Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

Radiogiornale 59@
Luglio 2002 Periodico telematico indipendente
 
 
 
Sommario:
 
- Che fine ha fatto il Regolamento?
- Storia sconosciuta di Guglielmo Marconi;
- Per un buon uso del Callbook;
- Nascita della rete telegrafica sottomarina;
- Attivazioni SOTA;
- Mostra di Moncalvo;
- Contest delle sezioni;
- ARI: Commenti all'Assemblea nazionale di Milano;
- Licenza in 90 minuti: un sogno?
- Chi vuol collegare l'Isola d'Elba?
- Tassa rinnovo licenza: un bel caos!;
- SK;
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili informazioni.
-
 
 
CHE FINE HA FATTO
IL REGOLAMENTO?
Doveva uscire a Gennaio, ma ancora non se ne sa nulla.
Dopo la nostra denuncia, ci scrive il Presidente del CISAR
 

  Carissimo Paolo,
  con l'ultimo Radiogiornale, che leggo sempre con molta attenzione e
passione, mi hai dato, ci hai dato, due notizie di certo non belle.    La
prima, la più grave, è del lutto che ti ha colpito così da vicino, che mi
ha rattristato e sconfortato, che mi vede ora maledettamente costretto,
perchè non avrei mai voluto farlo, a manifestarti le mie sincere
condiglianze.
 
  La seconda, in relazione allo stato presunto dell'iter del nuovo
regolamento, da me, da te e da altri firmato in presenza del Ministro, di
cui attendevamo notizie migliori.
 
  Non ti nascondo che, anche qui, ho avuto un sussulto, dal momento che
credevo questo regolamento ormai alle porte, e, spero vorrai perdonarmi,
ho cercato di avere informazioni dirette tramite il Ministero delle
comunicazioni, dal quale ho avuto notizie tranquillizzanti, ponendo le
cose da te riportate non del tutto in linea con la realtà.
 
  Pur essendo il testo molto simile a quanto da noi accettato in quelle
famose riunioni avute al Ministero nei mesi di ottobre e novembre 2001,
e, per la parte aggiunta, decisamente positive per quanto mi riguarda,
volevo attraverso il Radio Giornale comunicare che la situazione non è
così nera come tu hai dipinto.
  Non sono un tecnico, ma mi è stato spiegato che l'iter del regolamento
sta' patendo il giusto tempo necessario per la sua emanazione definitiva,
che, mi è stato riferito, dovrebbe addirittura avvenire entro l'estate.
  Il condizionale è d'obbligo in queste cose, e lo riporto tale e quale !
 
  Mi par di capire invece che, da quello che succede, da quello che si
legge, e da quello che si sente dire, qualcuno sta remando contro questo
regolamento, forse perchè non lo ritiene valido, forse ancora perchè
credeva di poterlo scrivere lui stesso, a suo uso, costume e somiglianza.
 
  Non ti chiederò dunque chi ti ha dato queste notizie, ma devo metterti
in guardia su costui o su costoro, cosa che sicuramente avrai già fatto,
da persona esperta e pregna di esperienza umana come tu sei.
 
  Se leggerò questa lettera sul tuo prossimo RG, apprezzerò molto anche,
e soprattutto il fatto che hai avuto il coraggio di affrontare la
situazione delicata, pubblicando questa mia lettera che, in un modo o in
un altro, afferma un tuo errore.
  Errore veniale direi, forse dettato dal cuore di un radioamatore che
vorrebbe il nostro mondo diverso, più sano, e più giusto.
 
  IK0YYY Luca Ferrara, Roma.
 
Caro Luca,
nel ringraziarti per la tua partecipazione al lutto che mi ha colpito,
colgo l'occasione per ringraziare anche i moltissimi radioamatori che si
sono uniti al mio dolore.
Per quanto riguarda la questione Decreto, mi complimento con te per il
tuo ottimismo, ma da come pare si siano messe le cose relative al
Regolamento credo che non ci sia proprio da stare tranquilli.
 
Ricordo che quando uscì il Decreto Legge 447 fummo tutti d'accordo che
per noi i problemi non erano finiti se non fossero stati varati al più
presto il Decreto di attuazione e quello sulle questioni finanziarie
 
I contenuti del Decreto, in mancanza di un Regolamento di attuazione
specifico per i Radioamatori, che ne colga le peculiarità e lo "status di
Servizio" svolto ai fini della ricerca e della sperimentazione per gli
scopi culturali individuali, rischia per noi di essere un "boomerang" in
quanto colloca i Radioamatori in un calderone generale di "user" privati,
insieme ai CB e a coloro che usano la radio per scopi commerciali.
 
E' vero che finalmente, dal 1936 il Governo è stato costretto su
esplicita richiesta della Comunità Europea, a trasformare il nostro
rapporto con lo Stato, dall'istituto della Concessione a quello
dell'Autorizzazione ed è anche vero che le indicazioni comunitarie ci
fanno avere il mobile anche in HF, ma se questo indubbio e positivo 
cambiamento non viene corroborato dai due provvedimenti promessi dal
Ministro: quello  finanziario e quello che dovrebbe "aggiustare" alcune
incongruenze presenti nel Decreto 447, il rischio per noi è di restare
formalmente ancora dei "sudditi" come in passato, governati attraverso
circolari, con uno status che più che Radioamatori ci fa assomigliare a
dei CB di lusso.
 
Sono note le polemiche e gli scontri avvenuti per il varo di questi
Regolamenti di attuazione, per tornarci sopra, ma credo, che sia
interesse di tutti, che il Ministro si assuma la responsabilità di non
lasciare vuoti temporali, tra l'inizio della nuova Legge, che purtroppo
riguarda anche noi e la regolamentazione in itinere che il Ministro si
era  impegnato a varare.
 
Questi ritardi rischiano anche di crearci gravi problemi relativamente al
pagamento della tassa annuale, che andava effettuato dal 1 al 31 gennaio
2002 e che in mancanza del varo del Decreto economico, noi comunque
dovemmo soddisfare secondo gli importi degli scorsi anni, ma con la
possibilità che poi dovremo fare qualche conguaglio.
 
Le premesse erano state diverse e credo che l'indecoroso spettacolo dove
si è  arrivati persino ad offendere le Istituzioni, abbia contribuito in
qualche modo a rallentare l'impegno iniziale del Ministro, che ora, nel
bene e nel male, deve assumere quelle decisioni atte a non farci rimanere
appesi tra il passato e il futuro, ancora in parte "sudditi", soggetti
alle circolari.
 
Nel mondo dei radioamatori c'e' una diffusa insoddisfazione per il nuovo
Regolamento che il Governo, su proposta del Ministro delle 
Comunicazioni Gasparri, ha approvato nella seduta del Consiglio dei 
Ministri del 14 Settembre.
L'unico dato positivo, come ho già detto, e' rappresentato dal passaggio
al regime di  "autorizzazione" abbandonando quello della "concessione"
varato nel lontanissimo 1936, per cui i Radioamatori vengono a godere di
maggiori diritti, non essendo piu' considerati dei sudditi e spariscono
una serie di pastoie burocratiche come quelle dei "pareri".
 
Ma in cambio di questa "conquista" per altro obbligata dalla necessita' 
di adeguarci alla legislazione europea, abbiamo una serie di cose
negative tendenti ad "assimilare" l'attivita' dei Radioamatori, a quella
dei CB, ponendo in un unico contesto le due categorie. Con questo non si
vuole offendere, o sminuire i CB, ma gli scopi dei Radioamatori e dei CB
sono sempre stati molto diversi tra loro. I Radioamatori dediti 
specificatamente dalle Convenzioni Internazionali all'attivita' di
ricerca e sperimentazione allo scopo di accrescere il proprio bagaglio
culturale, (nel mondo l'attivita' di Radioamatore viene definita Amateur
Service, cioe' Servizio di Radioamatore), mentre i CB utilizzano la radio
per hobby e passatempo. E' vero che questa qualificazione viene
mantenuta, 
ma come distinzione nell'ambito di un generale comparto che comprende 
appunto i Radioamatori e i CB.
 
Il nuovo Decreto nei fatti ci assimila ai CB, quando ad esempio prevede 
anche per i Radioamatori la dichiarazione particolareggiata del numero
degli apparati ricetrasmittenti (e gli "autocostruttori" che fine
faranno?),
 
Ma vi e' di piu', tutti si attendevano che una nuova regolamentazione
desse finalmente ai radioamatori la certezza del diritto, abolendo il
metodo delle "circolari" recependo i contenuti di quelle gia' esistenti e
per il futuro varando le eventuali modifiche, e/o innovazioni,  solo con
strumenti legislativi, cosi' non e' stato e i Radioamatori italiani
continueranno ad essere sottoposti agli "umori" dei funzionari 
ministeriali nel varo di future regolamentazioni e nell'interpretazione
di quelle esistenti.
Il fatto poi che il Ministro e il Governo, senza nemmeno "sentire" il 
parere delle associazioni, abbiano varato il Decreto 447, chiarisce 
ulteriormente la volonta' di operare con i vecchi metodi impositivi, 
evitando accuratamente qualsiasi tipo di rapporto con le cosiddette parti
sociali, cioe' ARI, Cisar e altre, dimostrando ancora la volonta' di
considerarci dei sudditi.
 
Queste le premesse: dopo una serie di riunioni al Ministero ci fu
assicurato che entro dicembre 2001 sarebbero stati varati i due decreti:
uno economico e l'altro teso ad "aggiustare" per i radioamatori il
Decreto 447 varato alla chetichella senza sottoporlo a una verifica da
parte degli interessati.
 
Dopo varie riunioni al Ministero, dove abbiamo assistito anche alle
"accese divergenze" sulla materia esistenti tra funzionari e apparato
politico, nonostante le promesse, dei famosi decreti non si sa nulla e
circolano nel palazzo dell'EUR le notizie più disparate che vanno dal
respingimento da parte del Consiglio di Stato dei due Decreti, al fatto
che gli stessi sarebbero tornati per un nuovo esame ad una nuova
istruttoria da parte degli organi tecici del Ministero.
 
Le ultime notizie dicono che i due provvedimenti potrebbero uscire non
più come Decreti, ma come Circolari Ministeriali delle quali tutti
abbiamo una triste memoria.
 
Stando così le cose, considerato che da ottobre 2001  sono passati ben 9
mesi per una cosa che doveva vedere la luce in pochi giorni, credo che il
pessimismo sia più che giustificato e credo che scrivere queste cose,
oltre ad informare i radioamatori, serva a smuovere le acque e
costringere chi di dovere ad uscire allo scoperto e a mantenere le
promesse fatte ufficialmente!
 
