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Numero 229 - Anno IX – 23 febbraio 2010

 

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Sommario:

1.      La sedia vuota;

2.      Diritti web;

3.      Plutone cambia colore e diventa più rosso;

4.      UK, preso il gangster di Facebook;

5.      Operazione Uncino;

6.      Nuova tassa su cellulari e pc;

7.      Il raggio della luce laser ha 50 anni;

8.      Un microchip e la pillola va giù;

9.      L’eolico in giardino;

10. 7th International DX Convention 2010;

11. Garibaldi Tell Ships Regatta 2010;

12. WFF: frequenze raccomandate;

13. Esame licenza USA alla Fiera di Pordenone;

14. Le conferme di I3MKH;

15. Mostre e fiere;

16. Microsoft - UE, la guerra è finita;

17. Da un batterio modificato, arriverà l’energia del futuro;

18. Diploma IR1C;

19. Motore a vapore;

20. Google pensa a versione Buzz separata da Gmail;

21. Prezzi carburanti;

22. L’Associazione E.R.A. ringrazia l’ARI;

23. Mercatino radioamatoriale;

24. Informazioni.

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1.

La sedia vuota

 

Il problema dell’ARI – RE era solo quello che, “c’era una volta una sedia sulla quale, chissà per quale arcano fato, mai nessun rappresentante dell’ARI si era seduto”.

Infatti alla Conferenza Organizzativa dell’ARI – RE tenutasi a Busto Arsizio il 30 e 31 gennaio si è scoperto (sic) perché durante le emergenze, come quella dell’Aquila, ai Radioamatori venisse richiesto di scaricare camion, o di montare telefoni, o ancora di fare l’operatore alle radio della Protezione Civile

Sembra l’uovo di Colombo. L’ARI Nazionale fin dal 1998 è iscritta tra le Associazioni di volontariato e quindi ha la sua “sedia”, per usare le parole di Angelo Schembri (funzionario del Dipartimento) nel Comitato Nazione di Protezione Civile settore comunicazioni. Il problema è che la “sedia” è rimasta sempre vuota. Ne consegue che gli altri soggetti del Comitato non conoscono l’ARI e finisce che fanno certe richieste disdicevoli per un Radioamatore volontario dell’ARI-RE.

 

La Conferenza Organizzativa ha deliberato di non voler attribuire colpe per il pregresso per la mancata seduta sulla famosa sedia, ma a questo punto è necessario che urgentemente il CDN trovi la persona adatta da mettere a sedere, che sia presente alle riunioni e che abbia frequentazioni continue negli uffici della Protezione Civile per instaurare un rapporto umano indispensabile tra persone impegnate in un settore tanto importante come la Protezione Civile e soprattutto per non fare gli scaricatori di camion. Questo “buco” è stato evidenziato sia dall’ intervento dell’Ing. Luciano Baldacci che da quello  di Angelo Schembri del Dipartimento Protezione Civile.

 

La Conferenza Organizzativa ha poi “scoperto” che l’ARI non ha un rapporto omogeneo e preciso con la Protezione Civile ma che esistono situazioni locali le più variegate riguardo ai rapporti tra l’Associazione e le gli enti. Fatta questa ulteriore “scoperta” per evitare cose antipatiche già viste, si è deliberato di salvare capra e cavoli decidendo che le convenzioni diverse stipulate con comuni, province, regioni, restino come sono. I singoli radioamatori che vogliono partecipare a titolo personale al volontariato nelle associazioni esterne lo possono fare a condizione che non diano la disponibilità all’ARI RE.

Nemmeno i Soci che appartengono alle cosiddette Colonne istituite dalle regioni possono avere il piede in due staffe.

Dato che i Radioamatori che hanno optato di fare i volontari per la Protezione Civile, non sono infiniti e sono sempre gli stessi, queste preclusioni metteranno nell’imbarazzo più di qualcuno, col rischio che uomini di buona volontà si scoccino!

L’ARI-RE procederà a questo punto a fare un censimento di uomini e mezzi disponibili. Ovviamente ci sarà il pericolo di conflitti tra organo centrale e organi periferici.

Quello che non è stato chiarito è il problema dei finanziamenti, come è noto cospicui a livello locale e che ora, si vorrebbero duplicare anche a livello centrale. Ma si sa l’Italia è un paese ricco e i soldi non bastano mai!

 

Ora si dovrebbe fare un regolamento per far decollare l’ARI-RE nazionale, ma per evitare nuove contestazioni non si è volutamente sciolto il nodo gordiano della situazione concorrenziale esistente tra ARI-RE Nazionale, che data la sua anzianità di iscrizione al Dipartimento della Protezione Civile che risale al 1998, aspira a un ruolo di direzione complessiva, (anche se non si è mai seduta sulla sedia) e le autonomie delle Sezioni e dei comitati Regionali. Insomma la Conferenza, che come qualcuno paventava poteva registrare contestazioni, si è svolta senza problemi in modo asettico per il solo fatto che si è cercato di salvare capra e cavoli non sciogliendo i nodi storici del comparto e dei rapporti tra centro e periferia.

 

Infine la Conferenza non ha nemmeno compiuto nessun approfondimento circa il fatto che la Protezione civile, si sta trasformando, e dopo le proteste di questi giorni vi è stato il ritiro della proposta di farla diventare una società per azioni, a capitale interamente pubblico, con la separazione delle responsabilità amministrative da quelle politiche, anche se, fino al 31 dicembre 2010, coincidono nella persona di Guido Bertolaso, (se rimane lui), tra l’altro ora indagato (fino a condanna definitiva vi è la presunzione di innocenza) per gli appalti della Maddalena, (indagati anche quei personaggi che ridevano, per i futuri appalti, quando alle 3 e 32 di quel maledetto lunedì 6 aprile 2009 moriva tanta gente d’Abruzzo insieme a una sessantina di studenti, universitari, scomparsi a causa di una costruzione che li ospitava, giudicata a norme antisismiche e invece pericolosissima Con le modifiche che intervengono nella organizzazione della Protezione civile, con la nuova legge, è prevedibile che possano cambiare anche il tipo di rapporti tra associazioni di volontariato, come l’ARI-RE e la rinnovata PROCIV e tali problematiche meriterebbero approfondite conoscenze e valutazioni. L’inchiesta giudiziaria in corso ha scoperchiato una situazione controversa e quindi potrebbe portare a modifiche legislative dei criteri dei  finanziamenti che vengono attualmente elargiti al volontariato, ma senza i controlli della Corte dei Conti, che in questa bufera giudiziaria è uno dei punti maggiormente discussi. Come fatalmente potrà essere approfondito il fatto che oltre alla Protezione Civile, vengono elargiti al volontariato contributi anche da altri Organi dello Stato, vedi ad esempio le regioni, creando in concreto una duplicazione della spesa con una stessa motivazione. In questa situazione è prevedibile che la Protezione Civile diventi l’unico centro di spesa per queste attività, probabilmente sotto il controllo della Corte dei Conti, come da più parti viene richiesto.

 

Quella che precede è pertanto una mera informativa su fatti che in qualche modo interessano i Radioamatori, ma visti alcuni blog (e alcune e-mail inviate anche a noi), che girano sull’argomento, dobbiamo bandire tra noi tentazioni a schierarsi, quindi, per concludere, vogliamo ancora ribadire che tra radioamatori dobbiamo evitare tutte le cose che ci dividono nella vita sociale, politica e religiosa di ciascuno di noi, ed è pertanto necessario  non entrare nel merito delle accuse che vengono oggi formulate. Ribadiamo ancora che secondo la legge italiana una persona è innocente fino alla sentenza in ultimo grado di giudizio. Sarà quindi la Magistratura a stabilire la verità e le responsabilità.

 

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2.

DIRITTI WEB

Calabrò: "Il filtro a internet? Legge restrittiva e inefficace"

Il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ribadisce le sue forti perplessità  sulla regolamentazione prevista dal decreto Romani in materia di Rete. "Non è un caso che nessun paese occidentale abbia adottato questa soluzione"

Il viceministro alle Comunicazioni, Romani, lancia "Click sicuro": messaggini per avvertire i genitori se i ragazzi vanno su siti pericolosi. In rete allarme e ironie

 

Mentre aumentano le voci critiche verso il decreto del governo che equipara i siti di video alle emittenti tv tradizionali, un nuovo fronte si apre tra il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani (artefice di quella norma) e il mondo della rete: partecipando a una popolare trasmissione televisiva, Romani ha infatti annunciato che il suo ministero sta per diffondere uno strumento in grado di controllare la navigazione dei ragazzi e di avvisare i genitori con un sms se i figli visitano siti "pericolosi". Dichiarazioni che hanno messo in allarme la comunità di blogger e operatori web, già in agitazione per le norme contenute nel decreto sulle tv. Appare poi inusitata la scelta dello Stato Censore, di fatto é il governo a compilare una lista di siti pericolosi, non si capisce in base a quali parametri, e a fornire uno strumento per bloccarli. Un meccanismo nel quale alcuni vedono l'inizio di una deriva "cinese" per il controllo governativo della rete.

