Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

Radiogiornale 82  
Aprile 2003 Periodico telematico indipendente
 
                                             
         
 
 
Sommario:
 
- Radioamatore oggi;
- I pionieri della radio, (quinta puntata);
- Che brutta figura ! Intanto anche i "pirati" si inseriscono nei problemi ARI;
- Tantissimi auguri al Frate Radioamatore I0UMT per i 50 anni di sacerdozio;
- Commemorazione di quando la radio salvò i superstiti della spedizione Nobile;
- Diploma Giovanni Paolo II, il Papa pellegrino;
- Sota news;
- L'Air show a Ostia Lido RM;
- L'invenzione e lo sviluppo della telegrafia;
- IOTA ID9RGE Filicudi;
- Nominativi di sezione;
- Mostre mercato;
- Silent Key:
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili informazioni.
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Da: "Luigi Belvederi" <lbelvederi@tiscalinet.it>
 
 
 

Radioamatore oggi

Alcuni scelgono la vacanza tutto compreso. Numeri in fila, spiaggia paradiso, tre ore di jet da casa. Tutto incluso nel prezzo, anche gli imprevisti.
 
Altri invece scelgono l'emozione di una scoperta vera, come la magia del mare su una barca a vela o quella del volo sulle ali di un aliante: qualcosa che finalmente dipende più da se stessi e un po' meno dal villaggio globale.
 
Così è anche comunicare, oggi: molti scelgono di chiudersi soli nella propria stanza, dietro il bagliore di un computer, a spingere tasti e chattare di niente.
 
Il Radioamatore no. Il Radioamatore è come quelli che scelgono di partire, ma non vogliono arrivare mai, perché il loro scopo è il viaggio.
 
Persone un po' speciali che vivono la capacità di stupirsi, di ricercare, di costruire ed intuire.
 
Persone che sanno vivere le emozioni ma sanno anche stare insieme, in una famiglia grande come il mondo, che non conosce differenze di razze, lingue o religioni.
 
Per questo il Radioamatore non conosce barriere, e la propria voce viene udita libera al di là degli oceani, portando sempre parole di amicizia, di fraternità e spesso anche di conforto.
 
I radioamatori fanno cose insieme, e aiutandosi, migliorano se stessi e gli altri, spesso protagonisti nella loro comunità, quando essa ha più bisogno perchè colpita da calamità o disastri naturali.
 
Radioamatore, oggi, è vivere consapevolmente un'avventura che, come le emozioni di un viaggio vero, non ha mai fine. Soprattutto oggi, al di là di un hobby, Radioamatore è un modo di essere e di appartenere.
 

                                                                                                                    Luigi Belvederi, I4AWX
 
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Quinta puntata
 
FRANCO MORETTI I4FP
VITA E STORIA
DI UN RADIOAMATORE
A FERRARA CULLA DEL RADIANTISMO ITALIANO
 
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a riassumere il contesto , altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo prolisso.
Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per rendere più interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del Ministero e la relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che oggi si ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle decametriche.
Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei pionieri radioamatori di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al radioamatorismo in Italia.
Si é  dato significato alla realizzazione di Radio Ferrara (che nei fatti si sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera d'Italia", regolarmente autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno avuto  un notevole peso nello sviluppo del paese.
 
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Anche  allora  c'erano due Associazioni, l'ARI e il Radio Club d' Italia, ma  anziché  litigare  come  avviene oggi, si  fusero insieme grazie al paziente  lavoro  di ricucitura portato avanti  da  Franco Moretti  I1FP il quale per averne parlato in un qso rimediò una multa dal Ministero. Ma di questo ne parleremo la prossima puntata.
 
    Rotary beam:
la mia prima direttiva autocostruita
 
 
         Nell'anno  1947   , dopo avere esaminato vari progetti , cominciai l'autocostruzione  della mia prima antenna rotativa . Il problema era costruire  un "boom" , supporto , in materiale robusto  e poco costoso .  Scelsi  di  preparare un "culla" in legno  impregnato di resina , per resistere alle intemperie , e  trovai  il falegname  disposto  a seguire  le mie istruzioni . 
        L'antenna  era una due elementi per i 15 metri e due per i 10 . Le canne erano di alluminio  con  isolatori in porcellana  come supporto e isolamento  verso la base  di appoggio .  Lo schema  lo ricavai dalla rivista  QST  . L'alimentazione ai due radiatori  era formata da piattina da 75 ohm che mi mandò un OM americano.   
         Il tutto fu montato alla cima di un palo telescopico  , di origine  militare tedesca , che permetteva con un verricello , il sollevamento  fini a 10 metri di altezza .    La rotazione avveniva a mezzo di una ruota da motocicletta fissata sotto il centro della culla , senza i raggi  del normale uso . Per comandarla  ho usato  del filo di acciaio  con anima in canapa , che veniva impiegato in
commercio  , per la frenatura a mano delle auto .  Avevo montato due pulegge alla  metà del palo e  i due fili avvolti sulla ruota , nei due sensi , arrivavano in casa  attraverso due fori nel muro della mia stanza . All'interno vi erano altre due pulegge   che rmettevano ai due capi  del sistema , attraverso una catena, sempre da motocicletta , l'ancoraggio e chiusura  del loop  .
          La catena era agganciata ad un perno di comando costituito da un volante da automobile  e una ruota dentata  per la rotazione  di tutto il sistema .  Tutto il gruppo  era stato realizzato da un caro amico ,esperto meccanico , anche lui radioamatore , in un blocco  di ottone  tornito .
           Questo sistema mi permise di ruotare perfettamente l'antenna  e di effettuare ottimi collegamenti  anche nella nuova gamma . per me , dei 21 Mhz. In seguito ho realizzato altre antenne e soprattutto la più importante , una monobanda per  la gamma dei 20 metri  con boom  di 1/2   lanbda    e cioè  10 metri e con  tre elementi  su di una culla  progettata da I1CC  e  costruita con tondino di alluminio .
            Il sistema di rotazione rimase sempre quello  della ruota dentata e del volante da auto , che si era sempre  dimostrato il più affidabile  nel tempo
.
  continua
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Da: "Francesco"  ik0fvc
 
 
             Che brutta figura! 
           CONFERMATO          
le nomine al Consiglio Superiore Telecomunicazioni
non vengono fatte su segnalazione dalle Associazioni!
INTANTO  ANCHE  I  PIRATI
SI INTERESSANO DELL'ARI
 
Ciao Paolo,
sono Francesco Valsecchi, IK0FVC.
 
Anzitutto complimenti per il Radiogiornale, un importante contributo al
mondo radiantistico.
 
Ti ringrazio di avere ricordato della mia presenza al CST, cui ora si
aggiunge quella di Luca.
 
A dire il vero, da tempo c'è un altro radiomatore nell'organismo. Non
ricordo il nominativo (ma è un I0); è un magistrato di elevato livello che,
nelle poche volte in cui si è avuta occasione, ha dato una mano alla debole
voce dei nostri interessi. Se ti interessa mi informo.
 
