Radiogiornale 146

  7 novembre 2005

 Questo è il sito web  http://www.radiogiornale.org

PER PRELEVARE TUTTE LE COPIE

DEL RADIOGIORNALE

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Sommario:

  1 - Intervista esclusiva al Presidente dell’ARI Avv. Luigi Belvederi I4AWX;

  2 - Cassano dele Murge BA: un esempio da imitare;

  3 - Addio Roma Radio; 

  4 - Il virus dei polli nel computer;

  5 - Franz I3FFE risponde;

  6 - Aiuto per ADSL di Fastweb;

  7 - Attivazione isola di Lipari ID9;

  8 - 34° Alpe Adria;

  9 - Radioamatori e astrofili a Portici NA;

10 - 12° Trofeo Città di Latina;

11 - Onde e loro propagazione 9;

12 - Associazione Corpo Emergenza Radioamatori;

13 - Terni Expo;

14 - Aiuto per interfaccia IF – 232 C Kenwood;

15 - Mercatino radioamatoriale;

16 - Informazioni.

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1-

INTERVISTA ESCLUSIVA

AL PRESIDENTE DELL’ARI

 

Il rinnovamento della Dirigenza dell’A.R.I. oltre ad essere molto sentito da anni dai Radioamatori italiani ha dato la certezza che le molte attese di un cambiamento dell’Associazione in termini positivi siano finalmente realtà. Abbiamo intervistato il nuovo Presidente dell'ARI, Luigi Belvederi i4AWX sulla prima fase della sua esperienza e sulle prospettive future, del suo impegno e mentre lo ringraziamo per la cortese sensibilità dimostrata verso il Radiogiornale, non possiamo non rilevare le importanti iniziative già attuate, tra le quali quella di impegnarsi concretamente per rimettere insieme tutti i radioamatori italiani in una casa comune, senza più polemiche e divisioni, data la passione per la radio che accomuna tutti gli OM. Siamo più che convinti che le motivazioni, oggettive e soggettive, che diedero luogo alle divisioni di un tempo siano ormai cadute, per cui crediamo che da oggi il compito di tutti sia quello di lavorare per una prospettiva concreta di unità.

 

D: A poco più di un mese dalla tuo insediamento come nuovo Presidente dell'ARI, è già possibile tracciare qualche bilancio ?

 

Sotto molti aspetti, posso già dire che il bilancio è assolutamente positivo, perchè sin dal primo giorno la squadra si è mostrata affiatata, desiderosa di lavorare ed attivissima. Siamo persone diverse, ognuna con la propria specificità ed il proprio bagaglio professionale, ma tutte tra di loro incredibilmente complementari, e quindi la sinergia che ne è risultata è veramente unica. Ciascuno di noi dedica molte ore al giorno all'ARI, con vera passione, e siamo in continuo contatto, sia per telefono, che per Email, che di persona, ed i problemi vengono immediatamente affrontati e mai accantonati o rimandati al giorno dopo. Tra di noi vi sono persone abituate a mandare avanti aziende o comunque realtà professionali complesse con molti collaboratori, e questo si vede nella rapidità delle decisioni e nello stile pragmatico e mai "parolaio" col quale vengono affrontati i problemi.

Tutti si sono meravigliati perchè non c'è richiesta che non venga prontamente riscontrata,  suggerimento che resti inascoltato, o lettera che rimanga senza risposta. I radioamatori erano abituati a leggere i verbali del Consiglio Direttivo a quattro o cinque mesi di distanza, ed ora sono stupiti nel vedere che il giorno dopo vengono immediatamente diffusi per Email ai Comitati Regionali, e poi pubblicati nel numero in uscita di Radio Rivista. Nel nostro primo numero di Radio Rivista, per esempio, che è stato spedito a fine ottobre, vi sono riportati i verbali di ottobre, e così sarà anche sempre in futuro, perchè riteniamo di primaria importanza che tutti i Soci possano partecipare in tempo pressochè reale alla vita del Sodalizio.

La corretta informazione e la partecipazione di tutti sono beni essenziali.

Fin dall'inizio del nostro lavoro, in ottobre, abbiamo inoltre messo mano alla riorganizzazione dei servizi della Segreteria Generale ed al riordino di spese per forniture e servizi che non ritenevamo appropriate o congrue. Abbiamo iniziato, come promesso, la Revisione Contabile straordinaria che consentirà non solo di ottenere una fotografia esatta dello stato di salute dell'Associazione, ma anche di avere preziose linee guida per noi da seguire in futuro, al fine di garantire una gestione corretta e trasparente del Sodalizio.

E' stato avviato il lavoro delle diverse Commissioni, ognuna delle quali si occupa di un settore ben specifico, a sua volta coadiuvata nello sforzo da diversi radioamatori. Il Consiglio Direttivo -che prima concentrava in poche persone tutto lo sforzo- ora coordina il lavoro di una cinquantina di persone, le quali a loro volta ne coordinano delle altre, in un continuo scambio di informazioni dal basso all'alto e viceversa. Sarebbe troppo lungo elencare tutto quello che stiamo facendo: dai rapporti col Ministero, che sono egregiamente ripresi, al rifacimento del sito web, ai rapporti con la stampa e la televisione, ai rapporti con le associazioni estere, dai Contest ai boy-scout per passare dall'organizzazione di convegni e simposi futuri, credo proprio che non stiamo tralasciando nulla.

 

D: Una domanda difficile: come sono i rapporti tra vecchi e nuovi eletti ?

 

Non dobbiamo nasconderci come il successo elettorale della LISTAi4AWX sia stato nettissimo, in quanto tutti i nostri nove candidati sono passati entro i primi tredici eletti.

E' stato quindi naturale assegnare gli incarichi di responsabilità a chi ha vinto, ed in questo c'è il sale  dell'alternanza e della democrazia.

Tuttavia, come ho evidenziato sin dal mio primo Editoriale sul mese di Novembre di Radio Rivista, i rapporti con i vecchi eletti sono ottimi, pechè credo siano fondati su di una stima reciproca di fondo, al di là di quello che può essere stata la dialettica dell'opposizione elettorale.

Questo è testimoniato dalle votazioni convergenti su delibere che trattano problemi di delicatissima politica associativa, quali ad esempio, tutta la tematica dell'incompatibilità tra appartenenza all'ARI e ad altre associazioni amatoriali.

Ho ringraziato pubblicamente Ortona ed Ambrosi per quanto essi hanno fatto sinora per l'ARI, e li ho pregati, benchè oberati da un anno di lavoro solitario, difficile e spesso contrastato, di non "andare agli spogliatoi" ma semplicemente di "restare in panchina" perchè il loro bagaglio di esperienza sarà sicuramente ancora molto utile all'Associazione.

 

D: Un'altra domanda difficile: parlami dell'ARI e del CISAR.

 

Va al Radiogiornale il merito di aver evidenziato, sin dal primo giorno dopo le elezioni, che molti, se non tutti, i motivi di divisione tra i radioamatori italiani sono ormai caduti.

Io non ho mai creduto negli steccati e nelle divisioni, ma nella supremazia delle idee e del dialogo.

La stessa ARI nacque negli anni venti dalla visione lungimirante di persone che, guardando al futuro, lavorò non sulle divisioni ma sugli elementi che univano i radioamatori, che anche allora appartenevano ad associazioni diverse.

Così, quando in ottobre a Caserta mi sono incontrato col Ministro delle Comunicazioni Landolfi e gli ho simbolicamente appuntato il distintivo dell'ARI, gli ho anche voluto regalare il nostro ciondolo portachiavi, sottolineando pubblicamente l'augurio che -attaccato a quel piccolo gadget- egli possa presto metterci "le chiavi della casa comune di tutti i radioamatori italiani", nel segno di una rinascita complessiva dei rapporti tra la nostra categoria ed il nostro Ministero di riferimento.

E perchè queste non fossero solo parole ad effetto in una assemblea pubblica, mi sono subito premurato di procedere a consultazioni comuni col CISAR in vista della riunione ministeriale che si è tenuta agli inizi di novembre al Ministero per parlare del problema, molto sentito, dei ponti ripetitori.

In conseguenza di questo, ARI e CISAR si sono presentati al Ministero con una voce comune, ed hanno, al termine della riunione, diramato un comunicato congiunto ARI-CISAR.

Analogo fronte comune rappresenteremo in una prossima riunione ministeriale ove discuteremo di prefissi, e così faremo anche in futuro ogni qualvolta sarà necessario rappresentare all'Amministrazione gli interessi di tutti i radioamatori italiani.

Posso anche anticipare che siccome abbiamo in previsione per il prossimo anno convegni e simposi di contenuto tecnico particolarmente elevato, saremo ansiosi di avere il contributo degli interventi e della professionalità di iscritti al CISAR e di qualsiasi altra associazione radioamatoriale che, al pari nostro, condividano il desiderio del sapere, della conoscenza e del miglioramento tecnico al di là di ogni artificiosa divisione associativa.

