondo, solitamente espressa in Kbit) quindi una banda di 10 Kbps equivale a circa 1,25 kBps (8 Kbit = 1 Kbyte).

 

Solitamente i provider indicano nelle proprie offerte lMCR (Minimum Cell Rate) cioè la velocità minima garantita dalla connessione.

Ad esempio sottoscrivendo un abbonamento con un max di 640 Kbps e un MCR di 10 Kbps, al massimo si avrà una velocità di 640 Kbps, ma comunque non dovrebbe scendere mai sotto i 10Kbps.

Ciò dipende dal numero di utenti connessi nello stesso momento sul canale di appartenenza, solitamente un canale di classe 1 con una portata di 1 Mbps di banda complessiva viene assegnato a 100 utenti, se fossero tutti connessi nello stesso istante, 1 Mbps diviso 100 è uguale 10 Kbps.

 

Un parametro che a volte viene indicato è il PCR (peak cell rate) cioè la velocità di picco che può raggiungere la connessione.

 

Altra modalità di configurazione indicata raramente dai provider è Fast o Interleaved, la prima è una modalità del collegamento ADSL, particolarmente efficace per le applicazioni online di giochi, streaming audio/video e Voce su Internet e consiste nel garantire una latenza molto bassa, circa 20-30 millisecondi, durante lo scambio dei dati. La seconda, quella solitamente fornita dai provider, ha una latenza di circa 60-70 millisecondi. Questo incrementa la risposta del sistema anche durante la semplice navigazione in rete. Il maggior rendimento della modalità Fast è ottenuto grazie alleliminazione del controllo d’errore nellinvio dei pacchetti di dati verso il server di connessione remota (controllo che invece è tipico dell’Interleaved).

 

Il tipo di indirizzo IP fornito dal provider è un’altra caratteristica da considerare nella scelta.

 

Gli indirizzi IP, ovvero Internet Protocol, sono dei codici formate da quattro gruppi di numeri che vanno da 0 a 255, separati da punti che permettono di identificare e contattare tutti i computer presenti nella Rete, ad esempio 81.208.74.183.

 

Ogni computer connesso ad Internet è contraddistinto da un indirizzo IP unico. Navigando, con qualsiasi tipo di connessione, al nostro computer verrà assegnato un numero IP dal provider che ha permesso il collegamento.

 

Il provider possiede un range di numeri IP che assegna ai suoi utenti, in modo statico sempre lo stesso per tutta la durata del contratto o dinamico che assegna in modo temporaneo dall’inizio della singola connessione fino alla disconnessione.

 

L’IP statico essendo un indirizzo assegnato ad un solo utente non può essere utilizzato per altre connessioni ed ha quindi un valore maggiore per il provider che lo fornisce dietro il pagamento di un canone aggiuntivo o lo propone in offerte di fascia alta.

 

L’utilità di avere una connessione con IP statico risiede nella possibilità di poter installare applicativi che richiedono un indirizzo fisso sul computer collegato alla linea , ad esempio un server web o FTP al proprio domicilio, naturalmente meno performante rispetto ad un servizio hosting, ma comunque possibile.

 

Da ciò possiamo stabilire che per una normale navigazione in rete è più che sufficiente un IP dinamico.

 

Il supporto tecnico, la trasparenza e la risoluzione in tempi brevi dei problemi sono altri fattori da non sottovalutare. Nessuno potrà mai prevedere quali e quanti malfunzionamenti potranno verificarsi nel corso di un contratto ADSL, effettuare però una ricerca preventiva nei forum o nei newsgroup dedicati all’argomento riguardo l’azienda scelta potrà chiarire il suo comportamento nell’eventualità si verifichino.

 

Prima di prendere una decisione è bene vagliare soprattutto i costi e le promozioni, confrontando tra loro le offerte a parità di prestazione.

 

IN ITALIA NIENTE CONCORRENZA

 

Ma a proposito dei costi un’inchiesta dell’associazione dei consumatori sui provider del nostro Paese afferma senza mezzi termini che il nostro è un “Mercato senza concorrenza con gli operatori allineati sui prezzi di Telecom Italia”.

