Radiogiornale 129   

                                                                                                      16 marzo 2005  

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Buona Pasqua

PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’

 

 

 

Sommario:

  1 – Nuove dimissioni dal CDN dell’ARI;

  2 – Una scusa non richiesta è un’accusa manifesta;

  3 – Inventato il numeratore di siti comandato a distanza; 

  4 – Perché non mi sono candidato;

  5 – Una buona occasione perduta;

  6 – Giro del mondo in solitario di IZ4FTA;

  7 – Traversata atlantica in solitario di IS0EZZ;

  8 – Via le antenne dai trulli!;

  9 – L’antenato del telefonino è ciociaro;

10 – I ponti nel cassetto;

11 – Antenna EH “sciatta”;

12 – Riattivato R6 di Stigliano;

13 – Il Mercatino di Marzaglia;

14 – Link interregionale del CISAR di Taranto;

15 – I grandi dell’elettricità;

16 – L’effetto Doppler;

17 – Expo Elettronica Erba (Como);

18 – Meucci Day;

19 – Le regole dell’Internet;

20 – Mercatino radioamatoriale;

21 – Informazioni.

 

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 1-

Nuove dimissioni dal CDN ARI

 

Apprendiamo all’ultimo momento che, in giorni diversi, nuove  dimissioni sono state date dai superstiti membri del CDN dell’ARI  in lista per le prossime elezioni. Si tratta di Pietro Marino IT9ZGY e di Gianfranco Sabbadini I2SG. A questo punto i superstiti del CDN che non si sono dimessi sono Mario Alberti I1ANP, Mario Ambrosi I2MQP e Alessio Ortona I1BYH. Ricordiamo che già, con la precedente raffica di dimissioni, il CDN era concretamente esautorato, ora le cose sono precipitate e l’unico organismo ancora legittimamente valido è il Collegio dei Sindaci che potrà traghettare l’ARI fino alle votazioni.

Quello che appare “interessante” è che i dimissionari, che ora evidentemente prendono le distanze dal CDN, rimangono comunque candidati alle elezioni, come se con le dimissioni dell’ultimo momento, volessero cancellare ogni coinvolgimento nella gestione della Associazione e presentarsi come rinnovatori, come viene espresso nel sito web “La nuova ARI”!!!

La crisi dell’ARI viene da lontano ed ebbe origine dalla vicenda dell’esautoramento della Consigliera Simoncini rea di aver scoperto che per anni Radiorivista era uscita senza avere un Direttore responsabile. Pesarono sulla situazione generale anche le offese di Ortona al Ministro delle Comunicazioni e le polemiche con lo stesso per la nomina operata dal Ministro Gasparri di Luca Ferrara IK0YYY in una importante Commissione. Le polemiche col CISAR contribuirono ad una situazione generale di pesantezza. VI furono poi le dimissioni di Ortona, subito ritirate, ma il malessere presente nell’Associazione era avvertibile da tutti e si è concluso nel peggiore dei modi con l’auto-allontanamento volontario e generale dei dirigenti alla vigilia delle elezioni, lasciando l’ARI senza timone in un momento particolarmente delicato.

Siamo certi che superato questo periodo di travaglio, gli iscritti all’ARI sapranno darsi con le elezioni un nuovo CDN stabile e autorevole e che stringeranno le file per arrivare ad un rilancio concreto della Associazione, recuperando tante preziose forze allontanate per vari motivi, riportando a unità i Radioamatori italiani.

 

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 2-

Una scusa non richiesta

 è un’accusa manifesta

Dicevano gli antichi romani:

“excusatio non petita

accusatio manifesta”

SE NESSUNO L’HA MAI CHIESTO

PERCHE’ I2MQP SI SENTE OBBLIGATO A SCUSARSI

CIRCA IL PAGAMENTO DEL SITO “LA VERAARI” ?

 

Perché sbracciarsi tanto sul pagamento del sito “La vera ARI”, quando nessuno ne aveva parlato, perché tutta questa reticenza, questo cambiare le carte in tavola, dire mezza verità, che poi equivale a dire mezza bugia, sulla proprietà dello stesso sito, dato che le cose sono fin troppo chiare, (documenti alla mano), sul repentino cambiamento di contratto, non sarebbe stato più serio fare ammenda e dire di essersi sbagliati e di aver commesso, quanto meno una leggerezza colposa?

Non lo si è voluto fare per non dover riconoscere che loro, dopo tanti anni di gestione, sono convinti che l’Associazione che dirigono è una loro proprietà personale e possono fare pertanto tutto quello che vogliono, godendo anche, sempre nella loro convinzione,  di una sorta si impunità storica. Tutto ciò nasce anche dalla loro certezza che al popolo dei soci possono raccontare tutte le favole che vogliono, tanto sarebbero creduti come sempre!

Ci si sono affollate alla mente tutte queste cose leggendo le ultime novità sul sito "La vera ARI".

Si scrive infatti:   

 

  “Tra le varie accuse e calunnie che mi vengono giornalmente lanciate dal portavoce di una lista di candidati alle elezioni al CD ARI c’è stata anche quella che avrei aperto questo sito facendolo pagare all’ARI.

  A dimostrazione della falsità di quanto denunciato vi presento copia della fattura che il provider del sito ha emesso a mio nome. Più chiaro di così che si tratta solamente di accuse in perfetta mala fede e tese solamente ad infangare la reputazione di chi è loro contrario, non si potrebbe”.

 

E viene aggiunta la fattura di un certo Provider che dovrebbe dimostrare che il sito “La vera ARI” è stato pagato da I2MQP Mario Ambrosi e non dall’ARI.

 

Nessuno ha mai detto però che l’ARI ha pagato il sito, o ha accusato I2MQP per questo, ma semplicemente che l’indirizzo e i numeri del telefono, nei dettagli del dominio risultavano essere quelli dell’ARI. Infatti in discussione non c’è mai stato il problema su chi avesse pagato il sito in questione, ma se fosse lecito e legittimo, o quanto meno rispettoso verso tutti i 28 candidati alle elezioni per il CDN nazionale dell’ARI, che la stessa ARI, che aveva indetto le elezioni, aprisse un sito come EDIRADIO per invitare a votare solo 7 candidati, non inserendo invece tutti e 28, dato che il sito era dell’Associazione!

Insomma sarebbe come se il Governo italiano indicesse le elezioni politiche invitando però, come governo, (e non come partiti) a votare solo una parte dei candidati, quelli ritenuti evidentemente più allineati.

In un caso del genere il Presidente della Repubblica annullerebbe le elezioni perché organizzate fuori dalle garanzie costituzionali.

E veniamo al fatto: Mario Ambrosi I2MQP arrampicandosi sugli specchi, con la sua “accorata” dichiarazione ha detto solo una mezza verità, cioè solo la seconda parte della poco edificante storia, dimostrando con la sua bella fattura alla mano, solo di aver intestato a lui personalmente il contratto numero due del sito, ma guarda un po’ si è “dimenticato” però di dire la prima parte della verità e cioè che il sito “La vera ARI” era stato dapprima acquistato dall’Ediradio, come è noto società editoriale dell’ARI che stampa Radiorivista e lo si evince dall’indirizzo e dal numero telefonico dell’ARI in Via Scarlatti, 31 a Milano, inserite sul contratto e a causa delle proteste di molti per una cosa così indecente, si era proceduto a cambiare contratto, facendolo diventare, non più un sito dell’ARI, ma  un sito personale di Mario Ambrosi I2MQP e facendo quindi sparire il primo. Insomma il gioco delle tre carte, il “taroccamento” più evidente, per cercare di sorprendere la buona fede del prossimo!

Qui sotto riportiamo i due contratti, il primo e il secondo del sito “La vera Ari” in modo che sia chiaro di come stiano effettivamente  le cose e vogliamo concludere dicendo che i radioamatori italiani non sono come quel tale italo-americano, che in un vecchio film di Totò, aveva comprato niente meno che la Fontana di Trevi! Insomma non hanno la sveglia al collo!

 

    Primo contratto il sito la Vera Ari risulta avere come indirizzo e telefono quello dell’ARI a Milano in Via Scarlatti creato il 2/2/05

Dettagli dominio

 


domain: laveraari.it
x400-domain: c=it; admd=0; prmd=laveraari;
org: Pietro Mario Ambrosi
admin-c: PMA63-ITNIC
tech-c: TH74-ITNIC
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source: IT-NIC

role: Teligo Hostmaster
address: Via Caldera 21
address: I-20153 Milano
phone: +39 02 8027701
fax-no: +39 02 802770402
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trouble: Send a message to hostmaster@teligo.it
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person: Pietro Mario Ambrosi
address: Via Scarlatti, 31
(!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
address: I-20124 Milano MI
phone: +39 02 6692192
(!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
fax-no: +39 02 66714809 (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
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source: IT-NIC

 

   Secondo contratto, che subentra al primo, dove l’indirizzo non è più quello dell’ARI ma DIVENTA quello di Mario Ambrosi in Via delle Querce, 41 a Rodano Millepini MI, creato il 24/2/05 BEN 22 GIORNI DOPO IL PRIMO !

Dettagli dominio

 


domain: laveraari.it
x400-domain: c=it; admd=0; prmd=laveraari;
org: Pietro Mario Ambrosi
admin-c: PMA63-ITNIC
tech-c: TH74-ITNIC
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mnt-by: MICROTECH-MNT
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role: Teligo Hostmaster
address: Via Caldera 21
!!!!!!!!!!!!!!!
address: I-20153 Milano !!!!!!!!!!!!!!!
phone: +39 02 8027701  !!!!!!!!!!!!!!!
fax-no: +39 02 802770402  !!!!!!!!!!!!!
e-mail: hostmaster@teligo.it
trouble: Send a message to hostmaster@teligo.it
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admin-c: CDB1-ITNIC
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tech-c: CDB1-ITNIC
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source: IT-NIC

person: Pietro Mario Ambrosi
  !!!!!!!!!!!!!
address: Via Delle Querce, 41 !!!!!!!!!!!!
address: I-20090 Rodano Millepini, MI !!!!!!!!!
phone: +39 02 95321201
nic-hdl: PMA63-ITNIC
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source: IT-NIC

  

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 3-

Sito “La nuova ari”e le migliaia di visitatori!

INVENTATO IL NUMERATORE

COMANDATO A DISTANZA…

Chiunque può incrementare a dismisura il numeratore

 

Un numeratore serio di un qualunque sito dovrebbe servire a far conoscere agli utenti quale sia il numero di visitatori e da qui dimostrare anche l’indice di gradimento del sito stesso. Sarebbe così se il numeratore non fosse “taroccato” e non desse i numeri al lotto!

E parlando di numeratori seri e meno seri, vi è quello del sito “la vera Ari”, che merita di essere segnalato perché ha una particolarità: quella di essere comandabile a distanza!!!

Ci siamo accorti che durante la notte, dopo le 23, il numeratore si  incrementata a botte di oltre 1.000 visite. La cosa ci é sembrata curiosa. Oltre 1000 look-up in una notte ci sembravano troppi in quanto denunciavano che solo di notte la gente trovava il tempo, o il coraggio per andare sul sito, oppure che i radioamatori italiani soffrono d’insonnia

Ma la cosa non è così, abbiamo infatti scoperto che l’aggiornamento delle pagine da parte dei responsabili comporta un incremento del numeratore, ma quello che è risultato più interessante nelle nostre ricerche è stato il fatto che se uno entra nel sito “la vera ARI” e preme il tasto F5 sul proprio computer, MIRACOLO, il numeratore si incrementa automaticamente.