La cultura e la conoscenza sono patrimonio universale, e l'ARI è aperta al contributo di tutti.

  

D: so che hai scritto a tutti i Presidenti delle Sezioni ARI offrendo un aiuto per l'iscrizione a quei radioamatori che non fossero in grado di permettersi la quota associativa. Vuoi commentare questa iniziativa ?

 

Si tratta di una iniziativa personale che ho voluto mantenere riservata pregando coloro che fossero in situazione di reale disagio di scrivere al mio indirizzo privato esponendomi la loro situazione, per vedere di poterli aiutare.

L'ARI è una grande famiglia, ci sono quelli più fortunati e quelli meno fortunati, e la solidarietà non deve essere fatta di parole vuote, ma di azioni concrete.

Vedo che nonostante il riserbo che ho cercato di dare all'iniziativa, tutti ne parlano ed io stesso sono stato sommerso da lettere di plauso: ho replicato dicendo di non meritarmi nessun plauso particolare, perchè ho fatto nè più nè meno quanto qualsiasi altro radioamatore avrebbe fatto.

Tutti i radioamatori sono altruisti, solidali e sensibili alle comunità nelle quali vivono.

Inoltre il futuro prossimo che ci aspetta è troppo bello ed entusiasmante perchè qualcuno sia costretto a rinunziarvi non avendone i mezzi economici.

Quelli che eventualmente oggi beneficiassero del nostro aiuto saranno poi i primi, domani, ad aiutare gli altri: ne sono sicuro. E tutti abbiamo bisogno dell'aiuto altrui.

 

D: dimmi, per concludere, cosa ti ha fatto più piacere in questo poco tempo trascorso dall'inizio della tua Presidenza ?

 

Tra le cose che mi ha fatto piacere, potrei annoverare l'apprezzamento che ho ricevuto dalla IARU (che mi ha per questo concesso l'onore di ospitare in Italia il campionato internazionale di telegrafia ad alta velocità nel 2008), il plauso della ARRL (che mi ha addirittura chiesto di girare uno spot per la loro pubblicità televisiva negli USA), le attestazioni di stima ricevute dalle altre associazioni straniere.

Potrei continuare menzionando l'elevatissimo livello di professionalità che ho trovato nei collaboratori e dipendenti dell'ARI e di EDIRADIO, ai quali ho voluto per questo dedicare la copertina del prossimo numero di dicembre di Radio Rivista.

Forse, però, in una parola sola, la cosa che mi ha fatto più piacere è stato l'apprezzamento sincero e l'augurio disinteressato di tutte le "persone normali" iscritte all'ARI, dimenticate da decenni di politica associativa che io stesso non condividevo e che è stata la molla che mi ha spinto, dopo oltre 40 anni di silente iscrizione, a questo gravoso "impegno politico".

Nei loro volti  ho letto la soddisfazione di vedere "uno di loro" alla Presidenza, uno che fa esattamente quanto ogni altro radioamatore farebbe se fosse in questo posto.

Non a caso tutte le polemiche, come per magia, sono scomparse, e tra tutte le moltissime lettere che io e i miei collaboratori riceviamo ogni giorno non ne abbiamo mai ricevuta una -dico una sola- di lamentele o sterili polemiche.

E' a tutti questi "radioamatori normali" che dedico il mio sforzo, e a loro vorrei dire, tramite il Radiogiornale: "Ragazzi, aspettate un momento, mettiamo un pò a posto le cose in casa ARI, e poi torno subito a fare QSO con voi".

  

 

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2- 

L’A.R.I. si è rinnovata – torniamo a casa!

UN ESEMPIO DA IMITARE

 

 

 

Associazione Radioamatori Italiani *  Sezione di Cassano delle Murge (Bari) – 70.10

* Sezione A.R.I. Fondata il 5 Giugno 2004 *

“IQ7MU * Amicizia Attraverso la Radio * Friendship Through Radio”

Via Maggior Turitto 30 – Casella Postale 104 - 70020 CASSANO MURGE  -  BA

 

AVVISO PER I NON SOCI ARI

 

Cari colleghi non Associati ARI od ex Soci, le porte della nostra Sezione sono aperte, come lo sono le iscrizioni all’ARI per l‘anno 2006.

 

SE

 

SIETE RESIDENTI NEL SUD O MURGIA BARESE

 

Oppure

 

SIETE RESIDENTI NELLA REGIONE PUGLIA

MA LONTANI DA UNA SEZIONE ARI REGIONALE

 

Oppure

 

SIETE LOCALIZZATI IN UNA QUALSIASI PARTE D’ITALIA

MA PER VOSTRE RAGIONI AVETE QUALCHE PERPLESSITA’

NEL CONTATTARE LA LOCALE SEZIONE ARI

MA DESIDERATE ISCRIVERVI ALL’ASSOCIAZIONE

 

Allora la nostra Sezione potrebbe rappresentarvi e con piacere

avervi tra i nostri Soci. Ne abbiamo anche all’estero.

 

La nostra Sezione ARI e’ giovanissima essendo stata fondata il 5 giugno 2004

da 32 soci ARI e stiamo, ad oggi, nei dintorni degli 80 associati.

Il vostro contributo ci necessita in quanto desideriamo portare avanti delle attivita’ per e con i soci, accogliere i giovani nel nostro meraviglioso hobby.

Giovani che Rappresenteranno il Nostro Futuro ed il Futuro del Radiantismo Italiano. Stiamo collaborando con gli Scouts ed abbiamo dei progetti con le scuole.

 

Per i Soci remoti possiamo suggerire una semplice soluzione per il Servizio QSL.

 

Coloro che sono interessati possono contattare il Consiglio Direttivo di Sezione indirizzando a:

 

Michelangelo Ninni, IK7HPJ – Segretario: ik7hpj@libero.it

Daniele Romani, IK7QHH – Public Relations: ik7qhh@libero.it

 

Oppure scrivere a:

A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiani – Sezione di Cassano delle Murge

Via Maggior Turitto 30 – Casella Postale 104 - 70020 CASSANO MURGE  -  BA - Italy

 

Con l’occasione si ricorda ai nostri attuali iscritti che possono inviare la quota d’iscrizione all’ARI per l’anno 2006 sul conto corrente postale: 57871626  intestato alla nostra Sezione ed una e-mail informativa.

 

Grazie per l’attenzione e supporto.

 

73

Giancarlo Moda,

I7SWX, F5VGU, W1-I7SWX

Ruolo d’Onore ARI # 387 (1959), I-QRP # 571, G-QRP #10241 – Membro RSGB 1965

 

Presidente

ARI – Sezione di Cassano delle Murge (BA)www.qsl.net/iz7ath/aricassano - IQ7MU

 

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 3-

Con un po’ di nostalgia

QRT SK - ROMA RADIO IAR - BANDE HF CW

"from 1954 ON THE AIR"

Cari amici OM,

vi rilancio la circolare  trasmessa sulle bande HF da ROMA RADIO, la grande e prestigiosa stazione costiera italiana che per olre mezzo secolo ha servito in radiotelegrafia ed in radiotelefonia le navi di tutto il mondo, gli equipaggi italiani sparsi su tutti gli oceani e di tutti gli altri Paesi del globo...Addio ROMA RADIO, non ti dimenticheremo mai....

 

 

CIRCOLARE DI ROMA RADIO DEL 28 OTTOBRE 2005

at 14:30 LC (local time)
Frequenza 8670,0 kHz - IAR = Roma Radio coast station

    loop in italian and english   language

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CQ CQ CQ DE IAR IAR

 

IL GIORNO 31 OTTOBRE DOPO SVARIATI ANNI ROMA RADIO TERMINA IL SERVIZIO RADIOTELEGRAFICO SVOLTO

CON ORGOGLIO E DEDIZIONE LE STAZIONI COSTIERE DI TELECOM ITALIA SALUTANO TUTTI QUELLI CHE NEL

CORSO DEGLI ANNI HANNO SERVITO QUESTA PROFESSIONE CON CAPACITA’ E SACRIFICIO E AUGURANO A TUTTI BUON LAVORO.

 

= DE IAR IAR AR SK

 

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CQ CQ CQ DE IAR IAR

 

THIS IS THE FINAL TRANSMISSION FROM ROMA RADIO MORSE SERVICE. WE CONCLUDE OUR WATCHKEEPING

AFTER MANY YEARS OF CONTINUOUS SERVICE WITH PRIDE AND SADNESS ON OCTOBER THE 31 ST. TELECOM ITALIA COAST STATIONS WISHES ALL SEAFARERS FAIR  WINDS AND FOLLOWING SEAS.

WE  SALUTE ALL WHO HAVE SERVED OUR PROFESSION WITH SKILL AND DEDICATION THROUGH THE YEARS.

