“La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa, ed essa non può essere limitata senza che vada perduta”. (Thomas Jefferson, terzo Presidente USA).

“Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare” (Mahatma Gandhi, la Grande Anima, India).

 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. (Art. 21. della Costituzione della Repubblica italiana).

Radiogiornale

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Numero 206 - Anno VII – 20 novembre 2008

Per comunicazioni: radiogiornale@fastwebnet.it

 

Partito il conto alla rovescia per l'Anno del Clima: un 2009 cruciale che, per il WWF, si deve concludere con un accordo globale in occasione della Conferenza Internazionale sui cambiamenti climatici che si terrà a Copenhagen a dicembre dal prossimo anno. Sopra il  calendario del clima 2009: i 12 mesi che possono cambiare il mondo.

 

 

Sommario:

1.      Un parere “pro-veritate;

2.      Condivisione;

3.      No al balzello sulle sezioni;

4.      I blog che parlano dell’ARI;

5.      ARI: un golpe in piena regola;

6.      Alto riconoscimento a IK0YYY Luca Ferrara;

7.      Petizione per assegnazione definitiva 70 MHz;

8.      Lampadine a led 9W al posto di 70W;

9.      Convegno D-STAR  - 39° Elettroexpo Verona;

10. Mostre e fiere;

11. Le conferme di I3MKH;

12. La Mini E si fa “ricaricabile”;

13. QSL dalla Tasmania VK7AC;

14. Dal Libano IV3YIM;

15. Giornata “Osservatorio geofisico in Antartide e tecniche di radiocomunicazione digitale”;

16. 1° Centenario Alessandro Cruto inventore della lampadina ad incandescenza;

17. Attenti a Facebook fra troyan e phishing;

18. Trasmettitore telegrafico tipo ondina;

19. Le migliori bufale scientifiche;

20. Mercatino radioamatoriale;

21. Informazioni.

 

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1.

A proposito dei quattro mandati di I2MQP Mario Ambrosi

Vice Segretario Nazionale; Award Manager; I.A.R.U. Liason Officer; Direttore Radiorivista; Direttore Supplemento telematico.

Un parere “pro-veritate

che conferma che i candidati eletti per tre mandati consecutivi nei referendum successivi al 1999 non possono essere rieletti per un quarto mandato consecutivo, qualunque sia la durata del mandato esercitato per tre volte. L’articolo 27 parla infatti di “mandato consecutivo” e non di “nove anni consecutivi”, sia chiaro per tutti! Secondo quanto stabilisce l’Art. 21 del Codice Civile - Capo II – Delle Associazioni e delle Fondazioni, il Referendum che modificò lo Statuto è perfettamente valido e doveva essere applicato nelle ultime votazioni dell’ARI, cosa inspiegabilmente non avvenuta!

 

Di Mimmo Martinucci I7WWW  - Dottore in Scienze Giuridiche

 

 

Caro Paolo,

non sono completamente sparito nel nulla....

Sono in Puglia, la mia terra d'origine come I7WWW, anche se ad attività ridotta come radioamatore...

Ti mando un Parere pro-veritate che mi è stato chiesto da alcuni OM e fanne l'uso che vuoi.

Voglio dichiarare che non voglio male a nessuno degli eletti.... illegalmente, ma amo la verità e la legalità.

Solo per inciso, io ero il delegato regionale del Trentino Alto Adige che propose la modifica statutaria che impediva la rielezione oltre il terzo mandato.

 

Un saluto agli OM d'Italia.

Mimmo Martinucci I7WWW

 

Parere legale pro-veritate

 

1 - Modifica dello Statuto dell’Associazione Radioamatori Italiani. A.R.I. mediante referendum e data di entrata in vigore.

2 – Applicazione della norma e sua interpretazione.

3 – Cooptazione e sua interpretazione come mandato.

 

Nello Statuto dell’ARI è chiaramente specificato che le modifiche statutarie sono possibili solo per referendum tra tutti i soci aventi diritto:

 

Art. 32

Le votazioni avvengono in assemblea o per referendum.

Art. 33

a) Le votazioni per la nomina degli otto membri del Consiglio Direttivo di cui all'art. 24 e per la nomina dei Sindaci, sia effettivi che supplenti di cui all'art. 28, per la revisione o modifica del presente Statuto, per lo scioglimento dell'Associazione, per la disposizione del capitale, nonché per la adozione di qualsiasi altro provvedimento di vitale importanza per l'Associazione debbono avvenire per referendum personale, segreto e diretto tra tutti i Soci Effettivi, in regola con il pagamento delle quote ed aventi il godimento di tutti i diritti sociali.

b) Tutte le altre delibere non contemplate nel precedente paragrafo possono essere prese dall'Assemblea Generale, formata dalle Delegazioni Regionali di cui all'art. 18.

 

Appare chiaro che, essendo inviate le schede a TUTTI i soci aventi diritto, significa che è presente la totalità dei soci alla modifica.

Nello Statuto dell’ARI non è prevista alcuna norma che preveda un numero minimo di voti favorevoli perché la modifica sia valida.

Volendo adeguarsi a quanto previsto dalle disposizioni vigenti e cioè:

Art. 21 del Codice Civile - Capo II – Delle Associazioni e delle Fondazioni che recita testualmente:

«Per modificare l’atto costitutivo e lo statuto, se in essi non è altrimenti disposto, occorrono la presenza di almeno tre quarti degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti».

Nella disposizione si parla di presenza dei tre quarti del corpo sociale, ripeto PRESENZA.

Il significato che il legislatore dà alla PRESENZA è quello di permettere, almeno ai tre quarti, di poter esprimersi liberamente sulla modifica statutaria.

Nel caso dello Statuto dell’ARI, la possibilità di esprimere il proprio voto con la scheda è data ai … quattro quarti del corpo sociale. Quindi alla TOTALITA’.

Quanto al risultato del referendum per l’elezione dei componenti del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale, nulla dice l’art. 21 del Codice Civile - Capo II – Delle Associazioni e delle Fondazioni.

Pertanto il risultato del Referendum per questi Organi associativi è valido qualunque sia il numero delle schede pervenute di ritorno e qualunque sia la percentuale dei voti, rispetto al Corpo sociale, per essere eletti alle cariche stesse.

Lo stesso articolo prescrive, solo per le modifiche statutarie, che si raggiunga un numero di voti favorevoli che rappresentino la maggioranza dei “presenti”, ossia, nel nostro caso, dell’intero Corpo sociale.

Nulla dice se, dall’intero numero degli aventi diritto, vadano esclusi gli astenuti, ma va sottolineato che tale apparente omissione viene chiarita dalla disposizione che, per  rendere valida la modifica, essa debba essere approvata con “il voto favorevole della maggioranza dei presenti».”

Questo sta a significare che, se i voti favorevoli alla modifica non raggiungono il 50% + 1 dell’intero Corpo sociale, il referendum per la modifica dello Statuto non è valido e che… la modifica dello statuto è respinta.

 

Esaminiamo il referendum del 1999 per la modifica statutaria dell’art. 27 nella nuova formulazione:

 

“I componenti del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e possono essere rieletti per non più di tre mandati consecutivi.

 

Il referendum diede il seguente risultato:

Soci aventi diritto al voto ai quali era stata inviata regolare scheda di votazione: 15.634

Soci che hanno espresso voti favorevole: 8.995

Percentuale sul totale del Corpo sociale: 57,73%.

Pertanto, la modifica diventò operativa già dal momento del raggiungimento del 50% + 1, dalla dichiarazione dei risultati da parte del Collegio Sindacale.