Cosa deve essere successo durante le notti che registrano tutte queste visite, semplicemente ci deve essere  qualcuno, affetto da tremore alle mani, (Parkinson?) che spinge inavvertitamente il tasto F5 e a causa della malattia, incrementa il numeratore di moltissimi scatti…

 

Diceva Benigli: “non ci resta che piangere!”

 

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Perché non mi sono candidato

 

Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

Un mio caro amico radioamatore mi ha scritto un messaggio nel quale, tra l’altro, mi diceva “…pensavo di votarti, ma visto che ti sei defilato…”.

Altri amici mi hanno scritto più o meno le stesse cose ed allora ho deciso di chiedere la consueta cortesissima ospitalità al Radio Giornale del caro Paolo Mattioli.

Leggo su RR che sono candidati 28 radioamatori. Come tutti ormai sanno, grosso modo  le liste in lizza sono due, una che fa capo a Milano, ai candidati uscenti, un altro che fa capo alla zona 4, per quello che ho potuto capire. 

Come ho sempre detto non sono mai stato né sono legato ad alcuna cordata. Come qualcuno ricorderà alla ultime votazioni ebbi un buon numero di voti, intorno ai milletrecento che mi permisero di essere annoverato fra i primi dei non eletti. Negli ultimi mesi ho avuto segnali di stima da parte di molte Sezioni che mi dicevano che avrebbero votato per me. Facendomi un po’ di conti, forse era il caso di ripresentarmi, forse questa volta ce l’avrei fatta. Ciò nondimeno non mi presento alle elezioni. I miei eventuali elettori si chiederanno il perché di questa mia decisione, mi scuso per l’immodestia, ed io ho pensato di rendere pubblico il perché di questo mio apparentemente aristocratico rifiuto. A questo punto non mi resta che chiarire le mie ragioni ringraziando quelli che mi avrebbero votato, quelli che non mi avrebbero votato e, soprattutto augurando a chi sarà eletto, chiunque esso sia, di fare un buon lavoro.

Quando la mia Sezione ARI, quella di Montebelluna mi ha chiesto se mi candidavo o no, mi ha contemporaneamente chiesto quale delle due liste, quelle che ormai si fronteggiano, io avrei appoggiato, o, meglio ancora, in quel delle due io mi riconoscevo.

La mia risposta fu rapida ed immediata: io non mi riconoscevo in nessuna delle due liste, sia pure formate da persone di ottime qualità radioamatoriali ed oltre. Correvo da isolato.

Fui guardato con un misto di tenerezza e di incomprensione ed io dovetti aggiungere che per questo semplicissimo motivo NON mi candidavo. NON mi candidavo anche perché, come si dice, largo ai giovani, basta con le persone anziane che hanno in sé molte caratteristiche che non appartengono né al presente né al futuro. A iniziare da me. Tutto qui. La stessa risposta la esterno anche a tutti quelli che mi avevano votato.

Però, in fondo in fondo, la mia riposta negativa andrebbe argomentata meglio ed è quanto tenterò di fare nelle prossime righe.

La devo necessariamente prendere un po’ da lontano, e di questo me ne scuso. Devo prima di tutto fare un preambolo generale che ritengo assolutamente necessario.

Preambolo.

E’ da molti anni, da troppi anni, che in Italia circola la mentalità secondo la quale la “politica” è una brutta cosa, una cosa che devono fare i politici, che gli altri devono pensare soltanto alla vita quotidiana, a lavorare, a comportarsi bene, che la politica è roba per pochi eletti, che loro sì la possono fare, che ci pensano loro, che il resto, e cioè il novantotto per cento degli italiani deve solo pensare a lavorare, perché a dirigere la baracca ci devono esser i politici; quelli sì (i politici) sono abilitati, gli altri facciano in bravi bambini e si comportino da bravi figli di famiglia. La parola “partecipazione” è stata cancellata dal vocabolario degli italiani, specialmente da quello dei giovani. Ricordate questa parola “giovani”, ci ritorneremo più avanti.

Personalmente penso che una mentalità del genere sia sbagliata, nel senso che, conoscendo la storia, i momenti più alti di qualunque civiltà sono stati sempre quelli nei quali “tutti” partecipavano “in prima persona e secondo le loro capacità” alla gestione della vita pubblica. La non partecipazione dei cittadini ha sempre portato a risultati assolutamente negativi.

Una simile dichiarazione di intenti, di principio, fatta ai giorni nostri, viene considerata una considerazione, nel migliore dei casi sbagliata, nel peggiore dei casi chi la pensa in questi termini è tacciato di sovversivismo, di disfattismo.

Oltre queste considerazioni iniziali, chi scrive è superconvinto che la forma migliore per gestire qualsiasi organizzazione, dalla più grande alla più piccola, sia necessario il parlare, il confronto, la fiducia assoluta nella discussione, oltre, naturalmente al più profondo rispetto per le idee degli altri.

E qui mi fermo.

Considerazioni mie personali e spiegazioni del mio atteggiamento.

Alla luce di quanto sopra esposto, avrete immaginato che per me è impossibile esercitare la mia vita senza la presenza della politica nella vita (mia) medesima. Non sto qui parlando della politica da bassa macelleria, dei politicanti, delle camarille politiche, tutta roba che non mi interessa, ma mi sto riferendo ai valori alti della politica che, a mio e non solo mio avviso, devono permeare la nostra società. Qualunque atto noi si faccia, anche l’accendersi una sigaretta, ha connotazioni politiche, nel senso che la mia azione interagisce con altre persone. Il fatto che io mi allontani per fumarmi una sigaretta, o che me ne freghi se ci sono altre persone, o che cerchi di smettere di fumare, o che provi a rinviare la fumatina, o che mi incazzi per non poter fumare lì in quel preciso momento sono fatti assolutamente contigui alla visone politica della vita. Se un solo essere umano, vivesse da solo in un deserto sconfinato, allora potrebbe fare a meno della visione politica della sua vita. E non ne sono nemmeno sicuro.

Ciò detto, per quanto mi riguarda, avendo notato nella maggioranza dei mei interlocutori vicini e lontani un leggero dissenso su questa mia maniera di concepire la vita, ho pensato che mi sarei difficilmente interfacciato con altre persone, in un futuro prossimo venturo, per l’eventuale conduzione dell’ARI. Ho pensato che mi sarei ritrovato solo, ho pensato che gli altri mi avrebbero pensato/descritto  come un mangiatore di bambini, ho pensato che mi avrebbero guardato come una mosca bianca, una strana mosca bianca (magari rossa, valà) ed ho pensato quindi di evitare tutto ciò non presentandomi alle elezioni per il prossimo CDN dell’ARI.

Va da sé che quasi certamente le mie sono illazioni, che magari forse avrei avuto degli ottimi rapporti con i nuovi eletti o con gli eventualmente rieletti, ma non volendo correre rischi di incomprensione e non volendo farlo correre ai futuri reggitori, e soprattutto non volendo restare solo come un don Chisciotte, ho pensato che andava bene così e che non era il caso di ripresentarmi. Anche se sotto sotto mi dispiace moltissimo.

Resta il fatto che ogni volta che vedrò qualche iniziativa o qualche presa di posizione del futuro CDN  che dovessi ritenere meritevole di essere modificata o rigettata, io mi permetterò di far presente il mio punto di vista, visto che, e di questo sono molto ma molto convinto, la vera democrazia sta nel partecipare.

Spero però che i giovani specialmente smettano di stare alla finestra e partecipino alla vita associativa.

Se l’ARI è così impelagata in diatribe varie e in vari meccanismi di rigetto, condivisibili o meno, è proprio perché la maggioranza silenziosa è stata sempre troppo silenziosa, lasciando così molto spazio a tutti quelli che dicevano, dicono e diranno, noi partecipiamo, voi fidatevi di noi e pensate a fare solo i radioamatori.

Certamente sbaglierò, e se sbaglio vorrete perdonarmi.

So che molti OM, specialmente candidati,  tireranno un sospiro di sollievo quando leggeranno ufficialmente il mio rifiuto a candidarmi, ma dico altrettanto serenamente che sarà un sospiro inutile, visto che, comunque, sarò molto attento alle cose dalla nostra associazione. Non dimentichi nessuno che sono socio ARI da oltre cinquant’anni, che le persone passano ma che l’ARI rimane. Voglio far notare che, per quello che ho letto, tranne uno, tutti i candidati siano al disopra dei cinquant’anni. La mia considerazione finale va ai giovani, ai trentenni: ma dove eravate, dove siete, perché non vi siete candidati? Mi complimento con i giovani soci ARI che in questo caso hanno brillato e brillano per la loro colpevolissima, ripeto colpevolissima, assenza. Non lamentatevi poi se le cose avranno in seguito un leggero profumino tendente all’anziano. Ve lo sta dicendo uno che di anziani se ne intende e come! Sono nato nel 1933.

Beh! buona fortuna e buona salute e buon lavoro a tutti! Resta la mia malinconia per l’assenza dei giovani. Che non solo qui nell’ARI sono assenti, ma sono anche assenti, insisto sul colpevolmente, nella politica nelle Università, nelle istituzioni. Miei cari giovani amici se siete assenti i casi sono due, o non vi interessa la vostra vita o siete talmente impegnati nel nulla da non riuscire a vedere che pessimi risultati stiano ormai dando le persone con i capelli bianchi, alle quali io ahimè io non mi onoro di appartenere (almeno per una buona maggioranza).  Ma tant’è. Ancora complimenti vivissimi.

   

Franz Falanga I3FFE IQRP#4

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5-

Da: Daniele IV3TDM

 

 

UNA BUONA OCCASIONE PERDUTA

 

Mi riferisco al mal riuscito tentativo di rispondermi attuato dal Presidente Ortona su R.R. di Febbraio a pag. 19.

 

Sai caro Alessio, mi ero ripromesso di non tornare più sull’argomento e lo avevo anche scritto, ma visto che sei stato tanto bravo ed hai perso una così buona occasione, una buona occasione per stare zitto, devo quanto meno puntualizzare un paio di cosette.

 

Anzitutto, trovo molto comodo rispondere in soliloquio facendo in modo che il lettore non possa leggere quanto da me scritto grazie al rifiuto di pubblicazione su R.R., ma credo in ogni caso che il lettore abbia avuto sufficienti elementi per trarre le proprie conclusioni, nonostante tu abbia giocato così scorrettamente, perché ormai la tua credibilità è scesa ad un livello tale che nessuno più ti tiene in considerazione.

 

Altro piccolo inciso riguarda l’appellativo di “galoppino elettorale” che mi hai affibbiato. Io non mi identifico affatto in tale veste, primo perché sono stato proprio io a propormi e senza velleità alcuna di “poltrone” e secondo, perché sia molto chiaro che tutto quello che viene fatto in ambito della “LISTA I4AWX” viene fatto di comune accordo e con il consenso di tutti i candidati, non come avviene in ambito A.R.I. dove tutti si fa, tu compreso, ciò che il grande capo dice, perché in caso contrario "lui si dimette".

