Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

Radiogiornale 78  
Marzo 2003 Periodico telematico indipendente
 
    
 
 
Sommario:
 
- I pionieri della radio (prima puntata);
- Regolamento radioamatori: i torti, le ragioni, le inutili polemiche;
- Novità per Radamato;
- Guardiamo al futuro della radio: Piano nazionale Larga Banda;
- Nuove mappe per UI_View;
- GATEWAY radio - Internet
- Firma digitale;
- Silent key:
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili informazioni.
 
 
 
 
 
 
Prima puntata
 
                   FRANCO MORETTI I4FP
        VITA E STORIA
 DI UN RADIOAMATORE
A FERRARA CULLA DEL RADIANTISMO ITALIANO
 
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a riassumere il contesto , altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo prolisso.
Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per rendere più interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del Ministero e la relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che oggi si ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle decametriche.
Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei pionieri radioamatori di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al radioamatorismo in Italia.
Si é  dato significato alla realizzazione di Radio Ferrara (che nei fatti si sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera d'Italia", regolarmente autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno avuto  un notevole peso nello sviluppo del paese.

 
 
 
Iniziamo la pubblicazione della storia del radiantismo italiano attraverso le vicende autobiografiche, impegnate e avventurose della vita del noto e carissimo amico, per molti di noi, Franco Moretti I4FP di Ferrara, città nella quale molto intenso fu l'impegno anche di altri illustri radioamatori. Attraverso questa storia potremo rivivere l'epopea dei primi radioamatori italiani, i loro sacrifici, i pericoli tra due guerre per poter fare "clandestinamente" il radioamatore. Da questa storia, che é la storia dei pionieri della radio, pensiamo che ognuno di noi abbia qualcosa da imparare in questa società dei nostri giorni caratterizzata dal consumismo sempre più sfrenato e dalla caduta degli ideali, compresi quelli radiantistici.

    Mi chiamo  Franco Moretti      e sono nato a Ferrara  il 30/08/1920  . Professione  attuale  Radioamatore .  Dopo  una vita di lavoro vorrei descrivere il mio primo incontro  con la   radio  e il suo mondo , che mi ha accompagnato  dalla giovinezza alla vecchiaia .
    Dei primi anni della mia vita ricordo  poco , ma un episodio mi è rimasto  impresso     Avevo cinque o sei anni , non ricordo bene, e frequentavo  le scuole elementari della mia città  in via Bersaglieri del Po . Una mattina ,durante  la lezione , entrarono in classe 
alcune signore  con grandi scatoloni e  ci chiamarono , uno alla volta, dietro  la   lavagna .
    Ci misero  un paio di pantaloncini grigio verde e una camicetta  poi alla  fine  la signora maestra  rivolta a tutti noi disse: Ora siete "figli della lupa" .
     La mia giovinezza trascorse nella più completa normalità , con le piccole manie  di  tutti i ragazzi  della mia generazione . Raccolta di francobolli , di pietruzze varie , trenino  elettrico  e cosi via .
     A 14 anni ,frequentando gli amici più intimi , visitai per la prima volta la casa  di Werter Cordiani  ( che poi diventò I1CC ) e rimasi affascinato dal lavoro del padre .
     Era un dipendente della società di distribuzione della energia elettrica  nella nostra città e costruiva apparati radio riceventi  per conto della sua Società , che poi venivano distribuiti ai  soci  della stessa .
     Era l'anno 1934 e gli apparati erano costruiti su di una tavoletta di legno  con gl zoccoli per le valvole  e gli altri componenti , avvitati  sulla base .     Gli zoccoli avevano , per ogni elettrodo , un morsetto a vite nel quale veniva  poi inserito il conduttore in rame nudo , di sezione quadrata.
     Tutto il montaggio veniva eseguito modellando i conduttori  con apposita pinzetta  per creare ad ogni capo del filo un anello da infilare poi nel morsetto degli zoccoli .  Anche i condensatori , le resistenze e gli altri componenti avevano morsetti a vite per fissarli  ai vari conduttori .
      Chiesi al papà di Werter se potevo ,dopo la scuola, frequentare  la  casa  e collaborare montaggio degli  apparati.     
Fui accontentato e quello fu il mio incontro con la radio : In seguito potei assistere  agli esperimenti di ricezione TV  con disco di Nipkov con un sistema  che il papa' di Werter ne  aveva  costruito  l'apparato . Era , per chi non ricorda , un sistema che  usava il disco in oggetto formato da una serie di fori con sequenza elicoidale e che veniva  posto di fronte ad una lampada al neon alimentata dal segnale proveniente da un ricevitore ad onde lunghe    
.     La stazione , che ricordo, era radio Londra .      Mi dicevano di guardare la finestrella di sezione quadrata , e di alcuni centimetri per lato , per vedere le immagini trasmesse da un teatro . In realtà , quella che  si chiamava immagine , era  una sorta di  visione   sfocata e prima di dettaglio .  Però il papà di Werter  ne era entusiasta .
       Dopo alcuni mesi  cominciammo a costruire una "radio trasmittente" . Quello  fu un gran giorno . Ne montammo due una per casa Cordiani  e una per me.
       Finita la costruzione e dopo avere fatto il … collaudo !! , portai a casa il mio  primo trasmettitore .
    
 
 
 
La mia prima antenna  era composta da un filo  teso nel mio terrazzo  che era situato  al terzo piano della mia abitazione .
    L'alimentazione  era  fatta con  una discesa  a 1/7  dal centro e la gamma di funzionamento  era quella dei 40metri – 7 Mhz .
    Il ricevitore , un apparato commerciale con la gamma delle onde corte  . Dato il traffico  di  radioamatori  , negli anni  1935 – 1936  , la selettività  era più che sufficiente  per un modesto traffico .
     Però  la polizia di stato venne a conoscenza della mia attività  e  con una visita domiciliare , trovarono la stazione e sequestrarono  tutto mettendo in   guai seri  mio padre .  Si risolse  con una salata  contravvenzione  .
     Poi  nell'anno 1937,  seguendo  le poche  pubblicazioni  relative alla radio d'amatore , trassi dalla rivista " L'antenna "  della casa editrice Rostro ,  uno schema  di trasmettitore  recensito da una pubblicazione americana , e mi misi di nuovo a costruire un altro apparato .
     Avevo  avuto alcuni cristalli di  quarzo  sulla frequenza  dei 7 Mhz.  e  approntai  l'oscillatore seguito da uno stadio driver e da una finale  di "potenza" che era un pentodo per radioricevitori .  Sempre seguendo  l'ottima rivista  citata mi  accinsi alla costruzione  del ricevitore .  Era  un sistema a circuiti accordati che si prestava come prima autocostruzione . La difficoltà era il reperimento  dei componenti necessari .   La gamma  di funzionamento  erano  i noti 40 metri  e però  , avendo costruito le bobine di ingresso a RF su zoccoli   di   valvole rotte, preparai anche  gli avvolgimenti per esplorare la nuova gamma , per me , dei  20
metri .
    Il tutto era alimentato da due alimentatori , uno per il ricevitore e l'altro per la parte trasmittente .
    Cominciai quindi  i QSO  con  altri radioamatori Italiani  e feci stampare  le mie  prime QSL .  Chiaramente non vi erano riportati  i dai personali e la città .
    Anche le QSL che ricevevo erano  senza identificazione , ma si era stabilito un giro di conoscenti che facevano da tramite  allo smistamento .     Le mie finanze non erano ingenti e un brutto giorno  si guastò  una valvola degli alimentatori .   Continuai i collegamenti scambiando  la valvola  raddrizzatrice  , con fazzoletto  dal TX all'RX , ma il calore si fece forte e in uno scambio  mi cadde la preziosa   80  , che tutti  gli OM ben conoscevano , e il QSO  ebbe termine .  Rimasi tutto un pomeriggio  nel negozio dei miei genitori implorando  le 20 lire per  acquistare una nuova valvola .  Ricordo che  la valvola costava appunto 20 lire ma la tassa  governativa era di ben 11  lire –
      Ho continuato  fino agli anni 39 migliorando gli apparati  e  stabilendo  sempre  nuovi  collegamenti, poi   iniziò  il  triste periodo della guerra  e tutta la mia stazione fu demolita     
 

