La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione

Radiogiornale  11 2    

  Giugno 2004 Periodico telematico indipendente

 

 

Sommario:

  1 - Da anni continua la caccia alle streghe;

  2 - La IARU è la discriminante;

  3 - Lettera ad un iscritto all'ARI; 

  4 - ESTATE: anziani e cani abbandonati in un unico triste destino;

  5 - Appello per gli OM dell'Irak;

  6 - Chi le radio le progettava;

  7 - ARI Bologna: Convegno HF DX 2004;

  8 - Versilia: Meucci Day;

  9 - Viareggio: Diploma Carnevale on the air;

10 - Impiegati o marinai?;

11 - I grandi dell'elettricità;

12 - Hentenna: una sorpresa;

13 - The spoken interface;

14 - Cisarbrindisi;

15 - Il Turin Paralympic Radio Sport Team;

16 - Prezzi apparati: un nostro successo;

17 - Wireless a Terni;

18 - Mercatino radioamatoriale;

19 - Informazioni

 

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 1-

Da: Carlo L. Ciapetti                                                                         

 

DA ANNI   CONTINUA

la caccia alle

 

 

Carissimo Paolo,

ti scrivo di nuovo, dopo tanti anni, per farti i miei piu' vivi complimenti per il "Radiogiornale" che pubblichi: non solo e' un eccellente mezzo di informazione, e' anche un raro esempio morale per il radiantismo italiano, ridotto alla pura sopravvivenza da troppi anni di mala gestione.

Dopo quindici anni di silenzio e di rabbia, ho ripreso la mia attivita' di OM : una passionaccia che, se ce l'hai nel sangue, prima o poi torna a galla anche se e' stata sepolta molto profondamente.

Per questo motivo, mi sono messo a cercare su Internet quelle informazioni di base (frequenze, modi di trasmissione, propagazione, prefissi, ecc.) della cui attuale esattezza non ero piu' tanto sicuro, dopo una cosi' lunga assenza.

Nel corso di queste ricerche, non solo ho trovato tutte le informazioni che cercavo - la rete e' una miniera infinita - ma anche molte, troppe, altre in piu', tali da riaprire ferite che evidentemente non si erano ancora risarcite.

L'ultima e' la lettera di Vittorio IK4IRO che hai pubblicato sul numero 111 di Giugno.

L'ho letta con sgomento.

Sono esattamente le stesse cose che quindici anni fa provocarono le mie dimissioni dal consiglio direttivo dell'ARI a seguito delle irregolarita' che avevo constatate, che mi portarono a dovermi rivolgere ad altre riviste per la pubblicazione della mia constatazione, che mi videro prima denunciato per diffamazione (ma della sentenza assolutoria con formula piena, anzi addirttura con parole di esecrazione per i querelanti, RR non ne detta mai notizia !) e poi radiato, dopo 25 anni spesi con impegno ed amore a costruire ed a dirigere nonche' ad organizzare manifestazioni di prestigio, nazionali ed internazionali...

Proprio quello che sta succedendo adesso a Vittorio.

E le persone sono le stesse, con lo stesso comportamento, indegno ieri come oggi, mai sanzionato dal "popolo bue" dei Soci, come allora li definivano e come ancora oggi vedo li trattano, sapendo bene che per la maggior parte di loro conta solo il ricevere le QSL, cosa che non avveniva - probabilmente non avviene nemmeno ora - se non si era allineati.

La ragione prima e vera - ma vaglielo a far capire ed a valutare a questi Soci ! - sta nella riforma dello Statuto (e nella arbitraria approvazione

del Regolamento che questo ha permesso) che fu improvvidamente voluta trent'anni fa per poter "meglio" gestire l'ARI, eliminando l'Assemblea dei Soci e sostituendola con la farsa di un'assemblea di esponenti regionali facilmente controllabili, anche mediante il ricorso al solito metodo "del bastone e della carota".

Probabilmente chi seguita a dibattere ed a soffrire su questo tema - magari pur non essendone piu' Socio, per scelta propria o per decisione subita - lo fa solo per l'affezione che le porta ancora (io per primo), nel ricordo e nel rispetto di coloro che la fecero nascere e crescere, sicuramente con ben altri scopi che non quello di farla alla fine diventare il feudo privato di una consorteria priva di lealta', di dignita' e di rispetto.

E qui mi viene in mente l'Iraq.

Proprio come forse non valeva la pena fare la guerra per portare la democrazia ad un popolo che per la maggior parte non la vuole, forse non vale nemmeno la pena di combattere per ridare dignita' di esistenza ad una Associazione fatta di Soci per la massima parte passivi, privi di capacita' critica e di senso morale, di rispetto per la storia e per le tradizioni, proni ai soprusi di chi detiene il potere.

Esagero ? Forse, ma mi ricordo che furono molto pochi quegli OM che a suo tempo mi dimostrarono comprensione e solidarieta' in una battaglia che conducevo solo ed esclusivamente per riportare l'ARI ai suoi Soci .

 

 

Con un saluto affettuoso ed un ringraziamento sincero

73 de I5CLC

Carlo Luigi Ciapetti

 

2- 

 

Silvio Cerrati

 

"Associazioni radioamatoriali in Italia"

 

  La IARU è la discriminante          

             

            Salve , radiogiornale,

 leggo sempre con piacere ed interesse il "radiogiornale" che mi giunge puntuale e ricco di stimoli e pareri tali da sempre indurre a riflessione.

 

           Nel numero 111 noto, tra gli altri, l'articolo scritto da Franz  I3FFE che, da sempre socio ARI, motiva la sua scelta di permanenza nel sodalizio con ragioni di tipo "storico" e, alla luce di qualche polemica di troppo che nota in giro,  auspica  atteggiamenti collaborativi  piuttosto che antagonisti tra i vari gruppi. (Io direi meglio se e lo stesso comportamento valesse anch all'interno delle sigole associazioni !!). Sono anch' io socio A.R.I. da tanto (troppo ?) tempo e concordo appieno con quanto Franz espone ma vorrei aggiungere un altro motivo che, a mio parere, e' molto piu' stringente e anzi da cui non si puo' prescindere, piaccia o non piaccia (forse non piace tanto.. perche' raramente (se non quasi mai lo vedo esposto) e cioe':

 

            Ogni stato nazionale puo' essere rappresentato, in seno alla IARU,  da  UNO ED UNO SOLO ente associativo (allego, prelevato dal sito ufficiale, il file in pdf che le elenca) .

 

             Per l'Italia, attualmente ( e direi fin dall'origine e qui' senz'altro valgono anche le note "storiche"), e' l' A.R.I. che ci/mi rappresenta in sede internazionale.

            Non so se sarebbe immaginabile di poter "sostituire" una associazione, di certo non priva di non piccole "pecche" (eufemismo??) , con  altra magari anche perfetta e di farne riconoscere la validita' in sede IARU. Mi pare impresa difficile, con tempi attuativi che immagino un po' lunghetti, di risultato incerto e piuttosto complicata. Ne vale la pena ?. Forse per qualcuno si.. per me NO. Penso MOLTO piu' facile ottenere un miglioramento della mia Associazione da parte di  futuri volenterosi  e, dato che non mi elenco tra quelli, come sempre le mie lamentele le esprimo in tono un po' sommesso.

            73 a tutti.

 

                 Silvio I1SU

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3-          

    

LETTERA AD UN ISCRITTO/A ALL'ARI

      (MA POSSONO LEGGERLA TUTTI)

 

Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

Caro amico ti scrivo, è da molto tempo che lo volevo fare, per cui eccomi qui a cercare di stanarti. Hai capito benissimo, ho usato il verbo stanare. Uscire dalla tana, uscire dal proprio rifugio, dalla propria casa, dalla propria stazione, dal proprio riserbo, dal "lasciatemi stare, non sono fatti che mi riguardano".

E' da parecchi anni che in rete packet, su altre riviste che non siano RR, nei gruppi di discussione in InterNet, sto assistendo ad un match che per me ha dell'incomprensibile e del pirandelliano.

Di che match si tratta. E' la critica contrapposizione, talora aspra, talora preconcetta, talora fondata, talora infondata, fra noi iscritti/e all'ARI e il resto del mondo. Chè poi, per l'esattezza, questo resto del mondo non sono ancora riuscito a capire se è una minoranza o una maggioranza. Ma questo è un problema che potremo affrontare un'altra volta.

Ma torniamo invece al match. Sto parlando di una continua campagna a volte diffamatoria, a volte soltanto critica, che ci viene rivolta dall'esterno. Viene rivolta ai nostri dirigenti e a noi tutti, intesi come corpo sociale.

Sul contenuto di queste critiche, su questa campagna denigratoria,  sia essa fondata o no, se ne potrà parlare in altro momento.

Voglio invece qui, adesso, parlare del nostro atteggiamento, nostro di noi iscritti all'ARI,  nei confronti di tutto quello che viene scritto, a proposito o a sproposito, nei riguardi dell'ARI stessa e dei suoi stessi iscritti.E vengo subito al sodo, alle domande che da moltissimi anni mi stanno premendo sul cuore e sulla mente.

