La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di  imitazione

Radiogiornale  © 166

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Anno V – 1 novembre 2006

Viene inviato per e-mail a oltre 11.000 Radioamatori,

chi lo vuole prelevare direttamente può accedere al nostro sito  

che finora ha registrato circa 105.000 connessioni

  Il Radiogiornale, non ha sponsor e non è finanziato da nessuno é gratuito senza scopo   di lucro, non  chiede soldi a nessuno   e non ha incaricato qualcuno di farlo.

 

 

Sommario:

  1 - Notizie false e tendenziose;

  2 - Tira il sasso “unitario” e goffamente nasconde la mano e altro ancora…;

  3 - Anche nel disastro del Vajont si distinsero i Radioamatori;

  4 - Un sito interessante; 

  5 - La radio nelle scuole;

  6 - Faro di Pedaso: 1° attivazione;

  7 - ARDF Campionato di radiolocalizzazione;

  8 - Grandi mostre radioamatoriali;

  9 - Norme per l’Energia eolica;

10 - In GB l’ Energia eolica anche dal ferramenta;

11 - Programma Skype;

12 - I Grandi dell’elettricità;

13 - Cercasi Pilota Radioamatore;

14 - Concorso fotografico DLI;

15 - Elenco ponti radio;

16 - Mercatino radioamatoriale;

17 - Informazioni.

 

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1- 

NOTIZIE FALSE

E TENDENZIOSE

 di altri argomenti.

E’ stata diffusa dal CISAR una notizia, ripresa purtroppo da vari siti del web, che ha gettato l’allarme tra i radioamatori, notizia secondo la quale il Ministero delle Comunicazioni avrebbe intrapreso una azione sanzionatoria contro un impianto radioamatoriale, applicando la legge 110 del 1983, aggiungendo una falsità e cioè che questa Legge persegue con sanzioni salate le trasmissioni effettuate su frequenze a statuto secondario e siccome i radioamatori italiani si trovano a dover utilizzare frequenze che per oltre 75 per cento sono a statuto secondario, si profilerebbe, sempre secondo il CISAR (generalizzando a tutti un problema singolo che li riguarda personalmente), una nuova minaccia contro l'attività dei radioamatori, che non verrebbe tutelata dal regolamento appositamente emanato nel 2003. Infatti, la legge 110 avrebbe priorità su tutto il resto.

Tutto questo risulta essere una baggianata, che ci è stata smentita anche dal Ministero delle Comunicazioni, fatta da chi procura allarme travisando addirittura i fatti e la legge

Secondo l’Associazione CISAR, che se la prende anche con le altre Associazioni radioamatoriali, si tratterebbe di “una nuova iniziativa messa in atto dal Ministero delle comunicazioni contro l’attività radioamatoriale” (SIC!!!) E viene lanciato lo slogan Stop all'applicazione della legge 110 per i radioamatori”(NE CONSEGUIREBBE QUINDI CHE GLI OM DOVREBBERO ESSERE LIBERI DI DISTURBARE A LORO LIBERO PIACIMENTO I RADAR DELLE TORRI DI CONTROLLO E DI PROVOCARE QUINDI POSSIBILI SCIAGURE AEREE. INSOMMA RADIOAMATORI CON LA LICENZA DI UCCIDERE  FACENDO CADERE GLI AEREI, SIC!)

Ma cosa è avvenuto di tanto drammatico per determinare tutto questo allarmismo: l’Ispettorato territoriale del Lazio, (non il Ministero come viene detto) su denuncia della direzione della Sicurezza al Volo dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino  ha OSATO promuovere quello che viene definito un atto dovuto e cioé un’azione amministrativa contro una stazione radioamatoriale automatica CISAR, operante su frequenza 1270.025 MHz, operandone il giorno 9 ottobre, come da prassi, la disattivazione in quanto disturbava, con grave pericolo per la sicurezza aerea, le apparecchiature radar della torre di controllo di Fiumicino. L’applicazione della sanzione amministrava risponde ad una precisa prescrizione Legislativa, tesa alla salvaguardia della aeronavigazione.

L’Ispettorato ha applicato la Legge 110 del 1983, che sanziona qualsiasi stazione radio che disturba le attività di controllo alla radionavigazione aerea, elevando anche un ammenda di 1.721 Euro.

Ci sono sempre stati controlli della Polizia Postale e se si disturbano, come nel caso, le torri di controllo tutti sanno che le sanzioni giustamente arrivano!

Tutti i servizi di radiocomunicazioni se recano disturbi ad altri sono passibili di restrizioni (ci mancherebbe altro, se non fosse cosi pensate il caos che ci sarebbe) ancor di più se si reca danno ad impianti riguardanti la sicurezza delle vite umane. E la certezza del diritto dove andrebbe a finire?

Noi radioamatori se stiamo nelle regole non dobbiamo temere nulla.. se però, ad esempio, si disturba la navigazione aerea, allora il discorso cambia  ed è  giusto che le autorita' intervengano.

Ma non ci si è accontentati di procurare allarme generalizzando la cosa, si è arrivati a formulare una teoria che lascia esterrefatti, secondo la quale i Radioamatori dovrebbero essere liberi di disturbare le torri di controllo e in tal senso si è presentata, con non poca arroganza, anche una rivendicazione anarcoide al Ministero delle Comunicazioni (a nome dei Radioamatori italiani !!!???) chiedendo che i Radioamatori siano esentati dall’applicazione della legge 110 del 1983 per la tutela della sicurezza del volo. Inoltre, palesemente, si dimostra di ignorare completamente cosa voglia dire “STATUTO SECONDARIO” e le conseguenti limitazioni che ciò comporta.

In proposito ricordiamo che per operare su bande a STATUTO SECONDARIO bisogna rispettare queste regole tratte dal Regolamento Internazionale sulle radiocomunicazioni:

1)     Prima di iniziare qualsiasi emissione nella banda, il radioamatore deve assicurarsi che, sulla frequenza prescelta, non sia presente in zona nessun segnale della stessa frequenza o nell’intorno di questa.

2)     Verificare a periodi di tempo stabiliti se lo spettro radio interessato rimanga libero da altre emissioni provenienti da servizi diversi.

Spettava evidentemente al CISAR effettuare questi controlli, anche perché lo stesso CISAR doveva aver imparato già la lezione per un precedente episodio analogo che lo vide coinvolto alcuni anni or sono addirittura nel disturbo del RADAR della Nato dell’aeroporto militare di Istrana, con tutte le conseguenze sanzonatorie e le multe del caso! Diventa poi ridicola la teoria pubblicata dal CISAR, che nel tentativo estremo di scaricarsi le sue gravi responsabilità, sostiene con leggerezza che il ponte disattivato non sarebbe stato di pericolo alla navigazione aerea in quanto le torri di controllo sono dotate di più radar e in caso di necessità gli operatori della torre stessa possono procedere addirittura all’avvicinamento a vista delle aeromobili. Si immagini cosa succederebbe con il sistema a vista e aumentando la separazione con un traffico aereo convulso come quello dell’aeroporto Intercontinentale di Fiumicino, non di un campo d’aviazione per aeroplanetti da turismo! Viene da domandarsi a questo punto perché mai sia stata approvata dal Parlamento italiano, analogamente a quanto fatto in altri numerosissimi paesi, la Legge 110 del 8 aprile 1983 senza aver interpellato il CISAR. Ma non sarebbe stato più normale e meno saccente riconoscere di aver sbagliato e pagare la multa, (come hanno fatto con maggior umiltà altre associazioni in casi simili), anziché insistere con ostinata protervia in una posizione perdente che ha causato solo inutile allarmismo e l’isolamento dalla maggioranza dei Radioamatori? Fare poi un paragone, come viene fatto con leggerezza, tra la famosa vertenza relativa all’Articolo 195 del Codice Postale e la situazione attuale è una cosa che non sta in piedi in quanto la prima sanzionava l’installazione di un ripetitore senza la relativa approvazione del Ministero, cosa che poteva essere variamente interpretata, mentre quella di oggi è relativa alla violazione di un preciso articolo di legge per gravi disturbi cagionati alla navigazione aerea.   

Comunque la norma applicata dall’Ispettorato è relativa a una Legge vecchia che essendo OM, noi  tutti dovremmo conoscere. Infatti la Legge 8 aprile 1983, n. 110 (in Gazz. Uff., 12 aprile, n. 99). – ha come titolo “Protezione delle radiocomunicazioni relative all'assistenza ed alla sicurezza del volo”, (cosa ci “azzecchino” le frequenze secondarie dei Radioamatori non si capisce), quindi le sanzioni arrivano se disturbiamo usando frequenze, sia a statuto primario che a statuto secondario. Il problema non è la frequenza usata, ma il disturbo arrecato, ricordando ancora che le fonti di disturbo possono essere molteplici: da quelle dirette, inserendosi su una frequenza in uso, alle spurie, alle armoniche, ecc.

