La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione

Radiogiornale  11 1       

 Giugno 2004 Periodico telematico indipendente

 

 

Sommario:

  1 - la lealtà;

  2 - la bugia;

  3 - Associazioni radioamatoriali in Italia; 

  4 - Intervista a Augusto Righi;

  5 - Il BPL disturba i radioamatori;

  6 - Addio Radio Rai;

  7 - Internet: il futuro è senza fili;

  8 - ARI Bologna: Mercatino di scambio;

  9 - I grandi dell'elettricità: Zenobe Thephile Gramme;

10 - Oscillatore audio tipo bloccato;

11 - CISAR Taranto: una giornata sui monti della Calabria;

12 - EchoLink: porte aperte su Fastweb;

13 - I01PDT: Special Prefix Paralympic Day;

14 - "BIELLARADIO" Mostra Mercatino:

15 - CISAR Messina: Premio Rosario Piccolo:

16 - Fiera di Cagliari;

17 - Mercatino radioamatoriale;

18 - Informazioni.

 

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 1-

 

 la lealtà 

 

                                                                                                                                 Gent.mo
       
                                                                                                                 Sig. Alessio Ortona I1BYH
                                                                                                                        Presidente Nazionale A.R.I.
                                                                                                                        Sua sede

                                                                                                                        Per conoscenza
                                                                                                                        Al Consiglio Direttivo Nazionale A.R.I.
                                                                                                                        Al Consiglio Direttivo Sezione A.R.I. Modena
                                                                                                                        Al "Radiogiornale" di Paolo Mattioli.

Oggetto: "Fatti di cui si parla 24 - La lealtà - R.R. 5 2004"

 

Caro Alessio, mi è giunta Radio Rivista in oggetto e sono rimasto veramente turbato dal tuo editoriale per la parte riguardante il Symposium della Sezione A.R.I. di Modena di quest'anno.

Essendo stato io il principale artefice dell'organizzazione di questa manifestazione mi sento parecchio umiliato ed offeso dalle tue parole che non fanno altro che mettere in dubbio sia la mia buona fede che quella di coloro che hanno appoggiato le mie scelte.
Considerando che mai R.R. accetterà di pubblicare queste pagine negandomi in questo modo l'opportunità di fornire a chi ha letto il tuo editoriale una versione diversa dalla tua sul come si sono svolti realmente i fatti, ho pensato di inviare lo stesso scritto a Paolo Mattioli - IOPMW - con la richiesta che venga pubblicato sul Radiogiornale.

Vorrei farti presente che la Sezione A.R.I. di Modena, attraverso alcune manifestazioni a carattere nazionale se non europeo ( Symposium, mercatino, divulgazione della radio nelle scuole ), si è sempre adoperata nel cercare di aumentare il numero di iscritti al nostro sodalizio e che tuttora continua a farlo. I soci di Modena inoltre conoscono molto bene le regole o lo statuto dell'Associazione, come pure conoscono lo spirito che disciplina il nostro hobby (per affratellare, per unire gli OM di tutto il mondo, senza distinzioni di razza, di religione, di credo politico), quindi non metterei in discussione "La Lealtà" della Sezione alla quale appartengo.

"...il Socio, sottoscrivendo la domanda di adesione, stipula un contratto associativo con il quale, oltre ad impegnarsi a pagare la quota annuale per ottenere i servizi previsti, si impegna anche al rispetto delle norme statutarie, all'osservanza del Regolamento, ad accettare le deliberazioni degli Organi associativi, a comportarsi fedelmente nei confronti dell'Associazione ed a collaborare all'interno del Sodalizio con gli altri Soci per il raggiungimento degli scopi sociali.

La lealtà che, nella civile convivenza dovrebbe essere considerata normalmente da tutti come un impegno di vita, nel caso degli appartenenti al Sodalizio diventa un obbligo imprescindibile, che però spesso viene ignorato, ed alla base di questa ignoranza vi è sempre uno scarso attaccamento all'Associazione, fenomeno molto diffuso che tutto l'associazionismo in genere sta attraversando e dal quale noi non siamo esenti.

Nel nostro caso, talvolta l'Associazione viene considerata esclusivamente come una fornitrice di servizi e non un insieme di persone accomunate da interessi comuni con un dovere di collaborazione per l'ottenimento di quei risultati che il singolo non può ottenere.
Questo significativo richiamo del Giudice al dovere di avvedutezza e di autocontrollo del proprio operato che ogni Associato deve avere, soprattutto se investito di responsabilità, calza anche con quanto accaduto ultimamente in ordine all'Organizzazione di una importante manifestazione associativa.

Tra le manifestazioni associative maggiormente legate alla tradizione e che sempre hanno destato particolare interesse tra i radioamatori vi è il Symposium di Casinalbo che, anche se oggi per motivi organizzativi ha mutato sede, viene ancora identificato con questo nome.

Il Symposium, manifestazione veramente importante che occupa uno dei primi posti, se non il primo, tra i convegni organizzati dall'A.R.I. nel settore delle V-U-SHF, ha sempre visto una massiccia partecipazione di Soci, sia al convegno vero e proprio, quanto alla premiazione di svariati contest ed infine al pranzo sociale."

Hai ragione...Il Symposium di Casinalbo è una delle manifestazioni più importanti dell'Associazione, ma, contrariamente a quanto tu dici, esso è organizzato dai Soci della Sezione di Modena  e non dall'A.R.I. intendendo per A.R.I. tutta l'Associazione o il C.D. Nazionale.

"Nel rispetto di questa tradizione, anche quest'anno gli Organizzatori hanno reso nota per tempo la data della manifestazione, che avrebbe avuto luogo in una giornata di sabato per poi proseguire nella successiva mattinata di domenica e quindi concludersi con il tradizionale pranzo sociale.

La Sezione interessata ha sollecitato ed ottenuto l'ormai consueto contributo, che è stato erogato dal Consiglio Direttivo, anche se in quel momento il programma completo della manifestazione non era ancora noto nei dettagli."

In data 17 Dicembre 2003 personalmente ho inviato, per posta elettronica,  a I1ANP la locandina completa del programma del Symposium con preghiera di pubblicazione su R.R.. Alberto, pur facendomi presente che i tempi erano piuttosto stretti, mi garantì che avrebbe fatto il possibile affinché il programma completo fosse pubblicato su R.R. di Febbraio 2004, come poi avvenne. La stessa locandina è poi stata inviata a tutte le sezioni, ai manager di settore e allo stesso I1ANP in data 5 Gennaio 2004 sempre per posta elettronica.

Considerando che 5 giorni più tardi e precisamente durante la riunione di consiglio del 10 Gennaio (leggi R.R. Aprile 2004 pag. 76 punto 9 all'O.d.G.) il C.D. Nazionale deliberò lo stanziamento del contributo per la Sezione di Modena, faccio fatica a  pensare che tra i consiglieri non ci fosse qualcuno a conoscenza del programma del Symposium.

"Chi ha organizzato il convegno, ha riferito di aver rinviato le premiazioni nella mattinata di domenica a causa della concomitanza del sabato con altre manifestazioni che avrebbero sottratto Soci al Symposium."

Da parte nostra nessuno ha mai riferito di dover rinviare le premiazioni alla giornata di Domenica per le motivazioni che tu sopra dici. Da sempre tutte le premiazioni si sono svolte di Domenica proprio perché questa è sempre stata l'unica e la vera giornata del Symposium. Quest'anno si era pensato di anticipare a prima del pranzo le premiazioni per venire incontro a quei manager che si erano lamentati per l'edizione scorse quando queste si erano svolte durante il pranzo conclusivo della manifestazione.

 "Inoltre, dovendo programmare il sabato, gli Organizzatori hanno maturato l'idea di inserire nel programma una serie di interventi di natura "tecnica" ed avendo cercato attraverso i vari Forum persone disponibili, la scelta è caduta su coloro che avevano raccolto l'invito, e casualmente si trattava di persone che notoriamente fanno parte di altra Associazione."

Tengo a sottolineare che il Symposium si è sempre tenuto nella giornata di Domenica e che il Sabato è sempre stato dedicato ad una riunione tecnica aperta a tutti.

Come puoi leggere nel programma della locandina anche quest'anno il Symposium  avrebbe avuto inizio alle 8.30 di Domenica 21 Marzo 2004.
Come tutti gli anni, tranne gli ultimi due o tre, da quando sono radioamatore mi è sempre stata data l'opportunità di organizzare nella giornata del Sabato una riunione a carattere tecnico ed aperta a tutti con lo scopo di relazionare sulle ultime tecnologie digitali. Quest'anno, come già ho avuto occasione di scriverti, la scelta è caduta sul wi-fi. Nel momento in cui ho stilato il programma l'unico relatore che certamente sapevo appartenere ad altra associazione era IK0YYY, invitato come consulente del
Ministro a relazionare sulle normative che regolano la materia in oggetto. Tutti gli altri relatori, e tra tutti metto anche IZ3CNM ( ed il fatto che sia un amico non comporta che io debba sapere a quale associazione lui è iscritto, cosa fa nella vita, ecc...), non sapevo appartenessero al Cisar. Con questa affermazione non voglio però assolutamente giustificarmi dal momento che i relatori erano per me dei tecnici preparati e, soprattutto, dei "radioamatori".

" In una situazione di normale convivenza tra Associazioni che perseguono gli stessi scopi, queste cose potrebbero anche accadere, anche se la presunta irreperibilità di nostri Soci che abbiano la capacità di trattare i medesimi argomenti, non sembra possibile e comunque non è certo esaltante per l'immagine del Sodalizio.

Nel caso in questione però questi strani inviti hanno assunto un aspetto ben diverso.

Sembra che all'improvviso gli Organizzatori del convegno abbiano dimenticato pregresse vicende puntualmente riportate su RadioRivista, abbiano ignorato quanto da tempo scorre sotto i nostri occhi in continuazione attraverso i sistemi informatici, non si siano accorti di quelle prese di posizione nei confronti dell'Associazione, del Consiglio Direttivo, dello scrivente, da parte di chi è stato invitato ad illuminare la platea con le proprie argomentazioni tecniche.

Non è accettabile il principio che vi sia qualcuno estraneo all'Associazione, impegnato a livello dirigenziale in associazione analoga, che continui, ad occuparsi di fatti interni della nostra Associazione, che getti discredito sulla stessa, che cerchi di fomentare la ribellione tra i Soci, e che poi venga invitato a casa nostra come gradito ospite. Il fatto poi che il programma definitivo della manifestazione sia pervenuto per caso al Consiglio Direttivo non a cura degli Organizzatori, ma da parte di altri, solo quindici giorni prima della manifestazione, ha fatto nascere il fondato sospetto che quella programmazione non sia stata fatta casualmente e che il Consiglio Direttivo non sia stato infor-mato preventivamente per evitare quanto poi è accaduto.
Se fosse stata usata quella normale "avvedutezza" alla quale il Giudice ha fatto riferimento, II Consiglio Direttivo ed i Manager non si sarebbero trovati nella spiacevole situazione di non partecipare al Symposium, decisione che ovviamente ha sollevato proteste di Soci all'oscuro dei fatti, che ha creato turbativa e che comunque ha lasciato a tutti l'amaro in bocca."

