Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

Radiogiornale 84  
Maggio 2003 Periodico telematico indipendente
 
 
 
 
Sommario:
 
- RISPOSTE a quelli che... ARI Bergano: Forte presa di posizione per unificare i radioamatori;

- I pionieri della radio, (settima puntata);

- Riflessione in margine alla Fiera di Pordenone: l'inutilità dei regionali;
- Convegno di Pordenone: Pocos, locos y male unidos!:
- I1MIL la prima Stazione Militare Radioamatoriale:
- ARI Ostia: XVIII Field Day Città di Tolfa. 3° Gara di radiolocalizzazione città di Tolfa;
- ARI Bologna: Primo Giugno a Villa Tamba, XXVI Congressino Microonde:
. ARI L' Aquila: XXVII L' Aquila d'oro;
- CISAR: Contest delle Sezioni;
- CISAR: Field Day su Monte Nerone;
- CISAR: Field Day sul Tagliamento:
- ARI Ivrea: Fiera di Friedrichschafen 2003;
- CQ dall'Albania:
- ARI: Vita delle Sezioni;
- ARI Formia: nuovo AWARD delle Sezioni con i nuovi nominativi;
- Meeting Radioamatori - Istituto aeronautico;
- Si affermano le nuove QSL via Internet;
- Fondazione Meucci per migliorare Internet;
- Telefonini con batterie inesauribili;
- Dopo la nostra denuncia, rinviata la vendita dell'archivio Marconi;
- Attivazione Castello di Lucera;
- Silent Key;
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili informazioni.
 
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RISPOSTE a quelli che...
 
Forte presa di posizione
unitaria dell'ARI di Bergamo
per la riunificazione delle associazioni

A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani

" I pensieri di ARI Bg "

5 Maggio 2003

Il documento approvato all'unanimità dal Consiglio Direttivo della Sezione A.R.I. di Bergamo durante la seduta del giorno 5 Maggio 2003

    

LA  SEZIONE   A.R.I.   DI   BERGAMO

1

Avuta notizia, in primis da organi non ufficiali, delle dimissioni, poi revocate, del Presidente Nazionale I1BYH A. Ortona;

Presa visione, sui Media Telematici delle puntigliose precisazini espresse, con separate note, dal Consigliere IV3FSG E. Simoncini e dal Vice-Presidente I0SNY N. Sanna;

Rilevato con dispiacere, sotto il profilo formale, che per conoscere le notizie di “ Casa nostra “  i Soci sono costretti a consultare siti esterni all’Associazione, mentre prosegue l’assoluta insufficienza e il triste abbandono del sito web www.ari.it che, se minimamente curato, potrebbe porre rimedio  ai tempi biblici necessari  alla pubblicazione su R.R.  dei documenti ufficiali di interesse generale;

Esprime nel merito vive preoccupazioni e profondo rammarico per il clima di antagonismo e di non collaborazione creatosi all’interno del CDN, che danneggia la già fragile immagine associativa e non consente all’A.R.I. di rappresentare con la necessaria determinazione gli interessi dei Radioamatori associati, rafforzando l’impressione che detti interessi vengano posti in seconda linea rispetto a ripicche e personalismi che impediscono quel  “ gioco di squadra “ di cui si sente il bisogno, soprattutto in un momento in cui la recente nuova normativa ha ridisegnato le modalità di accesso alla attività radioamatoriale;

Ritiene necessario che all’interno del CDN, pur in presenza di legittime caratterizzazioni personali, venga recuperata una efficace unità operativa tra persone che, ricordiamolo, si sono spontaneamente proposte per la guida dell’Associazione; se tale obbiettivo dovesse risultare irraggiungibile, ne potrebbero solo seguire le dimissioni in blocco di tutto il CDN.

2

Rileva, inoltre, che la recente nomina di IK0YYY L. Ferrara, Presidente del C.I.S.A.R., nell’ambito del Consiglio Superiore delle Comunicazioni costituisce un campanello di allarme circa l’insufficienza delle relazioni tra la Dirigenza A.R.I. e il Ministero medesimo, cui si potrebbe porre rimedio abbandonando il tradizionale accentramento e delegando la gestione di dette relazioni a chi sia in grado, quasi quotidianamente, di curare le stesse recandosi al Ministero, senza bisogno di apposite, affaticanti e costose trasferte;

3

Riletta, nell’occasione , la storia della nostra Associazione, laddove:

·         nel 1927 si registrò la fusione tra il R.C.N.I. ( Radio Club Nazionale Italiano ) e l’A.D.R.I. ( Associazione Dilettanti Radiotecnici Italiani ) e ne nacque, appunto, l’A.R.I. ( Associazione Radiotecnica Italiana );

·         nel 1948 il R.C.I. ( Radio Club Italiano ) confluì nell’A.R.I.;

·         nel 1953 il R.C.A. ( Radio Club Amatori ) confluì anch’esso nell’A.R.I.

Ritiene utile, anzi, necessario che il CDN, recuperato lo spirito unitario dei Padri Fondatori, si confronti senza pregiudizi e personalismi con le altre Associazioni di Radioamatori e verifichi, mediante l’istituzione di una commissione mista, se esistono le condizioni per promuovere una riunificazione, o almeno una federazione, delle varie realtà associative.

4

Stabilisce che copia del presente O.d.G. approvato all’unanimità in seduta del 5 maggio 2003, venga inviata al CDN, alla Redazione di Radio Rivista, al CR Lombardia e venga pubblicata sul sito web della Sezione “ www.aribg.it ”, con invito a tutti i Radioamatori Soci A.R.I. che lo condividono a far pervenire (singolarmente o mediante le Sezioni di appartenenza) le loro dichiarazioni di adesione. 

Il Consiglio Direttivo della Sezione A.R.I di Bergamo

       

 

      

 

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Settima puntata
 
FRANCO MORETTI I4FP
VITA E STORIA
DI UN RADIOAMATORE
A FERRARA CULLA DEL RADIANTISMO ITALIANO
 
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a riassumere il contesto , altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo prolisso.
Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per rendere più interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del Ministero e la relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che oggi si ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle decametriche.
Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei pionieri radioamatori di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al radioamatorismo in Italia.
Si é  dato significato alla realizzazione di Radio Ferrara (che nei fatti si sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera d'Italia", regolarmente autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno avuto  un notevole peso nello sviluppo del paese.
 
 
Nel segno dell'  AUTOCOSTRUZIONE !
ALTRIMENTI NON SI FACEVA IL RADIOAMATORE

          La mia  attività  di autocostruzione  continuò  usando  i componenti  che ormai  si trovavano in commercio .  Soprattutto la ditta  Geloso  che dal 1932 trattava apparati radio commerciali , iniziò  la vendita  di minuteria  e componentistica  dedicata a noi radioamatori .
       Già dal 1946 un radioamatore di Torino  I1KT  (Giulio Borgogno)  aveva  iniziato  a stampare un bollettino  che si chiamava " Microson " e che recava in ogni numero , la descrizione  di un apparato ricevente o trasmittente  con  la realizzazione pratica  per la autocostruzione  .
       In seguito trasformò  il bollettino  in listino di componenti  con il relativo prezzo  e quindi avevamo già a disposizione il  primo punto di scambio .
       Vennero descritti apparati semplici e complessi  con   quanto serviva per la realizzazione  a pronta  consegna. 
-        Il tutto mi servì per migliorare la mia stazione . Costruì un modulatore di BF per la mia nuova valvola finale di potenza , che era una Philips  PC 1,5 /100 che  , con un trasformatore di modulazione della Microson  permetteva l'utilizzo della potenza necessaria al 100%  della RF  che era diventata di 250 Watt input.
        Per alimentare l'antenna , che era zeppelin , usavo della piattina americana da 300 ohm  accordata con due variabili , all'uscita della valvola finale .
        Alla prima uscita … prese fuoco la linea di alimentazione . Allora  eliminai la  piattina e montai i fili di discesa  a coppia parallela . Finirono i problemi  e la potenza irradiata  mi permise collegamenti  magnifici .
        Sentendo la necessità  di avere un generatore di rf  per pilotare tutto il mio sistema e andare a VFO  , cosa  azzardata  a quei tempi per la stabilità   della QRG , iniziai le prove con uno strumento di misura americano di provenienza militare dal "surplus" di Livorno .    Il generatore  era il magnifico BC 221  che aveva una stabilità pari ad un generatore a quarzo .
        Nel contenitore  modificai sia l'alimentazione che gli stadi separatori   e inviai il segnale  al trasmettitore  nello stadio  che utilizzava il  quarzo .
        Ottenni  così di potere modificare la frequenza  liberandomi della schiavitù del cristallo a quarzo ,  girando sulla gamma  scegliendo il punto migliore senza QRM  .
        Poi  a Ferrara  il nostro "maestro"  l'ing. Pietro Lana  (I1BFU) aprì  uno studio tecnico  che ci permise  di acquistare  i componenti senza  doverli cercare alla sorgente .  Trovammo  amicizia  e competenza  e  consigli per la migliore realizzazione .

 
   La Sezione dei Radioamatori di Ferrara anno 1925.
  Dall'ambiente e dalle attrezzature, si può facilmente
  capire che in Sezione non ci si andava per le QSL,
  ma per fare esperimenti con la radio.
 
       A Ferrara nel 1946  abbiamo  fondato la nostra sezione dell'ARI  e  il nostro I1BFU fù il nostro primo presidente .
        Le riunioni  di sezione avvenivano  nella scuola industriale della quale I1BFU  era il direttore .
        Nella bacheca del reparto elettronico vidi la prima QSL  dell'anno 1925 ottenuta dalla stazione radio  realizzata appunto dall'ing. Lana . La stazione  aveva come nominativo  1AA  Amici delle radiocomunicazioni  che aveva sede in una torre del castello estense .  Il governo italiano  diede regolare concessione e nominativo . La potenza era 10 watt in onda corta .
 