 

LA LEGGE

 

Preambolo

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; Il Presidente della Repubblica: Promulga la seguente legge:

 

Articolo 1

Art. 1.

Gli impianti di telecomunicazione non debbono causare emissioni, radiazioni o induzioni tali da compromettere sia il funzionamento dei servizi di radionavigazione sia la sicurezza delle operazioni di volo.

 

Articolo 2

Art. 2.

L'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni effettua, servendosi dei circoli delle costruzioni telegrafiche e telefoniche e dei servizi ispettivi, anche mediante l'accesso ai locali, autorizzato dall'autorità giudiziaria, controlli e verifiche sugli impianti di cui all'art. 1 a seguito di segnalazioni di disturbi nocivi, secondo modalità concordate con l'Azienda autonoma di assistenza al volo per il traffico aereo generale e con l'Ispettorato delle telecomunicazioni per l'assistenza al volo. Gli accertamenti sono intesi ad assicurare che le bande di frequenze 74,8 -- 75,2 MHz, 108 -- 136 MHz, 138 -- 144 MHz, 230 -- 400 MHz, 590 -- 606 MHz, 960 -- 1215 MHz, 1250 -- 1350 MHz, e quante altre saranno destinate alle necessità di radiocomunicazione e radioassistenza relative al traffico aereo, non subiscano interferenze.

 

Articolo 3

Art. 3.

In caso di inosservanza del divieto di cui all'art. 1, accertata sentendo anche il titolare dell'impianto, l'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni ordina che vengano immediatamente eliminate le cause delle interferenze e applica la sanzione amministrativa da lire 2 milioni a lire 10 milioni. Qualora il titolare dell'impianto non ottemperi all'ordine di cui al precedente comma, la stessa Amministrazione dispone la sospensione della concessione od autorizzazione, ove esistano, e procede alla disattivazione d'ufficio od eventualmente al sequestro, preventivamente autorizzato dall'autorità giudiziaria. Nei casi di assoluta urgenza l'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni può procedere, con provvedimento motivato, alla temporanea disattivazione o eventualmente al sequestro dell'impianto, dandone immediata notizia all'autorità giudiziaria per la convalida.

 

Articolo 4

Art. 4.

L'accoglimento della domanda di riattivazione o di dissequestro dell'impianto è subordinato all'accertamento dell'avvenuta eliminazione delle cause che hanno provocato i disturbi di cui all'art. 1 ed è adottato non oltre trenta giorni dalla domanda stessa. Trascorso il predetto termine senza che si sia avuta la pronuncia dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni, quest'ultima provvede al dissequestro dell'impianto e ne autorizza la riattivazione. Nel caso di sequestro l'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni è tenuta a consentire l'accesso all'impianto ai soli fini dell'adeguamento tecnico per la rimozione delle cause dei disturbi.

 

Come si vede si tratta di una vecchia legge sempre applicata non contro i Radioamatori che operano su frequenze a statuto secondario, ma contro coloro, chiunque siano che attentano alla sicurezza al volo.

In passato questa legge è stata sempre applicata contro coloro che per motivi vari, spesso per l’uso di potenze inusitate con trasmettitori “smabrappati” emettevano armoniche o spurie che interferivano con gli aerei in volo.

Ora è facile intuire quali catastrofi possono capitare a causa di queste “interferenze” per cui non si capisce tutto il can can che si sta facendo per l’applicazione di sanzioni contro chi disturba le torri di controllo.

 

Bisogna anche ricordare che divulgare queste notizie allarmistiche in modo così disinvolto, come è stato fatto, potrebbe far incorrere nella violazione del Codice Penale

 

Art. 656

- Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico -

Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l'ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a lire seicentomila. (ora aggiornate in Euro)

 

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 2-

Tira il sasso “unitario”

e goffamente nasconde la mano

e altro ancora che riguarda però gli anonimi clandestini che hanno strumentalizzato i fatti...

 

 

Nonostante le “aspettative” di IW5CGM Giuseppe che nell’assemblea dei soci Cisar ha affermato che spera che il Radiogiornale non pubblichi più alcuna notizia sul Cisar stesso, pur dispiacendoci per la grave delusione che gli arrechiamo, non essendo abituati a porgere mai l’altra guancia e di fronte a tanti tentativi di disinformazione e a numerose offese ricevute, ci vediamo costretti a rispondere se non altro per correggere le tante falsità espresse.   

Il Radiogiornale, che come è noto a tutti non ha “interessi di nessun tipo da difendere”,  pubblica solo fatti accaduti, notizie, informazioni, articoli di divulgazione, dove non ci possono essere ovviamente divieti o tabù da parte di nessuno per specifici argomenti, (come qualche bello spirito di despota vorrebbe con non poca arroganza, decidere lui cosa il Radiogiornale debba, o non debba pubblicare), ma sono però tassativamente escluse le polemiche di qualsiasi tipo. Per queste cose esistono ottimi FORUM, con o senza moderatore, (come abbiamo più volte consigliato al Presidente Ferrara e per par condicio anche a qualche iscritto all’ARI, che per motivi opposti voleva polemizzare col CISAR - gli opposti estremismi di buona memoria! In passato anche ad altra associazione abbiamo dato la stessa risposta. In questi FORUM è possibile dedicarsi con successo all’esercizio infinito e infantile, mutuato dal Packet, dei messaggi quotati e demenziali, dell’io ho detto, tu hai detto e così via per chilometri di carta, con risposte e contro risposte senza fine, anche insulti, che non interessano nessuno. Insomma non siamo disponibili a trasformare il Radiogiornale nello sfogatolo delle frustrazioni e se qualcuno ha avuto la luminosa idea di metterci le mani sopra per sfruttarlo per basse finalità e bassi interessi, ha sbagliato strada. Comandi a casa sua, se ne ha ancora una! E tutto questo con buona pace anche del clandestino e anonimo blog della “Banda dei trombati”, composta da “lui, mammeta e l’altro” che in tre se la suonano e se la cantano ai limiti della legalità, delle offese e della provocazione e che non sanno darsi pace di essere stati spazzati via e di essere finiti ormai nella discarica dei materiali inquinanti! Quando si é pieni di livore per gli smacchi subiti e per vendicarsi e offendere gli altri si sceglie la strada dell’anonimato e della clandestinità, si dimostra solo di non essere radioamatori veri che si presentano sempre col loro nominativo, ma “pirati dell’etere” e di non avere coraggio delle proprie azioni, di non essere uomini, ma  “quaquaraquà”!

L’ Art. 663 bis del Codice Penale recita:

- Divulgazione di stampa clandestina -

Salvo che il fatto non costituisca reato più grave, chiunque in qualsiasi modo divulga stampe o stampati pubblicati senza l'osservanza delle prescrizioni di legge sulla pubblicazione e diffusione della stampa periodica e non periodica, è punito con l'ammenda fino a lire duecentocinquantamila (ora aggiornato in Euro) o con l'arresto fino ad un anno (1).

(1) Articolo aggiunto dalla L. 4 marzo 1958, n. 127.

  Altro che libertà di stampa, qui si pretende la libertà di offendere, di provocare, di inquinare il mondo pulito dei radioamatori! Dopo aver fatto il pieno di “bumba” a 100 ottani il “giornalista” del blog (chiedendo scusa ai giornalisti per l’accostamento), si “autoscrive” da solo tutte le e-mail del suo sito per far credere che non è ormai rimasto solo come un cane e che c’è qualcuno che lo segue ancora nelle sue farneticazioni alcoliche, ma si capisce lontano un chilometro che i messaggi sono stati scritti da una mano sola, la sua, lo stile è chiaro!