 

"Un filtro generalizzato su internet da una parte è restrittivo, come nessun paese occidentale ha mai accettato di fare, dall'altra è inefficace perché è un filtro burocratico a priori". E' il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, a ribadire così, all'ADNKRONOS, le sue forti perplessità alla regolamentazione prevista dal decreto Romani in materia di web.

 

A suo giudizio, la soluzione indicata dallo schema di decreto che recepisce la nuova direttiva europea sull'audiovisivo, che giovedì avrà il parere delle commissioni parlamentari competanti, "è tanto pesante quanto inefficace". Senza contare che "è fuori dal quadro della direttiva e questo - spiega Calabrò - la rende in contrasto con la normativa europea: come tale può far sorgere questioni con la Commissione europea che indubbiamente farebbe dei rilievi su questo" terreno.

 

"Il problema di internet esiste - ammette - non è un problema che si è inventato Romani, però non è un caso che nessun paese occidentale abbia adottato la soluzione Romani". Secondo il presidente dell'Agcom "un intervento ex post nel caso un sito delinqua è necessario e dovuto, ma un filtro ex ante è non solo una cosa puramente burocratica, poichè non sappiamo se il sito delinquerà o no, ma non tiene neanche conto del fatto che i siti internet sono come la testa dell'Idra, ne chiude uno e se ne apre un altro..". Il problema è di natura globale e infatti "sono in corso colloqui tra Stati Uniti, Giappone e Unione europea per cercare di trovare delle linee di azione concordate", conclude il presidente dell'Autorità.

 

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3.

Questo nostro mondo che sta cambiando!

Plutone cambia colore e diventa più rosso

Per gli scienziati della Nasa il pianetino modifica la propria superficie molto più di tutti gli altri corpi celesti pubblicata una mappa più dettagliata di sempre del corpo celeste

 

Nuove foto riprese dal telescopio spaziale Hubble, pubblicate dalla Nasa mostrano che Plutone sta cambiando colore. Le immagini illustrano un corpo celeste - nel 2006 quello che un tempo era considerato l'ultimo pianeta del Sistema Solare è stato «degradato» a pianetino - più rosso di quanto non fosse apparso in vari decenni. All'occhio del profano Plutone sembra colore giallo-arancio, ma gli astronomi assicurano che è adesso il 20 per cento più rosso di quanto era prima. Le foto mostrano anche che le calotte di ghiaccio di Plutone stanno cambiando struttura: sono più luminose a nord e più scure a sud

 

Il telescopio spaziale Hubble ha carpito nuove informazioni dell'ultimo e più discusso pianeta del sistema solare, Plutone: osservando le ultime immagini, gli astronomi americani hanno scoperto che il pianeta nano sta cambiando colore.

ROSSO INTENSO - Giusto in tempo per l'anniversario dalla nascita di Clyde Tombaugh (4 febbraio del 1906), l'astronomo statunitense conosciuto proprio per la scoperta di Plutone, gli scienziati della Nasa hanno pubblicato la mappa più dettagliata di sempre del lontano pianeta nano. Il prodotto di anni di lavoro mostra all'occhio del profano Plutone come un mondo chiazzato di bianco, arancione e marrone scuro. Oltre a ciò, sul pianeta la superficie ghiacciata si trasforma con le stagioni. Per gli astronomi si tratta di una vera e propria sorpresa: gli scatti evidenziano un corpo celeste che emana un colore rosso molto più intenso rispetto alle osservazioni dei decenni scorsi. Per i ricercatori della Nasa il pianetino modifica inoltre la propria superficie molto più di tutti gli altri corpi celesti del nostro sistema solare. Le ultime immagini di Plutone, dal 2006 declassato a pianeta nato dall'unione astronomica internazionale (IAU), sono state scattate tra il 2002 e il 2003. Marc Buie del Southwest Research Institute di Boulder, Colorado, e i suoi colleghi ci hanno impiegato quattro anni e una ventina di computer per ricavare dalle oltre 350 immagini di pochissimi pixel una mappa con una risoluzione relativamente alta.

Plutone cambia colore                        

NUOVE INFORMAZIONI - Confrontando la carta attuale con una risalente al 1994 gli scienziati evidenziano come la regione polare stia gradualmente schiarendo. Uno dei posti più lontani e freddi del sistema solare continua dunque a regalare emozioni e pone nuove domande: al più tardi nel 2015 la sonda New Horizons, lanciata quattro anni fa, passerà vicino al pianeta ed effettuerà ulteriori osservazioni geologiche. A bordo anche le ceneri dell'astronomo dell'Illinois che scoprì il nono pianeta del sistema solare il 18 febbraio del 1930.

 

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4.

UK, preso il gangster di Facebook

Gestiva un piccolo impero criminale direttamente dal suo profilo in blu. Mandando messaggi intimidatori tra 565 amici. E' stato scoperto, ma non condannato. Era già in un carcere di massima sicurezza, stava scontando 35 anni

 

L'uso di Facebook può comprendere tra le più svariate attività social, dal radunare tutti i fan della pizza al controllare che il proprio partner non abbia un'amicizia di troppo. Ora, dalla Gran Bretagna è emersa una nuova pratica legata all'universo del sito in blu: gestire un impero criminale. E non si tratta delle ormai solite applicazioni ludiche, ma di un impero criminale vero e proprio. Coordinato comodamente seduti sulla branda della propria cella.

 

La vicenda ha fatto rapidamente il giro del web, a partire da The Sunday Times. Si tratta della curiosa storia di uno dei criminali più conosciuti della Gran Bretagna, una sorta di padrino d'Albione che era stato chiuso in cella nel 2006, condannato a trascorrere i suoi prossimi 35 anni di vita all'interno di un penitenziario di massima sicurezza.

 

Massima sicurezza non troppo. Colin Gunn, 42 anni, si sarebbe tenuto strettamente in contatto con 565 amici di Facebook, la maggior parte dei quali decisamente poco raccomandabili. E qualcuno di questi nemmeno troppo gradito a quello che era conosciuto come il re del quartiere residenziale di Bestwood, a Nottingham.

Pare infatti che Colin Gunn abbia inviato svariati messaggi intimidatori a utenti appartenenti a gruppi rivali, su profili di persone scomode, traditori o spifferoni. In uno di questi, il gangster britannico si era chiesto come sarebbe stato piacevole sentire l'odore della paura una volta tornato a casa. In un altro, Gunn si era mostrato particolarmente felice di avere un mezzo di comunicazione per far sapere come stesse.

 

Avere un mezzo di comunicazione, appunto. Un portavoce del ministero di Giustizia britannico ha espresso serie preoccupazioni, in particolare per l'uso libero che i detenuti farebbero dei social network. In una prigione di massima sicurezza dovrebbe infatti essere permessa soltanto la navigazione a scopi educativi, sotto l'occhio vigile delle guardie penitenziarie.

 

Pare che ora il profilo del detenuto Colin Gunn sia stato rimosso dalla piattaforma in blu. Il Segretario britannico Jack Straw ha annunciato di aver lavorato a stretto contatto con Facebook per eliminare qualsiasi traccia dell'attività criminosa del prigioniero. Praticamente una condanna a morte, almeno per la sua esistenza online.

 

Facebook: disattivazione e cancellazione dell’account

 

Dopo i recenti cambiamenti della privacy, alcuni utenti hanno sentito l’esigenza di abbandonare il mondo dei social network. Fino a poco fa, erano disponibili numerosi applicativi web grazie ai quali, con pochi click, era possibile “uccidere” la propria vita digitale su ogni social network, Facebook compreso. Questi tool sono stati presto banditi dall’essere utilizzati in quanto ogni piattaforma sociale mette a disposizione strumenti nativi per la cancellazione degli account.

Qualora decidiate di cancellare il vostro account da Facebook è bene fare una netta distinzione tra quella che è la disattivazione e la cancellazione, anche a causa della diversa visibilità delle due opzioni.

La disattivazione è facilmente raggiungibile dal proprio account mediante il menù Impostazioni-Impostazioni Account-Disattiva Account. Disattivare l’account non significa cancellare permanentemente tutto ciò che è ad esso correlato, ma semplicemente sospenderlo: tutti i dati continueranno ad esistere e ad essere memorizzati sui server e non saranno accessibili da nessuno. Inoltre, qualora dovessimo avere un ripensamento, basterà effettuare semplicemente il login per ripristinarlo.

Viceversa invece, opzione molto meno visibile, è la cancellazione dell’account che, invece, cancella in modo permanente ogni dati riguardo il proprio account. E’ possibile procedere alla cancellazione mediante questo link. Ovviamente, in questo caso, ogni ripensamento è superfluo. Pensateci bene!

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5.

OPERAZIONE UNCINO

INCHIODA LA PIRATERIA INFORMATICA

 

 

Si è conclusa in questi giorni un'operazione, Operazione Uncino, della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di 170 mila prodotti contraffatti, alla denuncia di quattro persone e alla multa totale di 23 milioni di euro.

Uncino è il nome in codice di un'operazione partita nel dicembre 2007 tesa all'individuazione di un gruppo (molto ramificato) di cybercriminali. L'organizzazione infatti da anni ormai era punto di riferimento sul mercato della pirateria informatica, con la vendita di contenuti digitali (software, film, videogames e musica) protetti da copyright.

