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Numero
221 -
Anno VIII – 6
settembre
2009
Sommario:
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
1.
PREOCCUPAZIONE!
Il
sole ha poche macchie
gli
esperti si interrogano
Il
fenomeno non sta seguendo i soliti cicli. E c'è chi pensa che possa accadere
quello che successe tra il 1645 e il 1715, quando in Europa e in Nord America si
verificò una "piccola era glaciale"
E'
davvero un Sole anomalo quello che splende nel cielo di questi ultimi anni. Un
Sole che sembra non volersi risvegliare dal suo ultimo ciclo
di macchie solari che aumentano e diminuiscono a cicli della durata media
di 11 anni. L'ultimo massimo si ebbe nel 2001. Il successivo era quindi atteso
attorno al 2012. Ma se le cose continuano come in questi mesi, quel massimo
potrebbe slittare di molto e le fosche previsioni di catastrofiche tempeste
magnetiche per il 2012 sfumare nel nulla. C’è chi pensa che i cambiamenti
climatici che stanno avvenendo sulla terra possano
essere influenzati da qualcosa che sta avvenendo nella nostra stella della vita.
Per le radiocomunicazioni si potranno avere seri problemi per la propagazione
come noi Radioamatori ben sappiamo.
Il motivo
è presto detto. Da quando il numero di macchie solari
ha raggiunto il minimo, attorno al 2007-2008, non si è visto il ritorno
all'aumento nel loro numero che ci si aspettava per la fine del 2008 stesso. Ad
oggi, sono 44 i giorni consecutivi durante i quali il Sole non ha mostrato
alcuna macchia. Ai primi di luglio infatti, un gruppo
di macchie denominate con la sigla "1024" aveva fatto pensare a un ritorno
all'attività, ma dopo la loro breve apparizione, il Sole è tornato completamente
privo di macchie.
A questi
fatti si aggiungono altre statistiche che pongono gli astronomi sul "chi va là".
Dall'inizio del 2009, anno in cui le macchie solari sul
Sole dovrebbero essere ormai numerose, il numero di giorni in cui la stella ne è
apparsa priva è di 186, che corrisponde al 79% del totale dei giorni dell'anno.
Dal 2004 i giorni senza macchie risultano 697, quando, mediamente, il numero di
giorni privi di macchie durante una fase di "minima attività" si aggira attorno
ai 485. Vi è poi un ultimo dato: il
Le macchie
solari sono una regione del
Sole dove la temperatura - di circa 5.000 gradi - è inferiore rispetto a quella
circostante - di circa 6.000 gradi - e per questo appaiono più scure, ma al
contrario in loro prossimità è molto più intensa l'attività magnetica. Ed è
proprio l'intenso campo magnetico correlato alle macchie
solari a bloccare il flusso di calore proveniente dalle profondità della
stella. Senza attività magnetica, dunque non ci sono macchie
solari.
Bill
Livingston e Matt Penn del National Solar Observatory di Tucson (Arizona, USA),
in un lavoro apparso sull'ultimo numero della rivista scientifica Eos,
dimostrano che da alcuni decenni a questa parte i campi magnetici delle macchie
solari si stanno notevolmente indebolendo. I due ricercatori stanno rilevando il
loro valore dal 1992 e ciò che appare è estremamente evidente. Spiega
Livingston: "Dal 1992 ad oggi il valore è sceso da circa 3.000 gauss (l'unità di
misura della densità del flusso magnetico) a 2.100, raggiungendo anche il valore
di 1.900 nel 2007". Anche se i due scienziati sono certi dei valori registrati,
è comunque ancora troppo presto per giungere a conclusioni, certo è che se si
estrapolano i loro dati si scopre che il campo magnetico delle macchie solari
dovrebbe scomparire del tutto entro poche decadi.
E se così
fosse? Potrebbe accadere quello che avvenne tra il 1645
e il 1715, un periodo diventato noto come "Minimo di Maunder". In quell'arco di
tempo le macchie divennero estremamente rare, ma quel
che è interessante è il fatto che in quel periodo in Europa e in Nord America si
verificò la "Piccola Era Glaciale", un arco di tempo tremendo per la
sopravvivenza della popolazione di mezzo mondo per il freddo che scese sul
pianeta.
Troppo
presto per giungere a drammatiche conclusioni, anche perché non è tardi per
tenere sotto controllo continuo la stella della
vita.
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2.
ATTIVAZIONE ISOLE
I.IA.
I0SNY
– IZ7DCT – IW7EBE
ISOLA
DI CAMPI FG-010 -
IO7Y –
SCOGLIO DI CAMPI
FG-016
Di
NICOLA
SANNA – I0SNY
Siamo nel piccolo gommone a motore di Francesco IZ7DCT che ci sta
portando verso l’Isola di Campi FG-010 che avevamo programmato di
attivare nel mese di agosto insieme allo Scoglio di Campi I.I.A. FG –
016.
Sono le 5
del mattino. Ormai il lavoro di preparazione e la ricerca della nostra
destinazione da tempo sono state decise, ormai siamo nella fase conclusiva ma ora inzia il vero lavoro che andremo ad
effettuare e il vero divertimento..
