Radiogiornale 143 

 2 ottobre 2005

 Questo è il sito web  http://www.radiogiornale.org

PER PRELEVARE TUTTE LE COPIE

DEL RADIOGIORNALE

________________________________________________________________________________________________________

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 

 

Sommario:

  1 - 1 ottobre: data storica per i Radioamatori italiani;

  2 - Che differenza c’è tra ciclone, uragano e tornado?;

  3 - International Jamboree 2005 a Cassano delle Murge; 

  4 - La tecnica;

  5 - 30 years of the Radio a Potenza;

  6 - Terni Expo;

  7 - CISAR Trapani: QSL speciale Luis Vuitton American’s cup;

  8 - CW: da IZ0AIO;

  9 - Vittoria: lista i4awx;

10 - Elettrosmog: finiremo tutti col Burka?;

11 - Attenzione all’892892;

12 - Interessante iniziativa a Roma per gli esami di Radioamatore;

13 - Onde e loro propagazione - 6° parte;

14 - Il WORM che crea il finto Google;

15 - Richiesta di aiuto;

16 - Mercatino radioamatoriale;

17 - Informazioni

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 1-

Dopo 30 anni finalmente si cambia!

Data storica

PER I RADIOAMATORI ITALIANI

1 ottobre 2005

NUOVO DIRETTIVO A.R.I.

 

Consiglio Direttivo Nazionale

Presidente

I4AWX Belvederi Luigi

Vice Presidente

I1JQJ Pregliasco Mauro
I0SNY Sanna Nicola

Segretario Generale

I5PVA Cavicchioli Paolo

Vice Segretario Generale

IK1YLO Barbera Alberto

Cassiere

I1ANP Alberti Mario

Consigliere

I2MQP Ambrosi Mario
I1BYH Ortona Alessio

Consigliere (nominato dal Ministero delle Comunicazioni)

Tondi Maria

Settore HF

HF Manager Coordinator

I1JQJ Pregliasco Mauro

A.R.I. DX Bulletin

I1JQJ Pregliasco Mauro

A.R.I. DX Magazine

IZ3EBA Baldresca Nicola

Award Manager

I1JQJ Pregliasco Mauro

BCL Manager

IK7JGI Gallerati Alfredo

Data Communications Manager

IT9BLB La Parola Giuseppe

HF Contest Manager

IK2HKT Casari Stefano

Novice Manager

I4LCK Armenghi Franco

Portable Operations

I6DHY Grossi Gianfranco

SWL Manager

IZ1CRR Bertolino Maurizio

Settore VHF

VHF Manager Coordinator

I1ANP Alberti Mario

50 MHz Manager

I4CIL Rondoni Franco

A.R.I. VHF Bulletin

IW3RI Desenibus Claudio

ATV Manager

IW2FLD Azzola Alberto

Award Manager

IW0BET Zanghera Giovanni

Beacon Manager

I5WBE Baldacci Enrico

EME Manager

I1ANP Alberti Mario

Microwave Manager

IK3TPP Fiorini Fabio

Repeater Manager

I8IEM Migliaccio Alfredo

VHF Contest Manager

IW3RI Desenibus Claudio

Incarichi speciali

A.R.I. Radio Club

IS0AGY Melini Ampelio

Consigliere Delegato A.R.I. R.E.

IK1YLO Barbera Alberto

Consigliere Delegato ai rapporti con i CC.RR.

I0SNY Sanna Nicola

Consulenti Legali C.D.N. e C.S.

I2VBC Baccani Alberto

Coordinatore Nazionale per le radiocomunicazioni alternative di Emergenza (Prefetture)

I2RGV Romeo Giovanni

I.A.R.U. Liason Officer

I4AWX Belvederi Luigi

Mostre e Fiere

IV3TDM Taliani Daniele

Progetto "Casa ARI"

I4FGG Fabbri Giacomo

Rapporti Gruppi

IW8DQY Di Salvo Paolo

Recupero Soci

I4FGG Fabbri Giacomo
IK7JWX De Nisi
Alfredo
I0HJN Caprara Gaetano

Ruolo d'Onore

IT9ZGY Marino Pietro

Software Manager

I0FLY Fiandra Francesco

Storici A.R.I.

I4LCK Armenghi Franco
IT9ZGY Marino Pietro

WEB Master

IK1PMR Panati Andrea

Ediradio s.r.l.

Consigliere Delegato

I1ANP Alberti Mario

Consigliere Delegato

I4AWX Belvederi Luigi

Consigliere Delegato

I8KGZ Grassini Gianni

Consigliere Delegato

I3SGR Salvadori Giancarlo

Consigliere Delegato

I0SNY Sanna Nicola

Direttore RadioRivista

I0SNY Sanna Nicola

Vice Direttore RadioRivista

I0SKK Cantucci Alessandro

Consulenti Tecnici RadioRivista

I1ANP Alberti Mario
I5BQN
Bossolini Guido
I7SWX Moda Gian
carlo
I2GAH Zamagni Gian
carlo
IV3NWV Palermo Antonio
IZ0FMA Martini Alberto

Commissioni

Comitato di Redazioni RadioRivista

I4AWX Belvederi Luigi
I2MUH Melloni Francesco
I1JQJ Pregliasco
Mauro

Commissione Norme Referendarie

IK1YLO Barbera Alberto
IK1NLZ
Garavaglia Paolo
I2MUH
Melloni Francesco

Commissione Regolamento A.R.I.-R.E.

IK1YLO Barbera Alberto
I0HJN Caprara Gaetano
I8IEM Migliaccio
Alfredo

Commissione Revisione Statuto

I4AWX Belvederi Luigi
IT9ZGY Marino Pietro
I1JQJ Pregliasco
Mauro

Ufficio Stampa

IK1YLO Barbera Alberto
I4AWX Belvederi Luigi
I0SNY Sanna Nicola

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

2-

Che differenza c’è

tra ciclone, uragano e tornado?

 

 

I disastrosi effetti dell’inquinamento del pianeta

Il riscaldamento globale

produrrà uragani sempre più potenti?

Intanto non si attua il Protocollo di Kyoto 

 

Partendo dall'esempio disastroso di Katrina, potrà il riscaldamento globale far accrescere in numero e in forza gli uragani nel corso del XXI secolo? A questa domanda cercano di rispondere i ricercatori climatologici con accurate simulazioni e le risposte sembrano confermare almeno la possibilità di un aumento dell'intensità dei cicloni tropicali.

     Abbiamo ancora negli occhi le immagini delle devastazioni e delle sofferenze provocate dall'uragano Katrina nel Sud degli Stati Uniti, sapendo che si è trattato di uno dei più intensi cicloni tropicali che abbiano colpito il Nord America nella storia recente. La vicenda di questa calamità è stata seguita da tutti. Si fanno strada delle domande: l'uomo ha causato queste tempeste così intense, col global warming originato dall'inquinamento atmosferico? Se è così, possiamo ancora tornare indietro? Lo scopo della riflessione è vedere la relazione tra Global Warming e uragani.

     Cominciamo subito chiarendo un fatto: la maggior parte degli studiosi del clima esclude che un uragano o un altro vengano creati dal GW. Due studiosi, T. Knutson e R. Tuleya del Geophysical Fluid Dynamics Laboratory (GFDL) hanno, invece, affermato che gli uragani alla fine di questo secolo avranno maggiore intensità e porteranno più precipitazioni di quelli attuali, anche se non hanno potuto chiarire se aumenteranno anche di numero. A tali conclusioni sono arrivati simulando una crescita dell'effetto serra, causato dall'aumento dell'anidride carbonica (CO2), che accrescerebbe la temperatura superficiale degli oceani e quindi l'energia disponibile.

     Perché aumenta la temperatura superficiale degli oceani (SST)? Può essere a causa del riscaldamento globale o per un ciclo naturale. Il National Hurricane Center del NOAA sostiene che l'aumento attuale è legato ad un ciclo naturale che dura tra venti e trenta anni, noto come AMO, Atlantic Multidecadal Oscillation, che è nella fase calda dal 1995. Il confronto col passato dice che vi sono stati periodi come questo tra gli anni '50 e '60, mentre tra il 1970 e il 1994 le stagioni degli uragani sono state sotto la media.

Quello che si può concludere è che l'aumento delle temperature oceaniche si è verificato e con buone probabilità trova la sua spiegazione sia nei cicli pluriennali sia nel GW. Certamente, se il GW di origine antropica continuerà, come, purtroppo, confermato da studi e simulazioni e se avremo altre conferme scientifiche sulla relazione tra l'aumento delle SST e l'inasprirsi degli uragani, bisognerà prepararsi a devastazioni sempre maggiori provocate da queste grandi manifestazioni della potenza della natura.

Aerei speciali che seguono gli uragani per allertare le zone interessate

 

Uragani 

La più violenta perturbazione atmosferica, con venti che raggiungono i 350 km/h, è rappresentata dai cicloni tropicali. Queste perturbazioni, caratterizzate dalle formazioni di gigantesche barriere nuvolose, sono dette uragani nell'oceano Atlantico, cicloni nell'Indiano e tifoni nel Pacifico nordoccidentale.

  

I cicloni tropicali si formano per effetto del calore rilasciato dal vapore acqueo che condensa. I velocissimi venti producono una spirale intorno un'area calma (occhio). La barriera di nubi che si forma può raggiungere i 15 Km di altezza.

La bassa pressione che caratterizza l'occhio del ciclone può agire insieme ai forti venti e sollevare onde alte 7-12 metri.

 

Curiosità

* Perché si formi un ciclone tropicale occorre che la temperatura superficiale dell'oceano sia almeno di 27°C.

* La più bassa pressione a livello del mare (inferiore del 15% rispetto alla norma) è stata registrata nell'occhio del tifone Tip, il 12 ottobre 1979 nell'oceano Pacifico.

