Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 


 
La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione
Radiogiornale 99     
Dicembre 2003 - Periodico telematico indipendente
 
 
                                                                                                                                                                                                                                    
 
                                                                        
                                                                                              
  
  
  Auguri per un Sereno Natale e un Felice Anno 
 
"Pace in terra agli uomini di buona volontà" cantavano gli angeli di Natale. Anche quest'anno però in molte parti del Pianeta, in guerre note e in guerre dimenticate, non c'è vera pace. Le armi, le bombe, continuano a mescolare la loro micidiale canzone di morte alle canzoni natalizie. Le mine camuffate da giocattolo continuano a mutilare i bambini, mentre la paura degli attentati c'é ormai per tutti.
Potremo mai eliminare dalla nostra vita il concetto di "nemico" e vivere tutti in pace?
I Radioamatori non hanno nemici, sono sempre pronti ad aiutare gli altri nei casi di emergenza  e  hanno  amici in tutto il mondo,  uniti e affratellati dalle onde della radio.
 
                                                                                       
                                                                                 
 
 
Sommario:
  1 - Respinta da Ciampi la Legge Gasparri sulla TV: 
  2 - Una smentita sul CW:
  3 - Le storie infinite di Don DX;
  4 - Risposta di I4AWX a Ortona;
  5 - Radiorivista: atto di iscrizione alla Camera di Commercio;
  6 - Preventivi per Radio Rivista;
  7 - C'é di più;
  8 - Fatti di cui non si parla;
  9 - Convegno tecnico CISAR su HSMM:
10 - I dieci padri della scienza elettrica, quinta puntata;
11 - I virus del computer;
12 - I virus colpiscono anche il Bancomat;
13 - La prima mostra del 2004;
14 - Il computer che impara;
15 - Come fanno i marinai: l' allegra "sicurezza" del GMDSS;
16 - Con i-mode Internet sul telefonino;
17 - Elettrosmog: un commento;
18 - SOTA - Semplice: siamo radioamatori;
19 - Manuale italiano AGWPE v. 2003,308;
20 - Trasmissioni internazionali in lingua italiana;
21 - Considerazioni sul metodo: impariamo ad ascoltare;
22 - Allarme EFFETTO SERRA;
23 - Mercatino Radioamatoriale:
24 - Informazioni;
 
 
 
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1 -
 RESPINTA DA CIAMPI LA LEGGE GASPARRI SULLA TV
 
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha rinviato alle Camere la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo chiedendone la modifica. 
La legge riparte ora da Montecitorio, ramo del Parlamento che l'ha esaminata per primo. Di seguito i punti più importanti del respingimento. 
 
PLURALISMO -«Non posso esimermi dal richiamare l'attenzione del Parlamento su altre parti della legge che - per quanto attiene al rispetto del pluralismo dell'informazione - appaiono non in linea con la giurisprudenza della Corte Costituzionale». È questo uno dei passaggi chiave del messaggio che il presidente della Repubblica ha inviato alle Camere per motivare il rinvio del ddl Gasparri. Le obiezioni sollevate da Ciampi sono molto puntuali. Non è possibile - sostiene in sostanza nelle motivazioni del rinvio - far slittare sine die il trasferimento sul satellite di Rete4 stabilito da una sentenza della Corte costituzionale.
Ciampi riconosce che il digitale terrestre è destinato a modificare la situazione esistente, facendo superare le indicazioni della Consulta, ma questo mutamento - obietta - sarà possibile solo quando il digitale terrestre sarà una realtà e non un progetto futuro. 
 
PUBBLICITA' - Ma anche la distribuzione delle risorse pubblicitarie allarma il Capo dello Stato: la legge Gasparri, così com'è stata approvata, permette «la formazione di posizioni dominanti», impoverendo i giornali e arrecando così «grave pregiudizio» alla libertà di informazione. 
Nel messaggio Ciampi chiede al Parlamento di eliminare dal testo della legge i riferimenti al decreto legislativo 198 sulle procedure di installazione delle infrastrutture delle tlc, già dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale con la sentenza 303 del 2003. Allo stesso decreto - sottolinea Ciampi chiedendone la soppressione - fanno riferimento anche l'articolo 5 e l'articolo 24 dello stesso disegno di legge. In sostanza, con la bocciatura del 198, i Comuni possono opporsi più efficacemente alla costruzione di nuovi impianti per le tlc.
 
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2 -
Una smentita sul CW
 
Poiché tra i Radioamatori girano voci  incontrollate, (alcuni ci hanno anche scritto), secondo le quali una presunta legge sul CW sarebbe stata già approvata da uno dei due rami del Parlamento, fatte le opportune verifiche, siamo in grado di smentire ufficialmente, nel modo più assoluto, le "dicerie" messe in giro, perché destituite di ogni fondamento
In base alle decisioni assunte dalla WRC 2003 sull'abolizione dell'esame di CW, il Ministero, valutando anche quello che hanno fatto altre numerose nazioni, sta ancora elaborando delle proposte da verificare con le Associazioni, probabilmente a Gennaio 2004, valutando anche l'opportunità del mantenimento, almeno della conoscenza teorica, quindi senza esame pratico, dell'alfabeto morse, nel contempo si sta considerando l' ipotesi che gli attuali IW, passino alla categoria superiore A, dopo un periodo da definire, di pratica di operatore nella categoria B. Ovviamente questo varrebbe solo per gli attuali IW, perché coi nuovi esami comprendenti, ripetiamo, la conoscenza teorica del CW, verrebbe concessa direttamente la Patente Generale A.
Ovviamente queste sono solo informazioni di massima, da considerare quindi tali e non definitive, che potranno cambiare nel corso della elaborazione del progetto, quello che però ci preme sottolineare che allo stato non solo non c'é nessuna Legge in discussione alla Camera, o al Senato, ma non esiste ancora un progetto definito e che nemmeno le Associazioni hanno ancora presentato proposte in merito.

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3 -
 
Da Silvano Borsa I2YSB
 
Riceviamo e pubblichiamo
 
LIBERTA' DI ESPRESSIONE:"(Il "reato", è scrivere sul Radiogiornale, la verità a volte offende!)."
 
LE STORIE INFINITE DI DON DX
 

 Una strana e-mail dagli Stati Uniti !

 Stralcio della e-mail inviata da NCDXF e ricevuta il 23 Novembre 2003 da I2YSB.

(NCDXF = Northern California DXFoundation)

 "………Non conosco né comprendo la politica dell’A.R.I. né ho intenzione di comprenderla, tuttavia mi sembra chiaro che il piano dell’ A.R.I. sia quello di rifiutare qualsiasi QSL di ZK3 che arriva attraverso il bureau senza riguardi nei tuoi confronti, in quelli di Marcello (IK2DIA) o in quelli di qualcun altro che ricopre la carica di QSL Manager.

Questo ci riguarda a causa della così ben pubblicizzata posizione di NCDXF poiché le spedizioni che essa supporta hanno bisogno di risposta alle cartoline spedite via bureau. Ho pensato a quello che potrebbe essere il modo migliore per risolvere questo problema ma sono sempre arrivato a questo punto: c’è qualcuno che tu puoi nominare Manager per tenere le cartoline del bureau? Questo Manager non deve stare in Italia così le QSL di ZK3 non dovrebbero passare attraverso il bureau dell’A.R.I.; può essere questa una soluzione con la quale i membri della spedizione ZK3 potrebbero vivere tranquilli. Bene, tienimi informato su quello che succede. Farò tutto quello che posso per assicurare che il modulo di concessione sia accettato favorevolmente dalla NCDXF…………"

   E-mail firmata e disponibile in originale senza tagli !!!

Dopo aver ricevuto la suddetta e-mail, con un amico OM mi sono recato all’Ediradio a Milano per parlare con I2MQP "COORDINATORE SERVIZIO QSL".

Chiedo a I2MQP spiegazioni al riguardo della e-mail ricevuta e Lui mi dice che sa tutto avendo inviato una e-mail alla NCDXF in risposta ad un loro quesito.

Domando a I2MQP di pagare la quota per il servizio delle QSL via BUREAU per la futura spedizione a ZK3 ma I2MQP mi chiede la licenza di ZK3.

Io rimango allibito e gli dico: ma a cosa ti serve la licenza, all'A.R.I. interessa che il manager sia un associato e basta; inoltre non mi risulta che sia mai stata chiesta prima d'ora per un servizio di QSL bureau. Lui come risposta mi dice: "devo pararmi le “spalle”, quindi per questo voglio una copia della licenza e sottoporrò la vostra richiesta al Consiglio Direttivo Nazionale il quale prenderà la decisione se accettarla o meno considerando che avete fatto una campagna dal Radiogiornale contro l'A.R.I.". Malcelando quasi un “plurale majestatis”. (Radiogiornale n.94 – Offeso da Don DX su RR abbandona l’A.R.I. per protesta). (Il "reato", è scrivere sul Radiogiornale, la verità a volte offende!).

Gli contesto che non è stata ASSOLUTAMENTE una campagna contro la NOSTRA ASSOCIAZIONE, ma una replica al DIRETTORE RESPONSABILE DI R.R., I2MQP, per l’articolo dell’anonimo Don DX da Lui pubblicato; la sua risposta: "se tu avessi scritto a R.R., mi disse, ti avrei permesso di replicare, io non ho fatto nomi su R.R."..( quando mai....)!!!

Gli ribadisco che su R.R. vi era scritto "sette spedizionieri"e lui.. cadendo dalle nuvole…:"ma come, voi non eravate in quattro" ?

Gli ricordo che non c'era alcun motivo di fare questo can can, dato che dovrebbe sapere meglio di noi che le QSL di TX4PG non sono valide per i sette operatori ai fini della richiesta del DXCC e lui di rimando :

"il DXCC non può controllare tutto, se tu gli mandi le QSL di TX4PG da accreditare loro non possono accorgersene".

Gli ricordo che Lui, I2MQP, è il responsabile del servizio QSL BUREAU e gli chiedo come mai I2UIY (gestore del bureau Italia estero) si sia permesso di scrivere quello che ha scritto alla NCDXF (dalle e-mail della NCDXF ho ragione di credere che sia lui l’ideatore di questa iniziativa). Mi risponde che ognuno è libero di scrivere a chiunque, Lui non ha scritto nulla e quindi la cosa non lo riguarda.

(I2MQP non smentisce che sia stato I2UIY a scrivere a NCDXF).

A questo punto gli chiedo, visto che è Lui il responsabile del servizio QSL, di inviare una e-mail di chiarimento alla NCDXF.

 E-mail spedita dall’ A.R.I. il 26 Novembre 2003 alle ore 11,36 alla NCDXF.

QUESTA PER CONFERMARE CHE AD OGGI NESSUNA DECISIONE E’ STATA PRESA SUL SERVIZIO

BUREAU PER LA SPEDIZIONE DI ZK3 DEL PROSSIMO ANNO DI I2YSB & COMPAGNI. 

QUANDO LORO RICHIEDERANNO UFFICIALMENTE IL SERVIZIO, SARA’ SOTTOPOSTO

ALL'ESAME DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’A.R.I. 

QUESTA COMUNICAZIONE E’ SPEDITA SU RICHIESTA DI I2YSB. 

MARIO, I2MQP

 

Questa è una sintesi di quello che è accaduto, tutte le e-mail originali sono in mio possesso e confermano i fatti citati.

Lascio a ognuno di voi la libertà di interpretare l’accaduto e commentarlo.

Per tranquillizzarvi, la spedizione di italiani a Tokelau ha trovato un manager NON

italiano per il servizio BUREAU e ha ottenuto la SPONSORIZZAZIONE della NCDXF.

Fine della prima puntata, la seconda, su TX4PG, uscirà in Gennaio dopo aver letto RR ....

Silvano I2YSB 

 Silvano Borsa
Viale Capettini 1
27036 Mortara
     ITALY
http://www.qsl.net/i2ysb/

i2ysb@libero.it
i2ysb@inwind.it
 
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4 -  ..
Da: "i4AWX" <i4AWX@email.it>

  Risposta di i4AWX a Ortona
I FATTI DI CUI NON SI PARLA
 
 
Risposta al Presidente Alessio Ortona i1BYH

Il Presidente mi dedica l'onore di un Editoriale su Radio Rivista ("I fatti di cui si parla n. 22"): è quindi un dovere rispondergli, anche a beneficio di tutti i radioamatori italiani.
 
  1.. Circa gli "anni di silente e tranquilla appartenenza al sodalizio" del sottoscritto il quale avrebbe poi "improvvisamente dissotterrato l'ascia di guerra" .
 
Caro Presidente, pensa piuttosto alla "silente e tranquilla appartenenza al sodalizio" di tutte quelle migliaia di OM che alla fine ci hanno lasciato, perchè negli anni non hanno mai trovato un buon motivo per restare nell'ARI.
 
Quanto al sottoscritto, forse non Ti sei mai accorto che da "appena" qualche lustro il suo nome compare due pagine dopo il Tuo su ogni numero di R.R. come legale a disposizione dei Soci, per la difesa dei cui diritti ha sempre profuso gratuitamente la propria opera professionale in giro per i Tribunali italiani: devo pensare che per  "silente e tranquilla appartenenza al sodalizio"  Tu invece intenda qualcos'altro, e cioè la supina accettazione e la mancanza di critiche nei Tuoi confronti?
 
Mi sia poi consentito rammentarTi che "l'ascia di guerra" si "dissotterra" quando c'è grave ed imminente pericolo per le propria esistenza: dopo la Tua pubblica dichiarazione dal palco della dirigenza di Pordenone (ammissione tanto candida quanto gravissima) che "l'ARI NON HA PROGRAMMI", qual'è il futuro del nostro Sodalizio che ogni anno perde iscritti, consensi e soprattutto credibilità presso le pubbliche Autorità?
 
E' dovere allora di ogni radioamatore a questo punto impegnarsi per evitare il definitivo collasso del radiantismo in Italia, e io invito tutti i radioamatori italiani a "dissotterrare l'ascia di guerra" per mandare a casa chi pubblicamente ammette di dirigere una Associazione senza sapere quale scopo perseguire.
 
2.      "La assurdità di talune affermazioni cui non varrebbe la pena di rispondere"  da parte del sottoscritto che (poche pagine dopo affermi) "non ha dato risposta o esibito documento alcuno"
 
Presidente, Te lo dico con sincerità: non provare a tirarmi a cimento.
 
Giudichino i radioamatori italiani alla luce dei documenti allego, che sono solo CINQUE tra i tanti preventivi per la pubblicazione di R.R., i quali TUTTI indicano costi di centinaia di milioni di vecchie lire inferiori a quelli che l'ARI paga ad Ediradio.
 
Tanto basti per la Tua affermazione "chi riesce a trovarne uno [un preventivo] ce lo presenti..."  eccone CINQUE, Presidente!
 
A questo proposito, invito ancora tutti i radioamatori italiani (perchè Tu avresti dovuto farlo da molto tempo per dovere nei confronti dell'Associazione che rappresenti dal lontano luglio 1984) a richiedere a loro volta dei preventivi: tutti gli editori sono lì per farlo, ed ognuno potrà rendersi conto di quanto effettivamente costi la pubblicazione di RR.
 
Ma forse non occorre nemmeno questo sforzo corale, perchè anche Tu, Presidente, dici che i circa centomila Euro in più di spesa -dei quali quindi ammetti l'esistenza- esistono davvero, ma sarebbero giustificati dai costi di redazione del giornale.
 
Siccome R.R. non ha bisogno di una redazione come Panorama o l'Espresso, e non ho la pretesa che chi legge mi creda, invito ancora tutti i radioamatori italiani ad informarsi presso qualsiasi Casa Editrice di che cosa effettivamente occorra per mettere insieme una rivista del tipo e della portata della nostra (e cioè: un paio di articoli tecnici per numero, tanta pubblicità, un pò di cronaca di vita associativa, senza parlare per favore degli abissi letteral-radiantistici di Don DX o del microfono di legno).
 
Le Case Editrici Vi diranno che serve (oltre al costo che loro quotano per la pubblicazione):
 
(a) un direttore responsabile, e
 
(b) una persona che perda un paio d'ore insieme all'editore in occasione dell'uscita di ogni numero (cioè 11 volte all'anno) per la scelta degli articoli ed il controllo dell'impaginazione.
 
Quanto al direttore responsabile, io personalmente ne ho trovati due che sono disposti (indicativo presente, Presidente, non condizionale futuro) a farlo gratuitamente per l'ARI.
 