 

Il primo passo per inchiodare i colpevoli è stato compiuto nel 2007, quando la Guardia di Finanza ha scovato l'intermediario nella divulgazione illegale delle opere protette dai diritti d'autore. Le mosse successive sono state semplici: spulciare la mailing-list, intercettare il materiale contraffatto e risalire ai fornitori. Operazione Uncino si è conclusa positivamente grazie anche all'aiuto di altre associazioni ed enti: Federazione contro la Pirateria Musicale, Federazione Anti Pirateria Audiovisiva, Business Software Alliance, Associazione Editori Software Videoludico Italiana e sei procure (Procura della Repubblica di Brescia e in seguito dalle Procure competenti territorialmente di Perugia, Milano, Pescara, Terni e Firenze).

L'inchiesta ha permesso di scovare 38 acquirenti, multati ciascuno per una cifra modesta di 6000 euro, tra i quali alcuni in possesso di materiale pedopornografico. Nel complesso, sono stati sequestrati tre notebook, dieci hard disk e sei masterizzatori esterni, 5.249 CD e DVD falsi, 156.692 CD musicali e film protetti da copyright, 14.511 videogames e software, diverse chiavetta USB e UMTS.

 

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6.

Nuova tassa su cellulari e pc

lo scontro sbarca in Europa

Altrconsumo si rivolge alla Commissione Ue: iniqua la nuova tassa prevista dal decreto Bondi su cellulari, pc, chiavette usb, decoder e apparati per riproduzione

 

Altroconsumo fa ricorso alla Commissione europea per bloccare la nuova tassa introdotta dal decreto Bondi su cellulari, pc, chiavette usb, decoder e vari apparati elettronici provvisti di memoria. Secondo l’associazione dei consumatori, si tratta di un vero e proprio “aiuto di Stato”, e quindi illecito, a favore dell’industria dell’audiovisivo e ai danni del mercato dell’innovazione tecnologica. Il governo quindi avrebbe deciso di togliere a uno per dare all’altro, alterando le logiche di una corretta concorrenza; in base a questo ragionamento Altroconsumo si è rivolto alla Commissione europea e in particolare al nuovo titolare della direzione generale Concorrenza, Joaquin Almunia.

 

L’Europa potrebbe decidere così di bloccare la nuova tassa, che va sotto il nome di “equo compenso” alla Siae. Il decreto l’ha esteso a un’ampia gamma di prodotti, mentre finora si applicava solo a Cd/Dvd vergini e a masterizzatori. E’ in sostanza una somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a “compenso” della copia privata. Cioè del fatto che l’utente può usare quelle tecnologie per fare una (legittima) copia personale di cd e film acquistati. E’ prevedibile che questo rincaro sarà poi trasferito dai produttori al consumatore finale.

 

Altroconsumo la chiama “tassa iniqua” perché il nuovo decreto la porta a livelli inauditi in Europa, sia per ammontare sia per numero di prodotti cui si applica. Compresi quelli- come i decoder o le console di videogame – che difficilmente o per niente potrebbero essere usati per memorizzare copie private di musica o film. Proteste sono giunte anche dalle associazioni di settore, da Confindustria e Assinform. “Il decreto penalizza l’innovazione e influirà sui prezzi al dettaglio”, ha detto Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche). Proteste anche da Nokia: l’amministratore delegato di Nokia Italia, Alessandro Mondini Branzi, si dice “sconcertato” dal decreto e parla di tassa “iniqua e ingiustificata”.

 

Siae replica che l’equo compenso è comune in Europa, da anni, e che in Francia è più alto del 50 per cento rispetto all’Italia. “Lo sviluppo dell’industria degli strumenti di comunicazione e dei servizi non può essere realizzata a danno degli autori editori e produttori dei contenuti creativi dalla cui utilizzazione le industrie traggono alimento”, dice Gaetano Blandini, direttore generale Siae.

 

“Ci sono pezzi del nostro Stato che continuano a guardare al futuro con gli occhi del passato”, dice invece a Repubblica.it Marco Pierani, responsabile rapporti istituzionali Altroconsumo. “Chi ne fa le spese sono sicuramente i consumatori ma anche l’innovazione e lo sviluppo di un mercato equo e sostenibile dei contenuti nell’era digitale. Ci siamo rivolti alla Commissione europea perché su questioni di questo tipo non se ne viene a capo presso Autorità e Tribunali italiani”.

 

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7.

Il raggio della luce laser ha 50 anni

la nuova sfida è creare energia

Fu il fisico americano Theodore Maiman a realizzarne uno sperimentale per la prima volta nel 1960. I suoi punti di forza sono la precisione e la potenza. E per il futuro si pensa alla fusione nucleare

 

Un puntatore laser

 

QUANDO il fisico americano Theodore Maiman lo accese per la prima volta nel 1960, i suoi colleghi risero di quella "soluzione in attesa di un problema". Ma se si riaffacciassero oggi, 50 anni dopo la realizzazione del primo apparecchio laser, non troverebbero più un angolo che non sia raggiunto dai suoi raggi colorati. Dalle casse del supermercato ai lettori dvd fino ai "bisturi" per la chirurgia, ai puntatori che ogni conferenziere stringe fra le dita e ai misuratori di velocità della polizia, sono incalcolabili gli usi del principio "l'unione fa la forza" applicato alle radiazioni luminose. Se infatti la luce disordinata che è intorno a noi è perfetta per consentirci di vedere, quando i raggi si incolonnano e iniziano a danzare all'unisono diventano capaci di tagliare il metallo più duro o di penetrare il cielo più buio. Basta un laser della potenza di un asciugacapelli, per esempio, per attraversare una lastra di tre centimetri di acciaio.

 

I problemi sono arrivati in fretta a salvare Maiman dall'oblio, a trovare impiego al laser e a dare concretezza a quegli studi che andavano avanti da decenni affondando le radici nelle teorie di un Albert Einstein che nel 1917 si dedicò al tema dell'emissione stimolata di radiazione: la teoria che oltre 40 anni più tardi si fece raggio laser, e che dal 1964 in poi ha garantito una manciata di premi Nobel per la fisica agli scienziati che hanno ricoperto le tappe intermedie.

 

Accanto all'indifferenza di alcuni, l'altra reazione scatenata dall'invenzione del laser fu la paura. E anche se il fascio di luce descritto dai primi spettatori spaventati come "il raggio della morte" non ha mai fatto male a nessuno se non nei film di guerre stellari (e agli automobilisti multati dalla stradale), oggi una delle principali applicazioni è proprio nell'industria militare, grazie alla finezza del suo occhio in grado di guidare missili e canne di fucile. Sul piatto della bilancia del giudizio finale, però, il laser avrà molte carte da giocare a proprio favore, prima di tutte quella medica. La precisione e l'energia concentrata nella marcia ordinata della radiazione luminosa consentono di distruggere calcoli renali, operare con una risoluzione millimetrica sia gli occhi che il cervello e perfino - replicando a chi temeva di finire fritto sotto al "raggio della morte" con una certa dose di frivolezza - rendere più liscia la pelle.

 

Bellezza, tempo libero, spettacoli di luce nel cielo e mini-puntatori che a volte per dispetto finiscono negli occhi altrui. Ma le ambizioni per il futuro sono ben altre. Come dimostrano i progetti dei "laser a elettroni liberi" che permettono di osservare singoli atomi e molecole in movimento. Qui la radiazione che marcia dritta e ordinata viene prodotta da elettroni spinti quasi alla velocità della luce dentro acceleratori di particelle come quello in funzione a Frascati, vicino Roma. Sono raggi di energia altissima, inusitata, e per produrli servono "tubi" che raggiungono la lunghezza di alcuni chilometri, come avviene per primo il laser a elettroni liberi costruito negli Stati Uniti.

 

Ma l'ultimo problema con cui la soluzione laser si sta confrontando è quello dell'energia. A 192 apparecchi di potenza estrema realizzati al Lawrence Livermore National Laboratory statunitense, puntati tutti su una pallina di deuterio grande come un temperino e capaci di raggiungere per un istante i 33 milioni di gradi, sarà presto affidato il compito di "accendere il Sole sulla Terra". Cioè di innescare quella reazione di fusione nucleare che potrebbe un giorno forse risolvere i nostri problemi di energia.

 

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8.

Un microchip e la pillola va giù

la nuova frontiera è il wireless

Le aziende studiano medicine in grado di monitorare costantemente la salute per inviare informazioni al paziente e aiutarlo a ricordare quando curarsi

 

"NEL DUEMILA, noi non mangeremo più né bistecche, né spaghetti col ragù, prenderemo quattro pillole e con gran semplicità..." cantava Bruno Martino nel '59. Il Duemila è arrivato e le case farmaceutiche sono proiettate al futuro, spendono in ricerca e guardano avanti. O direttamente dentro il corpo umano. Per farlo il nuovo orizzonte è la tecnologia wireless. Lo stesso meccanismo utilizzato da internet e cellulari potrebbe a breve essere applicato a medicine e pillole. Lo scopo degli scienziati è sviluppare dispositivi in grado di monitorare lo stato di salute del paziente, di trasmettergli dati costantemente, di inviarli al medico curante o a qualsiasi altro membro della famiglia. Per farlo bisognerà solo ingoiare una pillola con dentro un microchip sottile come un capello.