Vorrei, però, precisare che le nomine dei membri al CST (organo che, per
l'esperienza che ho avuto, conta molto poco, tanto che si era pensato di
abolirlo) non sono effettuate " in rappresentanza " di qualcuno, ma
unicamente per criteri di competenza ed esperienza maturati in certi
settori, a discrezione del Ministro.
 
Nel mio caso la ragione originaria fu " esperto in materia radioamatoriale
", ma poi sono finito in una commissione che si è occupata di sicurezza dei
dati.
 
E' importante, credo, sottolineare che non esiste in criterio di
rappresentanza, anche per dissipare alcune polemiche in corso.
 
Grazie, a presto
 
fvc
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Ma intanto uno pseudo abusivo, "ben informato", che utilizza  nominativi mai sentiti prima, non presenti sul callbook, come  IW2ARI e IW9ARI, usando un BBS, "libertario" e senza  controllo,  quindi aperto a qualsiasi pirata, pubblica   in  Packet   lettere  di   Elvira   Simoncini IV3FSG e  del Vice Presidente  Nicola Sanna I0SNY, dirette   al  CDN  al  Presidente   e  al   Collegio  dei Sindaci,  ma  quel  che  é  bello  é  che  le lettere in questione risultano autentiche e non apocrife!
Insomma o  Casa ARI é diventata una casa di vetro, aperta a tutti, pirati, pseudo tali, o "Radioamatori sotto mentite spoglie", oppure ci troviamo in presenza di una nuova "trovata" nella ormai lunga storia infinita!
                                                           CUI PRODEST?
 
ECCO I DUE MESSAGGI PACKET:

Msg: 32920   Flag: BN
Date: 12-04-2003 08:29
From: IW2ARI@I4UKI
To  : TUTTI @ITA  
BID : UNPROTO_MSG
Titolo:ARI: La verita' (1)
 
R:030410/0948Z @:I4UKI.#MO.IEMR.ITA.EU #:41741 [Spilamberto] #:41741
 
From: IW2ARI@I4UKI.#MO.IEMR.ITA.EU
To  : TUTTI@ITA
 
Al Consiglio Direttivo Nazionale A.R.I.
Al Segretario Generale A.R.I
Al Collegio Sindacale A.R.I.
Via Scarlatti 31,
20124  Milano
 
 Gentili Colleghi,
 
Nel prendere atto delle dimissioni del Presidente Alessio Ortona da ogni carica ed incarichi, non posso purtroppo non notare nelle sue spiegazioni, il voler addebitare ad altri la motivazione del suo gesto. Poiche' vengo chiamata parte in causa, credo siano opportune alcune precisazioni.
 
Per il fatto di aver chiesto chiarimenti al Collegio Sindacale, prima dell'insediamento dell'attuale CDN, sono stata poi oggetto assieme a Sanna, di continui attacchi al punto che anche una frase di un verbale approvato e' stata cambiata prima della relativa consegna al Direttore Responsabile per la sua pubblicazione sull'Organo Ufficiale.
 
In una successiva riunione dopo la sua pubblicazione, il fatto e' stato da me segnalato e la frase in oggetto e' stata rettificata, ma non dopo la lettura del verbale approvato (prassi di comparazione che mi sembra logica), bensi' dopo l’ennesimo ascolto delle registrazioni mettendo in dubbio la veridicita' di quanto scritto nel verbale gia' approvato.
 
Dopo questa rettifica, ho chiesto la medesima rettifica dei "Fatti di cui si parla n.17" pubblicato oltre che su RR anche sul sito dell'ARI. Mi sembra un atto dovuto. Invece, Ortona stravolge il tutto e lo presenta come un attacco al presidente e non alla mia persona.
 
In sostanza, il Presidente, avvalendosi della facolta' di poter pubblicare su RR e nel sito ARI, formula e diffonde valutazioni e giudizi soggettivi ed arbitrari e fornisce in tal modo al lettore un resoconto che risulta essere fuorviante, anche perche' parziale.
 
Questa attivita' del Presidente non puo' ritenersi "coperta" dal diritto di cronaca che, come precisato anche di recente da una sentenza della Suprema Corte, incontra un limite invalicabile "nel rispetto della persona, la cui reputazione e' toccata dalle notizie diffuse, e nel rispetto della verita'".
 
Qualunque utente o navigatore della rete internet puo' in qualunque momento e da qualunque luogo o paese, imbattersi nel "sito ARI" e trovarsi quindi sotto gli occhi affermazioni e giudizi idonei a gettare il discredito sulla Simoncini e a sollevare dubbi sulla correttezza del suo operare.
 
Riguardo poi alla burrascosa riunione del CDN del 12 dicembre 2002 da lui menzionata, i toni accesi erano dettati da un comportamento provocatorio di chi presiedeva.
 
Il Vice-Presidente Sanna, per poter affermare i suoi diritti, ha dovuto anche alzare la voce, ma non e' stato certo l'unico. Mentre e' stato l'unico a scusarsi per questo.
 
Se il Collegio Sindacale doveva rammaricarsi di quanto accaduto, non era certo tramite la voce di un solo Sindaco il quale ha cercato personalmente, come riteneva opportuno di invitare tutti, nessuno escluso, ad una riflessione.
 
Mi rammarico delle lamentele del Presidente e, se in Consiglio  ci sono stati argomenti ripetitivi, il fatto e' stato determinato dall’importanza o gravita' degli stessi o dal non voler ascoltare anche le ragioni e le proposte altrui, chiudendosi su interpretazioni personali.
 
Inoltre, non credo si possa chiamare "ostruzionismo" l'analisi seria e approfondita di argomenti importanti: il lavoro costruttivo non lo si fa da soli, ma con un lavoro di squadra ed ognuno e' tenuto a dare il proprio contributo ed il confronto delle idee e' elemento indispensabile e non va definito come un'inutile perdita di tempo.
 
Se cosi' fosse basterebbe solo una persona per condurre l'Associazione.
 
Sono profondamente delusa dall'accaduto nel suo insieme, mi aspettavo un Presidente che lavorasse per portare armonia nel gruppo, cercando di far superare le naturali incomprensioni iniziali, evitando di schierarsi e richiamando al rispetto delle regole e delle idee di tutti, perche' solo cosi' si possono gettare le basi per un lavoro sereno e costruttivo. Non esistono altri modi.
 
In Consiglio, ogni proposta dovrebbe sempre essere analizzata con serieta' a prescindere da chi la presenta, e la democrazia ed il rispetto verso tutti dovrebbero essere valori fondamentali dell'ARI cosi' come lo sono della Costituzione Italiana.
 
Mi auguro ora che, in un momento cosi' critico per la vita della nostra Associazione, il Consiglio Direttivo riesca a reagire con alto senso di responsabilita', rifuggendo da soluzioni di schieramenti contrapposti ed a comprendere che l'unica forza che ci puo' fare andare avanti costruttivamente e' una coesione su obiettivi comuni, maturata dalla consapevolezza che nelle nostre mani c'e' il futuro dell'ARI.
 
 Cordiali saluti.
 