Dopo
l’Isola di Sazan in Albania ZA0/I0SNY e l’attivazione delle isole Tremiti IL7G,
le Isole del Gargano (La Chianca – Scoglio di Portonuovo – Scoglio di
Sant’Eufemia) attivate con l’indicativo di IO7Y inizia una nuova piccola
avventura.
Siamo carichi fino all’inverosimile: generatore di
corrente, pali, antenne, ombrelloni, tavoli, e apparati oltre alle vettovaglie per
resistere nell’isola per 24 ore autosufficienti.
Il
gommone affonda paurosamente nel mare ma per fortuna la
giornata è splendida e non ci sono onde per cui i 15
minuti che occorrono per
arrivare all’isola passano velocemente e poi, cerchiamo un approdo che è
abbastanza difficile, poiché l’isola è quasi completamente a picco sul
mare e
con molta difficoltà
troviamo un anfratto per scaricare
i nostri preziosi
materiali.
Il sole inizia ad illuminare il Gargano, è una giornata abbastanza fresca
per quell’ora e messa l’ancora al gommone per non farlo sbattere sulle rocce
appuntite,
immediatamente ci diamo da fare per montare la prima antenna verticale multi banda per iniziare
subito le operazioni radio.
Il generatore viene messo sotto vento e ad una distanza di circa
Sistemiamo la stazione
radio sopra delle rocce e in pochi minuti siamo “in aria” e iniziamo a 14.260 la
nostra dx-pedition.
Molte
stazioni ci stanno già ad aspettare e abbiamo subito un
pile-up molto intenso con tutta l’Europa che è difficile gestire in
quanto i segnali sono molto forti e tantissime stazioni ci
chiamano.
Inizia le operazioni radio I0SNY – Nicola e gestisce il traffico velocemente mettendo nel
carniere tantissimi QSO con aperture importanti verso il Giappone e tutto
l’Ovest e anche con moltissime stazioni del Nord America che con segnali molto
buoni si mischiano alle stazioni europee.
Peppe
IW7EBE e Francesco seguitano a montare le altre antenne per le
frequenze dei 50MHz, 144MHz e dipolo per gli
In poco
tempo due stazioni sono attive contemporaneamente e nel giro di poche ore
riusciamo a mettere “a log” centinaia di QSO.
Il traffico radio non diminuisce, anzi nel pomeriggio è ancora più
intenso e ci diamo il cambio continuamente poiché il
caldo si fa sentire in modo veramente intenso e
abbiamo molta difficoltà nel
ripararci dai raggi intensissimi anche perché il vento che normalmente spira
sulla costa ci è precluso dall’isola e siamo in una posizione (SUD) dove siamo
completamente riparati.
Le scorte di acqua dolce iniziano anche a diminuire in quanto dobbiamo bere in
continuazione. La frutta del Gargano ci viene in contro: pere, pesche,
melone
saporiti e gustosi ci alleviano dalla sete che ci attanaglia e un
po’ di pizza con pomodori e origano ci fa anche sentire i sapori e gli odori del
posto.
Buone aperture anche in
Anche in
HF abbiamo 100 watt ma il generatore regge bene
all’assorbimento dei due apparati che seguitano a lavorare ininterrottamente.
Cambiamo più volte anche di frequenza e operiamo anche i 144MHz (locator:JN81CT) con propagazione purtroppo quasi assente
e con un risultato di soli 40 QSO.
I cambi
tra gli operatori diventano sempre piu’ frequenti in quanto il caldo non ci da
tregua e nella tarda serata esausti, scottati dal cocente sole
arsi dalla sete, ma felici dei risultati, inziamo a smontare le nostre
stazioni, la luna riflette il bellissimo mare e le luci della costa sono un faro
per il nostro ritorno.
Il mare
si è un po’ ingrossato ed il vento è salito, ma il nostro spirito e il nostro
umore è al massimo per cui qualche schizzo di troppo ci lascia indifferenti e
riusciamo a raggiungere la terra ferma nella tarda nottata stanchissimi ma
felici dei risultati ottenuti. Un totale di circa 1800
collegamenti!
Ritorneremo ad
attivare altre isole I.I.A e I.O.T.A. in un prossimo futuro poiché
“andare per isole” puo’ diventare veramente una passione che ti porta però anche
ad ammirare posti stupendi della nostra Italia e del
mondo.
Ci
sentiamo tra non molto da altre isole.
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3.
Da:
iz6asi [iz6asi@libero.it]
Adriatic
DX Team attivazione faro Cattolica
International
Lighthouse Lightship Weekend 2009
(arlhs
ITA 051 - wail ER 001) 8 / 9 Agosto 2009
La
mattina del giorno 8 l’appuntamento è fissato per le 06:30 del mattino a
Senigallia con destinazione Gabicce Mare dove il Faro di Cattolica ci
attende per l’attivazione programmata in occasione dell’ International
Lighthouse Lightship Weekend.
La
particolarità dell’attivazione è nel fatto che il cosiddetto Faro di Cattolica è
sulla radice del Molo di Levante dell’omonimo Porto, ma in territorio comunale
della cittadina di Gabicce Mare. A complicare le cose ci si mette oltre al
confine comunale anche quello provinciale prima e regionale
poi.
