Radiogiornale 89  
Agosto 2003 Periodico telematico indipendente
 
 
 

HIROSCIMA:

OGGI IL 58° ANNIVERSARIO

DELLA PRIMA ATOMICA 

Hiroshima, 6 ago - Si celebra oggi il 58° anniversario del primo bombardamento nucleare che colpi' la cittadina giapponese di Hiroshima nel 1945, effettuato dal
bombardiere americano B29, Enola Gay e che causo' negli anni 230.000 vittime innocenti tra i civili. I sopravissuti morirono in seguito, tra atroci sofferenze.
 
 
Sommario:
  1 -Tutte le novità, (ma non troppo), del nuovo codice delle Comunicazioni Elettroniche;
  2 - I pionieri della radio, (dodicesima puntata);
  3 - Torna il favoloso Commodore 64;
  4 - CIRM: Fondazione Centro Internazionale Radio Medico;
  5- Allargati, ma dal 2009, i 40 metri, intanto abolizione del CW;
  6 - IOTA;
  7 - L'Unione Europea dichiara guerra allo spamming;
  8 - Le idee che spinsero Volta alle sue geniali invenzioni;
  9 - Associazione Radioamatori Marinai Italiani;
10 - Dxpedition;
11 - Poveri elefanti alle prese con il Codice della strada;
12 - SOTA - Summit on the air;
13 - Geminga, la stella che non c'é;
14 - Disturbate le HF dalla Banda Larga;
15 - Diploma Italia Argentina
16 - Correi o cannibali? La verità comincia a farsi luce!;
17 - Mercatino radioamatoriale;
18 - Utili informazioni.
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1)
 
Ultim'ora
 
     TUTTE LE NOVITA' (ma non troppo) 
               DEL NUOVO CODICE
DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE
 
E' stato diffuso in questi giorni dal Ministero delle Comunicazioni, forse per "aggiustare" le incongruenze contenute nel famoso "calderone" del Decreto 447, il testo del nuovo Decreto "CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE", (NON ANCORA PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE), data La lunghezza dell'articolato pubblichiamo solo gli articoli del CAPO VII che riguardano espressamente i Radioamatori. Salvo alcune particolarità molte cose, che riguardano i Radioamatori, erano già state a suo tempo diffuse attraverso comunicati del Ministro Gasparri ed erano contenute nei precedenti Decreti, il 447 e quello di febbraio 2003, come pubblicato in vari numeri del Radiogiornale.
Vi sono poi 26 allegati di cui due soli ci interessano: il 25 e il 26.
Le novità rispetto alla situazione attuale sono le seguenti:
Per gli IW, (autorizzazione di tipo B) la potenza passa da 10 a 50 Watt;
Per ottenere il nominativo alle Sezioni devono essere comunicati anche i nominativi abilitati a trasmettere;
La comunicazioni per le Radioassistenze dovranno essere inviate oltre che agli Ispettorati territoriali, anche al Ministero;
Sono definiti (E COMUNICATI PER L'ENNESIMA VOLTA) nell'Art. 35 dell'Allegato 25, i contributi annuali:
5 Euro per le autorizzazioni di tipo A (I -IK - IZ)
3 Euro per le autorizzazioni di tipo B (IW)
Entro 45 giorni dalla pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale dovremo pagare il conguaglio (riferentesi al 2002 che andava pagato entro Gennaio 2003) per l'autorizzazione, tenendo conto che con il vecchio pagamento della tassa abbiamo pagato 3.000 e 6.000 lire, pari a 1.55 Euro e 3.10 Euro.
Differenza da pagare per autorizzazioni (A) Euro 1,90
Differenza da pagare per autorizzazioni (B) Euro 1,45
Insomma costa di più il Conto Corrente Postale che ciò che paghiamo, mentre il Controllo da parte del Ministero avrà certamente costi di molto maggiori,
Tutto
l'articolato del nuovo Decreto può essere prelevato al sito del Ministero delle Comunicazioni:
www.comunicazioni.it
 
Come c'era da aspettarselo, dopo le ripetute offese (ricordate LA FARSA DI ROMA?) e i comportamenti arroganti per la nomina di IK0YYY Luca Ferrara nel Comitato Nazionale delle telecomunicazioni, nei confronti del Ministro Gasparri,  per la prima volta, non c'é stata nessuna audizione delle Associazioni prima di varare il Decreto.! E questo é un segnale molto negativo per tutti i radioamatori
Comunque, fate attenzione, tutta questa normativa entrerà in vigore solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
 
Ed ora l'articolato che ci interessa:             
 
             
             
            Capo VII
            RADIOAMATORI

            
            Art. 134
            Attività di radioamatore
            1.  L'attività di radioamatore consiste nell'espletamento di un
            servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l'uso di codici
            internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico
            anche via satellite, di istruzione individuale, di
            intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che
            abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si
            interessano della tecnica della radioelettricità a titolo
            esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica.
            2.  Al di fuori della sede dell'impianto l'attività di cui al comma
            1 può essere svolta con apparato portatile anche su mezzo mobile,
            escluso quello aereo.
            3.  L'attività di radioamatore è disciplinata dalle norme di cui al
            presente Capo e dell'allegato n. 26.
            4.  E' libera l'attività di solo ascolto sulla gamma di frequenze
            attribuita al servizio di radioamatore.
            
            Art. 135
            Tipi di autorizzazione
            1.  L'autorizzazione generale per l'impianto e l'esercizio di
            stazioni di radioamatore è di due tipi: classe A e classe B
            corrispondenti rispettivamente alle classi 1 e 2 previste dalla
            raccomandazione CEPT/TR 61-01, attuata con decreto del Ministro
            delle poste e delle telecomunicazioni 1° dicembre 1990, pubblicato
            nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 5 del 7
            gennaio 1991.
            2.  Il titolare di autorizzazione generale di classe A è abilitato
            all'impiego di tutte le bande di frequenze attribuite dal piano
            nazionale di ripartizione delle radiofrequenze al servizio di
            radioamatore ed al servizio di radioamatore via satellite con
            potenza massima di 500 Watt.
            3.  Il titolare di autorizzazione generale di classe B è abilitato
            all'impiego delle stesse bande di frequenza di cui al comma 2,
            limitatamente a quelle uguali o superiori a 30 MHz con potenza
            massima di 50 Watt.
            
            Art. 136
            Patente
            1.  Per conseguire l'autorizzazione generale per l'impianto e
            l'esercizio di stazione di radioamatore è necessario che il
            richiedente sia in possesso della relativa patente di operatore, di
            classe A o di classe B di cui all'allegato n. 26.
            2.  Per il conseguimento delle patenti di cui al comma 1 devono
            essere superate le relative prove di esame.
            
            Art. 137
            Requisiti

            1.  L'impianto e l'esercizio della stazione di radioamatore sono
            consentiti a chi:
            a)  abbia la cittadinanza di uno dei Paesi dell'Unione europea o
            dello Spazio Economico Europeo, di Paesi con i quali siano
            intercorsi accordi di reciprocità, fermo restando quanto disposto
            dall'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.
            286, ovvero sia residente in Italia;
            b)  abbia età non inferiore a sedici anni;
            c)  sia in possesso della relativa patente;
            d)  non abbia riportato condanne per delitti non colposi a pena
            restrittiva superiore a due anni e non sia stato sottoposto a misure
            di sicurezza e di prevenzione finché durano gli effetti dei
            provvedimenti e sempre che non sia intervenuta sentenza di
            riabilitazione.
            
            Art. 138
            Dichiarazione

            1.  La dichiarazione di cui all'articolo 107, commi 5, 9, e 10,
            riguarda :
            a)  cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza o domicilio
            dell'interessato;
            b)  indicazione della sede dell'impianto;
            c)  gli estremi della patente di operatore;
            d)  il numero e i tipi di apparati da utilizzare fissi, mobili e
            portatili;
            e)  il nominativo già acquisito come disposto dall'articolo 139,
            comma 2;
            f)  il possesso dei requisiti di cui all'articolo 137.
            2.  Alla dichiarazione sono allegate :
            a)  l'attestazione del versamento dei contributi dovuti, di cui
            all'allegato n. 25;
            b)  per i minorenni non emancipati, la dichiarazione di consenso e
            di assunzione delle responsabilità civili da parte di chi esercita
            la patria potestà o la tutela.
            