 

Ed a proposito di “galoppini” ti invito a fare un esame approfondito intorno a te, perché se guardi bene, sono certo ne troverai alcuni.

 

Da ultimo, mi riferisco alla tua frase finale dove dici che se mi ero proposto di creare turbativa e fratture, ho fallito ed ho perso il mio tempo.

 

A parte il fatto che non è necessario in quanto vi state già massacrando da soli con fratture insanabili, sappi in ogni caso che il mio scopo non era affatto quello, ma anzi avrei voluto che tu ed anche altri, aveste preso coscienza che non siete più in grado di governare, non ne avete le capacità e nemmeno i mezzi, ed è ora che prendiate atto che qualcun altro in grado di fare meglio di voi esiste.

 

Come avrei voluto che tu, l’uomo onesto che avevo visto in diverse occasioni, ti fossi messo a disposizione con la tua esperienza.

 

Come avrei voluto che tu avessi chiuso lasciando un ricordo positivo e che avessi messo “tutti” i Radioamatori nella condizione di dover dire “è stato un buon Presidente”, invece, hai fatto di tutto per impedire che ciò accadesse e diabolicamente, stai perseverando su questa strada.

 

Abbi il coraggio di ammettere che non sei più in grado di tenere le redini dell’Associazione ed abbi la modestia di chiedere aiuto, un aiuto che certo non ti verrebbe negato perché tutti sappiamo le condizioni in cui ti trovi a dover operare.

 

Abbi finalmente il coraggio delle tue decisioni, se ancora sei in grado di farlo e metti fine a quella situazione di dispotismo divenuta insostenibile e soprattutto, tanto dannosa per l’Associazione.

 

Tremo al pensiero di quello che si ritroveranno coloro che ti, anzi che vi succederanno.

 

E qui termino con te caro Alessio, nella speranza tu voglia prendere atto di quale sia il mio pensiero più intimo e che il desiderio unico che anima questo mio schieramento, sia solo ed unicamente un rinnovamento radicale dell’A.R.I., unico rimedio in grado di sanare la situazione ormai incancrenita venutasi a creare.

 

Ed ora, mi sia concesso dire due paroline a Mario Ambrosi -I2MQP- il quale non solo si è comportato da dittatore tentando di intimidirmi immediatamente dopo la mia nomina a Segretario generale, facendomi una telefonatina di una buona mezz’ora nella quale metteva bene in evidenza che siccome non lo avevo votato per la vice Presidenza, convinto che a seguito dell’invito a cena a casa propria la sera prima della riunione io potessi essere in vendita (sai Mario, forse anch’io ho un prezzo, ma per ora nessuno me lo ha proposto), non avrebbe mosso un dito per darmi una mano. Vero che ha anche aggiunto che non avrebbe mai fatto nulla che andasse contro l’interesse dell’Associazione, ma intanto la mezz’ora di “velate minacce” e di “piccoli avvertimenti” improntati solo ed unicamente sull’egoismo del voler essere a tutti i costi lui l’A.R.I. in ogni suo aspetto, è avvenuta e, se a seguito di questi fatti poi, Mario adesso pretende anche di prevaricarmi, allora mi arrabbio e rompo il voto del silenzio che avevo fatto per evitare turbative all’Associazione.

 

Ora molti lettori capiranno perché all’epoca mi sono dimesso.

 

Avrei potuto lavorare in un simile ambiente, con un Presidente che taceva e fingeva che nulla fosse accaduto, forse per mera paura ?

 

Pensate forse che avere un Gianfranco Sabbadini –I2SG- il quale dopo aver ottenuto la tanto agognata “poltrona” ha sempre fatto scena muta (e sta solo aspettando di raccogliere a proprio vantaggio i frutti della mala gestione, come se lui non fosse coinvolto e complice di tale mala gestione), pensate forse dicevo, che avere a fianco un Gianfranco Sabbadini mi avrebbe aiutato a compiere un lavoro utile ? Voglio qui ricordare che proprio I2SG, durante il proprio intervento ad una passata edizione del Symposium di Modena e pertanto un intervento pubblico, dichiarò che in ambito A.R.I. avvenivano furti, si disse proprio furti, riferendosi alla biblioteca dell’Associazione, poi in occasione di uno scambio di vedute avvenuto in ambito della Fiera di Pordenone, mi dichiarò di essere a conoscenza di cose e di possedere documenti tali che, quando li avesse tirati fuori sarebbe scoppiato un putiferio. Caro Gianfranco, te le ricordi queste cose, o devo tirare fuori la lettera che ti ho scritto ed alla quale non hai nemmeno avuto il coraggio di rispondere. Te le ricordi queste tue dichiarazioni oppure è necessario far intervenire come testimoni coloro che insieme a me hanno ascoltato, tanto per rinfrescarti la memoria ?

 

Tornando a me, ritenete che avrei potuto ottenere risultati positivi in un simile ambiente ?

 

E se avessi riferito subito su quanto accaduto, avrei contribuito a sanare l’A.R.I. oppure a distruggerla ?

 

Ecco perché ho preferito tacere, ma di fronte alle provocazioni, alla maleducazione ed alla prepotenza che Mario Ambrosi continua ad attuare, mi sono proprio stancato ed allora voglio completare il quadretto.

 

Sai Mario, la tua grande serietà e sincerità, io proprio non la vedo, ma non da ora, bensi da tanti anni, cioè da quando ho cominciato a conoscerti e ad avere occasioni di incontro di persona e non solo tramite gli ormai innumerevoli tuoi scritti e ti spiego il perchè.

 

Ti ricordi l’HST, il campionato del Mondo di Telegrafia ? A parte che l’A.R.I. ha fatto una figura davvero meschina agli occhi del mondo che ci guardava, rimane un fatto che ancor oggi non ha avuto spiegazioni. Mi riferisco a quei famosi cinque milioni di lire (5.000.000) che la IARU ha messo a disposizione dell’Associazione organizzatrice.

 

Avrebbero dovuto arrivare entro breve tempo dal termine del Campionato nella cassa della mia Sezione. Non vedendo nulla ti telefonai e tu mi dicesti di non saperne nulla.

 

Mi attivai con Laszlo (HA3NU), all’epoca responsabile IARU per la nostra Regione, il quale in capo ad un paio di giorni mi inviò i riferimenti del nuovo Segretario generale IARU a cui rivolgermi per chiedere di bonificare i famosi 5 milioni, ottenendo però in risposta, giustamente, l’indicazione che doveva essere l’A.R.I. come Segreteria generale a farne richiesta e non la mia Sezione.

 

A questo punto passai a te il pallino e ti inviai tutta la documentazione.

 

Nei mesi e negli anni successivi ho poi sollecitato più volte lo sblocco di questo punto, senza mai ottenere risposta.

 

Ora mi chiedo, dove sono finiti questi 5 milioni visto che io non li ho mai ricevuti, la mia Sezione non li ha mai ricevuti e tu non mi hai mai dato alcuna spiegazione ? Fai attenzione, non sto dicendo che li abbia intascati tu, ci mancherebbe altro, sto però dicendo che tu non ti sei attivato in alcun modo per far si che quanto dovutoci, a parziale rimborso di tanti sacrifici e spese sostenuti nell’organizzare il campionato, ci venisse riconosciuto, pur sapendo che erano li a disposizione e bastava indicare un numero di conto corrente. Bella riuscita vero ???

 

Ma di mancate promesse non c’è solo questa. Ti ricordi la più volte promessa prima di copertina dedicata alla Fiera di Pordenone ? Guarda che io non sto dicendo che era giusto e che doveva essere fatta, ma sto dicendo che tu lo hai più volte promesso e mai lo hai fatto, è diverso.

 

Sai, se io mi sbilancio verso i Dirigenti delle Fiera promettendo loro la copertina a seguito di un tuo preciso impegno, poi  ci rimango male se questo non avviene.

 

Ancora, quando si promette per iscritto che non si addebiterà la pagina pubblicitaria alla Fiera di Pordenone, giusto come ringraziamento di quanto loro hanno fatto per l’Associazione, poi invece si finge di dimenticarsene o ci se ne dimentica davvero, ed anche a fronte di solleciti a promemoria, nulla cambia e l’addebito viene ugualmente fatto, beh, credo si tratti davvero di poca serietà anche commerciale.

 

Poi, sai Mario, quando si da assicurazione fino all’ultimo giorno di partecipare ad un convegno, un meeting, una Fiera o qualsiasi altro appuntamento nel quale gli organizzatori hanno effettuato per te la prenotazione della stanza, poi a tale appuntamento si viene meno adducendo quale ridicola scusa “ho ricevuto minacce di taglio gomme”, oppure “il taxi ha avuto un incidente e non ho potuto partire”, allora credo che non solo entri in gioco in modo puerile il venir meno alla promessa fatta, ma anche e più grave, la maleducazione di mancare di rispetto a coloro che organizzano e sopratutto a coloro che pagano, si perché la stanza abbiamo dovuto pagarla comunque.

 

E questo sarebbe fare il bene dell’Associazione ? Questo sarebbe dare una mano alle Sezioni ?

 

Pensaci e credo che non ne andrai fiero, io al tuo posto mi vergognerei.

 

Alle tue falsità, non poni mai limiti e nei giorni scorsi ho avuto modo di visitare il sito da te allestito ed ormai famoso per la scorrettezza di aver usufruito delle “risorse” dell’Associazione, nel quale sito dopo aver messo in bella mostra una fattura di pagamento del dominio rilasciata a nome tuo, piangi e ti lamenti dei continui attacchi perpetrati nei tuoi confronti (poverino, sempre maltrattato), lamentando che ti accuso di aver usato i soldi dell’Associazione. Guarda che io non ho mai detto questo, ci mancherebbe altro, ma ho detto e riaffermo, così come hanno confermato i Sindaci precisando che si è trattato di una probabile svista del provider, che sono state utilizzate le risorse dell’Associazione per scopi assolutamente personali, e qui mi cruccio per Antonino Di Camillo –I6DQD- essendo assolutamente certo che da persona leale ed onesta quale io lo conosco, fosse all’oscuro di tale fatto e che ne abbia soltanto subito le conseguenze. Sono anche convinto che se Antonino sapesse veramente con chi ha a che fare, non avrebbe dato la propria disponibilità a candidarsi con la lista così come sono convinto che se sapesse con esattezza in quale considerazione sia stato tenuto nelle precedenti elezioni, quando alla mia domanda “ma quali possibilità ha di entrare ?” mi è stato risposto “nessuna, ma ci fa comodo per portare via voti ad altri”, credo che il supportare la lista sarebbe stato messo in forte discussione.

 

Un inciso, dalla fattura di cui sopra leggo che il costo del dominio e di ben 180 Euro. Caruccio mi pare, visto che il sito < WWW.LISTAI4AWX.ORG > ne costa meno di trenta ed ha spazio illimitato, e mi viene perciò da pensare che anche in questo la gestione economica dell’Associazione abbia qualche pecca, non credi ?

