Radiogiornale 131   

                                                                                                       12 aprile 2005  

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Da Alberto Devitofrancesco IK0ZCW

 

Ricordiamo Giovanni Paolo II

con i Radioamatori

in occasione del Giubileo

del Volontariato della  Protezione Civile

 

Nelle foto il momento indimenticabile della consegna dell'omaggio a Sua Santita' Papa Giovanni Paolo II da parte di I0YCB Bruno Ceccarelli e Signora, del modello di un’antenna ricetrasmittente a telaio, nel corso del giorno del Giubileo del volontariato della Protezione Civile e dei Radioamatori, in Vaticano P.zza S.Pietro 30 Dicembre 2000

 

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Sommario:

  1 - Il Radiogiornale intervista senza rete I4AWX Luigi Belvederi;

  2 - A.R.I. fiumi d’inchiostro: Continua la telenovela;

  3 - Come non si diventa Radioamatore; 

  4 - Radiogiornale: il Re Sole ci ha declassati!;

  5 - I0SNY Nicola Sanna DX PEDITION in Mongolia JT;

  6 - Radio Rai;

  7 - Ieri, oggi, domani dell’elettronica a Forlì;

  8 - Elettronica EXPO Day a Trento;

  9 - I grandi dell’elettricità;

10 - Propagazione troposferica;

11 - Ponti per tutti i gusti;

12 - Silent key I2BBH;

13 - Mercatino radioamatoriale;

14 - Informazioni.

 

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ESCLUSIVA

Il Radiogiornale

INTERVISTA

SENZA RETE

 

I4AWX, LUIGI BELVEDERI

 

In Maggio, come ormai tutti sanno, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo Nazionale dell'ARI che guiderà l’Associazione per il prossimo triennio.

 

Ogni volta, da sempre, questo appuntamento coincide con grandi aspettative di rinnovamento: tanto più ora, nell'attuale momento di cambiamento e di gravissima difficoltà che l’ARI sta vivendo.

 

Sono lontani gli anni 70 nei quali l'elenco degli aspiranti soci occupavano pagine dell’ Organo Ufficiale, Radio Rivista, e si pensava al radiantismo come fenomeno di massa in continua espansione: complici forse le nuove tecnologie, facilmente disponibili a tutti, ed il generale mutare dei tempi, il vento è cambiato.

 

Il numero degli iscritti si è assottigliato e l'ARI si è mostrata del tutto impreparata non solo a perseguire nuove strategie per fronteggiare le difficoltà, ma la Presidenza Ortona -che quest'anno compie il ventunesimo anno di governo ininterrrotto- si è rivelata del tutto incapace a comprendere quanto stava accadendo, e ad elaborare una visione realistica su cui modellare il futuro dell'Associazione.

 

Ventuno anni di Presidenza  ininterrotta con il potere decisionale dell'Associazione più o meno nelle mani sempre delle stesse persone sono una evidente anomalia -una anomalia che si commenta da sola-  che negli ultimi anni ha provocato un crescendo assordante di polemiche e di richieste di cambiamento.

 

Purtroppo i tentativi di rinnovamento, portati avanti nelle passate tornate elettorali da singoli soci che si sono candidati al Consiglio Direttivo non hanno prodotto i risultati sperati, ed anzi a seguito di multiple dimissioni, il Consiglio Direttivo dell'ARI (composto sempre dalle stesse persone, che ora per giunta si candidano ancora per l’ennesima volta) si è ora azzerato, restando quindi in condizione di totale paralisi operativa.

 

In questa situazione di estrema difficoltà, mai verificatasi prima d’ora, in molti guardano al movimento che si è creato intorno a i4AWX, Luigi Belvederi, come l’unica possibilità di rinascita sociale.

 

In effetti, quello che ora pare essere la differenza -rispetto ai passati tentativi di rinnovamento- è che la attuale squadra dei candidati che fa capo alla lista i4AWX non rappresenta, come sempre in passato, soltanto sé stessa, ma rappresenta l'immagine speculare di un backstage organizzato di persone (iscritti all’ARI) che, non desiderando il ruolo "politico", hanno scelto quello operativo, e cioè il ruolo del "fare concretamente" per realizzare gli obiettivi di cambiamento del programma.

 

Persone quindi che, nel concreto, ci promettono quel cambiamento che tutti i radioamatori italiani vogliono da tempo: dalle cose più ovvie (una migliore Radio Rivista, un servizio QSL migliore e meno costoso) a quelle tanto sognate da sembrare irraggiungibili, ma che invece potrebbero essere più vicine di quanto non sembri: nuove bande di frequenza, esami per la licenza affidati all'ARI e non più al Ministero (come avviene nel resto del mondo), una migliore e diversa considerazione per la nostra attività da parte delle comunità e delle Pubbliche Amministrazioni con le quali dobbiamo convivere e confrontarci.

 

Per tutto questo, è sembrato opportuno al RADIOGIORNALE –che da sempre cerca di essere una voce indipendente nel panorama radiantistico italiano- intervistare chi, in prima persona, si è presentato come artefice di questo cambiamento, e cioè Luigi Belvederi, i4AWX.

 

Luigi, pur svolgendo nella vita la professione dell’avvocato, è un appassionatissimo radioamatore da oltre 40 anni e, raggiunto telefonicamente, ha risposto volentieri alle nostre domande, anche quelle più “spinose”.

 

 

DOMANDA: Sei iscritto all’ARI da oltre 40 anni, ma soltanto negli ultimi anni ti sei occupato di politica associativa, perché?

 

Risposta:

 

Essere radioamatore vuol dire fare il radioamatore.

 

E fare il radioamatore, come sempre ho detto, non è semplicemente un hobby, ma un modo di essere, di vivere e di pensare.

 

Difficilmente negli ultimi 40 anni è passata una giornata (penso ai giorni più difficili e lunghi, come tutti spesso abbiamo, per problemi lavorativi o personali) che io non abbia trovato almeno un istante per pensare alla radio: se non potevo far altro, almeno ho trovato un istante per sfogliare una rivista prima di dormire, o per pensare a quel circuito che da anni giaceva nel cassetto e che non ho mai ancora avuto la possibilità di terminare…..

 

Dopo 40 anni passati tra l’odore della pasta salda e le emozioni del DX mi sono accorto tuttavia che questo mondo -che ho sempre tanto amato, e che per me è sempre stato, e continua ad essere, una seconda, grande famiglia- rischiava di scomparire, a causa di persone che, diversamente da me, ne avevano fatto, a livello associativo, una sorta di secondo lavoro o di professione, più o meno ben remunerata.

 

Come tutti, ho sempre diffidato dei “politici di carriera” e così mi sono detto che, almeno nella nostra Associazione, questo non doveva accadere.

 

 

Mi sono confrontato con gli amici più cari e mi sono detto che era ora di agire, e se necessario anche di giocarsi la faccia in prima persona, altrimenti “qualcosa” –quel “qualcosa” che per noi ha sempre voluto dire passione, emozione e sentimento, in una parola “ham spirit”- sarebbe presto finito, insieme al tracollo finale della nostra Associazione, cosa cui purtroppo stiamo assistendo in questi giorni con le dimissioni di tutti i consiglieri.

 

Oltretutto, disponendo di maggiori possibilità di poter far qualcosa, per la professione ed il lavoro che svolgo, e dei contatti che per questo motivo ho coltivato nell’ambito della società e delle istituzioni, ho ritenuto fosse mio dovere darmi da fare e mettermi in gioco prima degli altri.

 

Così è iniziata l’avventura, percorrendo in fretta i gradini dell’Associazione nella quale sono stato iscritto da oltre 40 anni: prima Presidente di Sezione, attualmente del Comitato Regionale Emilia Romagna, un domani, forse, se i radioamatori italiani lo vorranno, Presidente Nazionale.

 

Il tutto però in un’ottica molto semplice, chiara e con una forte promessa di fondo: rendere un servizio e tornare, il più presto possibile, a fare il radioamatore.

 

 

DOMANDA: Così hai deciso di formare una lista elettorale.

Chi sono i componenti delle tua lista? Sono tuoi amici? Come li hai trovati?

 

Risposta:

 

A differenza di quello che è sempre accaduto (e sta ancora purtroppo accadendo), per cui le “cordate” vengono costruite attorno a gruppi di amicizia o di potere personale, io ho pensato di comportarmi in modo del tutto diverso e di seguire la strada maestra: creare un programma per un’ARI veramente nuova e cercare -su questo programma- consensi ed adesioni lungo il cammino.

Come prima cosa, ho scritto a tutti, in tutt’Italia, appellandomi alle persone sincere ed in buona fede, esponendo quali fossero le mie idee, e chiedendo contributi per migliorarle.

Poi, su queste idee, ho chiesto a tutti –senza preconcetti di “amicizie” o altro-  chi fosse disponibile ad unirsi a me per “giocarsi la faccia” e portare avanti le cose nelle quali credevamo.

Così si è formata la squadra: dalla condivisione delle stesse idee ed obiettivi ci siamo uniti ed abbiamo formato un gruppo; da questo gruppo è anche nata una solida amicizia personale tra di noi, e questo, lasciatemelo dire, sarà per sempre un obiettivo raggiunto, a dispetto di tutte le vicende elettorali che ci stanno aspettando.

Noi infatti abbiamo un ideale che ci unisce, e che è quello di far rinascere l’ARI per il beneficio di tutti i radioamatori italiani, e poi, come ho già detto, tornare subito a fare i radioamatori.

Per il resto, come tutti possono leggere sul nostro sito WWW.LISTAi4AWX.ORG, i componenti della lista sono tutte persone di alto profilo ed esperienza professionale le quali potranno in concreto perseguire gli obiettivi che ci siamo prefissi.

Purtroppo  -per chi la pensa diversamente- per condurre una Associazione serve questo e non una bella collezione di diplomi o QSL nel cassetto (che pure molti di noi pure hanno).

 

DOMANDA. Veniamo allora ai tuoi programmi. Quali sono i tuoi programmi

 

Risposta:

 

I programmi dettagliati possono essere consultati sul nostro sito WWW.LISTAi4AWX.ORG

 

In sintesi, comunque, si tratta di una rivoluzione copernicana che parte dall’osservazione che in 60 anni di ARI non c’è mai stato un flusso di informazioni dalla periferia al centro né tanto meno dal centro alla periferia: le Sezioni hanno sempre vissuto di iniziative e di luce propria, e l “ARI di Milano” è sempre stata vista come quella che “succhiava” le quote sociale dando poco o nulla in cambio, nonché la grande e cronica assente in qualsiasi attività propositiva o di raccordo tra le sezioni territoriali.

 

Il nostro programma prevede da un lato pochi e semplici obiettivi sicuramente ottenibili (stabilizzazione delle quote, gestione amministrativa trasparente, miglioramento di Radio Rivista e del servizio QSL) e dall’altro obiettivi che appunto corrispondono ad un vero e proprio rovesciamento della piramide: non più un Consiglio Direttivo che si azzuffa, succhia quote e non sa cosa fare, ma una trasformazione verso un esempio di democrazia diretta con tutti i radioamatori italiani che partecipano (attraverso il meccanismo delle Consensus Conference) alla formazione ed identificazione degli obiettivi che poi verranno portati avanti –di anno in anno- dal Consiglio.   

 

 

DOMANDA: Adesso una domanda “cattiva” : parlami dell’ARI e del CISAR

 

Risposta:

 

Io credo nel primato della ragione, del confronto pacato, della discussione, e quindi nella vittoria delle idee migliori.

 

Io credo nell’umiltà delle proprie ragioni, che possono essere sottolineate anche con forza, ma mai imposte e sicuramente mai urlate.

 

Per questo non credo negli steccati e nemmeno nelle proibizioni.

 

La vera vittoria sta nel convincimento, ed il convincimento non può che nascere dalla dimostrazione dell’essere migliori e dell’essere capaci di guardare più lontano.

 

Il CISAR è nato dal malessere dell’ARI, e sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono: si tratta, anche qui, di lavorare su cose ed obiettivi comuni e (siccome fortunatamente non parliamo di ideologie) arrivare –come insegnavano gli antichi filosofi- alla sintesi, che è quanto si ottiene partendo dalla tesi e dall’antitesi dell’una e dell’altra parte.

 

Saranno poi i radioamatori a decretare il successo dell’una o dell’altra associazione, e per quanto mi riguarda, non ho il minino dubbio che la nuova ARI, come io la vedo ormai a portata di mano, sarà il punto di riferimento sicuro di tutti i radioamatori italiani.

 

 

DOMANDA: Ancora una domanda “difficile”: dimmi cosa ne pensi di Radio Rivista e del Radiogiornale

 

Risposta.

 

Radio Rivista, specialmente se paragonata ad altri organi ufficiali di altre associazioni, non è male: seppur con rovinosi inciampi ha saputo mantenere negli anni un livello tutto sommato abbastanza accettabile.

 

Essa purtroppo ha invece sofferto –in modo assai visibile- dell’impostazione monocorde –direi quasi caratteriale- dell’unica persona che la scrive e la conduce, e cioè Mario, i2MQP, persona di indubbia valenza la quale però deve capire che una Associazione non è una “one man band” ma il compendio ed il confronto di persone e idee diverse.

 

La nuova Radio Rivista sarà sicuramente migliore nel senso che verranno ampliati i contenuti tecnici, sia per i novizi, che per i tecnici più evoluti, e per questo ci siamo già assicurati collaboratori di primissimo piano, persone entusiaste, brillanti ed altamente preparate, che non vedono “l’ora di partire” con i nuovi numeri.

 

Saranno iniziate nuove rubriche, ad esempio per quanto riguarda i satelliti e le nuove tecnologie, con “mini corsi” che consentiranno a tutti, partendo da zero, di avvicinarsi allo stato dell’arte.

 

Saranno viceversa abolite le noiose tiritere dei vari Don DX e dei vari microfoni di legno, insieme a tutte le polemiche, spesso offensive e di carattere personale.

 

Il Radiogiornale, da parte sua, è sempre stata l’unica voce libera nel mondo del radiantismo italiano, e tale dovrà rimanere anche in futuro: bene ha fatto il Radiogiornale a dar voce, in tutti questi anni, all’anima critica dei radiantismo italiano,  dicendo all’attuale dirigenza quel che si meritava.

 

Così dovrà far anche in futuro, quando il Consiglio sarà cambiato.

 

Aspetto quindi con piacere le Vostre critiche costruttive per quello che farò e per quello che sarà l’ARI un domani, quando mi auguro, sarà il mio gruppo a dirigerla.