 

Mandare giù la pillola-microchip potrebbe sembrare un concetto invasivo (ai cani vengono già inseriti nella gamba per il riconoscimento al posto del vecchio tatuaggio), in realtà secondo uno studio effettuato dal New England Healthcare Institute, questo sistema potrebbe potenzialmente far risparmiare ogni anno circa 290 miliardi di dollari agli Stati Uniti che invece si perdono proprio perché le persone non prendono le medicine seguendo le prescrizioni. L'organizzazione mondiale della Sanità (World Health Organization) avverte infatti che solo il 50 per cento dei malati con patologie croniche si cura 'diligentemente', ma la percentuale diminuisce nei Paesi in via di sviluppo.

 

"La limitata adesione alla medicazione, talvolta definita il 'secondo problema di droga americano' giustifica lo sviluppo di questo tipo di ricerca tecnologica sui medicinali" spiega Vicki Conn, della University of Missouri School of Nursing. Una delle ultime invenzioni è proprio una pillola che, una volta ingerita, è in grado di trasmettere varie informazioni, dagli effetti collaterali al beneficio reale sul corpo di un determinato paziente. Una delle prime società a sviluppare l'idea del pillolone intelligente è la californiana Proteus Biomedical e Novartis AG ha recentemente investito 24 milioni di dollari per assicurarsi la licenza sul brevetto e la distribuzione.

 

 

Funziona così. Il paziente ingoia la pillola che contiene sia la medicina che il sensore microchip ultra sottile. Il sensore è fatto con materiale organico, cibo e vitamine, molto piccolo e assolutamente gestibile dall'organismo umano, almeno secondo quanto sostiene il direttore generale della Proteus, Andrew Thompson, e viene attivato dall'acido dello stomaco del paziente. "In poche parole il corpo stesso funziona da batteria", ha spiegato Thompson. A quel punto il chip invia un segnale a un cerotto impermeabile che la persona indossa e che registra battito cardiaco, temperatura corporea, pressione, sonno e altri parametri, fino alle immagini interne come già fa la pillola-telecamera utilizzata per la gastroscopia. Quando il paziente si avvicina al suo telefono cellulare (fino a sei metri di distanza), i dati criptati vengono inviati a Proteus, che li elabora e li rimanda indietro in forma leggibile direttamente al telefonino o in email.

 

L'idea è quella di rendere i pazienti e le loro famiglie in grado di controllare lo stato di salute in maniera più autonoma. "Le informazioni che la pillola raccoglie potranno poi essere condivise esclusivamente con il permesso del paziente stesso", ha specificato Thompson aggiungendo che la Proteus sta studiando l'aspetto della privacy proprio in questo periodo. La pillola è già sotto sperimentazione per malattie cardiache, ipertensione e tubercolosi ma sarà presto testata anche per diturbi psichici. Il prodotto dovrebbe essere immesso sul mercato alla fine del 2011, ha concluso Thompson.

 

Il coperchio intelligente

 

I tempi potrebbero però subire cambiamenti dovuti ai controlli che, in ogni caso, la Novartis garantisce, come ha spiegato il dottor Eric Topol, del West Wireless Health Institute, un'organizzazione non-profit che segue gli sviluppi della tecnologia wireless legata alla salute. "Con moltissime malattie, con l'oncologia o nei casi di trapianti, il monitoraggio costante è fondamentale e vista da questa prospettiva, quello che questa nuova tecnlogia permetterà è facile da intuire e senza dubbio utile" ha detto Joe Jimenez, il direttore generale della Novartis.

 

Ma non finisce qua. Diverse società stanno già studiando pillole in grado di rilasciare le medicine in base ai dati ricevuti dal corpo tramite un sensore. La MicroCHIPS Inc. di Bedford, Massachusetts, sta sviluppando un impianto che potrà monitorare il livello di glucosio nel sangue e il meccanismo per fornire wireless i dati ai diabetici. Esiste anche l'iPill della Philips, un sistema che invia le informazioni a un'unità di controllo esterna sempre pronta a intervenire in caso di bisogno o allarme. Una specie di metronotte della salute.

 

Per ricordarsi di prendere la medicina non servirà sempre ingoiare la pillola. Il GlowCap creato dalla Vitality Inc. del Massachusetts, è un coperchio intelligente che diventa arancione quando è ora di prendere la medicina e che si mette a suonare se non viene presa entro un'ora dall'avviso. E' venduto insieme a una lucetta da notte che comunica wireless col coperchio e diventa arancione, anche lei, all'ora prestabilita. Se neanche così si prende la pillola, il GlowCap manda il messaggio della negligenza alla casa madre che invia un sms o telefona direttamente a casa dopo poche ore. Il coperchio è già in vendita su Amazon.com a 99 dollari ma lo scopo finale di Joshua Wachman, il presidente di Vitality, è quello di arrivare per legge ad applicarlo sulle medicine in vendita. Ricordarsi di prendere le pillole, anche amare, insomma è l'ultima frontiera. Ora lo zucchero non basta più.

 

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9.

L’eolico in giardino

Le nuove Microturbine Eoliche Pramac

 

 

E' stata presentata oggi presso La Triennale di Milano la nuova linea di Microturbine Eoliche firmata Philippe Starck e prodotta da Pramac S.p.A., società attiva nella produzione e commercializzazione a livello mondiale di gruppi elettrogeni per la generazione di energia elettrica, moduli fotovoltaici e macchinari per la movimentazione logistica interna.

Si tratta di due modelli frutto dell'estro artistico di uno dei più grandi nomi del design internazionale, Philippe Starck, unito all'innovativa tecnologia sviluppata da Pramac S.p.A. attraverso i propri laboratori "Pramac Lab", specializzati nella ricerca, sperimentazione ed elaborazione di nuovi prodotti e nuove soluzioni tecnologiche.

Nel corso della conferenza stampa Paolo Campinoti, Amministratore Delegato di Pramac S.p.A., e Philippe Starck hanno illustrato le fasi del progetto che ha portato alla nascita di "Revolutionair", marchio di proprietà del Gruppo, con cui saranno commercializzati i due prodotti.

Precursore di uno sviluppo responsabile e grazie ad un'attività volta a promuovere un "Design démocratique", Starck ha rispettato tale impegno disegnando i due modelli di Microturbine eoliche: "La mia attenzione è oggi rivolta alle rinnovabili - ha commentato Philippe Starck - Le due mini pale eoliche sono accessibili a tutti, facili da trovare, installare oltre che molto silenziose. Ho sempre desiderato realizzare una pala che fosse "invisibile" con l'obiettivo di farla diventare un oggetto del desiderio per tutti.

La microturbina eolica, come evoca il suo nome, è rivoluzionaria per due diversi motivi, la forma innovativa e la possibilità di essere utilizzata anche a livello domestico. Si tratta, infatti, di un vero e proprio oggetto di design, esteticamente piacevole e adatto alle micro-produzioni, in linea con gli schemi più moderni di produzione e distribuzione dell'energia da fonti rinnovabili.

La collaborazione fra il Gruppo Pramac e Philippe Starck per lo studio di tale prodotto risale all'estate 2007 e il primo prototipo è stato presentato, nella primavera successiva, in occasione del Green Energy Design, mostra dedicata all'energia e al design eco-sostenibile, che si è tenuta nei nell'ambito degli eventi organizzati durante la settimana milanese del design. Successivamente il prototipo della microturbina è stato richiesto in esposizione dal Museo della Triennale ed è lì che è attualmente esposto.

Per trasformare il prototipo in prodotto finito sono stati necessari circa due anni di studi e di test condotti sia nei laboratori "Pramac Lab", sia presso la galleria dell'Università degli Studi Napoli, con l'obiettivo di creare un prodotto sicuro ed affidabile secondo i più elevati standard di produzione e di sicurezza.

Oggi la nuova linea di Microturbine eoliche "Revolutionair" è costituita da due modelli con potenza e design differenti: la WT 400W, una microturbina eolica a forma quadrangolare con una potenza pari a 400W e la WT 1KW, a forma elicoidale con una potenza pari a 1KW. I prezzi di riferimento a cui saranno commercializzate le microturbine per il mercato italiano saranno a partire da circa 2500 euro per la WT 400W e da circa 3500 euro per la WT 1KW.

Si tratta di micro-turbine particolarmente efficienti adatte ad essere installate anche in aree urbane in quanto, a differenza delle turbine tradizionali - ad asse orizzontale - sono indipendenti dalla direzione del vento e sono, quindi, in grado di sfruttare anche i fenomeni di turbolenza oltre ad essere estremamente silenziose grazie alla tecnologia applicata. L'ambito di applicazione di "Revolutionair" non sarà limitato alle sole costruzioni, ma potrà essere, ad esempio, esteso ad imbarcazioni, giardini, oltrechè arredi urbani e anche a tralicci per radioamatori.

Revolutionair è oggi un prodotto vero e proprio, che il Gruppo Pramac ha iniziato a commercializzare e che sarà possibile acquistare anche direttamente on line attraverso il nuovo sito: www.revolutionair-pramac.com .