Perché noi tutti (diciamo fra le quindicimila e le ventimila persone) non rispondiamo mai DIRETTAMENTE a quello che viene detto e scritto in giro? Le critiche amici miei, sono rivolte a noi, non certamente a Babbo Natale.Perché quando qualcuno di noi è nell'occhio del ciclone, anzichè rispondere in prima persona, le cose le manda a dire per interposte terze quarte persone?

So benissimo che i radioamatori generalmente sono dei solitari che preferiscono smanettare e lavorare di saldatore nel proprio privato, anziché esprimere pubblicamente opinioni, ma mi permetterò egualmente di cercare di stanarli, elencando una serie di cose che dovrebbero essere pubblicamente dibattute dagli stessi.E qui continuano a venirmi in mente delle domande alle quali non riesco a trovare risposte.

Perché ho come la sensazione che la nostra, di noi soci dell'ARI, partecipazione alla vita associativa sia scarsa se non addirittura nulla?

Perché non documentiamo, quando è possibile (e accade molto spesso),  che moltissime delle affermazioni fatte nei nostri confronti siano inesistenti se non certe volte semplicemente e ridicolmente infondate, quando addirittura offensive?

Perché partecipiamo così poco alla nostra vita associativa sia dal punto di vista culturale/tecnico che dal punto di vista politico?(attenzione, quando parlo di politica, uso questo termine nella sua accezione più nobile, inteso come gestione delle relazioni fra persone per generare al meglio una convivenza civile organizzata e apprezzata da tutti).

Perché permettiamo che sui ponti gestiti dalla Sezioni ARI il comportamento e le procedure tenute dagli users non è quello che si dice un comportamento ortodosso?

Perché noi OM iscritti all'ARI possiamo essere iscritti all'ARI e contemporaneamente all'ARRL, alla RSGB, al DARC e ad ogni altra associazione radioamatoriale mondiale e non ad altre associazioni similari italiane?

Perché se un consigliere del CD si dimette non si passa automaticamente al successivo dei primi non eletti?

A che servono i Comitati Regionali? Non pensi che la Sezione sia l'organismo più agile e più rappresentativo dei radioamatori di una certa zona?

Perché generalmente, da quello che si legge, si sente, si ascolta, frequenti così poco la Sezione?

Hai idea di che immenso tesoro di conoscenze tecnologiche e radioamatoriali sia la tua Sezione?

Perché gli OM più bravi della Sezione si rifugiano nelle loro torri di avorio senza degnare di uno sguardo i poveri neofiti che quando arrivano non sanno a quale santo votarsi?

Perché, di fronte a quanto viene detto, a proposito e a sproposito, nei riguardi della nostra associazione e di noi iscritti, scioriniamo un aristocratico silenzio che può essere interpretato in molti modi?

Insomma ragazzi, perché le nostre voci (diciamo fra le quindicimila e le ventimila persone) sono generalmente silenziose, mute?

Avrei piacere di ascoltare moltissime opinioni al riguardo.

Qualcuno, tanto tempo fa, mi disse che per aver ragione, bisogna stare dalla parte della ragione.

Ciò detto, cari amici, permettetemi di ringraziare pubblicamente I0PMW Paolo Mattioli per la sua costante ospitalità sul "Radiogiornale". Ha sempre e comunque pubblicato i mei articoli senza mai né tagliarmeli, né correggermeli, né censurarmeli. Questo mi pare un magnifico esempio di libertà e di civiltà democratica.

Mi ricordo che qualche anno fa in occasione delle elezioni ARI gli inviai il mio appello per la mia candidatura.

Egli mi scrisse immediatamente dicendomi che forse l'appello era un po' lungo, mi sarebbe stato grato se avessi potuto ridurlo. Gli risposi che non me la sentivo di accorciarlo e Paolo me lo pubblicò integralmente sacrificando dello spazio sul Radiogiornale. Come pure mi ricordo che lo inviai al sito web di una Sezione

ARI, di cui ho dimenticato il nome, e la Sezione non me lo pubblicò con la scusa che ero fuori tempo massimo. Glielo avrò inviato un paio di mesi prima.

 

Grazie Paolo!

 

4-

          ESTATE:

anziani e cani abbandonati

in  un  unico  triste destino 

 

Si avvicinano le ferie e nelle cosiddette case di riposo per anziani, che si riempiono di nuovi "pensionanti", gli ospiti soli e abbandonati da quelli che consideravano i loro cari, aspettano ormai solo di finire tristemente i loro giorni. Con la pensione e la vecchiaia sono stati abbandonati progressivamente da tutti, amici, conoscenti e parenti, perché egoisticamente parlando in modo interessato, con la mentalità consumista di oggi, il vecchio non ha da  dare più nulla, (se non una grande esperienza di vita che sarebbe utile da tramandare), per cui anche le amicizie finiscono nell'oblio. Lo stesso vale per coloro, considerati più privilegiati, che vengono abbandonati in casa, con l'ausilio magari  di una "badante" messa lì tanto per mettersi a posto la coscienza. La nostalgia, i ricordi dei giochi con i nipotini, generano una grande tristezza.

Ma un imperativo si impone: le famiglie degli abbandonati devono consumare il loro costoso rito quasi pagano delle vacanze, per cui i vecchi e i cani diventano un peso inutile ed è meglio abbandonarli, buttarli via e sperare che si decidano al grande passo!

 

Sull'autostrada  lunga e rovente un cane abbandonato cammina lentamente. Ha negli gli occhi una casa lontana con due ciotole piene e il calor di una mano, i giochi coi bambini, é disperato e stanco,  un auto veloce lo prende in pieno al fianco, le ferite sanguinano  non ce la fa piu', mentre muore ha ancora negli occhi annebbiati l'immagine della famiglia umana che tanto ha amata e alla quale aveva dedicato la propria vita.

 

Di tristezza e solitudine si muore, sono stati tutti inutili i sacrifici di una vita per allevare dei figli che oggi abbandonano i loro vecchi senza rimorso.

Sull'autostrada i cani vengono inesorabilmente ammazzati ed è stata inutile la fedeltà e l'amicizia verso il padrone. 

 

Non c'è più morale, non c'è più amore, per pochi giorni di vacanze non si esita a commettere queste atrocità verso chi ci ama.

 

L'egoismo, il consumismo sono alla base di tutto ciò, ma stiamo attenti perché la ruota della vita cammina inesorabile e prima o poi capiterà a tutti di diventare vecchi.

 

Per fortuna non tutti sono come questi delinquenti e ci sono tante brave famiglie dove i vecchi sono circondati d'amore e i cani sono trattati da amici.

 

Nel titolo, dall'Odissea, l'incontro di Ulisse col suo vecchio cane Argo.

 

5-

 

Appello per gli OM dell'IRAK

 ARI e CISAR intervengano!

 

I1MQ Ada membro dell'International Morse Preservation "CW FIRST CLUB" numero 9891,ci invia l'articolo che segue tratto dal bollettino del Key Note First Club.

 

K6PZW, Bruce Tennant - PO BOX 7325 Long Beach - CA 90807 - USA. E- mail k6pzw@aol.com rende noto un appello  Ianciato da Ian Abel G3ZHI - 52 Hollytree Avemaltby Rotheram - York S66 8DY - UK, E-mail g3zhi@hotmail.com ,  prima che si verifichi il pianificato passaggio di mano del governo in Iraq.

Una E-mail largamente pubblicizzata da Laith Adhari, YI1SRA di Bagdad, chiede ai radioamatori di tutto il mondo un sostegno per mantenere al radiantismo un ruolo nel nuovo Iraq. Questo perché si avvicina la data del 30 giugno per il passaggio di mano di governo alle nuove autorità locali. Adhari è un membro dell'Associazione Radioamatori Iracheni e lavora all'Università di Bagdad.

Egli fa sapere che è urgente che l'Iraq istituisca un programma di radiantismo attuabile prima che vi sia il cambio di governo.

Per compiere ciò Laith e il Presidente dell'Associazione Radioamatori iracheni, DIYA Sayah  YI1DZ chiedono ai radioamatori di tutto il mondo e alle loro associazioni di mandare una lettera di supporto per il futuro di questo hobby in Iraq. Entrambi affermano che questo è un problema urgente e che le richieste di sostegno arrivino subito. Il modo migliore è mandarle via E-mail. Gli indirizzi sono due:

Sayah può essere contattato all'indirizzo yi1dz@hotmail.com

 

Adhary all'indirizzo laithtariq@yahoo.com

 

Oltre che ai radioamatori italiani giriamo il pressante appello anche all'ARI e al CISAR perché facciano sentire la loro voce in proposito anche attraverso il Ministero delle Comunicazioni.

 

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 6-

Chi le radio le progettava

 

Spesso dalle colonne del Radiogiornale , abbiamo letto articoli riguardanti l'eta' pionieristica vissuta dai radioamatori. Devo dire che abbiamo sempre letto con piacere tali articoli, per questo vorremmo farvi rivivere un pezzo di storia attraverso le parole di uno di noi I2FI,

Narciso Pagan .Il buon Narciso, gia' I1FI, attualmente plurinovantenne, si e' ritirato nella Bergamasca e ben difficilmente potremmo sentirlo in aria. Ma  coloro che hanno apprezzato per piu' di mezzo secolo i suoi QSO, ritroveranno attraverso questo scritto di Narciso degli anni sessanta  lo stesso spirito che da sempre lo caratterizza  insieme al suo volto gioviale :

 

In particolare ringraziamo Ezio Di Chiaro , grande appassionato della " RADIO ", che ci ha messo a disposizione l'articolo ; e ci ha inoltre ricordato che esso fu scritto negli anni sessanta quasi a giustificare il comportamento di un apparato , progettato appunto da I2FI in collaborazione col Sig. Pippo Fontana I1AY .

