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Numero 226 - Anno VIII – 18 dicembre 2009

 

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Caro Babbo Natale,

come Radiogiornale ti chiediamo di portare un sacco... carico... carico... carico... di serenità per tutti i lettori e per le loro famiglie (figli, figlie, zie, zii, cugini, cugine, nonni, nonne, parenti e amici a quattro zampe...) per ritrovare tutti assieme l'emozione di celebrare un  Felice Natale di Pace  e trascorrere uniti un futuro Anno di Prosperità!

                                                                      Paolo Mattioli I0PMW

 

 

Mentre festeggiamo e mentre  le statistiche prevedono che per Natale le famiglie italiane spenderanno 1.270 Euro ciascuna, più le spese per viaggi, regali, bolli vari, ecc. dobbiamo ricordare che quelle statistiche, per ovvie ragioni, non possono considerare gli oltre 2.000.000 di disoccupati in crescente aumento, il numero incontrollabile dei precari senza futuro, i tantissimi cassintegrati, gli occupanti luoghi di lavoro che hanno chiuso i battenti, i sotto pagati, le 2.737.000 famiglie povere, pari a 8.078.000 individui il 13,6% della popolazione, anche queste in crescente aumento e il fatto che una famiglia su tre non riesce ad arrivare alla fine del mese. Per loro il Natale sarà “molto amaro”, solo una data sul calendario. Una riflessione di chi festeggia e spesso spreca, per chi soffre, crediamo che mai come quest’anno debba essere fatta per ricordare la grave situazione esistente!

 

 

Sommario:

  1. Le due campane del D.Star;
  2. ARAC - ARI, volontariato e 5X1000;
  3. Nulla è cambiato;
  4. Allarme per il VIRUS di Natale;
  5. Germania, la tassa su Internet;
  6. A Roma, Genova e Firenze il Wi-Fi gratuito;
  7. E la volpe entrò nel metrò di Londra;
  8. Da El Alamein a Marconi;
  9. Radioamatore pirata arrestato a Imperia;
  10. UFO, chiude il reparto avvistamento;
  11. Lo schermo nero su Windows;
  12. Le conferme di I3MKH;
  13. Le morti bianche;
  14. La stella di Betlemme;
  15. Una richiesta dal Brasile;
  16. Elenco Ponti;
  17. Mercatino radioamatoriale;
  18. Informazioni.

 

 

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1.

Le due campane del D-Star

ovvero i motivi del contrasto

 

Sul D-Star di Roma abbiamo ricevuto delle richieste di chiarimento a causa di una inspiegata sospensione dell’attività, ci siamo voluti documentare e “sentire” le due campane leggendo i comunicati sui due siti interessati alla vicenda e da quanto si apprende, è in corso una diatriba che vede coinvolti, da una parte IK0YYY ex Presidente del CISAR e dall’altra il CISAR stesso per la penna del suo coordinatore D-Star. Non vogliamo entrare nel merito della questione, che dimostra come ormai, non solo nell’ARI, ma anche  nella seconda grande associazione radioamatoriale, si vive un atmosfera di tensione, ma, a mero titolo di informazione e di cronaca, riportiamo le due posizioni ufficialmente espresse, senza ulteriori commenti, saranno i lettori a trarne le conseguenze.

 

 

I° campana

 

Dal sito di IK0YYY

 

Nuovo D-Star di Roma on-line !!

 

Scritto da IK0YYY   

mercoledì 25 novembre 2009

 

  Roma, 27 Novembre 2009

   Come qualcuno di voi saprà, alle ore 20 di questa sera è avvenuto un piccolo ma significativo evento a Roma, durante il quale si sono riuniti buona parte degli utilizzatori del sistema D-Star di Roma.

  L'occasione è stata per ringraziare l'importatore italiano e i due distributori del marchio ICOM di Roma, i quali si sono resi disponibili, complici e responsabili dell'affidamento di un nuovo sistema D-Star, in sostituzione del precedente impianto, arrivato in Italia per un progetto di sperimentazione da me presentato in Giappone, nel maggio del 2006.

  Il vecchio e glorioso impianto IR0UAC era stato disattivato sulla base della espressa richiesta presentata dall'Associazione CISAR che, non memore dei fatti accaduti, ha preteso la restituzione, facendo, a mio modesto avviso, solo un torto ai tanti utilizzatori che in tre anni si erano radunati nella nostra città eterna.

  Questa sera, dunque, è partita ufficialmente la seconda fase del digitale a Roma, con la presentazione e la riaccensione del nuovo impianto, proprio in occasione di questo piccolo evento che è avvenuto a Roma.

  Di seguito, nel ringraziare tutti i partecipanti e i veri protagonisti dell'iniziativa, vogliamo dare le opportune indicazioni per l'uso del nuovo sistema:

  Nominativo ponte:   IR0MA

  Frequenze:

145.993,75 Mhz   shift - 1.975 Mhz - ingresso 144.018,75 Mhz - Unità C

430.006,25 Mhz   shift + 5 Mhz - ingresso 435.006,25 Mhz - Unità B Digital Voice

1297.450  Mhz   shift - 55 Mhz - ingresso 1242.450 Mhz - Unità A Digitale Voice

1285,500 Mhz   simplex - Unità A Digital Data

Nota:  al momento, l'unità C (144 Mhz) non è attiva in ricezione.

Nota:  per gli apparati Icom IC V82 e IC-U82, sintonizzate le frequenze 145990 e 430.005 (non hanno lo step a 6.25 Khz !!)

 

  Si ricorda agli utilizzatori di impostare correttamente i vari nominativi per banda, lasciando due spazi tra il nominativo IR0MA e la lettera che identifica l'unità radio.

  Inoltre, si ricorda che chi era già registrato al precedente Gateway (IR0UAC) NON DEVE effettuare una nuova registrazione;   questo lo si deve al lavoro effettuato dal nostro sistemista Vito IW0GAC, il quale ha effettuato la conversione dal vecchio gateway al nuovo, mantenendo tutta l'utenza.   Da notare che questa procedura viene considerata impossibile nei manuali del D-Star !!   Gli stessi amici americani da noi contattati per la registrazione del nuovo gateway, ci avevano indicato l'impossibilità di far questo.

  Questa cosa la dice lunga sulla preparazione e la dedizione di Vito, in primo luogo, ma anche di tutti noi italiani, spesso poco considerati dai "grandi" della terra.....

  Nelle prossime ore, inserirò qualche foto dell'incontro di Roma.

  Desidero ringraziare a mio nome, e a nome di tutto lo staff dei collaboratori D-Star di Roma, un sentito ringraziamento alla ICOM, al suo importatore in Italia Marcucci e ai due distributori di Roma, Hobby Radio e Mas.Car., i quali hanno dato fiducia al nostro operato ed hanno voluto premiare il nostro piccolo impegno.

  IR0MA è attivo:    segnalo che il primo collegamento avvenuto è stato con un radioamatore giapponese JF1TEU, che ho conosciuto nei miei due viaggi e che, mentre ancora Vito sistemava il gateway, è riuscito a scovare il nostro nominativo nel database e a fare la prima chiamata in Italia.

 

  Buon divertimento, Luca IK0YYY.

 

Ultimo aggiornamento ( lunedì 30 novembre 2009 )

 

 

II°campana

 

Dal sito del CISAR nazionale

 

La verità su IR0UAC, la sperimentazione D-STAR CISAR nella capitale

 

lunedì 30 novembre 2009

Come già noto a molti di voi, il ripetitore D-STAR di Roma IR0UAC è stato disattivato alcune settimane or sono. Ferma restando la volontà di evitare ogni forma di polemica e strumentalizzazione sulle motivazioni che hanno portato a tale cessazione di attività, ci sembra doveroso sottolineare alcuni punti fermi della questione. Ciò è dovuto anche in considerazione della comparsa di informazioni assolutamente inesatte che si leggono in rete accanto agli annunci di nuove installazioni su Roma, da fonti che non hanno in questo contesto nessuna attendibilità.

