Radiogiornale 137  

 

23 giugno 2005  

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Sommario:

  1 – Don DX e il Maligno;

  2 – CW: che fine ha fatto l’abolizione?

  3 – Il Genio made in Italy; 

  4 – Diploma “Habemus Papam”;

  5 – Privati del diritto di voto;

  6 – Trasmissioni internazionali in lingua italiana;

  7 – I grandi dell’elettricità;

  8 – Onde e loro propagazione;

  9 – Il mio meraviglioso mondo;

10 – Mercatino radioamatoriale;

11 – Informazioni.

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 1-

Don DX e il Maligno

 

Era una bella mattina di primavera e Don DX percorreva tranquillo un viottolo di campagna quando il Maligno gli si parò davanti.

 

Prima che il povero curato si potesse riavere dallo spavento, il diavolo gli disse:

 

“So che avrete presto le elezioni in Curia, e tu speri di diventare Vescovo….”

 

Don DX non riuscì nemmeno ad aprire bocca che il Maligno lo incalzò:

 

“Ma tu non verrai eletto, povero curatuccolo di campagna, perché hai stufato tutti con le tue prediche in favore del DX…”

 

Gli occhi di bragia di belzebù si fecero ammiccanti e più stretti di una fessura:

 

“….a meno che, mio caro….a meno che…. non ci mettiamo d’accordo……. tu la smetti una buona volta per tutte  di fare queste prediche sul DX e io ti insegno il segreto per diventare Vescovo”

 

Va detto che questo non era il primo incontro tra Don DX e il Maligno, perché costui, in gioventù, si era interessato un po’ alla radio ed aveva già tentato in passato di spacciarsi per un giovane ed inesperto SWL che chiedeva consigli per diventare OM.

 

Ma Don DX, persona estremamente furba, scaltra e navigata nei vizi e nelle virtù umane, se n’era subito accorto, non c’era cascato ed anzi si era fatto beffe di lui.

 

Così pensò anche questa volta di far finta e di stare al suo gioco e, recuperato un po’ di sangue freddo, gli disse:

 

“Ma certo, mio vecchio buon diavolo, è un buon affare per entrambi, confidami allora questo segreto”

 

Messo a proprio agio, il diavolo allora gli disse:

 

“Vedi, Don DX, le elezioni in Curia si possono facilmente truccare.

 

Devi sapere che, poiché meno della metà dei fedeli vota, nei tanti e tanti anni che sono passati da quando ci conosciamo, io ho sempre tenuto un elenco di chi non ha mai votato, semplicemente ottenendolo per differenza da chi invece negli anni risulta aver espresso il proprio voto.

 

Questo elenco è ora in mio possesso: basta togliere una buona fetta di questi nomi di parrocchiani indifferenti dall’elenco ufficiale che viene consegnato alle tre perpetue che gestiscono le elezioni, ed il gioco è fatto.”

 

“Ma come -disse Don DX- non capisco….se qualcuno non riceve la scheda se ne accorgerà subito”

 

“Le probabilità che un fedele che non ha votato per tanto tempo lo faccia ora sono bassissime. Non c’è infatti alcun riscontro effettivo sul numero delle schede inviate, perché esse sono affrancate una ad una dalle stesse tre perpetue che, con uno sforzo faraonico, leccheranno gli oltre diecimila francobolli.

Se qualcuno reclamerà la sua scheda, noi diremo che si è persa in Posta e gliene manderemo una.

Se nessuno si farà vivo, qualche giorno prima della chiusura delle elezioni, noi le compileremo con il tuo nome e le spediremo.

Attenzione però –proseguì il Maligno- non bisogna strafare: basteranno 5 o 600 schede ed il gioco sarà fatto: al momento dello spoglio le tre perpetue controlleranno i nomi, ma non avranno alcun modo per capire che queste schede sono state spedite da te e non da loro, a meno che naturalmente non si trovi il tuo DNA nella saliva sotto il francobollo….”  - concluse sogghignando il diavolo.

 

Don DX spalancò gli occhi e si fece cascare il breviario: poteva essere mai così semplice diventare Vescovo all’oscuro delle tre perpetue?

 

Tutti erano impegnati a controllare lo spoglio delle schede, mentre il trucco era avvenuto prima, al momento della spedizione!

 

La tentazione a quel punto si fece fortissima e Don DX, che aveva scherzato col fuoco, stava effettivamente per dire di sì e cadere nella trappola del Maligno: fortunatamente però la Provvidenza intervenne con un improvviso stormo di campane che, chiamando i fedeli alla Messa di mezzogiorno, richiamò anche il povero curato ai suoi doveri pastorali nei confronti del DX.

 

Il prete fece un balzo indietro, recuperò il proprio breviario e –maledicendo il suo momento di debolezza- corse in chiesa a raccontare tutto alle tre perpetue allibite.

 

Raccontò loro dell’elenco dei non votanti nelle mani del Maligno, ed esse lo presero un po’ per matto, tanto era assurdo quanto stava dicendo.

 

Fatto sta che Don DX, da quel giorno in poi, se ne fece una fissazione a tal punto che non riuscì più né a dormire né a dir Messa.

 

Alla fine, le tre perpetue si consigliarono e decisero di accontentarlo, perché in fondo era un buon uomo.

 

Così chiesero che i chierichetti affiggessero in ogni parrocchia un elenco di chi aveva votato, per poter mostrare ai fedeli che nessuno si ritrovava in quell’elenco senza aver votato.

 

Don DX non venne ugualmente eletto Vescovo, ma tutti furono molto felici nel vedere che nessuno aveva tradito il DX venendo a patti col Maligno.

 

Luigi Belvederi, i4AWX

 

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Da: Massimo IW5DWU

 

LETTERA AL MINISTRO LANDOLFI

CW: che fine ha fatto l’abolizione?

 

 

Salve,

se fosse possibile inserire tale articolo nel prossimo Radiogiornale le sarei molto grato, cosi da sensibilizzare tutti gli operatori in merito al problema dell'abolizione del CW.

Un sincero ringraziamento

 

Cordiali saluti,

 

                         Massimo IW5DWU, Siena

 

 

Da inviare via FAX :            06/6794465

 

 All'attenzione del Ministro delle Comunicazioni

                        Dott. Mario Landolfi

 

                       

                        Egregio Signor Ministro,

 

chi scrive e' ......, residente in .... alla Via ...... radioamatore in     possesso di licenza con nominativo IW.. sin dal .. ed  iscritto all'Associazione  Radioamatori Italiani sezione di ........

 

Le scrivo per avere informazioni sul preannunziato  decreto che dovrebbe  equiparare l'attuale normativa Italiana, relativa agli esami radio  amatoriali, alla raccomandazione CEPT TR 61-02  riguardante l'adeguamento delle prove d'esame e la conseguente unificazione delle due classi di  radioamatore del nostro paese.

 

Il Suo predecessore dott. Gasparri in una dichiarazione pubblica dell'11  Marzo 2004 annunciò l'eliminazione della telegrafia dalla prova d'esame ma da quella data nulla si e' più saputo di questa modifica  alla normativa.

 

 Mi permetto sommessamente di farLe presente che a livello europeo siamo  ormai rimasti l'ultimo stato a non recepire la  raccomandazione CEPT TR 61-02 e siamo arrivati al punto che i radioamatori in possesso  di patente speciale                         del nord Italia vanno spesso ad operare in Svizzera o in  Francia per poter  accedere "legalmente" alle onde corte.

 

Vi chiedo quindi che cosa e' successo in questi mesi e se i radioamatori  italiani dovranno ancora attendere molto per questo  decreto.

 

Tale decreto consentirebbe di incrementare il numero di radioamatori in  Italia (negli ultimi anni in costante diminuzione a  seguito dell'avvento di  internet) e soprattutto di far riavvicinare alla radio gli operatori muniti di autorizzazione speciale e non generale (ovvero coloro che non hanno effettuato l'esame di telegrafia) dando rinnovato slancio all'attività radio                         Italiana ultimamente in declino. I radioamatori, sembra invece, che siano oggetto di attenzione solo in occasione di eventi tragici quando è necessario garantire i collegamenti radio oppure nei grandi eventi sociali e  sportivi quando è utile mantenere un costante contatto radio

 

Sicuro di una Sua risposta Le invio i miei più cordiali e distinti saluti

 

 

N.D.R. Ci risulta che molti Radioamatori stanno inviando Fax analoghi al Ministro sollecitando il provvedimento sul CW.