Ci rendiamo inoltre anche conto che vi possono essere in alcuni, (magari affetti da presidenzialismo acuto) in un momento di calo di popolarità, o di contestazione interna, goffi tentativi di usare il Radiogiornale, molto più diffuso del loro sito, per cercare di ridestare attenzione in un momento di “vacche magre”, o di perdita di credibilità, o ancora per cercare di nascondere cose fatte che hanno trovato però della contestazione in casa da parte di alcuni irriducibili della ricerca perenne di baruffe interassociative, ma essendo la cosa troppo scoperta non cadiamo in questi tranelli infantili, non ci facciamo strumentalizzare, soprattutto quando si cerca di menare il can per l’aia partecipando da una parte ad iniziative unitarie come quella del Pala Cavicchi di Ciampino Roma, con tanto di foto che non lasciano dubbi (infatti vi appaiono il Presidente del CISAR Luca Ferrara ik0yyy addirittura abbracciato con il Presidente dell’ARI di Frascati i0djv)

 

 

 

 o firmando documenti unitari sui ponti, presentati ufficialmente al Ministero delle Comunicazioni, inviandoci  poi “precisazioni” dove queste cose vengono minimizzate e addirittura definite “combine” e comunque fatti non assolutamente “collaborativi tra associazioni” in un modo che offende l’intelligenza di chi legge questi equilibrismi dialettici. Ma come, si prendono iniziative unitarie tra ARI e CISAR come quella del Pala Cavicchi, si elaborano e si firmano documenti unitari sui ponti, e tutto ciò non si deve sapere, non si deve dire che sono unitari, ritirando fuori dall’armadio le ossa di nonno per rinfocolare antichi dissapori, ormai superati dalla storia! Sembra quasi che ci si vergogni in modo pudibondo per le iniziative unitarie compiute. Appare evidente che la parola unità fa paura a qualcuno! Perché il sito CISAR, tanto solerte nel fare queste sterili polemiche con noi, non ha speso una riga per l’iniziativa del Pala Cavicchi e perché non ha pubblicato il documento unitario sui ponti che penso interessi anche gli iscritti dell’Associazione? Perché invece di cercare la “piazzata” sul Radiogiornale, (poi realizzata, ma in tono evidentemente minore sul sito CISAR e strumentalizzata dalla “Banda dei trombati”, per le frustrazioni dovute, - a quanto viene affermato -, dalla scarsa attenzione dell’ARI per i rapporti tra le associazioni, non si cerca invece di risolvere le cose in modo corretto cercando un rapporto diretto tra le parti? Se l’iniziativa del Pala Cavicchi era una cosetta da nulla, come oggi si cerca di contrabbandare, come mai si è scomodato addirittura il Mega Presidente del CISAR Nazionale per parteciparvi? Tutte queste omissioni portano a concludere che vi è doppiezza, che non si vuole l’unità dei radioamatori, ma solo la “cagnara” per farsi un po’ di pubblicità per il proselitismo e per “tranquillizzare” qualche orfano delle liti tra ARI e CISAR di vecchia memoria, presente evidentemente da entrambe le parti. Insomma per la paura di dover riunificate i radioamatori, perdendo magari qualche “prestigiosa” posizione di potere, si è finito oggettivamente per fare una “combine” con la “Cosca dei trombati”, una bella conquista non c’è che dire!

Comunque il Radiogiornale con non poco fastidio, per evitare che menzogne messe in giro ad arte per evidenti interessi di bottega vengano credute realtà, si vede costretto a fornire ai lettori questi elementi di conoscenza.

 

E l’ARI di Frascati ha detto a proposito dell’iniziativa unitaria ARI-CISAR senza che lo stesso CISAR così polemico con noi per aver pubblicato l’iniziativa obiettasse nulla:   

 

19° edizione di Elettro Roma, ELETTRONICA – INFORMATICA  RADIOAMATORI

Roma 16-17 Settembre 2006

 

Finalmente la “guerra fredda” ha avuto termine.

Oserei dire la “fredda guerra” piuttosto, visto che di disgelo si sta parlando. Mi rifaccio a quel bel articolo tratto dal Radiogiornale n° 162 del 2 settembre 2006, dove appunto viene annunciata l’inizio della fine delle assurde divisioni che nulla avevano a che fare  con lo ham radio spirit.

I radioamatori, si sono sempre distinti nel corso del tempo per la loro generosità, il loro altruismo e per la loro poca collaborazione tra associazioni.

“Ebbene possiamo oggi salutare con soddisfazione un'iniziativa unitaria che conferma che il clima è cambiato. Infatti le Sezioni ARI di Frascati e CISAR di Roma hanno organizzato insieme uno Stand unitario in occasione della 19° edizione di Elettro Roma, ELETTRONICA – INFORMATICA - RADIOAMATORI che si è tenuto Sabato 16 e Domenica 17 Settembre presso il Pala Cavicchi a CIAMPINO (Roma), da dove si sono effettuate trasmissioni con i nominativi delle due sezioni oltre ad altre attività d'informazione”. Questo è il più bel esempio di collaborazione tra gruppi che condividono la stessa passione. Del resto le associazioni sono fatte di uomini e se questi non hanno altri interesse ad eccezione dell’amore per la radio, non si comprendeva il motivo di tanto astio tra di loro. Così come avevo ampiamente previsto, il recente D.L. del 2003, che ha regolamentato la materia, ha dato uno scossone a tutto il movimento, mettendo a riposo quei ammuffiti bacchettoni che avevano ormai fatto il loro tempo. Sta facendo invece emergere nuova linfa che ora sta dando i suoi frutti. Non ci resta che sperare che tutti gli altri prendano ad esempio la concreta iniziativa della Sezioni ARI di Frascati e del CISAR di Roma.

 

Ma il CISAR si è ben guardato dallo smentire, anzi il Presidente Ferrara ne ha approfittato per farsi bello allo Stand unitario e per farsi fotografare abbracciato con il Presidente della Sezione ARI di Frascati!

 

Noi non perdiamo altro tempo in queste fibrillazioni mentali, continuiamo ad occuparci dei veri problemi dei radioamatori che sono comuni a tutti e non divisibili per associazione, non ci interessano le beghe casalinghe di qualcuno, come non ci interessano le gravi frustrazioni dei trombati senza più risorse economiche per la perdita della fonte del lauto sostentamento, (vuoi vedere che finalmente si mettono a lavorare!), se altri hanno propensioni diverse si accomodino pure e si rivolgano altrove, noi, nonostante le pesanti provocazioni ricevute, non ci lasceremo trascinare nelle ormai desuete infantili beghe di bassa lega!

Continuiamo ad essere contenti che radioamatori, aderenti all’ARI e al CISAR, fanno manifestazioni comuni e che al Ministero delle Comunicazioni è stato presentato un documento firmato unitariamente che normalizzerà la situazione ponti evitando l’ accaparramento delle autorizzazioni, ricordando con sgomento, che nelle more del blocco delle autorizzazioni, attuato dal Ministero per il caos esistente, sono state presentate altre 350 schede tecniche per altrettanti nuovi ponti con i quali potremmo colonizzare una nazione grande come l’Australia!

Ringraziamo infine tutti quei lettori che ci scrivono per esprimere la loro ferma disapprovazione per gli attacchi ingiustificati che ci sono stati fatti e la loro solidarietà e approvazione per la linea editoriale al di sopra delle parti portata avanti dal Radiogiornale.

 e a proposito di libertà di stampa

per rinfrescare la memoria degli anonimi clandestini

leggere anche più avanti quello che capitò a I5CLC Carlo Luigi Ciappetti Vice Presidente dell’ARI  

 Dal Radiogiornale 135 

 

Questa la risposta dell’onnipotente e arrogante Direttore della RR a un SOCIO.

 

 Re: "Le solite Bugie" Inviato: 12/05/2005 13:33  

 

La chiusura per la stampa della rivista il 23 del mese non è una cosa reale ma solo una tua convinzione, pertanto ti confermo che la tua smentita non sarà pubblicata come richiesto.

 

Mario, I2MQP

 

LA RICHIESTA CENSURATA – UNA DELLE TANTE!

 Al Direttore di R.R. e

 

Vice Segretario Generale Mario Ambrosi

                                                                  e p.c. : Collegio Sindacale

Via Scarlati, 31

M I L A N O

 

Caro Mario,

scrivo in relazione all'articolo "Le solite Bugie" a tua firma pubblicato a pagina 18 di Radio Rivista Numero 05/2005, in quanto appartenente al Comitato Promotore NUOVA_ARI,

 

Ultimamente sto leggendo sull'Organo Ufficiale della NOSTRA ASSOCIAZIONE

 svariati tuoi commenti che suonano come "PROPAGANDA ELETTORALE" e l'azione mi sembra alquanto scorretta nei confronti di tutti i soci, in particolar modo di coloro che sono CANDITATI. Ti invito a NON proseguire su questa strada come del resto è stato richiesto, in occasione dell'Assemblea Generale del 06.07.2002, dai Delegati Regionali Melloni e Barbera nella quale veniva espressamente raccomandato di astenersi dal pubblicare sull'Organo Ufficiale dell'Associazione articoli e/o editoriali che in qualche maniera potessero avvantaggiare o danneggiare chiunque dei CANDITATI presenti nelle liste, in rispetto di quei valori morali che dovrebbero contraddistinguere la classe dirigente di un'Associazione e riportato anche nel verbale dell'Assemblea pubblicato su RR del 11/2002. Inoltre ritengo giusto e legittimo puntualizzare alcune tue errate affermazioni. Nonostante l'innumerevoli articoli apparsi nei vari forum e sulle riviste telematiche oggi commetti l'errore, non si comprende se volutamente o inconsapevolmente, di confondere la denominazione della "Lista I4AWX Luigi Belevederi" con il Comitato Promotore "Nuova_ARI". La "Nuova_ARI" sebbene è allineata e sostiene, completamente la Lista I4AWX di Luigi Belvederi, ma non ha alcun "PORTABORSE ELETTORALE" come da te citato goffamente nell'articolo. Chiedo pertanto, come appartenente al Comitato Promotore Nuova_ARI nonché come socio ARI, una tua rettifica come previsto dalla Legge 47/49 sull'Editoria , e che la presente venga pubblicata integralmente nello spazio QSO di Radio Rivista con la stessa grafica nella rivista di LUGLIO 2005, a titolo di replica e smentita per il Tuo articolo. Qualora detta lettera non venisse pubblicata nei termini indicati, visto la chiusura per la stampa della RR entro 23 c.m., mi ritengo libero alla sua divulgazione tramite altre riviste del settore sia cartaceo che telematico.