 
Stazione tramittente di I4FP anno 1937. In alto a sinistra lo stadio RF a xtal banda 7MHz.
In basso a sinistra lo stadio modulatore in AM. Stadio finale RF con valvola tipo 47 potenza 5 Watt. Antenna filare a mezz' onda. Il tutto rigorosamente autocostruito!
 
continua
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                MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI 
                                                    DECRETO 11 febbraio 2003
Adeguamento della normativa tecnica relativa all'esercizio dell'attività radioamatoriale
                              ( Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24-2-2003) 
 

                          In margine al nuovo Regolamento sui Radioamatori

I TORTI, LE RAGIONI, LE INUTILI POLEMICHE

    Battute tutte le velleità monopolistiche - Uguali diritti per tutti i radioamatori!
 
Vista la disinformazione che si è fatta a proposito della nota questione dei ponti ripetitori, trasponder BBS e affini e quella degli SWL E LE NEGATIVE CONSEGUENZE CHE QUESTA DISINFORMAZIONE PUO' AVERE PER I SINGOLI RADIOAMATORI; visto che nessuno ha provveduto, come sarebbe stato d'obbligo, a correggere i propri ripetuti  errori comunicati  in varie occasioni; per una seria informazione rispettosa della verità, come è nostro costume, riportiamo senza commenti le pubbliche prese di posizione dell'ARI sugli argomenti in questione e gli articoli e allegati del recente Decreto Legge 11 febbraio 2003 che regolamenta l'attività radioamatoriale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2003. Dal confronto, si noterà che tra quanto affermato dall'ARI a suo tempo, non risparmiando nemmeno le offese personali  e la nuova Legge vi è una differenza a dir poco abissale in quanto sono state viceversa pienamente accolte le proposte tanto beffeggiate e osteggiate dell'estensore dei Fatti di cui si parla!
A questo punto delle due l'una: o si riconoscono i propri errori e si fa ammenda per le offese lanciate in modo disinvolto anche al rappresentante del Ministro, oppure si dichiara che tra quei mentecatti che "come da copione" sostenevano "cose assurde" circa i ponti ripetitori, c'è anche il Ministero delle Comunicazioni a partire dal Ministro Gasparri firmatario del Decreto Legge!
 
Non volendo infierire oltre, e non volendo lanciare peana di vittoria,  ci asteniamo da ogni altra considerazione, lasciando ai lettori la valutazione della vicenda, chiariamo soltanto, per chi non lo avesse ancora capito, che il monopolio dei ponti, trasponder, bbs, ecc. da parte delle Associazioni, poteva sussistere solo in regime di "concessione", ma con l'avvento della "autorizzazione" non vi é più nessun dubbio giuridico che i destinatari del diritto previsto dalla Legge, sono i radioamatori in prima persona, iscritti o non iscritti alle associazioni. Si consideri poi che la stragrande maggioranza degli OM italiani non é iscritta. Risibile appare poi il tentativo di cercare di monopolizzare gli SWL con la lusinga di concedere loro il nominativo di stazione, cosa che compete solo allo Stato e il nuovo regolamento é molto chiaro sulla questione in quanto, come sempre, sarà il Ministero delle Comunicazioni a rilasciare questi nominativi.
Ma non sarebbe meglio se anziche "bisticciare" e farsi una sterile concorrenza, si marciasse uniti, sia pure nella diversità, per migliorare ancora la situazione dei radioamatori italiani? Così come é oggi, visti anche i livelli organizzativi, appare sempre più una "guerra tra poveri"! 
 
 
DISSE L'ARI
 
           Fatti di cui si parla 3
"LA FARSA DI ROMA"
 

          Il giorno 30 dello scorso mese di ottobre avrebbe dovuto
aver luogo la riunione presso il Ministero delle Comunicazioni  con lo
scopo di affrontare i temi relativi alla nuova normativa.
          La riunione è stata rinviata in quanto i funzionari del
Ministero, a causa del limitato tempo avuto a disposizione, non erano
stati in grado di predisporre il materiale necessario, per cui la data
è slittata e la riunione è avvenuta martedì 13 novembre, con lo scopo,
come recita la lettera di convocazione, di "raccogliere elementi di
valutazione tecnica riguardanti il redigendo decreto ministeriale
previsto dall'emanando DPR ......".
          In altre parole, considerando che la nuova Legge già
approvata (testo pubblicato su Radio Rivista n°11) entrerà in vigore
all'inizio del prossimo anno, si trattava di concordare, seduti
attorno ad un tavolo, le richieste della categoria finalizzate alla
redazione di un regolamento attuativo che dovrebbe essere emanato in
tempi molto rapidi allo scopo di dare una facile applicabilità alla
Legge, ed una univoca interpretazione delle disposizioni in essa
contenute.
          Hanno partecipato alla riunione circa una quindicina di
persone di cui uno era il Consigliere dell'On. Ministro, due erano
funzionari dello stesso Ministero ed uno del Ministero dell'interno, e
gli altri in rappresentanza di un imprecisato numero di associazioni.
          Davanti a ciascuno dei presenti era stata predisposta una
carpetta con i documenti oggetto della riunione; vi era il verbale
della riunione precedente, una bozza di regolamento redatta a cura dei
funzionari presenti, il testo della legge che entrerà in vigore il 1°
gennaio, la bozza e la lettera di accompagnamento presentata dallo
scrivente (inviato in precedenza via internet alle Sezioni e
reperibile sul sito ARI) ed infine una bozza contenente sei articoli
su quattro facciate, la cui paternità è risultata sconosciuta.
          Quest'ultimo documento, a differenza degli altri che sono
stati completamente ignorati, è stato messo in discussione e con le
prime battute ha avuto inizio la farsa.
          Il dott. Luca Ferrara (Cisar), recitando la sua parte come
da copione, ha espresso la  incondizionata approvazione per
quest'ultima bozza, ed ha indirizzato ripetuti ringraziamenti al
Gabinetto del Ministro per l'ottimo lavoro svolto
, mentre il
Consigliere del Ministro, che presiedeva la tavola rotonda, non ne ha
confermato la paternità, come pure nessuna delle persone presenti, per
cui ufficialmente quel testo è risultato redatto da mano sconosciuta.
          In realtà non è poi così difficile assegnarne la paternità e
dare un volto all'autore e chi legge con attenzione l'articolo 3 di
quel testo non farà certo molta fatica ad indovinare.