 

Guai se la mia Presidenza, un domani, non dovesse avere un’opposizione ed un’anima critica: sono sicuro che il Radiogiornale continuerà ad essere tutto questo anche nei miei confronti.

 

 

DOMANDA: Per finire, la domanda di prammatica: pensi di vincere?

 

Risposta:

 

Sono assolutamente certo che vinceremo.

 

Quello che temo sono soltanto l’indifferenza ed il voto non trasparente, cosa che, più di ogni altra, mi preoccupa fortemente.

 

A vincere non saremo noi, ma tutti i radioamatori italiani, che da troppo tempo si meritano il cambiamento che richiedono.

 

A vincere saranno anche coloro che mi hanno sempre sinora strenuamente contestato, non volendo credere alla mia buona fede ed al mio sforzo disinteressato: ben presto invece si accorgeranno che la vittoria sarà unicamente quella del radiantismo vero, dell’ottimismo per il futuro, della trasparenza e della buona amministrazione.

 

Soprattutto a loro mi rivolgo, in questo momento di incertezza e di crisi di tutti i riferimenti: li attendo a braccia aperte, appena avremo vinto, per costruire insieme una nuova ARI attorno agli ideali dell’ ham spirit nei quali tutti ci riconosciamo.

 

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L’ucellino del mio davanzale ha chiesto lo straordinario in bricioline dato l’enorme lavoro che ha nel portarmi di continuo nuovi documenti “illuminanti”!

A.R.I. fiumi d’inchiostro

Continua la telenovela

IV3TDM risponde a I2MQP

“Ma quale linciaggio morale ???”

 

Qualche giorno addietro, ho fatto una visita al siterello gestito da I2MQP < www.laveraari.it > ed ho così avuto modo di leggere un suo pezzo con il quale tenta disperatamente di produrre giustificazioni al proprio operato, limitandosi a toccare però solo in un paio di cosette delle tante che gli ho ricordato, perché evidentemente per le altre non ci sono scusanti.

Sono di conseguenza costretto a ritornare sull’argomento per dimostrare, se ancora fosse necessario, quali metodi egli tenti di attuare per avere sempre e comunque ragione, ed al proposito mi viene spontanea una domanda: è mai successo che I2MQP e perché no anche I1BYH, almeno per una volta nella loro vita avessero torto ??? A mia memoria no !!!

Ma veniamo a Mario Ambrosi.

Inizio dal titolo dato al tuo infelice scritto “Tentativi di linciaggio morale”.

Ma scusa Mario, di quale linciaggio morale parli ??? Mi è difficile accettarlo perché di morale proprio non ne vedo ed inoltre, mi sono semplicemente limitato a portare a conoscenza di tutti dei fatti ben precisi.

Copertina di Radio Rivista. Verissimo che la copertina che ti è stata inviata, ed alla quale ti riferisci, non era adatta alla stampa perché presentava una riga di piegatura, ed in questo mi sono trovato perfettamente con te d’accordo.

Ma è però altrettanto vero che in seguito ci sono state tre nuove proposte con relativo invio di materiale, sia da parte nostra (Sezione), che direttamente da parte dell’Ente Fiera, tutte puntualmente andate a vuoto, adducendo i motivi più svariati, tra cui quello della scarsa risoluzione delle fotografie, cosa assolutamente non vera in quanto noi (tramite Piero, IV3EHH) le abbiamo fatte verificare ad uno stampatore locale ottenendo come risposta che non esiste problema e che potevano essere stampate con ottimo risultato.

Perciò, ammetti finalmente che non ti andava di stampare quella copertina, chissà per quale motivo, forse perché avevi fatto promesse ad altri ai quali tenevi di più.

Ora veniamo alle bugie che riguardano l’HST e la IARU.

Vedi caro Mario, sono costretto ancora una volta a dare ragione ad Ortona il quale così ha scritto : “…non avendo Mario una memoria di ferro, come è prescritto per ogni bugiardo che si rispetti,…”.

Stavolta però, la poca memoria ti ha giocato un brutto scherzetto, in quanto:

1) Il contributo che l’A.R.I. ci ha riconosciuto con il bonifico che tu hai pubblicato come documento “mezzo vero” era quello pattuito per le spese relative alle medaglie ed ai vari premi da noi acquistati. Questo contributo, va ben precisato, avevamo stabilito insieme doveva essere erogato dall’A.R.I. (leggi bene A.R.I. e non IARU) a titolo di parziale sostegno alle spese relative alle medaglie ed ai vari premi e di cui ti accenno nella mia lettera da te pubblicata. Ti basta o vuoi la testimonianza di mezza Sezione visto che sei sempre e soltanto tu l’unico ad avere ragione e l’unico a ricordare le cose giuste ???

2) Hai ammesso che la IARU ha erogato il contributo addirittura nel maggio del 1999, cioè poco dopo la fine dell’HST, cosa che avevi sempre taciuto in precedenza lasciandoci credere che fossero loro i colpevoli di non mantenere le promesse e per questo hai anche apostrofato la Rossella Spadini in modo poco edificante. A conferma di questo, e visto che sei bravo a cercare i vecchi documenti per salvaguardarti da tamponamenti…., vai a cercare le mie lettere con le quali ti prego di interessarti presso la IARU per il famoso contributo. Mario, una è datata 25 Agosto 2000 via posta ordinaria, un’altra è datata 13 Ottobre 2000 via Email alla quale mi hai risposto confermando di non aver mai ricevuto alcun contributo dalla IARU, e l’ultima, con allegato anche il messaggio di HA3NU, è datata 24 Ottobre 2000. Ora spiegami come sia possibile questa corrispondenza in data 2000, se la IARU aveva già pagato nel 1999. Non lo sai ??? Allora te lo spiego io.

3) Tu hai voluto fare una furbata, lasciandoci credere che il contributo bonificatoci fosse stato erogato dall’A.R.I., mentre invece si trattava del contributo della IARU. Hai così fatto bella figura con i soldi degli altri e nel contempo hai messo in cattiva luce la IARU, ma soprattutto la Rossella Spadini che di certo non ti era simpatica visto l’appellativo affibiatole.

Conclusione: oggi l’A.R.I. deve alla Sezione di Pordenone l’intera somma che ha ricevuto dalla IARU, con tanto di interessi, sempre che questi soldi ci siano ancora.

Vedi come le bugie hanno le gambe corte, magari qualche anno, ma poi………….

Ed ora tocchiamo l’argomento che tanto hai voluto enfatizzare, il tempo trascorso e la stima, la fiducia che ti avevo esternato, pubblicando giustamente la mia lettera.

Forse non sai caro Mario, che la stima e la fiducia, sono una conquista quotidiana non un oggetto che si compra al supermercato e che una volta pagato se ne diviene proprietari per tutta la vita.

Lo confermo, tu hai avuto tutta la mia stima e la mia fiducia, ed in più occasioni l’ho detto e ribadito, anche pubblicamente. Più volte ti ho ringraziato dell’aiuto ricevuto. Tu hai certamente dei meriti, ed anche questi più volte credo di averteli riconosciuti. E’ un dolore per me constatare che hai fatto tanto per perdere stima e fiducia e per cominciare a meritarti disprezzo per le bugie e le cattiverie che sempre più metti in atto, nonostante tu ti renda benissimo conto, intelligente come sei, del male che stai facendo all’Associazione ed ai Radioamatori tutti.

Non credere che per qualche “strange messaggio” di solidarietà che ricevi da parte di qualche “strange personaggio” tu possa riconquistare la stima e la fiducia delle persone, ci vuole altro, anche se la porta per questo rimane sempre aperta.

A proposito di bugie, mi risulta che sei stato invitato a partecipare alla Fiera di Pordenone con il desk DXCC, ma hai detto di non poter essere presente perché impegnato in un convegno IARU da qualche parte nella ex Yugoslavia. Non mi pare che il meeting dello Strange Radio eccc. sia in ex Yugoslavia. Ma forse hai solo dovuto cambiare programma perché in ambito IARU non ti cercano, visto come sono andate le votazioni a San Marino.

Il tempo trascorso dici, durante il quale nulla ho mai detto….., ma veramente io moltissime volte ho avanzato richieste di vario genere, come risposta però, ho sempre avuto solo mezze risposte se non addirittura il silenzio ed allora, per non rompere troppo le scatole, il più delle volte ho lasciato perdere e mi sono arrangiato, ma quando poi tu hai cominciato a pretendere di prevaricarmi bellamente, allora ho detto basta e se ben ti ricordi, durante una delle tue ultime telefonate nella quale si parlava del “boicottaggio” al Diamo Voce alle Sezioni, ti ho anche detto “Mario, stai attento perché se mi cerchi, mi trovi!!!”.

Te lo ricordi questo ? Eccomi qui, mi hai trovato !

Concludo prendendo atto della tua frase finale nella quale parli di tradimento e metti sull’avviso i “miei nuovi amici”.

Bene, se questo è tradimento, se riferire delle malefatte, delle prepotenze, dei giochi di potere, dei ricatti, delle offese, delle incapacità, dei soprusi, della maleducazione, allora è certo che io tradirò ancora.

Ma se invece questi motivi non ci saranno, se vedrò l’onestà e l’impegno di voler fare cose giuste, se vedrò trasparenza nell’operato di chi si prenderà l’onere della conduzione dell’Associazione, anche se non tutto andrà proprio per il verso giusto, allora sarò semplicemente un alleato che darà tutto quello che gli sarà possibile per la causa di noi Radioamatori, come sempre ho fatto nel passato.

Tu invece, fai un’analisi di quante migliaia di Radioamatori hai tradito, in un modo o nell’altro nel corso di tutti questi anni ed anche di quanti hai tradito nello stesso ambito del C.D.N. (un nome a caso, Federico La Pesa).

Concludo caro Mario, dicendoti semplicemente che per te ormai è finita, sei fuori e me ne dispiace molto perché avrei voluto andasse in modo diverso, ma ognuno raccoglie ciò che semina.

Una sola raccomandazione: per favore cerca di fare pochi danni in questi ultimi mesi che ti rimangono. Fai almeno in modo che chi ti succederà possa trovare una situazione che permetta di lavorare fin da subito.

Aiuteresti finalmente i Radioamatori ad avere la loro Associazione.

Siccome ritengo queste diatribe poco interessanti per i lettori, non intendo più occupare pagine a tale scopo e nemmeno perdere tempo a rispondere a te che non hai orecchi per intendere e che hai comunque sempre ragione e sei sempre l’unico che dice il vero, quindi fai come vuoi.

Se mi rispondi troverai solo il silenzio, un silenzio però che parla da solo.

Un saluto da IV3TDM - Daniele

 

 

e Pietro Marino scrive a Ortona, Ambrosi,

al Presidente del Collegio Sindacale

e ai Comitati regionali.

 

                     P I E T R O    M A R I N O

Viale Principe Umberto 10   90149 Palermo   Tel. 091-6842118

 

 

Sig. Alessio Ortona – Sig. Mario Ambrosi

Raccomandata A.R. e a ½ E-mail

 

e p.c. Presidente del Collegio Sindacale A.R.I.

Comitati Regionali

a ½  E-mail

 

Oggetto: Editoriale

 

 

Palermo 30 marzo 2005

 

 

Presidente,

durante il periodo in cui ho fatto parte del Consiglio Direttivo non mai lasciato trapelare alcunché, al di fuori del Consiglio stesso. Tu, al contrario, hai reso pubbliche le mie dimissioni indirizzate esclusivamente al Consiglio Direttivo ed al Collegio Sindacale e le hai gestite in maniera differente rispetto alle altre di ben sei Consiglieri, poiché le hai abbinate con una lettera abbastanza polemica e irriguardosa  nei miei confronti. Io non avevo alcun  motivo di divulgare a chicchessia le ragioni di queste dimissioni che sarebbero rimaste agli atti, come del resto quelle degli altri colleghi. Tu, al contrario, determinato a screditarmi ti permetti perfino di farlo con un editoriale. 

Ti avevo preannunciato precedentemente che, per difendere la mia onorabilità, sarei stato costretto a rendere palese ai Comitati Regionali la documentazione che tu hai inviata ai Consiglieri per richiederne un parere. Infatti, il linciaggio morale a cui sono stato sottoposto con l’Editoriale che tu hai deciso di pubblicare sul nostro Organo Ufficiale, e le telefonate non proprio amichevoli ricevute da un paio di colleghi, evidentemente fuorviati dal testo che è stato divulgato a macchia d’olio tra i radioamatori italiani, mi costringono mio malgrado “PER PROTEGGERE IL MIO BUON NOME”, ad inviare ai Comitati Regionali la documentazione, di cui al primo capoverso, tale e quale come l’ho ricevuta, in maniera tale  che essi e non solo te, possano giudicare serenamente il mio operato.

Nel caso in cui si voglia persistere alla pubblicazione su RR l’editoriale di cui in oggetto, ti comunico che sarò altresì costretto a farne invio telematico anche alle Sezioni ARI italiane.

Tanto per tua opportuna conoscenza.

                                                                                                                                 Pietro Marino

 

Ecco quanto inviato da MARINO a TUTTE le Sezioni italiane.....

Riporto solo le seguenti parole tratte pari-pari dalla "Risposta di Ambrosi":

 

"Interpella gli altri tre, siamo pochi oramai, e se saranno d’accordo con te, pur esprimendo la mia perplessità a continuare nella stessa rovinosa maniera in cui la faccenda è stata portata avanti fino ad ora, mi adeguerò."

 

E queste sono le persone che si candidano ancora ?

 

 

intanto…

Pietro Marino scrive a Alessio Ortona

 

DOCUMENTAZIONE

 

Cari Colleghi, desidero farvi conoscere il testo di una E-mail che ho inviato precedentemente ad Ortona ed Ambrosi  prima d'inoltrarvi la presente documentazione

Alessio,
ho saputo che con il "placet" del Direttore del nostro Organo Ufficiale, uscirà un editoriale con il quale nel distortecere volutamente il mio pensiero, espresso nelle mie missive, si danneggia altresì la mia reputazione di Socio, di ex Consigliere e Vice Presidente della nostra Associazione, alla quale ho dedicato quasi 55 anni della mia vita, con spirito di sacrificio.  Purtroppo vi comportate, come del resto avete sempre fatto, come gli unici padroni dell'ARI.
Proprio per suffragare la tua tesi, ti sei però dimenticato di allegare al tuo editoriale la documentazione che, liberamente e senza alcun divieto di divulgazione,  hai inviato a Sabbadini, Alberti ed a me. Onde ovviare a questa tua dimenticanza, ritengo che tu ed Amrosi (che mi legge in copia) non abbiate alcuna difficoltà acciocché rimedi io stesso provvedendo personalmente all'inoltro ai Comitati Regionali ed alle Sezioni. Gli incartamenti riguardano problemi associativi che tu ed Ambrosi desideravate che si risolvessero al più presto e non vedo il perchè le Sezioni ed in particolare i Comitati Regionali ( e perchè no, anche i Sindaci) non ne devono essere informati e dare anche loro il proprio illuminato parere."

