Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

Radiogiornale 83  
Maggio 2003 Periodico telematico indipendente
 
 
 
 
Sommario:
 
- Associazioni: e la guerra continua...;
- ARI Pordenone: 3 Convegno diamo voce alle Sezioni, 1 Convegno Emergenza 2003;
- I pionieri della radio, (sesta puntata);
- Avventura di un radioamatore tra realtà e favola;
- Radio Baghdad ieri e oggi;
- Come ho scoperto i radioamatori;
- Notizie dallo spazio...;
- Lettera di protesta a Radiorivista da parte di un lettore;
- ELETTROSMOG: polemica a distanza tra Gasparri e Il Resto del Carlino;
- INTERNET senza fili;
- Nuove tasse: questa volta ai CD vergini;
- Il BBS di Roma I0TVL accessibile anche via nodo;
- Leonardo da Vinci, intuì la radio?;
- FILATELIA: un francobollo italiano per Meucci;
- Cercasi partecipanti Contest 50 MHz;
- Calendario CONTEST VHF - UHF - SHF;
- Notizie dalle SEZIONI ARI;
- IOTA Lampedusa island;
- VOM La voce del Mediterraneo;
- Radioamatori camperisti;
- AIR SHOW di Ostia rinviato;
- Silent key:
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili informazioni.
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CRONACA DELLE ASSOCIAZIONI
 
             E la guerra continua...
 
Da Newsletter della Sezione ARI di Milano
 
 
"C'è una famosa canzone italiana che recita "questione di feeling..."  E' proprio vero: nella vita molto spesso è proprio questione di
feeling. Altre volte però si tratta più semplicemente di stile. Qualcosa che non si può  comprare, qualcosa che- se si possiede - si ha innato e che in modo più o meno evidente contraddistingue i rapporti con gli altri.
Senza girare troppo in tondo... possiamo dire ad esempio che certi scritti che abbiamo visto indirizzati al Ministro delle Comunicazioni, in passato, - a nome di tutti i radioamatori -, ci hanno fatto veramente rabbrividite.
Certe prese di posizione di Associazioni che qualcuno definisce "concorrenti" all'ARi hanno sicuramente lasciato perplessi il più della gente. In particolar modo quando si fanno le pulci raccontando di mancanza di trasparenza a destra e manca salvo poi, in sede di proprie elezioni, non avere la forza di dire: Soci votanti: x, y hanno votato tizio, z hanno votato Calo. Infatti, tanto per evitare forse figure leggermente imbarazzanti hanno riportato solo la percentuale dei voti raggiunti dal singolo. In pratica se i votanti sono 3 ed uno ha preso 2 preferenze... il risultato è lo stesso di uno che ha avuto 2000 voti su 3000.
Complimenti. Anche perché poi certuni sono gli stessi che parlano più o meno a sproposito (non essendo associati) di emorragie di Soci in ARI.
Recentemente il Presidente di 'ma di queste Associazioni è stato eletto dal Ministro come Suo referente preferito per i radioamatori e grande risalto da tutte le parti è stato dato dell'evento.Anzi. . diciamolo 'ma vera iattura per chi ha internet: da tutte le parti si vedeva il discorsetto dell'interessato: siti web, forum, liste di distribuzione e quant'altro.
Nell'auspicio che tra qualche anno rimanga libera qualche frequenza per comunicazioni simplex visto che saranno tutte piene di
ripetitori analogici, digitali, connessioni ad internet e trasponder transnazionali (caspita..... vuoi mica mettere??? Adesso facciamo un bel trasponderino così chi è a Lampedusa riesce a dire di buttare la pasta al suo amicone scozzese. - . .che mostruosa utilità!) dicevamo... ah si! Sperando che anche coloro che hanno altre aspirazioni oltre a quella di indugiare (che stile.. potevamo forse dire... perdere tempo? No, meglio indugiare....) sui ripetitori abbiano giusta rappresentazione presso le istituzioni abbiamo assistito ad uno scambio di mail verso il Ministero.
In particolare sul Radiogiornale - (sembra prima ancora che sul sito ARI) - è apparsa la lettera del Presidente ARI Ortona (fresco di
dimissioni e fresco di reintegro... avevate dubbi?)  che chiede in pratica al Ministro di tornare sui propri passi, segnalando (utile non si sa mai...) eventuali problemi passati che l'eletto avrebbe avuto proprio con l'amministrazione. Immaginiamo che il Ministro ( o i suoi collaboratori) abbia valutato attentamente le persone candidate e non abbia bisogno di essere "ripreso" da chi è rimasto esduso. Tra l'altro non si sa se poi abbia risposto a tale lettera. Sarebbe carino comunque che il tenore dell'eventuale risposta dell'Amministrazione nei confronti dell'escluso fosse stizzosa nella stessa misura di certe risposte che vediamo su RadioRivista nei confronti di propri Soci che chiedono solo chiarezza... (vedete RR di aprile 2003.... Ma una qualsiasi va pure benissimo...).
Ma si sa che chi ha stile non si mette neppure a discutere e semplicemente va oltre.
Per concludere giusto una riflessione: mentre nella nostra associazione il CDN si soffermava su questioni interne dimissioni, rimpasti, revoche di dimissioni ed altre sublimi meraviglie, qualcun altro otteneva la posizione che ora si vuole contestare"
 
N.D.R.
Tre semplici considerazioni: la prima é che rimestando di continuo il calderone delle incomprensioni e della concorrenza, attribuendosi di tutto, gli uni contro glii altri armati, non ci sembra sia la strada migliore per andare in Paradiso, cioé per unificare i radioamatori; la seconda questione é che non é vero quello che si dice sulla nomina di IK0YYY Luca Ferrara nella Commissione Ministeriale, perché da anni ci sono due altri Radioamatori nella stessa Commissione e nessuno si é mai stracciato le vesti dalla disperazione e inoltre secondo la Legge non é previsto che le Associazioni facciano delle segnalazioni, in quanto le nomine sono pertinenza del Ministro. Infine per i ponti, bbs e trasponder, non risponde al vero quanto si afferma, perché la nuova normativa contenuta nel  DECRETO 11 febbraio 2003, "Adeguamento della normativa tecnica relativa all'esercizio dell'attività radioamatoriale".  ( Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24-2-2003), recepisce le indicazioni IARU, affiliata alla ITU, circa le frequenze dove installare i ponti, BBS,Trasponder, Quindi non ponti dappertutto, ma solo dove lo ha stabilito la IARU, o siamo arrivati al punto di contestare anche la IARU, cui l'ARI é affiliata e ne é la rappresentante in Italia? L'unica cosa che cambia é che essendo stata abolita la "concessione" sostituita con l'autorizzazione, non possono esserci più privilegi o monopoli delle Associazioni, in quanto il DIRITTO anche a queste attività é dei singoli radioamatori, che dovranno rispettare, da una parte le normative IARU e dall'altra quelle del Ministero delle Comunicazioni, anche sugli indici di affollamento.
Su questi argomenti sono state diffuse continuamente una serie di cose non vere, per fare della pura disinformazione demagogica e creare allarmismo, cose che però hanno la gambe corte e il respiro affannoso! Personalmente ritengo che le inesattezze riportate su Newsletters non siano in mala fede, ma solo il frutto di malevole e distorte informazioni ricevute da chi avrebbe il dovere invece di riferire solo la verità dei fatti. La famosa "Farsa di Roma" pubblicata dai fatti di cui si parla) rappresenta la prova di un certo modo di informare alzando solo un gran polverone. Si parlerà di queste cose al Convegno di Pordenone, per farle cambiare nell'interesse di tutti?
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Dal Presidente del CISAR
 
          Carissimi lettori del Radio Giornale,

          spiace dover occupare una parte di questo giornale, per commentare le due lettere  inviate dai Presidenti ARAC e ARI al Ministro delle comunicazioni, in relazione al mio incarico presso il Consiglio Superiore delle comunicazioni.
          Queste due associazioni hanno voluto entrare in concorrenza nel modo più sbagliato:   scrivendo cose false.
 
          Ma quello che mi spaventa, e che dico da molto tempo, è che questo comportamento sta seminando zizzania, e i radioamatori litigano.
 
          Che ci sia attrito tra radioamatori è umanamente comprensibile;    ma quando un Presidente di una associazione alimenta queste discussioni, diventa pericoloso.
 
          Vogliamo ricordare le pagine di Radio Rivista, ove un membro del Consiglio Direttivo chiedeva ai propri soci di denunciare le "attività abusive di una presunta associazione che installa ripetitori" ?
          Dopo qualche mese, sono partite le denuncie dal Comitato ARI Abruzzo contro il Trasponder nazionale CISAR !
 
          Poi, alle prime cause vinte, sono spuntati gli scribacchini in packet, che per mesi hanno sparso odio e fango;   uno di questi addirittura fu portato al  Ministero in rappresentanza dell'ARI, e, tra parolacce e verbi all'infinito, pretendeva di parlare di tecnica.
 
          Oggi, dopo due lettere così, cosa ci dobbiamo aspettare ?
 
          Altre liti, altre discordie, altre discussioni......
 
          Speriamo che il Ministro non abbia letto questi due capolavori, e che non si sia così fatto una brutta impressione sui Radioamatori, litigiosi, invidiosi e illetterati.
 
          Vergogna, signori Presidenti, con voi non si può avere nessun rapporto;    ci abbiamo provato diverse volte, ma questo è il risultato.
           Non raccontate frottole ai vostri soci, perché le bugie hanno le gambe corte.
 
