Radiogiornale

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Numero 184 - Anno VI – 1 Ottobre 2007

Per comunicazioni: radiogiornale@fastwebnet.it

 Collaborate, inviate i vostri articoli

 

Sommario:

  1. A.R.I.;
  2. Museo storico delle telecomunicazioni;
  3. Un Kg. non pesa più un Kg.;
  4. Energia dal mare;
  5. Prodigi e misteri delle radio-onde;
  6. Attivazione II0ERN Frascati RM;
  7. Un risultato oltre ogni previsione;
  8. Galileo Ferraris: motore a campo rotante;
  9. 1° A.R.I. Stabia Day;
  10. Cambiata la data del Diploma Città di Melfi 2007;
  11. Storia dell’elettricità;
  12. Mercato dell’energia: istruzioni del Garante;
  13. A.R.I. Lanciano: Euro Basket Women 2007;
  14. Addio ago e siringa;
  15. Respinto l’appello della Microsoft;
  16. Nuovo Forum Radioamatoriale;
  17. Cosa sono le Onlus;
  18. Cronaca dell’attivazione IY0SMA;
  19. Il Progetto A.R.I. Scuola a Radio Romania Internazionale;
  20. “Meeting” I Radioamatori si incontrano;
  21. Mostre Mercato;
  22. Onde radio dal cosmo “origine sconosciuta”;
  23. Comunicazione;
  24. Comunicare col sistema Echolink in mobile;
  25. Silent key;
  26. Mercatino radioamatoriale;
  27. Informazioni.

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  Se i BOIARDI dividono

Pare ci siano state pressioni alla Prefettura perché finisca tutto a “tarallucci e vino”!

 

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1.

A.R.I.

Pubblichiamo una delle tante lettere che riceviamo sulla crisi dell’ARI perché conferma lo stato di profonda frustrazione di tanti soci di fronte a episodi incomprensibili ai più, come quelli avvenuti all’assemblea di Bologna. A nostro avviso non crediamo che la giusta reazione debba avere come conseguenza quella di girare le spalle all’Associazione, ma viceversa deve essere quella di impegnarsi di più tutti per risanare la situazione attraverso l’elaborazione di un nuovo Statuto che ridia agli iscritti il potere che è stato loro tolto e che, tra l’altro, sia consono a quanto è sancito dalla legge, mettendo così al riparo l’ARI da fatti così poco edificanti come quelli avvenuti.

 

Carissimi,

intanto ancora grazie per le info che ricevo regolarmente e.. per la vostra fatica.

Siete l'unica fonte che ha dato informazioni circa il caos associativo e tanto per cambiare non ho ancora rivevuto R.R.

Mi sto interrogando seriamente sull'opportunita' o meno di rinnovare l'iscrizione all'ARI perche' non ho mai capito le dure lotte di potere del passato e meno che mai comprendo quanto stia succedendo adesso.

Non avendo mai potuto vivere la vita associativa in passato, per motivi di qrl, adesso in pensione stavo accarezzando l'idea di dedicare il giusto tempo all'ASSOCIAZIONE e soprattutto di vivere l'attivita' in radio con una maggiore presenza magari partecipando a qualche Contest veramente importante.

Ho sempre apprezzato chi e' stato disponibile a mettere parte del suo tempo a disposizione della Associazione sia locale che nazionale ma a me pare che si sia toccato il fondo con congiure e sabotaggi.

Con chi abbiamo a che fare?

Quali sono gli interessi reconditi?

Dov'e' lo spirito e la finalita' della nostra attivita'?

La verita' e' che non siamo molto dissimili dalla cosidetta societa' civile e..... basta ascoltare in radio su alcune frequenze per farsi prendere dallo sconforto.

La radio e' tutt'altra cosa !

 

Con i miei migliori 73

 

Antonio Bux i7wxb

 

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2.  

Per i Radioamatori una visita molto interessante

MUSEO STORICO

DELLE TELECOMUNICAZIONI

 

 

 

MUSEO STORICO P.T.

 

SEDE:

Ministero delle Comunicazioni

V.le Europa, angolo V.le Cristoforo Colombo

Roma -Eur 

 

Direttore

Dr. Renzo Romoli

Tel.06/54442092-54443000

e-mail: renzo.romoli@comunicazioni.it

 

ORGANIZZAZIONE 

Attività

Il Museo assolve una funzione eminentemente storica ma contemporaneamente svolge anche una finalità didattica. 

Orario di apertura

Apre a richiesta su prenotazione telefonica

Tel. 06/54442361-2046

Fax 06/54221673

e-mail: museostorico@comunicazioni.it

Ingresso libero

Visite guidate

 

INFORMAZIONI GENERALI

Nelle rispettive sezioni figurano:

Raccolte

Cimeli e documenti postali di epoche diverse relativi alla storia della posta, telegrafo, telegrafia senza fili (Guglielmo Marconi ), radio televisione, collezioni attinenti la marcofilia e la filatelia.

I cimeli marconiani sono particolarmente numerosi, custoditi nell'apposita Sezione. Da segnalare la ricostruzione fedele della cabina dell'Elettra, con reperti originali recuperati dopo l'affondamento avvenuto nel secondo conflitto mondiale.

Archivio storico: 

Bibliografia - Documenti.

 

Nell'ambito del Museo storico è collocato l'Ufficio postale antico, fino a poco tempo sportello filatelico adibito alla vendita al pubblico delle carte valori postali con annullo del primo giorno di emissione.

 

Scopi:

Fornire una rappresentazione viva delle molteplici attività della "comunicazione", intesa in senso lato, nel corso della sua evoluzione e dei mezzi impiegati nel tempo.

 

Biblioteca delle Comunicazioni 

e Museo Storico P.T.

 Il Museo Storico P.T. che, attraverso la ricchissima e importante esposizione del materiale storico, tecnico e scientifico custodito, offre una rappresentazione viva delle molteplici attività della "Comunicazione" intesa in senso lato, nel corso della sua evoluzione e dei mezzi impiegati nel tempo.

La "Galleria Marconiana", vi farà entrare nell'affascinante mondo delle scoperte ed invenzioni di Guglielmo Marconi, che non si sono arrestate con la sua vita ma hanno indicato nuove vie e nuovi traguardi della scienza al servizio dell'umanità.

È importante infatti ricordare che:

si deve alla nutrita serie di esperimenti da lui effettuati sulle micro-onde, se la televisione, intuita ma non realizzata, poté nel giro di pochi anni trasformarsi in conquista dell'uomo e fare passi da gigante.

si deve al suo radio-comando ed alle onde corte e cortissime se oggi si possono inviare satelliti nel cielo, astronavi nel cosmo e mantenere con essi i contatti sia per guidarli che per riceverne informazioni.

si deve alle sue ricerche sulle onde elettromagnetiche se la scienza medica ha potuto ampliare le proprie possibilità terapeutiche.

Vi segnaliamo che nella Sezione Marconiana del Museo è stata ricostruita, proprio con gli arredi e le apparecchiature originali, la cabina del Panfilo Elettra nella quale Marconi compì, tra l'altro, gli importanti studi sulla possibilità di superare le grandi distanze con le onde corte e successivamente con le micro-onde e sulla loro applicazione nella manovre per imboccare i porti con qualunque condizione atmosferica.

 

CENNI STORICI

Il primo nucleo del Museo storico P.T. italiano fu costituito da una raccolta iniziata nel 1878 da Ernesto D'Amico, a quel tempo Direttore Generale dei Telegrafi d'Italia, il quale dispose che presso l'ufficio Tecnico dei telegrafi di Firenze fossero concentrati e custoditi tutti i disparati apparecchi e mmateriali telegrafici degli antichi stati italiani, messi fuori uso nel 1861. La raccolta andò gradualmente arricchendosi con l'acquisizione di cimeli, documenti e materiali postali e d'altri apparati telegrafici che andarono in parte distrutti nell'incendio dell'Esposizione Voltiana nel 1899. Nel frattempo l'illustre filatelista Emilio Diena iniziava presso la sede del Ministero P.T. una collezione filatelica. Nel 1907 fu istituito in Roma L'Istituto Superiore P.T. nella cui sede si provvide a trasportare il materiale raccolto a Firenze. Successivamente nel 1938, resisi disponibili alcuni locali presso l'ufficio principale P.T. di Roma Prati, fu possibile aprire il Museo al pubblico. La sede si rivelò presto insufficiente per l'esposizione di tutto il materiale. Nel 1980 il museo fu trasferito nella attuale sede dell'Eur. I nuovi locali occupano un'area di circa 4000 mq.

 

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 3.

Gli scienziati ancora non sanno spiegarsi il perchè

Un kg. non pesa più un kg.

Il prototipo internazionale ufficiale per misurare la massa di un chilogrammo non pesa più un Kg, ma leggermente meno

 

Il rischio è quello di fare due pesi e due misure nel vero senso della parola: il kilogrammo ufficiale (unica tra le unità di misura definita in relazione a un manufatto e non a una proprietà fisica), custodito a Parigi al Bureau International des Poids et Mesures di Sèvres, non è più quello di una volta e pesa 50 microgrammi in meno. (.

IL PROTOTIPO INTERNAZIONALE - La massa standard fu creata nel 1875 ed è costituita da un cilindro retto a base circolare di 39 mm di altezza e diametro, composto da una lega di platino e iridio. Esistono altri prototipi nazionali che ogni 10 anni vengono confrontati con l’originale. Tutti gli esemplari sono identici e conservati nelle stesse condizioni, con una scrupolosa prudenza nell’esporli alla luce o a qualsiasi variabile esterna. Eppure le Grand Kilo ufficiale sta perdendo peso e nessuno sa spiegarsi il perché. Questione di pochi microgrammi, per carità, ma gli esperti del centro internazionale dei pesi e delle misure considerano anche le variazioni infinitesimali e, giustamente, sollevano il problema con toni allarmati. Il fisico Richard Davis ammette di non trovare alcuna spiegazione plausibile, mentre l’esperto Michael Borys, dell’istituto di Braunschweig, ipotizza che siano gli altri prototipi a esser diventati più pesanti.

QUESTIONE SERIA – Anche se ai più sembrerà una questione marginale i 50 microgrammi di “dimagrimento” de Le Grand Kilo sono un fatto con enormi implicazioni. Basti pensare alla Gran Bretagna che, come al solito, in fatto di parametri internazionali vuole stare fuori dal coro. Le once, le miglia, le libbre e i pollici hanno creato una serie di problemi a livello internazionale inimmaginabili. Addirittura un fruttivendolo inglese è finito in prigione sei mesi con la condizionale, reo di aver venduto delle banane per un tot alla libbra. Recentemente la battaglia pro oncia è stata vinta dall’Inghilterra per decisione della Commissione Europea e gli inglesi potranno mantenere le proprie tradizioni. Molto più complicata invece la questione del kilogrammo che non è più un kilogrammo, poiché comunque rimane lui, e solo lui, a far fede. Probabilmente gli altri prototipi ora si dovranno adeguare. E nell’attesa di capire i motivi fisici dell’alleggerimento gli esperti del settore si riuniranno presto per ripensare alle unità di misura mondiali. Forse qualcosa deve cambiare.

 

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  4.

Energia dal mare

Una settimana di prove nella Galleria del Vento della Fiat di Orbassano permetterà di aumentare l’efficienza energetica della turbina Kobold, brevetto italiano per la produzione dell’energia elettrica dalle correnti marine.

 

Il sistema, inventato dall’armatore Elio Matacena, presidente della Ponte di Archimede International SpA, è già installato con un prototipo al largo di Ganzirri, sulla sponda siciliana dello Stretto di Messina, dove, per la prima volta al mondo, grazie all’allacciamento alla rete elettrica ENEL di Messina, si fornisce energia dal mare ai cittadini, potrà così ottimizzare la previsione di energia prodotta.

La campagna di disseminazione della tecnologia, promossa dall’UNIDO – United Nations Industrial Development Organization – negli arcipelaghi della Repubblica Popolare Cinese, dell’Indonesia e delle Filippine, per la quale sono già state create due joint ventures operative in Cina ed Indonesia, potrà così puntare su una turbina progettata per sfruttare al meglio le forti correnti oceaniche proprie di quei siti.