            Art. 139
            Nominativo

            1.  A ciascuna stazione di radioamatore è assegnato dal Ministero un
            nominativo, che non può essere modificato se non dal Ministero
            stesso.
            2.  Il nominativo deve essere acquisito dall'interessato prima della
            presentazione della dichiarazione di cui all'articolo 138, comma 1,
            da inoltrare entro trenta giorni dall'assegnazione del nominativo
            stesso.
            
            Art. 140
            Attività di radioamatore all'estero
            1.  I cittadini di Stati appartenenti alla CEPT, che siano in
            possesso della licenza rilasciata ai sensi della relativa
            raccomandazione, sono ammessi , in occasione di soggiorni
            temporanei, ad esercitare in territorio italiano la propria stazione
            portatile o installata su mezzi mobili, escluso quello aereo, senza
            formalità ma nel rispetto delle norme vigenti in Italia.
            2.  I soggetti di cui all'articolo 137, comma 1, lettera a), che
            intendano soggiornare nei Paesi aderenti alla CEPT, possono
            richiedere all'organo competente del Ministero l'attestazione della
            rispondenza dell'autorizzazione generale alle prescrizioni dettate
            con decreto del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni del
            1° dicembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
            Repubblica italiana n. 5 del 7 gennaio 1991.
            3.  L'impianto e l'esercizio della stazione di radioamatore, in
            occasione di soggiorno temporaneo in Paese estero è soggetto
            all'osservanza delle disposizioni del regolamento delle
            radiocomunicazioni, delle raccomandazioni della CEPT e delle norme
            vigenti nel Paese visitato.
            
            Art. 141
            Calamità - contingenze particolari
            1.  L'Autorità competente può, in caso di pubblica calamità o per
            contingenze particolari di interesse pubblico, autorizzare le
            stazioni di radioamatore ad effettuare speciali collegamenti oltre i
            limiti stabiliti dall'articolo 134.
            
            Art. 142
            Assistenza
            1.  Può essere consentita ai radioamatori di svolgere attività di
            radioassistenza in occasione di manifestazioni sportive, previa
            tempestiva comunicazione agli organi periferici del Ministero del
            nominativo dei radioamatori partecipanti, della località, della
            durata e dell'orario dell'avvenimento.
            
            Art. 143
            Stazioni ripetitrici
            1.  Le associazioni dei radioamatori legalmente costituite possono
            conseguire, nel rispetto delle disposizioni recate dagli articoli
            107, commi 5, 9 e 10, e 140, l'autorizzazione generale per
            l'installazione e l'esercizio:
            a)  di stazioni ripetitrici analogiche e numeriche;
            b)  di impianti automatici di ricezione, memorizzazione,
            ritrasmissione o instradamento di messaggi;
            c)  di impianti destinati ad uso collettivo.
            2.  L'installazione e l'esercizio di stazioni di radiofari ad uso
            amatoriale sono soggetti a comunicazione; la stazione deve essere
            identificata dal nominativo di cui all'articolo 139 relativo al
            radioamatore installatore seguito dalla lettera B preceduta da una
            sbarra.
            
            Art. 144
            Autorizzazioni speciali
            1.  Oltre che da singole persone fisiche, l'autorizzazione generale
            per l'impianto e l'esercizio di stazioni di radioamatore può essere
            conseguita da:
            a)  Università ed Enti di ricerca scientifica e tecnologica;
            b)  scuole ed istituti di istruzione di ogni ordine e grado, statali
            e legalmente riconosciuti, ad eccezione delle scuole elementari; la
            relativa dichiarazione deve essere inoltrata tramite il Ministero
            dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che deve attestare
            la qualifica della scuola o dell'istituto;
            c)  scuole e corsi di istruzione militare per i quali la
            dichiarazione viene presentata dal Ministero della difesa;
            d)  sezioni delle associazioni dei radioamatori legalmente
            costituite;
            e)  Enti pubblici territoriali per finalità concernenti le loro
            attività istituzionali.
            2.  L'esercizio della stazione deve, nei detti casi, essere affidata
            ad operatori nominativamente indicati nella dichiarazione, di età
            non inferiore ad anni diciotto, muniti di patente e dei requisiti
            richiesti dall'articolo 137 per il conseguimento dell'autorizzazione
            generale connessa all'impianto o all'esercizio di stazioni di
            radioamatore.
            
            Art. 145
            Banda cittadina - CB
            1.  Le comunicazioni in "banda cittadina"-CB, di cui all'articolo
            105, comma 2, lettera p),   sono consentite ai cittadini di età non
            inferiore ai 14 anni dei Paesi dell'Unione europea o dello Spazio
            economico europeo ovvero dei Paesi con i quali siano intercorsi
            accordi di reciprocità, fermo restando quanto disposto dall'articolo
            2, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, nonché
            ai soggetti residenti in Italia.
            2.  Non è consentita l'attività di cui al comma 1 a chi abbia
            riportato condanna per delitti non colposi a pena restrittiva
            superiore a due anni ovvero sia stato sottoposto a misure di
            sicurezza e di prevenzione, finché durano gli effetti dei
            provvedimenti e sempre che non sia intervenuta sentenza di
            riabilitazione.
            3.  I soggetti di cui al comma 1 devono presentare al Ministero una
            dichiarazione da cui risulti:
            a)  cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza o domicilio
            dell'interessato;
            b)   indicazione della sede dell'impianto;
            c)  la eventuale detenzione di apparati mobili e portatili;
            d)   l'assenza di condizioni ostative di cui al comma 2.
            4.  Alla dichiarazione sono allegate:
            a)  l'attestazione del versamento dei contributi di cui all'articolo
            36 dell'allegato n. 25;
            b)  ) per i minorenni non emancipati, la dichiarazione di consenso e
            di assunzione delle responsabilità civili da parte di chi esercita
            la patria potestà o la tutela.
            5.  In caso di calamità coloro che effettuano comunicazioni in
            "banda cittadina" possono partecipare alle operazioni di soccorso su
            richiesta delle Autorità competenti.
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2)
Undicesima puntata
 
LE ORIGINI DEL RADIANTISMO
            Storia del pioniere ferrarese Ing. Pietro Lana
 
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
.
 
-
La prima stazione radio dell'Ing. Pietro Lana

 
STORIA DEL  " RADIANTISMO "    FERRARESE
                Articolo  apparso  sulla rivista "Nuova  Civiltà" a firma Ing: Pietro Lana
 