 

Per ciclone si intende un violento movimento rotatorio di masse d’aria, combinato con un moto di traslazione, intorno a un centro di bassa pressione: il senso di rotazione è antiorario nell’emisfero nord e orario in quello sud, per effetto della rotazione terrestre. Il ciclone è provocato da un complesso di fenomeni atmosferici determinati dalle alte temperature equatoriali che, in certe zone, creano centri di minima pressione e, quindi, di aspirazione. Verso tali centri convergono i venti, seguendo un moto a spirale che determina un vortice. I cicloni si distinguono in tropicali ed extra-tropicali. I primi (ai quali spetta propriamente l’appellativo di cicloni), pur occupando un’area minore, sono molto più intensi dei secondi e di minore durata e provocano venti di straordinaria violenza. Uragano è il nome di origine caraibica (hurican) usato per indicare i cicloni che si abbattono sulle Indie Occidentali e i mari che le bagnano. I meteorologi hanno convenuto di chiamare uragano tutti i venti di eccezionale intensità: quelli di forza 12 (la massima) nella scala di Beaufort, corrispondente a una velocità al suolo di oltre 120 km/h. Con il termine tornado si intende invece una violenta perturbazione atmosferica del tipo delle trombe d’aria delle nostre regioni. I tornado sono frequenti nel Messico e a est delle Montagne Rocciose. Caratteristica dei tornado americani è, oltre all’estrema velocità del vento, la ristrettezza dell’area, di qualche decina o al massimo di qualche centinaio di metri quadrati. I tornado si spostano con una velocità media di circa 50 km/h; la durata del passaggio è di pochi secondi.

 

Tempeste e inondazioni

La situazione

Da sempre venti impetuosi e piogge torrenziali ritmano le stagioni, in balìa dei capricci della meteorologia. Certo, l'Europa è protetta da questi tifoni devastanti che colpiscono regolarmente alcune zone della Terra. Ma non per questo essa è al riparo da catastrofi di grande entità.

Il Nord Europa è area di numerose tempeste: ogni anno 100 cicloni si abbattono sulle isole britanniche, accompagnati a volte da trombe marine e dando così luogo a gravi inondazioni. Le coste del Mare del Nord e del Mar Baltico sono particolarmente vulnerabili, come del resto alcune zone dell'interno. Nel 1953 la rottura delle dighe di protezione ha provocato l'inondazione di gran parte dei Paesi Bassi, provocando la morte di 1.800 persone.

Come conseguenza di regimi di precipitazioni eccezionalmente abbondanti e persistenti, piene spettacolari e distruttrici si sono recentemente verificate in numerosi bacini fluviali d'Europa. Tutti ricordano le incontenibili piene dell'inverno 1994-1995, che hanno colpito l'Italia, la Germania, il Belgio, la Francia e i Paesi Bassi. Nell'estate 1997 gli straripamenti del bacino dell'Oder hanno a loro volta danneggiato gravemente l'Europa centrale.

 

L'azione

Come impedire queste tragedie? E' nell'ambito della previsione - e quindi della prevenzione - che si collocano le ricerche sostenute dalla Commissione europea. La gestione sostenibile dei fiumi è sensibilmente migliorata, grazie in particolare alla possibilità di analizzare i rischi di piene in tempo reale. Con l'uso dei radar e la modellizzazione le precipitazioni, e le relative conseguenze, sono previste con precisione sempre maggiore. Se questa conoscenza dei rischi non basta ad annullare i danni provocati dalle acque, essa permette perlomeno alle pubbliche amministrazioni di instaurare misure di sicurezza per la popolazione.

Fiumi in piena

Nell'ambito del progetto RIBAMOD decine di ricercatori si riuniscono regolarmente per concertare la propria azione e per scambiarsi dati sulla propagazione delle inondazioni e su metodi efficaci di gestione dei fiumi, allo scopo di prevenire simili calamità.

 

Una migliore comunicazione

AFORISM ha permesso l'elaborazione di sistemi di supporto alle decisioni in caso d'inondazione. Questo progetto si basa sulla comunicazione fra vari partner la cui collaborazione è indispensabile: i meteorologi e gli idrologi, i responsabili politici e i ricercatori.

 

Prevedere le tempeste con quattro giorni d'anticipo

Il progetto FASTEX studia le dinamiche di formazione dei cicloni nell'Atlantico settentrionale, e il loro influsso sul clima europeo. I dati, raccolti in luoghi diversi, permetteranno ai ricercatori di prevedere le tempeste con quattro giorni d'anticipo. .

 

La dimensione economica

FRAMEWORK, un progetto recentemente avviato, elabora linee direttrici per integrare maggiormente i rischi di inondazione (e stanziare le risorse economiche necessarie alla loro riduzione) nelle strategie di pianificazione urbana e territoriale.

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 3-

 

 

Da: Giancarlo Moda [i7swx@yahoo.com]

 

 

INTERNATIONAL JAMBOREE 2005

SEZIONE ARI DI CASSANO DELLE MURGE - IQ7MU

 

Carissimi amici,

 

Il Consiglio Direttivo della Sezione ARI di Cassano delle Murge (BA # 70.10) informa che in accordo con il Gruppo Scouts di Cassano delle Murgie il 16 Ottobre 2005 la Stazione Radio di Sezione, IQ7MU, sarà operativa nell'International Jamboree 2005.

Questa notizia e' indirizzata in particolare a quelle stazioni di Sezione o di singolo operatore che saranno operanti nel Jamboree 2005 assieme ai gruppi scout.

 

La Stazione opererà dalla piazza dinanzi alla Chiesa di Cassano dall'interno di una tenda da campo.

Opereremo principalmente sui 40 e 20 metri ma con possibilita' di spaziare dai 10 agli 80m.

 

I visitatori OM e non saranno benvenuti, come pure qualche operatore (licenziato) Ix od IW.

 

Stiamo guardando alla possibilità di avere una seconda stazione in portatile da un'altra area. Questa stazione dovrebbe utilizzare il nominativo di uno dei Soci della nostra Sezione ARI.

 

Gli scouts costruiranno l'antenna (windom) che poi utilizzeranno dalla IQ7MU.

 

73 e buon Jamboree 2005

 

Gian

I7SWX

F5VGU

W1-I7SWX

I-QRP #571

G-QRP 10241

ARI - Ruolo d'Onore # 387

www.qsl.net/i7swx

 

Presidente

ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA 70.10 www.qsl.net/iz7ath/aricassano Stazione Club: IQ7MU Stazioni Speciali: II7JP ; II7PAX Diploma Parco dell'Alta Murgia

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 4-

La Tecnica

I Concetti Fondamentali

Elettrostatica, Elettrodinamica, Elettromagnetismo.

La fisica dei fenomeni elettrici e magnetici, che oggi si chiama elettromagnetismo, all'inizio dell'800 era ancora vista come una serie di scienze disgiunte: l'elettrostatica, la galvanica, il magnetismo... Si parlava di "fluidi elettrici", "fluidi magnetici", di "forze galvaniche", senza però collegare tra loro le grandezze e i fenomeni. La grande unificazione si deve al lavoro di numerosi, grandissimi scienziati (Volta, Ampere, Weber, Gauss e tanti altri, per finire con Hertz, Righi, Maxwell), che operarono nell'arco di un secolo scoprendo la natura stessa dei fenomeni e le leggi che li governano. Parallelamente, gli inventori utilizzavano le scoperte scientifiche per realizzare le grandi conquiste della tecnica: telegrafi, telefoni, generatori elettrostatici, dinamo, pile, accumulatori, trasformatori, motori, spinterometri, rocchetti di induzione, lampadine... Sul finire del 1800 i laboratori di fisica brulicavano di scienziati che producevano archi elettrici micidiali, costruivano macchine rotanti e campi magnetici potentissimi. Era questo lo scenario nel quale Marconi cominciò i suoi esperimenti. L'elettromagnetismo e' una scienza alquanto complessa, che richiede delle basi piuttosto solide di matematica e di fisica. E' inevitabile che molti dei principi su cui si basa la radiotecnica non risultino chiari al principiante. Nonostante ciò alcuni concetti basilari devono essere ben chiari, perché su di essi si basa il funzionamento dei componenti usati in radiotecnica, cioè i resistori, i condensatori, gli induttori, i trasformatori eccetera.

Nota: Molte delle cose che vengono dette qui in modo veloce e approssimativo le puoi trovare espresse in termini chiari e rigorosi nel sito curato dal Prof. Zenoni presso l'Università di Brescia per il suo Corso di Fisica II per Ingegneri. Ti consiglio caldamente di dargli un'occhiata.

La Legge di Ohm

 

Per far circolare della corrente in un filo bisogna fornire energia. Alcuni fili si lasciano attraversare facilmente dalla corrente, e sono detti buoni conduttori, mentre altri oppongono una certa resistenza, e si chiamano cattivi conduttori. I conduttori peggiori si chiamano isolanti (o dielettrici). I metalli sono generalmente dei buoni conduttori; alcuni metalli, tra cui il rame e l'argento, sono ottimi conduttori. Tutto ciò era ben noto agli scienziati dell'800 che trafficavano con pile, bobine ed aghi magnetici alla ricerca delle leggi fondamentali dell'elettricità. Fu lo scienziato tedesco G.S. Ohm, nel 1826, a scoprire la legge fondamentale delle forze galvaniche e a dare il nome alla semplice relazione che lega tra loro la tensione e la corrente in un conduttore:

V = R x I                            

dove V è la forza elettromotrice o tensione elettrica (o differenza di potenziale) e si misura in Volt (V) (dal nome di Alessandro Volta), I è la corrente elettrica e si misura in Ampere (A) (dal nome dello scienziato francese), ed R costituisce il fattore di proporzionalità, dipendente dalla natura (resistività) e dalle dimensioni geometriche del conduttore, prende il nome di resistenza e si misura in Ohm in onore dello scopritore. Come simbolo si usa la lettera greca Omega (?), per assonanza con il cognome dello scopritore. I migliori conduttori hanno un valore basso di resistività, i migliori isolanti hanno resistività altissima. In natura non esistono conduttori con resistività nulla, né con resistività infinita, sebbene in certe condizioni di laboratorio si riesca a creare delle situazioni estreme (i superconduttori). Il rame ha una bassa resistività ed un costo accessibile: per questo i fili elettrici si fanno di rame. L'argento ha una resistività ancora minore, ma un costo non propriamente basso, di conseguenza viene usato con parsimonia. Anche l'alluminio è un ottimo conduttore, spesso usato nell'industria elettrica.