Contrariamente a quanto asserisci, come già sopra ti ho scritto, Il C.D. Nazionale è stato informato con grande anticipo del programma del Symposium. Il programma che ti è "pervenuto per caso", inviato a tutti gli interessati, riguardava la giornata del Sabato che nulla aveva a che vedere con il Symposium come tale. La malafede di cui ci accusi o mi accusi è invece stata usata da quella persona che "ha solle-vato proteste" e che "ha creato turbativa" tanto da invitare a non venire al Symposium coloro che ne avevano il desiderio.

Durante la giornata del Sabato le persone poi che tu citi hanno avuto un comportamento encomiabile. Mai hanno dato spazio a polemiche, o hanno parlato male di qualcuno. Si sono invece attenute al tema della riunione portando un contributo tecnico molto valido alle persone presenti.

                                                                                                      73 cordiali
             
                                                                                          IK4IRO
                                                                                                  Vittorio Moretti 

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 2-

 

 la bugia

 

 

  INCREDIBILE  RISPOSTA  

 DI  PIETRO MARINO IT9ZGY 

 

 Da: IT9ZGY - Pietro Marino [it9zgy@libero.it]
Inviato: martedì 18 maggio 2004 6.55
A: Vittorio Moretti; i1byh@ari.it
Cc: ARI MODENA; it9zgy@ari.it; i2sg@ari.it; is0ruh@ari.it; i2mqp@ari.it; i0sny@ari.it; i1anp@ari.it; radiogiornale@fastwebnet.it
Oggetto: Re: Risposta all'editoriale di I1BYH su R.R Maggio 2004

Un Socio ARI che si rivolge ad altra Associazione per la pubblicazione (sia pure telematica)
del suo pensiero non merita alcuna attenzione.
Cosa c'entra il CISAR con i problemi nostri associativi?
Per questo motivo l'allegato di IK4IRO non viene da me letto ed inesorabilmente viene cestinato !!!!!!!!
Piero Marino - IT9ZGY

 

At 00.26 18/05/04 +0200, Vittorio Moretti wrote:

  Questa vuole essere la risposta personale all'editoriale di I1BYH su R.R. maggio 2004.
  Come scritto nel documento, pregherei I0PMW di pubblicarla sul Radiogiornale.
  73 cordiali a tutti.
  ik4iro
  Vittorio Moretti
 

 

 

DOVEROSA  SMENTITA DEL RADIOGIORNALE  

 

 

 Egregio Signor Piero Marino IT9ZGY,

nella sua esternazione a I4IRO, Vittorio Moretti, (riprodotta sopra) che ci ha inviato in copia, lo accusa di essersi servito del CISAR per pubblicare un suo documento riguardante l'ARI e poiché risulta dagli indirizzi cui è stato inviato, solamente il Radiogiornale, Lei  concretamente afferma che la  nostra  pubblicazione è del CISAR. Tutto ciò è semplicemente una menzogna bella e buona, che non le fa fare una gran bella figura  a  lei che appare così informato.

 Come fa a sostenere che il Radiogiornale è del CISAR, quando nemmeno io sono iscritto a quella associazione. Non che essere del CISAR sia un fatto offensivo per nessuno, ma per l'amore della verità devo dire che non sono iscritto a questa associazione, come non sono iscritto all'ARI  e il Radiogiornale é indipendente e non fa riferimento a nessuna associazione, partito, o quant'altro.

Quando sul Radiogiornale si afferma che la pubblicazione telematica è indipendente e senza censure, credo voglia dire qualcosa ! 
Lei fa affermazioni in libertà senza essersi 
 prima  documentato, relativamente a come stanno le cose, ma limitandosi a fare delle puerili congetture ,  dato che molti soci ARI utilizzano  il Radiogiornale per far conoscere il loro parere. Come del resto anche  i  nostri  lettori sono in grande misura iscritti all'ARI.   Certo in presenza di una Radiorivista che non pubblica i pareri e le iniziative delle sezioni, ma fa una sorta di "cernita" molto poco democratica, la gente, nella stragrande maggioranza soci e dirigenti ARI a tutti i livelli, si rivolge al Radiogiornale che  non censura mai nessuno. Ma questo non vuol dire che il Radiogiornale è del CISAR, dato, tra l'altro, che del CISAR in proporzione pubblica molte meno cose.

Del resto anche Lei per inviare questa sua risibile esternazione non ha esitato a rivolgersi al Radiogiornale.
Ma che fa Signor Marino, da una parte informa IK4IRO che non leggerà il suo documento perché secondo Lei inviato al Radiogiornale che Lei bugiardamente sostiene essere del CISAR e dall'altra non esita a servirsi proprio del vituperato Radiogiornale per esternare una serie di falsità. Se gli altri la pensassero come Lei non dovrebbero leggerla!
Un ultima considerazione da vecchio OM: ma non le pare molto poco radioamatoriale dimostrare questo livore preconcetto nei confronti di un gruppo numeroso di Radioamatori, solo perché questi aderiscono al CISAR? Tutto ciò non le fa onore perché i radioamatori in tutto il mondo, appartenenti a nazioni diverse, credo religiosi diversi, razze diverse, sono affratellati dalla comune passione ereditata dal nostro capostipite Guglielmo Marconi, mentre lei vuole innalzare steccati ideologici, quando non addirittura una sorta di muro di Belino, per dividere ciò che non è separabile.

In tutta Italia Radioamatori dell'ARI e del CISAR sono amici e spessissimo collaborano insieme e sperimentano insieme, mentre Lei coi suoi comportamenti stizzosi non accetta questo stato di cose. Ritengo signor Marino che Lei abbia sbagliato ambiente tentando di inserire divisioni dal sapore politico in un mondo che basa il suo essere nell'amicizia, nella tecnica, senza schieramenti di sorta.

 


                                                                                                                            Paolo Mattioli
  I0PMW 

 

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3-

Associazioni radioamatoriali in Italia

Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

In Italia, come tutti sanno, ci sono diverse associazioni che riuniscono i radioamatori. E' inutile fare nomi, ma tutti sanno che ognuna di queste associazioni è oggetto di critiche alle volte leggere alle volte pesanti, che, a mio modestissimo avviso, non servono assolutamente a nulla. Facendo i dovuti paragoni è un po' come una guerra di religioni, guerra che non porta assolutamente a nulla, anzi porta a un imbarbarimento senza fine che non fa che peggiorare in continuazione lo stato dei fatti. Qualcuno a questo punto potrebbe dirmi perché io sia scrivendo questo articolo. Gli rispondo subito.

Ho piacere di chiarire alcuni fatti.

Ho piacere di esporre alcuni fatti.

Ho piacere di fare alcune considerazioni.

Il tutto con grande serenità e cercando di valutare la realtà per quello che è. Essendo io un tecnico cercherò di argomentare le mie idee con fatti, senza farmi coinvolgere dalla passione che spesso tracima nella violenza, che come tutti spero sappiano, non serve assolutamente a nulla. E' sotto gli occhi di tutti che con la violenza in questo mondo non si raggiunge NESSUN risultato. Quando parlo di violenza parlo anche di manipolazione delle notizie, di menzogne confezionate ad arte, di piccoli sotterfugi, che alla lunga non pagano.  

Partiamo dunque dalla semplice considerazione che tutto quello che esiste sulla faccia della terra è costruito dalle persone (uomini e donne). Quindi tutte le associazioni sono ideate, costruite, gestite da persone. Non è scritto da nessuna parte che tutte le persone siano tutte perfette e tutte assolutamente inattaccabili. Anzi. La gestione di una organizzazione può paragonarsi alla navigazione di una nave in mare. Ci sono i periodi i bonaccia, di vento fresco, di uragano, di cicloni, di calma piatta, di caldo, di freddo e così via. La navigazione deve essere comunque eseguita. Ne discendono due cose: che la nave deve essere costruita a regola d'arte e che la navigazione deve essere eseguita dall'equipaggio possibilmente a regola d'arte. Da cui ne discende ancora che una magnifica nave guidata da un equipaggio scadente può colare a picco e una nave scadente, guidata da un equipaggio straordinario può salvarsi da una bufera.

Iniziamo a parlare della nave, dell'equipaggio ne parlerò eventualmente più avanti. Come molti di voi sapranno, io sono socio dell'ARI da moltissimi anni. Non sono legato a questa associazione dal fatto sentimentale che mi lega a questo sodalizio da tanto tempo, né dal fatto che ho convissuto con l'ARI da moltissimi anni, né da conoscenze più o meno dirette con l'attuale classe dirigente.  Sono invece legato all'ARI da un fatto molto più importante che, se avrete la pazienza di leggermi, vi esporrò immediatamente. L'ARI ha delle caratteristiche, secondo me, estremamente fondamentali per me. E' un'associazione che ha dentro di sé buona parte della storia d'Italia. Praticamente un secolo di storia. Sto parlando del secolo ventesimo che poi è il 1900. L'ARI ha dentro di sé Guglielmo Marconi che è stato il suo primo presidente, L'ARI è una delle associazioni mondiali che ha progettato e ratificato la nascita della IARU, l'ARI è quell'associazione che ha traghettato i radioamatori fuori dalla seconda guerra mondiale e fuori da un regime che aveva abolito i radioamatori stessi, l'ARI è quell'associazione che ha contribuito alla rinascita culturale e tecnologica di decine di migliaia di giovani appassionati alla radio negli ultimi sessant'anni. Mi fermo qui.

Sulla scena a radioamatoriale italiana sono sorte negli ultimi anni, altre associazioni, nate per motivi diversi , sebbene tutti sacrosanti. Queste associazioni con il tempo, evidentemente, anche loro si caricheranno di storia, di tradizioni, di fatti importanti, di ricerche nuove ed avanzate, su questo non c'è dubbio. C'è posto per tutti a questo mondo. Perché questo continuo miglioramento avvenga, c'è solo bisogno di tempi lunghi, non si può zippare il corso naturale della storia. La storia ha bisogno di maturazioni lunghe, di tempi che sono diversi da quelli dei comuni mortali, la storia si costruisce attraverso il fluire delle generazioni. Non ci sono cambiamenti storici sostanziali dal un giorno all'altro.

Qualcuno mi dirà, OK Franz, che vuoi dire con questo tuo discorso? Facilissimo, concludo con molto piacere.

Per quanto mi riguarda io sono legatissimo all'ARI "per le ragioni storiche" che ho dianzi esposto. Questa storia mi appartiene, mi affascina ed è parte di me. Questo però non significa che io sia contro le altre realtà che stanno venendo fuori, come è giusto che vengano, solo che non trovo né utile, né costruttivo, il formarsi di gruppi contro gruppi, di muri contro muri. Queste contrapposizioni, da qualunque parte vengano, ripeto da qualunque parte vengano, non solo non servono assolutamente a nulla ma sono addirittura segno di stupidità. Insisto dunque sul fatto che le varie associazioni radioamatoriali dialoghino fra loro, senza passare il loro tempo costruendo insolenze, improperi, scomuniche, anatemi, che lasciano il tempo che trovano. Per quanto mi riguarda, sono contento di appartenere all'ARI perchè l'ARI è un pezzo importantissimo della storia del radiantismo mondiale, ma questo non toglie nulla alle nuove associazioni che dovranno contribuire anche loro al futuro del radiantismo. Che dire? Che il futuro è NOSTRO, e non MIO.So che qualcuno, dopo aver letto questo articolo mi accuserà di buonismo, di volemose bene a tutti i costi, di moderatismo. Ecco, queste accuse non rispondono per nulla a verità. Mi spiego. E' molto ma molto più difficile e più complesso parlare, parlare, parlare, parlare, anzichè scambiarsi cannonate. Con la discussione, serrata finchè si vuole, nella storia dell'umanità si sono raggiunti risultati. Con le mazzate non si è mai costruito nulla. Se non ci fossero stati i filosofi, che poi sono quelle persone che pensano e parlano fra loro, non ci sarebbe stato l'Illuminismo, la Rivoluzione francese, la nascita dell'America, l'abolizione dello schiavismo, il risorgimento italiano, la libertà in Europa e così via a seguire.  