Si tratta peraltro di giornalisti professionisti iscritti all'Albo, il che sicuramente lascerebbe meno spazio di critica all'Ordine dei Giornalisti rispetto a chi, per mestiere, il giornalista professionista non l'ha mai fatto: tanto quindi per il "direttore responsabile".
 
Per l'impegno redazionale, invece, se vogliamo proprio eccedere, stiamo parlando di una dozzina di mezze giornate all'anno, mentre per la composizione ed impaginazione del giornale rimando ai preventivi allegati: se con tutto questo si riesca ad arrivare a centomila Euro, lo lascio giudicare a chi legge.
 
Ma certo, dice il Presidente, ci sono ancora i "compensi ancorchè modesti" di chi scrive sulla rivista (chi ha mai inviato articoli a R.R. dica per favore quali favolosi compensi ha percepito!), e poi le altre voci di spesa.....
 
Perchè allora non parliamo mai invece degli introiti pubblicitari di R.R., che sono sempre restati appannaggio esclusivo di Ediradio, e di come questa pubblicità negli anni sia stata appaltata?
 
Perchè continuiamo a fare affermazioni come "gli amministratori dell'ARI quanto quelli di Ediradio non percepiscono alcun compenso" (affermazione formalmente corretta, e senz'altro vera, che però vorrebbe suggerire che tutti in Via Scarlatti vivono d'aria) senza chiarire ai soci se (eventualmente) vengono corrisposti compensi a titolo diverso da quello di amministratore?
 
Perchè insomma non possiamo vedere in dettaglio i conti di Ediradio pur essendo i radioamatori italiani, attraverso l'ARI, l'unico socio di Ediradio (si veda l'allegata visura della Camera di Commercio)?
 
Vedi, caro Presidente, il vero ed unico problema è che i bilanci dell'ARI vengono costruiti attorno a quelli di Ediradio, che è una "scatola nera" nella quale noi non possiamo guardare.
 
La prova conclamata di questo è il perenne ritardo (oltre tutti i termini Statutari)  dell'approvazione dei bilanci dell'Associazione in attesa proprio che vengano "chiusi" quelli di Ediradio.
 
Questo è inaccettabile, perchè l'ARI da controllante diviene controllata, e l'ordine viene così sovvertito:
 
·         dai costi di Ediradio si fanno i bilanci di Ediradio;
 
·         dai bilanci di Ediradio si fanno i costi dell'ARI;
 
·         dai costi dell'ARI si fanno i bilanci dell'ARI;
 
·         per quadrare i bilanci dell'ARI si determinano le quote associative che poi tutti dobbiamo pagare.
 
 
Se il cercare la ragione  di queste cose è "assurdo", e "non merita neppure la pena di rispondere" come Tu scrivi, giudicherà ancora chi legge.
 
 No, Presidente, questo proprio non va.
 
3.     "E' impensabile che esista un conflitto di interessi quando non esiste alcun tipo di interesse."
 
Caro Presidente, il Tuo ragionamento fila diritto: l'ARI ed Ediradio sono le due facce della stessa medaglia; quale conflitto di interessi può esserci se entrambe le istituzioni sono una cosa sola?
 
Innanzitutto scusami per la confusione dei ruoli o delle cariche, visto che in un certo qual modo Tu rappresenti entrambe le istituzioni.
 
E' facile sbagliare aggettivo quando si ha a che fare con persone pluri-titolate: la sostanza delle cose è comunque che Tu (si veda l'allegata visura della Camera di Commercio) sei "Consigliere Delegato" di Ediradio "con firma disgiunta per le operazioni di ordinaria amministrazione ivi comprese le ordinarie operazioni bancarie di incasso e pagamento e gestione di conti correnti nei limiti dei fidi concessi alla società" .
 
E sbaglio allora a dire che mentre puoi gestire i conti di Ediradio sei nel contempo anche "Cassiere" dell'ARI?
 
Vedi, Presidente, quando c'era il Re, o il Monarca assoluto di turno, non esisteva il conflitto di interessi perchè Egli, nella sua persona, assommava "il tutto", e cioè ogni potere dello Stato, da quello legislativo, a quello esecutivo, a quello giudiziario: tutto si compenetrava e si fondeva nell'unica figura dell'Illuminato che indicava la via da seguire al proprio popolo.
 
Poi, molti secoli fa, arrivò Montesquieu che teorizzò la separazione dei poteri, e poi ancora la rivoluzione francese e la democrazia: suvvia Presidente, sappiamo che l'anno prossimo si celebrerà il ventennale della Tua Presidenza (luglio 1984 - luglio 2004) ma non vorrai fare a tal proposito paragoni irriguardosi.
 
Allora, Presidente, non so se veramente solo 19 radioamatori hanno perso il loro tempo a fare questo "assurdo" "copia e incolla".
 
Nessuno verrà mai a controllare il numero delle Email nel Tuo computer: so solo che questo finalmente Ti ha spinto a confrontarTi con la base degli iscritti, stanca, delusa e disorientata dalle continue liti, dimissioni e rissosità interne di questa Dirigenza che sembra pensare a tutto fuorchè al futuro del radiantismo italiano.
 
Qualcos'altro che so, e che Ti posso dire, è che il Comitato Regionale dell'Emilia Romagna, nell'ultima seduta del 16 novembre 2003, ha ufficialmente espresso, all'unanimità delle Sezioni presenti e quindi in rappresentanza di oltre 1.200 iscritti, la volontà di andare a fondo nella conoscenza dei gravi fatti emersi durante l'Assemblea Nazionale e denunciati da un Presidente di Comitato Regionale. A tale scopo, previa delega da parte delle Assemblee di Sezione, sarà fatta specifica istanza alle Autorità Competenti, al fine di verificare la sussistenza di tali diversi gravi fatti, reiteratamente ed inutilmente segnalati nella gestione del Sodalizio, e in caso di loro effettiva sussistenza, di procedere alle azioni previste dalla legge.
 
Come Ti dicevo nell'Assemblea Generale a Milano di luglio, questa Associazione, purtroppo, non ha più al proprio interno la forza di reagire, perchè dopo vent'anni di "cura" ha vinto la "silente e tranquilla appartenenza al sodalizio" nel modo che la intendi Tu.
 
Nostro malgrado, la medicina deve essere somministrata dall'esterno, perchè il paziente non ha più nemmeno la forza di inghiottire. 
 
Questi, Presidente, sono i fatti dei quali  si parla e dei quali Tu invece non dici nulla.
 
Avv.Luigi Belvederi, i4AWX
 
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5 -
 
Da: "i4AWX" <i4AWX@email.it>
 
I iQ.DIC.2003 j4:54 nvv.BELVEDERI NR.830 P.6"Ii
 
17/9/2003
 
     RADIO RIVISTA:
atto di iscrizione alla Camera di Commercio
 
 
 
Prot. :viw/12793/2003/CFE0109
 
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI MILANO
 
- UFFICIO REGISTRO DELLE IMPRESE -
 
VISURA SENZA VALORE DI CERTIFICAZIONE ORDINARIA
 
codice fiscale e numero d'iscrizione: 08286730158
del Registro dalla Imprase di MILANO
data di iscrizione: 19/02/1996
        Iscritte nelle sezione ORDINARIA        il l9/02/1996
 
Iscritta con il numero Repertorio Economico Amministrativo 1214846 il 16/05/1986
Forma giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA CON UNICO SOCIO
Denotninazione: EDIRADIO SRL
Sede: MILANO (MI) VIA SCARLATTI  0031 CAP 20124
telefono: 02/6692894
Numero addetti dell'impreaa rilevati nal'anno 2001
        Dipendenti:     5 (informazione statistica senza valore di certificazione)
 
Data costituzione: 25/O3/l986    Data terrnine: 31/i2/2100
Scadenza primo eserc. 31/12/1986 scadenza eserc. succeasivi: 31/12
Tipo dell'atto: PBBLICO, REDATTO DA NOTAIO
Notaio GUARNIERI DR. LUCIANO Repertorio num. 26690/2069  loc. LISSONE
Già iscritta al registro societa in data  10/05/1986
Forma amministrativa: CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Numero minimo amminiatratori; 3
Nnmero massimo  amministratori: 5
Numero amministratori in carica: 4
durata in carica:  ILLIMITATA
 
Capitale sociale in EURO:
deliberato               10.400,00
sottoscritto             10.400,00
versato                   10.400,00
 
Data inizio attività: 01/07/1986
 
L'EDITORIA IN GENERE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SETTORE RADIO AMATORIALE
E RADIOTECNICO, CON ESCLUSIONE DEI QUOTIDIANI.
        Codice di attivita' 91 Codice importanza  Data inizio
             22.10                    P
             52.70                    S
 
- Poteri associati alla carica di CONSIGLIERE
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA TUTTI I POTERI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA
AMMINISTEA?IONE
 
2)  AMBROSI PIETRO MARIO nato a TRIESTE (Te) il 21/09\1943
codice fiscale: MBRPRM43P21L424G
residente at MILANO (MI) VIA STRADELLA 0013 CAP 20129
        firma depositata
-       CONSIGLIERE dal 19/02/2003
Durata in carica:  FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
 
4)  ORTONA ALESSIO nato a GENOVA (GE) il 02/12/1929
codice fiscale: RTNLSS29TO2D969Q
residente a GENOVA (GE) VIA FABRIZI N. 006 CAP 18100
titolo: RAG.
firma depositata
- CONSIQLIERE dal 13/02/2003
Durata in carica;  FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
- CONIGLIERE DELEGATO dal 19/02/2003
Durata in carica:  FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
CON VERBALE DI CONSIGLIO DEL 13/03/2003 POTERI RELATIVI ALLA CARICA DI
CONSIGLIERE DELEGATO: OPERAZIONI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE (IVI COMPRESE LE
ORDINARIE OPERAZIONI BANCARIE  DI INCASSO E PAGAMENTO E GESTIONE CONTI
OPERAZIONI DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE FIRMA CONGIUNTA.
 
6) L'impresa sottoindicata
Denominazione: ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI - ARI
Codice fiscale: 03034860159
Sede; MILANO (MI> VIA SCARLATTI DOMENICO 31 CAP 20124
socio unico iscritto nel libro soci del 21/01/1998
 

9)  ALBERTI MARIO
nato a LA SPEZIA (SP) il 20/10/1946
codice fiscale: LBRMRA46R20E463X
residente a: SPEZIA (SP> VIA PRIVATA MARALONGA 12 CAP 19100
- PRESIDENTE CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE dal 19/02/2003
Durata in carica;  FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
- CONSIGLIERE dal 19/02/20033
Durata in carica   FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
- CONSIGLIERE DELEGATO dal 19/02/2003
Durata in carica:  FINO ALLA REVOCA
Data presantaziane carica 13/03/2003
 
CON VERBALE DI CONSIGLIO DEL 19.02.2003. POTERI RELATIVI ALLA CARICA DI:
CONSIGLIERE DELEGATO: OPERAZIONI DI ORDINARIA AMMINISTPAZIONE (IVI COMPRESE LE
ORDINARIE OFERAZIONI BANCARIE DI INCASSO E PAGAMENTO E GESTIONE DEI CONTI
CORRENTI NEI LIMITI DEI FIDI CONCESSI ALLA SICIETA') FIRMA DISGIUNTA;
OPERAZIONI DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE FIRMA CONGIUNTA.
 
ESTREMI DI ISCRIZIONE PRECEDENTI:
Iscrita al Registro Ditte con il numero 1214846
Iscritta al Registro Imprese con il numero MI146-2S8325
RISCOSSI PER DIRITTI    EURO 4,00
TOTALE                  EURO 4,00
TOTALE CON GLI IMPORTI ESPRESSI IN LIRE 7745
 
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6 -
 
Da: "i4AWX" <i4AWX@email.it>
 
PREVENTIVI per Radio Rivista
 
PREVENTIVO 1
 
 11s.DIc.2O~ 14:51 nW.BELVEDERI rn.
s3ot'np'w> 1,11£
 
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SPETT.LE
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Conseilce O4/12/2003
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PREVENTIVO 2
 
~I3.DIc.zoo3s.I4.52txo6lrvY:B~ELVEDERI CMJ)ERINI NR~G3O P.2'11 ~
 
 
                                                            
                                                                   Via Enrico Fermi, 25 40033 Cosalecchio di Reno - BO
                                                                   Tal e fax 051/592572
                                                                   E-mail
mythos@mythodesit.it  stucape@tin.it
 

Alla cortese attenzione: Avv. Luigi Belvederi Tel. 051 271506 271506

Oggetto: Preventivo fornitura rivista "Radio Rivista"
 

Stampa n 15000 Riviste a 4x4 colori f.to 18,5x26,5 gr. 70
Campione incelofanato e distribuite Euro 14.400.00
Impianti fotoligrafici e impostazione da vasta dischetti        Euro 4.400,00
 
 
 
Distinti saluti
Angelo Capelli
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PREVENTIVO 3
 
I       13. DIC. 2003 AVV. BELVEDERI    NR.630  P.d< '11
 
    Compositori ind. Grafiche Antonio Salerno
 
                           Spett/SIg A.R.I.
                                         Comitato regionale E.R.
 
Data:   04/12/2003
 
 
Con riferimento alla Vs. cortese richiesta, ci pregiamo sottoporVi
la ns. migliore offerta per il lavoro avente le seguenti carrateristiche:
 

Preventivo: 031304B
Lavoro: Radio Rivista
F.to finito cm  19,5X285
F.to aperto: 39x26,5
 
composta da 112 facciate interne stampate.
+ copertina stampata a 4 colori BN Su carta patinata lucida gr. 150
verniciata UV 1 lato confezione in brossura fresata in f.to I 9.5x25,5
 
Confezione: brossura fresata
Imballo
Paiiets; A PERDERE
pagamento: da definire
 Copie L.cad.
 14.000 1.08
 
Esecufivi da  Voi forniti già impaginati e pronti per incisione diretta
lastre
 
La validità del preventivo é di 30 gg ed é in ogni caso subordinata alla
reale fattibilitì al momento della deflnizione del contratto.
 
A Vs. disposizione per ogni ulteriore chiarimento, VI ringraziamo per la
cortesia rlaervataci e Vi porgiamo i nostri migliori salutl.
 
Compositori ind. Grafiche Antonio Salerno
 
Via Stalingrado, 97/2 - Bologna - 051/3540151-05113540175
Tei cell. Salerno 335,7414520
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PREVENTIVO 4
 

                                                                                          Via Naviglio, 37/2 - 48016 FAENZA
                                                                                        Tel. 0546/22112
                                                                                        http.//www.edizionicec.it
                                                                                        E-mail:
cec@edizionicec.it
 

Faenza,Ii 18 luglio 2003
ns.nt.                               Spett.le
Vs. rif.                             Avv. Luigi Belvedri
 

Oggetto
 

Ci é gradito inviarVi il nostro miglior preventivo per per la realizzazione
di una rivista mensile composta da 95 pagine a più copertina a 4 colori
plastificata, confezione in brossura fresata, testi, foto e disegni forniti
su supporto magneticoc o in originale, carta patinata lucidai da gr 60 per
Il testo e gr 200 per la copertina, copie 16.000;
 
Per carta, stampa e confezione   Euro 10.750
Per composizione e impaginazione Euro  1.150
TOTALE                           Euro 12.250
  
Stesse caratteristiche ma di 112 pagine più copertina:
 
Per carta, stampa e confezione   Euro 12.500
Per composizione e impaginazione Euro  1.750
TOTALE                           Euro 14.250
 
I suddetti prezzi si intendono franco nosiro magazzino ed hanno validità
di 90 giorni dalla data della presente.
Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore informazione o chiarimento e
cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti.
 
                                        Edizione C&C Srl
 
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PREVENTIVO 5
 
DIC. 20 14:53  Avv. BELVEDERI  Pagina2di2
 
                                                       PIROVANO SRL

RIF. NS. PREVENTIVO NA 03A0311l
DEL 29/07/03
 
Gent.mo Dr. con la presente, ci pregiamoo sottoporVi la ns. migliore offerta
per la realizzazione della rivista avente le seguenti caratteristiche:
 
FORMATO: chiuso 19,5x26,4 cm - aperto 39x26,4 cm
COPERTINA:stampata a 4+4 colori + vernice UV lucida solo in bianca
su carta >patinata lucida da 150 gr
INTERNO: pagine 96 stampate a 4+4 colori su carta patinata lucida con
legno da 80 gr
CONFEZIONE brossura fresata
IMBALLO: reggetta a più copie
RESA: franco Milano
IMPIANTI: pellicole da Voi fornite
 
Copio 15.000 - a Euro 0,6869 cad. copia
 
A sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, Vi ringraziamo per
l'attenzione riservata e cogliamo l'occasione per porgerLe distinti saluti.
 