Allo stato attuale, dopo 9 mesi, non conosciamo ancora come conguagliare
la tassa annuale, i ponti vengono ancor autorizzati alle associazioni più
"simpatiche" a qualche funzionario della burocrazia ministeriale e per
BBS, Nodi, Transponder, ecc. non se ne parla proprio.
 
Va dato atto al Ministero di aver predisposto una bozza di Regolamento,
pubblicata sul numero 47 del Radiogiornale, che coglie gran parte delle
rivendicazioni dei radioamatori, ma questo documento non si capisce più
che fine abbia fatto, c'è il giustificato timore che faccia la fine di
quello del 1973 che non vide mai la luce per motivi molto simili a quelli
di oggi.
 
Caro Luca,
ti lascio al tuo ottimismo, io continuo ad essere pessimista, sperando di
sbagliarmi, anche perché chi è stato scottato dall'acqua calda, ha paura
anche di quella fredda Lo stallo della situazione, da quanto si è visto é
determinato dal fatto che la direzione politica appare debole per vincere
certe resistenze e incrostazioni interne e forse esterne, ed è proprio
per queste ragioni che la denuncia del Radiogiornale dovrebbe servire a
far trionfare il buon senso aiutando quelli che vogliono riformare le
cose.
                                                           Paolo Mattioli
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Da: "Lodovico Gualandi" I4CDH <lguala@libero.it>
 
 
   Storia sconosciuta
di Guglielmo Marconi
           un articolo di I4CDH
           pubblicato in Russia
 
Caro Paolo,
ho pensato allora di inviarti l'articolo che ho scritto per la rivista scientifica russa di San Pietroburgo: dato che le riviste scientifiche italiane preferiscono censurarmi: nemo propheta...
Potresti elaborare quello che credi  sia più adatto all'uditorio del tuo Radiogiornale che potrebbe essere il primo a segnalare questa seconda pietra miliare marconiana nel campo delle radiocomunicazioni.
 Mi dispiace di essere costretto a inviarti l'articolo in allegato, a causa della mia ancora scarsa competenza nel gestire il computer.
        IL titolo dell'allegato è Kronstadt 16 luglio 1902.
                                                 Affettuosi saluti dal tuo amico Lodovico.
 
 
 
             
 
 
        KRONSTADT  16  LUGLIO  1902
   il luogo e la data di uno storico evento nella storia delle prime radiocomunicazioni
 
Premessa 
L'autore è lieto di poter rievocare in questa
prestigiosa Rivista, un importante episodio storico
ingiustamente trascurato nella letteratura russa,
a causa di direttive illiberali, imposte a suo tempo
agli editori, dalle autorità politiche del passato
regime sovietico (nota1).
 

           Dopo una felice serie di esperimenti nel Mediterraneo, nell'Oceano Atlantico, nel Mare del Nord e nel Golfo di Finlandia, l'incrociatore della marina militare italiana "Carlo Alberto" -  partito da Napoli il 10 giugno 1902 -  concluse la prima parte della sua Campagna Radiotelegrafica alle due del mattino del 12 luglio,  nel porto di Kronstadt: la famosa base militare della marina imperiale russa. 
             Questa campagna è destinata a rimanere memorabile negli annali della radio perché dopo la trasmissione transatlantica del 12 dicembre 1901, rappresentò la seconda pietra miliare nel campo della storia delle radiocomunicazioni e il fatto che nella letteratura russa sia stata ingiustamente dimenticata  ha indubbiamente creato una lacuna che molti studiosi desidererebbero forse vedere colmata.
 
      Le ragioni che convinsero Marconi a scegliere la Russia, come secondo grande Paese per una ulteriore dimostrazione delle possibilità offerte dal suo sistema radiotelegrafico fu dovuta al fatto che dopo il successo della trasmissione  transatlantica - con il collegamento fra il continente europeo e quello americano - degli autorevoli scienziati continuavano ad essere scettici sul futuro delle radiocomunicazioni, sostenendo che le teorie scientifiche, suffragate dai calcoli matematici, dimostravano che quel clamoroso risultato era stato favorito da condizioni eccezionali, dovute alla costante dielettrica dell'immensa distesa di acqua e all'assenza di ostacoli naturali interposti: un fenomeno che non avrebbe potuto verificarsi nei difficili percorsi  continentali, caratterizzati dalla presenza di rilievi montuosi. 
 
     Marconi aveva delle valide ragioni per ritenere che quelle ipotesi avrebbero potuto rivelarsi non scientifiche: questa convinzione non era dovuta ad un semplice atto di fede  - come purtroppo
sostengono tuttora molti storici  -  ma a fenomeni che lui aveva già ripetutamente verificato in 
esperimenti condotti fino dal settembre del 1896.
 
     Come si era dimostrata non scientifica l'ipotesi che le onde elettriche non avrebbero superato la curvatura terrestre e che quindi, secondo il parere degli scienziati,  la  possibilità "vagheggiata" da Marconi di superare la distanza che separa il continente europeo da quello americano sarebbe stata preclusa, c'erano altrettante ragionevoli probabilità che le onde elettriche riuscissero a propagarsi superando i rilievi montuosi del continente europeo.
 
 

            DESTINAZIONE   KRONSTADT !
 
        Dopo la prova transatlantica del 12 dicembre 1901, concepita, promossa e organizzata
interamente in Inghilterra, Marconi aveva offerto al governo italiano l'uso gratuito dei suoi brevetti
e concesso alla marina militare e all'esercito di riprodurre i suoi apparecchi.
       IL Re d'Italia ne fu talmente lusingato che approvò subito l'iniziativa di consentire a Marconi
di effettuare una serie di esperimenti radiotelegrafici a bordo dell'incrociatore Carlo Alberto; sotto
l'egida della bandiera italiana.
        La volontà di Vittorio Emanuele III di fare una visita ufficiale allo Zar Nicola II, fornì a
Marconi l'occasione per progettare una serie di test di radiotelegrafia continentale a grandi distanze, sperimentando gli ultimi perfezionamenti introdotti nel suo sistema ingegneristico.
 
         Nel programma ufficiale stabilito dalle autorità italiane, la nave doveva trovarsi  a Kronstadt  quando il Re d'Italia, sarebbe giunto in visita ufficiale allo Zar Nicola II.  Alle 11.30 del 16 luglio,
dopo il loro incontro a San Pietroburgo, il Re d'Italia  e lo Zar si recarono a bordo della "Carlo
 Alberto" intrattenendosi cordialmente con Guglielmo Marconi, che illustrò minuziosamente  il
funzionamento dei nuovi strumenti, presentando ai sovrani un marconigramma così concepito:
                             " Viva l'imperatore di Russia, viva il re d'Italia ".
      Per interessamento dell'ammiraglio Makaroff, Marconi aveva già ricevuto la gradita visita dello scienziato Aleksander Popov che, esprimendogli la sua ammirazione, lo informò dei suoi lavori  nel campo della radiotelegrafia: lavori che egli affermò di aver condotto solo dopo aver letto nella  stampa inglese i risultati ottenuti da Marconi (nota 2).
     Durante il viaggio di ritorno della Carlo Alberto , Luigi Barzini, inviato speciale del "Corriere
della Sera", mandò al suo giornale (nota n°3)  un lungo articolo sui festeggiamenti di Kronstadt,
riferendo fra l'altro che  Marconi si era dimostrato entusiasta dello Zar, e che lo Zar aveva tanto
ammirato l'opera di Marconi da offrirgli una prestigiosa onorificenza russa nominandolo  Cavaliere dell'Ordine di S.Anna.
 
     Luigi Barzini, nell'articolo volle riportare testualmente le parole pronunciate da Marconi sulla
figura umana dello Zar  " In verità non ho mai visto un Sovrano che, dopo un  pò  dia meno 
soggezione.  Uno pensa:  chissà cosa sarà lo Zar di tutte le Russie,  l'autocrate! E, invece, com'è alla mano! alla mano sino al punto, s'immagini, da fare, quando andavamo da una stanza all'altra, i soliti complimenti: Passi lei! – Ma prego,... Anzi lei ! "
 
             IL risultato della campagna radiotelegrafica fu che le comunicazioni fra la stazione di
Poldhu, sulla punta estrema della Cornovaglia e la nave Carlo Alberto, vennero mantenute fino a
Kronstadt, superando distanze di 2600 chilometri, anche quando l'Inghilterra, il Mare del Nord, i
Paesi Bassi  e parte della Germania e dei Paesi Scandinavi, rappresentavano un ostacolo interposto fra la stazione trasmittente e la nave.
       
             Lo scetticismo manifestato dagli scienziati si dimostrò ancora una volta immaginario perché in questa Campagna radiotelegrafica venne definitivamente dimostrato che per le onde elettriche non vi sarebbe stato più nessun limite di distanza, dovuto alla curvatura terrestre, anche in presenza di ostacoli naturali.
      
          Il Marconi's Wireless, cioè la trasmissione di informazioni con le onde elettriche (non guidate da conduttori dell'elettricità, ma libere nello spazio),  cioè la Radio, poteva ora ragionevolmente dimostrare la possibilità di un suo rapido sviluppo: sarebbe dipeso soltanto dal progetto di impianti adeguati.

      Pensiamo allora che non sia possibile che un evento la cui portata ebbe tanta influenza anche nello sviluppo delle comunicazioni in Russia, sia stato trascurato dalla stampa dell'epoca, anche perché l'ammiraglio Makaroff, destinato qualche tempo dopo al comando della squadra navale che doveva recarsi nell'Estremo Oriente durante la guerra russo giapponese, volle che sulla nave imperiale "Orel" fosse subito installato un apparecchio radiotelegrafico Marconi.
 
  Nella  tragica battaglia di Tsushima del 1905, come ricordò il comandante Semenoff  nel  libro"
Sur le Chemin du Sacrifice", funzionarono bene solo gli apparecchi Marconi installati sul battello
"Rolland" e sul trasporto "Koreja", le altre unità della flotta erano state invece equipaggiate con
apparecchiature Telefunken: probabilmente se fossero state equipaggiate con degli apparecchi
Marconi, i russi  in quella tragedia non avrebbero subito la perdita di tante vite umane.
 
  L'ANNOSA  POLEMICA SULL'INVENZIONE DELLA RADIO

      Non mi è dato ancora sapere se qualcuno in Russia abbia fatto delle ricerche su questo
argomento con la stessa profondità con cui l'ho fatto io: da quello che ho potuto finora leggere,
sembra proprio di no. Infatti, nella storia delle origini della radio, come è stata descritta negli ultimi cinquant'anni nella letteratura russa, sembra che si sia sempre occultata la notizia  che nel lontano 1914, in seguito alle dispute nate per tentare di strappare a Marconi la paternità dell'invenzione della radio, il giudice Van Vecthen Veeder ( nota 4),  in una sentenza emessa dal tribunale  di New York, riconobbe in Guglielmo Marconi l'Inventore del Telegrafo senza fili, dichiarando che tutti i brevetti  registrati da Marconi negli Stati Uniti erano validi.
 