                                                                                                        Pietro Marino

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e ancora Pietro Marino scrive al CDN

Cari colleghi, vi allego documentazione che Ortona ha inviato ai tre Consiglieri rimasti dopo che Ambrosi non si è voluto prendere la responsabilità di decidere con il Presidente.

Sotto, potrete notare che Ortona inizia ..... "Cari colleghi, come ricorderete, in Sede di Consiglio  abbiamo affrontato il discorso relativo al rapporto con la Signora Silvana Lasagna"

In verità ciò che dice Ortona è ambiguo poichè ciò che si è affrontato in Consiglio non è stato il rapporto contrattuale con la Signora Lasagna, bensì il  mancato rapporto o addestramento della stessa con la nuova assunta.
Desidero che vi soffermiate altresì ai compiti attribuiti nel contratto alla Signora Silvana Lasagna, compiti ed attribuzioni che statutariamente vengono sottratti al Consiglio Direttivo ed ai Comitati Regionali.

Cordiali 73, Pietro Marino - IT9ZGY


ma intanto Alessio Ortona

scrive ad alcuni membri del CDN

X-Symantec-ProtezioneTimeout: 0
From: "Alessio Ortona" <aleorton@tin.it>
To: <it9zgy@ari.it>,
        <i2sg@ari.it>,
        "Mario Ambrosi I2MQP" <i2mqp@ari.it>,
        <i1anp@ari.it>
Subject: RICHIESTA OPINIONI 
Date: Sun, 6 Mar 2005 11:21:01 +0100
X-Mailer: Microsoft Outlook Express 5.50.4133.2400

Carissimi Colleghi,
come ricorderete, in sede di Consiglio abbiamo già affrontato il discorso relativo al rapporto con la Signora Silavana Lasagna.
La questione non è ancora stata risolta e vi è stato tra me e Mario uno scambio di telefonate e di messaggi relativi all'argomento, ma non siamo ancora pervenuti ad una soluzione.
Desidero pertanto informarvi, inviandovi copia dei messaggi, per chiedere il vostro illuminato parere.
Grazie per l'attenzione.
Alessio  I1 BYH
 
allegati : 1 Messaggio mio per Ambrosi
             2 Bozza di contratto a progetto
             3 Risposta di Ambrosi
             4 Messaggio mio di spiegazione e commenti

 

 

 

Ortona scrive ad Ambrosi

 

 

         Messaggio per Ambrosi

Ho parlato telefonicamente con il dott. Brigante al quale ho prospettato la nostra esigenza di inserire nel contratto a progetto l'impegno all'istruzione della persona che dovrà sostituire Silvana.

 

  Comunque sono riuscito a convincerlo ad inserire qualcosa in tal senso e Brigante, come potrai rilevare,  ha fatto una succinta aggiunta alla fine del punto 1.

  Invio nuovamente in allegato il nuovo testo.

  Comunque se vuoi sentirlo anche tu puoi chiamarlo telefonicamente.

 

    Per quanto concerne il messaggio che mi hai inviato con le tue osservazioni, eccoti il mio pensiero:

1) Posso convenire con te che la durata indicata in 18 mesi può essere eccessiva, ma 6 mesi è scarsa, mentre 12 mesi potrebbe essere più adeguata e non mi pare che sia il caso di preoccuparsi così decidendo andremmo a sottoscrivere un impegno oltre il nostro mandato, scrupolo che non è sorto quando abbiamo assunto il magazziniere  o quando abbiamo stipulato il contratto annuale con la tipografia.

   Allora con questo criterio abbiamo sbagliato quando abbiamo sottoscritto il contratto di locazione che andrà a scadere allorquando sicuramente noi non potremo più esserci.

   Vi è poi da dire che, stabilendo la durata del contratto in sei mesi e ponendo le condizioni di cui al punto 2, credo che l'interessata ci direbbe buongiorno e arrivederci.

2) questo argomento lo abbiamo già discusso telefonicamente ed io non lo condivido.

Tuttavia non sono assolutista e posso anche essere in errore, ma io non mi sento di fare una proposta di tal genere, ma chiaramente non mi oppongo se tu ritieni di poterla fare.

 

Alessio  I1 BYH

 

 Ha sollevato obiezioni in quanto la natura del contratto prevede una attività progettuale autonoma e, nel caso che si inserisca chiaramente una funzione didattica, qualsiasi funzionario dell'Ispettorato del Lavoro contesterebbe rilevando che il rapporto soggetto-azienda non può intendersi di tipo contrattuale, ma subordinato, instaurato allo scopo di evadere contributi.

 

 

Ambrosi scrive ad Ortona

 

Caro Alessio

 

Faccio seguito a quanto mi hai mandato a proposito del contratto di Silvana.

 

5 mar. 05

 

Il discorso con la Silvana è viziato dal periodo di 18 mesi trascorsi durante i quali quello che doveva essere fatto non è stato fatto. Se non ci fosse questa pregiudiziale, non sarebbe un problema grosso andare avanti nel modo che tu proponi. E sono convinto che tutti sarebbero d’accordo.

 

Essendoci questa pregiudiziale sono contrario ad una soluzione di questo tipo, ma lo statuto prevede che queste decisioni non siano prese dal Presidente o dal Segretario, che poi dovrebbe essere la persona che si occupa della Segreteria, ma in pratica da noi da tempo non lo è più, o da chi fa le loro veci, ma sia una decisione del Consiglio Direttivo.

 

Interpella gli altri tre, siamo pochi oramai, e se saranno d’accordo con te, pur esprimendo la mia perplessità a continuare nella stessa rovinosa maniera in cui la faccenda è stata portata avanti fino ad ora, mi adeguerò.

 

Se poi il lavoro di istruzione alla Nicoletta, dovesse cominciare solo da luglio e non prima, io ne sarei felice, per i motivi che puoi bene capire.

 

Per quanto riguarda chi deve fare queste proposte, non mi sembra appropriato che, quando le proposte sono belle, tutti siano disposti a farle, quando sono problematiche, vengano passate a me.

 

Penso che la proposta, di un tipo o dell’altro che sia, debba essere fatta dalla stessa funzione che la ha fatta in precedenza.

 

Mario, I2MQP

 

Non mi sembra appropriato parlare del contratto di assunzione del magazziniere o del contratto di affitto o quello con la tipografia. Ogni contratto ha delle sue peculiarità e regole, che non è nostra facoltà modificare. E noi dobbiamo fare quello che riteniamo essere la cosa più conveniente per l’Associazione. In ogni caso il contratto di locazione è stato approvato dal C.D., e stesso discorso vale per il contratto con la tipografia. Per quello del magazziniere, essendo dell’Ediradio, ne abbiamo parlato in C.D, e data una approvazione generica, come facciamo sempre quando si tratta di Ediradio.

 

 

Nicola Sanna scrive al CDN

 

ASSUNZIONE NUOVE IMPIEGATE

 

Il Segretario Generale è stato incaricato dal Consiglio Direttivo Nazionale di “ricercare” una persona idonea (Vedi delibera), con determinate caratteristiche culturali e di esperienza, affinchè potesse sostituire l’attuale impiegata Sig.Silvana Lasagna che fra qualche tempo sarebbe, forse, andata in pensione.

            La persona che doveva essere ricercata doveva possibilmente essere un uomo poiché dava più continuita e doveva affiancare l’attuale impiegata svolgendo nel contempo tutti i servizi al fine di avere una conoscenza totale dell’attività che si svolgono in ufficio per una sostituzione totale a breve termine.

            I fatti, invece, si sono svolti in maniera completamente diversa. L’impiegata è stata già assunta, senza nessuna delibera di CDN e già presta servizio; nel contempo la Sig. Lasagna è andata in pensione ma le è stato fatto rapidamente un  nuovo contratto biennale rinnovabile con lo stesso importo dello stipendio che percepiva compresa la tredicesima.

            Il Consiglio Direttivo non è stato meso a conoscenza di come si è svolta la selezione per l’assunzione della nuova impiegata, di quante persone si sono presentate, del perché è stata scelta, quale è il livello culturale, le esperienze maturate, in quale livello è stata inquadrata e che tipo di contratto è stato fatto con la stessa. In particolare non si conosce quale è lo stipendio attribuito sia alla nuova impiegata sia il compenso del nuovo contratto  e quanto questi verranno ad incidere sul bilancio consuntivo e di previsione.

            A questo punto, oltre ancora una volta contestare l’operato del Segretario Generale, mi rivolgo al Collegio dei Sindaci al quale viene consegnato questo mio intervento per le determinazioni e gli eventuali provvedimenti che vorranno eventualmente prendere, riascoltare insieme le cassette registrate di quanto veramente deliberato nella riunione dove si dava solo l’incarico di ricecare una persona  per una eventuale assunzione, e se è il caso di rivolgermi alle Autorità competenti al fine di salvaguardare l’ARI e di non avere sempre e comunque una egemonia incontrollata ( il Collegio dei Sindaci dovrebbe vigilare ed intervenire quando ci sono delle spese straordinarie) e una gestione unilaterale dell’amministrazione della nostra Associazione.

            Questo è un modo scorretto e personale di gestire la nostra amministrazione senza mettere al corrente il CDN il quale deve prendere delle delibere motivate su spese di così rilevante entità.

            Il Segretario non è stato incaricato alla assunzione che doveva far parte di una ben determinata e motivata delibera e tanto meno è stato deliberato di riassumere una persona andata in pensione, senza nemmeno consultare e  mettere al corrente il Consiglio Direttivo.

            Ora, i Soci, le Sezioni, i Comitati Regionali che leggono questo mio intervento poiché verrà inserito nell’attuale verbale ma anche pubblicato in tutti i siti possibili al fine di una rapida e capillare conoscenza degli avvenimenti, sono pregati di intervenire in merito e che finalmente si possano prendere delle posizioni ferme e decise sull’operato di strapotere, arroganza, presunzione e del mal governo della nostra Associazione.

 

I0SNY – Nicola  SANNA

Consigliere Nazionale A.R.I.

 

Da inserire intergralmente nel verbale di riunione di CDN.

Una copia viene consegnata al Collegio dei Sindaci.

 

DA INSERIRE A VERBALE DEL 18 OTTOBRE 2003 DEL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE

Chiedo formalmente al Consiglio Direttivo Nazionale di poter riascoltare la cassetta dove c’è registrata la discussione inerente la possibilità di assumere una nuova impiegata in quanto l’assunzione decisa dal Segretario Generale e dal Presidente secondo me non corrisponde alla verità.

La discussione si è svolta concludendo che si sarebbe ricercata la possibilità di trovare una persona idonea (possibilmente un uomo perché ci sarebbero stati meno problemi!) e si dava incarico al Segretario Generale di pubblicizzare la cosa al fine di fare una selezione delle persone che si sarebbero presentate.

Troviamo invece che la nuova impiegata è stata già assunta senza rispetto per il Consiglio Direttivo ed inoltre è stata assunta un’altra persona già impiegata dell’ARI (andata in pensione), con contratto stabilito sempre dal Segretario Generale.

Contesto questo modo di agire non rispettoso; il Consiglio non è al corrente di come viene retribuita questa nuova persona, a che livello è stata assunta, il periodo del contratto, la peculiarità del contratto, le esperienze lavorative e culturali della nuova assunta e perché questa rispetto agli altri.

Qui si agisce sempre nello stesso modo, si prendono decisioni che per la nostra Associazione potrebbero essere non compatibili,  senza delibere, mentre il Collegio dei Sindaci resta a guardare e non interviene mai nel modo di gestire la nostra Associazione e non controlla neanche la contabilità perché, come detto in Assemblea Generale a Milano non è loro compito.

 Mi domando di chi è il compito di controllo amministrativo dell’ARI se i Sindaci non intervengono e ai Consiglieri non viene data la possibilità di controllo, mentre la Segreteria fa quello che vuole.

Inoltre faccio presente al Collegio dei Sindaci che si è presa una delibera (E 1-03) senza che l’argomento fosse specificato all’Ordine del Giorno, ricordando che sulle comunicazioni del Presidente non si possono fare delle delibere. Questo vale anche per la delibera (E 2-03).

Per quanto sopra contesto le due assunzioni e mi rivolgo al Collegio dei Sindaci per la verifica di quanto da me asserito e per gli eventuali provvedimenti da adottare.

 

I0SNY – Nicola SANNA

Consigliere Nazionale A.R.I.

 

 

Pietro Marino scrive al Radiogiornale

“sono ancora candidato”

 

Gentilissimo Direttore,

le chiedo cortesemente di volere smentire la rinuncia della mia candidatura per il rinnovo del prossimo Consiglio Direttivo dell'ARI. Indubbiamente ci sarà stato un equivoco che desidero, col suo gentile intervento, rettificare.

Grato per la sua ospitalità, colgo l'occasione per inviarle i miei più cordiali saluti.

Pietro Marino - IT9ZGY

 

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Da: Daniele IV3TDM iv3tdm

 

Come non si diventa Radioamatore

Il Manuale degli Esami

 

Gia da un paio di mesi mi riproponevo di buttare giù due righe, che in pratica volevano essere il mio pensiero riguardo al libro "Il manuale degli esami", poi un giorno, venne a farmi visita un amico fraterno, IV3COU. Umberto è un Radioamatore di quelli con la "R" davvero maiuscola ma facente parte della grande schiera di coloro che non vivono l'Associazione nelle sue varie problematiche. Egli la vive leggendo Radio Rivista, sviluppando e realizzando progetti di ogni genere, ma soprattutto preparando e guidando tecnicamente, ma non soltanto, tanti e tanti ragazzi verso il loro futuro. E fu proprio parlando con Umberto, che scoprii di non essere il solo ad avere obiezioni forti, molto forti, sulla validità del libro in oggetto.

 

In fin dei conti però, io mi occupo espressamente di ponti radio privati e di radiocomunicazioni professionali sia in ambito civile che militare appena dal 1974........ e forse non ho ancora sufficiente preparazione per poter "capire" i contenuti del Manuale, quindi pregai Umberto di vergare il proprio pensiero, senza per questo influenzarlo minimamente con quello che era il mio pensiero.