 

Sono certo caro Mario, che dopo aver letto questo mio piccolo sfogo farai di tutto per rendermi la vita difficile, ma cosa mai potrai fare, forse non mandarmi più diplomi ? La cosa non mi tocca, tanto i diplomi già non me li mandi, così come stai facendo con il 5 BAND WAZ del quale prima mi hai perso le QSL inviate in diretta con tanto di busta preaffrancata per il ritorno, poi, di nuovo sottoposte per il check a Pordenone (eccetto quelle perse), ed ancora senza esito. In seguito mi hai poi chiesto di rimandarti i moduli relativi ed unire ai miei anche quelli di Sergio (IV3MUC) il quale a sua volta lo stava aspettando da molto tempo. Ad oggi, e la cosa ha avuto inizio oltre due anni orsono, io non ho avuto alcun riscontro e sto ancora aspettando il diploma, ma non solo, anche ai numerosi messaggi E_mail che ti ho inviato nel corso degli anni, non ho avuto risposta, ed anche questo è segno di scarsa educazione e/o di strafottenza, e forse non sarò nemmeno l'unico in questa situazione, vero ???

 

Chissà, forse una bella letterina con tutte le dovute spiegazioni e con allegata in copia la corrispondenza, oppure completata delle parecchie testimonianze sul modo di fare check delle QSL, nel senso che se uno ti è simpatico ti limiti ad accettare il form senza nemmeno guardarle, potrebbe avere qualche effetto presso gli organismi che ti hanno dato fiducia  come Award Manager italiano ?Stai tranquillo, è una cosa che non farò, almeno per ora, ma lo meriteresti.

 

Vorrei però che tu prendessi atto di quanto ti ho scritto, perché queste non sono fantasie caro Mario, sono fatti concreti e vorrei anche tu ti rendessi conto che la mia non è solo una condanna ai modi, ma soprattutto una constatazione di dimostrata incapacità a fare tutto ciò di cui vuoi farti carico. Credo sia un fatto naturale che ognuno di noi abbia dei limiti, importante è riconoscerli. Tu non li vuoi riconoscere e continui a fare errori su errori. Non riesci a fare tutto quello che dovresti e soprattutto, quello che fai non riesci a farlo bene ed è umano. Come vorrei che tu avessi posto un limite alla tua onniscienza e ti fossi messo a disposizione di un’A.R.I. nuova ed efficiente, in grado di rispondere davvero alle esigenze di tutti i Soci e non solo alle tue esigenze personali.

 

Le capacità le hai, è innegabile e credo di avertelo sempre riconosciuto, ma tu, superbo ed inappagato non hai mai voluto riconoscerti alcun limite ed il risultato unico è quello che oggi ti sei davvero bruciato su tutti i fronti.

 

Un accenno al meeting di Pompei non posso trascurarlo e mi riferisco a due piccoli particolari. Il primo: la tua maleducazione nel mancare di rispondere all’educato saluto che ti ho rivolto, provocando l’ironia dei presenti ed il secondo, quando dal palco delle personalità hai affermato che noi non siamo un “dopolavoro ferroviario” offendendo in tal modo gli appartenenti al GIRF e non soltanto, come se coloro che frequentano il summenzionato dopolavoro non fossero degni di alcuna considerazione.

 

Posso immaginare come possa essersi sentito in quel momento il caro Emilio Cirillo, Presidente della Sezione di Pompei il quale però, da vero Signore quale è, ha fatto finta di nulla.

 

Bella sortita davvero da parte del rappresentate ufficiale dell’A.R.I., complimenti.

 

Certo, voti ne prenderai in quanto hai un nutrito seguito di tutti coloro che mirano a QSL e DIPLOMI e che per quieto vivere preferiscono stare tranquilli sotto la tua ala protettrice ed ottenere così un trattamento di riguardo, ma credimi, come pensi di integrarti in un gruppo di lavoro nuovo come quello che avremo tra non molto ?

 

Ritieni di essere ben accetto dopo aver trattato a pesci in faccia tutti coloro che hanno tentato di mettersi tra te ed i tuoi modi di fare ?

 

Credi che l’aver portato tutti a dimettersi, parlo di Elvira Simoncini, di Nicola Sanna, di Ruggero Manenti ed ora di Pietro Marino, offendendolo duramente perché non condivideva il tuo punto di vista, sia un successo che ti garantirà il futuro. Io credo proprio di no e quindi caro Mario, prova a darti una bella regolata e scendi da quel piedistallo immaginario sul quale sei convinto di stare, metti i piedi per terra e chissà che tu non possa trovare una giusta collocazione in un’A.R.I. veramente al servizio dei Radioamatori.

 

Senza rancore.

 

Comitato promotore LISTA I4AWX

 

IV3TDM - Daniele

 

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 6-

Giro del mondo in solitaria di IZ4FTA

che non ha dimenticato però la radio

e anche le prossime elezioni dell’ARI

 

Rodolfo IZ4FTA- Socio della Sezione di Ferrara, sta facendo il giro del Mondo in solitaria e da buon Radioamatore, non si è dimenticato di un importante strumento di navigazione, la nostra amata RADIO, con la quale mantiene i collegamenti e con il satellitare e la web cam invia anche le foto digitali della sua impresa!

Affrontare una simile prova senza una seria dotazione di sicurezza, sarebbe un rischio da incoscienti e Rodolfo, che incosciente non è, oltre ad essere ben dotato di tutte le più moderne attrezzature, si preoccupa anche per il futuro della Radio nel nostro Paese, esibendo bene in evidenza sul boma della sua barca, il nome del sito della LISTA I4AWX, della quale è un convinto fautore ed è certo che con essa si potrà avere un futuro migliore per tutti i Radioamatori Italiani.

Ora si trova nelle acque dei Carabi e invia un caro 73 a tutti gli OM.

 

Buoni DX a tutti de Daniele - IV3TDM

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da IS0MYN - Sandro

 

Gian Biagio Mulas IS0EZZ ha portato a termine la

TRAVERSATA ATLANTICA IN SOLITARIO

 

 

 

 

L'avventura cominciata il 09 novembre del 2003 dal molo di SU SICCU a Cagliari in Sardegna, e ostacolata più volte da imprevisti di ogni genere, ha avuto il suo coronamento con la relizzazione della TRAVERSATA ATLANTICA, che Gian Biagio is0ezz ha portato a termine in solitario, partendo il 09 febbraio 2005 dal porto di Las Palmas de Gran Canaria e approdando trenta giorni dopo nel porto di Le Marin nell'isola caribica della Martinica; idealmente con Lui festeggiano il gruppo di radioamatori sardi che lo hanno collegato quotidianamente, registrando le coordinate da Lui trasmesse, fornendogli informazioni meteo e mantenendo il contatto tra lui i familiari e gli amici anche attraverso il sito:

 

www.cqis0.it/ars/vela

 

"Il 9 di febbraio ho lasciato l'ormeggio al Pantalan 11 che mi aveva ospitato per quattro mesi e ho guadagnato l'uscita del Porto de la Luz, in una giornata che da sola ispirava mestizia, cielo coperto, ogni tanto una leggera pioggerella, e l'Oceano là, appena fuori dalla diga foranea. Questo è un aspetto che si sente sulla pelle solo quando si è in un porto oceanico. Quando si esce da un nostro porto, molto spesso, e Cagliari ne è un buon esempio, fuori dal porto le acque sono ancora riparate in un golfo o una baia. Nei porti oceanici è differente, appena siete fuori dal porto siete già, per così dire, all'aperto, esposti immediatamente all'ambiente, quello che sia in quel momento, dell'oceano....."

 

Così cominciava il resoconto della prima parte della traversata, ora attendiamo dal "Comandante" (così chiamato affettuosamente dagli amici per il suo passato di Colonnello dell'areonautica militare e pilota di caccia) ulteriori racconti della sua avventura e, dopo un meritato riposo, altri viaggi e altre esperienze di grande interesse per i RADIOAMATORI che hanno avuto l'occasione di affinare le proprie capacità, migliorare le prestazioni delle proprie stazioni e antenne con l'obiettivo di effettuare il QSO con la stazione is0ezz/mm anche in condizioni estreme. 

 

Collegamento radio del 13/03/2005 21:00 UTC

Autore: IS0KNV IS0GYD IS0CLA IS0MYN IS0FRV IS0ADZ

 

Gian Biagio si gode la meritata vacanza ai Caraibi, sta già lavorando al resoconto della TRAVERSATA....

Frequenza: 14315 Mhz
Data: 13/03/2005 Ore: 21:00 UTC


Posizione: LE MARIN - MARTINICA

 

Alessandro Sarru IS0MYN

 

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 8-

Grazie al digitale terrestre 

Via le antenne dai trulli

 

 

Il digitale terrestre qualche "miracolo" comincia a  prometterlo: la nuova tecnologia di ricezione del segnale                   audiovideo consentirà di levare le vecchie antenne analogiche dai tetti conici delle costruzioni di pietra più famose della  Puglia.

Il comune di Alberobello ha preparato, per un anno e più, un progetto di tutela e di valoririzzazione del centro storico. Il progetto prevede l'eliminazione totale delle antenne e di vari cavi (luce, telefono), l'illuminazione artistica, la sostituzione dell'asfalto con le basole, il controllo delle  variazioni di destinazione d'uso dei trulli per bloccare le speculazioni commerciali, ed altro....

L'amministrazione provinciale di Bari ha dimostrato sensibilità al problema delle antenne mettendo a disposizione dei fondi: ha stanziato 150.000 euro. E' un segnale di grande attenzione verso un patrimonio artistico culturale che dal 1966 è Bene dell'Umanità visto che è stato iscritto nella lista del Patrimonio dell'Unesco.

Basteranno 300milioni di vecchie lire?

Quante antenne spariranno?

E soprattutto quanto ci vorrà?

L'amministrazione promette che entro fine marzo il sistema impianto unico per l'eliminazione delle antenne sarà pronto.

E' solo il primo stralcio di un sistema più complesso .....

Ricordiamo che la Valle d'Itria si estende su tre province: Bari (Alberobello), Taranto (Martina Franca), Brindisi (Cisternino).

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 9-

L’antenato del telefonino è ciociaro

Il primo Radiotelefono è nato a Patrica FR

 

Patrica in provincia di Frosinone

 

Patrica è uno dei tanti paesi della Ciociaria, dove la cultura e le antiche tradizioni, agricole, artigiane e culinarie di questa meravigliosa terra, sita tra Roma e Napoli, ancora riecheggiano tra i vicoletti che lo caratterizzano. Situato a pochi chilometri da Frosinone a ridosso delle montagne, questo paese arrampicato su un colle, offre splendidi paesaggi tra l'azzurro del cielo e il verde intenso dei boschi. Da qui è anche possibile raggiungere la vetta del monte Cacume, meta di molti appassionati delle escursioni nel cuore della natura e ottimo per gli esperimenti radio.

Però non tutti sanno che é di origine ciociara, proprio di Patrica, l'antenato del telefono cellulare. Il primo radiotelefono magnetico si deve infatti all'intuizione di Riccardo Moretti, medico per tradizione di famiglia e fisico per vocazione, nativo di Patrica in provinica di Frosinone

Fu molto attratto dagli studi di Marconi e l'invenzione del suo "telegrafo senza fili" del 1895 le cui trasmissioni consistevano nella irradiazione di impulsi, quelli del codice Morse. Questa invenzione tutta italiana gli destò molto interesse intravedendo il concreto futuro della radio, cioè la fonia.