 
 
 

 
Stazione i I1FP Settembre 1956. Ricevitore e Trasmettitore autocostruiti
realizzati con componenti Geloso.
Ricevitore con le caratteristiche del G 209 Geloso
Trasmettitore con caratteristiche simili al G 210 Geloso.
In radio era vietato nominare i nomi delle fabbriche di apparati per evitare
di fare pubblicità, (lo sarebbe anche oggi) e quando si parlava della mitica
fabbrica italiana Geloso, i radioamatori dicevano: " la nota fabbrica".
Tutti capivano ma il nome non era stato detto, altrimenti le sanzioni erano
severissime.
Le 807 erano delle valvolone finali e poiché non si poteva parlare anche di cose
futili, io sentii un radioamatore che per illustrare l'avvenenza di una ragazza
si esprimeva dicendo che questa aveva due bellissime 807. Poteva apparire come
un discorso tecnico!
   
 
      Negli anni 1952/1953  ho  realizzati vari trasmettitori con componenti  che finalmente il mercato  ci metteva a disposizione , specialmente la possibilità  di usare  circuiti precablati , come gli ottimi VFO della  Geloso  a noi tutti conosciuta come … "la nota casa"  .
       Ormai il mercato  del surplus  ( residuato bellico)  stava terminando  e in molti casi risultava  insoddisfacente  per il livello  tecnico raggiunto .
       Le riviste tecniche si moltiplicavano  e le realizzazioni  descritte permettevano a  molti di noi  di  aggiornarci  e migliorare  la nostra stazione .
       Potevamo finalmente realizzare ricevitori e trasmettitori  con  quadranti ad indice  professionali  e gruppi di RF  premontati  che davano , all'apparato finito un tocco  di qualità .
       Nell'anno 1953  un radioamatore brasiliano PY2AJM  venne a Ferrara con la sua famiglia (moglie e figlia) per una visita di piacere  e soprattutto per rivedere la sua terra di origine  . Era nato a Castelmassa (RO)  e mancava da oltre 40 anni .
       Frequentò la mia casa e  insieme abbiamo fatto , con la mia stazione , moltissimi collegamenti con il Brasile .  Le sue visite  furono , in seguito , più frequenti  e  prima del suo rientro  mi prospettò  un mio viaggio nella sua nuova patria  con una eventuale mia inserzione nella famiglia  brasiliana .
       Inizialmente  rifiutai l'idea , ma poi   tanto fece che mi convinse ad accettare un "giro" di prova .
       Cominciai così la vita dell'emigrante , ma in realtà ero ospite nella casa dell'amico e diventai parte della famiglia .
       Ho conosciuto  i principali OM  di S:Paolo  e visitato le loro stazioni , trasmettendo  dai loro microfoni  per collegarmi con l'Italia.  L'amico PY2AJM mi  trovò  una occupazione , per ambientarmi  nel   settore, nello staff tecnico di una delle stazioni televisive di S: Paolo . Per alcuni mesi  collaborai  alla realizzazione di impianti  e alla gestione  della radiotrasmittente PR3TV.
      Cercai di imparare la lingua , abbastanza ostica anche se  di ceppo latino , e cercavo di abituarmi all'idea  di chiamare la mia famiglia  per il trasferimento nella nuova terra .
       I mesi passavano  ma non sono riuscito  a vincere la nostalgia della mia patria  e delle abitudini  che avevo lasciato .   Dopo circa un anno , abbracciai il mio amico , la sua famiglia , e ritornai  per riprendere la mia vita  in Italia .
       Al rientro  ricominciai  a rifare la mia stazione  con  le opportunità tecniche , per me nuove , dopo un anno e più di assenza dal mercato Italiano .
       Cominciai a costruire  con i componenti Geloso  la copia del  G 209  e del trasmettitore  G 210  .  Una antenna  filare multigamma  mi permise di riallacciare  gli amici  .  Tutta la parte meccanica , i contenitori e i componenti non trovati sul mercato li trovai nell'ancora florido bacino del  "surplus"
 
.
       Avevo quindi  ripreso  la mia passione della autocostruzione .
 
continua
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-Da: "Franz" <i3ffe@quipo.it>

 
Riflessioni in margine alla Fiera di Pordenone:
"L'INUTILITA' DEI REGIONALI"


Milano, Sezioni ARI e Comitati Regionali.
Ieri, domenica 4 maggio 2003, sono stato alla Fiera di Pordenone, dove, come tutti ormai sanno, c'è un interessantissimo appuntamento annuale dal titolo "Diamo voce alle Sezioni". Dico subito che gli amici della Sezione di Pordenone hanno organizzato in maniera straordinaria questa tre giorni fieristica e li segnalo per l'eccellenza del loro lavoro.
Ma passo subito all'argomento di questo mio intervento. Devo doverosamente premettere che parlo assolutamente a nome mio e che tutto quello che scriverò è da addebitarsi solo e soltanto alla mia persona e alla mia personale esperienza. Va anche premesso che sono nell'Honor Roll dell'ARI da oltre cinquant'anni, cosa di cui mi compiaccio moltissimo. Conosco quindi, nei miei limiti ovviamente, gioie e dolori, avvenimenti e fatti di questo glorioso sodalizio, che, non mi stancherò mai di ripeterlo, è nella storia del radiantismo italiano e nella storia di quello mondiale, avendo, tra l'altro, contribuito direttamente alla nascita della IARU. Queste premesse mi servono per sgombrare il campo da ogni equivoco, nel senso che mi sento legittimato ad esporre delle mie considerazioni sulla nostra vita associativa, senza personalismi, ma alla luce di fatti che mi mettono in grado di pensare al futuro della nostra collettività radioamatoriale in maniera progettuale.
Sono convinto da una vita che le Sezioni ARI siano un patrimonio enorme di questa nostra comunità. Non esiste una Sezione in Italia che non annoveri fra i suoi soci, fior di progettisti e fior di  creativi. Le Sezioni sono una ricchezza assolutamente preziosa e fonte di grandissimi esempi di saper vivere nella collettività nazionale. Quindi quando spuntò come un bel fiore questa frase "Diamo voce alle Sezioni" ne fui estremamente contento e felice.
In molti luoghi deputati e no, si leggono critiche alla nostra associazione, talora interessanti, talora bècere, talora espresse da soci, talora espresse da non soci. La libertà di espressione e di opinione è un bene troppo prezioso, per cui ben vengano le considerazioni siano esse positive siano esse negative. Tralascio, e qui immagino tutti sarete d'accordo con me, i pettegolezzi, le maldicenze, le calunnie ed altra robetta del genere che non ci interessa e che qualifica solo chi si muove in questi campi. 
In questi anni, ho sempre più maturato la convinzione che lo Statuto dell'ARI andrebbe rivisto. Ed è dunque su questo argomento che inizierei a discutere. 
Come tutti sapete, l'ARI è formata dal Consiglio Direttivo Nazionale, dai Comitati Regionali, dalle Sezioni. Analizzando queste tre componenti della nostra associazione mi sono via via convinto che uno dei punti dell'arganizzazione associazionistica sul quale bisognerebbe intervenire in maniera molto articolata sono I Comitati Regionali. Come si sa, i Comitati Regionali dovrebbero essere l'interfaccia fra la base, le Sezioni., e il Consiglio Direttivo Nazionale. Indubbiamente un ruolo interessante e importante.
A questo punto vi propongo un gioco di ruolo. Prefiguriamoci lo scenario, così com'è adesso, della nostra Associazione:
1) Milano.
2) I Comitati Regionali.
3) Le Sezioni.
Poniamoci subito per assurdo (come in ogni procedimento matematico che si rispetti) delle domande (sempre in omaggio al giuoco di ruolo):
Se abolissimo il CDN? Mi pare inutile, contro ogni logica.
Se abolissimo le Sezioni? Mi pare inutile, contro ogni logica.
Se abolissimo I Comitati Regionali? Discutiamone. Vediamo innanzi tutto a che servono, cosa fanno e in che maniera agevolano la vita dell'ARI.
Il rapporto delle Sezioni con il Consiglio Direttivo Nazionale è la spina dorsale dell'ARI.
Penso, con cognizione di causa, che il filtro dei Comitati regionali appesantisca notevolmente e senza nessun motivo la circolazione delle idee fra tutte le straordinarie Sezioni ed il Consiglio Direttivo Nazionale che avrebbe il suo interessantissimo daffare nel coordinare le attività culturali delle Sezioni medesime. Sezioni che si potrebbero organizzare in modi e architetture nuove e diverse. Pensate a tutte le Sezioni che hanno un'alta componente di spedizionieri; queste Sezioni potrebbero coordinarsi fra loro e interfacciarsi direttamente con il CDN. Le Sezioni potrebbero trovare dei motivi comuni di aggregazione fra loro e con particolare snellezza comunicare con la sede nazionale.
Le domande, brutali fin che volete, che pongo a tutti sono le seguenti:
1) A che servono i Comitati Regionali?
2) I comitati regionali snelliscono la circolazione delle idee e delle inziative?
3) Producono idee, progetti, iniziative di raccordo con altre reealtà regionali?
Per quello che ne so, per quello che leggo su RR, per la mia esperienza diretta, per la mia capacità di prefigurarmi certe situazioni, alla luce delle mie esperienze di oltre mezzo secolo, la risposta è NO, I Comitati Regionali non servono a nulla, non producono cultura associativa.
Pensando a un futuro corpo agile e scattante come quello di una futura ARI formata dalle Sezioni, senza il peso di strutture regionali, Sezioni interfacciate direttamente  con il Consiglio Direttivo Nazionale che prende atto, coordina e rappresenta le straordinarie realtà sezionali, mi chiedo razionalmente: fin'ora quale è stata l'utilità di filtri/realtà non propositive ed immobili  fra la sede centrale e le trecento sezioni? Ho già risposto negativamente in precedenza.
Sezioni che, è bene dirlo, sono realtà effettive che non vanno assolutamente considerate come realtà periferiche.
L'rganizzazione della nostra società si sta evolvendo in fretta. Non esistono più concetti tipo massa/masse, che sono state fino a qualche tempo fa maneggiate e manipolate da tiranni. Quest'epoca storica è terminata. Al posto delle masse amorfe, si va sostituendo una moltitudine di singole realtà pensanti fornite di grandi passioni e di capacità progettuali. Sto dicendo che le trecento Sezioni ARI italiane sono trecento magnifiche realtà che per potersi muovere, per poter essere rappresentate degnamente, non hanno assolutamente bisogno di inutili pesi aggiuntivi che non servono assolutamente più a nulla, salvo che a perpetuare un inutile potere di seconda scelta che, tra l'altro, non serve al progresso civile del nostro radiantismo.
So bene che sto urtando la suscettibilità delle reltà regionali, ma queste mie considerazioni sono nate da un'attenta analisi dei fatti e non sono state assolutamente dettate da personalismi che, per quanto mi riguarda,  non servono assolutamente a nulla.