 

= DE IAR IAR AR SK

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73


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4-

ALLARME INTERNET !

 

IL VIRUS DEI POLLI NEL COMPUTER !

A rischio tutti i navigatori

Nuovo attacco di virus trojan

sfrutta l'ansia per la febbre aviaria

ROMA - L'obiettivo dei pirati informatici è sempre quello di impadronirsi del computer della vittima. E per riuscirci sfruttano ogni argomento. Adesso anche la paura planetaria per l'influenza dei polli. L'ultimo attacco in ordine di tempo è proprio un messaggio e-mail che può infettare i pc, danneggiare alcuni file e, cosa più importante, aprire un 'varco' a chi vuole insinuarsi per poterlo controllare a distanza.

 

Il nome di questo ultimo virus trojan è 'Naiva.A'. Viaggia camuffato da documento di word allegato a una e-mail che ha come oggetto 'Outbreak in North America' (focolaio in Nord America) o 'What is avian influenza (bird flu)?' (Che cosa è l'influenza aviaria?) e con un'indicazione del mittente che fa sì che sembri sia stato inviato da una fonte autorevole.

 

Secondo l'azienda di antivirus informatici 'Panda', una volta in cui il documento viene aperto, il virus modifica, crea e cancella file e installa un programma che permette agli hacker di avere accesso al computer infetto. Il virus non si diffonde da solo, ma deve essere distribuito manualmente via e-mail o con il trasferimento e scaricamento di file. Il pericolo può arrivare quindi anche dalle reti peer-to-peer.

 

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5-

Franz I3FFE risponde

Franz Falanga I3FFE IQRP#4

 

Paolo Mattioli mi ha usato la gran cortesia di pubblicare due risposte alla mia ultima chiacchierata e di questo gliene sono grato. Sapendo io, tra l’altro, che il Paolo è, giustamente, restìo a dibattiti e quant’altro. Ragione di più per ringraziarlo pubblicamente. Mi hanno risposto, con molta cortesia e con molte argomentazioni, due OM della zona sette I7TZU Fernando Rini e Giancarlo Moda I7SWX. Ho letto con molta attenzione e con una puntina di nostalgia per la mia Puglia le due risposte e mi permetto qui di fare alcune considerazioni che immagino e spero possano interessare altri lettori oltre che Fernando, Giancarlo e me.

Le due lettere erano piene di informazioni e idee che ho apprezzato moltissimo e che ho letto con grande interesse. I due amici hanno scritto  cose molto sensate che condivido. Mettendo insieme i loro argomenti e altre vicende che interessano noi radioamatori mi sono ulteriormente convinto di alcune mie idee che qui mi permetto di esternare.

Sull’affermazione di Fernando che gli OM, pur collegandosi con tutto il mondo, comunichino poco sono totalmente d’accordo. Noi OM siamo dei lupi solitari che la metà basta. Così come sono d’accordo con la carica di entusiasmo di Giancarlo quando esalta lo studio e che come me auspica rapporti molto più articolati con le Scuole professionali e con le Università.

Noi radioamatori facciamo parte della società contemporanea e ci comportiamo quindi di conseguenza. Noi trasferiamo nel nostro interesse per la radio, mi rifiuto di chiamarlo hobby perché secondo me è molto di più, tutti i pregi e tutti i difetti della nostra società che sta cambiando tumultuosamente sotto i nostri occhi. E, che piaccia o no, ognuno di noi trasferisce nella radio e nella gestione della medesima la nostra, scusatemi se uso una parola difficile ma è quella esatta, la nostra personalissima “weltanshauung” che poi non è altro che la nostra personale “visione della vita”. Molti amici, che mi conoscono bene, sanno dal punto di vista politico come la penso, come pure sanno che io, pur essendo impegnato politicamente sono molto fiero e molto contento che noi OM si sia fuori da ogni condizionamento politico e si sia capaci in assoluta libertà di autoregolamentarci, anche se talora non accade e lo si legge fra le righe. Ciò nonostante, e qui ritorna la weltanshauung, nel campo della radio è fatale che noi si sia influenzati da come la pensiamo nella vita di tutti i giorni.

Non vi nascondo che mi farebbe un piacere infinito se un sociologo analizzasse i nostri comportamenti nel campo dell’associazionismo, della procedure radiantistiche, nel campo delle nostre scelte tecnologiche e culturali, perché sono convintissimo che avremmo dei risultati di grande interesse. Fra di noi sono presenti tutte le componenti della società e, quindi, come campione forse potremmo essere parecchio interessanti. Facendo un esempio, se abbiamo due radioamatori uno che si fa travolgere volentieri dal consumismo e l’altro che invece cerca con tutti i mezzi di fronteggiarlo, noteremmo comportamenti radioamatoriali  totalmente diversi. Mi sto accorgendo di dire delle ovvietà così come mi sto accorgendo di stare entrando in un campo minato e di affrontare non da professionista un argomento che comunque ritengo di grande interesse. Mi scuso quindi con i sociologi di professione. Qual è il mio pensiero al riguardo? Sono massimamente convinto che noi non lasciamo completamente fuori dell’uscio le nostre convinzioni politiche e che quando decidiamo di diventare OM queste nostre convinzioni, che sono poi le nostre visioni della vita, le trasportiamo tutte intere nel campo della radio. E qui c’è tutto il nocciolo della questione, nel senso che capiremmo meglio i nostri comportamenti se solo appalesassimo fra noi OM anche le nostre convinzioni politiche. Ma noi siamo al di sopra e quindi che “strumenti” usiamo per comprendere i nostri comportamenti? Eccolo qui, questo è il problema, non un problema, ma ”il” problema.

Sono convintissimo che se utilizzassimo “strumentalmente” l’analisi politica forse, dico forse, ci capiremmo meglio. Lo so, lo so benissimo che sto suscitando un vespaio ma il nocciolo della questione sta nello “strumentalmente” che ho usato dianzi. Chi meglio di noi sa quanto siano utili nel nostro campo gli strumenti? La domanda mia è questa: perché privarci di uno “strumento” di conoscenza quale è la politica, che poi non è altro che la weltanshauung?

Basta mi fermo qui e vi prego di perdonare la mia passione, perché di passione si tratta miei cari amici.

Mi preme ancora una volta ringraziare il carissimo Fernando Rini I7TZU e l’altrettanto carissimo Giancarlo Moda I7SWX che con le loro risposte mi hanno permesso di scrivere un altro brano per il Radiogiornale, che non smetterò mai di ringraziare per l’ospitalità e che, tra l’altro,  mi sta nel cuore.  

 

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 6-

Roby [radioroby@tiscali.it]

 

AIUTO per ADSL di Fastweb

 

 

Da poco sono passato alla ADSL di fastweb

e con mia sgradita sorpresa ho notato che no riesco più a fa funzionare  l' echolink.

Chi mi può dare una mano?

 

La mano te la diamo noi riportando qui sotto l’articolo del nostro collaboratore W6/IK2XYP Armando Accarda di Los Angeles USA, pubblicato nel numero 111 del Radiogiornale di Giugno 2004. Pensiamo che questa nuova riproposizione dell’articolo possa essere utile a quanti non ebbero occasione di leggerlo.

 

12- 

 Armando Accarda da Los Angeles USA

 

 

ISTRUZIONI PER L'USO

EchoLink:

porte aperte  su Fastweb.

 

Ciao Paolo, ti invio anche questo materiale che penso fara' contenti un po' di OM che usano FastWeb e vorrebbero essere attivi su EchoLink.

 

Ciao a presto, Armando.

 

 

EchoLinkProxy: porte aperte a tutti su EchoLink.

 

Salve a tutti,

come molti di voi ben sapranno EchoLink ha sempre presentato il problema di richiedere una connessione ad Internet in cui lcune porte TCP e UDP fossero aperte al traffico entrante verso la macchina su cui gira il sistema.

Come conseguenza di questo fatto tutti coloro che si trovavano dietro una rete priva di questo grado di liberta', non potevano efettuare alcuna connessione al sistema EchoLink.

Un caso per tutti la connessione ad Internet offerta da FastWeb.

FastWeb offre una connessione ad Internet realizzando una vera e propria MAN (Metropolitan Area Network), ovvero una grande LAN a livello metropolitano,

 

pertanto tutti i clienti della stessa, si ritrovano implicitamente dietro ad un Firewall. Se da un lato questo protegge i propri clienti (senza che il

 

cliente debba fare nulla), dall'altro toglie alcuni gradi di flessibilita' qualora si decidesse di voler essere raggiunti dall'esterno.

Infatti il cliente non ha il controllo sui routers di FastWeb e pertanto non puo' decidere di accettare una connessione dall'esterno sulle porte volute.