Storia del =radiantismo ferrarese.  Si potrebbe anche chiamare "Storia dei radioamatori Ferraresi" , ma chi sono questi raddioamatori ? Cerchiamo di richiamare dai nostri ricordi di tempi ormai molto lontani ,le cause che hanno provocato la nascita del "radiantismo" , in modo particolare nella nostra città.
   La scintilla ,per usare un termine appropriato , che accese la fiamma della passione al radiantismo nei giovani ferraresi , fu una conferenza  che l'insigne  scienziato  sismologo Padre Guido Alfani tenne al teatro Comunle di Ferrara nell'ormai  remoto 1913, sull'argomento della "telegrafia senza fili".
   Con chiara e semplice esposizione  Padre Alfani  illustrò  i primi esperimenti di  Guglielmo Marconie quelli che egli stesso fece nell'0sservatorio Ximeniano di Firenze da lui diretto, dimostrando  che l'attività di ricerca in tale campo non doveva   considerarsi  riservata solo a scienziati dotati di  attrezzati laboratori , ma fosse invece alla portata di giovani di modeste risorse e dotati di grande passione  per lo studio e la sperimentazione .
    Tra il pubblico numeroso,,intervenuto, si trovavano alcuni  studenti e in particolare (Pietro Lana , Lionello Boni , Mauro Chiozzi ) ,in seguito laureati in ingegneria divennero i pionieri  del radiantismo . I tre giovani si dedicarono subito con entusiasmo a questo nuovo campo di studi.
     A quel tempo non vi erano pubblicazioni tecniche sull'argomento, solo qualche cenno puramente tecnico sui libri di fisica, così come non esistevano in commercio  materiali adatti ;ma era diffusa incomprensione o diffidenza  nei compagni di scuola .
     Per sviluppare la parte sperimentale , che si dimostrò poi in seguito condizione fondamentale  per il progresso della radiotecnica , occorreva costruire tutto con le proprie mani.  I radioamatori  incominciarono a fabbricare rocchetti di Ruhmkorff per la
trasmissione a scintilla , il solo sistema allora conosciuto per l'emissione di segnali telegrafici,poi  di rivelatori , in quel tempo chiamati coi termini inglesi "coherer"     "detector" per la ricezione dei segnali ;  iniziarono ad innalzare antenne sui tetti delle loro case con conseguente abbondante rottura di tegole ( e disperazione  dei genitori ) uscendo, come si usa dire oggi , "in aria" .
     I primi collegamenti  avvennero  tra le loro abitazioni  nell'area cittadina , naturalmente sempre  con segnali telegrafici  dell'alfabeto  Morse , che i giovani  impararono in breve  tempo alla perfezione .
      Approfondirono intanto parallelamente alle esperienze , lo studio dei fondamenti scientifici delle oscillazioni  elettromagnetiche , i concetti di  frequenza e di lunghezza  d'onda e , lo studio dei circuiti oscillanti , i procedimenti di sintonia .
       Aumentava sempre più la portata delle trasmissioni , raggiungendo  prima la distanza  di qualche chilometro , poi di decine di chilometri .
       Il numero  dei radioamatori  andava intanto aumentando , la loro tecnica andava  perfezionandosi , aiutati e consigliati  dai loro indimenticabili insegnanti ; prof.Edmondo Brunè e prof. Bongiovanni  dell'Università  Estense .
        Si era giunti al 1914 e i radioamatori si accorsero  di avere fatto i loro conti senza  l'oste ignorando che in Italia  i servizi di telecomunicazione erano  monopolio dello Stato , e che a nessun  cittadino era permesso di esercitare attività in questo campo . Così i radioamatori ,sebbene  ben lungi  dall'idea di esercitare un "servizio" , in concorrenza con lo Stato , ebbero i primi guai : perquisizioni domiciliari , sequestro delle loro povere  attrezzature   messe  insieme con tanti sacrifici e denunciati all'autorità  giudiziaria .
        Probabilmente questo atto  dell'autorità giudiziaria dipendeva dal fatto che in quei giorni era scoppiata la guerra europea , alla quale l'Italia , però , ebbe ad iniziare la  propria partecipazione nel maggio dell'anno successivo !  Il processo si svolse nella primavera  del   1915 nella Pretura di Ferrara  e sul banco degli imputati si trovarono , non si seppe come , anche i loro insegnanti e altri  che non si occupavano affatto  di  attività radiantistica.
          Si  verificò un fatto curioso; un noto medico radiologo venne pure denunciato . Sulla porta  dell'ambulatorio del professionista vi era un cartello con la scritta   "  Gabinetto   di  Radiologia  ";  si era fatta confusione fra  Radiografia  e  Radiotelegrafia .
          
 
Attestato di iscrizione all'ARI dell' Ing. Pietro Lana
 
 
Il pioniere ing. PIETRO LANA
 
Articolo  scritto dal Prof.  Antonio Plenario nel decennale della morte (novembre 1984)
 
Nel primo anniversario  della morte  dell'ing.Pietro Lana  (2 Novembre 1983), vogliamo  ricordare la figura di insigne docente ferrarese , alle centinaia di suoi  ex allievi ed illustrare ai giovani radioamatori  e ai giovanissimi , l'apporto dato dall'ing. Lana al radiantismo cittadino .
Nato a Ferrara il 16 settembre  1893 , Pietro Lana  conseguì nel 1922 . presso  il Regio Politecnico di Torino , la  Laurea in Ingegneria  Industriale Meccanica – Sottosezione elettrotecnica .
Dal 1924, e fino al suo collocamento a riposo , fu valentissimo docente di elettrotecnica , di impianti e di misure elettriche presso la Regia  Scuola Tecnico Industriale "Ercole 1^  d' Este "  di  Ferrara , oggi   I.P.S.I.A. .
Sempre presso  questo istituto, negli anni 1930-32 , gli fu affidato anche l'insegnamento  della Radiotelegrafia  ai corsi premilitari .
 Gli ultimi anni della sua carriera  lo videro Preside  nel medesimo Istituto .Illustre  Maestro , la sua modestia  non gli permise di  divulgare le proprie opere che , uscite eliografate , la famiglia e gli amici custodiscono gelosamente . Trattano dei fenomeni  radioelettrici , illustrati con chiarezza  di idee e semplicità di espressione .
Fra i più significativi titoli  di questa produzione scientifica : Lezione di radiotecnica : vol . 1 = Radiotecnica  Generale : vol. 2 =  Tecnica elettronica : Lezioni di misure elettriche : La televisione. Lo si vuole ricordare , soprattutto , ai giovani e giovanissimi  radioamatori per la sua attività  nel campo   radioamatoriale .
Si può affermare , senza tema di smentita,  che il  " Radiantismo Ferrarese " sia nato con L' ing:Lana precursore  del radiantismo nazionale . Una cronistoria  del radiantismo ferrarese è apparsa  alcuni anni orsono  sulla rivista  "Nuova Civiltà"  a cura dello stesso ingegnere .
Uomo di  grande capacità, autocostruttore , all'alba  della radio provvedeva alla costruzione  delle apparecchiature ; dai  rocchetti di  Ruhmkorff  , per le trasmissioni a scintilla , alle bobine , all'assemblaggio generale .
Una fotografia  ( l'originale trovasi nell'archivio  familiare dello scomparso )pubblicata  sulla rivista menzionata e risalente  al 1925 , ritrae gli ingg. Lionello Boni  e Pietro Lana  nell'atto di gestire la "prima  stazione trasmittente  installata in Italia  da radioamatori  ferraresi  situata  sulla  torre Nord-Ovest del Castello Estense ".
E' del 1930 la costruzione del facsimile, da parte dell'ing.Lana , della stazione radio  che il marconista  G:Biagi  usò per salvare i resti del dirigibile " Italia " .
Tutta una vita  dedicata interamente alla famiglia , al lavoro ed  al suo  hobby .
Lo abbiamo trovato , anche nella tarda età, alle soglie  degli 80 anni , sulla via dell'etere  con ineguagliabile  ed immutato entusiasmo .
Dotato  di spiccata personalità , è stato  un operatore  di raro talento  ed esperienza , sempre pronto a diffondere  appassionatamente  il prestigio del radioamatore .  La sua cordialità  era tale  che quando un appassionato si presentava al suo Ufficio Tecnico  per chiedergli  "un pezzo di filo"  o del Tubo di cartone , per costruire una bobina , pazientemente  insegnava la  nomenclature del  materiale richiesto : il " pezzetto di filo diventava  così "filo smaltato  di tot decimi , o  filo di Litz a doppia copertura di cotone" ed il  "tubo di cartone " risultava  "tubo di cartone bachelizzato": inoltre che una punta di trapano forava il tubo nel punto di inizio dell'avvolgimento  e indicava la procedura da seguire .
La  memoria di questo illustre  Maestro rimarrà perenne  nel ricordo di coloro che hanno appreso dalla sua viva voce e dai suoi scritti  quelle nozioni indispensabili per essere radioamatori .
 
                                                                                     Antonio  Plenario  Ferrara  Novembre 1984
continua
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3)
Torna il favoloso Commodore 64
                    
 
 Tulip Computers e Ironstone Partners hanno siglato un accordo di partnership che rappresenta un passo fondamentale nel progetto di rilancio mondiale del brand Commodore: Tulip ha ceduto a Ironstone i diritti esclusivi per utilizzare il marchio Commodore 64 e realizzarne il portale ufficiale.
 