La comunicazione alla Prefettura e la sua registrazione non sono determinanti per la data di entrata in vigore della norma.

Infatti la Prefettura, esaminata la legittimità della forma e della sostanza della nuova norma, ne prende atto e la registra.

L’entrata in vigore della norma, per essere ancora più chiari e incisivi, non è “ex nunc”, cioè dalla data di registrazione della Prefettura, ma “ex ante”, dalla data cioè della comunicazione dei risultati del referendum da parte del Collegio Sindacale o, al limite, dalla data di pubblicazione del risultato sull’Organo Ufficiale Radio Rivista, in osservanza della disposizione contenuta nell’art. 58

 

L'Organo Ufficiale deve pubblicare nel più breve termine e con precedenza su ogni altra pubblicazione - oltre alle delibere assembleari e per referendum - i comunicati del Consiglio Direttivo e quelli del Collegio Sindacale.

Avranno valore di atti ufficiali dell'Associazione soltanto i comunicati contenuti nell'Organo Ufficiale.

 

Tutti i referendum per il rinnovo del Consiglio Direttivo dopo quello del 1999 debbono sottostare alla norma statutaria del primo comma dell’art.27, qualunque sia la durata del mandato.

L’articolo 27 parla infatti di “mandato consecutivo” e non di “nove anni consecutivi”, sia chiaro per tutti.

Lo spirito della norma serviva ad impedire che una stessa persona potesse essere amministratore dell’Associazione per periodi talmente lunghi da non permettere un ricambio generazionale necessario.

Questo presuppone, per logica conseguenza, che, al raggiungimento dei tre mandati concorra anche l’eventuale cooptazione, perché di mandato pur si tratta, essendo ogni candidato un eletto potenziale, perché lo stesso articolo 27, al comma 2 così recita:

 

In caso di vacanza fino ad un massimo di due Consiglieri, il Consiglio Direttivo può sostituirli ricorrendo all'istituto della cooptazione, che dovrà essere esercitata nell'ambito dei candidati non eletti alle ultime elezioni, oppure indicendo apposite elezioni per colmare i vuoti.

 

Questo impone al CD la scelta, non una mera nomina, tra i candidati non eletti nel referendum precedente, ed esclude che il CD, in caso di vacanza di un massimo di due consiglieri, possa “nominare” consigliere un non candidato (come è successo…) o anche un non socio (possibilità non esclusa del tutto dallo statuto).

 

Parere

- I candidati eletti per tre mandati consecutivi nei referendum successivi al 1999 non possono essere rieletti per un quarto mandato consecutivo, qualunque sia la durata del mandato esercitato per tre volte consecutive;

- I candidati eletti due volte consecutive e poi cooptati incorrono nella stessa limitazione, come coloro che sono stati cooptati tra due mandati, oppure cooptati e successivamente eletti per due mandati esecutivi.

Ogni altra interpretazione è priva di fondamento giuridico e violerebbe la forma e la sostanza della norma che impedisce di diventare amministratore dell’Associazione per più di tre mandati consecutivi.

 

In fede

Mimmo Martinucci

Dottore in Scienze Giuridiche

 

NDR Nota esplicativa della redazione

 

Pro veritate, alla lettera per la verità è una locuzione latina spesso usata anche nei testi italiani nell'espressione di parere pro veritate.

Nell'attività legale, a fianco e spesso in modo prevalente rispetto all'attività del contenzioso giudiziale o extragiudiziale, vi è spesso una attività consulenziale in favore dei clienti che si estrinseca a volte nella redazione di pareri. Quando i pareri stessi sono redatti in forma particolarmente solenne, prendono il nome di parere pro veritate in quanto redatti non nell'interesse del cliente, ma nell'interesse equidistante della verità.

 

Ciascuna delle parti coinvolte in una controversia può richiedere  un parere pro veritate, vale a dire un motivato parere con cui viene esposta la soluzione giuridica delle questioni prospettate.

Il giurista, esperto della materia ed imparziale, in sostanza dice quale delle parti ha ragione, secondo il diritto e nell'interesse della verità.

Il parere pro veritate è particolarmente adatto a risolvere, in tempi rapidi e con costi ridotti, quelle questioni squisitamente giuridiche che non richiedono attività istruttoria e lascia intravedere quale potrebbe essere la decisione di un giudice in ordine alla controversia.

 

Voce scandalosa !

 

La Redazione informa che tra i Radioamatori sta serpeggiando con insistenza una voce che non esitiamo a definire scandalosa, questa voce, se dovesse divenire norma statutaria  sarebbe di una gravità eccezionale: secondo questa “proposta”, qualcuno progetterebbe di far approvare una deliberazione per annullare l’Art. 27 dello Satuto ARI, in modo di evitare il limite dei tre mandati consecutivi ed aver assicurata la possibilità di ripristinare la vecchia situazione dei dirigenti a vita, di buona memoria, che si rinnovano solo quando lo decide il Buon Dio.

Ci auguriamo che si tratti solo di una voce, messa in giro in modo provocatorio, o per saggiare il terreno, in caso contrario, se rispondesse a verità, la cosa avrebbe un impatto molto brutto sui Radioamatori, iscritti e non iscritti all’ARI!

 

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2.

Condivisione

 Di Carlo Luigi Ciapetti I5CLC

 

Ciao Paolo, ho appena terminato di leggere l'editoriale del Radiogiornale 205 e condivido perfettamente la tua analisi: l'ARI, cosi' diretta, seguitera' ad essere quella "terra di pochi" che seguita ad essere da ormai trenta anni, Radio Rivista seguitera' ad essere il palcoscenico degli illusionisti che saranno autorizzati ad esibirsi, i Soci seguiteranno ad essere quel "parco buoi" a suo tempo definito dal compianto Sergio Pesce I1ZCT.

"Nihil sub sole novi" dicevano i Romani, i cui auruspici avevano sicuramente letto il futuro e visto le cose dell'ARI... Meno male che restera' il Radiogiornale a rappresentare il punto d'unione indipendente di tutti gli OM, cosi' come lo e' stato in questi ultimi 7 anni. Non demordere, mi raccomando !

Un saluto affettuoso e cordiale

 

Carlo Luigi Ciapetti I5CLC

 

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3.

No al balzello sulle sezioni

DI Alberto BARBERA IK1YLO 

 

Ciao Paolo

mi sembra opportuno chiarire il discorso relativo alla decisione del nuovo CDN di rimettere "il balzello " della quota di sezione ,visto che ero stato io a chiedere di mettere in votazione nel corso del nostro ultimo CDN a ROMA la sua eliminazione.

Per prima cosa Ti confermo ,a differenza di affermazioni fatte in questi giorni ,che questa proposta si riferiva all'anno 2008 e non come erroneamente citato al  2009!

Il motivo della mia richiesta era duplice:

 

    * dare chiarezza alle sezioni di cui, una parte avevano pagato la

      quota in questione richiesta da Mauro Pregliasco con una sua

      comunicazione alle sezioni ribaltando in pratica quanto deciso

      dal CDN a suo tempo durante la "sua prima riunione", mentre

      parecchie altre si erano rifiutate di farlo proprio appellandosi

      alla precedente delibera del CDN

 

    * eliminare comunque ogni "balzello"  che venga ad aggravare le

      scarse finanze sezionali, inclusi quelli relativi a costi aggiuntivi

      per gestione QSL per attività svolte con nominativo di  sezione o

      comunque sezionali

 

Ovviamente per le sezioni che avessero pagato la quota si era previsto un credito da restituire in occasione dei ristorni annuali.