Perché le prove nella Galleria del Vento della Fiat? “Le prove di aerodinamica sono preziose per giungere al disegno ideale delle pale ad asse verticale della turbina Kobold – afferma l’ingegner Alberto Moroso, che, insieme agli ingegneri Helena Eriksson e Alessandro Corso ha coordinato le prove per la Ponte di Archimede International SpA – Tali prove sono servite per ovviare ad un fenomeno resosi evidente per il prototipo installato da 4 anni nello Stretto di Messina: la turbina in funzione non consente di misurare correttamente la velocità della corrente. Tali misure, invece, sono essenziali per stabilire esattamente il punto di funzionamento della macchina. E la velocità della corrente è la vera forza propulsiva che produce elettricità: paragonando due turbine che producono la stessa potenza utile – prosegue Moroso – ma una con una velocità di corrente doppia rispetto alla seconda, si otterrà che la prima avrà un rendimento addirittura otto volte inferiore all’altra. Non possiamo permetterci il lusso di calcoli di rendimento falsati, visto che proponiamo una tecnologia in grado di dare energia a piccole isole ad economia depressa proprio per la carenza di elettricità e per la dipendenza da inquinanti gruppi elettrogeni.

Grazie alle prove in Galleria del Vento – conclude il tecnico - con un sofisticato velocimetro laser ad effetto Doppler, abbiamo potuto effettuare prove senza disturbi alla vena fluida, ottenendo misure estremamente precise ed accurate che trasferiremo alla progettazione delle turbine destinate allo sviluppo del Programma UNIDO.”

“Siamo molto grati alla FIAT – sottolinea Elio Matacena - che ha offerto gratuitamente l’uso della Galleria del Vento per effettuare queste fondamentali prove per una tecnologia estremamente innovativa, in grado di produrre energia pulita e rinnovabile.

La Ponte di Archimede International S.p.A. è la prima Società al mondo che abbia mai realizzato, anche con l’impiego di propri capitali e con il sostegno di un’importante Agenzia delle Nazioni Unite, un impianto per lo sfruttamento energetico delle correnti marine. Proprio in virtù di tale esperienza, la Società ha sentito l’esigenza di fissare uno standard di misura delle prestazioni della turbina che consenta di valutare le performances nel modo più accurato possibile.

I risultati di queste prove saranno anche utili – rimarca il presidente Matacena - per tentare di proporre uno standard internazionale sul modo di effettuare misure di efficienza delle differenti macchine attualmente allo studio (anche se la Kobold è l’unica giunta alla fase prototipale, già in funzione e produttiva), sì da ridurre al minimo effetti dovuti al rallentamento della vena fluida e rendere quindi paragonabili in maniera più evidente i risultati di differenti esperimenti.”

 

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 5.

Recensioni

 

L’ allarmismo contro la R.F. ha origini lontane, 1941

“Prodigi e misteri delle radio-onde”

Fortunatamente il Ministro della Sanità smentisce oggi i presunti pericoli delle onde radio

BASTA CON LA CACCIA ALLE STREGHE !

 

In questo libro divulgativo del 1941 l'autore, il noto D.E. Ravalico, ci spiega che cosa si sapesse all'epoca degli effetti delle onde radio sugli organismi viventi e come paure e catastrofismi già si manifestassero riguardo al diffondersi crescente di questa invenzione.

Fin da allora il rigore scientifico era scarso e si preferiva il sensazionalismo.

Comunque questo libro testimonia  che i possibili effetti sanitari sono studiati da oltre 60 anni ossia da quando l'oceano di radio-onde che ci avvolge ha iniziato ad esistere.

DALLA SALSICCIA COTTA AI BACILLI DI KOCH DISTRUTTI.

Le proprietà delle onde ultra-corte sono davvero curiose. Gli sperimentatori s'imbattono di tanto in tanto in qualche nuovo fenomeno che tanto più li sorprende inquantochè non ammette alcuna plausibile spiegazione. Avviene in questo campo ciò che accadeva al tempo delle prime esperienze con l'elettricità; rispetto alle radio-onde siamo ancora al tempo di Galvani e Volta.

Anche in quell'epoca le prime scintille elettriche venivano considerate come delle curiosità e riuscivano ad interessare anche le dame e i gentiluomini dei circoli aristocratici. Da quelle modeste scintille è sorta la moderna elettrotecnica che può veramente vantarsi di aver mutato la faccia del mondo: luce elettrica, cinematografo, trasporto delI'energia a distanza, motori elettrici, radio, telegrafia con e senza fili, telefonia. Dalle onde ultra-corte non possiamo forse sperare tante applicazioni, ma certo il trastullo di oggi può divenir fonte di inattese meraviglie per i tecnici di domani. Il passare in rivista alcune delle più significative proprietà di queste onde, equivale al soffermarsi davanti ad una vetrina di giuocattoli escogitati da qualche uomo di scienza in un momento di buon umore.

 

Eccovi ad esempio una volgare salsiccia che, posta a breve distanza da un'antenna emittente incomincia a fumare ed a cuocersi. Eccovi poche mosche chiuse in un tubetto di vetro conficcato a sua volta entro un masso di ghiaccio; esse muoiono, normalmente, in brevissimo tempo. Se, però, nelle stesse condizioni, venga sopra di esse diretto un fascio di radio-onde, esse sopravvivono fino a che dura l'esposizione, per poi cessare subito di vivere non appena cessi quest'ultima.

Esperimenti di propagazione delle onde ultra-corte. A destra il generatore di onde ultra-corte. Ad esso, mediante una spira, sono accoppiati i due fili di Lecher. A sinistra è indicata una connessione metallica che cortocircuita i due fili. In tal modo si ottengono in questi due fili delle « radio-onde immobili », apparentemente, s'intende, e la cui lunghezza può essere misurata dal deviamento dell'indice di un termogalvanometro, dall'accensione di una lampada al neon o ad incandescenza. Quest'ultima va collocata tra i due fili, spostandola lungo questi si osserva che l'accensione varia e passa da un massimo ad un minimo. La distanza esistente tra due punti di massima, o di minima accensione, rappresenta la lunghezza della radio-onda prodotta.

    Da simili esperimenti, a prima vista puerili, può scaturire tutta una serie di applicazioni che oggi sembrerebbero audaci persino nel regno della fantasia.

    Notissimo è l'esperimento della lampadina che si accende senza ricevere alcuna corrente elettrica diretta, soltanto perchè situata in vicinanza di un filo irradiatore di onde. Essa viene impiegata a misurare le lunghezze d'onda nelle trasmittenti dei dilettanti.

    Se invece della lampadina si avvicina al filo suddetto un uccellino nella propria gabbia, l'esperimento seppure meno brillante, non riesce però meno persuasivo: la bestiola incomincia col manifestare una certa inquietudine per poi abbattersi d'improvviso sul fondo della gabbia, senza dar più segno di vita.

     E' possibile riscaldare un ambiente senza fuoco e senza la presenza di alcun corpo termico, nascondendo semplicemente dietro una tenda dei fili irradianti onde, della lunghezza di pochi metri in modo che queste, anzichè venire diffuse tutt'all'intorno, rimangano concentrate nell'ambito del locale. Nelle persone presenti si producbno in tal modo delle correnti elettriche le quali si trasformano in calore.

     Dirigendo un fascio di onde della medesima categoria sopra una sola zampetta di un agnellino, quando 1'applicazione risulti sufficiente, questo non potrà più servirsi del suo arto che rimarrà paralizzato. In Germania, il dott. E. Schliepharke ha dimostrato che i bacilli della tubercolosi, i terribili bacilli di Koch, vengono distrutti dalle radio-onde ultra-corte. L 'applicazione pratica di questo principio è però, almeno per ora, poco confortante visto che i microrganismi sono suscettibili di distruzione soltanto quando si trovino fuori del corpo umano.

    Gli esperimenti fatti su cavie e conigli ai quali erano stati iniettati dei bacilli, risultarono assai poco soddisfacenti poichè detti animali morirono, ancor più rapidamente di quel che non sarebbe avvenuto senza l' applicazione delle radio-onde.

    Però, convien dirlo, molte delle proprietà delle onde ultra-corte rimangono tuttavia sconosciute: soltanto qualche barlume trapela finora dai laboratori in cui gli scienziati si accaniscono intorno agli apparari generatori di onde ultra-corte. Ad ogni istante potrebbe giungerci la notizia di qualche prodigiosa conquista. Molto si attende, e giustamente, da queste strane radio-onde per mezzo delle quali si spera di realizzare miracoli abbattendo delle barriere che ancora resistono tenacissimamente. L 'uomo abbisogna di nuove armi perchè quelle che attualmente possiede si sono dimostrate insufficienti a vincere certi nemici che la loro incommensurabile piccolezza rende formidabili; abbisogna di nuova luce per leggere le pagine ancor chiuse del libro della natura.

 

LE RADIO-ONDE RENDERANNO IDIOTA L'UMANITÀ ?

    Noi viviamo continuamente in un oceano di radio-onde d'ogni lunghezza e provenienti da ogni direzione, di cui il nostro apparecchio radio non capta che una minima parte. Vivere in mezzo ad un simile oceano di radio-onde non può essere dannoso alla sanità mentale dell'uomo ?

    E' interessante notare che alcuni scienziati ammettano a priori questa ipotesi, mentre alcuni altri si offrono di dimostrare sperimentalmente che il cervello umano subisce, sì, un danno, ma di entità affatto

trascurabile. Così mentre tal uno cerca di rappresentarci 1 'uomo futuro provvisto di un cervello di trechilogrammi, un super-cervello, capace di risolvere i problemi più complicati e di dar vita alle idee più

geniali, ecco dall'altra parte chi è propenso a credere che l'uomo del futuro, sottomesso all'azione diuturna delle radio-onde, irradiate da stazioni emittenti sempre più numerose e potenti, possa anche ridursi allo stato di idiozia. Idiota forse al punto di non poter più neppur comprendere il funzionamento dei congegni e degli strumenti attualmente usati... e costretto a lasciarli inattivi, eliminando cosi la causa determinante.

    E' intanto dimostrato che l'intelligenza umana può venir attutita dalla presenza di radio-onde, tanto è vero che gli sperimentatori sono costretti ad usare un casco metallico, ma questo non ha ancora significato decisivo. Tutto al più è in vista una nuova applicazione medica: l' anestesia con le radio-onde. Ma gli assertori della futura umanità idiota non vogliono sentir ragioni. Uno di essi, in un congresso medico tenuto a New York nel 1933, presi due volatili identici ne lanciò uno in alto immediatamente dopo avergli asportato il cervello, la bestiola agitate le ali normalmente, scese a terra e vi rimase immobile. Sottoposto il secondo volatile ad una irradiazione di onde di 6 metri, l'esperimentatore lo lanciò in aria come il primo: anche la seconda ,bestiola agitò le ali, scese a terra e vi rimase immobile.

    Non va però dimenticato un fatto assai importante e cioè che per ottenere la paralisi del cervello in un animale o in un uomo occorre che, su di esso, le radio-onde vengano « concentrate » .E' bensi vero che per gli animali inferiori, come ad esempio per un canarino, basta la semplice vicinanza di un'antenna emittente, in tutti gli altri casi però occorre una vera e propria proiezione di onde direttamente sul cervello, per poter ottenere effetti apprezzabili. Non è stato ancora dimostrato se la semplice presenza delle radio-onde sia o meno nociva. E' fuori di discussione che le radio-onde hanno sul cervello un' azione generale nociva tendente alla paralisi, constatazione però troppo insufficiente a giustificare 1 'affermazione categorica che l'umanità intera, costretta a vivere in mezzo alle radio-onde scatenate dalle migliaia di stazioni emittenti, debba, per questa ragione, diventare idiota.

    Probabilmente le radio-onde possono venir paragonate alla luce solare. I benefici raggi solari possono diventare malefici se eccessivamente intensi o concentrati con lenti. Ma ciò non basta per dichiarare senz'altro che la luce solare costituisce un pericolo per l'umanità, benchè troppo sole come troppe radio-onde non siano mezzi per contribuire allo sviluppo dell 'intelligenza.