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Ci preme ricordare che il C.I.S.A.R. ha orientato ormai da tempo la propria attività sperimentale e la gestione della propria vita associativa sulla base del rispetto di regole ben precise e di una totale trasparenza. Situazioni di ambiguità ad ogni livello e di non rispetto delle regole che ci siamo dati, anche con il nuovo statuto approvato dall'assemblea dei soci, siamo convinti sia bene affrontarle e risolverle. Questo perchè solo così possiamo fondare la nostra attività di sperimentazione su basi assolutamenete solide, dove la passione per la radio può esprimersi al meglio.

 

La premessa di cui sopra era utile per comprendere come nel caso di IR0UAC, ci si trovava proprio in una situazione di ambiguità che non poteva trovare più spazio nel C.I.S.A.R.

Questa situazione è stata portata avanti, contrariamente a quanto si legge altrove, proprio per il rispetto e le preoccupazioni nei confronti degli utenti D-STAR di Roma, che si sarebbero trovati senza la possibilità di continuare la loro attività in caso di spegnimento del sistema.

 

Le legittime richieste di chiarimenti verso il nostro manutentore responsabile per tentare di riportare la sperimentazione nei confini delle regole (si ricordi la  dichiarazione sulla distribuzione di connettività internet dalla porta 1200 priva di ogni concretezza legislativa oltre che della nostra autorizzazione a farlo) sono sfociate nella decisione proprio del manutentore stesso di optare per lo spegnimento e la riconsegna delle apparecchiature, lasciando l'Associazione senza alternativa praticabile poichè seppur disposto a riaccendere se lo avessimo chiesto, le condizioni  di ambiguità, suo malgrado,sarebbero rimaste sostanzialmente le stesse.

Ringraziamo comunque Eugenio IW0BEC per quanto ha fatto in questi mesi, comprendendo anche che si è trovato in una situazione difficile da gestire sia sul piano tecnico che umano.

 

Un tanto per smentire categoricamente che l'Associazione abbia fatto espressa richiesta di spegnimento e preteso la riconsegna degli apparati come troviamo scritto. Ne è la prova la dichiarazione di pochi giorni prima del nostro manutentore Eugenio, che in una corretta comunicazione aveva descritto i fatti ben diversamente. Tale contrasto rimanda a voi il giudizio sull'attuale relatore.

 

Detto questo, non mi rimane che augurare buon divertimento e buon lavoro a chi in questi giorni ha fatto rivivere in digitale dopo quasi 10 anni il nominativo speciale per il natale di Roma IR0MA, ricordando che il C.I.S.A.R. continuerà a breve la propria attività D-STAR nella capitale, con lo spirito, la voglia e la capacità di portare avanti una sperimentazione realmente innovativa nell'interesse di tutti i radioamatori e soprattutto nel rispetto delle regole associative e di coerenza con i propri ideali.

 

    Mauro IW3ROW

    Coordinatore D-STAR C.I.S.A.R.

 

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2.

 

ARAC <-> ARI

volontariato e 5X1000

Circa quanto da noi già precedentemente pubblicato (Radiogiornale 224 del 12 novembre 2009) sull’ARI, relativamente al 5X1000 e al Volontariato, l’Associazione Radioamatori Computeresti, ARAC riporta sul suo sito due commenti critici verso la stessa ARI, del suo Vice Presidente Giuseppe Voci I0TVL, relativi alle medesime materie e sempre riguardanti l’Associazione Radioamatori Italiani, che riproduciamo integralmente, citandone ovviamente la fonte.

 

Dice l’ARAC:

 

L’A.R.I. come la Croce rossa?        Anche l’A.R.I., potrebbe diventare presto un’Associazione di volontariato come la Croce Rossa, la Caritas o la Misericordia.  Per ora la proposta riguarderebbe la “protezione civile”, ma chi ti dice che in un futuro prossimo non ci sia anche spazio per “entrare” a piè pari,  nel budget delle ronde, nel volontariato di strada, o nella tutela ambiente?  Son tutti soldi di quel poveraccio di pantalone che continua a dissanguarsi, elargendo finanziamenti a destra e a manca.   Non è quindi un azzardo ipotizzare che, anch’essa potrebbe quindi unirsi alla nutrita schiera di Associazioni che fanno del volontariato la loro stessa ragion d’Essere.

C’è solo un “piccolo problema”:

dovrebbe trasformarsi in ONLUS; beato te!

In ogni caso, commenti a parte, se capisco bene, leggendo quanto scrive  Il delegato nazionale ARI-RE Alfredo Migliaccio (I8IEM),in una nota inviata Ai Presidenti dei Comitati Regionali ed a quelli delle Sezioni, il 30/10/2009, a proposito di fondi che il ministero avrebbe intenzione  di concedere alla sua  Associazione. Egli informa i destinatari in indirizzo, di aver inserito “Al punto 8 dell’ordine del giorno della riunione, che si è tenuta a Pescara, la discussione  del tema relativo alla “interessantissima opportunità” offerta dal Dipartimento di Protezione Civile per “finanziare” l’Associazione nella realizzazione di “progetti di Radiocomunicazione d Emergenza fino ad un massimo di 500.000 Euro”, a “condizione che il 10% dell’importo, sia erogato dalla Associazione stessa”.

E’ chiaro, continua Migliaccio,  “che con importi così elevati”,  l’ARI-RE, potrebbe compiere un “salto di qualità nelle relazioni con il Dipartimento di Protezione Civile” e migliorare significativamente la propria organizzazione interna e la disponibilità di mezzi.

Non volendo intervenire nel merito del progetto e sulla opportunità di ottenere un finanziamento tanto elevato al solo scopo di “compiere un salto di qualità” nelle relazioni col Dipartimento di Protezione Civile, mi resta difficile capire che c’entrino i soldi con la qualità delle relazioni fra loro, ocietàr, ritengo che fare volontariato a tempo pieno, significhi organizzare turni di lavoro che coprano in tutto il Territorio Nazionale, le esigenze di coloro che sono in difficoltà, altrimenti li becchi col cavolo tutti quei soldi!  Ala Protezione Civile, saranno forse “pure scemi”, non fino a sto punto!  Quanto detto serve come monito e riveste carattere di estrema importanza, per evitare le brutte figure come quella in Abruzzo, in cui l’arroganza verso le altre Associazioni e la propria disorganizzazione interna, hanno contribuito al flop che tutti conosciamo.         Spero che un finanziamento così elevato, costringa finalmente l’A.R.I. a cambiare le proprie regole interne per ottenere la totale trasparenza degli Atti e ocietàributi, mediante il coinvolgimento di tutti ed il rafforzamento degli organismi  di controllo, per evitare che, quanto accaduto in passato, possa ripetersi in proporzioni ben più gravi, anche in futuro.   Purtroppo per i nostri amici radioamatori, il volontariato, non è stare in poltrona a schiacciare il tasto telegrafico né andare in montagna ad accendere un trasmettitore, (cosa che amo fare anch’io), ma tutta un’altra cosa:  presenza costante sul territorio, per raggiungere il “mercato” del BISOGNO, alleviare la sofferenza di coloro che si trovano ai margini della ocietà dell’opulenza e del profitto, allestire rifugi di fortuna quando fa troppo freddo, consegnare ai clochard delle nostre stazioni ferroviarie, coperte e pasti caldi, sacrificare talvolta anche la propria famiglia e gli affetti più cari, in nome del bene supremo:  quello di Dio e del nostro Prossimo.  Mi perdonino quindi quei signori che si sentono colpiti da questo ragionamento, ma non è colpa mia se fino a questo momento, non li ho mai incontrati fra coloro che aiutano i tossico dipendenti, i portatori di handicap le prostitute ed i senza fissa dimora, se non a titolo personale, viceversa, registro ormai da troppo tempo che, ogni volta in cui si parla di soldi, il richiamo giunge presso le loro antenne, sempre a fondo scala, anche senza propagazione;

meditate gente, meditate!

 

Il Vice Presidente A.RA.C Giuseppe Voci i0tvl

 

 

Il Collegio Sindacale Nazionale A.R.I. scrive:

In riferimento alla pubblicazione, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dell’elenco degli esclusi dalla ripartizione del 5x 1000 dell’anno 2007, questo Collegio ha aperto un’istruttoria per la verifica delle procedure relative alla presentazione delle istanze nei termini e con le modalità previste.