Materiali conduttori

Resistività  (?.cm)

Materiali isolanti

Resistività ? (?.cm)

  Argento (99,9%)

0,016

Avorio

2 x 1012

Rame elettrolitico

0,0176

Ardesia

3 x 1012

Alluminio crudo

0,028

Marmo

1012-1015

Tungsteno

0,055

Fibra vulcanizzata

5 x 1013

Bronzo fosforoso

0,07

Presspan

1013 -1016

Nichel

0,072

Legno secco    

1014-1016

Nichelcromo

0,9 -1,03

Porcellana

1015-1019

Ferro (99%)

0,1 -0,15

Bakelite

1015-1016

Platino

0,1

Carta secca

1011-1016

Piombo

0,21

Vetro

1017-1020

Argentana (60-Cu, 25-Zn, 15-Ni)

0,35 - 0,4

Mica

1018-1021

Costantana (60-Cu. 40-Ni)

0,5+0,51

Gomma

1018-1020

Mercurio

0,95

Carta paraffinata

1020

Grafite

4-20

Ebanite

1022

Carbone per spazzole

20-100

 

 

In questa tabella è riportata la resistività di alcuni materiali conduttori ed isolanti. La resistività corrisponde alla resistenza per unità di volume, ossia alla resistenza che ha un cubetto di un cm di lato. Per costruire le resistenze si usano fili di nichelcromo oppure strati di carbone o grafite. La costantana è una  lega caratterizzata da una resistività particolarmente stabile al variare della temperatura. Nelle colonne di destra sono elencati alcuni tra i materiali isolanti "classici". Si può notare che ve ne sono di buoni e meno buoni, sebbene abbiano tutti una resistività altissima. Tra le materie sintetiche l'ebanite è quella che mostra le migliori proprietà isolanti. 

La legge di Ohm si può leggere in vari modi, e bisogna imparare ad usarli tutti se si vuole capire qualcosa di elettricità. Per cominciare, il più semplice: in un conduttore, al quale applico una differenza di potenziale, circolerà una corrente direttamente proporzionale alla differenza di potenziale, ed inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore stesso. Se voglio limitare la corrente in un circuito devo usare conduttori a resistenza elevata (resistori). Un altro modo di vedere le cose è questo: se in un conduttore sta circolando corrente, ai suoi capi potrò misurare una differenza di potenziale (caduta di tensione) proporzionale alla corrente. Se questo conduttore è molto lungo, la caduta di tensione si distribuisce su tutta la sua lunghezza. Questo fatto è molto importante nel trasporto dell'energia elettrica. 

Qualunque conduttore percorso da corrente dissipa energia, ossia la trasforma in calore, in misura proporzionale alla resistenza. Gli ottimi conduttori dissipano poca energia, i cattivi conduttori ne dissipano molta, e tendono a scaldarsi. Usando opportunamente questo principio si possono costruire le stufe elettriche, le lampadine, le stesse valvole, e centinaia di altri oggetti utili per la vita di tutti i giorni. Occorre tener conto dell'effetto termico della corrente elettrica perché, se è indesiderato, può provocare guasti seri agli apparecchi.

Per sapere quanto scalda un conduttore (o meglio un resistore) percorso da corrente, basta moltiplicare la tensione ai suoi capi per la corrente: P=VI, e si ottiene la potenza in Watt (legge di Joule). Per esempio, un resistore da 50???percorso dalla corrente di 1A avrà ai suoi capi una tensione V=RI=50x1=50V, e di conseguenza dissiperà una potenza di 50W. Per questo motivo, i resistori vengono prodotti e venduti con diverse potenze dissipabili, da 1/8 di Watt (piccolissime) fino a qualche decina di Watt (grandissime). Ogni volta che una resistenza si trova a dover dissipare una potenza maggiore di quella per cui è stata dimensionata, si surriscalda e si brucia. Questo è un guasto molto frequente negli apparecchi radio. Conoscendo la potenza dissipabile e la resistenza si può calcolare la corrente massima che può attraversare un resistore senza danneggiarlo: Imax = ?(Pmax / R). Per esempio un resistore da 50??????W è in grado di sopportare al massimo ??0.5/50)= 0.1A (100mA). Un resistore da 500??????W sopporterà al massimo poco più di 30mA e uno da 5000??????W non più di 10mA.

L'elettrostatica e i condensatori

Alla base di tutto stanno le cariche elettriche. Quando si muovono lungo un filo determinano la corrente elettrica. Quando stanno ferme determinano il potenziale elettrico. Le cariche elettriche possono venire accumulate dai conduttori. Nel '700 si facevano esperimenti con le macchine elettrostatiche, riuscendo a caricare delle enormi sfere fino a potenziali di centinaia di migliaia di volt, per poi ottenere delle scintille lunghe come fulmini. Ogni conduttore ha una sua "capacità", ossia è in grado di ospitare una certa quantità di cariche elettriche per un determinato potenziale. La capacità dipende solo dalle dimensioni del conduttore: più è grande, maggiore sarà la quantità di carica necessaria per portarlo ad un determinato potenziale. E' solo una questione geometrica. Non ha nessuna importanza il tipo di conduttore, né se sia massiccio o cavo dentro, dal momento che le cariche si dispongono solo sulla superficie. Le prime pagine dell'opuscolo "Elementi di Telegrafia senza Filo" spiegano molto bene questi fenomeni, con delle piacevoli illustrazioni. Un conduttore carico è in grado di influenzare lo spazio circostante (induzione elettrica), a causa delle forze attrattive e repulsive tra cariche elettriche (campo elettrico). Questo principio sta alla base del condensatore, che è un dispositivo realizzato mediante due conduttori a facce piane e parallele posti a breve distanza l'uno dall'altro, ma senza contatto. L'influenza reciproca fa sì che il condensatore abbia una capacità elettrica molto maggiore di quella dei due conduttori isolati. La capacità si misura in Farad (dal nome di Faraday), e corrisponde ad un conduttore che raggiunge il potenziale di 1V quando gli si somministra la carica di 1 Coulomb. Questa è un'unità alquanto teorica, perché corrisponde grosso modo alla capacità dell'intera Terra. In pratica si usano i sottomultipli, dal milionesimo (microfarad), al miliardesimo (nanofarad) fino al millesimo di miliardesimo (picofarad: 10-12F).

Vi sono due motivi per cui i condensatori sono utilizzati in elettronica, e si basano su due diversi effetti. Il primo è legato alla caratteristica appena vista, cioè alla possibilità di accumulare energia elettrica sotto forma di cariche statiche. Usando opportunamente questa caratteristica, un condensatore può essere usato come una specie di "volano" elettrico, che accumula cariche quando ce ne sono in eccesso per poi cederle ai circuiti quando vengono richieste. Un condensatore carico ha ai suoi capi una certa differenza di potenziale, e quindi può dare una certa corrente se collegato ad un circuito. Insomma si comporta come una sorta di generatore di corrente. Il secondo motivo che rende il condensatore così importante è invece legato ad un fenomeno unico: un condensatore non si lascia attraversare dalla corrente continua, ma si lascia attraversare facilmente dalla corrente alternata. In realtà si tratta di una conseguenza diretta del principio visto sopra, e la conduzione è dovuta all'alternarsi di cicli di carica e scarica del condensatore, ma quello che conta è l'effetto, fondamentale per l'elettronica e per la radiotecnica in particolare. La conduzione della corrente alternata dipende dalla capacità del condensatore e dalla frequenza della corrente. Vi è una grandezza fisica, analoga alla resistenza elettrica, chiamata reattanza capacitiva, che lega la corrente alla capacità ed alla frequenza. Maggiori sono la capacità e la frequenza, minore la reattanza. In altre parole, condensatori di piccola capacità sono buoni conduttori per segnali a frequenza elevata, mentre condensatori di grossa capacità sono necessari per correnti di bassa frequenza. La reattanza si misura in ohm, come la resistenza. E' probabile che un radiotecnico non debba mai calcolare la reattanza di un condensatore ad una determinata frequenza, ma vale lo stesso la pena di dare la formula e fare un paio di esempi, giusto per fissare le idee.

La formula per la reattanza è: ZC=1/(2??f C), dove f è la frequenza del segnale e C la capacità del condensatore. Per esempio, un condensatore da 1 microfarad alla frequenza di 10.000 Hz ha reattanza Z=1/(2? x 10.000 x 10-6)=16?? ma alla frequenza di 10Hz la reattanza diventa di 16K?. Un condensatore da 1pF alla frequenza di 10MHz ha reattanza Z=1/(2? x 107 x 10-12)=16K?? e quindi bisogna stare attenti anche nell'usare capacità piccolissime, perché a certe frequenze possono diventare importanti.

Magnetismo, elettromagnetismo, induttori, trasformatori

Le cariche ferme producono campi elettrici, quelle in movimento producono anche campi magnetici. Ad ogni corrente è associato un campo magnetico, di intensità variabile secondo la corrente. Quindi dobbiamo immaginare ogni filo elettrico come se fosse circondato dalle linee di forza del campo magnetico generato dalla corrente che percorre il filo, e quindi in grado di influenzare conduttori o altri magneti posti nelle vicinanze. Un campo magnetico variabile può indurre su un filo conduttore una corrente (corrente indotta), la cui frequenza, ampiezza e direzione dipendono dalle variazioni del campo magnetico. Questi sono i principi su cui si basa la fisica elettromagnetica, e corrispondono ad altrettante grandi conquiste scientifiche del secolo scorso. Da questi principi deriva la possibilità di generare, trasportare, utilizzare l'energia elettrica. Insomma gran parte della moderna civiltà occidentale si basa su questi principi elementari. Nel mondo della radiotecnica, i principi dell'induzione magnetica sono utilizzati per la realizzazione degli induttori, che sono alla base dei circuiti accordati, e dei trasformatori.