          In esso, dopo un preliminare chiarimento che afferma che la
sperimentazione è consentita a tutti con durata illimitata e in tutte
le forme, vengono riportate una serie di indicazioni che si
riferiscono ai ponti ripetitori, i quali, secondo questa norma ed
allorquando la stessa entrerà in vigore, potranno essere installati da
chiunque con una semplice comunicazione inviata al Ministero, e tutti
potranno operare  su qualsiasi frequenza e con qualsiasi classe di
emissione.
          E' evidente che il sottoscritto, pur avendo suggerito alcuni
emendamenti, ha dovuto manifestare il proprio dissenso rifiutando di
approvarlo, non solo perché simili soluzioni risultano contrarie agli
interessi della categoria, ma anche in quanto sussistono i presupposti
che tale norma non possa essere emanata perché in contrasto con la
norma primaria.
          Questo atteggiamento non è risultato gradito ai presenti,
tutti convinti sperimentatori di ponti in tutte le loro più diverse
possibilità di utilizzazione.
          Vediamo ora di chiarire il perché di questo dissenso.
          La possibilità che qualsiasi radioamatore sia libero di
accendere un ponte scegliendo a sua discrezione classe di emissione e
frequenza e banda di frequenza, purchè rientri tra tutte quelle
assegnate al servizio di amatore, può creare dei seri problemi al
servizio, e l'opera di coordinamento interno che la nostra
associazione ha sempre svolto, prima di consentire l'accensione di un
ponte è sempre servita a tale scopo a beneficio di tutti.
          Vi è poi da dire che le nostre richieste hanno sempre tenuto
conto delle frequenze  concordate in sede I.A.R.U per la
normalizzazione sull'uso dei ponti in campo internazionale, poi
abbiamo sempre rifiutato di sottoscrivere richieste generalizzate per
evitare nei limiti del possibile sovrapposizioni e interferenze tra le
varie installazioni, scelte alle quali, secondo i sostenitori di
questa libertà di "pontificare", dovrebbe ora provvedere il Ministero,
il quale,  dopo una opportuna mappatura del territorio o su reclamo di
qualcuno, potrebbe invitare l'interessato a chiudere l'impianto nel
caso ravvisi l'effettiva esistenza di interferenze, dando
comunicazione scritta alla parte interessata entro 60 giorni dalla
comunicazione di inizio attività.
          Prescindendo dal fatto che sostenere che l'esercizio dei
ponti ripetitori sia materia di sperimentazione fa sorridere lo
sperimentatore serio, l'applicazione di questi criteri, sotto la falsa
etichetta di libertà di sperimentazione, danneggia il servizio ed è
contraria agli interessi della categoria.
          Il motivo per il quale la norma potrebbe non essere emanata
deriva dal fatto che il testo già approvato che entrerà in vigore a
gennaio, all'art. 41 relativo ai ponti ripetitori recita: "Le
associazioni a carattere nazionale dei radioamatori legalmente
costituite possono conseguire...........l'autorizzazione generale per
l'installazione e l'esercizio....".
          Pertanto, la Legge identifica i soggetti aventi titolo ad
ottenere le autorizzazioni per cui  appare evidente che una norma
successiva predisposta per dare attuazione alla precedente, non può
ribaltarne il concetto.
          Ovviamente questa obiezione è stata da me sollevata in sede
di riunione, ma il Sig. Paolo Mattioli, di concerto con il Sig. Luca
Ferrara, hanno sostenuto che l'indicazione "le associazioni possono..."
non significa affatto che solo queste hanno titolo per ottenere, ma
anche i singoli lo hanno in quanto non risulta che la legge li
escluda, sulla base di una teoria da loro ritenuta valida, ossia tutto
quello che non è espressamente vietato dalla legge significa che è
consentito.
          Che questo concetto interpretativo provenga da Mattioli e da
Ferrara non è motivo di stupore, ne ho sentite di peggiori, ma che
possa essere avallato da chi rappresenta le istituzioni suscita
perplessità e meraviglia.
          Ancor più grave è il fatto è che degli altri mille problemi
che ci assillano, per i quali occorre stendere con urgenza una norma
complessiva, una sorta di "testo unico" sul servizio di amatore
nessuno ne ha voluto parlare, ed i partecipanti sono usciti paghi del
risultato raggiunto, che premia anni di sofferenze, di sacrifici
economici sostenuti in spese legali  e consente finalmente a ciascuno
il proprio ponte.
          In sostanza è come se fosse stata approvata la libera
circolazione di tutti i mezzi, lasciando a ciascun utente della strada
la facoltà di scegliere il senso di marcia.
          Ora il testo che è stato discusso sarà predisposto dagli
organi amministrativi in forma tale da  essere avviato all'ufficio
legislativo del Ministero, il quale, dopo averne accertato la
legittimità, lo invierà al Ministro per la firma, accompagnato da una
relazione.
          La felicità raggiunta è testimoniata dalle euforiche
comunicazioni di compiacimento apparse in internet, e tra gli altri vi
è anche qualcuno che, abbagliato dall'entusiasmo, poco ha capito
perché,   ha addirittura scritto che il Ministro ha già firmato il
decreto.
          Ho la sensazione che vi siano anche altri che, in questo
clima di euforia, non abbiano realmente capito gli effetti che potrà
produrre la decisione assunta.
 