L’esame della documentazione richiesta e presente agli atti della Segreteria Generale ha evidenziato che: le istanze sono state prodotte nei termini ma non risulta allegata a fotocopia del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente; la mancata allegazione del documento di cui al punto 1 comporta la decadenza dal beneficio”.

 

Commento:

premesso che non so se un’Associazione come l’A.R.I. abbia o meno i requisiti richiesti dalla Legge per l’ottenimento di tale beneficio, (non è una ONLUS), debbo osservare che, la superficialità con la quale sarebbe stata istruita la pratica, secondo quanto riporta il punto 1 della nota sindacale, ha nei fatti prodotto all’Associazione, un danno economico di notevole rilevanza, soprattutto alla luce di quanto recentemente proposto dal Dipartimento di Protezione Civile, in merito alla realizzazione di nuovi progetti per la comunicazione di emergenza.

Tali “leggerezze” sono generalmente risolte nelle grandi e piccole Aziende, con l’immediato allontanamento del Responsabile dell’accaduto, e la successiva rivalsa legale nei suoi confronti, per l’ottenimento di un equo indennizzo per i danni prodotti .

Quanto sopra, vale ovviamente, sia nel caso di un impiegato che dimentichi di allegare una fotocopia, sia nel caso di qualcuno che “si dimentichi” di presentare il proprio documento di identità.

In entrambi i casi, il danno è quantizzabile almeno in forma uguale all’ammontare del beneficio non goduto, con la maggiorazione per i danni morali e materiali se richiesti;   Io se fossi socio, li chiederei!

Una bella cifra, non c’è che dire!

Ora però, in attesa che la storia sia definita e che il Dipartimento di Protezione Civile, verifichi la bontà o meno del progetto, mi pongo un semplice quesito:  chi lo pagherà il conto?

 

Commento del Vice Presidente A.RA.C Giuseppe Voci i0tvl

 

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Da Claudio Luigi Ciapetti I5CLC

3.

 

Nulla è cambiato

Ciao Paolo !

Andando a cercare fra le carte che mi servono per il convegno del 18 Dicembre su "La donna nell'avvocatura" nel quale sara' ospite d'onore la mia zia Silvana che ha appena compiuto 100 anni e che e' stata la prima donna avvocato penalista a Firenze (vai a vedere a www.coapetti.it/silvana sperando che Fastweb mi abbia reso il collegamento dopo 15 giorni di fermo a causa di un guasto che al momento non appare ancora riparato...) ho ritrovato il mio manifestino elettorale per le elezioni del CD ARI del 1984...

Te lo allego, in fronte / retro, con la copertina fatta apposta dal disegnatore Fremura e il testo del mio... proclama: sembra scritto oggi ! Anche se putroppo io non ho piu' 46 anni ma ben 71, la situazione dell'ARI non sembra davvero cambiata un granche' !

Un abbraccione e 73 !

Carlo I5CLC

 

Il retro del volantino:

 

TEMPO DI ELEZIONI: LETTERA APERTA AGLI OM

FERMI TUTTI, NON BUTTATE VIA QUESTO FOGLIO !

 

L'inizio e un po’ brusco, ]o ammetto, ma giustificato in pieno sia dalla marea di cartaccia che quotidianamente ci riampie le cassette delle le1tere sia dall’incredul1tà dallo scetticismo che ormai oi prende alla vista dei fatti che s1 verificano nell’A.R.I. ed al di fuori di essa.

 

Non credo ne dl essere un superuomo né di avere l’abilità del mago: non so volare ne so far uscire con1gli (o soldi!) dai cappelli dei Soci.

 

E' quindi come radioamatore e cittad1no - al pari di Voi - che vi chiedo tre minuti del Vostro tempo per seguirmi fino in fondo.

 

La nostra Associazione ha avuto recentemente notevol1 d1stunzioni: solo un pazzo potrebbe asserire ohe queste non siano dovute ad un errato funzionamento del Consiglio Direttivo.

 

Gli organi previsti dallo Statuto per gestire la nostra Associazione. e con questa i nostri interessi di radioamatori, sono tutti a carattere elettivo: Sezioni, Comitati Regiona1i. Consiglio Direttivo; siamo quindi no1 a disegnare il profilo che negli anni successivi assumerà l' A.R.I.

 

In una gestione democratica ed eff1cace tutti e tre quest1 organi devono poter esprimere una sola cosa: la volontà dei Soci.

 

Non e presumibile che qualcuno di noi tutti voglia i1 male dell' A.R. 1. ; ne risulta evidente che 11 punta focale dl cui tenere  conto nelle prossime votazioni (tanto più importanti perché provocate da vicende abbastanza drammatiche) sia quindi rappresentato dalla necessità di scegliere e di propagandare soltanto chi si senta invest1to non di un potere personale ma di una delega da parte degli elettori.

 

Ma c’é un altro punta che - alla luce del fatti recenti - é ancora più importante: bisogna che i1 consigliere elette sia anche un uomo o (mi scuso con le YL ma non ce ne sono fra le candidate) in grado a1 conoscere la compless1tà di un bilancio. d1 parlare in pubblico con efficacia di persuasione, di trattare con gl1 Ent1 Govemat1vi con autorità (quel1a derivante dalla consapevolezza di rappresentare diverse migliaia di cittadini elettori), di  sapersi adeguare in ogni circostanza alle necessità del momento, di avere sempre presente 1a responsabilità dell1lncarlco ricevuto dalle mani dei Soci tramite il loro voto.

 

Parlare dl se stessi é sempre abbastanza difficile e questa volta. tutttav1a, 1o faccio convinto di aver ottime ragioni per violare un istintivo pudore: 1’interesse di questa

Nostra associazione lo esige.

 

Ho 46 anni 1 tre figli sui vent’anni, faccio di professione 11 giornalista e 1’ esperto in pubbliche relazioni, sopratutto nel settore dell'1nnformatica: a questa professione sono giunto dopo vent1c1nque armi di lavoro in Italia ed all'Estero in grand1 case come Ollvetti, Sperry. NCR. MDS ad altre. sempre con incar1ch1. di al ta responsabilità.

 

Nelle att1v1tà da me svolte - spesso in condizioni al cui confronto 1e bizze dell' A.R.I. potrebbero sembrare giochi per l'infanzia - sono sempre r1usclto a raggiungere gl1 obiettivi che mi era realisticamente prefissati e non mi sono cullato mal nelle speranze che 11 successo delle mie iniziative p1ovesse dal cielo.

 

Per l’A.R.I. se sarò eletto a far parte del Consiglio Direttivo, opererò con lo stesso cccanimento e con la stessa professiona1ità che mi ha a1utato nel lavoro e che rappresenta. oggi, i1 mio migl1or patrimonio.

 

E quindi. a chiusura. dei miei tre minuti. vi invito a votarm1 ed a farmi votare dai vostri amici OM specie delle altre Regioni.

 

Grazie per l' attenzione e... a presto!

 

I5CLC       - Carlo Luigi Ciapetti

 

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4.

Allarme per il virus di Natale

che "ruba" le carte di credito

Attenzione ad acquistare biglietti di viaggio o regali su siti di e-commerce: infettate finora 300 mila pagine web nel mondo. Chi finisce sui siti contagiati rischia di essere infettato a sua volta e di subire il furto di dati personali. Ma non mancano le soluzioni

 

IN queste ore conviene avere un'attenzione extra per la propria carta di credito, se l'usiamo per acquistare biglietti o regali su siti e-commerce. Circola infatti un'epidemia di proporzioni rare: i pirati sono riusciti a infettare 300 mila pagine web nel mondo, ad oggi. Chi finisce sui siti contagiati rischia di essere infettato a sua volta e quindi di subire il furto di dati personali, come la carta di credito.

 

Sembra che i pirati abbiano scelto il momento giusto per colpire: proprio quando le persone sono alla ricerca dell'offerta giusta su negozi online per fare, all'ultimo momento, i regali di Natale o per prenotare il viaggio per la settimana bianca.