A Tulip sarà riconosciuta una quota (diritti di licenza) su tutti i prodotti Commodore C64 venduti da Ironstone, installati su computer che adottano sistemi operativi Microsoft o di altro tipo, nonché su tutti i prodotti con marchio Commodore 64. La società olandese avrà inoltre diritto a una parte del ricavato derivante dal download di giochi, abbonamenti e pubblicità.
Tulip non intende consentire l'utilizzo non autorizzato del marchio Commodore: attualmente, circa 300 siti Web commerciali sfruttano il nome Commodore o Commodore 64 senza una licenza. Ancor oggi, infatti, esiste una grande comunità virtuale di circa 6 milioni di appassionati distribuita in centinaia di siti Web non ufficiali che desidera il riconoscimento e la garanzia di autenticità del vero brand Commodore C64.Ironstone realizzerà un portale ufficiale dedicato ai giochi e alla comunità degli utenti di Commodore C64 con lo scopo di riunire tutti gli appassionati e offrire a pagamento i servizi richiesti dagli utenti.
Attraverso il portale Web, Ironstone commercializzerà l'emulatore C64 ufficiale in diversi formati hardware e software, oltre a numerosi nuovi giochi che affiancheranno i famosi titoli "classici" per C64. Il sito permetterà inoltre di acquistare tutti i prodotti Ironstone con marchio Commodore.
Grazie al portale, Tulip avrà accesso alla base stimata di sei milioni di utenti e commercializzerà i propri prodotti Commodore: nei prossimi mesi saranno infatti introdotti sul mercato nuovi prodotti hardware con marchio Commodore che saranno in grado di utilizzare l'emulatore C64.
Darren Melbourne, Creative Director di Ironstone Partners, ha commentato: "L'accordo con Tulip costituisce una novità di assoluto rilievo per i milioni di appassionati in tutto il mondo che sono rimasti fedeli a C64. Ironstone intende restituire un ruolo primario a questa tecnologia e alla sua libreria di giochi su qualunque piattaforma oggi disponibile".
Qualche dato sul Commodore C64 - Il C64 è l'home computer più venduto nella storia. 
- Il C64 ha una tradizione senza eguali come PC rivoluzionario per la casa e il gioco. 
- Il C64 ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione dell'attuale industria dei videogiochi. 
- Ancora oggi esistono nel mondo circa sei milioni di appassionati utenti Commodore. 
- Un folto gruppo di hobbisti e appassionati ha mantenuto viva la comunità di utenti Commodore. Una ricerca della parola "Commodore" su Internet ottiene circa 50.000 risultati. 
- Esistono attualmente circa 300 siti web commerciali che utilizzano il nome Commodore o Commodore 64. 
- I giochi realizzati per il C64 sono oltre 6.000. 
- La percentuale di brand awareness del logo Commodore è tuttora una delle più alte nel settore.
 
   Il monitor del Commodore 64
 
"Colore eccezionale... sintesi sonora... grafici... capacità di calcolo... il matrimonio sinergetico della tecnologia più avanzata. Queste caratteristiche fanno del Commodore 64 il personal computer più avanzato nella sua classe."
 
Era il 1982, e questo era quanto la 'Guida per l'uso del Commodore 64' riportava nell'ultima di copertina. In effetti, fino all'avvento dei 16 bit, il C64 è stato realmente il miglior computer in circolazione; per tutta la seconda metà degli anni '80, in particolare, il Commodore 64 è stato il padrone del mercato, sbaragliando avversari come il glorioso ZX Spectrum, l'MSX, l'Amstrad CPC e il 'fratellino più piccolo', il mitico Vic 20; chi non si ricorda delle battaglie epistolari sulle pagine delle riviste di informatica tra i possessori dei vari sistemi (e, a volte, anche tra i redattori stessi)? "Il C64 è il migliore!"
"No, è meglio lo Spectrum!" "Ma il C64 ha 64K, lo ZX solo 48K!" "Sì, ma si può espandere!" "Ma l'Amstrad è più colorato!"...
 
A proposito di riviste, tra i tanti mensili spuntati fuori come funghi in quel periodo, merita sicuramente di essere citato il mitico Zzap!, vera e propria 'Bibbia' per tutti i videogiocatori dell'epoca.
Comparso nelle edicole per la prima volta nel Maggio del 1986, Zzap! si presentava come "l'edizione italiana della rivista inglese più venduta", all'interno della quale si susseguivano semplici traduzioni delle recensioni originali inglesi e, via via in numero sempre maggiore, articoli e recensioni dei redattori italiani.
Storiche le rubriche 'Top Secret', 'L'Avventura' (dove il Mago Merlino e l'Arlecchino si occupavano di RPG ed Adventure), la 'Posta di Zzap!' e 'Do It Yourself' (dedicata ai giochi che i lettori realizzavano col SEUCK), nonché le interviste e i diari dei programmatori. Le copertine di Oliver Frey, poi, erano la ciliegina sulla torta.
 
Zzap! è stato tanto amato che, pur avendo chiuso i battenti come rivista vera e propria, vive ancora proprio grazie ad Internet: i redattori della Xenia Edizioni hanno infatti realizzato una versione on-line di Zzap!, superando il centesimo numero.
Certo, non è più la stessa cosa, la rivista di 10 anni fa è morta e sepolta, ma si può considerare un 'tributo' affettuoso ad un mensile che ha letteralmente fatto storia.
Se volete dargli un'occhiata, andate su http://www.xenia.it/zzap!.
 
Il C64, in ogni caso, non avrebbe avuto tanto successo se nessuno si fosse impegnato a sfruttarlo al massimo.
Per fortuna, alcune menti geniali hanno partorito, nel corso degli anni, giochi che hanno lanciato il C64 alla conquista degli utenti. Tra i tanti non posso non ricordare David Crane, autore di Pitfall, Pitfall 2 e del glorioso tie-in Ghostbusters (uno dei giochi più venduti all'epoca, oltre 250.000 copie) e Jeff Minter, padre di giochi atipici come Attack of the Mutant Camels e il bellissimo Iridis Alpha, veri e propri 'pionieri' della programmazione.
Venendo a tempi più recenti, due grandi coppie di programmatori hanno fatto storia: gli scoppiatissimi Jon Hare (genio della grafica) e Chris Yates (prodigio della programmazione), noti al pubblico col nome di Sensible Software, ai quali dobbiamo capolavori come Wizball, Microprose Soccer, nonché il mitico S.E.U.C.K., e John e Steve Rowlands, ovvero la Apex Computer Productions, creatori di Retrograde e dei due episodi di Creatures.
E come dimenticarsi di gente come Martin Walker, grandissimo 'programmatore globale', le mente dietro a giochi come Hunter's Moon e Citadel (oltre che ottimo compositore), Andrew Braybrook (suoi i classici Paradroid e Uridium), i Software Creations (Bionic Commando, Bubble Bobble, Ghouls'n Ghosts), Mark Kelly e Steve Crow, ovvero i Probe Software (Turbo Out Run, Golden Axe, Chase HQ 2), Raffaele Cecco e Nick Jones (Cybernoid e Cybernoid 2), Chris Butler, autore di veri e propri 'miracoli' di conversione come Thunderblade, Power Drift e Ghosts'n Goblins, Peter Baron e Bob Stevenson (Salamander e Myth); mi fermo qui, ma potrei andare avanti ancora per molto, tanti sono i programmatori che hanno scritto una pagina significativa nella storia del C64.
 
Storia che, ahimé, ha visto la sua fine con l'impetuoso avanzare della tecnologia, che ha portato al diffondersi di sistemi sempre più potenti: Amiga, Atari ST, console varie...
Come se non bastasse, la Commodore, nel tentativo di risollevare una macchina ormai in declino, fu colpevole di scelte commerciali a dir poco fallimentari, come il C128 (che tutti usavano in emulazione di C64), il Commodore 16 (no comment), il Plus 4 (NO COMMENT!) e, colpo di grazia, il Commodore 64 Game System: un C64 senza tastiera che imitava spiritosamente una console (funzionava solo a cartuccie); in parole povere, una genialata. Sparì dal mercato nel giro di nemmeno un anno, trascinando con sé il povero Commodore 64 originale.
 