Dopo intensi studi, Moretti, il 17 marzo del 1905, depositò il brevetto del "radiotelefono magnetico", che utilizzava da una parte l’invenzione della radio di Marconi e dall’altra quella del telefono di Meucci e quindi delle capsule magnetiche ed evidentemente delle prime valvole termoioniche che intanto erano state inventate. Solo che il telefono magnetico di Meucci funzionava via filo, mentre quello di Moretti permetteva la modulazione delle radio onde e quindi di comunicare la parola e la musica attraverso l’etere. Si trattava di un apparecchio che metteva in comunicazione due corrispondenti tra loro,senza fili. Oggi potremmo definirlo l'antenato del telefono cellulare o della ricetrasmittente. Con il "radiotelefono magnetico" fu trasmessa per la prima volta la parola tra Roma e Tripoli. Probabilmente i primi esperimenti della sua invenzione, Moretti li effettuo proprio dal Monte Cacume che sovrasta Patrica.

Mentre Moretti realizzò e brevettò la sua invenzione nel 1905, altri sperimentarono simili metodi di trasmissione solo più tardi , a partire dal 1910, con il sistema Jacoviello, nel 1913 Meissner impiegando valvole ioniche riuscì a ottenere trasmissioni radiotelegrafoniche.

Il 9 marzo 1914 Marconi fece installare sulla nave “Regina Elena” della Regia Marina, nuovi apparati che permettevano allora comunicazioni stabili tra navi in fonia fino a 35 chilometri di distanza.

Come si vede l’antesignano delle comunicazioni in fonia fu senza dubbio Moretti di Patrica e a lui va il merito di aver aperto un nuovo campo alla comunicazione.

Come per Marconi che utilizzando invenzioni note, come quella di Hertz e inventando l’antenna riuscì per la prima volta a trasmettere, anche Moretti, partendo da invenzioni note, come quella della radio e quella del telefono, riuscì a trasmettere la parola, con tutte le difficoltà che allora esistevano.

 

Ogni anno a Patrica (Fr) si tiene un concorso nazionale per radioamatori in memoria del concittadino Riccardo Moretti, pioniere delle trasmissioni radio.

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10- 

Ormai siamo ai ripetitori da collezione!

I PONTI NEL CASSETTO

 

 

Anche coi ponti, dopo la misera conclusione del Packet, siamo alla frutta. Sappiamo tutti che i radioamatori, oltre alla passione della radio, hanno anche quella del collezionismo. Infatti si collezionano giustamente QSL, diplomi, attestati, francobolli, microfoni, tasti telegrafici, antiche radio, ecc. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che ora ci si sia messi, da parte di alcuni, a collezionare nientemeno che ripetitori facendone lievitare il numero a dismisura.

A questo proposito, in presenza di una situazione, ormai senza controllo, dato l’alto numero di ripetitori in circolazione, il Ministero delle Comunicazioni, come da noi pubblicato nel Radiogiornale 128, ha deciso una drastica cura dimagrante delle autorizzazioni dei ponti a causa dell’anarchia senza regole ormai diffusa che si sta verificando, con un numero di ponti per cui si sono rilasciate le autorizzazioni che sarebbe largamente sufficiente per tutta l’Europa! A tale scopo il Ministero ha convocato una riunione con alcune associazioni di radioamatori, maggiormente interessate al problema, allo scopo di varare una modifica del Decreto Legge sui radioamatori.

Chi ne farà le spese saranno i Radioamatori italiani che si vedranno sottrarre una importante conquista che avevano realizzato e questo per la folle politica di alcuni, che hanno pensato che il loro prestigio si misurasse dal numero di autorizzazioni per ponti.

Per quanto riguarda la situazione, vogliamo ricordare che nelle riunioni al Ministero, che diedero luogo alle nuove normative, la proposta di un coordinamento da parte del Ministero circa l'affollamento, la coperture e l'ubicazione dei ponti per evitare il caos e le reciproche interferenze, fu respinta seccamente dal rappresentante dell’ARI Ortona, che aveva dimenticato evidentemente la conflittualità esistente tra associazioni, all’interno delle stesse e tra singoli installatori e le stesse. Chi proponeva il coordinamento da parte del Ministero aveva l’esperienza sufficiente per affermare che chi, se non lo stesso Ministero attraverso una mappatura e uno studio orografico di tutto il territorio poteva mantenere delle regole certe.

A causa dell’opposizione del rappresentante dell’ARI, del coordinamento non se ne fece nulla e oggi i risultati non si sono fatti attendere con una situazione ormai fuori controllo.

Da notizie che abbiamo avuto, ormai i ponti e i pbbs di cui si sono rilasciate le autorizzazioni, superano largamente il numero di ottocento e se si considera che i radioamatori attivi sono 42.000, di cui meno di un quarto, (ma molto meno), é potenzialmente utente dei ripetitori, (in questo numero vanno considerati anche i pbbs, ma sono molto pochi quelli che hanno richiesto l’autorizzazione) abbiamo un indice di affollamento pari a: 10.000:800 = circa 12, cioé un ponte o pbbs ogni 12 radioamatori, considerando però che i pbbs sono in continuo ridimensionamento e che sono pochi rispetto al totale di quelli autorizzati e quindi incidono in modo limitato sul calcolo complessivo, i radioamatori che frequentano i ponti assiduamente sono un numero ancora inferiore, abbiamo si e no una situazione dove ogni ponte ha un bacino di utenza di 5 - 6 persone, in pratica il gruppetto di amici che gravita attorno al responsabile installatore!

Che dire poi dell'enorme numero di ponti per associazione: Vi sono associazioni che nonostante le loro dimensioni limitate annoverano  decine di autorizzazioni conseguite per l'installazione di ponti!!!

A questo punto sono intervenuti fatalmente i disturbi reciproci per cui quando uno aggancia un ponte, ne manda in trasmissione vari altri. A questo i responsabili di molti ponti hanno cercato di porre rimedio inserendo le note DTMF di accesso, ma ovviamente non risolvendo nulla, perché quando un ponte é agganciato da qualcuno con il dtmf, un altro che vuol agganciare un altro ripetitore sulla stessa frequenza, trova fatalmente la porta aperta anche sul primo.

Tecnicamente, considerando anche il numero di potenziali utenti è necessaria solo una medicina drastica, azzerando la situazione e ridando le autorizzazioni attraverso una mappatura e uno studio orografico del territorio limitata ai soli ponti in funzione e non a quelli tenuti nel cassetto. I ponti non possono essere il fiore all'occhiello per nessuno, il prestigio non lo si misura in base al numero che uno ha, devono essere un servizio, soprattutto in caso di emergenza. Collezionare ponti diventa un hobby non da persone normali! Si pensi che con l’accaparramento delle autorizzazioni , soprattutto le associazioni hanno ottenuto il doppio dei ponti che hanno messo in funzione, 800 su una presenza di ponti attivi di circa 400 secondo un censimento fatto. A cosa serve tenere nel cassetto le autorizzazioni senza utilizzarle? Forse a farsi la guerra tra Associazioni, o a dimostrare che si conta, misurando il prestigio dal numero di autorizzazioni ottenute, anziché dal numero di iscritti?

Il fatto che la nuova Legge sui Radioamatori prevede solo il rilascio, senza limiti, delle autorizzazioni a chi ne fa richiesta, per cui, quelli che si credono furbi le hanno accaparrate a piene mani.

Stando così le cose non é pensabile che in Italia, unico paese al mondo, vi sia un ponte ogni 5 - 6 utenti. Vi é poi un altro versante dove, quello che una volta ottenuta l'autorizzazione, si installano anche ponti sulle frequenze più diverse, spesso fuori dalla legalità

Da uno studio fatto anni fa risultava che in Italia possono convivere un massimo di 100 ripetitori senza reciproche interferenze, ovviamente posti in località strategiche, in quota, costruiti con criteri seri, con una sola antenna, filtri duplexer e alimentazione autonoma e soprattutto con uno studio delle frequenze tale da evitare quello che sta avvenendo. In questo numero dovrebbero essere anche compresi i ponti locali a bassa quota e copertura. Se il Ministero, come pare, prenderà drastici provvedimenti, vorrà dire che tutte le forze spontanee che sono improvvisamente sorte dovranno unificarsi in gruppi per mettere le loro disponibilità economiche e tecniche a disposizione di poche ma valide installazioni,

Non si tratta di rinunciare come radioamatori ai livelli di libertà conquistati, ma di darci delle regole in linea con quelle dettate dalla IARU. Qualcuno probabilmente pensa di recuperare un po' di iscritti, dei tanti che ha perso, attraverso la concessione delle autorizzazioni soltanto alle associazioni, ma questo non risolve minimamente il caos esistente!!! I ponti non sono le QSL!!!

Se non si farà così, dopo la morte del Packet, assisteremo in Italia anche alla morte dei ripetitori.

Ovviamente una sottrazione della conquista del rilascio delle autorizzazioni ai singoli, costringendo nuovamente i radioamatori che vogliono sperimentare un ponte ad essere obbligatoriamente iscritti alle associazioni, vedrebbe comunque una reazione molto negativa di tutti, anche dei mass-media, considerando poi che non sono stati i singoli a creare questo caos, ma alcune associazioni e non sarebbe quindi giusto che a pagare fossero i singoli, che non sono minimamente responsabili dello sfascio attuale!! Un' ultima considerazione, la libertà é bella, ma se non ci sono regole per gestirla ed é lasciata alla sua deriva, la libertà diventa arbitrio, anarchia. territorio di caccia dei prepotenti e degli arroganti, con la conseguente fuga delle persone dabbene.

Considerando infine che la liberalizzazione delle autorizzazioni per l’installazione dei ponti, la si era realizzata sostenendo che era un importante passo avanti per la sperimentazione, non si capisce quali esperimenti si facciano con ponti che servono soltanto a soddisfare le esigenze di sparuti gruppetti di radioamatori, abitanti in territori limitati, che non sono in grado nemmeno di installare valide antenne per poter fare le solite quattro chiacchere senza il bisogno del ripetitore.

Ed infine, non ci sembra che la sperimentazione di ponti analogici. vecchia di 50 anni, abbia ormai fatto il suo tempo e sia arrivato il momento di cominciare a vedere anche nuove soluzioni?

 

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 11-

Antenna EH “sciatta”…


 

Ancora una volta sono costretto a pensare che non vi sia nessuno tra i redattori di radio rivista che legga gli articoli inviati da soci prima di autorizzarne l'imprimatur.

Dopo una mia solenne ...contestazione, di alcuni mesi fa, ad alcune paginette sull'antenna EH  inviate da un om di Roma che purtroppo non sapeva neppure bene di cosa stesse parlando,  e pubblicate senza un pur  minimo tentativo da parte della redazione tecnica (?) di aggiustarne alcune parti, debbo di nuovo ritornare sul'argomento sciatteria che ormai caratterizza mensilmente quella che una volta era una rivista seria e rispettata.

La ghiotta occasione viene offerta nuovamente da un articolo relativo ad  un argomento (antenne) che trova sempre l'interesse dei lettori,  apparso sul numero di gennaio 2005 di r.r. A pagina 32 (per  non parlare di altre amenità contenute nel testo) a corredo della descrizione di una miracolosa antenna portatile HF mobile, appare una tabella con le dimensioni degli elementi che costituiscono lo stilo. Ebbene se si prova a fare i calcoli (delle semplici addizioni) si vede che i conti non tornano: la somma è sempre inferiore a quella che viene riportata come lunghezza totale dell'antenna!