Perche' abbiamo scritto "giustificare il comportamento"  proprio perche' in quel periodo l'apparato essendo nuovo era sottoposto ai severi giudizi degli amici radioamatori.

 

73 e buoni DX a tutti da Alessandro I2INX e Sergio  IZ2DPZ

 

 

 

 

Ho provato il G 4/216

       di N. Pagan . Il FI  

    

 

Da diversi anni (parecchi ormai, datando le mie prime esperienze radioamatoriali dal 1936) dedico il mio tempo libero a quelli che in gergo chiamiamo « baracchini » e che, in altri tempi autocostruiti con alterne vicende di « fischi» e di « fiaschi» e oggi modernamente sostituiti da « linee» pulite e di bell'aspetto, se non sempre funzionali nella stessa misura, troneggiano nei nostri « shack» e ci danno ancora il batticuore di un tempo, quando ad un nostro timido 'CQ' sentiamo rispondere una lontana o rara « country ».

Premesso quanto sopra per qualificarmi agli amici che non mi conoscono come radio amatore e aggiunto a questo il fatto che da anni, e cioè dal loro nascere, faccio parte dei laboratori radio professionali della Casa « Geloso» che ormai è diventata in Italia (chissà perchè) la « nota Casa», lo scopo di queste righe non è evidentemente un motivo pubblicitario o una ricerca di fama personale.

Ho provato il G 4/216 da radioamatore anzi da vecchio radioamatore cercando di scoprirne non tanto le doti intrinseche poichè quelle, per i motivi professionali esposti sopra, le conosco a memoria, quanto i piccoli nei più o meno palesi che non si rivelano mai ad una o a tante prove di laboratorio, ma saltano fuori sempre nel momento meno opportuno, magari nel bel mezzo di un raro DX. Sono stato anche spinto a scrivere queste righe perchè ho nel mio shack il G 4/216 dalla sua nascita e cioè dal luglio 1966 e perchè di questo lungo periodo di rodaggio mi sono servito per sviscerare a fondo la consistenza o... la inconsistenza di certe accuse alla... « nota Casa» che avrebbe dovuto... o non avrebbe dovuto... ecc.

Ma di questo parleremo poi: vediamo ora come si comporta in, un impianto di radioamatore il G 4/216.

 

Aspetto fisico:

Linea moderna pulita e compatta, le dimensioni ridotte rispetto al suo precedente G 4/215 depongono simpaticamente a suo favore. 

Da notare la leggera inclinazione a « leggio» che rende molto comoda la manovra.

 

Comandi:

Distribuiti razionalmente sul panneIlo in modo da agevolare anche il « grafista» che ha la mano destra occupata dal tasto.

 

Suddivisione delle bande:

Razionale e si potrebbe dire eccezionale per quanto riguarda la gamma dei lO metri, che è forse l'unico appareccho ad avere in copertura completa. Analoghi ricevitori di altre Case costruttrici hanno la suddivisione in tre ed anche in quattro sottogamme. La gamma unica è un vantaggio ancora poco apprezzabile per il fatto che la gamma è « chiusa », ma quando sarà aperta...

Per contro, data l'impostazione in una sola gamma, vi è il pericolo che qualche armonica di « broadcasting» molto forte suIla gamma 9-10 MHz riesca a passare nei lO m. Usando però una buona antenna accordata sui lO m e di impedenza giusta (50 ohm) e con un corretto accordo del filtro d'ingresso l'inconveniente, salvo casi rarissimi, viene del tutto eliminato o, fortissimamente attenuato. E' anche comoda, per chi lavora in tale gamma, la possibilità di ascolto dei due metri con un convertitore. Per le altre gamme, la copertura è convenzionale.

 

Stabilità:

Dopo il periodo di riscaldamento prescritto la stabilità ottenibile è pari a quella complessiva di un buon cristallo. Collegamenti in grafia con stazioni appositamente' richieste di funzionamento a quarzo, hanno denunciato variazioni di poche decine di periodi nel giro di 20+30 minuti.Collegamenti in SSB con stazioni di eccellente qualità (linea' « S» Collins o altre) non hanno mai richiesto ritocchi alla sintonia.

 

Filtro a quarzo :

 Questa è una nota dolente, non del ricevitore in esame o del sistema , ma purtroppo dei colleghi radioamatori che in numero sempre grande incolpano il filtro di media frequenza di non funzionare a dovere, mentre in realtà le parti dovrebbero essere scambiate e sul banco degli imputati dovrebbe sedere... col capo, cosparso di cenere il radioamatore.

Non è qui il luogo di spiegare come funziona un simile filtro; ricordo solo ai più smemorati che si tratta di un filtro a reiezione e che tutta l'abilità dell'operatore consiste nel confinare mediante la manovra del « phasing» proprio nella zona « respinta o reietta» la o le stazioni che disturbano quella che interessa ascoltare.Si può forse obiettare che oggi ci sono anche altri sistemi con filtri meccanici o altro, ma qui andremmo fuori del seminato poichè vogliamo provare il ricevitore per quello che è e non per  quello che potrebbe essere. Aggiungo solo che nella posizione di selettività segnata 4 si riesce a ottenere una banda passante di 500 Hz tale da accontentare il più arrabbiato grafista. Sulle altre parti fondamentali costituenti il ricevitore c'è ben poco da dire; essendo ormai esse divenute tradizionali per il costruttore e cioè controllo di volume, di sensibilità di alta e media frequenza, l'indicatore di livello del segnale in arrivo (S meter) e altre particolarità facilmente rilevabili anche dalla lettura del Bollettino Tecnico, o del numero 2/67 di Radio Rivista.

Fanno invece parte a sè alcuni circuiti accessori sui quali vale la spesa di fermarsi un nomento. Primo fra tutti il circuito anti-noise violentemente (ed aggiungo anche ingiustamente) attaccato da quanti sono abituati a inserire l'anti-noise magari anche senza antenna collegata e sentono « spegnersi» una parte della vitalità del ricevitore.

Il circuito noise-limiter del G 4/216 è fatto in modo da non agire se non vi è segnale in arrivo. ed agisce (altra particolarità di questo ricevItore) su tutti i modi di ricezione, cioè tanto in AM che           in CW che in SSB.        .

Siccome la sua azione è automatica, la « soglia» d'azione si riporta sempre al « livello» del segnale che si riceve ed è quindi ovvio che più il segnale è forte e meno agirà l'anti-noise.L'importante però è che in qualunque condi. zione di, ascolto ad anti-noise inserito l'intensità del disturbo tradotta nel classico caratteristico « crack» in cuffia, non supera mai il livello del segnale che si ascolta. E questo in ultima analisi è il più Importante perchè consente all'annarecchio di conservare la sua massima possibilità di ricezione tagliando del disturbo solo quella parte che darebbe fastidio.

 

CaIibratore:

 è un circuito convenzionale che usa un quarzo da 3,5 MHz per calibrare i fondi-scala. ta calibrazione avviene a mezzo variazione di una costante capacitiva del circuito del VFO. Qui si potrebbe fare un appunto: data la stabilità notevole del ricevitore si potrebbe raggiungere una migliore calibrazione della scala ricorrendo ad un quarzo di 100 kHz e magari allo spostamento meccanico di un traguardo o altro mezzo.

 

Sintonia:

facile ed agevole anche per quanto riguarda le stazioni in SSB data la notevole demoltiplica e la « massa» del bottone. La manovra di sintonia in SSB è poi ulteriormente facilitata dal sistema di accordo del beat che è a variazione di potenziale continuo stabilizzato su di un « varicap» e quindi particolarmente stabile e di regolazione molto fine.

 

Preselector:

due parole vanno spese per questa particolare parte del circuito che è forse la più notevole se pur la meno degnata di attenzione.

Infatti a differenza di qualsiasi altro ricevitore di tipo analogo dove il preselector non viene commutato dal commutatore di gamma o lo è solo in parte consentendo la copertura continua da 80 a lO metri e riducendo la gamma dei lO metri ad una escursione si e no di un millimetro, colla... facilità di sintonia che tutti abbiamo potuto constatare, nel G 4/216 il preselector viene commutato di gamma in gamma e copre la gamma esplorata nei suoi 180 gradi di variazione. II vantaggio, specie per chi fa della grafia, è tanto evidente che ogni parola detta in più sarebbe un pleonasmo.

Ed ora veniamo alle doti cosiddette di fondo di un ricevitore per traffico radiantistico e cioè sensibilità, selettivita' e rumore di fondo.