Infatti Gabicce Mare è
provincia di Pesaro Urbino (Marche) mentre Cattolica è provincia di Rimini
(Emilia Romagna). Quindi da un’iniziale attivazione “portatile
Brillantemente risolti
i problemi amministrativi da parte di Marco IZ6ASI, abbiamo allestito la
stazione nei locali ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) proprio sotto
il faro. Marco come ringraziamento ha preparato un bellissimo “Attestato di
Riconoscimento”
donato all’ ANMI che, nella persona del Presidente, ha ricambiato
con il Grest e cappellini della sezione.
La
cordialità e l’ospitalità dei soci ANMI e in particolare del Presidente sig.
Claudio Gianmarchi, sono state sopra ogni aspettativa. Abbiamo avuto a nostra
completa disposizione oltre a tavoli, sedie, energia elettrica, servizi, anche
la bravura culinaria del “cuoco di bordo” che per due giorni ci ha
rifocillato con ottime fettuccine ai frutti di mare il primo giorno e ravioli di
pesce con sugo alle vongole e gamberetti il giorno seguente ben accompagnati da
abbondante e fresco Verdicchio di Jesi che inevitabilmente ha rallentato le
operazioni nell’immediato dopo pranzo…
Hanno
partecipato all’attivazione:
IZ6ASI
Marco,IK6EFU Sandro,IK6JOT Fabio,IK6XOU Antonio,IK6YXM
Matteo,IZ0DIB Bruno.
Ci siamo
alternati al microfono dello Yaesu FT 757 e al Kenwood TS 50, l’antenna usata
era il classico filo elettrico issato su una canna da pesca da 10 mt. con un
balun 4:1 alla base.
Non ci
siamo fatti mancare nemmeno qualche collegamento in PSK utilizzando la nuova
interfaccia SB2000 della CG Antenne utilizzata con un Kenwood TS 570D e 25W di potenza.
La
mattina della domenica abbiamo ricevuto la graditissima visita delSindaco di Gabicce Mare, dott. Corrado Curti, il quale
personalmente ha voluto vedere la postazione allestita e capire la tipologia dei
collegamenti che stavamo effettuando. Dopo un aperitivo preparato per
l’occasione e il brindisi di rito ci siamo lasciati con un suo vivo
interessamento per la stampa delle qsl ad eventuale carico dell’amministrazione
comunale che vedrebbe il nome della bella cittadina marchigiana ben evidente in
qualità di sponsor dell’
attivazione.
La
propagazione non è stata delle migliori e tranne sporadici momenti di “quasi
pile-up” abbiamo dovuto faticare non poco per poter affermare di aver compiuto
il nostro dovere di attivatori …
Non è
stata un’attività h24 per non appesantire il clima vacanziero della “spedizione” ma alla fine siamo rimasti più che soddisfatti di
aver passato la referenza a quanti più OM possibile. Approfittiamo per
ringraziare quanti con pazienza ed interesse ci hanno
collegato.
I
collegamenti sono stati più di 700 sia in 20 che in
Ricordo
che i collegamenti effettuati con operatori ADXT sono validi per l’ottenimento
degli awards gratuiti così come ben evidenziato all’indirizzo: http://digilander.libero.it/adriaticdxteam/diploma.htm
Per le QSL
verificate su www.qrz.com le modalità di invio per ogni
singolo operatore.
4.
'
73 de I0IUR
Roberto Segretario della Sezione ARI di Terni
ARI Terni 36°
Radiolocalizzazione
L’esercitazione
di radiolocalizzazione si svolgerà a Terni Domenica 27 settembre
2009
8.. Gli equipaggi verranno
registrati in base al tempo di arrivo.
Per ulteriori
informazioni, il nostro sito è www.ariterni.it
Buona
esercitazione ..... A.R.I. Terni
5.
Da
Valerio Balestieri IW8CGX Award Manager della Sezione ARI "Carmine Troiano" di
Melfi
ARI Sezione di Melfi
“Carmine Troiano"
II Diploma Federico II e la Falconeria
Partecipazione:
e' aperto a tutti gli OM e SWL italiani e
stranieri;
Periodo:
dalle
ore 07:00 UTC dal 10 Ottobre alle 24:00 UTC del 25
Ottobre;
Bande
HF:
3,5 MHz (80 mt.), 7 MHz (40 mt.), 14 MHz (20 mt.) nei
segmenti raccomandati dalla
IARU;
Chiamata:
le stazione operanti effettueranno la chiamata: “ CQ CQ
Diploma Federico II”
Potranno
richiedere il Diploma,tutte dalle stazioni che
raggiungeranno:
Cat.
HF Italiani (80mt, 40mt, 20mt) : 15
punti
Cat.
HF Stranieri (80mt, 40mt, 20mt) : 10
punti
Saranno
premiate le seguenti categorie:
1° - OM
Italiano / 1° SWL Italiano
1° - OM
Europeo /1° SWL Straniero
Tutti i QSO
saranno confermati con QSL via
bureau;
la stazione di
sezione IQ8MJ invierà la propria QSL
Sezione ARI di
Chioggia Sottomarina
Da IK8JZK
Ruggero Billeri Napoli
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale.