 56 anni fa questi erano i timori per la R.F. ma avevano la scusante di sapere poco o niente della nuova scoperta, oggi invece, nonostante il progresso delle conoscenze scientifiche ci sono purtroppo gli allarmisti di professione che si dilettano a spaventare tutti e ottengono anche leggi contro le antenne e contro chi trasmette anche a bassa potenza. Il risultato è che spesso ci vanno di mezzo i radioamatori accusati di essere dei pericolosi avvelenatori. A nessuno viene in mente però che esiste la Marconiterapia con la quale i medici curano la gente!

 

Intanto è stata assolta Radio Vaticana

le sue antenne non provocano la leucemia

"Le onde di Radio Vaticana non sono la causa dei casi di leucemia fra i bambini di Cesano e La Storta". Questo il verdetto finale emesso dalla commissione del ministero della Sanità, a conclusione delle indagini sulla relazione tra "i casi" di leucemia che sarebbero stati provocati dalle emissioni della stazione radio di S. Maria di Galeria. Il Ministro della Sanità ha comunicato i risultati degli studi effettuati dal ministero che evidenziano l’assoluta estraneità delle onde radio con situazioni patologiche, alla faccia degli isterismi  di coloro che hanno condotto una sorta di crociata contro le antenne radio, comprese quelle dei Radioamatori. Con questo terrorismo psicologico, ingenerando vivo allarme nell’opinione pubblica, senza avere certezze scientifiche, si sono fatte leggi liberticide a livello comunale, regionale e nazionale, contro i presunti pericoli della radiofrequenza, leggi che spesso finiscono per colpire anche i radioamatori.

 

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 6.

Da: ik0zcw Alberto

 

Attivazione II0ERN Frascati RM 14-30/9/2007

 

Il nominativo II0ERN è stato istituito in occasione della seconda edizione della “Notte Europea della Ricerca”,, promossa e finanziata dalla Comunità Europea. Manifestazione che per il secondo anno consecutivo interesserà 36 siti europei e 4 italiani di questi uno a Frascati (Roma) Operatori della locale sezione ARI hanno operato dal 14 al 30 settembre 2007 su tutte le bande e in tutti i modi con il nominativo speciale. Il 28 settembre 2007 nel corso di una lunga “notte bianca” che si è tenuta nella città di Frascati – e che si svolta in contemporanea con altri siti europei -, scienza e ricerca hanno incontrato il vasto pubblico in una grande agorà, dove si è potuto trovare il mondo dei quark e l’evoluzione dell’universo, studiati con gli acceleratori di particelle dell’INFN; l’astrofisica dell’INAF; la ricerca di base dell’ENEA nel campo dell’energia alternativa e dell’ambiente; la parte più tecnologica del CNR e il mondo delle attività spaziali dell’ESA-ESRIN. Una postazione HF è stata installata tra gli stand per sensibilizzare l’opinione pubblica al nostro hobby, non estraneo alla ricerca scientifica. QSL manager IZ0DIB via bureau or direct

Some operators from ARI Frascati will operate special callsign II0ERN to celebrate European Researcher’s Night from 14 to 30 September 2007 QSL manager IZ0DIB via bureau or direct-

http://www.infn.it/nottedellaricerca/2007/  http://www.nottedellaricerca.eu/

 

Il Presidente Sez.ARI-Frascati

i0djv Aldo Trabucchi

www.arifrascati.it

www.radiomercato.com

 

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 7.

Segnalato da IK0ZYH, Edmondo Pietranera

Tratto dal sito della Sezione ARI di Civitavecchia RM

 

ASSOCIAZIONE  RADIOAMATORI  ITALIANI

Sezione di Civitavecchia

 

IL PROGETTO TROPOSCATTER MONTE MAGGIORE

 Un risultato oltre ogni previsione

Il 23 settembre 2007 alle ore 15:17 è avvenuto il primo QSO radioamatoriale tra le ex-stazioni NATO di Monte del Giogo e Monte Maggiore utilizzando le enormi antenne paraboliche che una volta erano a servizio delle 2 basi militari.

Il Gruppo Scatter Monte del Giogo aveva già da tempo avviato i lavori su una delle antenne che puntano proprio sulla stazione situata a Monte Maggiore; finalmente anche alla sezione ARI di Civitavecchia, a giugno di quest’anno, viene concesso da parte dell’amministrazione comunale di Allumiere (che attualmente è proprietaria dell’intera struttura e che presto passerà sotto la gestione dell'Università Roma Tre) l’accesso all’area delle antenne puntate su Monte del Giogo e l’inizio dei lavori per preparare la futura sperimentazione da svolgere negli anni a venire.

Un'intensa attività di lavoro durata buona parte dell’estate (e pure delle ferie) ha finalmente permesso di poter disporre di un’antenna pronta a funzionare già da metà settembre.

 

Gli amici del Giogo hanno subito accettato la nostra proposta di provare a realizzare un QSO in SSB a 1296 MHz per domenica il 23 settembre 2007 tra le ore 15.00 alle 16.00.

.

Monte Maggiore già dalle 14.30 era stato raggiunto dai soci della sezione per effettuare piccoli lavori per perfezionare il fissaggio dell’illuminatore sulla parabola e per montare la stazione radio.

L’illuminatore utilizzato era del tipo a barattolo, che tramite 15 metri di cavo coassiale a bassa perdita poteva essere alimentato comodamente da terra.

La stazione costituita da uno YAESU FT736R, alimentata a batteria.

 

Con un po’ di ritardo, alle 15.15 il ricetrasmettitore viene acceso sulla frequenza concordata e lasciato in ricezione. Mentre c’è ancora chi lavora sul feed chi a terra mette in ordine attrezzi bandiere e fa fotografie, ecco che dalla radio il solito fruscio dell’SSB assente da segnale, viene nettamente sostituito da una voce con forte segnale.

Subito si pensa a qualche OM locale visto che il segnale era fortissimo, oltre il 9. Ma come è possibile entrare nel cono dell’antenna che ha un’apertura di solo un grado? Poco dopo, per via che l’emissione non era centrata, riconosciamo che si tratta della voce di Marco IK4MZJ. “Sono loro!”. Subito l’entusiasmo sale a mille: un risultato oltre ogni previsione in considerazione del fatto che le antenne di Monte Maggiore sono avvolte anche da una fitta vegetazione che sicuramente non fa bene al rendimento dell'impianto.

 

 Primi test di trasmessione: 12 Watt e ROS 1÷1.3. L'illuminatore realizzato da Raoul IK0LZR funziona alla grande.

Siamo tutti intorno alla radio. Ma c’è qualcosa che non va: l’emissione non si riesce a centrare. Sembra che lo stesso accada anche al Giogo sulla nostra voce. Passando in LSB noi da Monte Maggiore ascoltavamo poi bene, ma lo stesso non avveniva per Monte del Giogo.

 

Si decide allora di passare in FM. Un’ottima scelta: la comprensibilità è al massimo e pure il segnale che ha raggiunto anche picchi di 9+60dB!!!

“Una telefonata” è come ha descritto la nostra trasmissione Marco che è stato, insieme agli altri ragazzi di Monte del Giogo, arrampicato sull’antenna per tutto il QSO. Uno strano fenomeno che probabilmente genera uno sfasamento della già stretta modulazione in SSB e ne riduce drasticamente le prestazioni; in FM invece il fenomeno non viene riscontrato. Filippo I4TDK ha definito la nostra voce come quella di un radioamatore russo che andava in AM negli anni 60…Hi Hi

Senz'altro un fenomeno da studiare e cercare di capire. In FM è stato possibile vedere che il segnale ricevuto dopo pochi minuti ha iniziato ad avere un lento ma forte QSB che portava il segnale da S0 a S9+40.

All’avvenimento ha partecipato pure Antonio I0SBA che fu anche comandante per un lungo periodo della base quando svolgeva regolare servizio. La sua chiamata è stata accolta da Paolo IW4AID e, con emozione anche da tutti noi presenti a Monte Maggiore. “… I0SBA sta trasmettendo sui canali della ITLZ: Monte Giogo ricevete?”

 

 Al QSO si sono alternati un po tutti i radioamatori presenti a Monte Maggiore: poi c’è anche il momento di un fuori-programma: un’altra stazione si inserisce nel QSO: è IW5AL(?) che si trova sulla nostra stessa tratta e in direzione di Monte Giogo ed effettua QSO solo con Marco; noi a Monte Maggiore non ascoltiamo niente.

 

Dopo circa un’ora di QSO, a cui da Monte Maggiore ci siamo alternati tra tutti noi radioamatori presenti, è seguito un brindisi e un breve discorso da parte di Antonio sensibilmente commosso per il successo del collegamento con Monte del Giogo, ma anche felice per la nuova vita che avranno le antenne della sua stazione Roma.

 

A detta di Paolo IW4AID siamo attualmente i primi radioamatori che hanno effettuato QSO tra 2 stazioni dell’intera rete ACE HIGH (che corre dalla Norvegia alla Turchia ) su frequenze radioamatoriali in troposcatter e riutilizzando pure le antenne originali delle due basi.

 

di Stefano Foschi - IKØXCC, Settembre 2007

 

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8.

Galileo Ferraris:

motore a campo rotante

 

Non si sentiva bene, ma la sera di domenica 31 gennaio 1897, da appassionato melomane quale era, andò a teatro. L'indomani iniziò la lezione di elettrotecnica al Regio Museo Industriale, ma dopo mezz'ora la sospese; ebbe un malore, ma non volle essere riaccompagnato a casa. Polmonite che divenne pleurite e che lo portò a morte sei giorni dopo, il 7 febbraio. Non aveva cinquant'anni. Così scomparve Galileo Ferraris, uno dei più grandi scienziati italiani della fine del secolo scorso.

Al di fuori di ogni retorica, fu grande per numerosi aspetti: come ricercatore, come ingegnere, come didatta e organizzatore, ma anche come uomo attento alla società nella quale viveva e ai suoi bisogni. Ci troviamo infatti dinanzi a un uomo particolarmente versato nelle discipline fisiche e matematiche, ma partecipe diretto, e non solo come testimone, del travolgente sviluppo della elettrotecnica, che è uno degli elementi costitutivi del nostro vivere. E' lui il grande didatta che per primo avvia a Torino scuola e laboratorio universitari dedicati alla nuova disciplina ma che trova anche il tempo per "spezzare il pane della scienza", con conferenze e con l'assidua partecipazione alla vita pubblica, come consigliere comunale, come assessore e, sul finire della vita, come senatore.

Ma prima di ricordare queste doti di ricercatore, ingegnere, maestro e cittadino, è opportuno fare un paio di riflessioni.

L'Italia, durante il mezzo secolo del Risorgimento, era praticamente scomparsa, per tanti motivi, dalla scena della scienza europea, proprio mentre altrove si sviluppavano impetuose nuove scienze o trovavano nuova vita vecchie discipline: l'elettricità, la chimica, l'ingegneria, la fisica. Solo nella seconda metà del secolo la ricerca e la tecnologia italiana, per restare nelle discipline elettriche, si fanno vive a livello internazionale, con Pacinotti, a Pisa, che inventa la dinamo, con Colombo, a Milano, alla cui iniziativa imprenditoriale si dove la prima centrale elettrica europea - la seconda del mondo - e, appunto a Torino, con Galileo Ferraris.

L'altra riflessione riguarda Torino, che faticosamente stava superando il trauma della perdita del ruolo di capitale. In questa difficile conversione verso la produzione industriale e la tecnologia, che prima di essere applicata andava costruita e spiegata, ebbe un suo ruolo specifico il Regio Museo Industriale, che poi confluì nel Politecnico di Torino. E di questa istituzione Galileo Ferraris fu una delle colonne portanti, dal 1870 alla morte. Quindi lo scienziato torinese svolse due ruoli importanti, il primo a livello internazionale per far conoscere e apprezzare la ricerca elettrica italiana che era rinata, il secondo locale, con l'insegnare la nuova disciplina sin dal 1882 e con la istituzione di una "Scuola con Laboratorio di Elettrotecnica" nel 1888.

Molteplici e disparate furono le sue attività, ma è possibile individuare un filo conduttore attorno il quale Galielo Ferraris organizzò la propria vita. Questo filo è il trasporto e la trasformazione a distanza della energia da elettrica a meccanica.