    L'annosa  quanto assurda polemica sull'invenzione della radio, prese definitivamente corpo in
Russia, il 7 maggio 1945 quando, dopo una cerimonia ufficiale promossa al teatro Bolshoj di
Mosca, le autorità del passato regime sovietico decisero di celebrare il cinquantesimo anniversario dell'invenzione, attribuendone la paternità al fisico Aleksander Popov: questa decisione ebbe il potere di trasformare quelle che erano state fino a quel momento delle ipotesi suggerite più da rivalse nazionalistiche che da vere e proprie tesi scientifiche, nel giallo più complicato di tutta la storia della scienza.
 
   Un "giallo scientifico", tuttora ufficialmente irrisolto, nonostante abbia visto impegnati i maggiori esperti di storia della scienza. Infatti, negli ultimi cinquant'anni  la diatriba Marconi Popov si è puntualmente riaccesa praticamente ogni dieci anni circa, senza trovare la soluzione neppure  ne 1995; in occasione delle celebrazioni indette per il Centenario dell'invenzione.

      In occasione del Centenario di un evento scientifico che, dopo l'America, ha visto testimone
dell'opera di Marconi un grande Paese come la Russia, vorremmo suggerire una possibile ipotesi di soluzione del problema : gli elementi potranno essere giudicati fin troppo semplici, ma come  è accaduto in passato per altri casi clamorosi, sembrano essere sfuggiti all'attenzione dei biografi e degli storici più qualificati 
 
        Nel lontano 1897, l'immaginazione del pubblico ignaro di questioni tecniche, era colpita e
affascinata dai risultati che Marconi dimostrava di ottenere con apparecchi che sembravano
appartenere al mondo della magia - e di cui nessuno ci capiva un bel niente – abituato com'era a comprendere tutto ciò che veniva realizzato con strumenti meccanici, anche se molto complessi.
   
       La gente comune manifestava pertanto un reverenziale  timore per i fenomeni elettrici e gli 
scienziati che vi lavoravano erano chiamati "elettricisti": un nome che nei loro confronti
risulterebbe oggi  irriverente ma che allora era motivo di rispettosa considerazione.
 
     Nel 1895 gli scienziati non credevano possibile un utilizzo pratico delle onde scoperte da Hertz in  un nuovo tipo di telegrafia senza fili, perché le teorie scientifiche dominanti lo negavano; questa possibilità era stata negata dallo stesso  Hertz. Nessuno era però a conoscenza  delle fondamentali scoperte scientifiche di Marconi: quelle che gli permisero di ottenere quei risultati che la scienza negava.
 
       Le prime fondamentali invenzioni e scoperte di Marconi risalgono  al 1895, ma di quel periodo non è mai esistita una biografia scientifica, questa è la ragione che ha permesso che nascessero e prendessero corpo tante illazioni sulla sua opera.

       L'approfondito esame critico dei documenti storici di prima mano confermano comunque,
inconfutabilmente, che a tutto il 1897, solo Marconi aveva concepito un vero e proprio sistema di
telegrafia senza fili a onde elettriche e chi credette di poter ottenere i suoi risultati impiegando gli
strumenti noti alla scienza, non riuscì ad ottenere nessun risultato degno di rilievo.
    Tutti dovettero infatti accorgersi che la radiotelegrafia era possibile solo adottando il Sistema
Marconi, che consisteva in un originale oscillatore dotato dell'indispensabile potere radiante e di
uno strumento ricevente che presentava delle caratteristiche tecniche da non confondere con gli  strumenti elaborato dai presunti precursori della sua opera.
 
        Il segreto del successo di Marconi fu dovuto pertanto alle sue prime basilari scoperte
scientifiche: scoperte che nessuna teoria avrebbe potuto prevedere e che avrebbero potuto verificarsi solo attraverso l'impiego degli strumenti tecnici da lui concepiti.  I clamorosi risultati da lui ottenut negli esperimenti radiotelegrafici fino a Kronstadt – superando distanze di 2600 chilometri, nonostante la presenza di rilievi montuosi - , furono infatti possibili per le originali caratteristiche tecniche dei nuovi trasmettitori progettati in Inghilterra e per l'eccezionale sensibilità e stabilità di funzionamento del ricevitore magnetico da lui inventato: un ricevitore che nel campo delle radiocomunicazioni mantenne la sua supremazia per circa vent'anni.

               Per concludere questa rievocazione ci è particolarmente gradito segnalare la dedica che Adelmo Landini, l'ufficiale marconista a bordo della nave laboratorio "Elettra", testimoniò di avere letto su una foto autografa di Aleksander Popov, che Guglielmo Marconi custodiva vicino a quella dello Zar (nota 5)  
 
                         " A Guglielmo Marconi, le perè de la telegraphie sans fil "
                                                       Kronstadt, 14 jullet 1902 
                                                           
                                                                                                                          
 BIBLIOGRAFIA CONSULTATA                                      
                                                                                                           
NOTA 1 :
                  E' sufficientemente noto che alcune  notizie false, alimentate per molti anni con una propaganda intensiva, hanno finito per essere condivise e, in buona fede, accettate come vere da molte persone.
       Poiché gli errori che non  si conoscono possono facilmente ripetersi., quando è possibile
crediamo che sia doveroso segnalarli.  In Italia per esempio, direttive politiche del regime fascista impedivano ai giornalisti di parlare della prima moglie inglese di Marconi, da cui era divorziato. Da quel momento si parlò solo della sua nuova famiglia e gli altri suoi figli vennero deplorevolmente ignorati.  Ebbene, anche dopo la caduta del regime fascista, la maggioranza dei giornalisti hanno continuato a mantenere  inconsciamente quel deprecabile atteggiamento, facendo così un grave torto a persone che non lo meritavano, essendo degne della massima considerazione e rispetto.

        Per confermare l'opinione espressa dall'autore, nella nota n°1, circa le direttive imposte agli editori dalle autorità politiche del passato regime sovietico, può essere utile conoscere il seguente testo:

 "THE COUNTRY OF BLIND MEN"
  G. Counts, N. Lodge,  American Russian Institute
   Biblioteca pubblica di New York, 4 agosto 1949 .
" ….Chi lavora nelle case editrici deve costantemente migliorare la propria
" istruzione  marxista leninista per poter introdurre nella letteratura il principio
" della fedeltà al partito e combattere con successo ogni sintomo di ideologia 
" borghese... non commemorare per commemorare, come lo è all'arte per l'arte, 
 " e  alla  scienza per la scienza, ma tutto in funzione della politica… i membri 
 " del partito incaricati di  sorvegliare  il lavoro editoriale debbono  prendere 
 " parte più attiva alla  lotta contro la depravata e infame ideologia del 
 " capitalismo  e contro l'oggettività  borghese…Alcuni editori ritengono che la 
 " letteratura scientifica e tecnica non abbia nessun rapporto con l'ideologia 
 " sovietica e che resti estranea al campo della  politica e dell'ideologia. E' 
 " perfettamente ovvio che un simile modo di pensare è  riprovevole".
 
         Crediamo che sia superfluo ricordare che a causa di queste rigide direttive politiche molti
editori vennero perseguitati e quando non vennero addirittura incarcerati, persero il lavoro. E anche superfluo fare osservare come queste premesse potessero facilmente obbligare molti autori a distorcere  la verità, per scopi  politici.

         Sarebbe comunque un errore imputare le cause della disinformazione sull'opera di Aleksander Popov e di Guglielmo Marconi, solo alle autorità del passato regime sovietico, dal momento che un approfondito esame dei fatti e dei documenti storici è in grado di dimostrare che la scorretta informazione sulle vere origini della radio continua a essere alimentata tuttora in molti testi di storia della scienza e della tecnica e enciclopedie,  anche da Istituzioni  italiane e straniere insospettabili credute ciecamente solo per la loro, in questo caso specifico, immeritata autorevolezza
 
NOTA 2:
                  L'avvenuto  incontro fra Marconi e Popov  è testimoniato in un libro scritto dal
marchese Luigi Solari:
                      MARCONI, Alberto Morano Editore, Napoli 1928, p.245.
       " - Kronstadt, 16 luglio 1902 – La  scialuppa russa battente la bandiera italiana portò a bordo della Carlo Alberto il Re d'Italia…il Re stringe la mano a tutti, quindi saluta affabilmente
Marconi…viene issato lo stendardo imperiale.
 
       Mentre si avvicina alla Carlo Alberto la barca a vapore con lo Zar e i Granduchi Alessio e
Pietro, la musica intona l'inno russo. Marconi aveva ricevuto già la visita del Prof. Popov, chi
l'aveva combinata era stato l'Ammiraglio Makaroff.
 
     Popov confermò a Marconi che nel 1895 aveva fatto solo delle esperienze sulle scariche
atmosferiche, e affermò in modo preciso di non aver mai fatto prima di Marconi alcuna
trasmissione di onde elettriche ma di essersi solo limitato ad eseguire delle ricerche sulle scariche elettriche atmosferiche"..
 
NOTA 3 :
                   L'incontro di Marconi con lo Zar Nicola II venne descritto dall'inviato del "Corriere
della Sera", Luigi Barzini, il 3 agosto 1902, in molti articoli su altri quotidiani italiani e stranieri, e
in molte riviste illustrate dell'epoca.
 
NOTA 4:
                 La sentenza del tribunale di New York che dichiara Marconi inventore della telegrafia
senza fili, è citata in un libro pubblicato in America nel 1937: 
 MARCONI; THE MAN AND HIS WIRELESS.
  O. E. Dunlap,  Mac Millan, New York, 1937, pag.VII.
 
NOTA  5:
La testimonianza sulla foto autografa data a Marconi da Popov, è descritta nel libro
di Adelmo Landini:
CINQUE ANNI A BORDO DELL'ELETTRA
DIARIO DI UN UFFICIALE MARCONISTA
Torino, SEI, Società Editrice Internazionale, 1939.
A pagina 12 e  13 del testo, Landini descrive così le fotografie rilevate nello studio di Marconi:
La fotografia del Re d'Italia  e della Regina Elena con la dedica:
"A Guglielmo Marconi in segno di ammirazione".
 