Non riuscendo a capire il perché , ho avuto il lampo di genio di mandare una e-mail all'autore dell'articolo che mi risponde candidamente di.... telefonare per i dettagli tecnici ad un certo cellulare di un altro om perché...., sospetto, nemmeno a lui tornano i contii !!!!!!!!

Per far sorridere chi mi legge, riporto il testo della e-mail da me inviata all'autore e la incauta risposta pervenutami:

DOMANDA

----- Original Message -----
From: "
vilumin" <v.luminoso@tin.it>
To: <ik3jls@libero.it>
Sent:
Saturday, March 05, 2005 9:32 PM
Subject: mp antenna
 

" belle le foto, belli i risultati, bello tutto ma...caro nicola vuoi
 essere così gentile di dare i dati fisici per poterne costruire una
copia atteso che dalla tabella pubblicata su r.r. i conti non tornano.
grazie da i8 kel, enzo

RISPOSTA
Oggetto:   Re: mp antenna
Data:        Mon, 7 Mar 2005 23:40:51 +0100
Da:          "Nicola G." <ik3jls@libero.it
A:            "
vilumin" <v.luminoso@tin.it>
 Documentazione:    1
Ciao Enzo
per la parte tecnica ti invito a contattare Ermes
al 328-6639734, lui ti dara' tutti i dettaglia.
73
NO COMMENT

E’ vero che errare  humanum est ma il perseverare è diabolico, infatti nel numero di marzo, a pagina 41 vi è descritta un'altra miracolosa antenna, peccato però che l'articolo termina con una  "tabella prese" che dà proprio  i numeri, e che numeri, anzi numeroni !!!!!
Infatti si parla di stilo lungo, di stilo corto ma non si precisa che cosa indichino quelle cifre: si tratta di lunghezze in mm, in micropollici  , o di frequenze ma espresse in quali unità di misura, o di ...cosa diavolo d'altro?....
Vorrei ora sapere in qualità di socio o di semplice lettore in tutto questo cosa fa il consulente tecnico(?) o il direttore (ir)responsabile di
Radio Rivista che tra l'altro è rubricata tra le pubblicazioni "a carattere culturale".?
 Semplicemente: NON LEGGONO!

....(quandoque bonus dormitat Homerus, diceva indignato il poeta Orazio).

Non vi sembra  che vi dobbiate svegliare  un poco ...anche se  per poco, spero, non ritenete doveroso nei riguardi dei soci di essere più vigili nella forma e, se vi riesce nei contenuti, di quanto viene pubblicato? Ma vi accorgete di quanto che la nostra già amata radio rivista sia caduta  in basso ?

Caro  Paolo, scusami per lo sfogo e, se ne condividi il testo  ti autorizzo alla pubblicazione di quanto sopra detto e di cui mi assumo ogni responsabilità.

cordialmente. i8kel

enzo luminoso, via v. veneto, 211

88900 crotone

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  12- 

Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]

 

Riattivazione R6 - Stigliano

 

Cari Amici,

Dopo una lunga e necessaria manutenzione, è ritornato attivo il Ripetitore C.I.S.A.R. R6 ubicato a Stigliano (Matera).

Tale risultato è frutto del lavoro dell'instancabile Presidente di sezione IZ7DOS Lino, che in maniera stacanovista è sempre in prima linea.

Sono graditi riscontri dalla Provincia di Bari ( e non solo!!), ben raggiunta da questo ripetitore.

 

73

Luca IW7EEQ

SWL I7-3390 TA

Capo San Vito - Taranto

http://it.groups.yahoo.com/group/cisartaranto/

 

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13.

 A.R.I.

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

Seziione “Lgciano Zerbini I4RO" Modena

 

 

IL MERCATINO

di Marzaglia

XXXIII Edizione 14 Maggio 2005

 

Incontro riservato ad appassionati e collezionisti per lo scambio fra privati dì apparati radio e telefonici, strumentazione, riviste e componenti d'epoca strettamente inerenti alla radio. Il Mercatino si terra presso il Caravan Camping Club loc Marzaglia Via Pomposiana, 305/2. Uscita A1 Modena Nord, sulla tangenziale prendere l'uscita per Reggio Emilia - Fiera,in località Cittanova voltare a sinistra subito dopo la chiesa, proseguire fino a che la strada termina con un bivio, voltare a destra, precorrere circa 2,6 Km, fare attenzione alrinsegna  "C.C.C." sulla sinistra. Per chi arriva in treno alla stazione bisogna prendere l1autobus linea 9A che inizia le corse dalle 6,44 con cadenze oraria agli stessi minuti, percorrendo la Pornosiana chiedere di scendere alta fermata vicino al Caravan Carnping Club di Muzaglia.

 

- Possibilità di consunire pasto caldo all'interno del mercatino

- Stazione monitor per l'avviclnamento R7 alfa 145.787,5

- Si ricorda Inoltre che non sono assolutamente ammesse prenotazioni di alcun genere.

I

INGRESSO LIBERO

www anmodena it

E~mail niercatino@aimodena it - arimodena@arlrnodsna.it

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  14-    

 “ LINK INTERREGIONALE”

                  C.I.S.A.R. Sezione di TARANTO

 

La fattibilità dei contatti radio  di un territorio dipende da diversi fattori: la posizione delle stazioni e le rispettive quote operative, la potenza, il tipo di antenna  e la loro polarizzazione, l’angolo d’irraggiamento e tanto altro.

Per ampliare la copertura si installa una stazione ripetitrice, possibilmente in quota,  con opportuno sistema di antenne atte a permettere i collegamenti sullo stesso territorio anche attraverso stazioni portatili a bassa potenza. Pur considerando la provata utilità delle stazioni ripetitrici a volte si constata che la loro copertura è limitata dalla conformazione orografica del territorio, qualche installatore porta il ripetitore in quota per ridurre le zone d’ombra ma tale soluzione, a volte, non fa altro che peggiorare le cose in quanto è vero che si amplia il raggio di copertura ma è anche vero che aumentano a dismisura le zone di non copertura, il risultato finale e che si mandano segnali

di basso livello in zone marginali praticamente non utilizzabili se non con alte potenze e con direttive  impedendo nel contempo la riutilizzazione delle stesse frequenze in altra zona.

 Per ampliare la copertura dei collegamenti radioamatoriali è possibile, grazie alla normativa  sostenuta dal CISAR , collegare più ponti ripetitori interconnessi tra di loro. Il nostro Presidente di Sezione IZ7DOS Lino, esperto tecnico di ponti radio civili da oltre 30 anni, a fine estate 2003 realizzò un progetto per la copertura di un vasto territorio  ricorrendo all’installazione di diversi ponti radio siti in postazioni tali da garantire una capillare copertura del territorio specialmente con STAZIONI PORTATILI e con una compenetrazione di aree di copertura tale da garantire comunque almeno le comunicazioni veicolari attraverso le stazioni ripetitrici adiacenti.

Venuti a conoscenza di tale progetto il consiglio direttivo della sezione CISAR di Taranto decise farlo proprio e  di collaborare con IZ7DOS per realizzarlo.

Senza ombra di dubbio tale sistema di ponti linkati con nome Link Interregionale , così denominato dalla Sezione CISAR di Taranto, è stata la prima realizzazione effettivamente funzionante sul territorio Italiano, con l’intento di ampliare le amicizie con altri colleghi radioamatori presenti nei territori viciniori.

 

La prima parte del sistema entrata in funzione nel mese di marzo-aprile 2004 è stata presentata con la partecipazione di molti soci   nel Giugno 2004 al Sig. Ministro delle Comunicazioni On. Gasparri, ottenendo un ampio plauso e parole di incoraggiamento.

  

Il sistema è  formato da  due ripetitori principali (master)in UHF  RU5- RU9,interconnessi tra loro e di un RU6 tenuto come riserva, il sistema è stato progettato in due settori per non tralasciare che eventuali problematiche di un singolo ripetitore master potesse bloccare il sistema, è comunque possibile, con introduzione di rumore per alcune tratte  limitrofe operare in casi di emergenza solo con il solo ripetitore sopravvissuto facendo battere su di esso i ripetitori vhf interessati.

Il ripetitore RU6 opportunamente ubicato in una postazione jolly può sostituirsi in qualsiasi momento ad uno dei principali.

Sui due ripetitori master battono i ripetitori  satelliti VHF che servono l’intero territorio comprendente le seguenti provincie Lecce, Brindisi,Bari, Taranto, Matera, Zona sud provincia Potenza, Cosenza, Crotone, Salerno.

Per tanti anni solo una  minima parte del territorio attualmente coperto dal nostro sistema era malamente servito solo da due-tre ripetitori di altre associazioni.

Proprio per la  mancata presenza  su questo territorio di sistemi di comunicazione attivi, la Sezione CISAR di Taranto ha dato massima disponibilità e primaria importanza al denominato “Link Interregionale”.

Anche se il Link Interregionale è ritenuto uno strumento sperimentale importante per le comunicazioni radioamatoriali del sud è oggetto, come prevedibile, di forti critiche da  soggetti che non lo condividono e l’osteggiano, in quanto arrivati secondi, si è arrivato all’assurdo di mettere in funzione ripetitori installandoli sulle stesse frequenze di quelli nostri già attivi da mesi e se non bastasse attaccando in ogni modo, anche  a livello personale quanti frequentano il sistema.

Altro simile sistema è stato attuato per ecolink un ripetitore master RU8 e quattro satelliti R2,  R3alfa, R 6, R7 coprenti il territorio di  Taranto, Matera, Calabria zona ionica nord est , Brindisi e Lecce.

La parte dei sistemi funzionanti stabilmente è stata asservita per le COMUNICAZIONI ALTERNATIVE DI EMERGENZA dandone comunicazione alle rispettive Prefetture.

L’opera sarà portata comunque  avanti con  la volontà e la passione, a proprie spese, dagli OM che collaborano stimolati solo da un principio “il rispetto e lo sviluppo del Meridione nel campo radioamatoriale”.

Quindi l’apporto e la collaborazione di eventuali OM interessati anche non soci è gradita.

                                                                                         

                                                                                           CISAR Sezione di Taranto

 

 Per eventuali informazioni tecniche scrivere a: telecomunicazioni@codemaa.it

 Per visualizzare tutto quello che stiamo facendo potete consultare il nostro sito web:  www.cisartaranto.com

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Da: Umberto Ferdinando Molteni I2MS

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA' 

 

      

Karl Ferdinand Braun (1850 - 1918)

Karl Ferdinand Braun, Fisico e ingegnere elettrotecnico tedesco, nasce a Fulda il 6 giugno 1850. Sviluppò i tubi a raggi catodici e i sistemi per radiocomunicazioni.

Frequentò l'Università di Marburg, e poi quella di Berlino dove si laurea nel 1872. La tesi di laurea di Braun riguarda le oscillazioni delle corde e delle verghe elastiche; questo aspetto della fisica gli serviranno molto nei successivi esperimenti di radiotelegrafia nei quali la sua conoscenza delle analogie elettromeccaniche si rivela estremamente produttiva. Insegna in vari istituti.

Nel 1874, assistente a Würzburg, scopre che solfuri metallici conducono elettricità unidirezionalmente.