Spero di essere stato chiaro. I miei più cordiali 73. Alle prossime.

  

4-

Intervista a Augusto Righi:

"non fui mai il maestro

di Guglielmo Marconi"

 

(Bologna 27.8.1850 ivi 8.6.1920)

 

AUGUSTO RIGHI e GUGLIELMO MARCONI

Sul giornale bolognese "il Resto del Carlino" del 28 maggio 1897 comparve un'intervista ad Augusto Righi assai significativa in quanto riporta il pensiero di un Righi e grande "maestro universitario" quale fu in effetti.

D-Vorrebbe Ella darmi preventivamente (incominciai) qualche notizia intorno all'invenzione del signor Marconi, che fu detto un suo allievo, e agli studi antecedenti dai quali e' derivata?

 

R-Il giovane Marconi non e' un mio allievo, e me ne duole anzi non fu mai studente universitario. Lo conobbi qualche anno fa, essendosi egli presentato a me con una lettera di un comune conoscente. Da quell'epoca sino a qualche mese addietro egli mi visito' varie volte, sia in laboratorio, sia d'estate in campagna a Sabbiuno di Monte, per sottopormi qualche sua ingegnosa idea, e per chiedermi consiglio a proposito di qualche esperienza di fisica che faceva a casa propria.

 

Accortomi presto delle sue ottime attitudini sperimentali e visto l'ardore col quale si dedicava agli studi e alle prove fisiche, lo consigliai ripetutamente di prepararsi all'esame di licenza liceale per poi seguire regolarmente i corsi universitari.

 

All'epoca della quale parlo mi, io mi occupavo di ricerche sulle onde elettromagnetiche ed anzi pubblicai varie memorie, che poi sono state rifuse in un libro, intitolato "l'Ottica delle oscillazioni elettriche" edito recentemente dalla Zanichelli, e del quale il Resto del Carlino ha parlato giorni fa con simpatia. Il Marconi, per ottenere la trasmissione di segnali a distanza, adopera appunto a quanto pare, le onde elettromagnetiche. Egli non ha pubblicato la descrizione dei suoi apparecchi, ed io non posso sapere intorno ad essi nulla piu', di quanto puo' essere nota a chiunque altro, giacche' da parecchi messi e cioe' da quando il Marconi si e' dedicato al telegrafo senza fili, io non ho piu'  avuto di lui notizia. E solo dai giornali politici italiani e da alcuni giornali inglesi e tedeschi che ho saputo di quella notevole proposta, ed in particolare da una intervista pubblicata dal giornale inglese " The Strand Magazine", che e' stata tradotta in italiano a Bologna, non so da chi. Da questi risulta come Marconi abbia fatto le sue prime esperienze nei possedimenti del padre suo, forse alla villa presso Pontecchio.

Dal "Il Resto del Carlino" venerdi 28 maggio 1897

 

 

 

Marconi e Righi a Villa Griffone

 

Intervista ad Augusto Righi sul "Il Resto del Carlino" per attestare

l'originalita', rispetto ai propri studi, dell'invenzione di Marconi

 

Righi, fisico di fama mondiale per studi e ricerche, illustrati in  oltre 250 pubblicazioni su fondamentali questioni di elettrologia, di elettromagnetismo e di ottica fisica, Augusto Righi nacque a Bologna nell'anno 1850 e ivi morì 1'8 giugno 1920. Professore all'Istituto Tecnico della sua città dal l873, nell'Università di Palermo dal 1880 e, infine, in quella di Bologna dal 1889, dove non ebbe come allievo Guglielmo Marconi, ma solo alcuni incontri, fu anche Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1898 e membro di numerose altre accademie italiane ed estere, nonché senatore del regno.


Le numerose pubblicazioni di Augusto Righi, che si distribuiscono uniformemente nel tempo, dal 1872, l'anno stesso del suo diploma in ingegneria, al 1920, con lavori ultimati nei giorni appena precedenti la morte e stampati postumi, rivelano la sua grande varietà di interessi e l'eccezionale versatilità, che si contrappongono all'odierna tendenza alla specializzazione. Le sue ricerche, infatti, toccano quasi tutti i capitoli della fisica: dagli studi giovanili sul comportamento degli isolanti posti in campi elettrici, sul fenomeno della scintilla, sulla natura dell'elettricità, a quelle successive, spesso anticipatrici di più recenti scoperte, sulla fotoelettricità, sui fenomeni dielettrici, sulla velocità della  luce nei corpi trasparenti magnetizzati; dall'elettrostatica e fenomeni connessi all'ottica fisica, dalle scariche elettriche attraverso i gas alle proprietà elettroniche dei metalli; dalla meccanica delle oscillazioni agli effetti del campo magnetico sui corpi; dalle onde elettriche ai raggi X; dalla radioattività ai fondamenti  sperimentali della teoria della relatività.


Se una certa preferenza si può tuttavia intravedere, questa è  indubbiamente per i fenomeni di scarica elettrica attraverso i gas, ai quali il Righi ha dedicato oltre 60 pubblicazioni.


E' stato questo, del resto, il campo che ha aperto la strada alle maggiori scoperte della fisica moderna e, probabilmente, fu prediletto dal Righi, oltreché per la varietà e complessità dei problemi che esso pone, per la bellezza dei fenomeni, per la molteplicità delle esperienze alle quali si presta. Indubbiamente questo esercitava una particolare attrattiva  per il Nostro, che era anzitutto uno sperimentatore nato: accanto all'interesse, sempre prevalente, per il problema fisico da risolvere, accanto al gusto
di progettare e realizzare il dispositivo adatto per ogni problema, di eseguire e ripetere le osservazioni, egli provava il gusto dell'esperienza in se, della contemplazione del fenomeno.


Senza quel gusto innato per l'esperienza, sarebbe difficile  comprendere come il Righi abbia continuato a sperimentare con le proprie mani, sostanzialmente da solo, fino agli ultimi anni.


A chiarire l'atteggiamento spirituale del Righi nella ricerca valgano alcuni passi di una conferenza del 1911:
".... Alcuni concetti considerati sempre in passato come intangibili sono rimasti profondamente scossi o vulnerati, come l'indivisibilità dell'atomo ......" e poi ".... Nessuno potrebbe prevedere oggi se e quali nuovi orizzonti si apriranno in avvenire davanti agli sperimentatori, giacché, è bensì vasta la parte già coltivata del campo della Fisica, ma la parte tuttora da esplorare ha limiti che sembrano perdersi nell'estrema lontananza ..." ed ancora ".... Le scoperte future renderanno forse inutili gli sforzi compiuti?"
"Qualunque siano per essere le future scoperte, esse devono trovare  ogni scienziato, degno di questo nome, pronto ad accoglierle; libero da ogni presuntuoso apriorismo, quand'anche esse dovessero obbligarlo alla rinuncia di opinioni a lungo professate ... ".
".... E' alla ragionevole fiducia nelle nuove grandi ipotesi,... è al sagace e prudente apprezzamento dei risultati dell'esperienza, che si devono gli immensi e rapidi progressi rinnovatori della Fisica... ".Sperimentatore di eccezionale abilità, dunque, ebbe come  suo
più grande merito quello di essersi dedicato per anni ad approfondire le ricerche di Hertz sulle onde elettriche, riuscendo a scoprire e a dimostrare sperimentalmente che le onde hertziane differiscono da quelle luminose solo per la loro maggiore lunghezza e che presentano perciò le stesse proprietà della luce.

 

  Convinto che era indispensabile produrre onde hertziane più corte, perché fossero compatibili con le dimensioni degli apparecchi utilizzabili nei normali laboratori, si dedicò alla costruzione di un oscillatore a sfere, detto "oscillatore di Righi" capace di generare onde elettromagnetiche di lunghezza centimetrica; in particolare, fu il primo a ottenere la doppia rifrazione delle onde elettromagnetiche.

 E' proprio in queste ricerche che rifulgono più vive le sue doti di sperimentatore raffinato e appassionato: attraverso una paziente e geniale elaborazione, egli costruì apparecchi che gli consentivano di generare onde fino a lunghezze inferiori a 3 cm., contro i 60 cm. di Hertz, apparecchi con i quali condusse a termine una celebre serie di esperienze, raccolte nell'opera "Ottica delle oscillazioni elettriche" ( 1897), che rivestirono eccezionale importanza nel settore applicativo ed esercitarono, indubbiamente, una notevole influenza sull'opera di Guglielmo Marconi, che frequentava il laboratorio del Righi per compiere le sue prime ricerche.
Tutto preso dall'interesse scientifico, Righi non pensò alle possibili applicazioni pratiche delle sue scoperte, dimenticando che negli anni giovanili aveva conseguito successi notevoli, almeno dal punto di vista tecnico, anche in questo campo. Nel 1878, infatti, aveva realizzato "il telefono che s'ascolta a distanza", trasformando il ricevitore di Bell in un altoparlante e costruendo il primo microfono a polveri conduttrici.

Trasmettitore a scintilla - Usato da Guglielmo Marconi presso localita'

S. Bartolomeo , con oscillatore Righi , bobina di Ruhmkorff , tasto

Morse e batteria (1897 - LaSpezia SP - Italy)


Le sue esperienze, però, servirono da guida alle successive ricerche tecniche del giovane Marconi che, dopo aver preso visione degli apparecchi del Maestro, ebbe l'idea di applicare le onde elettriche (hertziane) alla trasmissione di segnali a distanza
tramite antenna e si servì proprio dell'oscillatore di Righi per effettuare i suoi primi esperimenti in questo campo.

 

Forse giovò a Marconi, accanto all'entusiasmo e all'acuto intuito sperimentale, una meno profonda formazione teorica, che gli permise di tentare con maggiore fiducia le comunicazioni intercontinentali, in aperto contrasto con i calcoli, i quali escludevano una propagazione di energia elettromagnetica lungo la superficie della Terra, poco oltre i limiti dell'orizzonte.
Marconi dimostrò così di possedere quel sano spirito scientifico che non si arrende ad una previsione teorica negativa: la teoria ignorava, nel caso specifico, la presenza della ionosfera, fattore determinante della propagazione delle onde hertziane lungo la superficie della Terra.

 

Gli ultimi lavori di Augusto Righi ebbero per oggetto, da un lato lo studio dei campi elettromagnetici prodotti da cariche elettriche in movimento, dall'altro le ricerche sui fenomeni elettroatomici, sui raggi X, sulla radioattività, sulle forze elettromagnetiche e, infine, sulla teoria della relatività, che lo scienziato sottopose ad una sottile e serrata critica sia dal punto di vista concettuale, sia da quello sperimentale.