8.
Convegno
GAREC
Global
Amateur Radio Emergency Comunications
Caro
Paolo
Ti
informo che nei giorni 24 e 25 agosto si è svolto a Tokyo l’annuale convegno del
GAREC (Global Amateur Radio Emergency Communications)
,il gruppo di lavoro della IARU ,sulle radiocomunicazioni in
emergenza.
Ho
partecipato nella duplice veste di coordinatore nazionale nominato dal Garec e
di presidente del R.N.R.E. la nuova associazione di radioamatori che si occupa
in Italia esclusivamente di radiocomunicazioni in emergenza e di cui fanno parte
tra l’altro il CISAR ,l’
Durante
il convegno sono stato invitato a relazionare sulla emergenza Abruzzo ed il
ruolo dei radioamatori.
La mia
relazione è scaricabile dal sito della nostra associazione all’indirizzo www.rnre.eu
Il
convegno come tradizione ha rappresentato un punto d’incontro tra i vari gruppi
che operano in questo settore come volontari e provenienti da tutto il
mondo.
Da
rilevare il crescente numero di associazioni separate dalla associazione
nazionale ufficiale della IARU ,in
USA,UK,Francia,Spagna,Olanda,Finlandia,Hong-Kong ed ovviamente ora anche Italia che si
dedicano esclusivamente su base di volontariato alle radiocomunicazioni in
emergenza.
La
raccomandazione finale approvata all’unanimità al termine del Convegno,prendendo atto di questa nuova situazione invita, tra l’ altro, appunto le
associazioni nazionali IARU a instaurare rapporti stretti di collaborazione con
queste nuove entità .
Questa
sembra essere in definitiva l’unica strada percorribile per evitare lacerazioni
all’interno delle associazioni nazionali permettendo contemporaneamente ai
radioamatori che vogliono occuparsi di volontariato in modo professionale di
farlo.
Staremo a
vedere se anche in Italia si vorrà da parte dell’ARI
accettare questa nuova situazione mondiale!
I
documenti ufficiali sono scaricabili dal sito Garec
Mi
sembrava giusto informarti anche di quanto avviene nel
mondo!
Cordiali
saluti
73
Alberto
IK1YLO
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9.
Da
I2DKJ Moreno Della Mariga
Comunicato
stampa
Iniziativa
Radioamatori e Alpini
In
occasione dei 75 anni di presenza sul territorio di Cernusco sul Naviglio del
gruppo ANA
( Associazione Nazionale Alpini ) distaccamento della sezione di Milano, abbiamo
concordato di essere partecipi dell’evento chiedendo e ottenendo dal ministero
competente il nominativo speciale i i 2 ANA.
La nostra
partecipazione sarà articolata sul periodo di un mese, dal 15 Settembre al 15
Ottobre 2009 e vedrà la nostra Associazione con i suoi
iscritti impegnata alla promozione dell’evento su tutte le bande
radioamatoriali concesse.
La radio
per l'appunto ,ci permetterà di dare risalto all’evento
sia in ambito nazionale che internazionale
pubblicizzando la nostra Città e questo importante sodalizio
.
A tutti i
radioamatori che collegheranno il nominativo speciale verrà inviata la qsl speciale fac-simile
allegata.
Moreno Dalla Mariga
(presidente sez.
ARI)
A.R.I.
CERNUSCO S/N
Sezione
cod. 20-07
Indirizzo
Postale : C.P. n° 18 - 20063 Cernusco s/n. -
Mi
Sede
Sociale : presso Scuola
IPSIA
Via Volta,11 -
20063 Cernusco s/n – Mi
Cod.Fisc:
91556060159
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
10
Da:
Presidenza A.R.I. Viterbo [presidente@ariviterbo.it]
Assistenza
radio alla XXXVII Coppa Cimino
L'Automobile Club di
Viterbo ci chiede, come ormai da molti anni, la collaborazione per poter
organizzare ed effettuare il servizio di collegamento radio durante le prove e
la gara per la XXXVII Coppa del Cimino valida per il Campionato Italiano della
montagna e per il Trofeo Italiano riservato alle Auto
Storiche.
Una
manifestazione emozionante che si svolge nella cornice stupenda dei Monti Cimini
immersi nel verde di una natura incontaminata.
Quest'anno la gara si
svolgerà nel mese di settembre, tra pochi giorni, per
cui come Sezione A.R.I. di Viterbo avremo bisogno di tutta la Vs.
collaborazione.
Le
postazioni da ricoprire sono, incluse la partenza e l'arrivo circa 25 e si
opererà sulla frequenza del ponte radio R6 Alfa frequenza 145.762,5 Shift -600
KHz
Sarà
attivata anche un altra frequenza sui 430 MHz per
ulteriori comunicazioni di servizio che verrà comunicata agli operatori
interessati all'inizio delle operazioni.
Si
ricorda a tutti i partecipanti di essere ben equipaggiati e di verificare le
proprie apparecchiature ed antenne prima dell'inizio delle
operazioni.
Tutti
quelli che sono interessati a far parte del gruppo possono comunicarlo via email
al seguente indirizzo e-mail: presidente@ariviterbo.it o telefonando al
392-3335411 (TRE), sarete comunque contattati
nominativamente.