Elvira Simoncini - IV3FSG
 
                         *** Fine del Msg.  32920 ***
/EX
 
 
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Msg: 32902   Flag: BN
Date: 12-04-2003 08:26
From: IW2ARI@I4UKI
To  : ARI   @ITA  
BID : UNPROTO_MSG
Titolo:ARI: La verita' (2)
 
R:030410/0957Z @:I4UKI.#MO.IEMR.ITA.EU #:41745 [Spilamberto] #:41745
 
From: IW2ARI@I4UKI.#MO.IEMR.ITA.EU
To  : ARI@ITA
 
AL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE A.R.I.  = MILANO =
AL COLLEGIO SINDACALE A.R.I. = MILANO =
 
Ho ricevuto e letto delle dimissioni da Presidente A.R.I. e Cassiere di I1BYH.
Per quanto riguarda il contenuto delle motivazioni faccio presente di non condividerle.
 
1) Paragrafo 2.
Il mio "comportamento" durante la riunione del 12 dicembre 2002 e' stato solo una reazione e non un attacco, all'inizio pacato, per contestare quanto asserito e scritto dal Presidente ai Comitati Regionali. Non si puo' usare la propria carica per mettere in cattiva luce gli altri Consiglieri; non si possono dire cose che non si conoscono o che sono frutto solo della propria immaginazione ed interpretazione di parte, facendone un documento politico a proprio vantaggio. Dopo il diniego del Presidente a correggere quanto dallo stesso asserito in modo del tutto personale, certamente la mia reazione e' stata piu' incisiva e con toni forti, anche perche' Ortona rimaneva sulle proprie posizioni, del resto non avvalorate da conoscenza dei fatti. All'accesa discussione hanno partecipato un po' tutti i Consiglieri e non e' stata prerogativa di Sanna e Simoncini, come vuol far credere il Presidente.
 
2) La lettera del Sindaco Marchesini, redatta non in modo consigliare, non era sicuramente rivolta solo a me, ma anche agli altri, al fine di smorzare i toni.Ritengo, comunque che il compito del Collegio Sindacale non sia quello di inviare lettere al C.D. per richiamarlo alla forma, ma solo quello di controllo generale sull'amministrazione dell'ARI, delle votazioni e dei referendum  (art.29 dello Statuto),oltre al controllo sull'applicazione del Regolamento e dello stesso Statuto sociale dell'ARI. Ricordo, inoltre, che il Consiglio Direttivo e' composto solo da nove membri, otto eletti tra i Soci e uno nominato dal Ministero delle Comunicazioni.
 
3) Per quanto riguarda la lettere del Vice Presidente Marino, sicuramente contesto "i modi offensivi", poiche' ho solo detto in maniere forti che il Presidente doveva togliere le parole "di concerto", aggiungendo che per la sua iniziativa il Consiglio si stava spaccando in due parti. Queste maniere, e anche piu' gravi, in passato ci sono state e io come Consigliere ho assistito a momenti di tensione e di urla con addirittura l'abbandono da parte di un Consigliere della riunione. Voglio anche aggiungere che, sempre in passato,  qualche consigliere non si e'piu' presentato durante le riunioni, per mesi e anni, contestando cosi' l'operato del CDN.
Il modo di esprimersi, molte volte, e' una reazione a dei soprusi palesi e illegittimi ai quali si viene sottoposti.
 
4) Per quanto riguarda il terzo capoverso delle attuali dimissioni dove si dice che la Simoncini ha contestato la veridicita' di alcune affermazioni, anche io contesto fortemente quanto da Ortona scritto sui "Fatti di cui si parla 17" poiche' non e' affatto vero che la Simoncini si e' offerta di presentare un parere legale.Nella prima riunione di questo nuovo Consiglio fu il Presidente dei Sindaci,  Faraone, a dire alla Simoncini che se la stessa lo riteneva opportuno poteva presentare un altro parere legale a sue spese. Di conseguenza e' stato fatto anche un verbale di CDN dove si evidenziava questa situazione, approvato da tutti i componenti.Tutto questo e' avvenuto con il 1ø verbale di questo nuovo Consiglio dove ci sono stati dei problemi non dipendenti ne da me ne dalla Simoncini.

Il verbale redatto dal Segretario Taliani venne approvato, come al solito, nella seduta successiva, ma poi venne mandato alla pubblicazione su R.R. in modo diverso dall'originale con una interpretazione di parte degli avvenimenti e solo dopo le lagnanze, successivamente e' stato corretto con l'approvazione di tutto il Consiglio sul verbale del 18 gennaio 2003, ritenendo che era stato scritto in modo difforme da quanto deliberato (non mi risulta che ci siano stati interventi per censurare quanto accaduto). Tutto quello che e' successo ha fatto perdere molto tempo, e ancora perdita di tempo da parte del Presidente anche nell'ultima riunione di Consiglio, poiche' disconosceva ancora quanto gia' lungamente discusso e approvato e che ha anche pubblicato su "Fatti di cui si parla". Si scrivono lettere quando non si rispetta la forma ma non si fa nulla quando si viola palesemente la sostanza.
 
5) Paragrafo 5ø delle dimissioni.
Si dice che il C.D. "e' stato costretto ad ascoltare monotone e sistematiche contestazioni". Questa e' una interpretazione unilaterale e pretestuosa in quanto io quale componente  ho partecipato in modo attivo ai vari Consigli e non mi sono annoiato ma ho portato avanti il mio contributo con argomenti all'ordine del Giorno, costruttivi e al solo fine di ridare attualita' all'ARI e della sua visibilita' in campo nazionale.Infine, non si puo' pretendere di decidere e di condannare chi la pensa diversamente da noi. I dibattiti sono il seme della democrazia al di la' dei modi piu' o meno forti. Se non fosse cosi', il Senato della Repubblica Italiana e la Camera dei Deputati sarebbero vuoti e pieni di dimissionari.
 
IL V.PRESIDENTE
I0SNY-Nicola SANNA
 
                         *** Fine del Msg.  32902 ***
/EX
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Tantissimi auguri al Frate Radioamatore
 
 
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COMMEMORAZIONE
 
Quando la radio salvò
la spedizione Nobile
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Diploma Giovanni Paolo II, il Papa Pellegrino
 
 
 
Per celebrare i pellegrinaggi che Papa Giovanni Paolo II ha effettuato  durante il suo
Pontificato, e' stato istituito l'Award "Giovanni Paolo II, il Papa Pellegrino" .
 
Per conseguirlo sono richiesti almeno 20 collegamenti (qualsiasi banda e modo, OM e SWL)
con i Paesi visitati dal Papa a partire dal 16 Ottobre 1978 ad oggi (123 "DXCC Country").
- Ciascun "Country" puo' essere collegato/usato una sola volta.
- E' MANDATORIO aver collegato almeno una stazione Polacca.
- Se nella lista dei paesi collegati, e' inclusa una stazione speciale/commemorativa
dell'evento, questa equivale a 5 "Country".
 