PIROVANO SRL
Massimo Aliprandi
(02.982297205)
 
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7 -
 
Da: "IW2NEI (Manuel)" <iw2nei@jumpy.it>

C'E' DI PIU'!!!
 
 
Buongiorno a tutti, sono Manuel Torrisi IW2 NEI.
Vi ho già scritto qualche volta per comunicarVi il mio parere su alcune vicende riguardanti l' A.R.I. credo quindi che sia giusto informarvi sul proseguimento delle cose.
Dopo aver scritto ad Alessio Ortona ed aver ricevuto dell'ignorante ed incompetente, ora mi trovo a leggere altri pareri non molto differenti dal mio.
Ho mandato una Lettera ad Ortona, che ho girato a tutti i soci dell'A.R.I. centrale ed al  presidente del CISAR, Dott.Luca Ferrara.
Nell'attesa della risposta di Ortona, mi ha contattato telefonicamente un membro del C.D ARI Centrale, scusandosi per il comportamento dell' ARI e del presidente.
 
PURTROPPO IL PRESIDENTE ALESSIO ORTONA DECIDE DA SOLO.
Alcuni soci contestando il suo comportamento, sono stati espulsi dal C.D...........
Dopo questo avvenimento, ho girato tutte le mie lamentele al Comitato Regionale Lombardia ed indovinate la risposta:
 
NON MI HANNO RISPOSTO PERCHE' EVIDENTEMENTE RITENGONO CHE IO NON SIA NESSUNO nella scala gerarchica dell'  A.R.I. ( anche se sono un membro del C.D. della sezione A:R:I: MAGENTA).
 
Ora, amareggiato per il comportamento di alcune persone, ritengo che ogni controversia scaturita dal nostro presidente Alessio Ortona, sia da ritenere inutile e priva di interesse.
 
 Distinti saluti   Manuel Torrisi      IW2 NEI
 Tel  333 / 38.74.266  
iw2nei@jumpy.it
 
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8 -
 
Da: "IZ5FCY Roberto" <iz5fcy@tiscali.it>
 
Fatti di cui NON si parla (Dic 2003)
(pur rimanendo iscritto all'ARI, uno può sciegliersi la Sezione che costa meno)
 
Al Presidente dell' A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani,
Al Consiglio Direttivo dell' A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani,
(Vice Presidente, Segretario, ViceSegretario, Consiglieri e Sindaci Revisori),
a RadioRivista, Organo Ufficiale dell'A.R.I. (con preghiera di pubblicazione).
Ed anche, in Ccn,
al Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Toscano
(Presidente, VicePresidente, Tesoriere, Segretario e Sindaci Revisori),
al Presidente, al Consiglio Direttivo ed i Soci della Sezione ARI di Pontedera,
a RadioGiornale (con preghiera di pubblicazione),
a InfoRadio (con preghiera di pubblicazione),
a tutti i Newsgroup Radioamatoriali,
a tutti i Forum Radioamatoriali,
a tutti i conoscenti ed amici Radioamatori
 
IL MACIGNO NELLA SCARPA
 
Pochi giorni or sono, nella sezione alla quale sono iscritto, sono state esternate numerose dichiarazioni di volontà di abbandonare l'Associazione.
Queste gravi dichiarazioni di intento sono state ampiamente motivate dal modo con il quale, anche quest'anno, l' A.R.I. ha proceduto ad aumentare le quote associative, senza aver portato in discussione dell' Assemblea dei Comitati Regionali, tale importante argomento.
 
Per aggirare questa drammatica situazione è stata votata all' unanimità la risoluzione di non chiedere agli iscritti la quota-parte di pertinenza alla Sezione, stornata dalla Quota Associativa.
 
Aggirare non significa risolvere ed i Dirigenti della Sezione hanno lungamente ed animatamente espresso la loro preoccupazione per la futura mancanza di mezzi, quindi di non per poter effettuare una serie di iniziative locali riguardanti promozione, dimostrazioni operative, iniziative in unione  e collaterali alla Protezione Civile, ammodernamento e acquisizione di attrezzature radio  e informatiche.     Praticamente un preannuncio di sola e trita attività ordinaria.
 
Ho dei dubbi abissali che questa decisione possa far comprendere ai nostri Amministratori milanesi, il disagio ed il malumore che regna in questa nostra Sezione con una A.R.I. che, puntuale ed inesorabile, ogni anno chiede ai Soci il versamento di quote sempre maggiori, deliberate all’ultimo momento, senza una doverosa informazione e senza il parere di quei "rompiscatole" dei Comitati Regionali.   Ceausescu docet.
 
Commosso e profondamente toccato, ho avuto modo di assistere a manifestazioni di fedeltà ed amore verso l' Associazione che travalicano il razionale ragionamento, ed in questo affettivo contesto ho da loro ricevuto delle critiche *solamente* perché il nome dell' A.R.I. ( e non di suoi Amministratori pro-tempore e/o delle loro azioni ) veniva menzionato a margine di note negative.
 
Ho visto nei loro occhi e percepito nelle loro parole accorate il dolore, la costernazione e lo sgomento per l' Associazione che si sta disgregando, per un punto di riferimento che si sta dissolvendo, di obiettivi perduti e di scopi dimenticati, alla stessa stregua di una parte del loro corpo intaccata dalla cancrena.
 
E' ad essi ed a tutti i Radioamatori come loro che io dedico questi miei interventi, con tutta la passione e l'amore per il radiantismo che posseggo, non per demolire spietatamente ma nel modesto e tenace tentativo di dare coscienza e corpo ad alcuni sentimenti ed alcuni pensieri costruttivi
 
A loro un sincero :"Grazie di esserci!".  Riconoscente,  Roberto IZ5FCY
 
I VELI PIETOSI
 
-Il "velo pietoso" nr. 1 lo stenderei sul patetico fondo pagina di RR nr.12 Pag.3.  Con tanto malumore in giro, con le tante E-mail che giungono in Sede A.R.I., la scelta editoriale è caduta su un "inno al regime" (forse l'unico, forse il più bello!.). E' probabile che nei prossimi numeri potremo godere delle immagini di festosi e paonazzi radioamatori in riunione. sotto un albero innevato dei giardini pubblici, una delle nuove Sedi di Sezione ARI, lì per mancanza dei soldi dell'affitto.  
 
Esempi più illustri, eroici e similarmente commoventi negli archivi della Pravda.
 
-Il "velo pietoso" nr. 2 senz'altro alla mezza riga (in minuscolo) di appena tepidi ed accennati auguri di pure circostanza che il Presidente ci ha esternato attraverso RR nr. 12 ( quella di Natale), sempre a pg.3.   Ha dovuto contenere il suo ardore e limitare il suo slancio, per non rischiare. di bruciare RR o di esser letto a pagina 4 !
 
Sibillino e sinistro appare il suo richiamo ai "buoni propositi che è consuetudine formulare" , dopo averci imposto di "calar anche le brache" (intenzionalmente non l' ho definito "una presa di fondelli" perché è Natale).
Vedasi però il detto popolare "becchi e bastonati".
 
FATTI DI CUI **NON** SI PARLA  (Dicembre 2003)
 
EROISMO E FORTUNA!..
 
Caro Presidente,
nel tuo "Fatti di cui si parla nr.22", hai fatto un lungo volo pindarico sull' ammontare delle quote sociali 2004 e sulla loro inconfutabile ineluttabilità e convenienza. Squisita, geniale, lungimirante ed illuminatrice anche la tua informazione circa ("..una pregevole iniziativa che potrebbe servire anche da esempio per chi ha sollevato il problema, oltre che per quelle Sezioni che, grazie anche alla capacità dei propri amministratori, hanno la fortuna di avere una buona gestione economica, una Sezione del Lazio ha deciso di rinunciare alla quota di ristorno, per cui i soci che ne fanno parte pagheranno per quest'anno solamente 54 Euro")
 
Caro Presidente,
avrei evitato di portare come esempio e sbandierare ai quattro venti cotanta abnegazione, poiché ritengo che il primo segnale di moralizzazione ed esempio debba arrivare dal vertice e non dalla periferia ( "nel bene e nel male, il pesce comincia a puzzare dalla testa").
 
Ho letto e riletto il testo del tuo intervento ma in esso NON ho trovato benché minima traccia della volontà, del proposito, dell’intenzione di rinunciare o ridurre drasticamente ad *UNA* sola delle voci di bilancio 
 
Avrei gradito questo forte segnale che avrebbe accomunato moralmente la Sede con la Periferia, in una stagione economica particolarmente difficile per tutti.
 
Non credi che la bilancia della giustizia e dell' equità sia un "tantinello" fuori equilibrio dicendo "quel che è mio, rimane mio e di quello che è tuo,facciamo a metà" .
 
Se sacrifici occorrono, almeno che siano equamente distribuiti.  Se dobbiamo piangere, almeno piangiamo insieme !!
 
Caro Presidente,
con questa esaltazione all' altrui virtù ed al tuo accalorato invito all’imitazione di tanto pregevole esempio, non ti sembra di assumere e ricalcare vecchi stili propagandistici di regime?  Ad ascoltarti distrattamente sembreresti convinto che sia l' A.R.I. di Milano a pagare le Sezioni, le stesse Sezioni che istighi ad una salutare rinuncia delle spese e dei consumi! 
A me risulta tutto il contrario.
Sono le Sezioni ( tutte e non solo UNA del Lazio) che grazie alle loro buone gestioni, fanno sopravvivere l'A.R.I. di Milano. 
 
Se non viene accolto il tuo invito all' osservanza, cosa fai?  Sciogli tutte le Sezioni e ci licenzi tutti ?
 
Caro Presidente,
è sconcertante, anacronistica e deprimente la tua favoletta della Sezione del Lazio che dona eroicamente e stoicamente "il suo oro alla Patria" .  A me personalmente ricorda molto Stakanov o una mietitura nelle Puglie. Patetica addirittura l' esortazione alla massa di imitare gloriosamente tanto slancio e tanto ardore, come intuizione geniale e risolutivo rimedio agli aumenti imposti.
 
Imposti perché, da come mi è giunta notizia che i Comitati Regionali non hanno mai avuto la possibilità di prendere parola su tale argomento, per un sapiente e consumato gioco di date. 
 
Ma d' altronde a te poco importa, le iniziative ad imitazione della Sezione del Lazio, non danneggiano e non danneggeranno l' A.R.I., in quanto a Milano arriveranno comunque TUTTI i soldini senza che tu abbia minimo rispetto o commiserazione del drastico taglio netto delle attività periferiche al quale inneggi.
 
Forse qualcuno del tuo”entourage” dovrebbe narrarti l' aneddoto di quel marito che si evirò per fare un dispetto alla moglie.
 
Caro Presidente,
sarebbe stato bellissimo che tu ci avessi annunciato " ..una buona gestione economica!" dell' A.R.I. di Milano e quindi annunciarci la decisione di NON procedere ad aumenti di Quote Associative, pur consapevoli delle difficoltà generali e senza rinunciare a nessuna delle prestazione fino ad oggi
erogate.
 
Purtroppo non è così, in contrapposizione alla Sezione del Lazio ( alla quale accomuno anche la nostra e tante altre ancora!)  che ci sbandieri davanti agli occhi, tu non hai avuto   2.. la fortuna di avere una buona gestione economica...
 
Credi davvero che i risultati economici siano legati alla Cabala ed all’estrazione del Lotto,  che la Gestione Economica di una Società sia affidata alla Dea Bendata, al Fato, a qualche rito Woodoo e non che tutto ciò dipenda principalmente dalla professionalità e dalla statura qualitativa dei Dirigenti che la guidano ?
 
Caro Presidente,
come farai a guardare negli occhi un Socio A.R.I. ? 
 
Come fai a dire ad un Presidente di Sezione " mandami i soldi che ti chiedo e se non li hai rinuncia alla tua quota vitale ” ?
Come ti sei sentito dopo aver scritto della "pregevole iniziativa" ?
 
Caro Presidente,
ti rendi conto che nella scala dei valori di un Associato, la Sezione appresenta il 70%, il Comitato Regionale il 20% e la Sede il 10% ?
 
Non mi chiederedati statistici dai quali ho attinto tali proporzioni, basta nterrogarsi e risondersi, onestamente.
 
Con la tua richiesta, con la tua favoletta di Natale, hai dato un sonoro chiaffone al 70% dei valori in cui si identifica un Associato.
 
Caro Presidente,
riesci comprendere che una Sezione svuotata di risorse economiche, è una ezione priva di potenziali iniziative?
 
Riesci a percepire che in mancanza di iniziative, anche la capacità della ezione di aggregare persone viene meno?
 
Riesci ad immaginare che una Sezione senza argomenti è una sezione *MORTA* ?
 
Caro Presidente,
sono certo che molte Sezioni, come quella alla quale aderisco, hanno dottato la rinuncia totale delle quote di ristorno.
 
Come contropartita, quali rinunce intendi fare ed a quali voci del Bilancio reventivo per l’esercizio 2004 intendi fare a meno ?
 
A presto caro Presidente,  73 & 51,
 
Roberto IZ5FCY
 
A tutti i Radioamatori e SWL, Soci e non, alle loro Famiglie ed ai loro ari, il sincero augurio di Buon Natale e di un felice Anno Nuovo !
 
 n orecchio]
Ehi!che paura mi hai fatto prendere!   Per un  momento ho temuto che tu dicessi in giro che associarsi l’ARRL costa US$ 62,00 (meno di 52 Euro).
 
Si proprio l' erican Radio Relay League degli Stati Uniti d' America. con tanta gente educata, qualificata, gentile e disponibile, con lo stesso servizio QSL, un sito WEB che **funziona** e la puntualissima rivista QST per via aerea!
 
E se lo fai per 3 anni, c'è anche lo sconto!!   Mi raccomando, acqua in bocca, che rimanga fra noi ! 
 
NDR Ora ci sarà finalmente una sana concorrenza tra le sezioni circa quanto fanno pagare e poiché nell'ambito provinciale é possibile cambiare sezione, chi farà prezzi più bassi avrà più iscritti!!! Queste sono le leggi di mercato, ovvero la legge della domanda e dell'offerta!
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9 -
 
Da: "Master User" <master@cisar.it>
 
CISAR:
[HSMM] Nuovo convegno tecnico
sulle trasmissioni dati digitali
High Speed MultiMedia Hamming

Si informa che sabato 20 dicembere, 2003 dalle ore 9.00 si terra' a TIVOLI (RM) un nuovo convegno sulle tecnologie di trasmissione Digitale.
 
 
  I sistemi Wireless, dal progetto alla pratica.
 
  ore 9.30     Cos'e' il sistema WI-FI      IZ0EDD, Yuri
  ore 10       Apparati utilizzabili        IK0YYY, Luca
  ore 10.30    Modulazioni a confronto      IW6OWQ, Normando
  ore 11       Antenne utilizzabili         I0LVA,  Silvano
  ore 11       Un'amplificatore per WI-FI   IW4ELL, Dario
  ore 11.30    La rete di Marcon            IZ3CLG, Gianluca
  ore 12       Proposta di una rete a Roma
  ore 12.30:   Esibizione Firma Digitale    IW0GAC, Vito  
                                            IW6OWQ, Normando
 
  Vista la scaletta si invitano tutti i partecipanti ad arrivare con anticipo per poter rispettare i tempi previsti dal programma.
 
  Sede manifestazione:
 
  Tivoli. via Santa Agnese 2:   adiacenze piazzale della stazione FS
  Frequenza info:    432.350 Mhz simplex
 
  N.B. per tutti quelli che vorranno raggiungerci si prega di parcheggiare nello spiazzo della stazione FF.SS. in quanto la via Santa Agnese non e' una strada che permette parcheggio e si rischia per altro di rimanere imbottigliati.
 

Visto l'avvicinarsi delle prossime festivita', l'associazione C.I.S.A.R. augura a tutti un Buon Natale e Felice ANNO Nuovo.
 