Il problema era insoluto alla fine del secolo scorso: o si trasportava a distanza un combustibile, o si "trasportava" energia meccanica con funi e aste, ma in questo caso la distanza massima era di poche centinaia di metri, al più un paio di chilometri.

L'attenzione a questo problema traspare fin dalla tesi in ingegneria civile, discussa a 22 anni: "Delle trasmissioni telodinamiche di Hirn", nella quale presenta e si discute un sistema meccanico di trasmissione di energia tramite funi metalliche. Telodinamia, appunto la forza a distanza.

Interessante, a questo proposito, rileggere alcune sue riflessioni poste alla fine della tesi. La diffusione della grande fabbrica, dove "la popolazione operaia è costretta ad aggrupparsi..." ha destato in molti spiriti i più vivi timori; si deplora che "la famiglia sia distrutta..." e in un altro passo si argomenta che invece la capillare distribuzione dell'energia potrebbe "mettere in moto dei telai, distribuiti nelle case operaie, e affidati alle donne che non lavorano nell'opifizio" e ancora "questo sistema aumenta quindi il benessere della famiglia senza lederla, senza togliere i figli alle cure dirette delle madri".

Un sistema per il trasporto della energia elettrica per avere una validità tecnica ed economica deve risolvere contemporaneamente sei problemi: la generazione, cioè convertire energia meccanica in elettrica, il trasporto a distanza, la distribuzione, l'illuminazione, la riconversione da energia elettrica in meccanica, la tariffazione.

A quattro di questi problemi Galileo Ferraris diede soluzione. A trasporto e distribuzione, con il trasformatore, macchina che non fu inventata da lui. Ferraris ne determinò il rendimento - molto più alto del previsto - e ne costruì la teoria, operazione indispensabile per progettarla razionalmente. Incidentalmente è la stessa teoria - con gli stessi simboli - che usiamo a oltre un secolo di distanza.

Con l'invenzione del campo magnetico rotante, Ferraris risolse direttamente gli altri due problemi, ideando i principi sui quali sono basati motori e contatori. Di contatori ogni appartamento ne ha uno, ma di motori ricavati dall'oggetto che cominciò a girare nel 1883 presso il Regio Museo Industriale ognuno di noi ne possiede almeno una decina, dalla lavatrice al frigorifero, dall'asciugacapelli allo sbrinatore del frigo. Un buon motivo per ricordare l'opera del professore torinese che avviò una radicale rivoluzione del vivere sociale, basata sulla capillare distribuzione delle fonti di energia, inconcepibile senza la corrente alternata che passa nel trasformatore e il campo magnetico rotante che fa girare ogni cosa.

 

Modello dei primi apparecchi di Galileo Ferraris per il motore a campo magnetico rotante

Quarto modello, 1886

 

Il modello qui riprodotto non è di quelli originali, progettati e costruiti da G. Ferraris, i quali andarono quasi completamente distrutti nell'incendio dell' "Esposizione nazionale elettrica" di Como, 1'8 luglio 1899 [*], insieme coi cimeli di Volta. I pochi resti bruciacchiati, furono collocati nel vecchio studio di G. Ferraris, conservato nel Politecnico di Torino e andarono definitivamente distrutti nell'incendio del Politecnico, in seguito a un bombardamento, il 9 dicembre 1942.

Questi modelli furono ricostruiti, dopo l'incendio del 1899, sotto la guida del prof. Guido Grassi, successore di G. Ferraris alla scuola di Torino e forse, secondo una tradizione orale, dallo stesso operaio che aveva fatto i primi apparecchi 14 anni prima. Due di essi portano ancora i cartellini scritti dal prof. Grassi. Essi sfuggirono all'incendio del 1942 perchè erano conservati all'Istituto Elettrotecnico Nazionale.

Tutti i modelli dei primi motori a campo rotante di G. Ferraris oggi esistenti, anche all'estero e anche quelli del museo Ferraris a Livorno Ferraris, sono copie di quelli qui riprodotti. La fotografia eseguita prima del 7 marzo 1897 riprodotta negli "Atti della Associazione Elettrotecnica Italiana" - vol. I - 1897/98, è l'unico documento rimasto della configurazione dei cimeli originali.

[*] Nell'anno 1899 i modelli (insieme con altri apparecchi, cimeli e carte di Galileo Ferraris) furono mandati alla "Esposizione Nazionale Elettrica e di Prodotti serici", organizzata a Como per festeggiare il centenario della scoperta della pila di Volta.

 

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9.

Da LUIGI CICCARELLI IK8FMF 

 

Sezione ARI di Castellammare di Stabia

MANIFESTAZIONE RADIANTISTICA

nella meravigliosa cornice coreografica delle Terme di Stabia

 

P r o g r a m m a

 

Mercatino dell’usato e dello scambio tra radioamatori e SWL .

* ORE 9.00/18.00: Nei corridoi e nelle aree antistanti il salone delle conferenze, spazio  e banchi a disposizione, gratis, per tutti coloro che volessero allestire uno stand.

 

SALONE DELLE CONFERENZE:

* Ore 09.30: Convegno sul tema “l’ARI nel terzo millennio: da un maggior impegno tra i giovani  ……..ad un ruolo più incisivo dei soci e delle sezioni nelle scelte associative anche mediante modifiche statutarie”

 

* Ore 12,30: Memorial I8CAQ “Alfonso Rosa Rosa”: sarà premiato con un coppa il radioamatore italiano che meglio si sarà classificato nella “RTTY top list 2006 single operator” come riportato sul sito www.rtty-contest-scene.com

 

* Ore 12.45: Memorial Ik8DOI “Edgardo Petronzio”: saranno premiati con una coppa  i radioamatori italiani che hanno conseguito nell’ultimo quinquennio 2002-2006 il 5 Band WAZ (200 zone)

 

* Ore 13.30: Premiazione vincitori 1°Diploma/Contest “Città di Castellammare di Stabia -  Perla del Golfo di Napoli”

 

All’interno dell’area saranno a disposizione Bar  e Servizio catering 

 

Parco delle terme aperto, con orario continuato, fino alle ore 19 ed ingresso libero.

Possibilità di pernottamento presso alberghi della città convenzionati.

 

Frequenza di supporto/avvicinamento: 145,575 Mhz

 

Per ogni informazione: e prenotazione:

e-mail sezione@aristabia.it

Tel./Fax: 0818705041

IK8GQY – TITTI

I8FOQ - FRANCO

Cell.: 3283071110 – 3294072400 -

Sito web www.aristabia.it

                                  

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10.

Da IK8XVQ Michele Sabia

 

CAMBIAMENTO DATA

SEZIONE ARI MELFI

“Carmine Troiano”

IQ8MJ

Diploma Città di Melfi 2007

La data della Mostra Radio D'epoca che si svolgerà a Melfi ( PZ) ha subito dei cambiamenti rispetto a quanto pubblicato il 25 Agosto 2007 dal Radiogiornale 182 2007. Infatti,  la data della Mostra Radio d'epoca programmata il 27-28/10/2007, per motivi organizzativi della Pro-Loco di Melfi, è stata anticipata al 20-21/10/2007.

 

Lo spostamento si è reso necessario perché in quei giorni ci sarà anche la Sagra della Castagna, il cui cambiamento e derivato dalla raccolta anticipata a causa delle elevate temperature di quest' anno.

 

Si conferma invece la data per lo svolgimento del Diploma 30° Anniversario sezione ARI Melfi " Carmine Troiano ".

 

Grazie dell’attenzione

73' IK8XVQ Michele Sabia

 

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11.

STORIA DELL’ELETTRICITA’

 

Le prime informazioni sull'energia elettrica, ci giungono dalla antica Grecia, circa all'inizio del VI° secolo a.C. da parte di Talètè di Milèto il quale scoperse che l'ambra, che in greco si chiama èlektron, se strofinata con un panno di lana acquista la caratteristica e capacità di attrarre corpi leggeri quali ad esempio piccoli pezzi di paglia.

Solo tre secoli dopo negli scritti di Teofrasto di Ereso si trovano citazione di altri materiali aventi le stesse capacità.

Nell'antica Roma troviamo negli scritti sulle scienze naturali di Lucio Anneo Seneca , la una distinzione fra gli effetti del fulmine, indicandone tre tipi con caratteristiche differenti e più precisamente: "il fulmine che incendia, quello che distrugge e quello che non distrugge".

I nostri "antichi", nella seconda metà VIII° secolo d.C. verificarono sperimentalmente che due corpi dello stesso materiale carichi elettricamente si respingono e che, materiali differenti tipo, ad esempio vetro ed ambra, anch'essi elettricamente carichi si attraggono.

La deduzione logica fu che esistevano quindi due differenti gradi di elettrizzazione.

Nel 1540 nasceva William Gilbert scienziato inglese che alla corte della Regina Elisabetta, grazie al sostentamento della stessa, iniziò i primi studi scientifici sul magnetismo, culminati nell'opera "De Magnete ". 

Verso la metà del 1600  i primi e vari esperimenti venivano eseguiti in Europa e negli Stati Uniti. Si cercava di capire a che tipo di energia si fosse davanti e quali caratteristiche potesse avere. I primi esperimenti e macchinari elettrostatici vennero eseguiti da parte del tedesco Otto von Guericke che lo portò alla costruzione della " Sfera elettrostatica " a strofinio.

 

Nel 1692 nasceva a Leida l'olandese Pieter van Musschenbroek che con i suoi studi ebbe il merito di aver concepito e costruito la " Bottiglia di Leida " il primo apparecchio in grado di accumulare energia elettrica, così da permettere l'esecuzione di vari esperimenti e ricerche scientifiche.

La vera distinzione ed attribuzione delle differenti tipi di cariche va attribuita allo scienziato statunitense Benjamin Franklin che, chiamò "positive" le cariche che si manifestano nel vetro e "negative" quelle che si manifestano nell'ambra. Franklin e ricordato ancora oggi per l'invenzione del parafulmine e per i suoi studi sulle scariche atmosferiche.

La legge secondo cui la forza esercitata tra cariche elettriche è proporzionale all'inverso del quadrato della loro distanza fu provata sperimentalmente intorno al 1766 dal chimico britannico Joseph Priestley. Questi dimostrò inoltre che una carica elettrica si distribuisce uniformemente sulla superficie di una sfera metallica cava e che, in condizioni di equilibrio, il campo elettrico all'interno di un conduttore è sempre nullo.

Nel 1745 nasceva il genio italiano Alessandro Volta che iniziò la sua attività di ricercatore e sperimentatore seguendo le ricerche di un altro italiano Luigi Galvani. Galvani fece i suoi primi esperimenti di elettrologia con le rane, scoprendo una certa elettricità animale, rivelatasi in seguito un errore.

Tra il 1785 e il 1787 un celebre fisico francese Charles-Augustine de Coulomb eseguì alcuni importanti esperimenti di elettrostatica, inventando e costruendo poi la " Bilancia di Torsione ", che gli consentì di effettuare alcuni esperimenti che lo portarono all'enunciazione della legge di Coulomb.

Nell'anno 1799 Volta costruì un dispositivo a cui diede nome di " apparato elettromotore ", che in seguito venne denominato come Pila di Volta. La pila di Volta era costituita da una serie di dischi in zinco e rame impilati uno all'altro, interposti ad essi vi erano dischi di feltro imbevuti di sostanza acida; era nato così il primo generatore statico di energia elettrica.

Circa 30 anni dopo l'inglese Michael Faraday proseguendo gli studi e le ricerche iniziate dal danese Hans Cristians Oersted e dal francese André Marié Ampérè scoperse che la corrente elettrica poteva essere generata da variazioni di un campo magnetico, studiò e scoprì il fenomeno dell'elettromagnetismo, gettò le basi per gli studi sull'elettrolito, inventò la "gabbia di Faraday" efficace parafulmine.

Importanti studi e relativa Legge furono fatti da Georg Simon Ohm che studiò i rapporti tra resistenza, tensione, corrente.

Nel 1797 nasceva Joseph Henry fisico statunitense famoso per la scoperta dell'autoinduzione, perfezionò gli elettromagneti e costruì i primi relè.