Tutto questo ha sempre bloccato EchoLink per questi clienti. Infatti EchoLink necessita di poter dialogare in maniera bidirezionale sulle porte UDP 5198 e

 

5199, per lo scambio dei pacchetti che trasportano l'audio. Ma a causa della rigidita' della rete FastWeb, queste porte non erano disponibili per i suoi

 

clienti. L'unica soluzione praticabile era quella di usare un'opzione a pagamento che consentiva di utilizzare un IP address pubblico invece di quello

 

privato offerto dalla societa'.

Ma qualcosa e' finalmente cambiato nello scenario di EchoLink, grazie all'uscita della nuova versione appena rilasciata in data 20 Maggio 2004. Si tratta della versione 1.9.890 di EchoLink la quale incorpora un completo "Proxy" che consente di realizzare un tunnel tra la macchina su cui gira EchoLink

 

e un Proxy Server. In questo modo e' possibile togliersi dalla fastidiosa condizione di essere dietro un "muro invalicabile" quale era la connessione con FastWeb.

 

Come funziona la cosa?

Ebbene il tutto si basa sulla presenza di alcune macchine "Proxy" localizzate in punti della rete completamente accessibili dall'esterno. Pertanto stiamo 

parlando di macchine che non potranno certamente stare all'interno della rete FastWeb, bensi' dovranno essere su reti Internet "aperte" con uso di IP

 

pubblico, come tutte le connessioni offerte dai vari providers tipo Telecom Italia, Libero ecc.

In questo caso, per cui, il Proxy Server e' in grado di ricevere le chiamate dall'esterno attraverso le porte UDP 5198, 5199. Inoltre, qualora la macchina si

 

trovasse a funzionare dietro un router o un firewall, tutti i normali accorgimenti per operare su EchoLink dovranno essere adottati: quindi si dovranno

 

aprire al traffico entrante le porte UDP 5198, 5199 e TCP 5200.

A questo punto, con a disposione questo Proxy Server in grado di operare su EchoLink, per una qualunque stazione "barricata" in una rete tipo FastWeb,

 

bastera' semplicemente usare uno di questi Proxy come punto per uscire dallo sbarramento creato da FastWeb.

E qui viene in aiuto la nuova versione di EchoLink, la quale incorpora un Proxy client, per cui e' in grado di connettersi ad un Proxy Server.

Per cui quello che si dovra' fare e' semplicemente configurare EchoLink in modo da connettersi al Proxy Server prescelto e dopodiche' sarete online su EchoLink attraverso il Proxy Server stesso.

Infatti all'avvio di EchoLink esso si colleghera' al Proxy Server ed una volta che la connessione e' andata a buon fine, verra' creato un "tunnel" tra la stazione EchoLink e il Proxy, consentendo alla prima di poter operare come se si trovasse in una rete aperta.

 

Ovviamente tutto questo si basa sull'esistenza di questi Proxy Servers. Attualmente ne esistono 3 di tipo pubblico (gestiti da K1RFD, l'autore di EchoLink) che forniscono questo servizio gratuito a chi vuole affacciarsi ad EchoLink da una "rete protetta". Infatti si e' parlato di questa soluzione per i clienti

 

FastWeb, ma ovviamente tutto cio' si applica a molti altri casi, come l'accesso da hot spot wireless e cosi' via. Infatti il tutto e' stato sviluppato per permettere alle stazioni presenti su reti wireless o utilizzanti providers che agiscono come FastWeb di poter operare lo stesso su EchoLink.

Si tratta in effetti di una rivoluzione epocale per questo sistema.

Va precisato che la stazione che realizza il Proxy Server non puo' contemporaneamente operare su EchoLink, a meno che non disponga di un ulteriore IP

 

pubblico. Infatti il Proxy Server si presenta come una normale stazione EchoLink, pertanto necessita le stesse porte di cui avrebbe bisogno un link/repeater

 

o user PC EchoLink. Pertanto la realizzazione di questi Proxy Servers puo' avvenire da coloro che dispongono di un pacchetto multi-IP pubblici oppure che non hanno intenzione di usare EchoLink dalla loro postazione, ma vogliono offrire il loro supporto alla rete.

 

Attraverso la home page di EchoLink all'indirizzo http://www.echolink.org/proxylist.asp  e' possibile vedere la lista dei Proxy Servers pubblici, quindi disponibili a tutti mediante password pubblica.

Ovviamente la lista di questi servers protra' crescere man mano che anche altre persone metteranno a disposione le loro risorse. Ogni Proxy Server puo' gestire solo una stazione alla volta, quindi non sara' possibile rimanere in collegamento diverse ore fintanto che i Proxy pubblici rimarranno solo 3 per servire tutti gli utenti del mondo.

Ovviamente a questa serie di Proxy pubblici ognuno potra' eseguire un Proxy privato (quindi disponibile solo a lui) grazie al quale protra' usare EchoLink da postazioni finora off limit.

Per esempio, in questo momento, il sottoscritto risulta connesso ad EchoLink dalla propria postazione al QRL (dove in precedenza mi era impossibile, come per un cliente FastWeb) attraverso un Proxy privato che ho installato in casa mia, dove inceve dispongo di accesso aperto alla rete. Anche questa e' una nuova opportunita' offerta da questa nuova versione di EchoLink.

 

: Come settare il Proxy su EchoLink

 

Ho pensato di integrare anche questa parte che spiega passo passo come configurare il client di EchoLink per usare il Proxy.

Per coloro i quali non dispongono di una connessione avente un IP pubblico (vedi FastWeb), oppure sono in una rete in cui esiste un firewall che non consente il traffico in entrata per le porte di EchoLink, potrebbe essere utile avvalersi di questa nuova funzionalita' offerta dalla nuova versione di EchoLink.

 

Va notato che, per tutti gli altri che possono eseguire EchoLink senza problemi, non vi e' bisogno di agganciarsi inutilmente ad un proxy. Infatti il proxy consente ad un client EchoLink per volta di poter accedere alla rete, pertanto vista la penuria di Proxy Servers pubblici, non e' il caso di sfruttare risorse inutilmente. Inoltre, sempre per il fatto che non piu' di una stazione per volta puo' accedere, e' bene limitare le sessioni di connessione.

 

Per poter utilizzare la funzione Proxy, prima di tutto controllate lo stato dei Proxy pubblici disponibili, mediante l'indirizzo:

http://www.echolink.org/proxylist.asp

 

Una volta individuato un server libero, potrete passare alla configurazione del client EchoLink per il suo uso.

 

Per fare cio', dal menu' Tools->Setup->Servers attivate la funzione Proxy.Inserite l'IP address del Proxy Server, come da tabella.

Per quanto riguarda la password, essa e' uguale per tutti i servers listati nella pagina web ed e': public

Per quanto riguarda la porta TCP, di default e' 8100, ma ogni server puo' settare la sua, quindi controllate nelle note fornite da ogni SysOp.

 

Bene, una volta resettato, EchoLink si connettera' attraverso il Proxy Server alla rete, consentendo cosi' anche alla stazione impossibilitata di effettuare la sua connessione al sistema.

Ovviamente le prestazioni non saranno al massimo come per chi si puo' connettere ad EchoLink direttamente, ma e' sempre un passo in avanti.

 

Per maggior informazioni e per scaricare il software, consultate la home page di EchoLink all'indirizzo http://www.echolink.org

 

Bene con questo non mi resta che augurare anche ai nuovi potenziali utenti EchoLink una buona sperimentazione di questa tecnologia VoIP.

 

Best 73's de Armando, W6/IK2XYP - Los Angeles, CA - USA

 

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 7-

 Da: Davide Cuppone [davidecuppone@tiscali.it]

 

Attivazione Isola di Lipari ID9

11-12-13 novembre

L’ 11-12-13 novembre 2005 il team denominato 095 DX TEAM composto da: IW9GUR Davide  - IW9EJP Vincenzo - IW9HLM Angelo - IT9CVO Riccardo, attiverà l'isola di Lipari sulle bande 10,12,15,17,20,30,40,80 metri, con possibilità dei 6 metri in caso di apertura della propagazione.

Contiamo di iniziare ad operare già delle ore 19,00 UTC dell’ 11/11/05 per concludere le operazioni alle ore 12,00 UTC del 13/11/05.

Opereremo con un massimo di 100 watt forniti da yaesu 897 ed icom 706 con dipolo rotativo 10/15/20 , verticale multibanda eco 7+ e dipolo filare per gli 80 metri.

le referenze dell'isola di Lipari sono: IIA  ME-001       IOTA  EU-017

Si assicura la QSL card che è in fase di progettazione .

QSL Via IW9EJP o Via Bureau

info: www.095dxteam.org

 

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 8-

 

A.R.I.