Franz Falanga I3FFE.

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Da: "Stazione Radio Ari Capoterra" iq0al@libero.it
 

 
Caro Paolo Mattioli
ti trasmetto la relazione da me presentata, 
al convegno delle sezioni A.R.I. di Pordenone del 3 Maggio.
Sei autorizzato, se vorrai, a pubblicarla, liberandoti da ogni
responsabilità

Cordialità
IS0ISJ Giancarlo Sanna
Presidente della Sezione A.R.I. di Capoterra (CA)
 
 
 
                 FIERA DI PORDENONE
Pocos, locos y male unidos!

                                                                
 

Sezione A.R.I. Di Capoterra (CA)
Relazione del Presidente IS0ISJ Giancarlo Sanna

"Pregi e difetti dell'associazionismo A.R.I. dagli anni '70 ad oggi"

Pocos, locos y male unidos!

 E' quel che disse il vescovo Martinez nel 1600 come conclusione di una sua relazione alla Corona di Spagna, alla fine di una sua visita in Sardegna. Vedremo nelle conclusioni della relazione il significato di questa chiarissima frase, nel contesto dell'attività delle Sezioni A.R.I. In Sardegna.

Premessa:
 
 Di radio, a livello amatoriale, si parla in Sardegna alla fine della prima Guerra Mondiale del 15/18, passione importata da giovani ex ufficiali che si erano avvicinati alla radio durante il servizio militare. Si trattava di esperimenti in CW, con apparecchiature a scintilla.
 Ma ormai la fonia era alle porte: già sperimentata in altre parti della penisola, ci provò per la prima volta a Cagliari l'allora studente universitario Vittorio Campagna (già IS0BV) il quale, dalla sua abitazione di Monserrato, riuscì a farsi sentire dall'amico Salvatore Campus (oggi IS0EHL) che abitava a Cagliari città, era l'autunno 1934.
Ovviamente, con quell'aggeggio ancora rudimentale, Campagna poteva soltanto trasmettere, ma non ricevere: dunque Campus si limitava ad ascoltare, anzi forse è meglio dire a "captare", il suo era un normalissimo apparecchio radio, poiché allora si usavano questi per la ricezione (i comunissimi Phonola, Sirti, Philips, Marelli).
 Dopo qualche tempo, l'ormai Dottor Salvatore Campus entrò in contatto con l'Associazione Radiotecnica Italiana (A.R.I. che aveva sede a Milano) e ne divenne fiduciario per la Sardegna, in seguito l'incarico fu assunto dall'ing. Campagna.    Era stata nel frattempo creata una sezione dell'A.R.I. per la Sardegna che raggruppò, questi primi radioamatori, cosi col diffondersi del radiantismo, vennero istituite una sezione per Cagliari e una per Sassari.       La sezione di Cagliari nasce nel giugno del 1960, il suo primo presidente fu l'ingegner Vittorio Campagna.Gli anni dal 1970 in poi:
 Gli ultimi anni del decennio videro un proliferare di Sezioni, normalmente per scissione da quelle del capoluogo di provincia (per quanto riguarda Cagliari la sezione arrivò a contare oltre 120 Soci che, successivamente, si dispersero in 4 sezioni). A partire dal 1974, per iniziativa di un gruppo di volenterosi che faceva capo a Luigi Mossa, IS0KLO, si costituiva il Comitato Regionale Sardo A.R.I., non ancora riconosciuto dall'A.R.I. nazionale.
 E' del 18 Marzo 1979, quale conseguenza della modifica statutaria, la costituzione ufficiale del Comitato Regionale Sardo A.R.I. alla sua costituzione parteciparono le Sezioni di - Provincia di Cagliari: Cagliari, Carbonia, Muravera e Quartu S. Elena;

- Provincia di Nuoro: Arbatax e Nuoro;
- Provincia di Oristano: Oristano;
- Provincia di Sassari: Olbia, Porto Torres, Sassari e Tempio Pausania.
Le Sezioni erano 11 ed i Soci superavano abbondantemente i 400.

I giorni nostri (fine 2002):
Le sezioni attuali sono:
- Provincia di Cagliari: Cagliari, Capoterra, Carbonia e Quartu S. Elena;
- Provincia di Nuoro: Arbatax  (la sezione di Nuoro è stata recentemente soppressa);
- Provincia di Oristano: Oristano e Cabras/Terralba;
- Provincia di Sassari: Alghero, Olbia, Porto Torres e Sassari.
Le Sezioni sono 11 ed i Soci 347 (di cui  296 aventi diritto al voto).

Considerazioni:

 Una considerazione che si può fare dall'analisi dei tabulati dei Soci A.R.I. della Sardegna (tralascio di farlo analiticamente per motivi di privacy) è che un numero notevole di soci non è iscritto alla sezione territorialmente competente, con una lodevole eccezione! La sezione di Olbia accoglie solo O.M. locali, galluresi o residenti in località prive di Sezione. La causa di tutto ciò è da me attribuita all'alto tasso di litigiosità tra soci e tra soci e i consigli direttivi delle Sezioni. Altra considerazione che si può fare, soprattutto se si frequentano le assemblee di sezione o quelle del C.R.S. A.R.I. è il tempo che si perde in inutili e capziose discussioni su quasi tutto, dalla distribuzione degli incarichi, alla protezione civile, all'appartenenza, vera o presunta, dei soci A.R.I. ad altre associazioni radioamatoriali e al fatto che chiunque anche solo parli (non parliamo per carità di collaborazione) con essi, viene visto come un appestato.

Conclusioni finali!

Pocos, locos y male unidos!

 La frase, già riportata in apertura, la cui la traduzione mi sembra ovvia, è facilmente applicabile all'associazionismo degli iscritti all'A.R.I. in Sardegna: pochi Soci, troppe Sezioni e modesta coesione tra Soci e tra Soci e consigli direttivi di Sezione.
 Devo infine far notare che nel 1988 si era costituita a Cagliari (i soci fondatori erano tutti soci A.R.I.) l'A.R.S. (Associazione Radioamatori Sardi), che è arrivata a contare circa 50 iscritti. L'impossibilità della doppia tessera, sancita dalla regolamentazione  A.R.I. vigente ha ridotto oggi il numero dei soci (quasi tutti delle nuove generazioni e di buone caratteristiche tecniche e operative) ad una ventina. Il Cisar trova simpatizzanti, ma non vi sono sezioni costituite.

IS0ISJ Giancarlo Sanna
Presidente della Sezione A.R.I. di Capoterra (CA)

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Da: "Umberto Molteni" <umberto.molteni@virgilio.it>


I1MIL - La prima stazione italiana radioamatoriale militare


Arrivai alla Scuola Trasmissioni dell'Esercito, ubicata nella cittadella Militare della Cecchignola, verso la fine del mese di ottobre 1954, per frequentare il 6° Corso ASC (Allievi Sottufficiali di Complemento) nell'Arma delle Trasmissioni. La nostra Compagnia, comandata dal capitano Vizzini, era composta da quattro Plotoni. Due, di Stenditori di Linee Telefoniche, uno di Centralinisti, infine uno di Operatori Ponti Radio, a cui appartenevo.

Avevamo a disposizione, se la memoria non mi tradisce, una dozzina di unità complete, ognuna delle quali era così composta:


    1.. Una apparecchiatura a frequenze vettrici, tipo CF1-A a quattro canali ai quali facevano capo i telefoni e le telescriventi. Purtroppo non ricordo altre caratteristiche tecniche.


    2.. Un trasmettitore FM tipo AN/TRC8 T30 operante tra 230 - 250 MHz a 6 valvole termoioniche in grado di erogare una potenza di 5 W. Copriva una distanza di 35 miglia a portata ottica delle antenne e oltre 100 miglia in condizioni favorevoli tra punti dominanti. Alimentazione 115-220 V 60 Hz. Peso 47 Kg.


    3.. Un ricevitore FM tipo AN/TRC8 R48 supereterodina a 15 valvole, peso 31 Kg.


    4.. Un gruppo elettrogeno a motore a scoppio a 4 tempi, 500 cc, con alternatore ad induttore fisso autoeccitato a 6 V, uscita 120 V 60 Hz 2.5 KW.


    5.. Kit di due antenne VHF a dipolo con riflettore a V (una polarizzata orizzontalmente per la ricezione e l'altra verticalmente per la trasmissione, o viceversa); un palo principale della lunghezza massima di 12 metri, composto da 8 sezioni da metri 1.5 ognuna; una base di metallo con attacco a cerniera e due innesti per i pali; un palo di 4,5 metri, composto da 3 sezioni necessario per le manovre di sollevamento ed ammaino delle antenne; 11 tiranti in nylon 8 come controvento e 3 per le suddette manovre; serie di picchetti; cavi coassiali da 52 W .

Ogni componente era alloggiato in robuste casse di legno munite di maniglie per il trasporto.