L’Associazione Altroconsumo boccia l’adsl italiana é “La più cara e la più lenta d’Europa” ma rispetto a due anni fa i costi sono leggermente calati e la velocità è aumentata

 

 Navigare in internet in Italia costa di più della media europea. I contratti offerti dai provider che operano sul nostro territorio, infatti, sono assai meno vantaggiosi di quelli degli altri operatori europei. Nel nostro Paese, insomma, la concorrenza continua a essere praticamente assente. L'amara conferma di una annosa polemica, è di nuovo evidenziata in una inchiesta che l'associazione di consumatori Altroconsumo, ha condotto sulle tariffe Adsl di otto Paesi europei: oltre all'Italia, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna.


Una nota positiva è rappresentata dal fatto che rispetto alla precedente inchiesta di Altroconsumo condotta due anni fa, infatti, i costi sono leggermente diminuiti e la velocità è aumentata: per un contratto flat base, oggi si pagano circa 20 euro al mese, contro i 30 euro nel 2005. Mentre la velocità di connessione è aumentata a 2000Kbit/s. Ma in Europa, non sono pochi i contratti che distanziano i nostri in convenienza e velocità massima di connessione. "Il mercato in Italia è ingessato, la concorrenza non gioca e tutti gli operatori sono allineati sui prezzi dell'ex monopolista, Telecom Italia", accusa Altroconsumo. Da qui le ovvie ripercussioni sull'effettiva convenienza delle offerte.


Alcune cifre. Per un uso medio della Rete (un'ora al giorno di connessione, 30 al mese), si va dai 10 euro offerti dal provider olandese 12Move, ai 47,44 euro dello spagnolo Telefonica. Ai primi posti in classifica si trova l'italiano Tele2 Adsl Flat 2 Mega che costa comunque 18,90 euro al mese. Per un uso elevato della Rete (5 ore al giorno di connessione, 150 al mese), l'Italia è superata da Francia, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, e Portogallo. I contratti più economici italiani sono quelli di Tiscali Adsl 12 Mega Flat e Wind Libero Mega: entrambi a 29,95 euro, cioè il doppio rispetto al provider francese Club Internet, che con i suoi 14,90 euro, si aggiudica la palma d'oro della convenienza.

Infine Altroconsumo esprime un giudizio positivo in merito alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni approvata ieri sulla banda larga all'ingrosso. In futuro dovremmo assistere, infatti, a riduzioni di prezzi al consumo e migliori prestazioni grazie all'abbandono del costo al dettaglio (retail minus) nella formazione del prezzo all'ingrosso. A questo proposito l'Associazione chiede all'Agcom di vigilare sull'offerta che Telecom dovrà fare, in base alla nuova delibera dell'Autorità, entro quindici giorni. "Prezzi sproporzionati, rispetto alle pratiche più competitive in Europa, non dovranno essere accettati nell'interesse della concorrenza, dei consumatori, e della modernizzazione del Paese - afferma Altroconsumo -. Con investimenti più efficienti nel settore, e più efficace concorrenza tra operatori, si potrebbe così colmare la distanza che divide il nostro Paese in zone raggiunte dalla banda larga e zone non ancora coperte da infrastrutture di accesso a larga banda, con i cittadini divisi tra chi è privilegiato e chi invece è di serie B".

 

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17.

RADIO UNIVERSITARIE

a Padova il primo Festival

E da tutta Italia arrivano gli studenti-speaker: "Con noi dalle notizie ai gruppi giovanili emergenti" Così dagli atenei sull'etere viaggiano le voci degli studenti

 

<B>Così dagli atenei sull'etere<br>viaggiano le voci degli studenti</B>

Dai gazebo colorati arrivano musica e parole. Le voci di centinaia di ragazzi che partono da lì, piazza delle Erbe e piazza dei Signori a Padova, e arrivano in diretta agli ascoltatori del web e delle frequenze. Loro sono studenti-speaker, provenienti da tutta Italia, e quello che va in onda fino a oggi è il primo Festival delle Radio Universitarie. Altrimenti detto FRU perché, dicono, è una sigla simpatica.