 

A lanciare l'allarme è stato il gruppo di sicurezza informatica ScanSafe (del gruppo Cisco). I siti colpiti - in Italia se ne stimano circa 600 - hanno una cornice invisibile, chiamata "iframe", che dirotta gli utenti sul sito 318x.com il quale invia, di nascosto, un software al computer della vittima. Il software è un cosiddetto "rootkit", una specie di virus che funziona come una spia al servizio dei pirati: legge gli estremi della carta di credito man mano che l'utente li digita.

 

"È una minaccia molto temibile e in continua evoluzione. Potrebbe quindi rubare anche le carte di credito digitate in precedenza", dice Matteo Meucci, responsabile di Owasp Italia, gruppo di ricerca aperto specializzato in sicurezza informatica - no profit e non affiliato a nessuna azienda.

 

"Non è un attacco nuovo, è il cosiddetto Sql Injection, con cui i pirati iniettano codice pericoloso su siti normali, di cui hanno scoperto debolezze. I siti diventano così involontario veicolo dell'infezione. La cosa particolare, questa volta - aggiunge Meucci - è che i pirati sono riusciti a scoprire una debolezza comune a tantissimi siti e così hanno sparso il contagio a un livello molto esteso".

 

Un ulteriore problema è che, al momento, solo pochi antivirus riescono a bloccare questa minaccia. Difendersi però è facile. Prima di tutto, vengono colpiti solo gli utenti che usano software vecchi: versioni obsolete di Adobe Flash, di Internet Explorer, per esempio. Il codice infatti si intrufola nel computer dal web solo perché sfrutta le debolezze di quei software.

Da tempo Microsoft avvisa di non navigare più con la vecchia versione del browser Internet Explorer, appunto per evitare rischi come questi.

 

Per tagliare la testa al toro, c'è poi un rimedio sicuro: "Navigare con Firefox dotato di un aggiunta gratuita, sviluppata da un italiano: No Script. Impedisce appunto che nel browser si carichino codici pericolosi", spiega Meucci. C'è un modo, infine, per tenere traccia dei siti contagiati dal virus: basta ricercare, su un motore, le pagine che indirizzano al sito gestito dai pirati.

 

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5.

Speriamo che il nostro Governo non la imiti!

Germania, la tassa su Internet

aiuto all'editoria in difficoltà

Il governo tedesco ha di fatto deciso: un canone di 17,98 euro al mese per l'uso della rete su computer o telefoni cellulari

 

Internet: giro di vite in Italia?

 

BERLINO - Internet, la sua diffusione e l'accesso alla rete anche tramite telefoni cellulari diventano priorità del nuovo governo tedesco. I cristianoconservatori (CduCsu) della cancelliera Angela Merkel e i loro alleati liberali (Fdp) del vicecancelliere e ministro degli Esteri Guido Westerwelle preparano infatti l'introduzione di un canone per l'uso di internet su computer o telefoni cellulari, una quota fissa da pagare come il canone per radio e tv, indipendentemente se in sigolo utente o nucleo familiare disponga o no di un televisore o di una radio. E al tempo stesso il ministero dell'Economia, guidato dal liberale Rainer Bruederle, promette un megapiano di investimenti, diversi miliardi di euro, per portare la Germania al top della banda larga e di internet ad alta velocità. Un piano di questo genere, ha detto Bruederle, potrebbe portare alla creazione di un milione di posti di lavoro in tutta l'Unione europea.

       

Di un canone per l'uso della rete si parla da qualche tempo in Germania. C'è già da prima delle ultime elezioni un accordo di massima tra editori e potere politico, per difendere e sostenere l'editoria di qualità (media e letteratura), che aveva chiesto aiuto, insidiata dalla diffusione gratuita dei loro contenuti su Google o altri portali o motori. L'idea del canone era nata appunto come una tassa da usare per sostenere l'editoria, e frenare il drenaggio di lettori.

       

Del canone stanno discutendo i governatori dei sedici Stati (Bundeslaender) della Repubblica federale. La decisione di fondo sembra di fatto presa, si tratta solo di scegliere tra due modelli d'imposizione. Il primo prevede che, in aggiunta alla flat rate su internet o all'abbonamento a una rete cellulare, chi dispone di uno o più computer o telefonini collegabili al web dovrebbe pagare 17,98 euro al mese alla GEZ, l'autorirà centrale cui si versa il canone tv. Il secondo modello propone che una tassa-canone sulla rete sia uguale per tutti, sempre attorno ai 17,98 euro mensili, e il suo pagamento venga richiesto a ogni famiglia, a prescindere da quali tv, radio o computer o cellulari il nucleo familiare possiede o no.

 

Rispetto al sistema attuale (chi ha una tv o un radio paga già 17,98 euro di canone al mese, chi non le possiede paga comunque un canone ma ridotto, di appena 5,76. Se quindi non hai radio o tv ma li vedi sulla rete, pagherai circa il triplo. E'la prima volta che si prepara nel mondo una legge che (stabilendo un canone) equipara di fatto internet a radio e tv, sarebbe la fine della libertà della rete!.

       

Al tempo stesso il governo vuole lanciare grandi investimenti per estendere l'uso della banda larga e di internet superveloce. "Il nostro futuro è nella circolazione veloce dei dati, non nella velocità delle auto che produciamo e vendiamo", ha detto Bruederle. Il terzo punto del piano governativo è istituire entro l'anno prossimo un organismo di coordinamento tra esecutivo e aziende per la lotta ai virus internettiani e alla pirateria online.

 

Internet: giro di vite in Italia?

 

Vi è la possibilità che in Italia, dopo i gravi fatti degli ultimi giorni, con la pubblicazione su Facebook di annunci apologetici con il feritore del Presidente del Consiglio, che il Governo, come annunciato dal Ministro degli Interni e così come è avvenuto in Iran e Cina,  proceda a un “giro di vite” su Internet, attuando una vera e propria censura. Si confonde però il mezzo con il contenuto, il reato con la libertà di espressione, tra l’altro le leggi contro la propalazione di notizie false e tendenziose esistono già, basta attuarle! Sarebbe come se, poiché avvengono gli incidenti stradali, si vietasse la circolazione delle automobili!

 

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6.

A Roma, Genova e Firenze il wi-fi gratuito

Reti low cost e aiuti dai privati, così le città diventano wireless

 

Internet gratis a tutti i cittadini, per diffondere la cultura e sostenere il turismo. È il sogno delle pubbliche amministrazioni locali, e alcune lo stanno realizzando con progetti low cost. A Roma, Firenze, Genova e in altre città, infatti, sono state create ampie reti wi-fi, cioè senza fili, in luoghi pubblici o all'aperto, facendo economie perché i bilanci non consentono grandi investimenti. Si fa di necessità virtù: i fondi disponibili sono pochi e quindi si rimedia con la collaborazione tra soggetti differenti, pubblici e privati insieme. E pazienza se gli enti locali si ritrovano soli, in questa missione, poiché dallo Stato la diffusione delle reti wireless è ostacolata da leggi e balzelli che non hanno analoghi esempi nel resto d'Europa.

 

Un caso è quello di Provincia Wi-Fi, il progetto più esteso in Italia, che a oggi ha attivato 200 punti di accesso a Roma e in una sessantina di comuni limitrofi. Finora sono stati spesi 350mila euro. Si è riusciti a contenere le spese con l'idea di una "rete arlecchino", formata da hot spot non solo del Comune, ma anche di altri enti pubblici, come ospedali e università, e soggetti privati (bar, ristoranti, associazioni, circoli sportivi). L'utente naviga ovunque nella provincia con la stessa password, che si deve procurare una volta sola. La pubblica amministrazione, in questo caso, ha avuto il ruolo di catalizzare diverse risorse, coordinare il progetto e creare un sistema unico per identificare l'utente.

 

Il problema è che la normativa italiana (con il decreto Pisanu contro il terrorismo, del 2005) impone ai fornitori di internet regole molto rigide, assenti negli altri Paesi europei. Innanzitutto devono denunciare l'hot spot alla Questura, registrare il traffico dell'utente, identificarlo in modo certo. Molti dei soggetti che compongono la rete di Provincia Wi-Fi da soli non avrebbero le forze o le capacità tecniche per adeguarsi.

 

 

Di qui la soluzione: ci pensa la Provincia a sbrigare tutte le pratiche amministrative. "Crediamo così di contribuire alla modernizzazione del Paese e diffondere l'uso di internet", dice Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Il progetto per ora conta 11mila utenti e avrà altri 300 hot spot nel 2010.