Era un piacevole divertimento, sia nell'assiemare il ponte radio che nell'effettuare i collegamenti.

Durante il breve soggiorno (di 6 mesi) ebbi il piacere di conoscere Federico Dell'Orto di Milano, allora I1SH, caro amico purtroppo scomparso il 20 di marzo scorso. Io allora ero un semplice SWL con due nominativi, I1-10.073 (15/9/1953) e quello datomi nel Libano, OD5-005 (13/06/1954) come socio onorario del RAL. La mia patente e licenza le ottenni insieme il 15 ottobre 1955 con nominativo I1MS.

Un giorno, Federico, che apparteneva alla 1a Compagnia AUC (Allievi Ufficiali di Complemento) mi informò che presto si sarebbe resa operativa la stazione radioamatoriale militare I1MIL che era in forza alla sua Compagnia, ma che non era mai stata attivata.

Durante le mie scorribande sulle gamme riservate agli OM avevo ascoltato parecchie stazioni militari norvegesi, svedesi, inglesi, olandesi, danesi, americane, russe ecc. Fui anche fortunato a ricevere qualche QSL i risposta alle mie, molto suggestive ed interessanti con riproduzione di vari tipi di mezzi navali, aerei, terrestri ed anche di armi pesanti. Quando abitavo nel Libano, nel 1953-54, ad un tiro di schioppo da casa abitava un simpatico militare dell'Esercito libanese con nominativo OD5LJ, dove la lettera L stava per stazione OM militare.

Dalla scuola AUC di Lecce era arrivato anche Pier Romano Breseghello I1KYR, vecchia conoscenza di Federico nell'emergenza del Polesine 1951. I1KYR poi abbracciò la carriera militare, raggiungendo il limite di età con il grado di Generale.

Dopo il solito ambientamento, i miei amici furono convocati dal loro Comandante di Compagnia ed invitati, data la loro qualifica di radioamatori con licenza, a rendere finalmente operativa la sonnolenta stazione I1MIL. Lascio immaginare la loro gioia. Ovviamente, l'attività radiantistica non doveva minimamente intralciare e sottrarli agli obblighi addestrativi comuni agli altri allievi, ma doveva essere svolta solamente nelle ore di libertà. Ciò voleva dire, invece di andare in libera uscita a passeggiare per Roma, dovevano occuparsi di questo compito. La soddisfazione ad operare questa splendida ed unica stazione, nel suo genere, meritava questo sacrificio.

Era indescrivibile il nostro stato d'animo al primo contatto con i materiali e le apparecchiature che si dovevano utilizzare. La stazione I1MIL era contenuta in uno "shelter" ubicato sotto una pensilina del cortile principale della Scuola vicino ad un ben fornito bar. A quei tempi, a noi ASC veniva elargita una decade pari a lire 1100! Ricordo che un gustoso krapfen costava 25 lire.

Questo "shelter" era nuovo fiammante, fresco di vernice, "profumato" con l'odore caratteristico degli apparati elettronici di produzione americana, ben conosciuto agli appassionati di Surplus, il risultante odore ottenuto dal miscuglio di piacevoli odori dei vari prodotti chimici di cui erano irrorati per proteggerli dalle muffe, dalle ossidazioni, dall'umidità ecc.

La stazione era siglata AN/GRC26 e costituita da: un trasmettitore BC610 in AM e CW (valvola finale 250TH con 300 W output), un modulatore con push-pull di 100TH, un premodulatore BC614, due ricevitori a copertura continua SP600X (versione militare del Super Pro della Hammarlund), un frequenzimetro CSR211, un accordatore d'antenna (il favoloso accordatore del BC610 con contatto a troller sulla bobina), una telescrivente, microfoni vari, tasti Bug Vibroplex, cuffie, cavi coassiali per antenna, serie di antenne, a stilo e filari racchiuse in appositi contenitori, un telefono, borsa fornitissima di attrezzi vari, assortimento di valvole termoioniche di ricambio, cassettiera con quarzi. L'interno era del massimo comfort, arredato come un ufficio commerciale, con armadi, scaffali, sedie su rotelle a schienali elastici, macchina per scrivere, ventilatori per il ricambio dell'aria, stufa elettrica ed estintore. Ambiente ben illuminato.

Era la stazione che i radioamatori di quei tempi fantasticavano di avere; il "non plus ultra" per chi, come me, possedeva una modestissima stazione, composta da un debole trasmettitore (20 W) in AM operante in 40 e 20 metri (6F6 oscillatrice in ECO e stadio finale con 807. Modulatore formato da una 6SK7 e 6SQ7 come preamplificatore e una 6L6 in uscita. Modulazione a portante controllata da griglia schermo. L'alimentatore formato da una valvola 80 e da una 5U4 per gli stadi di potenza. I due pannelli del Tx erano di. volgare faesite. Il ricevitore era un casalingo adattato.

Il primo lavoro fu quello di piazzare le antenne. Si dovette forare il tetto della pensilina, con il solo ausilio di mazza e scalpello, per creare le sedi dei pali di sostegno dei dipoli. Fu molto faticoso e richiese molto tempo con quei semplici arnesi; forare la soletta in cemento armato non era cosa da poco. La sistemazione della stazione non presentò particolari difficoltà e fu rapido. Finalmente il grande giorno arrivò. Tutto funzionò a dovere e le antenne, ben accordate, risultarono molto efficienti. I1SH e I1KYR operavano in fonia mentre Adriano Calderini I1DDN e Anselmo Pisano IS1CJS, sottufficiali marconisti della Scuola, in CW. Si operava in prevalenza sui 40 e 20 metri.

Ben presto questa stazione divenne il fiore all'occhiello della Scuola Trasmissioni, sempre efficiente ed operante, meta obbligatoria di Militari nazionali ed esteri, in visita ufficiale alla Cecchignola.

Ecco un ameno e straordinario episodio che ricordo volentieri. Un giorno, fu preannunciata la visita dell'Ispettore Generale delle Trasmissioni dell'Esercito Spagnolo. Federico ebbe la fortuna di combinare, all'ora stabilita della visita, con un anonimo OM spagnolo, che rimase in "stand-by" sino al momento nel quale i visitatori arrivarono. A ripristinato contatto con il suddetto OM spagnolo e dopo i convenevoli d'uso, si diede il microfono all'illustre ospite, per un breve saluto al suo ignaro connazionale, presentandosi con tutti i suoi titoli e nomi come è consuetudine dei nobili uomini spagnoli. Dopo avergli ripassato il cambio, il nostro corrispondente non riprese subito, lasciando passare diversi secondi, che a noi sembravano ore e già ci si stava preoccupando quando, impacciatissimo e con voce palesemente emozionata contraccambiò i saluti dell'Ispettore iberico, presentandosi a sua volta. Rimanemmo meravigliati ed increduli: era, anche lui un ufficiale delle Trasmissioni Spagnole, il quale certamente non si sarebbe mai aspettato di collegare in Italia, con la propria stazione di OM, il suo superiore più alto in grado. Questo particolare lusingò moltissimo l'illustre ospite, il quale si trattenne alla I1MIL più del previsto mettendo in crisi gli organizzatori e la programmazione della visita. Il Colonnello Comandante la Scuola, che era pure presente, fu soddisfattissimo, congratulandosi con noi, per come era organizzata la stazione e per l'abilità ad operare. Federico e Pier Romano colsero l'occasione per chiedere la possibilità di operare qualche ora durante la notte onde poter effettuare collegamenti Dx. Permesso ovviamente concesso.

In quel periodo il radiantismo era molto poco conosciuto ai mass media, e gli OM pochi. Seguire i nostri collegamenti con le varie parti del mondo, con i modesti mezzi che disponevamo e grazie alla nostra "praticaccia", faceva una certa impressione sui profani ed in certo modo anche sui non profani.

La QSL della I1MIL, a colori della Scuola, riproduceva, oltre l'insegna della Scuola di Trasmissioni, il Colosseo. Quando la propagazione permetteva collegamenti in Dx, le stazioni che chiamavano la I1MIL formavano giganteschi Pile Up, in primo luogo perché era l'unica stazione italiana di radioamatori militari e la QSL era molto richiesta, in secondo luogo, perché in quel periodo, gli OM italiani attivi erano pochissimi poiché, quasi tutti erano in QRT forzato in attesa della prima sessione di esami ministeriali di radio operatore presso l'MPT conforme le nuove norme legislative in materia, appena emanate sulla Gazzetta Ufficiale. La I1MIL era quindi una stazione doppiamente ricercata.

Io ero l'unico SWL, quindi non potevo ovviamente operare la I1MIL, però mi resi utile aiutando gli operatori, quando si trattava di QSO i francese, portoghese e spagnolo, lingue da me ben conosciute.

A maggio 1955, dopo le nomine, lasciammo la Cecchignola per le destinazioni assegnateci. La mia fu quella di Milano. Una volta in congedo, collegai due volte la I1MIL: il 22/10/1955, fresco di licenza e patente e l'ultima volta il 16/02/1958, confermato con QSL. Da questa data in poi più nulla. Ignoro i motivi che hanno provocato il QRT. Anche il nominativo fu rinunciato dalla Scuola. Infatti venne poi assegnato a Luigi Milano di Alessandria, che ancora detiene, e che collegai per la prima volta il 2/07/1972.

Questa è la storia della I1MIL che con grande nostalgia ho ricordato e spero presto poter narrare anche la recente storia della IZ2MIL, certamente voluta, sollecitata e concretizzata anche dal compianto Federico I2SH, inaugurata lo scorso mese di marzo e attualmente attiva (vedi Radiogiornale n° 79).