E non è l'unica. I nomi delle emittenti, al riguardo, non sfigurano: RadioBue, la nuova radio web dell'Università di Padova fa il verso al luogo dove ha sede il rettorato, anticamente un ricovero per il bestiame, e al cranio del bove, simbolo degli studenti padovani; o Facoltà di frequenza, radio senese, prima emittente a trasmettere dagli atenei; e si può citare RADuni (si scrive anche col trattino), nome dell'associazione degli operatori radiofonici universitari, che concentra in un giochetto di parole più significati.

Un po' quello che vuole fare il Festival, che in due giornate di concerti, dibattiti e dirette radiofoniche raccoglie il lavoro e l'impegno di anni, rilanciando idee e progetti per il futuro. "Oggi in Italia esistono 12 radio universitarie, tra quelle via etere e quelle su web - spiega Gianni Riccamboni, docente all'Università di Padova e delegato del rettore per la comunicazione - e la nostra Università insieme a quella di Verona e all'associazione RADuni ha voluto il FRU per sostenere e promuovere la radiofonia studentesca nel nostro paese. Sono convinto - continua il professore - che sia un'ottima occasione per incoraggiare la socialità giovanile e favorire lo scambio di saperi.".

 

Gli studenti-speaker. E i giovani protagonisti ne sono convinti. Sono partiti dalle loro aule e dalle loro postazioni di speaker, a Catania da Radio Zammù, come a Napoli da F2RadioLab, a Roma da Radio Sapienza, come a Trento da Fuori Corso, per mettere in comune cuffie, microfoni, esperienze e trasmettere insieme. "Questo è un appuntamento importante e un'ottima esperienza formativa. Nella nostra radio mi occupo di un programma musicale, ma faccio anche rassegna stampa la mattina - racconta Bianca Ferrari, 22 anni studentessa di Scienze della comunicazione a Verona e speaker di radio Fan (Fuori Aula Network) - e mi piacerebbe continuare a fare questo lavoro, perché è divertente e offre spazi di comunicazione ampi e alternativi".


Ma accanto agli studenti in corso, ci sono anche i laureati che vogliono continuare a frequentare la radio d'ateneo, perché si divertono e comunque fa curriculum: "Ci piace e ci accorgiamo che viene apprezzato come percorso educativo", dicono i ragazzi.

Perciò meglio non deluderli. Il rischio infatti c'è. "La radio è sicuramente uno strumento attraverso cui l'università acquisisce visibilità . Ma se diventa solo una moda i ragazzi se ne rendono conto. E si finisce per mancare loro di rispetto - evidenzia Romeo Perrotta, fondatore della radio senese e oggi presidente di RADuni - Non deve essere uno specchietto per le allodole e gli studenti non devono essere trattati come un prodotto". L'altro rischio è l'autoreferenzialità; la mancanza di sperimentazione dei linguaggi, un vero banco di prova per gli studenti e per l'università.