Si era voluto così anche premiare le attività di sezione altrimenti penalizzate non si capisce perchè!!

Questa mia proposta  è stata approvata con 4 voti a favore ed uno astenuto.

Che poi adesso abbiano deciso di rimettere "il balzello" è significativo di scarsa sensibilità sulla vita della maggior parte delle sezioni  ed anche di come intenderanno agire nel futuro con le quote sociali .

Forse pochi ricordano che  il CDN con Luigi Belvederi Presidente aveva voluto, invertire la tendenza ormai inveterata del Gruppo Ortona ad aumentare le quote ,e per i suoi tre anni di mandato le aveva volute mantenere inalterate.

 

Mi sembrava doveroso chiarire questo aspetto.

 

Con i migliori saluti

Alberto IK1YLO

 

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4.

Da ik0zcw Alberto Devitofrancesco

 

TIENITI AGGIORNATO SUGLI ULTIMI AVVENIMENTI

I Blog che parlano dell’A.R.I.

http://liberaari.blogspot.com
http://arilibera.blogspot.com
http://aridomani.blogspot.com
http://futurari.blogspot.com

 Forum OM LIBERI pensatori http://www.iz3dba.com/forum/portal.php

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5.

ARI: un golpe in piena regola

   DI Maurizio Grillini IZ4BBD

 

 

Caro Direttore,

nonostante mi sia deciso tardi all'iscrizione, seguo il radiogiornale da anni. E nonostante il nominativo "IZ" sono radioamatore dal gennaio 1980 e iscritto all'ARI dal 1990.

 

Prendo l'iniziativa di scriverti perche' non voglio assistere inerme alla morte di una Associazione sopravvissuta al fascismo, a una Guerra Mondiale e alla guerra fredda per poi soccombere nel nepotismo e nel cospirazionismo. Dietro calunnie e illazioni stanno sfasciando il lavoro di generazioni di appassionati, urlando davanti alla pagliuzza senza vedere (o fingono di non vedere?) la trave nel proprio occhio.

 

Stanno distruggendo l'ARI, e come nel piu' classico dei golpe hanno fatto man bassa del Centro Comunicazioni: RadioRivista, il Supplemento Telematico di RadioRivista e il sito www.ari.it  frutto della collaborazione dei Soci. Per quest'ultimo, le motivazioni sono state espresse chiaramente nel punto 7 del verbale CDN del 24 ottobre 2008 "...e' recentemente successo che questi strumenti siano stati utilizzati da taluni impropriamente, ovvero quale veicolo per attacchi personali, a volte anche pesanti, nonche' critiche sulla conduzione della nostra Associazione, basate piu' su supposizioni che su una reale conoscenza dei fatti..."

 

...e quindi si deve cancellare tutto, e per essere certi di non tralasciare il benche' minimo dettaglio, meglio eliminare tre anni di lavoro dei soci volontari.

Questa operazione e' stata affidata a una persona totalmente incompetente di web, una regalia per ricambiare la realizzazione del

proprio sito da parte di una persona che non si e' minimamente preoccupata di verificare le capacita' del novello web manager: gli

sarebbe stato sufficiente visitare la pagina su qrz.com per accorgersi, lui terzo "cliente" che il link del primo sito e' sbagliato, per non parlare della accessibilita' di certe pagine. Per accessibilita' intendo naturalmente questa:

 http://it.wikipedia.org/wiki/Accessibilit%C3%A0_(informatica)

Con la scusa della gratuita' sulla home del sito ora campeggia il link al sito del web manager, dove sono pubblicizzati i prodotti: "grafico on line", "web sites", "QSLs printing" (ma dove peraltro manca la Partita IVA obbligatoria).

 

Con il pretesto del "biblietto da visita" i signori del "colpo di spugna" stanno sputtanando l'Associazione, mettendola in ridicolo davanti a tutte le altre, ai Soci e ai non Soci. Siamo gia' lo zimbello del web.

 

Il page rank di Google da 5 e' sceso a zero, trascinando con i link errati tutti i siti radioamatoriali:

http://it.wikipedia.org/wiki/PageRank

 

Per favore, fai qualcosa: fermali!!!!

 

73 de

Maurizio Grillini IZ4BBD

 

www.radio-caterina.org

www.iz4bbd.net

--

Maurizio Grillini

www.grillini.com

Linux Registered User #281539 

 

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6.

Alto riconoscimento a IK0YYY Luca Ferrara

       

 

Il dott. Luca Ferrara IK0YYY, per  la sua considerevole esperienza tecnica e radiantistica, anche relativa al settore della legislazione, sempre riguardante il campo delle leggi che ci riguardano, è stato nominato Consulente della Direzione Centrale Generale del Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni in merito alle problematiche riguardanti i Radioamatori.

Luca Ferrara contribuì in passato, nella veste di esperto presso il Ministero delle Comunicazioni, alla stesura e al varo della Legge sui Radioamatori cui diede un notevole contributo, fu Presidente del CISAR, carica dalla quale si dimise per realizzare un giusto ricambio, (fatto raro nella storia) e uno degli artefici del Trasponder nazionale.

Mentre salutiamo positivamente la decisione del Ministero di utilizzare come esperto per una rivisitazione delle Leggi che ci riguardano, un Radioamatore serio e preparato, che contributi molto alla stesura dell’attuale legislazione, ci congratuliamo con Luca Ferrara per l’alto e meritato riconoscimento ricevuto, perché saprà al disopra delle parti, portare un proficuo contributo alla soluzione dei nostri problemi e potrà essere il nostro punto di riferimento presso il Ministero, a Luca dichiariamo fin d’ora la nostra collaborazione ogni qualvolta ci verrà richiesta.

 

La lettera inviata da Luca Ferrara IK0YYY a tutte le Associazioni

 

dott. Luca Ferrara

 

Alle Associazioni di Radioamatori

Loro Sedi

 

 

            Roma, 3 Novembre 2008

 

            il Direttore Generale del ministero delle comunicazioni, dott. Giovanni Bruno mi ha recentemente chiesto di collaborare con la sua Direzione circa una possibile rivisitazione delle norme che regolano l’attività dei radioamatori in Italia.

      In data 24 Ottobre ha dunque disposto la mia nomina come Consulente della Direzione Generale, in merito alle problematiche dei radioamatori.

      Nell’accettare questa nomina, come primo passo interlocutorio e programmatico, ritengo utile esaminare il periodo intercorso dalla emanazione del regolamento fino ad oggi, per poter rilevare eventuali miglioramenti o aggiornamenti.

      In questa ottica, credo utile conoscere l’opinione delle associazioni maggiormente rappresentative, già firmatarie del regolamento emanato nel 2003 e di tutte quelle realtà che gravitano nel campo radioamatoriale in Italia.

 

            Alla luce di ciò, gradirei ricevere le Vs. opinioni e le eventuali proposte di miglioramento;   la mia intenzione è quella di per poter stilare un calendario preciso attraverso il quale affrontare sistematicamente le soluzioni richieste, con la convocazione di riunioni collegiali, con precisi ordini del giorno.

 

            Vi prego dunque di inviarmi le Vostre note, entro e non oltre il mese di Dicembre, utilizzando questo indirizzo:

 

Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni

Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica e di Radiodiffusione

dott. Luca Ferrara

Segreteria del Direttore Generale

viale America 201, 00144 ROMA

 

            Come detto al Direttore Generale al momento dell’accettazione della nomina, siate certi che condurrò questo incarico nel modo migliore e al di sopra di qualsiasi parte, per il raggiungimento del bene comune.