 

Quartu Sant'Elena lì 12/05/2005 73 de Siro Ginotti IW0URG

 

 

 

SOLIDARIETA’ CONTRO LE OFFESE

PER EVIDENTI RAGIONI DI SPAZIO

PUBBLICHIAMO UNA SOLA LETTERA

RAPPRESENTATIVA DELLE  TANTE RICEVUTE

 

Da: Sergio Giuffrida iz3cnm@tin.it

 

Caro Paolo,

mi associo alla solidarietà che ho saputo ti è stata espressa da tanti lettori, per il duro e ingiustificato attacco fatto da una associazione nazionale di radioamatori nei confronti del RadioGiornale e tuoi personali. Il RadioGiornale ha dimostrato di essere un mezzo informativo al di sopra delle parti riuscendo a portare un'informazione giusta e imparziale a tanti radioamatori. Nel mentre Tu punti decisamente al dialogo e alla collaborazione, da una parte si tenta di restaurare un clima di amarezze e rancori che noi dobbiamo respingere al mittente!

 

Avanti sempre!

IZ3CNM

Dott. Sergio Giuffrida

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Da: Gianmarco Calore gianmarco.calore@alice.it

 

  

SEMPRE IN PRIMA LINEA

Anche al Vajont i Radioamatori

Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno.

La storia di queste comunità venne sconvolta dalla costruzione della diga del Vajont, che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale. La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un immane ondata, che seminò ovunque morte e desolazione.

La stima più attendibile è, a tutt'oggi, di 1910 vittime.

 

 

PRIMA

 

DOPO

 

Carissimo Paolo, ho molto apprezzato l'articolo sull'attività dei Radioamatori durante l'alluvione di Firenze del 1966. In una trasmissione di qualche sera fa in occasione dell'anniversario del disastro della diga del Vajont, hanno fatto sentire un frammento di registrazione CW di un radioamatore di Tai di Cadore (BL) che, alle ore 23:05, il quale aveva iniziato a "tempestare" l'etere con richieste di soccorso, avendo percepito che a Longarone doveva essere accaduto qualcosa di tragico. Il Radioamatore in questione, di cui non hanno fornito né il nome né il nominativo, continuava a chiamare: "CQ CQ DE I1B[incomprensibile]...CADUTA DIGA VAJONT LONGARONE BELLUNO PAESE [incomprensibile] DISTRUTTO". Anche in questa tristissima occasione, alcuni Radioamatori riuscirono a mettere in piedi una delle prime reti radio utilizzata in seguito anche dagli Alpini della 5° Brigata. Sarebbe interessante riuscire a recuperare qualche altro tassello utile a ricomporre queste prime attività di soccorso.

QUALCUNO HA NOTIZIE?

A presto!

 

Gianmarco Calore IW3HQD

 

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www.ciapetti.it/i5clc

UN SITO INTERESSANTE

che il Radiogiornale consiglia di visitare


Socio A
RI dal 1964
 radiato nel 1989
 riammesso nel 2006


CARLO LUIGI CIAPETTI
VIA SANTELLI 13 - 50134 FIRENZE - ITALY
ZONE 15 - JN53jt
i5clc@arrl.org   carlo.luigi@ciapetti.it


A
RRL member since 1964
WAZ - DXCC - WAS
Hono
rary Member of MARS



 

Una pagina del radiantismo che merita di essere visitata quella di Carlo Luigi Ciapetti I5CLC, www.ciapetti.it/i5clc agli anziani per ricordare, ai giovani per conoscere tante cose importanti che ci fanno onore a tutti. Con la commemorazione del 40° anniversario dell'alluvione di Firenze pubblicata nello scorso numero del Radiogiornale tutti seguitavano a chiedere a Luigi ulteriori notizie e quindi ha pensato opportuno di metterle quasi tutte insieme per permettere  di conoscerle. Dalla pagina in italiano si puo' rimbalzare ai ricordi dell'alluvione, ad un messaggio di allora e a qualcuna delle foto che I1CLC scattò.

 

QUANDO I “SUDDITI” NON POTEVANO PARLARE

 Nel 1987 Carlo Luigi Ciappetti I5CLC fu eletto nel Consiglio Direttivo dell'ARI e nominato Vice Segretario Generale: quello che vide non gli piacque, espresse inutilmente le sue osservazioni al CD, ne chiese la pubblicazione su Radio Rivista, organo ufficiale, ma gli fu negata. Dette quindi le dimissioni dalla carica e pubblicò un articolo su un'altra rivista, Elettronica Flash: ciò gli valse una denuncia per diffamazione al Tribunale di Bologna, competente per territorio, dalla quale fu assolto con formula piena ma ciò non valse a niente: in modo autoritario e dittatoriale era stato radiato dal CD dell'ARI e tale rimase: mentre un primo uragano aveva fatto un cocktail delle sue antenne, questo secondo fatto gli aveva tolta la voglia e la soddisfazione di stare in aria, anche per il silenzio che si era fatto intorno a lui...

Ma all'inizio del 2004 Andrea Damilano I0ADY lo stimolò a riprendere contatto con questo amatissimo mondo, cui riapprodò grazie al Radiogiornale e finalmente - dopo sedici lunghissimi anni - nel 2006 fu eletto alla Presidenza dell'ARI Luigi Belvederi I4AWX, che gli riaprì le porte di quella associazione cui aveva dedicato tutte le sue energie per venticinque anni, rendendogli la dignità di Socio !

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 5-

                                                

Associazione Radioamatori Italiani

Progetto

La radio nelle scuole

 

Prof. Alfredo Gallerati

Responsabile ARI comunicazione con i media

per il progetto “La radio nelle scuole”

email: a.gallerati@mclink.it

P.O. Box 21

70051 Barletta (Ba) Italy

                                                                                                                                       Barletta, 13 Ottobre  2006

 

 

                               Caro Signor Direttore,

 

il primo degli eventi in calendario per il Progetto “La Radio nelle Scuole” è stato celebrato il 7 ottobre 2006 quando dalle prime ore del mattino più di ottanta scuole si sono incontrate <on air>. Cosa vuol dire ? Significa che tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado che aderiscono al Progetto “La Radio nelle Scuole” promosso dall’Associazione Radioamatori Italiani in stretta collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione con il quale l’A.R.I. ha stipulato una interessante convenzione.

Per la prima volta le scuole italiane, con le radio e sulle frequenze destinate al traffico radioamatoriale, si sono incontrate per condividere l’emozione e la forza irripetibile di un collegamento “in aria” con realtà scolastiche di città diverse anche distanti migliaia di chilometri dalla propria. Legate da un’intramontabile scatola magica : la radio. Insostituibile maestra di comunicazione. Grande palestra di socializzazione per i nostri studenti. Si è appreso che dopo alcune ore di attività di contatti radio, gli alunni dell’Istituto Industriale “M. Milano” di Polistena (RC) si sono rifiutati di rientrare in aula perché vinti dall’emozione di provare un contatto radio con studenti di realtà di ogni parte d’Italia. Un semplice scambio di saluto via radio, per i ragazzi ha significato riaccendere l’emozione marconiana di un viaggio nell’etere senza confini. Anche se erano consapevoli di appartenere al mondo di Internet, hanno capito bene che la radio aveva regalato un indimenticabile ritorno alle radici. In questa emozionante avventura sono stati assistiti dai radioamatori dell’Associazione Radioamatori Italiani protagonista di questo progetto che ha così dato inizio alla sua fase operativa. Fortunati ragazzi se c’è gente come i radioamatori che gli porta la radio a…scuola.

Tutti convergenti verso la formazione educativa e lo sviluppo delle competenze individuali sono gli obiettivi previsti dal progetto “La Radio nelle Scuole”. Una risorsa di grande portata didattica che, come sostengono esperti pedagogisti, è in grado di riattivare abilità e capacità individuali proprio attraverso il contatto radiofonico con gli altri.