Gli scenari futuri. Se il festival è dunque "il coronamento di un percorso cominciato un anno fa", pensato al fine di scambiare impressioni e produrre contenuti, ora serve continuare a lavorare. Altre idee, nuove prospettive. "L'Università di Teramo ha aperto uno scenario interessante in tal senso - spiega Perrotta - perché è diventata titolare della concessione, in altre parole proprietaria della frequenza su cui trasmette la radio. E questo è un aspetto completamente nuovo, verso cui anche altre realtà possono guardare". Inoltre, c'è la questione economica. "Fare una web radio non costa tantissimo - continua il presidente - per una struttura d'ateneo in genere si va dai 30 mila ai 90 mila euro annui; i costi sono quelli del personale che coordina le attività e fa formazione e quelli per gli strumenti necessari, computer, diritti SIAE, software. Certo l'università ha vari problemi economici più gravi delle radio, ma in tal caso con uno sforzo minimo si può avere un ritorno enorme". E il ministero dell'Università e della Ricerca che ne pensa? "Col ministro ancora non abbiamo avuto contatti, ma speriamo che l'idea gli piaccia. Intanto, stiamo stringendo un accordo con la Conferenza dei Rettori italiani e a settembre speriamo di firmare una convenzione per il patrocinio di nuovi progetti".
L'intento infatti è di realizzare programmi concreti. "Abbiamo organizzato un incontro con vari ospiti, produttori, giornalisti radiofonici e speaker professionisti per discutere dei buchi presenti nelle realtà editoriali, lasciati dai grandi network - aggiunge Gioia Lovison, 29 anni, responsabile di RadioBue - Vogliamo capire se è possibile che le nostre radio si inseriscano anche in un panorama nazionale". Insomma, non essere sempre e solo laboratori didattici sperimentali e amatoriali, ma allargare il raggio d'azione.
Al momento però priorità assoluta resta quella della diretta: seguire i concerti delle band emergenti dai Giardini dell'Arena, commentare i videoclip trasmessi e raccontare quello che succede nelle piazze affollate. Poi arrivederci alla prossima edizione: l'anno prossimo, maggio o giugno, "a Foggia o Catania, magari al mare".

 

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18.

Da: associazione ecquologia Pescara

 

“Progetto MicroEolico”

 

Egregio Signore

La nostra associazione organizza dal 11 al 15 luglio 2007, a Pescara, la prima edizione del workshop denominato “Progetto MicroEolico”.

 

In pratica durante il workshop, verrà insegnato come costruire, installare e mettere in marcia, un piccolo generatore eolico di 1 Kw di potenza.

 

L'iniziativa, accolta con successo dalle nostre Istituzioni, offre l'opportunità di sviluppare competenze tecniche relative ad un settore in pieno sviluppo, che richiede una sempre maggiore specializzazione.

 

Ulteriori info sono disponibili nella sezione del sito della Provincia di Pescara raggiungibile all'URL http://www.provincia.pescara.it/magazinedetail.asp?id=632I1431711&sezione=ter

 

Il programma ed il modulo di adesione sono scaricabili all'indirizzo

 http://www.provincia.pescara.it/download/BROCHURE.pdf

 

Sperando che l'iniziativa possa riscontrare il Suo interesse o quello dei Suoi collaboratori, le inviamo un cordiale saluto e restiamo a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento.

 

Marina Bronico

 

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  19.

Riceviamo e pubblichiamo

 

 Energie alternative

Comunicato Stampa

 

Russo : “le potenzialità del geologo spesso vengono sottovalutate dalle istituzioni”

 

Da Matera:

 

“Grazie alla sua peculiarità ed alle sue caratteristiche geologiche, la Campania potrebbe essere una regione protagonista nel campo dell’energia alternativa , dei siti geologici, del recupero del territorio”. Lo ha dichiarato ai giornalisti, il presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi della Campania, Francesco Russo dopo avere ascoltato l’intervento dell’economista e filosofo americano, Jeremy Rifkin, sui cambiamenti climatici e sugli impatti che si potrebbero avere sui sistemi geologici. Un intervento estremamente importante che ha caratterizzato la seconda giornata del Congresso Nazionale dei Geologi Italiani, in corso di svolgimento a Matera. “I geologi sono fondamentali – ha proseguito Russo – non solo dal punto di vista geologico ma anche per l’economia di una Regione, di un Paese. Un territorio sicuro, recuperato è importante anche per l’economia. E poi possiamo trarre energia alternativa dai siti geologici”. Dunque “spesso le potenzialità del geologo – ha continuato Russo – vengono sottovalutate dalle istituzioni in generale ed anche da quelle campane”. Russo ha annunciato che “a giorni, come Ordine della Campania – ha dichiarato il Presidente – stileremo un documento che collegherà la funzione del geologo agli aspetti socio – economici della gestione del territorio. Tale documento verrà poi presentato alle istituzioni locali. Inviteremo gli altri Ordini a fare altrettanto”. Russo si è soffermato nuovamente anche sull’emergenza rifiuti in Campania. “Ribadisco la necessità di individuare siti idonei alle discariche – ha concluso Francesco Russo - e bonificare quelle già esistenti”.            