                                   Alessio Ortona  I1 BYH
 
 
DICE LA NUOVA LEGGE
 
Articolo 10
(Autorizzazione generale per stazioni ripetitrici automatiche non presidiate)
 
1. L'autorizzazione generale di cui all'art.1, comma 1, fermo restando il disposto di cui 
all'art.41 del dPR 447/2001, costituisce requisito per il conseguimento senza oneri, a mezzo della 
dichiarazione di cui all'allegato H, dell'autorizzazione generale per l'installazione e l'esercizio di 
stazioni ripetitrici automatiche non presidiate al di fuori del proprio domicilio, da utilizzare anche 
per la sperimentazione.
2. La dichiarazione di cui al comma 1 va indirizzata al Ministero delle comunicazioni, 
direzione generale concessioni e autorizzazioni che, fatta salva l'eventualità di un provvedimento 
negativo, comunica al soggetto autorizzato, nel termine di quattro settimane dalla data di 
ricevimento della anzidetta dichiarazione, il nominativo di cui all'art. 6, comma 2, lett. a) e b).
3. Le stazioni ripetitrici automatiche non presidiate di cui al comma 1 devono operare sulle 
frequenze attribuite dal piano nazionale di ripartizione delle frequenze al servizio di radioamatore e 
rispettare le allocazioni di frequenza, per le varie classi di emissione, previste dagli organismi 
radioamatoriali affiliati all'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU).
4. Il titolare dell'autorizzazione generale per l'installazione e l'esercizio di stazioni ripetitrici 
automatiche non presidiate e, nel caso delle associazioni radioamatoriali, il soggetto indicato nella 
scheda tecnica facente parte dell'allegato D, sono tenuti al controllo delle apparecchiature al fine di 
assicurarne il corretto funzionamento e, all'occorrenza, a disattivare tempestivamente le 
apparecchiature stesse nel caso di disturbi ai servizi di telecomunicazione.
5. Per evitare la congestione dello spettro radio non è consentita l'emissione continua della 
portante radio.
6. L'emissione della portante a radio frequenza deve essere limitata esclusivamente agli 
intervalli di tempo in cui è presente il segnale utile nel ricevitore ed interrompersi automaticamente 
dopo un periodo massimo non superiore a 10 secondi dalla ricezione dell'ultimo segnale.
7. L'utilizzo della stazione automatica deve essere consentito a tutti i radioamatori.
8. Il nominativo della stazione deve essere ripetuto ogni 10 minuti.
9. La massima potenza equivalente irradiata (e.r.p.) non deve essere superiore a 10 Watt.
10. E' consentito il collegamento tra stazioni ripetitrici automatiche, anche operanti su bande di 
frequenza e bande di emissione diverse.
11. Le variazioni delle caratteristiche tecniche delle stazioni ripetitrici che si intendono 
effettuare devono essere preventivamente comunicate al Ministero delle comunicazioni il quale, 
entro trenta giorni, formula eventuali osservazioni e, se del caso, comunica all'interessato la 
necessità di presentare nuova dichiarazione.

 
 
                                                           Allegato H
                                                   (art. 10, comma 1 Decreto Legge 11 febbraio 2003)
 
                                  Al Ministero delle comunicazioni
                                  Ispettorato territoriale per il/la
 
                            DICHIARAZIONE
    Il sottoscritto ......................................
luogo e data di nascita ..................................
residenza o domicilio ....................................
cittadinanza .............................................
titolare  di  autorizzazione  generale radioamatoriale di classe....,
nominativo ........................
    Dati del rappresentante legale
cognome e nome .............................................
luogo e data di nascita ....................................
residenza o domicilio .....................................
codice fiscale .............................................
titolare  di  autorizzazione generale radioamatoriale di classe ....,
nominativo ........................
    Ai  fini  del  conseguimento  dell'autorizzazione generale di cui
agli  articoli  5,  comma  1,  lettera  b),  n. 1 e 9 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 447/2001:
                              dichiara
      di   voler  installare  ed  esercire  la  stazione  ripetitrice
analogica o numerica automatica non presidiata descritta nella scheda
tecnica;
      di  voler  espletare  l'attivita'  di  telecomunicazioni di cui
sopra  fino  al  31 dicembre  ...........  (massimo  10 anni compreso
l'anno o frazione di anno iniziale)
      di  possedere  i  prescritti  requisiti  di cui all'art. 35 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 447/2001;
      che la stazione radioelettrica e' ubicata ....
                             si impegna:
      ad  attendere  quattro  settimane  dalla  data di presentazione
all'ispettorato  territoriale  della  dichiarazione  prima di avviare
l'attivita' oggetto della presente dichiarazione;
      a  comunicare  tempestivamente ogni modifica al contenuto della
presente dichiarazione;
      a  rispettare ogni norma in materia di sicurezza, di protezione
ambientale, di salute pubblica ed urbanistiche;
      ad  osservare,  in  ogni  caso,  le  disposizioni  previste dal
decreto del Presidente della Repubblica n. 447/2001.
    Allega alla presente dichiarazione:
      a)   la   copia   del   titolo   attestante   il  conseguimento
dell'autorizzazione generale
 
 
DISSE L'ARI

CircolARI
 
Nominativi SWL
 
Ai Sigg. Presidenti Sezioni
Ai Sigg. Presidenti Comitati Regionali
 
Milano, 6 settembre 2002
Circ. n. 3/02/Sez - 5/02/CR
 
Cari Amici,
come noto il nuovo Regolamento non prevede l'assegnazione di autorizzazioni per le
stazioni d'ascolto.

Il C.D.N. si è pertanto posto il problema della gestione del servizio QSL per gli iscritti
A.R.I. SWL privi di un proprio indicativo, nonché la loro situazione ai fini di
classifiche internazionali dove, di norma, i partecipanti sono individuati con un
nominativo o sigla.
Dopo un'attenta analisi della questione, si è stabilito che i nominativi saranno rilasciati
agli interessati, direttamente dalla Segreteria Generale, secondo il seguente schema: I +
call area + numero progressivo della call area/ARI (per esempio I1-001/ARI, I2-
001/ARI, IS0-001/ARI).
Restando a disposizione per ogni ulteriore apporto collaborativo, si porgono i migliori
saluti.
Il Segretario Generale
Mauro Pregliasco, I1JQJ 
 
 
DICE LA NUOVA LEGGE

 Articolo 9
(Ascolto)
 
1. I soggetti di cui all'art. 43 del dPR 447/2001, che intendono ottenere un attestato dell'attività 
di ascolto, possono richiedere, con domanda in bollo conforme all'allegato F, l'iscrizione in 
apposito elenco e l'assegnazione di una sigla distintiva, da apporre su copia della domanda stessa o 
su documento separato conforme al modello di cui all'allegato G.
2. La sigla distintiva relativa all'attività radioamatoriale di solo ascolto è formata da:  SWL n. 
lettera I (Italia), numero di protocollo, sigla della provincia di appartenenza.