Le richieste per ricevere l'award vanno indirizzzate
a DL3KDC Wlodzimierz Nawrot                  
Erzbergerallee 86
D-52066 Aachen, Germania
                             (email   
nawrot@onlinehome.de )
allegando almeno 7Dollari o 5 Euro o 7IRC.
Inviando una somma superiore, questa verra' devoluta per l'assistenza medica dei 
Bambini in Polonia.
 
Ecco i Prefissi/Paesi validi per il conseguimento del Diploma
 
A2, AP, C5, C7, CE, CN, CO, CP, CT, CX,
D2, D4, DL, DU, E4, EA, EI, ES,
F, G, H4, HA, HB9, HB0, HC, HH, HI, HK, HL, HP, HR, HS,
I, J5, J6, JA, JY
K, KH, KL7, KP4, LA, LU, LX, LY,
OA, OD, OE, OH, OK, OM, ON, OZ, P2, PA, PY,
S2, S5, S7, S9, SM, SP, SV
T7,T9, TA,TF, TG, TI, TJ, TL, TN,TR, TT, TU, TY, TZ,
UN, UR, V3, VE, VK, VU, XE, XT,
YK, YL, YN, YO, YS, YV, Z2, Z5, ZA, ZL, ZP, X4, 9H
3C, 3D2, 3DA, 3V, 3X, 4S, 4U1UN,
5H, 5N, 5R, 5V, 5X, 5Z, 6W, 6Y, 7P, 7Q,
9A, 9G, 9J, 9Q, 9U, 9V, 9X, 9Y
 
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Da: "Arnaldo Bollani" <ik2nbu@inwind.it>
 
 
SOTA NEWS
 
Cari Amici,
Il nostro ottimo Giorgio Dal Re I0AHV, è costretto a ritirarsi dal manageriato SOTA di Lazio ed Abruzzi per motivi di salute. Il suo spirito giovanile ed intraprendente sia di esempio per tutti noi e per le nuove generazioni di OM.
Da parte nostra un sentito ringraziamento per la sua attività SOTA e QRP e gli auguri più calorosi di una pronta ripresa!
 
L'incarico di Manager SOTA per Lazio ed Abruzzi sarà gestito provvisoriamente da Alessandro Santucci I0SKK, sono gradite le collaborazioni per le quali potete contattarlo direttamente : alessandro.santucci@fastwebnet.it
 
Il nostro Sito www.radioavventura.it è stato aggiornato con il bel materiale di Sandro I5SMH, troverete le novità alle pagine NEWS, SOTA e Report Toscana, come al solito grazie del materiale che inviate ed invierete a seguito delle Vostre attivazioni.
 
E' stata inoltre migliorata la navigazione del Web eliminando i componenti di Front Page (bottoni) che alcuni di Voi non riuscivano a visualizzare per problemi di compatibilità con gli script Java, ora potete tuffarvi in radioavventura e dire la Vostra...
Ci sono infatti 25 MB di spazio che aspettano i Vostri video, i miei arriveranno a Luglio con il QRP DAY e le attivazioni Lombarde che stiamo organizzando, speriamo meno bagnate della scorsa edizione ! hi
 
Le statistiche di accesso al sito sono entusiasmanti, Vi ringrazio.
 
Buona Attività QRP / SOTA a tutti !
 
73' de Arnaldo Ik2nbu
www.radioavventura.it
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L'Airshow a Ostia
 Il duello del Barone Rosso e Francesco Baracca
  rivive con i velivoli storici. Spettacolo dei parà
      
   
Dal 30 aprile al 4 maggio torna la manifestazione organizzata
dall'Aeroclub Roma  con le acrobazia delle  Frecce Tricolore
 
      A Ostia l'Air Show diventa salone aeronautico e debutta su Internet. Le evoluzione delle frecce tricolori, le esibizioni dei top gun spagnoli, il combattimento fra il triplano del Barone Rosso e l'aereo di Francesco Baracca. Sul Web si potrà vedere tutto e in diretta. Quando? Dal 30 aprile al 4 maggio prossimo, quando Ostia diventerà la capitale mondiale dell'aeronautica. Dopo tre anni di assenza, nei cieli del Lido tornerà a volare l'Air Show, con un programma ricchissimo di appuntamenti. Non ci saranno solamente le Frecce Tricolori a far battere i cuori degli appassionati. La leggerezza dell'evoluzioni dei piloti d'Oltralpe con i mirage e dei top gun iberici faranno sognare i più giovani, i Canadeir si cimenteranno in operazioni antincendio simulate con i velivoli della Protezione Civile.
      È prevista, inoltre la partecipazione di una squadriglia di idrovolanti, in ricordo della trasvolata di Italo Balbo che, 80 anni fa, ( errore: fu nel 1933, quindi 70 anni fa ---  80 anni fa, nel 1923, fu fondata  l'aeronautica italiana. ndr ) decollò proprio dall'Idroscalo di Ostia alla volta di New York. All'aviatore eroe verrà dedicata una mostra. E a riportare gli spettatori (sono previste un milione e mezzo di presenze) alle imprese dei pionieri dell'aviazione contribuirà il combattimento fra il triplano del Barone Rosso e l'aereo di Francesco Baracca. Velivoli storici protagonisti della Prima Guerra Mondiale ma ancora in grado di suscitare emozioni. «Alle esibizioni di aerei, elicotteri e paracadutisti - spiega Enrico Romoli, commissario straordinario dell'Aereo Club Roma e organizzatore dell'Air Show - si svolgerà l'esposizione dei prodotti dell'Industria aereospaziale, con illustrazione dell'attività delle compagnie di navigazione, delle società di gestione aeroportuali, dell'Aeronautica Militare e dei reparti aerei della Marina, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile. La formula del salone aeronautico proietterà la manifestazione in una dimensione internazionale». Che Ostia voglia fare le cose in grande lo dimostra anche l'installazione di una torre di controllo mobile sul lungomare. Da qui gli uomini radar dell'Enav, l'Ente di assistenza al volo, potranno coordinare Tornado, Mirage, idrovolanti, ultraleggeri e velivoli storici che affolleranno i cieli del Lido. A terra, per i più coraggiosi, ci sarà il simulatore in assenza di gravità Body-flyer, oltre ai tradizionali simulatori di volo dei jet.
      Lungo la litoranea, chiusa al traffico, verranno allestiti gli stand con le mostre fotografiche della storia dell'Aeronautica, dell'Aeroporto dell'Urbe, dei prototipi delle prime mongolfiere e della posta aerea civile dal 1917 a oggi. E ancora: il Museo del volo e delle comunicazioni da Leonardo Da Vinci a Guglielmo Marconi, il planetario illustrato da noti astrofisici italiani e, novità assoluta, la mostra degli elicotteri e dei velivoli storici. A far da cornice alla manifestazione, spettacoli, concerti rock e la «guerra dei fuochi artificiali» che illuminerà il mare di notte. Due ristoranti, una cucina etnica, due bar e punti di ristoro dislocati lungo il percorso accoglieranno gli spettatori. Verranno installati bagni mobili e in caso di emergenza saranno pronti ad intervenire medici e infermieri del presidio sanitario da campo, che potranno contare su due ambulanze.
      Il XIII Municipio che ha ricevuto nei giorni scorsi il programma dettagliato della manifestazione, si prepara a chiudere il lungomare e le aree adiacenti nei giorni di maggiore afflusso di visitatori. Gli organizzatori hanno chiesto la realizzazione di parcheggi decentrati e l'istituzione dei bus navetta per collegare il salone aeronautico ed evitare ingorghi alla viabilità. In occasione della manifestazione i voli di linea a Fiumicino subiranno modifiche per quanto riguarda le rotte di avvicinamento al Leonardo Da Vinci. Vietati atterraggi e decolli da sud, perché da lì arriveranno i jet delle esibizioni, ospitati all'aeroporto di Pratica di Mare.
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                      Molti vi hanno partecipato
L'invenzione e lo sviluppo del telegrafo (1)
 
Tratto e tradotto da Internet, Forum J. Munro Heroes of Telegraph a cura di IK8JZK Ruggero Napoli.