                                 Ufficio Stampa Ordine dei Geologi della Campania

  

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 20.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Power Book G4 (Apple)

 

Da quando due loschi figuri (due fratelli) si sono appropiati indebitamente del mio  PC portatile, un Acer serie 250, con sistema operativo Windows XP 2000. Ho gettato alle ortiche detto sistema operativo che dava problemi a non finire, andando in rete, c'era sempre il rischio di incappare in virus più o meno dannosi. E quindi sono passato ai computers Apple, con sistema operativo MAC OSX . Questo ultimo sistema operativo non da nessun problema andando in rete (internet) e principalmente non usa neppure gli antivirus, che come si sà potrebbero rallentare il sistema operativo stesso. Con questo sistema operativo, si possono inviare e ricevere e-mail, inviare e ricevere immagini, oppure filmati, si possono scaricare programmi da Internet compatibili con questo sistema operativo ad esempio, Skype.Di recente la Apple ha messo in commercio anche dei computers che hanno il doppio sistema operativo, MAC OSX e Windows in modo che l'operatore può scegliere quale sistema operativo usare. Un'interessante gioco da scaricare per questo sistema operativo è quello della dama in quanto su detto gioco si può intervenire, facendo sì che detto gioco possa utilizzare un livello di intelligenza artificiale del computer, più o meno elevato a seconda delle capacità del giocatore. Da prove effettuate è facile vincere una partita a dama contro il computer, quando il livello di intelligenza artificiale utilizzato è a livello medio, ma diventa problematico vincere una partita contro il computer quando il livello di intelligenza artificiale e regolato per il massimo livello (sembrerebbe che l'intelligenza artificiale del computer memorizzi le mosse fatte dal giocatore che si cimenta contro il computer e quindi più partite si giocano contro il computer,  risulta sempre più difficile vincerlo).  Sarebbe una gran cosa se anche gli esseri umani potessero avere un qualcosa con cui potersi regolare il proprio livello di intelligenza.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale      

 Da ik8jzk Ruggero Napoli.

 

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21.

Acquisti sicuri su Internet:

ci vuole buonsenso in tutti i sensi

consiglia la Polizia di Stato

Gli accorgimenti che si usano per fare acquisti in negozi, mercati e supermercati devono essere utilizzati anche per comprare online. Perchè usare Internet è comodo, utile e può far risparmiare tempo ma per non rimanere vittime di malintenzionati bisogna fare attenzione e usare "buonsenso in tutti i sensi".
E' questo il principio che ha ispirato la campagna di educazione promossa dalla polizia postale in collaborazione con eBay, il primo sito di commercio elettronico in Italia.

Gli accorgimenti da seguire

L'obiettivo è quello di indicare alcune, poche, regole di base per acquistare online in modo sicuro sviluppando i 5 sensi che utilizziamo per gli acquisti tradizionali:

Tutte queste e altre informazioni utili sono raccolte e spiegate sul sito www.compraconbuonsenso.it fatto in collaborazione tra Polizia e eBay per rispondere alle esigenze di sempre più persone preoccupate di rimanere vittime di truffe informatiche.

Sicurezza informatica: più di 11mila richieste di informazione

Il commercio elettronico sta infatti diventando un fenomeno di massa e sempre più persone - in Italia ancora poche rispetto alla media europea - lo utilizzano. Ma con l'aumento degli acquisti aumentano anche i reati tanto che in poco più di 2 mesi (dal 15 febbraio al 30 aprile 2007) al commissariato di polizia online sono arrivate 4.654 denuncie di cui 2.538 riguardavano proprio il commercio elettronico. Moltissime (11.370) le richieste di informazione sulla sicurezza informatica che hanno spinto la polizia postale in direzione di questa campagna di educazione destinata a prevenire eventuali truffe o imbrogli online rendendo meno sprovveduto l'utente.