Per quanto riguarda la sensibilità, la Casa dà meno di 1 microvolt per 1 W di uscita: all'atto pratico della ricezione, a condizione che il ricevitore sia accoppiato ad un'antenna « tagliata » per la gamma che si ascolta e di impedenza giusta e cioè 50+75 ohm, non ci sono limiti alle nossibilità di ricezione, salvo quelli imposti dall'orientamento dell'antenna e dalle condizioni di propagazione. Non si pretenda perciò di ascoltare col solito  spezzone di filo una stazione australiana sui 40 metri a mezzogiorno! Per quanto riguarda la selettività basta riferirsi al discorso fatto prima sul filtro a cristallo.

Un discorso più importante è invece quello della « cross-modulation» e per quanto non abbia potuto fare delIe prove esaurienti su questo punto,dirò che a circa 1 km o forse anche meno in linea d'aria dalla mia antena, è in funzione una  linea S CoIIins completa di lineare e che non ne ho mai ricevuto alcun fastidio. Per quanto riguarda il rumore di fondo, leggi rauporto segnale/ disturbo, detto rapporto è talmente buono da consentire la perfetta intelligibilità anche di segnali che arrivano notevolmente al di sotto di 0,5 microvolt.

 

Conclusioni:

Il riassunto delle « doti » di questo ricevitore, quali essi si rivelano all'uso pratico e non sulla carta lo lascio fare a Voi, amici OM.

Io, per ragioni evidenti, non posso magnificarle come vorrei, anche se personalmente come OM sono ormai affezionato a questo RX dai tanti bei pregi: sarebbe utile, in ogni modo, che il calibratore « marcasse» ogni 100 kHz e che la correzione della calibratura-scala fosse meccanica e non elettrica. Non c'e' per il momento un altoparlante in cassetta « in stile» con il G4/216: speriamo che la  Nota Casa provveda...

 

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  7-

                                  

CONVEGNO HF DX 2004

                      XX Convegno HF-DX  G. Marconi

                    25-26 settembre 2004

      

In collaborazione con il Comitato Operatori  IY4FGM Il convegno si svolgerà nelle giornate di Sabato 25 settembre a Villa Tamba sede della Sezione ARI Bologna e Domenica 26 settembre a Villa Griffone - Pontecchio Marconi - sede della Fondazione Guglielmo Marconi. Sabato pranzo a Villa Tamba ore 13 circa, poi al termine dell'intenso pomeriggio trasferimento all'Hotel "La

Meridiana" di Sasso Marconi per prepararsi per la Cena di Gala! Alle ore 20.30 presso il Ristorante dell'Hotel. Domenica alla fine dei lavori, trasferimento al Ristorante "La Meridiana" di Sasso Marconi per il pranzo conclusivo alle ore 13 circa. Il programma convegno definitivo, con il dettaglio degli interventi di sabato e domenica, sarà pubblicato su RR di settembre.      

                                                                      

 

Convegno:

  saluto del Presidente della Sezione di Bologna e del rappresentante del CD  Nazionale ARI

  T33C: Banaba Island DXpedition by Andrea IK1PMR

  3B9C: Rodrigues Island Dxpedition by Bob GU4YOX

  IA0PS: spedizione italiana in Antartide by Filippo IK0AIH

  V8PMB - 9M8PSB: DXpedition Borneo 2004 by Maury IZ1CRR/i121171

  Presentazione nuovo contest team ARI capitanato da Stefano IK2HKT

  425 DX News: un successo tutto italiano, seguito da...

  La presenza italiana nello IOTA By I1JQJ

  Contest 40&80 IZ1CRR vi illustrerà le novità introdotte nel regolamento del

  contest tutto Italiano palestra per i nuovi contester. Seguirà la consegna

  delle targhe ai vincitori dell'edizione 2003.

 

Come consuetudine, grazie alla cortese disponibilità della Fondazione G. Marconi e del suo Presidente Prof. Ing. Gabriele Falciasecca, durante la mattinata di domenica sarà possibile vistare il Museo; sarà inoltre possibile operare dalla stazione IY4FGM.

Durante il Convegno sarà attivo il checkpoint DXCC (con esclusione dei tempi necessari ad I2MQP per presentare i suoi interventi) e il checkpoint IOTA (tnx A Mauro I1JQJ e Valeria IK1ADH).

E' importantissimo che siano prenotate le stanze ed i pranzi possibilmente con anticipo per consentirci di organizzare tutto al meglio.

 

ik4upu@amsat.org                    info@ari-bo.it                              

 http://www.ari-bo.it

Sezione ARI Bologna, telefono 051.6346626 (il venerdì ore 21-23)

Per raggiungere la Sezione di Bologna: Uscita della tangenziale n° 5 "Quartiere Lame" prendere per Bologna centro, dopo il sottopassaggio della ferrovia al secondo semaforo si gira a destra e si prosegue per questa strada fino all'incrocio a "T" con la Via Zanardi, si gira a destra, si oltrepassano due passaggi a livello, a destra immediatamente dopo il secondo si trova via DELLA SELVA PESCAROLA. La Sezione si trova dopo circa 700 metri sulla sinistra al n° 26.

 

8-

 

Versilia

 

 

   II5MD " MEUCCI DAY "

 

I

l giorno 11 Giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti d'America ha decretato all'unanimità che il vero inventore del telefono è stato l'Italiano ANTONIO MEUCCI.Per onorare questo illustre e sfortunato scienziato italiano la sezione ARI VERSILIA " Sergio Cassina "  ha organizzato nei giorni 11-12-13 Giugno 2004 la manifestazione radiantistica denominata " MEUCCI DAY" per la quale è stato richiesto il nominativo speciale II5MD. La Manifestazione ha avuto grande successo.e la QSL speciale edita per l'occasione verrà inviataa tutti coloro che hanno collegato il nominativo speciale II5MD

 

 9-

 

   VIAREGGIO

DIPLOMA Carnevale on the air

 

 

10-

Un popolo di eroi, di santi, di navigatori, di trasmigratori 

Impiegati o marinai?

 Una ricerca Websense mette in luce le

 abitudini di navigazione dei dipendenti

 durante gli orari di lavoro

 

I dipendenti considerano la navigazione su Internet dal posto di lavoro importante quanto il caffè del mattino. E' questo uno dei risultati di una ricerca condotta per conto di Websense su un campione di 500 dipendenti e 350 responsabili IT di aziende USA. Stando all'indagine, la linea di confine tra l'uso di Internet per scopi personali e lavorativi appare sempre meno netta: si nota anzi una notevole discrepanza tra quanto i dipendenti ammettono di fare e quanto effettivamente accade sulle reti aziendali secondo i responsabili IT.

I dipendenti dichiarano ad esempio di trascorrere in media due ore alla settimana navigando su Internet per

scopi personali, mentre per i responsabili IT il numero di ore supera le sei alla settimana. Analogamente, solo il 2% dei dipendenti ammette di accedere a tool di hacking dal posto di lavoro, mentre un terzo dei responsabili IT intervistati afferma di aver constatato l'uso di strumenti di hacking da parte di dipendenti.L'indagine ha inoltre rilevato che molti responsabili IT non sono consapevoli, o comunque non comprendono appieno, i rischi reali delle nuove minacce veicolate da Internet. Circa il 95% dei responsabili IT afferma ad esempio di aver fiducia nella capacità del software antivirus utilizzato dalla propria azienda di bloccare i virus prima che colpiscano la rete aziendale: questo anche se due terzi del campione intervistato dichiara di essere stato colpito da un virus contratto dal Web.

In particolare, solo il 6% dei dipendenti che accedono a Internet dal posto di lavoro afferma di aver visitato siti Web che contengono spyware: tuttavia, il 92% dei responsabili IT dichiara che la propria organizzazione

ne è stata colpita. In questi casi, i pc infettati da spyware sono stati in media il 29% di quelli utilizzate all'interno dell'organizzazione e il 40% dei responsabili IT ha dichiarato di riscontrare un generale aumento di

questo fenomeno rispetto agli anni scorsi.Circa il 17% dei dipendenti ammette poi di utilizzare l'instant messaging (IM) al lavoro: di questi, il 37% ha anche inviato o ricevuto allegati via IM sul posto di lavoro. Ciononostante, circa i due terzi (64%) delle aziende non prevede specifiche misure di regolamentazione delle modalità di impiego dell'instant messaging. Inoltre l'84% di tutti i dipendenti intervistati ammette che il download di contenuti protetti da copyright su reti peer-to-peer come Kazaa e Grokster sul posto di lavoro non sia corretto.

L'uso di Internet sul posto di lavoro è inoltre legato anche alla pornografia. Il fenomeno ha soprattutto una valenza maschile: il 22% dei dipendenti maschi ha affermato di aver visitato siti porno sul posto di lavoro, mentre solo il 12% delle donne dichiara di aver fatto altrettanto. Tra quanti ammettono di visitare siti pornografici in ufficio, il 13% degli uomini afferma di averlo fatto intenzionalmente, mentre tutte le donne che hanno dichiarato di aver visitato un sito porno al lavoro affermano di esserci finite involontariamente.