La
possibilità di partecipare è estesa a tutti anche ai non soci della nostra
Sezione, comunicando sin da ora che sono previsti rimborsi spese che verranno erogati il 20 settembre, prima della manifestazione
ai partecipanti.
Cordiali
73
Giorgio
Cavalieri IK0EUP
Presidente
Sezione ARI Viterbo
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
11.
Da:
ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]
Presentazione:
E44M Palestine 2009
Sabato
12 settembre 2009
ore 19:00
Presentazione: E44M
Palestine 2009
relatore: IZ0BTV Simone
Bizzarri www.simonebizzarri.it
ore 20:00
Cena al
prezzo speciale di 25 euro a persona tutto compreso, dall'antipasto, al primo di
pasta fatta a mano, ed il secondo tutto alla brace, con contorni, acqua, vino e
caffe', amaro e limoncello.
Ristorante Tipico LA
SOSTA "DA MAGNASTOPPA" tutto alla brace Via Maschio delle Faete - Rocca di Papa
(Campi di Annibale).
Come
raggiungerlo: la cosa più ardua (ma la fatica sarà evidentemente ricompensata).
Prendete l'Appia verso fuori Roma, e poi la via dei Laghi. All'incrocio del
ristorante "La Foresta", girate a sinistra per Rocca di Papa e salite in
direzione 'Campi d'Annibale'. Arriverete ad una rotonda, prendete la prima
strada a destra e poi la prima a sinistra e scendetela. Arriverete ad un bivio,
prendete la strada di destra (v. maschio delle faete) e percorretela per
Prenotazioni
ad Alberto IK0ZCW.
Frequenze
avvicinamento:
Ripetitori
R8
special IR0CF 145.350 -600
RU11
430.275 + 5.000
RU11
430.275 + 1.600
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
12.
Da:
ik2ane L [ik2ane@fastwebnet.it]
COMUNICAZIONE
PER OM PIEMONTESI E VALDOSTANI
Nel
tentativo di
rendere il piu' completo possibile l'elenco dei ponti attivi in
Italia, ho notato che mi mancano
alcune informazioni riguardanti i ponti
sottoelencati.
Per lo piu' sono i
dati relativi ai QRA Locator ed alle gestioni dei
ponti.
Se
trovate anche altre manchevolezze, segnalatemele
pure.
L'elenco
completo dei ponti e' prelevabile SOLO dal sito www.ik2ane.it
. Se si usano motori di ricerca, e' possibile incappare in vecchi elenchi
decisamente inutilizzabili.
Da parte
di alcuni OM mi sono giunte lamentele in merito al fatto che ci sono ancora
alcuni gestori che utilizzano sub toni a casaccio anziche' i sub toni regionali
creando
problematiche nell'utilizzo di questi
ponti.
Ne
approfitto per ricordare che i sub toni regionali sono i
seguenti:
Valle
d'Aosta
74,4 - 167,9
Piemonte
82,5 -
127,3
L''88,5
e' in uso SOLO per il Trasponder Nazionale.
Grazie e
saluti.
IK2ANE
Walter
(N)ome (F)req shift tono
regione
Localita'
(G)rp
id
(T)raslatore
QRALoc
g(E)estore
R6
145.750,0
-600 kHz
74.4
1x v.aosta
St.Vincent (AO)
EL
357734
???
???????
RU14
431.950,0 -1.6 MHz
74.4 1x
v.aosta
Pila (AO)
jn35pr
???????
RU15
431.975,0 -1.6 MHz
74.4
1x v.aosta
Plan Checruit (AO)
???
???????
E
144.700,0
0
114.8
1 piemonte
Sestriere (TO)
EL
229829 Val
Susa jn34kw
???????
RV
144.987,5
+1.0 MHz
1 piemonte
Torino
DS
IR1CJ
jn35ub
???????
E
145.225,0
0
1 piemonte
Acqui Terme (AL)
EL
201446
jn44fq
???????
E
145.325,0
0
1 piemonte
Cuneo
EL
391101
jn34sj
???????
R0
145.600,0
-600 kHz
1750 1
piemonte
Cuorgne' (TO)
???
???????
R0a
145.612,5
-600 kHz
94.8
1 piemonte
Novara
jn45
???????
R1
145.625,0
-600 kHz
1 piemonte
Serravalle Langhe (CN)
??? ari
cuneo
R4
145.700,0
-600 kHz
1 piemonte
Pino Torinese (TO)
jn35va
???????
R4
145.700,0
-600 kHz
131.8
1 piemonte
M.Cimolo (VB)
jn45hx
???????
R4a
145.712,5
-600 kHz
82.5 1
piemonte
Nizza Monferrato (AT)
??? ari nizza
m.to
R5
145.725,0
-600 kHz
1 piemonte
Susa (TO)
jn35md
???????
R5a
145.737,5 -600 kHz
82.5
1 piemonte
Mango d'Alba (CN)
???
ik1jtd
R6
145.750,0
-600 kHz
1750 1
piemonte
Pinerolo (TO)
jn34pv
???????
R7a
145.787,5
-600 kHz
67.0
1 piemonte
Torino
EL
262414
jn35ub
???????