 

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Il genio made in Italy

ITALIA: terra di inventori

 

Da che mondo è mondo il genio italiano ha contribuito notevolmente al progresso dell’umanità con tantissime invenzioni.

Ne riportiamo solo alcune tra le meno conosciute perché per tutte ci vorrebbe un trattato. Ovviamente abbiamo lasciato fuori: Volta, Galvani, Galileo, Marconi, Fermi  e molti altri più conosciuti.

Insomma se oggi andiamo in aereo, in automobile, con le navi, se comunichiamo a distanza, se abbiamo i computer, ecc. lo si deve al genio italiano di cui c’è da andare orgogliosi!

Secondo quanto era stato pubblicato sul "Corriere della Sera" nel 1922 anche Meucci aveva avuto un precursore, ovviamente anch'egli italiano: il valdostano Innocenzo Manzetti che aveva fatto funzionare nel 1861 un "telefono parlante".

 

Il destino aveva però voluto che, pochi mesi dopo la pubblica presentazione del nuovo congegno, Manzetti ricevesse la visita di un misterioso scozzese che di nome faceva proprio Alexander Graham Bell. La rivista americana "Electrical World", commentando la notizia, aveva però fatto notare che nel 1861 il sig. Bell fosse poco più che quattordicenne.

 

Oltre il telefono, lunga era comunque la lista compilata in quegli anni delle invenzioni italiche "usurpate" dagli stranieri: il termometro, il barometro, la dinamo, la galvanoplastica, l'igrometro, il paracadute, il motore a scoppio, addirittura un elicottero a vapore e altro ancora. La maggior parte di quelle invenzioni erano state riconosciute, acquistando così senso, solo retrospettivamente, dopo che altri, in paesi industrialmente più avanzati, avevano sfruttato scoperte e congegni in processi industriali.

 

Gli italiani erano dunque sempre presentati come dei "precursori", tanto geniali quanto sfortunati nell'ottenere i giusti riconoscimenti. Tutti tranne uno, Guglielmo Marconi, inventore del telegrafo senza fili e abile uomo d'affari, il simbolo del "genio italico" che in Gran Bretagna aveva trovato appoggi e finanziamenti per lo sviluppo della sua idea.

 

 

IL PANTELEGRAFO

 

Giovanni Caselli nacque a Siena nel 1815; era uno studioso dedito alla letteratura ed alla scienza.

 

Giovanni Caselli e accanto il Pantelegrafo

 

Dal 1841 al 1849 fu a Modena come istruttore dei figli del Marchese di San Vitale, ma a causa dei  moti per l'annessione del Ducato di Modena al Piemonte, fu esplulso dal Ducato.

Tutto il denaro che aveva messo da parte durante il periodo modenese lo spese per le esperienze che sfociarono nel pantelegrafo; tali esperienze  si svolsero a Parigi ove Caselli ebbe vari contatti con Napoleone III.

 

Mediante l’appoggio dell'imperatore, Caselli potè disporre del denaro per ulteriori prove. La prima invenzione venne brevettata nel 1861.

 

Nel 1865 il pantelegrafo iniziò il suo servizio pubblico fra Parigi e Lione, servizio seguito alla disfatta di Sedan, quando già erano in progetto delle nuove linee. AII'epoca funzionava regolarmente tra Parigi e Lione, Napoleone, dopo aver invano proposto di nominarlo alle funzioni di ispettore generale e coordinatore lo insigni della Legione d'Onore.

 

Il pantelegrafo funzionò anche tra Londra e Liverpool per una serie di esperienze per condurre alla istituzione di un servizio pubblico; scopo che venne però frustrato dalla crisi che sconvolse l'Inghilterra nel 1864 e che colpì duramente la Financial Society.

 

Anche la Russia si interessò al pantelegrafo, ma anziché usarlo per un servizio pubblico lo utilizzò per lo scambio di messaggi tra le due residenze imperiali di San Pietroburgo e Mosca.

 

Si devono a Caselli varie invenzioni, tra cui una torpedine marina comandata elettricamente che se non colpiva il bersaglio, tornava automaticamente al punto di lancio; una pressa idraulica per la misurazione della velocità delle locomotive.

 

Caselli morì a Firenze nel 1891.

 

Il motore a combustione interna

Nel 1858 Barsanti e Matteucci idearono e costruirono il primo motore a scoppio a combustione interna. Si trattava di un bicilindrico a cilindri contrapposti, concetto usato anche oggi da molte prestigiose fabbriche di automobili.

L’invenzione di Barsanti e Matteucci aprì la strada alla motorizzazione.

 

Il caso del "teletipo Giara"

 

Su "Sincronizzando." del 1923, la rivista destinata ai dipendenti della società elettrica Sip, è dato significativo risalto al teletipo Giara, una "geniale applicazione elettrica" nonché "un'invenzione italiana", anche se in realtà il congegno fu inventato e costruito in America dall'ingegner Tullio Giara.

                                                                            Il teletipo Giara

 

Doveva trattarsi di una macchina simile a una telescrivente, perché prevedeva la possibilità del collegamento di macchine da scrivere attraverso una rete di cavi dedicati, con funzioni simili a quelle di un fax, giacché consentiva, con opportuni adattamenti, anche la trasmissione di immagini e fotografie.

 

"Il teletipo Giara potrà avere lo stesso sviluppo e forse maggiore utilità di quanto non abbia ora il telefono" si legge nell'articolo della rivista, giacché proficuamente poteva essere adottato dall'Amministrazione statale, nelle grandi aziende e ovunque fosse necessario che rimanesse traccia scritta di ordini, contratti o messaggi.

 

In effetti due modelli del teletipo furono dati in prestito al Ministero della Guerra e della Marina italiana nel 1916 ed entrarono in funzione per circa un anno. Per riaverli lo sfortunato inventore fu però costretto a rivolgersi all'autorità giudiziaria.

 

L'articolo venne pubblicato quando l'esito della controversia non era ancora del tutto definitivo e le tracce del "teletipo Giara" si sono oggi perse.

 

Come del resto scarsa memoria si ha del brevetto del 1843 del "Recording telegraph" dello scozzese Alexander Bain, in grado di inviare immagini sulle linee telegrafiche; un congegno perfezionato successivamente dall'italiano Giovanni Caselli inventore del più fortunato "Pantelegrafo". Neanche del "tipo-telegrafico" ideato dall' italiano Bonelli nel 1867 è facile trovare traccia; del tutto dimenticati sono anche i numerosi marchingegni sperimentati, con risultati non negativi, nei primi decenni del XIX secolo per la teletrasmissione delle immagini fotografiche.

 

Affinché una innovazione, sia pur "meravigliosa", si affermi e venga "adottata" dalla società, ieri come oggi, non è infatti sufficiente che essa funzioni. E' necessario, da una parte, che ci sia chi ne finanzi la produzione e ne promuova la diffusione e la conoscenza, dall'altra è essenziale che il suo uso risponda a necessità, bisogni, utilità riconosciute da parte dei consumatori finali.

 

Gli "attori" in gioco, affinché una tecnologia raggiunga o meno il successo, possono dunque essere tanti: finanziatori, imprenditori, responsabili delle finanze pubbliche, amministratori a vari livelli, comuni cittadini-consumatori.

 

 

Anche l’aereo a reazione è nato in Italia

 

Non molti sanno che l’Italia fu la prima nazione al mondo a far volare un aereo a reazione, il Campini-Caproni CC-2, di cui sono conservati al Museo della Scienza la fusoliera per prove statiche e il motore. Un esemplare completo e' invece conservato presso il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle.Successivamente, sempre durante la guerra anche la Germania, allora nostra alleata, mise allo studio un aereo a reazione.

Il 27 agosto 1940 il primo prototipo fu provato in volo per 10 minuti sul campo di Taliedo dal grande pilota Mario De Bernardi. Successivamente il 16 settembre fu provato in volo per altri 5 minuti e collaudato per apportare migliorie al secondo prototipo che volo' per la prima volta l'undici aprile 1941. Il 30 novembre 1941, alle ore 14:47 Mario De Bernardi e l'ing.Giovanni Pedace (segretario della Associazione Pionieri d'Italia) compirono un volo ufficiale, a bordo del secondo prototipo, tra l'aeroporto di Milano-Linate Forlanini e quello di Guidonia a Roma, sorvolando Pisa e atterrando alle 16:58 dopo aver percorso 475,554 km alla media di 217,147 km/h; il "postbruciatore" non venne mai attivato per risparmiare carburante secondo il volere del pilota.