 
 
                                                           Allegato F
                                                    (art. 9, comma 1 Decreto Legge 11 febbraio 2003)
  (marca da bollo)
                                  Al Ministero delle comunicazioni
                                  Ispettorato territoriale per il/la
    Il sottoscritto ..........................................
luogo e data di nascita ......................................
residenza o domicilio ........................................
cittadinanza ................................................
                              comunica
ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 del decreto del Ministro delle
comunicazioni   ....,   di   essere   in  possesso  di  una  stazione
radioelettrica  solo  ricevente  e  di  essere dedito al solo ascolto
sulle gamme di frequenze radioamatoriali,
                               chiede
    di  essere iscritto nel registro inerente i soli radioascoltatori
sulle   bande   radioamatoriali   (SWL)   costituito  presso  codesto
ispettorato territoriale;
    di  ricevere  l'attestato di cui al modello riportato in allegato
G.
        Data ............
                                               Firma ............
 
 
 
                                                           Allegato G
                                                    (art. 9, comma 2 Decreto Legge 11 febbraio 2003)
 
                                  Al Ministero delle comunicazioni
                                  Ispettorato territoriale per il/la
                                  SWL n. ...........
                                  citta' .............
 
ATTESTATO  DELL'ATTIVITA'  DI  ASCOLTO  SULLE  FREQUENZE  DELLE BANDE
                      RISERVATE AI RADIOAMATORI
    Signore/a ...........................................
luogo e data di nascita .................................
residenza e/o domicilio .................................
cittadinanza ............................................
    data ............
                                          Il direttore ..............
 
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Da: "Sartori Graziano" <radamato@fastwebnet.it>

 
Novità per Radamato
 
       AGLI UTENTI DEL PROGRAMMA
        OM-ITALIA
          PER WINDOWS (Radamato)
 
Salve,
Vi siete persi degli aggiornamenti precedenti e non potete piu' inserirli se non caricandoli di nuovo tutti in ordine cronologico, o prelevando e reinstallando una seconda volta l'intero programma ?
Trovate laboriosa la procedura per l'inserimento degli aggiornamenti che vengono inviati bimestralmente ?
Il compito e' stato ora facilitato mettendovi a disposizione bimestralmente l'intero archivio aggiornato che potrete trovare  sul seguente sito:
 
                    http://digilander.iol.it/radamato
 
L'archivio è di circa 6mb e per chi utilizza l'ADSL lo potra' scaricare in circa 40 secondi. L'archivio, che si chiama RADAMATO_CFR.MDB, dovra' essere inserito nella directory: c:\programmi\radamato e sostituira' fisicamente quello già residente. Assicuratevi successivamente che tutto si sia svolto regolarmente cliccando sul punto interrogativo in alto a destra della prima finestra del programma e richiamando l'opzione 'Informazioni su' dalla quale sarà possibile controllare la data dell'ultimo aggiornamento.
Ovviamente i programmi completi e tutti gli aggiornamenti precedenti nonche' il form per comunicarmi le eventuali variazioni sono presenti sempre sul solito sito:
 
                    http://digilander.iol.it/i4eum
 
73 de
I0SSH
Graziano Sartori
Mail to :   radamato@fastwebnet.it
Packet : i0ssh @ i0tvl
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       LINEE GUIDA DEL PIANO NAZIONALE
       PER LA DIFFUSIONE E LO SVILUPPO
DELLA LARGA BANDA
 

La posizione del Governo italiano, per cui la larga banda è "una
condizione essenziale per lo sviluppo economico del Paese", è stata
confermata dal Rapporto della Task Force. In particolare è emerso
come la diffusione della larga banda possa consentire al Paese, ai
cittadini, alle imprese ed alla Pubblica Amministrazione di cogliere a
pieno le opportunità della Società dell'Informazione.
 
La larga banda si configura quindi come un irrinunciabile strumento
per rendere possibile quella trasformazione del sistema culturale,
economico-sociale e produttivo, senza la quale il Paese rischia di
essere escluso dalla competizione internazionale.
 
La posizione del Governo Italiano è in linea con le più recenti
conclusioni raggiunte dalla Commissione europea (Comunicazione
per il Consiglio europeo di Barcellona, Brussels 15.1.2002), la quale ha
definito la larga banda un fattore chiave per lo sviluppo economico
dell'Europa, raccomandando il 2005 come target per un'ampia e diffusa
disponibilità delle tecnologie a larga banda in tutta l'Unione europea.
 
Lo sviluppo della larga banda in Italia deve pertanto essere
considerato un obiettivo prioritario di politica economica.
 
La situazione italiana in termini di infrastruttura evidenzia dinamiche di
mercato, modalità di sviluppo delle tecnologie e condizioni geo-socio-
economiche che nei prossimi anni possono determinare uno sviluppo
lento, disomogeneo e non ottimizzato delle infrastrutture a larga banda
sul territorio. Anche nelle aree dove l'infrastruttura è già presente
esistono ostacoli per lo sviluppo dei servizi a larga banda dovuti ad un
inadeguato livello della competizione.
 
In tale contesto è necessario pertanto un intervento del Governo
per favorire uno sviluppo il più possibile omogeneo e
tempestivo della larga banda in Italia.
 
In particolare gli indirizzi del Governo dovranno:
 
- consentire l'ottimizzazione dell'utilizzo delle tecnologie nelle
diverse aree in diversi orizzonti temporali
 
- favorire un'accelerazione delle condizioni di mercato e del suo
sviluppo
 
- favorire l'innovazione tecnologica in sinergia con lo sviluppo del
mercato
 
Occorre inoltre far sì che la Pubblica Amministrazione ricopra un
ruolo determinante anche sul lato della domanda, ponendosi come
utilizzatore di infrastrutture e come promotore di servizi, contenuti e
applicazioni.
 
Gli obiettivi del Governo sopraelencati dovranno essere tradotti nel
Piano Nazionale per la diffusione e lo sviluppo della larga banda,
che costituisca il riferimento per gli operatori, le imprese, i cittadini
e le Pubbliche Amministrazioni.
 
Lo strumento del Ministro delle Comunicazioni e del Ministro per
l'Innovazione e le Tecnologie per la definizione e l'attuazione del piano
sarà costituito dal Comitato Esecutivo per lo sviluppo e la diffusione
della Larga Banda in Italia. Per l'attuazione delle iniziative di diretta 
competenza delle singole amministrazioni (politiche di settore), tale
Comitato svolgerà principalmente un ruolo di supporto, contribuendo a
valorizzare le potenzialità della larga banda all'interno delle specifiche
iniziative.
 

OBIETTIVI DEL PIANO
 
Il principale obiettivo del piano sarà quello di individuare i livelli
minimi indispensabili di interattività che devono essere garantiti
alla fascia più ampia possibile della popolazione entro il 2005.
 