Nel 1898 attua degli esperimenti riguardanti la propagazione dell'elettricità attraverso l'acqua e nell'autunno di quell'anno inizia dei lavori sui 'circuiti accoppiati' nei trasmettitori e ricevitori radio, che gli valsero il premio Nobel avuto nel 1909 unitamente a G. Marconi.

L'innovazione fondamentale consiste nell'installazione di diversi tipi di sistemi accoppiati induttivi-capacitivi fra il generatore di scintilla e l'antenna trasmittente e fra l'antenna ricevente e il ricevitore, ottenendo un maggior rendimento e una più selettiva sintonia dell'apparecchio. Questo porta ad alcune discussioni fra Braun e Marconi sulla priorità. Tuttavia, sembra che entrambi gli inventori hanno sviluppato, circa nello stesso tempo, indipendentemente il metodo dei circuiti accoppiati.

Nel 1890 Johnstone Stoney determina che la fluorescenza prodotta dai raggi catodici che hanno colpito le pareti di vetro di un contenitore chiuso è dovuta a particelle elementari che egli chiama 'elettroni' e nel 1895 J. B. Perrin dimostra che gli elettroni portano cariche negative.

Nel 1897 Braun costruisce una valvola per cui il fascio elettronico, confinato completamente all'interno dell'involucro, può essere usato per certe misurazioni. Tramite la costruzione di uno schermo fluorescente, Braun impiega l'apparecchiatura per rilevare curve, che costituisce le fondamenta della scienza dell'oscillografia elettronica. Tubo di Braun.

Le prime valvole di Braun richiedono un potenziale da 20.000 a 100.000 volt per un funzionamento soddisfacente, usualmente fornito da una macchina elettrostatica o da una batteria appositamente costruita. Con l'introduzione dei catodi incandescenti, nel 1905, da parte di A. Wehnelt rende possibile la pratica delle valvole a bassa tensione. Ci vogliono ancora più decenni di anni, prima che il progresso tecnologico nell'elettronica si sviluppi in maniera sufficiente per rendere queste valvole uno strumento vitale per l'industria.

Nel 1874, agli inizi della sua carriera, Braun scopre che solfuri metallici come la galena, la pirolusite e la tetraedrite lasciano passare la corrente elettrica in maniera unidirezionale. Egli riprende questa idea per la radiotelegrafia dove è impiegata dalla Telefunken nei ricevitori a galena dopo il 1905.

Per la prima volta nella scienza della radiotelegrafia ci si rende conto che le antenne direzionali sono vantaggiose nelle comunicazioni. Braun conduce diversi studi sulle possibili tecniche, e nel 1906 sviluppa un sistema basato sulle differenze di fase nei trasmettitori.

Nel 1915 Braun si reca negli Stati Uniti per presentarsi in qualità di testimone esperto in una causa per brevetto contro la Marconi Wireless Telegraph Co. Egli è poi costretto a rimanervi a causa dell'inizio della prima guerra mondiale. Muore a New ork il 20 aprile del 1918 in casa di un suo figlio nel quartiere di Brooklyn.  

Umberto F. Molteni i2ms

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Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

L’EFFETTO DOPPLER

 

Quando diciamo che la nostra percezione dell'altezza di una nota e' determinata dalla frequenza delle vibrazioni sonore, non intendiamo alludere effettivamente al numero di onde emesse al secondo, bensi' al numero di esse che giungono sino al nostro orecchio. Supponiamo che l'ululo di una sirena abbia un tono vicino a quello del DO medio, che abbia cioe' una frequenza di 256 vibrazioni al secondo. Le onde di compressione viaggiano approssimativamente con velocita' di 335 metri al secondo per cui la loro lunghezza corrispondera' a 335:256=1,31 metri. Ora supponiamo di passare in automobile vicino alla sirena alla velocita' di 33,40 metri al secondo (circa 120 KM all'ora). Se ci fossimo fermati nella nostra corsa (ipotizzando la sorgente sonora con i punti B e E e gli estremi A ed F) nei punti A o B oppure in qualsiasi altro punto per il tempo di un secondo, saremmo stati sorpassati da 256 vibrazioni al secondo.La distanza tra due onde e' 335:256=1,31 metri; percorrendo quindi a 33,40 metri al secondo da A a B, noi oltrepassiamo 33,40:1,31 onde che vanno in direzione contraria a quella di emissione. Il numero di onde sonore che raggiungono il nostro orecchio e' 256+33,40:1,31=231,4 al secondo e la nota che udiamo non e' piu' il semplice DO bensi' un DO diesis, ossia una nota piu' bassa di un semitono. Proseguendo nella nostra corsa che ci allontana dalla sirena otterremo l'effetto opposto. Se ci fermassimo in E, saremmo oltrepassati in un secondo da 256 vibrazioni. Ma percorrendo a 33,4 metri al secondo per giungere al punto F, in quel secondo di tempo verremmo superati solo da 256-33,4:1,31=230,6 vibrazioni al secondo, e la nota che udremo sara' piu bassa di un semitono, ossia un DO bemolle. Questo effetto  chiamato Doppler, ha luogo anche nelle onde luminose, ed e' della massima importanza nel campo astronomico, ed anche nel campo delle microonde il fenomeno dell'effetto Doppler viene usato da alcuni tipi di Radar in dotazione ai Reparti di Artiglieria Contraerea Missili per rilevare esclusivamente oggetti in movimento. Riepilogando il principio e' il seguente: se colui che ascolta la sirena e' in prossimita' da dove viene generato il suono egli ascoltera' le 256 vibrazioni (corrispondenti al DO) la cui velocita' di propagazione e di 335 metri al secondo e la sua lunghezza d'onda e' di 1,31 metri riferita alla velocita' della propagazione del suono. La velocita' delle onde rispetto ad un'automobile che percorre 33,4 metri al secondo, diretta verso la sorgente del suono della sirena, e' pero' di 368,4 metri al secondo. Poiche' distano fra loro 1,31 metri 368,4:1,31=281,6 onde saranno ascoltate nell'automobile che si sta avvicinando alla sorgente del suono. La velocita' delle onde sonore rispetto ad un veicolo che si sta allontanando dalla sorgente sonora sara': 335-33,4=301,6 metri al secondo Conseguentemente,avremo che: 301,6:1,31=230,4 onde al secondo saranno percepite dall'ascoltatore che si allontana dalla sorgente del suono.

Per i motivi sopra indicati un'ascoltatore in transito che si avvicina alla sorgente del suono udira' un'aumento proporzionale dell'acutezza del suono in funzione della velocita' a cui viaggia, se lo stesso viaggiatore si sta allontanando dalla sorgente del suono lo stesso suono assumera' una frequenza piu' grave in funzione della velocita' da cui si sta allontanando dalla sorgente del suono stesso.  

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale.

 

IK8 JZK  Ruggero NA

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Sabato 2 e domenica 3 aprile a Erba, in provincia di Como, presso il centro Lario Fiere, ritorna l’edizione ‘di primavera’ della mostra mercato di elettronica professionale e di consumo.

 

La manifestazione, organizzata da Blu Nautilus con il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni, da quest’anno cambia nome, il vecchio ‘fiera ABC dell’Elettronica’ e stato modificato in un più immediato e moderno Expo Elettronica.

Ma non cambia il format dell’evento, perché a Expo elettronica i visitatori troveranno una panoramica esaustiva su cento anni di tecnologia e comunicazione, una gamma di prodotti vastissima, proposta da oltre centocinquanta espositori provenienti da tutt’Italia disposti su circa 10.000 metri quadri.

Tre i protagonisti della manifestazione l’informatica e mondo del computer, compagno ormai indispensabile nel lavoro e negli hobby, rigorosamente accessoriato con una miriade di periferiche ed optional per personalizzarne sempre di più le prestazioni, la funzionalità e l’estetica.

Expo elettronica è un appuntamento atteso e frequentato anche da radioamatori, om e cb, che qui trovano componenti, parti di ricambio, pezzi rari, antenne per ricetrasmettitori, e prodotti per telecomunicazioni; attrezzature accessibili per chi si avvicina a questo mondo e per esperti.

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Sezione ARI Versilia "Sergio Cassina"

II5MD

 

         " Meucci Day "

 

La Sezione A.R.I. Versilia, per ricordare ed onorare lo sfortunato scienziato toscano Antonio Meucci, nel 116° anno della sua morte e per l'unanime proclamazione del Congresso degli Stati Uniti ( risoluzione 269, 11 giugno 2002 ) che riconosce Antonio Meucci essere il vero inventore del telefono, istituisce ed organizza il " Meucci Day " nei giorni 10, 11, 12 giugno 2005

Il nominativo speciale II5MD è stato concesso dal Ministero delle Comunicazioni

Award manager Ik5DND Giancarlo - ik5dnd@hotmail.com

 

Associazione Radioamatori Italiani - Sezione Versilia " Sergio Cassina"

Piazza Matteotti     I -55045 Pietrasanta - C.P. 200  I-55049 Viareggio

 

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19- 

Le regole dell'Internet

 La "lanterna magica": come il governo USA spia i cittadini

 

Un giudice della Corte suprema americana, Louis Brandeis, scrisse nella sua opinione di dissenso in Olmstead v. U.S. (1928): “Nell’applicazione della Costituzione non dobbiamo limitarci a contemplare quello che è stato, ma dobbiamo anche guardare a ciò che potrebbe essere. Il progresso della scienza e quindi dei mezzi di spionaggio disponibili al governo non si fermerà alle intercettazioni telefoniche. [Olmstead era stato un caso di intercettazione telefonica]. Un giorno forse verrà sviluppato un mezzo che permetterà al governo di riprodurre in tribunale carte senza asportarle dal cassetto segreto in cui si trovano, e di esporre così alla giuria i fatti più intimi di una privata abitazione... È proprio vero che la Costituzione non garantisce la protezione contro una simile invasione della sicurezza di una persona?”

Brandeis non poteva anticipare l’avvento del computer e di Internet, ma la sua profezia si è avverata. L’agenzia di stampa Reuters rese noto, il 12 dicembre 2001 che la FBI aveva chiesto agli ISP di installare nelle loro reti dispositivi tecnologici capaci di leggere segretamente le e-mail di persone indagate.

Lo USA PATRIOT Act (emanato in ottobre 2001) ha radicalmente ampliato l’ambito di sorveglianza elettronica da parte del governo. L’art. 216 permette alla FBI di catturare la più ampia possibile informazione da Internet, esaminare gli indirizzi Internet senza obbligo di mantenere riservate tali informazioni, senza necessità di dimostrare giustificato motivo (probable cause), e con poteri di verifica da parte della magistratura significativamente ridotti.

Il Patriot Act espande il potenziale di sorveglianza, per esempio con il sistema Carnivore (ora DCS 1000), autorizzando l’istallazione delle relative macchine presso gli ISP al fine di controllare le e-mail di chi è stato identificato come “sospetto”, di scaricare file e pagine web dal computer, e ricostruire le e-mail che il “sospetto” aveva cancellate.