Un induttore non è altro che un avvolgimento di filo conduttore. L'induttore amplifica l'effetto magnetico della corrente elettrica, in quanto le linee di forza delle singole spire si sommano l'una con l'altra. Se poi l'avvolgimento viene immerso in un materiale ferromagnetico, che ha la proprietà di concentrare le linee di forza magnetiche (permeabilità magnetica), allora l'effetto magnetico verrà ulteriormente amplificato. La fisica degli induttori non è affatto semplice: basti pensare che le variazioni del campo magnetico generato da ciascuna spira inducono nelle altre spire delle correnti, per i principi visti sopra. Questo fenomeno, che si chiama autoinduzione, è il principale responsabile della grandezza caratteristica di ciascun induttore, ossia l'induttanza. L'induttanza è per gli induttori ciò che la capacità è per i condensatori: la grandezza di riferimento che ne condiziona il funzionamento. Un induttore si lascia attraversare facilmente dalla corrente continua, ma oppone una resistenza alla corrente alternata. Questa resistenza, che si chiama reattanza induttiva, dipende dall'induttanza e dalla frequenza della corrente. Induttori piccoli bloccano le correnti ad alta frequenza, mentre per impedire il passaggio di correnti a bassa frequenza occorrono induttori grossi. L'induttanza si misura in Henry, ed in radiotecnica sono molto usati anche i sottomultipli milliHenry (per i circuiti a bassa frequenza) e microHenry (per i circuiti a radiofrequenza). Una singola spira di un centimetro di raggio ha un'induttanza di circa 0,03 microHenry, ed è la più piccola induttanza che si può realizzare avvolgendo del filo.

Gli induttori trovano impiego in diverse applicazioni, tra cui possiamo segnalare i filtri e i circuiti accordati (o risonanti). I filtri si basano sulla dipendenza della reattanza induttiva dalla frequenza, e permettono di bloccare o lasciar passare particolari bande di frequenza. Molto più importanti sono i circuiti accordati, sui quali si basa gran parte dell'elettronica delle alte frequenze e della radiotecnica. Un circuito accordato nelle sua forma più semplice non è altro che una combinazione di un induttore con un condensatore. Possono essere collegati in serie o in parallelo. Il comportamento di un circuito accordato è strettamente dipendente dalla frequenza del segnale che gli si applica. La materia è complessa, ma possiamo cercare almeno di formarci un'idea qualitativa di ciò che succede. Consideriamo un circuito accordato in parallelo, e immaginiamo di applicare ai suoi capi un segnale di frequenza variabile da zero in su. Per frequenze molto basse l'induttore mostra una reattanza bassa, dunque il segnale viene fortemente attenuato. Per frequenze molto alte sarà il condensatore a cortocircuitare il segnale, a causa della sua reattanza. In tutti i casi intermedi le due reattanze si combineranno in qualche modo dando luogo ad una grandezza che prende il nome di impedenza complessa del circuito. Vi è una particolare frequenza per la quale la reattanza del condensatore diventa identica a quella dell'induttore. A questa frequenza l'impedenza complessa diventa idealmente infinita. Questa frequenza si chiama frequenza di risonanza. Dunque un circuito accordato si comporta come un filtro estremamente selettivo, che lascia passare solo la frequenza di risonanza, o meglio una banda di frequenze centrate sulla frequenza di risonanza (vedi figura qui sopra). La larghezza di questa banda dipende da alcune caratteristiche del circuito, per esempio la resistenza dei fili e le caratteristiche geometriche.

 

Un'altra grande applicazione degli induttori è il trasformatore. E' un sistema costituito da una coppia di avvolgimenti disposti in modo da potersi influenzare reciprocamente (mutua induttanza). Una variazione di corrente in uno dei due avvolgimenti (primario) induce una variazione proporzionale nel secondo avvolgimento (secondario). A seconda delle caratteristiche costruttive, della presenza o meno di nucleo ferromagnetico eccetera, i trasformatori possono essere adatti per basse o alte frequenze, per alte o basse potenze eccetera. Lo scopo per cui vengono usati i trasformatori è quello di modificare le caratteristiche elettriche (tensione, corrente) di un segnale alternato, senza variarne la forma. Per esempio, dovendo alimentare un circuito che funziona a bassa tensione partendo dalla tensione di rete, il trasformatore di alimentazione, presente in quasi tutti gli apparecchi elettrici, è in grado di fornire sull'avvolgimento secondario la tensione richiesta. Il rapporto tra la tensione d'ingresso e quella d'uscita in un trasformatore si chiama rapporto di trasformazione, ed è proporzionale al rapporto tra il numero di spire degli avvolgimenti. La potenza che un trasformatore è in grado di erogare dipende dalle dimensioni del nucleo ferromagnetico. I trasformatori per alta frequenza sono costruttivamente assai diversi da quello visibile in figura, ma si basano sempre sull'accoppiamento induttivo tra due avvolgimenti, con o senza nucleo magnetico, che in questo caso è costituito da un piccolo cilindretto di ferrite.

Riepilogo sui componenti passivi

Le conoscenze di base di elettricità e magnetismo sono importanti per capire, almeno qualitativamente, il principio di funzionamento e lo scopo per cui sono usati i componenti passivi. Resistori, condensatori, induttori eccetera sono presenti in grande quantità nei circuiti radioelettrici, e svolgono funzioni tutte riconducibili ai principi illustrati in questa pagina:

* I resistori si usano per limitare la corrente che fluisce in un circuito, oppure per realizzare partitori di tensione, sfruttando la caduta di potenziale dovuta alla corrente elettrica;

* I condensatori si usano per trasportare segnali alternati, oppure come accumulatori di energia nei circuiti di alimentazione o di filtro. Si usano anche nei circuiti risonanti.

* Gli induttori si usano per filtrare segnali ad alta frequenza e per i circuiti risonanti;

* I trasformatori si usano per modificare le caratteristiche elettriche di un segnale alternato, oppure per isolare elettricamente parti di circuito che devono stare a tensioni diverse. 

 

 

 >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 5-

La sezione

POTENZA

Per festeggiare il TRENTENNALE della sua fondazione

ORGANIZZA:

“30 Years of Radio 1975 – 2005”

 

Nell’ambito delle iniziative per il trentennale della fondazione della Sezione A.R.I di Potenza, la sezione lucana indice il diploma “30 Years of Radio 1975 – 2005”.

Sono invitati a partecipare al diploma, OM ed SWL di tutto il mondo.

 

Periodo: dalle ore 00:00 UTC del 22/10/2005 alle ore 24:00 UTC del 23/10/2005.

Bande: HF dai 10 – 15 – 20 – 40 - 80 – 6 metri m. solo in SSB.

Si devono collegare solo le stazioni iscritte alla sezione ARI di Potenza, più volte al giorno, ma in bande diverse.

 

Punti; ogni socio della sezione vale  1 punto, il nominativo della sezione “IQ8PZ” vale 5 punti, saranno presenti delle stazioni JOLLY “che si alterneranno durante il diploma”  che varranno 3 punti. I soci della sezione ari di Potenza faranno chiamata: “Cq trentennale sezione di Potenza”

 

Rapporti: Le stazioni appartenenti alla Sezione di Potenza passeranno RS più il numero progressivo, + jolly “solo le stazioni jolly”

Per richiedere il diploma, bisogna totalizzare minimo:

 

- HF 30 punti per le stazioni italiane;

- HF 15 punti per le stazioni europee;

- HF 5 punti per stazioni extraeuropee

- VHF 50 MHz, 10 punti per stazioni Italiane;

- VHF 50 MHz, 5 punti per stazioni Estere.

 

Il Diploma va richiesto alla Sezione A.R.I. di Potenza, entro e non oltre il 22/11/2005, allegando al log contenente: data, ora banda nominativo RS/ricevuto, e la somma di 10,00€  “DIECI EURO”

 

Le richieste vanno inviate al seguente indirizzo: Sezione A.R.I di Potenza – P.O.Box 136 – 85100 POTENZA (PZ) ITALIA

Saranno premiati: 1° - Italiano 1° - Europeo 1° - Extraeuropeo 1° - SWL Italiano 1°SWL Straniero.

Per informazioni consultare il sito internet.www.aripotenza.it oppure inviate una mail all’indirizzo diploma@aripotenza.it

  >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 6-

 

Da: VENTURA GIAN MARIO [venturag@aliceposta.it]

 

 

3° Edizione TERNI EXPO

 

MOSTRA MERCATO NAZIONALE “ ELETTRONICA, INFORMATICA, TV SAT, TELEFONIA, E RADIANTISMO”

 

TERNI - 10 e 11 DICEMBRE 2005 Presso il CENTRO MULTIMEDIALE EX OFFICINE BOSCO

 

100 metri dalla Stazione FS orario continuato dalle ore 09,00 alle 19,00

 

Info: venturag@aliceposta.it

 

Tel. 3385412440

 

 Distinti saluti.

 

CONSULTING SERVICE SRL

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 7-

Da: ginolipari [peppino60@alice.it]

 

QSL SPECIALE CISAR

Luis Vuitton American's cup

In occasione dell'acts 8 & 9 della 32° Luis Vuitton American's cup che si svolgeranno a Trapani dal 29  settembre al 9 di ottobre sarà attiva una stazione di radioamatore con il nominativo speciale IT9 AC

La manifestazione è stata indetta ed organizzata dalla sezione "Guido Guida" della C.I.S.A.R. di Trapani. Alla iniziativa, la sezione della Cisar , trattandosi di un evento di grande spessore internazionale, ha esteso l'invito a partecipare agli altri clubs radiamatoriali che operano nella provincia di Trapani (Tutte le sezioni ARI, la Cisar di Castelvetrano e l'ERA di Marsala).

Per l'occasione la stazione radio che opererà principalmente sulle bande dei 40 e dei 20 metri è stata allestita a "Villa Nasi " un cottage di proprietà della Provincia Regionale di Trapani che che fu la residenza di Nunzio Nasi un ex Ministro delle poste e telegrafi degli inizi del secolo.

A tutti i radiamatori del mondo che collegheranno la suddetta stazione IT9 AC , a richiesta sarà inviata una QSL speciale celebrativa dell'evento. Le richieste, preaffrancate vanno inviate al P.O.Box 200 91100 TRAPANI.

Relativamente poi all'evento sportivo velico il 28 settembre, a Trapani, il Ministro delle comunicazioni ha presentato un francobollo commemorativo dell'evento della American's Cup del valore di 2,80 disponibile presso gli uffici postali.