           Avete portato la discussione sul ridicolo, inventando "procedimenti amministrativi", "passati burrascosi" e multe, perche' non avete altro da dire.       Bla, bla, bla.
 
          Mentre voi fate e disfate, il resto dei radioamatori, e noi, offesi dalle vostre sciocche parole, non ci permetteremo mai di avere pregiudizi nei confronti dei vostri soci, ARAC o ARI che siano, o di qualsiasi altra associazione.
          Avremo, da adesso in poi, pregiudizi solo nei confronti di persone come voi, che non solo non dimostrano una grande civiltà, nel raccontare bugie, ma si ostinano a sbattere i piedi come fanno i bambini quando arriva il casstigo dei genitori.
         
          Per fortuna, l'associazione è espressione dei soci, e non di un Presidente.     Se poi un Presidente vuol fare tutto da solo, senza dire niente a nessuno, allora siamo pronti anche ad attendere nuovi Presidenti, con i quali saremo lieti di confrontarci.
          Noi, non facciamo di tutta l'erba, un fascio.
 
          Il cambiamento di direzione ci sarà:  Roma non s'é fatta tutta in un giorno.    Noi abbiamo pazienza, ma voi avete il tempo, che scade.
 
          Pensavate che qualcuno vi avrebbe denunciato per calunnia e diffamazione ?
          Parlo a mio nome, ovviamente:    non ho tempo da perdere con queste scemenze, e non cerco giudici che vi diano torto.
 
          Il torto ve lo stanno dimostrando i vostri soci, che se ne vanno dalle vostre associazioni, inorriditi.
 
          Luca Ferrara, IK0YYY
 
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3° Convegno
Diamo voce alle Sezioni
Convegno dei Presidenti di Sezione
Pordenone 3-4 maggio 2003
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1° Convegno
Radio Comunicazioni Emergenza 2003
Pordenone 4 maggio 2003
 
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Sesta puntata
 
FRANCO MORETTI I4FP
VITA E STORIA
DI UN RADIOAMATORE
A FERRARA CULLA DEL RADIANTISMO ITALIANO
 
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a riassumere il contesto , altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo prolisso.
Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per rendere più interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del Ministero e la relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che oggi si ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle decametriche.
Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei pionieri radioamatori di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al radioamatorismo in Italia.
Si é  dato significato alla realizzazione di Radio Ferrara (che nei fatti si sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera d'Italia", regolarmente autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno avuto  un notevole peso nello sviluppo del paese.
 
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Anche  allora  c'erano due Associazioni, l'ARI e il Radio Club d' Italia, ma  anziché  litigare  come  avviene oggi, si  fusero insieme grazie al paziente  lavoro  di ricucitura portato avanti  da  Franco Moretti  I1FP
il quale per averne parlato in un qso rimediò una multa dal Ministero.
FRANCO MORETTI PERMISE CON LA SUA STAZIONE CHE LA RAI COLLEGASSE GIORNALMENTE LA ZONA DELL' ALLUVIONE DEL POLESINE CON RADIO ROMA
 
 
           
 
 
Nell'anno 1951  il Ministero PT  con i suoi  ottimi servizi di  ascolto  controllava tutti noi radioamatori  , nei vari modi di emissione , che erano praticamente  solo due :  Telegrafia  e Telefonia con modulazione in AM  e fui "beccato"  in un QSO con un amico di Torino  I1BDV  , che era uno dei legali della nostra associazione ,  trattando , come disse il verbale di ascolto , conversazione  privata .
       Io facevo parte , in quel periodo , del consiglio direttivo centrale dell'ARI e stavo trattando , su indicazione del consiglio , il recupero  di un gruppo di Om che si erano staccati  dalla associazione  fondando un nuovo sodalizio che si chiamava Radio Club d'Italia  diretti da I1CW  che abitava  in provincia di  Treviso.
       Abitando io in zona accettai l'incarico  e avevo cominciato appunto  i primi contatti  , a Lancenigo  di Treviso  con l'amico Filippini  (I1CW)  e comunicavo al nostro legale  il probabile  rientro dei .. transfughi .
       Risultato : Fui convocato negli uffici del direttore delle poste di Ferrara  e con mia meraviglia  mi fu  consegnato un plico , dalla direzione di Roma , da aprirsi  appunto  in presenza  del responsabile territoriale e del sottoscritto .
        Mi lessero il  verbale , firmai per conoscenza , e passai … alla cassa a pagare la contravvenzione  di ben lire 1500 .
         Questo per  dimostrare  la serietà d'intenti  che a quel tempo  era  una cosa  seria .  Sapendo di essere controllati  cercavamo tutti  di  attenerci alle regole.
         A volte si esagerava anche .  Il mio grande amico I1HJ  (Enos Mandrioli ) che  lavorava unicamente in telegrafia,  fu a sua volta colto in fallo .  Il verbale di ascolto ministeriale non conteneva  multe da pagare , ma  il QRT  per 15 gg per avere trasmesso … 1  dico UN kilohertz  sotto  la gamma assegnata  e cioè  13999  kHz    . La gamma  iniziava a 14.000 –
         Nello stesso anno il fiume Po ruppe gli argini a novembre  provocando una tremenda alluvione  nella zona  del Rodigino e nel delta del fiume .         Noi tutti radioamatori  collaborammo con le autorità  per lenire le sofferenze dei  sinistrati  impiantando stazioni  nelle zone allagate .
         La  RAI  in quel periodo era ancora in fase di assestamento  tecnico  e non riusciva a collegare la zona alluvionata  alla sede di Roma dove  era il centro raccolta informazioni .  L'inviato speciale del giornale radio era Federico Zardi ottimo giornalista  che partecipava alle operazioni  e riferiva .       
Da Bologna la direzione si ricordò di quel .. rompiscatole che costruì  Radio Ferrara  e pensò di collegarmi per verificare se si poteva dalla mia casa collegare il centro di Roma .   Questa volta però , visto i controlli ministeriali , chiesi di essere autorizzato per iscritto  ad effettuare il servizio . Iniziai le prove sulla gamma consigliata dalla RAI e cioè  gli 80 metri .  Il successo fù immediato  e
Radio Roma  cominciò il collegamento quotidiano con la mia casa .
        Il giornalista arrivava puntualmente  alle 1945 . Iniziavo a collegare Roma e alle 20.00 la Rai annunciava :  Dal nostro corrispondente nella zona alluvionata  vi trasmettiamo le ultime notizie .  ( dal mio microfono e con stazione di radioamatore  !!!!  )
 
continua
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Da: "Luigi Belvederi" <lbelvederi@tiscalinet.it>