Il lancio della nuova linea Revolutionair sarà accompagnato da una campagna di comunicazione all'avanguardia che vede il coinvolgimento di un gruppo di "Street Artists" , guidati dall'italiano Plank, alias Fabrizio Ruffo, che hanno realizzato le loro "installazioni" in alcune delle principali città europee, fra cui: Milano, Bruxelles, Berlino, Parigi e Londra. Messaggio chiave dei graffiti di questa "eolic gurrilla" è proprio la difesa dell'ambiente, uno dei motivi per cui oggi vale la pena combattere. Tale sfida dovrà essere condotta utilizzando gli elementi presenti in natura, come ad esempio il vento, con la possibilità di riconvertire le industrie e le zone abbandonate delle nostre città per garantire la continuità alle generazioni future.

"Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo - ha commentato nel corso della conferenza stampa Paolo Campinoti, Amministratore Delegato di Pramac S.p.A. - La domanda di energia continua a crescere in maniera esponenziale e, in considerazione di questo scenario, abbiamo deciso di entrare alla fine del 2007 nel settore delle rinnovabili: prima con il nostro stabilimento produttivo di moduli fotovoltaici di ultimissima generazione, che ha iniziato a produrre a luglio del 2009 e oggi con la commercializzazione della nuova linea Revolutionair. Il nostro Gruppo - conclude Campinoti - sempre di più si pone l'obiettivo di diventare un player di riferimento anche nel mercato della produzione di generatori di energia da fonti rinnovabili.

 

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10.

Strange Radio Convention 2010

7th International DX Convention 2010

17 – 18 aprile, Paestum (SA)

 Organizzazione: Strange Radio Team

Con il patrocinio di: Associazione Radioamatori Italiani

 

 

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11.

Da: Francesco Berio [francesco.berio@gmail.com]

 

Garibaldi Tall Ships Regatta 2010

8 – 18 Aprile 2010

Anniversario dello sbarco dei Mille a Marsala

 

A.R.M.I.       Associazione Radioamatori Marinai Italiani

A.R.I.           Associazione Radioamatori Italiani

 

8 18 Aprile 2010 Anniversario dello sbarco dei Mille a Marsala: Manifestazione dedicata all’illustrissimo Generale Garibaldi, che si terrà a Genova e a Trapani con una magnifica regata denominata “Garibaldi Tall Ships Regatta 2010”.

 

L’A.R.M.I. istituirà un Award con QSL speciale e assieme alle sezioni A.R.I. di Genova e di Trapani si opererà dai porti per tutto il periodo della regata e della manifestazione.

 

Consiglio la lettura di quest’ottimo libro, che considero attinente all’importante manifestazione e piacevolissimo da leggere per chi, come me, crede agli eroi e ai nostri miti.

in copertina: G. Malinski, Ritratto di Giuseppe Garibaldi, 1845 Museo del Risorgimento, Milano

 

Libro: OBBEDISCO

Garibaldi

eroe per scelta e per destino

di Aldo G. Ricci

Già Sovrintendente all’Archivio Centrale dello Stato e docente di Storia dei movimenti e dei partiti politici

Ha curato l’edizione critica dei Verbali del Consiglio dei Ministri 1943 – 1948

 

Tra i suoi libri recenti: Aspettando la Repubblica. I governi della transizione. 1945- 1946. Donzelli, 1996; Il compromesso costituente. 2 giugno 1946-18 aprile 1948. Bastoni Editrice Italiana, 1999; La Repubblica. L’aspirazione secolare a governarsi da sé. Il Mulino, 2001; Lucio Colletti. Tra scienza e libertà. Ideazione, 2004

Volume vincitore del Premio Righetto V Edizione

 

La riproduzione dei documenti ha ricevuto l’autorizzazione ACS 688/07

70 Illustrazioni

Brossura filorefe

15 x 21 cm - 456gr

categoria: Storia

ISBN 978-88-6060-114-8

Palombi Editore - Pagine 208 - Prezzo € 19,00

www.palombieditori.it

 

Se non si riesce a pensare una volta tanto in grande, vuol dire che siamo destinati a diventare sempre più piccoli.

 

Sono sempre stato affascinato dalla figura del nostro Eroe: già nel 1830 un abitante della mia città (Oneglia ieri, Imperia oggi) il Giovan Battista Cuneo, patriota, famoso giornalista ed uomo politico di spicco, stretto collaboratore di Garibaldi scriveva: Aperto l’animo cavalleresco a tutte le manifestazioni del bello, la musica e la poesia hanno su di lui un magico impero……la costanza delle avversità, il coraggio crescente in ragione degli ostacoli e de’ pericoli, la fermezza nelle deliberazioni, un colpo d’occhio che di raro colpisce in fallo ne’ più terribili frangenti e la serenità in tutti i casi della vita, sono altrettante doti che lo distinguono fra i contemporanei.

Un altro importante abitante della mia città (Porto Maurizio ieri, Imperia oggi), Gio Batta Gastaldi, capitano di lungo corso e fervente garibaldino che partecipò - in qualità di pilota del piroscafo Piemonte - alla spedizione dei Mille nella primavera del 1860, nelle sue quasi sconosciute Memorie scriveva:

 

“Era calma di mare, risplendeva la luna, tutto sembrava cullato da un’onda di arcana poesia…eseguiti gli ordini, mi portai con le barche sulla spiaggia di Quarto, ove trovai…altri volontari e la barcaccia nella quale salii onde aspettare il Generale Garibaldi…circa alle quattro del mattino giunsero i due piroscafi Piemonte e Lombardo…”

 

 

Ieri, vedevo quotidianamente questa iscrizione posta sulla facciata di un’abitazione nel centro di Imperia, e la sua lettura polarizzava la mia attenzione e la fantasia sempre attratte dai miti e dagli eroi.

 

Oggi, come un filo invisibile che unisce momenti importanti della mia vita, mi ritengo molto fortunato ad avere come caro amico un valente e documentato storico che nel suo pregevole libro racconta le tappe di un viaggio iniziato individualmente, quale quello di Garibaldi giovinetto alla ricerca della sua vita, per farci riappropriare di questa importante figura storica, che spesso dimentichiamo e che ci accontentiamo di relegare nel suo grande monumento - realizzato da Emilio Gallori - sul colle del Gianicolo, a Roma.

 

…Pagine in stile “garibaldino”, centrate sui quarant’anni di imprese che hanno creato un leggenda che sarebbero sicuramente piaciute anche la nostro eroe.

Garibaldi non è l’eroe di un giorno e di un episodio, un nome tra i tanti di una galleria di nobili anime che hanno anteposto il bene degli altri o quello della Patria al proprio. No, Garibaldi è un caso eccezionale perché è un eroe di professione, se così si può dire, un eroe per scelta e per destino. Garibaldi è un uomo che sceglie fin da giovane la strada della lotta per la libertà e la segue fino all’ultimo, quando,ultrasessantenne guida le sue camicie rosse da una carrozza perché le gambe, invalidate anche dal “fuoco amico”, non lo sostengono più. L’eroe per caso o l’eroe di una morte gloriosa si liquidano con facilità. Qualche busto, dei fiori nell’anniversario, qualche strada e tutto è sistemato. Non importa che alla maggior parte delle persone il nome non dica nulla. E’ un altarino che si aggiunge a una lunga serie. Ma l’eroe di professione dimenticato dalla morte, ma prescelto dagli dei antichi per essere presente in tutti i momenti topici della storia unitaria, è un caso diverso, che pone dei problemi che vanno al di là della sua persona, problemi che si intrecciano con la stessa ragion d’essere di storia nazionale…

…I miti, pur caduchi e circensi, nascono e vincono anche qui e ora, solo che non sono i miti di cui il nostro Paese avrebbe oggi disperato bisogno: un Paese purtroppo orgoglioso soltanto di non essere orgoglioso, come ricorda ogni tanto un vecchio amico, volontario diciottenne dopo l’8 settembre, deluso, ma non rassegnato di fronte al declino strisciante che l’Italia sta vivendo.

 

Augurandoci ottimi collegamenti radio per questo importante evento, l’occasione mi è gradita per inviare a tutti Voi i migliori 73’ de Francesco

 

IK0UAG

Roma

A.R.M.I. iscritto N. 448 Associazione Radioamatori Marinai Italiani

francesco.berio@gmail.com

 

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12.

Da: Alfredo IK7JWX [ik7jwx2003@yahoo.it]

 

WFF : FREQUENZE HF RACCOMANDATE

WFF GreenDays 2010

Within the limits of the world nature protection action of program WFF days of activity World Flora Fauna GreenDays with participation of radio amateurs of all world for carrying out of radio connections by a principle "all with all" and the radio stations working from territories of national natural parks and reserves of the world which are set off under program WFF (see WFF Directory: http://www.wff44.com/en/list/ ) are spent.

Motto GreenDays: «Lets save the green planet Earth!»