Il secolo XVIII° è stato sicuramente il più denso di scoperte ed invenzioni nel campo dell'elettricità e magnetismo nel 1802 nasceva Charles Wheatstone, fisico  ideò lo stereoscopio ed inventò

un tipo di telegrafo che fu il primo ad essere impiegato praticamente. Inventò un ponte per la misurazione delle resistenze da cui  prese il nome (Ponte di Wheatstone).

Ad Hannover nel 1803, nasceva Henrich Daniel Ruhmkorff  elettromeccanico tedesco, costruì il  rocchetto ad induzione che da lui prese nome " Rocchetto di Ruhmkorff ". Si tratta di un trasformatore, ormai di valore soltanto storico, che permette di ottenere elevate differenze di potenziale.

Altri esprimenti e studi sull'elettrostatica ed elettromagnetismo furono portati avanti da fisico tedesco  Wilhelm  Eduard Weber che elaborò una teoria sui  fenomeni elettrostatici ed elettrodinamici ed un sistema di  unità elettrostatiche.

Nel 1816 nasceva a Lenthe Werner von Siemens, tecnico ed industriale tedesco, dopo un passato giovanile in carriera militare, lasciò l'esercito e fondò insieme ai fratelli l'azienda Siemens.

Altri studi importanti su elettricità ed elettromagnetismo furono portati avanti dallo scozzese James Clerk Maxwell che formulò un teorema per la risoluzione dei circuiti elettrici.

Nel 1826 nasceva a Liegi Zénobe Theophilé Gramme . Fisico portò avanti anch'egli importanti  studi ed invenzioni sull'elettrostatica ed elettromagnetismo. Nel campo dell'elettromagnetismo perfezionò la dinamo e costruì il primo alternatore per usi industriali.

Nel 1826 nasceva ad Aosta il vero ed unico inventore del telefono, Innocenzo Manzetti.

In Italia nel 1808 nasceva a Firenze Antonio Meucci a cui tutti attribuiscono l'invenzione del telefono, ma che lo stesso Meucci riconobbe al Manzetti. Altro inventore a cui si attribuisce la paternità dell' invenzione del telefono è l'americano Bell.

L'importanza dell'invenzione del telefono è decisamente una delle più grandi conquiste ottenute dall'uomo di quei tempi il poter comunicare istantaneamente con altre persone a voce aprì nuovi orizzonti nello sviluppo dell'umanità.

Con il perfezionamento degli studi e delle ricerche sull'elettromagnetismo si spalancarono nuove porte per la produzione e l'utilizzo come energia motrice dell'energia elettrica tramite dinamo ed alternatori.

I primi tentativi che si rilevarono in seguito pietre miliari per l'invenzione del campo magnetico rotante furono eseguite dall'italiano Antonio Pacinotti, che con il suo "anello" riuscì a costruire la prima macchina in grado di trasformare l'energia meccanica in energia elettrica continua.

Nel 1847 nasceva a  Livorno Piemonte un fisico italiano, che divenne poi di fama mondiale, il Galileo Ferraris. I suoi studi si concentrarono sul campo magnetico rotante e sulla teoria del motore asincrono, culminarono con la costruzione dei primi modelli di motore elettrico asincrono. 

Grande disputa di quegli anni era il sistema e le modalità per il trasporto dell'energia elettrica continua o alternata. Nel 1850 nasceva il francese Lucien Gaulard che grazie all'invenzione del trasformatore risolse il problema del trasporto a grandi distanze dell'energia elettrica, permettendo di elevare la tensione della stessa.

Un altra grande sfida di questi tempi era utilizzare l'energia elettrica come fonte di luce e sistema innovativo di illuminazione. Qui alcuni grandi personaggi si contesero l'invenzione della lampadina elettrica.

I primi esperimenti furono eseguiti dal Sir Joseph Wilson Swan in Inghilterra nel 1845.

Nel 1847 nascevano due personaggi, stesso anno vedi la coincidenza, a Milan nello stato dell'Ohio Stati Uniti D'America Thomas Alva Edison e a Piossasco Torino Italia Alessandro Cruto, entrambi contribuirono all'invenzione ed al perfezionamento della lampada ad incandescenza, un invenzione che esiste quasi immutata da oltre 120 anni (1878 accensione prima lampadina di Swan).

Nel 1849 nasceva in Inghilterra John Ambrose Fleming noto per i suoi studi sull'elettromagnetismo e per l'enunciazione " delle regole delle tre dita o regole di Fleming ". Nel 1904 inventò il diodo, la prima valvola termoionica a due elettrodi, con l'invenzione del diodo si iniziano a vedere le prime avvisaglie di elettronica.

Importanti ricerche e studi furono eseguite da un altro scienziato e ricercatore Heinrich Rudolph Hertz, nato ad Amburgo nel 1857. Hertz fu lo scopritore delle onde elettromagnetiche che furono poi applicate dal Marconi per l'invenzione della radio.

Fisico statunitense di origine Jugoslava, nasceva a Smiljan [Croazia] nel 1857

Nikola Tesla furono molto importanti i suoi studi, sulle correnti alternate ad altissima frequenza, " Correnti di Tesla ". Realizzò il primo motore elettrico a induzione a corrente alternata, ciò contribuì ad un utilizzo dell'energia elettrica come trazione sempre più importante nell'industria.

Nel 1874 nasceva a  Bologna Guglielmo Marconi sicuramente il genio italiano più celebre  al mondo. Con gli studi e gli esperimenti sulle onde elettromagnetiche e la trasmissione  dei segnali nell'etere che culminarono con l'invenzione della radio si aprivano nuovi orizzonti per l'umanità intera.

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12.

Mercato energia:

istruzioni del Garante per tutelare privacy utenti

 

Informare gli utenti in maniera semplice e sintetica, no a intrusioni telefoniche, dati conservati a tempo. Sono queste, in sintesi, le indicazioni contenute nella delibera adottata dal Garante per la protezione dei dati personali al termine di una procedura di cooperazione con l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, per una corretta informazione degli utenti e per un corretto utilizzo dei loro dati. La recente disciplina sulla liberalizzazione dell'energia prevede infatti che, a partire dal 1°luglio di quest'anno, i clienti domestici possano recedere dal contratto di fornitura di energia stipulato prima di tale data con il distributore operante nel proprio ambito territoriale e scegliere un fornitore diverso. Le società distributrici dovranno, dunque, informare i clienti in maniera colloquiale e sintetica della possibilità di recedere dal contratto e di fornire alle aziende venditrici di energia alcuni dati (generalità, consumi, potenza impegnata etc.) affinché possano far conoscere le loro migliori offerte formulate sulla base della conoscenza di un profilo "minimo" del medesimo cliente.

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 13.

Da: Uro uranio ucci

 

IQ6LN

SEZIONE ARI LANCIANO

Via Follani, 1 C.P. 99

I- 66034 LANCIANO

ITALY

QSL VIA BUREAU

Special card for

ITALY 2007

EuroBasket Women 2007

 

      After 14 years, the EuroBasket Women will take place in Italy again. From 24 September to 7 October, the 16 top European teams will match-up in the arenas of Chieti, Lanciano, Ortona and Vasto. Besides the continental title, the winner earns a berth to the 2008 Beijing Olimpic Games.

 

      The 16 teams divided into 4 groups IT'S: Group A:- ISRAELTURKEYLATVIACZECH REPUBLIC – Group B: - BELGIUMROMANIAGERMANYLITHUANIA – Group C: - ITALY – FRANCE – GREECERUSSIA – Group D: - BELARUSSERBIACROATIASPAIN -

 

      for information: http://www.eurobasketwomen2007.com  

 

      Torna in Italia, dopo 14 anni, il Campionato Europeo di Basket Femminile. Dal 24 Settembre al 7 Ottobre scenderanno in campo a Chieti,Lanciano, Ortona e Vasto, per la prima volta in una competizione a 16 squadre, le migliori formazioni d’Europa, in palio oltre al titolo continentale, l’accesso alle Olimpiadi del 2008 che spetterà di diritto alla vincitrice.

 

      73 IW6PMZ

      sezione ARI di Lanciano

    

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 14.

Progetto HP-Crospon: il mini apparecchio sfrutta la tecnologia delle stampanti

Inietta il medicinale ad uno strato superficiale della pelle, senza dolore

Addio ago e siringa

il chip che "stampa" le medicine sul braccio

La microplacchetta per medicinali (Dal sito di Hewlett Packard)

 

AGHI appuntiti, odore di alcool e smorfie di dolore addio. Le iniezioni tradizionali stanno per diventare storia: presto le medicine si somministreranno con una micro-placchetta da poggiare sul braccio. Una specie di futuristico chip che sfrutta la tecnologia delle stampanti ad aghi, e grazie ad una serie di minuscoli aghetti inietta il medicinale ma ad uno strato superficiale della pelle, senza andare a fondo e attivare così i recettori del dolore.

 

Il chip, che usa un sistema brevettato dalla Hewlett Packard, è in fase di sperimentazione dall'azienda di apparecchiature mediche Crospon, che lo ha adattato per poter essere usato sull'uomo. (Guarda le foto)

 

Finora solo sostanze che possono essere assorbite direttamente dalla pelle, come la nicotina, possono venire somministrate attraverso cerotti transdermici. Ma la maggior parte dei medicinali sono fatti di molecole più grosse e devono essere iniettati oltre lo strato superficiale della pelle, con aghi tradizionali.

 

Il nuovo patch utilizza 150 microaghi e promette molti vantaggi: secondo Hewlett Packard, la dose esatta da somministrare ed anche il momento in cui farlo potrebbero essere regolati da un microchip: niente più errori e dimenticanze, quindi. E senza soffrire: la sensazione dei microaghi sulla pelle equivale alla "leccata di un gatto", ha spiegato alla Bbc il professor Brian Barry, dell'università di Bradford, esperto di dermatologia.

 

La minirivoluzione potrebbe essere a portata di mano già fra tre anni, ma qualche rischio c'è. Rimane da chiarire, spiegano gli scienziati, se il fatto di forare più volte lo strato superficiale della pelle, lo strato corneo, invece di togliersi il pensiero una volta per tutte con un buco più in profondità, non esponga a rischi di infezioni batteriche. Non meno irrilevanti sono i costi del gioiellino, che potrebbero rimanere a lungo alti, non competitivi con quelli delle iniezioni tradizionali.

 

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 15.

L'azienda era stata condannata nel 2004 per violazione delle norme antitrust

Al centro dell'accusa la pratica di vendere Windows con il Media Player incorporato

Respinto l'appello della Microsoft

la Corte Ue conferma la supermulta

Il gruppo di Bill Gates sembra rassegnato: "Misure supplementari" per rispettare il verdetto

 

Il fondatore di Microsoft Bill Gates

La Corte europea ha respinto l'appello presentato dalla Microsoft contro la multa inflitta all'azienda informatica nel marzo 2004, quando la Commissione di Bruxelles la ritenne colpevole di violazione delle norme antitrust imponendole il pagamento di 497 milioni di euro. La contestazione riguardava in particolare la vendita di Windows insieme con Media Player, mossa ritenuta in grado di danneggiare gli altri produttori di software.

Il ricorso presentato dalla Microsoft era articolato in diversi punti, ma la Corte li ha bocciati tutta fatta eccezione per la richiesta di annullare la proposta della Commissione di nominare un gruppo di esperti incaricato di vigilare sul rispetto delle disposizioni comunitarie e in particolare sulla possibilità di avere libero accesso a informazioni, documenti e alla fonte dei codici di Microsoft. Secondo il tribunale su questo punto "la Commissione europea ha ecceduto nei suoi poteri" ritenendo che non c'è fondamento giuridico nell'Unione per un tale organismo.

Gli altri due punti forti della decisione della Commissione europea confermati dalla sentenza odierna sono l'obbligo per Microsoft di mettere in commercio una versione di Windows senza Media Player e l'obbligo di fornire informazioni circa l'interoperabilità dei software concorrenti con Windows. E' stata giudicata quindi infondata la posizione dell'azienda che nel ricorso ha evidenziato che il livello di interoperabilità richiesto dalla Commissione darebbe la possibilità di clonare il sistema operativo da parte dei concorrenti.