 

Ecco allora che vi propongo quanto scritto da Umberto, senza modifica alcuna eccetto che per un paio di banali errori di battitura.

 

Non posso però esimermi da alcune considerazioni che mi vengono spontanee.

 

La prima: vista la presentazione fatta su R.R. da parte di Ortona che caldeggia il Manuale dicendo che è finalmente pronto ecc....., mi chiedo ? Caro Alessio, ma tu lo hai letto questo manuale ??? Si perché se lo hai letto, allora vuol proprio dire che questo nostro mondo non sai nemmeno dove comincia. Se invece non lo hai letto, come spero, allora sappi che hai perorato un bel buco nell'acqua.

 

La seconda: bene hai fatto caro Mario a precisare nella prefazione, che nel caso venissero riscontrati errori ne sarà gradita la segnalazione, e temo saranno proprio tante queste segnalazioni, o forse no..............., perché direttamente legate alla quantità venduta.

 

La terza: da qualche parte su R.R. ho letto che si è dovuto procedere ad una parziale ristampa a causa di errori. Poi, se non ricordo male, vi sono stati anche un poco di "capricci" da parte di I2SG, il quale lamentava di non essere stato incluso nell'elenco degli autori e, visto che ora il suo nome compare regolarmente, ne deduco che la ristampa sia servita anche ad accontentare il lamento di Gianfranco. Ma quanto sarà costato accontentarlo ???

 

La quarta: a proposito dei capricci di cui sopra, caro Gianfranco, credo che avresti davvero potuto evitare di farli questi capricci, perché se il tuo intervento voleva essere di tipo "tecnico" rivolto a correggere gli "errori", allora proprio non lo vedo. Se tu avessi almeno evitato di voler comparire a tutti i costi, forse ti saresti schivato l'onere di non aver saputo correggere proprio un bel nulla.

 

Quinta ed ultima: quanti ne sono stati stampati di questi Manuali (forse 1.000 o 1.500)??? Quanto sono costati (forse 10 o 11 Euro)??? Quanti ne saranno venduti (forse 200 o 300)??? Tutte domande che rimarranno probabilmente senza risposta, almeno per ora.

 

Concludo con una considerazione, un mio intimo pensiero: è come se questo Manuale fosse stato preparato e stampato talmente in fretta e con poca cura, da voler semplicemente arrivare per primi ad uscire in stampa precedendo qualche "concorrente" ed accaparrarsi così i diritti d'autore, ma anche a questo pensiero, forse rimarrà senza risposta.

 

Daniele - IV3TDM

 

 

 

Ed ecco il parere di Umberto - IV3COU

 

Osservazioni relative al testo:

 

 “ Il manuale degli esami”

 

di Gallizia, De Matteis, Sabbadini, Ambrosi

 

Edizioni Ediradio srl – Milano

 

 

Premessa:

 

Da diversi anni il mondo radiantistico è irrimediabilmente cambiato: non è più il tempo in cui il radioamatore si vantava di costruire le proprie apparecchiature di ricezione e trasmissione o con infinita pazienza, modificava vetuste apparecchiature ex militari per poterle “portare in gamma” ed utilizzarle così nella attività radiantistica.

 

Certamente a quei tempi il Radioamatore doveva obbligatoriamente conoscere la radiotecnica, anche se non a livello professionale, sicuramente quel tanto da permettergli di operare con i limitati mezzi che erano a sua disposizione: sicuramente anche negli anni cinquanta o sessanta erano già disponibili ottimi apparati nati espressamente per i radioamatori (per la maggior parte offerti dal mercato americano), ma il loro prezzo elevato li relegava a veri e propri sogni per la maggior parte degli appassionati.

A quei tempi, chi si accingeva a superare l’esame da radioamatore trovava l’ostacolo maggiore nella prova di telegrafia (la bestia nera era la prova di ricezione!) e non già la prova teorica in quanto, come anzidetto, l’aspirante radioamatore era già un appassionato di radiotecnica, se non addirittura un operatore del settore; non và dimenticato inoltre che a quei tempi, così come nel mondo del lavoro in genere, esisteva l’apprendistato o praticantato che dir si voglia: chi si decideva a regolarizzare la propria situazione con l’ottenimento della sospirata licenza, di solito aveva già maturato diversi anni d’ascolto o di affiancamento a qualche OM più “esperto”.

 

Gli anni settanta ed ottanta hanno visto una violenta esplosione demografica nel mondo dei Radioamatori: in primo luogo la comparsa degli apparati operanti sulla banda cittadina (dapprima fuorilegge) portò un notevole numero di persone ad interessarsi e ad appassionarsi di radio, pur non possedendo, nella maggior parte dei casi, una conoscenza teorica approfondita; in secondo luogo il mercato giapponese cominciò a riversare un sempre maggior numero di apparecchiature radiantistiche a prezzi finalmente accessibili.

 

In questi anni oltretutto, le innovazioni tecnologiche (integrazione sempre più spinta, PLL, componenti allo stato solido in stadi di potenza ecc..) ci misero a disposizione apparati con funzioni che solo pochi anni prima non sarebbero state nemmeno ipotizzabili; questa situazione svilì però gli “autocostruttori” che si videro impossibilitati a realizzare progetti anche solo lontanamente paragonabili agli apparati in commercio e l’interesse si spostò più verso l’utilizzo che verso la sperimentazione.

 

Gli anni novanta vedono il consolidarsi dell’interesse verso gli Home-computers che già erano comparsi sul mercato negli anni ottanta; questa disponibilità ha da un lato aperto nuove possibilità in campo radiantistico, ma per altro verso ha distratto attenzione da parte dei giovani, sottraendone diversi all’interesse per la radio; la comparsa poi dei telefonini ha ulteriormente ridotto il fascino che in precedenza un collegamento radio poteva esercitare.

 

Il Manuale degli esami

 

Questa la situazione generalizzata agli inizi del nuovo secolo, situazione che con limitate differenze interessa tutti i paesi del mondo nei quali si svolge attività radiantistica.

 

Di fronte a questo stato di fatto, molte Nazioni si sono adeguate cercando di incrementare l’interesse per questa attività e facilitando il conseguimento della licenza di trasmissione soprattutto eliminando l’anacronistica prova di telegrafia e privilegiando piuttosto una prova di corretto utilizzo pratico degli apparati.

 

In Italia l’associazione maggiormente rappresentativa del mondo radioamatoriale (l’A.R.I.) è stata quasi completamente latitante nei rapporti e confronti che avrebbe dovuto allacciare e mantenere con il Ministero competente, questo sia per quanto riguarda i diritti dei nostri connazionali Radioamatori che per quanto riguarda la gestione degli esami.

 

E’ in questo contesto che viene presentato e vivamente caldeggiato presso il Ministero ed i vari Ispettorati territoriali (presso i quali si svolgono gli esami) questa “perla di scienza” che è il “Manuale degli esami” scritto da ben quattro illustri tecnici ed aimè pubblicato dalla Ediradio e sponsorizzato addirittura dall’Associazione!

 

Al di là del logico e naturale confronto che sorge spontaneo con il precedente testo adottato, testo che pur nella sua scolasticità trattava abbastanza esaustivamente i vari temi relativi all’attività radiantistica, confronto dal quale l’attuale testo teorico appare assolutamente inadeguato e superficiale, ove non addirittura inesatto, quello che più sconcerta è la quantità e soprattutto la qualità del questionario proposto.

 

E’ assolutamente anacronistico e masochista proporre un testo che, da un lato minimizza e svilisce la trattazione teorica della radiotecnica, risolvendo tutto il programma in una cinquantina di paginette e proponendo poi una serie di domande a risposta multipla (domande che dovrebbero essere utilizzate per le prove d’esame), per la risoluzione delle quali dovrebbero in qualche caso essere utilizzate formule e calcoli sicuramente non alla portata di persone non addette ai lavori, ma peggio ancora, nella maggior parte dei casi, domande relative a tematiche nemmeno accennate nella parte teorica dal Manuale.

 

Si da infatti per scontato che se si propone un Manuale di preparazione all’esame, detto manuale dovrebbe essere esaustivo per tutte le tematiche relative all’esame stesso e soprattutto se si propongono domande riepilogative, i temi delle stesse dovrebbero trovare puntuale risposta nel corso proposto!

 

Da anni insegno Laboratorio di Elettronica e Telecomunicazioni in scuole statali e vi posso garantire che alcune domande potrebbero mettere in imbarazzo anche allievi del quinto anno di Istituto Tecnico, ammesso e non concesso che detti allievi possano aver compreso correttamente il senso del quesito che vi garantisco, non è sempre chiaro!

 

Da diversi anni inoltre presenzio agli esami che si tengono presso gli ispettorati Territoriali, quale rappresentante dell’A.R.I. in seno alla commissione per il rilascio della patente da radioamatore: fortunatamente la nostra controparte è dotata di maggior lungimiranza dei nostri dirigenti: mentre infatti da qualche anno si è deciso di rinunciare alla consueta risoluzione di un circuito elettrico (risoluzione che implicava anche calcoli matematici) per sostituirla con una serie di domande di tipo descrittivo, da parte dei nostri  Dirigenti si vengono a proporre questionari che se fossero adottati sarebbero di ben più difficile risoluzione, questionari che fortunatamente per ora sono bellamente ignorati dai tecnici dell’Ispettorato.

 

Conclusioni

 

Certamente non è cosa semplice ipotizzare la realizzazione di un percorso che permetta ai neofiti l’avvicinamento alla nostra attività senza difficoltà insormontabili da un lato, ma che possa comunque costituire strumento di giusta selezione; per realizzare questo bisogna tener nel giusto conto le mutazioni tecnologiche e sociali dell’epoca che stiamo vivendo e quindi adeguarsi ai mutamenti che altre Nazioni hanno già adottato.

 

Certo comunque è che il “Manuale degli esami” proposto in primis da Ortona ed Ambrosi va esattamente nella direzione contraria di quanto esposto!

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Un po’ di buonumore – HI HI HI

 

Radiogiornale addio!

Il Re Sole ci ha declassati…

 Forse ora ci dovremo chiamare Radiobolettinotelematico

 

 Cari Lettori,

 sono affranto, non so nemmeno se continuerò a fare il Radiogiornale, per la disperazione, passo le notti insonni a rimuginare i miei comportamenti negli ultimi tempi, per analizzare dove ho sbagliato per meritarmi tanto, perché da quando ho letto cosa scrive di me sul suo sito a numeratore taroccato (tanto per far vedere un numero di accessi fasullo) il resuscitato Re Sole, al secolo l’estensore del sito “La vera ARI”, il vate noto per non essere bugiardo, mi è venuto un magone, ma un magone indescrivibile!

 Scrive il novello Re Sole:

 Tentativi di linciaggio morale

 Sul solito bollettino telematico (non lo chiamo più giornalino perché per fare un giornalino ci vuole un minimo di aderenza con la realtà e non solamente una posizione palesemente partigiana e che non si cura della verità) continuano ad apparire accuse e calunnie che il portaborse elettorale della lista della nuova ari si premura di fornire e che il “redattore” pubblica senza curarsi minimamente se quello che scrive è vero o meno, perché l’importante è colpire l’Associazione in ogni modo e chi della stessa se ne occupa ancora di più.

 Poi prosegue col suo alato dire dove riafferma il concetto che chi osa criticare Lui, in pratica critica l’ARI.!!!

 E a questo proposito, che meriterebbe lo studio di uno psicanalista, ci è ritornato in mente che c’era una volta in Francia, durante l’Ancien Régime, il Roi Soleil, Luigi XIV chiamato in Italia Il Re Sole, che si considerava una sorta di semidio e soleva dire “Lo Stato sono io” e aggiungeva “ La volontà di Dio è che chiunque nasca suddito, ubbidisce senza discernimento”. Era convinto, il povero Re Sole, che chiunque lo criticava, offendeva la Francia nella quale lui si identificava. Il Re Sole francese a differenza di quello novello nostrano, pur stando in Francia ricca di vino, non lo beveva perché sorseggiava di continuo solo cioccolata.

Io capisco che un mega Direttore di un così prestigioso sito che oscura l’importanza del New York Times, vada su tutte le furie e perda conseguentemente anche le staffe nel momento che qualcuno osa permettersi di giudicare il suo operato. Diventa un reato di lesa maestà per uno come lui, monarca assoluto, investito della Grazia da Dio!!!

Insomma, quello suo é lo stesso identico ragionamento di Luigi XIV il Re Sole, che ricordiamo ancora diceva “lo stato sono io”, che ce l’aveva a morte con i frondisti e che considerava i sudditi delle persone che l’unica cosa che potevano fare era quella di ubbidire!

Vista la sua lunga esperienza di Direttore, più o meno legale, ora il giornalista Re Sole ci ha declassati, come fa Moody’s per le economie degli Stati. Cari amici non siamo più un “giornalino”, ma un povero bollettino telematico da quattro soldi, Nella nostra presunzione ci eravamo forse illusi di essere un giornalino, anche perché più volte così ci aveva definiti il Presidente del novello Re Sole e ora, invece, il giornalista della “vera ARI”, prossimo Premio Pulitzer (il premio mondiale per il miglior giornalista) per la nota telenovela DON DX, ci ha riportati alla cruda realtà per cui ci vergogniamo tanto, usciamo di casa solo la notte e camminiamo rasente i muri per non farci vedere e non far notare quanto siamo arrossiti.

Ci aspettiamo ora una valanga di “disdette” da parte degli oltre nostri 11.000 lettori, ma paghiamo la nostra presunzione.

Io non oso paragonarmi al Re Sole, perché Lui è un mega direttore di una importantissima pubblicazione, mentre io sono stato declassato a facitore di un misero bollettino telematico. Ma c’è anche un’altra sostanziale disuguaglianza tra noi, io, a differenza dal Giornalista Re Sole, il mio umile lavoro di informazione lo faccio senza scopo di lucro, (nessuno mi paga!) insomma campo in un altro modo e il Radiogiornale lo faccio solo per passione e per il piacere di dare spazio a tutti senza censure di sorta di cui invece lui è maestro. Da ciò si capiscono certe reazioni scomposte nei confronti di coloro che potrebbero in qualche modo attentare alla sua ventennale, garantita e comoda situazione economica.!!!

Chi lo sa quando il Re Sole si deciderà a diventare adulto, perché dai suoi comportamenti stizzosi assomiglia più a un bambino viziato e capriccioso, che a un uomo.