Quella del Re Giorgio d'Inghilterra: "To Mr. Marconi devotely".
Quella del Re Alfonso XII di Spagna: "All'amigo Marconi con admiracion".
Quella di Gabriele d'Annunzio: "Alla candida nave  che naviga nel miracolo e
anima i silenzi  aerei del mondo".
Quella di Mussolini:  "A Guglielmo Marconi, mago degli spazi, dominatore
dell'infinito
La foto con dedica della famosa attrice americana Mary Pickford, terminava con
queste parole: "Dont forget to visit us in California", mentre  la foto del Prof.
Aleksandr Popoff, con firma autografa diceva: "A Guglielmo Marconi le père de la
telegraphie sans fil".  Kronstadt, 14 jullet 1902.
 

ALTRE TESTIMONIANZE:
 
Durante una sua breve assenza, Marconi venne a conoscenza di esperimenti condotti
a Dover, senza di lui e con scarsi risultati,
scrisse all'ingegnere capo William Preece: 
        "Se come ho motivo di temere codesto dipartimento non intende continuare
quegli amichevoli rapporti in buona fede sui quali Lei ed io facemmo conto, sarò
costretto a partire immediatamente per la Russia, l'Austria ed altri paesi i quali sono
desiderosissimi di  eseguire degli esperimenti su vasta scala".
 
IL 10 agosto 1903, il quotidiano "La Nazione" di Firenze, pubblicava una  notizia
con il seguente titolo: 
   
 Marconi trionfa in Russia, Pietroburgo 9 agosto 1902.
 
" L'ingegnere Drakoff, direttore tecnico delle poste e telegrafi, si è recato a Cherson
per prendere in consegna l'impianto del telegrafo senza fili, sistema Marconi, che
mette in comunicazione Cherson con  Goli Priston.
    Questo impianto diede risultati così eccellenti, che il Drakoff si recherà nelle
vicinanze di Odessa, per impiantarvi anche lì una stazione: altre se ne impianteranno
in vari punti della riviera del Mar Nero. Questa vittoria di Marconi è importante in
un momento dove sembrava che in Russia si volesse dare il primato al sistema
Popoff, e a Berlino si era tenuta una conferenza allo scopo di far prevalere il sistema
di un plagiario tedesco.
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  IL CALLBOOK 
QUESTO SCONOSCIUTO
 
Per fare il radioamatore è necessario avere la licenza e la patente, l'antenna, il
ricetrasmettitore, il quaderno di stazione e il callbook.
 
Mentre i vecchi radioamatori conoscono perfettamente l'importanza del callbook per
correggere un nominativo ricevuto male in mezzo al QRM, o per inviare le QSL in
via diretta, o anche per meglio individuare il luogo del QTH del corrispondente e
orientare l'antenna, vi sono in giro alcuni, che la radio la fanno in modo del tutto
estemporaneo, che ritengono, a torto, che il callbook sia uno strumento "poliziesco"
che serve solo per "scoprire" eventualii abusivi, compito che tra l'altro, non é conferito
 ai radioamatori e se uno si sbaglia e accusa ingiustamente un altro, rischia anche
una querela per diffamazione!
 
Premesso che gli abusivi sono molti, soprattutto in certi particolari modi di
emissione, credo che la loro "scoperta"  utilizzando il callbook, sia piuttosto
difficoltosa in quanto i pirati non sono senza meno presenti nei vari elenchi delle
varie pubblicazioni nazionali e internazionali, che si basano su dati ufficiali verificati
e purtroppo i callbook, almeno per quanto riguarda l'Italia, non sono mai comprensivi
del 100% dei radioamatori, in quanto l'ARI (bontà sua) comunica all'ARRL che
stampa il callbook internazionale, solo l'elenco dei propri iscritti, che come è noto
rappresentano poco più di un terzo del totale, Lo stesso mini callbook degli iscritti
l'ARI lo pubblicava negli anni scorsi su Radiorivista. Il Ministero, dopo una felice
esperienza del 1973, non ha stampato più il callbook. Rimane a questo punto
Radamato, che comprende circa il 95% dei Radioamatori italiani inseriti nel data base
dopo un controllo puntiglioso e attraverso verifiche incrociate  compiute con
certosina pazienza da I0SSH Graziano.
 
Ci sono poi alcuni rari OM che dichiaratamente non vogliono apparire sul Callbook
per motivi loro, sui quali non vale la pena di soffermarsi. Molti di questi
Radioamatori non sanno però che se sono iscritti all'ARI, automaticamente vengono
inseriti nel callbook internazionale.
 
Il callbook rimane pertanto uno strumento essenziale per la nostra attività e in
particolare Radamato con le tante utility disponibili, oltre che con le varie
informazioni fornite rappresenta senza meno un corposo lavoro messo gratuitamente
a disposizione dei Radioamatori italiani da I0SSH per svolgere meglio la nostra
attività. 
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Da Ruggero Billeri IK8JZK

    Nascita della rete telegrafica sottomarina
 
La rete telegrafica e' cresciuta rapidamente per collegare le citta' principali ed i paesi dell'Inghilterra, ma c'e' voluto molto piu' tempo per collegare i paesi sperduti nelle campagne ed i villaggi. Reti simili si stavano sviluppando rapidamente in tutta L'Europa e in particolar modo negli Stati Uniti. Per  i collegamenti a lunga distanza non  vi erano problemi se i collegamenti avvenivano sulla terra ferma o attraverso confini terrestri, ma la Gran Bretagna in quanto isola rischiava di rimanere tagliata fuori dalla rivoluzione delle telecomunicazioni.
2
La vecchia linea telegrafica utilizzava un'unico conduttore elettrico e come ritorno comune utilizzava la presa di terra. La difficolta' di impiegare cavi sottomarini era data dalla difficolta' di isolare elettricamente il cavo conduttore dall'acqua di mare altrimenti quest'ultima avrebbe cortocircuitato a terra la corrente telegrafica che sorreva nel conduttore elettrico.
3
La scelta per ottenere questo isolamento elettrico, cadde su di un materiale prodotto dalla natura nel Sud Est asiatico ed il suo nome dalla terminologia Malese e' Gutta Perca o albero delle saponacee. Per reperire questo materiale ricavato dall'albero della gomma occorrente per costruire cavi sottomarini furono organizzate vere e proprie spedizioni nelle foreste tropicali della Malesia. Tutto questo avveniva a meta' 800, lo sfruttamento su larga scala nelle piantagioni dell'albero della gomma avverra' agli inizi del 900 quando saranno necessari grandi quantitativi di questo materiale per costruire pneumatici per autoveicoli.
4
Nel 1842 anche Samuele Morse si era immedesimato nel problema dell'isolamento elettrico dei cavi sottomarini ed aveva detto: Che in quel periodo la cosa non era fattibile fino a che non fossero stati individuati dei materiali adatti allo scopo premettendo inoltre che il cavo sottomarino avrebbe dovuto avere una buona flessibilita' e resistenza alla trazione,allo stato attuale dell'epoca non si conoscevano materiali che permettessero tutto questo
5
                      CANALE DELLA MANICA
 
 
Il primo tentativo di stendere un cavo sottomarino sul fondo del mare dello stretto della Manica fu molto critico data la scarza attrezzatura diponibile e la scarza capienza della nave a contenere il rullo di cavo sottomarino della lunghezza di diverse migliaia di metri e del peso di alcune tonnellate.
6
Per eseguire questi lavori di posa cavi sottomarini non bastano le parole, ma occorre lavorare sul campo e vedere giorno per giorno ora per ora le difficolta' che si presentano sia sopra che sotto la superfice del mare.
Fu proposto di collegare L'Inghilterra e la Francia con un cavo sottomarino attraverso le scogliere di Dover e Cale' questa fu un'impresa con delle incognite e vi furono degli interrogativi se era il caso di iniziare quest'opera.
7
Se il cavo sottomarino fosse stato bene isolato elettricamente da permettergli una buona impermeabilizzazione all'acqua e se lo stesso poteva essere calato bene in mare allora si sarebbe dovuto fare attenzione alle correnti marine e posare il cavo s. lontano
da attracchi delle navi onde evitare che lo stesso cavo s. fosse dragato dalle ancore dei vascelli. Se fossero stati usati tutti questi accorgimenti, altre difficolta' pratiche non ve ne sarebbero state.Fu deciso di iniziare a posare il  cavo sottomarino da Est verso Ovest. I danni
subiti dal cavo s. dopo la prima posa crearono quasi un'impedimento affinche' l'opera proseguisse su vasta scala.
8
 Quella di voler collegare telegraficamente con cavo sottomarino la Francia con L'Inghilterra era visto con molto scetticismo. Ma fortunatamente il progetto di collegare Calais con le scogliere di Dover fu ben eseguito, ora L'Inghilterra si sentiva piu' vicina al continente europeo. Jhon Brett e suo fratello Jacob non si scoraggiarono essi provvidero a difendere il progetto e zittire gli oppositori, spiegando che questo collegamento telegrafico avrebbe portato benefici ad entrambe le Nazioni. Il cavo sottomarino era un unico filo di rame questo conduttore era isolato dall'acqua con uno strato di Gutta Perca ( gomma ) ed aveva un diametro di 6 mm veniva utilizzato un'unico conduttore elettrico in quanto come ritorno comune veniva usata la presa di terra. Si supponeva che una volta posato il cavo sul fondo marino questo non avrebbe dato altri problemi ma ci si accorse che avrebbe avuto bisogno di una guaina di protezione.
9
La linea in cavo fu stesa sul fondo marino con pesi di zavorra distanziati fra loro. La sera del 28 Agosto 1850 il cavo fu immerso in mare a cape Grinez ed una macchina stampante automatica fu connessa alla linea, ma il primo messaggio riceveva e scriveva lettere senza alcun significato. La cosa fu nota quando si fece riemergere il cavo s. lo stesso non era stato ben permeabilizzato ed era pieno di acqua di mare. in queste condizioni il messaggio poteva anche essere trasmesso dal telegrafista avendo l'accortezza di trasmettere piu' lentamente e usare uno strumento elettrico ad ago per evidenziare la corrente telegrafica in linea. Ma la ricezione risultava impossibile in quanto l'unico filo di rame presente sul cavo era cortocircuitato a terra tramite l'acqua salmastra del mare.
10
Il successo dell'avventura fu fugace in quanto un giorno tutte le comunicazioni cessarono di funzionare che cosa era successo? Un pescatore francese con la sua rete a strascico si era portato via un pezzo di cavo sottomarino questo pescatore esibira' questo spezzone di cavo al mercato del pesce di Boulogne spacciandolo come un'Alga rara con anima dorata.
11
Questo anno Brett finanziera' la costruzione di un nuovo cavo sottomarino con grandi miglioramenti rispetto al primo cavo. Il secondo cavo s. avra' 4 fili di rame attorcigliati fra loro ognuno ricoperto da Gutta Perca ( gomma ) il tutto inglobato in canapa incatramata il cui rivestimento esterno sara formato da corde incatramate con fili di acciaio al loro interno per resistere meglio alla trazione. Nel Novembre 1851il cavo sottomarino diverra' un pubblico servizio per le nazioni europee ad esso collegate.
12
               SPANNING   THE   ATLANTIC   OCEAN
              ( Attraversare    L'Oceano      Atlantico)