Fine della storia? Direi proprio di no. Infatti, col recenete diffondersi di numerosi emulatori su Internet, il C64 sta godendo di una 'seconda giovinezza'; io stesso, oggi, mi ritrovo più spesso ad usare il mio Pentium per farmi una partitina ad Armalyte, piuttosto
che a Quake 2...

C= 64 Prima serie  
 
 
DESCRIZIONE
Era il settembre 1982 quando la APPLE si glorificava con le vendite della nuova serie APPLE II. Commodore International lanciò il COMMODORE 64 che fu l'home computer piu' venduto di tutti i tempi della storia dei calcolatori elettronici entrando, nel giro di pochi anni, in milioni di case. Lo avevano tutti, era il sogno di ogni bambino. Vi ricordate ancora lo slogan televisivo che diceva:" Compramelo babbo, così ci giochi anche tu!!!"? In effetti il C=64 permetteva a chiunque di scrivere programmi in BASIC complessi o non, oppure lasciava spazio all'infinita' di videogames disponibili. Una delle principali caratteristiche era il processore del suono, piu' comunemente conosciuto con il nome "SID", con il quale molte persone, appassionate di musica, hanno potuto sbizzarrirsi nelle composizioni, infatti furono numerosissime le applicazioni musicali e gli accessori disponibili!!! Addirittura  fu possibile sintetizzare la voce umana sul C=64 con dei programmi particolari (io li ho!! cioe' il S.A.M.) e vi posso assicurare che sentirlo fa venire i brividi !! . Il Commodore 64 veniva veramente utilizzato nel miglior modo possibile sfruttandone a pieno le sue potenzialita' addirittura utilizzando fino all'ultimo bit della sua memoria, grafica, suono, velocita' nei confronti dei suoi predecessori. Sentirlo dire oggi sembrerebbe impossibile che, con un processore di appena 1 Mhz e con 64kbyte di ram, si potessero fare tutte queste cose. Veniva venduto con il registratore a nastro C2N ma molti lo completavano con Stampante MPS 801, Disk Drive 1541, Cartucce di espansione con le quali si potenziavano le prestazioni, e monitor a colori RGB. (Come me !!!).
 
CARATTERISTICHE TECNICHE
ALIMENTAZIONE : trasformatore esterno Commodore da 5vdc e 9vac
CPU: MOS 6510
SOUND CHIP: SID 6510
RAM: memoria ram 64kbyte
ROM: 20kbyte (8k basic + 8k kernal + 4k set caratteri)
CLOCK MPU: 0,985 Mhz in PAL mode e 1,02 Mhz in NTSC mode
BASIC VERSION: basic v2 
VIDEO OUT: una uscita video RF e una uscita video RGB PAL risoluzione 320x200 a 16
colori modalita' grafica VIC-II
SERIAL PORT: una seriale utilizzata per DISK DRIVE 1001, 1541, 1581, 1571 e
stampante Commodore MPS 801 o simili
EXPANSION PORT: due porte espansioni memoria utilizzate anche per le cartucce
GAME
RECORDER PORT: una porta per Commodore DATASSETTE C2N versione di colore
nero con attacco Mini DIN 8 pin
JOYSTICK PORT: due porte joystick 9 pin
TASTIERA: 62tasti 
DIMENSIONI: 410 x 207 x 75
PESO : 1,8 kg
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4)
 
 
CIRM
FONDAZIONE CENTRO INTERNAZIONALE RADIO MEDICO

Il Centro internazionale radiomedico‚ sorto nel 1935, allo scopo di fornire assistenza radiomedica a marittimi, imbarcati su navi senza medico a bordo, di qualsiasi nazionalità, in navigazione su tutti i mari. Il C.I.R.M. ha la sua sede in Roma ed i suoi servizi, sono gratuiti. Essi includono l'interessamento per un eventuale trasbordo del paziente su nave fornita di servizi medici o, se la distanza lo permette, il prelievo del malato con mezzi navali o aerei per una rapida ospedalizzazione.
Le richieste di assistenza che pervengono al C.I.R.M. sono ricevute da medici, in servizio continuativo di guardia presso la sede del Centro. I sanitari, avvalendosi, in caso di bisogno, dell'ausilio dei consulenti specialisti, prescrivono le opportune cure e si mantengono in contatto con la nave che ha richiesto assistenza, seguendo il paziente fino alla guarigione o allo sbarco.
È consigliabile visitare il sito CIRM in Italiano o in Inglese dove sono contenute le modalità di collegamento alle radio costiere ed altre informazioni utili ai naviganti.Via dell'Architettura, 41 00144 Roma
sito web http://www.cirm.it
e-mail andauri@tin.it
 

Prosegue la trasformazione di CIRM News in periodico elettronico
 
Da oltre un anno, in rapporto alle crescenti difficoltà economiche legate alla gestione delle pubblicazioni del Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.), che ricordiamo, sono state sempre inviate gratuitamente a chiunque le avesse richieste, abbiamo iniziato una campagna di sensibilizzazione dei nostri lettori, suggerendo loro di optare per la versione on-line delle nostre riviste (CIRM News e C.I.R.M. Research).  
Aumentando le difficoltà, anche in rapporto al regime tariffario postale meno favorevole rispetto al passato, informiamo che, per il momento, il numero 30 di CIRM News (marzo-maggio 2003) sarà disponibile solo in versione on-line, scaricabile all'indirizzo:  WWW.CIRM.IT
Gli argomenti trattati in questo numero sono:
o     Il 19 giugno 2003 avrà inizio al C.I.R.M. il  corso di formazione post laurea in telemedicina del mare
o     La pagina medica di CIRM News: IL MAL DI TESTA 
o     La circolare IMO MSC/ 1042  del 28 maggio 2002 sul contenuto della valigetta medica per fronteggiare emergenze sanitarie e sulle considerazioni per l'impiego in navi ro-ro in genere sprovviste di medico a bordo 
o     In visita al C.I.R.M. gli studenti del marcantonio colonna di roma che hanno conseguito l'attestato internazionale abilitante di primo soccorso sanitario
o     Nasce "Telemedicina Oggi" una rivista italiana interamente dedicata alle problematiche della telemedicina
o     In preparazione una Guida del C.I.R.M. che faciliterà le consultazioni telemediche tra le navi in navigazione ed il Centro
o     Dedicata alla telemedicina ed al C.I.R.M. la pagina centrale del numero di aprile 2003 di Safety at Sea International
o     Abbiamo Letto per Voi….
o      Considerazioni sull'attività del C.I.R.M. dal 2001 ad oggi.
 
Confidiamo nella comprensione dei nostri lettori.
Prof. Antonio Dauri, Presidente del C.I.R.M.
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5)
       Dalla Conferenza della World Radiocomunication 2003
 Allargata la Banda dei 40 Metri, ma nel 2009! 
INTANTO VIENE CANCELLATA LA TELEGRAFIA

  La Conferenza della World Radiocommunication 2003 (WRC-03) ha deliberato che sposterà le trasmittenti broadcast fuori dal segmento 7100-7200 kHz nella Regione 1 e 3 e per dare spazio al servizio di radioamatore.
L'espansione della allocazione nei 40 metri avrà purtroppo effetto pieno solo a partire dal 29 marzo 2009, per permettere a tutte le trasmittenti di programmare il lavoro e modificare antenne ed apparati. Questo sarà di indubbio miglioramento anche per gli utenti della Regione 2, che già usano questa frquenza e che avranno una notevole diminuzione delle interferenze delle broadcasting.
E' la prima volta che una banda HF allocata alle broadcasting HF viene liberata e i servizi presenti nella stessa spostati per fare posto ad un altro servizio. La decisione riduce della meta l'incompatibilità tra i radioamatori e le stazioni commerciali e raddoppia la disponibilità di spettro in 40 metri per i radioamatori delle Regioni 1 e 3.
Certamente dobbiamo riconoscere che non si è ottenuto tutto quello che volevamo. Era stato infatti chiesto dalla IARU di ottenere anche nelle Regioni 1 e 3 tutto il segmento 7000-7300 kHz. C'è stata una notevole opposizione da parte delle stazioni commerciali e delle amministrazioni di diversi paesi, specialmente asiatici e del Pacifico.
Sono rimaste in sospeso e sono state messe nella agenda della prossima WRC del 2007 le richieste di altro spazio per i radioamatori tra i 4 ed i 10 MHz, ma non è stata accolta la domanda di rimettere in discussione, nel 2007, ulteriori modifiche oltre i 7200 kHz
La conferenza ha anche deciso la eliminazione del Codice Morse come requisito di esame per le patenti radioamatoriali, lasciando alle singole amministrazioni nazionali la possibilità di decidere se mantenere tale obbligo. A questo proposito sarà interessante sapere cosa chiederanno al Ministero le nostre Associazioni: se abolire il CW, oppure no!
Sono stati decisi anche altri dettagli sul servizio di radioamatore, in particolare relativi ad una maggiore flessibilità locale su come formare i nominativi radioamatoriali.
Comunque il "REGALO" dell'allargamento dei 40 metri é dovuto al fatto noto che ormai le broadcasting vengono trasferite via Internet, o via Satellite e attraverso stazioni radio locali.
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6)
Da: "Gianfranco Gervasi" <info@gianfrancogervasi.it>
 