Ma può essere che non ha capito che a me e ai tanti lettori volontari, se il Radiogiornale (che deve essere un suo incubo!) è un giornalone, oppure un giornale o un giornalino, una rivista, o ancora un bollettino telematico e chissà quale altro appellativo ancora, come si dice a Roma  “non ce ne può fregà de meno”. Io posso comprendere che per lui i titoli siano importanti, infatti è un direttore, giornalista e Re Sole, ma a me il Radiogiornale può anche non avere alcun titolo, quello che è importante e ciò è confermato dal suo successo, è che è impostato sulla libertà di stampa, senza censure, dove non si fanno discriminazioni di sorta. Questo è reso possibile dal fatto che noi, a differenza del Re Sole, non abbiamo interessi da difendere.

 

                                                                                                        UNICUIQUE SUUM

 

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IOSNY - NICOLA SANNA

DX PEDITION - MONGOLIA - JT -

 

Ormai sono tanti anni che vado in giro per il mondo con il mio carico di apparati, antenne, pali, cavi, amplificatori e tanta voglia di fare collegamenti radio. Sentire il pile-up è una cosa bellissima che ti gratifica di tutte le fatiche e le spese che si incontrano nel fare questo tipo di attività.

Fare dei collegamenti e sperimentare antenne, apparati, amplificatori e preamplificatori è una cosa importante nell'attività di un radioamatore.

Sono trentacinque anni che organizzo questo tipo di attività ma ancora non sono pago, ho sempre l'entusiasmo di allora di quando ero un po' piu' giovane, ma credo, anzi sono sicuro, che questa èl'essenza di essere radioamatori, comunicare con altri OM, comunicare con altri stati e altri continenti ed in particolare sperimentare e ancora sperimentare ed infine condividere.

Tutto ciò mi ha portato, negli anni, a percorrere tantissimi chilometri e in particolare a conoscere tante persone nel mondo che magari avevo ascoltato una volta in radio dall' Italia oppure conosciute nei luoghi che ho percorso, che ho visitato e che ho attivato.

Le mie prime dx-pedition sono state effettuate in Africa, in Marocco (CN9CR), Ceuta

(IOsnyIEA9), nel sud dell'Europa (IOsny/ZB2) oltre a tanti altri stati europei, per poi spostarmi in

America del Nord e Centrale (CO0OTA – I0sny/CO6XX) ed infine le ultime dx-pedition in Asia

(JT1Y - JT4Y - JU4Y - BY1PK/I0sny) ma ancora non appagato da quanto realizzato anche

quest'anno ritornerò in Asia.

Partirò il giorno 19 aprile 2005 da Roma Fiumicino e dopo aver fatto sosta a Mosca e a Novosibirsk nel sud della Siberia conto di atterrare a Ulaanbaatar capitale della Mongolia ed essere attivo già dal pomeriggio del giorno 20 aprile per circa 4-5 giorni con indicativo JTlY, mi sposterò poi verso Est, al confine tra China e Siberia e attiverò la Zona 2 (JT2Y) per altri 4-5 giorni percorrendo le piste per circa 700 'cm, che portano dalla capitale mongola a Choybalsan attraversando praterie, steppe e distese immense desertiche, passando per Erdene, Jargeltllhaan, Moron, Ondorkhaan, Bayan Ovoo, Kholonbuyr, Bulgan e Beyantumen. Lo spostamento avverà su un piccolo pulmino di fabbricazione russa; gli altri giorni saranno dedicati ancora all'attivazione della capitale JT1Y fino al giorno 8 maggio 2005.

Nella dx pedition, in questa nuova avventura, sarò aiutato dai radioamatori Mongoli JT1 CD, Kosbayar, JT1 DA, JTlBH, JT2AN e da tanti altri; opereremo in SSB e CW con circa 1000 watt, una 6 elementi tribanda, antenne verticali e dipoli su tutte le frequenze concesse ai radioamatori compresi i 18 e 24 MHz. Inoltre un'attività costante sarà fatta anche in 6 metri -50.145). Le frequenze dove mi potrete trovare sono più o meno quelle classiche per le dx pedition (14.195 -

21295-28450     )

QSL diretta o via Associazione al mio Calì.

 

Nicola Sanna

Via Bartolomeo Grazioli, 26

06132 - S.SISTO

PERUGIA

E.mail: nlcota.sanna@tin.it

T.392-0002633

 

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 Radio RAI

 

Impianti FM

 

Attualmente vengono realizzati servizi di diffusione analogica radiofonica su scala nazionale, regionale e locale in Modulazione di Frequenza (MF) e in Modulazione di Ampiezza e su scala sovranazionale e intercontinentale in Modulazione di Ampiezza. A parte si può considerare la rete MF isofrequenziale che permette di diffondere un programma dedicato agli automobilisti (Isoradio) su circa 1500 chilometri di autostrade.

 

Le trasmissioni in modulazione di frequenza avvengono nella banda 87.5÷108.0 MHz della gamma VHF mentre quelle in modulazione di ampiezza avvengono nelle gamme di frequenza Onda Lunga (OL: 30÷300 kHz), Onda Media (OM: 300 kHz ÷3 MHz) e Onda Corta (OC: 3 MHz ÷30 MHz).

 

Oltre ai classici programmi radiofonici i segnali diffusi dalle reti terrestri forniscono al pubblico, sulle frequenze delle reti MF, anche il Radio Data System (RDS).

 

Si tratta di servizi di diffusione dati a bassa capacità che, senza aumentare l’occupazione spettrale del segnale, consentono di disporre, per mezzo di un ricevitore dotato dell’apposito decodificatore, di informazioni ulteriori rispetto la normale programmazione.

In modulazione di frequenza in quattro città italiane viene irradiato il V° canale della Filodiffusione (programma di musica classica Auditorium): Torino 101,8 MHz, Milano 102,2 MHz, Roma 100,3 MHz, Napoli 103,9 MHz

 

Impianti OM-OL-OC

 

L'insieme dei trasmettitori OM di RAIWAY è costituito da 129 impianti, ripartiti fra i tre programmi radiofonici e distribuiti pressoché uniformemente su tutto il territorio nazionale per un totale di 154 apparati. Ad essi si aggiunge quello in Onda Lunga di Caltanissetta che irradia i programmi di RADIOUNO.

 

Circa un quinto di essi sono di potenza tale da poter svolgere un servizio su base regionale; fra questi, due di grande potenza (Milano e Roma) effettuano servizio per onda ionosferica in Europa centrale e nel bacino del Mediterraneo. I rimanenti impianti sono costituiti da apparati allo stato solido di piccola potenza, inferiore od eguale a 2 kW, destinati a servire aree limitate o le città dove sono installati.

 

Nel caso delle reti in Onda Media assume invece rilevanza la differenza tra copertura diurna e notturna dovuta al fenomeno della propagazione ionosferica che durante le ore di oscurità riduce di fatto l’area di servizio di un trasmettitore a causa delle interferenze ionosferiche dovute a emittenti straniere.

 

Il fenomeno della propagazione ionosferica riduce la copertura nazionale, ma consente anche la diffusione a livello internazionale del programma Notturno dall’Italia che, irradiato dalle stazioni di Milano e Roma, viene ricevuto in Spagna nord-occidentale, Francia, Belgio, Lussemburgo, Inghilterra meridionale, Germania sud-occidentale, Svizzera, Austria occidentale e sulla fascia costiera della Libia, Tunisia occidentale e ex-Jugoslavia.

 

La propagazione ionosferica è protagonista anche delle trasmissioni in Onda Corta dal Centro di Prato Smeraldo che raggiungono, direttamente o tramite stazioni ripetitrici all’estero, molte nazioni in Europa, Medio Oriente, America (Centro, Nord e Sud), Africa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Per conoscere le frequenze OC e gli orari di trasmissione si può consultare il sito di Rai International

 

 

ISORADIO: Rete Isofrequenza

 

Storicamente la rete di diffusione dei servizi MF è stata pianificata dal punto di vista della copertura di popolazione e non di superficie e perciò aree poco densamente popolate spesso non sono servite con segnali di intensità tale da garantire il servizio lungo le strade e le autostrade. Per porre rimedio a questa limitazione è stata progettata e realizzata, in collaborazione con la Società Autostrade, una rete di trasmettitori MF monofonici tutti operanti sulla stessa frequenza (103.3 MHz) evitando quindi agli automobilisti di cambiare frequentemente la sintonia del ricevitore.

 

La prima realizzazione avvenne nel 1987 con il tratto autostradale Bologna-Firenze. Tale rete si è rilevata particolarmente adatta a servire i tracciati autostradali e l’utilizzo per la diffusione di programmi informativi dedicati alla viabilità (Isoradio) assicura da anni il gradimento del pubblico.

 

I vincoli tecnici per il corretto funzionamento di questa rete (minimo scarto di frequenza e di profondità di modulazione tra i segnali emessi e minimo ritardo tra i segnali di livello comparabile provenienti da trasmettitori diversi) hanno comportato:

 

la realizzazione di numerosi impianti lungo il tracciato autostradale, i cosiddetti “impianti a raso”, a distanza di pochi chilometri uno dall’altro;

 

la distribuzione tramite fibra ottica del segnale già modulato ai punti di emissione;

 

l’uso di cavi fessurati per risolvere il problema della ricezione all’interno delle gallerie.

 

Situazione attuale ISORADIO

in rosso i tratti serviti nelle autostrade

 

A1

da Piacenza Nord a Roma Est

da Valmontone a Colleferro

da Anagni a Pontecorvo

da Caianello a Napoli

A3

da S.Giovanni a Cava de' Tirreni

da Atena Lucana a Lagonegro Sud

da Mormanno a Sibari

da Spezzano Terme a San Mango d'Aquino

A4

da Torino a Rondissone

da Arluno a Milano Est (*)

da Agrate a Verona Est

da Montebello a Vicenza Est (*)

A5

da Torino Nord a Volpiano

da Verres ad Aosta

A7

da Tortona a Genova Bolzaneto

A10

da Genova a Ventimiglia

A11

da Firenze Ovest a Pisa Nord

A12

da Genova Est a Sestri Levante (da Sestri a Sarzana non sono servite le gallerie)

da Sarzana a Pisa Centro

da Civitavecchia Sud a Maccarese-Fregene (**)

A13

da Bologna Interporto a Ferrara Nord

A14

da Bologna Borgo Panigale a Bologna Casalecchio

da Castel San Pietro a Imola

da Faenza a Cesena

da Pesaro Urbino a Poggio Imperiale

Da Cerignola a Bitonto

A16

da Grottaminarda a Cerignola

A21

da Piacenza Ovest a Brescia Centro

A22

da Affi a Verona Nord

da Reggiolo Rolo a Carpi

A23

da Gemona a Pontebba

A26

da Ovada ad Alessandria Ovest

A30

da Nola a Castel San Giorgio

A31

da Vicenza Nord a Piovene (*)

A32

da Torino a Bardonecchia

frequenze di ISORADIO:

103.3 MHz

(*) 103.2 MHz

(**) 103.45 MHz

a Milano e a Vicenza 103.2 MHz

a Roma 103.45 MHz

 

ISORADIO viene anche trasmesso sulla rete DAB (Digital Audio Broadcasting)

 

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IERI, OGGI, DOMANI DELL’ELETTRONICA

ALLA GRANDE FIERA DI FORLÌ.

Grande attesa per il 6° Raduno Nazionale di Volo Simulato

 

 

 

Sabato 7 e domenica 8 maggio 2005 alla Fiera di Forlì si svolgerà la ventiduesima edizione della Grande Fiera dell’Elettronica, organizzata da Blu Nautilus con il patrocinio del Comune di Forlì e del Ministero delle Comunicazioni.

L’appuntamento forlivese, che si svolge due volte all’anno, a maggio e dicembre, è una manifestazione di spicco a livello nazionale fra le fiere di settore, frequentato da tutti gli appassionati di elettronica, sia ‘hobbisti’ che professionisti che qui trovano materiali e componenti molto tecnici e rari da reperire attraverso i normali circuiti di distribuzione.

La Grande fiera dell’elettronica propone infatti una panoramica esaustiva su cento anni di tecnologia e comunicazione, con una gamma di prodotti che spazia a 360 gradi, dal lavoro allo studio, dalla casa al tempo libero. 

Qui i visitatori trovano tanta tecnologia ‘a portata di tutti’: computer, periferiche, telefonia, parabole e decoder per la tv digitale, lettori dvd, hi-fi, video proiettori, videogiochi, sistemi di sicurezza, articoli, ricambi, gadget e curiosità elettriche, elettroniche e digitali per stare al passo con le innovazioni senza spendere una fortuna.

Il numerosissimo pubblico, (circa 22.000 persone a dicembre 2004) è attratto da varietà e buone occasioni con sconti 25-30% rispetto ai normali canali di distribuzione, ma si possono fare affari ancora migliori, specie nel surplus usato o invenduto di materiale elettrico, elettronico e informatico, che mani esperte sapranno riportare a nuova vita.

C’è anche una sezione denominata Radio Expò, per appassionati di collezionismo di radio d’epoca e materiali radiomatoriali, valvole, surplus, radio militari, riviste e vecchie apparecchiature elettriche ed elettroniche.

La grande fiera dell’elettronica ospita al suo interno anche la mostra mercato del disco e del cd usato e da collezione, organizzata dall’associazione culturale Kolosseo di Bologna e che porterà a Forlì un centinaio di selezionati collezionisti e commercianti non solo di vinile o cd ma anche fanzine, memorabilia, gadget, dvd di concerti e altre rarità.

E, per chi ha sempre sognato di essere un aviatore, ritorna l’attesissimo appuntamento con il Flight Simulator Show che, giunto alla sesta edizione, si conferma come principale appuntamento nazionale. Il volo virtuale è riconosciuto ufficialmente come la settima disciplina sportiva in campo aeronautico, intorno al quale si sono create numerose organizzazioni, come il Flight simulator Club Romagna che organizza l’evento forlivese, a cui aderiscono persone di tutte le età che trovano il tempo e l’occasione di incontrarsi, magari attraverso Internet, e di volare da casa, oppure in luoghi dove vengono allestite postazioni per veri e propri voli di gruppo, esattamente come accade a Forlì. La cabina di pilotaggio virtuale è molto simile a quelle degli aerei, così come la strumentazione di volo, con la differenza che qui si vola stando seduti davanti a uno schermo ma provando emozioni molto simili a quelle dei veri piloti, infatti anche il volo simulato richiede studio e preparazione. dall’estero, perciò le gare si annunciano particolarmente spettacolari ed agguerrite.