Umberto Ferdinando Molteni I2MS

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Da IW0BCF Andrea ari.ostia@virgilio.it

 

                 Associazione Radioamatori Italiani
     Sezione di Ostia - Alitalia Radio Club

                                                        

XXVIII° Field Day Città di Tolfa
       Centenario Marconiano 1903 - 2003
 
" Come apertura dell'Estate Tolfetana ",con il patrocinio del Comune, Tolfa ricorda l'opera di Guglielmo Marconi in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roma, conferitagli il 7 maggio 1903, dal Sindaco Don Prospero Colonna La S.V. è invitata a partecipare il giorno 28 Giugno 2003, presso la P.zza Vittorio Veneto, antistante il comune di Tolfa, all'emissione di un annullo speciale, rilasciato per il centenario della cittadinanza Romana conferita all'inventore.
Si informa che l'annullo sarà rilasciato dalle Poste Italiane, nella sola giornata di sabato 28 giugno, dalle ore 9:00 alle ore 13.00.

Il Presidente della Sezione
Salvatore Benedetto IK0JFW

 

A.R.I.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

Radio Club

ASSOCIAZIONE RADIOTECNICA ITALIANA (1927 -1977)
 
SEZIONE ITALIANA DELLA I.A.R.U.
                Eretta in Ente Morale il 10/01/1950 (D.P.R. .368)
                     ORGANO UFFICIALE: "RADIO RIVISTA"
Sezione di OSTIA
Casella postale, n° 52
00125 ACILIA (RM)

 

3° GARA di RADIOLOCALIZZAZIONE
CITTA’ DI TOLFA  

29 Giugno 2003

La sezione A.R.I. di Ostia organizza la terza edizione della gara di Radiolocalizzazione, Domenica 29 Giugno 2003, presso la città di Tolfa.
Alla gara possono partecipare OM e SWL.
L’iscrizione alla competizione è gratuita e si terrà dalle ore 8.30 alle ore 9.30 locali.
Il punto di raccolta sarà presso il piazzale antistante la sede del Comune, Largo Donatori di Sangue.
La gara avrà inizio alle ore 10.00, con la partenza degli equipaggi e terminerà alle ore 12.30 locali.
Al momento dell’iscrizione ai concorrenti sarà consegnato il seguente materiale:

  • carta topografica del territorio interessato,
  • cartellino di riconoscimento,
  • contrassegno da apporre al veicolo
  • copia completa del regolamento.

Al termine della gara vi sarà la premiazione dei vincitori.

Per ulteriori delucidazioni, potete contattare il Presidente di sezione IK0JFW Salvatore Benedetto al numero 333-4139546 o al seguente indirizzo di posta elettronica: s.benedetto@tiscalinet.it

I moduli di iscrizione ed altre informazioni, sono pubblicati sul sito della Sezione di Ostia al seguente indirizzo: http://www.ariostia.it

 

XXVIII Field Day 2003

Sez. A.R.I. Ostia - Alitalia Radio Club

Città di Tolfa

 

Nei giorni 28 e 29 Giugno 2003, sarà attiva la stazione IR0AZI “nominativo speciale”.
La postazione radio opererà dalla villa comunale di Tolfa, in JN52XD, sulle seguenti bande:
·         HF (10-15-20-40-80 mt)
·         VHF (6-2 mt).
 

EMISSIONE ANNULLO SPECIALE

CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO MARCONIANO 1903 –2003

 

In occasione del conferimento a Guglielmo Marconi della cittadinanza onoraria di Roma consegnatagli, il 7 maggio 1903 dal Sindaco Don Prospero Colonna, in occasione di una conferenza tenuta dall’inventore in Campidoglio alla presenza di molte autorità e dei Sovrani d’Italia.

L’Associazione Radioamatori Italiana della Sezione di Ostia – Alitalia Radio Club, farà emettere un annullo speciale ed unico, in occasione della manifestazione radioantistica “XXVIII Field Day A.R.I. sez. di Ostia - Alitalia Radio Club” che si terrà in Tolfa (RM) nei giorni 28 e 29 giugno 2003.

Si precisa che l’annullo speciale sarà rilasciato dalle Poste Italiane, nella sola giornata di sabato 29 giugno 2003, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

La manifestazione sarà patrocinata dal comune di Tolfa

 

                          A.R.I. – Sezione di Ostia – Alitalia Radio Club
3° Gara di Radiolocalizzazione "Città di Tolfa"
                         Domenica 29 Giugno 2003
 

REGOLAMENTO

1) L'iscrizione alla gara sarà registrata su un apposito modulo, dove oltre al nominativo del capo equipaggio, si registreranno eventuali altri componenti (massimo di due persone).
2) Il capo equipaggio, al momento dell'iscrizione, presenterà la licenza rilasciatagli dal Ministero delle Telecomunicazioni e apporrà la sua firma sul modulo d'iscrizione, per accettazione del presente regolamento.
3) Durante la gara ogni equipaggio potrà adoperare una sola apparecchiatura ricevente ed è rigorosamente vietata qualsiasi trasmissione da parte dei concorrenti su qualsiasi frequenza. Solo in caso di effettiva emergenza è consentito l'uso dell'RTX sulla
frequenza 145.325 MHz, costantemente monitorata dagli organizzatori della gara.
4) Sono vietati accordi tra i concorrenti e la collaborazione con terzi Ogni equipaggio dovrà gareggiare lealmente, nello spirito che
contraddistingue ogni OM, facendo uso esclusivamente delle proprie risorse. Saranno presenti dei commissari di gara per controllare il regolare svolgimento della stessa.
5) Le trasmissioni delle stazioni nascoste avverranno in gamma VHF, in FM e l'uso di antenne con polarizzazione orizzontale e/o 6) I due trasmettitori da trovare saranno presidiati a distanza da
componenti dell'organizzazione per stabilire i tempi e i modi del verticale, sulla frequenza che verrà indicata al momento della partenza ritrovamento.
7) I giudici di gara risolveranno eventuali controversie tra equipaggi in caso di arrivo simultaneo, tale giudizio sarà insindacabile ed
incontestabile.
8) La ricerca dei trasmettitori potrà avvenire in auto, a piedi e su
percorso misto.9) Ad ogni equipaggio sarà consegnato all'atto dell'iscrizione: carta topografica del territorio interessato, cartellino di riconoscimento, contrassegno da apporre sul veicolo (il suddetto dovrà essere riconsegnato a fine gara), copia completa del regolamento.

NOTE: Si pregano vivamente tutti i concorrenti di rispettare la natura e gli animali dei luoghi che ci ospitano, confidiamo nella collaborazione e nel rispetto di ognuno affinché tali regole siano rispettate.
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  ARI Bologna

"Primo giugno a Villa Tamba"

 

XXVI Congressino Microonde 
 
 
SEZIONE ARI DI BOLOGNA  e  CONGRESSINO MICROONDE
 
La Sezione ARI di Bologna gestisce e coordina anche quest’anno la organizzazione del Congressino Microonde, giunto alla sua 26ma edizione.
Alla manifestazione partecipano praticamente tutti i radioamatori specialisti delle frequenze oltre il GHz.
Le tematiche in discussione riguardano in particolare gli aspetti tecnici di questo particolare settore di radiantismo ma si approfitta della circostanza anche per presentare e discutere progetti e “mettere in vetrina” le proprie realizzazioni.
E’ regola collaudata che gli organizzatori non conoscano chi vorrà presentare relazioni o realizzazioni tecniche: chi ha qualcosa da dire si prenota seduta stante. Il Presidente eletto gestisce così una scaletta che permetterà a tutti di parlare nell’ordine della iscrizione.
Questo modo di procedere e’ “nuovo” ma ottimamente accettato dai congressisti.I lavori si interrompono per un breve pranzo sociale che l’ Organizzazione tenta di rendere massimamente economico per poi riprendere nel pomeriggio con altre presentazioni o per fruire di un servizio di laboratorio attrezzato, gestito da volontari che mettono a disposizione le loro capacità tecniche e le loro
strumentazione professionale.
Nell’ edizione 2003 la Sezione ARI di Bologna, a titolo sperimentale, fa coincidere la data del Congressino con il suo tradizionale mercatino di scambio che si svolge tutti gli anni nel cortile di Villa Tamba, sede ufficiale della Sezione stessa.
 
Il Congressino Microonde e’ nato a Bologna nel 1978 con l’intento di divulgare l’uso di un settore dello spettro delle onde elettromagnetico abbastanza ostico per il radiantismo italiano, anche per la mancanza di strumentazione e di componenti idonei. I promotori, dipendenti dell’Ente che aveva realizzato l’impianto radioastronomico di Medicina (BO), invitarono i “would be microondisti” a ritrovarsi sotto le antenne del radiotelescopio per suggerire e proporre nuove tecnologie e nuovi prodotti allo stato solido e relativi circuiti con possibilita’ di verificarne sul campo il loro funzionamento. Fu un successo l’entusiasmo dei partecipanti fu grande e contagioso. Molti di loro, i veterani delle microonde, sono tutt’ora attivi e partecipano, oltre che al Congressino, almeno ai contest nazionali e a prove di propagazione a lunga distanza.
 
Bologna e provincia hanno ospitato il Congressino per 13 volte. Quando, per varie ragioni, fu necessario trasferire l’avvenimento ad altra sede, fu favorita
Suzzara (MN) che lo ha ospitato per 10 volte. Seguono Marina di Pietrasanta e Bagnacavallo con una volta ciascuna.
Non è escluso che alcune edizioni future non possano essere organizzate da Sezioni ARI interessate (l’idea di un Congressino itinerante non è malvagia)  ma la centralità geografica della zona di Bologna limita tale eventuale possibilità alle sedi ARI ad essa più vicine.
 
La natura del Congressino è tale da non incoraggiare la partecipazione di accompagnatori non interessati alle tematiche in discussione ma nella circostanza consigliamo di fare un’ eccezione. Una visita alla Bologna artistica e monumentale, anche di un solo giorno, lascerà il segno.
La Sezione non ha possibilità di organizzare visite guidate o altro, saranno però disponibili in sede “depliant” turistici e i biglietti per gli autobus cittadini. Una comoda fermata di autobus per raggiungere il centro cittadino dista alcune centinaia di metri dalla sede della Sezione.
 