 

Il Caproni durante uno dei voli di prova

 

Fu un grande successo, tanto che Mussolini si complimento' personalmente con De Bernardi e vennero effettuati dei voli a bassa quota su Roma, dopo ripetuti annunci via radio; in tutto il mondo questo evento desto' scalpore e ben 33 Stati si complimentarono con il governo italiano. Questi voli vennero omologati dalla F.A.I.(Federation Aeronatique Internationale) come primi al mondo per un aereo con motore a reazione dato che non si era a conoscenza del progetto segreto del tedesco Hans von Ohain e del gruppo Heinkel.

Persa la guerra fummo occupati dagli alleati e gli inglesi in fretta e furia portarono gli studi e i primi prototipi in Inghilterra dove il motore a reazione per aerei fu subito brevettato dalla Rolls Roice alla quale ancora oggi paghiamo il brevetto allorché costruiamo un motore a reazione!!!

 

La ripresa, il boom e l'italia unita dalla teleselezione

 

Dal secondo dopoguerra agli anni Settanta. E' in questi anni che l'Italia cambia pelle e diventa un paese moderno: l'infrastruttura delle telecomunicazioni consente e accompagna quello sviluppo che implica nuovi ritmi di vita, mobilità, nuove relazioni sociali e familiari. Il telefono è ormai una presenza irrinunciabile nelle case degli italiani.

 

 

 

Federico Faggin

e il microprocessore

che ha cambiato il mondo

 

Il fisico italiano ha ricevuto la laurea honoris causa in ingegreria elettronica dall'Università di Roma Tor Vergata. Trenta anni fa fu il coinventore del motore della 'seconda rivoluzione industriale'.

La laurea honoris causa che l'Università di Roma Tor Vergata ha conferito al fisico Federico Faggin è un riconoscimento ad un uomo le cui intuizioni hanno provocato un cambiamento epocale nel mondo. E' infatti nel 1971 che ha inizio la 'seconda rivoluzione industriale'. Diversamente da quello a vapore della prima rivoluzione, il suo 'motore' è costituito dalla straordinaria invenzione del microprocessore o MPU (MicroProcessing Unit), ad opera di tre ingegneri della Intel di Santa Clara, Federico Faggin e gli americani Marcian Edward Hoff Jr. e Stanley Mazer, che riuscirono a concentrare su una piastrina di 4 millimetri per 3 un 'supercircuito integrato' (che venne soprannominato 'miracle chip') contenente ben 2.250 transistor che costituivano tutti i componenti di una unità di elaborazione: 'cervello', memoria d'entrata e di uscita.

 

 

Federico Faggin

 

La spinta alla realizzazione del primo microprocessore al mondo fu la richiesta della società giapponese Busicom di sviluppare la parte elettronica di una calcolatrice da tavolo. Hoff riprogettò l'intero il circuito e invece di 12 chip ne utilizzò solo uno che conteneva tutta l'unità centrale di elaborazione (CPU, Central Processing Unit), oltre ai due per la memoria RAM (Random Access Memory) e per quella ROM (Read-Only Memory). Lo schema di base del primo microprocessore venne messo a punto da Hoff e da Stan Mazer, mentre il compito di tradurre questa intuizione in una macchina funzionante fu di Faggin, anche lui, come gli altri due, transfuga dalla Fairchild. La realizzazione elettronica dello schema eseguita da Faggin portò alla realizzazione del primo microprocessore: l'Intel 4004. Per la loro invenzione, Faggin, Hoff e Mazer avranno un posto d'onore nella National Inventor's Hall of Fame degli Usa.

Il microprocessore riunisce in un circuito integrato relativamente semplice, ma dall'architettura già perfettamente matura e chiaramente predisposta per ulteriori sviluppi, tutti gli elementi (aritmetici, logici e di controllo) indispensabili per un elaboratore. Già al momento della sua nascita, la capacità di elaborazione, 60 mila operazioni al secondo, è superiore al gigantesco ENIAC a valvole del 1946 o ad un computer IBM dei primi anni '60 con una unità centrale grande come un tavolino.

 

Per lo sviluppo del microprocessore 4004, la Intel - fondata nel 1968 da un gruppo di entusiasti giovani ricercatori e di docenti con a capo Robert Noyce e Gordon Moore - spese solo 150 mila dollari. Oggi la Intel è il maggiore produttore al mondo e ciò conferma che l'innovazione non è solo il prodotto di ingenti investimenti, ma il risultato di applicazione e creatività di ricercatori ben preparati. Rita Levi Montalcini, presente insieme al rettore Alessandro Finazzi Agrò alla consegna della laurea a Faggin, ha detto che il fisico avrebbe più di lei meritato il Nobel.

 

Nel 1972 Faggin realizzò il microprocessore 8008, il primo chip da 8 bit di uso universale. L'8008, con la prima memoria statica, è in grado di conservare i dati sino a quando non viene interrotta l'alimentazione elettrica. Su questo chip gli ingegneri Nat Wadsworth e Robert Findley realizzarono il primo microcomputer, che fu prodotto in serie in scatola di montaggio dalla Scelbi e venduto per corrispondenza a 440 dollari. Anche la Digital realizzò nel 1974 con lo stesso microprocessore un microcomputer su un'unica scheda, ma a livello industriale non intuì il formidabile avvenire dei piccoli calcolatori, per continuare a dedicarsi ai minicalcolatori aziendali. Il microprocessore 8008 trovò immediatamente applicazioni nei più disparati settori, dal controllo dei semafori stradali a quello delle emissioni di gas di scappamento delle auto, dagli strumenti scientifici ai giochi elettronici e alle macchine 'intelligentì' di tutti i tipi.

 

Nel '74 Faggin lasciò la Intel e si mise in proprio fondando a Cupertino la Zilog, dove mise a punto lo Z-80, uno dei chip più popolari mai realizzati. Anche il nome Zilog fu inventato dallo stesso Faggin: la lettera zeta, ultima dell'alfabeto, sta ad indicare l'ultimo grido del campo dei microcircuiti, la 'i' per integrated, e 'log' per logico. Della Zilog ha tenuto la presidenza sino al 1980, per poi passare per due anni al gruppo sistemi informatici della Exxon e, nel 1982, fondare la Cygnet Technologies dove sviluppò il Cosystem, uno nuovo mezzo di telecomunicazione che unisce computer e telefono.

 

Faggin è nato a Vicenza il primo dicembre 1941. Diplomatosi perito industriale nel 1960, si è laureato in fisica a Padova cinque anni dopo. Nel 1968 fu assunto dalla Fairchild Camera Instruments come ricercatore e messo a capo di un team che lavorava sui semiconduttori a Palo Alto (California). Nel 1970 passò alla Intel. Nel 1986,insieme all'amico ed ex collega della Fairchild Carver Mead (del Caltech e ideatore della tecnologia VLSI), fondò nella Silicon Valley, la Synaptics con l'obiettivo di produrre un chip neuronale. Ci riuscì dopo cinque anni; tre per il progetto e due per la realizzazione con la collaborazione di Gary Linch, neurobiologo della Irvine University.

 

Il Synaptics I-1000, il primo microprocessore neurale, assomma l'elaborazione intuitiva del cervello di esseri viventi a quella tipica dei microprocessori, è concepito per riconoscere la scrittura manuale (per questo è utilizzato per il riconoscimento delle firme sugli assegni), è in grado di riconoscere 20 mila caratteri al secondo con un tasso di errore dello 0,005% e di interpretare immagini e segnali. Per la ricerca furono spesi 7 milioni di dollari. Il microprocessore è composto da tre parti, una sensoriale che simula la retina dell'occhio per catturare l'immagine del carattere, una digitale per interagire con il sistema informatico e una terza che riunisce le due capacità, che secondo Faggin sono quella intuitiva e quella logica che caratterizzano il cervello umano.

 La fisica

 

Riccardo Giacconi, premio Nobel italiano per la fisica nel 2002 per scoperte nel campo dell'astronomia a raggi X.

Ricercatore pionieristico, professore, direttore di importanti istituti astronomici nel mondo e scienziato laureato Nobel, protagonista della storia dell'astronomia.