Ciao da iw0gac Vito
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10 -
 
Da: "Umberto Molteni"

I DIECI PADRI DELLA SCIENZA ELETTRICA
 
Umberto Ferdinando Molteni i2ms
 
 
5 - André-Marie Ampère (1775 - 1836)
 
Entra in scena la Francia, dove si sviluppano i seguenti eventi. Un giovanissimo membro dell'Académie des Sciences, Dominique-François Arago, nato nel 1786 a Estagel, dopo aver intrapreso dei lavori di geodesia e di astronomia, dimostrò di essere molto interessato alle esperienze di Hans Christian Orsted. Presenta questa esperienza all'Accademia, durante la sua seduta settimanale del 11 settembre 1820. Nessuno notò nulla al di fuori di questo curioso fatto: la deviazione di un ago magnetizzato quando si faceva passare una corrente elettrica nelle sue immediate vicinanze. André-Marie Ampère era presente a questa seduta. Ne fu molto colpito.
 
Ampère nasce a Lione il 20 gennaio 1775, dotato di intelligenza precoce e versatile, fu pressoché autodidatta dedicandosi alla filosofia, alla letteratura, alle scienze naturali e soprattutto alla matematica.
 
Iniziò la carriera di insegnante e ricercatore culminata con l'assegnazione della cattedra di analisi matematica all'École Polytechnique (1809), con la nomina all'Institut de France (1814) e con l'insegnamento contemporaneo (1824) della fisica al Collège de France e della filosofia alla facoltà di lettere di Parigi.
 
Egli fondò la scienza dell'elettricità dinamica, studiando l'azione delle correnti sui magneti e quella delle correnti sulle correnti. Per studiare l'azione della pila di Volta su di un ago magnetizzato senza essere disturbato dal magnetismo terrestre, Ampère immaginò la sua bussola astatica, nella quale l'ago è mobile su di un piano perpendicolare alla direzione della forza magnetica terrestre, direzione data dalle osservazioni dell'inclinazione. Si comprende che l'ago così disposto non può cedere all'azione direttrice della terra, poiché questa azione, esercitandosi perpendicolarmente al piano di rotazione dell'ago, è annullata dalla resistenza del supporto. In questo modo, l'ago magnetizzato ubbidisce liberamente all'influenza delle correnti elettriche che si fanno nascere nelle immediate vicinanze.
 
Ma Ampère non si accontentò solo nella ricerca delle leggi di quest'azione delle correnti sui magneti. Egli concepì una meravigliosa generalizzazione di questo fenomeno: l'influenza delle correnti sulle correnti. Quest'idea aveva appena attraversato il suo ingegno fecondo di risorse, che immaginò dei dispositivi estremamente ingegnosi per rendere mobile una certa lunghezza di filo conduttore, in modo tale che le sue estremità non si staccassero mai dai poli di una pila elettrica. Così, per esempio, sospese verticalmente a delle colonne metalliche, una spira rettangolare fatta con del grosso filo di ottone, le cui estremità a forma di gancio, sono immerse in due scodelline piene di mercurio. Questa spira poteva quindi girare liberamente intorno al suo asse verticale, senza che la corrente elettrica si interrompesse nel circuito in cui la spira faceva parte.
 
Questo apparecchio, poi chiamato "banco di Ampère", permise al suo inventore di constatare la mutua azione di due correnti, fenomeno che aveva scoperto a priori, ed il 18 settembre 1820, ossia una settimana dopo l'annuncio della scoperta di Orsted all'Accademia delle Scienze, l'illustre scienziato francese faceva conoscere la sua. A questa importantissima scoperta di Ampère, Arago disse: "Non lo so se il vasto campo della fisica abbia mai offerto una così bella scoperta, concepita, fatta e completata con tanta rapidità".
 
Il celebre fisico aveva trovato che due correnti parallele si attirano quando hanno la medesima direzione e si respingono quando sono in senso contrario. Questo fatto inatteso forma la base dell'elettrodinamica. Questo dimostra che è in opposizione a quanto conosciuto fino allora in fatto di elettricità. In effetti, mentre che i corpi caricati di elettricità o magnetismo di segno uguale si respingono, le simili correnti, lungi dal respingersi, come i corpi elettrizzati o magnetizzati, si attirano. Le correnti inverse si respingono, mentre le elettricità di segno contrario o i poli opposti di due calamite, si attraggono, come è ben conosciuto. Questa essenziale differenza tra questi due fenomeni, costituisce la base dell'elettrodinamica.
 
Ampère si mise allora a cercare la teoria matematica di questi complicati fenomeni. La trova studiando diversi stati d'equilibrio tra spire chiuse di diverse forme, poste l'una davanti l'altra. La dimostra con le sue osservazioni, che l'azione reciproca degli elementi delle due correnti si esercita seguendo la linea che unisce i loro centri, che essa dipende dalla loro mutua inclinazione, e che essa varia di intensità nel rapporto inverso dei quadrati delle distanze. Ma Ampère andò oltre dimostrando che un filo metallico ricoperto di seta avvolto a spirale in modo da formare una bobina con numerose spire molto serrate, da lui chiamato solenoide, in cui veniva fatta passare una corrente elettrica si comportava come una sbarra magnetica. È in ricordo di questo suo lavoro che, nel 1881, a Parigi durante il primo Congresso Internazionale degli Elettrotecnici, l'unità di misura dell'intensità di corrente elettrica è stata ufficialmente denominata ampère, unitamente ad altre unità fra le quali il volt.
 
Introdusse quindi il concetto di corrente elettrica attribuendole una direzione ed un verso (Regola dell'uomo di Ampère) (1) e fornì per questo fenomeno una base matematica che permise di prevederne e calcolarne gli effetti. L'insieme dei suoi lavori fu pubblicato nel 1827 sotto il titolo "Théorie des phénomènes électro-dynamiques uniquement déduite de l'expérience".
 
Ampère trasse dai suoi studi anche numerose realizzazioni pratiche quali lo strumento di misura della corrente elettrica, il solenoide e l'elettromagnete; espose inoltre il primo progetto di telegrafo fondato sui fenomeni elettromagnetici.
 
Il grande Ampère, logorato dal lavoro, termina, a 61 anni, la sua vita terrena a Marsiglia il 10 giugno 1836, durante un'ispezione universitaria.
 
Eppure la scoperta, premessa all'elettrodinamica, come altre che l'accompagnarono, ebbe precedenti italianissimi. In primo luogo, strano a dirsi, per opera, non di un fisico, ma del noto filosofo e giureconsulto, Giandomenico Romagnosi, nato a Salsomaggiore presso Parma, l'11 dicembre 1761, morto a Milano l'8 giugno 1835. Mente indagatrice per eccellenza non poté disinteressarsi di ricerche ed esperienze, allora così di moda anche per gente di ogni professione.
 
Giunto a Trento nel 1801, in qualità di segretario del Consiglio generale della città, aveva installato in casa un piccolo laboratorio, facendo numerose esperienze, a cui spesso assistevano amici e conoscenti. Il Giornale di Trendo, l'8 agosto 1802 poteva quindi pubblicare questa interessante notizia: "Il consigliere Giandomenico Romagnosi, abitante in questa città, ben noto alla repubblica delle lettere, si affretta a comunicare ai fisici di Europa un esperimento relativo al fluido elettrico applicato al magnetismo". Dopo aver data una descrizione della disposizione usata, il giornale aggiungeva: "Preso un ago calamitato, fatto a modo di una bussola nautica, incastrato in mezzo ad un pezzo di legno quadrato, e levatone il vetro che lo copriva lo pose sopra un isolatore di vetro in vicinanza della pila. Dato il piglio alla catena d'argento che comunicava con essa ne avvicinò l'estremità all'ago magnetico e così lo fece divergere di alcuni gradi dalla sua direzione polare.". Quindi 18 anni prima di Orsted, Romagnosi aveva intuito e dimostrato i rapporti tra magnetismo ed elettricità.
 
Né questo basta. Ancora nel 1802, il piemontese conte Carlo Morozzo riusciva a magnetizzare, con il passaggio della corrente elettrica, alcuni aghi di acciaio, precorrendo il francese Dominique-François Arago, nella creazione dell'elettrocalamita, compiuta nel 1820.
 

  1.. La Regola dell'uomo di Ampère consente di legare il verso di una corrente elettrica alla direzione del campo magnetico da essa prodotto; un osservatore, disteso lungo il conduttore, supponendo che la corrente lo percorra dai piedi alla testa, vede il polo nord di un ago magnetico disporsi alla sua sinistra.
 

  2.. Per chi ha interesse visitare virtualmente la Maison d'Ampère e le Musée de l'Electricité:
  3..
www.musee-ampere.univ-lion1.fr
 

Azioni tra campi magnetici e correnti elettriche.
 
La corrente elettrica entra nel mercurio contenuto nella
vaschetta 1, sale lungo il filo 3 e ritorna alla pila. Attorno al filo si
crea un campo magnetico che reagendo con quello della
calamita fa spostare il filo in avanti.
Il filo 3 è libero di muoversi perchè da un lato è immerso nel
mercurio e dall'altro è appeso, non fissato.
Invertendo la calamita cambia la direzione dello spostamento.
Lo stesso risultato si ottiene invertendo le polarità della pila
Lo stesso risultato si ottiene invertendo il senso di circolazione
della corrente.
 
Materiale occorrente per ripetere l'esperimento:
1) Pila.
2) Fili di rame.
3) Vaschetta.
4) Mercurio.
5) Magnete permanente.
6) Pulsante.
7) Ponte di sostegno.
 
Sentita la conferenza di Oersted, André Marie Ampere, 21 anni, professore di matematica all'Ecole Polytechnique, iniziò una serie di esperimenti e, la settimana dopo, alla successiva riunione dell'Institut de France, annunciò un nuovo risultato fondamentale: non solo le correnti elettriche esercitano forze sui magneti e i magneti esercitano forze sulle correnti elettriche, ma queste ultime interagiscono anche tra loro. Conduttori paralleli si attirano o si respingono a seconda che le correnti scorrano nello stesso verso o in versi opposti. Ampere concluse che tutto il magnetismo è elettromagnetismo e che sono le piccolissime correnti circolanti nelle particelle di un magnete a conferirgli le sue proprietà.
 

Materiale occorrente per ripetere
l'esperimento:
1) Pila.
2) Fili di rame.
3) Vaschetta.
4) Mercurio.
5) Magnete permanente.
6) Pulsante.
7) Ponte di sostegno.
 
 
Segue: 6 - Georg Simon Ohm.
 
Umberto Ferdinando Molteni I2MS
 
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11 -
 
 
 

    I VIRUS DEL COMPUTER

   di Ruggero Billeri
 
(quarta parte)
 
Bibliografia da internet e Jackson libri
 
VIRUS IN INTERNET
 
La gande rapidissima diffusione di internet crea non poche preoccupazioni a chi teme di essere oggetto di attacchi virali.
1) Attraverso internet si puo' essere contagiati dai comuni virus per personal computer, se si effettuano scambi di file.
2) L'ambiente stesso di internet si presta a essere un luogo di proliferazione di programmi di tipo virale; tuttavia questi programmi raramente sono veri e propri virus: Il piu' delle volte si tratta di vermi, che hanno lo scopo specifico di saturare le risorse di rete per far collassare l'intero sistema.
3) La possibilta' di scambio di informazioni di internet offre effettivamente il fianco al pericolo di contagio, tuttavia Internet rappresenta anche il modo piu' rapido per recuperare informazioni circa il sistema per difendersi dai nuovi virus: Su Iinternet sono presenti innumerevoli siti che aggiornano gli utenti su tutto quanto riguarda l'argomento e che le piu' grandi case produttrici di antivirus utilizzano Internet per diffondere aggiornamenti e dare notizie.
4) Per quanto i siti Internet  siano in genere molto scrupolosi e attenti, non si puo' mai escludere che possano ospitare virus; sta dunque all'utente la responsabilita' di controllare qualsiasi file prelevato da un sito Internet. Si tenga presente che alcuni pacchetti antivirus sono oggi in grado di effettuare automaticamente e immediatamente la scansione dei file prelevati via modem.
La conclusione di quanto sopra espsto non puo essere che una sola: Proprio come nel caso dei virus biologici, piu' un'ambiente e' frequentato e piu' e' facile la trasmissione dei virus. E percio' opportuno che l'utente di Internet utilizzi strumenti di di prevenzione adeguati e essere molto selettivi con la scelta dei siti cui prelevare  i file. Inoltre non si dovrebbe farsi sfuggire l'occasione di  frequentare periodicamente un sito aggiornato sui virus in circolazione, in modo da avere tempestivamente tutte le notizie che ci potrebbero riguardare.
Sebbene uno dei virus piu' famosi del mondo non sia un virus, ma un cavallo di Troia, e' tuttavia,  utile illustrarne la storia per osservare come sia relativamente semplice, per un malintenzionato sfruttare la superficialita' degli utenti e provocare anche danni ingenti.
Alla fine del 1989 la stampa internazionale diede notizia di un nuovo virus, che si stava propagando molto velocemente e che veniva diffuso tramite un dischetto che dava informazioni sull'AIDS per questo motivo il cavallo di Troia venne battezzato AIDS virus.
Una volta avviato il programma, all'utente viene presentato un questioniario che serve a misurare il rischio di contrarre la malattia. Mentre l'utente non se ne avvede, entra in azione il cavallo di Troia, che dopo un numero casuale di avviamenti del sistema, provvede a cambiare il nome di tutti i file presenti sul disco, rendendoli inutilizzabili, nello stesso momento l cavallo di Troia provvede a occupare tutto lo spazio libero del disco.
Il sistema con cui viene ottenuto tale effetto e' banale: Viene prima creata una sottodirectory nascosta  poi viene memorizzato  il cuore del programma di danneggiamento il nome di questo programma e' composto da quattro lettere (che non desidero scrivere sul mio PC per ovvi motivi) e il codice ASCII225, che viene visualizzato come uno spazio vuoto. Il file AUTOEXC.BAT (che viene avviato automaticamente ogni volta che si accende il computer) viene modificato,
con l'inserimento di una riga di questo tipo (che anche questa riga non desidero scrivere sul mio PC per ovvi motivi). Secondo la convenzione del DOS, un'istruzione
che inizia con il comando REM non viene eseguita, proprio perche' tale comando impone di considerare l'istruzione come una nota (REMark) e non come un'struzione vera e propria. Se tuttavia il quarto carattere dell'istruzione non e' un semplice spazio, ma il carattere ASCII225 (come in questo caso), il DOS avvia automaticamente il programma  il cui nome e' indicato dalla sequenza: (Non idicata per ovvi motivi)
cioe' e' sattamente la routine di danneggiamento del cavallo di Troia.
Il dischetto fu inviato a migliaia di aziende e singoli utenti nel mondo (rimane ancora un mistero come l'autore
della truffa abbia potuto entrare in possesso di tutti i nominativi , molti dei quali troppo circostanziati per essere casuali), causando non pochi problemi. A dire il vero, molti danni furono evitati grazie al tam  tam degli organi di informazione delle associazioni antivirus che si erano gia' formate.
Le istruzioni per l'uso del software riportavano l'avvertenza che, in, caso di malfunzionamento del computer, l'utente doveva inviare alla societa' PC Cyborg Corporration una certa somma in danaro, giustificata dalla necessita' di porre fine all'uso impropio del software, di cui l'utente era responsabile.(!).
 La cosa piu' impressionante di tutta la vicenda e' che sulla busta del dischetto veniva riportato esplicitamente il rischio di danneggiamento del computer nel caso il programma fosse stato utilizzato, ma ovviamente il tutto era scritto in corpo piccolissimo e in modo da invogliare l'utente a evitarne la lettura (sembra una caratteristica della stragrande maggioranza degli utenti di PC e' quella di non leggere una riga del manuale o delle avvertenze.
LOTTA CONTRO I VIRUS
La teoria dei virus e' sicuramente un'argomento interessante e pieno di fascino; i dati statistici sulla diffusione dei virus in Italia possono senz'altro colpire la fantasia del lettore, ma probabilmente l'utente vuole innanzitutto sapere come fronteggiare la minaccia dei virus: Quali sono gli strumenti a disposizione, quale strategia migliore per ridurre al minimo il rischio di contagio, quali accorgimenti mettere in atto per arrivare a un compromesso ragionevole tra sicurezza del sistema e occupazione delle risorse
In questa parte vengono illustrati i principali strumenti che permettono di individuare i virus, di rimuoverli e di organizzare un'efficace studio contro l'assaltto virale.
PRINCIPALI TECNICHE DI RIVELZIONE.
La ricerca dei virus all'interno di un sistema informatico assomiglia molto agli esami effettuati nei laboratori degli ospedali o nei centri diagnostici. In effetti si tratta di andare alla ricerca di elementi particolari, utilizzando una sorta di reagenti predisposti per segnalare la presenza di questi elementi.
Vi sono oggi in commercio molti prodotti in grado di rilevare i virus che si annidano nel sistema informatico, mentre le tecniche per la rilevazione sono sostanzialmente due: La ricerca per segnature e la ricerca euristica. Entrambe sono largamente usate dagli antivirus e ciascuna ha, come logico, i lati positivi e i lati negatiivi, che vengono esaminati piu' avanti.
Esiste poi un'altra tecnica, la cosiddetta tecnica CRC (Cyclic Redundancy Chek controllo ciclico di ridondanza)
che non e' strettamente fondata sulla rivelazione dei virus, ma piuttosto sul'individuazione delle modifiche dei file, che potrebbero essere dovute a un'infezione.
SCANSIONE PER SEGNATURE
Come descritto nella prima parte, quando un virus si diffonde crea copie di se stesso all'interno del sistema. La maggior parte dei virus effettua un controllo per verificare se il bersaglio dell'infezione (file, area di sistema o RAM) e' gia' contagiata, in modo da evitare un doppio contagio: Tale verifica viene effettuata dal virus ricercando la propria segnatura, cioe' una sorta di firma informatica che comprova l'avvenuta "presa visione" da parte del virus.
Se questa tecnica e' valida per i virus, puo' benissimo esserlo per gli antivirus; in effetti gli antiviurus che effettuano una scansione per segnature non fanno altro che passare in rassegna le aree di memoria (memoria di massa o memoria RAM) alla ricerca delle segnature utilizzate dai virus.
Si tenga presente che i migliori pacchetti antivirus non operano solo in base alla segnatura utilizzata dai virus, per una serie di buone ragioni.
 
a) Il virus potrebbe non effettuare un controllo sull'avvenuta infezione, quindi non e' possibile determinare una segnatura ufficiale (per quanto possa essere ufficiale una segnatura che non e' possibile rivendicare legalmente);
 
b) La segnatura utlizzata dal virus potrebbe non essere
originale: Potrebbe cioe' essere identica a una sequenza di byte utiilizzata da altro software (del tutto innocuo) e dare cosi' adito a falsi allarmi; oppure potrebbe non essere sufficientemente estesa da distinguere un virus da una sua variante;
 
c) La segnatura utilizzata dal virus potrebbe essere cifrata o in altro modo nascosta.
 