Una volta stabilito che il cavo sottomarino poteva esere utile per collegare telegraficamente attraverso il mare piu' paesi separti da uno stretto o addirittura un'Oceano.
Per i vincoli storici la lingua fu deciso di stendere un cavo sottomarino fra L'Inghilterra e gli Stati Uniti per collegare telegraficamente le due Nazioni. Ma subito si evidenzio' la grande differenza , un conto erano le 24 miglia che separavano l' Inghilterra dalla Francia  e le 1600 miglia marine che separavano nel tratto piu' breve la Gran Bretagna dagli Stati  Uniti.
13
Il primo tentativo fu fatto nel 1857 a stabilirlo fu la appena costituita Atlantic Telegraph Company.
Il cavo consisteva in fili di rame ( trefoli ) attorcigliati fra loro atti a formare un singolo nucleo di rame avvolto da tre strati di gutta perca, la guaina di protezione del cavo s. era fatta in modo tale che se si deteriorava il primo strato gli altri due strati assicuravano ugualmente l'isolamento elettrico del conduttore elettrico dall'acqua di mare.
14
Nessuno sembrava aver considerato il peso finale del cavo sottomarino impiegato per attraversare l'Oceano Atlantico, il peso complessivo del cavo sarebbe stato di 2500 tonnellate il quale fu diviso ed imbarcato su due navi da guerra ( velieri ) L' Agamennone ed il Niagara messe a disposizione rispettivamente dal Governo Inglese ed Americano.
15
I vascelli salparono assieme dalla localita' di Valentia Harbour a Sud Ovest della costa Irlandese facendo vela per il centro Atlantico dove fu fatta la giunta al cavo sottomarino, dopodiche' fecero vela per direzioni opposte calando ognuna lo spezzone di cavo che aveva montato su di un'enorme rullo che si srotolava depositando il cavo s. sul fondo del mare, dopo che le due navi si erano allontanate in direzioni opposte ed avevano gia' percorso 335 miglia marine sulla Agamennone il rullo iniziio a srotolarsi troppo velocemente forse per la troppa velatura alzata, l'addetto al freno cerco di frenare il rullo che si srotolava ma il cavo ando' in forte trazione fino a spezzarsi lo spezzone che era immerso cadde in mare e non pote' piu' essere recuperato questo avveniva il 6 Agosto 1857 come e' citato sul giornale di bordo dell' Agamennone la stessa nave dovette fare ritorno in Irlanda interrompendo la posa del cavo s. e rimandare il tutto ad altra data.
16
Il secondo tentativo di stendere un cavo sottomarino sui fondali dell'Atlantico fu compiuto con successo nel Giugno 1858. La scelta fu la stessa le due navi dovevano incontrarsi nel mezzo dell' Oceano Atlantico unire i due terminali dei cavi montati sulle due navi immergere il tutto e proseguire in direzioni opposte questa operazione di incontro fu ostacolata da una furiosa tempesta superata questa bufera il tutto prosegui regolarmente, erano stati adottati accorgimenti per non cadere in errori fatti precedentemente. Il 16 Agosto 1858 furono raggiunti gli opposti estremi furono raggiunte le seguenti localita' Newfoundland in Nord America e Valentia in Irlanda distanti fra loro 3782 KM.
La Regina Vittoria inviera' un telegramma al Presidente degli Stati Uniti Buchaman via cavo ( che impieghera' solo 16 ore per essere recapitato ) per congratularsi della impresa riuscita.
17                         
Alcune settimane dopo ( il cavo s. steso nel 1858 ) cesso' di funzionare, non si potevano ne ricevere ner trasmettere messaggi, la causa del guasto era sconosciuta dopo un percoso di 2350 miglia marine o 3782 KM di cavo sottomarino il segnale ricevuto era debolissimo ed occorrevano strumenti molto sensibili per rivelare la corrente elettrica che scorreva nel cavo, prima del guasto si aveva un segnale di notevole ampiezza adesso invece era quasi a livello zero.
 
Si penso' di aumentare la tensione fino a 2000 volt per compensare la notevole resistenza hommica opposta dal cavo s. data la  sua notevole lunghezza. Ma quello di elevare la tensione forse procuro' piu' danni che benefici procurando definitivamente la interruzione del cavo sottomarino probabilmente si fuse il sottile cavo  di rame del cavo stesso.
18
La pubblica opinione abituata ormai ( anche se per poco tempo ) a mandare e ricevere telegrammi via cavo s. attraveso L'Atlantico si trovo' privata da un giorno all'altro
di questo utile servizio e inizio a rumoreggiare ed inveire contro la Atlantic Telegraph Company. Con questo nuovo fallimento era ancora piu' difficile trovare chi volesse finanziare una nuova stesura di un cavo sottomarino attraverso L'Atlantico. Trovare un nuovo finanziatore sarebbe stato come trovare una miniera di Diamanti in quanto una volta sostenuta la spesa del costo e della posa del cavo gli utli per la societa' che gestiva il cavo s. erano piu' che buoni.
19
                         TOWARD  SUCCESS
                          ( verso il  successo )
 
Un'altro tentativo di stendere un cavo sottomarino attraverso L'Atlantico si ebbe nel 1865. Durante il tempo passato era stato progettato un cavo s. molto piu' robusto ed elettricamente piu' efficiente di quello usato nel 1858. Fu costruito un cavo per uso sottomarino della lunghezza di 2600 miglia per un peso complessivo di 7000 tonnellate. Questo nuovo cavo presenntava in se un nuovo problema l'eccessivo peso totale in quanto questa volta si era deciso di impiegare un' unica nave per stentdere il cavo sul fondo del mare questo anche per evitare giunte intermedie che potevano essere origine di guasti.Per caricare tutto il cavo s. fu scelto il grande veliero da guerra  Great Eastern.
20
Le speranze erano grandi quando la Great Eastern da Valentia Harbour in Irlanda alzo' le numerose vele e salpo le ancore per fare rotta verso Newfoundland in Nord America,il cavo s. si stava srotolando da l'enorme rullo e si stava adagiando sul fondo del mare, dopo 1300 miglia marine percorse il segnale di prova ricevuto  da Valentia era perfetto,purtroppo doveva succedere un'altro incidente nel manovrare la posa del cavo s. questi si e' spezzato ed e' caduto in mare.
21
Intrepido l'equipaggio dopo numerosi tentativi di recuperare il cavo che spezzandosi era finito in mare in fine utilizzando dei rampini riuscirono a portare in superficie la testa del cavo spezzato, non fu possibile caricarlo a bordo dato l'eccessivo peso ed anche perche' la nave era attrezzata per la posa del cavo s. e non per il recupero. La Great Eastern fara' ritorno in Irlanda da dove era partita con il resto del cavo a bordo e  dopo aver assicurato la testa del cavo s. recuperato ad una boa galleggiante con l'intento di recuperare il cavo s. immerso in mare in un secondo tempo.
22
Siamo nel 1866 e in questo anno e' stato fatto un'altro tentativo e varie modifiche sono state apportate sulla Great Eastern onde evitare di commettere gli errori del passato, altre 2000 miglia di cavo s. erano stati caricati sulla Great Eastern e quest'ultima salpera' nuovamente da Valentia un venerdi del 13 luglio 1866 con i migliori auspici di una buona navigazione.Occorsero 14 giorni di navigazione per rilasciare in mare il cavo s. e arrivare cosi alla localita' di Newfoundland dove era gia' stata portata la precedente linea telegrafica sottomarina.
 
Fu lincata la linea telegrafica sottomarina con la citta' di New York, ora l'Inghilterra era di nuovo in comunicazione via cavo sottomarino con gli Stati Uniti.
23
Non contenta di questo trionfo la Great Eastern gira la prua e alza le vele facendo rotta per il centro dell'Atlantico dove era stato ancorato alla boa lo spezzone di cavo s. caduto in mare nel 1865.Recuperato il cavo fu fatta la giuntura a regola d'arte e la Great Eastern dal centro Atlantico fece di nuovo rotta per Newfoundland e dopo aver srotolato tutto il cavo che aveva a bordo adesso gli Stati Uniti e L'Inghilterra avevano a disposizione non una ma due linee in cavo sottomarino.

Bibliografia e traduzione dall' inglese da "of telegraph office" a cura di IK8JZK
op. Ruggero Napoli. Un caro saluto a tutti i lettori del Radiogiornale Ciao Paolo 73.
 
 
       La nave posacavi Great Eastern
 
                         
           Pur navigando a vela riuscivano a stendere i cavi
                 telegrafici sul fondo dell'Oceano Atlantico
 
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       Attivazioni SOTA durante
il QRP DAY del 13 e 14 Luglio 2002
 
Spedizione Call              Cima     Regione       Bande Attivate    
 
ARI Bergamo IK2NBU-IK2AHG-IK2HNG    LO-004 Misma   Lombardia       10-18-24-50-144
 
ARI Erba IW2EEX         LO-020 Grignetta   Lombardia        144
 
ARI Erba IW2EEX         LO-021 Cornizzolo   Lombardia        50
 
ARI Sanremo I1BAY-I1NVU         LG-001 Saccarello   Liguria   7-14-21-50-144
 
ARI Ivrea I1ABT          PM-002 Cavallera   Piemonte      14-18-144
 
ARI Senigalia I6ASH          MC-008 San Vicino   Marche  ALL HF-50-144  
 
SOTA  IW1ARE         PM-009 Frassati    Piemonte  50-144-432 FM
 
I QRP # 309 I0SKK          AB-009 Cefalone       Abruzzo  7-50-144
 
 
Altre spedizioni sono state segnalate su cime montuose non ancora referenziate dal programma SOTA o in Regioni per le quali è vacante il Manager Regionale, ci riserviamo quindi di verificare le attivazioni eseguite.
 
Informazioni dettagliate sul sito:   www.aribg.it/sota
 

Buon QRP DAY a tutti i partecipanti !