 

IT9 JLG gino

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 8-

DA IZ0AIO - INORC 347Da: Angelo Colombo [colombo@nautica.it]

 

CW: DA IZ0AIO - INORC 347

 

Salve, innanzi tutto grazie per il sempre gradito e prezioso strumento che mi offrite periodicamente. Vorrei tornare solo un attimo su un ragionamento che ho letto sull’ultimo numero di Radiogiornale e che mi ha lasciato perplesso non tanto per il contenuto in senso assoluto, quanto perché scritto da chi, con motivato orgoglio, segnala di essere radiotelegrafista da oltre 50 anni. Io lo sono da appena 21, come professionista fino al 2000 e come amatore dal 1995, però credo di poter esprimere un parere in ogni caso, forse meno autorevole ma pur sempre degno di ascolto. Dunque, il primo punto che davvero non condivido è quello relativo al fatto che il CW sia impossibile da apprendere ascoltando la radio, primo perché ci sono anche in VHF trasmissioni di amatori che si adeguano alle velocità più basse dei collegati, secondo perché in HF di stazioni che possiamo considerare “navi scuola” ce ne sono parecchie, siano esse amatoriali o no, perché non è nemmeno vero che sia rimasta una pratica tutta amatoriale quella del CW, basta andare fuori banda per rendersene conto. Detto questo, comprendo che per invogliare all’acquisto di un corso per il CW si necessario evidenziare che un corso simile è sicuramente più d’aiuto di quanto non possa essere una ricerca costante da autodidatta, ma questa è cosa ben diversa dal dire che on-air le occasioni per apprendere non ci sono e che il CW è ormai solo cosa per pochi appassionati. Comprendo e condivido l’apertura alle HF anche a chi non intende effettuare collegamenti in CW, l’eliminazione della prova in morse dagli esami mi sembra corretta non perché il CW sia obsoleto, ma perché la ritenevo più una limitazione alla liberta di impiego di altre frequenze che non qualcosa di utile, anche se, devo ammettere che salvo rari collegamenti in fonia effettuati solo in VHF e UHF in HF vado solo in CW, ma per scelta, perché permette di collegarsi in tutto il mondo con pochi watt, perché permette di superare facilmente ed egregiamente la barriera linguistica, perché conosco un gran numero di stazioni che come me operano solo in CW e che spesso sono militari o ex militari o meglio ancora naviganti, perché la fonia secondo me lascia poco spazio alla ricerca...insomma, a me il CW piace e lo pratico volentieri, ma questo non significa che deve essere barriera per accedere alle HF, dunque, ben venga l’abolizione della prova pratica obbligatoria, però, che le lezioni presso i vari circoli e l’esame a velocità molto contenuta siano del tutto inutili non è vero, conosco operatori che hanno cominciato così e che oggi sono dei veri e propri assi dell’onda, direi piuttosto che era una base propedeutica dalla quale partire verso un’esperienza fatta di esercizi e collegamenti a bocca aperta chiedendosi cosa avrà detto mai l’interlocutore. Detto questo, e concludo, oggi ricevere in CW è quanto di più facile esiste, così come trasmettere ad alta velocità, io non li uso, ma di programmi che demodulano e trasmettono ce ne sono veramente per tutti i gusti e le tasche, modem che traducono ciò che si scrive con la tastiera in CW... Spero di non entrare in polemica con il collega che ho citato, non è mia intenzione, ma sono saltato sulla sedia leggendo alcune osservazioni sul CW che è il mio unico modo di fare radio, anche se condivido pienamente la sua affermazione che uno strumento di apprendimento come può essere un corso che procede per gradi facilita la vita di chi vuole avvicinarsi a questa splendida attività, dunque non ce l’ho né con lui né tantomeno con il suo corso, anzi, mi viene da dire bravo per averlo creato, ce l’ho semmai, con il punto di vista mostrato in quel testo a proposito di CW, tutto qui. 73 a tutti

IZ0AIO - Angelo

--

___________________________________________

Angelo Colombo

Giornalista - Fotografo

Reporter - Photographer

Nautica – Superyacht

Via Tevere,44

00198 ROMA

I T A L Y

Tel. 0039 (0) 6 8413060

Fax  0039 (0) 6 8543653 - 1786040187 (only for Italy)

Cell. +39 348 3160200

E mail colombo@nautica.it

___________________________________________

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 9

Da: Alfredo IK7JWX [ik7jwx@aliceposta.it]

 

VITTORIA : listai4awx

 

RINGRAZIO TUTTI I MIEI 1.370 AMICI CHE MI HANNO VOTATO !

 

http://www.listai4awx.org/

 

73 de Alfredo

I K 7 J W X

 

ik7jwx@aliceposta.it

 ik7jwx2003@yahoo.it

 

0832 302450

349 0555875

 

http://www.arilecce.it/

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

10

ELETTROSMOG

Finiremo tutti col Burka ?

 

 

 Conosciamo tutti l’allarmismo che è stato fatto sui pericoli da radiofrequenza, accusata di essere perfino cancerogena. Senza prove provate, ma solo in base a teorie di alcuni scienziati si sono fatte perfino leggi, nazionali e regionali, per mettere al bando le onde elettromagnetiche.

Abbiamo visto cose è successo alla radio vaticana e cosa succede se si dovesse installare una antenna nei pressi di una scuola. Molti radioamatori hanno avuto seri problemi per poter trasmettere.

Dalla tabella che riportiamo sopra è evidenziato lo spettro delle radioonde, lo spettro delle onde luce e lo spettro delle radiazioni ionizzanti, (radioattività, raggi X, ecc.)

C’è la certezza che lo spettro delle radiazioni ionizzanti sono pericolose per l’uomo I raggi X sono un magnifico supplemento per il mondo della medicina..Tuttavia i raggi X possono essere dannosi. Quando la scienza dei raggi X era ai suoi inizi, molti medici esponevano i pazienti ed esponevano loro stessi a questi raggi per lunghi periodi di tempo. Alla fine sia i dottori che i pazienti iniziarono a sviluppare malattie da radiazioni e la comunità medica iniziò a capire che c’era qualcosa di sbagliato.

Il problema è che i raggi X sono una forma di radiazione ionizzante. Quando la luce normale colpisce un atomo, non può modificarlo in nessuna maniera significativa. Ma quando i raggi X colpiscono un atomo, possono far saltare via gli elettroni dall’atomo e creare uno ione, un atomo elettricamente carico. Gli elettroni liberi poi colpiscono altri atomi e creano altri ioni.

La carica elettrica di uno ione può portare a reazioni chimiche anormali dentro le cellule. Uno degli altri effetti è che la carica può rompere le catene del DNA. Una cellula con un filamento di DNA danneggiato può morire o sviluppare una mutazione. Se molte cellule del corpo muoiono si possono sviluppare diversi tipi di malattie. Se il DNA di una cellula viene mutato questa può diventare cancerosa, e questo cancro si può diffondere. Se la mutazione avviene in uno spermatozoo o in un ovulo, ciò può portare ad anomalie congenite. A causa di tutti questi rischi i dottori usano i raggi X con parsimonia oggigiorno.

Nonostante questi rischi la scansione a raggi X è ancora un’opzione più sicura rispetto alla chirurgia. Gli apparecchi per le radiografie sono uno strumento inestimabile per la medicina, e sono un grande dono per la ricerca scientifica e la sicurezza. Sono realmente una delle invenzioni più utili di tutti i tempi.

Ora si accusano le radioonde di essere ugualmente pericolose, anche se esse non hanno nulla a che vedere con le radiazioni ionizzanti, ma allora perché mai lo spettro delle onde luce, (sole,ecc) non è anch’esso pericoloso, dato che si trova tra le radiazioni ionizzanti e le radioonde?

In questa ondata di follia allarmistico-politica c’è il rischio che prima o poi a qualcuno venga in mente di fare una legge anche contro il sole perché pericoloso per la salute. E pensare che una volta, prima della guerra, si erano create le colonie marine dove i bambini venivano esposti al sole per fare quella che veniva chiamata elioterapia. E’ vero che la “tintarella” continuano a prenderla tutti, ma visto l’andazzo e la guerra alle  onde radio, non è azzardato pensare che prima o poi ciò ci sarà vietato e adotteremo per legge il burka, quel camicione integrale dalla testa ai piedi, imposto alle povere donne mussulmane dai Talebani in Afganistan.

 

HI HI HI !!!

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 11

 Da: franco i8qhe [perla45@cheapnet.it]

 

Attenzione all'892892

 CARO MI COSTA

CONOSCERE IL TUO NUMERO TELEFONICO

 

Ci sono in giro due castori, magri, ambigui, in tutine attillate rosso fiamma, che fanno la pubblicità a un numero magico: l'892 892.

Un servizio che replica il vecchio numero 12 della Telecom Italia rappresentato da un pensionato in panchina), per le informazioni sugli elenchi telefonici. Per conoscere un numero telefonico si chiama l'892 892 (www.892892.it ) e si paga.

Ma quanto si paga?

Nel caso migliore, dal telefono di casa, 0,12 euro di scatto alla risposta se 0,03 euro al secondo. Cinque minuti per ottenere un numero di telefono costano 0,12 + (0,03 x 300 secondi), quindi 9,12 euro. Per un'ora di conversazione paghi 108 euro!!!

Ma chi ha autorizzato queste tariffe? In Italia chiunque può fare i prezzi che vuole? E poi quale società fornisce questo servizio?

La maggior parte di noi, dopo aver visto i castoroni e le bande rosse orizzontali sul sito, risponderebbe: "Telecom Italia".

Sbagliato! Il proprietario è la società internazionale InfoXX, ma il dominio www.892892.it è intestato a: "Il Numero Italia srl (società a responsabilità limitata)". Quindi, se proprio volete delle informazioni sugli elenchi, non telefonate, ma usate i siti gratuiti in Rete (es. www.paginebianche.it ) o la vecchia guida telefonica!!!

Attenzione : il numero 892892 NON E' TELECOM ma di un gruppo americano  (Infoxx) che opera anche in altri Paesi. Le informazioni pervenute NON hanno mai parlato di Telecom, ma NON HANNO mai specificato di NON ESSERE Telecom Il servizio di Telecom è 892 412. Sarebbe utile informare quante più persone possibili, visto le tariffe che vengono applicate.

 

N.D.R.

E pensare che ci avevano convinto che con la privatizzazione della Telecom e la liberalizzazione delle società telefoniche, grazie alla concorrenza per la nascita di diverse società telefoniche, ci avrebbe guadagnato il cittadino al quale sarebbero state praticate tariffe inferiori.