La morte lo colse proprio nel pieno fervore di quest'opera, l'8 giugno 1920.


A tanti anni dalla sua scomparsa, possiamo senz'altro dire che le sue ricerche hanno segnato una svolta nella storia della fisica: lo testimonia il fatto che il modo di pensare dei fisici, il significato stesso che essi attribuivano all'interpretazione dei fenomeni, ha subito una profonda trasformazione proprio nei due decenni immediatamente successivi alla morte di Righi.
  Lo testimoniano ancora i giudizi dei suoi contemporanei italiani e stranieri che, nei riguardi della sua opera, furono di alta e sempre crescente considerazione, come appare dalle frequenti citazioni e da ogni altra forma di manifestazione.
Basti ricordare, fra tutte, la risoluzione approvata all'unanimità dai membri della Royal Institution of Great Britain, in una riunione tenuta poco dopo la morte del Nostro, che lo qualifica come "un pioniere in molte branche del progresso scientifico, che durante i cinquanta anni trascorsi ha aperto una nuova era nella ricerca fisica" ed aggiunge che "Il suo nome è connesso con tutti i grandi problemi della filosofia naturale risolti negli ultimi anni".


Possiamo senz'altro affermare, dunque, che Augusto Righi fu, nel grande periodo nel quale è nata la fisica di oggi, l'unico fisico italiano di statura internazionale, considerato dai grandi della fisica europea come uno di loro.
  Il Corbino, nella commemorazione già citata, esprime pittorescamente questa valutazione affermando che "Righi rappresenta, fra i Fisici italiani dell'ultimo secolo, come un monte isolato e altissimo...".

 

In occasione delle onoranze a Guglielmo Marconi svoltesi all'Archiginasio di Bologna, il 21 settembre 1902, con la presenza del

Prof. Augusto Righi, Guglielmo Marconi pronuncio' le seguenti parole:" Ho il piacere in special modo di vedere qui presente il Prof. Righi. Egli ha fatto grandi studi sulle onde elettriche ed il risultato de' suoi studi profondi ha molto giovato alle mie scoperte". Augusto Righi cosi' replico': "Costretto a parlare dalle imprevedute, benevoli allusioni a me rivolte e dal ricordo che di me conserva il nostro Marconi, sono lieto che mi si presenti cosi' l'occasione di porgergli pubblicamente il mio sincero plauso. Nessuno forse meglio di me pote' apprezzare, mentre si svolgevano e si esplicavano, l'eccezionale suo intuito inventivo e le sue rare doti intellettuali. Ricordo sempre con la piu' viva compiacenza le visite che mi faceva per narrarmi delle esperienze che con mezzi rudimentali ingegnosamente combinava e per mettermi a parte dei progetti nuovi tentativi dai quali emergeva sempre la passione con cui si dedicava a questioni di scienza applicata. Presagii fin da allora che Marconi, presto o tardi, si sarebbe avviato alla celebrita' ed i fatti hanno prontamente e largamente confermato il facile pronostico. Il sistema di telegrafia con onde elettriche che egli ha tratto dalle classiche esperienze di Hertz e dalle esperienze di coloro che hanno continuato ed esteso le ricerche di quel fisico insigne, e' forse la piu' bella applicazione scientifica che si sia iniziata nel secolo scorso. E' la piu' grande traduzione nel campo dell'industria e della pratica, di strumenti e di principi che potevano sembrare relegati nel dominio della filosofia naturale. Gia' la scienza contiene sempre il germe di una inaspettata meraviglia: e mai come in questo caso un buon seme cadde in terreno piu' fertile e piu' propizio. E' merito del Marconi se venne una volta di piu' dimostrato come siano in errore coloro purtroppo ancora numerosi, i quali guardano con occhio sdegno o almeno indifferente, il lavoro continuo, modesto e disinteressato che i cultori della scienza compiono nel silenzio dei loro laboratori; coloro cioe' che da essa si puo' ricavare.

 

Essi non sanno che pure da un risultato il piu' estroso, una mente geniale puo' ricavare una di quelle applicazioni che accelerano il

cammino dell'umanita' sulla strada del progresso e del benessere sociale. Saluto, quindi Guglielmo Marconi e a lui faccio plauso nella mia qualita' di amico e di studioso, faccio plauso con entusiasmo all'italiano Marconi nella mia qualita' d'italiano".

 

Le parole del Righi furono esse pure accolte con nutriti battimani, mentre egli abbracciava e baciava il Marconi.

(Discorso pubblicato sul "il Resto del Carlino" 21-22 settembre 1902)

 

Successivamente, 11 marzo 1903, quando ormai l'eco delle tempeste polemiche si era allontanato, il Righi "professore" scriveva ancora al Resto del Carlino per porre fine ogni polemica.

Augusto Righi ed il telegrafo Marconi

Dall'esimio Prof. Augusto Righi, riceviamo la seguente lettera che ci e' grato pubblicare:

 

Gentilissimo Direttore,

in questi giorni, ed in seguito all'avvenuta pubblicazione d'un libro, del quale sono uno degli autori, vari giornali, e fra questi quello ch'Ella dirige, si sono occupati di me con cortese benevolenza, della quale resto riconoscentissimo; se non che' tale benevolenza e' stata da alcuni di essi, che un amico mi pone ora sott'occhio, spinta troppo oltre, e fra altro sino al punto di attribuire in parte a me il merito della brillante applicazione realizzata dal Marconi. Quantunque abbia avuto gia' occasione di fare pubbliche affermazioni su questo punto, debbo nuovamente uscire dall'abituale riserbo per rettificare asserzioni, certamente assai lusinghiere, ma non conformi a giustizia. Mi permette dunque di rilevare una volta di piu', che, in tesi generale, l'opera di chi trova una utile applicazione pratica, e' ben distinta da quella di chi, occupandosi puramente della scienza, ha potuto con i suoi studi darvi occasione o facilitarne l'esecuzione. Ed in particolare nessuno oserebbe affermare, io credo, che, anche senza aver avuto cognizione delle mie esperienze sulle onde elettriche, il Marconi non avrebbe potuto concepire l'idea sua geniale. So poi che recentemente fui ripetutamente qualificato come maestro di Marconi. D'un tal titolo sarei molto lieto; ma bisognerebbe che a quel vocabolo si potesse dare un senso molto lato, per applicarlo a chi col giovane inventore ebbe solo dei colloqui, il piu' delle volte su progetti di esperienza o applicazioni pratiche diverse da quella che lo hanno meritatamente reso celebre, e tutt'al piu' ebbe campo di fornirgli spiegazioni, schiarimenti o consigli attorno a quei progetti.

 

Le saro' grato se vorra' dare pubblicita' a questa mia, ed in questa fiducia glie ne anticipo i piu' cordiali ringraziamenti.Bologna, 11 marzo 1903 Suo      

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5-

Armando Accarda Los Angeles, CA - USA

 

               Ci giunge da Los Angeles - USA

 La ARRL contro l'uso del BPL

  che disturba i Radioamatori

BPL é l'acronimo di Broadband Internet over Power Lines,

la  connessione  Internet  a  larga  banda  attraverso  l'uso

delle reti elettriche di potenza che  disturba  molto  le  HF.

In Italia l'ENEL la usa già per trasferire i dati dei contatori.

                                            

E NOI STIAMO SOLO A GUARDARE?

 

Ciao Paolo, ti invio qualche nota circa un fenomeno che sta facendo parlare gli OM Americani da ormai piu' di un anno a questa parte, mentre credo che in Italia non se ne sia parlato molto.

 

BPL ed effetti collaterali

 

Salve a tutti,

forse non molti OM in Italia avranno sentito parlare del fenomeno del BPL e degli effetti sulle bande di frequenza ad onde corte che esso produce.

Facendo un QSO con un OM di Roma ho avuto modo di sapere che anche in Italia si starebbe pensando ad un utilizzo di questa tecnologia per le connessioni Internet.

 

Ebbene qui negli Stati Uniti e' gia' da piu' di un anno che l'associazione dei radioamatori, la ARRL, sta diffondendo preoccupanti note circa gli "effetti collaterali" che questa tecnologia avrebbe sull'uso delle bande HF.

 

Facendo un passo indietro, BPL e' l'acronimo per Broadband Internet over Power Lines, ovvero la connessione Internet a larga banda attraverso l'uso delle linee elettriche di potenza.

Fin dalla sua apparsa qui in USA, vari radioamatori operanti nelle citta' dove si inizio' la sperimentazione del BPL ebbero modo di verificare la presenza di forte rumore di fondo nella varie bande HF. Ebbene dopo varie rilevazioni si giunse alla conclusione che tale sistema provocava forti interferenze ai servizi radio presenti nelle bande di frequenza delle onde corte.

Infatti, almeno qui in USA, il sistema di trasmissione digitale a mezzo delle linee elettriche, invia un segnale la cui portante spazia da circa 1.8MHz a 80MHz, creando uno spettro a larga banda di rumore.

Ebbene, considerando poi il mezzo usato, ovvero le linee elettriche, si puo' benissimo immaginare come tali linee siano delle potenti antenne trasmittenti in grado di irradiare tale rumore a grande portata.

 

Ormai da almeno un anno ebbi modo di leggere vari articoli apparsi su QST, la rivista dell'ARRL, in cui la stessa associazione si metteva in netto contrasto con queste compagnie di telecomunicazione, al fine di trovare un compromesso tecnico per non ostacolare il progresso tecnologico da un lato, ma almeno garantire le normali operazioni dei radioamatori Americani in banda HF.

La ARRL ha pertanto iniziato una serie di azioni volte a fornire elementi di studio e analisi del problema alla FCC, l'organo governativo Americano equivalente al ministero delle telecomunicazioni Italiano.

Sono pertanto stati fatti studi e analisi, con tanto di prove e filmati, che consentirebbero di dimostrare alla FCC come, in presenza di installazioni BPL, le operazioni radio in banda HF sarebbero davvero difficoltose a causa dei forti disturbi.

Nonostante la FCC sia favorevole all'introduzione di questa tecnologia negli Stati Uniti, esiste anche una clausola che vedrebbe le compagnie di telecomunicazioni costrette a rivedere le loro installazioni qualora si presentassero dei disturbi a persone o enti autorizzati ad usare le bande di frequenza comprese nello spettro dei segnali irradiati dal BPL. In sostanza le compagnie sarebbero responsabili di garantire nessuna interferenza a segnali gia' presenti su tali gamme.

La lotta che pertanto l'ARRL sta conducendo e' appunto quella di dimostrare che invece una simile violazione alle norme imposte dalla FCC starebbe avvenendo regolarmente ogni qualvolta una nuova installazione BPL viene eseguita, a danno dell'intera comunita'.

Come andra' a finire non si sa ancora, visto che vi sono peraltro forti interessi economici in tale tecnologia.

 

Per avere maggiori dettagli potrete cercare su Internet e troverete diversi articoli pubblicati sull'argomento.

 

Best 73's de Armando, W6/IK2XYP

Los Angeles, CA - USA

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6-

ADDIO RADIO RAI

              Paghi tre e te ne danno uno

 

Un nostro lettore, IZ2DRV ci ha segnalato questo comunicato della RAI che pubblichiamo con qualche commento.