73' de IK2NBU Arnaldo Bollani
 
I QRP CLUB A.R.I  #  001
 
Manager SOTA Italia
 
 
Da: "ik2nbu" <ik2nbu@inwind.it>
 
SOTA e QRP NEWS
 
Ciao Amici del QRP,
 
Il programma Summit On The Air, partito in ITALIA lo scorso 13 e 14 Luglio ha riscosso un buon successo nonostante il meteo pessimo in molte regioni Italiane, tutte le info ed aggiornamenti, le foto e le relazioni sono ON LINE su :
 
www.aribg.it/sota
 
Segnaliamo inoltre l'attivazione questa Domenica 21 di una cima SOTA da parte degli instancabili I1BAY ed amici di Sanremo, saranno attivi in 7-14 e 144 MHz, dalla Liguria in LG-004 Cima GRAI ovviamente in QRP ! Ottimo il sito ARI Sanremo che dedica al SOTA una completa descrizione di tutte le cime Liguri, con foto e percorsi di avvicinamento circonstanziati:
 
www.arisanremo.it
 
Per i loog dei collegamenti fatti sia dagli attivatori che dai cacciatori SOTA, inviateli direttamente al sottoscritto, ed in copia ai manager regionali di riferimento, stiamo infatti pensando ad un diploma SOTA Italiano e gestito direttamente dalle Sezioni ARI sostenitrici del programma e dal I QRP CLUB A.R.I. I commenti ricevuti da tutta Italia sono stati molto lusinghieri, per Settembre avremo anche la Campania in lista SOTA grazie al nuovo manager IZ8DSX Luigi.
 
Buona estate e QRP a tutti !
 
73' de Ik2nbu Arnaldo
 
I QRP CLUB ARI # 001
Manager SOTA Italia
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Mostra di Moncalvo VI edizione
 
 
MOSTRA  SCAMBIO  DEI  RADIOAMATORI VI EDIZIONE

"...il mercatino e ' dei partecipanti..."
 
SABATO 14 SETTEMBRE 2002,  SOTTO  L’AMPIO PORTICATO
DELLA  PIAZZA CENTRALE DI MONCALVO (ASTI)
 
PATROCINATO DALLA CITTA' DI MONCALVO, E DALLE ASSOCIAZIONI:  ARI  SEZIONI DI:
ALESSANDRIA, ALPIGNANO,  ASTI, CASALE,  MONCALIERI,  MONDOVI', OVADA, RIVALTA, 
ROSTA, RIVAROLO ; DALL'A.I.R. ; DAL   CLUB ANTICHE RADIO MAGAZINE, DALLA
COLLINS COLLECTORS ASSOCIATION USA E DALL'ASSOCIAZIONE  RADIOAMATORI  DISABILI 
IN AMBIENTE PRIVO DI BARRIERE ARCHITETTONICHE:LA MOSTRA E' RISERVATA A SWL E
RADIOAMATORI, A  COLLEZIONISTI DI: RADIO D'EPOCA E RADIO MILITARI , PER LO
SCAMBIO TRA PRIVATI DI RADIO, COMPONENTI, ANTENNE, E TUTTO QUANTO E' INERENTE
ALL' HOBBY RADIOAMATORIALE. IN TALE OCCASIONE  VERRA' INSTALLATO A CURA DEGLI
ORGANIZZATORI  UN BANCO PROVE PER LE  APPARECCHIATURE .
ESSENDO AL COPERTO LA MANIFESTASTIONE SI TERRA' ANCHE IN CASO DI PIOGGIA
INGRESSO LIBERO CON IL SEGUENTE ORARIO: ORE 7.30 PER I PRIVATI ESPOSITORI, E  
DALLE ORE   9.30 E SINO ALLE ORE  17.30 PER I  VISITATORI.
PER ARRIVARCI: AUTOSTRADA A21, USCITA CASELLO ASTI EST, DIRETTISSIMA PER
MONCALVO FREQUENZA  MONITOR  145.350 FM
 
GLI ORGANIZZATORI  :
I1BIN            UMBERTO
I1FEJ            FRANCO           
IW1FBR           MASSIMILIANO
I1BAW            ROBERTO    
 
73 A TUTTI,
ENTRO IL 10 SETTEMBRE  2002 LA PRENOTAZIONE E' OPPORTUNA PER CHI ESPONE,
E' NECESSARIA PER CHI INTENDA PARTECIPARE AL PRANZO CON MENU' RATTERISTICO DEL LUOGO.
 
E-MAIL: iw1fbr@tin.it
        i1baw@yahoo.it
 

PER INFORMAZIONI :
TELEFONARE         368-3800271
                              333-6147723   
(SOLO ORE SERALI)
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Da: "elio" <is0agy@iol.it>
 
Contest delle Sezioni 432/Up 2002- RESULTS
 
 
CATEGORIA 2A  *  432 Mhz Stazione Fissa Licenza Ordinaria       
       
NUM. NOMINATIVO PUNTI CODICE SEZIONE DX NOTE 
       
1 IK4ADE     1.010.744 5002 PRATO S57LM  
2 I4AMD     464.626     4801 RAVENNA OE3XXA  
3 IK0VWO     282.940     201 RIETI IW1FXZ/I1  
4 I5WBE     271.920     5006 VINCI IK1PJU  
5 IK1PJU     169.621 1302 BIELLA IK0VWO  
6 I4EWW       153.414 4203 SCANDIANO IZ0EUI  
7 I3PVB     119.853 3005 MARCON IW1FXZ/1  
8 IK3XTY     97.474 3701 VERONA IK1XPD/1  
9 IK3SHP     93.400 3005 MARCON IW1FXZ/1  
10 I3MMB     67.428 3103 MONTEBELLUNA IK1XPD/1  
11 I4SEH     64.840 4302 FIDENZA IK0VWO
12 IN3KLQ     42.614 3806 PRIMIERO IK1XPD/1
13 IZ2DQD     42.552 2203 ERBA IK0VWO
14 IK2ZVU     22.890 2010 LISSONE I4AMD
15 I1SCL     22.662 1802 SAN REMO IK0VWO
16 IZ0DOF     18.910 OOO4 TIVOLI I2ADN/4
17 IZ3APL     16.984 3005 MARCON IK5AFJ/5
18 IZ3EIJ     12.928 3601 VICENZA I5BLH
19 I5FQI         11.421 5006 VINCI I1SCL
20 IK5BHP     10.926 5006 VINCI I1SCL
21 IK2YSJ          9.036 2001 MILANO I4AMD
22 I5BFD          7.756 5006 VINCI IN3HXR/3
23 I0VWV          6.976       OOO4 TIVOLI IK5BLH/5
24 IK0TUK          3.270 OOO4 TIVOLI IK4ADE
25 IZ8DWL     2.632 8803 VIBO VALENTIA I8SGS
26 IK8YFU     1.028 8804 PIZZO CALABRO IT9NGN
27 IK0YMZ     1.014 OOO6 GENZANO I0HJN/0
28 IK5VHU     444 5002 PRATO IZ5DWF/5
29 I0AKP         504 OOO1 ROMA IK0VWO
30 IK5VHU     444 50002 PRATO IZ5DWF/5
31 IK0DWN         228 OOO6 GENZANO IZ0EUI/0
     
 
CONTROL LOG IK0MID LOG MANCANTE TUTTI I DATI SEZIONE E CALCOLI     
CONTROL LOG I0JXX     
   
     
CATEGORIA 2/B  *  432 Mhz Stazione Portatile Licenza Ordinaria     
     
NUM. NOMINATIVO PUNTI CODICE SEZIONE DX
     
     
1 I2ADN/2         762.244 2201 COMO IZ0DBO/0
2 IK1XPD/P 663.734 1001 TORINO IK0VWO
3 IK5AFJ/5 548.196 5006 VINCI S52WC
4 IK0BDO/0 477.920 OOO6 GENZANO IZ2DJP/2
5 IK4WKU/4 418.651 4101 MODENA IW1FXZ/1
6 I5BLH/5     374.136 5006 VINCI IV3MPI
7 IK3SSU/3 204.232 3602 THIENE IK0BDO/0
8 IZ0EUI/0 154.774 OOO4 TIVOLI IW2MXY
9 I0KNQ/0         145.656 OOO6 GENZANO I2ITH
10 IK0RMR/0 135.320 OOO6 GENZANO I2ITH
11 IZ5AGZ/5 115.920 5006 VINCI IV3GAP/3
12 IK1KLQ/1 108.175 1003 MONCALIERI I5BLH/5
13 I0HJN/0     47.463 OOO6 GENZANO IZ2DJP/2
14 I5HQG/5         30.324 5006 VINCI IW3HVG/3
15 IZ5DWF/P 28.800 5601 PISA IW3HVG/3
16 I3YYY/3         24.332 3701 VERONA IK1XPD/1
17 I0IFO/0         16.600 OOO4 TIVOLI I2ADN/4
18 IK5CFG         13.401 5006 VINCI I2ITH
19 IZ3EIJ/3 12.928 3601 VICENZA I5BLH/5
20 IK3PCZ/3 8.344 3602 THIENE IW6DAK
 

CATEGORIA 2/C  *  432 Mhz Stazione Fissa Licenza  Speciale      
      
NUM. NOMINATIVO PUNTI CODICE SEZIONE DX NOTE
      
      
1 IW2NBL     214.528 2501 BRESCIA IK0VWO 
2 IW3HXI     73.647 4501 ROVIGO IW1FXZ/1 
3 IW2MXY     54.720 2003 MONZA IK0VWO 
4 IW2EFF         42516 2201  I4AMD 
5 IW2HUS         32657 2203 ERBA IK4ADE 
6 IW3HVF         29932 3602 THIENE IK1XPD 
7 IZ5DWF     28800 5602 PISA IW3HVG/3 
8 IW0DGL     24624 OOO6 GENZANO IK4ADE 
9 IW0GSV     11528 OOO4 TIVOLI I2ADN/2 
10 IW2NEF     9436 2202 LECCO I4LCK74 
11 IW1FXT     4431 1206 ALBA IK2IID/2 
12 IW0GEY         4015 OOO1 ROMA IK4ADE 

 
CATEGORIA 2/D  *  432 Mhz Stazione Portatile Licenza Speciale      
      
NUM. NOMINATIVO   PUNTI CODICE SEZIONE DX NOTE
      
1 IW1FXZ/1 245.540 1006 CANAVESE   IZ0EUI/0 
2 IW3HYE/3 231.420 3603 BASSANO G  I0KNQ/0 
3 IW5DPF/5 197.954 5007 SCANDICCI  IV3MPI 
4 IW3HHN/3 174.015 6445 THIEN   I0KNQ/0 
5 IW5DVO/5 143.312 5006 VINCI I0KNQ/0 
6 IW6DAK/6 127.080 6101 PESARO IZ2DJP 
7 IW2EFF/2 42.516 2201 COMO I4AMD 
8 IW0EBR/0 27.852 OOO4 TIVOLI I5WBE 
9 IW3HVV/3 26.715 3602 THIENE IW6DAK/6 
10 IW3GYG/3 23.370 3701 VERONA 246
11 IW1EVQ/1 21,648 1203 MONDOVI' IK2IID/2
12 IW3HTT/3 21.461 3103 MONTEBELLUNA IW6DHK/6