 

            Cordiali saluti

             Luca Ferrara

 

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7.

Da: it9dln [it9dln@libero.it]

 

Ti invio una "petizione pro 4m" per la raccolta di firme da mandare al ministero per il rilascio definitivo dei 4m.

Falla girare e magari,se sei socio ARI o CISAR portala in sezione e falla firmare da quanti piu' amici possibile.

73

 

 Santo Buttafuoco Butera IT9DLN

 

Iniziativa autonoma e spontanea di un gruppo di Radioamatori

Petizione per assegnazione definitiva 70 MHz

 

DA:      COMITATO SPONTANEO PRO ASSEGNAZIONE BANDA 4m

 

A:         TUTTI I RADIOAMATORI E A TUTTE LE ASSOCIAZIONI RADIOAMATORIALI ITALIANE

 

 

OGGETTO: RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE  - SU BASE DEFINITIVA - DELLA BANDA DEI 4 METRI (70 Mhz).

 

Cari colleghi,

come saprete, da qualche anno, il Ministero delle Comunicazioni (ora Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento delle Comunicazioni),  ha concesso ai radioamatori, grazie anche al lodevole interessamento di alcuni di noi come I0JX Antonio Vernucci, IK0YYY Luca Ferrara e I0KPT Prof. Piero Tognolatti (ordinario del Raggruppamento Campi Elettromagnetici e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettronica e dell'Informazione dell'Università dell'Aquila), l’utilizzo, in via sperimentale, della banda dei 4 metri per periodi “predeterminati” e, per ora, mai consecutivi.

 

In merito alle frequenze su cui operare il Ministero ha stabilito i seguenti parametri (tutt'ora validi in quanto il permesso temporaneo scadrà il 31/12 c.a.):

 

Modi: tutti,operativi fino al massimo della larghezza di banda autorizzata di 25 Khz (quindi SSB, CW, AM, FM, RTTY, modi digitali, ecc.)

 

Frequenze:

70,100 MHz + –12,5 dal centro frequenza;

70,200 MHz + –12,5 dal centro frequenza;

70,300 MHz + – 12,5 dal centro frequenza.

 

Potenza RF: 25W EIRP

 

Area operativa: l’intero territorio nazionale, ad eccezione di una fascia larga 30 km dai confini di Austria, Francia e Svizzera.

 

Antenne: omnidirezionali e direttive.

 

Nel corso degli ultimi 2 anni il numero degli “sperimentatori” è salito in maniera considerevole, permettendo così una reale analisi delle caratteristiche della banda.

 

La costante presenza, poi, di oltre 30 stazioni italiane, dislocate su tutto il territorio nazionale, ha permesso di dar seguito ad una sperimentazione complessiva che ha interessato la maggior parte dei modi di emissione e dei fenomeni propagativi.

 

In particolare sono stati privilegiati i modi operativi della fonia in banda laterale ed in modulazione di frequenza, telegrafia e modi digitali in FSK441, JT6m, JT65b/a.

Si sono potuti sperimentare i fenomeni di diffusione delle onde radio legati alla propagazione: Troposferica, Sea duct, E sporadico, Meteor Scatter, mentre per eventuali fenomeni legati alla presenza di riflessioni sullo strato F2 e la TEP sarà necessario sperare ed aspettare il picco del 24esimo ciclo  solare appena iniziato.

 

L'attuale “stato dell'arte” ha concesso, comunque, di poter effettuare collegamenti con quasi tutti paesi i paesi DXCC attivi sulla frequenza  purché “a portata di propagazione” donando numerosi “new one” e con notevole soddisfazione e divertimento da parte di tutti

 

In sintesi, la banda dei 4 metri, si può definire come una banda dalla caratteristiche propagative uniche. Pur ponendosi a metà strada tra la banda dei 2 metri e quella dei 6 metri (anche se molto più vicina a quest'ultima, almeno come frequenza), essa non presenta, in modo marcato, grosse analogie propagative con la banda dei 50 Mhz o quella dei – più distanti – 144 Mhz. Difatti benché essa disti “solo” 20 Mhz dai 6 metri il verificarsi di fenomeni propagativi come l'Es, il tropo etc. mostra condizioni, modi e tempi differenti dalle altre bande (come d’altronde accade anche tra i 21 Mhz ed i 28 Mhz oppure tra i 144 Mhz ed i 220 Mhz).

 

Fatta questa doverosa premessa è bene riportare le parole di I0JX (tratte dal suo sito http://www.space.it/70mhz ) per spiegare il “perché” di questa “iniziativa”:

 

“Dopo aver contribuito, come singoli radioamatori, ad ottenere l’autorizzazione dei 70 MHz per due anni consecutivi, riteniamo che il più ambizioso obiettivo di rendere la banda fruibile da parte di tutti i radioamatori italiani su base stabile e permanente debba ora essere perseguito dalle Associazioni radioamatoriali che auspichiamo diventare più attive in fase di richiesta della banda e di rappresentanza presso il Ministero delle Comunicazioni. Ricordiamo come in Italia le assegnazioni di banda destinate al servizio di radioamatore non siano paritetiche a quelle degli altri paesi europei, nonostante l’Italia abbia firmato un accordo che stabilisce come dette assegnazioni debbano avvenire in modo uniforme e coerente per tutti i paesi europei.

 

Le succitate motivazioni hanno spinto un gruppo di radioamatori, già attivi sulla banda dei 4 metri, a farsi promotori di un “COMITATO SPONTANEO PRO ASSEGNAZIONE BANDA 4 METRI” ed a rivolgere un appello a TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI RADIOAMATORI ed a TUTTI  I RADIOAMATORI SINGOLARMENTE INTERESSATI, al fine di raccogliere il maggior numero di FIRME da consegnare, entro il termine stabilito del 15/01/2009, al Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento delle Comunicazioni ed al Ministero della Difesa, insieme ad una richiesta al rilascio, su base definitiva, del permesso ad operare sulla banda dei 70mhz.

 

Vi preghiamo quindi, vista la serietà e la criticità della richiesta, di dar quanto più possibile “impulso e slancio” a questa iniziativa perché comunque, una “BANDA IN PIU’ ….E’ SEMPRE MEGLIO”

 

In allegato Vi forniamo il modulo da “replicare”, quanto più possibile, per la raccolta delle firme dei colleghi radioamatori che volessero sottoscrivere tale petizione (auspichiamo numerosi) con le istruzioni per il loro inoltro al comitato promotore (occorre, ovviamente, inviare i documenti firmati in ORIGINALE) .

 

73 de COMITATO SPONTANEO PRO ASSEGNAZIONE BANDA 4 METRI

 

 

Al:        Ministero dello Sviluppo Economico  - Dip. delle Comunicazioni

 

            Ministero della Difesa

 

Oggetto: Richiesta di assegnazione, su base definitiva, della banda dei  4 metri (70 Mhz).

 

            I sottoscritti , in possesso di licenza di stazione di radioamatore, presentano istanza affinché codesti Ministeri rilascino permesso definitivo, all'uso amatoriale, della gamma di frequenza dei 70 Mhz.

 

Nominativo

Nome e Cognome

Firma

 

 

Da inviare in ORIGINALE e in  busta chiusa entro e non oltre il 10/01/09 a :

 

COMITATO SPONTANEO PRO ASSEGNAZIONE BANDA 4m

c/o

Enrico Alunni Ferracci

 Via Domenico Cavalca, 84

00139 Roma

 

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8.