Il verdetto è stato accolto con soddisfazione dalla Commissione che in una nota afferma di accogliere "favorevolmente la sentenza". Il pronunciamento di oggi non mette comunque la parola fine all'annosa disputa tra commissione Ue e Microsoft. L'azienda di Bill Gates ha infatti 60 giorni di tempo per presentare appello davanti all'alta corte di giustizia europea. Uno degli avvocati difensori dell'azienda statunitense ha spiegato però che Microsoft non ha ancora deciso quali saranno le sue prossime mosse sul piano legale. La corporation, ha precisato il numero tre di Microsoft, Brad Smith, studierà "attentamente" la sentenza del tribunale di prima istanza e assicura che prenderà "misure supplementari" per rispettare le decisioni comunitarie del marzo 2004.

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16.

Da It9aby Marcello

 

NUOVO FORUM RADIOAMATORIALE

 

La Sezione ARI di Palermo ha aperto, a disposizione di tutti i Radioamatori, un Forum di raggiungibile da: www.aripalermo.it

oppure direttamente dal link http://www.aripalermo.it/forum/default.asp

 

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 17.

Cosa sono le ONLUS?

Sono in molti a chiedersi il significato di questo termine, soprattutto i responsabili di associazioni e agenzie, operanti nel mondo del sociale e del volontariato, che desiderano conoscere un pò da vicino questa nuova realtà ora ufficialmente riconosciuta dallo Stato Italiano.

Il termine ONLUS deriva da "Organizzazioni non lucrative di utilità sociale" e riguarda le associazioni, gli enti e le cooperative "no-profit" che a vario titolo operano sul territorio nazionale.

I requisiti

I requisiti per inquadrare l'ente come ONLUS:

- natura privatistica dell'ente (gli enti pubblici sono esclusi)

- perseguimento esclusivo di fini solidaristici

- campo di applicazione: assistenza, beneficenza, istruzione, ricerca, tutela naturalistica e dell'ambiente, cultura, arte, sport

- democraticità dello statuto

- trasparenza dei bilanci

- obbligo di destinazione dei beni, residuati allo scioglimento a favore di altre ONLUS o a fini di pubblica utilità

- limitazioni sugli emolumenti degli amministratori e sui compensi a terzi

- divieto di distribuire utili

- divieto di cedere beni o servizi agli associati a condizioni più favorevoli.

 Rimane poi il grosse problema della denuncia fiscale in tutti quei casi di sponsorizzazioni varie che danno luogo a pagamenti, sul quale ciascuna “Onlus” per non avere sorprese è preferibile che faccia fare gli approfondimenti del caso ad un preparato fiscalista.

 

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18.

Da IK0ZCW Alberto

 

Cronaca della attivazione IY0SMA

Tutto è cominciato quando un giorno di giugno incontro per la solita visita di costesia don Renzo e don Giuseppe della Basilica di Santa Maria degli Angeli e Martiri di Roma.

Don Renzo e don Giuseppe li ho conosciuto qualche anno fa per una serie di avvenimenti legati in parte alla mia attività lavorativa. Loro sono i componenti della parrocchia di Santa Maria degli Angeli una importante basilica al centro di Roma. Importante perchè è stata ed è tuttora la sede delle celebrazioni ufficiali legate al mondo militare e perchè in essa si sono tenuti importanti funerali di stato come quello dei caduti di Nassirya. Inoltre nella basilica è presente una meridiana molto antica e tuttora funzionante che varrebbe la pena di vedere. Don Giuseppe tra l’altro ho scoperto che è stato un radioamatore la cui sigla era ,,,,,,,,,.

La nostra collaborazione nell’ambito radioamatoriale si è concretizzata per la prima volta nella attivazione della Torre delle Milizie nell’ambito del Diploma dei Castelli Italiani dal cortile della parrocchia annessa appunto alla Basilica che ha permesso di diffondere con una speciale QSL le nuove porte della Basilica opera di un famoso scultore fotografate da migliaia di turisti che affollano la piazza dove è situata.

Parlando appunto con don Giuseppe ho scoperto che Guglielmo Marconi è legato alla Basilica per due eventi: la celebrazione delle sue nozze e la celebrazione dei funerali di stato in occasione della sua scomparsa.In parrocchia esistono gli originali dei due documenti: l’atto di nozze e l’atto di morte. Era verso la fine di giugno quando ho fatto la visita e quando don Giuseppe mi ha detto che i funerali si erano svolti il 22 luglio di 70 anni fa non ci ho pensato due volte e ho deciso che dovevo fare qualche cosa.

Ne ho parlato a don Renzo e don Giuseppe i quali mi hanno subito dato il loro supporto.

Le trasmissioni sarebbero avvenute all’interno della Basilica e per celebrare l’anniversario averebbero celebrato una messa di suffragio.

Ho subito richiesto il nominativo marconiano speciale al ministero che per l’occasione doveva ricordare appunto la basilica. Cosi è uscito fuori IY0SMA (Santa Maria Angeli)

Ne ho parlato in sezione con I0DJV e il grande Aldo mi ha dato subito la sua benedizione. Dopo alcuni contatti via email abbiamo formato il team Aldo appunto, Claudio IZ0FBN, Martino IT9LFF e Giuseppe I0WOW che ha operato in RTTY. Alberto IK0ZCW, che per problemi familiari non ha potuto partecipare alla attivazione,  si è occupato della parte pubbliche relazioni diffondendo la notizia su vari siti.

La mattina del 21 luglio ci siamo ritrovati io e Aldo con la attrezzatura da field day, canna da pesca, Kenwood 480HX, nel cortile della basilica dove dopo aver montato l’antenna abbiamo cominciato a saggiare il terreno. I collegamenti non sono mancati.A tutti coloro che ci hanno collegati verrà inviata questa QSL speciale a ricordo del 70° anniversario.

Il giorno successivo, la domenica, ci siamo ritrovati ancora e stavolta con gli altri componenti del team e abbiamo iniziato a trasmettere. Abbiamo raccolto circa 300 collegamenti ma lo scopo non era tanto di fare pile up ma di ricordare degnamente con la nostra attività questo evento.

Alle 12 come promesso è stata celebrata la Messa con accompagnamento dell’organista venuto appositamente per l’evento a suonare il maestoso organo della Basilica.

IZ0FVD Giulio

 

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19.

 Da: Alfredo Gallerati [a.gallerati@radioascolto.it]

 

IL PROGETTO ARI SCUOLA

A RADIO ROMANIA INTERNAZIONALE

 

Domenica 16 Settembre '07 - alle 16.00- ora italiana su 7.170 kHz; alle 20.00 (ora italiana) su 7.130 kHz, RRI Radio Romania Internazionale ha dedicato un servizio con una importante intervista al Prof.Pino Zamboli I8YGZ, in occasione dell'evento del Protocollo d'Intesa tra ARI – Federazione Radioamatori Rumeni e Ministero dell''Istruzione Rumena firmata il 9 Settembre 2007 a Camplung Moldovenesc.

Ad appena un anno dalla sua attivazione, il Progetto ARI "La Radio nelle Scuole" entra in Europa.

Grazie Radio Romania Internazionale.

Saluti cordiali e buon ascolto.

 

Alfredo Gallerati IK7JGI

Resp. ARI comunicazione con i media

Team ARI Scuola

 

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20.

Da: Giacomo Bianchi iz3dba

 

"Meeting" I RADIOAMATORI SI INCONTRANO

Ciao a Tutti

Sono spiacente di comunicarvi che il meeting “I RADIOAMATORI SI INCONTRANO” è stato annullato per mancanza del numero minimo di partecipanti.

E mi dispiace per tre motivi:

1°) Per quegli amici che tanto avevano dato affinchè il meeting potesse vedere la luce (penso a IK0ZCW Alberto che, nonostante tanti problemi personali, si era dato anima e corpo per darmi l’appoggio logistico necessario, e penso a IK0UAG Francesco che è stato l’unico che ha dato la sua preziosa disponibilità a fare un intervento). Queste persone sono rarità, anzi sono persone uniche che stimo e rispetto e che non meritavano il menefreghismo dilagante del radiantismo italiano!

2°) Per gli amici che con entusiasmo avevano già aderito e non vedevano l’ora di venire al meeting: ed a loro non so come chiedere scusa! Non trovo le parole adatte! Mi auguro solo che possano in qualche modo capire e perdonare questo fallimento!

3) E, se mi consentite, per me stesso. Ho perso ore di sonno, di vita familiare, di radio per non ottenere quella piccola soddisfazione di vedere realizzare un sogno: il sogno di vedere i radiotelegrafisti italiani uniti per un progetto comune, per un obbiettivo condiviso.

Ma se la battaglia non è vinta, la GUERRA NON E’ PERSA. Io sono un combattente di natura, non mi faccio abbattere da un insuccesso temporaneo, farò valere la forza delle idee perché quando si è convinti della bontà delle proprie idee non bisogna abbattersi davanti al primo ostacolo ma scavalcarlo e guardare avanti fieri.

Sono orgoglioso di quel che ho fatto e altrettanto orgoglioso di quel che farò!

Cordiali 73 a Tutti de

IZ3DBA Op. Giacomo "JACK"

CW ONLY and FOREVER

WebSite: IZ3DBA

WebSite: RADIOTELEGRAFIA

Forum: RADIOTELEGRAFIA e DINTORNI

Cell.: 320.18.15.799

Fax : 045.608.21.16

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 21.

 

20 – 21 Ottobre 2007

Faenza Fiere via Risorgimento 1

 

 

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22.

Un complicato puzzle da risolvere per gli astronomi

Onde radio dal cosmo:

"origine sconosciuta"

Arrivano da fuori della nostra galassia. La scoperta è avvenuta analizzando dati raccolti dal radiotelescopio di Parkes, in Australia

Due galassie in collisione (Reuters)

Da un luogo remoto al di fuori della nostra galassia Via Lattea gli astronomi hanno ricevuto un flusso di onde radio molto potente che li imbarazza perché non sanno spiegarne l’origine. La scoperta è singolare e intrigante perché ciò che hanno davanti si presenta come un complicato puzzle da risolvere. Diciamo subito per evitare equivoci che hanno escluso subito si tratti di segnali radio lanciati da esseri intelligenti.La provenienza, anche se da decifrare, è di natura rigorosamente astrale.

LA SCOPERTA - La scoperta è avvenuta analizzando i dati raccolti negli ultimi sei anni con il radiotelescopio di Parkes in Australia. Guardandoli con più attenzione di quanto non abbiamo fatto i suoi colleghi in passato, David Narkevic della West Virginia University (USA) ha rilevato una sorgente di onde radio collocata a circa 1,6 miliardi di anni luce dalla Terra. «Ma da dove arriva questa?» si chiedeva David assieme al suo gruppetto di osservatori. E lo stupore era notevole perché in realtà loro erano impegnati nella caccia alle pulsar, cioè stelle a neutroni rotanti, all’interno della Via Lattea. E invece si imbattono in un densissimo fiume di radioonde che in soli cinque millisecondi rilasciava tanta energia quanto ne emette il Sole nell’arco di un intero mese. Il segnale era registrato per 90 ore e poi scompariva senza più farsi sentire. Questo ha complicato notevolmente le cose.

TANTE IPOTESI - Ora il gruppo di astronomi è impegnato a leggere, ma soprattutto a cercare una spiegazione plausibile. Intanto si ipotizza che tutto possa essere nato dallo scontro tra due stelle tradizionali oppure che si tratti di una sorgente associata ad un lampo di raggi gamma; ma di quest’ultimo, verificando, non s’è trovata traccia. Un’altra ipotesi avanzata è stata la fusione tra due stelle a neutroni dalla quale, secondo la teoria delle relatività generale – si ricorda – dovrebbero scaturire delle onde gravitazionali. E anzi qualcuno ipotizza che la caccia a questo tipo di segnali possa condurre anche alla cattura delle stesse fantomatiche onde gravitazionali finora mai avvistate. Insomma tante spiegazioni, nessuna certezza e molte speranze anche azzardate. Per il momento, per cercare di dissolvere il mistero, non resta che approfondire lo studio e la ricerca di sorgenti analoghe.