La storia di un'invenzione puo' essere paragonata alla crescita di un'organismo, il quale organismo durante la sua crescita puo' incontrare molti ostacoli affinche' si sviluppi, come un'albero che viene divelto da venti impetuosi, oppure un fiore che non e'stato impollinato perche' l'ape che doveva impollinarlo non ha trovato la strada oppure la spiga di grano che non cresce perche' non e' piovuto oppure e' stata seminata in un terreno arido. I mille incidenti che possono succedere durante la crescita di un'organismo possono considerarsi le avversita' affinche' un'invenzione arrivi al successo, il perseverare nello studio, nelle modifiche da parte dell'inventore molte volte, questi viene premiato, dando origine ad una nuova invenzione come il Telegrafo, in conclusione perche' una o piu' idee si sviluppino occorre che molte persone si dedichino alle sue ricerche.
Allo stesso modo il Telegrafo non e' da considerarsi un'idea che possa venire a chiunque, ma deve considerarsi un lavoro svolto da molti e per la cui crescita (come per una pianta) ci sono voluti molti anni fino ad ottenere un'organismo completo. Per la riuscita finale di un'invenzione e' necessario analizzare chi precedentemente vi ha studiato? Senza i quali l'invenzione non ci sarebbe stata. L'Inventore che riuscira' a raccogliere tutte le idee dei suoi predecessori e metterle in pratica sara' colui che si prendera' tutti gli onori ed il merito di averla realizzata. Si puo' dire che egoisticamente le sperimentazioni, gli insuccessi di chi precedentemente ha studiato l'invenzione non verra' preso in considrazione, ma avra' successo solo colui che la portera' a termine. Bisogna dire pero' che tutti quelli che hanno collaborato affinche' l'invenzione si realizzasse sono degni di riconoscimento. Il nostro elogio, il nostro plauso andra' sempre e comunque a chi con il suo lavoro avra' perseverato affinche' l'invenzione andasse a bun fine.

Permettetemi quindi di tracciare in modo rapido la storia del telegrafo elettrico nei tempi piu' recenti.

La sorgente di un fiume e' nascosta fra le rocce di una montagna, ma l'acqua sempre sgorga o nei laghi o nelle sorgenti venendo cosi' alla luce del giorno. Allo stesso modo le nostre conoscenze dell'elettricita' e del magnetismo si perdono nella notte dei tempi. Ma ci sono due punti che debbono essere considerati  il momento di partenza della scienza che ci riguarda. Nell'antichita' gia 600 anni prima di Cristo era gia' noto che l'Ambra strofinata si comporta come un magnete attraendo pagliuzze e peli d'animali, questo fenomeno veniva anche riscontrato avvicinando l'Ambra alla limatura di ferro, se si faceva ondeggiare una bacchetta d'Ambra tenendola in mano e vicina alla limatura ferrosa anche quest'ultima si metteva ad ondeggiare secondo il movimento della mano. La scoperta di queste propieta' dell'Ambra forse avvenne pe puro caso. Testi antichi ci informano che gli indiani dell'Orinoco usavano bacchette di legno rosso molto pregiato, le quali bacchette strofinate attraevano batuffoli di cotone che venivano recuperati da piante selvatiche. I membri di tribu' Indiane e antichi popoli della Sicilia usavano pietre di zolfo strofinate per attrarre la polvere. Un'antica leggenda Greca ci dice che un pastore trovo' nel becco di una cornacchia un pezzo di Magnetite.
 

 
Fu detto da un tale di Mileto che le propieta' di queste sostanze dell'Ambra e  della Magnetite potrebbero dipendere che all'interno di questi materiali vi potrebbe essere un'Anima. Il nome elettricita' deriva dalla parola Greca Elektron e per quanto riguarda la parola Ambra forse deriva dal nome del pastore Magnes oppure dal nome della citta Magnesia (Libia) dove fu trovata anche la Magnetite. Le propieta' dell'Ambra sono ( se elettrizata per strofinio con apposito panno) quelle di attrarre pagliuzze vegetali e fiati vegetali o animali il nome persiano e' (Kahruba). La Magnetite nome persiano (a hang ruba) ha la propieta' di attrarre il ferro. Da una vecchia romanza persiana: Gli amori di Maj Hon e la sua Lelia, lui cantava: Lei e' per me come l'Ambra ed Io ero la sua paglia, Lei mi tocca ed io vengo attratto.

Il filosofo cinese vissuto nel quarto secolo, scrive che l'attrazione della Magnetite verso il ferro e' simile alla attrazione che esercita l'Ambra sui piccoli semi di senape. Egli diceva inoltre: che la forza di attrazione e come un misterioso risucchio di vento ed ha la velocita' della freccia. La Magnetite molto probabilmente era gia' conosciuta in Cina prima dell'era Cristiana. Cesare e Plutarco parlano di alcuni effetti elettrici,  in particolari condizioni atmosferiche si sviluppavano piccole fiamme dalle punte dei giavellotti e dalle punte di rami secchi ed erano considerati come manifestazioni Divine dai soldati del Mandy nel Sudan. Servo Tullio ci ricorda che mentre si stava pettinando gli si sprigionarono delle scintille dai capelli le quali scintille erano provocate dalla vicinanza del corpo di Walimer uno dei capi dei Goti nel 415.