Associazione Radioamatori Italiani 
sezione di Udine
Via A. Diaz, 58 UDINE
Posta a:  
Casella Postale N. 23 33100 UDINE
34° Alpe Adria

 

Agenda lavori 34° Meeting Alpe Adria

San Daniele del Friuli, domenica 20 novembre 2005, palazzo Monte di Pietà in p.zza Duomo

Ore 9.00         Benvenuto dal Presidente ed apertura dei lavori

 

Ore 9.15         Inizio delle relazioni che tratteranno argomenti di grande interesse per i radioamatori

 

1.           La prossima Conferenza IARU Reg. 1 del 2008 in Croazia e  “panoramica sulle possibilità di operare dalla Croazia con nominativo 9A8 in 4, 6m. e bande HF

 di Petar Milicic 9A2A

 

2.           ATV, Amateur television fra le Nazioni dell’Alpe Adria. L’attuale situazione operativa e l’evoluzione verso una maggior integrazione fra le Nazioni confinanti

di Alessandro Nicli  IW3RMR

 

3.           SDR-1000 open-software Software Defined HF-VHF Transceiver

PowerSDR  PIC control panel

SoftRock-40 ricevitore dimostrativo SDR

di Giuseppe Campana IK3VIG e  Mario Vangelista I3VOM

 

alle 11.15  seguirà un break di mezzora circa con piccolo rinfresco e demo delle apparecchiature precedentemente illustrate

1.      La rete “ARBA” Amateur Radio Broadband  Access…. il futuro

di  Nico Palermo IV3NWV

 

12.15  Premiazioni generali del contest 
Alpe Adria  V ed UHF 2005
A
RI-OEVSV-ZRS-HRS

 

12.45   Chiusura dei lavori e saluto delle autorità intervenute

 

13.00  Inaugurazione della sede “gruppo ARI di San Daniele del Friuli”

 

13.30   Pranzo presso un rinomato ristorante del centro cittadino

 

Come arrivare al convegno:

raggiungere San Daniele del Friuli dalla strada provinciale Udine-Spilimbergo oppure dalla statale Gemona-Pordenone, quindi recarsi in centro città.

Accanto al duomo si trova l’antico palazzo del Monte di Pietà.

Altre informazioni  saranno disponibili sul sito della  sezione ARI di Udine www.ariudine.it  o contattando via email alpeadria@ariudine.it

 

English:

If you need the above agenda in english or any other informations about the meeting, please send an email to alpeadria@ariudine.it  and shortly  haw to reach the meeting:

San Daniele del Friuli is located 20 Km north-west from Udine, take the main road Udine-Spilimbergo, or Gemona-Pordenone and follow the indications for San Daniele.

Meeting will took place in the city center, old Monte di Pietà palace,  main square “piazza Duomo”.

Premiazioni generali  dei contest Alpe Adria V-UHF 2005

Quest’anno, essendo l’Italia Nazione organizzatrice di turno dei contest,  durante il meeting verranno fatte le premiazioni generali “internazionali” .

Saranno premiate le prime dieci stazioni classificate per ogni categoria. I primi tre classificati riceveranno il trofeo, gli altri il diploma.

 

The first ten stations for every category of the contest will be awarded . The first three will receive the trophy the others the dipoma..

 

 

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 9-

Da: ARI SEZIONE PORTICI 8008 [sezione@ariportici.org]

 

 

L’ ASSOCIAZIONE ASTROCAMPANIA

E LA SEZIONE ARI DI PORTICI

AL PARCO VIRGILIANO DI NAPOLI

      

 

      L’associazione “ASTROCAMPANIA” presieduta da Massimo Corbisiero e la sezione “ARI” Portici Presidente Orlando Balisciano IZ8DDG sono state protagoniste, la sera del 10 agosto, nello splendido “Parco Virgiliano” di Napoli per guidare, il numeroso pubblico presente, all’osservazione dello sciame meteorico delle Perseide meglio noto come le lacrime di S. Lorenzo. La manifestazione faceva parte  dell’iniziativa promossa dal Comune di Napoli dal titolo “MEZZANOTTE NEI PARCHI LE NOTTI DELLE STELLE”. Hanno affiancato Massimo Corbisiero nell’iniziativa gli astronomi: Antonio Catalano, Carmen Perrella, Andrea Di Dato e Dario Castellano. Questi ultimi hanno provveduto a montare tre telescopi per consentire alle centinaia di persone presenti di scrutare la volta celeste alla ricerca delle così dette  stelle cadenti. E’ stato distribuito ai presenti un folder realizzato dall’associazione “ASTROCAMPANIA” e dal “COMUNE DI NAPOLI” dove, in successione, c’è una cartina che rappresenta il cielo così come visto da Napoli la sera del 10 agosto 2005 alle ore 22.00  e due inserti rispettivamente dal titolo “LE COSTELLAZIONI ESTIVE” e LE LACRIME DI SAN LORENZO”. Gli astronomi presenti hanno avuto un gran da fare a rispondere alle numerose e interessanti domande fatte dai presenti.  Vi invitiamo a visitare il sito “dell’ ASSOCIAZIONE ASTRROCAMPANIA” www.astrocampania.org “IL PORTALE DELL’ASTRONOMIA IN CAMPANIA”. L’ARI era rappresentata da Luigi Ciccarelli IK8FMF, Ciro Amendola IK8TYD, Giorgio apoletano IZ8FAV con la Moglie Antonella e Paolo Capobiamco IZ8FDH accompagnato dalla Moglie Daila e dalle splendide e vispe gemelline Manuela e Gabriella, si è unito ai presenti anche l’amico Salvatore De Caro IK8VGZ. I Radioamatori oltre ad affiancare in maniera fattiva nell’iniziativa gli astronomi si sono anche prodigati a fare una intensa opera di proselitismo tra i presenti distribuendo, tra l’altro, l’opuscolo edito dall’ARI dal titolo “UNA SCELTA INTELLIGENTE DIVENTA RADIOAMATORE”. Da un po’ di tempo si è creata una ottima simbiosi tra la sezione “ARI” Portici (NA) e “l’ASSOCIAZIONE ASTROCAMPANIA”. A nostro avviso è importante trattenere ottimi rapporti con associazioni che coltivano altri hobby per ampliare le conoscenze di tutti e per vivere altre interessanti, entusiasmanti esperienze. Un particolare grazie a Paolo Capobianco IZ8FDH che ha realizzato il servizio fotografico.

 

                 LUIGI CICCARELLI IK8FMF

             E-MAIL: luigi.ciccarelli3@tin.it

 

 

 

Nella Foto IK8FMF Luigi Ciccarelli e l’astronoma Carmen Perrella impegnati a spiegare ai presenti gli aspetti radiantistici e i misteri della volta celeste.

 

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10- 

12° TROFEO CITTA’ DI LATINA

ANNO 2006

 

REGOLAMENTO”

 

PARTECIPAZIONE   E’ aperta a tutti gli OM e SWL.

P E R I O D O  Dalle ore 16.00 UTC del 18 Febbraio alle ore 24.00 UTC del 28 Febbraio 2006.

BANDE CONSENTITE   80 mt. – 40 mt.

MODO   Solo SSB.

COLLEGAMENTI Dovrà essere collegato/ascoltato il maggior numero di stazioni OM iscritte alle Sezioni ARI di Latina, Aprilia, Cisterna e Formia.

RAPPORTI  Le stazioni delle suddette Sezioni passeranno nominativo, rapporto RS, numero progressivo, orario.

MODALITA’ La chiamata verrà effettuata con la frase “CQ LATINA”. La stessa stazione potrà essere collegata più di una volta purché sussista una variazione di data o di banda. Il collegamento se effettuato in banda diversa nella stessa data, deve avvenire con almeno un’ora d’intervallo.

PUNTEGGIO 1 punto per QSO, 3 punti collegando la stazione jolly e 5 punti collegando il nominativo della Sezione Ari di Latina IQ0LT che sarà attivata saltuariamente e non potrà essere collegata più di una volta al giorno indipendentemente dalla banda. Il punteggio totale sarà determinato dalla somma dei punti.

DIPLOMA         Sarà rilasciato su richiesta a coloro che avranno totalizzato almeno il seguente punteggio:                     

                      - OM SWL YL italiani  10 punti;                   

                      - OM SWL YL stranieri 05 punti.

 

COSTO Il costo del diploma è di 10,00 Euro (dieci/00)

 

PREMI Targa al 1°, 2° e 3° classificato; Targa al 1° classificato di ogni ZONA - Targa al 1° classificato “stranieri” e 1° SWL,  Targa al 1° - 2° - 3° classificato delle Sezioni ARI di Latina – Aprilia – Cisterna e Formia.

L O G I log, in formato digitale (ASCII o Cabrillo) o cartaceo, opportunamente compilati e completi di data, ora, banda e numero progressivo, assieme ad una QSL del richiedente ed eventuale indirizzo e-mail, dovranno essere inviati, per posta o via email, entro il 30 Maggio 2006 all’Award Manager I0ENF Enzo Fioretta via GEMITO n.6 – 040100 LATINA -  email: i0enf@webmail.it

 

PREMIAZIONE Sarà effettuata in occasione del Raduno regionale annuale degli OM del Lazio, domenica 23 Luglio 2006,  a Bassiano (LT) in località “Il Campo”presso la tenuta del socio I0ENF.