Per ovviare a tutti questi inconvenienti, gli antivirus utilizzano spesso stringhe di riconoscimento proprie, sviluppate dal creatore dell'antivirus dopo aver analizzato il virus; a volte utilizzano piu' di una stringa di riconoscimento per evitare falsi allarmi e per distinguere tra varianti dello stesso virus.
Questa tecnica di ricerca per l'individuazione dei virus e' la piu' diffusa e anche la piu' sicura, ma porta con se' alcuni svantaggi:
a) Per ogni virus esistente e' necessario identifiicare almeno una stringa di riconoscimento, altrimenti il virus non viene individuato;
 
b) Per quanto l'elenco delle stringhe di riconoscimento possa essere rapidamente aggiornato, vi e' sermpre la possibilita' di essere infettati da un virus appena creato o  comunque non conosciuto;
 
c) E' possibile (anche se rarissimo) che la stringa di riconoscimento utilizzata per l'ndividuazione di un virus corrisponda a una porzione di file del tutto sano, generando cosi' un falso allarme.
 
Tali svantaggi non sono completamente eliminabili, perche' sono determinati dal tempo e dall'accuratezza con cui gli autori dell'antivirus realizzano le nuove versioni del database con le stringhe di riconoscimento e dalla tempestivita' con cui l'utente le utilizza. Per quanto questi tempi possano essere ridotti, esiste sempre una finestra temporale durante la quale l'utente e' privo di difese contro un virus appena creato.
Nonostante sia impossibile eliminare del tutto gli svantaggi della scansione per segnature, questi possono essere notevolmente ridotti tramite una buona organizzazione. Quando si sta per acquistare un antivirus
occorre quindi valutare attentamente alcuni elementi legati alla globalita' dell'offerta.
 
a) il pacchetto sottoposto a costante aggiornamento e' frequentemente aggiornato?
 
b) Gli aggiornamenti come vengono resi disponibili?  solo per posta (magari solo a richiesta) o anche tramite BBS o Internet?
 
Occorre infatti che l'antivirus non solo sia aggiornato frequentemente, ma che gli aggiornamenti siano disponibili in tempi rapidi: Oggi il mezzo piu' veloce per entrare in possesso del database aggiornato delle segnature e' il modem.Se il produttore del pacchetto antivirus non consente l'aggiornamento via modem del database con le stringhe di riconoscimento, e' chiaro che l'utente viene messo in una posizione piu' rischiosa.
In precedenza si e' anche visto come la tecnica di ricerca per segnature abbia subito un duro assalto da parte dei virus polimorfici, che per un breve periodo hanno fatto pensare alla totale sconfitta degli antivirus. In realta' gli autori degli antivirus sono riusciti a fronteggiare
il problema: Poiche' il poliformismo viene ottenuto tramite cifratura, e' stato sufficiente realizzare uno strumento generico di decifrazione per poter esaminare in chiaro il contenuto di un file e di ricercare quindi all'interno di esso le stringhe di riconoscimento dei virus.
La scansione per segnature continua a essere lo strumento piu' utilizzato (quasi tutti i pacchetti antivirus sono in grado di effettuarla) ed e' anche ritenuto quello piu' sicuro. Cio' non toglie che sono sempre di piu' gli antivirus che affiancano alla scansione per segnature un'altra tecnica di rilevazione: La ricerca Euristica.
RICERCA EURISTICA. (ricerca del vero scientificam.)
L'approccio utilizzato dalla ricerca euristica e' fondamentalmente diverso; anche in questo caso viene esaminato a fondo il sistema infomatico (file, aree di sistema e RAM), ma non vengono ricercate le segnature
dei virus, bensi' le istruzioni tipiche di un comportamento virale.
Le istruzioni che vengono ricercate sono quelle che piu' spesso vengono utilizzate dai virus durante la loro azione: Cancellazione di file, formattazione del disco, manipolazione non standard della memoria eccetera. Ovviamente non e' detto che, se in un file e' presente una di qeste istruzioni, il file debba per forza essere infetto: Magari si tratta di programmi di utilita' per la gestione del disco o della memoria. Se tuttavia tali istruzioni compaioono su piu' file o se sono accompagnate da altre istruzuoni sospette, allora c'e' una probabilita' che si tratti di un virus e che vi sia un'infezione in corso.
Un buon programma  antivirus che utilizza la ricerca euristica deve essere in grado di riconoscere le applicazioni o i file che contengono istruzioni sospette in modo del tutto lecito, per non emettere falsi allarmi. Per fare questo, e' necessario possedere un database apposito.
NOTA: Un falso allarme e' l'indicazione, da parte di un antivirus, che un dato file e' infetto, mentre non lo e'.
Diversamente da quanto si crede comunemente la scansione euristica non sostituisce affatto quella per segnature: Un antivirus che esegue una scansione euristica e' si in grado di determinare la presenza di un virus, ma per definire di quale virus si tratti deve ricorrere al consueto  database di segnature. La differenza rimane tuttavia profonda: La scansione per segntura utilizza tale database per accertare la presenza dei virus , mentre la ricerca euristica lo utilizza solo per dare loro il nome corretto.Se gli antivius che utilizzano la ricerca euristica hanno bisogno delle segnature per riconoscere esattamente i virus trovati, hanno anche bisogno di un database equivalente per la rimozione dei virus (quando cio' e' possibile). In effetti, tutti gli antivirus  sono dotati di un database o di  un'algoritimo che provvede a rimuovere correttamente il virus individuato e a ripristinare nel modo corretto il sistema. E' anche possibile che un antivirus riesca a eliminare dal sistema  i file che contengono virus conosciuti, ma in questo caso non si tratta di un vero e proprio ripristino del sistema: Semplicemente lo si e' sterilizzato annientando tutto cio' che e' infetto. 
NOTA: Sebbene la sterilizzazionenon consenta di ripristinare il sistema allo stato precedente dell'infezione, si tratta alle volte di una scelta obbligata, anche se l'antivirus utilizza la scansione per segnature: La possibilita' di ripristinare integralmente il sistema dipende infatti dal tipo i danni provocati dal virus. In ogni caso, e' meglio una cura radicale che nessuna cura.
Il punto di forza della ricerca euristica e' costituito dal fatto che, agendo sulle istruzioni dei virus e non sulle loro segnature, e' comunemente in grado di rilevare un'altissima percentuale di virus non ancora conosciuti, cioe' dei virus le cui segnature non sono riportate nel database utilizzato dall'antivirus e che sarebbero percio' inafferrabili da qualsiasi scansione per segnature. Una ricerca euristica e' in grado di rilevare questi virus (almeno con un'ottima percentuale) anche se li segnala semplicemente come virus sconosciuti.
Le operazioni oggetto di ricerca non sono poche. Di seguito sono riportati alcuni elementi che vengono normalmente interpretati almeno come motivi d'allerta. Ogni elemento suscettibile di essere individuato da una ricerca euristica prende il nome di "marcatore euristico"
perche' si sia certi che sia in corso un'infezione, di norma e' necessario che in un file siano presenti piu' marcatori euristici.
ACCESSO DIRETTO AL DISCO.
Il programma e' dotato di istruzioni che prevedono l'accesso diretto al disco, scavalcando i normali comandi del DOS.
Ci sono alcuni progammi (come quelli di utlita' per il disco fisso) che utilizzano queste istruzioni in modo lecito, ma se questo marcatore appare su molti file e' probabille che si tratti di un'infezione.
ACCESSO SOSPETTO AI FILE
Il programma contiene istruzioni utilizzate spesso dai virus si tratta della capacita' di creare file o di modificare quelli esistenti.
Non e' di un marcatore che indica chiaramente che e' in corso un'infezione ma e'comunque un campanello d'allarme
CHIAMATE AL DOS SCONOSCIUTE
Il programma utilizza chiamate al DOS o interrupt sconosciuti. Queste chiamate al DOS  possono riguardare funzioni DOS non documentate (utilizzate anche da alcuni programmi regolari) o l'utilizzo di un driver sconosciuto, ma poiche' molti virus utilizzano funzioni non documentate, questo marcatore dovrebbe consigliare un po' di prudenza.
CODICE DI DECIFRAZIONE
Se viene individuata una routine di decifrazione, e' possibile che ci si trovi in presenza di un virus polimorfico. Poiche' pero' vi sono diversi programmi che utilizzano in modo del tutto lecito routine di questo tipo (magari come misura di protezione), e' necessario che questo marcatore sia accompagnato da altri effetti tipici dell'azione di un virus.
CODICE RESIDENTE IN MEMORIA
Il programma presenta istruzioni che si impadroniscono
di interupt importanti. Molti programmi TSR hanno questa capacita', ma se questo marcatore viene segnalato su programmi normalmente non TSR, e' molto probabile che vi sia un'nfezione in corso.
DATA OD ORA NON VALIDA
Il programma riporta una data o un'ora non valida o illegale (ad esempio 74 secondi o una data oltre l'anno corrente.
DETERMINAZIONE SE UN FILE E' EXE O COM
Il programma tenta di stabilire se un file e' di tipo COM o EXE. Il processo d'infezione di un file EXE e' diverso da quello di un file COM, quindi un virus creato per infettare entrambi i tipi di file deve poterli distinguere per poter operare con il metodo appropiato. Vi sono comunque dei programmi (compattatori, convertitori da COM a EXE, debugger) che utilizzano in modo lecito questa funzione.
ENTRY POINT VARIABILE.
Vi e' discrepanza tra l'estensione effettiva del file e quella registrata all'interno di esso. In alcuni casi puo' indicare la presenza di un virus, ma nella maggior parte di essi si tratta di una discrepanza senza consegunze dovuta a una disattenzione dell'autore del software.
FILE INVISIBILE O DI SISTEMA.
Il file analizzato e' contrassegnato come invisibile o di sistema. Se non vi e' alcuna ragione logica perche' sia cosi', e' possibile che si tratti dell'azione di un virus o di un cavallo di Troia.
Anche questo macatore deve essere utilizzato con criterio, perche' le ragioni che possono spingere qualcuno a contrassegnare un file come invisibile o di sistema possono essere le piu' illogiche. E' dunque opportuno ricercare la presenza contemporanea di altri marcatori euristici prima di dare l'allarme.
GESTIONE SOSPETTA DELLA MEMORIA
 Nel programma sono presenti istruzioni no standard per la gestione della memoria: In genere si tratta di istruzioni particolari per ricecare zona di memoria libera e per installarsi in esse.
Sono molti i virus che utilizzano queste istruzioni, ma ci sono anche molti programmi non virali: Gestori di memoria, programmi di diagnosi, test sulle prestazioni del sistema eccetera. MEMMAKER, utilita' presente in MS-DOS dalla versione 6.0 in poi, da molti falsi allarmi con diversi antivirus.
INTERCETTAZIONE DELL'AVVIO DI PROGRAMMI.
Il programma sembra essere in grado di intercettare l'avvio di altri programmi. Questa capacita'  di  intercettazione e' comune nei virus. che la utilizzano per diffondere l'infezione ai programmi avviati quando il virus  si e' gia' installato in memoria. Se presente anche il marcatore che individua il programma come residente in memoria, e' molto probabile che si tratti di un virus.
Si noti tuuttavia che alcuni moduli antivirus funzionano alla stessa maniera, solo che cercano di individuare i programmi che vengono avviati per controllare che non contengano virus.
ISTRUZIONI NON CHIARAMENTE DEFINITE.
Il programma contiene istruzioni che sembrano non avere altro scopo che quello di cifrare se stesso per impedire l'individuazione da parte dei pacchetti antivirus.
A dire il vero, e' molto difficile che questo marcatore venga rilevato, per una ragione molto semplice: Se il programma contiene istruzioni per la cifratura di se stesso, e' molto probabile che tali istruzioni siano entrate in azione, cifrando il file e rendendo percio' impossibile il riconoscimento delle stesse istruzioni di cifratura.
Diverso il caso in cui la ricerca euristica individui altre istruzioni incongrue, messe apposta come cortina fumogena per nascondere le vere istruzioni dannose.
JUMP SOSPETTI
Il programma utilizza l'entry point come normale punto di avvio, ma effettua almeno due yump prima di raggiungere la porzione di codice per l'avvio normale. Si tratta di una situazione comune: Se questo marcatore appare su molti file e' probabilmente in corso un'infezione.
NON CORRISPONDENZA DELL'HEADER
La lunghezza del file memorizzata al suo interno (dentro l'header) e la sua lunghezza effettiva non corrispondono. Puo' trattarsi di un indicatore d'infezione, in quanto molti virus non ben programmati non si preoccupano di modificare quanto riportato nell'header dei file che infettano, lasciando quindi una traccia evidente del loro operato.
OVERLAY INTERNO
Il programma presenta istruzioni per il caricamento di dati o di codice eseguibile, oltre al consueto modulo di caricamento. Sebbene possa essere sintomo di un'attivita' virale, non e' assolutamente detto che si tratti di un virus ed e' necessario il sostegno di altri marcatori euristici.
PROGRAMMA COMPRESSO
Il programma e' stato compresso con uno dei compattatori di file eseguibili dsponibili sul mercato (come PK lite).
PROGRAMMA NON VALIDO
Il programma esaminato presenta l'entry point non corretti, yump senza significato o istruzioni non valide. Tale situazione rende probabilmente il programma non piu' utilizzabile (quindi del tutto innocuo), ma e' sicuramente un segnale d'allerta che deve essere preso in considerazione.
RICERCA DI ESEGUIBILI
Il programma ricerca i file EXE e COM. Cio' non indica di
per se' che si tratti di un virus, ma e' una delle caratteristiche di essi, talmente peculiare che rende quasi certa la presenza di virus nel sistema.
RILOCAZIONE SOSPETTA
Il programma presenta un rilocatore sospetto. Un rilocatore e' una sequenza di istruzioni che cambia la proporzione CS:IP e che e' spesso utilizzata dai virus.
RITORNO ALL'ENTRY POINT
A differenza di quanto avviene comunemente, il programma esegue una parte di codice e poi torna nuovamente all'entry point. Come evidenziato nella prima
parte, si tratta di un comportamento tipico dei virus: La presenza di questo marcatore vale quasi da sola la  certezza che sia in corso un'infezione.
SETTORE DI AVVIO NON VALIDO
Il settore di avviamento non e' conforme alle specifiche definite dall' IBM: E' possibile che contenga un virus.
SOVRASCRITTURA DI CODICE.
Il file presenta istruzioni che sovrascrivono una parte del proprio codice: Alcuni programmi utilizzano in modo lecito questa istruzione, ma e' comunque un segnale d'allarme.
STACK ANOMALO
Il file EXE analizzato presenta stack anomali. Puo' essere un virus.
TECNICA CRC
Come spiegato nella prima parte, la tecnica CRC fu considerata al suo apparire, come l'arma definitiva nella guerra contro i virus, quella che avrebbe permesso di scoprire immediatamente un file infetto e di fermare l'infezione.
La tecnica CRC si basa su un concetto molto semplice: Tramite un apposito algoritmo, ogni file viene analizzato e, sulla base dei valori che compongono il file, viene generato un codice di controllo, memorizzato su disco. Ogni volta che si accede al file, tale procedimento viene
ripetuto e si confronta i codice di controllo che viene emesso dall'algoritmo con quello precedentemente memorizzato; poiche' l'algoritmo e' sempre lo stesso, il codice di controllo dovrebbe essere identico a quello memorizzato su disco, il file non ha subito nessuna modifica e, quindi nessuna infezione.
NOTA: Si ricordi che il codice di controllo tiene conto non tanto della lunghezza del file (ostacolo facile da aggirare per un virus che sovrascrive una parte del del file che infetta), quanto dei valori di byte che lo compongono.
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Se il codice di controllo non corrisponde a quello memorizzato, e' certo che il file e' stato modificato, il che e' un sintomo di una possibile infezione in corso.
A dispetto della teorica sicurezza di questo metodo, la tecnica CRC mostro' subito un paio di gravi controindicazioni.
a) Non impedisce il contagio, ma consente solo di individuare un'infezione gia' in atto, quando i danni potrebbero essere gia' ingenti.
 