 

 

      The recommended frequencies: 14.244 (Forty Four ~ Flora Fauna) Other bands:

      SSB – 3.744, 7.144, 14.244, 18.144, 21.244, 24.944, 28.444CW – 3.544, 7.024, 10.124, 14.044, 18.084, 21.044, 24.894, 28.044

      These frequencies are not “exclusive” for WFF, but are only recommended to be used in conditions being equal for all the radio amateurs of the world.

 

      73 de Alfredo IK7JWX

          MDXC#178  &  EPC#9679

       3490555875 - 0832302450

 

 

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13.

Da: Pietro [iv3ehh@tin.it]

 

Esame licenza USA alla Fiera di Pordenone

 

Il 1 maggio 2010 alle ore 12,30 presso i locali della fiera di Pordenone in occasione della Fiera Nazionale del Radioamatore - HiFi car a cura del Ve Team PN si svolgerà una sessione di esami per il conseguimento della licenza USA di radioamatore.

Ulteriori info e prenotazione si trovano su www.darkstart.it

 

 

73' de IV3EHH - K3EHH Peter

 

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14.

Da I3MKH Mirko Boscolo

Sezione ARI di Chioggia Sottomarina

Le conferme di i3mkh

  

 

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15.

Mostre & fiere

Da: Luigi Ciccarelli [luigi.ciccarelli3@tin.it]

 

I° MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL RADIOAMATORE DELL'ELETTRONICA E DELL'INFORMATICA CITTA' DI POMPEI  27 28 FEBBRAIO P.V.

 

 

CARISSIMI, NELLA VESTE DI RADIOAMATORE,  HO IL PIACERE DI SEGNALARVI L’ALLEGATO INPORTANTISSIMO AVVENIMENTO ESPOSITIVO. NELLA SPERANZA DI INCONTRARVI NUMEROSI A POMPEI, VI INVIO TANTISSIMI SALUTI.

 

LUIGI CICCARELLI IK8FMF 

 

A.     R. I. 

Associazione  Radioamatori  Italiani

Sezione di Pompei

Eretto  in  Ente  Morale  con D.P.R.  368 - 1950          )

Filiazione Italiana   della I.A.R.U.

Via Mons. Luigi Di Liegro 9 b - 80045  Pompei (NA)

   P.o Box 14 www.aripompei.it  e-mail infofiera@aripompei.it

Organo Ufficiale “Radio Rivista”  TEL. E FAX  081-8599101

 

           Gentili Colleghi,

 

abbiamo, con questa  comunicazione, il piacere di presentarVi l’VIII^ edizione della Mostra Mercato Nazionale del Radioamatore, dell’Elettronica e dell’Informatica “Città di Pompei”.

Questo evento è organizzato dalla locale Sezione, grazie agli sforzi ed alla tenace volontà  di tutti gli iscritti al sodalizio, visto il grande successo che la stessa ha riscontrato a livello nazionale nella sue precedenti edizioni,  per l’anno 2010 la stessa è stata organizzata per i giorni 27-28 febbraio.

 

            La fiera “Città di Pompei” ha l’ambizione di porsi in posizione di primo piano tra gli incontri di settore nel sud Italia e questo grazie alle adesioni ricevute (che comprendono i nomi di maggior spicco in ambito italiano), allo spazio fieristico ottenuto e di cui parleremo in seguito, alla maniacale cura posta nel definire ogni dettaglio organizzativo ed alla nota vocazione turistica della cittadina Mariana alle falde del Vesuvio che ospiterà l’evento.  Quest’ultimo punto, in particolare, fa sì che i visitatori abbiano a disposizione strutture ricettive di prim’ordine, senza contare la possibilità di associare l’appuntamento fieristico, alla visita del sito archeologico ed ai luoghi religiosi tra i più noti nel mondo.

           A tal proposito la Sezione di Pompei, offre agli Amici Radioamatori che vengono in Fiera e che voglio visitare gli Scavi Archeologici di Pompei una Guida Turistica professionista a titolo gratuito, pagando solo il biglietto di ingresso direttamente alla biglietteria degli Scavi che prevede i seguenti costi:

 

fino a 18 anni d'età non compiuti: Gratis

da 18 a 25 anni d'età non compiuti: 5,5 euro

da 25 anni di età e fino a 65 anni d'età: 11 euro

over 65 anni d'età: Gratis

 

           Per le prenotazioni (che sono obbligatorie ai fini organizzativi) della Guida Turistica, potete contattare il Socio ik8hch Giovanni ai seguenti indirizzi: e-mail ik8hchATaripompei.it oppure al cell. 392.0182865, il quale sarà a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

            Gli spazi espositivi, come accennato, rappresentano decisamente un elemento di spicco nel pacchetto complessivo della Fiera : ampi, coperti, dotati di parcheggi di grande superficie e di facile accessibilità, sia per il pubblico che per gli operatori, essi sono collocati all’interno del Santuario Pontificio di Pompei sito alla via Roma, AREA-MEETING nel centro della Città.

                             Per le Sezioni che ne faranno specifica richiesta, saranno assegnati stands gratuiti, ove potranno dare dimostrazione delle loro attività.

 

               ORARI:

sabato 27 febbraio alle ore 09.00 inaugurazione dell’evento ed apertura dei locali espositivi, con orario fino  alle ore 13.30;   dalle ore 15.30 alle ore 20.30;

domenica 28 febbraio ore  0900 apertura dei locali espositivi con orario fino alle ore 13.30;   dalle ore 15.30 alle ore 18.30

         

   Biglietto di ingresso:

Il biglietto d'ingresso costa, come per gli anni passati 4 euro a persona ed è valido per l'intera giornata.

Il biglietto d'ingresso ridotto costa euro 3 a persona per gruppi di almeno 20 unità; per usufruire di tale sconto è necessaria una tempestiva prenotazione da inoltrare a

ik8hchATaripompei.itoppure al 3920182865.

            Ulteriori informazioni util possono essere reperite su www.aripompei.it

            Siamo certi che questa panoramica renda evidente lo sforzo organizzativo messo in essere e la volontà fattiva di realizzare un evento prestigioso, ben caratterizzato e di forte richiamo. Certi di un Vostro interesse, Vi ringraziamo per l’attenzione concessaci.

            Alleghiamo alla presente la locandina della manifestazione per la più ampia diffusione.

 

Comitato organizzatore     

 

06 - 07
marzo

FAENZA

EXPO ELETTRONICA

VERONA

ELETTROEXPO

Veronafiere

13 - 14
marzo

MONTICHIARI
(BS)

MOSTRA NAZIONALE MERCATO RADIANTISTICO

CENTRO FIERA S.p.A.

20 - 21
marzo

ACQUI TERME
(AL)

TECNO ACQUI

MASSA MAURO INFORMATICA

TARVISIO
(UD)

FIERA DELL'ELETTRONICA

Tarvisio Fiera

VENTURINA
(LI)

Fiere dell' Elettronica Electronic Days

ITALFIERE

BASTIA UMBRA
(PG)

EXPO ELETTRONICA

27 - 28
marzo

GORIZIA

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE

Compendio Fiere

BOLOGNA
c/o PALANORD

BOLOGNA MONDO ELETTRONICA

EXPOSITION SERVICE

GONZAGA
(MN)

FIERA DELL' ELETTRONICA
E DEL RADIOAMATORE

Fiera Millenaria S.r.l.

 

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16.

Microsoft-Ue, la guerra è finita

Ora il browser si potrà scegliere

Si è chiuso il lungo braccio di ferro tra l’Antitrust europeo e il colosso di sotware americano. Che evita una supermulta. Cosa cambia per gli utenti europei di Windows

 

L’Antitrust europeo ha detto sì. Ha accettato definitivamente le proposte del colosso informatico statunitense mettendo la parola fine alla lunga e costosa “guerra dei browser” e garantendo a chi utilizza Windows nel vecchio continente di poter esplorare la rete con navigatori diversi da Internet Explorer prodotto da Microsoft. “Milioni di consumatori europei potranno beneficiare della libertà di scelta sul tipo di browser da utilizzare”, ha detto il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes. Microsoft – che col suo Windows detiene oltre il 90 per cento del mercato dei sistemi operativi – era nel mirino dell’Europa per il fatto di imporre l’uso di IE come software predefinito e non disinstallabile. L’inchiesta – con l’accusa di “abuso di posizione dominante” – era stata aperta nel gennaio del 2008.

 

Come funzionerà adesso. Il meccanismo della “schermata di scelta” sarà semplice: una volta entrati in Windows, si aprirà una finestrella col titolo “Seleziona il tuo browser”, senza i tratti caratteristici di Internet Explorer, dove l’utente trovera in ordine casuale tutte le icone dei 12 browser più utilizzati in Europa, come Opera, Firefox, Safari o Chrome e altri. L’utente potrà iccare sulle icone per ottenere maggiori informazioni e basterà poi un altro clic per installare il browser scelto come impostazione di default per navigare su internet. Questa finestra, che si chiamerà “Choice Screen” comparirà su tutti i pc che utilizzano i sistemi operativi Windows XP, Vista o Windows 7, grazie agli aggiornamenti automatici previsti dai sistemi. Il tutto a partire da marzo 2010. Quindi anche i vecchi utenti, cioè quelli che hanno già un pc con Internet Explorer installato di default, avranno la possibilità di scegliere. E se ne potrà anche installare più di uno. Ma non solo: ai produttori di computer la Microsoft consentirà di scegliere se disinstallare del tutto Internet Explorer prima di mettere in vendita i pc o se affiancargli altri browser che quindi saranno già parte della dotazione software del pc prima che questo finisca sugli scaffali.