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Da: Umberto Ferdinando Molteni I2MS

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA'

 

 

Samuel Finley-Breese Morse (1791 - 1872)

 

 

Samuel Morse nasce a Charlestown, Stati Uniti, il 27 aprile 1791, primogenito di 11 fratelli di cui solo tre sopravvissero. La mortalità infantile era normale e generale in quell'epoca. Suo padre era un pastore protestante e dottore in teologia, energico e intransigente. Il giovane Samuel intraprende studi artistici nel collegio di Yale. Quando studiava in questo collegio, si occupò marginalmente anche di chimica, di fisica e di meccanica, come dire, una piacevole variante nei suoi studi, che in seguito divennero per lui una passione dominante.

 

Già aveva un certo interesse sia per l'elettricità, la chimica e la meccanica. Terminati gli studi si imbarca per l'Inghilterra dove riesce come pittore e scultore; nel 1813, la Società delle Arti Adelphi gli conferisce la medaglia d'oro, per la sua prima scultura, la statua "Ercole morente".

 

Nel 1815 ritorna in patria dove si applica a dipingere ritratti, inizialmente al costo di 15 dollari l'uno, cifra molto modesta, e successivamente a 60 dollari. Inventa alcuni oggetti, ed in particolare una pompa a pressione antincendio. Come si nota, Samuel Morse non era ne fisico ne meccanico.

 

È curioso, di come i grandi inventori del XIX secolo non erano degli specialisti in materia. Dovevano navigare con sicurezza in un campo assai confuso di dati. Ben pochi furono i professionisti: il tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz era professore di diritto all'Università di Lipsia. Egli definì la formula, detta di Liebniz, per le derivate successive. Joseph-Michel de Montgolfier, inventore del pallone aerostatico ad aria calda, era un cartolaio. Benjamin Franklin, scopre il potere delle punte e da qui inventa il parafulmine, era un uomo di stato. Samule Morse un pittore, come pure l'americano Robert Fulton che costruì un sottomarino. Il medico inglese Thomas Young fu uno dei creatori dell'ottica ondulatoria, e così via tanti altri.

 

Dopo difficili periodi e la morte della sua giovane sposa, la sua fama di pittore aumenta. Gli viene commissionato un ritratto di James Monroe, presidente degli stati Uniti. Esegue pure quello del generale francese Marie-Joseph-Paul de Motier marchese di Lafayette. Fonda la Società di Belle Arti divenuta poi la National Academy of Design, coprendo la carica di presidente per ben sedici anni.

 

Nel 1829 ritorna in Europa per completare i suoi studi sulle belle arti. Risiede nelle principali città del continente onde studiare le collezioni d'arte dell'Inghilterra, della Francia e dell'Italia. Rientrando in America, nel 1832, dopo tre anni, è sul piroscafo "Sully", durante le discussioni sui lavori di André-Marie Ampère, che concepisce la prima idea del suo telegrafo elettromagnetico.

 

Durante una conversazione con i passeggeri, si parlò di una esperienza di Franklin, il quale aveva visto percorrere l'elettricità, in un tempo inapprezzabile, la distanza di due miglia. Morse pensò subito che se la presenza del fluido elettrico potesse essere reso visibile in una parte del circuito voltaico, non sarebbe impossibile di realizzare un sistema di segnali con i quali un telegramma sarebbe trasmesso istantaneamente. Durante la piacevole traversata, questa idea ingigantisce nel suo spirito; diventa frequentemente l'oggetto delle conversazioni di bordo. Gli opponevano difficoltà su difficoltà, ma Morse le superò tutte. Al termine del viaggio, il problema pratico era già risolto nel suo pensiero. Prima di sbarcare dal piroscafo, si avvicina al comandante William Pell, prendendogli la mano dice: "Capitano, quando il mio telegrafo sarà diventato la meraviglia del mondo, ricordatevi che la sua scoperta è stata fatta a bordo del Sully il 13 ottobre 1832".

 

Poche settimane dopo il suo ritorno in America, Samuel Morse si occupa a costruire il suo telegrafo di cui aveva concepito l'idea, pur continuando a dipingere per poter sopravvivere. Ma è solo nel 1835 che questo apparecchio viene costruito, e poté essere sottoposto a serie esperienze.

 

Finalmente in quell'anno è titolare della cattedra di letteratura relativa alle arti del disegno presso l'Università di New-York, che gli permette di disporre mezzi economici. Durante il suo professorato Morse era intimamente legato ad un suo collega, il professor Dana Freeman, che teneva un corso di elettromagnetismo, con il quale teneva frequenti conversazioni e di cui aveva grande famigliarità. Il principio della temporanea magnetizzazione del ferro dolce (ferro molto puro) era appena stato scoperto.

 

Incomincia a fare esperimenti con il suo telegrafo e dà una prima concreta dimostrazione nel 1837. Lo brevetta e lo presenta all'Università di New-York trasmettendo la prima frase "Attenzione all'universo". L'anno successivo fa una dimostrazione davanti al Governo, presente il capo dello Stato.

 

Morse deve affrontare ancora parecchi anni di difficoltà; ma solamente nel 1842 il Congresso americano gli elargisce un sostanziale aiuto di 30.000 dollari. Ecco il gustoso e curioso episodio che lo salvò: Come si è detto, Morse era all'estremo delle sue risorse ed anche di coraggio. Il Senato, presente l'inventore, non aveva neppure discusso sulla richiesta sollecitata da Morse. Avvilito, rientrando in albergo, Morse chiese che fosse preparato il suo conto poiché all'indomani sarebbe ritornato a casa. Dato che il direttore dell'albergo manifestò la sua sorpresa ed il suo rammarico per questa improvvisa partenza: - "Se rimango un giorno in più a Washington, disse Morse - non avrei più soldi per pagare le mie modeste spese: sono letteralmente al limite delle risorse. - Non si deve disperare - aggiunse il direttore - riguardo la sovvenzione di 30.000 dollari che voi aspettate. La Camera dei rappresentanti, non l'ha forse votata? - Si lo so; ma è indispensabile che questo voto sia dal Senato ratificato. Dato che la Sessione non dovendo durare più di due giorni e l'alta assemblea avendo 143 disegni di legge ancora da esaminare, prima che arrivi quello che mi riguarda, credo che sia meglio che faccia la mia valigia. Sarà per l'anno prossimo".

 

Morse senza più nulla dire fece un eloquente gesto di scoraggiamento. Questa breve conversazione fu udita da una giovanissima signorina che in quel momento stava attraversando il vestibolo dell'albergo. - "Coraggio, signore, - disse all'illustre ospite - io vi proteggerò! - Voi, bambina mia! - Si io, sono miss Ellsworth, la figlia del direttore Ufficio Brevetti - Oh! Conosco vostro padre. - Se voi lo conoscete, dovete sapere che noi riceviamo a casa nostra molti senatori. - Ebbene? - Ebbene! - di rimando la giovane - Io vedrò questi signori e gli dirò: fate una seduta ad oltranza se necessaria, ma non scioglietela prima di aver accordato al professor Morse i 30.000 dollari che gli occorrono per dotare il paese di un'invenzione che farà il contrappeso a quello di Fulton. - Grazie signorina; ma ben temo che tutti i suoi sforzi siano inutili. - Non scoraggiatemi - rispose - e promettetemi di non lasciare Washington prima di dopodomani. Voi sapete ciò che donna vuole... i senatori devono anche volerlo. - Sia, rimango".

 

Subito miss Ellsworth si diede da fare e fece così bene che il Senato consentì a ritardare di un giorno la seduta per occuparsi della ratifica al voto del Congresso, relativo alle esperienze della telegrafia elettrica. Al presto mattino del secondo giorno, l'intraprendente signorina si reca all'albergo e precipitosamente sale le scale, bussa alla porta della camera di Morse, il quale rimane sorpreso di quella visita così mattiniera.

 

- "Il voto del vostro disegno di legge è stato ratificato - disse tutto in un fiato - questa notte alle 4, qualche secondo prima della chiusura della Sessione. I nostri padri coscritti erano semi addormentati; ma io ero là, in una tribuna, ricordando loro della promessa che mi avevano fatto, e nessuno di loro osò andare a letto prima di averla mantenuta. Del resto, ecco il giornale Official Globe di questa mattina. Leggete". L'emozione del grande uomo fu rivelata da calde lacrima che inumidirono i suoi occhi.

 

A questo punto la strada è tutta in discesa. Viene costruita una linea telegrafica, lunga 600 Km, tra Washington e Baltimora, sostenuta da pali di legno e il 24 maggio 1844, nella camera del Tribunale Superiore, a Washington, è trasmesso il messaggio, ricavato dalla Bibbia, "Cosa ha forgiato Dio?".

 

Dodici anni dopo la sua nascita, il telegrafo elettromagnetico era operativo in vari Stati. Morse eseguì anche esperimenti di telegrafia con cavi sottomarini. Inventa il famoso alfabeto a punti e linee, chiamato alfabeto Morse, usato sino a tutto il XX secolo e ancora oggi in certe circostanze.

 

L'illustre pittore è onorato, ma è alle prese con numerosi processi per difendere il suo brevetto. Finalmente il Supremo Tribunale stabilisce i suoi diritti di inventore del telegrafo elettromagnetico, ed è il trionfo in tutto il mondo.