Goliardo I4BER

Per eventuali info scrivere a  manni.alberto@tin.it
 
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     A.R.I. L' Aquila

XXVII RADIOLOCALIZZAZIONE

 "L'AQUILA D'ORO"
 

La sezione A.R.I. dell'Aquila organizza per il giorno 08/06/2003 la 27° EDIZIONE della
RADIOLOCALIZZAZIONE  NAZIONALE "L'AQUILA D'ORO" SULLA BANDA DEI 144 Mhz.

REGOLAMENTO
1. Possono partecipare alla Radiolocalizzazione nazionale solo radioamatori di categoria OM IW
ed SWL regolarmente iscritti all'A.R.I.
2. Le frequenze di trasmissione saranno 144.550 Mhz  e 144.750 MHz.
3. La gara si svolgerà nel circondario aquilano. I trasmettitori di potenza non superiore a 3 watt
potranno essere collocati a un massimo di 100 metri da strade e piazze, pertanto per la ricerca è
necessario utilizzare antenne e apparati portatili.
4.  E' severamente vietato, pena la squalifica, fornire informazioni sulla gara da parte di altri
concorrenti.
5. I concorrenti non devono ostacolare, ne provocare danni agli altri inoltre si assumeranno la
responsabilità di eventuali danni arrecati per loro colpa a cose di terzi od a persone durante lo
svolgimento della gara, liberando da ogni responsabilità L'ASSOCIAZIONE
RADIOAMATORI ITALIANI, e per essa la Sezione A.R.I. dell'Aquila e il Comitato
organizzatore ed i loro componenti.
6. In caso di cattivo tempo il presidente della giuria può immediatamente richiamare i concorrenti.
NOTE TECNICHE
7.   I TX nascosti nel territorio di gara avranno un funzionamento automatico, senza presenza
dell'operatore, ed effettueranno la trasmissione con portante modulata. Le antenne dei TX
presenteranno diagrammi omnidirezionali di radiazione.
 

NORME PER I CONCORRENTI
8.   Ogni concorrente dovrà presentarsi con le proprie apparecchiature costituite da:
a) Un apparato ricevente per gamme VHF;
b) Un'antenna appropriata;
c) Un eventuale misuratore di campo;
9. Ogni concorrente dovrà essere fornito di un documento di riconoscimento, della patente di
operatore per gli OM – IW e dalla autorizzazione ministeriale per gli SWL.
10. La Sezione A.R.I. dell'Aquila fornirà ai concorrenti:
a) Cartellino da usarsi durante la gara:
b) Una Cartina Topografica della zona di gara;
c) Un numero di gara che il concorrente dovrà esporre in modo visibile:
PROCEDURA DI GARA
11. Il raduno è fissato alle ore 8:30 presso il piazzale antistante l'autoparco Comunale in Via Rocco
Carabba (nei pressi della Stazione,di fronte Brico) dove si darà inizio alle ore 09:30 con termine
massimo ore 12:30.
12. Alle ore 13:00 pranzo sociale in uno dei Ristoranti del luogo, durante il quale si effettuerà la
premiazione dei vincitori.
13. Il Ristorante sarà comunicato alla partenza della gara. Le prenotazioni del pranzo sociale si
accetteranno in concomitanza con le iscrizioni alla gara.
14. La  partecipazione è gratuita  ed ogni concorrente potrà ritirare tutto il materiale necessario
prima dell'inizio della gara, che  verrà consegnato dal personale addetto. Il termine massimo per
le iscrizioni è fissato per il giorno 16/05/02 Per ulteriori informazioni e prenotazioni rivolgersi a
IK6DEN Sette Giuseppe tel. 0862976041, 03288352388 E-mail ik6den@tin.it  oppure a I6KAM
Alfredo Masi Tel 086223851
15. La classifica sarà compilata in base al tempo impiegato da ciascun concorrente per trovare le
stazioni nascoste.
16. Sul territorio di gara circoleranno dei Funzionari autorizzati, il cui compito sarà quello di
controllare il perfetto svolgimento della manifestazione. Se si riscontreranno eventuali scambi di
notizie tra concorrenti, il Funzionario che ha rilevato detta irregolarità immetterà immediato
verbale di SQUALIFICA con l'espulsione dalla gara.
17. Quando il concorrente avrà rintracciato tutti i TX nascosti, dovrà abbandonare la gara dopo aver
fatto firmare il cartellino dal personale di servizio. Il cartellino andrà consegnato alla GIURIA
unitamente al proprio numero di gara, lo smarrimento comporterà la squalifica del concorrente.
18. I concorrenti che riveleranno i TX nascosti saranno regolarmente classificati, quelli che non ne
rintracceranno alcuno o che supereranno il tempo massimo, non saranno classificati
19. Alla gara possono partecipare OM e SWL della Sezione dell'Aquila per i quali verrà usato un tx 
a parte e  sarà stilata una classifica separata.

                                                                                                                 73 de ik6den Sette Giuseppe

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Da: "info" <info@cisar.it>
 

C. I. S. A. R.

CONTEST  PER  LE  SEZIONI
FIELD  DAY su Monte Nerone
Manifestazione semi-seria per tutti


   Sabato 14 e Domenica 15 Giugno, la Sezione di Roma organizza una manifestazione per tutti i radioamatori, tesa ad effettuare collegamenti radio, sulle principali frequenze assegnate.
   Con questa occasione, si invitano anche tutte le sezioni italiane del CISAR ed assere presenti, e ad accendere le proprie radio, per poter utilizzare il proprio nuovo nominativo di sezione.

    La Sezione di Roma ha deciso di prendere parte con una stazione multifrequenze, installata presso il Monte Nerone, ai confini della Toscana, Marche e San Marino  (vedi cartina allegata).

    Le frequenze operative saranno quelle classiche HF e VHF.

    Inoltre, la sezione di Roma sarà disposta ad accettare .... ospiti in persona, presso il Monte Nerone, per tutti gli appassionati che vorranno farsi due passi, ed andare a trovare gli amici in montagna;     due grandi tende, un camper attrezzato ed un vero cuoco appassionato, al secolo I0QI Lello, provvederanno ad assicurare un pasto caldo e decoroso per i graditi ospiti.

  E' gradita la comunicazione di presenza.

  Per qualsiasi informazione, Lello I0QI, 06/30893968 oppure lucarinileonello@libero.it

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Da: "Baracetti Fausto" <iv3nsp@libero.it>
 

CISAR: Field Day sul Tagliamento
 

Durante le giornate del 17 e 18 Maggio 2003 alcuni radioamatori della provincia di Pordenone saranno impegnati ad attivare una stazione speciale, in occasione di un evento speciale.

Nel greto del fiume Tagliamento in località San Vito al Tagliamento verrà attivata la stazione radio con nominativo speciale II3SI; dove SI è anche l'acronimo di Scouts Italia.

Queste due giornate ci vedranno impegnati in attività radio al fine di illustrare ai ragazzi Scout e ai loro educatori cosa vuol dire fare i radioamatori e il perché; l'attività e la passione che ci spingono all'attività 'radiantistica' nonché l'utilizzo delle stazioni radio per le attività previste anche in caso di emergenza o calamità naturali.

Non dimentichiamoci gli eroici Radioamatori che nel 1976 furono in radio a dare la notizia già qualche secondo dopo il termine della terribile scossa di terremoto.

Il nostro gruppo ha voluto dare ancor maggiore importanza a questa manifestazione richiedendo un nominativo speciale al Ministero delle Comunicazioni; nonché ha voluto ricordare un nostro amico e Radioamatore recentemente scomparso. Infatti la parte iniziale della sigla SI, cioè S, è dedicata proprio a Davide Francescutto, per noi SBR (IW3SBR). A Davide va il nostro ricordo, il nostro pensiero e a Davide dedichiamo questo primo Memorial Day.

L'attività si svolgerà presso una tenda che verrà sistemata sul greto del fiume Tagliamento, da questa tenda verranno attivate le principali frequenze dalle bande decametriche, passando per la banda 'magica' dei 50 MHz - preferita da Davide che verrà attivata in suo onore - per finire con le bande VHF ed UHF. Durante il week end verranno eseguiti anche importanti test in ATV sia in banda 1.240 MHz che in banda 2.400 e 10.400 MHz. Verrà attivato anche un link video in tecnologia tcp-ip on-air e presso la tenda sarà possibile ricevere anche le QSL elettroniche che verranno inviate dai corrispondenti, con relativa nostra risposta on-line.

Per questo evento è stato aperto anche un sito internet al seguente indirizzo: http://utenti.lycos.it/ii3si nonché è stata attivata anche una e-mail speciale al seguente indirizzo: ii3si@libero.it

Sarà operativa una stazione packet radio con link su cluster, insomma una tenda che si potrebbe definire 'tecnologica' per evidenziare come i Radioamatori possono adeguarsi praticamente alle situazioni anche più difficili e allo stesso tempo ricordare, con la radio e nei luoghi a lui cari, il nostro amico Davide Francescutto IW3SBR.

Vi aspettiamo numerosi, ovviamente in radio e . occhio al cluster oppure sulle pagine del sito.