 

 

Il monitoraggio Ue. Microsoft “sarà tenuta a presentare tra sei mesi, e poi annualmente, un rapporto sull’implementazione di queste misure, e sarà obbligata a apportarvi modifiche qualora necessario” per i prossimi 5 anni, ha spiegato la Kroes. Se non dovesse rispettarlo, la Commissione europea potrà imporre all’azienda di Redmond una multa pari al massimo al 10% della cifra d’affari annuale del gigante informatico. “La Commissione ha bisogno di un sistema che permetta di risolvere qualunque inatteso problema si possa verificare, vista la complessità del mercato informatico”, ha aggiunto il Commissario.

 

Promesse sull’interoperabilità. L’Antitrust europeo, che ha dichiarato guerra alla società fondata da Bill Gates da molti anni, ha già multato Microsoft per 1,6 miliardi di euro per aver mantenuto segrete le informazioni relative ai propri software negandone la interoperabilità con i programmi di altri produttori. In questa direzione Microsoft ha assicurato alla Commissione (anche se si tratta di un impegno informale) di aprire alcuni dei propri prodotti all’interoperabilità, rendendo pubblici parte dei codici sorgenti alla base di Windows, Windows Server, Office, Exchange e SharePoint. Il pacchetto interoperabilità di Microsoft, “include garanzie che Microsoft offrirà a terzi che possono, a loro volta, essere attuate privatamente, oltre ad un meccanismo per risolvere rapidamente le controversie”, ha specificato la Kroes.

 

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17.

BIOCOMBUSTIBILI

Da un batterio modificato

arriverà l'energia del futuro

Lo studio, pubblicato su Nature, mostra le potenzialità di una variante di Escherichia coli per la produzione di diesel biologico. Gli scienziati: "Così non si incide sulle risorse alimentari"

IL FUTURO dei biocarburanti potrebbe dipendere dalla modificazione genetica di un batterio, l'Escherichia coli, il cui habitat naturale è l'intestino degli esseri umani e degli altri animali a sangue caldo. In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature, i ricercatori dell'università di Berkeley, in California, e dell'azienda americana LS9 hanno fatto il punto sulla possibilità di produrre biodiesel grazie al "lavoro" di una versione geneticamente modificata di Escherichia coli. Si tratta, sottolineano gli scienziati, di una modalità di produzione alternativa alle tecniche conosciute finora, in grado di superare gli ostacoli a una maggiore diffusione del diesel biologico.

 

I vantaggi. Lo studio identifica un metodo potenzialmente poco costoso per convertire la cellulosa e gli scarti di prati e raccolti in carburante pulito, senza far aumentare i prezzi dei generi alimentari e soprattutto senza sottrarre risorse preziose per sfamare la popolazione mondiale. Finora, infatti, l'industria dei biocarburanti si è concentrata soprattutto sulla produzione di bioetanolo, un etanolo che si ottiene tramite la fermentazione di prodotti agricoli ricchi di zucchero, come i cereali, la canna da zucchero, gli amidacei e le vinacce. Una delle principali obiezioni a questo genere di carburanti, dunque, è proprio il fatto di consumare troppe risorse alimentari, andando a creare una competizione "sleale" tra bocche da sfamare e serbatoi delle automobili.

 

Il batterio modificato. Per uscire da questa impasse, i ricercatori di Berkeley e della LS9 hanno elaborato una versione geneticamente modificata di

E. coli in grado di ottenere e "digerire" gli zuccheri anche a partire dalla cellulosa. Ciò consentirebbe, nel giro di alcuni anni, di estendere la gamma di risorse da cui partire per produrre il biocarburante: a grano, mais e canna da zucchero, potrebbero presto aggiungersi legno, paglia e altri materiali per i quali è necessario dividere la cellulosa in zuccheri. Un compito in cui la nuova versione del batterio sembra essere particolarmente capace, candidandosi come la nuova frontiera nella produzione del carburante biologico.

 

Il biocarburante. Lo studio dei ricercatori di Berkeley è innovativo perché per la prima volta il prodotto finale, il biocarburante, non è l'etanolo, bensì una miscela di molecole molto più complesse: gli acidi grassi etil-esteri, che sono in grado di produrre una quantità molto maggiore di energia. "Il biocarburante che siamo riusciti a produrre con E. coli libera almeno il doppio dell'energia prodotta con il bioetanolo", ha spiegato Eric Steen, uno degli autori dello studio. "Inoltre, a differenza del bioetanolo - ha aggiunto - queste molecole possono sostituire direttamente i normali combustibili senza bisogno di alcuna modifica degli attuali sistemi di combustione".

Le prospettive offerte dai batteri. L'utilizzo di batteri come produttori di biocombustibili offre poi numerosi vantaggi: dalla maggiore facilità con cui si possono introdurre modificazioni genomiche e rendere possibili nuove reazioni, alla diminuzione dei problemi legati alla produzione su larga scala. Inoltre, la capacità dei batteri di adattarsi a condizioni ambientali estreme e sfruttarne le risorse presenti allarga notevolmente, rispetto agli altri organismi, la possibilità di utilizzare materiali di scarto sia agricoli che industriali. A tutto vantaggio dell'ambiente e della produzione alimentare, che non vedrebbe sottrarsi del materiale prezioso.

© Riproduzione riservata (29 gennaio 2010) Tutti gli articoli di Ambiente

 

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18.

Da: Iw1fgz [iw1fgz@email.it]

 

Diploma IR1C

 

 

Il 15 Marzo 2010 inizieranno le attività di IR1C AWARD.

IR1C nasce da un'idea di Gianni Calafato IK1APO (TL8CG)e dai missionari cappuccini della curia di Genova.Con questa attività si cercherà di costruire un pozzo d'acqua potabile dal costo di 18 mila euro +- nella localita di “brousse” nella Rep. del centro Africa dove esiste da molti anni un centro della curia dei missionari cappuccini di Genova.

 

Gianni Calafato:

Passando da villaggio in villaggio ho visto bambini,donne e vecchi che percorrono a piedi anche 30 km per riempire secchi arruginiti di acqua (non penso potabile) presso qualche pozzanghera.

Credo che, sensibilizzare il mondo dei Radioamatori, offrendo la pergamena del diploma in cambio di un contributo necessario a raccogliere la cifra sufficiente alla costruzione di un pozzo per l’estrazione di acqua potabile in un villaggio della “brousse”, sia un gesto che sicuramente non salvera’ l’Africa ma portera’ un po’ di salute a questa sfortunata gente.

 

 

Tutte le donazioni,i log,e le varie informazioni saranno pubblicate sul

sito: wwww ir1c.com    

 

IW1FGZ - Alessandro Scandelli

Award Manager A.R.I. Torino

425DxNews (Web Manager, Qsl Gallery, Award, IOTA and Moore)

Comitato Regionale Piemonte e Valle d'Aosta "XX Olympic Winter Games Award

Manager"

Wave Master Team Dx Group - A.R.I. Torino Dx Group. www.wavemasterteam.com

E-mail: iw1fgz@email.it ; iw1fgz@arito.it; iw1fgz@ari-r1.it ;

iw1fgz@425dxn.org .

Home Page: http://digilander.libero.it/IW1FGZ

Other: http://www.ari-r1.it/torino2006

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Credit:

DXCC 50 Mhz # 717

WAC  50 Mhz

WAIP 144 Mhz

WAIR 144 Mhz

 

 

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19.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli

 

Motore a vapore

 

Per costruire un motore a vapore occorre: un cilindro, uno stantuffo, ed il biellismo a cui è ancorato lo stantuffo, che con il suo movimento alternativo fa girare l'albero motore. Gli elementi sopra indicati possono essere ricavati agevolmente da vecchi compressori per frigoriferi (non quelli ermetici) ma quelli che hanno la rubinetteria per l'immissione del gas refrigerante (tempi addietro si usava il Freon). Sulla testa del cilindro del compressore sono allocati n.4 condotti due dei quali muniti di valvole di chiusura per l'immissione del gas refrigerante quando era necessario ripristinarlo, e gli altri due condotti servivano a far circolare il gas refrigerante in una serpentina dopo essersi espanso, il gas che sottraeva calore all'interno del frigorifero.I due fori che servivano a far circolare il gas refrigerante nella serpentina, uno di questi agisce sulla testa dello stantuffo

e la valvola a lamella posizionata sulla testa dello stantuffo dovrà essere bloccata o saldata onde evitare che il vapore immesso nel cilindro finisca nel carter senza agire sulla testa dello stantuffo. Per un maggior rendimento dei motori a vapore, il vapore stesso deve agire in due direzioni prima sulla testa dello stantuffo per farlo scendere e successivamente nella parte inferiore per farlo risalire, il secondo foro d'immissione (non munito di valvola di chiusura) serve proprio a questo. una valvola a cassetta azionata dall'albero motore fa fluire il vapore delle due direzioni (a tale scopo può essere utilizzato un miscelatore per servizi igienici). Essendo questi compressori

tutti chiusi ermeticamente è necessario regolare le valvole di chiusura posizionate sulla testa del cilindro per l'uscita del vapore una volta che questi ha compiuto il suo lavoro.Un volano del peso di alcuni Kg deve essere calettato sull'albero motore per vincere i punti morti.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da ik8jzk Ruggero Billeri Napoli

 

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20.