Lampadine a led 9W al posto di 70W

 

Queste lampadine classificate a 9W, sono costituite da 150 LED bianchi che producono circa 308 lumen, l’equivalente di una lampadina ad incandescenza di 70W. La luce tuttavia rimane un po’ diversa, la luce dei Led risulta più tagliente e diretta. Il costo la solita sciocchezza di 60-70$,  40-50 euro approssimativamente; per chi le volesse acquistare ecco due siti: x-tremegeek , cyberguys ; tratto da treehugger

 

Oggi abbiamo una tecnologia di illuminazione a  Led che ci permette un risparmio energetico di circa il 70% rispetto alle lampade attuali e allo stesso tempo si potrebbe avare una maggiore e precisa illuminazione (queste lampadine hanno la caratteristica di emettere una luce bianchissima e con scarsa produzione di calore).

Le lampade a led hanno inoltre una vita media superiore alle lampade tradizionali (quindi una manutenzione richiesta nettamente inferiore) e non danno soprattutto inquinamento luminoso.

Altri vantaggi evidenti agli occhi di tutti della tecnologia a Led riguardano i tempi d’accensione, di fatto istantanea, e la totale assenza di sfarfallii del fascio luminoso, che spesso caratterizzano i tradizionali impianti d’illuminazione .

I Led hanno dunque caratteristiche di bassissimo consumo energetico, possibilita' di svariati colori, nessuna emissione UV, possibile utilizzo del dimmer, accensione immediata, controllo preciso del fascio e minimo abbagliamento; sono lampade poco ingombranti, facili da installare, ottimi per leggere, che richiedono poca manutenzione e aprono nuovi orizzonti ai progettisti della luce.

Questa tecnologia quindi potrebbe contribuire a ridurre in maniera sostanziale la nostra bolletta energetica e ridurre l’inquinamento atmosferico (riducendo le emissioni di CO2, ossia aria piu’ pulita).

E' una tecnologia che può essere applicata a tutti i punti luce, domestici, per le auto e per l’illuminazione stradale.

                                                                                                                              

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9.

Da: ik0zcw Alberto Devitofrancesco

Convegno D-STAR - 39° Elettroexpo Verona 30/11/2008

 

ore 11.00 - "Focus On Air D-STAR" ELETTROEXPO 2008 - Verona

 

Evoluzione e le prospettive della rete D-STAR in Italia e la futura evoluzione europea. L'incontro è destinato ad un pubblico che si avvicina anche per la prima volta a questa nuova ed entusiasmante tecnologia di radiocomunicazione. Gli interventi hanno per obiettivo la condivisione delle esperienze tecniche fatte fino a questo momento.

 

IZ3CYW

Maurizio SPANIO

Stato della rete D-STAR Italia

 

IZ3CLG

* Gianluca GAVAGNIN

 

IK0YYY

* Luca FERRARA

(in collegamento video da Pescara )

 

IK4MTR

Francesco DALLA PORTA

una testimonianza di D-STAR USA

 

F6BNM

Stephane MAZZONI

La rete D-STAR France (in collegamento video da Versailles - Francia)

 

IZ3KEO

Alfonso PETRUZIELLO

I collegamenti D-STAR con ID1 Icom per server VOIP

 

IK4MZJ

Marco TONI

* le sperimentazioni D-STAR su MONTE del GIOGO

 

Moderatore:

IW3HXO Athos ARZENTON

 

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10.

Mostre & Fiere

 

06 - 07
dicembre

FORLI'

GRANDE FIERA DELL'ELETTRONICA

Blu Nautilus

 

 

13 - 14
dicembre

PIACENZA

TELERADIO

Piacenza Expo

CIVITANOVA MARCHE (MC)

RADIANTISTICA
ELETTRONICA

E.R.F.

GENOVA

MARC

STUDIO FULCRO

CREMONA

EXPO ELETTRONICA

Blu Nautilus

20 - 21
dicembre

REGGIO EMILIA

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE

Compendio Fiere

 

FIUMICINO (Roma)

Carissimi, vi informo che a Fiumicino il giorno 22 e 23 novembre si svolgerà la Fiera dell'elettronica, Informatica, Radioamatoriale e Radio d'Epoca, presso il Palazzetto dello Sport in via Danubio snc.

Orario 9:00 - 18:30. Per le info: 348 3307007. Organizzatore Maurizio Milardi.

 

Saluti a tutti

Marcello Casali IZ0INA

 

 

6° edizione - Reggio Emilia

20 - 21 dicembre 2008

orario 09,00 - 18,00 + mercatino

 

  

                                  

    

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11.

Da I3MKH Mirko Boscolo

Sezione ARI di Chioggia Sottomarina

Le conferme di i3mkh

Ciao Paolo,questa volta parliamo di Europa,con 3 nominativi speciali. TNX a presto, Mirko**

 

 

 

 

 

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12.

Il «pieno» in due ore e mezzo nel garage di casa. Ma i posti a sedere saranno solo due

La Mini E si fa «ricaricabile»

MONACO DI BAVIERA (Germania) - Automobili da attaccare direttamente alla presa della corrente? Dopo aver elettrizzato milioni di fan (e clienti) in tutto il mondo la casa automobilistica tedesca BMW punta ora alla versione elettrica della sua popolare Mini. I primi 500 esemplari gireranno sulle strade degli Usa a partire dal 2009.

BATTERIA AGLI IONI DI LITIO - Dapprima saranno gli appassionati americani a potersi godere la vettura a propulsione esclusivamente elettrica: a New York, in California e New Jersey sarà venduta a clienti selezionati la Mini con la sigla «E». La piccola auto dal cuore ecologico sarà azionata da un elettromotore da 150 kW/204 cavalli approvvigionato di energia da una batteria agli ioni di litio con una capacità complessiva di 35 kilowatt ore. Questo trasmette la propria potenza in maniera silenziosa e con emissioni zero alle ruote anteriori attraverso un ingranaggio a ruote dentate cilindriche. I clienti potranno contare su un'autonomia della batteria di circa 250 chilometri (150 miglia) e una velocità massima (limitata elettronicamente) di 152 chilometri orari (95 miglia) con un canonico zero-a-cento (che oltremanica diventa 0-60 miglia) in 8,5 secondi.

DUE ORE E MEZZA PER RICARICARE - Basta quindi con i terminali di scarico, come si evince dalle foto pubblicate in questi giorni sul web. I possessori della vettura di prova targata BMW non dovranno più preoccuparsi dell'andamento dei prezzi della benzina: la batteria agli ioni di litio può essere collegata a qualsiasi presa di corrente. E, secondo il costruttore, il tempo di ricarica è relativamente breve (circa 2 ore e mezza) - reso possibile negli Usa attraverso un cosiddetto Wallbox, parte integrante dell'equipaggiamento, che viene installato direttamente nel garage del cliente. Questo apparecchio, in sostanza, consente il passaggio di una maggiore intensità di corrente e abbrevia così il tempo di ricarica. La potente batteria della macchina, che pesa complessivamente 1,5 tonnellate, va a spese dei due sedili posteriori - e la Mini E diviene così una silenziosa autovettura a due posti. Il volume del portabagagli resta però invariato. La batteria è stata posizionata al centro della macchina e a guadagnarci in questo caso è la tipica agilità dei modelli Mini con la loro elevata maneggevolezza. La Mini elettrica, per il momento ancora un prototipo, farà bella mostra di sé al salone di Los Angeles che aprirà i battenti il prossimo 21 novembre.

 

 

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13.

Da Paolo IZ5CBM

QSL dalla Tasmania VK7AC

 

Ciao Paolo, buongiorno,

proprio ieri mi e' arrivata una conferma per me molto interessante.