Recentemente (2003) è stata rivelata l’esistenza di un nuovo progetto di legge segretamente preparato dal Ministero della giustizia americano, il Domestic Security Enhancement Act of 2003, DSEA (subito battezzato “PATRIOT Act II”) che, fra l’altro, permetterebbe l’arresto segreto, la raccolta e conservazione di specimen di DNA di chi è sospettato di associazione con gruppi terroristici, e la perdita della cittadinanza di chi dà aiuto a tali gruppi. Cosa è considerato aiuto? Fra i possibili scenari, citati esemplificativamente, l’elargizione di un contributo a un orfanotrofio gestito da uno dei tre gruppi separatisti ceceni, o la fornitura di farmaci a un gruppo di medici organizzato dal movimento islamico del Turkestan orientale.

Agenti FBI, muniti di ordine di perquisizione ottenuto inaudita altera parte, possono entrare in una casa privata o un ufficio in assenza degli occupanti, forti della “sneak and peek provision” del Patriot Act, inserire nel computer dell’indagato la “Lanterna magica”, lo “sniffer keystroke logger” per registrare ogni pressione di tasto, spiare lo hard drive, appropriarsi di file, e “salvare” tutto in modo che, quando ritorneranno, sempre di nascosto e in segreto, il materiale potrà essere scaricato e asportato, insieme con qualsiasi altro documento, ritenuto utile, trovato in loco. Anche messaggi e-mail non inviati, scritti e fotografie personali, attività ludiche verranno catturati. Dopo qualche tempo – entro 90 giorni secondo l’interpretazione del Ministero della giustizia americano, che però possono essere prolungati, anche indefinitamente – gli indagati dovranno essere informati.

Queste violazioni di domicilio, rese legittime – scavalcando la costituzione – dal Patriot Act, non sono limitate a indagini relative a sospetti terroristi, ma hanno applicabilità generale. Occorre essere molto esperti di tecnica di computer per scoprire la presenza della Lanterna magica negli interstizi del proprio computer. Gli agenti possono ritornare più volte alla casa dell’indagato e ripetere l’operazione, se alla prima tornata non hanno raccolto quanto pensavano di trovare. Come aveva predetto il giudice Brandeis, verrà il giorno in cui gli agenti non dovranno più recarsi alla casa dell’indagato. La tecnologia fornirà i mezzi per distruggere quel poco che è rimasto della privacy dei cittadini. Già ora, come si legge nell’agenzia Reuters, la FBI può impiantare un “trojan horse” registratore di tasti in un PC inviando virus via Internet.

Non solo i “libertari” a oltranza, anche i normali cittadini hanno ragione di temere che il Patriot Act possa essere usato contro innocenti utenti di Internet. Il futuro si prospetta incerto e minaccioso, con in agguato sistemi i quali, usando tecnologie di identificazione e archiviazione di informazione computerizzata avanzate, permetteranno di raccogliere tutta l’informazione su ogni cittadino, dalle riviste alle quali è abbonato, alle medicine che prende, ai siti web che visita, alle e-mail che invia e riceve, ai depositi bancari che fa, ai viaggi che intraprende, alle rappresentazioni teatrali che vede. Il tutto completato da una pervasiva ricognizione fotografica di ogni movimento. Le proposte di legge già ci sono.

In occasione del suo discorso di commiato, il rappresentante di maggioranza della Camera dei deputati americana, Dick Armey, osservò che nella lotta per conservare i diritti della libertà contro il terrorismo occorre rimanere in guardia contro la “terribilmente pericolosa seduzione di sacrificare le nostre libertà alla sicurezza... Noi, il popolo, dobbiamo tenere un occhio vigile sul nostro governo, non per disprezzo, difetto di apprezzamento o mancanza di rispetto, ma per un ‘senso di custodia’”. Il giudice Posner scrisse, dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, che in occasione della prevedibile restrizione delle libertà che ne sarebbe seguita si sarebbero dovuti prudentemente bilanciare i costi e i benefici, un compito che, in passato, governo, legislatori e anche giudici hanno dimostrato di non sapere assolvere in tempo di crisi. Nell’esercizio discrezionale del potere il governo sarà scorretto, superficiale, e si farà guidare da pregiudizi.

“Freedom Flees in Terror From Sept. 11 Disaster” aveva scritto Paul McMaster in un messaggio ai media il 19 settembre 2001.

Nella campagna contro la libertà in Internet spicca, negli Stati Uniti, la figura del ministro della giustizia (“The Justice Department...is the biggest threat to personal liberty in the country” aveva detto Armey.). Eppure, quando era senatore, in un discorso tenuto nel 1997 dinanzi a una sotto-commissione del Senato, il ministro Ashcroft aveva detto: “Le protezioni del IV Emendamento sono chiare. Il diritto di essere protetti da ispezioni illegittime è un valore indivisibile dell’America. Duecento anni di precedenti giurisdizionali fanno da guardia a questo diritto fondamentale. L’interesse dello Stato di combattere la criminalità non dovrebbe mai violare i diritti costituzionali dei cittadini”. Il significativo titolo di questo intervento di Ashcroft era: “Keep Big Brother’s Hands Off the Internet” (“lo Stato stia alla larga da Internet”).

L’editoriale del New York Times dell’8 agosto 2002 scrisse: “Il governo sembra credere, su nessuna base legale, che se esso, nella lotta al terrorismo, denuncia cittadini come ‘guerriglieri’, li può mettere in prigione per tempo indeterminato, senza diritto a difesa. Questa sfida al potere separato della magistratura ripudia due secoli di diritto costituzionale e mina proprio quelle libertà che si asserisce di voler difendere negli sforzi contro il terrorismo”.

Quis custodiet custodes? è l’angosciosa domanda.

 

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MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

 

- amplificatore valvolare BV1001 della ZETAGI da 1KW (monta quattro valvole EL 519).

[180 euro]

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[inviate offerta]

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 30 euro]

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 30 euro]

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale.

- per BC 603-683 frontale, parte trasmittente, ecc.

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Cerco informazioni, progetti, piani velici, ecc. per l'eventuale realizzazione di un'imbarcazione di lunghezza non superiore ai 10 metri (preferibilmente sugli 8 metri) con vela latina, aurica o al terzo.

 

Degli amici vendono:

- a 100 euro quattro molle sportive (circa -3 cm) omologate per Mercedes SLK.

- a 300 euro quattro cerchi in lega da 16" a cinque razze, quattro fori, adatti ad Alfa-Fiat-Lancia, originali Q4, colore nero, completi di pneumatici Dunlop 205/45 R16.

- a 14000 euro BMW 318i, 1900cc, anno 2000, 100000 Km, blu, quattro porte, cerchi in lega, allarme, autoradio, tagliandata, ecc.

- a 5000 euro motoscafo Tulio Abbate Sea Star, circa 5,10 metri, motore fuoribordo Mercury 90 CV, velocità oltre 50 nodi, accessoriato, dotazioni di bordo, carrello stradale, ecc.

- a 8000 euro motoscafo Ilver Eros, circa 6 metri, motore entrofuoribordo Volvo Penta 151 CV a benzina, cuccette, accessoriato, ecc.

- a 1000 euro motore marino entrobordo Volvo Penta MD 11C, funzionante, 24 CV, completo d'invertitore, ecc.

- a 2000 euro motore fuoribordo Selva S.Tropez 40 CV completo d'accessori.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354         e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

Visto e considerato che ormai il CW non sarà più oggetto di prova d'esame per il conseguimento della patente A, molti non avranno tante opportunità di apprendere il tanto deprecato CW. Presso le Sezioni già è difficile trovare la disponibilità di un buon OM che si dedichi all'insegnamento. Poi, in modo particolare, i tanti che vivono in paesi dove le sezioni sono lontane, incontrano maggiori difficoltà.

Bene, adottando seriamente il mio Corso, nel quale non viene mai pronunciato nè il punto nè la linea, portandolo a buon fine, ci si può dedicare alla radiotelegrafia senza troppi patemi d'animo. Esso, il corso, è costituito da 2 CD che contengono 14 lezioni di base, 10 esercizi a velocità progressiva, esercizi a 80 90 100 110 e 120 cpm, tutte le abbreviazioni in uso, segni interpunzione, vocali accentate, voci del codice Q, registrazione di collegamenti da me eseguiti, PDF, spelling saltuario per non perdere l'ordine dei gruppi, dimostrazione video circa l'uso del tasto verticale.

Una infinità di consigli pratici ed esercizi specifici che si riferiscono a tutto il programma sin qui descritto.

Preciso che tutto ciò che si ascolta, è stato da me battuto con il tasto verticale, primo CD, e tasto orizzontale il secondo.

Il PC è stato usato solo per la registrazione. Nulla, ripeto, nulla è stato lasciato al caso ed ha una continuità logica. Non esistono indovinelli di nessun genere. Si apprende in modo unico ed è alla portata di tutti.

Ciò è frutto della mia esperienza di Marconista dell'Aeronautica Militare  (dal 1953 al 1991) e di radioamatore dal 1974. Aggiungo, che durante e dopo l'uso del corso, io sono sempre disponibile per ogni consiglio, via fono o internet.

Il contenuto dei due CD MP3  è di oltre 1174 MB.

Per quanto sopra, io chiedo 10 euro, via posta prioritaria. Io spedisco immediatamente con stessa modalità.

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

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"UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

TIENI  IN FORMA LA TUA MENTE IMPARANDO, MANTENENDO, RAFFORZANDO IL CW, DIVERTENDOTI! Il pc ti  somministra il CW. Tu batti subito la traduzione. Se esatta il pc ti somministra un altro esercizio. Se la traduzione e' errata, ti risomministra il medesimo sino a quando rispondi in modo corretto. Solo allora prosegue. Non occorrono listati di controllo, al contrario di tutti ma proprio tutti gli altri corsi in circolazione, anche i più recenti, siano essi in cassette o in cd per impianti musicali. E' il computer che fa tutto. Tu devi solo ascoltare e battere la risposta sulla tastiera, sino a quando ti accorgerai che... il miracolo si compie: stai imparando a tradurre il CW!  Tutto questo alla velocità a scelta di 25/40/60/80/100/120 battute, con una progressione selezionabile da 1 a 42 caratteri di lettere, numeri e segni di punteggiatura. Alla fine, se ti interessa,  il computer ti dirà quanti esercizi hai fatto, quanti corretti, quanti sbagliati, la percentuale di errori, oltre naturalmente ad elencarti quest'ultimi.   E tanto altro per imparare a ricevere e trasmettere in CW con lo stesso sistema di apprendimento: il Codice Q, le abbreviazioni telegrafiche, etc.  185 MB di materiale interattivo per il CW. Su cd a 15 euro, spese di spedizione comprese.

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS -  ugolangella@virgilio.it  - Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI (To) - Tel. 011 95 86 167

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DA MATTEO IZ6FKN

 

VENDO LINEARE  VALVOLARE HF SOMMERKAMP SLV 2000 1Kw PEP UN MESE DI VITA PARI AL NUOVO

PREZZO 1200 Euro INTRATTABILI + SPESE SPEDIZ

MATTEO IZ6FKN 3337862661

 

Da: IW2HBE [iw2hbe@libero.it]

 

Vendo causa mancanza segnale al mio QTH parabola ed illuminatore modificato per ATV a 1240 Mhz. nuovissimi ed usati solo per prove ed eventualmente piccolo rotore per impianti tv, il tutto a € 130.Solo se interessati, potete rispondere via E-mail a:    iw2hbe@libero.it  ( mio QTH 02 Milano )

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21.

 INFORMAZIONI

 

 

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