 

INFORMAZIONI  e-mail: arilatina@hotmail.com - sito www.qsl.net/iq0lt - fax: 178-607-92-89.

 

   Sezione ARI di Latina                                                            

 

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Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Onde e loro propagazione (nona parte)

  

 Con i Cari amici lettori del Radiogiornale, desidero continuare a raccontare episodi di vita vissuta inerente il radiantismo, prima di continuare dissertazioni sui pricipi basilari della Radiotecnica. Nel 1956 alla Scuola di specializzazione (Cecchignola Roma) la specializzazione degli Operatori Ponti Radio non era ben definita tanto che: era preceduta dalla parola "Marconisti" e andando ai reparti operativi venivamo impiegati come tali. Per gli Operatori Ponti Radio lo studio della telegrafia era facoltativo e non era materia di esame. Ricordo, con disappunto un fatto accaduto ad un'operatore che era addetto a sintonizzare un trasmettitore telegrafico tipo BC 610, il quale trasmettitore aveva come valvola finale di potenza il triodo 250 TH con 2700 volt di tensione anodica. Alcuni operatori agendo sul variometro che era posto sopra detto trasmettitore strusciavano le vecchie dieci lire in alluminio sulla grossa bobina che serviva ad adattare la impedenza dell'antenna all'uscita del trasmettitore, Questa operazione, di verifica di sfiammamento dovuto alla radiofrequenza presente sulla bobina del variometro ci indicava che l'impedenza della antenna con la frequenza in uso era stata adattata e quindi l'operatore al tasto telegrafico poteva andare in aria. Lo strusciare questa moneta sulla bobina del variometro comportava un grosso rischio per la vita umana in quanto se sulla bobina fosse stata presente solamente la Radiofrequenza  essa non avrebbe avuto effetti letali per la vita umana. Ma essendo lo stadio finale separato dalla alta tensione anodica solamente da un condensatore a vuoto d'aria della capacita' di circa 20 pf questo condensatore avendo il bulbo di vetro era soggetto a rompersi ed i due elettrodi del condenstore potevano occasionalmente unirsi trasferendo cosi' l'alta tensione anodica al circuito oscillante finale e quindi alla  bobina con cui veniva adattata l'impedenza dell'antenna. Purtroppo questa circostanza a lungo andare si verifco' ed un'operatore addetto alla sintonia del trasmettitore BC 610 ci lascio le penne. Nel 1968 mi trovavo presso la 24 esima compagnia trasmissioni di stanza in Mantova e cercavo di tornare nuovamente al Sud, in  quanto alla Buon'Anima della XYL il clima umido e nebbioso di quella citta' non gli era salutare. Il beneamato (ma non troppo) Comandante della mia compagnia lavorava in sordina per mandarmi piu' a Nord e ci riusci', lo stesso anno fui trasferito al 13mo Battaglione trasmissioni di stanza a Portogruaro VE, detto  battaglione era di supporto alla terza Brigata  Missili con in dotazione i missili a medio raggio

Onest Jon per la difesa del fronte Nord Est.

In questo reparto ebbi modo di operare sulla stazione radio della Collins AN/GRC46 (army navy/governement radio comunications), questa stazione era adibita a collegamenti in  radiotelescrivente (RTTY) ed era montata su di uno shelter di piccole dimensioni il quale shelter era montato su di un grosso gippone. La telescrivente era tedesca gli apparati ricetrasmittenti (due separati) erano della Collins unitamente al demodulatore e modulatore (RTTY) la alimentazione elettrica era a 24 volt c.c. in quanto le valvole di tutti gli apparati funzionavano con tensione anodica a 24 v.cc. La sintonia degli apparati ricetrasmettenti era digitale ma meccanica con due manopole separate, si impostava la frequenza una manopola, per i MHZ e l'altra serviva ad impostare le unita, decine,e centinaia di KHZ la copertura del trasmettitore era da 0,5 a 20 MHZ mentre per il ricevitore  del tipo UR era da 0,5 a 30 MHZ. Questi apparati erano anche usati dalle truppe statunitensi nel Viet Nam e potevano lavorare anche in SSB (banda laterale unica) in USB o LSB. Con detti apparati il Comandante di Battaglione mi chiese di sintonizzarglieli sulla ricezione di agenzie giornalistiche in quanto voleva essere informato di cio' che accadeva

nel mondo prima che uscissero i giornali.

In questo Reparto ebbi anche una brutta esperienza come installatore ponti radio, eravamo sul monte Quarnam sopra Gemona del Friuli ed una notte si alzo un vento micidiale

che sradico' dal terreno l'intera tenda dove  eravamo alloggiati porto via tutte e quattro le antenne YAGY del ripetitore e chi dormiva nel sacco a pelo rimase solo con quello in quanto la bufera di vento si era portata via tutto abiti ,tenda, coperte ect. ci venne a soccorrere un'elicottero della Nato fu veramente una brutta esperienza. Ritorniamo ai principi basilari della Radiotecnica, premetto che con il Nokia 9210 che utilizzo per inviare gli articoli che scrivo e che invio al Caro Paolo Mattioli non mi e' dato di poter illustrare grafici inerenti le curve di corrente,tensioni o resistenza che si hanno nei circuiti oscillatori al variare dei vari parametri. Comunque cerchero' di spiegare per iscritto la variazione di queste curve al variare dei vari parametri.

In un circuito risonante in parallelo alla frequenza di risonanza (sulle ascisse e le ordinate) la corrente del circuito assumera' un valore minimo, cioe' il picco della curva e' ngativo. La tensione a radiofrequenza sempre sullo stesso circuito assumera' valore massimo, in questo caso il picco della curva tendera' verso l'alto ed e' da considerarsi positivo, cosi' dicasi pure per la resistenza del circuito. Nel circuito risonante in serie avviene l'inverso

e cioe' alla frequenza di risonanza la tensione del circuito avra' un picco negativo, la resistenza del circuito avra' ugualmente un picco negativo e la corrente del circuito assumera' un picco massimo positivo.         

L'esatta comprensione dei circuiti oscillatori e' molto importante per capire veramente quello che sono i circuiti della radio. Abbiamo gia' accennato che nei circuiti oscillatori non possiamo avere valori infiniti. Cio' e' semplice da capire se si osserva un circuito risonante in serie. Ogni bobina anche se avvolta con filo di rame di grossa sezione, possiede ugualmente una determinata resistenza Ohmmica che ci possiamo immaginare in serie con la bobina stessa. E cioe' questa bobina presenta al passaggio di una corrente alternata un'IMPEDENZA, che e' la risultante dei valori di REATTANZA e di RESISTENZA della bobina stessa.

Il circuito oscillatorio in serie presentera' percio', alle varie frequenze un'IMPEDENZA definita quale risultante della RESISTENZA OHMMICA e della somma algebrica delle REATTANZE delle bobine e del condensatore. Se ora nel caso della risonanza, le reattanze si annullano, rimane allora come resto una resistenza Ohmmica che ha influenza decisiva sul comportamento del circuito alla risonanza. In questo caso per effetto della RESISTENZA di PERDITA (la quale schematicamente risulta in serie alla bobina) fa appiattire la curva di corrente massima nel circuito risonante in serie e cosi' dicasi pure per le curve della tensione e della resistenza dello stesso circuito risonante. La corrente di risonanza in un circuito oscillante in serie non salira' piu' a valore infinito ma salira' ad un valore determinato finito e determinato dal valore della resistenza Ohmmica del cicuito stesso. Per contro la tensione di risonanza non ritorna a valore zero, ma corrisponde alla caduta di tensione che la corrente di risonanza determina ai capi della resistenza Ohmmica. Infine alla risonanza l'impedenza e' data dal valore della resistenza Ohmmica stessa, essendo nulla la somma delle reattanze.