 

UN AVVISO IMPORTANTE PER GLI ASCOLTATORI DELLA RADIO LA RAI, IN LINEA CON LA MISSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO, STA ATTUANDO UN PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TRASMISSIONE IN ONDA MEDIA.

 

L'INIZIATIVA COMPORTA L'UNIFICAZIONE DELLE ATTUALI TRE RETI.

 

PERTANTO, A PARTIRE DAL PROSSIMO 15 MAGGIO LE STAZIONI IN ONDA MEDIA TRASMETTERANNO UNICAMENTE LA PROGRAMMAZIONE DI RADIOUNO, ALTERNATA ALL'INFORMAZIONE REGIONALE, AI PROGRAMMI IN AUTONOMIA DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE, ALLE AUDIODESCRIZIONI PER NON VEDENTI, E AD ALTRI PROGRAMMI DI SERVIZIO.

 

DI NOTTE, RESTERA' INVARIATA LA TRASMISSIONE DEL NOTTURNO ITALIANO, IN ONDA DALLE 24.00 ALLE 6.00. 

 

LE TRASMISSIONI DI RADIODUE E RADIOTRE PROSEGUIRANNO REGOLARMENTE IN MODULAZIONE DI FREQUENZA.

 

PER CHIARIMENTI SULLE FREQUENZE DEI CANALI RADIO RAI NELLA TUA REGIONE - IN ONDA MEDIA O IN MODULAZIONE DI FREQUENZA -

SONO A TUA DISPOSIZIONE:IL NUMERO VERDE 800.111.555; 

IL CALL CENTER DELLA RAI: 199.123.000; 

LA PAGINA 375 DEL TELEVIDEO REGIONALE;

IL SITO WWW. RADIO. RAI. IT.

RADIORAI: SEMPRE DI PIU' IL TUO SERVIZIO PUBBLICO.

 

 Fin qui il comunicato della RAI. In pratica ci hanno sottratto due reti su tre, con tutto quel che ciò comporta sul piano del pluralismo dell'informazione, della diffusione della cultura, per azzerare tutto in un unico calderone non più tecnicamente all'avanguardia.

Con la fine di una parte consistente del Servizio Radiofonico RAI, vale l'opportunità di ricordare come era nata e come si era rafforzata la Radiodiffusione nel nostro Paese, che ci era invidiata all'estero.

Dopo i grandi fasti avuti siamo caduti in una situazione che ricorda molto quella di Radio Tirana, o di Radio Bucarest prima della caduta del muro di Berlino.

 

Con questi provvedimenti diventa patetica

   la storia della radio in Italia

 

Il 6 Ottobre del 1924 nasce in Italia la prima trasmissione radiofonica. La voce è quella di Maria Luisa Boncompagni. 

E' un programma ancora scarno, composto di musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa.

 Annuncio prima trasmissione (1924)

 Boncompagni ricorda (1984)

L'Uri, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, viene fondata il 27 Agosto 1924 come accordo tra le maggiori compagnie del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). 

Presidente della Società Enrico Marchesi ex direttore amministrativo della FIAT di Torino. Fondamentale la mediazione del Ministro delle comunicazioni Costanzo Ciano.

L'Agenzia giornalistica Stefani è designata dal governo come l'unica fonte delle notizie che l'URI puo' trasmettere. Si tratta della prima agenzia di stampa italiana nata a Torino nel 1853, voluta da Cavour come portavoce della sua politica. Nel 1924 diventa proprietà di un fedelissimo di Mussolini, Manlio Morgagni che ne fa un potente strumento di regime.

L'Unica stazione trasmittente è quella di Roma, posizionata nell'attuale quartiere Parioli, allora ancora campagna. Siamo agli inizi e il pubblico è composto da amatori interessati più alla novità tecnologica del radioascolto che ai programmi veri e propri.

Nel gennaio 1925 nasce il Radiorario, settimanale ufficiale dell'URI. L'intento è quello di propagandare il nuovo mezzo e nel contempo di conoscere meglio i gusti e le opinioni di un pubblico ancora da formare. Poco dopo, tra il '24 e il '29, si comincia a trasmettere, oltre che da Roma, anche dalle sedi di Milano (1925) da Napoli (1926) e Torino (1929).

Nel gennaio 1928 l'URI diventa EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche. L'evento segna il vero e proprio atto di nascita della radiofonia in Italia che inizia ad imporsi come mezzo di comunicazione di massa e che come tale verrà utilizzato dal regime.

La radio è moderna e veloce. La versalità del nuovo mezzo stupisce gli ascoltatori sorpresi dai primi collegamenti da treni in corsa o da aeroplani. 

La giovane radio intrattiene e conquista un pubblico sempre maggiore. E via via che si definisce la fisionomia del pubblico emergono le concrete ambizioni culturali dell'EIAR che vuole coniugare informazione, divertimento e notizie politiche.

Nel giugno del 1933 si diffonde la Radiorurale. Si tratta di un ricevitore a prezzo imposto e con caratteristiche standardizzate promosso dall'Ente Radio Rurale, istituto del Regime per la diffusione della radio in ambienti collettivi e soprattutto nelle zone rurali delle bonifiche agrarie. 

L'apparecchio è acquistabile solo dagli enti governativi e dagli istituti scolastici o per donazione agli stessi. Oltre tre milioni di scolari italiani hanno cosi' conosciuto la radio e incominciato a conoscere la lingua italiana.

 

Dal 1924 al 1933 - Dal 1935 al 1943 - Dal 1949 al 1960 - Dal 1960 al 1970 - Dal 1970 al 1990 - Dal 1990 al 2000 - Le sedi storiche - Torino - Milano - Napoli - Firenze - Bari - Trieste - Roma, mentre oggi si arriva alla decisione di una stazione sola!

 

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Il futuro è senza fili

Internet, la corsa al Wi-Fi

 

Tin.it lancia il servizio che consente di collegarsi sfruttando le onde radio. In Italia, le prime sperimentazioni del nuovo sistema sono cominciate la scorsa primavera: in un paesino del cuneese, fu creata una rete geografica wireless che integrava connessioni satellitari, wi-fi e videosorveglianza. Intanto, è cominciato l'assalto a un mercato che alletta non poco

Tin.it, l' Internet Service Provider di Telecom Italia Media e uno dei primi network Wi-Fi italiani con 364 hot spot (di cui 245 attivi), lancia un nuovo servizio per navigare in Wi-Fi: un gettone virtuale, ovvero un codice di accesso temporaneo, acquistabile on line e con carta di credito presso alberghi, centri commerciali, bar e location innovative come circoli velici dotati di Hot Spot Tin.it.

 

Il sistema Wi-Fi permette di collegare diversi computer a una sola linea telefonica, meglio se a banda larga o dsl, sfruttando la onde radio; consente dunque di navigare in Internet senza fili. E, come indicato dai risultati dei primi test condotti a partire dalla scorsa primavera, piace molto agli italiani, tanto che l'85% di un campione di utenti che hanno utilizzato il wi-fi in via sperimentale ha definito il servizio 'veloce' o 'molto veloce'. Ed è sempre della primavera scorsa, l'inaugurazione del primo impianto italiano per completezza che integra connessione satellitare, wi-fi e videosorveglianza. I 190 abitanti di San Benedetto Belbo, paesino delle Langhe cuneesi, hanno potuto viedochattare via Internet e via satellite attraverso l'impiego del pacchetto applicativo Streamingway. Con le tecnologie di Streamingway e' stata creata una rete geografica wireless (un ombrello radiofonico che copre l'area abitata) che permette ai cittadini che si sono dotati di antenne wi-fi una comunicazione intranet tra i propri computer o piu' semplicemente con il server web dell'Amministrazione del Comune.

                                                     

 

Tutti questi dispositivi saranno interoperabili e, utilizzando i bridge P1394.1, potranno comunicare anche con i dispositivi già esistenti e basati sul normale FireWire via cavo. Inoltre, 1394 Trade Association ha annunciato un accordo di collaborazione con l'organizzazione WiMedia Alliance, per sviluppare congiuntamente i futuri standard wireless multimediali.

 

''Il servizio, attivo dal 15 maggio, e' stato studiato appositamente - precisa Tin.it - per utenti business traveller e turisti che hanno l' esigenza di collegarsi a Internet, per esempio al rientro in albergo dopo una giornata di lavoro o di escursioni. Per navigare in Internet in tutta comodita' e' sufficiente disporre di un laptop con Wi-Fi integrato o dotato di scheda Wi-Fi configurata". Telecom Italia è entrata a far parte della Wireless Broadband Alliance, l'associazione internazionale nata per favorire lo sviluppo della tecnologia Wi-Fi in tutto il mondo che riunisce gia' 18 fra i principali operatori di telecomunicazioni e fornitori di apparati a livello

mondiale. E il 4 febbraio di quest'anno, a conferma di quanto il nuovo sistema alletti il mercato, un'altra società, la Itway di Ravenna, ha firmato un accordo con tre principali produttori mondiali di tecnologie wireless (Wavelink, Ekahau, Airespace) per la distribuzione in Italia, Francia e Spagna di soluzioni Wi-Fi di ultima generazione. Negli Usa collegamenti Wi-Fi sono disponibili non solo nei principali aeroporti, ma anche in migliaia di 'coffee shop', come i popolarissimi 'Starbucks'.

 

E' di oggi la notizia che l'organizzazione 1394 Trade Association ha approvato il nuovo standard Wireless FireWire. Il consiglio d'amministrazione di 1394 Trade Association ha approvato le specifiche di PAL, così come sono state redatte dal proprio gruppo di ricerca Wireless Working Group. Lo standard PAL è stato realizzato come convergenza fra 802.15.3 MAC e le applicazioni sviluppate per il normale IEEE 1394 su cavo. Adotta l'infrastruttura di 1394, il che consente di riutilizzare tutto il middleware già esistente per l'audio, per il video e per tutte le altre applicazioni multimediali. La definizione di Wireless FireWire offre ai produttori l'opportunità di realizzare dispositivi basati su questo standard, come, per esempio, sintonizzatori, set top box, riproduttori DVD

e altri.

 

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 ARI Bologna

                                          

 

Sabato 5 giugno 2004 nel parco di Villa Tamba via Della Selva Pescarola 26 sede della SEZIONE ARI di BOLOGNA, si terrà il mercatino di scambio fra privati di: radio, computer, valvole e altro materiale elettronico (apertura per gli espositori ore 7.30)

 

NON SONO AMMESSE DITTE

 

Per raggiungerci: Uscita della tangenziale n° 5 "Quartiere Lame" prendere per Bologna centro, dopo il sottopassaggio della ferrovia al secondo semaforo si gira a destra e si prosegue per questa strada fino all'incrocio a "T" con la via Zanardi, si gira a destra, si oltrepassano due passaggi a livello, a destra immediatamente dopo il secondo si trova via

DELLA SELVA PESCAROLA. La Sezione si trova dopo circa 700 metri sulla sinistra al n° 26. Frequenze di appoggio R1a o 145.387

 

Tel. Sezione 051 6346626 il venerdì sera dalle 21 alle 23

 

http://www.ari-bo.it/ info@ari-bo.it

 

9-

  

Da: Umberto Molteni

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA'

 

 

Zénobe Théophile Gramme (1826 - 1901)


Zénobe Théophile Gramme, inventore belga, nasce a Zehay-Bodegnée, nella provincia di Liegi, nel 1826. Sesto figlio di una famiglia di dodici. A quei tempi la mortalità infantile era molto alta e solamente quattro figlie e Zénobe sopravvissero. Suo padre era un modesto commerciante di carbone fossile e Zénobe si occupava di lavori manuali. Era un alunno mediocre e la sua istruzione molto elementare. Durante tutta la sua esistenza l'ortografia era il suo punto debole. Ma aveva uno spirito inventivo e primeggiava nei lavori manuali. Egli scolpiva il legno. Un giorno ripara, senza farsi scoprire, anche un violino che aveva accidentalmente danneggiato.