Fin dai tempi dell'antichita' le mistiche propieta' della Magnetite hanno sempre destato Molta attenzione.
Un'esperimento interessante fu condotto dai romani, i quali si accorsero che il potere attrattivo dell'Ambra si verificava da una certa distanza ma si poteva ugualmente verificare attraverso piccole barriere di legno,ottone oppure pietra. Un'altro esperimento condotto dagli antichi romani fu quello di infilare un'ago di ferro in un pezetto di sughero e farlo galeggiare dentro una bacinella d'acqua e spostarlo per mezzo di un pezzo di magnetite tenuta in mano ad una certa distanza. Probabilmente questo esperimento fu copiato ai Fenici da naviganti dell'antica Roma. I Fenici conoscevano molto bene l'arte di navigare e probabilmente con una barretta di magnetite fatta galleggiare in apposito recipiente e forse questo piccolo pezzetto di Magnetite che galleggiava dava ai naviganti
Fenici l'indicazione del Nord. C'e' da supporre che la Magnetite sia stata largamente usata anche dai sacerdoti
nell'antichita' per dare risposta a misteri insoluti. Le cronache dell'epoca ci dicono che l'Imperatore Valerio
si affido' alla Magnetite per conoscere le direttive di attacco ad Antiochia. Per le propieta' della Magnetite e' stato creduto anche che qualuno potesse (attraverso i muri di una casa o attraverso i muri di una prigione) trasferire le proprie conoscenze ad un'altro. Nel medioevo a Napoli Giovan Battista Porta scrive nel 1558
in Magie Naturali che due aghi di ferro avvicinati ad un pezzo di magnetite diventano a loro volta due piccoli magneti avendo la propieta' di attrarsi e non solo sebbene ad una certa distanza se i due aghi venivano bilanciati su perni girevoli ruotandone uno iniziava a ruotare anche l'altro. L'influenza reciproca fra due aghi purtroppo era troppo a breve distanza fra di loro se fosse stato possibile allungare le distanze fra l'influenza dei due aghi magnetici e mettendo delle lettere dell'alfabeto sulla circonferenza dei due aghi magnetizzati si sarebbe potuto creare cosi' il primo Telegrafo magnetico. Sebbene basato su di un'errore di concezione questo progetto affascinante e' continuato ad affiorare nella mente degli studiosi. Un'ombra profetica dell'invenzione si affaccio' alla ribalta Joseph Granvil scrisse nel 1665 su Ricerca Scientifica che in un futuro avremmo potuto comunicare con le lontane Indie ,
per mezzo di Magneti che si muovevano in modo sincrono. Rosicruncialso nella sua profetizzazione letteraria profetizza: La trasposizione di esseri umani da un posto all'altro per mezzo di macchine non meglio specificate.Il dott. Gilbert medico della Regina Elisabetta, nelle sue sistematiche ricerche scopri' il Magnetismo terrestre, gettando cosi' le basi per lo studio della moderna scienza dell'elettricita' e del Magnetismo. Otto Von Guericke Borgomastro di Mademburgo, inventa una macchina elettrostatica in grado di produrre una grande quantita' di scariche elettriche e scintille. Stephen Gray pensionato di una cartiera scopre la conduttivita' elettrica citando che :
Un corpo che permette che il calore si propaghi al suo interno e' in grado anche di condurre elettricita' i corpi che hanno la propieta' di condurre elettricita' si chiameranno conduttori, quelli che non la possono condurre si chiameranno isolanti. Dufay diede prova che la corrente elettrica ha due polarita' ben distinte chiamandole Positivo e Negativo, dimostrando inoltre che poli di egual segno si respingono e poli di segno opposto si attraggono. Von Kleist Primate della Cattedrale in Pomerania, presenta la invenzione di un Professore di Leyda il quale ha realizzato un bottiglia che puo' caricarsi di elettricita'. Beniamino Franklin inventa il Parafulmine e dimostra che il fulmine e l'elettricita' hanno la stessa identita'.

Spesso veniva fatto un'esperimento, veniva fatto scaricare a terra mediante una catena umana il potenziale elettrico accumulato nella bottiglia di Leyda
il potenziale elevato e di bassissima corrente si scaricava a terra solo tramite l'ultimo essere umano che era in cattive condizioni di isolamento verso terra. Questo esperimento fu eseguito da Joseph Franz a Vienna nel 1746 e ripetuto a Londra nel 1747 dal Dott. Watson a Londra. Beniamino Franklin riusci ad accendere dell'alcool con un dito facendosi attraversare da una scarica elettrica prodotta con la Bottiglia di Leyda. Putroppo a nessuno di questi sperimentatori venne l'dea di usare queste scariche ad alto potenziale per uso telegrafico.

Una pima sperimentazione di un telegrafo elettrico si ha il 7 febbraio 1753 la cui notizia appare su di una rivista specialzzata. L'elevato potenziale elettrico era generato da da una macchina elettrostatica rotante a frizione ed i conduttori (isolati fra loro ) erano tanti quante erano le lettere da trasmettere o ricevere su di ogni conduttore veniva inviato il potenziale elevato ed in ricezione scoccava la scintilla sulla lettera che si voleva evidenziare e che era connessa a terra. Un'altro progetto di telegrafo acustico era quello di usare campanelli di tonalita' diversa per ogni lettera o cifra, questa idea fu presto abbandonata data la confusione che si creava.

Nella meta' del diciottesimo secolo ci furono molti suggerimenti per comunicare a distanza, ma si affacciarono sulla scena anche dei fanfaroni i quali affermavano di avere poteri soprannaturali ed erano in grado di poter praticare la Telepatia entrando in contatto con l'Imperatore della Mongolia o della Cina. Il 30 maggio 1782 forte dell'esperimento di Galvani (gli impulsi di corrente elettrica fanno contrarre i muscoli) George Louis riusci' a trasmettere un messaggio al giornale Le Mond di Parigi mediante impulsi di corrente elettrica che ad ogni impulso facevano contrarre un muscolo animale. Il giovane Arthur Young registrera' sul suo diario questo evento. Nel 1790 M. Chappe realizza il Semaforo (che e' una sorta di telegrafo ottico con delle figure geometriche issate su di una torre, le quali figure per mezzo di leve potevano variare la propria forma ed a ognuna di queste forme secondo un codice prestabilito veniva dato un significato. Nel 1795 Don Francisco Salva Campillo di Barcellona propone di stendere una linea telegrafica fra la citta' di Barcellona e Mataro interrata o sospesa lungo la riva del mare. Il telegrafo di Salva aveva lettere e cifre fatte di stagnola connesse a massa ed un elettrodo in movimento faceva scoccare una scintilla sulla lettera che doveva essere evidenziata.
Nel 1800 il Grande Alessandro Volta inventa la Pila elettrica che sara' la primaria fonte di energia per le future sperimentazioni telegrafiche.

Nel 1802 Jean Alexandre figlio naturale di Jean Jacque  Rosseau elabora un telegrafo di cui vuol mantenere il segreto, questo suo telegrafo elettrico aveva un funzionamento (step by step) passo passo e se lo tenne
molto caro con l'intento di mostrarlo al Primo Console Napoleone, e questi lo ricevette rimandando l'appuntamento a Dicembre dello stesso anno. Alexander nacque a Parigi ed era un'incisore orafo inoltre cantava nelle chiese, finche' la Rivoluzione non soppresse queste attivita'. Divenuto Commissario della Rivoluzione, terminata questa egli sara' ricordato per aver sperimentato per primo il volo su palloni aerostatici e per essere riuscito a creare un canale che portava l'acqua dal fiume Garonna a Bordeaux. Egli non riuscira' a brevettare il suo Telegrafo e morira' ad Anglem in estrema poverta'.