 
Avventura di un radioamatore tra realtà e favola
In una notte d'inverno

Halloween se n'era andata da poco, e le candele illuminavano ancora, da dentro le zucche vuote, i sorrisi di improbabili fattucchiere.
La stagione degli elfi dispettosi aveva lasciato il passo ad un inverno precoce e rigido, con la prima neve che già rendeva le campagne uguali, e gli alberi stracolmi.
La notte era quieta, la città silenziosa ed incappucciata nel bianco dei tetti.
Una notte perfetta, pensai, per stare tranquilli nella stanza delle radio.
Archiviati gli ultimi problemi della giornata, la casa già addormentata e silenziosa, salii la scala che mi portava in soffitta.
Il mio regno mi guardava con soddisfazione: 35 anni passati a raccogliere riviste, costruire radio, piegare telai, annusare pasta salda, lasciano il segno.
Sospirai leggermente per il freddo della coltre di neve che mi copriva, sul tetto, la testa, e per la verità pensai che 35 anni lasciano un segno ancora più ostinato di quello delle valvole bruciate, e di tutta la pasta salda ed i telai anneriti del mondo, anche di quelli degli esperimenti più ingenui degli anni migliori.
Sprofondai sulla poltrona ed accesi il ricevitore.
Sui 40 metri, il radiogiornale di una lingua strana si mescolava con una nenia in lingua araba, portata su e giù dall'evanescenza di un segnale che veniva da chissà dove.
Qualche fischio, una telegrafica, un'altra stazione ancora e poi la voce di un radioamatore che mi segnalava che la banda era aperta.
Suoni caldi e rassicuranti, pensai, strano contraltare alla fredda e silenziosa distesa di tetti bianchi che intravedevo dall'abbaino.
Tutto d'un tratto, sentii un fruscio, o forse ancor meglio un battito d'ali dietro di me.
Mi voltai e vidi che era caduta una rivista dallo scaffale, proprio lo scaffale ove in mostra erano allineate le mie collezioni di decenni di riviste.
Una autentica montagna di fascicoli, da Sistema Pratico a Radio Rivista, e ancora da Sistema A a Radiorama, per non parlare poi di quelle più antiche, degli anni 20, tutte ingiallite e a metà rose dai tarli del tempo.
Automaticamente, mi chinai per raccogliere il fascicolo caduto: si trattava di una semplice Radio Rivista, che mi colpì però perché era più smilza del solito.
Anzi, guardandola bene, era decisamente più sottile del solito, perché di una decina di pagine soltanto.
La meraviglia per un fascicolo così sottile che non avevo, mi pare, notato prima, si tramutò in vero e proprio sconcerto quando, cercando l'annata per riporre la rivista in ordine con le altre, vidi scritto chiaramente sulla copertina: Radio Rivista n. 12 - Dicembre 2020.
Rimasi esterrefatto: una rivista che.....balbettai...doveva essere pubblicata vent'anni dopo!
Succedono cose strane, in questo periodo dell'anno, tanto più quando fuori tutto tace, è buio e la città è tutta coperta di neve: sono grande abbastanza per saperlo.
Decisi quindi di non chiedermi più di tanto il perché di una cosa assolutamente fuori dall'ordinario, ed incominciai a leggere, a leggere.......
Il mese di dicembre riportava la Relazione Morale dell'anno sociale appena trascorso, ed il Presidente pro-tempore illustrava la situazione che da qualche anno si era sviluppata.
"Il fenomeno della radio di amatore -dichiarava il Presidente- è un fenomeno che può temporalmente collocarsi tra i primi decenni dell'ultimo secolo antecedente a questo millennio, e l'inizio del millennio stesso.
I primi esperimenti individuali attorno agli anni 20 del ventesimo secolo, diedero il via ad un fenomeno che raggiunse il suo picco attorno agli anni 70-80 del secolo scorso.
I radioamatori abbandonarono progressivamente l'autocostruzione e un certo fenomeno di consumismo di massa aumentò a dismisura il numero dei radioamatori stessi, anche per una sorta di politica dei grandi numeri messa in atto da molte associazioni di molti Paesi.
Alcuni criticarono questo atteggiamento, ritenendo che le associazioni in questo modo facessero gli interessi dell'industria: fatto sta che il numero dei radioamatori, per lo stesso motivo consumistico per il quale era aumentato, incominciò a scendere senza possibilità di ritorno.
L'avvento di nuove tecnologie per la comunicazione sul finire del secolo scorso, con un grande impatto sulle masse anche in termini di estrema reperibilità e basso costo dei prodotti, cagionò il progressivo allontanamento di molti dalla radio e dalle relative associazioni, compresa e soprattutto la nostra.
Il telefono cellulare (l'antenato del nostro comunicatore globale da polso) ed il computer (con processori che all'epoca si misuravano ancora in centinaia di megahertz) resero le comunicazioni così semplici e banali che molti dimenticarono la radio, complice anche il fatto che il progressivo affinarsi della tecnologia rendeva sempre più difficile la possibilità dell'autocostruzione, fenomeno che negli anni eroici dello scorso millennio era servito da collante e comune denominatore tra gli appassionati.
Agli osservatori più acuti, sempre sul finire del millennio, non sfuggì il fatto che ormai nessun più nuovo radioamatore poteva rintracciarsi nella fascia dei giovanissimi, cioè quella tra i 13 ed i 16 anni.
In breve, imboccato il sentiero in discesa, un effetto a catena alla rovescia determinò la progressiva e nota difficoltà operativa della nostra Associazione, a causa del crescente ed ineluttabile calo del numero degli associati e quindi della contrazione fortissima dei bilanci.
Purtroppo -continuò il Presidente- il fenomeno di cui sopra apparve sin dall'inizio assolutamente incontrastabile, ed il fenomeno del ridimensionamento apparve drammatico nel primo decennio del nostro millennio.
Il numero dei radioamatori e degli iscritti rovinò precipitosamente.
Alle accennate difficoltà si aggiunse una irragionevole campagna denigratoria dei mass-media contro i radioamatori, ritenuti a torto, con le loro antenne, responsabili dell'inquinamento elettromagnetico.
Vincoli paesaggistici nelle città sempre più affollate causarono problemi sempre maggiori all'installazione delle antenne, e poi una assurda estensione della normativa "CE" anche alle apparecchiature autocostruite ed ai sistemi di antenna fece il resto.
A causa di queste ed altre ben note difficoltà, il numero dei radioamatori letteralmente crollò.
Pensiamo in definitiva alla scomparsa degli sperimentatori nel campo della fisica, quelli per esempio che ai primi del 1900 si costruivano le lampadine in casa....sarebbe forse pensabile oggi una attività di sperimentazione o di hobby in questi settori ?
La situazione di grave contrazione -terminò il Presidente- accenna ora comunque a stabilizzarsi, avendo la nostra Associazione raggiunto un punto di equilibrio, Signori Consiglieri, con una base stabile di circa cinquecento soci........"
Mi stropicciai gli occhi incredulo: 500 soci ? Davvero il futuro poteva essere così?
Davvero tutto era destinato a finire in questo modo?
Guardai sconsolato il telaio del mio vecchio trasmettitore in AM degli anni 60, relegato in un angolo del sottotetto, appena rischiarato dalla luce bianca della neve che proveniva dall'abbaino, e pensai che dopotutto, non mi dava tutto quel senso di sicurezza che pensavo.
Fortuna volle che una voce dall'altoparlante rimasto acceso mi richiamasse alla realtà: mi girai di scatto, afferrai il microfono ed incominciai a parlare, parlare, parlare.....
Parlai di radio, di quella radio vera che si chiama sperimentare, saldare, provare e riprovare; parlai di ham spirit, di 35 anni trascorsi tra amici sinceri, tra entusiasmo e progetti mai nati, con quella voglia di fare che una volta, semplicemente, si chiamava arrangismo.
Non so quanto tempo passò, ma fuori la notte era sempre buia, silenziosa ed i tetti bianchi con la neve.
Saranno state forse le due del mattino.
Spensi la radio, ma prima di andare a letto volli cercare ancora quel numero di Radio Rivista per terminarne la lettura.
Passai tutta la libreria, cercai accuratamente, e poi cercai ancora ed ancora, ma di quel numero assolutamente non trovai traccia.
Che avessi sognato?
Che la notte di Halloween mi avesse giocato un brutto scherzo, e nel silenzio qualche spiritello un po' furfante si fosse infilato nella mia stanza delle radio?
Non lo saprò mai.
Però, a ben guardare sullo scaffale, tra due vecchi numeri di Sistema Pratico, la polvere se n'era andata, ed erano fuori posto, come se, tra di loro, improvvisamente, fosse scivolato qualcosa.....
 
                                                                                                                            Luigi Belvederi i4AWX          
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Da: "GIOVANNI LORENZI" <tzzlorenzi@tiscali.it>
 
Radio Baghdad
     ieri e oggi
 

STAZIONE RADIOAMATORIALE IT9TZZ
GIOVANNI LORENZI
http://web.tiscali.it/telegrafia
NO AL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA
 
Ciao a tutti. Il 25 maggio 1980, alle ore 2130 GMT sulla frequenza di 9745 kHz ( onde corte di 31 metri ) intercettai Radio Baghdad International. Ricordo che allora scrissi un rapporto di ricezione e ricevetti una lettera contenente una dinamica cartolina QSL e una bandierina. Gli eventi della nuova guerra nel Golfo mi hanno riportato alla memoria questo fatto e, credendo di farvi cosa gradita, vi allego il materiale che in quel tempo riuscii ad ottenere. Sono passati oltre 20 anni da quel giorno e non sono sicuro che l'Iraq era già in guerra con l'Iran. Forse mancava poco tempo. Fatto sta che da allora questa nazione non ha mai smesso di stare all'erta. Puo' un popolo sopravvivere e pensare al futuro con la guerra  che batte sempre alla porta?
Saluti. Giovanni Lorenzi

Qui sotto la bandierina e la QSL di conferma di un ascolto, prima della guerra. Ora non si sa se questo servizio QSL verrà ripristinato dopo le distruzioni della guerra.

 

 

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N.D.R. Oggi, finita la guerra, Radio Bhagdad é udibile a  1170khz  AM

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Da: "Umberto Molteni" <umberto.molteni@virgilio.it>

 Come ho scoperto i radioamatori
AR8AB APPELLE I1XX
  
      L'antenna di cui su parla nell'articolo
      come si vede era costruita in legno!
 
Essendo da poche settimane sotto le armi, non ebbi il coraggio di aderire nuovamente al suo rinnovato invito, e di questo mio mancato coraggio, mi pentii più volte amaramente per non aver dato un volto a colui che mi tenne a battesimo dell'etere e di non avergli stretto con gratitudine la mano.
 
Dovettero trascorrere oltre trent'anni, era il 1984, per vedere finalmente il volto schietto e simpatico di questo grande Radioamatore e Soldato. Stranamente, il destino mi fece capitare casualmente (mi chiedo se proprio casualmente) fra le mani un vecchio giornale pomeridiano che si stampava a Milano, "La Notte" e nella cronaca milanese, a grandi caratteri stava scritto "Giovannozzi comandante della Prima Regione aerea, succede al generale D'Agostini", con tanto di fotografia, che conservo ancora gelosamente.
 
Il generale Massimo Giovannozzi proveniva dall'Ispettorato delle Telecomunicazioni e Assistenza al volo dell'Aeronautica Militare. Era entrato nell'accademia aeronautica nel 1931. Come pilota, prese parte alla seconda guerra mondiale (scacchiere del Mediterraneo orientale e dell'Egitto). Fu decorato di medaglia d'argento, due di bronzo e due croci di guerra.
 