  

RESISTENZA DI UN CIRCUITO OSCILLANTE IN SERIE ALLA RISONANZA

 

Nota: omega minuscola (simile ad una "m" capovolta) indica la pulsazione in un circuito oscillatorio e si ottiene moltiplicando 2 pi greco per la frequenza di oscillazione. Ro=R (Ohm) omega minusc.L -1/omega minusc.C =0

dove:

L=induttanza

C=capacita'

R=resistenza

 

Naturalmente anche un circuito oscillatorio in parallelo ha perdite diovute alla resistenza Ohmmica che pero' vengono espresse diversamente. Si immagini la resistenza Ohmmica del condensatore o della bobina come una resistenza in parallelo al circuito oscillatorio che sara' tanto piu' grande quanto minori saranno le perdite. Questo si capisce considerando i valori estremi. Se la resistenza Ohmmica e' infinita, possiamo immaginarcela inesistente e cosi' avremo un circuito senza perdite. Se per contro la resistenza Ohmmica sara' piccola, allora essa, per cio' che concerne il circuito oscillatorio avra' un grande compito, poiche' cortocircuitera' piu' o meno le reattanze del condensatore e della bobina. Riesaminando i tracciati sulle ascisse e le ordinate avremo che: Alla risonanza del circuito, il picco negativo di corrente non ritorna a valore zero, ma viene determinato dalla resistenza Ohmmica. Essa sara' tanto maggiore quanto minore sara' la resistenza. La tensione, alla frequenza di risonanza, non puo' diventare infinita, ma corrisponde alla caduta di tensione dovuta alla corrente di risonanza che percorre la resistenza Ohmmica. Infine l'impedenza, con l'entrata della risonanza aumenta soltanto fino al valore dato dalla resistenza Ohmmica. I grafici delle curve (non illustrati) indicati sulle ascisse e sulle ordinate relativi all'andamento della tensione,corrente e resistenza, vengono denominate curve di RISONANZA, poiche' riproducono chiaramente il comportamento elettrico del circuito oscillatorio in rapporto alla frequenza di risonanza. La forma di queste curve e' molto importante nella tecnica dei ricevitori radio, come si vedra piu' dettagliatamente, quando si parlera' dei radio-ricevitori. Ora ci limitiamo solamente ad esaminare da che cosa propriamente dipende la forma della curva di risonanza. A tale scopo consideriamo nuovamente un circuito oscillante in parallelo e supponiamo per prima cosa che non vi sia nessuna resistenza di perdita. Otterremo cosi' la ben nota curva della tensione di risonanza. Se per ipotesi aggiugiamo in parallelo al circuito oscillatorio una resistenza di basso valore la curva originale della tensione di risonanza si appiattira' e le resistenze del condensatore e della bobina non avranno piu' influenza sul comportamento del circuito oscillatorio e il comportamento del circuito oscillatorio sara' determinato esclusivamente dalla resistenza di perdita inserita nel circuito.

Nota: Nei circuiti oscillatori video dei vecchi televisori per allargare la banda passante video che aveva una larghezza di banda di 5 Mhz veniva inserita una resistenza per appiattire la curva di risonanza ed allargare cosi' la banda passante. L'appiattimento della curva di risonanza della tensione a radiofrequenza in un circuito oscillante in parallelo e proporzionale al valore minimo della resistenza di perdita inserita in

parallelo al circuito oscillatorio.

 

RESISTENZA DI UN CIRCUITO OSCILLANTE IN PARALLELO

 

Ro=L/CR

dove:

L=induttanza (H)

C=capacita' (F)

R=resistenza (Ohm)

 

Per contro se aumentiamo il valore della resistenza di perdita, la curva della tensione di risonanza tendera' a restringersi e salire ad un picco positivo superiore. I circuiti oscillatori vengono spesso paragonati ad un'altalena che come e' noto anche questa possiede una propria frequenza di risonanza in funzione del peso che deve far oscillare ed anche dalla lunghezza delle corde. In genere accorciando le corde e diminuendo il peso si ottiene un'aumento della frequenza di oscillazione dell'altalena stessa. Fanno parte degli oscillatori meccanici anche il pendolo dell'orologio ed il metronomo. Riferendosi ad articoli precedenti inerenti il tempo di durata della carica e della scarica dei condensatori, un'ottimo esempio e' L'OSCILLATORE A MULTIVIBRATORE che non fa uso di induttanze ma solamente di condensatori (due) di differente capacita' i quali condensatori caricandosi e scaricandosi mandano in conduzione la seconda sezione di un doppio triodo facendola condurre alternativamente in modo da ottenere una oscillazione di cui lo scrivente per varie applicazioni ne ha realizzati molti tipi.

 

Cordiali salutiai lettori del Radiogiornale.

 

Da ik8jzk Ruggero NA

Questo messaggio e' stato inviato tramite il Nokia 9210

 

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 12- 

Da: Ughi Gilberto [i4iyo@protecer.org]

 

 

ASSOCIAZIONE CORPO EMERGENZA RADIOAMATORI

 

Una delle componenti specialistiche della Colonna Mobile del Volontariato di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, è senza dubbio rappresentata dal nucleo che si occupa delle telecomunicazioni.

 

E’ evidente che un valido servizio TLC assume carattere di esigenza strategica per una “macchina” di soccorso complessa come la colonna mobile che, in caso di bisogno ed in funzione della tipologia di intervento, si organizza con una conformazione variabile. Infatti, la struttura si inserisce in modo flessibile nei diversi contesti operativi, nazionali ed internazionali, o come unica entità di lavoro oppure rendendo disponibili determinate componenti specifiche per iniziative integrate con enti ed istituzioni.

 

Per gestire il settore delle telecomunicazioni, che potremo a ragion veduta definire “di servizio”, è stato inevitabile per i radioamatori che intendevano partecipare alle attività della colonna mobile un approccio alla questione diverso dal solito….ovvero il concetto solitamente applicato nelle comunicazioni di emergenza, doveva modificarsi da quello di “alternative” in quello di “principali”.

 

La costituzione dell’ACER in associazione di volontariato, che ha immediatamente chiarito le finalità dell’organizzazione agli aderenti rendendoli ben consapevoli delle proprie scelte, ha sicuramente facilitato le cose.

 

Grazie ad uno statuto appropriato è stato possibile l’inserimento paritetico della nuova organizzazione nel contesto del volontariato di protezione civile dell’Emilia Romagna, escludendo a priori qualsiasi problematica normativa o di relazione con enti o altre associazioni.

 

Si sono potuti così concentrare gli sforzi sulla programmazione di un percorso organizzativo, orientato sia alla definizione di strutture tecniche sia alla preparazione dei volontari.

 

Questa impostazione ci ha quindi permesso di costituire, presso la nostra organizzazione, il polo tecnico di riferimento per le telecomunicazioni della colonna mobile regionale.

 

Il punto di vista tecnico

 

E’ stato inevitabile il ricorso prioritario a quei sistemi professionali che nascono appositamente per assicurare le comunicazioni nell’ambito delle situazioni di emergenza. La motivazione appare evidente, essendo legata all’odierna esigenza di ottenere, con certezza, un elevato flusso di comunicazioni tra un numero crescente e variegato di utenti, cosa difficilmente ottenibile attraverso la nostra gloriosa rete. La “filosofia radioamatoriale” non è stata in ogni caso messa da parte, né sotto l’aspetto tecnologico, né tantomeno sotto quello della genetica esigenza dei soggetti di acquisire maggiore competenza nel settore delle telecomunicazioni. I nostri progetti hanno permesso la realizzazione di diversi pacchetti operativi, che attualmente gestiamo e che vanno dalla rete di allertamento regionale GSM al modulo satellitare Inmarsat, dal sistema sincrono PMR (Private Mobile Radio) analogico all’impianto satellitare SkyPlexNet a larga banda per le trasmissioni dati e video, ma c’è posto naturalmente anche per le classiche stazioni radioamatoriali. Questo atteggiamento flessibile ci ha portato anche a collaborare con l’istituzione regionale su progetti veramente interessanti, attuando per la prima volta i test utenti sul funzionamento della rete “Progetto R3”, ovvero il sistema TETRA (la radio digitale per la Protezione Civile, il 118 e i VVUU dell’Emilia Romagna), di ormai prossima operatività.

 

 

 

                        Unità TLC ACER

                            SkyPlexNet

                    RTX satellitare banda Ku

                        

 

Unità TLC ACER

HF, VHF, UHF,SHF

UMTS, GPRS, GSM, INMARSAT

 

 

                    TETRA

                PMR digitale

                  450 MHz

               

       

 

 

Shelter TLC ACER

VHF, UHF, Ponti Radio

GPRS,GSM

 

 

Aspetto umano

 

Abbiamo innanzi tutto riconosciuto che anche nel volontariato le qualità del radioamatore risultano indubbiamente necessarie. La competenza tecnica, generalmente ottenuta grazie alla naturale propensione all’autodidattica nel settore dell’elettronica, delle comunicazioni e dell’informatica, può infatti essere applicata vantaggiosamente all’interno delle attività di prevenzione e soccorso della protezione civile. Per i soggetti occorre tuttavia anche una certa abitudine al lavoro di gruppo ed adattabilità a condizioni ambientali non sempre favorevoli e naturalmente, non da meno, una certa disponibilità personale. E’ quindi risultata utile l’integrazione con le altre componenti del volontariato ottenuta in occasione di simulazioni ed emergenze reali e l’adozione di un necessario equipaggiamento logistico individuale e collettivo. Attraverso specifici progetti di formazione, che prevedono anche corsi presso le aziende, vengono acquisite le necessarie informazioni tecnico-pratiche per la gestione degli impianti tecnologicamente avanzati, come ad esempio per il satellitare SkyPlexNet dell’Alenia Spazio o per il sistema TETRA della OTE. Anche l’adesione ad attività parallele a quella della protezione civile, come ad esempio le missioni umanitarie, rappresenta una esperienza non trascurabile.