 

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23.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Comunicazione

 

NEUROSCIENZA La comunicazione designa ogni processo con il quale un'informazione è trasmessa da un'entità a un altra (>Informazione). Nel quadro della neuroscienza cognitiva è possibile distinguere due livelli di comunicazione. Il primo concerne i meccanismi di trasmissione dell'informazione tra i neuroni. Questo meccanismo è attivante o inibitorio (>Attivazione/inibizione). Il secondo livello concerne i meccanismi di trasmissione dell'informazione tra i sottosistemi cognitivi dell'architettura funzionale che possono essere considerati ciascuno come una rete di neuroni (>Analisi computazionale, Rete neurale). I neuroni in generale, non comunicano in modo arbitrario. Molti di essi sono precablati e le loro connessioni non si modificano nel tempo, salvo nei casi di morte cellulare (fenomeno osservato su ampia scala, durante l'infanzia). La comunicazione tra neuroni si compie attraverso neurotrasmettitori e, a seconda della regione del cervello interessata, uno stesso neurotrasmettitore può avere funzioni attivanti o inibitorie. Infatti, ciò dipende da un insieme di caratteristiche che riguardano il neurone ricettore. In una rete di neuroni artificiali (>Connessionismo), una stessa unità può in generale, dar vita a connessioni attivanti o inibitorie. Nel cervello resta incerto se ogni neurotrasmettitore possa o meno esercitare un'azione attivante o inibitoria all'interno di una stessa rete.

                                             Oliver Koenig

 

PISICOLOGIA Sulla definizione della comunicazione umana, i pareri sono discordi. Alcuni autori ammettono una definizione estensiva, assimilando la comunicazione a ogni altra forma di interazione tra organismi viventi (>Interazione), quali che siano i livelli e le forme: messaggi chimici, sensoriali, codificati (l'estensione può arrivare fino alla comunicazione neuronale infra-organica: vedi neuroscienza supra). In tal caso come sottolinea Francois Bresson, l'uso del termine richiede di essere specificato con cura in modo da differenziare le organizzazioni e il funzionamento del sistema di comunicazione interessato. Altri autori, al contrario, restringono la definizione della comunicazione ai casi in cui lo scambio è basato su un'intenzione comunicativa: ne è testimonianza la pragmatica della comunicazione (>Pragmatica) che pone l'accento sull'atto di parola come azione compiuta per mezzo del linguaggio (>Azione, Linguaggio, Elaborazione del-), che produce degli effetti intenzionali o meno sull'interlocutore. Ancora più ristretta è l'analisi che implica- secondo autori come Dan Sperber e Deidre Wilson (>Pertinenza)-

che lo scambio di produzioni sia generato in vista dell'ottenimento dell'effetto anticipato dal mittente. Si tratta allora di un'azione pilotata dalla meta-rappresentazione che implica una pianificazione del modo di cambiare lo stato mentale dell'altro (>Metacognizione, Teoria della mente). Il vantaggio di una definizione secondo l'intenzionalità reciproca sta nella sua intuitività (>Intenzionalità). Il suo inconveniente consiste nella difficoltà di stabilire un criterio d'intenzionalità valido inequivocabilmente per gli scambi non verbali, e come anche gli scambi del bambino con i suoi genitori (>Cognizione animale,               Cognizione infantile). Pertanto ciò che conosciamo è inquietante. In effetti, lo studio delle premesse  della comunicazione intenzionale per mezzo di paradigmi che provochino sperimentalmente un disfunzionamento del <<sistema adulto/bambino>>, ad esempio un viso impassibile dell'adulto, mostra al contrario l'aspetto attivo, predittivo pianificato delle emissioni del bambino piccolo fin dalle otto settimane di vita. In queste condizioni, sembra più adeguato far uso di diversi livelli di definizione della comunicazione. Potremmo distinguere, al primo livello, una comunicazione espressiva in cui sono attesi certi effetti senza che vi sia pianificazione mentale di essi. Il secondo livello dovrebbe concernere la comunicazione strumentale, in cui sono ricercati certi effetti precisi dell'emissione a partire da una pianificazione che si fonda su eventi tangibili: ad esempio, puntare il dito per ottenere qualcosa (proto-imperativo). Il terzo livello sarebbe quello della comunicazione pragmatica, in cui gli effetti dell'emissione sono ricercati e organizzati in base a una pianificazione di eventi mentali: ad esempio, puntare l'indice verso un oggetto non per averlo ma per provocare l'attenzione congiunta dell'altro (protodichiarativo) (>Attenzione); così facendo, il bambino  inferisce che sta per provocare uno stato d'interesse per l'obiettivo designato. Attualmente si è d'accordo nel considerare che questa capacità di iniziare l'attenzione congiunta e l'indice d'intenzionalità è più precoce nel saper guidare lo stato mentale del partner. Legati a questi problemi di definizione, si succedono e talora convivono diversi modelli della comunicazione. Il <<modello del mittente>>, messo in pratica dagli etologi per studiare la comunicazione non verbale, s'interessa in modo curioso, solo alla natura e alla frequenza delle emissioni senza prendere in considerazione i suoi effetti sul destinatario. Il <<modello del telegrafista>> prodotto dalla Teoria dell'informazione (>Informazione), descrive la comunicazione in termini di messaggio che circola tra un mittente e un destinatario, il che focalizza l'interesse sull'elaborazione del messaggio e sulla gestione della successione alternata delle sequenze di parola.  L'interesse di questo modello è di introdurre un criterio di coerenza semantica nella definizione della comunicazione (>Semantica); così, ancora alla fine del secondo anno di vita, questo criterio è soddisfatto solo per gesti come il donare e l'offrire. Più recente, il <<modello dell'orchestrante>> propone di aggiungere ai criteri del modello del telegrafista un'altra componente essemziale della comunicazione: la simultaneità. Viene valorizzato qui il parametro di sincronizzazione e la comunicazione è studiata come un sistema di co-costruzione del dialogo, che il suo contenuto sia o meno referenziale.

                                       Jaqueline Nadel

 

LINGUISTICA Nel linguaggio corrente vi sono molte espressioni idiomatiche che si riferiscono alla comunicazione. Abbiamo potuto raccorglierle sotto l'espressione generale di <<metafora del canale>>. In effetti, queste espressioni rappresentano la comunicazione come il fatto o l'attività consistente nel veicolare l'informazione da un mittente (locutore) a un ricevente (l'uditore) attraverso le parole, le frasi, i testi ecc., considerati come un contenitore per certe idee che ne costituirebbero il contenuto (>Informazione, Linguaggio. Elaborazione del-, Testo. Analisi del-). Questa definizione non manca di richiamare alla mente la definizione più corrente della comunicazione che, in particolare, troviamo in filosofia in John Locke, e secondo la quale la comunicazione consiste nella trasmissione dell'informazione. Claude Shannon e Warren Weaver hanno proposto, nello stesso ordine d'idee, lo schema di un modello della comunicazione attraverso un codice. Secondo questo modello, il messaggio che proviene da una fonte è codificato in un segnale, poi trasmesso per mezzo di un canale ad una destinazione in cui il segnale ricevuto viene decodificato. Questo schema, è stato ampiamente ripreso e citato, sembra applicarsi bene, per quanto se ne sa, alla comunicazione animale (>Cognizione animale). La comunicazione passa per canali molto diversi, dal canale sonoro (canti di uccelli, vocalizzazioni delle scimmie ecc.), fino al canale visivo (nel caso delle api), senza parlare del canale olfattivo (segnali con feromoni, nelle società degli insetti, in particolare le formiche). I diversi segnali che gli animali si inviano possono essere analizzati in vari modi, a seconda che si possa o meno considerarli come intenzionali; ma in generale sembrano avere come caratteristica il fatto di poter dar luogo a un'unica interpretazione (in altri termini, non sono ambigui).

Una particolarità della comunicazione umana è quella di passare per il linguaggio, che si distingue dai sistemi animali di comunicazione per diverse caratteristiche. Per un verso il linguaggio dipende da una struttura insieme restrittiva e ricchissima: la sintassi (mentre la maggior parte dei segnali animali non si combinano tra loro); per altro verso, il linguaggio umano è uno strumento di comunicazione estremamente versatile, in ragione sia della sua struttura che permette, a partire dalle stesse parole, di comunicare messaggi diversi, sia perchè le parole, le espressioni o le frasi sono spesso polisemiche, ambigue o vaghe e dipendono in larga misura dal contesto per la loro interpretazione (>Contesto e situazione, interpretazione). Non solo il linguaggio umano presenta queste specificità, ma sembra che la capacità linguistica sia caratteristica della specie umana almeno in due sensi. Siamo i soli a possederla e tutti i tentativi di insegnare ad altre specie (i grandi primati, in particolare) i rudimenti del linguaggio umano sono falliti; sembra che si tratti di una facoltà nello stesso senso in cui è una facoltà la percezione visiva (>Percezione), ovvero nella misura in cui la capacità linguistica può essere intaccata senza che le altre capacità mentali lo siano o, al contrario, può essere preservata mentre  le restanti capacità mentali sono seriamente danneggiate. La comunicazione pertanto non è riconducibile al linguaggio, in quanto possono esistere sistemi di comunicazione, in particolare quelli animali, diversi dal linguaggio (vedi anche i lavori sul bambino, sopra, Psicologia). Tuttavia gran parte della comunicazione umana, se non la massima parte, passa per il linguaggio e richiede perciò un'analisi diversa rispetto al modello del codice. E' utile ricordare qui la distinzione introdotta da Paul Grice tra significato naturale e significato non naturale (>Significato). Secondo Grice, questa distinzione deve essere confrontata con quella che distingue il segnalare o indicare, da un lato, e il voler dire dall'altro. Uno sfogo cutaneo di bolle segnala una malattia infantile, ma quando Pietro dice <<sono malato>> la sua frase non segnala la sua malattia, bensì segnala il fatto che egli vuol dire che è malato. In altri termini, il significato naturale, proprio del linguaggio, implica un'intenzione riflessiva, l'intenzione di trasmettere un'informazione, e l'intenzione di trasmettere quest'informazione attraverso il riconoscimento della prima intenzione. Sulla base della distinzione di Grice, si potrebbero così distinguere i sistemi di comunicazione animale dal linguaggio umano, indicando che i primi dipendono dal significato naturale, mentre il secondo dipende dal significato non naturale. Se il modello del codice sembra adeguato o relativamente adeguato a dar conto della comunicazione animale, esso fallisce nel dar conto della comunicazione umana e in particolare la comunicazione linguistica. In effetti, quest'ultima chiama in causa delle intenzioni e il riconoscimento di queste intenzioni, insomma ciò che si è potuto chiamare una <<teoria della mente>> (>Teoria della mente), cioè la capacità di rappresentarsi il pensiero, i sentimenti e le intenzioni dell'altro. In quest'ottica, Grice ha proposto una teoria della comunicazione che passa per un principio di cooperazione tra interlocutori (>Pragmatica). Questa teoria, in larga misura inferenziale, è stata in seguito ripresa ed emendata. Nella stessa prospettiva, ma con sviluppi teorici originali, dobbiamo menzionare la teoria della (>Pertinenza) che presenta il vantaggio di combinare gli aspetti codificatori e inferenziali della comunicazione linguistica.          