RU1
430.025,0 +1.6 MHz
1 piemonte
Casale Monferrato (AT)
DS
IR1UDI
??? ari
casale
RU1
430.025,0 +1.6 MHz
114.8
1 piemonte
Bardonecchia (TO) EL
229829 Val
Susa jn35ib
???????
RU2
430.050,0 +1.6 MHz
1 piemonte
Montezemolo (CN)
jn44bj
???????
RU3
430.075,0 +1.6 MHz
1 piemonte
Mondovi' (CN)
jn34vj
???????
RU4
430.100,0 +1.6 MHz
88.5
1 piemonte
Cocconato (AT)
???
iz1ezn
RU4
430.100,0 +1.6 MHz
1 piemonte
Pinerolo (TO)
jn34pv
???????
RU6a
430.162,5 +1.6 MHz
94,8
1 piemonte
Novara
jn45hk
???????
RU7
430.175,0 +1.6 MHz
88.5
1 piemonte
Cisterna d'Asti (AT)
???
ari asti
RU7a
430.187,5 +1.6 MHz
131.8
1 piemonte
M.Cimolo (VB)
jn45hx
???????
RU8a
430.212,5 +1.6 MHz
88.5
1 piemonte
La Morra (CN)
???
ari alba
RU13
430.325,0 +5.0 MHz
82.5
1 piemonte
Monte Rosa (VB) prossima installazione
JN35WW
???????
RU
430.500,0
+5.0 MHz
82,5
1 piemonte
Giaveno (TO)
EL
38834
JN35PA
???????
E
431.025,0
0
123.0
1 piemonte
Torino
EL
111091
jn35ub
???????
RU23
431.400,0 +1.6 MHz
82.5
1 piemonte
Acqui Terme (AL)
jn44fq
???????
E
435.887,5
0
94.8
1 piemonte
Novara
EL
32438'
jn45hk
???????
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
13.
LETTERE
ARI-RE:
come volevasi dimostrare
Premesso
che noi pubblichiamo notizi e quindi non è nostra intenzione trasformare il
Radiogiornale in una sorta di “blog” di cui ce ne sono già anche troppi, non è
nemmeno nostro costume incrementare le polemiche, ma per dovere di cronaca
riportiamo due (lunghi) pareri sull’argomento ARI-RE, che ci sono pervenuti e
che confermano, se ce n’era bisogno, quanto da noi pubblicato nei numeri
precedenti sull’argomento circa la situazione conflittuale, tra centro e
periferia, che si é ulteriormente aggravata nei rapporti all’interno
dell’associazione. Ulteriori polemiche sono pubblicate sul “Pescara on Line” di
Romano di Bernardo I6VBD.
Ci
scrive IW1EHL - Giorgio Carfagna
La
comunicazione di I8IEM, Alfredo Migliaccio, Delegato Nazionale ARI-RE,
indirizzata ai Presidenti Regionali, ai Presidenti di Sezione e ai soci,
riportata nel numero di luglio di Radiogiornale mi ha stupito e mi ha lasciato
molto perplesso. Sono radioamatore e Volontario di Protezione Civile e
nell’emergenza Abruzzo sono intervento con la colonna mobile della Regione
Piemonte nelle ore successive al sisma, lavorando nel comune di Barisciano per
una settimana e successivamente svolgendo per due turni (maggio e luglio) la
funzione di capo campo presso l’area di accoglienza di Picenze di Barisciano (il
prossimo turno sarà a settembre). Altri 3 iscritti della mia sezione (Vercelli)
hanno operato e opereranno in Abruzzo, sempre nell’area assegnata dal
Dipartimento di protezione Civile alla Regione
Piemonte.
Ricordo a
Alfredo Migliaccio il significato di emergenza riportato dal
Devoto – Oli ( … è un vocabolario) « Circostanza imprevista – Momento
critico per la sicurezza pubblica ».
I momenti
critici si affrontano mettendo in campo tutte le
risorse disponibili, sia umane che tecniche, con lo scopo di superare la
situazione stra – ordinaria e far ritorno a quella ordinaria.
Ora, di
fronte ad una situazione come quella che si è creata in Abruzzo, mi sembra
quanto meno fuori luogo parlare di « diversa interpretazione dello status di
volontario », cavillare sul fatto « … che il traffico avviene sulle frequenze
della Protezione Civile, in quanto tutti i campi tenda, che sono 84, i COM che sono 7 e il
DICOMAC sono collegati fra loro…» e addirittura chiedere « … se dare la nostra
disponibilità a continuare e collaborare o defilarci
(che potrebbe essere intesa come
chiusura)»
Propongo
ad Alfredo Migliaccio questo spunto di riflessione. La risposta che occorre dare
a chi non ha più la casa, a chi ha perso i parenti sotto le macerie, a chi nel
giro di pochi secondi si è trovato improvvisamente senza certezze, non è se
continuare a collaborare o defilarsi, oppure chiedersi a quale interpretazione
dello status di volontario si appartiene; la risposta è far giungere a tutti gli
84 campi ciò che è necessario per rendere meno pesante la condizione di senza tetto degli ospiti. E la radio è uno degli strumenti
per il raggiungimento di questo scopo.