Adesso le scuole italiane , l’Associazione Radioamatori Italiani ed il Ministero  Pubblica Istruzione guardano al 18 Aprile 2007. Quando il progetto “La Radio nelle Scuole” compirà il grande salto verso le scuole europee. Valicando i confini fisici, la radio dovrà costruire un ponte tra le scuole di tutta Europa. E’ prevista una seconda importante manifestazione : Spring Day Europe. Le scuole d’Europa che si danno la mano “in aria” con la radio, per i giovani. Per scoprire un così straordinario mezzo che ci  porta a superare barriere, confini e distanze: la radio. Ecco perché …. “La Radio nelle Scuole”.

 

Barletta , 13 ottobre 2006

                                                                            Prof. Alfredo Dante Gallerati

Tel.: 0883- 50.71.19

 

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 6-

Da: Caselli Domenico casellidomenico@inwind.it

 

IQ6SB/LGH

FARO DI PEDASO

1° ATTIVAZIONE

    

30 Settembre - 01 Ottobre 2006

Ref. A.R.L.H.S. - AMATEUR RADIO LIGHTHOUSE SOCIETY   ITA 112

Latitudine.  43° 05' 4"Nord         Longitudine 13° 50' 8"Est

Altezza slm 51 metri    Portata 16 mn

 

      Costruzione piacevole in stile classico, si erge su di una collina circondato dalla rigogliosa vegetazione. Non piu' presidiato da diversi anni, il bellissimo faro ed il suo giardino e' abbandonato a se stesso fatta eccezione la manutenzione della lanterna a cui provvede il farista della vicina San Benedetto del Tronto distante circa 15 km, faro noto ed amato  dalla locale marineria sambenedettese.

 

                                                   

                                                          

    da sx ik6xej-ik6zdf e i6fdj                                                                                      Il faro di PEDASO                   

 

      Dal 2004 alcuni soci avevano manifestato l'intenzione  di attivare il faro di Pedaso, ma, come noto, la burocrazia e' troppa e....... lasciamo perdere, come dice il collega  IK6XEJ, e' piu' facile ottenere un permesso per operare dalla Corea del Nord che essere autorizzati a trasmettere non dico all'interno del faro ma almeno dalle sue pertinenze. Non ostante il tipo di lavoro svolto dal sottoscritto, lavoro che mi porta ad avere contatti giornalieri con la locale Capitaneria di Porto da oltre trent'anni, non sono mai riuscito ad avere quella spinta necessaria e sufficiente per portare a termine quanto prefissato, tenuto conto anche delle richieste ufficiali inoltrate all' ente preposto......... altra storia.........

 

 

da sx i6hwd  e i6fdj

 

      Aspetta oggi, aspetta domani,  passano gli anni finche' la sera del 20-09-06 IK6ZDF Giacomo e IK6XEJ Rino esprimono il desiderio di attivare il faro di Pedaso nei giorni 30/09 e 01/10/06. Se ne riparla in sezione la sera del 29/09/06 durante la consueta riunione settimanale e...... detto, fatto, non c'e' neanche il tempo materiale per far girare la notizia sul web, l'attivazione si fara' l'indomani tenuto conto delle ottime ed irrepetibili condmeteo previste per Sabato 30/09 e Domenica 01/10/2006.

 

 

 

            Il team composto da IK6ZDF-Giacomo Ferretti, IK6XEJ-Guerriero Piattoni per la fonia e I6FDJ-Filippo De Renzis, I6HWD-Domenico Caselli per il cw, si danno appuntamento per il mattino seguente......... unica raccomandazione: ognuno porti quel che puo'. La mattina del 30-09-06 di buon'ora, ci ritroviamo a Pedaso nel punto convenuto. Raggiungiamo il faro dopo aver percorso una stradina tutta in salita alla ricerca di un'area idonea  all'installazione  della stazione radio.  Piazzate le attrezzature facciamo le solite foto di rito, accendiamo la radio,  iniziamo con le chiamate sotto un sole cosi' cocente al punto da infastidire gli operatori.

 

            Il risultato finale, considerando la mancata divulgazione dell'attivazione che doveva essere data con  congruo anticipo, la propagazione che non ci ha certo favoriti e le modeste attrezzature a seguito  e' da ritenersi soddisfacente:

 

            TOTALI QSO 339 di cui fonia 238 e cw 101

 

            APPARECCHIATURE USATE PER L'ATTIVAZIONE

            RTX HF KENWOOD TS 450  - RTX HF VHF  UHF YAESU  FT  897

            ANTENNE: DIPOLO ECO 40-80-160  + ECO WINDOM HF + COLLINEARE DIAMOND 144/430

            COMPUTER NOTE BOOK DELL+SOFTWARE EQF

             ALIMENTATORE 30 A/h + BATTERIA  GEL 50 A/h

             GRUPPO ELETTROGENO DA 3 Kw +  UNO DA  0,500 Kw

             PADDLE BEGALI  + BUG VIBROPLEX ORIGINAL STANDARD +VERTICALE KENT KT1

 

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 7-

Da Presidente presidente@ardf.info

 

 A.R.D.F.

                                   Campionato di Radiolocalizzazione

Lombardia – Piemonte – Canton Ticino


 

SABATO

11  NOVEMBRE  2006

 FIERA DI ERBA

Venite a trovarci allo stand della Sezione A.R.I. di ERBA 

 

Saremo a disposizione per dare tutte le informazioni sulla nostra attivà e potrete vedere direttamente le attrezzature usate nelle nostre gare

 

Visitate il nostro sito:

www.ardf.info

 

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8- 

APPUNTAMENTI IMPORTANTI

 GRANDI MOSTRE RADIOAMATORIALI

 

 

 

 

 

 

 

Altre Mostre

 

NOVEMBRE

4-5/11/2006 ore 9-18

Expo Elettronica

Radiantismo Elettronica Informatica TVSAT Telefonia Dischi CD

localita': Erba CO

organizzazione: Blu Nautilus S.r.l.

 

11-12/11/2006

ore 9-18 / 9-17

Elettroexpo Fiera dell'Elettronica

Elettronica Radiantismo Strumentazione Componentistica Informatica

localita': Verona VR

organizzazione: Veronafiere

 

18-19/11/2006

ore 9-18

Radioamatore 2

Ricetrasmettitori per Om CB hobbistica Componenti Ricambi Attrezzature Surplus Informatica Editoria

localita': Pordenone PN

promotore: Sez. A.R.I. Pordenone

organizzazione: Pordenone Fiere S.p.A.

 

 25-26/11/2006

Fiera del Radioamatore

Radiantistica Elettronica Surplus

localita': Pescara PE

organizzazione: Sez. A.R.I. Pescara

 

DICEMBRE

2-3/12/2006 ore 9-18

Grande Fiera dell'Elettronica

Foto Cine Radio d'epoca Disco Cd da collezione Concorso Inventore

localita': Forli FC

biglietti: Int. 8.00 - Rid. 7.00

organizzazione: Blu Nautilus S.r.l.

 

9-10/12/2006

Computerfest & Radioamatore

Radiantismo Computer Elettronica Editoria Telefonia TV-Sat

localita': Udine UD

organizzazione: Compendio Fiere S.r.l.

 

 16-17/12/2006

MARC

Attrezzature Radioamatori Componenti hard/software TV-Sat Editoria Radio d'Epoca

localita': Genova GE

organizzazione: Studio Fulcro

 

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 9-

NORME PER L’ ENERGIA EOLICA

. La domanda più frequente riguarda la possibilità di installare un impianto di micro eolico nel proprio giardino.

Come si fa? Quali permessi occorrono?

 

IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI

Qualora si decida di investire nella costruzione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili, bisogna innanzitutto tenere presente che a livello di autorizzazioni, ma anche di modalità di gestione degli impianti stessi una volta in funzione, esiste una prima fondamentale distinzione:

 

IMPIANTI CON P < 20 KW

 

La L. 133/99 ha decretato l'assenza di imposizione fiscale per gli impianti di potenza nominale non superiore ai 20 kW, definiti comunemente “microimpianti”.

Tali impianti sono destinati prevalentemente all'autoconsumo**: non sono perciò considerati officine elettriche, non hanno diritto alla vendita dell'energia prodotta e non è quindi necessaria denuncia all'UTF (Ufficio Tecnico di Finanza).

Si tratta quasi sempre di utenze “stand-alone”, cioè senza connessione alla rete (es. rifugi di alta montagna).

 

** Il D.Lgs. 387/03, all'art. 6 (Disposizioni per gli impianti di potenza non superiore a 20 kW) prevedeva l'emanazione entro 6 mesi da parte dell'AEEG (Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas) della disciplina delle condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto (net metering) dell'energia elettrica prodotta da impianti alimentati da tutte le fonti rinnovabili con potenza nominale non superiore a 20 kW. Ad oggi tale disciplina è stata emanata solo con riguardo agli impianti fotovoltaici.

 

IMPIANTI CON P > 20 KW

 

Sono impianti in grado di cedere l'energia prodotta, tutta o in parte. Sono perciò considerati Officine Elettriche e quindi è richiesta denuncia all'UTF (Ufficio Tecnico di Finanza), con la conseguente imposizione fiscale. Questi impianti vengono definiti “grid-connected”, in quanto sono generalmente connessi alla rete.