b) Emette una serie di falsi allarmi in presenza di applicazioni che modificano il proprio codice o di programmi in corso di sviluppo (nel caso di programmatori professionisti, che si trovano a registrare decine di versioni diverse dello stesso programma ogni giorno, questo e' un dramma).
La tecnica CRC (che, anche oggi, e' fatta propria dalla quasi totalita' dei software antivirus con i nomi di validazione, inoculazione controllo dell'integrita' eccetera) e' sicuramente uno dei sistemi di controllo del sistema, ma non e' piu considerato da solo come il rimedio definitivo, poiche' si e' dimostrato alla merce' (se non supportato da altri strumenti) di virus che utilizzavano la tecnica STEALTH. D'altro canto, e' uno degli strumenti necessari per chi intende usufruire della massima sicurezza: In questo caso, i falsi allarmi o le inutili seccature che si possono verificare sono comunque giustificate dalla necessita' di assicurare al sistema la maggior protezione possibile.
PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE
I due tipi di scansione (quella per segnature e quella euristica) e la tecnica CRC mirano tutte al medesimo scopo: Individuare i virus che si sono introdotti nel sistema. Per quanto possono essere efficaci, queste tecniche presentano l'indubbio limite di intervenire a infezione avvenuta e di non essere in grado di impedire che un virus penetri nel sistema.
In effetti sarebbe molto meglio se si riuscisse a realizzare un'efficace barriera in grado  di impedire il contagio virale, piuttosto che ricercare i virus che gia' hanno infettato il sistema (e, probabiilmente, hanno provocato qualche danno).
Per prevenire l' infezione, vi sono due strategie una attiva e una passiva.
PREVENZIONE PASSIVA
La strategia passiva consiste, parlando per immagini, nel costruire una linea Maginot virtuale tutt'intorno al sistema, fortificando  punti deboli e rendendo imprendibili ai virus i capisaldi del computer.
Fuor di metafora, la prevenzione passiva si basa su una semplice considerazione: L'attivita' peculiare di un virus consiste nell'apportare modifiche indesiderate ad alcuni  elementi del sistema, quali i file memorizzati su disco o il settore d'avvio. La prevenzione passiva mira a rendere non modificabili questi elementi questi elementi, respingendo cosi' l'assalto dei virus. 
Tale linea di difesa e' molto semplice in teoria, ma si scontra con due limiti insormontabili:
a)  Rende estremamente scomodo e poco versatile l'uso del computer, perche' la modifica di file o del settore di avvio e' un'operazione che l'utente dovrebbe
poter compiere senza problemi ogni volta che ne ha la legittima necessita';
b) presuppone che la difesa cosi' creata sia piu' forte dell'attacco di qualsisi virus, presente e futuro. In realta', si sa quanto l'autentica linea Maginot sia servita a fermare l'invasione nazista.
In considerazione di quanto riportato sopra, la difesa passiva non e' ormai utilizzata da nessuno, se non strumento aggiuntivo per la prevenzione e solo in casi particolari.
In realta' alcune piastre madri incorporano un BIOS dotato di una difesa antivirus di questo tipo, che non permette la modifica delle aree di sistema se non con il cosenso dell'utente. Queste piastre madri hanno avuto un momento di grande popolarita' qualche anno fa'  sono indubbiamente utili (anche se non sufficienti), soprattutto perche' permettono all'utente di attivare o disattivare tale caratteristica: Uno dei problemi riscontrati fu l'ncompatibilita' con alcuni programmi particolari (programmi di utilita' o diagnostici), che effettuano operazioni non standard.
Salvo casi particolari non e' mai un buon'affare affidare la sicurezza del proprio sistema alla protezione passiva. Alcuni elementi di protezione passiva possono altresi essere utilizzati insieme con elmenti di protezione attiva, che costituiscono il nucleo principale della strategia di prevenzione.
PREVENZIONE ATTIVA.
Se la prevenzione passiva puo' essere paragonata a una sorta di linea Maginot, la prevenzione attiva assomiglia a una specie di rete satellitare, in grado di individuare e riconoscere ogni oggetto in avviciinamento e , nel caso si trattasse di un elemento con proopositi bellicosi, impartire l'ordine per il lancio di un bel missile d'intercettazione.
Gli strumenti utilizzati per realizzare questa sorta di rete satellitare sono molti e variamente realizzati: Nella loro ingegnosita' rappresentano il lato buono dell'inventiva dell'uomo applicata i virus informatici Tuttavia, c'e' una specie di prevenzione attiva che non prevede l'impiego di paticolari strumenti, ma solo il buon senso dell'utente.
Si e' visto che, anche per l'informatica, non esiste abiogenesi e che i virus non si formano da soli nel computer: Devono necessariasmente provenire da qualche altra parte. I veicoli di contagio sono quindi essenzialmente tre:  Scambio di supporti informatici (dischetti, cartucce eccetera), scambio di file via modem
e connessione in rete con altri PC.
La piu' sicura protezione sta quindi nello scrupolo dell'utente di controllare qualsiasi cosa prima di introdurla nel sistema: E' sufficiente effettuare una scansione del dischetto o dei file prelevati via modem per essere sicuri d poter continuare a lavorare senza problemi.
NOTA: certamente non sarebbe necessario sottolineare
che e' indispensabiile effettuare il controllo prima di leggere il contenuto del dischetto o di avviare file prelevati via modem, ma e' incredibile come sia alto il  numero delle persone sagge e intelligenti che fanno le cose piu' stupide.
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La scansione puo' essere sia del tipo per  segnature sia del tipo euristico: L'importanza e' che venga utilizzato un
antivirus di buona qualita' e che, se si tratta di un antivirus che utlizza la scansione per segnature, il database con le stringhe di di riconoscimento sia il piu' aggiornato possibile.
La norma e' dunque semplicissima: Occorre controllare sempre tutto quanto viene a contatto con il computer e non bisogna avviare alcun programma se prima non lo si e' controllato con un'antivirus.
Questa semplice norma costa poco e mette al riparo da un sacco di guai. Tuttavia e' difficilmente applicabile se si lavora in un ambiente di rete: In questo caso ogni utente dovrebbe avere l'accortezza e il buosenso di usare tali precauzioni, ma il rischio di infezione cresce proporzionalmente con  il numero dei computer collegati in rete. E' ormai assodato che ben difficilmente ogni singolo utente controlla tutto quello che dovrebbe controllare: Se si tratta di una stazione di lavoro singola, il rischio e' limitato, ma se si tratta di una rete e ogni
 utente commette una sola leggerezza, ci si trova nella stessa identica situazione in cui ci si troverebbe se non si usasse alcun tipo di precauzione.
I VIRUS NELLA RETE
E' importante rendersi conto che una rete e' un sistema informatico estremamente vulnerabile.
Si consideri la questione in questo modo: Una stazione di lavoro e' (per amor di semplificazione) un computer con un unico ingresso. Ogni controllo non effettuato aumenta la possibilita' di contagio del 10% (anche questo e' un dato ipotetico assolutamente casuale, che serve solo per illustrare il ragionamento).
Se l'utente di una stazione di lavoro singola tralascia una sola volta di controllare i file ricevuti tramite dischetto o tramite modem,  il rischio e' tutto sommato minimo.
Si consideri invece una rete composta da dieci computer:
Se ogni operatore omette una sola volta di controllare i file ricevuti tramite dischetto o tramite modem, il rischio e' ancora del 10% per ogni postazione, ma solo formalmente. Poiche' infatti una rete di computer viene trattata da molti virus come se fosse un computer unico,ne consegue che si tratta di una stazione di lavoro con dieci ingressi e con una probabilta' del 100% di venire infettata.
Non importa infatti da quale dei dieci computer collegati in rete arrivi l'infezione se il virus  penetra in uno dei PC anche gli altri verranno presto infettati.
In questo esempio si e' volutamente semplificato troppo e troppo si e' esagerato con le percentuali di rischio, senza contare il fatto che non si e' tenuto conto di altri fattori che determinano la probabilita' di infezione (come ad esempio il livello di sanita' di chi invia file). Tuttavia e' importante che ci si renda conto che piu' vi e' promiscuita' e piu' sono necessarie misure igieniche rigorose: Come mai i bambini sanissimi sono sempre ammalati quando vanno all'asilo? Anche per i PC i veicoli di contagio sono i propri simili.
Per ovviare alle immancabili distrazioni degli  utenti, i migliori pacchetti antivirus dispongono di moduli che rimangono residenti in memoria e che si fanno carico di compiere automaticamente tutti i controlli  che dovrebbe coompiere l'utente scrupoloso e assennato.
In particolare questi moduli TSR possono essere in grado di:
a) Effettuare la scansione (per segnature o euristica) ogni volta  che viene avviato un programma, in modo da verificare che il programma che si intende avviare non contenga codice virale;
b) effettuare la scansione automatica di ogni dischetto cui si accede, prima di compiere qualsiasi operazione con i file in esso contenuti;
c) accorgersi del tentativo di modificare le aree di sistema del disco rigido e chiedere quindi conferma all'utente prima di permettere l'operazione;
d) controllare il CRC dei file (sempre che siano stati utilizzati i file di controllo) per verificare che non vi siano state modifiche ai file stessi;
e) effettuare scansioni a intervalli temporali predefiniti (ad esempio ogni lunedi del primo del mese);
f) effettuare scansioni automatiche su ogni file prelevato via modem.
Non tutti gli antivirus sono dotati di moduli TSR e non tutti
i moduli TSR sono in grado di effettuare le operazioni sopra elencate. La bonta' di un pacchetto antivirus si misura anche dalla quantita' di opzioni messe a disposizione dell'utente per automatizzare le operazioni di controllo.
Oltre alle consuete scansioni, alcuni antivirus utilizzano tecniche piu' sofisticate per intercettare i virus. In particolare, PC-cillin (prodotto da (Trend  Microdevice) usa un sofisticato sistema di trappole che inducono il virus a credere di aver infettato il computer, mentre a infettato solo un'esca messa appositamente a disposizione dall'antivirus per stanare il nemico.
NOTA: anche lo scrivente, come antivirus utilizza
PC-cillin
Al di la' del sistema utilizzato, e' molto importante prendere in cosiderazione l'uso di un modulo TSR, poiche' fornisce un'ottima protezione costante.
Le modeste controindicazioni (un abbassamento delle prestazioni del sistema e la possibilita' di incompatibilita'
con talune  applicazioni non costituiscono motivo sufficiente per correre rischi.
 
I VIRUS DEL COMPTER (fine quarta parte)
Da IK8JZK Ruggero Napoli
Cordiali saluti e Auguri ai lettori del Radiogiornale
 
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12 -
I virus colpiscono anche i bancomat!
 
I bancomat di due banche americane sono stati infettati, lo scorso agosto, da un worm. La notizia, che guà circolava da tempo, è stata ora ufficialmente confermata da Diebold, il produttore che ha costruito i distributori automatici colpiti dal virus.
Secondo l'azienda, la scorsa estate un numero non precisato di bancomat su cui girava Windows XP Embedded sono stati spenti perché infettati da Welchia (anche noto come Nachi), un worm scritto per debellare un suo simile (Blaster) che ha però finito per intasare le reti di molte aziende. Entrambi i virus si diffondono sfruttando una falla di Windows XP, 2000, NT e Server 2003.
 
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13-
La prima mostra del 2004!
perfino sale-posa con modelle per i "fotoamatori"
Expo Elettronica, in programma alla Fiera di Modena il 17 e 18  gennaio
è un punto dìincontro fra -antiquariato tecnologico e applicazioni "futuribili", spesso c'è la possibilità di trovare ottimi affari, specie fra gli articoli usati o fuori commercio; oggetti invenduti e ricambi  dimenticati che restituiscono a nuova vita l'elettronica di  qualche tempo fa accanto ad articoli nuovi proposti a prezzi concorrenziali rispetto a quelli dei normali canali  distributivi.
La rassegna è organizzata da Blu Nautilus con il patrocinio  della Provincia e del Comune di Modena e la collaborazione di  A.I.R.E. (Associazione Italiana Radio d'Epoca) e delle sezioni   di Modena e Carpi dell'A.R.I. (Associazione Radioamatori   Italiani). In concomitanza si svolge Colleziosa, fiera dedicata al  collezionismo di vecchie radio, macchine fotografiche, dischi  d'epoca e cd rari, fumetti, album e figurine, modellismo,  giocattoli, soldatini, sorpresine, custom dolls, barbie ed altro ancora usato e da collezione. Completa la rassegna l'appuntamento per tutti i fotoamatori  con Photo Cine Video, un settore interamente dedicato alla  compravendita di attrezzature e materiale fotografico tradizionale, digitale, usato, d'occasione e da collezione a  cui si affiancano due sale pose con modelle, in pratica due set con luci e sfondi professionali dove mettere alla prova la propria abilità di ritrattista. I visitatori di Expo Elettronica e Colleziosa troveranno  un' esposizione ancora più ricca di spazi ed espositori. Quest' anno infatti saranno utilizzati i padiglioni A e C della  fiera di Modena, in totale 11.000 mq di superficie, occupati   da oltre trecento espositori provenienti da tutt' Italia, anche se non mancheranno alcune significative presenze dall’estero.
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14 -
Nel futuro c'è il computer che apprende
 
Intel ha dichiarato in questi giorni di aver rilasciato sotto licenza open source il codice di una suite di software, chiamata Probabilistic Network Library (PNL), fondata sui principi matematici bayesiani, gli stessi utilizzati nei metodi di apprendimento di concetti basati sul calcolo delle probabilità. 
Intel sostiene che le sue tecnologie possono aiutare i computer a prevedere certi eventi e comportamenti calcolando quanto spesso questi si sono verificati nel passato.
Scenari fantascentifici? Niente affatto. Puro e semplice progresso. Il futuro con macchine senzienti, in grado di apprendere e modificare autonomamente i propri comportamenti, sembra quindi avvicinarsi... sperando che
non sia quello descritto nei film di Terminator.
 
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15 -
 Come  fanno  i  marinai
di Franco  Malenza

  Zelo implacabile su  formalità inutili, ma  totale indifferenza su :
                   L'allegra  "sicurezza"  del  GMDSS
 
E pensare che Marconi inventò la Radio per la salvaguardia della vita in mare! 