A questo fine sarà necessario affrontare il problema della disomogenea
distribuzione del potenziale di diffusione della larga banda nel paese. E'
possibile effettuare un'aggregazione delle diverse aree, riconducendo le
stesse a tre principali categorie:
 
- Zona A, caratterizzata da un elevato potenziale di diffusione e
sviluppo dei servizi a larga banda (tipicamente zone
metropolitane e urbane,…).
 
- Zona B, caratterizzata da un medio potenziale di diffusione e
sviluppo dei servizi a larga banda (tipicamente centri urbani
minori,…).
 
- Zona C, caratterizzata da un basso potenziale di diffusione e
sviluppo dei servizi a larga banda (tipicamente zone extraurbane
remote,…).
 
Per ciascuna zona l'obiettivo del piano sarà quello di individuare gli
incrementi percentuali obiettivo ed i provvedimenti che, per ciascuna
delle zone definite, garantiscano livelli di interattività superiori a quelli
che risulterebbero dalla naturale evoluzione del mercato.
 
A questo scopo il piano dovrà prevedere un intervento iniziale del
Governo sulle infrastrutture pari a circa 500 Milioni di Euro,
ammontare necessario ad alimentare investimenti addizionali degli
operatori (rispetto agli attuali piani di business) pari ad almeno 2500
Milioni di Euro. Tali investimenti dovranno essere prevalentemente
orientati alla copertura in larga banda delle aree a minore sviluppo.
 
Il fattore tempo è determinante per la realizzazione dell'approccio
proposto; in particolare per la Zona A i provvedimenti dovranno essere
attivati con estrema tempestività, per poter sfruttare "effetti di contagio
tecnologico" sulle altre 2 zone.
 
Il piano, oltre alle iniziative già avviate dai Ministri competenti, dovrà
individuare politiche di intervento che consentano di raggiungere gli
obiettivi sopraelencati.
 
È a tal fine necessario un coinvolgimento diretto degli altri Ministeri,
delle Autorità e degli operatori di mercato, congiuntamente ai quali
dovranno essere definite le modalità più opportune per la progettazione
degli interventi.
 
Con riferimento alle iniziative già avviate dal Ministro delle
Comunicazioni e dal Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, è importante in questa sede sottolineare come alcuni
degli interventi siano già in una fase di attuazione o di avvio e pertanto
costituiscono concrete opportunità per il conseguimento dei primi
risultati nel breve periodo.
 

Interventi in fase di attuazione o di avvio relativi all'infrastruttura
ed ai servizi
 
- Individuazione di risorse nell'ambito dei fondi strutturali, per
finanziare lo sviluppo e l'implementazione dei servizi digitali con
elevata incidenza infrastrutturale nelle aree di Obiettivo 1 (attività
effettuata dal Gruppo di Lavoro "Società dell'Informazione",
all'interno del Comitato di Sorveglianza del Quadro Comunitario
di Sostegno)
 
- Pubblicazione di bandi di gara che favoriscono aggregazioni
della domanda di servizi e applicazioni di enti locali in ambito
territoriale, quali comuni, province e regioni (attività del
Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, nell'ambito del
piano di e-government)
 
- Recepimento delle indicazioni riportate nel VII Rapporto sullo
stato di implementazione del Pacchetto Regolamentare sulle
Telecomunicazioni (Commissione Europea, novembre 2001)
 
- Interventi di carattere regolatorio, quali la equiparazione
OLO/ISP (in corso di approvazione in Parlamento)
 
- Pubblicazione del bando di gara per l'assegnazione delle
licenze sull'ultimo miglio via radio (Wireless Local Loop)
 
- Riconoscimento nella Legge Obiettivo della Larga Banda
come infrastruttura strategica per il paese ed il
conseguente superamento di vincoli alla realizzazione di
infrastrutture civili.  E' in corso di avvio la definizione
regolamentare di attuazione (stesura del decreto delegato)
che dovrà consentire di:
- definire una legislazione quadro di raccordo che consenta
di omologare le diverse regolamentazioni degli enti locali
- fare sì che il rilascio della licenza individuale da parte
dell'AGCOM costituisca titolo idoneo anche per la posa
della rete locale (necessità di ottenere un'autorizzazione e
non una concessione dagli enti locali)
- precisare gli adempimenti procedurali e informativi ai quali
i comuni sono tenuti
- regolamentare i diritti di passaggio sul suolo privato per
accelerare le procedure di accesso all'edificio
- aumentare il livello di chiarezza sulla disciplina del canone
di occupazione del suolo pubblico (ad esempio
circoscrivendo l'applicazione delle maggiorazioni alla
COSAP solo al caso in cui l'ente locale debba effettuare
per suo conto lavori di manutenzione).
 
- Attuazione delle disposizioni presenti nella Legge Finanziaria
2002 in relazione a:
- Art. 35 – Norme in materia di servizi pubblici - Gestione
delle reti ed erogazione dei servizi pubblici di rilevanza
industriale
- Art. 47 – Finanziamento delle grandi opere e di altri
interventi – Intervento della Cassa depositi e prestiti per il
finanziamento del piano straordinario delle infrastrutture e
delle opere di grandi dimensioni a livello regionale e
locale, individuate dal CIPE.
 
I Ministri competenti hanno inoltre avviato una fase di consultazione con
l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e con l'Autorità per
le Garanzie nelle Telecomunicazioni in relazione a possibili interventi di
carattere regolatorio:
 
- Interventi dell'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni per
disciplinare:
- un nuovo sistema di contabilità dei costi dell'Incumbent
- gli obblighi di natura civica e i regolamenti dei Comuni per
l'installazione di nuove reti: diritti di passaggio (tasse,
autorizzazioni, tempistiche)
- il monitoraggio dell'applicazione, da parte degli Enti Locali,
delle norme sui diritti di passaggio.
- Interventi dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per
assicurare e facilitare lo sviluppo del mercato delle infrastrutture e
dei servizi attraverso pareri in materia di:
- abusi di posizione dominante
- metodologie non consentite di difesa di posizioni consolidate.
 
Questi interventi sono fondamentali per consentire l'affermazione di un
adeguato livello di competizione sul mercato dell'infrastruttura a larga
banda in rete di accesso e sono da considerarsi una precondizione per
garantire l'efficacia degli altri interventi di seguito proposti.
 

Sarà di assoluta importanza orientare tutte le iniziative in corso in
un'ottica di sviluppo della larga banda, condividendone le modalità
operative con i singoli Ministeri di volta in volta coinvolti.
 
Con riferimento alle politiche di intervento, che prevedono un
coinvolgimento diretto degli altri Ministeri, vengono di seguito illustrate
le direttrici di azione del Governo ed una prima lista di possibili
interventi.
 