Questa volta non volli perdere l'occasione di questo incontro che tanto desideravo. Telefonai al Comando e con mio grande disappunto venni a sapere che aveva da poco lasciato il comando per raggiunti limiti di età. Fu un grande dispiacere. Nell'anno 1997, distante tredici anni da quell'ultima telefonata, sfogliando, la bella pubblicazione "70 Anni dalla fondazione - Storia del Radiantismo Italiano da Marconi al 2000" dove sono ricordati tanti OM molti dei quali conosciuti personalmente o collegati, oggi purtroppo "Silent Key" ecco nuovamente il ricordo di I1XX , riesumato alla vista della sua QSL li riprodotta. Il desiderio di salutarlo era fortissimo. Come fare ? Semplice, una veloce chiamata al 12 ed ecco forniti gli unici due Giovannozzi Massimo residenti in Roma. Il primo abbonato non era colui che cercavo. Speravo nel secondo. Composi il numero e attesi con il cuore che batteva forte, ma fu la segreteria telefonica che si attivò. Di solito, ancora oggi, non mi sento a mio agio a parlare con una macchina, quindi riattaccai. Il giorno successivo riprovai. Finalmente rispose una voce femminile con flessione filippina. Chiesi se fosse la casa del Generale Giovannozzi. Ebbi conferma, ma mi disse che i padroni erano fuori e di riprovare dopo le ore 20.30. Ero felice di dimostrargli la mia gratitudine e di non averlo dimenticato. Emozionato come sempre richiamai a quell'ora. Mi rispose una dolce voce femminile; mi presentai e chiesi, con voce quasi tremante, se potevo salutare il signor Generale nonché ex I1XX. Questo nominativo già non appariva più nei vari callbook. Il crudele destino non poteva mancare. La signora con voce un po' tremula rispose: - Mio marito è mancato tre anni or sono. Provai un grande dispiacere come se avessi perso un caro amico d'infanzia; ed era veramente un caro amico della mia infanzia, visto che, grazie a Marconi, lo conobbi quando ero fanciullo. Commosso, spiegai brevemente la mia storia. La gentile consorte mi rim
Era da poco finita la seconda guerra mondiale. A quei tempi vivevo con i miei genitori in un ameno villaggio in riva al Mediterraneo, situato ad otto chilometri a nord di Beirut (Libano), dove approdammo ai primi di gennaio del 1939.
 
Durante il conflitto mondiale, fummo prigionieri civili degli Inglesi, ospitandoci in ben tre campi di internamento; il primo a Betlemme, in un convento di Salesiani, il secondo a Giaffa, vero campo di internamento e l'ultimo a Sarona, un ex villaggio colonico tedesco, adibendolo a campo di internamento, rimanendovi per ben due anni e mezzo, dal 1942 a metà 1945. Per fortuna fummo sempre trattati bene e nulla ci mancava. Unico grave episodio fu un attentato dinamitardo verso i prigionieri civili tedeschi, che con noi, italiani, si trovavano nel loro ex villaggio colonico di Sarona alla periferia di Tel-Aviv. La truppa indigena locale, al comando di ufficiali Inglesi, era adibita alla nostra sorveglianza. Durante il quotidiano controllo mattutino, dove nella piazza principale di quel villaggio venivano, prima, controllate le presenze di tutti gli adulti uomini tedeschi e poi dei nostri, una bomba ad orologeria scoppiò, per fortuna in ritardo, ferendo solamente qualche italiano. L'attentato fu rivendicato dagli ebrei che sorvegliavano il villaggio, vendicando in questo modo la strage di ebrei fatta in Polonia.
 
Una volta liberati (1945) ritornammo nel Libano nella nostra casa situata su di una ridente collinetta (posizione magnifica per DX) circondata da sempreverdi bananeti e profumatissimi aranceti, da dove si dominava un vasto orizzonte sul mare e la baia di Saint George e sullo sfondo la città di Beirut.
 
Avevo tredici anni. Onde ricuperare il tempo perso mio padre mi mise subito interno in un ottimo collegio dei padri gesuiti francesi, l'allora Université Saint Joseph.
 
Un pomeriggio, noi alunni fummo radunati nel cortile principale del collegio dove ci fu presentato il nostro nuovo padre sorvegliante, Père Jean Remonnay, un francese non molto giovane ma estremamente attivo, con una sottile barbetta rossiccia, occhi intelligenti e vivacissimi. Ben presto si conquistò la stima e la simpatia di noi tutti.
 
Poche settimane dopo il suo arrivo, la curiosità di noi ragazzi fu polarizzata da un misterioso e gigantesco oggetto che maestoso svettava sul terrazzo del nostro collegio e qualche volta lentamente ruotava in un senso ora nell'altro fermandosi poi in diverse posizioni.
 
Correva voce che quel misterioso oggetto non era altro che una speciale antenna, che il nostro benamato Père Remonnay, aveva collegato ad una stazione radio che usava per collegarsi con dei radioamatori in Europa ed in America, allora veramente pochi.
 
Non avevo la più pallida idea di come fosse una stazione radio ricetrasmittente. Quella misteriosa stanza mi attraeva irresistibilmente e la curiosità mi struggeva senza poterla soddisfare poiché lassù non ci era permesso di andare. Io non ardivo dire al reverendo padre che mi sarebbe piaciuto vedere la sua stazione.
 
Un giorno, eravamo nel mese di aprile dell'anno 1946, la fortuna mi fu propizia. Fui incaricato, con mio sommo piacere, di consegnare un libro al reverendo Père Jean che, combinazione, si trovava a riposare in quella misteriosa camera situata all'ultimo piano dell'edificio.
 
Finalmente la mia curiosità sarebbe stata appagata. In tutta fretta mi avviai, quasi dimenticando sulla cattedra il libro da consegnare. Man mano che mi avvicinavo all'ultimo piano, udivo una infinità di strani pigolii e voci incomprensibili ed infine la oramai ben familiare e chiara voce del nostro sorvegliante, che ripeteva più volte la strana frase "SI CHIU TEN, SI CHIU TEN DE AR8AB,AR8AB......"
 
Ero elettrizzato da quella misteriosa frase. Emozionato, bussai alla porta e quando ebbi il permesso di entrare, rimasi affascinato soprattutto dall'indescrivibile disordine che vi regnava ovunque. Su di un grande tavolo, sotto di esso ed un po' dovunque sul pavimento e sui mobili, c'era un'infinità di oggetti dalle forme e dimensioni più disparate e mai visti prima di allora ed un groviglio di fili multicolore. Benevolmente mi invitò a sedere e con un rassicurante sorriso mi disse di aspettare tranquillo.
 
Purtroppo non posso ricordare i particolari delle apparecchiature, perché vi ritornai solo poche volte; di certo il ricevitore era un surplus americano ed il trasmettitore, non bello a vedersi, senza dubbio era autocostruito.
 
Ricordo molto bene invece, il vecchio volante in legno di un autocarro, infilato in un tubo di ferro che fuoriusciva dal soffitto e che reggeva l'immensa antenna rotativa a tre elementi a grande spaziatura, per i venti metri, e quattro elementi per i dieci metri. Sia il complesso che il traliccio portante era fatto di liste di legno. Solo gli elementi erano di metallo.
 
Un indice sul volante ed una rosa dei venti sotto, indicava la direzione assunta dall'antenna. Una minuscola lampadina collegata in serie al grosso cavo dell'antenna, allegramente variava il suo brillio seguendo fedelmente la voce dell'operatore.
 
Vedendomi così incantato e quasi senza respiro, smise di ripetere quelle, per me, incomprensibili parole e dopo aver zittito l'altoparlante mi disse: "mon petit gamin, je crois que tu auras plaisir de parler avec l'Italie". Così dicendo, ruotò dolcemente il volante e l'indice della rosa dei venti si fermò quasi a nord-ovest. Incominciò ad ascoltare attentamente in mezzo ai soliti pigolii e parole strane, in lingue diverse. Dopo qualche minuto di attento ascolto mi disse: "Nous y sommes", e si mise a chiamare più volte: "Hallo! Rome! Hallo! Rome! I1XX, I1XX ici AR8AB, AR8AB, Amerique Radio Huit Amerique Boston qui vous appelle et vous écoute".
 
Sempre più meravigliato udii il corrispondente che a sua volta rispondeva e chiamava AR8AB, sigla oramai diventatami familiare anche se ancora piena di mistero. (Poi divenne OD5AB).
 
Père Jean quindi riprese a parlare e dopo i soliti convenevoli gli disse, sempre in lingua francese, che vicino a lui c'era un fanciullo italiano di Como, che si chiama Umberto, che risiede nel Libano da diversi anni. Ero l'unico alunno italiano in quel prestigioso collegio.
 
La misteriosa voce, questa volta rispose pronunciando, con mia grande gioia, più volte il mio nome e ciò che mi fece rabbrividire di emozione, fu quando si mise a parlare in italiano. Al Libano, l'italiano ed il dialetto comasco lo parlavo solo in casa con i miei genitori, diversamente usavo sempre l'arabo libanese, con gli indigeni, ed il francese a scuola.
 
Ricordo ancora vivamente cosa mi disse I1XX: "Ciao Umberto, certamente ti farà piacere udire la voce d'Italia. Mi chiamo Max e sono a Roma. A Como ho conosciuto un ufficiale di nome Molteni é forse un tuo parente? Quando ritorni in Italia e se vieni a Roma sarò ben lieto di conoscerti".
 
Ciò che risposi non lo ricordo, tanto ero emozionato. Quello fu il mio primo ed il più emozionante collegamento radio.
 
I miei genitori seppero far vivere in me, ancora fanciullo, un fervente amore verso la nostra cara Italia e per me in quel momento, la voce di Max (Massimo Giovannozzi allora maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana) era la voce della mia sempre amata lontana patria.
 