Poiché la
comunicazione è indirizzata anche ai soci ARI, la mia risposta di socio è: il
Delegato Nazionale ARI-RE, quale responsabile di questo settore
dell’Associazione a cui sono iscritto, nel corso di una
emergenza grave come quella che ha
colpito l’Abruzzo, non deve in corso d’opera porsi e porre domande ai
collaboratori, ma deve darsi da fare per raggiungere l’obbiettivo. Le
riflessioni vanno fatte ad emergenza conclusa. La comunicazione inviata in
questa fase dell’emergenza ai Presidenti Regionali, ai Presidenti di Sezione e
ai soci, dimostra incertezza e scarsa attitudine alla gestione, quindi rimettere
la delega è un gesto indicatore di “onestà intellettuale”.
A quanto
riportato a commento della comunicazione (il cui autore ritengo non essere
Alfredo Migliaccio) e che recita
« … I
motivi che hanno ispirato la Protezione Civile a dotarsi di attrezzature
autonome possono essere variamente interpretati, certo, una cosa appare chiara:
non sono un riconoscimento alle nostre capacità tecnico-scientifiche e appaiono
perciò anche offensive!» rispondo esortando i radioamatori a lasciare le comode
sale delle unità di crisi delle prefetture e delle province (anche perché
L’Aquila insegna che possono crollare …) e a scendere in campo sporcandosi le
mani e non solo. Il sistema Protezione Civile si è trasformato profondamente!
Occorre abituarsi a distinguere i diversi momenti operativi, ognuno dei quali
richiede procedure e tempi di intervento diversi … e non venitemi a dire che
l’uso di apparecchiature VHF operanti sulla frequenza di 164 MHz anziché su
quella di 144 MHz, provoca negli operatori “con patente” « … conseguenze facili
da immaginare ».
Grazie per
aver ospitato queste mie righe.
IW1EHL -
Giorgio Carfagna - e-mail: mcarf@tin.it
Ci
scrive anche IK2MLR – Maurizio Pampado
coordinamento
Radiocomunicazioni Emergenza, ARI Sez. Milano
Egregio
Signor Mattioli,
quando il Coordinatore ARI RE
per la Lombardia, I2EDU Ettore, mi ha chiesto di reperire, organizzare ed
inviare i nostri operatori in Abruzzo, erano già successi fatti significativi
per quella che sarebbe stata la successiva gestione dell’emergenza sisma.
Innanzi tutto le squadre di primo intervento erano già
rientrate dalla conca Aquilana, inoltre ARI RE Lombardia, su richiesta della
U.O. PROTEZIONE CIVILE di Regione Lombardia, aveva già inviato presso il campo
di Monticchio 2 un team di eccellente competenza nel campo delle
radiocomunicazioni digitali. Lo scopo dichiarato era sperimentare, o meglio
“dimostrare” l’efficienza ed utilità di nuove tecnologie al servizio delle
radiocomunicazioni di emergenza ed il successo della prima esperienza si è
successivamente arricchito con ulteriori implementazioni nel corso di missioni
successive. Il team, composto da operatori della
sezione ARI di Gallarate e supportato presso la sala operativa regionale da una
squadra di tecnici ARI RE Lombardia, ha avuto la cortesia di “prendermi a bordo”
per un breve periodo, con lo scopo dichiarato di indagare, chiedere e capire dal
vivo le nuove esigenze che l’appartenenza alla Colonna Mobile Regionale in
regime operativo nell'emergenza vera effettivamente
richiede.
Vi è stata
poi una seconda fase, che termina oggi (22 agosto 2009, per chi legge) nella
quale il Dipartimento ha chiesto all’ARI di contribuire
con propri operatori alla gestione della maglia radio proprietaria del DPC. Su
questa attività di gestione ho letto in varie fonti, anche online e su
“Radiogiornale”, pareri differenti, talvolta polemici e non infrequentemente
disinformati ed ho quindi pensato, signor Mattioli, di scriverLe il mio contributo.
Questo
sisma, almeno per me, ha cambiato le regole durante lo svolgimento del gioco.
Abituato a pensare che i radioamatori esprimano il
massimo della loro efficacia nelle prime 48/72 ore dall'evento per poi ritirarsi
nel silenzio della propria gratificazione, mai avrei pensato di dovermi
occupare, per mesi, del coordinamento in Abruzzo degli equipaggi
lombardi.
E,
onestamente, dubitavo che la maggior parte di noi avrebbe dato la propria
disponibilità per turni H24 in una funzione, quella che chiamano "TLC", di scarso
spessore radiantistico ma di formidabile impatto umano. Ecco quindi che Paolo, IK2MLS
ed io abbiamo pensato di chiedere ai nostri colleghi di ARI RE Lombardia,
durante l’abituale net settimanale in banda VHF, una prima impressione su quello
che si stava delineando come un impegno continuativo, scadenziato e
indubbiamente pesante. Le risposte sono arrivate subito, entusiastiche. Ci siamo
immediatamente resi conto delle eccezionali risorse delle quali ARI-RE Lombardia
dispone: un corpo di volontari determinati, appassionati del loro ruolo e
disponibili a "sporcarsi le mani" con la soddisfazione di chi lo fa per propria
scelta, con il sapore della condivisione in bocca. Un'immagine che, tutto sommato, non molti davano per scontata. Io per primo.