Ulteriori interventi

Interventi di stimolo all'offerta e alla domanda
 
- Introduzione della larga banda nella definizione del nuovo piano di
e-government: previsione di disponibilità finanziarie per la
realizzazione di progetti che utilizzano la larga banda
(coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni Locali e del
Dipartimento per gli affari regionali)
- Attivazione di strumenti di project financing per favorire la
realizzazione di infrastrutture in rete di accesso (con particolare
focalizzazione sulle aree del mezzogiorno), lo sviluppo di contenuti
multimediali e interattivi e lo sviluppo delle tecnologie di
trasmissione (coinvolgimento del Ministero per le attività produttive,
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero
dell'economia e delle finanze e dei Dipartimenti per gli affari
regionali e delle politiche comunitarie)
- Attivazione di spin-off accademici (coinvolgimento del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica e del
Ministero per le attività produttive)
- Sviluppo di accordi con le imprese private per la ricerca applicata e
la sperimentazione in tema di interattività e multimedialità
(coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca scientifica e del Ministero per le attività produttive)
- Programmi finalizzati alla trasformazione di centri di ricerca
universitaria sul tema dei contenuti multimediali e interattivi in poli di
aggregazione di innovazione per distretti industriali e parchi digitali
(coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca scientifica e del Ministero per le attività produttive).
 
Sviluppo di servizi digitali ad elevata interattività per la Pubblica
Amministrazione
 
- Sviluppo di programmi di formazione erogati via e-learning
all'interno della Pubblica Amministrazione: aggiornamento
professionale dei dipendenti pubblici (coinvolgimento del
Dipartimento per la funzione pubblica)
- Sviluppo di programmi di telemedicina (coinvolgimento del Ministero
della salute)
- Telelavoro per i dipendenti della Pubblica Amministrazione
(coinvolgimento del Dipartimento per la funzione pubblica)
- Sviluppo di programmi di e-inclusion, per le fasce deboli della
popolazione: anziani, disabili, portatori di handicap (coinvolgimento
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali)
- Interventi per consentire la fruizione in digitale del patrimonio
culturale (coinvolgimento del Ministero per i beni e le attività
culturali)
- Sviluppo di programmi di e-security: sicurezza e monitoraggio
ambientale (coinvolgimento del Ministero dell'interno e del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio).
 
Questi interventi, alcuni dei quali già in fase di lancio, consentiranno alla
Pubblica Amministrazione di ricoprire in concreto un ruolo determinante
per lo sviluppo e la diffusione della banda larga in Italia.
 
Aggregazione della domanda pubblica di infrastrutture e servizi
 
- Aggregazione della domanda pubblica di enti locali in ambito
territoriale, quali comuni, province e regioni (coinvolgimento delle
Pubbliche Amministrazioni Locali e del Dipartimento per gli affari
regionali)
- Aggregazione della domanda pubblica di enti locali in ambito
settoriale, quali ad esempio scuole, università, ospedali, musei,
tribunali, uffici delle forze dell'ordine, ecc. (coinvolgimento del
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, del
Ministero della salute, del Ministero dei beni culturali, del Ministero
della giustizia, del Ministero dell'interno, ecc.)
 
Interventi per accrescere l'alfabetizzazione digitale
 
- Promozione di centri di formazione certificata sull'ICT
(coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca scientifica) 
- Programmi per favorire l'utilizzo delle tecnologie informatiche nelle
scuole e nelle università (coinvolgimento del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica)
- Utilizzo di contenuti digitali all'interno dei programmi didattici
(coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca scientifica)
- Programmi finalizzati a delocalizzare la fruizione di alcune fasi della
didattica (coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università
e della ricerca scientifica)
- Programma di sensibilizzazione all'interno delle Pubbliche
Amministrazioni sui benefici della larga banda (coinvolgimento del
Dipartimento per la funzione pubblica)
- Sviluppo di programmi di e-governance, attivando nuove forme di
partecipazione dei cittadini alle attività di Governo (coinvolgimento
del Dipartimento per la funzione pubblica e del Dipartimento per i
rapporti con il Parlamento)
- Utilizzo dei chioschi digitali per attività di sensibilizzazione e per la
raccolta di feedback da cittadini e imprese: customer satisfaction
(coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni Locali e del
Dipartimento degli affari regionali)
- Programma di sensibilizzazione per cittadini e imprese utilizzando
road-show di comunicazione (coinvolgimento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri).
 
Interventi di carattere fiscale di stimolo all'infrastruttura ed ai servizi
 
- Sull'offerta (coinvolgimento del Ministero dell'economia e delle
finanze):
- detassazione di componenti di reddito
- agevolazioni fiscali sui finanziamenti
- sospensione del pagamento dell'IVA
- soppressione del contributo ex canone di concessione
- estensione della possibilità di riporto a nuovo delle perdite
pregresse
- Sulla domanda (coinvolgimento del Ministero dell'economia e delle
finanze):
- bonus fiscale all'utente finale
 
Gli interventi fiscali dovranno "detassare il futuro", non dovranno cioè
comportare aggravi per l'Erario, ma incentivare ulteriori investimenti
degli operatori, creando un maggiore volume di affari e quindi un
maggiore gettito fiscale futuro. Tali interventi dovranno altresì
determinare benefici indotti in termini occupazionali.

Attivazione di strumenti di monitoraggio
 
Al fine di verificare lo stato di attuazione degli interventi e di
valutarne l'efficacia, è già stata promossa un'attività di monitoraggio
della domanda e dell'offerta di banda larga in Italia.
 
LARGA BANDA
"Broadband Day" a Bruxelles per promuovere lo sviluppo della larga banda in Europa
Il workshop, promosso da Erkki Liikanen, membro della Commissione europea, Responsabile per le
Imprese e la Società dell'Informazione, ha evidenziato le strategie di sviluppo della larga banda grazie
alla partecipazione di responsabili degli Stati membri e di rappresentanti del settore privato. La giornata
ha rappresentato, tra l'altro, un'occasione per scambiare esperienze e conoscenze e per rimuovere gli
ostacoli che ancora frenano lo sviluppo della larga banda nei Paesi dell'Unione europea. Erkki Liikanen
ha ribadito inoltre l'importanza delle cooperazione tra i Paesi membri per garantire un omogeneo
sviluppo della larga banda nell'Unione.
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Da: "walter" <ik2ane.walter@iol.it>

Nuove mappe per UI_View
 
Salve.
Vi comunico che ho inserito, nella mia homepage, 38 nuove mappe per
UI_View della zona 0 ( Umbria e Lazio) portando , cosi' , a 186 mappe
quelle presenti nel mio sito.
Per semplificarne  lo scarico, le ho messe in files .zip, uno per
regione.
 
Mi sembrano discretamente precise ma, se trovate qualche errore,
fatemelo sapere.
Grazie e saluti.
 