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Da: "Alberto Barbera" <abarbera@itc-poland.com.pl>
 

A.R.I.  Ivrea

FIERA DI FRIEDRICHSCHAFEN 2003
 

La sezione ARI di Ivrea informa che anche quest'anno viene organizzato un pulmann che partirà il 26 giugno sera da Torino con fermate previste a Santhià e Milano per raggiungere Friedrichschafen al mattino del 27 e da cui ripartirà per il rientro al termine della giornata fieristica.
Per informazioni e prenotazioni vi invitiamo a visitare il sito :www.ari-ivrea.it
Alberto Barbera IK1YLO
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CQ dall'Albania

"Team ZA3/ on the air"
Dal 29 maggio al 3 giugno 2003 : attività radioamatoriale dalla città di Durazzo (Albania) e dal faro Cape of Durres refer. diploma arlhs ALB-002.
Tutti gli operatori avranno il prefisso ZA3/ e trasmetteranno sulle frequenze HF - WHF - WARC - 2 metri e 6 metri ww.loc. JN91RH - (licenza temporanea x 6m. dal 31/5 al 8/6/2003) nei modi SSB - CW - RTTY - PSK 31 -
Operatori :
za1fd - za5g - ik7jwx - ik7lmx - iz7cte - iz7atn - iz7bnh - ik7qmj - ik7fpx - ik2duw - iz2dpx - ik6cac - iz0ckj - iv3fsg - ik5mdf - ik5bhn
Pse QSL via Home Call, bureau oppure diretta SASE (
www.qrz.com).

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A.R.I.
vita delle sezioni

Da: "ARI Acqui Terme" <info@ariacquiterme.it>
 

Ciao Paolo,

questo messaggio solo per informarti che alla Sezione A.R.I. di Acqui Terme (AL) è stato assegnato il nominativo IQ1CQ.
Oltre a ciò abbiamo registrato il dominio della Sezione che è www.ariacquiterme.it e che la nostra
E-mail è la seguente: info@ariacquiterme.it


Un saluto dalla Sezione A.R.I. di Acqui Terme (AL).     

Il segretario della Sezione
ZUNINO Mauro - IW1ELO
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Da: "Giuseppe VALERIO" <gepvalerio@libero.it>

 A.R.I. Formia
nuovo AWARD
 delle sezioni

Carissimi Colleghi,

con la presente intendiamo informare Radioamatori ed SWL che la Sezione ARI di FORMIA ha istituito un nuovo Award permanente denominato "CERTIFICATO W.A.I.C.S. Worked All Italian Club Station".

Con tale Certificato s'intende valorizzare l'attività svolta da OM ed SWL nel collegare/ascoltare le Stazioni Radio esercitate da Club ed Associazioni di Radioamatori Italiani, ed in particolar modo i collegamenti effettuati con i nuovi CALL rilasciati di recente dal Ministero delle Comunicazioni.

Per maggiori info seguite il link http://web.tiscali.it/ariformia/WAICS.htm
oppure scrivete direttamente alla Sezione Ari di Formia:

  a.. e-mail  mailto:ariformia@tiscalinet.it
  b.. posta - P.O. Box 33 - 04023 - Formia (LT)
Buon lavoro e ottimi collegamenti!

Best 73 de IQ0FM sezione ARI Formia e dal W.A.I.C.S. TEAM: IZ0EWG, IZ0EGC,
IK0OHU, IWOGZW, IZ0FIU.

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Da: "ik8bpy" <ik8bpy@libero.it>


Meetig Radioamatori-"Ist.Aeronautico-Maddaloni" Ce
                                     

Cari amici , eccovi la foto relativa al primo incontro organizzato dal sottoscritto presso l'Ist. Tecnico aeronautico di Maddaloni, per discutere argomenti inerenti la radio, tutto ciò con la speranza che sia foriero di ulteriori sviluppi !
N.B. Iniziativa personale  - senza supporto,( purtoppo), dell'A.R.I.  locale-

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Da: "Joe (IK6MLI)" <gidecar@tin.it>

                         Una buona iniziativa
    LE QSL VIA INTERNET
SI VANNO AFFERMANDO NEL MONDO
 
Ciao Paolo, con questa mia @Mail, spero proprio di fare cosa gradita a chi ne avesse bisogno...
 
Probabilmente non sarà certo una novità, ma è pur sempre una buona notizia e di buone notizie che abbiamo effettivamente bisogno adesso, e non della solita demagogia o labili promesse e mai mantenute da consiglieri ARI nazionali, da pseudo delegati regionali o da soggetti nostrani alquanto atipici che imperversano da anni ed in modo direi opinabile le sedi delle sezioni ARI. Molti di voi sapranno certamente che vi è un mezzo alternativo a quello puramente postale per inoltrare o ricevere le QSL. L'egregia iniziativa intrapresa appartiene ad un OM statunitense (Dave Morris, N5UP), che ha pensato bene di abbreviare i tempi e le estenuanti attese per ottenere le sospirate QSL non ricorrendo alla classica rete di distribuzione postale (Diretta + SaSe) e neanche attraverso i classici Bureau Internazionali. Si tratta della QSL elettronica, la quale rappresenta una elogiabile iniziativa che porterebbe ad una vera e propria rivoluzione, poiché pur essendo all'atto pratico uno scambio normalissimo di informazioni attraverso la rete Internet, le numerose associazioni internazionali tra cui l'ARRL, hanno da tempo aderito e quindi riconoscono di fatto la conferma dell'avvenuto QSO con questa nuova ed efficacissima procedura, attraverso la quale come si può immaginare, si potrebbe anche richiedere alcuni diplomi e certificati rilasciati dalle stesse associazioni aderenti. Chissà se questa tendenza verrà recepita dalle altre nostre... associazioni ??.
 
L'indirizzo è il seguente:  http://www.eQSL.cc
 
Tanti 73 Pino, IK6MLI.
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                 Per la "normalizzazione" di Internet
Al via la "Fondazione Meucci"
 
Il Ministero delle Comunicazioni sta varando un progetto che consiste nella creazione di un nuovo organismo denominato "Fondazione Meucci" il quale si occupera' di stabilire le regole per la gestione dei domini .it e potra', tra l'altro, intervenire nelle dispute relative all'assegnazione dei  relativi nomi di dominio. Il Ministero conta di poter dare il via alla Fondazione entro l'avvio del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea. In particolare sembra che il nuovo organismo avra' competenze nella gestione delle regole e dei domini, accorpando alcune delle funzioni attualmente svolte dalla Naming Authority Italiana e dalla Registration Authority Italiana. Il provvedimento per la nascita della Fondazione Meucci e' attualmente allo studio degli uffici legislativi dei gabinetti del Ministero per l'Innovazione e di quello dell'Istruzione, Universita' e Ricerca. Secondo quanto si e' appreso, la Fondazione sara' costituita da un consiglio di amministrazione composto da sette membri a maggioranza nominati dal governo e da un comitato tecnico, di 15 persone, che invece vedra' rappresentato il mondo della ricerca e del pianeta Internet (provider, operatori e "manteiner"). 
 
Annunciata piu' volte poco tempo fa e' ritornata in auge fortemente in questi ultimi tempi l'idea del Ministero delle Comunicazioni relativa alla costituzione di un nuovo organismo di gestione dei domini .it il quale, dalle notizie piuttosto confuse ed orientative diffuse in materia, si e' avuto modo capire avra' una corposa rappresentanza sia politica che tecnica. Come e' noto la procedura per la registrazione di un nome a dominio .it e' disciplinata nel nostro ordinamento dalle Regole di Naming (v.3.9) e piu' in particolare dall'attuale versione 3.8 delle Procedure Tecniche di Registrazione dettate dalla Naming Authority Italiana (il quale e' l'organismo che stabilisce le procedure operative ed il regolamento in base a quale viene effettuata la registrazione dei nomi a dominio sotto il ccTLD it). La Registration Authority Italiana e' invece l'organismo responsabile dell'assegnazione dei nomi a dominio e della gestione dei registri e del nameserver primario per il ccTLD it. 
 
Il sistema di assegnazione dei "domain names" si regge su due principi fondamentali 
a) p. dell'"unicita'" del nome a dominio, nel senso che non possono esistere due indirizzi Internet identici, ossia due indirizzi col medesimo SLD; 
b) p. del "first come, first served": il nome a dominio viene assegnato al primo richiedente, senza che sia necessaria un'indagine di merito volta ad appurare se il registrante abbia o no un effettivo titolo a vedersi assegnato il dominio da lui prescelto. 
Un criterio, insomma, di mera priorita' cronologica, con il risultato - di grande rilievo pratico – che chiunque puo' registrare come proprio nome di dominio un marchio altrui, escludendo cosi' qualunque altra persona dall'uso del medesimo sulla rete. Il principio del first come, first served, (divenuto efficace in Italia per il ccTLD ".it" dal 16 dicembre 1999) pur essendo se vogliamo in linea con le esigenze di autonomia, liberta' proprie di Internet e' molto contestato per il suo carattere eccessivamente "liberale" che puo' portare a delle situazioni paradossali come quella di un' azienda leader in un determinato settore impossibilitata ad utilizzare il proprio marchio su Internet, in quanto l'equivalente nome di dominio risulta gia' registrato da terzi (domain grabbing).  
Situazioni del genere si sono verificate diverse volte negli Stati Uniti ed anche in Italia costringendo i titolari del marchio a notevoli esborsi di denaro.
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               L' invenzione fatta dal CNR della Sicilia 
 TELEFONINI CON BATERIE INESAURIBILI
 