Nato a Genova il 6 ottobre del 1931, Riccardo Giacconi ha preso il dottorato in fisica dei raggi cosmici all'università di Milano. Nel 1959 è entrato nell'ASE ("American Science and Engineering"), una compagnia privata di Cambridge (Massachussetts) con, a quell’epoca, ventotto impiegati. Dieci anni dopo, l'ASE aveva un personale di 500 unità e portava avanti ricerche spaziali commissionate e finanziate dal Dipartimento della Difesa USA e dalla Nasa. Con i suoi collaboratori sviluppò i primi telescopi per raggi X ad incidenza radente e riuscì a lanciarli a bordo di razzi.

In questo modo, nel 1962 scoprì Sco X-1, la prima sorgente extraterrestre nota di raggi X. Solo un anno dopo lo scienziato iniziò a progettare un satellite interamente dedicato allo studio delle sorgenti astronomiche altamente energetiche. Il satellite sarà costruito fra il '66 e il '70 e andrà in orbita nel 1970 dalla base S.Marco in Kenia. Questo paese aveva appena ottenuto l'indipendenza e per questo il satellite prese il nome di Uhuru ("Libertà" in swahili, la prima lingua del Kenia).

 

Il satellite Uhuru

 

Uhuru fu un successo per l'astronomia italiana e per la scienza in generale: attraverso una "survey", cioè una ricognizione a tappeto del cielo, furono infatti scoperte ben 339 "stelle" che emettevano raggi X. Fra queste la celebre Cygnus X-1. Tali osservazioni furono di così vasta portata che segnarono il record assoluto di citazioni su pubblicazioni scientifiche non solo per le scienze fisiche, ma per tutte le scienze naturali. Fu proprio grazie a questi risultati che un altro scienziato italiano (Remo Ruffini) potè interpretare alcune sorgenti come astri collassati identificando i primi candidati a buchi neri galattici.

In questo periodo Giacconi si interessò anche alle osservazioni solari nella banda dei raggi X del Sole che verranno effettuate per la prima volta con un telescopio portato a bordo dello Skylab, e allo sviluppo di un nuovo satellite per raggi X: chiamato1 nel 973 all'"Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics", guidò la costruzione del potente osservatorio HEAO-2, ribattezzato Telescopio Einstein e messo in orbita nel 1978.

 

Il satellite Einstein

 

Nel 1981, "inventata", sviluppata e portata a piena maturità l'astronomia a raggi X, Giacconi intraprende un nuovo iter di ricerca nell'astronomia ottica spaziale. In quell'anno diventava infatti il primo direttore dell'oggi notissimo "Space Telescope Institute" presso la John Hopkins University di Baltimora (USA) che forgiò personalmente ottenendo la completa responsabilita’ del Telescopio Spaziale per la gestione del telescopio e lo sviluppo di tutti i programmi di ricerca scientifica. Mantenne la carica presso il prestigioso Istituto fino al 1993 quando cambiò nuovamente il panorama delle sue occupazioni.

Fu sotto la guida di Giacconi che l'ESO ("European Southern Observatory") sviluppò e iniziò la costruzione del più grande interferometro ottico: il "Very Large Telescope", un insieme di 4 telescopi di 8.2 metri di diametro ognuno, capaci di lavorare anche insieme trasformandosi in un sistema con capacità di raccolta di luce pari a quella di un telescopio di 16 metri di diametro e con una risoluzione ben maggiore di quella di qualsiasi altro telescopio esistente.

Nel 1999 divenne presidente delle "Associated Universities" americane ed operatore del NRAO ("National Radio Astronomy Observatory").

Il Nobel durante una cerimonia accademica

In tutti questi anni che lo hanno visto leader mondiale nelle branche di ricerca cui si è dedicato, egli non solo non ha dimenticato la ricerca di base, cui ha dato contributi fondamentali pubblicando oltre 150 articoli scientifici, ma ha anche mantenuto un'importante attività didattica.

Fra le altre attività intraprese dallo scienziato italiano (ma di cittadinanza statunitense dal 1981) si annoverano la nomina a Professore di Astronomia presso l'università di Milano (1991) e la partecipazione al comitato presieduto da Carlo Rubbia per la Ricerca Spaziale Italiana (1995). La nomina del Premio Nobel per la Fisica nel 2002 è solo l'ultimo, e più autorevole, dei tanti riconoscimenti che hanno costellato la sua brillante carriera.

 

Dal popolo del fax alle comunità di Internet

 

Dagli anni Ottanta ai nostri giorni. L'Italia è fra le principali potenze mondiali e ogni sforzo è compiuto per disporre di una rete di telecomunicazioni tecnologicamente avanzata che consenta l'utilizzo di sempre nuovi mezzi di comunicazione alla portata di tutti. Si aprono nuovi scenari, anche con la fine del regime di monopolio e l'inizio della concorrenza nel settore.

 

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 4-

Da: Erminio Cioffi Squitieri [erminio@erminiocioffi.it]

 

Ciao Paolo,

ti invio in allegato il regolamento del diploma Habemus Papam organizzato dalla sezione ARI di Sala Consilina, in collaborazione con le sezioni ARI di Pozzuoli e Potenza. Il diploma si sovlgera' dal 23 al 30 Giugno.

Ti prego se possibile di pubblicarlo su una delle prossime uscite del Radiogiornale antecedenti la data del 23 giugno.

73 e grazie de IZ8AJQ Erminio

 

 

DIPLOMA “HABEMUS PAPAM”

 

La sezione A.R.I. di Sala Consilina in collaborazione con le sezione A.R.I. di Pozzuoli (Na) e di Potenza, istituisce il Diploma denominato “HABEMUS PAPAM”. Il diploma ha lo scopo di celebrare un evento storico di primaria importanza, ossia  l’elezione del nuovo Papa Joseph Ratzinger “Benedetto XVI”.

 

Partecipazione: E’ aperta a tutti gli OM ed SWL italiani e stranieri

Periodo: Dalle 00:00 UTC del 23 Giugno 2005 alle ore 23:59 UTC del 30 Giugno     2005.

Bande: HF

Modi: SSB, CW, Digitale

Punteggio: 2 punti per i collegamenti effettuati con i soci delle sezioni di Sala Consilina, Pozzuoli e  Potenza; 5 punti per i collegamenti effettuati con la stazione jolly; 10 punti per i  Collegamenti effettuati con la stazione IO8JR. Le suddette stazioni possono essere  collegate una sola volta al giorno per modo indipendentemente dalla banda.

Rapporti: Le stazioni appartenenti alle sezioni di Sala Consilina, Potenza e Pozzuoli passeranno  RS(T) e numero progressivo.

 

Richiesta diploma: Per poter richiedere il diploma sara’ necessario aver raggiunto 20 punti per gli  OM italiani, 15 punti per gli OM europei e 10 punti per gli OM extraeuropei.

Le richieste dovranno pervenire entro il 1° agosto 2005 allegando l’estratto log e la somma di 10 Euro all’indirizzo della sezione ARI di Sala Consilina,  Casella postale n.11, cap 84036 Sala Consilina (SA). Per qualsiasi informazione                              potete contattare l’award manager all’indirizzo: diplomapapa@libero.it

 

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Privati del diritto di voto

 

Caro Presidente

martedì mi è arrivato (via PPTT) il listato dei Soci della mia Sezione: con disappunto ho constatato che i "nuovi iscritti", istruiti ed accompagnati all'esame Ministeriale dall'impegno di molti soci di questa sezione, sono SENZA diritto di voto...!

 

Pur essendo stati pubblicati i loro nominativi sull'organo ufficiale mesi fa, si vengono a trovare nell'impossibilità di esprimere la preferenza circa l'"amministrazione" della NOSTRA Associazione ?!... Questo per l'impossibilità del attuale CDN di deliberare ?!

 

Vedo un ulteriore "crepa" nella CREDIBILITA' degli attuali amministratori dell'Associazione stessa !

 

Sono convinto che non sia una situazione solo della Sezione di Thiene... non ho altre parole... !  

 

Stai, e state, minando la disponibilità, e credibilità, di tanti soci, consiglieri, sindaci, vicepresidenti, presidenti e quant'altri a livello locale si stanno "dannando" per non far affondare quest'A.R.I. così mal "governata".

 

SInceramente sono dispiaciuto.

 

In Cc al direttivo nazionale e sindaci, in Ccn ai Soci della Sezione di Thiene, al Presidente del CRV, al Segretario CRV ed ad altri amici OM. 