Nel 1809 un Professore di anatomia Prussiano si distinse per aver realizzato un telegrafo a batterie di pile
che per elettrolisi scomponeva l'acqua. Due anni piu' tardi questo metodo fu perfezionato da Schweigger ma questa concezione di telegrafo non si divulgo' in quanto Orsted nel 1824 getta le basi dell'Elettromagnetismo ed il telegrafo chimico non fu piu' di pratico uso.

Nel 1806 Ralph Wedgowood presenta un telegrafo all'Ammiragliato che utilizza elettricita' ad alto potenziale generata con macchina elettrostatica rotante. L'ammiragliato declina l'offerta dicendo che: Il telegrafo a semaforo  di Chappe era sufficiente per il Paese.

Nel 1826-7 Harrison  Gray Dyar di New York ideo' un telegrafo a scintilla la quale scintilla ogni volta che scoccava decomponeva una goccia di acido Nitrico lasciando un segno su di un rullo che scorreva. Egli dovette abbandonare il suo esperimento perche' colpito
da mandato di cospirazione per aver svolto comunicazioni in segreto.
Nel 1830 Hubert Recy pubblica un trattato su teledidattica di come far accendere a distanza con un telegrafo a scintilla delle ampolle contenenti alcool secondo un codice prestabilito.

I telegrafi a scintilla, alimentati con macchine che generavano correnti elettrostatiche mediante rotazione a frizione, dovettero dare strada ai telegrafi elettromagnetici e la stessa cosa fu per il telegrafo chimico. Lo studio separato dell'elettricita' e del magnetismo fu ripreso e riunito da Orsted il quale fece osservare che le due cose erano concatenate, dimostrando che: Un'ago magnetico imperniato sul suo asse, la corrente elettrica a seconda della direzione (polarita') della stessa lo faceva ruotare a destra o a sinistra.

Illustri scienziati subito capirono che una volta enunciate queste propieta' dell'elettricita' e del magnetismo il tutto poteva essere utile per realizzare il telegrafo elettromagnetico. Ottiimi suggerimenti di come realizzare un telegrafo elettromagnetico furono pubblicati dal francese Andre' Marie Ampere. In questo periodo ci fu pure l'apporto di Schweigger di Halle il quale riusci' a moltiplicare l'effetto della corrente sul'ago magnetico inserendo nello stesso ago una bobina mobile o induttanza. Dieci anni dopo Ritichie dopo aver modificato il modello di telegrafo di Ampere lo esibisce al Royal Institute di Londra. Nello stesso periodo il Barone russo Powel Shilling presenta questo telegrafo modificato allo Zar Nicholas il quale decreta che sia costruita una linea telegrafica fra le citta' di Cronstadt e S.Pietroburgo, purtroppo Schilling morira' nel 1837 e questo progetto non verra' realizzato.

Nel 1833-5 i Professori Gauss e Weber costruiscono una linea telegrafica fra l'istituto di Fisica e l'Osservatorio astronomico nell'Universita' di Gottinga, in un primo tempo furono usate batterie di pile di Volta poi abbandonate per usare la allora recente scoperta di Faraday e cioe' corrente generata ai capi di un solenoide elettrico, mediante il movimento alternativo di un magnete che scorreva all'interno del solenoide stesso.
In questo telegrafo l'invio di un'impulso di corrente dopo percorsa la linea telegrafica, attraversava una bobina mobile di uno strumento elettrico ad ago il quale  ago si defletteva a destra o a sinistra a seconda della polarita' dell'inpulso elettrico. Per una visione migliore del movimento dell'ago dello strumento, Thomson introdusse uno specchio e questro strumentp prendera' il nome di Galvanometro a specchio di Thomson. Questo telegrafo veniva usato per tutti i casi di corrispondenza e non solo per uso scientifico. Steinheil muni' il telegrafo di avviso di chiamata mediante un campanello che veniva ascoltato da chi doveva ricevere. Nel 1836 Steinheil ideo' un registratore telegrafico con un'ago scrivente che  tracciava su di un rullo di carta scorrevole punti e linee trasmessi dal corrispondente, veniva usato un codice diverso da quello che in futuro inventera' Samuele Morse
 La velocita' di trasmissioone in questo tipo dio telegrafo era di n.6 parole al minuto. Come progettato precedentemente da Salva questo telegrafo usava una linea ad un sol conduttore e come ritorno comune utilizzava la presa di terra, questo suggerimento fu dato da Salva a Stehineil ma quest'ultimo fu il primo a dimostrare la praticita' di questo circuito. Anche Gauss quando gli fu richiesto di progettare una linea telegrafica per le ferrovie, anch'Egli uso come ritorno comune la presa di terra la quale era fatta con barre di Nuremberg
(barre di Rame)

Nel 1837 il Professor Stratingh di Gronique (Olanda) ideo' un telegrafo azionato da un rele' elettromagnetico con tanto di batacchio che percuoteva due Gong oppure
due campanelli di tonalita' diversa. Amyot inventa un tasto telegrafico che trasmette in automatico il messaggio l quale e' ricavato da uno strumento musicale
Nel 1737-8 Edward Davy un chirurgo del Devonshire esibisce in Londra un telegrafo con ancoretta in ferro dolce richiamata da una molla questa ancoretta era magnetizzata temporaneamente da un solenoide per corso da corrente elettrica. Questo sistema era un brevetto di Arago. Anche Samuele Morse usera' questo brevetto per creare il suo telegrafo scrivente. Davy era un'inventore prolifico e a lui si deve la invenzione del Rele' il quale rele' inserito su di una linea telegrafica permetteva di capire se la tensione che alimentava la linea telegrafica era del corretto valore in base alla corrente di eccitazione dello stesso Rele'. Davy purtroppo rimase senza lavoro e per sbarcare il lunario
dovette emigrare in Australia. Si affacciarono cosi' nuovi pionieri nello studio del telegrafo, Cooke e Wheatstone.

OMMINIGRAPH, macchinetta azionata da carica a molla, la quale molla azionava un disco rotante su cui erano scanalate le tacche per generare gli impulsi inerenti il codice Morse da trasmettere oppure ricevere mediante il ticchettio prodotto dalla rotazione del disco, veniva usato principalmente a scopo didattico per l'apprendimento del codice Morse.

SEMAPHORE, puo' essere considerato un telegrafo ottico, lo sbandieratore muove le bandierine secondo un codice prestabilito, usato principalmente sui ponti di volo delle  navi portaaerei.

POLAR RELAY (1850) rele' polarizzato serviva per inviare o ricevere impulsi di corrente polarizzata che azionavano uno strumento con ago in posizione centrale per indicare se gli impulsi di corrente erano positivi o negativi.
    
                                                       
                                    THOMAS HALL RELAY 1850
 
 
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale.

73 da IK8JZK Ruggero Napoli.
                   