IOTA
Isole di Lastovo e MrcaraIsola di Lastovo IOTA EU-016   IOCA CI-051
Isola di Mr&#265;ara IOTA EU-016   IOCA CI-071
e faro di Struga CRO-148
 


Comunico agli interessati che all'indirizzo :
http://www.gianfrancogervasi.it/ioca.htm
sono presenti alcune foto ed i log on-line dei QSO effettuati dall' isola di Lastovo e dall'isola di Mrcara in Croazia quali referenze IOTA EU-016   - IOCA  CI-051 e CI-071  oltre a quelli effettuati dal faro di Struga con refernza CRO-148
Il nominativo era 9A/I6GFX ed il periodo dal 6 al 18 luglio 2003
 
73' de I6GFX
Gianfranco
 
Isole di Lastovo e MrcaraIsola di Lastovo IOTA EU-016   IOCA CI-051
Isola di Mr&#265;ara IOTA EU-016   IOCA CI-071
e faro di Struga CRO-148
 

            Link al sito dello IOTA
      Grazie alla disponibilità di Roger ON4TX è stato possibile attivare anche  l'isola di Mrcara.
      La banda dei 20 metri si è resa indisponibile causa la scarsa    propagazione. La batteria sorretta da un piccolo pannello solare ha svolto   egregiamente il suo servizio così come l'FT897 ha mostrato doti di grande   versatilità per operazioni in portatile.
      Purtroppo causa mancanza di approdo per barche di una certa consistenza    non si è potuto attivare le isole di Bratin e Vlasnik a poche miglia di   distanza.
      Il tutto è rimandato al prossimo anno non è vero Roger ? Dal 6 al 18 luglio   2003 ho trascorso una vacanza sulla incantevole isola di Lastovo (Lagosta  in Italiano).
      Dato l'enorme interesse dal punto di vista radiantistico circa la scarsa  attività dall'isola stessa ho portato con me un RTX Yaesu FT897 un  accordatore di antenna DAIWA CNW-518 due dipoli per 10-15-20 e 40 metri  una Hy-Gain 12AVQ, una 2 elementi per i 50 Mhz. oltre alla 4 elementi F9FT   per i 2 metri.
      Alternando i bagni, le uscite in barca e le arrostite di pesce il bilancio   radio è stato di 651 QSO così distribuiti :
 
      -N° 449 QSO dall'isola di Lastovo;
      -N° 107 QSO dall'isola di Mrcara;
      -N°  95  QSO dal faro di Struga
      L'antenna Hy-Gain 12AVQ
      e sullo sfondo il faro di Struga
 
      Islands of Croatia Award
      Il faro di Struga  CRO-148
      sull'isola di LastovoLink al sito dello IOCA9A/I6GFX dalla baia di
      Skrivena Luka
      sull'isola di Lastovo  
        
             L'approdo a Mrcara Island CI-0719A/ON4TX e 9A/I6GFX  a Mrcara Mrcara   Island On Air
       
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7)
           ERA ORA !
L'UE dichiara guerra allo spamming 
 
Conferenza-stampa di Liikanen e Rodotà a Bruxelles  L'Unione europea dichiara guerra allo spamming. Contro l'invasione delle e-mail indesiderate che minaccia ormai la Rete in tutto il mondo, è sceso in campo il Commissario per l'Industria e la Società dell'Informazione, Erkki Liikanen, con una conferenza-stampa tenuta ieri a Bruxelles, a cui ha partecipato anche il Garante italiano per la Tutela della Riservatezza personale, Stefano Rodotà.
Liikanen ha annunciato che nei prossimi tre mesi, entro la fine di ottobre, gli Stati membri dell'Ue dovranno trasferire la "messa al bando" degli spam nella loro legislazione nazionale, in base alla Direttiva sulla Privacy e sulle Comunicazioni elettroniche adottata lo scorso anno. Sarà lui stesso a convocare un workshop con tutte le parti interessate, per poi proporre alla Commissione europea una Comunicazione ufficiale sull'argomento.
"L'aumento dello spamming - ha detto Liikanen - è diventato molto preoccupante". Dal 7% dell'aprile 2001, il fenomeno è arrivato nel giugno scorso a circa il 48% del traffico globale di e-mail e si prevede già che dopo l'estate supererà il 50%. Per quanto riguarda l'Europa, al momento le statistiche indicano una quota di circa il 34%: si calcola che un terzo della posta  elettronica inviata alla Commissione sia costituita da "spam".
Nel complesso, la maggior parte di questi messaggi indesiderati riguarda prodotti e servizi finanziari (12%), contenuti per adulti (24%) e tentativi di frode (6%).
Un tale bombardamento, secondo il Commissario per l'Industria e la Società dell'Informazione, è un problema per tutti non solo perché rappresenta ovviamente una violazione della privacy, ma anche perché arreca disturbo, fa perdere tempo e soprattutto denaro: secondo una stima dell'Istituto di ricerca Ferris, nel corso del 2002 è costato alle aziende europee l'astronomica cifra di due bilioni e mezzo di euro. "Lo spamming - ha aggiunto con calore Liikanen, rispondendo alla domanda di un giornalista - vi ruba la vostra identità".
Sono tre, a suo parere, i fronti su cui combattere questa battaglia. Il primo è quello legale e qui l'Europa s'è mossa per prima, proibendo lo spamming con la Direttiva sulla Privacy. E anche se il fenomeno ha certamente una dimensione internazionale, "ciascun Paese deve fare la propria parte di lavoro e ripulire la propria casa".
Il secondo fronte è di natura tecnologica e coinvolge direttamente l'industria, in particolare gli Isp (Internet service provider), impegnati a fornire nuovi e moderni servizi agli utenti per filtrare la posta elettronica. Il terzo fronte è quello della consapevolezza e dell'educazione, nel senso che "ciascuno deve prendersi la sua responsabilità quando usa la Rete e trasmette i dati personali". Ma alla fine, secondo Liikanen, la risposta decisiva contro lo spamming può venire  soltanto dalla cooperazione internazionale. E per questo, il Commissario europeo promuoverà un Summit a Ginevra dal 10 al 12 dicembre prossimi e poi un Forum a Bruxelles nel gennaio 2004.
"Non esiste - ha concluso quindi Liikanen - una pallottola d'argento contro lo spam. Bisogna affrontarlo su molti fronti.
Ma non possiamo permettere che questo fenomeno comprometta i benefici della Società dell'Informazione".
Sulla stessa lunghezza d'onda, Rodotà ha condiviso e apprezzato la "dichiarazione di guerra" del Commissario europeo, sottolineando a sua volta che lo spamming è "un'inaccettabile intrusione nel mercato dell'informazione e nella privacy individuale". Da qui, la necessità di una "santa alleanza" fra la legislazione e la tecnologia. Citando come esempio il "modello italiano", in base al quale l'Autorità per la Tutela della Riservatezza personale ha già un suo potere autonomo d'investigazione, il Garante italiano ha confrontato poi i dati dei servizi anti-spamming di Tiscali e di American on line, sottolineando una maggiore sensibilità europea di fronte a un fenomeno di questo genere.
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 8)
Da: "Umberto Molteni" <umberto.molteni@virgilio.it>

 
Le idee che spinsero Volta
alla sua geniale invenzione

Interessante è quanto si apprende, da alcuni passi, del discorso fatto dal prof. Giuliano Pancaldi,** al Teatro Sociale in Como, in occasione dell'apertura delle celebrazioni voltiane del 1999, "Alessandro Volta, filosofo naturale e scienziato".
 