ARI RE
Lombardia ha gestito in questa fase 81 (!) missioni,
segno di un'attività gradita ed apprezzata dal radiantismo d'emergenza lombardo
ARI, del quale mi occupo, e non solo: gli operatori che si avvicendano nella
conca Aquilana rientrano carichi di entusiasmo per l'esperienza vissuta e sono
molti coloro che chiedono di ritornare! Ho avuto modo di scrivere in passato,
sul nostro sito www.arirelombardia.it che questa sfaticata, con
turnazioni H24 e sveglie ad orari impossibili, "arricchisce umanamente" chi si rende
disponibile a viverla ben più del significato tecnico/radiantistico che, ripeto,
è lasciato un pò in disparte. A riprova di ciò, abbiamo messo online una
raccolta di report e diari di viaggio che illustrano i vari aspetti di queste
missioni.
Sapevamo
bene, già a priori, che la richiesta rivoltaci dal
Dipartimento prevedeva il supporto con l’uso di sue apparecchiature e su
frequenze a quest’ultimo assegnate, e che le procedure operative adottate non
sarebbero state le nostre. Del resto, la parolina magica nel sistema nazionale
di Protezione Civile (che, ricordo, è tra i più avanzati) è INTEGRAZIONE
Dimenticarselo significa restare fuori.
Nel
momento in cui scrivo sono ancora operativi 74 campi, con 7 COM di riferimento
oltre a DI.COMA.C. in una zona geograficamente molto
difficile da coprire via radio: un triangolo di Regione Abruzzo esteso dal
limite della provincia di Chieti, ai confini con il Reatino, giù sino a Sulmona.
Proviamo a
fare i conti: almeno 1 operatore per campo, almeno 2 per COM e 6/8 in DI.COMA.C.
tutto questo a ripetizione, in turni di una settimana,
sino a che la struttura rimane in piedi (pensate che non serva? Lo pensavo
anch’io dato che la rete telefonica ha sempre funzionato, ma durante questi mesi
ho dovuto cambiare parere…). Abbiamo queste risorse? Di quanti indispensabili
ripetitori mobili e transponder (ovviamente tutti da presidiare) possiamo
disporre? Chi vieta ai radioamatori di operare su maglia e apparati altrui
quando è il proprietario a chiederlo? La Protezione Civile “vive” di
volontariato e la struttura TLC del Dipartimento, impiegata in Abruzzo, conta 7
(!) addetti…
Mi
permetto quindi di non essere d’accordo con le tesi riportate sul numero 219 di
“Radiogiornale”. Ma non lo sono nemmeno con quelle espresse sull’argomento nel numero 220.
Al nostro
coordinatore nazionale ARI RE, I8IEM Alfredo è stato rinfacciato, a mio avviso
sbagliando, di “dividere” i coordinatori regionali in buoni e cattivi. Mi pare
si sia limitato a fare la conta di chi c’era e chi no, con preghiera di non
lasciare sole le regioni che risultano a log.
Aderire ad
ARI RE significa anche rispettarne il regolamento: gli artt. 1
e 7 sono sufficienti per zittire la polemica che si è accesa. I
coordinatori
ARI RE che hanno deciso di non partecipare e quindi non far
partecipare i soci di proprio riferimento geografico hanno, a mio avviso,
innegabili responsabilità: sicuramente nei confronti del Sodalizio ma
soprattutto e ben più gravemente nei riguardi di questi ultimi, cui è stata
quanto meno negata la possibilità di svolgere un’importante formazione personale
su un terreno tutto sommato “protetto”.
Concludo
con due riflessioni: la prima è che noi radioamatori stiamo dimenticando di
avere un ruolo sociale, preminente rispetto a quello “elettrico” e che si
delinea soprattutto in caso di calamità gravi come questa. La seconda è che una
nave come ARI RE non può permettersi di navigare in mare aperto se gli ufficiali
non sentono il senso e la responsabilità del comando; il massimo ottenibile è
sbattere contro il molo.
Cordiali
73
IK2MLR –
Maurizio Pampado
coordinamento Radiocomunicazioni
Emergenza, ARI Sez. Milano
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
14.
Modello ICOM
IC 706 MKII-G numero di serie:n°16175
15.
Da:
Gianmarco Calore [gianmarco.calore@alice.it]
ik3gbc:
silent key
Gino
Nalesso, IK3GBC, ci ha lasciati per i postumi di un bruttissimo incidente
stradale.
Ottimo
radioamatore, il suo carattere esuberante lo ha sempre portato ad amare il
contatto con i giovani cui dispensava i suoi consigli e le sue storie,
autentiche lezioni di vita. Fino a pochi giorni prima della sua improvvisa
dipartita era regolarmente in radio, con il solito umore di sempre e con la
voglia contagiosa di recuperare la sua salute.
Lascia un
vuoto incolmabile in tutti i radioamatori che lo hanno conosciuto. Le più
sincere condoglianze alla moglie Adriana.
Ciao,
Gino!!!!
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Da: Vincenzo
[iradiom@hotmail.com]
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