Invece sta avvenendo tutto il contrario. e nonostante il Garante della Concorrenza che dovrebbe controllare che non avvengano i cosiddetti “cartelli” e che gli utenti non siano sottoposti a vere e proprie imposizioni di tariffe speculative, la “liberalizzazione” si è tramutata in un pesante e esoso aumento delle tariffe.  Nessuno le controlla più e qualsiasi società,  istituzioni, comuni, o privati commercianti,  ci può imporre tutti i balzelli che vuole e non solo sulla telefonia ma per una serie infinita di cose. Tutto ciò vanifica qualsiasi eventuale decisione di riduzione fiscale.

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 12-

Da IK=ZCW Alberto Devitofrancesco

INTERESSANTE INIZIATIVA A ROMA

Corso di preparazione  all’Esame  Ministeriale per ottenere la Licenza  di  Radioamatore

-Il  Corso  di  preparazione  all’esame  per  ottenere  la  licenza   di Radioamatore si svolge  ;in Via Appia Nuova 138 Roma  “ Metro S. Giovanni / Metro Piazza Re di Roma “il Mercoledì dalle ore 19,30  alle 21,30.

Gli argomenti che saranno trattati.

·        Elettrotecnica        

·        Radiotecnica

·        Codici  Internazionali

·        Codice  Morse (modo uditivo che visivo) 

·        Codice Morse per chi lo richiede, anche in trasmissione (non richiesto per  gli Esami)

·        Nozioni d’informatica

·        Prova pratica d’attivazione“Stazione Radioamatore”con l‘apprendimento del  Linguaggio “ Deontològico “  pertinente  della categoria.

Le lezioni saranno semplici e intuitive,  di facile apprendimento.

·        Coloro che sono interessati, possono mettersi in contatto con I0 YCB   Op.  Bruno

·        Tel.   338 78 60 650             Tel. 338 21 39 757              Tel. 06 70474979

·        E.Mail  Telegrafia@libero.it                    P.Box     4001  Roma -Appio

 

 >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 13-

 

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Onde e loro propagazione (sesta parte)

 

Prima di continuare dissertazioni su argomenti di Radiotecnica, ai cari amici lettori desidero raccontare argomenti d vita vissuta in gioventu' inerente il Radiantismo. Eravamo nell'immediato dopoguerra ed il sottoscritto abitava in vicinanza della grande base logistica dell'Esercito liberatore USA denominata Tombolo che si trova fra la provincia di Pisa e la provincia di Livorno, noi ragazzi decenni o undicenni ci davamo convegno (inforcando le nostre biciclette scassate) presso questa base Americana per scroccare ai militari USA sigarette o cioccolate mentre ragazze rigorosamente maggiorenni entravano nell'accampamento (denominato Camp Derby) per vendere il loro corpo (per fame, come dice nel suo libro (la Pelle) Curzio Malaparte. A noi ragazzi l'accesso all'accampamento era interdetto, la mia attenzione fu attratta da della baracche che si trovavano in riva al mare ed in ognuna di queste vi erano due o tre militari USA. Che cosa facevano questi militari in riva al mare? (la mia curiosita' sara' svelata quando anni piu' tardi apprendero' i primi cimenti della Radiotecnica) Detti militari facevano dei collegamenti radiotelegrafici in quanto erano armati di tasto telegrafico e cuffia con due padiglioni auricolari e avevano nelle baracche dei grossi trasmettitori telegafici con relativo ricevitore radio e tanto di gruppo elettrogeno (in eta'adulta) verro' a sapere che trattavasi dei trasmettitori tipo BC 610 e dei ricevitori radio BC 312 unitamente al gruppo elettrogeno PE 95 altra curiosita' erano le bombole (che credevo di aria compressa) invece erano cariche di un gas piu leggero dell'aria "L'ELIO" le quali bombole servivano a gonfiare dei palloni in gomma leggera di circa tre metri di diametro ed ai cui palloni era attaccato un filo elettrico piuttosto sottile che si alzava nel cielo fino ad una altezza di 50, 60 metri o forse piu', il terminale in basso del filo elettrico veniva connesso ad una grossa bobina che poteva ruotare mediante una manovella posta sopra il trasmettitore (successivamente verro' a conoscenza che trattavasi di un variometro e serviva per accordare il filo elettrico sulla lunghezza d'onda della frequenza in uso sul trasmettitore.) Fin da all'ora era risaputo che il primo salto le radioonde e bene che lo facciano sull'acqua sia essa di mare o di lago, questo affinche' il salto sia il piu' lungo possibile (Skip) e' opportuno usare un'antenna a basso angolo di radiazione probabilmente come lo erano queste lunghe long wire alzate verticalmente dai militari USA del Signal Corps nell'immediato dopoguerra, altra curiosita' era quella di vedere delle specie di macchine da scrivere nere che scrivevano da sole, successivamente verro' a sapere che si trattava di radiotelescriventi.

 

 

Torniamo alle prime basi della Radiotecnica

eravamo rimasti ai condensatori, di cui si deve conoscere (se posti in un circuito) la capacita indicata con la lettera "C" e viene espressa nei sottomultpli del Farad, la reattanza capacitiva indicata con le lettere "XC" il cui resultato e' espresso in Ohm. Altri fattori che ci aiutano a calcolare la reattanza capacitiva di un condensatore sono: la costante dielettrica indicata con la lettera greca "E" epsolon, inoltre e necessario conoscere la "f" frequenza delloscillazione a cui lavora il condensatore.

Esempio: Capacita' 1000 pf

frequenza 1 Mhz

reattanza capacitiva= XC 1600 Ohm.

In Radiotecnica si fa uso di simboli che indicano componenti elettronici nei vari schemi elettrici, il simbolo che indica il condensatore

e' illustrato con due linee verticali sottili separate

da due tratti orizzontali in grassetto questo e' il simbolo del condensatore fisso se si vuole indicare il condensatore variabile questo simbolo e' attraversato da una freccetta in diagonale. Il condensatore variabile viene prevalntemente usato nei circuiti oscillanti (di cui parleremo piu' avanti) per sintonizzare manualmente detto circuito sia esso in trasmissione o in ricezione. Generalmente il condensatore variabile ha come dielettrico l'aria ed esso consiste in uno statore dove vi sono molte lamelle metalliche affacciate che con la rotazione vengono intersecate da altre lamelle metalliche mobili e rotanti su di un'asse, dette lamelle metalliche sia fisse che mobili devono rimanere elettricamente isolate fra di loro. In alcuni condensatori variabili entrambe le lamelle sia fisse che mobili possono essere separate da fogli di mica quest'ultimo e' un materiale isolante che resiste anche ad elevate temperature. In questo caso il dielettrico sara' la mica e non l'aria. I condensatori fissi possono avere il dielettrico fatto di carta, o di ceramica per alte frequenze,

per miniaturizzare i componenti elettronici la nuova tecnica usa il Tentalio per creare condensatori di notevole capacita' anche di piccole dimensioni. I condensatori (come le resistenze) possono essere connessi in circuito in parallelo (in questo caso la capacita' totale si somma) a differenza di quanto avviene per le resistenze connesse allo stesso tipo di circuito che diminuisce. Nella connessione in serie dei condensatori la capacita' totale diminuisce a differenza di quanto avviene per le resistenze la cui resistenza totale in serie si somma.

 

CONDENSATORI ELETTROLITICI

 

Una importnte categoria di condensatori fissi e'

costituita dai cosiddetti  condensatori Elettrolitici. Essi consistono essenzialmente in cilindri di alluminio concentrici inscatolati assieme ma elettricamente isolati. Il cilindro esterno, chiuso ermeticamente viene riempito con un  liquido elettro conduttore, detto ELETTROLITA, e per breve tempo si applica una tensione continua tra il cilindro interno e quello esterno. Ne consegue un processo elettro-chimico detto elettrolisi, col quale vengono prodotti idrogeno ed ossigeno. Quest'ultimo gas si stabilisce in piccole bolle sulla superficie del cilindro di alluminio collegato al polo positivo, in modo che  poco tempo dopo l'intera superficie e ricoperta di una sottile pellicola di ossido isolante con una elevata costante dielettrica. In tal modo si puo' ottenere condensatori di grande capacita' e con dimensioni ridotte. L'unita' di misura della capacita' e' stata denominata Farad (simbolo F) per onorare il naturalista inglese Faraday. Questo valore e' molto grande: un condensatore che abbia la capacita' di un farad avrebbe le dimensioni di una casa di media grandezza. Si preferisce quindi usare nei calcoli la milionesima parte di questa grande unita' il microfarad. In radiotecnica vengono usati anche valori piu' piccoli del microfarad, il picofarad che e' la milionesima parte del microfarad. Vi e' inoltre il nanofarad (=1000 picofarad), ma e' scarsamente usato. Nei primissimi anni dello studio della radiotecnica la Capacita' di un condensatore veniva anche espressa in centimetri attualmente non piu'. Chi opera sui condensatori sa benissimo che si puo' andare da una capacita' di pochi picofarad a migliaia di Microfarad.

 

BOBINE

 

La bobina e' in certo qual modo l'opposto del condensatore ed e' altrettanto importante in Radiotecnica. Come gia' abbiamo visto, essa permette la produzione di campi magnetici. Tuttavia essa non viene impiegata soltanto per questo scopo, essendo il suo campo di impiego radiotecnico assai piu' esteso. La bobina piu' semplice puo' essere formata per mezzo di un filo rettilineo. se questo filo conduttore di elettricita' viene percorso da una corrente elettrica, si vengono a formare tutto intorno al conduttore delle linee di forza magnetiche di forma circolare chiamato campo elettromagnetico, per ogni centimetro del conduttore di corrente ci sara' un determinato numero di linee di forza. Il campo elettromagnetico risultante sara' tanto piu' grande quanto e' piu' lungo il filo conduttore in cui scorre questa corrente elettrica. Detto filo per poterlo piu' comodamente collocare e' necessario avvolgerlo a spirale ottenendo cosi' una bobina chiamata anche induttanza. Come si e' fatto per il condensatore, vogliamo ora considerare anche per la bobina il comportamento elettrico. Ammettiamo che il filo impiegato sia completamente privo di resistenza elettrica. Se facciamo passare attraverso la bobina una corrente continua pura, non si verifichera' nessuna caduta di tensione. Si verra' invece a formare un campo elettromagnetico e tra le spire della bobina vi sara' in ognuna un determinato numero di linee di forza. Per conseguenza una bobina produce un campo elettromagnetico tanto piu' grande quanto maggiore e' il numero delle sue spire. Il campo elettromagnetico prodotto da una corrente continua pura non ha alcun influsso sulla bobina e su qualsiasi altra bobina vicina. Potremmo semplicemente accertare la sua presenza per il fatto che la bobina si comporta ne piu' ne meno come un magnete permanente. E' in condizione di attrarre parti metalliche ferrose con maggior o minor forza a seconda della tensione applicata ai capi della bobina stessa e quindi dalla quantita' di corrente che la percorre.