 

73 de IW3HHN Marco            ( http://www.qsl.net/iw3hhn )
 
Presidente della Sezione A.
R.I. di Thiene "Luigi Campana"  http://www.qsl.net/ari-thiene
P.O. Box 52 36016 Thiene (VI)

 

Caro Presidente

e tutto il Consiglio Direttivo e Sindaci, nella ordinaria amministrazione dei componenti del C.D. rimasti in carica vi è l'ordinaria amministrazione, si suppone che l'approvazione degli elenchi dei " NUOVI ISCRITTI" sia un compito dell'ordinaria amministrazione, se no ! che valore hanno i nuovi iscritti? solo per le quote sociali ? e nessun diritto .......

Pertanto s'invita il Presidente e il consiglio dei Sindaci di dare i diritti sociali (diritto al voto referendario ) hai nuovi soci .

In attesa di una Vs. risposta in merito porgo i piu' distinti saluti.

ISØAGY Ampelio Melini  Presidente Sezione ARI QUARTU SANT' ELENA ( 0903 )

 

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 6-

TRASMISSIONI INTERNAZIONALI

IN LINGUA ITALIANA

Ultimo aggiornamento 4 aprile 2005  

Scheda valida dal 27 marzo 2005 fino al 30 ottobre 2005

 

ORA LEGALE

EMITTENTI RADIO

FREQUENZE kHz / N O T E

ZONE SERVITE

00:00-24:00

# RTSI R. Svizzera It. Rete 1

558

-

00:00-06:00

RAI Int.

657NA-900MI-1332RM Notturno dall'Italia

Europa - Bacino del Mediterraneo

00:00-06:00

RAI Int.

6060 Notturno dall'Italia

Bacino del Mediterraneo

00:40-02:55

°° RAI Int.

9840

Sud America

00:40-02:55

°° RAI Int.

11800

Nord America

03:30-04:30

RAI Int.

11765

America Centrale

03:30-04:30

° RAI Int.

6110

Sud America

03:30-05:15

° RAI Int.

9840

Sud America

03:30-05:15

°° RAI Int.

11800

Nord America

05:00-24:00

RAI Int.

981 Radiouno - Trieste M. Radio 10kW

Rete Gegionale del Friuli Venezia Giulia

05:00-24:00

RAI Int.

900 Radiouno - Milano Siziano 600kW

Rete Regionale della Lombardia

05:00-24:00

RAI Int.

1368 Radiouno - Firenze Terra Rossa 25kW

Rete Regionale del Lazio

05:00-24:00

RAI Int.

1107 Radiouno - Roma M. Ciocci 100kW

Rete Regionale del Lazio

05:00-24:00

RAI Int.

657 Radiouno - Napoli Marcianise 120kW

Rete Regionale della Campania

05:00-24:00

RAI Int.

1575 Radiouno - Campobasso 1kW

Rete Regionale del Molise

05:00-24:00

RAI Int.

1449 Radiouno - Crotone Squinzano 50kW

Rete Regionale della Calabria

05:00-24:00

RAI Int.

1116 Radiouno - Palermo M. Pellegrino 10kW

Rete Regionale della Sicilia

05:00-24:00

RAI Int.

567 Radiouno - Caltanissetta Sant'Anna 20kW

Rete Regionale della Sicilia

05:00-24:00

RAI Int.

1062 Radiouno - Cagliari Decimoputzu 60kW

Rete Regionale della Sardegna

05:00-24:00

RAI Int.

1143 Radiouno - Sassari - La Crucca 10kW

Rete Regionale della Sardegna

06:00-24:00

# R. Capodistria

1170

Slovenia, Istria e Italia Nord-Occidentale

06:35-06:45

RAI Int.

6110

Africa Nord Orientale

06:35-06:45

RAI Int.

7235-9800

Spagna e Africa Nord Occidentale

06:55-07:30

°°RAI Int.

11900

Africa Orientale e Vicino Oriente

07:30-07:45

NHK R. Giappone

11970 via Gabon. - dom. lettura posta

Europa

08:30-09:30

VOIRI Voce Islamica dell'Iran

15085-17560 mart. lettura posta

Italia e Europa Centro Occidentale

08:30-15:00

°° RAI Int.

9670

Europa Orientale

12:00-13:00

RAI Int.

11920

Australia - Oceania

12:30-12:45

NHK R. Giappone

21820 via Gabon. - dom. lettura posta

Europa

14:45-18:30

RAI Int.

9670-11915-15515-17780-21515 "dom. sport"

Americhe-Europa-Africa

16:00-16:25

° RAI Int.

15280-17780 lun. sab.

Nord America

16:00-16:30

# Voce della Croazia

594-774-783-1125-1134 dal lun. al ven.

-

16:05-17:00

R. Tunisi Rete Int.

963

Nord Africa, Europa

17:00-17:25

°° RAI Int.

11915 Dal lun. al ven.

Africa Nord Orientale

17:00-17:25

° RAI Int.

9670-11720

Spagna - Africa Nord Occidentale

17:55-18:25

°° RAI Int.

9670-11855 dal lun. al sab.

Europa Occidentale

18:30-19:00

R. Budapest

3975-6025 ven. e dom. "L'Angolo DX", posta

Europa

18:30-19:00

RRI R. Romania Int.

7135 dom. lettura posta

Italia

19:00-19:30

# HR Hessischer Rundfunk

594 "Italiani nell'Assia" solo sabato

Locale - Germania

19:00-19:30

# HR R. Colonia

594 "L'Italia in diretta" dal lun. al ven.

Locale - Germania

19:00-19:30

# NDR R. Colonia

972 "L'Italia in diretta" dal lun. al ven.

Locale - Germania

19:00-20:00

CRI R. Cina Int.

1458 mer. e ven lettura posta

Europa

19:00-20:00

°RAI Int.

11970

Africa Orientale e Vicino Oriente

19:00-20:00

RAI Int.

15320-15385

Africa Centrale

19:00-20:00

° RAI Int.

7175-9675

Spagna - Africa Nord Occidentale

19:00-20:00

Voce della Russia

12000-11840 sab. dom. lettura posta

Europa

19:30-20:00

R. Int. Serbia e Montenegro

9620 (ex Radio Jugoslavia)

Europa Occidentale

20:00-21:00

# RAE R. Argentina

9690-15345 dal lun. al ven. - ven. "Attualità DX"

Europa e Nord Africa

20:00-21:00

R. Cairo

9988 lun. mer. gio. lettura posta

Europa Centrale

20:00-21:00

CRI R. Cina Int.

7150-7340 mer. lettura posta

Europa

20:30-21:05

°°RAI Int.

15380-17780

Nord America

20:30-21:00

RRI R. Romania Int.

7130 dom. lettura posta

Italia

21:00-21:30

R. Tirana Int.

7240 dal lun. al sab. - mer. lettura posta

Europa

21:30-22:00

VOIRI Voce Islamica dell'Iran

7320-9610 mart. lettura posta

Italia e Europa Centro Occidentale

22:30-23:00

R. Budapest

3975-6025 ven. e dom. "L'Angolo DX", posta

Europa

22:30-23:30

CRI R. Cina Int.

7180-11845 mer. lettura posta

Europa

22:30-23:00

RRI R. Romania Int.

6045 dom. lettura posta

Italia

 

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Da: Umberto Ferdinando Molteni I2MS

 

I GRANDI DELL'ELETTRICITA' 

 

 

Heinrich Rudolf Hertz (1857 - 1894)

 

Heinrich Rudolf Hertz, fisico tedesco, nasce ad Amburgo il 22 febbraio 1857. Dimostrò l'esistenza delle radioonde, dette anche onde hertziane.

 

Le prove sperimentali della teoria di Maxwell sono confermate vent'anni dopo grazie a Hertz. Suo padre, Gustav, è ebreo; prima era un giudice e successivamente senatore e capo dell'amministrazione della giustizia ad Amburgo: sua madre è protestante luterana, molto esigente per un figlio che doveva essere sempre il primo della sua classe. Heinrich dimostra precocemente una eccezionale disposizione per la matematica e per i problemi tecnici e meccanici. Sogna di diventare ingegnere e nel 1876, inizia lo studio dell'ingegneria civile al Politecnico di Dresda, dedicandosi però quasi unicamente alla matematica e alle scienze fisiche. Ama in modo particolare la meccanica, ma anche il disegno e la pittura. Ha una notevole facilità di parola, il dono delle lingue, antiche e moderne, come pure per il greco e per l'arabo.

 

Il giovane Hertz invia una sua lunga lettera al padre, datata 1 novembre 1877, in cui motiva e chiede il consenso per cambiare il corso di studi, consenso approvato, che rende felice Heinrich di potere dedicarsi soltanto alle scienze naturali.