Walter - IK2ANE
www.bedetti.com/ik2ane
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Da: "Stefano" <masotti@tuttopmi.it>
 
 
 
Navigare e chattare su Internet via Radio
   con il nuovo GATEWAY
 
Insieme ad alcuni amici radioamatori da un po' di tempo abbiamo messo su un gateway radio, raggiungibile da internet, all'inidirizzo www.ir3arp.net e lato radio per chi possiede un sistema packet, all'indirizzo ir3arp.3.it.ampr.org. Un utente radioamatore, che possiede un sistema packet veloce, (38k4 in su) può iscrivendosi sul ns. server, navigare in internet via radio.
Oltre al servizio di posta elettronica e home page diamo anche altre servizi, quali dxcluster, news, info etc. Il sito è ancora in fase di sviluppo in quanto richiede molto lavoro soprattutto a livello sicurezza e hardware lato radio. Tutti i servizi sono gratutiti e dati esclusivamente a radioamatori.
C'è anche un servizio chat a livello radioamatoriale interessante per colloquiare con altri colleghi sia italiani che stranieri. Il tutto gira su un server Linux con Redhat.
--
Home page: www.ir3arp.net/iv3ram
email: iv3ram@ir3arp.net
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FIRMA DIGITALE
 
Il Consiglio dei Ministri approva il regolamento di attuazione della direttiva
comunitaria
Il Consiglio dei Ministri, il 31 gennaio scorso, ha approvato il DPR che definisce il Regolamento di
attuazione della Direttiva Comunitaria n. 93/1999, completando così il quadro normativo per l'utilizzo
della Firma digitale. Viene definitivamente attribuito valore giuridico ai documenti informatici su cui
viene apposta la "firma digitale", garantendo non solo l'autenticità della firma e del soggetto da cui
proviene, ma anche l'integrità del documento stesso, determinando così un'ampia serie di vantaggi
pratici, diretti ed indiretti, per il Paese, a partire dalle imprese fino allo sviluppo dell'e-commerce.
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SILENT KEY
  
Salvatore (IT9JGO) ci ha lasciati  alcuni  giorni fa dopo
   una lunga malattia.
   Condoglianze alla XYL e alla famiglia di Savatore

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Il giorno 23 febbraio in Castelvetrano é venuto a mancarci l'AMICO
Giuseppe IT9XKX.
Alla moglie Giovanna IT9LYQ ai figli Fracesco e Antonio le nostre
sentite condoglianze.
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 Adolfo Costa IK8IIE ci ha lasciati, é stato tra i soci fondatori della
sezione di Pozzuoli   e si é sempre prodigato oltre il possibile, a
rendere partecipi   i soci della sezione, sia nel campo tecnico in
continuo espandersi, che nel campo organizzativo della sezione stessa.   
Alla famiglia le più sincere condoglianze.
   --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

 

 

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

 
 
Da I7OHP Oscar PORTOGHESEl elbug@tiscalinet.it
 
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Il costo del corso è di 10 Euro comprese le spese di spedizione. Per chi è interessato rivolgersi a I7OHP Oscar PORTOGHESE Via G. Marconi n° 27 - 70100 ADELFIA (BA) - tel. 080 4593200 e-mail elbug@tiscalinet.it
 
Grazie e cordiali saluti.
Alfredo
 
---------------------------------------------
 
Da: "ALBERTO POTENZA  IW4EJV" <multimediast@libero.it>
 
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GRAZIE, BUONA LETTURA A TUTTI
ALBERTO   IW4EJV
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Da: "Giuseppe Costanzo" <peppeit9rta@inwind.it>
 
CERCO FILTRO KENWOOD YK88SN-1 E YK88CN-1 PEPPEIT9RTA@INWIND.IT
UN CORDIALE SALUTO E UN GRAZIE PER LA PUBBLICAZIONE  A PAOLO.
 
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Da: "iret.friuli" <iret.friuli@tiscali.it>
 
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Da: "Michele Cotroneo" <mcotroneo@abramo.it>
 
Salve sono IW8PMD di Catanzaro, volevo sapere se qualche OM sa come modificare via sofware per allargare di banda il rtx midland ct-22 come da origine, 136/174. 73 Iw8pmd michele
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Da: "Alessandro Degasperi" <alex.in3hoh@libero.it>
 
Cerco Kenwood TM-741E  TM-742E
con o senza terza Banda supplementare,
anche se rovinato nell'estetica , purché perfettamente funzionante; oppure anche il solo Modulo VHF o UHF .
 
Alessandro IN3HOH  alex.in3hoh@libero.it
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Da: "Alberto Sciortino" <alberto.sciortino@tin.it>
 
Cerco a prezzo ragionevole ricevitore scanner AOR 1000 o Fair Mate HP100
guasti per recupero componenti.
IW1RCT Alberto
tel 348/7723595
alberto.sciortino@tin.it
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Da: "Paolo LUPI" <ik1mdo@sistel.it>
 
Cerco computer portatile, anche vecchio tipo (286 o 386) purché con due porte seriali rs232 e funzionante a 12 volt. Lo usiamo per la radioassistenza col packet.
73 de Mdo Paolo da SanRemo ik1mdo @ libero. it
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Da: <sarnese@iol.it>
 
 
ti prego di inserire questo annuncio sul prossimo numero di radiogiornale, grazie anticipatamente.
72 de IZ8EGM Aurelio

TS450+DSP100+MC60+ALTOPARLANTE ESTERNO COME NUOVO CON IMBALLI E MANUALI ORIGINALI VENDO A EURO 1.050 NON TRATTABILI SPEDISCO MA VISTA LA CONSITENZA DEI PACCHI PREFERIBILE CONTATTO DIRET ZONA 0/8
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IL RADIOGIORNALE ANCHE IN PACKET
 
Sul PBBS I0TVL-8 di Roma, nella directory C:\GIORNALE
Sono disponibili tutte le copie del Radiogiornale
in formato testo, compresso in zip.
 
Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile sempre in
Packet sul BBS di Milano IK2ANE-8  raggiungibile anche
attraversi i nodi della rete Flexnet IR1SVS e IK2NHL.
 
 
Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory
chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del
giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet
raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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Nell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW.
Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), 432.550 (38400 baud), via Itanet IR0CAG (144.900) o via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.linux-dude.com".
Roberto IS0GRB
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Il Radiogiornale viene immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da IZ3CNM.
 
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RICORDATE DI VUOTARE SEMPRE
LA VOSTRA CASELLA DI POSTA
ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO
TUTTE LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE'
SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA
DIRETTA A VOI, COMPRESO IL
RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO GESTORE.
 
SE AVETE QUALCHE AMICO CHE NON RICEVE IL RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E NOMINATIVO.
 
COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA
INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE
SENZA FINE DI LUCRO !
 
Il Radiogiornale
é ideato e diretto da:
Paolo Mattioli I0PMW
 
paolo.mattioli@tin.it
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