 

Simile il funzionamento, e la filosofia, del progetto Genova Città Digitale: il Comune coordina una rete formata da hot spot di vari soggetti, pubblici e privati, in 16 aree, che dovrebbero triplicare nel 2010. "Il Comune ha pochi fondi per queste cose e di suo ha messo solo 10mila euro. Il resto arriva da altri soggetti, come i Comitati di via", dice Francesco Bollorino, consulente del Comune per questo progetto. "Lo scopo è sostenere il turismo e soddisfare le richieste dei giovani, che ci chiedono internet nei luoghi pubblici", aggiunge. Idem a Firenze, che ha appena aperto il WiFi gratis in dodici aree del comune capoluogo.

 

"Siamo riusciti a contenere l'investimento, spendendo solo 80mila euro, perché abbiamo riutilizzato infrastrutture già presenti, realizzate in passato per portare la banda larga nelle case non raggiunte dall'Adsl", spiega Jorge Assfalg, responsabile servizi informativi nella Provincia di Firenze. A Pescara il Comune ha "coperto" due piazze con 20 mila euro di spesa, grazie all'aiuto dell'operatore Fastweb.

 

Per fare di più servirebbe un aiuto anche dal governo: in questi giorni, da più parti (esperti e politici di entrambi gli schieramenti) si preme per cambiare le norme contenute nel decreto Pisanu, i cui limiti pesano sui progetti. Prevedono costi extra per le pubbliche amministrazioni che fanno le reti e l'identificazione via cellulare non funziona se l'utente ha una sim non italiana. Quindi gli stranieri sono penalizzati. Così, addio sostegno al turismo.

 

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7.

E la volpe entrò nel metrò di Londra

Evento singolare alla stazione di Walthamstow: sulla scala mobile della «tube» appare il mammifero, si ferma incuriosito a guardare gli uomini che escono dal metrò e se ne va tranquilla

 

 

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8.

 

Vi mando queste informazioni, estratte dalla mia presentazione in omaggio a Gugliemo Marconi, e il pieghevole dell'ottimo libro Da El Alamein a Marconi che uscirà il prossimo anno.
Avendo svolto un grosso lavoro di 8 mesi  per preparare un mio omaggio a Gugliemo Marconi,  mi è sembrato più che doveroso far presente e rendere un sentito riconoscimento al progettista e ai costruttori del maestoso monumento dedicato Gugliemo Marconi  - Mago dell'Etere  - ignorato per anni da molti... un vero peccato.

Sto  organizzando -  a breve  - un grosso evento con le Istituzioni da presentare il mio lavoro alle scuole e ai cittadini in modo da ricordare la Grande Figura di Marconi.

 

I prossimi mesi, inoltre,  uscirà l'ottimo libro - dopo anni di ricerche - della Sig.Laura, figlia del sergente  Bruno Porciani progettista   del monumento che era al campo dei POW ( Prisoners of War) 61 di Wynols Hill nella regione del Galles

 

Cari saluti

Francesco Berio IK0UAG

 

Da El Alamein a Marconi

 

 

 

In un campo di prigionia inglese, situato nella regione del Galles ai margini dl una foresta, iI giorno del Santo Natale del lontano 1944, venne inaugurato un maestoso monumento dedicato a Guglielmo Marconi.

 

II monumento era state progettato dal sergente Bruno Porciani e parteciparono alIa sua costruzione un folto numero di prigionieri italiani catturati nella tragica battaglia di EI Alamein, dove purtroppo persero la vita cinquemila giovani.

 

Gli italiani erano ormai in prossimità di Alessandria d' Egitto quando, dal confine egiziano, entrarono in azione 500 carri armati del tipo Sherman, giunti dall'America.

 

La sconfitta si dimostro pertanto inevita-bile.

 

Edificando quel monumento all' inventore della radio,gli italiani si saranno sentiti orgogliosi di essere i compatrioti di Marconi, acccusando forse in misura minora I'umiliazione provocata dalla sconfitta e dalla lunga forzata prigionia.

 

Quel monumento desto, infatti, la sincera ammirazione dei vincitori per la capacità e tenacia dimostrata dagli uomini che seppero edificarlo. Oggi quel monumento non esiste più…

 

Questo Iibro vuole ricordare quei fatti e rendere un doveroso omaggio al sacrificio di tanti giovani onesti e generosi.

 

Marconi disse che, dove c'e una volontà, esiste anche una via aperta.

 

In periodo di celebrazioni marconiane, ricordare anche I' opera di quei prigionieri di guerra italiani, che dedicarono un monumento a Marconi, rappresenterebbe sicuramente il migliore omaggio alla memoria dell' jnventore della radio.

 

Lodovico Gualandi

 

Questa e una storia vera narrata con sentimento e spontaneità, con parole semplici e dirette, come può fare solo un familiare molto vicino al protagonista principaIe, quale e la figlia.

 

II lettore percorre la storia, cosi come . è avvenuta, in tre parti ben distinte.

 

Vengono subito descritti I' ambiente di quel periodo, i problemi, I'ansia, Ie piccole e grandi meraviglie del nucleo familiare, Ie emozioni per le lettere e la sorpresa per il Ioro contenuto.

 

Si viene introdotti in quel periodo bellico vissuto dal padre con una forte e totale accettazione di quei valori e con la convinzione della necessità dell'uso delle armi.

 

II limite di quegli ideali si manifesta, ancora prima del filo spinato, al monumento della cattura subita ad EI Alamein.

 

Comincia qui la sua metamorfosi da soIdato. Si soffrono con lui la prigionia e Ie sue delusionL Crollano i suoi ideali e, faticosamente, ne cerca altri, sia pure nella fede e nel lavoro, fino all' impegno per la realizzazione del Monumento dedicate a Guglielmo Marconi.

 

Sara proprio la coinvolgente ricerca storica, su quel rnonumento e sulla vita di quei prigionieri, a concludere questa primo percorso con risultati sorprendenti.

 

La strada da fare e ancore molta ma la speranza deUa figlia e di andare oltre, magari coinvolgendo qualche lettore personalmente interessato all'argomento.

 

G.C.

 

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9.

Radioamatore pirata arrestato a Imperia

Altri 10 denunciati.Usavano frequenze Ps e Protezione civile

La conferenza stampa con gli apparati sequestrati

 

 (ANSA) - IMPERIA, 26 NOV - Un radioamatore pirata e' stato arrestato e altri 10 sono stati denunciati dalla Polizia postale di Imperia per associazione a delinquere.

Secondo l'accusa, il gruppo installava e utilizzava apparati ricetrasmittenti su frequenze riservate a Ministeri, enti pubblici, come Ps e Protezione civile, disturbando o bloccando le comunicazioni durante interventi o esercitazioni. E' stato sequestrato vario materiale, tra cui ricetrasmittenti, due ponti radio abusivi, alimentati da un impianto fotovoltaico.

Uno degli arrestati, M B, non nuovo a questo tipo di reati, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Il dirigente del Compartimento di Polizia postale di Genova Armando Puccinelli ha spiegato che agli indagati, tutti tra i 40 e i 50 anni, residenti tra Albenga (Savona), Golfo Dianese, Imperia e Sanremo, e' stato sequestrato vario materiale, tra cui ricetrasmittenti con memorizzate le frequenze di Enti Pubblici, DUE PONTI RADIO ABUSIVI, UNO A CAPO CERVO E L'ALTRO NELLA ZONA DI PIETRABRUNA, ALIMENTATI DA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO. ''L'operazione -ha spiegato l'ispettore capo Ivan Bracco della Polizia Postale di Imperia -nasce dai controlli effettuati dagli operatori del ministero dello Sviluppo Economico e delle Telecomunicazioni di Genova, con apparecchiature sofisticate che verificano l'uso di frequenze non autorizzate''. L'arrestato,  era stato coinvolto una decina di anni fa in un episodio analogo. La banda era solita bloccare le comunicazioni durante eventi o esercitazioni. In un caso erano intervenuti anche su un rally nell'entroterra di Imperia.