                                            Jacques Moeschler

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE L'intelligenza artificiale affronta la comunicazione sotto l'angolo visuale dell'interazione tra un utente umano e un sistema automatico Uomo-Macchina. L'intelligenza artificiale cerca di rendere questa interazione la più naturale ed efficace possibile. L'utilizzo di lingue naturali nell'intelligenza artificiale è un tema importante apparso sin dagli anni '60. L'essere umano possiede capacità di elaborazione della lingua naturale che non sono commensurabili con quelle di  una macchina (>Linguaggio. Elaborazione del-, Testo.  Elaborazione del-). Nondimeno alcune limitate capacità sono sufficienti per numerose applicazioni e comportano in certi casi, dei miglioramenti sensibili in rapporto ai mezzi tradizionali (come le interfaccia grafiche). In pratica, la comunicazione si basa su un universo d'applicazioni conosciute a priori e il problema della comprensione della  lingua viene a essere leggermente modificato: ciò che si cerca è una <<rappresentazione profonda>> degli enunciati compatibili con le conoscenze generali che la macchina possiede sull'universo in questione (>Dominio. Specificità di-, Rappresentazione). Un problema centrale e delicato resta, tuttavia quello dell'elaborazione delle ambiguità inerenti alla lingua naturale ma, nel caso della parola o della scrittura, introdotte anche dall'indeterminismo del processo di riconoscimento (>Riconoscimento di forme). Di fatto, è necessario concepire delle architetture informatiche, in particolare multi-agenti, adatte a gestire l'interazione dei diversi livelli di conoscenza che intervengono nella lingua: fonetico e fonologico (descrizione dei suoni elementari e della loro formazione in contesto >Contesto e situazione), morfologico e lessicale, sintattico, semantico e pragmatico (>Lessico, Morfologia, pragmatica, sintassi, semantica). Il tema della lingua naturale nell'intelligenza artificiale si applica in attività diverse e in parte complementari. 1) L'elaborazione della lingua sotto forma di serie di caratteri supposte prive di errori: comprensione e generazione di frasi, traduzione automatica o assistita, generazione di testi. Gli attuali prodotti sono di limitata capacità, ma lo sviluppo delle interfacce con delle banche di dati o centri d'informazione dovrebbe venir accelerandosi in un prossimo futuro. 2) L'elaborazione della parola (Orale) che concerne la sintesi vocale (far parlare una macchina), il riconoscimento della parola (parlare a una macchina) e la verifica dell'identità di un locutore: il riconoscimento della parola fa appello ai metodi di riconoscimento delle forme. Possiamo distinguere a) il riconoscimento di parole isolate (pronunciate separatamente in modo artificiale), utilizzando delle tecniche di modelli stocastici (in particolare <<modelli nascosti di Markov>>) e di reti neuromimetiche (>Connessionismo); b) il riconoscimento della parola continua, includendovi un'analisi fonetica per trovare i costituenti fondamentali e un'analisi sintattica fondata su un modello di linguaggio (modello statistico a-n grammi, che offre possibilità

condizionali di serie n parole, o modelli sintattici classici). Attualmente si trovano in commercio dei prodotti di queste due categorie di applicazioni di macchine da dettato (con vocabolari di diverse decine di migliaia di parole), di ordine vocale (in    

particolare per handicappati motori) e di telematica vocale. Le attuali ricerche concernono l'indipendenza nei riguardi del locutore e l'aumento della sicurezza del riconoscimento (individuazione di parole fuori dizionario, elaborazione della parola spontanea, e riconoscimento della parola in presenza di rumore). 3) Il riconoscimento di caratteri scritti, altro campo del riconoscimento di forme, che impiega i grandi modelli del dominio: modelli statistici (in particolare di nuovo, i <<modelli nascosti di Markov>>), reti neuromimetiche, modelli strutturali nei quali un carattere viene descritto come un'assemblaggio di forme elementari di tipo, tratto, curva ecc. 4) Il riconoscimento di testi a stampa multicarattere è un problema risolto abbastanza bene, per il quale esistono diversi prodotti in commercio, In compenso, il riconoscimento della scrittura corsiva manoscritta è un problema aperto di ricerca, di difficoltà analoga a quello del riconoscimento della parola continua. La comunicazione multimodale Uomo-Macchina assume oggi un'importanza crescente ; si situa nel contesto dell'interazione multimediale, sempre più frequente  con l'evoluzione tecnologica e con lo sviluppo dei documenti ipermediali e anche dei sistemi di realtà virtuale. Una tale interazione coinvolge diversi media: la tastiera, la voce, la designazione (con il mouse, lo schermo tattile, il guanto speciale). Questi media possono completarsi nel quadro di una comunicazione multimodale che presuppone una rappresentazione comune dei messaggi scambiati. Una forma elaborata di comunicazione presuppone infatti l'istituzione di un dialogo tra l'essere umano e la macchina, in particolare nel momento dell'utilizzazione di una lingua naturale, scritta o parlata. Le ricerche attuali concernono l'analisi semantica e pragmatica del dialogo, l'utilizzo della cronistoria del dialogo, la definizione di un modello dell'attore del dialogo come pure i suoi aspetti ergonomici.

                                            Jean-Paul Haton (Ediz. Puf) Presse universitaires de France. Traduzione dal francese a cura di  ik8jzk Ruggero Billeri Napoli.

 

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale      

 Da ik8jzk Ruggero Napoli.

 

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 24.

Da: Ruggero BILLERI

 

Comunicare con il sistema Echolink in mobile

 

I nuovi minicomputer palmari PDA (touch screen)

muniti di telefono cellulare con sistema GPRS UMTS danno questa possibilità. Il programma informatico Echolink prevede di poter scaricare anche una versione per il sistema operativo, usato dai PDA Windous mobile. Il nuovo sistema GPRS UMTS sta allargando la sua copertura sul territorio Nazionale e sugli stati esteri, dando la possibilità di poter navigare su internet in modo veloce, a differenza di quanto accadeva con il sistema GPRS a 56 Kbyte. Con il sistema GPRS UMTS

i pacchetti di questo sistema di comunicazione transitano in modo più spedito, permettendo una comunicazione audio esente da interruzioni. Per i programmi informatici che prevedono l'uso della WEB CAM, il sistema GPRS UMTS fa si che i corrispondenti possano anche vedersi.Un Radioamatore di mia conoscenza IK8PMB il Caro Mario utilizza questo sistema di comunicazione dal  mezzo mobile con il suo PDA ovunque si trovi,

dalla Spagna, dalla Columbia e dal territorio nazionale, questo per connettersi al suo ripetitore Echolink ubicato a Camposauro BN sulla frequenza di 145,787,5 MHz in FM e con tono sub audio encoder-decoder a 71,9 Hz.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale da ik8jzk

Ruggero Billeri Napoli.

 

 

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 25.

SILENT KEY

ALESSIO ORTONA I1BYH

 

Una grave malattia ha sottratto all’affetto dei suoi cari Alessio Ortona I1BYH, ex-presidente ed ora Consigliere Nazionale dellARI.

Esprimiamo anche a nome dei nostri lettori e dei Radioamatori tutti le più sentite condoglianze alla moglie e alla famiglia.

 

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  26.

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 Da: Radio Active [iradiom@hotmail.com]

 

Vendo per cessata attività  OM il seguente materiale: - RTX KENWOOD TS-530 S con microfono da palmo e manuale d'istruzioni in splendido stato;- filtro stretto CW Kenwood YK-88C;- filtro stretto SSB Kenwood YK-88SN;- coppia di valvole finali RCA 6146B e una prefinale Dumont 12BY7A nuove mai utilizzate e mai tolte dal loro scatolo;- Microfono parla/ascolta per portatili Kenwood mod. SMC-33;- Keyer elettronico di costruzione USA della HAM KEYER;- Accordatore HF Ten Tec 229 2 KW con roller continuo in argento, splendido;- Balun in corrente RadioWorks mod. NEW REMOTE BALUN;- Balun 1:1 per alte potenze autocostruito;- Carico fittizio per Alte frequenze;- RosWattmetro DAIWA CN-103 140-525 MHz (NUOVO);- Cuffia Yaesu YH-77STA imballata;- Stampante al laser monocromatica Samsung ML-1610 imballata e completa di manuale, cd di installazione e toner al 30%;- Scanner Scanny Network completo di alimentatore e cd di installazione;- Commutatore PC per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;- Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002 20 Euro;- 3 valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo 150 Euro cad.;- 8 valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai aperte 150 Euro cad.;- 2 valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e mai aperte 100 Euro cad..- Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori lineari 70 Euro.- Trasformatore HV per amplificatori lineari con uscite a 1200/1300/1400 Volts 1,3 Ampere;- Condensatore variabile sottovuoto Jennings 1000 pF 1 KV NUOVO;- Relè sottovuoto Jennings;- Commutatore rotativo per alte potenze (ideale per commutare le bande in un ampli HF);- nr 1 fondo scala 15 V. (normale) grande 5 euro- nr 1 fondo scala 3 A. (normale) grande 5 euro- nr 1 fondo scala 5 A. (normale) grande 5 euro- nr 1 fondo scala 15 V. (normale) piccolo 5 euro- nr 1 fondo scala 10 A. (normale) piccolo 5 euro- nr 1 fondo scala con banda rossa e scritta overload (bachelite) nuovo ed inscatolato 20 euro- nr 1 fondo scala 100 microA. (bachelite) piccolo 10 euro- nr 2 fondo scala 20 KV (bachelite) grande 10 euro- nr 2 fondo scala oltre 150 valore numerico con al centro una banda rossa (bahelite) grande 10 euro- nr 2 fondo scala 50 valore numerico con al centro una banda rossa (bahelite) grande 10 euro- Diverso altro materiale tra relè di potenza, ventole a chiocciola, etc etc Per info e prezzi contatti a iradiom@hotmail.com  oppure al 349/6757630, grazie e 73 de enzo ik7wpg

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Da: pino [ik1xhz@libero.it]

 

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-- 4CX-3000 nuova Eimac, 4CX-1500 usata  Eimac + suo zoccolo,  5CX-1500 usata Eimac.

-- 2 tokai pw 5024, uno solo con micro originale.

-- 3 elettrolitici 4700 micro 350 volt

-- 5 elettrolitici 1000 micro 450 volt

-- trasformatore 110volt - 700+700 100va

-- trasformatore 230volt - 12-0-12volt - 2x16amper/0-24volt-32amp.

-- trasformatore 0-220-380volt -0-19 volt 300va (15amper)

-- trasformatore 0-220-380volt -12-0-12volt - 300va (13amper)

-- trasformatore 0-230-400volt - 12-0-12volt -0-24volt  500va (20amper)

-- trasformatore 0-230-380volt - 16-0-16volt   600VA  (19amp.)

-- trasformatore 0-230-380-415volt - 220volt-500VA- 24volt-250VA

-- 2 trasformatori toroidali 0-110-120-220-240volt - 25volt  6.2amp.  160VA

-- trasformatore toroidale 0-110-120-220-240volt - 25volt 4amp. -22volt 7amp.   310VA

 

            Grazie  0771-614466     340-7675159

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

 

- ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.

[500 euro]

 

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[100 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[80 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 300 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 40 euro]

 

- radio casalinga Siemens Klangmeister RG405 in U-FM, L-LW, M-MW e K-SW.

[40 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[80 euro]

 

- strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[80 euro]

 

- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.

[30 euro]

 

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

[10 euro]

 

- base antenna MP-48, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.

[60 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[15 euro]

 

- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.

[10 euro]

 

- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.

[20 euro]

 

- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.

[20 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

- specchietto retrovisore laterale destro (lato passeggero) adatto per furgone FIAT Ducato prima serie, Talento, 242 E, 238 ultime versioni, 900, ecc.

[15 euro]

 

- specchietti retrovisori laterali del furgone FIAT 242 primo modello (quelli fissati nella parte superiore della portiera).

[15 euro cadauno]

 

- coppia fanalini anteriori freccia-luce di posizione per FIAT 132 e simili, nuovi (mai usati), completi, copertura in plastica di colore bianco (no arancione-bianco), ecc.

[tutto 60 euro]

 

- coppia coperture esterne per fanalini anteriori freccia-luce di posizione per furgone Fiat 242, nuove (mai usate), colore arancione-bianco.

[tutto 40 euro]

 

- appartamento in multiproprietà a Santa Eulalia de Rio-Ibiza (Spagna), residence 4 stelle, una camera, salotto, angolo cottura, bagno, 4 posti letto, periodo trentaquattresima settimana (l'ultima di agosto), ecc.

[13000 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- BC 605 e BC 606.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- mounting FT237.

 

- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

Gli articoli entro contenuti, oltre a non avere periodicità giornaliera e/o settimanale, sono aggiornati secondo disponibilità e senza alcuna frequenza preimpostata

Luogo di redazione Roma, ma non meglio definibile essendo un prodotto telematico limitato a INTERNET;

Data di realizzazione e distribuzione variabile e non a scadenza fissa;

Nome di chi cura direttamente la composizione e la spedizione: Paolo Mattioli I0PMW

 

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