Mi ha confermato il collegamento in maniera velocissima Norman VK7AC. Questo colegamento e' avvenuto in 40 metri con un segnale sia ricevuto che dato per me quasi incredibile (59+10 anche +20 in alcuni momenti. Visto che l'Oceania e' un miraggio, ma esiste, ti volevo chiedere se fosse possibile pubblicarla sul Radiogiornale.

Logicamente a tua discrezione in quanto questi paesi sono impossibili per me ma non per altre stazioni.

 

Un saluto e grazie per il mitico Radiogiornale.

 

Paolo IZ5CBM

 

 

 

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14.

Da: iv3yim_salvo

 

Dal Libano IV3YIM

da ottobre 2008 a maggio 2009

 

Caro Paolo ti informo che per lavoro sarò in libano da ottobre 2008 ad maggio 2009 faro attività radio in tutte le bande hf

 

ACTIVITY RADIO FROM THE LEBANON WITH OD5/IV3YIM FROM NOVEMBER 2008 TO APRIL 2009 ACTIVITY

10M 15M 20M 40M 80M POSSIBLE 160M WARC ET 6M MODE SSB RTTY POSSIBLE CW ET PSK

QSL INFO: VIA IV3YIM

BURO = BURO

FROM DIRECT QSL: SALVO VITALE PO BOX 52 GORIZIA ITALY ZIP 34170

 

Salvatore  IV3YIM

 

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15.

Da IK0ZCW Alberto Devitofrancesco

 

Giornata ''Osservatori geofisici in Antartide

e tecniche di radiocomunicazione digitale”

 

 

 

       Il giorno 25 Novembre presso la sede INGV di Roma si svolgerà la Giornata ''Osservatori geofisici in Antartide e tecniche di radiocomunicazione digitale” L’incontro sarà dedicato ad illustrare le attività attualmente in svolgimento presso le stazioni scientifiche italiane in Antartide in ambito geofisico. Durante questo evento verranno realizzati dei video-collegamenti tramite collegamento satellitare con la stazione italo-francese di Concordia. Verranno inoltre presentate e utilizzate sul campo alcune tecniche innovative di radiocomunicazione che permettono il collegamento audio e dati tra un sito remoto in Antartide e la comunità scientifica italiana.     

 

Si prega di confermare la partecipazione presso la segreteria dell’evento

 

Cordiali saluti

 

Dott. Tullio Pepe

Direttore Generale INGV

 

Per scaricare la locandina:     www.ik0yyy.it/manifestazioni/Antartide.pdf

 

''Osservatori geofisici in Antartide e tecniche di radiocomunicazione digitale”

INGV – via di Vigna Murata 605, Roma

 

Segreteria dell’evento

Silvana Tucci

Tel: 0651860464

Email: tucci@ingv.it

 

Enti partecipanti

 

INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)

PNRA (Programma Nazionale di Ricerca in Antartide)

 

Descrizione

 

L’INGV propone un evento di presentazione delle attività attualmente in svolgimento presso le stazioni scientifiche italiane in Antartide in ambito geofisico. Questo evento vuole essere una occasione di divulgazione scientifica nonché di sensibilizzazione rispetto all’importanza delle scienze polari nel panorama delle ricerche ambientali e climatiche che riguardano il futuro del nostro pianeta.

Durante questo evento verranno realizzati dei video-collegamenti tramite collegamento satellitare con la stazione italo-francese di Concordia. Verranno inoltre presentate e utilizzate sul campo alcune tecniche innovative di radiocomunicazione che permettono il collegamento audio e dati tra un sito remoto in Antartide e la comunità scientifica italiana. La tecnica di radiocomunicazione verrà effettuata in banda UHF tramite una Modulazione digitale GMSK e permetterà l’interconnessione alla rete mondiale radioamatoriale denominata D-Star, tramite l’instradamento di comunicazioni punto-punto con software dedicato.

Sono stati invitati i Presidenti della Commissione Scientifica per l’Antartide e del Consorzio per l’Attuazione del PNRA.

Durante l’evento il Presidente dell’INGV Enzo Boschi incontrerà il Presidente Francesco Cossiga.

 

Data e sito

 

25 Novembre 2008 presso la Sala Conferenze INGV di Roma, via di Vigna Murata, 605.

 

Programma della giornata

 

10:00 Saluti e Presentazione INGV, Enzo Boschi, Presidente INGV

10:30 Le attività scientifiche in Antartide, Antonio Meloni, INGV

11:00 Videocollegamento con i ricercatori e tecnici della Base Concordia, Vincenzo Romano, Stefano Urbini, INGV

11:30 Presentazione delle tecniche di radiocollegamento digitale con siti remoti, Nicola Mastrorilli, MAS.CAR Telecomunicazioni

11:45 Utilizzo della tecnica di radiocollegamento con la stazione sismica di Concordia, Luca Ferrara, Radioamatore

12:00 La radiopropagazione ionosferica, Bruno Zolesi, INGV

12:15 Chiusura della giornata

 

 

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16.

Da IZ1ESH Cicchelli Giuseppe

Sezione A.R.I. Rivalta di Torino

 

A.R.I. Sezione di Rivalta IQ1AC

I° Centenario Alessandro Cruto

inventore della lampadina ad incandescenza

 

L’attività avverrà prevalentemente nei weekend dei mesi di Novembre e Dicembre e nella giornata del 15 Dicembre 2008 data del centenario della scomparsa dello scienziato.

 

Alessandro Cruto : inventore della lampadina ad incandescenza

In occasione del 100° anniversario della morte di Alessandro Cruto , inventore della lampadina ad incandescenza, la Sezione A.R.I. di Rivalta, utilizzerà il proprio nominativo , IQ1AC , per commemorare l’evento. A tutti coloro che collegheranno “IQ1AC , qsl speciale commemorativa di Alessandro Cruto “ , sino al 31 Dicembre 2008, riceveranno la QSL Speciale stampata per l’occasione in collaborazione con la FONDAZIONE A.CRUTO della Città di Piossasco . Solo a chi ne farà direttamente richiesta, all’Award Manager Sezione ARI di Rivalta di Torino Casella Postale 35 10040 Rivalta di Torino (TO) , con busta preaffrancata e preindirizzata (o  accompagnata da n°1 I.R.C. nuovo )  verrà spedita via diretta. Tutti i collegamenti e le richieste dirette verranno evasi al termine delle attività commemorative.

 

 Alessandro Cruto: the inventor of the incandescent lamp.

 

On the occasion of the 100th aboratori of Alessandro Cruto’s death, the ARI section of Rivalta is going to use its own callsign to commemorate the event. Everyone who is going to get through to our station, calling “IQ1AC, qsl speciale commemorativa di Alessandro Cruto” up to December 31st 2008, will be given the special QSL printed on aborato in collaboration with Fondazione Alessandro Cruto of the town of Piossasco. The QSL will be directly sent only to those who request it from the IQ1AC Manager, Sezione Ari di Rivalta di Torino, P.O.Box 35, 10040 Rivalta di Torino (To) ITALY, and send him a preaddressed and pre-stamped envelope or an envelope with a new I.R.C. All the QSO and direct requests will be dispatched only after the commemorative activities.