Le indagini -ha detto l'ispettore della Polizia postale Ivan Bracco - sono durate 8 mesi e hanno impiegato uomini di Genova, Savona e Imperia". L’operazione si è svolta grazie al monitoraggio costante del Ministero delle Comunicazioni, con il fattivo lavoro della Polizia Postale imperiese che ha segnalato il fatto alla Procura di Imperia. Sono stati sequestrati 38 apparati ricetrasmittenti che potevano utilizzare le frequenze aeree e delle capitanerie di porto.

Sarebbe opportuno per la serietà che caratterizza i Radioamatori, che, se il processo accerterà la colpevolezza degli 11 denunciati, condannandoli, il Ministero  togliesse loro la Licenza di radioamatore a vita e che le varie Associazioni Radioamatoriali, nel caso che risultassero iscritti, li espellessero con ignominia.

 

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10.

UFO, chiude il reparto avvistamento

 In GB troppe segnalazioni, nessuna prova

 

LONDRA (4 dicembre) – Migliaia di notifiche di avvistamenti, ma di prove, dell'esistenza degli Ufo nemmeno una e per questo il ministero della Difesa britannico ha annunciato oggi la chiusura del suo reparto ufficiale dedicato alle segnalazioni di avvistamenti di Ufo, che dal primo dicembre ha disattivato sia il suo numero verde che il suo indirizzo e-mail. Il ministero afferma in un comunicato di aver ricevuto in 50 anni migliaia di notifiche di presunti avvistamenti di Ufo, che però non hanno prodotto prove né dell'esistenza di vita extraterrestre, né di qualsiasi vera minaccia per la Gran Bretagna.

 

«Abbiamo trasferito il singolo ufficiale incaricato di verificare ed esaminare i rapporti sugli avvistamenti segnalati dalla gente in un altro ufficio, risparmiando in questo modo 44.000 sterline l'anno - ha detto un portavoce del ministero - La nostra non è una presa di posizione, non abbiamo un'opinione sulla possibile esistenza di alieni, ma mezzo secolo di avvistamenti non hanno prodotto nessuna prova di vita extraterrestre».

 

I soldi risparmiati con la chiusura del dipartimento verranno dirottati sulle missioni all'estero: «La nostra priorità è il fronte afgano. Se un giorno ci sarà una reale minaccia dallo spazio, verrà comunque captata dal nostro radar che è in funzione 24 ore al giorno, sette giorni su sette».

 

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11.

Lo schermo nero su Windows

per Microsoft è colpa di un virus

Mistero e polemiche su problema che affliggerebbe molti utenti del sistema operativo di Redmond. E c'è chi pensa che la società di sicurezza che ha dato l'allarme possa averlo gonfiato per farsi pubblicità

 

C'è aria di mistero e di polemiche sulla vicenda dello "schermo nero della morte", che colpirebbe gli utenti Windows in queste ore. Adesso l'azienda di sicurezza informatica Prevx, che aveva lanciato l'allarme, si scusa con Microsoft. Non è vero che la colpa dell'errore sarebbe un aggiornamento di Windows - scrive - ma la causa resta ancora da chiarire. Microsoft ipotizza che potrebbe trattarsi di un virus, per l'esattezza un trojan della famiglia Daonol che ha sintomi simili a quelli descritti. E cioè: l'utente accende il pc e al posto di Windows (Xp, Vista o Seven, non importa) compare uno schermo nero, senza icone. Prevx ha pubblicato anche una soluzione gratuita al problema e dice che è ancora valida, aggiungendo che "è molto probabile che risolva l'errore".

 

Già: causa sconosciuta, ma soluzione certa, a detta di Prevx. Non è la sola stranezza: Prevx si è affrettata a denunciare il problema sul proprio blog, a individuare come probabile causa l'aggiornamento Windows del 10 novembre e a pubblicare una soluzione, senza prima contattare Microsoft, da cui quindi è arrivata subito una smentita. Dove si legge che gli aggiornamenti incriminati non possono essere la causa dello schermo nero perché non modificano in nessun modo il registro di sistema.

 

"Sarebbe utile approfondire direttamente e in maniera tempestiva con Microsoft eventuali problematiche relative agli aggiornamenti, evitando allarmismi ingiustificati presso gli utenti", aggiunge Feliciano Intini, Chief Security Advisor Microsoft Italia. "Microsoft è impegnata a garantire sempre la massima qualità degli aggiornamenti di sicurezza distribuiti mensilmente e collabora con l'intero settore IT per garantire la protezione degli utenti", continua.

 

"Ci scusiamo con Microsoft per i problemi che il nostro blog possa aver causato. Microsoft è uno partner di valore per noi...", hanno replicato dopo alcune ore quelli di Prevx. È vero che hanno scosso il web con il loro allarme: solo oggi ne scrivono 500 testate giornalistiche americane (sul "black screen of death") e ci sono mezzo milione di pagine web a riguardo, pubblicate nelle ultime 24 ore. Resta da chiarire quanto il problema sia davvero diffuso ("milioni di utenti" per Prevx, pochi secondo Microsoft). Alla fine, si fa strada il sospetto che Prevx abbia gonfiato il pericolo solo per farsi pubblicità.

 

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12.

Da I3MKH Mirko Boscolo

Sezione ARI di Chioggia Sottomarina

Le conferme di i3mkh

   

 

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13.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli

 

Le Morti bianche

 

Le morti sul lavoro vanno ricercate principalmente: sulla formazione dei lavoratori, a seconda il lavoro che eseguono. Do una elencazione degli eventuali pericoli che possono causare la morte ad eventuali sprovveduti: per i militari di scorta ai convogli è pericoloso sedere a cassetta sul vagone di carri merci con il fucile in spalla e la baionetta innestata, la baionetta per disattenzione puo entrare in contatto con la linea elettrica aerea che da tensione alla motrice del treno (almeno 3.000 volt), stessa cosa dicasi con chi opera in cantieri con betoniere, il lungo tubo che viene usato per sversare il cemento, può venire a contatto con linee aeree ad alta tensione sempre nei cantieri non sostare sotto carichi sospesi, prestare molta attenzione a quando si scende in fosse scavate da ruspe le pareti potrebbero crollare e seppellire il malcapitato, miscele esplosive: anticamente i minatori che scendevano nei pozzi della miniera si portavano in una gabbietta un canarino che in presenza di grisou (miscela gassosa detonante) determinava la morte del canarino, avvisando i minatori della presenza di questo gas, miscele gassose non detonanti il monossido di carbonio, inodore e incolore è il gas che produce il maggior numero di vittime esso viene generato dalla combustione di idrocarburi, dal carbon fossile, dalla combustione della legna se bruciata in ambiente chiuso e qualsiasi altra cosa che con la combustione bruci ossigeno, gas che si creano con la fermentazione di alcune sostanze organiche, molto pericolosi se vengono respirati in ambiente chiusi privi di ossigenazione, per accedere in pozzi neri, cisterne grotte ecc. dove si prevede che possano formarsi questi gas per entrarvi occorre un'autorespiratore allo stesso modo come se uno dovesse immergersi in acque profonde. Altro grande pericolo è il fuoco, esso si può generare in molti modi: autocombustione, corticircuiti elettrici, con raggi solari che attraversano un vetro di una finestra il quale vetro può funzionare da lente d'ingrandimento che innesca il fuoco, per spegnere incendi casalinghi dove vi possono essere circuiti sotto tensione è meglio soffocare l'incendio con una coperta o con estintore ad anidride carbonica CO2, le massaie che mettono la padella sul fuoco per  friggere, facciano attenzione a non surriscaldare troppo l'olio sia esso di semi o d'oliva in quanto questo arrivato ad una temperatura di 180 gradi centigradi può incendiarsi facendo saltare la padella sul fornello e sprigionando copiose fiamme, lo spegnimento anche quì deve avvenire per soffocamento non usare acqua. Come dice un antico detto "non scherzare con il fuoco". Elettricità per uso domestico, anche questa forma di energia può essere pericolosa per la vita umana il tutto dipende dalle condizioni di isolamento dal suolo per colui che viene a contatto con un filo elettrico sotto tensione. La legge di Ohm ci viene in aiuto in questo campo la quale legge ci dice: che la corrente I è direttamente proporzionale alla tensione V e inversamente proporzionale alla resistenza R ciò che cosa vuol dire? Vuol dire: che se diminuisce R aumenta la corrente che attraversa la resistenza stessa, ci dice inoltre che si può avere un aumento di corrente che attraversa la resistenza aumentando V, due cose sono pericolose per il corpo umano abbassare la propria resistenza ommica verso terra (dovuto a umidità e cattivo isolamento) è inoltre pericoloso toccare tensioni molto elevate, negli USA hanno unificato la rete elettrica domestica a 115 volt meno perricolosa dei 220 volt che si hanno in Italia. Nota: una corrente elettrica di un decimo di Ampere (100 ma.) può essere letale se attraversa un corpo umano. Pioggia, neve e vento dice un detto son tre cose da spavento. Contro le avversità della natura per esempio la pioggia è l'Uomo che deve intervenire sul territorio per prevenire inondazioni,  smottamenti di terreno e alluvioni. Per quanto concerne la neve il pericolo è per incauti sciatori che sciano fuori pista provocando essi stessi la valanga, il rimedio è creare barriere antivalanga. Contro il vento c'è da augurasi che Dio c'è la mandi Buona vedi i tornado che avvengono negli USA.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da ik8jzk Ruggero Billeri Napoli