 

In Francia, l'Accadémie des Sciences gli conferisce la sua grande medaglia. Durante l'Esposizione del 1867, a Parigi, il sessantasettenne Morse è al culmine della sua meritata gloria. Può contemplare, nel Central Park di New-York la statua che lo riproduce. Si conservano ancora più di trecento suoi dipinti. Un suo splendido autoritratto è conservato alla Camera di commercio di New-York. Samuel Morse cessa di vivere a New-York nel 1872.

 

Umberto Ferdinando Molteni - i2ms

 

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Da Claudio IW2KWC  

Hentenna: una sorpresa!

 

Ecco la mia esperienza di costruzione di un'antenna davvero particolare, il cui nome - Hentenna - significa proprio questo; Hen, infatti, in giapponese significa "strano" e gli inventori di questo tipo di antenna (JE1DEU, JH1FCZ e JH1YST negli anni '70) la chiamarono cosi' proprio in virtu' dello strano comportamento che presenta a fronte di una buona efficienza ed una semplicita' costruttiva veramente notevoli.

 

Ecco i links dai quali ho tratto le informazioni per costruire la mia Hentenna:

http://member.nifty.ne.jp/tasaki/Hentenna.html

http://member.nifty.ne.jp/tasaki/ANT3_1.html

http://www.hamuniverse.com/hentenna.html

http://www.hamuniverse.com/2hentenna.html

http://www.qsl.net/wa0itp/ 

 

 

 L' Hentenna rientra tra le antenne loop,  come classificazione, ma come funzionamento è un mondo a sè stante, osservate la struttura dell'antenna: 

 

 

Sui vari siti Internet dove ho trovato le informazioni, l'antenna viene data per guadagni varianti tra i 2.5 ed i 3.5 dB sul dipolo, mentre JH1FCZ nel 1972 riporta un guadagno di 5.1 dBd, paragonabile ad una tre elementi tribanda.

La mia esperienza per ora mi ha portato ad un incremento di 4 punti di segnale (da 51 a 55) rispetto alla Halo (che dovrebbe avere qualche perdita ripetto al dipolo).

Con la Hentenna appesa fuori dalla finestra al secondo piano ho ottenuto QRB di 186 km senza difficoltà e di 206 km con qualche difficoltà in un giorno in cui la propagazione sembrava particolarmente chiusa.

 

 

 

Passiamo ora alla mia esperienza costruttiva per i 2 metri (vi assicuro che è molto più facile costruirla che descriverla):

 

Materiale occorrente:

  1. circa 3 metri di filo di rame, il diametro non è critico ma se ha sezione sufficientemente grande l'antenna è autoportante, io ho usato filo da 2mm
  2. due capicorda da elettricista, quelli tipo mammuth ma con il cappuccio chiuso ed una sola vite, il passaggio deve avere un diametro sufficiente per far passare due dei fili di rame di cui al punto 1
  3. un mammuth singolo, per chiudere il loop
  4. un mammuth doppio, per collegare l'alimentazione
  5. un so239

 

ho acquistato da Castorama uno spezzone di circa tre metri di treccia di rame, in pratica si tratta di sette spezzoni da circa 2 mm di diametro intrecciati insieme, dal quale ho ottenuto uno spezzone di m 2.78 piu' altri due da 20 cm. Ho piegato lo spezzone più lungo in modo da ottenere un rettangolo di cm 104x35 e i due spezzoni da 20 cm in modo da avere due sbarrette con le estremità ripiegate, da una parte per 1 cm e dall'altra per 2 cm in direzione opposta in modo da ottenere una figura simile:a questo punto ho forato i cappucci di plastica dei capicorda in modo da farli diventare dei morsetti passanti e li ho infilati sul filo piegato a rettangolo, posizionandoli sui due lati lunghi

 

 

ho poi chiuso il rettangolo nel centro del lato corto inferiore con il mammuth singolo.

 

 

 

  

Successivamente ho giuntato i due "braccetti" infilando l'estremità ripiegata più lunga nel capocorda passante e collegando invece l'estremità più corta al mammuth doppio centrale, al quale ho collegato l'SO239 con uno spezzoncino di coassiale.

 

 

 

 

 

 

Ho poi fissato più o meno a 28 cm dalla base i due capicorda passanti.

L'antenna e' finita!

Per la regolazione del ROS e' sufficiente spostare in alto o in basso la sbarretta centrale, dove e' collegata l'alimentazione, verso l'alto per salire in frequenza e verso il basso per il contrario, io ho ottenuto ROS 1:1.05 su 144.300 che rimane sotto 1:1.5 per tutta la banda.

  

 Ecco la foto dell'antenna finita:

 

 

Per l'installazione al momento ho appeso letteralmente l'antenna ad una delle imposte e l'ho usata così. Come ho scritto sopra in queste condizioni (con l'antenna appesa all'imposta al secondo piano ad Assago in direzione sud) il 2 giugno 2004, con 10W, ho collegato Monza con S9, Cuneo (186 Km) con S5 e Ferrara (206 Km) con S2 ed opero tranquillamente il ripetitore sul m.te Beigua con 1W, ricevendolo a S9.

 

Sui siti che ho segnalato sono riportati i dati costruttivi per la Hentenna per i 6 metri, le cui misure diventano di 3m per i lati lunghi e di 1m per quelli corti, con il separatore tra i loop posizionato a 60 cm dal basso, vengono anche riportati i dati costruttivi per una Hentenna tre elementi per i 6 metri, che dovrebbe avere un guadagno di 8.56 dBd ed un rapporto fronte/retro di 20.

 

Tutto sommato un'esperienza interessante!

 

A presto e buoni DX de

 

Claudio IW2KWC

 

Per chiarimenti/segnalazioni/suggerimenti non esitate a contattarmi all'indirizzo IW2KWC@yahoo.com

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Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

The spoken interface

 

Nel diciannovesimo annuale della tecnologia, si e' tenuto  a Los Angeles (California) una conferenza sulle disabilita' umane. La tecnologia della piu' grande azienda Americana di computer (l'APPLE) viene in aiuto ai non vedenti con il computer Macintosh (MAC OSX)

 

INTRODUZIONE ALL'INTERFACCIA DI DETTATURA

 

Con la spoken interface del MAC OSX le capacita' di accesso  al computer della Macintosh sono aumentate enormemente Il sistema consiste che: Mediante ordini impartiti vocalmente e recepiti dal computer si puo' accedere alla tastiera senza toccarla.

 

CAPACITA' DI ACCESSO UNIVERSALI

 

Le capacita' di accesso universali hanno reso ancora piu' potente questo computer Macintosh. Questo sistema comprende la interfaccia di dettatura dei comandi (spoken interface) ad uso dei non vedenti sia per i comandi da impartire che per quanto concerne l'apprendimento del funzionamento del sistema.Il tutto avviene vocalmente, quello che si puo' ottenere da questo MAC OSX e; fargli leggere (a volume di voce regolabile mediante ordini vocali) documenti come pagine web, ricevere e spedire messaggi di posta elettronica, creare dei file per elaborare dei testi. Fornisce inoltre una descrizione udibile e comprensiva della propria area di lavoro e di tutte le attivita' che hanno luogo sul vostro computer, includendo un'insieme di comandi vocali che vi permette di impartire comandi alla tastiera, navigando su questa e interagire con la stessa per il controllo delle applicazioni di sistema. L'Interfaccia del MAC OSX mette sullo stesso piano vedenti e non vedenti dando la possibilita' ad entrambi di assicurare l'accesso per ognuno.

 

INTERFACCIA INTEGRATA SULLA PIASTRA MADRE DEL COMPUTER

 

L'interfaccia del MAC OSX  ha molte analogie con i programmi (software) SCREEN READER usato nei computer per far leggere ai P.C. quanto e' scritto sullo schermo dello stesso. Con la differenza importante che la spoken interface e' integrata costruttivamente e non innestata su questo computer, cio' e' di sommaria importanza, eliminando cosi' falsi contatti, incompatibilita' con altri programmi  e porte superflue a cui connettere eventuale interfaccia. Un semplice set di icone sensibili ai comandi vocali e poste sul desk top permettono di accedere a tutti i comandi del computer.

 

FACILE DA USARE E DA IMPARARE

 

Siccome l'interfaccia del MAC OSX e' integrata nel sistema operativo, essa permette di lavorare con tutti i comandi del computer ed eventualmente scegliere opportune scorciatoie. Vi e' un comando aggiuntivo sulla tastiera che permette di accedere alla spoken interfaccia

indipendentemente dall'applicazione usata. Cosicche' uno puo' concentrarsi sulle operazioni da farsi e mettere a confronto le potenzialita' operative fra il precedente Macintosh OS9 e l'attuale Macintosh OSX.

 

NAVIGAZIONE E CONTROLLO TASTIERA Completi.

 

Per pilotare la spoken interfaccia si useranno i comandi vocali ed il mouse non verra' usato per navigare sulla tastiera del computer, cio' permette di accedere a tutte le combinazioni di comandi ed eventualmente scegliere delle scorciatoie da prendere. Sfruttando cosi' la full keyboard dell'Apple. Il completo accesso alla tastiera tramite la spoken interfaccia dipende anche dall'abilita' dell'operatore. Un buon operatore puo' accedere ai vari menu' tra i quali anche quelli di grafica e colorazione. La spoken interfaccia puo' anche essere usata in video conferenza per scoprire (udendolo) chi sta parlando.   