 

Come per tutte le organizzazioni la ricerca di nuovi soci è una necessità, peraltro in questi tempi abbastanza sentita. Abbiamo appurato che porre sbarramenti iniziali per l’ingresso, come ad esempio il possesso della licenza radioamatoriale, non è vantaggioso oltrechè non determinante per la nostra attività specifica. Risulta anzi più efficace accettare persone generalmente interessate al settore delle telecomunicazioni, dell’informatica e del volontariato. Si nota per una buona parte di questi casi l’interesse a diventare radioamatori.

 

La promozione avviene direttamente anche attraverso progetti congiunti con le scuole tecniche.

 

Questo percorso del tutto lecito, a causa di visioni particolarmente prive di elasticità e a mio avviso senza interesse a prospettive future, ci ha posto qualche grattacapo nell’ambito di un certo contesto radioamatoriale, forse qualcuno lo ricorderà.

 

Tuttavia con i risultati che parlano da soli, al momento non possiamo che essere soddisfatti delle nostre scelte e del nostro lavoro. In particolare possiamo affermare che il radioamatore rappresenta un elemento di grande valore aggiunto nel mondo del volontariato, dove peraltro può applicare, con fini di gratificante utilità, la sua qualità di sperimentatore. Appare però veramente anomalo che nel contesto del volontariato, la nostra categoria non sia ancora riuscita ad esprimere una proprio organismo nazionale, con funzionalità ben riconosciute, in grado di gestire le varie situazioni locali attualmente esistenti, che seppur qualificate, non possono certo essere adeguatamente rappresentative.

 

73 de I4IYO

Ughi Gilberto

 

Approfondimenti:

http://www.regionedigitale.net/wcm/erdigitale/infrastrutture/progetto_r3.htm

http://www.protecer.org

http://www.skyplexnet.it

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MOSTRA  di  TERNI  Fiera dell'Elettronica  consulting Service S.r.l.   con TERNI -TERNIEXPO Mostra mercato nazionale del radioamatore, elettronica, informatica e telefonia –organizzata dalla Consulting Service srl (info: venturag@aliceposta.it)

Nel ringrazirVi si porgono distinti saluti.

Consulting Service srl

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 14-

Da: Marco [battce@libero.it]

 

AIUTO per Iinterfaccia IF-232 C Kenwood

 

Buongiorno a tutti

chiedo aiuto tecnico per quanto riguarda il collegamento interfaccia IF-232 C Kenwood al ricestrasmettitore TS 850 S(ACC 1) e al PC/P4/XP (porta seriale  9 contatti) il tutto guidato dal programma DigiPan versione 2003

 

Purtroppo non rileva nessun ingresso al PC  com 1/ com2 tutto tace

 

Grazie dell'attenzione aspetto Vs. notizie      

Saluti de IK2VIM bernaxxx@tiscali.it

 

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15-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

ORA PIU' CHE MAI RADIOTELEGRAFIA

 

Finalmente le prove pratiche di CW sono state abolite. E' stato per me sempre una inutilità far sostenere esami a velocità così basse, prima a 40 cpm e poi a 25.  Velocità assolutamente oinsufficienti per potersi dedicare alla pratica della radioitelegrafia.

Le lezioni permettevano di apprendere l'alfabeto e i 10 numeri in assenza di rumore. Superati gli esami, fatte le dovute eccezioni, tutti si riversavano (e si riversano...) nella fonia, molto più semplice da praticare. La radiotelegrafia richiede un "tirocinio" che solo gli appassionati e volenterosi riescono a realizzare. Quindi, bassissima percentuale di nuovi radioamatori nelle frequenze relative alla radiotelegrafia. Nel passato era forse più facile raggiungere una buona preparazione in ricezione. Vi erano molte stazioni  commerciali e militari che trasmettevano  in radiotelegrafia. Quindi, con pazienza, ci si dedicava all'ascolto e qualcosa  di positivo si otteneva.

Poi, pian  piano, le queste emissioni sono scomparse e non c'è stata più la possibilità di ricevere il CW.

Per noi radioamatori non è che sia cambiato molto. Pochi si avvicinavano alla radiotelegrafia e pochi se ne avvicinano oggi.

C'è stata una vera e propria azione denigratoria nei confronti della radiotelegrafia, non solo dalle alte sfere (penso alle Associazioni e dalle case costruttrici), ma anche da parte di tanto OM datati che hanno creduto inutile il CW sin da quando hanno avuto la sospirata licenza. Motivi dichiarati: obsoleto, lento, poco pratico, fuori del tempo nell'era tecnologica, ecc. ecc.. Poi, cosa molto assurda, perchè praticare la radiotelegrafia quando i servizi militari e commerciali non l'hanno più in uso? Ma cosa c'entriamo noi con i servizi militari e commerciali per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni? Il nostro è un Signor Hobby. La radiotelegrafia

 non deve essere relegata a diventare la cenerentola del radiantismo, in considerazione che è stata la regina del radiantismo.

Ma tanti non hanno il coraggio di ammettere che , per esempio, i contest si fanno a velocità superiore a quelli in fonia, che i DX sono possibili da realizzare anche in condizioni precarie (QRM QRN QSB e potenza). e che una buona antenna e pochi watt danno risultati strabilianti.

Non voglio criticare chi ha tenuto corsi presso le sezioni (l'ho fatto anche io), ma la preparazione si risolveva ad insegnare a ricevere a velocità bassissime, per cui, il nuovo radioamatore, una volta in radio, si spaventava ascoltando velocità che andavano (e vanno) ad almeno il doppio di quelle ascoltate durante le lezioni.

Ora vorrei spiegare ancora una volta il mio Corso per come è strutturato. " CD-R" - 1170 Mb - 14 lezioni di base  + 10 esercizi a velocità crescente  -  esercizi a 80  90  100  110  120 cpm  - PDF  -- abbreviazioni in uso  - voci del codice Q  - segni d'interpunzione e vocali accentate -- registrazione di collegamenti da me effettuati con commenti  -  dimostrazione video circa l'uso del verticale  -  mai pronunciata linea o punto durante il corso. Il primo CD è stato realizzato con tasto verticale ed il secondo col tasto elettronico. Una cosa è certa: nulla è stato lasciato al caso. Tutto segue un filo logico e non esistono indovinelli o quiz di nessuna specie. Il computer ha solo il compito di far ascoltare quanto è stato fatto con il tasto. E non ci sono libri che accompagnano i CD !!!!

PeR chi ne volesse sapere di più, mi può raggiungere:

elbugg@alice.it

Tel.  080 459 3200

Via Guglielmo Marconi 27  70010 Adelfia BA

 

Oscar i7ohp radiotelegrafia dal 1953   73 cordiali.-

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

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Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco antenna verticale 7+ della Eco, solo la seconda versione grazie.

339-7445518     supersal@virgilio.it

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- n.2 ricetrasmettitori portatili CB Intek Handycom-50s, omologati, perfetti, funzionanti, 40 canali AM, completi d'imballi originali, antenne e cavi d'alimentazione. Inoltre n.1 ricetrasmettitore portatile CB C.T.E. Alan 38, omologato, da rivedere, 40 canali AM.

[tutto 60 euro]

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[250 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[100 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 600 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 40 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 90 euro]

 

- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:

 n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.;

 n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 400 euro]

 

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[350 euro]

 

- generatore di barre a colori EP 872 - pal colour bar generator - strumento di misura elettronico D.H.M. Ing e Pontremoli - Milano UNADHM Italia, contenuto in valigetta di cuoio, ecc.

[50 euro]

 

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[40 euro]

 

- base antenna modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.

[50 euro]

 

- sacca per trasporto stili d'antenna BG 56-A.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[25 euro]

 

- cassette per munizioni dell'esercito U.S.A., dimensioni circa 480x205xh370 mm, in lamiera, coperchio a chiusura ermetica, maniglie laterali.

[5 euro cadauna]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[40 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- calcolatrice UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.

[70 euro]

 

- calcolatrice ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.

[50 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1,  2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare, ecc.

[100 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

 

- mounting FT237.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

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IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Da Luca Medico [Medico.Luca@tiscali.it]

 

VendoSangean ATS909 a 100 ?

73 de IW2OBS

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Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]

 

Dispongo di alcuni transistor rf nuovi per tutte le applicazioni.

Chi fosse interessato può contattarmi direttamente.

IW7EEQ Luca

 

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Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco  :  per il mio Yaesu ft-736r, la schedina sub-toni  FTS-8,          grazie              0771-614466    Salvatore

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Nome dell'editore o di chi cura direttamente l'edizione dell'opera: Paolo Mattioli I0PMW – Roma Viale Leonardo da Vinci 114.