Egli si chiese: ".Fu il Volta filosofo o il Volta scienziato a inventare la Pila?"
 
"La mia risposta a questa domanda è: l'uno e l'altro insieme. Volta non avrebbe costruito la Pila se le due "anime" del filosofo naturale e dello scienziato non avessero interagito da vicino, in modo spregiudicato e straordinariamente creativo. .È noto che alcune premesse della Pila possono essere rintracciate nella controversia che aveva opposto Volta al Galvani sul tema dell'elettricità animale. Quella controversia era una tipica controversia di filosofia naturale."
 
In questa controversia Volta sosteneva il principio che, se esisteva un fluido elettrico in natura, questo doveva essere il medesimo e doveva essere soggetto alle stesse identiche leggi nel mondo fisico come nel mondo vivente. Per dimostrare questo principio - Volta filosofico prima ancora che Volta scientifico - aveva sviluppato una sua precisa teoria, la teoria del contatto fra sostanze diverse. Questa teoria era la causa che metteva in movimento il fluido elettrico.
 
Questa teoria Volta la basava su una lunga serie di esperimenti da lui fatti sulle deboli elettricità messe in movimento, come egli affermava, dal contatto di sostanze eterogenee.
 
."È solo nel 1799 - prosegue il prof. Pancaldi - che, accanto a Volta filosofo naturale, entrò in scena il Volta scienziato e le due "anime" di Volta interagirono in un episodio poco noto, che ho messo in luce. studiando i diari di laboratorio di Volta. È l'episodio decisivo per la realizzazione della Pila. .A un certo punto nel corso del 1799, mentre la teoria del contatto ristagnava, arrivò a Volta da Londra una rivista inglese alla quale era abbonato. Si trattava di una pubblicazione diretta da William Nicholson. .Volta vi trovò un articolo del direttore in cui si parlava di due cose che stavano molto a cuore a Volta. La prima era l'elettroforo. .la seconda era invece una questione di attualità: l'elettricità animale."
 
"In quell'articolo Nicholson faceva una proposta curiosa e intrigante soprattutto per Volta. Nicholson suggeriva di "imitare" il più noto dei pesci elettrici, la torpedine, costruendo una macchina elettrica che combinava insieme tanti elettrofori di Volta. Quale messaggio conteneva per Volta questo articolo di Nicholson?"
 
"Il messaggio principale era l'idea di costruire una nuova macchina capace di moltiplicare le elettricità deboli. Ma vediamo la cosa un poco più in dettaglio e ci accorgeremo che il suggerimento di Nicholson di realizzare la nuova macchina combinando tanti elettrofori non poteva funzionare. Anche Volta se ne accorse, naturalmente."
 
"Volta sapeva bene che le "scosse" prodotte da alcuni pesci erano di natura elettrica. .Volta d'altraparte, a differenza di Nicholson aveva alle spalle sette anni di ricerche sul "galvanismo" e sulla teoria del contatto: egli non poteva ammettere che dentro un animale si trovasse una materia isolante come il dielettrico dell'elettroforo. La teoria del contatto aveva abituato Volta a concepire gli animali come formati da tanti conduttori di natura diversa: dentro la torpedine non potevano esserci isolanti e dunque neppure degli elettrofori."
 
"Ma l'immagine degli organi elettrici della torpedine utilizzata da Nicholson
 
- che li concepiva come dei cilindri formati da tanti strati di materiali diversi posti l'uno sull'altro - poteva essere reinterpretata da Volta alla luce della teoria del contatto. Volta sapeva che coppie di conduttori diversi mettevano in movimento, come egli diceva, il fluido elettrico. Dal suo punto di vista gli strati alterni di materiali diversi nei "cilindri" della torpedine potevano essere tante coppie di conduttori diversi collegati tra loro, per moltiplicare gli effetti e produrre le forti scosse di cui è capace l'animale."
 
"Guidato dal proposito di realizzare questa nuova, originale imitazione della torpedine, basata sulla teoria del contatto anziché sulle congetture di Nicholson, Volta realizzò la Pila."
 
". I diari di laboratorio di Volta anteriori alla lettura dell'articolo di Nicholson con la proposta di costruire una torpedine artificiale non recano traccia dell'idea di costruire una macchina capace di moltiplicare le deboli elettricità generate dal contatto di sostanze diverse. L'idea di costruire una macchina del genere arriva a Volta da Nicholson."
 
Il grande genio dell'illustre scienziato Comasco, studiando, con una ricca serie di esperimenti, la fortuita scoperta di Galvani, sviluppò la teoria del contatto e successivamente ragionando a fondo la curiosa idea di Nicholson inventò la più geniale e più semplice macchina, costruita con poche e poverissime cose, ma di incommensurabile valore scientifico aprendo infinite vie di benessere all'umanità.
 
Non dobbiamo dimenticare inoltre, che due piccoli animali, la rana e la torpedine, ebbero un importante ruolo in questa grande scoperta.

Umberto Ferdinando Molteni I2MS
 
* Tratto dal volume "Alessandro Volta nel bicentenario dell'invenzione della Pila 1799 - 1999" Progetto editoriale e curatela del volume Federico Canobbio-Codelli.
 
Edito dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Voltiane - Como, giugno 2002
 
Volume fuori commercio.
 
** Insegna Storia della Scienza all'Università di Bologna.
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9)
Associazione Radioamatori "Marinai italiani"
 

INTRODUZIONE
 L'associazione Radioamatori "Marinai Italiani" nasce ad Augusta (SR) il 01.01.2001, lo scopo di tale Associazione è quello di raccogliere l'adesione di tutti i Marinai (Ufficiali, Sottufficiali, Marinai) della Marina Militare e/o Marina Mercantile Italiana, uniti da una unica passione il "Mare" e la "Radio".  
 Questa associazione raccoglie come membri tutti i radioamatori (OM/SWL) che prestano servizio o che abbiano prestato servizio in Marina Militare, o Marittimi iscritti alla Gente di Mare. Anche altri corpi o F.A. che abbiano componente marittima possono far parte dell'A.R.M.I. (Polizia Marittima, G.d.F. del Mare, CC. Marina).
Ideologicamente si avvicina all'A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d'Italia) che ne appoggia le idee e gli scopi mantenendo vivo la conoscenza e l'uso del Radioantismo in campo marittimo. E' un'associazione NO-PROFIT ed apolitica. 
 Possono iscriversi all'A.R.M.I. anche gli italiani residenti all'estero che abbiano i requisiti sù menzionati. 
 I Radioamatori che non sono nelle condizioni sù riportate, possono iscriversi come membri associati.
 

COME SI DIVENTA MEMBRI
 Per aderire all'A.R.M.I. basta essere in possesso di licenza di radioamatore di classe "A" o "B", oppure essere SWL, prestare servizio presso la M.M.I. o Marina Mercantile, oppure aver prestato servizio presso tale F.A. o essere iscritti alla "Gente di Mare". 
 L'iscrizione è totalmente gratuita, il membro "Navale"  riceverà un numero identificativo e potrà utilizzare il logo dell'A.R.M.I., sia sulle proprie QSL o sulle proprie pagine personali del Web! Per i membri "Associati" il numero identificativo sarà preceduto dalla lettera "A". 
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10)
 
Ciao Paolo,
ti invio il banner della prossima spedizione su EU-166
per la pubblicazione sul RadioGiornale.
www.printed.it/patti.html
Ti ringrazio anticipatamente
73 de Alfio Bonanno IT9EJW
 
QSL CARD by IT9EJW
Tipolitografia Bonanno & C. snc
Via della Regione, 20 - 95028 Valverde (CT) - ITALY
Tel. +39 095 524187 Fax +39 095 7210294
Web-page: http://www.printed.it
E-Mail: it9ejw@printed.it
 
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11)
POVERI ELEFANTI:
anche per loro il Codice della strada!
 