 
CATEGORIA 3/A *  SHF Stazione FISSA 1,3Ghz      
      
NUM. NOMINATIVO PUNTI CODICE SEZIONE DX NOTE
1 IK4ADE          42322 5002 PRATO IV3GAP 1,3 GHZ
2 I3PVB     4080 3005 MARCON IK4ADE 1,3 GHZ
3 I3MMB     4046 3003 MONTEBELLUNA I4LCK/4 1,3 GHZ
4 I5WBE     3405 5006 VINCI I1SCL 1,3 GHZ
5 I1SCL     2157 1802 SAN REMO IW5DPF/5 1,3 GHZ
6 IW1FEQ     978 1301 VERCELLI IK1MLB/1 1,3 GHZ
7 I0VWV         185 OOO4 TIVOLI I0FHZ 1,3 GHZ
8 I0AKP         79 OOO1 ROMA IK0VWV 1,3 GHZ
 
CATEGORIA  3/A *  SHF Stazione FISSA 10 Ghz      
 
9 I4JCS         454 4102 CARPI I3CLZ/3 10GHZ
 
CATEGORIA 3/B *  SHF Stazione Portatile  
      
NUM. NOMINATIVO PUNTI CODICE SEZIONE DX NOTE
1 IW3HHN/3 22802 3602 THIENE IW5DPF/5 1,3 GHZ
3 IK3SSU/3 10134 3602 THIENE IW5DPF/5 1,3 GHZ
4 IW5DPF/5 8616 5007 SCANDICCI I1SCL 1,3 GHZ
6 IW3HVV/3 7128 3602 THIENE IW5DPF/5 1,3 GHZ
7 IZ2CPS/2 7126 2401 BERGAMO I4CVC 1,3 GHZ
8 IW2MXY/2 1779 2002 MONZA I4CVC 1,3 GHZ
9 IW5DVO/5 1372 5006 VINCI I2ITH 1,3 GHZ
10 IK0RMR/0 1284 OOO6 GENZANO I0FHZ 1,3 GHZ
11 I0KNQ/0 1188 OOO6 GENZANO I00FHZ 1,3 GHZ
12 I1KFH/1 978 1301 VERCELLI IK1MLB/1 1,3 GHZ
 

CATEGORIA 3/A *  SHF Stazione Portatile    2,3GHZ
 
1 I3ZVN/3 326 3602 THIENE I4CVC I4CVC
 

CATEGORIA 3/A *  SHF Stazione Portatile    5,7GHZ
 
1 I3ZVN/3 831 3602 THIENE I4CVC 
2 IW3HTU/3 226 3602 THIENE I3OPW 
 

CATEGORIA 3/A *  SHF Stazione Portatile    10GHZ
 
1 I3CLZ/3     3654 3602 THIENE I4CVE 
2 I3ZJL/3     2272 3602 THIENE I4CVC 
 

CATEGORIA 3/A *  SHF Stazione Portatile    24GHZ
 
1 I3ZJL/3     227 3602 THIENE I4CVC 
2 I3CLZ/3     78 3602 THIENE I3OPW 
 

CLASSIFICA GENERALE  VHF-UHF SHF CONTEST SEZIONI 2002   
 
CODICE SEZIONE     SOMMA FINALE 
 
5002 PRATO         11.758.099 1 CLASS. CENTRO
5006 VINCI         8.132.544 
1001 TORINO         4.936.516 1 CLASS. NORD
2201 COMO         3.693.844 
OOO6 GENZANO         3.339.676 
4101 MODENA         3.073.580 
3602 THIENE         3.053.626 
O601 PERUGIA         2.126.458 
1701 SAVONA         2.109.192 
4801 RAVENNA         1.858.504 
3005 MARCON         1.836.521 
O201 RIETI         1.703.709
1303 TRIVERO         1.663.808
3603 BASSANO DEL GRAPPA 1.603.843
2501 BRESCIA         1.582.941
5007 SCANDICCI 1.421.733
2203 ERBA         1.392.207
3301 UDINE         1.260.476
OOO4 TIVOLI         1.204.980
1302 BIELLA         1.164.182
3801 TRENTO         1.150.855
3803 ROVERETO 1.024.920
2204 LOMAZZO         1.021.560
1006 CANAVESE 982.160
3403 GRADO         817.645
OOO1 ROMA         815.452
4203 SCANDIANO 726.736
2010 LISSONE         722.194
3701 VERONA         698.166
1503 CASALE M.TO 677.520
4302 FIDENZA         641.192
5102 MONTECATINI TERME 592.680
6101 PESARO URBINO 584.320
4401 FERRARA         443.989
2202 LECCO         441.837
1003 MONCALIERI 432.700
3103 MONTEBELLUNA 428.198
1007 ALPIGNANO 423.788
4001 BOLOGNA         352.868
5701 LIVORNO         351.012
4601 MANTOVA         324.240
2002 MONZA         310.836
4501 ROVIGO         294.588
2802 OMEGNA         275.145 
1301 VERCELLI 238.730 
OOO9 OSTIA         238.626 
3401 TRIESTE         203.651 
3901 BOLZANO         189.720 
3806 PRIMIERO 173.651 
5601 PISA         129.991 
6001 ANCONA         115.480 
8803 VIBO VALENTIA 113.615 1 CLASS. SUD
O603 SPOLETO         107.699 
1010 RIVALTA         105.792 
1802 SAN REMO 103.590 
3601 VICENZA         101.500 
1203 MONDOVI' 95.612 
2805 VERBANIA 60.890 
3902 MERANO         58.009 
3501 PADOVA         57.500
3404 MONFALCONE 53.616
2401 BERGAMO         42.756
2001 MILANO         36.144
8011 POZZUOLI 32.440
1206 ALBA         30.814
O1O1 VITERBO         29.256
2005 SETTIMO MILANESE 16.980
5501 LUCCA         12.790
3001 VENEZIA         12.440
8804 PIZZO CALABRO 6.502
3303 PORDENONE 4.905
4102 CARPI         2.724
 

TOTALE DI 72 SEZIONI PARTECIPANTI  
 
Grazie a tutte le Sezioni ARI con i loro Soci partecipanti al Contest.
 
Best 73 de is0agy Ampelio Elio Jose, Contest Manager 432/Up 2002
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Da: "G. Caprara" guycaprara@pcg.it
 
ARI: COMMENTI ALL'ASSEMBLEA 
                         DI MILANO
 
 Cari amici,
vi trasmetto i commenti degli amici della Sez. ARI di Milano sull'Assemblea
Generale ARI tenutasi il 6 Luglio scorso a Milano.
 
73s de
Gaetano (Guy) Caprara IØHJN
Presidente Sez. ARI di Genzano
E-Mail: i0hjn@arrl.net
Web: http://www.pcg.it/arigenzano
Alternate E-Mail: guycaprara@pcg.it
 
Abbiamo seguito per voi l'Assemblea Ordinaria 2002 della nostra Associazione
 
Avevamo invitato il maggior numero possibile di Associati alla Riunione che si è tenuta oggi presso l'Auditorium della scuola che ospita la Sezione ARI di Milano. Nessuno è venuto a parte qualche caro amico da Roma, dalla Sardegna e da altre parti. Ci aspettavamo un'assemblea ordinaria ovvero una riunione, un momento di riflessione comune che potesse dire qualcosa in merito alla persistente situazione.

Speravamo che si potesse discutere della figura del Radioamatore e delle strategie da perseguire per poter alleviare la crisi della nostra Associazione. Speravamo di poter ascoltare qualche intelligente riflessione da parte di qualche delegato.
 
Speravamo anche che i vocicchi delle "malelingue" potessero trovare una qualche conferma nelle votazioni del consuntivo di bilancio (esercizio2001) e del preventivo per l'anno 2002 (si badi bene: presentato dopo che sono passati più di 6 mesi dall'inizio dell'esercizio corrente e con almeno 2 mesi di ritardo rispetto le raccomandazioni statutarie).
 
Ci aspettavamo che i soliti che parlano parlano e parlano ancora nell'orecchio di quello, nell'orecchio di quell'altro (scusate. si voleva dire: che sparlano secondo necessità di quello e di quell'altro) avessero un minimo di carattere per poter elevare le proprie posizioni, i propri convincimenti e, semmai ne avessero, le proprie proposte magari proprio dal palco della riunione.
Si è invece assistito alla lettura, da parte del Presidente, di una piatta relazione morale, della votazione del consuntivo e preventivo di bilancio.
Signori è bene che se ne prenda atto: sono tutti d'accordo: consuntivo 2001 votato all'unanimità e preventivo 2002 votato da tutti tranne che dal CR Lombardia e Toscana.
 
A tutto questo ha fatto, appunto, gradita eccezione il Presidente del CR Lombardia. Chi ci segue sa benissimo che non siamo stati teneri nei suoi confronti (e sia ben chiaro non lo saremo in futuro se ce ne darà adito…) dunque quanto scriviamo ci fa estremo piacere. I2MUH, Francesco Melloni è stato l'unico a votare contro il preventivo di bilancio (CR Toscana astenuto tutti gli altri l'hanno approvato)    non tanto per i conti (nella riunione 2001 furono esaminati con molta maggiore attenzione…) quanto perché risulta essere un preventivo tecnico che non risponde alle necessità di una Associazione come la nostra. Non esistono idee non c'è progettualità. E siamo perfettamente d'accordo Ma Francesco ha anche sollevato alcune richieste di delucidazioni al direttore di RR in merito a alcune voci d'uscita ARI e/o Ediradio. Noi stessi dalla NL avevamo chiesto chiarimenti, eravamo trasecolati nel leggere in un forum su Internet, a firma di qualcuno ben informato, dei compensi che lo stesso direttore avrebbe percepito.  Dunque si conferma (anche se in misura lievemente inferiore) quanto esposto. Altri aspetti sono emersi, tra l'altro; in qualche modo siamo perplessi per le notizie che abbiamo appreso e per l'atteggiamento  dell'assemblea che ha approvato (esclusa, si è detto, la Lombardia).
 
Abbiamo preso nota di tutto, siamo curiosi di leggere  il verbale della riunione; confermiamo sin d'ora che tutto quello che è stato ascoltato sarà oggetto di attenta riflessione e, se del caso, di interessanti sviluppi. Ah, dimenticavamo: c'erano anche i "dittatori"! Proprio quelli di cui Ambrosi ha voluto scrivere così amabilmente su RR. In particolare IK1YLO, Alberto ha risposto con il giusto tono a certe affermazioni  "infelici"la speranza è che il "direttore" di RR, quando in futuro si cimenterà su simili temi, si faccia consigliare da qualcuno, magari dal direttore
di Ediradio.
 
insomma una riunione che ci ha lasciato l'amaro in bocca.
Non facciamo ora un report con i risultati delle varie votazioni, potrà essere un prossimo articolo.
Certo che nulla di rilevante è scaturito e chi di voi se ne è andato al mare, o in collina vero Gilberto???… ha fatto la scelta giusta.