Inoltre puo' interagire con articoli scritti che appaiono sullo schermo (leggendoli), inoltre puo' eseguire operazioni sullo schermo come; lo scrol, lo scorrimento piu' o meno veloce, il cambio pagina e molte altre funzioni.

 

REGOLAZIONE DEL RICONOSCIMENTO VOCALE

 

La spoken interfaccia puo' recepire sei diversi tipi di  modulazione a seconda della timbrica dei vari operatori. Una volta fatta la regolazione della voce sara' solo questo operatore a poter usare questa spoken interfaccia. Una volta fatta l'operazione di regolare la propria voce e' necessario verificare se gli ordini impartiti vocalmente corrispondono a quelli che deve eseguire la macchina rispettando l'ordine impartito cronologicamente come illusttrato da apposito menu' dei comandi eseguibili dalla spoken interfaccia. La propria voce puo' essere personalizzata, regolando il volume, i picchi di modulazione e la timbrica questa operazione si puo' fare anche quando la spoken interfaccia sta parlando; permettendo di aumentare la velocita' quando si sta scrivendo un grosso testo oppure diminuire la stessa velocita' di scrittura.

 

ESPLORANDO SI IMPARA

 

Una delle caratteristiche del Macintosh OSX e' quella di non chiedere la lettura del manuale di istruzione, in quanto si puo' essere edotti sul funzionamento del sistema solo esplorando le notevoli possibilita della spoken interfaccia. La spoken interfaccia e progettata per essere esplorata permettendo di vedere sul computer la propria area di lavoro. I tasti funzione da F1 ad F4 (raggiungibili anche da un non vedente) sono preprogrammati per riconoscere le varie funzioni durante la navigazione sulla spoken interfaccia, fornendovi un'accesso rapido ed una facile descrizione su dove siete e quale menu' contestuale state usando. Con i tasti di scelta rapida F1-F2-F3-F4 e con la spoken interfaccia

si puo' sapere sempre dove ci stiamo spostando.

 

ACCESSO UNIVERSALE INTEGRATO

 

L'Apple include una varieta' di accessi con il Macintosh

OSX ad uso collettivo per la comunita'. L'accesso universale del Macintosh OSX riduce di molto a chi e' portatore di Andicap, siano essi, visivi, motori o uditivi.

L'impiego della spoken interfaccia permette un proficuo lavoro ai portatori di Andicap con la possibilita' di effettuare lo zoom dell'immagine, attuare la scala dei grigi, l'inversione dei colori sul display (nero-bianco) (bianco-nero) accelerazione o rallentamento di alcune funzioni del computer e molto altro.

 

L'APPLE PROMUOVE COLLABORAZIONE

 

L'interfaccia dell'Apple e' progettata per lavorare in modo trasparente allo stesso tempo la Macintosh computer non vede altra alternativa per coloro che hanno delle disabilita', la soluzione e' quella di usare un Macintosh OSX. Lo scopo del Macintosh OSX e' quello di abbassare il piu' possibile le barriere artificiali e naturali che limitano i portatori di Andicap all'utilizzo del computer. Si e' visto che un'Azienda che ha addestrato dei portatori di Andicap su questo tipo di computer gli stessi possono benissimo svolgere il loro lavoro. L'addestramento consiste ad esempio: Con comandi vocali aprire un testo, farlo scrollare, trascinarlo, ridimensionarlo eccetera.

 

COMPATIBILE CON UNA VARIETA' DI APPLICAZIONI.

 

L'Apple ha sviluppato dei programmi di "guida in linea"

dedicata agli sviluppatori di questi sistemi in modo  che sia aumento l'accesso alle applicazioni di coloro che vogliono dotarsi del Macintosh OSX. Gia' molti Macintosh OSX utilizzano la guida in linea dell'Apple la cui societa' desidera migliorare l'accessibilita' e vuole anche che chi opera su queste macchine faccia maggiore esperienza.

 

L'ERA DELL'APPLE TECNOLOGY

 

La tecnologia della spoken interfaccia e' attualmente in grande sviluppo e ci sono molte richieste dalla Macintosh per dotare i suoi computer di questa affascinante e rivoluzionaria tecnologia.

 

L'Apple gradisce un vostro riscontro in merito alla tecnologia della spoken interfaccia con dei commenti ed

impressioni.

 

Da Internet; traduzione dall' Inglese a cura di ik8jzk Ruggero BILLERI Napoli.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

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  cisarbrindisi

 

CONTEST MONDIALE PRIMA ATTIVAZIONE

 

Caro Paolo, mi presento, mi chiamo Luigi IW7CRP  e rappresento in veste di segretario il CISAR sezione di Brindisi. Ti scrivo per l'occasione del 1° CONTEST MONDIALE ATTIVAZIONE  ISOLA, denominata SCOGLIO APANI WORLD, DX EXPEDITION, collaborazione tra CISAR in Loco e GRUPPO ITALIA 7 (gruppo autonomo di radioamatori pugliesi). Trattasi di un'isola a 22 km nord di Brindisi, già riserva naturale marina dello Stato, situa in agro di Carovigno BR, nella costa adiacente il parco marino di TORRE GUACETO.

la manifestazione che avverrà nei giorni 2-3-4 Luglio P.V. avra come scopo far conoscere mediante i ns collegamenti radio HF VHF UHF 50 MHZ proprio l'isola in oggetto, un piccolo "PUNTINO" su carta nell' Adriatico. Il numero della stessa su carta nautica è identificata con il numero IABR002, LOCATOR JN80AK.

L'attivazione in oggetto avverrà esclusivamente  con materiale ecologico, intendo pannelli solari e batterie in tampone, nonchè di aquiloni aerostatici per il mantenimento delle antenne filari, vista l'impossibilità di montaggio pali e picchetti, onde arrecare al suolo "MARINO".

 

73 LUIGI FORMOSI IW7CRP

SEGRETARIO CISAR BRINDISI

 

 

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Da: IK1QLD [angelo.brunero

Il Turin Paralympic Radio Sport Team

Ho letto sul numero scorso, tra le varie cose interessanti, lo spot circa l'attivazione di una stazione di radioamatore patrocnata dal GRAD (Gruppo Radioamatori Disabili) e realizzata grazie all'opera di un nutrito gruppo di radioamatori che si identificano sotto il vessillo del Turin Paralympic Radio Sport Team.
Vorrei spendere un paio di parole su questo gruppo e sulle sue finalita'.

Il Turin Paralympic Radio Sport Team nasce da un'idea dei partecipanti operatori di II1D (http://ii1d.it) per coinvolgere un maggior numero di amanti della radio (nelle sue varie accezioni) al fine di svolgere un'attività agonistica, sportiva, ludica e formativa, con l'ausilio della radio (intesa come mezzo tecnico in uso ai Radioamatori, SWL, BCL).

Il gruppo è nato essendosi sentita l'esigenza di far sorgere anche in Italia, così come in altri Paesi della UE e del mondo, un gruppo affiatato di persone che utilizza la radio come momento di coinvolgimento di abili e disabili, inteso ad unire in un hobby comune persone aventi come scopo quello di condividere momenti, idee, esperienza, tempo libero, in un'attività formativa da un punto di vista sociale ed umanitario.

Le attività che vengono svolte non sono né in conflitto, nè in contrapposizione, né in antitesi né in concorrenza con altre attività effettuate da Associazioni di categoria e non.

Tra i mezzi per giungere alla realizzazione degli scopi citati e di quelli presenti nella bozza di istituzione del Team, c'è anche il coinvolgimento dei giovani delle scuole di ogni ordine e grado affinché prendano coscienza di una particolare realtà che li circonda e perché si possano dotare dei mezzi e delle conoscenze che sono nostro specifico: sono le conoscenze in campo fisico, radiotecnico, linguistico, informatico, organizzativo, etc.

Tutte le attività del gruppo sono rivolte a mettere la figura del disabile in positivo, coinvolgendolo in modo da inserirlo in maniera attiva nella società attraverso la pratica della radio, convinti che sia un hobby che per sua natura invoglia le persone a trovare momenti di unione, di contatto e di reciproco scambio di esperienze, che offre la possiblità di gestire la propia autonomia.

Il Turin Paralympic Radio Sport Team non ha fini di lucro, si sta costituendo in un'Associazione di volontariato socio-culturale; lo Statuto è in fase di definizione. Il Turin Paralympic Radio Sport Team sarà parte, appena verranno espletate le pratiche burocratiche, dell'IPHA International Programme for Handicapped Radio Amateurs della IARU, International Amateur Radio Union.

L'adesione è aperta sia ai radioamatori che agli SWL o BCL o comunque a tutte le persone che in vario modo ed a vario titolo intendono mettere a disposizione degli altri le loro conoscenze radiotecniche e radiantistiche, o le loro esperienze di costruzione o di comunicazione, o altre capacità specifiche, a chi intende avvicinarsi per la prima volta al mondo della radio così come ai radioamtori esperti e navigati, sia italiani che stranieri.