Quando nel 1954, mi trovai a Roma come allievo sott'ufficiale di complemento nell'Arma delle Trasmissioni alla Cecchignola, mantenni parzialmente fede alla mia promessa. Durante una libera uscita, gli telefonai, non senza la stessa emozione di allora, ma con tanta timidezza e molta soggezione. Questa volta era un semplice soldato che chiamava un ufficiale superiore. I1XX era stato promosso colonnello.
 
Mi qualificai e dopo una breve pausa si ricordò di quell'esile vocina che dal lontano Libano salutava la sua adorata patria, che ora serviva con orgoglio. Mi invitò ad andarlo a trovare.
 
proverò di non essere andato a trovarlo, quando ero a Roma nel 1954, dicendomi che mi avrebbe ricevuto a braccia aperte, poiché era molto umano e sempre disponibile. Mi disse inoltre che Père Jean lo andò a trovare tanti anni fa. Anche Père Jean, AR8AB, che dopo il 1951 divennne OD5AB, conosciutissimo allora nel mondo Dx per essere stata la prima stazione radioamatoriale libanese, non è più tra noi. Questi due OM sono nel mio cuore e li ricordo sempre con immenso piacere, devozione e nostalgia. Il nominativo AR8AB, se ben ricordo, era abusivo, ed il reverendo Père Jean l'aveva ottenuto per vie traverse, certamente dall'Ambasciata Francese nel Libano, a quel tempo ancora protettorato francese. Non mi risulta che fosse valido come DXCC.
 
Ricordo anche, in altre occasioni, Père Jean mi fece vedere alcuni esperimenti che mi fecero pensare a magia, fra i quali la ben nota sonda-spira. Questa è costituita da una spira di filo di rame isolato o no, del diametro di circa 60 mm, facente capo ad una lampadina da 6 o 12 Volt, la quale avvicinata ad un induttore, sede di RF, diventava sede di corrente indotta che illuminava la lampadina. Rimanevo incredulo nel vedere quando teneva semplicemente in mano una lampadina al neon che avvicinata allo stesso induttore, si innescava con un bel colore viola-azzurro. Erano gli espedienti che si usavano per verificare se lo stadio finale generava radiofrequenza. Altro marchingegno, che mi meravigliò erano i fili di Lecher. Père Jean aveva teso una linea bifilare di fili di rame nudo tra loro paralleli distanti l'un l'altro circa 10 centimetri e di una lunghezza approssimata di 10 metri, di cui una estremità erano tra loro isolati, mentre dall'altra terminavano su due condensatori in serie, uno per filo e seguiti da alcune spire, le quali poste vicino alla bobina dello stadio finale del trasmettitore (vhf) si accoppiavano ad essa.. Una lampadina da 6 volt alla quale erano saldati due reofori di filo di rame rigido che appoggiavano su detti fili, a modo di un ponticello di cortocircuito, quando veniva fatta scorrere lentamente lungo di essi, (in corrispondenza dei ventri di tensione determinate dalle onde stazionarie) iniziava ad illuminarsi raggiungendo un massimo di brillio, in un punto ben preciso per poi lentamente diminuire di intensità man mano che si procedeva nella stessa direzione per poi spegnersi, e così via procedendo lungo detti fili. La distanza misurata fra un punto e l'altro di massima luminosità, corrisponde alla lunghezza d'onda, in metri, generata dal trasmettitore. Se al posto della lampadina vi è un milliamperometro, di 100 mA fondo scala, la sua massima deviazione, indicherà i ventri di corrente. Ovviamente per me allora era cosa incomprensibile che mi meravigliava.
 
Questo è uno dei tanti piacevoli ricordi della mia oramai remota infanzia trascorsa in quel meraviglioso paese.
 
Umberto Ferdinando Molteni, i2ms
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      Unione Astrofili Italiani
Notizie dallo spazio...

 
5 - 6 maggio 2003: monitoraggio degli impatti
lunari

Partecipiamo alla campagna promossa dalla sezione Luna
UAI in occasione del passaggio dello sciame delle Eta
Aquaridi

7 Maggio: Mercurio Eclissa il Sole!
L'UAI – nell'ambito delle iniziative pubbliche dedicate alla
divulgazione delle scienze astronomiche - propone per
mercoledì 7 maggio una manifestazione dedicata al
transito di Mercurio sul Sole a cui sono invitati a
partecipare tutti gli astrofili!
 
Inviato al Consiglio d'Europa l'Appello per la
protezione del cielo notturno
In data 10 Aprile 2003 l'Unione Astrofili Italiani ha inviato
una lettera che accompagna tutto il materiale ricevuto da
tutta Europa e raccolto dall'UAI e dall'Associazione
Francese di Astronomia.
 
30-31 Maggio - 1-2 Giugno 2003: Campo Felice "...e
per tetto un cielo di stelle"
E' il più importante Star Party del Centro Italia sotto un
cielo stellato stupendo e organizzato al meglio con un fitto
programma di seminari e incontri
 
Galassie di Materia Oscura
Chung-Pei Ma, Berkeley, ha realizzato un'animazione del
comportamento della materia oscura dal Big Bang per
qualche miliardo di anni, e hanno trovato che...
 
Mars Express, Caccia all'acqua in Profondità
In Maggio partirà dal cosmodromo di Baikonur la sonda
europea Mars Express, che porterà a bordo lo strumento
MARSIS...
 
Un Marte al Giorno
La NASA ha approntato una pagina web che presenta
giornalmente una immagine proveniente dalla sonda Mars
Global Surveyor.
 
Onde Gravitazionali, avanti.
Il Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory
(LIGO) ha prodotto i suoi primi risultati scientifici riguardo
la ricerca delle onde gravitazionali: nessuna. Ma questo
non e' un risultato negativo..

Il Cielo in Diretta!
una grande iniziativa di
divulgazione Corriere della Sera
- UAI. Partecipate tutti!!
Light Pollution International
Workshop
Frascati (Rome) May, 2-4,
2003. The most important
Seminar on Light Pollution!
Il Calendario UAI 2003
prendi visione del fitto
programma di iniziative
promosso dall'UAI per il 2003 
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Da: "v.luminoso" <v.luminoso@tin.it>

 
             Protesta per un articolo sulle antenne
LETTERA A RADIORIVISTA

 
Gentile redazione tecnica,
 
     sono radioamatore patentato dal 1967 ed ho sempre letto un po' tutti i periodici che trattano del nostro hobby, da "das
DL qtc" a "QST",  da "Costruire Diverte" a "l'Antenna", ad "Amateur Radio CQ", a "Radio Rivista", a "Radio elettronica kit" 
eccetera, facendo molto spesso tesoro di quanto pubblicato.
 
    Quando la composizione dei testi avveniva in tipografia c'era la garanzia che ci fosse almeno qualcuno costretto a
leggere quanto era destinato alla stampa! ora purtroppo, e sempre più spesso si pubblicano autentiche cavolate.
    Possibile che non vi sia qualcuno dalle vostre parti che esamini e valuti gli articoli destinati alla pubblicazione!
    Quale associato all'ARI sono veramente indignato per tale oscena sciatteria sempre più incalzante!   Non riesco a
comprendere come si possa, da parte di un Organo Ufficiale dell'Associazione Radioamatori Italiani, -pubblicazione
peraltro anche rubricata dal Centro Nazionale dell'Istituto di Studi sulla Ricerca e documentazione Scientifica (sic ) del
C.N.R.- stampare un articolo del tipo di quello riguardante l'antenna EH, apparso sul n° 3 di R. R. e...non vergognarsene.
    Nulla di personale sull'autore im0zjz a cui riconosco il merito di aver costruito e sperimentato siffatta antenna, ma
dovrebbe molto modestamente limitarsi solo a questo e non infarcire il testo di amenità fuori luogo: non si può parlare al
popolo di campo E ed H e citare Poynting o Maxwell se non se ne conoscono le equazioni, nè d'altra parte il mestiere
dello sperimentatore pare che richieda necessariamente la conoscenza della teoria dei campi elettromagnetici. Meglio
limitarsi ad illustrare quanto realizzato, rispettando-possibilmente- grammatica e sintassi ed esprimersi con proprietà di
linguaggio e chiarezza. Non voglio elencare la sequenza di perle che infiorano le due paginette, ma leggere che le bobine
sono "realizzate con filo elettrico del diametro di quattro millimetri quadri, di colore azzurro" è quasi il massimo, o
che la vetronite "ha un isolamento pari a 29 kV per millimetro di spessore".
    Il picco poi dello sconforto l'ho avuto nel cercare inutilmente di capire cosa, il buon G. Remo Campedelli, intendesse
dire quando tentava di spiegare il cablaggio che " va fatto all'interno del tubo, da evidenziare che il cilindro
superiore dev'essere collegato in modo trasversale obliquo, per intenderci, partendo da zero gradi per poi
scendere e collegarsi all'impedenza a 180 gradi." Ma qui stiamo alla pura follia!
Nel risparmiarvi altre amenità del tipo: "Poynting afferma che la relazione è=ExH dove x indica un prodotto
incrociato dei vettori dei campi, misurato in watt/metroquadro"  o, appena poco dopo "utilizzando i cilindri della
lunghezza pari alla metà del pi-greco/diametro del tubo usato"  che più giù diventa "della lunghezza di pi-greco per
il diametro".
Ma non è il caso di urlare "nec sutor ultra" ?
 