Tra gli altri consigli quelli ribaditi dal Domenico Vulpiani, direttore della polizia postale:

  1. evitare siti poco affidabili o che propongono "affari" e prodotti a prezzi stracciati
  2. proteggere le proprie identità digitali
  3. non fornire le proprie credenziali se non si è sicuri del destinatario

Sul sito potete trovare anche un utile glossario delle parole più diffuse su Internet e un test per mettere alla prova la vostra conoscenza sui sistemi di sicurezza relativi al commercio elettronico.

  • Polizia delle comunicazioni

     

     

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    22.

     

     

    Da Sezione ARI Cassano delle Murge

    Kazakistan UN7JOT

    Carissimi,

    a nome del Consiglio Direttivo della Sezione ARI di Cassano delle Murge – BA Vi informo che il nostro Socio

    Giovanni Calabro’

    IW7EHC, 9Z4-IW7EHC

    sara’ attivo dal Kazakistan ad inizio Luglio p.v. con il nominativo UN7JOT.

     

    La stazione sara’ composta da un IC706 ed una Windom I7SWX 10-80m.

    Giovanni sara’ attivo anche in Modi Digitali.

    QSL OK via bureau indirizzata a IW7EHC o se diretta a:

     

    UN7JOT

    c/o A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiani

    Sezione di Cassano delle Murge

    Via Maggior Turitto 30

    Casella Postale 104

    I-70020 CASSANO MURGE - BA

    Italy

     

    Per conferma diretta e’ richiesto in allegato 1US$.

    Al momento il QTH e’ Ust Kamenogorsk, vicino al confine cinese.

    I migliori 73 e buoni DX a Giovanni da parte di tutti gli amici della nostra Sezione.

     

    Gian

    I7SWX, F5VGU, W1-I7SWX, CE3-I7SWX

    I QRP #571 ; G-QRP #10241 ; JARL-QRP #773

    Ruolo d'Onore ARI # 387

    www.qsl.net/i7swx

    SWL I1-10089; ex I1SWX, I5SWX, I2SWX, I0SWX

     

    Presidente

    ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA 70.10

     

    Rappresentante in Italia:

    del G-QRP Club (UK)

    per i SoftRock Kits (SDR KB9YIG)

     

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    23.

    MERCATINO RADIOAMATORIALE

     

     

    Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

     

    Vendo : 4CX-3000 nuova Eimac, 4CX-1500 usata  Eimac + suo zoccolo,  5CX-1500 usata Eimac.

                Grazie 340-7675159

    >>>>>>>>>>>>>>>> 

     

    Da: sglent@tin.it

     

    Vendo 2 circuiti stampati forati e stagnati per TX TV audio-video a 1240 Mhz

    per ATV  ( circuito con VCO Avantek  mod. VTO 8090 + finale Philips BFG

    135 da 200 mW ); realizzazione alla portata di tutti, VENDO ad Euro

    15,00 compresa spedizione prioritaria. Marco Lento  Tel. 090-51281 (

    ore 15 ) E-mail:  sglent@tin.it   

    >>>>>>>>>>>>>>>>>>

     

    Da: Giuliano Vigarani [giuliano@lartsrl.com]

     

    VENDO RICEVITORE MARELLI RP32B IN CASSA ORIGINALE CON ALIMENTATORE ALTOPARLANTE IN CASSA ORIGINALE E MANUALE ORIGINALE

    FREQ.1,5-30 MHZ

    RICEVITORE SIEMENS E 566 FREQ 14KHZ-30 MHZ

     

    GIULIANO VIGARANI

    LART ELETTRONICA SRL

    VIA BOTTEGO 36

    41010 COGNENTO MODENA

    ITALIA

    TEL 0039 059 341134 INT.101

    FAX 0039 059 341341

    giuliano@lartsrl.com   

    >>>>>>>>>>>>>>>>>>>

     

    Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

     

    VENDO:

    - ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.