Finalmente va a Bruxelles per diventare un falegname e vive con grande difficoltà con dieci soldi giornalieri, di conseguenza è colpito da un serio stato di anemia che l'obbliga ad andare a riposare presso dei vicini parenti e successivamente ritorna a Liegi dai suoi genitori. Segue dei corsi presso una modesta scuola industriale.

Nel 1855, all'età di ventinove anni lascia il Belgio per Parigi, Lione, Marsiglia dove conduce una esistenza da miserabile. Finalmente l'anno successivo, fissa la sua dimore a Parigi dove trova lavoro presso una falegnameria. Sposa una sarta, Thérèse Hortense, vedova e madre di una bambina, che già conosceva a Liegi, la quale lo sostiene con fede e devozione nelle sue ricerche.

È sorprendente di come è cambiata, dopo il matrimonio, la vita di quest'uomo che seppe dare lustro al suo secolo con le sue rimarchevoli macchine elettriche. Certi fortuiti incontri, talvolta, orientano e trasformano un'esistenza.

A Parigi, nel 1860, Gramme incontra un suo vecchio amico belga, Van Malderen, che lavorava come soprastante nella Société Alliance, specializzata nella produzione di apparecchi elettrici. Questo suo amico lo fa assumere come ebanista, per costruire telai in legno.

Gramme già si interessava e si interessa appassionatamente all'elettricità, trascurando il suo mestiere. La molla scatta quando si trova nell'officina dell'oreficeria Christofle, occupato a installare delle rampe di scale. In quell'epoca, Christofle già utilizzava la galvanoplastica per deporre sottili strati di prezioso metallo sui servizi di posate di sua produzione, e la sorgente di corrente elettrica necessaria era prodotta da una grande batteria di pile.

Alla vista di questi truogoli, sporchi, ricoperti di verderame, Gramme, dalle ancestrali abitudini di estrema pulizia, pensa di trovare un modo più pulito per ottenere questa corrente. Si tratta, ben inteso, di corrente continua, indispensabile per la galvanoplastica. Pensa di ottenere questa corrente con dei magneti, avvolgimenti di filo di rame ed un anello di ferro dolce.

Presso la Société Alliance già esisteva una simile macchina ma era troppo complessa inoltre generava una corrente alternata inadatta alla galvanoplastica. Si trattava di trovare un nuovo dispositivo per generare una corrente continua. Questo suo straordinario pensiero data il 1862. È dopo circa sei sette anni che Gramme arriva a realizzare questo ingegnoso dispositivo, il suo generatore di corrente continua e nel 1871 lo comunica all'Accadémie des Sciences. Era nata la dinamo.

Però tutto non fu così facile per lui. Nel 1863 egli lascia l'Alliance in quanto a nessuno interessava questo progetto e si trasferisce da Ruhmkorff per costruire telai di legno per le sue macchine elettriche. Approfondisce lo studio sull'elettricità; si fa assumere da una società che tratta l'ardesia a Anger; ritorna a Parigi, perfeziona e brevetta macchine elettriche a corrente alternata; riceve da suo padre un piccolo aiuto finanziario per proseguire nelle sue ricerche.

 

 

 

 Nel 1867 è a Londra e finalmente costruisce la sua prima dinamo equipaggiata da spazzole collettrici di corrente. Nella sua casa, con l'aiuto di sua moglie, installa, sul tavolo in cucina, gli elementi della sua macchina. Poco prima dello scoppio della guerra del 1870, trova alcuni appoggi finanziari che gli permettono di produrre qualche prototipo. Temendo l'assedio di Parigi, lascia la capitale e vi fa ritorno dopo la Commune.

Vende il suo brevetto agli Inglesi e si associa con un anziano falegname, Hippolyte Fontaine. Trova con grande difficoltà qualche finanziatore e crea la Société des Machines Magnéto-électriques Gramme, in cui Fontaine è il direttore generale.

Il principio della sua dinamo è basato sullo stesso principio dell'anello di Antonio Pacinotti ideato nel 1864 ma ignorato da Gramme. Nella sua relazione inviata all'Eccadémie des Sciences, il 17 luglio 1871, Gramme così scrive:

"Questa macchina è messa in moto per mezzo di un volante azionato a mano. Essa permette di decomporre l'acqua in un voltametro, di rendere incandescente e fondere 25 centimetri di filo di ferro di 9/10 di millimetri di diametro. Gli effetti sono tutti più evidenti man mano che si aumenta la velocità di rotazione fino ad un massimo che corrisponde a sette o ottocento giri al minuto primo, velocità che facilmente si ottiene quando la macchina è azionata da un motore a vapore. Gli effetti d'altronde sono differenti a secondo della natura del filo avvolto sull'anello: effetto di quantità con filo grosso e corto, effetto di tensione con filo lungo e fine.

In poche parole, si può ottenere, per mezzo di questa macchina, tutto ciò che si ottiene con la pila; pertanto ci dà da pensare che essa potrà sostituire con il vantaggio, in molti casi, sia nelle applicazioni industriali, sia nelle ricerche scientifiche".

Nel 1872 costruisce il primo alternatore per usi industriali. Nel 1880, ottiene, dal governo Francese un premio di 20.000 franchi, e nel 1888, gli viene conferito il premio Volta, istituito da Louis Napoléon, di 50.000 franchi. Nel 1898 Gramme è oggetto di una grande manifestazione internazionale di riconoscenza, e l'ammirazione di Bruxelles.

Trascorre gli ultimi suoi anni di vita a Bois-Colombe dove vi fa costruire la sua villa in cui si spegne nel 1901.

 

 Umberto Ferdinando Molteni i2ms

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10-

 

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

 Oscillatore audio tipo bloccato

 

Questo tipo di oscillatore audio tipo bloccato, era autocostruito dai Radiotecnici degli anni 40-50 e serviva ad iniettare dei segnali audio nei circuiti dei  ricevitori radio dell'epoca.

Esso e' costituito da un trasformatore nucleo ferromagnetico (vanno bene anche i trasformatori di alimentazione elettrica) che abbia due avvolgimenti isolati fra di loro  ad alta impedenza piu' un terzo avvolgimento ugualmente isolato dagli altri  a bassa impedenza dove in cuffia su quest'ultimo avvolgimento verra' ascoltato il segnale audio generato dall'oscillatore. Avvertenza in caso di mancato ascolto del segnale audio generato dall'oscillatore invertire uno dei capi di connessione di uno dei due avvolgimenti ad alta impedenza. L'oscillazione di bassa frequenza generata sul circuito di placca del triodo tramite L1 (ad alta impedenza e C-1 15-20 pf verra' indotta su L-2  ad alta impedenza e connessa al circuito di griglia tramite condensatore da 100 k.pf C-2. per perpetuare l'oscillazione di bassa frequenza detta oscillazione viene anche indotta su L-3 a bassa impedenza dove verra' ascoltata in cuffia. Un potenziometro e' inserito sul circuito di griglia del triodo oscillatore e regola la costante di tempo facendo ascoltare la nota piu' o meno acuta. Questo oscillatore audio puo' anche essere usato come oscillofono per l'apprendimento della telegrafia, interrompendo e connettendo l'uscita audio con un tasto telegrafico.

Segue immagine in jpg dell'oscillatore audio autocostruito e relativo schema elettrico.

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da IK8JZK Ruggero Napoli.

 

 

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Da: iw7eav [iw7eav@cisartaranto.com]

 

 

 

 CISAR Taranto

 UNA GIORNATA  SUI MONTI DELLA CALABRIA

 

LA SEZIONE  C.I.S.A.R. TARANTO HA INSTALLATO UN PONTE RADIO STRATEGICO R1 145.625 CHE COPRE 3 REGIONI

 

      

 

 

 

   IW7EAV           IW7CPH         I8QHE

   BARTOLO     GIAMPIERO    FRANCO

 

QUI SIAMO D'AVANTI AL GABBIOTTO CHE CI OSPITA ,STIAMO FACENDO DELLE PROVE DI TRASMISSIONE DEL PONTE

IL TUTTO SI E' SVOLTO    IL GIORNO 10 MARZO DEL 2004 .

 

 

   NELLA FOTO SI PUO' VEDERE IL CARO FRANCO I8QHE ED IL GENIALE IW7CPH CHE POSIZIONANO DEFINITIVAMENTE GLI APPARATI ALL'INTERNO.

 

Carissimi nonostante le difficoltà stiamo riuscendo a raggiungere il  nostro scopo che è quello di mettere in comunicazione tutti i paesini più lontani e difficilmente raggiungibili della PUGLIA  BASILICATA CALABRIA.

 

La nostra    sezione   è    nata  circa  5  anni  e   come    avete    potuto   leggere    nello    scorso   numero  del                     RADIOGIORNALE

 

Abbiamo installato numerosi ponti tenendo alto il nome della nostra associazione C.I.S.A.R. CHE CI PERMETTE DI SPERIMENTARE  tutte le idee innovative sul mondo della radio.

 

Lo facciamo a scopo di divertimento e di utilità per tutti i radioamatori senza NESSUNA DIFFERENZA DI ASSOCIAZIONE !!!!!  Tengo a precisare questo a finchè qualcuno possa capire .

 

Quel giorno c'era un vento micidiale non riuscivamo ad elevare 4 metri di palo e ,per fortuna eravamo in 3.La giornata si è prospettata negativa, il nostro Presidente IZ7DOS Lino e responsabile tecnico della nostra sezione ci aveva sconsigliato di andare la sù, ma noi da buon radioamatori con la testa dura ci siamo incamminati comunque,facendoci circa 180 km di auto e 1 km a piedi (potete capire carichi di tutti quei fardelli....).

 

Arrivati abbiamo installato il ponte c'era un problema non avevamo fatto i conti che dove abbiamo posizionato l'antenna c'è un albero che non lo so come mai ma nel giro di due mesi stà crescendo a dismisura (sarà pura coincidenza o pura scarogna???? :-)  Comunque nonostante tutto siamo riusciti ad installare  finalmente questo ponte che come avevamo previsto copre le seguenti province  TARANTO LECCE BRINDISI BARI MATERA POTENZA COSENZA CROTONE CATANZARO, che ne dite bel lavoro?????

 

Per altre info sul nostro operato potete visita il nostro sito web www.cisartaranto.com 

 

Un caloroso abbraccio per tutti quanti dalla sezione  C.I.S.A.R. TARANTO

 

Il segretario iw7eav Bartolomeo Giannico e-mail iw7eav@cisartaranto .com

 

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12- 

 Armando Accarda da Los Angeles USA

 

 

              ISTRUZIONI PER L'USO

 EchoLink:

 porte aperte  su Fastweb.