 

Nel mentre lavora nel laboratorio di fisica dell'Università di Berlino, l'Accademia di questa città, nel 1879, propone un premio al ricercatore che risponde alla questione, in voga in quel momento: Come produrre una manifestazione delle onde elettriche? Tutti i ricercatori delle università tedesche si mettono al lavoro, senza alcun risultato concreto, e fra essi, fallisce anche il giovane professore Hertz, nel frattempo era stato nominato a Karlsruhe. Ma l'idea gli rimane in testa e la fortuna poi doveva premiarlo.

 

Nel 1880 Hertz consegue la laurea con una tesi teorica "Über die Induktion in rotierenden Kugeln" e diventa assistente di Hermann Ludwig Ferdinand von Helmholtz, fisiologo, fisico e matematico tedesco. Inizia occupandosi dell'evaporazione e condensazione dei liquidi e dell'elasticità. Nel 1882 inizia a fare esperimenti sulle scariche luminose nei gas e fa ricerche anche sui raggi catodici allora poco conosciuti. Queste ultime ricerche di Hertz lo conducono a errati tentativi d'interpretazioni.

 

Nel 1886 fa degli esperimenti con diverse bobine vicino ad una bottiglia di Leida e si accorge che la scarica della bottiglia di Leida genera piccole scintille ai capi di una bobina. Queste scintille non erano più lunghe di un centesimo di millimetro e non si potevano vedere che al buio. Era ben la prima manifestazione delle onde elettromagnetiche. L'osservazione è dovuta del tutto fortuitamente, ma Hertz la considera di grande importanza, e cerca di migliorare le condizioni per meglio spiegarla.

 

Egli crea, un dispositivo molto rudimentale, che chiama "eccitatore", ossia un dispositivo che permette di creare una corrente oscillante, poiché sono precisamente le variazioni elettriche e magnetiche, quindi le oscillazioni, che intervengono nelle equazioni di Maxwell. Questo vibratore è composto da un rocchetto di Rhumkorff con il secondario collegato ad uno spinterometro dotato di due piccole sfere metalliche affacciate a piccola distanza tra loro, ognuna delle quali ha un'asta rettilinea terminante con una grossa sfera pure metallica e due grandi lastre alle estremità con funzione di condensatore. Nel momento in cui si produce l'induzione sull'avvolgimento secondario del rocchetto, i due bracci del vibratore, che ne formano l'estremità, sono portati a potenziali differenti, e nello stesso istante scocca una scintilla fra le due piccole sfere. Questa fa il cammino delle oscillazioni e il vibratore si scarica sopra sé stesso in modo indipendente, come se fosse isolato dal rocchetto. La stessa successione di fenomeni si ripete a ciascuna alternazione della corrente secondaria del rocchetto.

 

Come rivelatore delle onde emesse, utilizza semplicemente un anello metallico fissato su di un sostegno isolante e tagliata in alto; le estremità tagliate sono armate da due piccole sfere metalliche affacciate ed a piccolissima distanza l'una dall'altra. Ogni volta che si sviluppa un treno d'onde, una minuscola scintilla scocca fra le due sferette dell'anello. Hertz apporta miglioramenti al suo dispositivo, fa variare la frequenza del circuito oscillante e scorge che a venti metri di distanza, in un altro locale, la minuscola scintilla scocca ancora. Le onde elettromagnetiche si propagano anche attraverso il muro.

 

Hertz studia sistematicamente le caratteristiche delle "onde hertziane" e dimostra la riflessione (su superfici metalliche), la rifrazione (attraverso prismi di pece), la trasversalità e la polarizzazione come le onde luminose: è la strepitosa conferma della geniale teoria di Maxwell, che purtroppo era scomparso da quasi dieci anni. Dimostrava così che le onde elettromagnetiche corrispondono fisicamente alle onde della luce e ne differiscono solo per la lunghezza d'onda.

 

Il modesto scienziato tedesco è ricevuto al Bureau International des poids et mesures. Durante la celebrazione del suo lavoro, il presidente francese gli dice: "La vostra scoperta, signor Hertz, farà il giro del mondo." E Hertz, senza assolutamente immaginare alle immense future possibilità delle onde hertziane, e neppure a qualsiasi applicazione pratica, risponde: "Voi esagerate, signore".

 

Hertz, la grande speranza della fisica tedesca, di precaria salute, sofferse molto durante gli ultimi anni della sua vita, muore all'età di soli 36 anni per una setticemia. Tutto degradava in lui: i denti, le ossa. Subì parecchie operazione nella testa. Helmholtz, che sopravvisse pochi mesi al suo allievo prediletto scrisse nella prefazione a Die Prinzipien der Mechanik di Hertz: "Negli antichi tempi classici si sarebbe detto che egli è stato sacrificato per l'invidia degli dei. Sembra che natura e destino abbiano favorito in modo del tutto insolito lo sviluppo di uno spirito umano che riuniva in sé tutte le doti necessarie per risolvere i più difficili problemi scientifici. Il suo ingegno era tale da esser capace tanto della massima acutezza e chiarezza quanto della massima attenzione nell'osservazione di fenomeni poco appariscenti".

 

La moglie e le sue due figlie, nel 1937 lasciarono la Germania nazista, e si installarono a Cambridge in Inghilterra. L'opera omnia di Hertz è stata pubblicata a Lipsia nel 1894-95 in tre volumi a cura di P. Lenard.

 

Heinrich Rudolf Hertz cessa di vivere a Bonn il 1° gennaio 1894.

 

Cordiali 73 Umberto Ferdinando Molteni i2ms

 

Caro Paolo

Nella biografia di Lord Lekvin apparsa sul numero 136 di RG, la formula riportata non corrisponde a quella inviata per cui deve essere corretta come segue: F = 1 / 2p Ö LC

Ossia: F = 1 fratto, 2 pigreca, per radice quadrata di LC. Se la puoiporre in calce a questo articolo come Errata Corrige. Buone vacanze e cordiali saluti. Umberto

 

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Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

 Onde e loro propagzione (seconda parte)

 

Nella prima parte ci siamo gia' procurati il materiale assolutamente necessario per capire

che cosa e' un'onda nel suo comportamento e nelle sue qualita'. Il formalismo che vi e' contenuto non e' inutile, poiche' crea concezioni stabili ed in seguito ogni espressione tecnica acquistera' forma e significato nella nostra mente. Anche un tecnico di automobili parla con abbreviazioni di un supporto, di un cilindro o di una biella, e collega cosi' la rappresentazione viva di una parte della macchina che egli mentalmente vede nel suo aspetto reale.

 

DALL'ONDA SULL'ACQUA ALL'ONDA DELLA RADIO

 

Il passo dell'onda d'acqua all'onda della radio e' lungo, ma non insormontabile. Ricordiamo ora le spiegazioni date nella prima parte, in cui si diceva che non esisteva alcuna identita' fra le onde che si formano sull'acqua e le onde della radio. Tuttavia in entrambi i casi si tratta di energia trasportata da un conduttore o mezzo e che si propaga con una determinata velocita'. Percio' possiamo attribuire  tutti i concetti accennati nella prima parte anche alle onde radio. Le onde meccaniche e le onde sonore hanno quache cosa di sensibile. Necessitano percio' anche di un mezzo fisico per propagarsi. Soffermiamoci sulle onde sonore. Esse possono muoversi in qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa, ma non nel vuoto. Ogni visitatore del Museo di Monaco puo' vedere l'esperimento impressionante della campana elettrica in un'ambiente piu'  meno vuoto d'aria. Ia campana sta appesa in un recipiente di vetro trasparente collegato con una pompa per fare il vuoto. Fino a tanto che c'e' dell'aria nel recipiente, udiamo fortemente il suono della campana. Se con la pompa iniziamo ad estrarre aria dal recipiente di vetro mano mano che la quantita' d'aria al suo interno diminuisce udiremo il suono della campana sempre piu' debolmente, fino a non sentirlo piu'. Questo esperimento ci dimostra che l'aria e assolutamente necessaria per poter far propagare le onde sonore. Se nel contenitore di vetro mettiamo una lampadina anziche' la campana vedremo che anche in mancanza d'aria nel contenitore di vetro noi vedremo ugualmente la luminosita' della lampadina accesa. Da cio' possiamo dedurre che per la propagazione delle onde luminose non e necessario assolutamente un mezzo fisico. La stessa cosa vale per le radio-onde, che sono molto affini a quelle luminose. Se tuttavia si vogliono rendere piu' comprensibili alla mente umana i processi della diffusione dell'onda luminosa e dell'onda radio, occorre alla meno peggio immaginarsi un mezzo di propagazione, attribuendogli delle propieta' concordanti con l'essenza della diffusione dell'energia elettrica. Fu quindi ammesso che nello spazio sostanzialmente libero, detto comunemente VUOTO ASSOLUTO vi e' qualche cosa alla quale fu dato il nome di ETERE. Attraverso le ricerche del grande fisico EINSTEIN  questo concetto fu tuttavia confutato. Malgrado cio', possiamo essere ancora nel giusto, ammettendo che le radio-onde si propagano con una determinata velocita' nello spazio, senza con cio' essere legate ad un mezzo di propagazione inteso nel senso usuale. Vediamo gia' che una rappresentazione meccanica, veramente penetrante nel nocciolo della questione, non e' proprio possibile. Forse  ci avviciniamo di piu' alla cosa, confrontando le onde radio con la nostra mente. I pensieri - da un punto di vista grossolano - non rappresentano altro che determinati stati nelle cellule del nostro cervello. Una cosa somigliante vale per le onde radio, Le scillazioni elettriche non sono altro, del resto, che stati elettrici che si distinguono per entita' e direzione dell'energia elettrica che li produce. Se per esempio, applichiamo tra due fili metallici una tensione elettrica, quale ci si offre da ogni presa di corrente, lo spazio tra i due fili  si trova in uno stato che elettricamente differisce dall'ambiente non influenzato dai fili. In determinate condizioni dai fili si irradia nello spazio una piccola entita' di energia elettrica, ma certamente soltanto quando la tensione tra i