Google pensa a versione Buzz separata da Gmail

 

Google ha annunciato che potrebbe creare una versione autonoma del suo social network Buzz, ma che non lo separerà da Gmail, legame oggetto di polemiche per i timori sulla privacy.

Google, primo motore di ricerca al mondo, ha lanciato Buzz nei giorni scorsi tentando di entrare nel settore dei social network, dominato da società come Facebook e Twitter.

Buzz permette agli utenti di condividere messaggi, foto e video con amici e colleghi online, in modo simile a Twitter e Facebook.

La differenza sta nel fatto che Buzz è accessibile direttamente da Gmail, e crea automaticamente il profilo di ciascun utente in base ai contatti mail più usati.

"Abbiamo considerato, tra tutte le caratteristiche che aggiungeremo a Buzz in futuro, (l'idea di) creare una versione separata oltre a quella legata a Gmail", ha spiegato a Reuters la portavoce di Google, Victoria Katsarou.

-- Sul sito www.reuters.it  le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

 

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21.

Da: ik2ane L [ik2ane@fastwebnet.it]

 

Prezzi carburanti

 

Ciao.

L'informazione e' il mezzo migliore per poter risparmiare.

Per quanto riguarda il carburante c'e' un ottimo sito che fa' egregiamente questo servizio: www.prezzibenzina.it

 

Ma, per essere veramente utile a tutti  c'e' bisogno che piu' persone inseriscano i dati affinche'  si possa avere una mappa aggiornata dei prezzi del momento.

 

Entra anche te ed inserisci i prezzi dei distributori della tua zona ma anche  quelli che hai potuto trovare lungo la strada che hai percorso nella giornata.

 

Potrai contribuire all'informazione  per aiutare tutti e, a tua volta, potrai trarne beneficio.

 

Spargi la voce anche a tutti i tuoi contatti. Piu' siamo ad inserire i dati e piu' risparmieremo ogni volta che ci informeremo sul distributore piu' economico che possiamo trovare.

 

Ciao.

Walter

 

p.s. Oggi  ho inserito i prezzi di 37 distributori !!!

 

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22.

Da: IT9LND [it9lnd@libero.it]

Per il Servizio QSL

L’Associazione E.R.A. ringrazia l'ARI

 

Carissimo Paolo, fortemente desidero che venga pubblicato sul vs forum il seguente articolo:

 

<< Nella qualità di Presidente  intendo ringraziare pubblicamente, a nome mio e a nome di tutti i consoci E.R.A., il carissimo I2MQP Mario Ambrosi il quale ha profuso instancabilmente il suo impegno per far concedere  alla European Radioamateurs Association, col tramite della ARI, il Servizio QSL attivo dal 2010.

 

Mi auguro che la collaborazione tra le due Associazioni possa essere sempre più proficua ed attiva affinché si possano raggiungere gli obiettivi comuni che contraddistinguono i radioamatori.

 

73 de it9lnd Marcello Vella Presidente E.R.A.  >>

 

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23.

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

Da: Vincenzo [iradiom@hotmail.com]

 

Per cessata attività OM vendo tutto il materiale rimastomi:

 

- kit finali per RTX composto da nr. 2 finali Mitsubishi C2694, nr. 2 prefinali Mitsubishi C1972, nr. 1 pilota Mitsubishi C1971, euro 60.

- Ventola assiale PAPST alimentata a 220 V. completa di griglia di protezione

- Ventola a chiocciola EBM Made in Germany

- Strumento analogico fondo scala con banda rossa e scritta overload (bachelite) nuovo ed inscatolato 20 euro

- Strumento analogico fondo scala 100 microA. (bachelite) piccolo 13 euro

- nr 2 Strumenti analogici fondo scala oltre 150 valore numerico con al centro una banda rossa (bachelite) grande 15 euro

- nr 2 Strumenti analogici fondo scala 50 valore numerico con al centro una banda rossa (bachelite) grande 15 euro.

- Modem ADSL Alice D-Link 302T inscatolato e completo di accessori, 20 euro;

- Pennetta usb per bluetooth imballata e completa di disco driver, 10 euro;

- Pistola a spruzzo elettrica DECA JET1, ideale per lavori di bricolage e verniciature, completa di 2 ugelli in metallo uno già montato da 0,7 mm e l'altro ancora imballato da 0,4 mm. La pistola è stata usata una sola volta per prova, quindi è pari al nuovo, completa di tutti gli accessori in dotazione manuale e imballata, prezzo 50 euro.

- Etichettatrice Brother P-Touch 55 nuova ed imballata, completa di manuale multilingue, batterie già installate e funzionanti e nastro in dotazione.

- Cassetto refrigerante con ventola per Hard disk Cooler master DCD4002, permette di installare un ulteriore Hard disk nel vostro case già pieno e di tenerlo sempre fresco grazie al dissipatore in alluminio edalla ventola frontale 25 Euro

 

Per contatti iradiom@hotmail.com  oppure 349/6757630, grazie e 73 de enzo ik7wpg

 

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Da: g_mutti@libero.it

 

Vendo o cambio per inutilizzo,  Trasponder ATV analogico  10.000 /1240 Ghz, completo di antenne R/T

 

IK1SLO Gabriele

g_mutti@libero.it

 

cell. 3474517986

 

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Da: Foglia a.foglia@tin.it

 

Per cessata attività radioamatoriale o mancanza di tempo , vendo completa stazione per radioamatore così composta :

 

 

Faccio presente che le valvole dell'amplificatore , sono state sostituite da poco tempo , possiedo la fattura dagli USA di oltre 400 euro e che dopo la sostituzione l'apparecchio è stato solo acceso perchè serve tenerlo in stanb-by per i circuiti , ma mai lavorato ad alte potenze , quindi nuove . Tutto il materiale è perfettamente funzionante , corredato dei relativi imballi e attualmente istallato presso la mia abitazione , quindi possibilità di provarli tutti . Purtroppo , più che di monetizzare , ho bisogno di dividere di stanza i miei 2 figli , quindi necessità di togliere materiali ; imballarli e metterli in cantina significherebbe rovinarli . Dato il volume e le dimensioni , non è possibile spedire , per il ritiro è necessario un furgoncino ; se qualcuno è interessato all'acquisto ma è fuori regione , può recarsi presso la mia abitazione di mattina ( sabato o di comune accordo Domenica ) proviamo gli apparecchi e procediamo allo smontaggio e imballaggio , anche delle antenne . Per il trasporto potreste affittare un furgoncino a noleggio , costerebbe sempre meno che la spedizione , oppure forse potrei farmelo prestare io dalla mia ditta , ma non credo sia conveniente : doppia spesa di tragitto .

 

Potete vedere la foto di stazione incollando questo link sulla barra indirizzi Internet : http://i42.tinypic.com/zmzh4j.jpg

 

Il prezzo è simbolico , non basterebbe neanche ad acquistare un singolo pezzo , comunque invito chiunque ad un sopralluogo per constatare lo stato d'uso .

 

Il prezzo complessivo è 5.000 euro ; per info iz6btq@tin.it  o 3382203305 .

 

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Da: sglent@tin.it

 

VENDO Circuiti stampati -singola faccia- forati e stagnati eseguo con

vetronite di ottima qualità.

Marco Lento   Tel. 090-51281   E-mail sglent@tin.it

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[70 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[50 euro]

- autoradio Traffic 3000 per vetture Ford.

[20 euro]

 

- autoradio Audiola modello B-50, in AM, ottima estetica, ideale per veicoli strorici.

[10 euro]

 

- mangiacassette Roadstar modello RS-850.

[10 euro]

 

- mangiacassette stereo 8 Clarion IC55 modello PE-421A + mangiacassette stereo 8 Browni (uno perfettamente funzionante ed uno da rivedere), estetica ottima, materiale ideale per veicoli storici, ecc. Inoltre, 13 cassette stereo 8.

[tutto 90 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- G.1/120 solid state p.a. amplifier Geloso S.p.A.-Milano , personalmente mai utilizzato.

[30 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[70 euro]

 

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

[5 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[10 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- obiettivo SZ-X210 Tokina 70-210mm f/4-5.6 completo di paraluce, nuovo, mai utilizzato perchè acquistato per errore, adatto per Canon, ecc.

[80 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente. NON invio in contrassegno.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Da: Francesco Berio [francesco.berio@gmail.com]

 

Vendo  AKAI stereo cassette deck CS34D dolby system usato pochissimo ottimo stato 200,00 Euro

 

Francesco  IK0UAG     cell 340 10 75 877

francesco.berio@gmail.com 

 

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24.

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Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

Gli articoli entro contenuti, oltre a non avere periodicità giornaliera e/o settimanale, sono aggiornati secondo disponibilità e senza alcuna frequenza preimpostata

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