 

Ciao Paolo, ti invio anche questo materiale che penso fara' contenti un po' di OM che usano FastWeb e vorrebbero essere attivi su EchoLink.

 

Ciao a presto, Armando.

 

 

EchoLinkProxy: porte aperte a tutti su EchoLink.

 

Salve a tutti,

come molti di voi ben sapranno EchoLink ha sempre presentato il problema di richiedere una connessione ad Internet in cui lcune porte TCP e UDP fossero aperte al traffico entrante verso la macchina su cui gira il sistema.

Come conseguenza di questo fatto tutti coloro che si trovavano dietro una rete priva di questo grado di liberta', non potevano efettuare alcuna connessione al sistema EchoLink.

Un caso per tutti la connessione ad Internet offerta da FastWeb.

FastWeb offre una connessione ad Internet realizzando una vera e propria MAN (Metropolitan Area Network), ovvero una grande LAN a livello metropolitano,

 

pertanto tutti i clienti della stessa, si ritrovano implicitamente dietro ad un Firewall. Se da un lato questo protegge i propri clienti (senza che il

 

cliente debba fare nulla), dall'altro toglie alcuni gradi di flessibilita' qualora si decidesse di voler essere raggiunti dall'esterno.

Infatti il cliente non ha il controllo sui routers di FastWeb e pertanto non puo' decidere di accettare una connessione dall'esterno sulle porte volute.

Tutto questo ha sempre bloccato EchoLink per questi clienti. Infatti EchoLink necessita di poter dialogare in maniera bidirezionale sulle porte UDP 5198 e

 

5199, per lo scambio dei pacchetti che trasportano l'audio. Ma a causa della rigidita' della rete FastWeb, queste porte non erano disponibili per i suoi

 

clienti. L'unica soluzione praticabile era quella di usare un'opzione a pagamento che consentiva di utilizzare un IP address pubblico invece di quello

 

privato offerto dalla societa'.

Ma qualcosa e' finalmente cambiato nello scenario di EchoLink, grazie all'uscita della nuova versione appena rilasciata in data 20 Maggio 2004. Si tratta della versione 1.9.890 di EchoLink la quale incorpora un completo "Proxy" che consente di realizzare un tunnel tra la macchina su cui gira EchoLink

 

e un Proxy Server. In questo modo e' possibile togliersi dalla fastidiosa condizione di essere dietro un "muro invalicabile" quale era la connessione con FastWeb.

 

Come funziona la cosa?

Ebbene il tutto si basa sulla presenza di alcune macchine "Proxy" localizzate in punti della rete completamente accessibili dall'esterno. Pertanto stiamo 

parlando di macchine che non potranno certamente stare all'interno della rete FastWeb, bensi' dovranno essere su reti Internet "aperte" con uso di IP

 

pubblico, come tutte le connessioni offerte dai vari providers tipo Telecom Italia, Libero ecc.

In questo caso, per cui, il Proxy Server e' in grado di ricevere le chiamate dall'esterno attraverso le porte UDP 5198, 5199. Inoltre, qualora la macchina si

 

trovasse a funzionare dietro un router o un firewall, tutti i normali accorgimenti per operare su EchoLink dovranno essere adottati: quindi si dovranno

 

aprire al traffico entrante le porte UDP 5198, 5199 e TCP 5200.

A questo punto, con a disposione questo Proxy Server in grado di operare su EchoLink, per una qualunque stazione "barricata" in una rete tipo FastWeb,

 

bastera' semplicemente usare uno di questi Proxy come punto per uscire dallo sbarramento creato da FastWeb.

E qui viene in aiuto la nuova versione di EchoLink, la quale incorpora un Proxy client, per cui e' in grado di connettersi ad un Proxy Server.

Per cui quello che si dovra' fare e' semplicemente configurare EchoLink in modo da connettersi al Proxy Server prescelto e dopodiche' sarete online su EchoLink attraverso il Proxy Server stesso.

Infatti all'avvio di EchoLink esso si colleghera' al Proxy Server ed una volta che la connessione e' andata a buon fine, verra' creato un "tunnel" tra la stazione EchoLink e il Proxy, consentendo alla prima di poter operare come se si trovasse in una rete aperta.

 

Ovviamente tutto questo si basa sull'esistenza di questi Proxy Servers. Attualmente ne esistono 3 di tipo pubblico (gestiti da K1RFD, l'autore di EchoLink) che forniscono questo servizio gratuito a chi vuole affacciarsi ad EchoLink da una "rete protetta". Infatti si e' parlato di questa soluzione per i clienti

 

FastWeb, ma ovviamente tutto cio' si applica a molti altri casi, come l'accesso da hot spot wireless e cosi' via. Infatti il tutto e' stato sviluppato per permettere alle stazioni presenti su reti wireless o utilizzanti providers che agiscono come FastWeb di poter operare lo stesso su EchoLink.

Si tratta in effetti di una rivoluzione epocale per questo sistema.

Va precisato che la stazione che realizza il Proxy Server non puo' contemporaneamente operare su EchoLink, a meno che non disponga di un ulteriore IP

 

pubblico. Infatti il Proxy Server si presenta come una normale stazione EchoLink, pertanto necessita le stesse porte di cui avrebbe bisogno un link/repeater

 

o user PC EchoLink. Pertanto la realizzazione di questi Proxy Servers puo' avvenire da coloro che dispongono di un pacchetto multi-IP pubblici oppure che non hanno intenzione di usare EchoLink dalla loro postazione, ma vogliono offrire il loro supporto alla rete.

 

Attraverso la home page di EchoLink all'indirizzo http://www.echolink.org/proxylist.asp  e' possibile vedere la lista dei Proxy Servers pubblici, quindi disponibili a tutti mediante password pubblica.

Ovviamente la lista di questi servers protra' crescere man mano che anche altre persone metteranno a disposione le loro risorse. Ogni Proxy Server puo' gestire solo una stazione alla volta, quindi non sara' possibile rimanere in collegamento diverse ore fintanto che i Proxy pubblici rimarranno solo 3 per servire tutti gli utenti del mondo.

Ovviamente a questa serie di Proxy pubblici ognuno potra' eseguire un Proxy privato (quindi disponibile solo a lui) grazie al quale protra' usare EchoLink da postazioni finora off limit.

Per esempio, in questo momento, il sottoscritto risulta connesso ad EchoLink dalla propria postazione al QRL (dove in precedenza mi era impossibile, come per un cliente FastWeb) attraverso un Proxy privato che ho installato in casa mia, dove inceve dispongo di accesso aperto alla rete. Anche questa e' una nuova opportunita' offerta da questa nuova versione di EchoLink.

 

: Come settare il Proxy su EchoLink

 

Ho pensato di integrare anche questa parte che spiega passo passo come configurare il client di EchoLink per usare il Proxy.

Per coloro i quali non dispongono di una connessione avente un IP pubblico (vedi FastWeb), oppure sono in una rete in cui esiste un firewall che non consente il traffico in entrata per le porte di EchoLink, potrebbe essere utile avvalersi di questa nuova funzionalita' offerta dalla nuova versione di EchoLink.

 

Va notato che, per tutti gli altri che possono eseguire EchoLink senza problemi, non vi e' bisogno di agganciarsi inutilmente ad un proxy. Infatti il proxy consente ad un client EchoLink per volta di poter accedere alla rete, pertanto vista la penuria di Proxy Servers pubblici, non e' il caso di sfruttare risorse inutilmente. Inoltre, sempre per il fatto che non piu' di una stazione per volta puo' accedere, e' bene limitare le sessioni di connessione.

 

Per poter utilizzare la funzione Proxy, prima di tutto controllate lo stato dei Proxy pubblici disponibili, mediante l'indirizzo:

http://www.echolink.org/proxylist.asp

 

Una volta individuato un server libero, potrete passare alla configurazione del client EchoLink per il suo uso.

 

Per fare cio', dal menu' Tools->Setup->Servers attivate la funzione Proxy.Inserite l'IP address del Proxy Server, come da tabella.

Per quanto riguarda la password, essa e' uguale per tutti i servers listati nella pagina web ed e': public

Per quanto riguarda la porta TCP, di default e' 8100, ma ogni server puo' settare la sua, quindi controllate nelle note fornite da ogni SysOp.

 

Bene, una volta resettato, EchoLink si connettera' attraverso il Proxy Server alla rete, consentendo cosi' anche alla stazione impossibilitata di effettuare la sua connessione al sistema.

Ovviamente le prestazioni non saranno al massimo come per chi si puo' connettere ad EchoLink direttamente, ma e' sempre un passo in avanti.

 

 

Per maggior informazioni e per scaricare il software, consultate la home page di EchoLink all'indirizzo http://www.echolink.org

 

Bene con questo non mi resta che augurare anche ai nuovi potenziali utenti EchoLink una buona sperimentazione di questa tecnologia VoIP.

 

Best 73's de Armando, W6/IK2XYP - Los Angeles, CA - USA

 

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13-

 

Da: iz1cce [iz1cce@tin.it]

 

      IO1PDT

special prefix Paralympic Day

       Torino 2 giugno 2004

    Valido anche per il diploma  ITA (Italian Towns Award)

 

 

L'attivazione radiantistica è effettuata dai disabili con i disabili del GRAD  con la collaborazione del Turin Paralympic Radio Sport Team, in occasione del Paralympic Day che si svolge a Torino mercoledi' 2 giugno 2004 con il nominativo speciale IO1PDT (Italia Olimpiadi 1 Paralympic Day Turin).

L'attivazione avrà luogo da una delle Piazze centrali della città di Torino e precisamente Piazza Castello dove sono presenti monumenti storici quali Palazzo Madama e Palazzo Reale e la postazione si troverà in prossimità dell'edificio che ospita il Governo Regionale.

 

Considerato che l'attivazione del suddetto nominativo è di una sola giornata con un numero limitato di ore di operatività, putroppo nostro malgrado l'invio della cartolina di conferma del QSO o del rapporto di ascolto sarà effettuato unicamente via diretta.

 

 

IO1PDT - prefisso speciale attivo il 2 giugno 2004

da Torino durante il Paralympic Day.

 

L'inizio dell'attività è previsto per le ore 7,00 utc.

 

Op. IZ1CCE, IK1QLD, I1HYW, I1YRL, IK1JNP, I1RB, IZ1ESH, IK1ZNN, IW1FYN, IK1MJG, IZ1CQY con l'assistenza SWL I1-6639/TO Walter e Luca.

 

Nominativo valido per il D.C.I. Ref. 311 Palazzo Madama e 369 Palazzo Reale.

 

QSL via IZ1CCE Info: www.qrz.com - Call Book - www.ii1d.it/paralympicday.html

 

Tnx and 73 de iz1cce

 

 

 

IO1PDT - Special prefix active on june 2, 2004 from Turin during The Paralympic Day

 

The activity shall start about at 7.00 am UTC

 

Op. IZ1CCE, IK1QLD, I1HYW, I1YRL, IK1JNP, I1RB, IZ1ESH, IK1ZNN, IW1FYN, IK1MJG, IZ1CQY assisted by SWL I1-6639/TO Walter e Luca.

 

Call Valid for award D.C.I. ref. 311 Palazzo Madama, 369 Palazzo Reale.