 

ITER AUTORIZZATIVO

 

L'iter autorizzativo per la costruzione e l'esercizio di un impianto alimentato da fonti rinnovabili è regolato a livello generale dal D.Lgs. 387/03 e a livello di dettaglio dalla normativa regionale e provinciale. Le Amministrazioni Locali rivestono infatti oggi un ruolo determinante in campo energetico, ed in particolare nella promozione e nella pianificazione della produzione di energia da fonti rinnovabili sul proprio territorio.

 

In linea di massima, per gli impianti di potenza inferiore ai 20 kW è sufficiente presentare la DIA (Dichiarazione Inizio Attività) al Comune competente. Se però l'impianto dovesse essere ubicato in zone sottoposte a vincolo storico e/o paesaggistico, oltre alla DIA va presentata anche la Comunicazione alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici.

 

Per quanto riguarda invece gli impianti di potenza superiore ai 20 kW, l'iter autorizzativo è decisamente più complesso. L'art. 12 del D.Lgs. 387/03 ha previsto che gli impianti a fonti rinnovabili sono soggetti ad una “autorizzazione unica”, rilasciata dall'ente competente (la Regione o la Provincia), che ricomprende al suo interno tutte le autorizzazioni, i permessi e i nullaosta previsti dalla normativa vigente. Al fine di rilasciare tale autorizzazione viene infatti convocata una Conferenza dei Servizi (ai sensi delle L. 241/90 e successive modificazioni) alla quale prendono parte tutti i soggetti deputati a rilasciare un qualche tipo di autorizzazione. Ad oggi non tutte le Regioni italiane hanno formalmente recepito e regolamentato nel dettaglio questa disposizione, ma con l'unica eventuale eccezione delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome, si può affermare che tale norma sia da ritenersi a tutti gli effetti immediatamente applicativa.

 

Data la frammentazione delle procedure necessarie e la diversità, a livello regionale e provinciale, della normativa esistente, l'elencazione che segue non può e non vuole essere esaustiva, ma solo fornire una prima inquadratura dei documenti da produrre e degli enti da coinvolgere.

 

ITER AUTORIZZATIVO PER UN IMPIANTO DI P < 20 Kw

 

- Denuncia di Inizio Attività (DIA) da presentare al Comune

- Comunicazione alla Sopraintendenza dei Beni Culturali (solo se in area sottoposta a vincolo)

- Richiesta al gestore di rete locale di installazione di un contatore bidirezionale

 

ITER AUTORIZZATIVO PER UN IMPIANTO DI P > 20 Kw

 

Richiesta di Autorizzazione Unica alla costruzione e all'esercizio dell'impianto alla Regione o alla Provincia competenti, che a sua volta comprenderà:

- Permesso di costruire

- Valutazione di Impatto Ambientale (se necessaria)

- Autorizzazione paesaggistica

- Parere dell'Ente Parco (se in area protetta)

- Nulla osta autorità militari

- Svincolo idrogeologico

- Altre autorizzazioni specifiche per il tipo di fonte utilizzata (ad esempio la concessione di derivazione per gli impianti idroelettrici)

 

- Domanda di allacciamento al Gestore della Rete di Trasmissione

- Licenza di esercizio di officina elettrica rilasciata dall'UTF

- Richiesta al GRTN di qualifica di Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili (IAFR) (necessario per ottenere i Certificati Verdi)

- Convenzione col Gestore di Rete per la cessione dell'energia

- Convenzioni con privati per l'acquisizione di terreni o di servitù (non obbligatorie)

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Microturbine per produrre corrente in vendita nei supermarket del "fai da te"

Costano circa 2mila euro e bastano per il 30% del fabbisogno domestico

In GB energia eolica

anche dal ferramenta

In Inghilterra la rivoluzione del vento

Il governo starebbe addirittura pensando di renderle obbligatorie

 

Una microturbina per l'energia eolica in vendita da B&Q

"PINZE, martello, una manciata di chiodi e una turbina eolica". A fare un'ordinazione del genere in un negozio di ferramenta italiano si verrebbe presi per pazzi, ma in Gran Bretagna non è così. Il crescente interesse per la microgenerazione di elettricità ha finalmente fatto fare alle fonti rinnovabili l'atteso balzo dal mercato di nicchia a quello della grande distribuzione.

 

Da qualche giorno" B&Q", una delle catene per il "fai da te" più grandi del Regno Unito (simile all'italiana Bricofer) ha messo infatti in vendita micropale eoliche e pannelli per il solare termico come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. E anche il prezzo, seppure non esattamente alla portata di tutti, non è certo proibitivo. Sborsando poco meno di 1.500 sterline (circa 2.200 euro) negli oltre 300 negozi a marchio "B&Q" sparsi per il paese è possibile acquistare una microturbina in grado, promettono i venditori, di tagliare la bolletta media di una famiglia del 30 per cento.

 

Nel prezzo è inclusa inoltre la consulenza burocratica e tecnica per l'installazione (oviamente si deve abitare in un posto sufficientemente esposto al vento), il montaggio e anche l'assistenza legale per cercare di ottenere gli incentivi statali previsti per le rinnovabili (circa un 30% della spesa iniziale).

 

Le turbine, realizzate dalla ditta Windsave, sono capaci di produrre fino a un KW di energia che l'impianto elettrico di casa inizia a "succhiare" fino ad esaurimento prima di attaccarsi alla rete principale in caso di bisogno. Garantite dieci anni, alte due metri e larghe 1,75, le pale sono poco invasive, anche se naturalmente il tipo di edilizia britannica, con le caratteristiche case uni e bifamiliari, ne aiuta notevolmente la diffusione e potrebbero presto diventare parte del normale panorama, come lo sono diventate ormai le parabole satellitari.

 

Oggi in Gran Bretagna, secondo stime giornalistiche, le famiglie dotate di un impianto di microgenerazione elettrica da fonti rinnovabili (eolico, solare, geotermico o microidroelettrico) sono 80 mila, ma è già stata fata molta strada da quando nel novembre scorso la stampa inglese raccontava la storia di Donnachadh McCarthy's, il primo londinese ad aver installato sul tetto della sua casa una turbina a vento. "In questo anno - racconta oggi il pioniere - con le mie pale ho prodotto il 20 per cento in più di energia rispetto a quella che ho acquistato dalla rete".

 

Anche il leader dei Tory David Cameron, che ha fatto dell'impegno ambientalista il cavallo di battaglia per rinnovare l'appannata immagine dei conservatori, ha annunciato l'intenzione di piazzare un'elica e pannelli fotovoltaici per generare corrente sul tetto della sua villa londinese. Secondo alcuni giornali come il Daily Mail il governo di Tony Blair starebbe persino pensando di rendere le microturbine eoliche obbligatorie sui tetti di tutte le case.

 

"Il punto di svolta nella diffusione delle energie rinnovabili è stato finalmente toccato", ha annunciato pochi giorni fa Cristopher Flavin, il presidente della prestigiosa istituzione ambientalista americana World Watch Institute. "Rimane ancora moltissimo da fare - ha spiegato Flavin - ma credo che un giorno, guardando indietro agli anni 2005, 2006 e 2007 diremo: 'Ecco, quello è stato il momento'".

 

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Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

PROGRAMMA SKYPE

 

Questo e' un software per collegamenti telefonici nazionali ed internazionali, inoltre questo programma permette a chi lo ha installato: di comunicare in full duplex su internet, pagando solo le spese di connessione per accedere alla rete globale. Per il corretto funzionamento di Skype, meglio se si utilizza una linea veloce tipo ADSL o meglio ancora Fastweb comunque il collegamento e' anche possibile con il semplice doppino telefonico questo sistema prevede inoltre l'uso di una Web Cam con cui i corrispondenti oltre che parlarsi possono anche vedersi e siccome questo programma prevede anche un sistema di scrittura i corrispondenti potranno anche scriversi. Per scaricare il software di Skype (funzionante con l'avveniristica tecnologia P2P) bisogna collegarsi all'omonimo sito Web, seguire le istruzioni e scaricare gratuitamente il programma facendo attenzione che sia l'ultima versione; lo spazio di memoria occupato da questo programma e' di circa 9 Mbyte e con una

linea di connessione ad internet non veloce occorre circa un ora per scaricare il programma stesso. Una volta scaricato il programma occorre inserire nelle apposite finestre i dati relativi all'utente che