 

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14.

Da: ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]

 

LA STELLA DI BETLEMME

 

Domenica 20 dicembre 2009

 

ore 11:00 Conferenza:

LA STELLA DI BETLEMME”

Il problema cronologico della nascita di Gesù.

Ipotesi bibliche, storiografiche, archeologiche, astronomiche e astrologiche sulla presunta data di nascita di Gesù.

Attraverso l’esposizione di alcune ipotesi come: 1) L’errore del monaco Dionigi il Piccolo nel determinare l’inizio dell’era cristiana; 2) Erode il Grande; 3) Il censimento di Quirinio; 4) La stella dell’Evangelista Matteo: fu una stella o una cometa?; 5) I Magi; 6) La congiunzione astronomica di Giove e Saturno del 7 a.C.

La conferenza è corredata da centinaia di immagini la cui fonte sono: la biblioteca Vaticana, la biblioteca della Università Pontificia Gregoriana, il Museo Statale di Berlino, il Museo di Londra.

Relatore Giancarlo Gengaroli

 

Domenica 20 dicembre 2009

 

ore 13:00 Pranzo Sociale di Fine Anno al prezzo speciale di 25 euro a persona tutto compreso, dall’antipasto, al primo di pasta fatta a mano, ed il secondo tutto alla brace, con contorni,  acqua, vino e caffe’, amaro e limoncello.

Ristorante Tipico LA SOSTA “DA MAGNASTOPPA” tutto alla brace Via Maschio delle Faete – Rocca di Papa (Campi di Annibale).

 

Quanta gente ci ha consigliato ristoranti, trattorie, locali, in cui si mangia bene, ci si abbuffa e si paga poco? Tanti, davvero tanti, ognuno ha messo voce in capitolo. Ma quanti avevano ragione? Pochissimi, forse nessuno.

Ebbene signori io sto qua a dirvi: stavolta non si scherza. Si fa sul serio, da Mario ‘Magnastoppa’ i sogni diventano realtà.Il tutto si svolge in una villa di campagna situata ai confini di Rocca di Papa (a mezzora da Roma): questo è il ristorante “La sosta”, anonimo, in totale assenza di insegne ed indicazioni: soltanto un grande cancello sempre aperto che introduce all’interno della villa, con un delizioso giardinetto sulla destra ed un eloquente spiazzo recintato per i maiali sulla sinistra.

Entrando, verrate accolti nel bel mezzo del salone arredato in stile 800  (memorabile è l’enorme armadio con i vini più pregiati), dove ci sarà posto al massimo per una quarantina di persone (difatti nelle domeniche primaverili ed estive i tavoli vengono allestiti anche sul giardino).

Capirete dunque che la prenotazione è d’obbligo, preferibilmente dal giorno prima, giacché è molto probabile che il ristorante rimanga aperto solo per voi. Tranne il lunedì per riposo settimanale.

Una volta seduti, comincerete a conoscere le abitudini del posto Innanzitutto sarete circondati immediatamente di antipasti a base di prosciutto, salame, lonza e formaggio. Dopodiché, il giro di riscaldamento di primi. A questo punto l’affare s’ingrossa, perché comincerete a conoscere Mario ‘Magnastoppa’, proprietario, gestore e cuoco (con l’ausilio della famiglia), che vi farà proposte per le successive tornate di primi. Dovete sapere infatti che i piatti vengono preparati sul momento e sono interamente fatti in casa: questo di certo allunga i tempi, ma consente di gustare cibo davvero genuino in devastanti quantità, senza avvertire pesantezza. Credo

infatti che il momento più difficile sia proprio dopo i tre o quattro primi a cui si ha diritto; non sono semplici archeggi, ma vere e proprie fiamminghe trabboccanti. Alcuni esempi: lasagne in bianco, lasagne al sugo, fettuccine al tartufo, ravioli ai funghi porcini, stracciatella, polenta, tagliatelle al ragù (ovviamente tutta pasta all’uovo archeggia).

Immaginatevi il signor Mario, sulla sessantina (ne dimostra quaranta), tozzo, robusto, che periodicamente esce dalla cucina con un’immensa  archeggi su un braccio, e con l’altra mano un forchettone con cui serve ogni singolo ospite del ristorante; la capacità dello smisurato tegame è così incredibile che a volte si può anche bissare.

Poi ci pensa lui ogni tanto a sedersi vicino a voi, magari sorseggiando un po’ dell’ottimo vino servito, raccontandovi i suoi trucchi, le sue peripezie, i suoi delitti di gioventù, le sue innumerevoli mogli;difficilmente vi dimenticherete del suo potente timbro vocale che non lascia spazio a dialoghi, ma solo a visionari monologhi, dove saprete di molte storie che vi faranno crescere, come quella volta che aprì la faccia con un cazzotto ad un tale perché gli aveva offeso la madre.

 

Ciò vi darà la possibilità di metabolizzare i primi piatti e di passare ai secondi, che generalmente constano di due portate di carne abbondante e genuina: arrosto misto di pollo e daino, prosciutto di maiale, bistecconi di manzo alla griglia. Il tutto con contorni di insalata mista, cicoria, patate al forno.

Per convincervi della genuinità delle pietanze è sufficiente che vi dica che in questo ‘ristorante’ si fa tutto alla luce del sole. Se fate i bravi,

Mario potrà portarvi nella sua cucina e affettarvi le fettuccine davanti agli occhi. Mentre in sala potrete osservare le carni cuocere nel griglione del caminetto.

Il pasto pantagruelico si chiude con i dolci della casa (molto buono il dolce di pan di spagna alla frutta ed al cioccolato), e con ottimo caffé ed assortiti ammazzacaffé.

La cosa più bella e’ che qualsiasi cosa mangiate o beviate, qualunque giorno andiate, per quanto vi tratteniate, spenderete sempre 25 euro a testa.

 

Infine, come raggiungerlo: la cosa più ardua (ma la fatica sarà evidentemente ricompensata). Prendete l’Appia verso fuori Roma, e poi la via dei Laghi. All’incrocio del ristorante “La Foresta”, girate a sinistra per Rocca di Papa e salite in direzione ‘Campi d’Annibale’. Arriverete ad una rotonda, prendete la prima strada a destra e poi la prima a sinistra e scendetela. Arriverete ad un bivio, prendete la strada di destra (v. maschio delle faete) e percorretela per 1200 metri, dopodiché girate per la straducola non asfaltata a destra. Troverete sulla destra la carrozzeria “Pucci” e sulla sinistra, la villa. Entrate, archeggiate, accomodatevi e…buon appetito.

 

Prenotazioni ad Alberto IK0ZCW.

www.ik0zcw.it

 

Frequenze avvicinamento:

Ripetitori

R8 special IR0CF 145.350 -600

RU11 IR0UFH 430.275 + 5.000

IK0ZCW Alberto Devitofrancesco

www.ik0zcw.it  - www.radiomercato.com

 

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15.

Una richiesta dal Brasile

 

PREGIATI  SIGNORI SALUTE E PACE,.