    Per favore, la vogliamo smettere di far ridere la gente?
Mi ripeto, c'è qualcuno che legge gli articoli prima di pubblicarli?
 In redazione, tra i vecchi o.m. ci sarà certamente qualcuno che ricorda l'Ambrogino Brambilla, garzone di elettrauto, con
officina in una traversa di via Scarlatti che, pur non avendo frequentato le scuole serali al Beltrame...potrebbe dar una
mano.
 
    A proposito, visto l'andazzo, oso sperare che pubblicherete anche un mio articolo-studio-ricerca superscientifico
sull'ultima antenna da me realizzata e che consiste in un dipolo formato da 1503 spire serrate di filo da 1,5 mm d'acciaio
armonico, quello per molle tanto per intenderci, che opportunamente tesato può variare la sua lunghezza da 2,5+2,5
metri a 20+20 metri permettendomi di accordare in continuità dai 10 agli 80 metri!
 
    Concludo con un altro motivo di amarezza: l'ultimo numero di R. R.  (n° 3/2003) su 96 pagine ne pubblica 66 di testo (e
va bene: la pubblicità è al di sotto della soglia del 40 %) ma perchè di queste 66  ben 37 pagine sono finalizzate a
soddisfare unicamente la sfrenata  vanità di chi desidera apparire nelle varie classifiche di contest, diplomi ecc !
 
    Nell'occhiello di pag. 17 è scritto  che il valore di una copia è di euro 4,90: ma non vi sembra di esagerare!
 
Non me ne vogliate,  ma credo che dobbiate qualche scusa agli associati e forse anche ai semplici lettori.
 
Con affetto sincero, i8kel.
 
enzo luminoso, via V. Veneto, 211
88900 Crotone (KR)

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COMUNICATI STAMPA
 
Polemica a distanza tra il Ministro e il Resto del Carlino
 
 ELETTROSMOG:
GASPARRI, IN ITALIA SERVE UNA CORRETTA INFORMAZIONE
contro l'allarmismo di alcune regioni

  
 ''Il dato diffuso oggi dall'agenzia francese di sicurezza sanitaria ambientale sulla non pericolosita' delle antenne di telefonia mobile ci conforta, soprattutto perche' viene da un Paese che ha fissato limiti di emissione per i campi elettromagnetici dieci volte superiori a quelli vigenti in Italia''.
E' quanto afferma il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri Spiega Gasparri: ''Nello studio francese, si fa riferimento a patologie di natura psicosomatica derivanti da ingiustificate paure tra chi vive in prossimita' di impianti di trasmissione. Questo -sottolinea il ministro- vuol dire che nostro compito primario, accanto ai controlli che quotidianamente vengono svolti sul territorio sui livelli di elettromagnetismo, e' diffondere una corretta informazione tra i cittadini, per evitare che il vero nemico della salute sia il pregiudizio''.
 
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Da: "Jack-Folla" <ik6hln@inwind.it>

E mentre il Ministro Gasparri sollecita una corretta informazione, Il Resto del Carlino si esibisce in questa disinformazione chiedendo
"una mappatura dei campi elettromagnetici"
 
Una mappatura dei campi elettromagnetici. Ciao caro Paolo ti giro questa pagina web del RESTO DEL CARLINO cronaca locale di Ascoli Piceno. Non ho parole ma è mai possibile che questi signori si sostituiscano alla O.M.S.??? bhooo e tutti tacciono!!!
cordialita' Gianni Ascoli P. IK6HLN
 
                              Una mappatura dei campi elettromagnetici
 
                              ASCOLI - E' davvero interessante il progetto realizzato dall'Ordine degli Ingegneri di Ascoli in materia di inquinamento elettromagnetico. Il progetto è stato presentato nella sede della Fondazione Carisap dal presidente dell'Ordine, Pasquale Ubaldi e da Sergio Crescenzi, consigliere delegato della Fondazione. Si tratta di una mappatura dei campi elettromagnetici nella Vallata del Tronto, con i primi risultati delle rilevazioni. Già quattro anni fa era stata creata la mappatura dell'inquinamento da rumore. Da qualche mese l'apposita commissione presieduta da Francesco Falà, con Alberto Canestrini, Roberto Capancioni, Andrea Corradetti, Manrico Farina, Francucci Alessandro, Alberto Marchionni, Patrizia Marconi, Domenico Marcozzi e Brunella Ortenzi, ha iniziatole rilevazioni dei campi a radio frequenza (telefonini) e a basse frequenze (elettrodotti). Durante l'incontro sono state analizzate in dettaglio le situazioni considerate più a rischio. «L'inquinamento elettromagnetico - ha detto Crescenzi - di tutti i nemici della salute del cittadino, è il più «subdolo»: tutti sappiamo quanto è nocivo, nessuno di noi è tuttavia in grado di avvertirne la presenza. Ecco perché abbiamo aderito al progetto di mappatura dei campi elettromagnetici». Soddisfatto anche il responsabile, Manrico Farina: «Abbiamo un apparecchio per la rilevazione che ora vogliamo mettere a disposizione di tutti i cittadini e dei vari condomini, perchè è giusto che ognuno di noi sappia se vive in un ambiente a rischio elettromagnetico, oppure no».
                                                                                     Valerio Rosa
 
 
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INTERNET SENZA FILI, SVILUPPO DA FAVORIRE
 
 
Il Ministero delle Comunicazioni sta da tempo studiando l'attuale quadro regolamentare per consentire l' adeguamento ai tempi delle Wireless Lan, i collegamenti a corto raggio senza fili per Internet.
Lo afferma in un intervento sul Corriere della Sera, il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, sottolineando che ''oltre ai grandi temi delle telecomunicazioni (digitale terrestre, banda larga, UMTS...) che fino ad ora abbiamo affrontato, da oltre un anno
stiamo lavorando anche sullo standard 802.11b, chiamato anche 'Wi-Fi' e su tutta la famiglia di standard 802.11''. ''Circa sei mesi fa abbiamo attivato la sperimentazione di questa tecnologia per verificare il potenziale impatto sul mercato, la reale capacita' trasmissiva, l'interesse in grado di suscitare nella popolazione, alcuni modelli di connessione e di interconnessione'' prosegue il Ministro precisando che dalla sperimentazione e' emersa la richiesta di ''superare il limite normativo legato all'uso privato''.
Il Ministro, nell'intervento sul Corriere, annuncia che ''nei prossimi giorni'' sara' pronto un decreto che disciplinera' l'uso pubblico delle Wireless Lan attraverso il regime di autorizzazione generale per operare servizi di accesso e collegamento rivolti al pubblico''.
''Le nostre intenzioni -scrive Gasparri- sono rivolte alla definizione di un contesto normativo chiaro e essenziale al funzionamento delle nuove tecnologie. I governi possono incentivare, anticipare, frenare, rallentare lo sviluppo dell''information and communication
technology', ma il progresso incombe nonostante ogni tipo di intervento regolatore''.
''Gli operatori possono acquisire e vendere societa' secondo la loro visione e i loro piani stategici. Il nostro compito -sottolinea- e' guidare gli attori del sistema nei tempi e nei modi necessari al loro sviluppo in un regime di sana concorrenza, indipendentemente dalle scelte dei singoli, gettando i semi per una crescita solida delle reti e dei servizi nelle telecomunicazioni'' conclude Gasparri.
 
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Tassa sui cd vergini


Allegria, le tasse dovevano diminuire, invece.... Il decreto della tassa sui Cd e' stato approvato il 9/04/2003, si pagherranno ad esempio 0.29 euro per i cd registrabili, e 0.23 per i cd dati.Non saremo tanto allegri nemmeno per i supporti analogici: cassette video audio ecc. 0,23 euro per ogni ora di registrazione, i minidisc 0,29 euro/ora, le memoria flash per i lettori MP3 ecc.. 0,36 euro per 64Mbyte, i DVD 0,87 euro per 4,7Gbyte. Molti hanno fatto "incetta" di cd vergini prima del 29 Aprile data di entrata in vigore del decreto, ma alcuni commercianti avevano aumentato i prezzi.. Un'altra soluzione sara' acquistare i supporti all'estero, dove questa tassa non esiste, ma attenzione potrebbe essere illegale importare CD senza la tassa!
 
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IL BBS I0TVL DI ROMA ACCESSIBILE ANCHE VIA NODO


Giuseppe I0TVL, comunica che il PBBS I0TVL di Roma è raggiungibile anche tramite il nodo di rete IR0RMN
 
Il nodo IR0RMN è connesso alla rete Itanet con le frequenze 432.800 , 437.850 e 435.550 (porte forward a 9600 baud).
Il BBS I0TVL-8 è invece connettibile dagli utenti sulle frequenze 144.850 (1200 baud) e 432.400 (9600 baud).
 
73, IW0DZT
 
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 Da: "Carmelo F." <in3fdc@tiscali.it>
 
 
Leonardo da Vinci intuì la radio?
 
 
Salve Paolo,
 
Ti mando un semplice trafiletto apparso sulla stampa qualche giorno fa', a proposito di intuizioni leonardesche.
 
Leonardo «vide» radio ed internet, o soltanto auspicò la comprensione fra i popoli della Terra?
 