 

CALCOLO DELL'INDUTTANZA DI UNA BOBINA

 

L=K m N alla 2 (risultato in Henry)

dove:

N= numero di spire della bobina al quadrato

m =(lettera greca mu indica il coeficiente di permeabilita' magetica) K= (costante di avvolgimento) per l'aria: m=1,256 microH / metro La situazione cambia se alla bobina applichiamo una tensione alternata. Alla corente alternata applicata alla bobina ne consegue un'ugual campo elettromagetico alternato, cioe' questo sale fino ad un valore massimo e ricade nuovamente fino ad azzerarsi e ricomincia poi a salire, ma questa volta in direzione contraria, l'elettromagnete in questo caso avra' una polarita' opposta alla precedente. Di conseguenza  la corrente alternata fara' si che il campo elettromagnetico e le rispettive linee di forza magnetiche cambieranno ritmicamente di direzione e di polarita in funzione della frequenza della rete elettrica. Una legge fondamentale dell'Elettrotecnica, e' la cosidetta legge dell'induzione la quale legge ci dice: che una bobina posta in un campo elettromagnetico variabile in essa verra' indotta una tensione alternata. Questo fenomeno prende il nome di INDUZIONE. Il valore della tensione indotta dipende anzitutto da due fattori. In primo luogo un forte influsso e' esercitato dalla velocita' di variazione del campo elettromagnetico. Quanto sono piu' veloci le oscillazioni tanto maggiori sono le tensioni che si presentano ai capi della bobina che ha subito l'induzione. E' naturale che un campo elettromagnetico alternativo cambi tanto piu' rapidamente, quanto maggiore e' la frequenza della corrente alternata che lo genera. Riconosciamo da cio' che il valore della TENSIONE INDOTTA, ossia la TENSIONE DI INDUZIONE aumenta con l'aumentare della frequenza che genera il campo elettromagnetico. In secondo luogo la struttura della bobina influisce grandemente sul valore della tensione indotta. Se per esempio essa possiede molte spire e risponde a determinate norme di costruzione necessarie alla forte produzione di un campo elettromagetico la tensione indotta avra' una grandezza conforme. Queste propieta' delle bobine sono riassunte in un fattore che viene chiamato COEFICIENTE DI AUTOINDUZIONE o piu' brevemente Induttanza che viene indicata col simbolo "L" Vogliamo ora vedere i fenomeni di induzione sul comportamento della bobina eccitata in corrente alternata. La bobina si trova nel suo campo elettromagnetico alternato ed e' percio' direttamente esposta al suo influsso. Per conseguenza in essa viene indotta una tensione alternata supplementare detta TENSIONE DI AUTOINDUZIONE, il cui valore dipende come si e' detto prima, dalla frequenza della corrente alternata e dal coeficiente di autoinduzione della bobina stessa. Ne risulta che la bobina non puo' piu' essere  considerata, rispetto alla corrente alternata un'elemento privo di resistnza, poiche' rivela ora una tensione, e noi sappiamo che, secondo la legge di Ohm, per ogni determinata tensione e per ogni determinata corrente si ha una resistenza che risulta dal quoziente di questi due valori. Questo non avviene con la corrente continua, poiche' nella bobina priva di resistenza scorre soltanto una corrente e non vi si puo' formare una tensione. Vediamo cosi' che una bobina in corrente continua non presenta nessuna resistenza, mentre presenta resistenza in corrente alternata. Anche questa viene chiamata REATTANZA; e si dira' reattanza induttiva e non va confusa con quella del condensatore che ha il nome di reattanza capacitiva. Da che cosa dipende la reattanza di una bobina? In base alle considerazioni precedentemente fatte, cio' e facilmente comprensibile. Sempre secondo la legge di Ohm, una resistenza e' tanto piu' grande, quanto maggiore e' la tensione ai suoi capi con una determinata corrente. Abbiamo visto che la tensione induttiva sale con la frequenza e con il coeficiente di autoinduzione della bobina. Secondo cio' anche la resistenza alla corrente alternata della bobina, e cioe' la sua, reattanza deve essere tanto piu' grande quanto maggiore e' il valore della tensione ai suoi capi. Se confrontiamo il comportamento della bobina con quello del condensatore, possiamo riscontrarvi qualche affinita', ma anche varie diversita'. In entrambi i casi possiamo stabilire che le reattanze dipendono fortemente dalla frequenza. Mentre nel condensatore la reattanza cade con l'aumento della frequenza, la reattanza di una bobina aumenta con l'aumentare della frequenza. Sotto questo punto di vista le bobine si comportano in modo opposto ai condensatori.

 

REATTANZA INDUTTIVA

 

XL= omega L (risultato in Ohm)

dove:

L= induttanza (viene espressa in herry H)

omega minuscolo = 2 pi greco f (pulsazione)

f= frequenza (hertz=HZ)

esempio:

L=100 micro H  f= 1Mhz

XL=628 Ohm

La capacita' di un condensatore puo' essere comparata all'induttanza di una bobina, poiche' entrambi questi valori dipendono direttamente dalle modalita' di costruzione del condensatore o della bobina in questione. Tuttavia la reattanza di un condensatore cade con l'aumento della capacita', mentre la reattanza di una bobina aumenta con l'aumentare del coeficiente di autoinduzione. Anche sotto questo aspetto questi due componenti rivelano un comportamento opposto, cosa questa da tenere bene in mente. In Radiotecnica vi sono bobine di diverse forme che, a seconda dello scopo a cui sono prefisse, possono differire grandemente l'una dall'altra. Per esempio, con le alte frequenze si impiegano bobine con poche spire, mentre gl avvolgimenti delle bobine che devono lavorare con basse frequenze possono essere molto grandi. A volte l'induttanza richiesta non si puo' ottenere con un semplice aumento del numero delle spire. Ma si conosce un mezzo eccellente per aumentare considerevolmente l'induttanza di una bobina con un dato numero di spire: occorre soltanto inserire nella bobina un nucleo di ferro o rivestirla in qualche modo con ferro. Questo metallo ha la propieta' di attirare a se fortemente le linee di forza generate dalla bobina, di modo che avviene una minima dispersione delle linee di forza verso l'esterno. Sappiamo che il numero complessivo delle linee di forza determina il valore dell'induttanza .In conseguenza di cio' la presenza di ferro porta un forte aumento dell'induttanza. In ogni modo cio' dipende notevolmente anche dalla compsizione del ferro. Serve di norma anzitutto la cosiddetta PERMEABILITA' La quale caratterizza le qualita' magnetiche del ferro. Quanto piu' alta e' tanto piu' aumenta l'induttanza, ossia la reattanza della bobina in cui e' inserito il nucleo di ferro.

 

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da Ik8jzk Ruggero NA    

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 14-

 

 

Il worm che crea il "finto" Google

Il "verme" si insinua nel computer attraverso i programmi di "peer to peer".

Poi sviluppa una copia della pagina iniziale

 

ROMA - Un "worm" minaccia Google. Il potente motore di ricerca è a rischio di "vermi" informatici che potrebbero infettare i suoi utenti. Lo ha scoperto PandaLabs, un'azienda specializzata nella sicurezza informatica e antivirus.

 

Il worm, battezzato P2Load.A, è in grado di impostare una finta pagina di Google che è perfettamente identica all'originale, tranne per un particolare: falsa i risultati della ricerca anteponendo i link relativi a informazioni commerciali a quelli che dovrebbero comparire all'inizio dell'elenco. Inoltre, questo worm modifica la visualizzazione di alcuni strumenti del browser di internet dell'utente, inserendo un falso link di collegamento a Google che rimanda direttamente alla pagina "copia".

 

Il pericolo si materializza se si utilizzano i programmi per scaricare film, musica e mp3 "shareaza" e "imesh". Il worm si insinua attraverso le reti "peer to peer", ovvero reti di condivisione di file, insediandosi proprio nella cartella condivisa da questi programmi con un file eseguibile denominato "Knights of the old republic 2", riferito a un gioco per il computer relazionato con la saga "Star Wars". Una volta eseguito, mostra un messaggio di errore avvertendo l'utente dell'inesistenza di un determinato file dando l'opportunità di scaricarlo. Se ciò accade, il computer viene infettato: il worm cambia la pagina iniziale e modifica il browser di internet.

 

Ci si ritrova così collegati ad un server in Germania che non corrisponde a quello della compagnia. Il worm, inoltre, modifica anche la ricerca intelligente propria di Google, che riconosce e corregge l'eventuale errore di digitazione. Vale a dire che, anche in questo caso, se l'utente digita qualcosa del tipo wwwgoogle,com o www.gogle.com finisce comunque nella pagina non autentica.

 

"L'autore del worm - ha spiegato Luis Corrons, direttore di PandaLabs - ha voluto approfittare dell'importanza che ha per un'azienda l'essere tra le prime ad apparire in uno dei motori principali motori di ricerca di Internet. L'obiettivo è quello di aumentare le visite a pagine legate all'autore del malware o di ottenere denaro derivante dalle imprese che desiderano occupare le prime posizioni nelle graduatorie di ricerca: in qualunque dei due casi il movente è puramente economico".

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 15-

Richiesta d'aiuto ai colleghi OM

 

Avrei bisogno di un aiuto e vorrei "utilizzare" uno spazio sul Radiogiornale.

Abito da anni davanti ad una ditta che ha dei frigoriferi industriali per la conservazione degli alimenti. Mi hanno sempre dato disturbi nella ricezione radio, ma ultimamente sono peggiorati. E' un disturbo continuo... forse i motori dei frighi sono vecchi o hanno messo dei nuovi (non so). Comunque non riesco ad eliminare il disturbo che è costante e aumenta o diminuisce nell'arco delle 24 ore (ma c'è sempre!). Ho provato ad utilizzare dei filtri che assomigliano a quelli utilizzati per i computer, ma i risultati sono stati nulli. Qualcuno sa darmi un consiglio o indicarmi un filtro da utilizzare?