MIO NOME. DRAGO GIUSEPPE,FIGLIO  DI  FÚ DRAGO SEBASTIANO E FÚ CILIBERTO NUNZIA. NATO A CALTAGIRONE CATANIA, IL 29  DI  LUGLIO DEL 1923.

FIN  DEL  APRILE DEL 1955 ABITO  NEL BRASILE.

ATUALMENTE :IL  MIO INDIRIZZO: RUA  PADRE  AGOSTINHO,378-APTO.403-MERCÊS.

CEP=80 410-020.

CURITIBA PARANÁ BRASILE.

GRID LOCATOR=GG54JN.

IO  SONO UN RADIO-AMATORE, COM PREFISSO=  PY5GD.

SONO  INTERESSATO SAPERE DI PIÚ .  DELLA  "RESSONANZA DI SCHUMANN.

COME  COSTRUIRE UN RICEVITORE "ELF" DI BUONA  EFFICIENZIA.

SE É  POSSIBILE INVIARMI UN SCHEMA DI  FACILE COSTRUZIONE, E ANCHE FACILE TROVARE I  COMPONENTI PER  IL  MONTAGGIO.

 

VI  RINGRAZIANDO CORDIALMENTE VI  SALUTO.

MIO TELEFONE=OOXX 55 41 3015 88 59.

CELULAR=00XX 55 41 9119 5819.

giu.drago@terra.com.br

 

Giuseppe Drago

                                                                      

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16.

Da: IK2ane C [ik2ane@fastwebnet.it]

 

Elenchi ponti

 

Ad un anno dalla nascita del nuovo formato dell'elenco ponti, mancano ancora un po' di dati (soprattutto relativi ai QRA Locator ed alle gestioni ) per renderlo ancora piu' completo.

 

Chi ha conoscenza di questi dati, mi mandi un'email ( ik2ane@fastwebnet.it  )  cosi' da poter rendere questo elenco ancora piu' utile a tutti i radioamatori.

 

Ricordo a tutti che questo elenco e' creato grazie alla partecipazione fattiva di tutti gli OM che mandano le segnalazioni.

Io sono un semplice assemblatore di questi dati. 

 

Grazie e saluti.

 

Walter - IK2ANE

www.ik2ane.it

 

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17.

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da: g_mutti

 

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- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[70 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[50 euro]

- autoradio Traffic 3000 per vetture Ford.

[20 euro]

 

- autoradio Audiola modello B-50, in AM, ottima estetica, ideale per veicoli strorici.

[10 euro]

 

- mangiacassette Roadstar modello RS-850.

[10 euro]

 

- mangiacassette stereo 8 Clarion IC55 modello PE-421A + mangiacassette stereo 8 Browni (uno perfettamente funzionante ed uno da rivedere), estetica ottima, materiale ideale per veicoli storici, ecc. Inoltre, 13 cassette stereo 8.

[tutto 90 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- G.1/120 solid state p.a. amplifier Geloso S.p.A.-Milano , personalmente mai utilizzato.

[30 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[70 euro]

 

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

[5 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[10 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- obiettivo SZ-X210 Tokina 70-210mm f/4-5.6 completo di paraluce, nuovo, mai utilizzato perchè acquistato per errore, adatto per Canon, ecc.

[80 euro]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente. NON invio in contrassegno.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>> 

 

Da: Foglia [a.foglia@tin.it]

 

Per cessata attività radioamatoriale o mancanza di tempo , vendo completa stazione per radioamatore così composta :

 

TX-RX ICOM IC 775DSP

 

ICOM IC-706

 

KENWOOD TL-922

 

ANTENNA HY-GAIN - EXPLORER 14

 

ROTORE YAESU G-400

 

SW-METER DAIWA

 

MIC. SM6 + RCF PREAMPLIFICATO

 

KENWOOD SP-940

 

KENWOOD 251 ( 2 METRI ) MIC. ORIGINALE

 

KENWOOD 451 ( 70 CM ) MIC. ORIGINALE

 

KAMTRONICS KAMPLUS 8.0

 

TNC2H-DK9SJ PACKET 9600 BAUD .

 

ALIMENTATORE 40 AMPERE + VARIE ANTENNE E DIPOLI + COMPUTER E MONITOR CON TUTTI I PROGRAMMI PER TRASMISSIONI DIGITALI .

 

Faccio presente che le valvole dell'amplificatore , sono state sostituite da poco tempo , possiedo la fattura dagli USA di oltre 400 euro e che dopo la sostituzione l'apparecchio è stato solo acceso perchè serve tenerlo in stanb-by per i circuiti , ma mai lavorato ad alte potenze , quindi nuove . Tutto il materiale è perfettamente funzionante , corredato dei relativi imballi e attualmente istallato presso la mia abitazione , quindi possibilità di provarli tutti . Purtroppo , più che di monetizzare , ho bisogno di dividere di stanza i miei 2 figli , quindi necessità di togliere materiali ; imballarli e metterli in cantina significherebbe rovinarli . Dato il volume e le dimensioni , non è possibile spedire , per il ritiro è necessario un furgoncino ; se qualcuno è interessato all'acquisto ma è fuori regione , può recarsi presso la mia abitazione di mattina ( sabato o di comune accordo Domenica ) proviamo gli apparecchi e procediamo allo smontaggio e imballaggio , anche delle antenne . Per il trasporto potreste affittare un furgoncino a noleggio , costerebbe sempre meno che la spedizione , oppure forse potrei farmelo prestare io dalla mia ditta , ma non credo sia conveniente : doppia spesa di tragitto .

 

Potete vedere la foto di stazione incollando questo link sulla barra indirizzi Internet : http://i42.tinypic.com/zmzh4j.jpg

 

Il prezzo è simbolico , non basterebbe neanche ad acquistare un singolo pezzo , comunque invito chiunque ad un sopralluogo per constatare lo stato d'uso .

 

Il prezzo complessivo è 5.000 euro ; per info iz6btq@tin.it  o 3382203305 .

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 

 

Da: CARACCI [NCARACCI@ALICE.IT]

 

SCAMBIO CON UN ROTORE CHE SUPPORTI UNA CLASSICA TRE ELEMENTI O VENDO  I SEGUENTI APPARATI PERFETTAMENTE FUNZIONANTI:

KENWOOD TR 9130 VHF ALL MODE 25 WATT, TRANSVERTER TR50 144/50 MHZ 10 WATT, LINEARE 12 VOLT 144  ENTRATA FINO A 10 WATT USCITA CIRCA 80 WATT IN SSB FUNZIONANTE ANCHE IN FM ABBINATO A QUALSIASI PORTATILE.

PER CONTATTI

IT9BCC NINO

NCARACCI@ALICE.IT

3289815570

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 

 

Da: Francesco Pochettino.ik1jjh

 

VENDO TS950sdx

Salve egregia direzione del radio giornale.   

Sono ik1jjh Francesco.

Se mi publicate questo articoletto ve ne sarei tanto grato.

Sono un signore non vedente.

Possiedo da quando è arrivata in Italia, l'ultima serie del ts 950 sdx.

Ho mai auvto problemi ad usarlo in cw, ora però vorrei fare un po di fonia, e ho parecchie difficoltà a configurarlo, perciò avrei deciso di vendere l'apparecchio.

L'apparecchio non ha un graffio, è come nuovo.

Non sò quanto chiedere, ma naturalmente lo venderei al miglior offerente.

L'apparecchio è completo di microfono, manuali di istruzioni mai aperti, compreso l'imballo originale, però non vorrei spedire l'apparecchio perchè come si sà è pesante e ingombrante, poi mi dispiacerebbe tanto andasse rovinato.

Perciò se qualcuno è interessato deve venirlo a ritirare a Pinerolo in provincia di Torino.

Potete telefonare al numero: 0121.32.18.01

oppure al: 333.35.97.122.

Pregherei che non chiamassero i perditempo.

Grazie.

PS.

Pregherei chi inserisce questo articolo sul radiogiornale, magari faccia qualche correzione.

grazie.

.

ciao da Francesco.

Tel. cel. 333.35.97.122

Sigla amamatoriale ik1jjh

73 (saluti)

 

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18.

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 Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

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