Leonardo da Vinci non fu solo un genio dell' arte e della tecnica ma, con cinque secoli di anticipo, anche profeta dei moderni sistemi di comunicazione come il telefono, la radio, la televisione ed internet. E' l'ultima interpretazione data dagli studiosi ad alcuni passi del Codice Atlantico (1500) conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, che lui stesso definì «profetie», ma che oggi sono riconoscibili come straordinarie intuizioni telematiche, totalmente estranee alla società antica in cui egli visse, però molto vicine alla sua genialità. I passi sono quelli di due «enigmi» contenuti nel Codice in cui Leonardo scrive: «Parleransi li omini di remotissimi paesi l' uno all' altro e risponderansi». E ancora:«Parleransi e toccheransi e abbracceransi li omini, stanti dall' uno all' altro emisferio, e [in]tenderansi i loro linguaggi», parole riconducibili ad una visione di comprensione e fratellanza tra popoli e culture diverse che prefigurò in epoca lontana i temi odierni della comunicazione globale.
 
Carmelo F.
e-mail:   
in3fdc@tiscali.it
 
www.qsl.net/in3fdc
 
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FILATELIA:
UN FRANCOBOLLO PER MEUCCI IL 28 MAGGIO
 
  Il 28 maggio sara' emesso un francobollo dedicato ad Antonio Meucci per l' invenzione del telefono. Si tratti di un ''doveroso riconoscimento alla figura dell'inventore che dedico' la sua vita alla ricerca per la trasmissione dei suoni, realizzando l'invenzione che ha consentito il rapido sviluppo delle tecnologie nel settore delle telecomunicazioni''.
Quello programmato per maggio non e' il primo riconoscimento filatelico italiano per Meucci, la cui effigie comparve gia' su un francobollo del 1965 per l' Unione internazionale delle telecomunicazioni e su un valore del 1978 nell' ambito di una serie dedicata ad uomini illustri. 
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Da: "ik8bpy" <ik8bpy@libero.it>
 
 
CERCASI PARTECIPANTI AL CONTEST 50 MHz
 
Cerco amici disposti a partecipare con me al contest mondiale 50 Mhz del 21 e 22 giugno da Castel Morrone - Ce -
 
ik8bpy@libero.it per chi e' interessato
TNX  Armando IK8BPY
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CALENDARIO CONTEST VHF UHF SHF - MAGGIO 2003

Marathona I1XD SHF 1 / 31 Maggio
1 / 31 maggio 00.00 - 24.00 UTC
IW0BET Giovanni Zangara Box 36 - 00100 Roma Centro
 
 
 TROFEI A.R.I. V/U/SHF 144 / 432 & up
"Contest Citta' di Terni"
3 / 4 maggio 14.00 - 14.00 UTC
IK0DDP Adolfo Laliscia Via Montegrappa, 23 - 05100 Terni
 
ikzeroddp.adolfo@tin.it
 
 
 Contest EME
10 / 11 maggio 00.00 - 24.00 UTC
i1anp@lunigiana.it
 
 
 Contest Veneto VHF
10 maggio 12.00 - 17.00 UTC
Paolo Castagna - c.p. 343 - 30100 Venezia iw3ia@hotmail.com
 
 
 Contest Veneto UHF&UP
11 maggio 07.00 - 15.00 UTC
Paolo Castagna - c.p. 343 - 30100 Venezia iw3ia@hotmail.com
 
 Marathona I1XD 144 & 432 MHz
10 / 25 maggio 00.00 – 24.00 UTC
IW0BET Giovanni Zangara Box 36 - 00100 Roma Centro
 
 
 Contest VHF del SUD 50 MHz
18 maggio 07.00 - 17.00 UTC
IW9DCN Michelangelo Sangiorgio
 
 
 7° Contest Gargano 50 MHz
25 maggio 07.00 - 15.00 UTC
I7CSB Michele Coppola C.P. 40 - 71016 S. Severo (FG) i7csb@libero.it
 
 
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NOTIZIE DALLE SEZIONI ARI
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Da: "Piero Valle" <cqyvpiero@tiscali.it>
 
Ciao Paolo,
Grazie ancora una volta per il bellissimo impegno che
ti sei preso con il Radiogiornale, lo leggo sempre con grande atenzione.
 
Vorrei pregarti di una cortesia, o notato che da qualche numero vengono pubblicati i nominativi di Sezione, se ti
è possibile inserisci nel prossimo numero del Radiogiornale
anche il nominativo della nostra sezione di
ARI Rivalta di Torino: codice 1010, nominativo "IQ1AC".
Ti ringrazio molto IZ1CQY Piero Valle.
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Da: "elio" <ariqse@iol.it>
 
Nominativo Sezione
ARI di Quartu Sant'Elena CA: IS0/IQ0AM
 
Informiamo che già dal 14 Febbraio 2003 la Sezione ARI di Quartu Sant'Elena ( Cagliari), ha ottenuto dal Ministero delle Comunicazioni il nominativo di Sezione IQØAM A tale proposito, essendo la Sardegna Country , al nominativo suindicato verrà fatto precedere il prefisso  ISØ/ , questo per meglio identificare il luogo della trasmissione per DXCC WAIP WPX e tanti altri Awards.
Abbiamo il piacere d'informarvi che dalla sede della Sezione Viale C. Colombo 179 P°II durante l'Assemblea che si effettuerà sabato 10 Maggio 2003, in occasione di una pausa assembleare, verrà effettuato in 40 mt., il battesimo via etere del nominativo IS0/ IQ0AH ( chi sarà la prima stazione ?  la sede di Via Scarlati.........ma !! avra richiesto il nominativo
         Best 73 is0agy Ampelio Melini ( caso volle !!! )
 
ps. stiamo predisponendo un DIPLOMA per i collegamenti tra le Sezioni........seguiranno info
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Da: "Carlo IZ0EGC" <iz0egc@virgilio.it>
 
 
ARI FORMIA: Nominativo di Sezione IQ0FM
 
Un caro saluto a Paolo ed al suo R.G.,  con la presente vogliamo informare tutti che è attiva con il nominativo IQ0FM la sezione ARI di Formia (LT).
Le QSL di eventuali contatti si potranno avere solo in via diretta richiedendola al seguente indirizzo:
Sezione ARI di Formia  P.O. Box 33   
04023  F O R M I A  (LT)
 
73' s de IZ0EGC Carlo in Formia.   
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ARI AOSTA
 
Ciao Paolo
Ti pregherei di pubblicare su Radiogiornale entro la fine della settimana il seguente messaggio anche se esageratamente in ritardo.
 
La città d Aosta come forse tu sai nella prossima settimana accoglie la 76^ Adunata Nazionale degli Alpini.
Il comune di Aosta ci ha chiesto, ancora in via informale, la possibilità di eseguire un servizio di radioassistenza per la sicurezza della manifestazione.
Mi chiedevo e chiedevo tramite il Radiogiornale se gli Alpini hanno una propria assistenza all'interno dell' Adunata visto e considerato che sono organizzati in tutto e per tutto, in modo da integrare una loro eventuale assistenza radio con la nostra.
Se qualche Alpino e/o Radioamatore è a conoscenza di tale eventualità e pregato di contattarci.
 
La Sezione di Aosta è lieta di ricevere gli Alpini nella propia sede.
 
73 de IX1ESM Giovanni
 
Per maggiori informazioni telefonare al 3288669821 oppure di seguito:
 
A.R.I.- Sezione di AOSTA
IQ1VD
Via G. Elter, 6
11100 AOSTA – ITALIA
P.O.BOX 190
Tel. 320.0852015
Fax 178.220.1730
C.F.91017060079
 
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Da: "FABRONI Gianfranco" <gianfranco.fabroni@fiat.com>
 
IOTA
IG9DX - Lampedusa Island  : AF-019 IIA: AG-001
 
Dalle 20:00  U.T.C.  del 5  alle  09:00  U.T.C. dell' 8 Giugno sarà attivata l'   Isola di Lampedusa  da un gruppo di Radioamatori della Sezione di Tivoli e ... uno di quella Ciociara.
Il Call sarà   IG9DX   attivo su tutte le bande HF e sui sei metri.  Gli operatori:
 
IØ  VWV       Angelo             QSL Manager
IKØ MID       Gianluca
IKØ SOP       Enzo
IKØ SXU       Massimo
IKØ ZME       Gianfranco       mcc#102   inorc#305
 
seguiranno info !!!!!
 
              73' de Gianfranco     ik0zme@amsat.org
 
P.S.  farò anche attività  QRP in HF e 6 mt.
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VOM -Voce del Mediterraneo -
Malta - Informazioni e notizie dal radioascolto internazionale
 
A cura di Alfredo Gallerati
Agostino Coriolano: regia
Richard Muscat: Direttore
Eisa Romei e John Sud a: redazione
Johanna Scicluna: Segretaria di redazione
 
Redazione italiana ~Onde Radio"- p.o.box 21-70051 Barletta ('3a) ~
Tutte le domeniche - Ore 07.(1 UTC su 9.6($.kHz
Onde Radio on line ww~w.vomradio.com
Reception Report: Voce del Mediterraneo - P.O.Box 143 Valletta ~alta)
Reception Repoli -via Internet-: www.vomradio.com
 
LA SCHEDA
 
Mese di Maggio
4  Carla Chiacchiero (Terni)
11Piergiorgio Siciliano (Potenza)
 18  Luca Belli (Pistoia)
 25  Alberico Fumagalli (Merate)
 
Mese di Giugno
 1 Gian Maria Canaparo (Torino)
8  Oscar Postiglione (Adelfia)
15  Giancarlo Menti (Genova)
22  Ezechiele Dal Magro (Belluno)
29  Carnillo Zadra (Rovereto)
 
Bevenuti tutti all' ascolto di "Onde Radio". Il programmai nformativo sul radioascolto internazionale che la "Voce
del Mediterraneo" di Malta offre ai suoi ascoltatori ogni domenica. Nel mese di giugno "Onde Radio" compirà 5 anni,
ringraziamo i radioascoltatori di tutto il mondo che seguendoci danno vita al nostro programma.
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Da: "walter" <ik2ane.walter@iol.it>
 
RADIOAMATORI CAMPERISTI
 
Ci sono molti OM che, oltre alla passione della radio, hanno anche un'altra passione: il turismo itinerante.
Quel turismo fatto di vita all'aria aperta, alla ricerca di localita' ,di costumi sociali,  di modi di vita, di gusti  gastronomici sempre
diversi.
Ma , soprattutto, quel turismo fatto di liberta' e che si puo' fare per tutto l'anno e che solo mezzi come i camper ed i motorhome possono dare.
Sto facendo un elenco di tutti questi OM appassionati dei viaggi in camper.  Siamo gia' a quota 22.
Se fai parte di questa schiera di appassionati, contattami via e-mail: ik2ane.walter@iol.it
 
Ricordatevi che la frequenza d'appoggio, a parte l'uso dei ripetitori locali, e' la 145.500.
 