 fili e' una TENSIONE ALTERNATA, la cui entita' e direzione mutano in frazioni di tempo assolutamente regolari. Una tale tensione alternata e' dunque la causa immediata della liberazione dell'energia elettrica, la cui entita' e direzione cambiano esattamente col ritmo stabilito dalla frequenza della tensione stessa.  

Troviamo dunque poco a poco un rapporto, per  lo meno comprensibile, tra le onde radio e quelle sull'acqua. Tanto in queste che in quelle, l'energia si propaga in un mezzo determinato e la sua entita' e direzione variano continuamente. La cresta d'onda corrispondente al massimo dell'energia elettrica in direzione positiva (Ampiezza Positiva); alla valle corrisponde un massimo di energia elettrica in direzione negativa (Ampiezza Negativa). Attualmente possediamo mezzi che ci aiutano a stabilire esattamente il cammino percorso da un massimo di energia in un secondo. La cifra ottenuta e inverosimilmente alta: allo scoccare di un secondo la cresta d'onda si e' gia' allontanata di 300.000 Km dal suo punto di partenza! Ne consegue che la velocita' di propagazione dell'energia elettrica ha un valore di 300.000 km/sec. Tutto cio' che abbiamo appreso sulle onde che si formano sull'acqua - frequenza, durata di oscillazione e lunghezza d'onda - e' da riportare senz'altro alle radio-onde. Quando la tensione elettrica, che e' causa dell'irradiazione dell'energia elettrica, cambia la sua direzione 100.000 volte al secondo anche l'onda elettrica segue questo ritmo. Si parla allora di una frequenza di 100.000 Hertz o di 100 chilohertz (abbreviato: kHz). Secondo le nostre precedenti considerazioni si ha qui' una lunghezza d'onda di 300.000 : 100.000 = 3 Km, ossia 3.000 m. Questa lunghezza d'onda possiamo dedurla anche da un semplice calcolo come segue: l'energia elettrica ha impiegato un secondo per percorrere 300.000 Km; nel medesimo tempo ha compiuto 100.000 cicli completi. Secondo cio' un ciclo, ossia una lunghezza d'onda, e' la centomillesima parte di 300.000 Km, ossia rappresenta un tratto di 3 Km.  Graficamente puo' essere disegnata una sinusoide (simbolo che rappresenta l'andamento del ciclo di un periodo) e potremo rendersi conto che alla frequenza di 1 Hz/sec. dopo un quarto di secondo la sinusoide ha raggiunto il suo massimo valore positivo e dopo mezzo secondo sara' discesa a valore zero per poi scendere dopo un'altro quarto di secondo al valore massimo di picco negativo per poi ritornare cosi' a valore zero e completando cosi' il ciclo di 1 Hz/sec.

 

PRODUZIONE DELLE RADIO-ONDE

 

Abbiamo gia' visto  che le radio-onde dopo tutto non sono altro che la conseguenza di tensioni alternate. Dato che l'energia deve essere trasmessa, cio' non puo' avvenire per mezzo della tensione soltanto, (salvo rare eccezioni vedi scariche atmosferiche) poiche' per la produzione dell'energia occorre l'azione comune della corrente e della tensione. La Natura e' prodiga ad elargirci energia radiante, vedi, raggi luminosi, raggi termici (infrarossi non visibili ma si sentono sotto forma di calore) radiazione cosmiche, radiazioni ultraviolette eccet. I temporali che si hanno sulla terra fanno si che con il loro elevatissimo potenziale esistente fra una nube e la terra detto potenziale (milioni di volt) fa scoccare enormi scariche elettriche fra cielo e terra, dandoci inoltre radiazioni luminose (il lampo) e onde sonore (il tuono) 

Ai primordi della radio le radio-onde venivano prodotte per mezzo di uno spinterometro (trasformatore di tensione per generare alte tensioni per far scoccare fra due elettrodi delle scintille per generare cosi' radiofrequenza). Poi ci fu' il Danese Pulsen che negli Stati Uniti brevetto' il trasmettitore ad Arco Voltaico (maggiore era la sezione degli elettrodi di carbone tra cui scoccava l'arco, maggiore era la potenza a radiofrequenza irradiata e per generare tutto cio' occorrevano centinaia di ampere di corrente con una tensione di circa 600 volt, e l'arco voltaico scoccava in una stufa con tanto di tiraggio.

NOTA: Uno di questi trasmettitori ad arco voltaico della potenza di 1000 Kw. fu usato nella prima Guerra Mondiale in Francia per collegare telegraficamente la Normandia e gli Stati Uniti. Furono anche usati sistemi elettromeccanici per generare Radiofrequenza, essi consistevano in macchine rotanti che ruotavano vorticosamente per generare queste tensioni alternate che avevano una frequenza di circa 100 Khz. Poi venne l'era dell'Ingegnere radiotecnico Armstrong che invento il triodo (valvola termoionica) inserendo un'elettrodo nel diodo gia' inventato da De Forrest, dando cosi la possibilita di creare oscillatori che potevano generare Radiofrequenza e inizio' cosi' l'era delle valvole Trasmittenti. L'energia a Radiofrequenza per potersi irradiare nello spazio ha bisogno di una frequenza minima che si aggira intorno ai 100 Khz. o poco meno

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da Ik8jzk Ruggero NA    

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Il  mio meraviglioso mondo

SWL-  E’  colui che  possiede  alcune  nozioni  su  un   gran   numero    di   argomenti ,  e  che a  poco a  poco possiede  sempre  meno nozioni    su   un  maggior  numero  di  argomenti  ,  fino  a  quando  non  sa   praticamente  più  niente  a  proposito  di TUTTO  .  

RADIOAMATORE  – Con   Licenza  Speciale  .  E’ colui  che  a   molte  nozioni su un numero limitato di argomenti , e che a  poco  a  poco  possiede   sempre  più  nozioni  su  un  numero  sempre  minore  di  argomenti ,  fino  a  quando sa paticamente  tutto  a  proposito   di   NIENTE

RADIOAMATORE – Con  licenza   Ordinaria  . E’  colui  che   sa  tutto  su tutti gli  argomenti , ma a  lungo andare  non  sa  alla  fine  più  niente , stando a  contatto con gli  SWL, che con gli  Speciali .

BANDA  CITTADINA – Per  fortuna che ci sono i CB ! che non sapendo   Niente  fin dall’inizio , non si sono mai preoccupati di avere alcuna  nozione  su   qualcosa  .

 

 73  I0YCB  Op.              Bruno  Ceccarelli  

 E-Mail.telegrafia@libero.it  

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 11-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

Visto e considerato che ormai il CW non sarà più oggetto di prova d'esame per il conseguimento della patente A, molti non avranno tante opportunità di apprendere il tanto deprecato CW. Presso le Sezioni già è difficile trovare la disponibilità di un buon OM che si dedichi all'insegnamento. Poi, in modo particolare, i tanti che vivono in paesi dove le sezioni sono lontane, incontrano maggiori difficoltà.