La  ricezione automatica  dei messaggi di emergenza e sicurezza, che nel sistema tradizionale venivano vagliati direttamente dal radiotelegrafista, è  oggi  affidata all' "attento ascolto" di  chi si affretta a premere un pulsante per silenziare il segnale di allarme !!
 
 7  gennaio  2003, ore 1745 GMT.  Sono intento  ad  aggiornare la contabilità in un particolare ufficio quello che fu il locale di una efficentissima stazione radio sulla nave  Jolly Indaco, ora totalmente disattivata in applicazione ad una concessione di dubbia interpretazione  che permetterebbe alle navi  di impiegare soltanto il moderno sistema  GMDSS.  Malgrado i rumori dell'aria forzata, delle vibrazioni, della musica proveniente da un registratore piazzato sul ponte di comando con il quale il giovane allievo mitiga la noia della guardia sul ponte, sento nitidamente  il segnale di allarme  che  annuncia la ricezione di un avviso sull' apparecchio automatico sintonizzato  sulla frequenza 2187,5 Khz, ideato per offrire una sorveglianza  sulla frequenza di soccorso  analoga a quella offerta un tempo sulla 500 Khz in telegrafia!
     Percorro i pochi metri di  carogetto che separano il locale della dismessa stazione radio dal ponte di comando ed osservo  a distanza la  piccola consolle  installata a margine del tavolo di carteggio che costituisce  ormai il moderno  apparato di radiocomunicazione  approvato  dai  signori  della IMO e dalle altre organizzazioni preposte alla sicurezza marittima.  Osservo  anche  la  testa pelata  del primo Ufficiale di coperta avvicinarsi  all'apparato con passo annoiato e  premere il pulsante di silenziamento,  senza curarsi  né  di ascoltare il messaggio  annunciato, né  di  verificarne la provenienza, né  di  controllare  se  esso sia di  urgenza, di  sicurezza, di  soccorso o  di  routine! La  cosa non  lo interessa e anche se lo interessasse non  avrebbe il tempo di seguirla perché  di  questi avvisi ne  pervengono  almeno una  cinquantina al giorno e  ciascuno d'essi  comporterebbe un impegno  di  almeno  dieci minuti da sottrarre  alle altre numerose incombenze  sul carico  e  sulle scartoffie relative alla sicurezza ,che solitamente vengono compilate durante la guardia !  L'obbligo dell'ascolto è  stato  "regalato " appunto  all'ufficiale di coperta, costretto a diventare una specie di operatore radio  a  seguito di un  "corso"  di cinque giorni con il quale si è finto di trasformarlo in un esperto di telecomunicazione!
     Mi  avvicino  all'apparato  e vi  opero per scoprire i dettagli  dell'avviso  disinvoltamente  silenziato dal primo ufficiale : si tratta di un annuncio di avvistamento di una boa alla deriva trasmesso da una stazione Spagnola, abbastanza comprensibile in lingua spagnola ma  quasi indecifrabile quando  viene ripetuto in Inglese anche per il sopraggiungere di altre modulazioni sulla frequenza, che  sarebbero state insignificanti in telegrafia, mentre in telefonia  risultano totalmente paralizzanti !
     Esploro gli altri  avvisi  giunti nelle precedenti ore e memorizzati nell'apparato : alcuni provengono dalla Francia e  potevano in qualche modo interessare la nostra area di navigazione, altri provenivano dalla Svezia, dalla Danimarca, dalla Bulgaria, perfino ne noto uno proveniente da una stazione della lontanissima Alaska!
     L'ascolto e la valutazione  dei vari messaggi è stata sottratta  al professionista  e delegata  ad una persona gravata da altri incarichi, fingendo di ignorare  che le due  mansioni non sono compatibili e  che  l'efficienza  offerta  dal  sistema  telegrafico  e da un ascolto diretto  non  può   sostituirsi  con nessun automatismo!
Siamo partiti  all'alba  di questo livido 7 gennaio  da Genova, diretti in Libia  verso il nuovo porto di Khoms, con il quale si è sostituito Tripoli, dove  almeno trovavo il tempo per recarmi a salutare Nuri, il vecchio predone desertico convertitosi  all' Islam  che  mi  aggiorna  sugli  avvenimenti  del  Souk   e  mi  offre  il thè  alla menta  sulla porta del suo  abituro;  mi  rituffo  nelle mie scartoffie di compilazione  documenti  di  arrivo :  a  Khoms  mi attende  una  dogana  dallo zelo prussiano  che controllerà  ogni bottiglia ed  ogni  etto di  zucchero !  Da  nessuna parte, in  nessun contratto è  scritto  che  l'ufficiale Marconista  sia tenuto  a queste  nuove  mansioni  di  segretario contabile; ipocritamente le  disposizioni  IMO e  Solas  lo  prevedono  dedicato  all'uso  delle apparecchiature radio e  all'applicazione  delle  non  semplici procedure relative  alle comunicazioni, ma  prevedono pure  che  la sua presenza  sia  facoltativa !!    
     Un  vecchio  detto  recitava :" i cani  abbaiano e la carovana passa!   La  nave  oggi  passa insensibile  ai  segnali  radio  che  si  propagano  sui  mari : riceve, ma non sempre vaglia o considera nel giusto rilievo,  messaggi  che  arrivano  da  distanze infinite ,  ma  viaggia  alla cieca  nell'area  di mare prossima !  Un  satellite  le fornisce la posizione esatta, ma  non è più  in  grado  di  orientarsi  su di un segnale  radio  emesso  da un natante in pericolo, perché  le è  stato "concesso"  di  rimuovere il vecchio radiogoniometro, per evitare  che il suo  impiego  comportasse l'opera di un professionista!  Questi  i  "doni"  di  quelle stesse lobbies  che  si  sono  inventate una miriade di  corsi di aggiornamento, costosi quanto inutili, per  accertare la capacità  di marittimi  ad  esercitare la loro antica  professione, un tempo attestata solo dall'effettiva navigazione,   che  hanno imposte  scadenze di  validità  ed  inspiegabili "endorsement"  per  documenti  già  convalidati, nonché  attestazioni  su  precauzioni e  misure  assolutamente  false,  inquanto impraticabili  per tempi e metodi, ma  puntigliosamente  registrate con  crocette e  firme sui  formati  cartacei  ideati  da  gente  che  di  navi e navigazione sembrano saperne  quanto  una  merciaia  di  teologia  o quanto un  minatore  di scienze statistiche !!
     Sento il  suono  di un nuovo  allarme, ma  non mi reco ad ascoltare il conseguente messaggio e lascio che il primo ufficiale pigi il pulsante di silenziamento: io devo affrettarmi a scrivere un cartello che avvisi l'equipaggio della  distribuzione di sigarette che mi  appresto ad effettuare, in italiano ed Inglese perché a bordo abbiamo  sei Ukraini che  lavorano in macchina, con il pretesto che "non vi sono  abbastanza Italiani! e  che  "il personale Italiano  costa troppo!!  Mi permetto di  illustrare l'avviso con l'immagine  d'una fanciulla non troppo vestita : modesto tentativo timidamente volto  a  rallegrare  un  equipaggio  abruttito !
 
      Venezia,  22 Gennaio 2003.
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16 -
 
Con i-Mode Internet arriva sul telefonino
 
Wind lancia sul mercato i-mode, l'innovativo servizio nato nel 1999 da un'idea della giapponese Ntt DoCoMo allo scopo di trasferire sui cellulari servizi e contenuti Internet.
L'offerta i-mode di Wind - si legge in una nota della società - permette la consultazione di una vasta offerta di contenuti, composta inizialmente da oltre 200 siti sviluppati dai protagonisti dell'informazione, dell'intrattenimento e dei servizi.
Tra le altre novità la possibilità per i clienti Libero di poter gestire la posta direttamente dal proprio telefonino.Si potranno, infatti, inviare e ricevere e-mail con allegati di foto, immagini e suoni dal proprio terminale verso qualsiasi indirizzo e-mail grazie al più evoluto servizio di posta elettronica disponibile oggi sui telefoni mobili. Inoltre, attraverso la connessione sempre attiva, la notifica e la lettura della mail è immediata.
 
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17 -
 
Da: "Pino Ottonello" <pinoottonello@tin.it>
 
 
    ELETTROSMOG:
         Commento


 

Cari amici del "radiogiornale"
Ho letto la lettera di IZ4 DJC e ne sono rimasto profondamente scosso.
Sapevo della crassa ignoranza che prolifica sulle teste dei più italiani, nonchè la spocchia che gli stessi ostentano e che è direttamente proporzionale alla stessa ignoranza.
Forza caro IZ4 DJC, hai ragione, non mollare. Ti stanno facendo una violenza gratuita, colla benevola, tacita complicità ci chi queste violenze dovrebbe impedire. Ti fanno dei sabotaggi, e tu dovresti colpire colla stessa violenza, colla stessa carta.
Fatti togliere l'antenna e poi.... hai mai sentito parlare del rocchetto di un certo Woodrof? Non mi ricordo bene come si chiamasse, ma mi pare un nome del genere. Sapevo che di questo se ne parlava negli anni '70, si diceva che se questo piccolo strumento fosse stato applicato su di una presa elettrica opportunamente sezionata poteva dare disturbi tutt'intorno.... alle ricezioni audio e video. Potresti, che so, fare una piccola applicazione, ed al primo ipocrita vicino incollerito potresti obiettare che sì, sei stato tu, stai operando in frequenza e purtroppo le tue "antenne" interne, non potendo trovare giusto "sfogo" sul tetto, è ovvio che dìano disturbo al vicinato.... vedrai le reazione.
Questa è ovviamente una risposta semiseria a quanto tu scrivi.
Il radioamatore è ben poco amato dal resto della popolazione. Questo è noto. E l'inquinamento da elettrosmog è la più colossale balla mai raccontata ed inventata dai politici (non si creda male, sovvenziono ed aderisco a campagne naturalistiche del WWF e legambiente ecc ecc., ma quando il troppo stroppia insorgo) che si sono inventati questa cosa solo per ottenere qualche posto in più al parlamento (18.000 euro al mese spese escluse + benefit tutti compresi e la pensione di 20.000 euro al mese se "tengono" una legislatura, n.d.s.) e farsi scudo di un'armata di beoti ignoranti qual'è la maggioranza dell'italica gente per portare avanti le loro sozze oscure mire.
A ragion di ciò che dico, prendi ad esempio che cosa hanno fatto della stazione della Radio Vaticana.
C'è che asserisce che passando lì sotto, si sente venir meno, a chi si spegne l'autoradio, a chi addirittura la macchina e via dicendo. Son riusciti a mandare sulla strada a protestare un'intero quartiere, o meglio dire un paese.
Chi scrive ha trascorso 35 anni avvolto, praticamente, da sbarre che erogavano 6 KV a migliaia di ampères.
Pensi che a 2 - 3 metri di distanza non ci sia abbastanza "campo magnetico" per stendere una persona dopo pochi mesi anzichè farla campare 35 anni per anche 12 ore al dì od alla notte usando ovviamente i parametri che "loro" adottano per le loro lagnanze nei riguardi di un'antenna?
Com'è che invece son ancora qui, vivo, a scriverti?
Caro IZ4 DJC, quelli che ti angustiano sono gli stessi che sicuramente hanno addosso i telefonini dell'ultim'ora, magari quelli a 1,8 Mega.
Questi squallidi parvenu che cianciano tanto per un'innoqua antenna, tacciono colpevolmente sul rischio di portarsi delle microonde (quelle sì che sono sospette di essere nocive) vicino la cornea.
Quindi fatti coraggio. Quando avremo un'associazione  veramente vicina ai problemi degli amanti del radiantismo potremo iniziare una seria battaglia.
Dovremo aspettare ancora del tempo. Speriamo per poco.
73 de IK0 OHP.
 

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18 -
Da: "Radioavventura" <ik2nbu@radioavventura.it>

   Semplice: siamo Radioamatori!
QRP & SOTA NEWS
Cari Amici,
Ecco le ultimissime di  www.radioavventura.it  in diretta per Voi :
 
-  3° Forum SOTA via E QSO si é tenuto Domenica 14 DIC ore 21.30 ITA
-  I1BAY di nuovo al vertice della classifica " Watt x Miglio " con tattica QRP impeccabile e tanto CW.
-  Le temperature siberiane non fermano le attivazioni UHF del GAR Bergamasco, nuovi report ON LINE.
-  Si prepara il Primo Convegno SOTA / QRP per la Fiera di Montichiari Marzo 2004
 
 
Nella foto: IK2UEK del GAR da Cima Pora LO-010
 

Partecipate al forum e dite la Vostra, è facile bastano cuffia microfono sul PC ed il semplice programma di www.eqso.net
Appuntamento sul server Inglese stanza 200 Domenica ore 21.30 ITA, avremo notizie da festeggiare e discutere insieme in conferenza, parleremo di sano radiantismo e tecnica QRP e di nuove avventure che ci attendono. Se sarà possibile tecnicamente avremo aperto anche il link radio locale su RU3 a 430.075, grazie a Germano IW2DCK.
 
Nell'occasione Buone Feste a tutti !
73' de ik2nbu Arnaldo
ik2nbu@radioavventura.it
 
 

SOTA Classifica Provvisoria Italia

QRB : Watt = Punteggio Attivazione Italia

Diploma Watt x Miglio = Totale somma delle Attivazioni

Tattico QRP = Punti Totali : Numero Attivazioni

SOTA = La somma dei punti Cima SOTA

 Diploma

Call

Attivazioni

Punteggio

Tattico

Call

Punteggio

Attivazioni Sota Call Punti
 
1 I1BAY 25 839.355 1 IZ2DQA 109.552

3

1 I1BAY 120
2 IZ2DQA 3 328.657 2 I1BAY

33.574

25

2 I0SKK 90
3 I0SKK 13 180.368 3 IK0BDO 18.829 2 3 IK2NBU 46
4 IK0BDO 2 37.657 4 I0SKK 13.874 13 4 IW1BCO 34
5 IK2NBU 8 23.411 5 IW1BCO 4.243 4 5 I0AHV 26
6 IW1BCO 4 16.972 6 IW0HK 3.287 1 6 I3BUI 22
7 IK2QDX 3 6.446 7 IK2NBU 2.926 8 7 I1ABT 22
8 I5MSH 2 3.528 8 I1MVU 2.155 1 8 IZ6EGX 20
9 IZ6EGX 2 3.367 9 IK2QDX 2.149 3 9 IK2QDX 18
10 IW0HK 1 3.287 10 I5MSH 1.764 2 10 IZ2DQA 18
11 I1MVU 1 2.155 11 IZ6EGX 1.684 2 11 I5SMH 16
12 I0AHV 5 2.025 12 IW2NKB 1.582 1 12 I1MVU 8
13 IW2NKB 1 1.582 13 IZ2EAS 1.247 1 13 IW0GTF 8
14 I1ABT 3 1.417 14 IW0GTF 1.087 1 14 IW0HK 8
15 IZ2EAS 1 1.247 15 IZ2CPO 536 1 15 IZ2EAS 6
16 IW0GTF 1 1.087 16 I1ABT 472 3 16 IZ2CPO 6
17 IZ2CPO 1 536 17 I0AHV 405 5 17 IK2UKK 6
18 IK2UKK 1   18 IK2UKK   1 18 IW2NKB 6
   
      Cosa abbiamo fatto:
      69 Cime SOTA Italiane Attivate
      37 Report fotografici delle Spedizioni
      110.892 Metri di quota saliti a piedi, mountain bike e sci
      774.914 Km di QRB in collegamenti QRP SSB e CW con meno di 5 Watt
     
Come lo spiegate tutto questo? Semplice: siamo Radioamatori !
      73' de ik2nbu Arnaldo  
           
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19 -
 
Da: "Adriano Migliari" <ik2cbd@aliceposta.it>
 
 Manuale italiano AGWPE v 2003.308
 

Vi informo che sul sito www.qsl.net/ik2cbd ho caricato l'ultima versione del Manuale Italiano AGWPE v2003.308     (file agw-cbd.zip contenente il file agw-cbd.pdf  datato 12/2003).
 
VISTA LA STABILITA' DEL PROGRAMMA AGWPE (non il PE-PRO, la versione PROfessionale di AGWPE), NON PREVEDO ULTERIORI AGGIORNAMENTI  A QUESTA EDIZIONE DEL MANUALE ( a meno di rivoluzionari miglioramenti).
 
Il manuale AGWPE fornisce dettagliate informazioni su come installare/configurare AGWPE, come fare i cavi, etc.
 