 

 La storia di Alessandro Cruto

 

Alessandro Cruto nacque a Piossasco (TO) il 18 Luglio 1847. Cruto era il terzo figlio maschio di un muratore di Piossasco. Dopo le scuole elementari dovette già aiutare suo padre che, però, avendone intuito il talento, con grandi sacrifici, riuscì a mandarlo per due inverni a lezione di geometria e disegno ed a comprargli i libri di chimica e di fisica. Alessandro li lesse di notte e nei momenti di riposo. Partiva spesso a piedi per andare a sentire le lezioni all’Università di Torino. Nel 1879, dopo aver assistito ad una serie di conferenza tenute da Galileo aborato, sui progressi dell’elettricità, capì che le sue lamine al carbonio potevano diventare il filamento ideale per la lampadina. Nel 1882 partecipò all’esposizione di elettricità a Monaco di Baviera dove presentò la sua lampada ad incandescenza. Il 7 marzo 1883 alla presenza dei professori aborato, Morra, Denza, Jervis del Regio Museo industriale di Torino, presso le ferrovie dell’Alta Italia, presentò un nuovo perfezionato modello di lampada. Le stesse lampade, la sera del 16 maggio dello stesso anno, illuminarono per la prima volta le vie di Piossasco. Alessandro Cruto partecipò all’esposizione nazionale di Torino del 1884 illuminando la maggior parte degli ambienti della “galleria della mostra d’elettricità”. Nello stesso periodo sul lago di Ginevra venne illuminato il grandioso salone del battello Mont Blanc che faceva servizio di trasporto. Visto l’enorme successo i soci di Cruto convinsero l’inventore a trasferire il suo vecchio laboratorio, trasformato in fabbrica, da Piossasco in un luogo più idoneo. La fabbrica venne impiantata ad Alpignano (To). Dopo l’esperienza di capitano d’industria, Cruto ritornò alla sua vita privata e proseguì le sue ricerche su fonti alternative di energia.Alessandro Cruto morì a Torino il 15 dicembre 1908.

 

 

THE LIFE OF ALESSANDRO CRUTO

 

Alessandro Cruto was born in Piossasco, in the province of Turin, Italy, on 18th July 1847. He was the third son of a mason living in Piossasco. After the primary school, he had to help his father with his job. But the man, having realized the talent of his son, made sacrifices and eventually managed to send him to Geometry and Drawing lessons for two winters and to buy him Chemistry and Physics books. Alessandro read them at night and abora his moments of rest. He often set out on foot for Turin to go and hear the University lessons. In 1879, after having attended a series of conferences held by Galileo aborato on the progress of electricity, he realized that his layers of carbon could become the ideal filament for the bulb. In 1882 he took part in the Electricity Exhibition in Munich, where he presented his incandescent lamp. On 7th March 1883, in the presence of professors aborato, Morra, Denza, Jervis, of the Royal Industrial Museum (n.d.t. Regio Museo Industriale) of Turin, at the Alta Italia Railways, he presented a new improved model of his lamp. In the evening of 16th May of the same year, the Piossasco streets were aborat the first time by those same lamps. In 1884 Alessandro Cruto took part in the National Exhibition in Turin by lighting most of the rooms of the gallery of the Electricity Exhibition. abora the same period, on the Lake Geneva, the magnificent saloon of the transport boat Mont Blanc was aboratori to Cruto’s lamps. Having considered this huge success, Cruto’s partners persuaded the inventor to move his old aboratori, turned into a factory, from Piossasco to a more suitable place. The new factory was set up in Alpignano. After his experience as a captain of industry, Cruto withdrew from public life and carried out his researches on alternative energy sources. Alessandro Cruto died in Turin on 15th December 1908.

 

17.

Una email e ci si trova nei guai

Attenti a Facebook fra trojan e phishing

Il social network più alla moda paga pedaggio alla sicurezza

degli utenti. Attenti anche ai messaggi che arrivano dagli amici

Tutti i consigli degli esperti per evitare sgradite sorprese

 

E PER ULTIMO arrivò il Facebook Trojan. E non era neanche da solo. Con lui altri "programmi malvagi" e speciali catene versione web 2.0 per far cadere nella rete dei pirati informatici gli utenti di Facebook meno esperti ma anche quelli più narcisi, quelli che pur di sfoggiare il maggior numero di amici e di applicazioni accettano qualsiasi invito.

 

L'ultima frontiera della truffa online sbarca su Facebook e promette di essere più agguerrita delle altre. Sì, perché, se è vero che già altri social network come MySpace sono stati vittime di virus progettati proprio per intrufolarsi nei profili degli utenti, è vero anche che la diffusione di Facebook è ormai talmente estesa (120 milioni di utenti) da aver raggiunto intere categorie di internauti così poco esperti da non saper distinguere un vero invito da un tentativo di raggiro. Ecco allora quali sono e che aspetto hanno le applicazioni e i messaggi ai quali su Facebook è meglio dire sempre e solo no.

 

Facebook Trojan. "Bel balletto! Non pensi di doverti vergognare un po'?", oppure "Ciao, qualcuno pensa che sei speciale e ha una cotta per te. Scopri chi è". È questo il genere di mail dalle quali è meglio scappare. Arrivano nella posta di Facebook da utenti sconosciuti o da amici già truffati e hanno queste frasi come oggetto. Una volta aperte contengono al loro interno dei link nei quali promettono che l'utente troverà le risposte alle sue curiosità. Ma i link in questione portano a siti esterni a Facebook dove viene richiesto di scaricare un file con estensione .exe. È questo il cavallo dove il trojan si nasconde e, una volta aperto, utilizzando l'identità dell'utente truffato inizierà a mandare a tutti i contatti del suo elenco lo stesso messaggio ingannevole, o posterà sul profilo dell'utente il link contagioso.

 

Secondo la Symantec, società leader nel campo del software anti-virus, il trojan esegue un worm, ovvero un software capace di replicarsi, chiamato W32.Koobface.A che modifica l'account dell'utente. Esistono poi altri tipi di trojan che rimandano a pagine di condivisione video dall'aspetto simile a quello di YouTube che, una volta aperte, richiedono l'installazione di un falso aggiornamento che permette al worm di impadronirsi dell'account.

 

Pishing su Facebook. Altra attività molto praticata dai criminali informatici è il phishing. Le modalità di presentazione all'utente di Facebook sono simili a quelle del trojan, una mail dall'oggetto invitante, come ad esempio "Chissà cosa penserà il tuo fidanzato quando vedrà queste foto", viene ricevuta nella propria posta. Da qui un link invita a spostarsi su un'altra pagina, questa volta però non esterna ma apparentemente sempre interna a Facebook. La truffa è proprio qui: quella pagina dall'aspetto identico ad un profilo Facebook in realtà è una trappola, per vederla vengono richieste la propria mail e la propria password che, una volta digitate, vengono memorizzate dal software che provvederà poi ad usarle per impadronirsi nei dati dell'utente e di tutti i suoi contatti.

 

Scamming. Oltre a queste forme più sofisticate di pirateria informatica, ecco nascere poi tutta una serie di tentativi di raggiro apparentemente più artigianali ma dalla tradizione più lunga e conosciuta. Il più noto è stato segnalato in Australia dove sono state già ricevute numerose mail sospette. La tecnica è elementare. La mail viene inviata da un amico, ovvero da uno dei contatti che l'utente ha nel suo account, e il testo contiene una richiesta di aiuto. L'amico è rimasto bloccato nella città nigeriana di Lagos e chiede in prestito una somma pari a 500 dollari per poter acquistare un biglietto di ritorno a casa. Vengono lasciati così gli estremi di un conto corrente sul quale eseguire il versamento del denaro. L'amico non è altro che l'interfaccia utilizzata dai pirati per accedere nell'account dell'utente e il conto in banca in questione è quello dei truffatori. La frode è organizzata da un noto gruppo di pirati informatici, conosciuti anche come Nigerian 419 scam, che dal 1992 circa pratica la stessa tecnica, prima via lettera, poi via mail e ora anche via Facebook.