A disposizione del pubblico ci saranno diverse postazioni di volo dove chiunque potrà provare l’emozione di pilotare un aeroplano, ricevendo i primi rudimenti di pilotaggio da piloti virtuali esperti e gareggiare aggiudicandosi i numerosi premi messi a disposizione delle Aziende presenti. Nell’ambito della manifestazione è infatti possibile acquistare tutta l’attrezzatura necessaria per diventare piloti provetti: pc, software, joystick, periferiche, manuali, carte aeronautiche e altro ancora. Nell’ambito del Flight Simulator Show si svolge il VII° Contest Trofeo Fabio Fanelli, organizzato da PVI - Piloti Virtuali Italiani. Il Contest comprende sia il volo civile, una gara di regolarità e abilità al pilotaggio, sia quello militare, con acrobazie e combattimenti, il tutto reso spettacolare grazie ad una proiezione su tre maxi schermo e al commento in diretta delle varie fasi di gara. Quest’anno poi sono attesi equipaggi anche dall’estero perciò la competizione si annuncia particolarmente spettacolare ed agguerrita.

Il 7 e 8 maggio a Forlì, in occasione delle Grande fiera dell’elettronica, sono attesi oltre trecento espositori da tutta Italia, che occuperanno completamente i padiglioni espositivi di via punta di ferro.

Apertura al pubblico 9/18. Il biglietto d’ingresso, valido per tutti i settori espositivi è di € 7,50. Sul sito www.blunautilus.it è possibile scaricare il biglietto per l’ingresso ridotto ed altre notizie.

Organizzazione e informazioni: Blu Nautilus srl - tel. 0541439573 - fax 0541439584 www.blunautilus.it  info@exporadioelettronica.it 

INFOLINE nei giorni di Fiera (7 e 8 maggio) tel. 0543.793512

 

Con preghiera di gentile segnalazione.

 Per ulteriori informazioni Claudia Lugli tel. 0541 439575 c.lugli@blunautilus.it

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Da: Expofiere [expo-fiere@libero.it]

 

Elettronica Expo Day

Trento - 8 e 9 Ottobre 2005

 

Nella bella città di TRENTO presso il Centro Fieristico in Via di Briamasco nei giorni di Sabato 8 e Domenica 9 Ottobre 2005 si svolgerà la 1a Edizione della mostra mercato ELETTRONICA EXPODAY dedicata all'elettronica, organizzata da Expofiere in cui saranno radunati tantissimi espositori provenienti da tutta Italia.

 

Una manifestazione dedicata all'informatica ed al mondo del computer, compagno ormai indispensabile nel lavoro e negli hobby, rigorosamente accessoriato con una miriade di periferiche ed optional per personalizzarne sempre di più le prestazioni, la funzionalità e l'estetica.

 

Per un pubblico ancora più vasto a disposizione tanta tecnologia alla portata di tutte le tasche: telefonia, antenne e decoder per la tv digitale, lettori dvd, hi-fi, video proiettori, videogiochi; articoli, ricambi, gadget e curiosità elettriche, elettroniche e digitali per stare al passo con le innovazioni senza spendere una fortuna.

 

Una mostra mercato in cui sarà possibile trovare buone occasioni sia nel "nuovo" sia tra i "surplus", giacenze o usato perfettamente funzionante o talvolta con qualche piccolo difetto ma che mani esperte sapranno riportare a nuova vita.

 

Un appuntamento davvero imperdibile anche per il pubblico più specializzato, che qui trova materiali e componenti molto tecnici e rari da reperire, elementi indispensabili per l'autocostruzione, per personalizzare o riparare tutto ciò che è elettrico-elettronico.

 

I riparatori poi troveranno quei componenti e pezzi di ricambio indispensabili per riparare l'hi-fi o la tv di qualche anno fa, difficilmente reperibili attraverso i normali canali distributivi.

 

Si potranno trovare anche apparecchi per radioamatori, radio d'epoca, militari, surplus, valvole, ricambi e riviste.

 

Se si ha il pallino del "fai da te" ELETTRONICA EXPODAY è un vero e proprio paradiso; la scelta di componenti elettronici e digitali sarà vastissima: microchip, smart card, circuiti, masterizzatori e kit per costruire di tutto, dai sistemi per l'automazione domestica fino a veri e propri robot.

 

Completerà la rassegna un settore dedicato a tutti i fotoamatori ed agli appassionati di fotografia e riprese, con la compravendita di attrezzature e materiale fotografico tradizionale, digitale, usato, d'occasione e da collezione.

 

ELETTRONICA EXPODAY : la mostra mercato dedicata alla tecnologia e alla multimedialità, dagli albori ai giorni nostri; dove si potrà trovare di tutto, dalle antiche radio in bachelite alle nuovissime connessioni wireless!

 

Per un week end elettrizzante, in cui l'elettronica è protagonista, appuntamento Sabato 8 e Domenica 9 Ottobre a TRENTO al Centro Fieristico in Via di Briamasco dalle ore 9 alle ore 20.

 

Per informazioni telefonare allo 0532.832853 oppure 333.6252325

Fax 0533.8531117 E-mail: expo-fiere@libero.it

 

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Da: Umberto Ferdinando Molteni I2MS

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA' 

 Pavel Nikolaevic Jablockov (1847 - 1894)

Pavel Nikolaevic Jablockov, elettrotecnico russo, nasce a Serdobsk (regione di Saratov) Russia, il 14 settembre 1847. Inventore della "candela elettrica".

Appartiene ad una famiglia distinta e benestante. Suo padre era consigliere municipale e membro del consiglio generale della sua provincia. Il giovane Pavel fa i suoi studi alla Scuola del genio militare di San Pietroburgo. Nel 1866 ha il grado di tenente nel 5° reggimento di zappatori che aveva la guarnigione a Kiev. Dato che manifesta un grande interesse per le scienze, nel 1868 è inviato alla Scuola galvano-tecnica , struttura fatta dal governo russo per formare ufficiali con il compito di realizzare dei lavori in cui sono necessarie specifiche conoscenze in fisica ed in meccanica. Ritornato al suo reggimento vi rimane per ancora due anni. Ha la doppia qualifica di capo della compagnia delle mine galvaniche e di aiutante in campo del reggimento, grado particolare dell'armata russa.

Nella compagnia delle mine galvaniche, il giovane ufficiale si applica ai fenomeni elettrici generali. Le sue attitudini per le scienze, in particolar modo per l'elettricità sono notate dai suoi superiori e nel 1871 è alla direzione generale dei telegrafi di Mosca a Koursk. Ha a sua disposizione le officine dove sono costruiti o riparati tutti gli apparecchi telegrafici. È in quel periodo che incomincia ad interessarsi al perfezionamento dell'illuminazione elettrica, un problema che interessava anche un certo numero di fisici in Europa.

La sua attenzione è particolarmente richiamata dalla necessità di perfezionare o di sopprimere i regolatori degli archi voltaici, a seguito di una curiosa circostanza. Nel 1872, il partito nichilista russo non destava ancora molte preoccupazioni, che doveva far nascere e giustificare più tardi con orribili attentati, tuttavia incomincia a destare abbastanza preoccupazione per cui si giudicò prudente vegliare sull'incolumità dell'Imperatore. Quando Alessandro II deve viaggiare sulla linea ferroviaria tra Mosca e Koursk, l'ordine tassativo è di illuminare a grande distanza, in avanti, la linea ferroviaria con un dispositivo elettrico.

Dato che Jablockov è il direttore della linea telegrafica che corre parallela alla linea ferroviaria tra queste due città, è incaricato di installare, sul davanti della locomotiva, e di sorvegliare questo apparecchio di illuminazione; quando il treno imperiale, con questo faro, viaggia, egli si piazza sulla locomotiva vicino al macchinista.

Così esposto agli urti ed alle vibrazioni del convoglio, il regolatore dell'avanzamento degli elettrodi dell'arco voltaico è sottoposto a dura prova e non sempre assolveva correttamente il suo dovere. Jablockov è così spesso obbligato ad apportare regolazioni a questo meccanismo. È molto probabile che è la ferma convinzione dell'insufficienza dei regolatori di luce, a portare il giovane fisico ad avere l'idea di sopprimere questo troppo delicato congegno.

Nel 1875, Jablockov prende la grave decisione di rinunciare al suo impiego nel servizio telegrafico per dedicarsi completamente a delle ricerche scientifiche che assillano in continuazione il suo pensiero. Il suo intento è di perfezionarsi ulteriormente nel campo dell'elettricità per concepire un nuovo sistema che già intravede e che consiste a far bruciare, senza alcun regolatore di quel genere, i carboni dell'arco voltaico.

L'America sta preparando l'Esposizione di Philadelphia del 1876, e si annunciava che si sarebbero viste tante meraviglie, e questo suscitò grandi speranze all'estero. In realtà, l'Esposizione fu assai mediocre. Jablockov vuole andare a Philadelphia, per rendersi conto e studiare lo stato e le risorse dell'illuminazione elettrica. Nell'autunno del 1875 parte e decide di fermarsi per qualche giorno a Parigi prima di imbarcarsi per il Nuovo Mondo.

In questa città, si mette subito in contatto con il direttore della ditta Bréguet, il quale espone allo scienziato russo, le grandi risorse tecniche che Parigi può offrire ai suoi studi e ricerche. In quel momento a Londra si svolgeva un'esposizione nazionale di apparecchiature scientifiche. Il signor Louis François Clément Bréguet chiede a Jablockov di recarsi all'Esposizione di Londra a rappresentare la sua casa; il giovane russo accetta e Londra prende il posto di Philadelphia.

Ritornato a Parigi, Bréguet mette le sue officine a disposizione di Jablockov per perfezionare l'invenzione di cui ha con lui un'idea. Il 26 marzo 1876 ottiene il brevetto per l'invenzione della candela elettrica, una lampada ad arco voltaico senza regolatore.

La luce elettrica nasce nel 1808 dall'inglese Humphry Davy: Egli prese due elettrodi di carbone affacciati uno all'altro, sullo stesso asse, quasi a toccarsi e collegati ad una pila elettrica. Facendoli venire a contatto, e poi riallontanandoli leggermente, la corrente elettrica formava tra di essi un arco, mentre il calore generato rendeva incandescente i carboni. La sua invenzione purtroppo non poté trovare applicazione pratica, dato che gli elettrodi di carbone, bruciando, si consumavano troppo velocemente rendendo instabile l'arco voltaico.

Nel 1846, l'ingegnere inglese W.E. Staite, trovò un sistema per mantenerlo stabile, ideando un meccanismo automatico che faceva avanzare lentamente gli elettrodi man mano che questi si consumavano. Questo metodo era basato sul fatto che, più gli elettrodi bruciavano, più il calore sviluppato dall'arco aumentava, dilatando un filo di rame collegato al meccanismo del regolatore.

Nel 1876 il problema, è risolto da Jablockov, con la sua candela elettrica. Gli elettrodi di carbone sono posti parallelamente uno accanto all'altro, a distanza convenevole che dipende dalla potenza della sorgente elettrica, separati da un isolante di caolino, invece di essere in linea, per cui l'arco elettrico vi si accendeva direttamente sopra, scendendo gradatamente man mano che gli elettrodi si consumavano. Ma un altro grave inconveniente è in agguato. L'elettrodo di carbone collegato al polo positivo brucia due volte più velocemente di quello al polo negativo. Dopo poco tempo le due punte libere non si trovano più allo stesso livello e l'arco voltaico si esauriva.

Jablockov non si perse d'animo e dopo otto mesi di esperienze, nei laboratori Bréguet, risolve anche questo inconveniente, utilizzando una corrente alternata, con generatori monofase, invece che corrente continua

La lampada ottiene un immediato successo, e nel 1877 è installata in un negozio di Parigi, mentre nel mese di dicembre del 1878, il Victoria Enbankment, a Londra, è la prima strada ad essere illuminata dalle "candele elettriche". Per uso domestico questa lampada è troppo violenta e ferisce gli occhi, limitandosi a illuminare strade ed edifici pubblici.

La sua grande esperienza acquisita nel campo dell'illuminazione elettrica fa nascere in Jablockov l'idea dell'alimentazione elettrica centralizzata. Nel 1879 propone uno schema, che illustra tutti i principali elementi dei moderni impianti di produzione di energia elettrica: il motore per azionare un generatore, la linea di trasmissione, il trasformatore e l'utente.

Brevetta ancora in Francia, la macchina magnetoelettrodinamica che ha tutte le caratteristiche di un moderno generatore a induzione. Jablockov propone anche l'uso di elettroliti alcalini e costruisce la prima pila galvanica al sodio.

La Francia gli attribuisce la Légion d'Honneur e la Società russa di tecnica gli conferisce una medaglia d'oro. Nel 1954, le opere, i documenti e i materiali sono raccolti in Trudy, Dokumenty, Materialy e pubblicati a Mosca.

Pavel Nikolaevic Jablockov muore a Saratov il 31 marzo 1894.

Umberto F. Molteni i2ms

 

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Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

 Propagazione Troposferica

 Premessa

I Paesi della Nato fin dagli anni sessanta iniziarono una sperimentazionme (a cui lo scrivente ha partecipato come Supervisore al turno di servizio) sulla propagazione sia Ionosferica che Troposferica di cui lo scrivente ha operato su  entrambi i sistemi. Lo Ionoscatter fu abbandonato in quanto lavorando a frequenze piu' basse del Troposcatter permetteva un numero di canali telegrafici (RTTY) inferiore rispetto al Troposcatter, questo sistema e' tuttora operativo e serve per collegare in ponte radio i Paesi della NATO, su alcuni monti degli appennini si possono notare delle enormi Parabole di dieci metri di diametro costruite dalla Krupp le cui antenne fanno parte appunto del sistema Troposcatter.

 

La propagazione mediante segnali deflessi nella bassa atmosfera, detta propagazione troposferica, puo' consentire la ricezione su una distanza molto maggiore di quella che si avrebbe se la bassa atmosfera fosse omogenea. In un'atmosfera omogenea, detta normale, vi e' una graduale ed uniforme diminuzioine dell'indice di rifrazione con l'altezza. Questo effetto e' dovuto agli effetti combinati di una diminuzione di temperatura, di pressione e di contenuto di vapor acqueo, con l'altezza. Questa diminuzione graduale con la altezza dell'indice di rifrazione causa una leggera deflessione verso il basso, in un percorso curvo, delle onde irradiate entro angoli molto bassi rispetto all'orizzonte. Ne risulta che tali onde si propagheranno oltre il "vero" o "geometrico" orizzonte. In una cosiddetta atmosfera normale l'effetto della traiettoria ricurva e' equivalente ad un aumento del diametro della terra di circa un terzo. Questa condizione estende l'orizzonte del 30% circa per la propagazione normale, e' l'orizzonte dilatato e' noto come "orizzonte della traiettoria radio".