utilizzerà detto programma e dopo aver letto scrupolosamente le clausole del contratto dovrà specificare "si accetto" oppure "non accetto" se la risposta sarà affermativa il sistema Skype provvederà alla relativa registrazione dell'utente. Il nome di riconoscimento che verrà usato durante  le comunicazioni su Skype, può anche essere un nome fittizio a differenza di quello usato per la registrazione, il quale deve rispecchiare fedelmente le generalità dell'utente Skype. Per chiamate telefoniche nazionali ed internazionali a basso costo siano esse dirette verso rete fissa o cellulari occorre munirsi di un credito Skype acquistabile presso i centri Skype. NOTA: Per visualizzare sullo schermo del PC la tastiera alfa-numerica per chiamate telefoniche, andare su "visualizza" e cliccare mostra tastiera numerica. Dopo aver effettuato la registrazione occorre:VERIFICA LE TUE CONDIZIONI AUDIO  CON L'AIUTO DI SKYPE TEST Sullo schermo del PC appare una finestra con la scritta "contacts". Passo n. 1 nella scheda contatti cerca e clicca" Skype test di chiamata" Passo n. 2 clicca pulsante verde "chiama per iniziare" segui le istruzioni della voce sintetizzata. AGGIUNGI I TUOI AMICI ALLA LISTA DEI CONTATTI Passo n. 1 clicca il nome del tuo amico fra i contatti da effettuare. Passo n. 2 clicca il pulsante verde per iniziare la chiamata, quando il tuo amico risponde inizia a parlare. NOTA: Puoi vedere se il tuo amico e' disponibile dall'icona" di stato" disposta in linea vicino al nome dell'amico, un verde evidenziato significa che il tuo amico e' in linea. CHIAMA I TELEFONI TRADIZIONALI Passo n. 1 acquista credito Skype, per visitare il negozio Skype segui le istruzioni sullo schermo del tuo PC. Passo n. 2 dopo aver effettuato l'acquisto apri la scheda "componi" in Skype e inizia a chiamare i tuoi amici sui telefoni tradizionali oppure su cellulari. NOTA: un sistema molto pratico per chiamare un corrispondente su internet e conoscendo il nome che utilizza su Skype e' il seguente: digitalizzando detto nome sulla finestra in basso del programma, indicante l'icona della bandiera italiana e premendo il pulsante verde si può chiamare il corrispondente. COME FUNZIONA SKYPE E LA TELEFONIA P2P (solo per esperti) La tecnologia per to per (P2P) e' stata la prima ad essere impiegata e diffusa da applicazioni di condivisione file come Napster e KA ZaA. Nel caso di Skype la tecnologia P2P consente agli utenti di condividere, ricercare e scaricare file. Il termine P2P e' stato ampiamente utilizzato in maniera propria che impropria,  grandi e piccole aziende auto-proclamatesi "esperte" e altre che tentano di far soldi con il "boom del P2P", usano questo termine per indicare un qualche tipo di comunicazione diretta tra utenti o nodi. Questa definizione di P2P e' totalmente fuorviante. Un vero sistema P2P come la vede la maggioranza, tutti i nodi della rete si uniscono in modo dinamico per coordinare l'instradamento, l'elaborazione e le attività del traffico in banda larga che altrimenti verrebbero gestiti da server centrali. Una vera applicazione P2P consente a piccoli team con ottime idee di sviluppare programmi e creare società in grado di poter sfidare quelli delle grandi aziende. Il vero P2P quando viene diffuso correttamente, diventa TECNOLOGIA DIROMPENTE. Le reti P2P decentralizzate hanno svariati vantaggi rispetto alle tradizionali reti client-server. Queste reti crescono all'infinito senza ridurre i tempi di ricerca e senza l'esigenza di costose risorse centralizzate. Utilizzano la potenza di elaborazione e i networking delle macchine degli utenti finali, dal momento che queste risorse crescono sempre in diretta proporzione alla rete stessa. Ogni nuovo nodo aggiunto alla rete incrementa la potenza di elaborazione e la larghezza di banda della rete. Quindi decentralizzando le risorse, le reti P2P di seconda generazione (2 G) sono state in grado di eliminare i costi di una grande infrastruttura centralizzata. La telefonia P2P e' divenuta il naturale passo successivo, in quanto il P2P potrebbe avere un notevole impatto  dirompente e Skype e' stato creato per  sviluppare la prima rete di telefonia P2P. La telefonia internet voice-over-IP (VoIP) esiste da anni, ma non ha raggiunto il mercato principale. I motivi sono ben chiari a chi di noi ha provato i programmi (VoIP). 1) I prodotti che hanno un vero vantaggio costo-risparmio rispetto ai telefoni normali non sono di pari qualità. 2) la percentuale delle chiamate andate a buon fine e'estremamente bassa a causa del firewall e della net work address traslation (NAT) (fa si che oltre il 50% dei computer privati non sia in grado di comunicare con i tradizionali programmi VoIP).3) L'interfaccia utente e' generalmente complessa e richiede un grosso lavoro di configurazione e conoscenze tecniche. La centralizzazione può superare queste difficoltà instradando le chiamate attraverso firewall o NAT. Ad ogni modo, ciò comporta che il costo di gestione della rete si avvicini a quello delle reti di comunicazioni esistenti. Inoltre questi costi aumentano in proporzione al numero di utenti. Il risultato e' che le aziende che gestiscono questi servizi in genere riservano pochissime risorse per ciascun utente sui propri server, il che riduce di molto la qualità della chiamata. Il Team di Skype e' riuscito a sfruttare tutte le risorse disponibili di una rete. Questo ha consentito di portare la percentuale di chiamate andate a buon fine sulla rete Skype a livelli ben superiori a quelli dei telefoni normali. Il tutto senza la necessità di costose risorse centralizzate, siamo inoltre convinti di aver creato l'interfaccia più user-friendly che sia in circolazione. Le seguenti sono alcune delle tecniche che Skype utilizza per fornire telefonia IP all'avanguardia. SUPERAMENTO DI FIREWALL E NAT (net work traslation) Gli utenti che non utilizzano firewall e clienti con indirizzo IP pubblici sono in grado di far comunicare i nodi NAT con l'instradamento delle chiamate. Ciò consente la conversazione bi-direzionale a due utenti che altrimenti non sarebbero in grado di comunicare. Dal momento che le chiamate sono criptate end-to-end, i proxy riducono le minacce alla sicurezza e alla privacy. Allo stesso modo vengono utilizzati solo proxy con sufficienti risorse disponibili per ottimizzare le prestazioni del servizio. Sono state inoltre sviluppate nuove tecniche per evitare la configurazione di gateway e firewall da parte degli utenti, in quanto le loro impostazioni di configurazione non intuitive in genere impediscono di comunicare alla maggior parte degli utenti, in poche parole, Skype lavora in presenza della maggior parte di firewall e gateway senza una particolare configurazione. ELENCO UTENTI GLOBALI CENTRALIZZATO La maggior parte dei programmi di comunicazioni o chat

necessita di un qualche elenco centralizzato allo scopo di stabilire una connessione tra gli utenti, per poter associare un'identità e un nome  utente statico ad un numero IP che può sempre cambiare. Ciò può avvenire se un utente cambia casa o si ricollega da una rete con indirizzo IP dinamico. Gli strumenti di comunicazione  via internet registrano gli utenti su un elenco centrale che memorizza ciascun nome utente e numero IP e indica se l'utente e' ON LINE o meno. Gli elenchi centrali sono estremamente costosi se gli utenti diventano milioni. Decentralizzando questa struttura avida di risorse, quelli di Skype sono in grado di focalizzare le risorse  sulla creazione di funzionalità all'avanguardia. Le tecnologie per reti P2P utilizzate dalle applicazioni per la trasmissione di file sarebbero più che adatte per decentralizzare tutto ciò, ma queste reti sono per natura frammentate, pertanto una ricerca non raggiungerebbe tutti i nodi della rete. Chiaramente per poter fornire telefonia di alta qualità con il più basso costo possibile. Si e' resa necessaria la creazione di una tecnologia di terza generazione ("3G P2P") o global index (GI) che rappresenta una nuova svolta in fatto di reti scalabili. La tecnologia global index e' una rete multistrato in cui i super nodi comunicano in maniera tale che ogni nodo della rete conosca esattamente il numero disponibile di utenti e risorse con la minima latenza. INSTRADAMENTO INTELLIGENTE Utilizzando ogni risorsa disponibile  Skype e' in grado di instradare in maniera intelligente le chiamate criptate attraverso il percorso più efficace possibile. Skype lascia aperti addirittura più percorsi di comunicazione e sceglie in maniera dinamica quello più adatto in quel momento. Ciò comporta il notevole risultato di ridurre la latenza e di migliorare la qualità della chiamata su tutta la rete. SICUREZZA Tutte le chiamate e le chat di Skype sono criptate end-to-end per garantire l massima privacy. La crittografia e' necessaria in quanto tutte le chiamate vengono instradate sulla rete pubblica. INTERFACCIA SUPER SEMPLICE Siamo convinti che i programmi debbono funzionare per te e non contro di te, per questo abbiamo reso Skype di una semplicità estrema : gli utenti che usano Windows con i propri telefoni si sentiranno a loro agio con Skype. Il programma funziona altrettanto bene ed e' facile da usare anche su altre piattaforme (poket PC, Linux, Max Osx)

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale      

 

Da ik8jzk Ruggero Napoli.