Parlando d'altro, qualche tempo fa (credo su e-bay) ho letto che in un FT 277 sono state sostituite le valvole finali 6JS6C con le 6HF5. Qualcuno sa dirmi qualche cosa?

Ringrazio anticipatamente tutti colore che mi forniranno un aiuto o consiglio.

IW3 SID - Andrea (iret.friuli@libero.it).

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

16-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Vendo FT 980 Yaesu perfettamente funzionante corredato di microfono originale cavo di alimentazione e manuali sia in italiano che in inglese.

Gli interessati possono contattarmi al seguente indirizzo di posta:

IK1lJG  Bruno  bravo115@alice.it

Grazie

 

-------------------------------------------------

 

Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco  :  per il mio Yaesu ft-736r, la schedina sub-toni  FTS-8,         

grazie              0771-614466    Salvatore

 

---------------------------------------------------

Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

ORA PIU' CHE MAI RADIOTELEGRAFIA

 

Finalmente le prove pratiche di CW sono state abolite. E' stato per me sempre una inutilità far sostenere esami a velocità così basse, prima a 40 cpm e poi a 25.  Velocità assolutamente oinsufficienti per potersi dedicare alla pratica della radioitelegrafia.

Le lezioni permettevano di apprendere l'alfabeto e i 10 numeri in assenza di rumore. Superati gli esami, fatte le dovute eccezioni, tutti si riversavano (e si riversano...) nella fonia, molto più semplice da praticare. La radiotelegrafia richiede un "tirocinio" che solo gli appassionati e volenterosi riescono a realizzare. Quindi, bassissima percentuale di nuovi radioamatori nelle frequenze relative alla radiotelegrafia. Nel passato era forse più facile raggiungere una buona preparazione in ricezione. Vi erano molte stazioni  commerciali e militari che trasmettevano  in radiotelegrafia. Quindi, con pazienza, ci si dedicava all'ascolto e qualcosa  di positivo si otteneva.

Poi, pian  piano, le queste emissioni sono scomparse e non c'è stata più la possibilità di ricevere il CW.

Per noi radioamatori non è che sia cambiato molto. Pochi si avvicinavano alla radiotelegrafia e pochi se ne avvicinano oggi.

C'è stata una vera e propria azione denigratoria nei confronti della radiotelegrafia, non solo dalle alte sfere (penso alle Associazioni e dalle case costruttrici), ma anche da parte di tanto OM datati che hanno creduto inutile il CW sin da quando hanno avuto la sospirata licenza. Motivi dichiarati: obsoleto, lento, poco pratico, fuori del tempo nell'era tecnologica, ecc. ecc.. Poi, cosa molto assurda, perchè praticare la radiotelegrafia quando i servizi militari e commerciali non l'hanno più in uso? Ma cosa c'entriamo noi con i servizi militari e commerciali per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni? Il nostro è un Signor Hobby. La radiotelegrafia

 non deve essere relegata a diventare la cenerentola del radiantismo, in considerazione che è stata la regina del radiantismo.

Ma tanti non hanno il coraggio di ammettere che , per esempio, i contest si fanno a velocità superiore a quelli in fonia, che i DX sono possibili da realizzare anche in condizioni precarie (QRM QRN QSB e potenza). e che una buona antenna e pochi watt danno risultati strabilianti.

Non voglio criticare chi ha tenuto corsi presso le sezioni (l'ho fatto anche io), ma la preparazione si risolveva ad insegnare a ricevere a velocità bassissime, per cui, il nuovo radioamatore, una volta in radio, si spaventava ascoltando velocità che andavano (e vanno) ad almeno il doppio di quelle ascoltate durante le lezioni.

Ora vorrei spiegare ancora una volta il mio Corso per come è strutturato. " CD-R" - 1170 Mb - 14 lezioni di base  + 10 esercizi a velocità crescente  -  esercizi a 80  90  100  110  120 cpm  - PDF  -- abbreviazioni in uso  - voci del codice Q  - segni d'interpunzione e vocali accentate -- registrazione di collegamenti da me effettuati con commenti  -  dimostrazione video circa l'uso del verticale  -  mai pronunciata linea o punto durante il corso. Il primo CD è stato realizzato con tasto verticale ed il secondo col tasto elettronico. Una cosa è certa: nulla è stato lasciato al caso. Tutto segue un filo logico e non esistono indovinelli o quiz di nessuna specie. Il computer ha solo il compito di far ascoltare quanto è stato fatto con il tasto. E non ci sono libri che accompagnano i CD !!!!

Per chi ne volesse sapere di più, mi può raggiungere:

elbugg@alice.it

Tel.  080 459 3200

Via Guglielmo Marconi 27  70010 Adelfia BA

 

Oscar i7ohp radiotelegrafia dal 1953   73 cordiali.-

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

-----------------------------------------------------

 

 Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[250 euro]

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[150 euro]

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[100 euro]

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 600 euro]

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 35 euro]

- dinamotore DM-36 a 24V per BC 603-683 e non solo.

[15 euro]

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 90 euro]

- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:

 n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.;

 n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 400 euro]

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[350 euro]

- generatore di barre a colori EP 872 - pal colour bar generator - strumento di misura elettronico D.H.M. Ing e Pontremoli - Milano UNADHM Italia, contenuto in valigetta di cuoio, ecc.

[50 euro]

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[40 euro]

- base antenna modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.

[40 euro]

- sacca per trasporto stili d'antenna BG 56-A.

[50 euro]

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[25 euro]

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[50 euro]

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

CERCO:

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

- mounting FT237.

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

 --------------------------------------

 

>>Da: Francesco Pochettino [pd.ik1jjh@email.it]

 

Vendo president hr 25 10

seminuovo

frequenza da 26 a 30 mega.

prezzo circa 200 euri.

scrivete a pd.ik1jjh@email.it

oppure a pf.ik1jjh@libero.it

o telefonate al N. 333.35.97.122

grazie.

73

 

Francesco Pochettino.

e-mail:pd.ik1jjh@email.it

Per allegati.

pd.ik1jjh@email.it

73 (cordiali Saluti)

 ----------------------------------

 

 

Da: SALVATORE COZZOLINO [fammiunapizza@libero.it]

 

Vendo al migliore offerente AMPLIFICATORE LINEARE KENWOOD TL-922

HF SSB/CW 1000 WATTS REALI

 

Valvole 100%, manuali,imballi e cavetti originali

senza un graffio veramente come nuovo

provato su carico fittizio eroga 1000 watts in CW e 1200 PEP in SSB

 

Qualsiasi prova al mio domicilio, non spedisco

IK2MKE Salvatore

335-1206790 oppure e-mail fammiunapizza@libero.it

 ----------------------------------

 

Vendo:

 

YAESU FT-23 (140 - 164 MHz) 5 Watt                           100,00 €

YAESU FT-816 (400 - 458 MHz) 5 Watt                          160,00 €

YAESU FT-104 (1210 - 1340 MHz) 1 Watt                                 210,00 €

YAESU NC-37 carica batt. da tavolo                                            60,00 €

ICOM IC-R5 ricevitore (0.150 – 1310 MHz)                      130,00 €

Lineare ALINCO ELH230D VHF 30 Watt                          70,00 €

Lineare ALINCO ELH730G UHF 30 Watt                          80,00 €

Duplexer DAIMOND MX-72M (HF-VHF / UHF)       45,00 €

Alimentatore MICROSET 5-15Volt 15 Amper                    45,00 €

 

alibrandi.andrea@tiscali.it

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

17- 

 INFORMAZIONI

 

 

ATTENZIONE agli allegati!

Per evitare spiacevoli sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero arrivare messaggi del genere non apriteli e cancellateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO CONTENERE PERICOLOSI VIRUS!

Per gli stessi motivi invitiamo tutti a non inviarci files allegati!

La capacità massima della tua casella di posta elettronica potrebbe essere stata quasi raggiunta.

Per poter continuare a ricevere il Radiogiornale e la posta in generale, ti consigliamo di eliminare i messaggi giacenti, o di scaricarli sul tuo PC.

Il Radiogiornale, è indipendente e non ha legami associativi con nessuno, viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori iscritti nella lista di distribuzione ed è disponibile nel sito WWW/ Radiogiornale,org. Tutti  i radioamatori iscritti nella Mailing-list possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo,  

 Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi coinvolgimento in merito.

Chi desidera iscriversi al Radiogiornale deve inviare richiesta per essere inserito nella Mailing-list a Radiogiornale@fastwebnet.it  indicando  il nominativo, il nome e cognome e il proprio indirizzo di posta elettronica (E-mail).

COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA  SENZA FINI DI LUCRO INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI

La manutenzione dei sistemi informatici del Radiogiornale  

 è svolta da IW0DGV Marco De Leonibus:

 

Indirizzo unico di Posta Elettronica:

SITO ARRETRATI http://www.radiogiornale.org

Redazione: Viale Leonardo da Vinci, 114  00145 Roma

Telefono e FAX  06/54.30.775

  

  Informativa art. 13 D.lgs. 196/2003 Desideriamo comunicarle che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:

1. I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalità concernenti l'attività di spedizione del Radiogiornale, o altre comunicazioni relative.

2. I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione.

 Il Radiogiornale è realizzato in proprio come e-mail per i radioamatori iscritti volontariamente nella Mailing-list e viene distribuito gratuitamente agli interessati in forza delle garanzie contenute nell'articolo 21 della Costituzione Italiana. Non è in libera vendita. é aperiodico e il contenuto costituisce espressione di opinioni e idee finalizzate al mondo della radio, quindi "prodotto aziendale": come tale il contenuto è equiparato all’informazione aziendale ad uso interno per il quale il comma 2° legge 62/2001 esclude gli adempimenti di cui alla legge 47/1948 per la stampa periodica.

Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

Luogo di redazione Roma, ma non meglio definibile essendo un prodotto telematico limitato a INTERNET;

Data di realizzazione e distribuzione variabile e non a scadenza fissa;

Nome dell'editore o di chi cura direttamente l'edizione dell'opera: Paolo Mattioli I0PMW – Roma Viale Leonardo da Vinci 114.