 

QSL via IZ1CCE Info: www.qrz.com - Call Book - www.ii1d.it/paralympicday.html

 

In seguito ,richiesta pervenuta dagli organizzatori  (IZ8DPN - Tina) del diploma  ITA (Italian Towns Award), si comunica che l'attivazione sarà anche valida per il diploma ITA con la referenza L219 . QSL VIA IZ1CCE HC

 

Tnx and 73 de iz1cce

 

 

P.S. SE A FINE MANIFESTAZIONE RIUSCIREMO A TROVARE LO SPONSOR PER IL PAGAMENTO DEL SERVIZIO BUREAU PROVVEDEREMO ANCHE ALL'INVIO  VIA BUREAU NATURALMENTE COMUNICANDOLO A TUTTI.

 

14-

 

ARI 3ª Mostra Mercatino

           'BIELLARADIO'

 

Allestita nei Saloni del Centro Polivalente di

Via Caralli in Occhieppo Inferiore (Bi)

 

Programma Domenica 19 sett. 2004

ENTRATA LIBERA

 

-Ore 07,00 apertura ai Radioamatori Espositori;

-Ore 09,00 Apertura Mercatino di scambio e Manifestazione;

-Stazione IQ1CM operante all band all mode;

- Ore 18,00 Chiusura Padiglioni

I Padiglioni, saranno a disposizione dei Radioamatori che intenderanno allestire esposizione dei loro articoli su tavoli approntati dall'Organizzazione a € 20+iva il tavolo di mt. 2, o multipli, fino ad esaurimento disponibilità. 

E' gradita la prenotazione.

Chi, ad esaurimento tavoli, intenda usufruire di proprio allestimento dovrà, in ogni caso versare Euro 10+iva al mq. per rimborso spese.

Nelle ore d'apertura della Manifestazione sarà attivo BAR con ristorazione veloce.

Le quote versate sono rimborso spese affitti, allestimento ecc.

 

Per ogni Informazione e chiarimenti rivolgersi a:

 

Telefono 3338052612 ore serali

e-mail sezione@aribiella.it o

nandosap@tin.it

Sezione A.R.I. Biella c.p. 21 13900

BIELLA

Sarà attiva stazione FM a 145.587,5 per informazioni varie

 

15-

 

Da: IT9EJE@CISARMESSINA.IT

CISAR Messina

Bando di concorso del premio di poesia che si terra'  a Patti a partire da Luglio fino a Novembre 2004. i Radioamatori saranno presenti con una stazione radio.

 

REGOLAMENTO DEL PREMIO NAZIONALE DI POESIA                 "ROSARIO PICCOLO" 15' EDIZIONE ANNO 2004

 

 

 

Art. 1 (LE SEZIONI DEL PREMIO)

L'Associazione Joppolo indice la 15' Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Rosario Piccolo"

Per la sezione : "ONDE POETICHE", volendo onorare l'80° anniversario delle trasmissioni radiofoniche e del valore che la radio e i radioamatori hanno sempre avuto nello sviluppo della civile comunicazione.

 

Art. 2 (NORME PER LA PARTECIPAZIONE)

I partecipanti devono inviare poesie fino ad un massimo di  quattro con le generalita' l'indirizzo e numero telefonico.

Il tema e' libero

Per quelle poesie che presentano particolare attinenza al tema "LA RADIO E I RADIOAMATORI", riconosciute dalla GIURIA ESAMINATRICE di valore lirico, saranno attribuiti PREMI SPECIALI.

.

Art. 3 ( TERMINI E MODALITA' DI PARTECIPAZIONE - COMMISSIONE ESAMINATRICE)

Le opere partecipanti devono essere inviate entro il 15 Giugno a:ASSOCIAZIONE TEATRO CULTURA "BENIAMINO IOPPOLO"  Via Roma, 6 98066 PATTI (ME), unitamente  alla quota di Euro 5 (Cinque) tramite contanti, Assegno Bancario o Circolare.

 

Art.4 (PRESELEZIONE - PREMI E NORME PER L'ASSEGNAZIONE DEI PREMI)

I migliori poeti, giudicati dalla "GIURIA", accederanno alla SEMIFINALE che si svolgera' nel prossimo LUGLIO/AGOSTO 2004 come da calendario informativo che sara' spedito in tempo utile.

Non e' comunque obbligatiria la presenza.

La premiazione avverra' in PATTI nel prossimo OTTOBRE/NOVEMBRE e prevede: al 1°, 2°, 3°

UN RICONOSCIMENTO ARTISTICO; per i vincitori, provenienti da oltre 300Km. sara' offerto anche IL PRANZO E IL PERNOTTAMENTO.

Per l'assegnazione  del Premio non e' necessaria la presenza del vincitore che potra' ricevere il riconoscimento a proprie spese postali a domicilio.

La partecipazione implica l'accettazione del Regolamento; eventuali reclami potranno essere effettuati entro 15 giorni dall'avvenuta manifestazione.

 

Patti, 05 Maggio 2004                                                           Il Presidente

                                                                                   (Dr. Luigi Ruggeri )

 

16-

 

FIERA DI CAGLIARI

     12 - 13 GIUGNO 2004

             9.00 - 20.00

 

Mostra mercato di:

Radiantismo,

Elettronica,

Computer,

Telefonia,

TV-SAT,

Radio d'epoca,

Editoria,

Hobbistica.

 

      I prezzi più bassi d'Italia

 

 

17-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

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Da: "UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

 

 

AL PROSSIMO ESAME DI CW x LA LICENZA ORDINARIA, TUTTI PROMOSSI! Prepara i documenti! Con CW x SUPERBOX (x Windows) è una certezza! Il pc ti somministra il CW. Tu batti la traduzione. Se esatta il pc prosegue. Se errata ti risomministra il suono sino a quando non rispondi in modo corretto. UNICO AL MONDO! Adesso anche a 25 e 40 battute, oltre a 60/80/100/120! 34 tabelle, 1278 file sonori, oltre 7100 caratteri riproponibili all'infinito in stringhe da 1 a 42 a velocità selezionabile! Inoltre, con lo stesso sistema di risomministrazione in caso di risposta errata ma presentazione a schermo: il CW Ti TA e punto e linea; il codice Q; le abbreviazioni telegrafiche, etc. UN CD CON 185 MB di materiale interattivo per il CW! (Ti chiedo 15 euro x il materiale, le spese di spedizione ed il riconoscimento del mio lavoro). 

 

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS - ugolangella@virgilio.it

 

  IK1HNS   ugolangella@virgilio.it   Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI
(To) - Tel. 011 95 86 167

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

Tra materiale di amici e mio, vendo:

 

- SHAK-TWO della E.R.E. rtx VHF (144-146 MHz) da base che lavora in AM-FM-SSB-CW, 10W, costruito nel 1975, perfetto, condizioni da vetrina.

[120 euro]

 

- CB GRANT della PRESIDENT, lavora su 40 canali in AM-FM-SSB.

[40 euro]

 

- RT 70 con alimentatore.

[50 euro]

 

- amplificatore valvolare BV1001 della Zetagi da 1KW.

[280 euro]

 

- amplificatore veicolare 747 della CTE operante in CB.

[al miglior offerente]

 

- AN/APX-6 transpondor.

[40 euro]

 

- contatore geiger RAM 60A ex Germania Est (completo di cassa in legno ed accessori).

[40 euro]

 

- maschera antigas in dotazione eserciti paesi dell' Est (completa di filtro nuovo e sacca per trasporto).

[10 euro]

 

- ALPHA-TEK AP-2000S car stereo power amplifier.

[al miglior offerente]

 

Esamino anche eventuali permute ma solo con materiale radio surplus.

 

Per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU cerco:

VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

Eventualmente acquisto (per tenere di scorta) coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

Cerco informazioni su:

ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore SAILOR 46TN; ricevitore COLLINS TCS-5; ricevitore R.M.F. 33/A; ricetrasmettitore PYE W.S. C12; ricetrasmettitore WIRELESS SET 38MK; ricetrasmettitore WIRELESS SET 58MK; WIRELESS SET BURNDEPT BE.201; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Inoltre sarei interessato all'acquisto di schelter (preferibilmente ex forze armate) in vendita a prezzo di ferro o cifra ragionevole.

 

Un amico vende Mercedes Benz SLK, 2000cc, anno 1997, grigia, interni pelle nera, 90000 Km, pneumatici e cerchi da 16 nuovi, assetto sportivo, tagliandata, perfetta. Visibile a Porpetto (UD).

Cerco motore marino Volvo MD 11 o simili.

Vendo a 12000 euro barca pilotina Gipsy Zampieri 6,50 metri, anno 1981, 6 posti, 2 letti matrimoniali, wc, frigo, fornello, stereo, motore Volvo 18,5 CV, velocità circa 9 nodi, carenaggio appena eseguito, motore ausiliario fuoribordo da 5 CV, ecc. Visibile basso Friuli.

 

ATTENZIONE! Inviatemi le vostre lettere di posta elettronica ad iret.friuli@libero.it e non ai miei altri indirizzi. Grazie.

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354 (18:00-20:00)         e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Da: Gianni IK2EFG [ik2efg@libero.it]

 

Vendo; Antenne direttive, per HF:Explorer 14, 4 el. per 10 15 20 mt. in ottimo stato.

2 el.sempre Hi-Gain per 10 15 20. direttive per  Vhf: 17 el. Tonnà, e 21 el.per Uff. Tonnà.

Rotori: CDE per CD 45 II o Ham IV e Daiva DR 7600, completi di c./b. perfettamente

funzionanti.

Cerco c./ box per rotore CDE

73, da Gianni.    ik2efg@libero.it  op. 368 3641404

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Da: Giuliano Vigarani - LART Srl [giuliano@lartsrl.com]

 

VENDO MANUALE E SET DEI MODULI DEL RICEVITORE R 1051 TUTTO A 120 EURO

VENDO RICEVITORE US ARMY MOD R 442A 24VDC FREQ.3O-75 MHZ FM CON MOUNTING CONDIZ PERFETTE EURO 130

 

I4VGG GIULIANO TEL 348 4220165

 

18-

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in formato testo, compresso in zip.
Il PBBS I0TVL di Roma è raggiungibile anche tramite il nodo di rete IR0RMN

Il nodo IR0RMN è connesso alla rete Itanet con le frequenze 432.800 , 437.850 e 435.550 (porte forward a 9600 baud).
Il BBS I0TVL-8 è invece connettibile dagli utenti sulle frequenze 144.850 (1200 baud) e 432.400 (9600 baud).

 

Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile, sempre in Packet, sul BBS di Milano IK2ANE-8  a 430.800 MHz 1200bd e 436.662,5 MHz a 9600bd raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet via  IK2NHL.

 

Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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dNell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete wireless.

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Il Radiogiornale viene immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da IZ3CNM.

 

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RICORDATE DI VUOTARE SEMPRE LA VOSTRA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO TUTTE LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE' SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA DIRETTA A VOI,

COMPRESO IL RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA

DAL VOSTRO GESTORE.

 

SE AVETE QUALCHE AMICO CHE NON RICEVE IL RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E NOMINATIVO.

 

COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA
INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE

SENZA FINE DI LUCRO !

 

Il Radiogiornale

é ideato e diretto da:

Paolo Mattioli I0PMW

 

 Indirizzo unico di Posta Elettronica:

   

 

Copyright © 2001 Radiogiornale

 

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