 

CONDIZIONI CHE GUIDANO LA STRATIFICAZIONE TROPOSFERICA

 

Quando la temperatura, la pressione o il contenuto di vapore acqueo dell'atmosfera, non variano con continuita' col crescere dell'altezza,  la discontinuita, o stratificazione, dara' luogo ad una riflessione o rifrazione di segnali incidenti ad altissima frequenza. Normalmente questa condizione ha speciale prevalenza nella notte e nell'estate. In certe zone come lungo la costa occidentale del Nord America, essa e' abbastanza frequente da potersi considerare normale. L'intensita del segnale decresce lentamente con la distanza e se le condizioni favorevoli nella bassa atmosfera si estendono per un'area notevole, la portata e' limitata soltanto dalla potenza del trasmettitore, dal guadagno dell'antenna,  e dal rapporto segnale/disturbo. Non esistono zone di silenzio. Usualmente, la trasmissione in tali condizioni e' accompagnata da deboli evanescenze, benche' queste posano essere molto nette nel punto in cui viene ricevuta anche l'onda diretta con intensita' pressoche' uguale. La inflessione nella troposfera e cioe' nella regione compresa entro i 10 KM dalla superficie terrestre, si verifica piu' facilmente nei giorni in cui vi sono strati nuvolosi, che in quelli sereni, freddi e con cielo azzurro intenso. La discontinuita' di temperatura o di umidita' possono essere provocate da correnti di convenzione verticale sopra il terreno nelle ore diurne, ma si verificano piu' facilmente durante il giorno sul mare. Questa condizione puo' essere prevista con alcuni giorni d'anticipo mediante le informazioni metereologiche. Esse non sembrano dipendere dai cicli delle macchie solari. Per le comunicazioni dirette i migliori risultati si ottengono con polarizzazione e orientamento simili ad entrambi gli estremi ricevente e trasmittente; invece nelle trasmissioni attraverso la riflessione della ionosfera (quella parte dell'atmosfera che e' compresa fra 50 e 500 KM d'altezza) il fatto che le antenne siano similmente polarizzate non porta altro che una minima differenza.

 

INTERFERENZA D'ONDA IN FUNZIONE DELL'ALTEZZA.

 

Quando la sorgente di un'onda di spazio e' polarizzata orizzontalmente e' sopra l'orizzonte, il segnale ricevuto in una localita' distante da luogo ad una variazione ciclica se l'altezza dell'antenna viene progressivamente aumentata. Questo e' dovuto alla differenza nella lunghezza totale dei percorsi dell'onda diretta e da l'onda riflessa dalla terra il fatto che  questa differenza di lunghezza delle traiettorie e' tale che due onde arrivino sull'antenna ricevente con una differenza di fase multipla di 360 gradi, le due onde appaiono cosi' relativamente in fase all'antenna e ne risulta un segnale massimo. Quando invece l'altezza dell'antenna e' tale che la differenza di percorso per le due onde fa si che esse arrivino con una differenza di fase pari ad un multiplo dispari di 180 gradi, le due onde sostanzialmente si annullano e nessun segnale sara' ricevuto con l'antenna posizionata a quell'altezza.

La differenza fra D1 e D2 + D e' la differenza di lunghezza dei percorsi. Si noti anche che vi e' uno spostamento di fase addizionale di 180 gradi nell'onda riflessa dalla terra nel punto in cui essa e' riflessa dal suolo. E' quest'ultimo spostamento di fase che determina il fatto che l'intensita' di campo dell'onda di spazio di un'onda polarizzata orizzontalmente sia nulla con l'antenna ricevente posizionata al livello del suolo.

 

CANALE ATMOSFERICO

 

Quando le condizioni di incurvamento sono particolarmente favorevoli esse possono dar luogo alla formazione di un canale che puo' propagare le onde con un'attenuazione molto piccola su grande distanza in modo molto simile

a cio' che avviene in una guida d'onda.

La propagazione guidata lungo un canale nell'atmosfera puo' dare condizioni di trasmissione del tutto eccezionali. Pero' questi canali si formano generalmente su percorsi sopra il mare. Lo spessore del canale sulla superficie del mare puo' essere di soli 6-15 metri, ma eccezionalmente puo' raggiungere anche uno spessore di 300 metri. I canali presentano una caratteristica frequenza inferiore di taglio analogamente alle guide d'onda. La frequenza di taglio e' determinata dallo spessore del canale e dalla entita' della discontinuita' nell'indice di rifrazione alla superficie superiore del canale. La piu' bassa frequenza che puo' essere propagata mediante tali canali raramente scende al di sotto dei 50 MHz e normalmente e superiore ai 100 MHz (come da sperimentazioni effettuate dallo scrivente in banda UHF per collegare il basso Lazio con la Sardegna nel periodo estivo il tutto con esito positivo).

 

RIFLESSIONE STRATOSFERICA

 

Le comunicazioni che si avvalgono della riflessione stratosferica possono essere interrotte durante tempeste magnetiche, boreali e piogge meteoriche. Le comunicazioni dx durante un'estesa pioggia meteorica sono caratterizzate da frequenti scoppi di grande intensita' nel segnale ricevuto seguiti da una rapida diminuzione di livello del segnale ricevuto. Il moto dei meteoriti forma una scia ionizzata di considerevole estensione che puo' dar luogo ad un'effettiva riflessione del segnale. Pero la regione ionizzata persiste soltanto per pochi secondi cosicche' e' necessaria una certa continuita' nella pioggia meteorica prima che la comunicazione diventi possibile. Il tipo di comunicazione che e' possibile durante  l'apparizione visibile dell'aurora boreale e durante le piogge  magnetiche e' stato chiamato "aurora dx". Queste condizioni raggiungono spesso un massimo dopo il massimo di un ciclo di macchie solari, forse perche' le macchie sul sole sono piu' vicine al suo equatore (e quindi piu' direttamente allineate con la terra). Le tempeste ionosferiche accompagnano le tempeste magnetiche. Gli strati normali della ionosfera possono essere agitati o interrotti rendendo difficili o impossibili le radio trasmissioni ad alta frequenza su grandi distanze. Condizioni anormali della ionosfera modulano talvolta le onde ad altissima frequenza cosicche' si nota un tono definito o una modulazione di disturbo anche sulle emissioni di trasmettitori posti a pochi KM di distanza. Una caratteriustica peculiare di questo tipo di propagazione "aurorale" dei segnali ad altissima frequenza nell'emisfero Nord e' che le antenne direttive devono essere normalmente orientate in direzione Nord per ottenere i migliori risultati di trasmissione e ricezione, indipendentemente dalla direzione dell'altra stazione con cui si deve comunicare. Distanze superiori ai 1000-1300 KM sono state coperte durante le tempeste magnetiche usando trasmettitori sintonizzati sulla frequenza di 30 o 50 MHz con modeste manifestazioni di zone di silenzio tra le stazioni in collegamento. Generalmente le trasmissioni a modulazione vocale risultano difficili o addirittura impossibili per la modulazione di disturbo del segnale. La maggioranza delle comunicazioni di questo tipo e' stata sostituita con sistemi ad onde persistenti o ad onde modulate co nota acustica costante e manipolata sulla portante del tipo FSK.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

IK8 JZK  Ruggero NA

 

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PONTI per tutti i gusti!

 

 

Salve.

 

Gli elenchi dei ponti che assemblo, sono fatti grazie alla collaborazione  di tutti i radioamatori che  mi aggiornano delle situazioni nelle varie zone  d'Italia.

 

Nel tentativo di  rendere gli elenchi dei ponti sempre piu' precisi, allego quello che mi risulta essere attivo in regione con la preghiera di segnalarmi eventuali mancanze od errori via e-mail all'indirizzo ik2ane.walter@iol.it .

 

Gli elenchi completi dei ponti sono prelevabili

http://www.bedetti.com/ik2ane

http://users.libero.it/ik2ane.walter

http://digilander.libero.it/ik2aneweb

 

Grazie

 

                                                 IK2ANE - Walter

 

LIGURIA

Prefisso       I1

Subtoni   110.9 - 162.2

 

        QRG       SHIFT

 

R0    145.600   -600 KHz M.Faudo (IM)

R0a   145.612,5 -600 KHz M.Porcile (GE)

R1    145.625   -600 KHz

R1a   145.637,5 -600 KHz Cairo Montenotte (SV)

R2    145.650   -600 KHz M.Bignone (IM)

R2a   145.662,5 -600 KHz Bardinetto (SV)

R3    145.675   -600 KHz M.Beigua (SV)

R3a   145.687,5 -600 KHz

R4    145.700   -600 KHz M.Figogna (GE)

R4a   145.712,5 -600 KHz

R5    145.725   -600 KHz M.Fasce (GE)

R5a   145.737,5 -600 KHz 

R6    145.750   -600 KHz

R6a   145.762,5 -600 KHz M.Pisciavino (SV)

R7    145.775   -600 KHz Savona

R7a   145.787,5 -600 KHz Finale Ligure (SV) - Perinaldo (IM)

 

RU0a  430.012,5 +1.6 MHz

RU1   430.025   +1.6 MHz M.Faudo (IM) - Cairo Montenotte (SV)

RU1a  430.037,5 +1.6 MHz M.Beigua (SV)

RU2   430.050   +1.6 MHz M.Bignone (IM)

RU2a  430.062,5 +1.6 MHz

RU3   430.075   +1.6 MHz Savona

RU3a  430.087,5 +1.6 MHz

RU4   430.100   +1.6 MHz Rapallo (GE)

RU4a  430.112,5 +1.6 MHz

RU5   430.125   +1.6 MHz M.Fasce (GE)

RU5a  430.137,5 +1.6 MHz

RU6   430.150   +1.6 MHz M.Figogna (GE)

RU6a  430.162,5 +1.6 MHz

RU7   430.175   +1.6 MHz Finale Ligure (SV) - Sestri Levante (GE) - La Spezia

RU7a  430.187,5 +1.6 MHz

RU8   430.200   +1.6 MHz Andora (SV)

RU8a  430.212,5 +1.6 MHz

RU9   430.225   +1.6 MHz Bordighera - Savona

RU10  431.850   -1.6 MHz

RU10a 431.862,5 -1.6 MHz

RU11  431.875   -1.6 MHz

RU11a 431.887,5 -1.6 MHz

RU12  431.900   -1.6 MHz

RU12a 431.912,5 -1.6 MHz

RU13  431.925   -1.6 MHz

RU13a 431.937,5 -1.6 MHz

RU14  431.950   -1.6 MHz M.Fasce (GE)

RU14a 431.962,5 -1.6 MHz

RU15  431.975   -1.6 MHz

RU15a 431.987,5 -1.6 MHz

 

 

LOMBARDIA

Prefisso     I2

Subtoni  71.9 - 156.7

 

        QRG       SHIFT

 

R0    145.600   -600 KHz Almenno (BG)

R0a   145.612,5 -600 KHz

R1    145.625   -600 KHz Dongo (CO) - M.Maddalena (BS)

R1a   145.637,5 -600 KHz

R2    145.650   -600 KHz M.Penice (PV)

R2a   145.662,5 -600 KHz Luino (VA) - Corni di Canzo (LC) - Livigno (SO)

R3    145.675   -600 KHz

R3a   145.687,5 -600 KHz Valtellina (SO) - Como

R4    145.700   -600 KHz Passo Mortirolo (SO) - Azzano S. Paolo (BG)

R4a   145.712,5 -600 KHz

R5    145.725   -600 KHz Aprica - Montevecchia (MI) 

R5a   145.737,5 -600 KHz Campo dei Fiori (VA)

R6    145.750   -600 KHz Aprica (SO) - Cernusco S.N.(MI)

R6a   145.762,5 -600 KHz

R7    145.775   -600 KHz Chiavenna (SO) - M.Bue (BG)

R7a   145.787,5 -600 KHz M.Bolettto (CO) - Brescia

 

RU0a  430.012,5 +1.6 MHz M.Muffetto (BS)

RU1   430.025   +1.6 MHz Como

RU1a  430.037,5 +1.6 MHz

RU2   430.050   +1.6 MHz Sondrio - Cernusco S.N. (MI)

RU2a  430.062,5 +1.6 MHz

RU3   430.075   +1.6 MHz Livigno (SO) - Almenno (BG) - M.Penice (PV)

RU3a  430.087,5 +1.6 MHz 

RU4   430.100   +1.6 MHz

RU4a  430.112,5 +1.6 MHz S.Maurizio Brunte (CO)

RU5   430.125   +1.6 MHz M.Orsa (VA) - Val Camonica (BS)

RU5a  430.137,5 +1.6 MHz

RU6   430.150   +1.6 MHz Madesimo (SO) - M.Misma (BG)

RU6a  430.162,5 +1.6 MHz

RU7   430.175   +1.6 MHz M.Padrio (SO) - Milano

RU7a  430.187,5 +1.6 MHz M.Resegone (LC)

RU8   430.200   +1.6 MHz Roncola (BG)

RU8a  430.212,5 +1.6 MHz Campo dei Fiori (VA)

RU9   430.225   +1.6 MHz

RU10  431.850   -1.6 MHz M.Penice (PV)

RU10a 431.862,5 -1.6 MHz

RU11  431.875   -1.6 MHz

RU11a 431.887,5 -1.6 MHz

RU12  431.900   -1.6 MHz M.Campione (BS)

RU12a 431.912,5 -1.6 MHz

RU13  431.925   -1.6 MHz Aprica (SO)

RU13a 431.937,5 -1.6 MHz

RU14  431.950   -1.6 MHz 

RU14a 431.962,5 -1.6 MHz 

RU15  431.975   -1.6 MHz Bormio (SO) - Morbegno (SO)

RU15a 431.987,5 -1.6 MHz Milano

 

VALLE D'AOSTA

Prefisso      IX1

Subtoni   74.4 - 167.9

 

        QRG       SHIFT

 

R0    145.600   -600 KHz

R0a   145.612,5 -600 KHz

R1    145.625   -600 KHz

R1a   145.637,5 -600 KHz

R2    145.650   -600 KHz

R2a   145.662,5 -600 KHz

R3    145.675   -600 KHz

R3a   145.687,5 -600 KHz

R4    145.700   -600 KHz

R4a   145.712,5 -600 KHz

R5    145.725   -600 KHz

R5a   145.737,5 -600 KHz

R6    145.750   -600 KHz St.Vincent (AO)

R6a   145.762,5 -600 KHz

R7    145.775   -600 KHz

R7a   145.787,5 -600 KHz

 