    [500 euro]

     

    - radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

    [150 euro]

     

    - radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

    [100 euro]

     

    - modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

    [80 euro]

     

    - Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

     1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

     1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

     2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

    Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

    [tutto 300 euro]

     

    - ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

    [con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]

    - mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

    [10 euro]

     

    - frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

    [15 euro]

     

    - cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

    [5 euro]

     

    - U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

    [tutto 40 euro]

     

    - radio casalinga Siemens Klangmeister RG405 in U-FM, L-LW, M-MW e K-SW.

    [40 euro]

     

    - piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

    [15 euro]

     

    - U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

    [80 euro]

     

    - strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

    [80 euro]

     

    - per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.

    [30 euro]

     

    - microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

    [10 euro]

     

    - base antenna MP-48, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.

    [60 euro]

     

    - sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

    [50 euro]

     

    - cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

    [2 euro cadauno]

     

    - altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

    [10 euro]

     

    - mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

    [20 euro]

     

    - zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

    [10 euro]

     

    - zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

    [20 euro]

     

    - maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

    [15 euro]

     

    - dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

    [10 euro]

     

    - calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.

    [20 euro]

     

    - calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.

    [20 euro]

     

    - GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

    [tutto 10 euro]

     

    - libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

    [tutto 15 euro]

     

    - specchietto retrovisore laterale destro (lato passeggero) adatto per furgone FIAT Ducato prima serie, Talento, 242 E, 238 ultime versioni, 900, ecc.

    [15 euro]

     

    - specchietti retrovisori laterali del furgone FIAT 242 primo modello (quelli fissati nella parte superiore della portiera).

    [15 euro cadauno]

     

    - coppia fanalini anteriori freccia-luce di posizione per FIAT 132 e simili, nuovi (mai usati), completi, copertura in plastica di colore bianco (no arancione-bianco), ecc.

    [tutto 60 euro]

     

    - coppia coperture esterne per fanalini anteriori freccia-luce di posizione per furgone Fiat 242, nuove (mai usate), colore arancione-bianco.

    [tutto 40 euro]

     

    - ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1,  2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc.

    [35 euro]

     

    - camera matrimoniale completa di sponde e testiere, 2 comodini, ampio armadio, costruita in ottimo materiale, stile classico, colore legno, ecc.

    [tutto 150 euro]

     

    - appartamento in multiproprietà a Santa Eulalia de Rio-Ibiza (Spagna), residence 4 stelle, una camera, salotto, angolo cottura, bagno, 4 posti letto, periodo trentaquattresima settimana (l'ultima di agosto), ecc.

    [15000 euro]

     

    Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

     

    CERCO:

    - per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

    - coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

    - per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

    - per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

    - per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

    - per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

    - per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

    - BC 605 e BC 606.

    - per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

    - mounting FT237.

    - BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.

    - accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

    Inoltre cerco informazioni su:

    test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

     

    [ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

     

    Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

     

    Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

     

    NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

     

    NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

     

    Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.

     

    Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

     

    Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

     

    IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)      e-mail: iret.friuli@libero.it

     

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    24.

     

    INFORMAZIONI

     ATTENZIONE agli allegati!

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    Per gli stessi motivi invitiamo tutti a non inviarci files allegati!

     

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    Per poter continuare a ricevere il Radiogiornale e la posta in generale, ti consigliamo di eliminare i messaggi giacenti, o di scaricarli sul tuo PC.

     

    Il Radiogiornale, è indipendente e non ha legami associativi con nessuno, viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori iscritti nella lista di distribuzione ed è disponibile nel sito WWW/ Radiogiornale.org. Tutti  i radioamatori iscritti nella Mailing-list possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo,  

     Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

    Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

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    Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

    Gli articoli entro contenuti, oltre a non avere periodicità giornaliera e/o settimanale, sono aggiornati secondo disponibilità e senza alcuna frequenza preimpostata

    Luogo di redazione Roma, ma non meglio definibile essendo un prodotto telematico limitato a INTERNET;

    Data di realizzazione e distribuzione variabile e non a scadenza fissa;

    Nome di chi cura direttamente la composizione e la spedizione: Paolo Mattioli I0PMW

     

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