Cellulari con batterie inesauribili
Il prototipo di telefonino che non si scarica mai arriva dalla Sicilia, più precisamente dal Cnr (Centro Nazionale delle Ricerche) di Catania. Parliamo di cellulari con batteria inesauribile. La ricerca ha destato molto interesse nella comunità scientifica internazionale e ha ricevuto ampio risalto sulla rivista britannica specializzata Fuel Cell Bulletin. Si tratta in pratica di un telefonino che non ha bisogno di ricarica ma funziona con una microscopica quantità di combustibile. Ma pensate il vantaggio: non ci sarà più bisogno di ricaricare le batterie del telefonino e non si correrà più il rischio di vedere il proprio apparecchio spegnersi nel mezzo di una importantissima chiamata. Al progetto partecipa un gruppo di ricercatori dell'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Cnr di Catania che, in collaborazione con i colleghi di STMicroelectronics, hanno sviluppato le tecnologie abilitanti per la realizzazione di una micro-cella a combustibile da integrare all'interno dei micro-chip in silicio. Il prototipo, spiegano da Catania, "Consentirà la generazione di corrente elettrica usando idrogeno o metanolo come combustibile per realizzare dispositivi microelettronici che si alimentano da soli.". La notizia farà piacere a tutti visto che ad oggi le batterie convenzionali (quelle comunemente in commercio) non sono in grado di fornire potenza e garantire lunga durata. 
Ecco quindi l'idea di integrare nei dispositivi microelettronici al silicio vere e proprie celle a combustibile che permettono di ridurre a dimensioni micrometriche le architetture utilizzate per le celle macroscopiche attraverso sofisticatissimi processi di microlavorazione del silicio. Ruolo attivo in questo progetto lo ha avuto anche l'équipe STMicroelectronics è riuscita a dimostrare tecnicamente che nello stesso micro-chip si possono integrare il dispositivo per la generiche azione della potenza e tutti i circuiti elettronici logici e di controllo. Spiegano Corrado Spinella e Giuseppe D'Arrigo, dell'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR di Catania "Attraverso complessi processi fotolitografici ed elettrochimici la parte di silicio sovrastante ciascun microcanale viene convertita in una struttura nano-porosa. Il silicio poroso viene poi permeato con cluster nanometrici di metalli catalizzatori, quali platino, palladio o rutenio, che hanno la funzione di innescare le reazioni di ossido-riduzione per la produzione di corrente elettrica nella cella. Alla fine il silicio contenente i cluster catalizzatori è impregnato con una membrana polimerica per lo scambio protonico." Senza avere a disposizione la sfera di vetro possiamo prevedere che, grazie anchstudi, le batterie si avvicinano sempre di più a celle di combustibile, dapprima per notebook e palmari, poi anche per smart phone e telefonini di dimensioni ridotte.  
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Comunicato stampa del Ministero delle Comunicazioni
 
               Dopo la nostra denuncia
ARCHIVIO MARCONI:
RINVIATA LA VENDITA ALL'ASTA
 
  
''Appena sono venuto a conoscenza che, in Inghilterra, il Gruppo Marconi intendeva mettere all'asta un importante collezione dei cimeli dell'archivio del geniale inventore italiano, mi sono immediatamente attivato per una verifica'', ha dichiarato il ministro delle
Comunicazioni, Maurizio Gasparri.
''Ho appreso che il Gruppo considera la collezione un patrimonio ineguagliabile nella storia delle comunicazioni ed un esempio concreto della grande importanza dell'opera svolta da Guglielmo Marconi''. Per questo motivo, Gasparri spiega che ''la Societa' ha ritenuto opportuno rimandare ogni decisione relativa alla collezione''. ''La questione verra' dunque riesaminata -prosegue il ministro delle Comunicazioni- dopo il processo di ristrutturazione finanziaria del Gruppo. Si tratta di un'assicurazione che al momento mi soddisfa e verificheremo se possano essere prese in considerazione ipotesi che consentano la valorizzazione dell'importante archivio. Un archivio che, ricordo, e' accolto in Inghilterra.
L'opera di Marconi -sottolinea Gasparri- e' presente anche in Italia dove esistono molte testimonianze. Ricordo che le apparecchiature della nave Elettra sono ospitate nella sede del ministero delle Comunicazioni''.
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Da: "Adsl" <fabrifabi@tin.it>

ATTIVAZIONE CASTELLO DI LUCERA
 
Non pensavo che ci fosse tanta attenzione per questo diploma. Comunque avevo preparato tutto a dovere, avevo messo un messaggio sui news-group dei radioamatori, un messaggio ai soci di sezione, poi uno spot sul cluster ha fatto il resto. Armato di una batteria da 60 ampere, la mia fedele 14avq, (è stata anche in Bolivia con ik5jrz in uno dei suoi viaggi presso le missioni) già pretarata, si installa in dieci minuti, il mio tavolino da picnic e in un quarto d'ora sono attivo. Come potete vedere dalla foto il Castello così chiamato dai Lucerini è a tutti gli effetti una Fortezza Angioina e domina da circa 200 s.l.m. la pianura circostante, sullo sfondo il subappenino dauno. Era la dimora estiva preferita da Federico II, che però di castelli in Puglia ne aveva molti. La Torre che vedete sulla sinistra è denominata Torre della Regina. Io mi sono piazzato proprio di fronte.
 
Alle 8,50 del 25 aprile ho iniziato le operazioni. Alla frequenza di 7050 mi sono ritrovato nel mezzo di un pile-up, non mi era mai successo, in due ore ho effettuato 150 collegamenti e pensare che avevo messo in conto di fare mattina pomeriggio del venerdì e il sabato mattina per raggiungere i 100 collegamenti validi per l'attivazione. Dato che era già stato attivato appena il 4 aprile bastavano solo 50 collegamenti.
 
Ecco il mio fido Kenwood TS140 che in queste condizioni diventa quasi una radio normale......hi. Senza il rumore della città diventa silenziosissimo. Tra gli altri, ho collegato il presidente della mia sezione Piero I2CZQ, il consigliere Piero I2BZN e il socio Franco, detto Lillo, IK2QIK. In Qso con loro ho poi optato per provare ad attivare altre referenze. Nel pomeriggio sono andato ad Apricena, dove c'è un Castello Federiciano. Eccolo qua sotto.
 
Purtroppo dato la giornata festiva, il carabiniere che mi ha risposto non mi ha potuto dare l'autorizzazione per trasmettere dalla piazza, non c'era il Maresciallo. Infatti vicino non c'era un posto adeguato dove piazzarsi, alla classica distanza massima di 500 metri. Ai Vigili Urbani non ha risposto nessuno. Per accontentare gli amici a cui avevo dato parola mi sono quindi mosso verso Monte S. Angelo, purtroppo le condizioni di propagazione sono state negative, nonostante l'altezza della postazione e data l'ora tarda ho dato forfait.
 
Sarà per Agosto, senz'altro farò altre attivazioni.
 
A risentirci in aria
73 de ik2uiq                                       
ik2uiq@tin.it
 
www.fabinet.it
 
 
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SILENT KEY

Da: <ercabe@inwind.it>
 

E' scomparso  I6KFM - Francesco MASCI di L'Aquila, in seguito ad incidente stradale nella sera del 28 Aprile u.s. .
Esprimiamo alla famiglia le nostre più sntite condoglianze.
 
IK6GVM-ERRICO, Carlo Benito.
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MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

 

 

 

 
Da I7OHP Oscar PORTOGHESEl elbug@tiscalinet.it
 
VENDO CORSO CW da me realizzato indicato per allievi ed OM che vogliono veramente dedicarsi alla radiotelegrafia. Il corso è composto da due CD-ROM con 13 ore di esercizi, documentazione in file .pdf e videoplayer dimostrativo per il corretto uso del tasto verticale.
Il costo del corso è di 10 Euro comprese le spese di spedizione. Per chi è interessato rivolgersi a I7OHP Oscar PORTOGHESE Via G. Marconi n° 27 - 70100 ADELFIA (BA) - tel. 080 4593200 e-mail
elbug@tiscalinet.it
 
Grazie e cordiali saluti.
Alfredo
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Da: "crist71" <crist71@libero.it>
 
VENDO : tubi nuovi 4-400 A; 5867 A; EL34; 6067 (=12AU7WA)
CERCO : Ricevitore SIEMENS E311
Annuncio sempre valido.
 
Cristiano Greggio, IZ3CQI – cell. 333 1187060
Email :
crist71@libero.it <mailto:crist71@libero.it>
 
Grazie, e cordiali saluti.
Cristiano
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Da: "TIN" <sglent@tin.it>
 
3 Circuiti stampati forati e stagnati per RTX QRP SSB-CW da me presentato su Radiorivista Aprile 2003 ( Supereterodina con NE 602 e filtro a quarzi per i 40 mt modificabile per i 20 mt, controllo automatico della sensibilità e S-meter , finale con 2SC 1969 da 10 W RF) VENDO in blocco ad ?uro 35,00 compresa spedizione prioritaria. IT9 AQF Giovanni  Tel. 090-51281 ( ore 15 ) E-mail sglent@tin.it
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Da: "iret.friuli" <iret.friuli@tiscalinet.it>
 
Vendo ricetrasmettitori G.T.E. - CTR 93. Gli interessati possono contattarmi via posta elettronica e alla mia risposta allegherò le foto degli apparati.
Cerco cd callbook e le istruzioni in italiano del programma Pmp per packet.
IW3 SID - Andrea        e-mail: iret.friuli@tiscalinet.it 
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Da: "Magnanini Mauro" <mamagna@tin.it>
 
 
E' nostra intenzione informare ( chi interessato) che abbiamo in distribuzione un piccoli Kit " Interfaccia  PSK31 "
all modica cifra di Euro 25 + sp.post.  completamente realizzato su circuito stampato .- Con trasformatori a doppio
isolamento e commutazione RS232 a Optoelettronico.-
 
Si allega foto
  i4jee -  Mauro Magnanini
http://www.qsl.net/i4jee
e-mail : mamagna@tin.it
 
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Da: "Gianfranco Venezia" <veneziag@tin.it>
 
Vendo Antenne Tonna
9 +  9               144 Mhz polarizzazione incrociata
19 + 19             432 Mhz polarizzazione incrociata
23 el.                1296
 
I0INU Gianfranco
0744 427010
335 5344521
 
Cerco Rotore per direttiva HF (YAESU o simili)
 
IK0SHI Enrico
0744 401157
0744 608129
328 1856157
 
Gianfranco Venezia
Str. di Rosaro 47
05100 Terni
veneziag@tin.it
i0inu@libero.it
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Cordiali 73de IZ7AUH Francesco Giacoia
iz7auh@libero.it
 
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Altra Edicola telematica RADIOGIORNALE ON-LINE Nel sito http://www.is0grb.it sono disponibili tutti i numeri del Radiogiornale in versione HTML con un motore che aggiorna le pagine in automatico.
 
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>
 
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