RU0a  430.012,5 +1.6 MHz

RU1   430.025   +1.6 MHz

RU1a  430.037,5 +1.6 MHz

RU2   430.050   +1.6 MHz

RU2a  430.062,5 +1.6 MHz

RU3   430.075   +1.6 MHz

RU3a  430.087,5 +1.6 MHz

RU4   430.100   +1.6 MHz

RU4a  430.112,5 +1.6 MHz

RU5   430.125   +1.6 MHz

RU5a  430.137,5 +1.6 MHz

RU6   430.150   +1.6 MHz

RU6a  430.162,5 +1.6 MHz

RU7   430.175   +1.6 MHz

RU7a  430.187,5 +1.6 MHz

RU8   430.200   +1.6 MHz

RU8a  430.212,5 +1.6 MHz

RU9   430.225   +1.6 MHz

RU10  431.850   -1.6 MHz

RU10a 431.862,5 -1.6 MHz

RU11  431.875   -1.6 MHz

RU11a 431.887,5 -1.6 MHz

RU12  431.900   -1.6 MHz

RU12a 431.912,5 -1.6 MHz

RU13  431.925   -1.6 MHz

RU13a 431.937,5 -1.6 MHz

RU14  431.950   -1.6 MHz

RU14a 431.962,5 -1.6 MHz

RU15  431.975   -1.6 MHz Plan Checruit (AO)

RU15a 439.987,5 -1.6 MHz

 

 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Da: Umberto Molteni

 

 

Silent Key I2BBH

 

Vittorio Dentella I2BBH (padre di Giorgio I2DZQ) radioamatore comasco è uno dei fondatori della sezione ARI di Como nel 1948. E’ difficile fare un profilo completo di questo pioniere del radiantismo. Diciassettenne, nell’immediato dopoguerra (nel 1946 con primo nominativo I1CSZ ). Per la sua molteplicità degli interessi: radio ascolto e radio trasmissioni, automobilismo incluso il settore corse, fotografia, barometria, chimica applicata, cultura botanica, ornitologia, più avanti sperimentatore nelle microonde con collegamenti e primati fino alla frequenza di 24 Ghz; tra l’altro ottenne il 1° Settembre 1954 l’ambito ‘Certificado Antartico Argentino’ (n° 1163, emesso dal Radio Club Argentino), comunicando bilateralmente – con una spedizione di stazioni LU - situate nell’antartico argentino.

 

Vittorio, di carattere allegro, sempre disponibile al rapporto umano, generoso, tenace nella sperimentazione fino ad ottenere i risultati che si prefissava, si trovava bene associativamente con coetanei o anche colleghi radioamatori più anziani di lui, non disdegnava la giovialità di matrice goliardica.

 

Nel tempo, indipendentemente dalle vicende che comunemente arricchiscono nel bene e nel male la vita di tutti, non ha mai perso la grande passione fino all’ultimo di tutto quanto ‘sapeva’ di radio, fino a diventare quasi esigenza di vita.

 

Ha coperto negli anni con grande soddisfazione varie cariche di consigliere e infine quella di vicepresidente dell’associazione ARI Como assolvendole entusiasticamente.

 

Il 1° aprile 2005 ha effettuato il Suo ultimo QSO terreno. La perdita di questo nostro grande collega e soprattutto amico, lascia in noi un grande ed incolmabile vuoto.

 

 

I2MS Umberto

 

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

 

12-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

Visto e considerato che ormai il CW non sarà più oggetto di prova d'esame per il conseguimento della patente A, molti non avranno tante opportunità di apprendere il tanto deprecato CW. Presso le Sezioni già è difficile trovare la disponibilità di un buon OM che si dedichi all'insegnamento. Poi, in modo particolare, i tanti che vivono in paesi dove le sezioni sono lontane, incontrano maggiori difficoltà.

Bene, adottando seriamente il mio Corso, nel quale non viene mai pronunciato nè il punto nè la linea, portandolo a buon fine, ci si può dedicare alla radiotelegrafia senza troppi patemi d'animo. Esso, il corso, è costituito da 2 CD che contengono 14 lezioni di base, 10 esercizi a velocità progressiva, esercizi a 80 90 100 110 e 120 cpm, tutte le abbreviazioni in uso, segni interpunzione, vocali accentate, voci del codice Q, registrazione di collegamenti da me eseguiti, PDF, spelling saltuario per non perdere l'ordine dei gruppi, dimostrazione video circa l'uso del tasto verticale.

Una infinità di consigli pratici ed esercizi specifici che si riferiscono a tutto il programma sin qui descritto.

Preciso che tutto ciò che si ascolta, è stato da me battuto con il tasto verticale, primo CD, e tasto orizzontale il secondo.

Il PC è stato usato solo per la registrazione. Nulla, ripeto, nulla è stato lasciato al caso ed ha una continuità logica. Non esistono indovinelli di nessun genere. Si apprende in modo unico ed è alla portata di tutti.

Ciò è frutto della mia esperienza di Marconista dell'Aeronautica Militare  (dal 1953 al 1991) e di radioamatore dal 1974. Aggiungo, che durante e dopo l'uso del corso, io sono sempre disponibile per ogni consiglio, via fono o internet.

Il contenuto dei due CD MP3  è di oltre 1174 MB.

Per quanto sopra, io chiedo 10 euro, via posta prioritaria. Io spedisco immediatamente con stessa modalità.

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

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"UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

TIENI  IN FORMA LA TUA MENTE IMPARANDO, MANTENENDO, RAFFORZANDO IL CW, DIVERTENDOTI! Il pc ti  somministra il CW. Tu batti subito la traduzione. Se esatta il pc ti somministra un altro esercizio. Se la traduzione e' errata, ti risomministra il medesimo sino a quando rispondi in modo corretto. Solo allora prosegue. Non occorrono listati di controllo, al contrario di tutti ma proprio tutti gli altri corsi in circolazione, anche i più recenti, siano essi in cassette o in cd per impianti musicali. E' il computer che fa tutto. Tu devi solo ascoltare e battere la risposta sulla tastiera, sino a quando ti accorgerai che... il miracolo si compie: stai imparando a tradurre il CW!  Tutto questo alla velocità a scelta di 25/40/60/80/100/120 battute, con una progressione selezionabile da 1 a 42 caratteri di lettere, numeri e segni di punteggiatura. Alla fine, se ti interessa,  il computer ti dirà quanti esercizi hai fatto, quanti corretti, quanti sbagliati, la percentuale di errori, oltre naturalmente ad elencarti quest'ultimi.   E tanto altro per imparare a ricevere e trasmettere in CW con lo stesso sistema di apprendimento: il Codice Q, le abbreviazioni telegrafiche, etc.  185 MB di materiale interattivo per il CW. Su cd a 15 euro, spese di spedizione comprese.

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS -  ugolangella@virgilio.it  - Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI (To) - Tel. 011 95 86 167

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 Da: marco pirazzini [mpirazzini@aliceposta.it]

Cerco

Transceiver veicolare monobanda UHF

copertura 430-440 MHz

con scheda toni sub-audio

73 de IW1DGK  marcopirazzini@tim.it

 

Da: protezione civile palazzolo [pc.pal@tiscalinet.it]

 

Vendo amplificatore Zetagi 20-30 Mhz 240 watt mod B132 AM - SSB, senza manuale, Causa regalo errato, mai usato.

per info pc.pal@tiscali.it

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Da: solelunauno [solelunauno@blutv.net]

 

Ciao Paolo, sono Nicola Giampietro IW8RLR, tecnico elettronico IT Professional.

 

Vorrei (se possibile) pubblicare questo piccolo annuncio nel mercatino radioamatoriale, perché penso che possa interessare qualche collega (a me avrebbe interessato negli ultimi 2 anni, ma non mi è mai stato proposto!):

Ho eseguito con successo nel mio laboratorio una modifica al processore dell’RTX Icom IC2725 in modo da sbloccare il suo range di banda in RX e TX;

In tal modo l’apparato riceve l’intero spettro di frequenze da 112 a 999 Mhz, sia in FM che in AM, e trasmette rispettivamente in VHF da 136 a 174 Mhz (FM) e in UHF da 400 a 470 Mhz (FM). Inoltre si sblocca anche la funzionalità “ripetitore”.

E’ possibile in tal modo ricevere tutti i canali TV, i radiomicrofoni, le microspie, i radiotelefoni ecc… oltre a trasformare il nostro apparato in un valido strumento di test e frequenzimetro per trasmettitori e ricevitori artigianali. Offro a chiunque me lo richieda la mia disponibilità ad eseguire questa ed eventualmente altre modifiche e adattamenti, naturalmente previo compenso da stabilire con gli interessati.

 

Scrivetemi su solelunauno@libero.it

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- amplificatore valvolare BV1001 della ZETAGI da 1KW, monta quattro valvole EL 519, ecc.

[170 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, buono stato estetico, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[80 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, frontale in buono stato, cassa non perfetta, completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, acquistato anni fa ma mai utilizzato, molto impolverato, da testare, ecc.

[35 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., peso circa 27 Kg, ecc.

[250 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., peso circa 80 Kg, ecc.

[500 euro]

 

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[500 euro]

 

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[50 euro]

 

- base antenna (con isolatore) modello MP-48 per carro armato U.S.

[25 euro]

 

- accordatore d'antenna portatile U.S. Army per filari.

[40 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[5 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[15 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[30 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

Inoltre libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 50 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

 

- mounting FT237.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Cerco informazioni, progetti, piani velici, ecc. per l'eventuale realizzazione di un'imbarcazione di lunghezza non superiore ai 10 metri (preferibilmente sugli 8 metri) con vela latina, aurica o al terzo.

 

Degli amici vendono:

- a 100 euro quattro molle sportive (circa -3 cm) omologate per Mercedes SLK.

- a 280 euro quattro cerchi in lega da 16" a cinque razze, quattro fori, adatti ad Alfa-Fiat-Lancia, originali Q4, colore nero, completi di pneumatici Dunlop 205/45 R16.

- a 14000 euro BMW 318i, 1900cc, anno 2000, 100000 Km, blu, quattro porte, cerchi in lega, allarme, autoradio, tagliandata, ecc.

- a 4700 euro motoscafo Tullio Abbate Sea Star, circa 5,10 metri, motore fuoribordo Mercury 90 CV, velocità circa 50 nodi, accessoriato, dotazioni di bordo, carrello stradale, ecc.

- a 8000 euro motoscafo Ilver Eros, circa 6 metri, motore entrofuoribordo Volvo Penta 151 CV a benzina, cuccette, accessoriato, ecc.

- a 1000 euro motore marino entrobordo Volvo Penta MD 11C, funzionante, 24 CV, completo d'invertitore, ecc.

- a 2000 euro motore fuoribordo Selva S.Tropez 40 CV completo d'accessori.

- a 1200 euro motore fuoriborbo Mercury 90 CV a due tempi.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

 

Da: IW2HBE [iw2hbe@libero.it]

 

VENDO CAUSA MANCANZA SEGNALE AL MIO QTH,  PARABOLA ED ILLUMINATORE MODIFICATO PER ATV A 1240 MHZ NUOVI ED USATI SOLO PER PROVE ED EVENTUALMENTE, PICCOLO ROTORE PER IMPIANTI TV, IL TUTTO A 130€ .SE INTERESSATI, SONO A DISPOSIZIONE CON SEGNALAZIONE A MEZZO E-MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO:   iw2hbe@libero.it

 

Da: iw2eyw@libero.it

 

> > Vendo il seguente materiale radioamatoriale :

> > 1)  Veicolare Bibanda VHF/UHF ICOM 3200 con microfono da palmo NO manuale            150 Euro

> > 5)  Veicolare UHF Kenwood TM 411 no manuale no micro no toni ottimo per PKT             100 Euro

> > 6)  Portatile  Yaesu VX-5 completo del suo manuale e caricabatteria                              200 Euro

> > 7)  Portatile  Icom IC32e molto usurato ma funzionante senza man. ne caricabatteria     80  Euro

> > 8)  Veicolare ALLMODE UHF Kenwood TR 851 con manuale e micro da palmo                  250 Euro

> > 9)  Splendida BASE ALL MODE VHF ICOM IC 275H (100WATT !!) con micro e manuale      500 Euro

> > 10) Rotore Yaesu G400 doppia staffa,revisionato e con controller modificato.                  200 Euro

> > 11) Antenna direttiva VHF 17el (10metri di boom) Cushcraft 17b2 usata.                        100 Euro

> > Vendo seguente materiale telefonico :

> > 1) Nokia 5110 batteria senza manuale ne caricabatteria                                                20 Euro

> > 2) Nokia 6150 batteria manuale caricabatteria                                                              40 Euro

> > 3) Philips Savvy 2batterie caricabatteria,auricolare                                                         20 Euro

> > 4) Nokia Communicator 9110 alimentatore manuale software                                       100 Euro

> > 5) Nokia Communicator 9210 doppia batteria aliment.manuale.auricolare SOFT VARI      200 Euro

> > Vendo il seguente materiale ham vario:

> > 1) Navigatore satellitare Garmin III con manuale ottimo per APRS !!                             200 Euro

> > 2) Navigatore satellitare per nokia 9210 con soft originale TOMTOM                              150 Euro

> > 4) Amplificatore lineare microset VHF con preampli modello 45w 12vcc                           80  Euro

> > 5) Amplificatore lineare vhf ingresso max 1 watt uscita 10watt 12vcc (per portatili)           50  Euro

> > 7) IPAQ 1940 POCKET PC completo di manuale,batteria,alimentatore e parecchio SW     250 Euro

> > 8) CAVO USB+SW per NOKIA 6600                                                                             20  Euro

> >

> > Se sei interessato lasciami una MAIL questo indirizzo

> > IW2EYW@LIBERO.IT  non spedisco in

> > contrassegno non telefonatemi poiche' l'indirizzo che trovate sul callbook non e' piu' valido !!!

> > Per cortesia,non chiedetemi sconti,baratti,strani tipi di pagamento il prezzo delle attrezzature e'

> > quello contattatemi solo se interessati. GRAZIE

 

P.S. Gentilmente contattatemi solo se interessati.

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Da: Thomas - IW3AMQ [iw3amq@dnet.it]

 

VENDO analizzatore di spettro Hewlett Packard, HP 141T - Display Section, con HP 8555A - RF Section da 10 MHz a 18 GHz, HP 8552B - IF Section, HP 8445B - Automatic Preselector, perfettamente funzionante, completo di tutti i manuali,

a 2.300,00 Euro

Thomas, IW3AMQ - iw3amq@dnet.it

 

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Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

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