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Da: "Alfio Bonanno" <it9ejw@printed.it>
 
IOTA  ID9RGE Filicudi by IT9EJW
 
QSL CARD by IT9EJW
Tipolitografia Bonanno & C. snc
Via della Regione, 20 - 95028 Valverde (CT) - ITALY
Tel. +39 095 524187 Fax +39 095 7210294
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E-Mail: it9ejw@printed.it
 

ID9RGE - Un gruppo di operatori del Radio Group Etna sara' attivo da Filicudi
                (IOTA EU-017, IIA ME-003) dal 24 al  27  Aprile.
                Team: IT9EJW,  IT9GAC,  IT9GIE,  IT9LCY, IT9TPJ, IT9VKY,
                IW9BCW, IW9BDV, IW9FY and  IW9HDS Contano di operare in HF
                (SSB e CW), 6 e 2 metri.  QSL a IT9EJW diretta (Alfio  Bonanno,
                P.O. Box 18, 95028 Valverde -CT-) o via bureau. Ulteriori info alla pagina
                http://www.rgetna.org
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NOMINATIVI DI SEZIONE
 
 
Da: "vigra" <vigra@tiscali.it>
 
 
ARI Sezione di Capoterra CA
 
La Sezione ARI di Capoterra (CAGLIARI), ha ottenuto il nominativo di Sezione IQØAL e che ha come indirizzi:
CP 22 Capoterra (CA), e IQØAL@libero.it
 
        Con i migliori 73         
        Miro,  IW0UP

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Da: "Giovanni" <ix1esm@inwind.it>
 

ARI Sezione di Aosta
 

Ciao Paolo
Ti volevo comunicare che anche la sezione di Aosta ha ottenuto il nominativo
IQ1VD per le QSL via Bureau oppure dirette: ARI Sezione di Aosta C.P. 190 - 11100 Aosta
Sede della Sezione Via Giorgio Elter, 6 - 11100 Aosta
Apertura ogni Venerdì dalle 20:30 in poi
73 de IX1ESM

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MOSTRE MERCATO

APRILE

25-27 Monghidoro - Sui passi della linea
Gotica Los Angeles Italian Sector -
Tel. 0542.28140 - 338.8885478
26-27 Civitavecchia )RM)
26-27 Empoli (FI) Mostra Empolese della
Radiantistica e dell'Elettronica

MAGGIO

2-4 Pordenone - Fiera del Radioamatore
e dell'Elettronica
10 Moncalvo (Asti) - VII Ed. Mercatino
Moncalvo
10-11 Forlì
16-18 Fossano - E.X.RO. Model: mostra mercato
di modellismo statico e dinamico - Tel. 335.5466898
17 Marzaglia (MO) XXIX Ed. "Il Mercatino"
17-18 Castellana Grotte (BA)
Nereto (Teramo) - Mostra Scambio
Radio d'Epoca
24-25 Torino - Radio Expo Torino
24-25 Novegro (Ml) - Mostra Mercato di
Militaria - Tel. 02.70200022
31 Amelia (Terni) - Mostra Mercato del Radioamatore
S.Giuliano Terme (PI) - la Fiera dell'Elettronica e del
Radioamatore

GIUGNO

1 Amelia (TR)
1 Bologna - Congr. Microonde ARI BO
7-8 Novegro (MI) - 250 RADIANT
San Marino - La Linea Gialla Rimini San Marino
1944-1945 raduno veicoli militari - Tel. 0541.75669
8 San Marino - Rocche per la pace
14-15 Rimini - I sorci verdi - Borsa scambio di Militaria -
Tel. 0541.75669 Bolzano - 2a ed. Fiera Elettronica amatoriale
19-23 Camp Styria Austria Club Veicoli Fuoristrada Militari
21-22 Roseto d. Abruzzi (TE) - Mostra Mercato del Radioamatore
26-28 Friedrichshafen - HAMRAOIO 2002
giugno data da definire Zola Predosa (BO) Mercatino

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SILENT KEY

Da: "Gaetano LINO I5LGN" <i5lgn@katamail.com>
 

Il giorno 07 Aprile 2003 alle ore 22.00 all'età di 72 anni,
Giuliano - IK5ORN ci ha lasciati, raggiungendo  tanti altri cari Amici.
 Personalmente mi mancherà tanto, ricordando le ore passate assieme,
sia per lavoro, presso la Sezione ARI Versilia, quando eravamo soci, ed
anche nelle varie gite fatte assieme.
Oggi, 09.04.2003, alle ore 15.00, si svolgeranno i funerali
presso la Chiesa del Sacro Cuore in Lido Di Camaiore.
Ciao Giuliano credo che mancherai anche a tutti quelli che hanno avuto il
piacere di conoscerti.
Sentite condoglianze alla Signora Silvia ed alle Figlie, Daniela, Stefania e
Giovanna.
 

De I5LGN - Gaetano

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MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

 

 

 
Da I7OHP Oscar PORTOGHESEl elbug@tiscalinet.it
 
VENDO CORSO CW da me realizzato indicato per allievi ed OM che vogliono veramente dedicarsi alla radiotelegrafia. Il corso è composto da due CD-ROM con 13 ore di esercizi, documentazione in file .pdf e videoplayer dimostrativo per il corretto uso del tasto verticale.
Il costo del corso è di 10 Euro comprese le spese di spedizione. Per chi è interessato rivolgersi a I7OHP Oscar PORTOGHESE Via G. Marconi n° 27 - 70100 ADELFIA (BA) - tel. 080 4593200 e-mail
elbug@tiscalinet.it
 
Grazie e cordiali saluti.
Alfredo
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Da: "Orlando Furioso" <nicoexp@inwind.it>
 
Vendo Condensatore di precisione della General Radio Company U.S.A modello: 722-N Precision Condenser 1100 uuf abs , pezzo piu' unico che raro del 1951, perfettamente funzionante in eccellente stato completo della sua custodia originale in legno. Ottimo pezzo da collezione per gli amanti del surplus, valore dichiarato 450 dollari, io vendo a 300 euro.
Sono disposto anche a mandare foto tramite e-mail.
Per info : nicoexp@inwind.it  Nicola  IZ8EFF  Angri ( SA)
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Da: "TIN" <sglent@tin.it>

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 Con gli auguri di una felice Pasqua.
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Cordiali 73de IZ7AUH Francesco Giacoia
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IL RADIOGIORNALE ANCHE IN PACKET
 
Sul PBBS I0TVL-8 di Roma, nella directory C:\GIORNALE Sono disponibili tutte le copie del Radiogiornale
in formato testo, compresso in zip.
 
Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile sempre in Packet sul BBS di Milano IK2ANE-8  raggiungibile anche
attraversi i nodi della rete Flexnet IR1SVS e IK2NHL.
 
 
Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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Nell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete wireless.

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Il Radiogiornale viene immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da IZ3CNM.
 
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RICORDATE DI VUOTARE SEMPRE LA VOSTRA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO TUTTE LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE' SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA DIRETTA A VOI,
COMPRESO IL RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO GESTORE.
 
SE AVETE QUALCHE AMICO CHE NON RICEVE IL RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E NOMINATIVO.
 
COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA
INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE
SENZA FINE DI LUCRO !
 
Il Radiogiornale
é ideato e diretto da:
Paolo Mattioli I0PMW
 
UTILIZZARE SOLO QUESTO INDIRIZZO radiogiornale@fastwebnet.it 
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