Inoltre attivatevi anche in APRS, per essere piu' visibili quando siamo in giro, per poterci incontrare. Sistema che, comunque, e' sempre utile per sapere se 'e' qualche OM nelle vicinanze, in caso di bisogno.
 
Il SSID da utilizzare e' il -13 !!!
 
Saluti.
Walter - IK2ANE
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AIR SHOW di Ostia
é stato rinviato a data da destinarsi per ragioni di sicurezza.
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SILENT KEY

 

Da: "Umberto Molteni" <umberto.molteni@virgilio.it>
 

Silent Key I2SH
L' 11 aprile 2003 è mancato l'amico Federico dell'Orto I2SH.
Eravamo entrambi sotto le armi alla Scuola Trasmissioni dell'Esercito nella cittadella Militare della Cecchignola (Roma) nel 1954.
Federico, insieme a Pier Romano Breseghello I1KYR, attivarono finalmente la prima stazione radioamatoriale militare, in Italia, con nominativo I1MIL. Essi furono i primi due radio operatori. Anche per la nuovissima stazione radioamatoriale militare IZ2MIL, attiva dal mese di marzo scorso presso la caserma Perucchetti in Milano, certamente ha contribuito l'amico Federico alla sua realizzazione.
Sentite condoglianze alla Famiglia.

In un prossimo numero, spero pubblicare la "I1MIL Story"

Da  Umberto Ferdinando Molteni I2MS.

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MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

 

 

 
Da I7OHP Oscar PORTOGHESEl elbug@tiscalinet.it
 
VENDO CORSO CW da me realizzato indicato per allievi ed OM che vogliono veramente dedicarsi alla radiotelegrafia. Il corso è composto da due CD-ROM con 13 ore di esercizi, documentazione in file .pdf e videoplayer dimostrativo per il corretto uso del tasto verticale.
Il costo del corso è di 10 Euro comprese le spese di spedizione. Per chi è interessato rivolgersi a I7OHP Oscar PORTOGHESE Via G. Marconi n° 27 - 70100 ADELFIA (BA) - tel. 080 4593200 e-mail
elbug@tiscalinet.it
 
Grazie e cordiali saluti.
Alfredo
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Da: "mutti gabriele" <g_mutti@libero.it>
 
  Vendo modem/Tnc Multimodem della Hardfoft, pc 386 portatile Toshiba 1850t.pacco batt. nuovo, ottimo per trasmissioni Pkt
prezzo da concordarsi.tel 3474517986
73 de ik1slo
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Da: "TIN" <sglent@tin.it>
3 circuiti stampati forati e stagnati per realizzare L'RTX QRP in SSB - CW da me presentato su CQ Elettronica Giugno 2001 ( Supereterodina con NE 602 e filtro a quarzi per i 40 mt, modificabile per i 20 mt, lineare a Mos-fet da 5W ) VENDO in blocco ad ?uro 25,00 compresa spedizione prioritaria.
IT9 AQF Giovanni  Tel. 090-51281 (ore 15) E-mail sglent@tin.it 
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Da: "iret.friuli" <iret.friuli@tiscalinet.it>
 
Vendo ricetrasmettitori G.T.E. - CTR 93. Gli interessati possono contattarmi via posta elettronica e alla mia risposta allegherò le foto degli apparati.
Cerco cd callbook e le istruzioni in italiano del programma Pmp per packet.
IW3 SID - Andrea        e-mail: iret.friuli@tiscalinet.it 
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Da: "Corrente Salvatore" <salvatore.corrente@manulipackaging.com>
 
 ciao Paolo, colgo l'occasione per augurarti una serena pasqua.
 cerco: modulo 50mhz per yaesu ft-736.
 vendo: a prezzi di realizzo valvole EIMAC 4CX-1000, 4CX-1500, 5CX-1500,
 4CX-3000.
 Salvatore 339/8845002  0771/614466  supersal@virgilio.it
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INFORMAZIONI
 
ATTENZIONE agli allegati!
Per evitare spiacevoli sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero arrivare lateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO CONTENERE PERICOLOSI                VIRUS!
PER LO STESSO MOTIVO
NON VENGONO ACCETTATE
E-MAIL CON ALLEGATI 
 
Il Radiogiornale
viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori che operano su 
Internet. Tutti possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo
liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili
polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite
Internet, facendo pervenire i propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
indirizzo E-Mail, possono usufruire della nostra vasta Mailing List, che
comprende tutti i radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica,
inviandoci il testo (SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI) da spedire, che
provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato.
 
Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o
messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente
sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni
e qualsiasi coinvolgimento in merito.
 
A causa di possibili, anche se non volute, veicolazioni
di virus, si raccomanda di inviare i testi NON COME
ALLEGATI, ma come messaggi normalI txt
da NON DOVER APRIRE.
 
   LE EDICOLE TELEMATICHE
Radiogiornale on-line
 
Chi desidera ricevere il Radiogiornale deve inviare richiesta a
 
 paolo.mattioli@tin.it  specificando nominativo - nome e cognome, E-mail.
 
Potete richiedere anche i numeri arretrati a paolo.mattioli@tin.it
 
oppure, se sono molti, rivolgendovi via Internet all'Edicola Telematica
                              "RADIOGIORNALE ON-LINE"
dove potete sfogliare e prelevare i vari numeri del periodico
sul sito
http://www.iz7auh.com/radiogiornale
 il sito dedicato interamente al Radiogiornale è sempre bello e aggiornato, potete visitarlo a: www.iz7auh.com/radiogiornale sono a disposizione di tutti alcuni pacchetti dei giornali arretrati, in file ZIP, i quali sono scaricabili tranquillamente.
Cordiali 73de IZ7AUH Francesco Giacoia
iz7auh@libero.it
 
www.iz7auh.com
 
www.ilradioamatore.it
 
INOLTRE, sul sito www.iw0urg.it della Sezione ARI di Quartu S. Elena, si può vedere, sfogliare, leggere e prelevare in formato compresso il Radiogiornale on line, con tutti i numeri arretrati.
 
Altra Edicola telematica RADIOGIORNALE ON-LINE Nel sito http://www.is0grb.it sono disponibili tutti i numeri del Radiogiornale in versione HTML con un motore che aggiorna le pagine in automatico.
 
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>
 
NUOVA EDICOLA DEL RADIOGIORNALE
Il Radiogiornale e' prelevabile, singolarmente in html o compattato a 10 numeri per volta anche sul sito http://www.ik6sbe.it.
 
Alla edicola telematica "PIANETA RADIO" www.pianetaradio.it  e-mail: pianetaradio@pianetaradio.it
si può sfogliare e prelevare il Radiogiornale, oltre a tanti altri utili servizi disponibili in linea per i Radioamatori.
 
Sul sito www.ContattiRadio.it è possibile:
            a.. Consultare il RADIOGIORNALE ed iscriversi alla mailing list
            b.. Inserire ANNUNCI di COMPRAVENDITA con FOTOGRAFIA
            c.. Inserire i vostri ARTICOLI con IMMAGINI, FOTOGRAFIE e DISEGNI
            d.. Segnalare LINK e fare pubblicità al proprio SITO
            e.. Aderire al circuito RADIOAMATORIALE ITALIANO di SCAMBIO BANNER
            f.. Forum liberi di discussione e ...tutto cio' che ci vorrete suggerire !!!
  ContattiRadio è: SERVIZI E LIBERO SPAZIO PER I RADIOAMATORI ITALIANI
  tutto il materiale è SUBITO... ON LINE
 
Altri siti Internet col Radiogiornale andando
 su Virgilio e digitando cerca Paolo Mattioli
 
IL RADIOGIORNALE ANCHE IN PACKET
 
Sul PBBS I0TVL-8 di Roma, nella directory C:\GIORNALE Sono disponibili tutte le copie del Radiogiornale
in formato testo, compresso in zip.
 
Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile, sempre in Packet, sul BBS di Milano IK2ANE-8  a 430.800 MHz e 437.650 MHz raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet IR1AF e IK2NHL.
 
Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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Nell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete wireless.

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Il Radiogiornale viene immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da IZ3CNM.
 
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