 

Soluzioni. Nessuna risposta ufficiale sui tentativi di pirateria è ancora arrivata da parte dei dirigenti di Facebook che per il momento si sono limitati a disattivare i link sospetti. Gli utenti invece, almeno quelli più scaltri, hanno già formato gruppi di discussione nei quali analizzano i virus e i software utilizzati e cercano di mettere in guardia i meno esperti sulle tecniche di truffa. Per tutti però valgono un paio di consiglio sempre utili quando si parla di internet e pirateria: non eseguire mai programmi che non si conoscono e non aprire mai mail provenienti da indirizzi sconosciuti o poco affidabili. E anche, a questo punto, dal indirizzi conosciuti da con insolite richieste. Un pizzico di diffidenza, proprio in questo passaggio, non guasta affatto.

 

 

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18.

TRASMETTITORE TELEGRAFICO TIPO ONDINA

CON MANIPOLAZIONE AUTOMATICA

 

Di IK8JZK Ruggero  Billeri 

 

Il trasmettitore tipo Ondina è quello che fu usato dal radiotelegrafista Biagi (nella spedizione al Polo Nord nel 1928 e comandata dal Generale Nobile)per la richiesta di soccorso dopo che il Dirigibile Italia naufragò sul Pack nei pressi delle isole Spitzerberg. Esso consiste di un circuito elettrico molto semplice comprendente: come tubo elettronico un triodo, un condensatore variabile e una induttanza con prese intermedie per poter variare ulteriormente la frequenza di risonanza del circuito LC, un potenziometro (a filo da 10 KOhm) inserito fra catodo e massa per polarizzare la griglia controllo, una resistenza di elevato valore 2 Mohm con in parallelo un piccolo condensatore (come si usava negli anni 30) che si diparte da un capo della induttanza del circuito LC e viene connesso alla griglia controllo del triodo, un condensatore che separa il circuito di placca dal circuito LC connesso alla antenna unitamente all’altro capo della induttanza del circuito LC ed infine una impedenza ad alta frequenza che separa il circuito di alimentazione anodica dalla placca del triodo. Da esperienze fatte il circuito oscillatore di alta frequenza  tipo Ondina è uno degli oscillatori di A.F più stabili in assoluto. Il circuito elettrico originale dell’oscillatore di alta frequenza prevedeva un triodo senza catodo il TB4

ed era alimentato da batterie di accumulatori al piombo con vibratore per ottenere l’alta tensione di alimentazione anodica dopo aver rettificata la tensione in uscita dal vibratore. La manipolazione telegrafica avveniva interrompendo o attivando la tensione anodica del triodo TB4 in quanto questo tubo non aveva catodo. Nel circuito da me realizzato la manipolazione telegrafica avviene sul catodo in serie al potenziometro che regola la autopolarizzazione di griglia ed il tubo elettronico usato è il triodo 6C5. La manipolazione automatica non è una manipolazione telegrafica vera e propria ma, è una interruzione ed una attivazione della portante a radiofrequenza del trasmettitore mediante un relè azionato da un’oscillatore a multivibratore con intermittenza regolabile nel tempo un po’ come avveniva nel 1956 con il satellite Russo Sputinik che volando sulle nostre teste emetteva un Bip intermittente ma, molto probabilmente quella apparecchiatura dello Sputinik trasmetteva in telegrafia modulata in quanto per ascoltare questa emissione non occorreva un ricevitore che fosse munito di Beat Frequency Oscillator (BFO).

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale.

Da ik8jzk Ruggero NA

 

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19.

"NEW SCIENTIST" HA SELEZIONATO ALCUNI DEI PIÙ DIVERTENTI FALSI SCIENTIFICI

Le migliori bufale scientifiche

Dal fossile metà uomo metà scimmia alla pianta che uccideva chiunque nel raggio di 15 miglia

 

Era il 1957 quando sull'emittente britannica Bbc andava in onda una puntata del programma televisivo Panorama dedicata all'albero degli spaghetti, in Svizzera. Le immagini in bianco e nero che scorrevano sul piccolo schermo mostravano una famiglia intenta a raccogliere la pasta fresca dai rami delle piante e a distenderla poi ad asciugare, prima di poterla cuocere e mangiare. Prima che si venisse a sapere che si trattava solo di un pesce d'aprile architettato dalla stessa BBC, i centralini dell'emittente sono stati tempestati di telefonate di gente che voleva sapere come fare a coltivare le piante degli spaghetti. Un fake in piena regola e ben riuscito, quindi, che il New Scientist classifica come una delle burle scientifiche più belle di tutti i tempi, assieme ad altri casi più o meno noti.

IL GIGANTE - Come quello del Gigante di Cardiff, un uomo pietrificato di oltre tre metri di altezza ritrovato in una fattoria dello stato di New York alla fine del 1869. La notizia della scoperta si diffuse velocemente e in tanti si recarono in pellegrinaggio a Cardiff per vedere con i propri occhi. All'inizio dell'anno seguente, tale George Hull ammise la paternità della burla raccontando di aver commissionato l'enorme scultura di pietra.

L'UOMO SCIMMIA - È durata decisamente più a lungo la leggenda dell'uomo di Piltdown, una delle più colossali beffe archeologiche della storia, nata nel 1912 quando Charles Dawson – paleontologo per passione – annunciò che all'interno di una miniera a Piltdown, nel Sussex, aveva ritrovato i resti del teschio e della mandibola di un ominide sconosciuto. Battezzato Eoanthropus dawsoni, il misterioso uomo-scimmia è stato considerato per ben 50 anni come l'anello mancante nella catena dell'evoluzione. Solo nel 1953, infatti, l'uomo di Piltdown è stato riconosciuto dalla scienza come un falso: la mandibola era di un orang utan e il frammento di teschio risaliva invece al medioevo.

IL VERDE CHE UCCIDE – Tornando poi a parlare di piante, vale la pena di ricordare la leggenda del cosiddetto Upas tree, nata sulle pagine del London Magazine nel 1783. Si raccontava di un albero assassino, presente sull'isola di Java, talmente velenoso da uccidere chiunque si trovasse nel raggio di 24 chilometri, animali compresi. L'albero di Upas esiste realmente in Indonesia: è effettivamente velenoso, ovviamente non come vuole la leggenda, e nel suo veleno gli indigeni erano soliti intingere le punte delle loro armi.

 

LA VITA ETERNA – Porta infine la firma del medico e fisico tedesco del diciottesimo secolo Johann Heinrich Cohausen il trattato sul segreto dell'immortalità. Intitolato Hermippus redivivus, il manuale suggeriva – tra le altre cose – di imbottigliare il fiato delle vergini per poterlo poi respirare: una pozione miracolosa in grado di prolungare la vita e donare eterno vigore. Una burla fin troppo palese, questa dell'Ermippo redivivo - lo stesso Cohausen alla fine del libro accenna alla satira -, che però, chissà, avrà sicuramente spinto qualche credulone a tentare l'esperimento.

 

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20.

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

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- ricevitore R 210 inglese (station radio C 11), frequenza 2-16 MHz, senza pellicola della scala, ecc.

[100 euro]

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[100 euro]

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[60 euro]

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 20 euro]

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[80 euro]

- strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[80 euro]

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

[5 euro]

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[20 euro]

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.

[20 euro]

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[10 euro]

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)     

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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