 

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Da: Umberto Molteni i2ms

 

I GRANDI DELL’ELETTRICITA’

 

Marie Alfred Cornu (1841 - 1902)

 

      Marie Alfred Cornu, fisico francese, nasce a Orléans il 6 marzo 1841. Fin dal 1871, Cornu insegna nell'École Polytechnique, dove inaugura un nuovo modo di esposizione per la fisica e specialmente per la termodinamica, e dove ha una grande influenza sulla evoluzione della scuola stessa.

      Nel 1878 è nominato membro dell'Accademia delle Scienze e nel 1886 del Bureau des Longitudes. Membro anche della Royal Society di Londra, delle Accademie di Torino, Roma, Vienna, Pietroburgo, di quella della Svezia, del Belgio, ecc. È stato presidente della Société Française de Physique e della Société Astronomique de France, presiede il Congresso Internazionale di Fisica tenuta a Parigi.

       Cornu esordisce nelle scienze con una teoria delle riflessioni cristalline, e riesce a dilucidare queste leggi così complicate con delle regole geometriche semplici, e a costruire geometricamente il piano di polarizzazione dei piani riflessi alla superficie di un cristallo. Introduce nel metodo di Fizeau, per la misura della velocità della luce importanti perfezionamenti; nei suoi esperimenti, iniziati nel 1871, determina la velocità della luce con notevole approssimazione (298.400 km/sec) Nel 1878 ottiene il premio Lacaze per la pubblicazione del suo lungo lavoro sulla velocità della luce, intitolato: Determinazione della velocità della luce secondo le esperienze eseguite nel 1874 fra l'Osservatorio e Monthéry, lavoro stampato negli Annales de l'Observatoire. Tali studi richiesero, negli apparecchi impiegati, dei perfezionamenti importanti, descritti nei Rendiconti dell'Accademia delle Scienze.

      Tra i suoi numerosi lavori si citano le ricerche sul gruppo delle strisce a dello spettro solare; gli studi sulla condizione di acromatismo nei fenomeni di interferenza; le ricerche sull'acustica, ecc.

      La spirale di Cornu, detta anche spirale clotoide, è una curva piana, non algebrica, simmetrica rispetto a un punto e dotata di due punti asintotici, cioè punti cui la curva si avvicina indefinitamente, con andamento a spirale, senza mai raggiungerli. La spirale di Cornu viene utilizzata per raccordare tratti rettilinei nella costruzione di linee ferroviarie e di autostrade; una spirale di Cornu permette, nelle prove su strada per autoveicoli, di valutarne la tenuta e il comportamento in curva.

      Nel campo in cui l'ottica confina con l'elettricità, egli studia a più riprese la polarizzazione magnetica. Gli ultimi Annuari del Bureau des Longitudes contengono una serie di studi che il professor Cornu consacra alle macchine generatrici di elettricità (1900), al trasporto elettrico della forza (1901), alle correnti polifasiche (1902).

      Ancora giovano, quando la morte lo rapisce a Romorantin il 12 aprile 1902, in tutta la pienezza del suo vigore fisico e morale, in un periodo di rigogliosa e promettente fecondità.

     

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 13-

 

Da: Andrea Borgnino IW0HK a.borgnino@gmail.com

 

CERCASI RADIOAMATORE PILOTA

Ciao a tutti,

vi scrivo perche' sto per curare per Radio3 un nuovo programma dedicato al mondo della radio, e una delle puntate sara' focalizzate sul tema radio & Volo, sono alla ricerca quindi di un Pilota che sia radioamatore in modo da poterlo intervistare e avere un po' di informazioni "vive" su questo aspetto del mondo delle radiocomunicazioni.

 

Conoscete quindi un radioamatore che sia un pilota (civile o militare) !?!?

 

Grazie mille in anticipo, Andrea IW0HK

Andrea Borgnino IW0HK

http://www.mediasuk.org/iw0hk

http://www.mediasuk.org/archive

http://www.biciurbana.org

 

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14-

CONCORSO FOTOGRAFICO DLI

Cari amici,
come anticipato in occasione del primo Meeting DLI lo scorso 24 settembre, abbiamo indetto un piccolo concorso fotografico, i cui dettagli sono disponibili alla pagina del nostro sito web di cui Vi inviamo il link.

http://www.ari-ivrea.it/arinew/index_int.php?self=0&sez=3&sezi=1&pag=57

Con preghiera di darne diffusione in Sezione o presso i vostri amici OM che possano essere interessati.
Grazie per la collaborazione e un cordiale 73 de
Ivan IK1JUL
Presidente A
RI Ivrea

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15-

Da IK2ane ik2ane@fastwebnet.it

 

ELENCHI PONTI RADIO

 

Gli elenchi dei ponti radioamatoriali VHF, UHF, 50 MHz, 1200 MHz, LINK ed ECHOLINK aggiornati al 26/10/06 sono prelevabili dai BBS della rete packet italiana.

Oppure http://www.bedetti 

 

Saluti.

Walter - IK2ANE

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16-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da: elbug elbug@tiscali.it

 

comunicato

Oscar, i7ohp, fa sapere che i sabati e le domeniche, contest permettendo, è presente su 7005/7010 Khz, dalle ore 0930 alle 12.00 locali, per svolgere collegamenti in CW a bassa velocità (QRS) con quanti vogliono esercitarsi e imparare Potrà essere presente anche iz7fun con lo stesso fine. Inoltre, fa sapere di essere disponibile anche in altri giorni, previo accordi telefonici (080 4593200) o via e-mail (elbug@tiscali.net).

 

73 a tutti.

Oscar i7ohp.-

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Da: Radio Active iradiom@hotmail.com

 

VENDO:

- Filtro Passa Basso Comet CF-30MR da 1 KW 40 Euro;

- Bel Tester analogico della Bell&Howell nuovo completo di borsa in

similpelle e puntali 10 euro;

- Commutatore PC per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;

- Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002 20

Euro.

- 3 valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo 150 Euro cad.

- 2 valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai

aperte 150 Euro cad.;

- 2 valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e

mai aperte 100 Euro cad..

- Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come

variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori lineari 70

Euro.

 

Il materiale è pari al nuovo tranne dove diversamente specificato, resto a

disposizione all'invio di foto esplicative, per contatti iradiom@hotmail.com

 

  Enzo IK7WPG

 

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Da: Corrente Salvatore salvatore.corrente@manulifilm.com

 

SATSCAPE e ROTORI

Salve , cerco qualcuno che ha interfacciato in qualche modo il satscape a qualsiasi tipo di rotore, o puo darmi indicazioni di come farlo, qualsiasi info e' gradita.

73

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.

[500 euro]

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[100 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[80 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 350 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 40 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[80 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[80 euro]

 

- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.

[30 euro]

 

- base antenna MP-48, nuova, mai utilizzata, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, ancora nel suo imballo originale che non è mai stato aperto, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.

[100 euro]

 

- base antenna MP-48, usata (caratteristiche come la precedente), non perfetta, ecc.

[60 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[15 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.

[20 euro]

 

- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.

[20 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1,  2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc.

[35 euro]

 

- 2 pneumatici 135/15 nuovi di fabbrica adatti a veicoli storici, Citroen 2 CV e derivate, ecc.

[tutto 150 euro]

 

- 4 pneumatici chiodati Marangoni 185/60 R14 82T usati e montati su cerchi in ferro a 4 fori (non ricordo adatti a che auto).

[tutto 20 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- BC 605 e BC 606.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- mounting FT237.

 

- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

- piatti Tecnics sl 1200 o 1210 (anche guasti).

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

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Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]

 

Cerco p.c. portatile vecchio tipo 386-486, deve girarci un solo programma in dos.

Grazie  Salvatore 0771-614466

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Da: Walter Ostuni Pinto [opiw@libero.it]

 

Cerco anche rotto l'importante che abbia all'interno la flat cable,kenwood TH79e.....contattatemi al 3396712011.

   IZ7DTI Ostuni Pinto Walter

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DaGiovanni Lento [sglent@tin.it]

 

Amplificatore TV canale H2 ( 224,25 Mhz ) 600 mW output con 60 mW input

adatto a potenziare i trasmettitori TV dotati di moduli ibridi Aurel,

completo di alimentatore ed antenna trasmittente a dipolo con staffa di

fissaggio, VENDO ad Euro 80,00 compreso contrassegno ( Massima portata

finora raggiunta in condizioni favorevoli Km 17 ). Marco Lento, Tel

090-51281 ( ore 15 ) E-mail: sglent@tin.it

 

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17- 

 

INFORMAZIONI

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