Bene, adottando seriamente il mio Corso, nel quale non viene mai pronunciato nè il punto nè la linea, portandolo a buon fine, ci si può dedicare alla radiotelegrafia senza troppi patemi d'animo. Esso, il corso, è costituito da 2 CD che contengono 14 lezioni di base, 10 esercizi a velocità progressiva, esercizi a 80 90 100 110 e 120 cpm, tutte le abbreviazioni in uso, segni interpunzione, vocali accentate, voci del codice Q, registrazione di collegamenti da me eseguiti, PDF, spelling saltuario per non perdere l'ordine dei gruppi, dimostrazione video circa l'uso del tasto verticale.

Una infinità di consigli pratici ed esercizi specifici che si riferiscono a tutto il programma sin qui descritto.

Preciso che tutto ciò che si ascolta, è stato da me battuto con il tasto verticale, primo CD, e tasto orizzontale il secondo.

Il PC è stato usato solo per la registrazione. Nulla, ripeto, nulla è stato lasciato al caso ed ha una continuità logica. Non esistono indovinelli di nessun genere. Si apprende in modo unico ed è alla portata di tutti.

Ciò è frutto della mia esperienza di Marconista dell'Aeronautica Militare  (dal 1953 al 1991) e di radioamatore dal 1974. Aggiungo, che durante e dopo l'uso del corso, io sono sempre disponibile per ogni consiglio, via fono o internet.

Il contenuto dei due CD MP3  è di oltre 1174 MB.

Per quanto sopra, io chiedo 10 euro, via posta prioritaria. Io spedisco immediatamente con stessa modalità.

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

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"UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

TIENI  IN FORMA LA TUA MENTE IMPARANDO, MANTENENDO, RAFFORZANDO IL CW, DIVERTENDOTI! Il pc ti  somministra il CW. Tu batti subito la traduzione. Se esatta il pc ti somministra un altro esercizio. Se la traduzione e' errata, ti risomministra il medesimo sino a quando rispondi in modo corretto. Solo allora prosegue. Non occorrono listati di controllo, al contrario di tutti ma proprio tutti gli altri corsi in circolazione, anche i più recenti, siano essi in cassette o in cd per impianti musicali. E' il computer che fa tutto. Tu devi solo ascoltare e battere la risposta sulla tastiera, sino a quando ti accorgerai che... il miracolo si compie: stai imparando a tradurre il CW!  Tutto questo alla velocità a scelta di 25/40/60/80/100/120 battute, con una progressione selezionabile da 1 a 42 caratteri di lettere, numeri e segni di punteggiatura. Alla fine, se ti interessa,  il computer ti dirà quanti esercizi hai fatto, quanti corretti, quanti sbagliati, la percentuale di errori, oltre naturalmente ad elencarti quest'ultimi.   E tanto altro per imparare a ricevere e trasmettere in CW con lo stesso sistema di apprendimento: il Codice Q, le abbreviazioni telegrafiche, etc.  185 MB di materiale interattivo per il CW. Su cd a 15 euro, spese di spedizione comprese.

Chiedimi il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS -  ugolangella@virgilio.it  - Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI (To) - Tel. 011 95 86 167

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Da Andrea Alibrandi IW0BCF [alibrandi.andrea@tiscali.it]

 

VENDO                                                                                                                          Euro

 ricetrasmettitore GALAXY PLUTO (am-fm-ssb) bande 6                                         150,00

ricetrasmettitore PRESIDENT HERBERT (am-fm)                                                    50,00

ricetrasmettitore MIDLAND ALAN 28 (am-fm) 2 microfoni                                      60,00

ricetrasmettitore PRESIDENT LINCOLN (am-fm-ssb-cw)  2 microfoni        170,00 Venduto

ricetrasmettitore INTEK STARSHIP 34 S (am-fm-ssb) 2 microfoni                         70,00

 

watt-metro MIDLAND mod. HQ 1000 (3.5 - 150 MHz) 1000 watt                       50,00

watt-metro CTE mod. 27/150 (27 MHz) watt 150                                                 20,00

watt-metro ZG mod. HP500 (2.0 - 200 MHz) watt 1000 50/75 Ohm                   30,00

watt-metro ZG mod. HP 201 (3.0 - 200 MHz) watt 1000                              15,00 Venduto

watt-metro ZG mod. HP 202 (26-30 MHz) watt 1000                                        28,00

watt-metro ALAN mod. K170 (1.5 - 144 MHz) watt 100                                 10,00

watt-metro LAFAYETTE mod. DS-100 (1.5 - 144 MHz) watt 100                  20,00

watt-metro ALAN mod. MCS 500 (27 MHz) watt 500                                  40,00

 

amplificatore lineare ZG mod. B153                                                               25,00

amplificatore lineare ZG mod. B300P                                                 70,00 Venduto

amplificatore lineare CTE  mod. 747                                                              35,00

amplificatore lineare CTE  mod. 735                                                              15,00

     STRUMENTI :

amperometro 250 mA                                                                                    5,00

n° 5 voltmetro 30V DC                                                                                  5,00 c.u.

n° 2 amperometro 3A DC                                                                              6,00 c.u.

n° 1 amperometro 10A DC                                                                            7,00

amperometro 200 mA                                                                                    5,00

amperometro 100 microA                                                                              10,00

            TESTER ancora sigillati:

ACCORD mod. MIX-200 analogico                                                             6,00

VOM-TESTER mod. HC-213B analogico                                                     6,00

MASTER mod. M-02 analogico                                                                    6,00

 

Watt-Metro professionale marca Bird Mod. 43 (450 KHz a 2.7 GHz)        200,00

Sonde: 10 Watt 25-60 MHz (10A)                                                               60,00

250 Watt 2-30 MHz (250H)                                                                         65,00

10 Watt 100-250 MHz (10C)                                                                        60,00

In blocco € 330,00 anziché € 385,00

 

Circa n ° 65 scatoline della Teko di varie misure (dalle più piccole alle più grandi)

per auto-costruzioni, assemblaggio elettroniche                                              75,00

Carico fittizio Bendix H 63 - 3.0 GHz / 150 Watt continui CW-FM        50,00  Venduto

Oscilloscopio HAMEG HM207                                                                   80,00

Generatore di segnale MITEK MK1040                                                    100,00

Andrea IW0BCF tel. 3396034809

Dip-Meter MITEK MK1210                                                                      40,00

Frequenzimetro digitale ZG C357                                                                40,00 Frequenzimetro Nuova Elettronica  LX 725 1,3 GHz (montato ed inscatolato) € 35,00

Alimentatore Microset 5-15 Volt 15 A auto-protetto                                  55,00

Alimentatore auto-costruito 5-15 Volt 20 A auto-protetto                           45,00

Generatore di segnale TRIO AG203                                                          70,00

 

Andrea Alibrandi IW0BCF [alibrandi.andrea@tiscali.it]

 

 

Da: Salvatore [espedito31@tiscali.it]

:

Vendo, in blocco, il seguente materiale:

RTX Yaesu FT77 HF  , tutte le bande comprese le bande WARC, filtro cw 500 hz

Yaesu FP700 alimentatore

Accordatore MFJ Mod.914E

Bug elettronico autocostruito con integrato Curtis keyer 8044

Chiave Vibroplex cromata

Dummy load PW120 della AE :carico fittizio da 120 watt

Il tutto funzionante ed in discrete condizioni estetiche.

Prezzo 350 euro

Salvatore Ik8ddy , email: espedito31@tiscali.it, tel. 0965817836

Coprdiali saluti.

 

 

Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

 

- stazione radio operante da 220 a 400 MHz composta da:

 n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., peso circa 54 Kg, ecc.

 n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., peso circa 27 Kg, ecc.

 n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., peso circa 80 Kg, ecc.

Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 1000 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 30 euro]

 

- trasmettitore BC 604 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di quarzi, privo d'accessori, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 35 euro]

 

- dinamotore DM-36 a 24V per BC 603-683 e non solo.

[15 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- accordatore d'antenna A-62 Phantom U.S. Army.

[40 euro]

 

- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:

 n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.

 n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 500 euro]

 

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[400 euro]

 

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[50 euro]

 

- base antenna (con isolatore) modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.

[25 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[30 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 15 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

 

- mounting FT237.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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 INFORMAZIONI

 

 

ATTENZIONE agli allegati!

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 Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

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