Quanto e' scritto qui sopra e' tratto dal portale http://ii1d.it che ho realizzato assieme a Carlo Sobrtito IZ1CCE (recentemente insignito del Premio Boselli per le sue attivita' in favore della cultura della radio); al di la' della scarna formula di presentazione, mi piace qui rimarcare lo spirito e l'deale comune di tutti noi che ci siamo ritrovati a condividere parte del nostro tempo, delle nostre conoscenze, delle nostre capcita. Ma chi siamo?

Siamo un gruppo di persone, disabili e normodotati, uniti dalla passione comune per la radio, che hanno iniziato una grande avventura nel 2003, Anno Europeo delle Persone con Disabilità, e che intendono proseguire in tante altre iniziative, anche connesse allo svolgimento dei prossimi Giochi Paralimpici di Torino 2006, impegnando il prorprio ingegno e le proprie capacità di Radioamatore, SWL e BCL.

Il gruppo nasce informalmente nel 1992 presso il C.R.F. (Centro Riabilitazione Funzionale dell'Azienda Sanitaria CTO di Torino), per incentivare i disabili presenti nella struttura ad attivarsi fisicamente e psicologicamente in un'attività coinvolgente come quella della pratica della radio quale strumento di recupero psicologico e di impegno del tempo libero; per l'occasione fu approntata una stazione di ascolto che divenne in seguito una completa stazione di radioamatore; furono istituiti corsi di radiotecnica e di radiotelegrafia per preparare gli interessati agli esami per il conseguimento della Patente di Radioamatore. Il tutto fu possibile grazie alla lungimiranza dell'Azienda Sanitaria che ha recepito il nostro agire quale strumento di recupero e di reintregrazione sociale.
Nell'anno 2003 il Ministero delle Comunicazioni, in base alle nostre richieste e recependo in toto il nostro progetto, ha rilasciato il nominativo
II1D dando la possibilità di utilizzo dello stesso per tutto l'Annno Europeo del Disabile, cosa più unica che rara. Tale nominativo è stato ancora rilasciato per l'anno 2004 da utilizzare nel corso dello svolgimento di una serie di contest, allo scopo di incrementare la diffusione e la conoscenza della pratica radiantistica, come momento didattico e sportivo oltre che ludico, sempre inteso come elemento di integrazione tra abili e meno abili, per il superamento delle barriere psicologiche e culturali.
In quest'ottica ci siamo attivati per installare una stazione di Radioamatore in piazza Castello a Torino (e' la prima volta nella storia della citta' che questo avviene) ed il Ministero, che ci segue da vicino ed appoggia le nostre iniziative, ci ha fornito il nominativo IO1PDT; l'attivita' radioamatoriale svolta fa parte delle manifestazioni del Turin Paralympic Day, ne segue lo spirito e le finalità, differenziandosi nell'offertta di un'attivita' socio culturale oltre che sportiva.
Ci muoviamo dunque in quest'ottica ed in preparazione delle manifestazioni per i Giochi Olimpici e Pralimpici di Torino 2006.

Ringrazio Radiogiornale per l'opportunita' che mi offre di pubblicizzare questo gruppo e le sue attivita,' e ne approfitto per ringraziare tutti quelli che condividono con noi quest'avventura.

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Angelo Brunero IK1QLD

 

16-

 

INSERZIONE GRATUITA COME SERVIZIO AI RADIOAMATORI

 

                    Novità per l'Italia

PREZZI apparati:

UN NOSTRO SUCCESSO

 

Ricorderete la campagna del Radiogiornale (104 - 106 e precedenti) per pubblicizzare i prezzi del materiale radioelettrico allo scopo di creare una sana concorrenza, realizzando così migliori condizioni di acquisto per i Radioamatori, come avviene all'estero. La Hardsoft Products [hsp@hsp.it] raccogliendo il nostro invito ci ha inviato quanto segue.

Nel ringraziare la Hardsoft Products, ci auguriamo che anche altre ditte seguano l'iniziativa.

 

 PREZZI PUBBLICIZZATI

Raccogliendo la vostra sollecitazione a reclamizzare,  i prezzi dei prodotti radioamatoriali offerti, nel tentativo di fornire condizioni favorevoli e possibilmente competitive agli utenti, vi alleghiamo in anteprima, sperando di fare cosa gradita ai vs. lettori, le immagini delle inserzioni pubblicitarie che saranno diffuse sulle riviste cartacee dal prossimo mese.

Le offerte sono già in vigore da oggi.

 

Cordiali saluti

Alessandro Novelli

 

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HARDSOFT PRODUCTS

VIA PESCARA, 2-4-6 - CHIETI SCALO - 66013 - ITALY

TEL. +39-0871-560-100

FAX. +39-0871-560-000

 

WEB PAGE:  http://www.hsp.it

E-MAIL:    hsp@hsp.it

 

 

 

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17-

Da: Federico Giampietro

 

 Wireless a Terni

 

Ciao Paolo,

desidero portare a conoscenza dei lettori della tua rivista che ho attivato il primo degli HotSpot Wireless destinati a coprire la città di Terni.

Questo servizio, ovviamente gratuito e liberamente accessibile per i radioamatori ternani e non, è disponibile 24 ore su 24 e verrà gradualmente esteso fino a risultare fruibile da buona parte della città, anche da mezzi mobili.

Per informazioni è possibile contattarmi tramite i recapiti riportati su QRZ.COM

 

Grazie infinite a te e saluti a chi legge.

 

Federico Giampietro (IZ0EYJ)

 

18-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

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Da: "UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

 

 

AL PROSSIMO ESAME DI CW x LA LICENZA ORDINARIA, TUTTI PROMOSSI! Prepara i documenti! Con CW x SUPERBOX (x Windows) è una certezza! Il pc ti somministra il CW. Tu batti la traduzione. Se esatta il pc prosegue. Se errata ti risomministra il suono sino a quando non rispondi in modo corretto. UNICO AL MONDO! Adesso anche a 25 e 40 battute, oltre a 60/80/100/120! 34 tabelle, 1278 file sonori, oltre 7100 caratteri riproponibili all'infinito in stringhe da 1 a 42 a velocità selezionabile! Inoltre, con lo stesso sistema di risomministrazione in caso di risposta errata ma presentazione a schermo: il CW Ti TA e punto e linea; il codice Q; le abbreviazioni telegrafiche, etc. UN CD CON 185 MB di materiale interattivo per il CW! (Ti chiedo 15 euro x il materiale, le spese di spedizione ed il riconoscimento del mio lavoro). 

 

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS - ugolangella@virgilio.it

 

  IK1HNS   ugolangella@virgilio.it   Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI
(To) - Tel. 011 95 86 167

 

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Da: Marco Casanova [capostaz@tin.it]

 

VENDESI SURPLUS  VHF civile, Apparecchiature e accessori usate Anni 70/80, Realmente utilizzate da una associazione di soccorso.

Per collezionisti ed amanti !!!!

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- amplificatore valvolare BV1001 della Zetagi da 1KW.

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- amplificatore veicolare 747 della CTE operante in CB.

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- AN/APX-6 transpondor.

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- contatore geiger RAM 60A ex Germania Est (completo di cassa in legno ed accessori).

[40 euro]

 

- maschera antigas in dotazione eserciti paesi dell' Est (completa di filtro nuovo e sacca per trasporto).

[10 euro]

 

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Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Inoltre sarei interessato all'acquisto di schelter (preferibilmente ex forze armate) in vendita a prezzo di ferro o cifra ragionevole.

 

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- CB GRANT della PRESIDENT, lavora su 40 canali in AM-FM-SSB, privo di microfono.

[30 euro]

 

- CB LAKE da base, lavora su 40 canali in AM, alimentazione 220V, privo di microfono.

[50 euro]

 

- CB FLORIDA della TENCO, lavora su 23 canali in AM, privo di microfono.

[30 euro]

 

- LINX 23 PEARCE-SIMPSON DIV OF GLADDING CORP da base, frequenza in continua che copre una fascia massima di 500 KHz, privo di microfono, non sono in grado di fornire altre informazioni.

[50 euro]

 

- RT 70 con alimentatore.

[50 euro]

 

- ricevitore R.M.F. 33/A.

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[250 euro]

 

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[trattative riservate]

 

- Libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

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Esamino anche eventuali permute ma solo con materiale radio surplus.

 

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Grazie e cordiali saluti.    

 

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Il Radiogiornale in PDF con motore di ricerca interno anche sulle parole

 

Sul sito: http://Lan.altervista.org
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>

 

NUOVA EDICOLA DEL RADIOGIORNALE

Il Radiogiornale e' prelevabile, singolarmente in html o compattato a 10 numeri per volta anche sul sito http://www.ik6sbe.it.

 

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Il PBBS I0TVL di Roma è raggiungibile anche tramite il nodo di rete IR0RMN

Il nodo IR0RMN è connesso alla rete Itanet con le frequenze 432.800 , 437.850 e 435.550 (porte forward a 9600 baud).
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Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile, sempre in Packet, sul BBS di Milano IK2ANE-8  a 430.800 MHz 1200bd e 436.662,5 MHz a 9600bd raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet via  IK2NHL.

 

Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
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dNell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete wireless.

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Il Radiogiornale viene immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da IZ3CNM.

 

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