Nella prossima NL alcune info relative al "pasticcio" delle schede elettorali,  qualche approfondimento e per concludere un'interessante interrogazione parlamentare che riguarda l'ARI!
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Da: "Roberto" <iw8erk@libero.it>
 
In questa fase legislativa molto incerta per noi OM, leggete questa notizia tratta dal GENZANO BOLLETTINO DI LUGLIO; vi renderete conto che qui in Italia , ho siamo nella fase preistorica, o loro sono nel futuro fantascentifico!!!
Buona lettura a tutti e meditate!
 
LICENZA IN 90 MINUTI: un sogno?
 
 Per noi certamente si.
Se diamo una occhiata al di là del confine del nostro orticello ci accorgiamo che associazioni Radioamatoriali di altri paesi hanno fatto delle conquiste che a noi appaiono da extraterrestri. La FCC Americana ha da tempo in atto un sistema computerizzato che consente di immettere on- line i risultati degli esami dei Radioamatori. I primi test hanno condotto alla emissione delle relative Licenze in 52 minuti Il Sistema accetta la sottomissione dei risultati degli esami da parte dei Coordinatori autorizzati alla mezz'ora di ogni ora. L'effettivo lasso di tempo intercorrente fra l'esame e la disponibilità della Licenza dipende da quanto sollecitamente i risultati vengono immessi nel Sistema. L'FCC ha stimato un tempo di elaborazione medio di 90 minuti influenzabile
dal volume di dati immessi. Gli estremi della Licenza sono poi visibili sul sito Web dell' Universal Licensing System http:// www. fcc. gov/ wtb/ uls.
-------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "Angelo Pacorig" <anpacor@libero.it>
A: "Paolo Mattioli" <paolo.mattioli@tin.it>
Oggetto: Radiogiornale
Data: martedì 2 luglio 2002 21.13
 
Ti spedisco il mio primo articolo, contando che abbia un titolo fisso e che possa continuare a scrivere ogni volta che esce " Radiogiornale ".
 
------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Da: "Novellino Giuseppe" an88@inwind.it
 
Chi vuol collegare l'Isola d'Elba
             IK5WWA/IA5 ?
 
 
Ciao Paolo,
spero che tu stia bene nonostante quello che hai passato ultimamente.
Comunque la notizia è questa:chi è interessato ad avere un collegamento con l'Isola d'Elba cercatemi: sarò attivo dall'isola dal 15 luglio al 15 settembre ( a periodi non fisso - per ora sarò dal 15.7 al 21.7 ) su tutto l'hf ( le 5 bande 10.15.20.40.80 e forse i 6 metri ), sperando anche le v e le Uhf

Ciao a tutti: qsl via bureau o via diretta ( questa con contributo ) ciao a tutti
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Da: "Giovannino" <ligiov@libero.it>
 
TASSA LICENZE DI RADIOAMATORE
  truffa legalizzata o legalità truffata?
 
 
Ciao Paolo..
Sono Giovannino IK3QAO,e volevo esprimere il mio disappunto per quanto mi è capitato nel rinnovo della licenza scaduta il 31 Marzo 2002 a causa dell'osservanza delle scadenze al momento della domanda di rinnovo inoltrata nel mese di Dicembre 2001..
In quel lontano mese del  2001 erano in vigore le domande di rinnovo licenze,ora convertite in autorizzazioni,con le modalità che mi imponevano di trasmettere al ministero delle comunicazioni oltre alle solite fotocopie anche una marca da bollo da £ 20000..Ricevetti come al solito di ogni rinnovo la risposta che tutto era a posto e che dovevo aspettare la solita fase di istruttoria della pratica...
Dopo lunghi mesi di aspettativa è arrivata finalmente la raccomandata contenente  la licenza e il certificato allegato di conversione in autorizzazione con validità fino al 31-12-2007,fino a questo momento niente di particolare,il fatto è però che mi hanno restituito anche la marca da bollo da 20000 lire all'epoca valida e ora non più senza un minimo cenno della medesima.Il valore bollato lo pagai al monopolio con moneta valida e ora mi viene restituito un pezzo di carta di alcun valore....
La mia rabbia non sono le 20000 lire ,ma l'aver pagato io per le loro inefficienze, ritengo un'appropriazione indebita che ho subito,solo per essere stato un modello di correttezza con chi purtroppo non lo è...
Altri amici OM che sono stati meno osservanti alle scadenze di me,inoltrando la domanda di rinnovo all'ultimo momento sono stati premiati  dal ministero in termini di celerità e senza alcuna spesa....
Mi rendo conto che non c'erano e non ci sono per niente gli esempi di onestà e rispetto delle regole, regole che mi è sempre più difficile capire e interpretare in questo caos legislativo...Regole che non sanno nemmeno loro come regolarsi,ma di una cosa sono certi, che a farne le spese saremmo sempre e solamente noi OM ..........
 
Un cordiale saluto.......73's.........Giovannino ........IK3QAO........
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------
SK
 
Da: "A.R.I. Sezione Versilia - Viareggio" <ik5orn@tin.it>
A: "I0PMW MATTIOLI PAOLO Roma" <paolo.mattioli@tin.it>
Oggetto: Necrologio
 
 
Salve Paolo,
In seguito al decesso del nostro Presidente I5TTY Giovanni Tonini, ti prego
inserire quanto segue nel prossimo numero di Radiogiornale:
 
É con profondo cordoglio che la Sezione ARI Versilia annuncia la scomparsa del suo Benamato Presidente avvenuta il 10/07/2002. Dopo breve malattia ci ha lasciato I5TTY Giovanni Tonini che per anni si è prodigato per la nostra Sezione, sempre in posizioni di primo piano. A quanti Lo hanno conosciuto e Lo hanno visto operare rivolgo l'invito ad un momento di raccoglimento. La Sezione è a disposizione di quanti volessero partecipare ad una donazione alla Fondazione Mayer di Firenze, in Sua memoria.
 
Giuliano Bonechi - IK5ORN
Segretario Sez. Versilia
 
Grazie ancora Paolo e best 73 de Giuliano - IK5ORN
 
------------------------------------
 
Da: "Elvio D'Incà Levis" <elvioiv3krw@libero.it>
 
Ciao Paolo carissimo,
anzitutto un caro saluto !!!!!!!!!
 
Poi voglio informarti che il giorno 7 luglio ci ha lasciato un Radioamtore "Doc".
Credo che molti colleghi abbiano avuto l'occasione di conoscerlo o quanto meno di contattarlo nel corso della sua lunga vita.
E' stato tra i fondatori della Fiera del Radiomatore di Pordenone, ed è sempre stato di esempio e di aiuto a tuti.
Credo che una segnalazione sul tuo ottimo Radiogiornale sarebbe opportuna.
Il suo nome LUCIO BRUNETTA ed il suo indicativo IV3CFC. La sua città PORDENONE.
 
                            Buone vacanze Paolo...................le vie del Signore sono infinite, e può anche capitare che noi ci si possa reincontrare.
Un abbraccio.
 

Elvio D'Incà Levis
vic.Selvatico 14/a
33170 PORDENONE
Tel. 0434.363742
Cell. 339.8833010
e-mail---->elvioiv3krw@libero.it
               praga90@hotmail.com
Home-page--->>> digilander.iol.it/pn782001
----------------------------------
 
Con profondo dolore vi comunico una brutta notizia, oggi abbiamo perso un amico,
 Luigi Zorzino I2COR ci ha lasciati.
Con lui se ne va un vero radioamatore oltre che nostro Presidente Onorario anche
nostro infaticabile maestro di esperienza e saggezza.
 
Vi comunichero' al piu' presto data e ora dei funerali.
 
73 de IK2TLA Roberto
Pres. Sez. A.R.I. Cremona
--------------------------------------------------------------------------------------------------
 
MERCATINO RADIOAMATORIALE
 
 
 
Da: "FRANCESCO PERLA" <francesco.perla@tin.it>

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Da: "Biagio" <diablo.b@tin.it>
 
salve sarei interessato a ricevere il tuo radiogiornale ,inoltre sarei interessato
vendo Icom ic 746 (1450 euro)+sm 20(180 euro) +sp21(100 euro)   come nuovo usato
pochissime volte
watmetro coaxial 81000(tipo bird ma con scala lettura piu' estesa
stupendo)come da manuale si possono usare tappi bird(250e)
diamond x 700h funzionante in perfette condizioni 210euro
alan cte x 510 mai installata nel vero senzo della parola 110euro
2 direttive 32jxx vhf 10mt di boom 16*16 elementi incrociati mai montatae
ancora imballo originale  350 euro
traliccio prosistel 15 mt lato 40 cm mai installato completo mast base per
plinto il tutto visibile controllabile. 1500 euro
inoltre 122mt di cavo inflex originale marcucci in bobbina originale mai
instalalto. 250 euro
4 connettori in argento per cavo tipo inflex 213 ecc non istallati ancora in
busta costano 50.000l'uno vendo tutti e quattro 60 euro
P.s il materiale che dico mai installato e' nel vero senzo della parola mai
installato percio' come da negozio 3403831238  iz8eli
 
diablo.b@tin.it
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Da: "Corrente Salvatore" <salvatore.corrente@manulipackaging.com>
 
VENDO veicolare 144   ICOM-ic-28-e   (137mhz-174mhz)  5-25Watt   105 euro
grazie   Salvatore 0771/614466     339/8845002  supersal@virgilio.it
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UTILI INFORMAZIONI
 
Il Radiogiornale
viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori che operano su
Internet. Tutti possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo
liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili
polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite
Internet, facendo pervenire i propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
indirizzo E-Mail, possono usufruire della nostra vasta Mailing List, che
comprende tutti i radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica,
inviandoci il testo (SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI) da spedire, che
provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato.
 
Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o
messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente
sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni
e qualsiasi coinvolgimento in merito.
 
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Altra Edicola telematica RADIOGIORNALE ON-LINE
Nel sito
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>
 
NUOVA EDICOLA DEL RADIOGIORNALE
Il Radiogiornale e' prelevabile, singolarmente in html
o compattato a 10 numeri per volta anche sul sito
 
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Alla edicola telematica "PIANETA RADIO"
www.pianetaradio.it  e-mail: pianetaradio@pianetaradio.it
si può sfogliare e prelevare il Radiogiornale, oltre a tanti
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