Dal momento che il programma PE-PRO sfrutta gli stessi concetti di AGWPE, ritengo che l'e informazioni contenute nel  manuale AGWPE possano essere di valido aiuto anche per PE-PRO.
 

                      BUONE FESTE a TUTTI
 
Adriano Migliari   IK2CBD
 
Email:         ik2cbd@aliceposta.it
Web Site:   http://www.qsl.net/ik2cbd
ax25           ik2cbd@ik2qca.ilom.ita.eu   QRV 430.8625   JN45RQ
 
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20 -

TRASMISSIONI INTERNAZIONALI IN LINGUA ITALIANA 
 

-


 

 Ultimo aggiornamento 22 novembre 2003  


ORA SOLARE 00:59:34 - ORA UTC 23:59:34

Aggiorna l'ora

 

 

Scheda valida dal 26 ottobre 2003 fino al 28 marzo del 2004

ORA SOLARE

EMITTENTI RADIO

FREQUENZE kHz / NOTE

ZONE SERVITE

00:00-00:30 SRI R. Svizzera Int. 9885-11660 Sud America
00:00-06:00 RAI Int. 6060 Notturno dall'Italia Bacino del Mediterraneo
00:00-06:00 RAI Int. 657NA, 900MI, 1332RM Europa - Bacino del Mediterraneo
00:00-24:00 # RTSI R. Svizzera It. Rete 1 558 -
02:30-03:30 ° RAI Int. 6110 Sud America
02:30-03:30 RAI Int. 11765 America Centrale
02:30-04:15 ° RAI Int. 9840-12030 Sud America
02:30-04:15 °° RAI Int. 9675-11800 Nord America
05:35-05:45 RAI Int. 6100 Africa Nord Orientale
05:35-05:45 RAI Int. 5965-7230 Spagna e Africa Nord Occidentale
05:55-06:30 °°RAI Int. 11985 Africa Orientale e Vicino Oriente
06:00-24:00 # R. Capodistria 1170 Slovenia, Istria e Italia Nord-Occidentale
06:00-24:00 R. Montecarlo 702 Ripete Prog. di RAI Radiodue -
06:00-24:00 RAI Int. 1332 Radiouno - Roma S. Palomba Regione Lazio
06:00-24:00 RAI Int. 846 Radiodue - Roma S. Palomba Roma
06:00-24:00 RAI Int. 189 Radiouno - Caltanissetta Rete Regionale della Sicilia
06:00-24:00 RAI Int. 1107 Radiodue Roma M. Ciocci Roma
06:30-06:45 NHK R. Giappone 11915 via Gabon. - dom. lettura posta -
07:30-08:30 VOIRI Voce Islamica dell'Iran 15084-17605 mar. lettura posta Italia e Europa Centro Occidentale
07:30-14:00 °° RAI Int. 9670-11800 Europa Orientale
08:00-08:30 SRI R. Svizzera Int. 9885-13790-17665 Africa e Medio Oriente
09:00-10:00 VOM Qui Malta 9630 solo dom. -"Rubrica DX". Lettura posta -
10:00-10:30 SRI R. Svizzera Int. 21770 Africa e Medio Oriente
11:00-12:00 RAI Int. 11920 Australia - Oceania
11:30-11:45 NHK R. Giappone 21820 via Gabon. - dom. lettura posta -
13:00-14:00 VOIRI Voce Islamica dell'Iran 15084-15275 mar. lettura posta Italia e Europa Centro Occidentale
14:50-18:30 RAI Int. 9670-21520-21535-21710 "dom. sport" Americhe-Europa-Africa
15:00-15:25 ° RAI Int. 17780-21520 lun. sab. Nord America
15:04-16:00 R. Tunisi Int. 963 -
16:00-16:25 RAI Int. 9670-11800 dal lun. al sab. Bacino del Mediterraneo
16:00-16:25 °° RAI Int. 11900 Dal lun. al ven. Africa Nord Orientale
16:30-17:00 R. Pola 1134 - (783 ascolto DX) -
16:55-17:25 °° RAI Int. 9670-11855 dal lun. al sab. Europa Occidentale
17:30-18:00 SRI R. Svizzera Int. 9755-11810-15555 Africa e Medio Oriente
18:00-18:30 RRI R. Romania Int. 756-9745 dom. lettura posta Italia
18:00-18:30 VOM Qui Malta 6185 dal lun. al sab. -
18:00-19:00 °°RAI Int. 11875 Africa Orientale e Vicino Oriente
18:00-19:00 RAI Int. 11875-15320-15250 Africa Centrale
18:00-19:00 ° RAI Int. 9670-11725 Spagna - Africa Nord Occidentale
18:30-19:00 R. Budapest 6025-7105 ven. e dom. "L'Angolo DX", posta Europa
19:00-19:30 # HR Hessischer Rundfunk 594 "Italiani nell'Assia" solo sabato Locale - Germania
19:00-19:30 # HR R. Colonia 594 "L'Italia in diretta" dal lun. al ven. Locale - Germania
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19:00-20:00 R. Cairo 9988 lun. mer. gio. lettura posta Europa Centrale
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NOTE

In grassetto gli ascolti verificati
Bande colorate = ULTIME NOVITA'
#Ascoltabile a Roma dai primi di ottobre (ascolto DX)
°Programma quotidiano "UN'ORA CON VOI"
°°Programma "TACCUINO ITALIANO" dal lun. al ven.
Alla fine dei mesi di marzo e di ottobre di ogni anno le emittenti cambiano orari e frequenze
ITALRADIO Notizie e aggiornamenti riguardanti le emittenti e programmi 

 

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21 -
                             Impariamo ad ascoltare gli altri!
CONSIDERAZIONI SUL METODO
Franz Falanga I3FFE IQRP #4
 
Innanzi tutto auguri di pace, di buona salute, di ottime festività e di buon inizio di anno nuovo a tutti!
Leggo sempre con molto interesse quello che i vari OM scrivono intorno all'argomento radiantismo, e mi è venuta voglia di fare qualche considerazione su quanto leggiamo sia in InterNet che sulle varie riviste specializzate.
Da quando leggo queste lettere, questi articoli, questi messaggi (specialmente negli ultimi anni) ho sempre notato che, durante la lettura, mi si paravano davanti dei concetti che mi intrigavano, che magari mi disorientavano, ma che poi, molto rapidamente, scomparivano nei meandri della mente. Insomma leggevo, mi pareva di capire qualche cosa di non scritto, ma non riuscivo a mettere a fuoco il problema.
Intendiamoci amici, non è facile comprendere l'immaginario collettivo della comunità radioamatoriale, nel senso che, da un certo punto di vista, chi si dedica al nostro hobby ha della caratteristiche che lo pongono nel novero dei solitari. Per cui non c'è nulla di più complesso che cercare di comprendere i meccanismi mentali di chi preferisce vivere discretamente con i propri pensieri. Sono quindi convinto che, in fondo in fondo, l'OM sia un solitario che trova piacere quando è nel suo shack, quando ascolta con attenzione segnali quasi impercettibili, quando traffica con il saldatore costruendo accrocchi che spesso sono geniali.
Quindi solitari con la passione e la curiosità per i fenomeni che insistono sulla elettronica, sulla elettricità, sul digitale, sulla micromeccanica applicata, su particolari carpenterie (antenne e loro supporti)  e su quant'altro attiene l'argomento. E sono convinto che la gamma di interessi l'ho soltanto iniziata ad accennare.
Il nostro amico insomma è una  poliedrica persona con molte curiosità.Ma torniamo al mio problema. Che cosa intravedevo e intravedo nelle lettere che i radioamatori scrivevano e scrivono in giro ai propri simili, e che fin'ora non mi era molto chiara?
Oggi pomeriggio, in una fredda giornata decembrina, al caldo della stufa del mio shack, ho intravisto una certa spiegazione che mi affretto a raccontarvi. Mi sono accorto che un fattore, secondo me molto importante, accomuna tutto questo mettere per iscritto le proprie opinioni. Voglio dire che tutte queste opinioni, secondo me, hanno un comune denominatore.
Ognuno, di questi amici che scrivono, quando scrive, evidenzia la convinzione che il proprio ragionamento è perfetto, che il proprio giudizio è la verità rivelata, è il dogma. Tutti sono convinti che il resto dell'universo ruoti attorno a loro, concezione tolemaica della vita. Nessuno mostra dubbi, nessuno premette che quello che sta dicendo è solo un'opinione, nessuno, e questo è il momento più alto, poi mostra di saper o voler ascoltare. Tempo fa leggevo molto divertito che un OM personalmente quando incontrava sul suo percorso un'equazione di secondo grado cominciava ad innervosirsi, per cui diceva che l'algebra "doveva" essere cancellata dalla faccia della terra. Perché lui cadeva in stress. Un suo problema personalissimo (peraltro legittimo) diventava, per estensione, un problema comune a tutto il resto dell'umanità. Di esempi del genere ne colgo moltissimi nel nostro chatteggio (scusatemi questo brutto neologismo, ma ci siamo capiti) e il fatto mi preoccupa grandemente.
Perchè mi preoccupa? Avrete facilmente comprese tutte le varie ragione del mio essere preoccupato, ma permettetemi di elencarne soltanto una: l'incapacità nostra (mi ci metto anche io) di saper ascoltare le ragioni degli altri.
A questa mia analisi vorrei inoltre aggiungere un altro fantasma che si aggira nella nostra comunità radioamatoriale. Questo fantasma è il "moralismo". Analizzare con la lente del moralismo la vita che è intorno a noi, la cronaca, la storia (sia quella con l'esse minuscola che quella con l'esse maiuscola) è operazione micidiale e pericolosissima. Se si analizza con la lente del moralismo la storia mondiale degli ultimi duecento anni (tanto per circoscrivere il campo) ci accorgiamo che TUTTI sono stati CATTIVI e che quindi tutto si blocca. Tutto si blocca perché la realtà diventa tutta uguale, tutta omogenea, tutta egualmente colorata, tutta gualiva (direbbero i veneti) cioè uniforme. Uniforme vuol dire che tutte le cose, i pensieri, le categorie, gli oggetti, sono tutti uguali, hanno tutti la stessa forma. Pensate che fregatura spaventosa sarebbe se tutti i funghi avessero la stessa forma, lo stesso colore, nascessero negli stessi giorni, e se quindi fossero tutti egualmente uguali! Non riconosceremmo più i funghi mangerecci (attenzione non ho detto buoni) da quelli velenosi (attenzione non ho detto cattivi).
Che dire ragazzi? Che non sarebbe male se imparassimo ad ascoltare di più le ragioni degli altri, e se premettessimo ai nostri ragionamenti la semplicissima formuletta che così recita "se i parametri che ho individuato per impostare il problema sono esatti, "forse" la soluzione del problema potrebbe avvicinarsi con discreta approssimazione ad una corretta soluzione".
Ho detto la mia e se sono uscito fuori dal filo a piombo me ne scuso.
 
 
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22 -
ALLARME EFFETTO SERRA
 
Viviamo tra siccità e alluvioni mai visti prima
mentre al Polo e sulle Alpi si sciolgono i ghiacciai
 
Le grandi nazioni, Russia e America, non vogliono rispettare gli accordi
di Kyoto sui gas serra, e intanto la situazione del clima diventa sempre
più preoccupante. La Conferenza mondiale di Milano ha dato scarsi risultati!

  
A Milano il vertice mondiale sul clima 
 
Lo spessore dei ghiacciai alpini è diminuito in pochi decenni di 14 metri, di cui tre soltanto nell'ultima caldissima estate 2003. I ghiacciai in realtà hanno cominciato a ridursi fin dal 1850 (alla fine della cosiddetta «piccola era glaciale» che durava da 250 anni), ma è negli ultimi decenni che hanno iniziato a sciogliersi a ritmi senza precedenti.
Quindi la domanda che gli scienziati si pongono è questa: la fase attuale è il proseguimento, talvolta parossistico, di una fase «calda» già in atto oppure la tendenza all'aumento della temperatura è dovuto allo sviluppo industriale che, coincidenza, è iniziato proprio 150 anni fa?
Potrebbe essere valida una terza ipotesi di sintesi tra le prime due: viviamo in una fase calda «naturale», ma le attività umane, in particolare l'utilizzo di combustibili fossili che producono biossido di carbonio e favoriscono l'«effetto serra», hanno contribuito ad
aumentare (di molto) il riscaldamento del pianeta «La fusione dei ghiacciai è solo un'avvisaglia del reale cambiamento del clima», ha dichiarato Jennifer Morgan, direttore del Programma di cambiamento climatico del Wwf. «Siamo arrivati a un punto di non ritorno e i governi devono agire per evitare tragedie inimmaginabili.
Le soluzioni sono nelle riduzioni delle emissioni di anidride carbonica e del consumo di energia elettrica».
 
Si é cercato inutilmente di convincere la Russia a firmare il Protocollo di Kyoto sulla riduzione dei gas serra, protocollo che Vladimir Putin non é stato disposto a sottoscrivere. Il Protocollo è stato ratificato da 119 Paesi (più del doppio dei 55 richiesti), ma una clausola impone che per entrare in vigore, il trattato debba rappresentare nazioni che nel 1990 (anno di riferimento) hanno prodotto almeno il 55% delle emissioni globali di biossido di carbonio (anidride carbonica). Per ora siamo al 44,2%, visto che gli Stati Uniti (36,1% delle emissioni di CO2) hanno deciso di non ratificarlo. Quindi l'adesione della Russia
con il suo 17,4% avrebbe potuto essere decisiva.
 - A Milano erano presenti circa 6 mila delegati delle 189 nazioni che hanno sottoscritto il Protocollo sul clima, oltre a 287 organizzazioni non governative per un totale di circa 10 mila persone. Come ha rilevato Kevin Groose, rappersentante del segretariato delle convenzione: «L'obiettivo di Cop9 è valutare i progressi nella lotta ai cambiamenti climatici e definire i programmi per l'anno prossimo».
In pratica si tratta di stabilizzare la concentrazione di gas serra nell'atmosfera a un livello tale da scongiurare pericolose interferenze di emissioni sul sistema climatico, in un periodo sufficiente per consentire agli ecosistemi di adattarsi naturalmente a cambiamenti di clima, in modo da garantire uno sviluppo economico e produttivo sostenibile. 
In concreto i negoziati si basano sul ruolo dei meccanismi flessibili e sulla possibilità e i limiti al loro utilizzo, e sulle sanzioni in cui gli Stati che hanno ratificato ma che saranno inadempienti, potranno incorrere.
In ogni caso, nessun Paese sarà sanzionato se non ridurrà il proprio livello di inquinamento fino al 2012.
 
RIFLESSI SULL'ITALIA - Alla conferenza di Kyoto l'Italia aveva promesso di ridurre le proprie emissioni del 6,5% rispetto ai livelli del 1990 invece oggi le emissioni risultano cresciute del 6%. Ciò significa che per rispettare il Protocollo dovremmo ridurre gli sprechi del 12% entro il 2012. In Italia gli scarichi degli autoveicoli rappresentano la principale causa di gas serra pesando per più del 20% del totale. È necessario quindi un impegno concreto nella ricerca di fonti di energia alternative e meno inquinanti.
Insomma l'era delle "comodità" sfrenate basate sul petrolio e sul carbone, deve inesorabilmente ridursi, per salvare il pianeta, imparando a usare fonti energetiche alternative.
Sugli sprechi che si fanno, si pensi solo che un cittadino americano, in media consuma tre volte l'energia elettrica di un italiano! 
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23 -  
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Da: "iret.friuli" <iret.friuli@tiscalinet.it>
 
-Un amico mi ha chiesto di vendergli uno SHAK-TWO della E.R.E. E' un rtx Vhf (144-146 MHz) da base che lavora in AM-FM-SSB-CW, 10W, costruito nel 1975, perfetto, condizioni da vetrina e per cederlo chiede 250 euro (però penso che lo dia via anche per 200 euro).
 
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Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, strumenti, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.
 
IW3 SID - Andrea     e-mail: iret.friuli@tiscalinet.it
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Da: <iw2cye@jumpy.it>
Saluti e auguri di buon Natale.
 
Facendo le pulizie di Natale ho trovato nel cassetto una scheda sub audio
della  KENWOOD modello TSU7 che mi ricordo andava bene sul TM732 e sul TH77
e forse su altre radio Kenwood. Siccome non mi serve + la venderei x 20
EURO. Se sei interessato chiamami allo 347/7104312 oppure e-mail iw2cye@jumpy.it.
 
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24 -
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