 
 
Un addestratore ammira i catarifrangenti del suo elefante a Nuova Delhi. Una legge ha introdotto questa settimana l'obbligo dei catarifrangenti per migliorare la visibilità notturna e dissuadere i guidatori dal tamponare le dozzine di "jumbo" al lavoro. A presto la patente a punti anche ai conduttori di elefanti! 
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12)
SOTA "Summit on the air"
Ciao Ragazzi,
 
nell'augurare buone ferie a tutti, ecco le ultime novità che troverete sul sito:
 
English Pages :
 
Nuova pagina destinata ai navigatori stranieri con il manuale SOTA ITALIA in Inglese, ringraziamo Giuseppe IW4EEL e famiglia che si è prodigato per la traduzione del "nostro manuale". Questa novità giunge quanto mai propizia visto le difficolta economiche che hanno portato alla chiusura e trasferimento del sito Inglese del SOTA. Radioavventura rimane quindi in Europa uno dei siti di riferimento, dato confermato dalle visite in costante aumento anche da fuori Alpe. Grazie !!

Diploma SOTA Italia ( watt x miglio):
 
Dopo il bellissimo risultato di Roberto IK0BDO ( 500 milliwatt in VHF! ) , è ora la "Santucci Family" di I0SKK a guidare la classifica, Alessandro è stato premiato dalle attivazioni HF fatte con 1 watt che hanno fatto punteggio nelle 9 spedizioni effettuate sino ad ora.
Quindi essendoci in programma le attivazioni di Agosto, il Contest QRP Leonessa d'Italia a fine Settembre e considerando che qualche cima invernale ci aspetta........il regolamento del Diploma si conferma quanto mai il più sportivo ed innovativo, perchè tutti possono gareggiare traendo vantaggio dall'uso tattico del QRP, non occorre avere una mega stazione.
 
Nuova sezione Video:
 
Ecco per Voi nuovo spazio WEB destinato ai Video Radioamatoriali, seguite le istruzioni e state leggeri con le riprese !
Troverete già 3 filmati realizzati con una macchina fotografica in occasione del SOTA 2001 sul Pizzo Arera, si ringraziano gli attivatori e la Sez. ARI di Bergamo, che partecipò in gran numero.
 
Prossime Attivazioni:
 
Terremo aggiornate le news compatibilmente con il periodo estivo, che speriamo sia ricco di bei momenti per tutti !
I soliti scatenati stanno già preparando lo zaino, collegateli ! 
Buona Estate a tutti gli attivatori.
 
73' de ik2nbu Arnaldo Bollani
 
www.radioavventura.it 
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13)
GEMINGA: la stella che non c'é
 
  
Immagine di Geminga ottenuta
dall'osservatorio XMM-Newton.
La freccia indica la direzione del
moto proprio
 
SCIENZE
Il lavoro di ricerca dell'osservatorio spaziale Newton dell'Esa Le code di Geminga, la stella che non c'era
La scoperta dei due astronomi che trent'anni fa battezzarono l'astro con una espressione milanese
 
Geminga, la stella dei misteri, continua a soprendere: ora si è scoperto che ha addirittura due code. E intanto sfugge nel cosmo a velocità supersonica. A trovare la singolarissima caratteristica sono stati i protagonisti di sempre, i due astronomi Giovanni Fabrizio Bignami e Patrizia Caraveo che hanno legato la loro storia a quella dell'enigmatico astro. La vicenda è davvero curiosa. Negli anni Settanta i due scienziati dell'Istituto di fisica cosmica del Cnr di Milano studiando il cielo con il satellite europeo Cos-B coglievano nella costellazione dei Gemelli un flusso di raggi gamma. Da dove zampillassero, però, non si riusciva a capire perché i telescopi non vedevano nulla. Per questa ragione la battezzavano con l'acronimo Geminga nato dalla fusione di Gemelli e gamma. Da leggere, però, in milanese «gheminga» che significa «non c'è». 
 
LA STELLA CHE NON C'E' -
Così accadde che nel mondo astronomico Geminga diventasse famosa come «la stella che non c'è». Da allora hanno continuato a
studiarla e altri astronomi si unirono alla difficile caccia. Finchè venne osservata e indagata in profondità con vari satelliti, telescopi terrestri e anche con il potentissimo telescopio spaziale Hubble. E ogni volta si aggiungeva un tassello. Prima si è visto che oltre ai raggi gamma lanciava pure raggi X e qualche anno fa si è pensato che intorno avesse addirittura dei pianeti. A quel punto l'identikit sembrava fosse completo e invece ora Patrizia Caraveo e Giovanni Fabrizio Bignami (che ora dirige un centro di ricerca astronomica in Francia) hanno puntato contro l'astro il nuovo e potentissimo osservatorio spaziale Newton dell'Esa (a cui ha collaborato l'Asi italiana) capace di raccogliere i raggi X emessi dall'astro. 
 
DUE CODE LUNGHE MIGLIAIA DI CHILOMETRI -
Ed ecco una nuova sorpresa: due code arcuate lunghe milioni di chilometri. Il risultato è stato presentato in Australia al congresso dell'Unione astronomica internazionale e diffuso dalla rivista americana Science. «E' uno strascico spettacolare e le due code che lanciano raggi X — spiega il professor Bignami — sono il frutto dell'onda d'urto generata dalla sua corsa nel cielo alla velocità supersonica». «Alcuna sorgente di raggi X ha mai mostrato nulla di simile — aggiunge Patrizia Caraveo —. Geminga formata dallo scoppio di una supernova è diventato una stella a neutroni e il suo piccolo diametro di appena una ventina di chilometri contiene in un maniera straordinariamente concentrata una massa come quella del nostro Sole». Oggi Geminga è una delle più  importanti fonti celesti di raggi gamma i quali segnalano una condizione estrema della materia. Ma è difficile credere che dopo trent'anni di sorprese l'enigmatico astro entri nella normalità e non faccia più parlare di sè. «Noi continueremo ad inseguirlo. Non si sa mai» assicurano i due astronomi milanesi.  
 
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14)
DISTURBATE LE HF
dalle trasmissioni a banda larga
attraverso le linee elettriche
 
Si riparla ancora, ma in modo più circostanziato, dei    disturbi arrecati alla ricezione delle onde corte a causa della    trasmissione digitale a banda larga sulle comuni linee elettriche.   Negli USA il problema sta diventando particolarmente sentito dai    radioamatori e persino dalla US Navy! -
 
Si sta evidenziando una questione drammatica per le trasmissioni in Onde Corte a causa dell' l'introduzione del PLT (trasmissione a banda    larga tramite le linee elettriche). In un simposio dell'ARRL che verteva sulla questione, tutti si sono dichiarati fortemente contrari, come, é augurabile dovremmo esserlo anche noi italiani.
Gli studi fatti in diversi paesi, hanno dimostrato al  di là di ogni dubbio, che le PLT innalzano la soglia di rumore  su 80 e 40m (per nominare le bande più influenzate) ad un livello    maggiore di 60dB che corrisponderebbe a un S9+12db su un ricevitore    calibrato e che usa un dipolo. Per questa ragione, il Giappone ha già messo al bando l'introduzione    del PLT. GRAZIE Giappone!
 
Ci sono studi in corso sia negli USA che in vari paesi Europei, così    sarebbe opportuno che le nostre Associazioni seguano con sollecitudine cosa rivelano questi studi    per evitare serie sorprese e comunque richiedere al Ministero delle Comunicazioni edeguate garanzie in proposito.
 
Questa é una questione vitale per il futuro delle comunicazioni HF    Non lasciamo che si creino precedenti difficili poi da modificare.
  
Sull'altra faccia della moneta però, si trova quanto segue abbastanza  divertente    Gli stessi studi hanno dimostrato che le trasmissioni dei radioamatori    inducono sulla rete elettrica un segnale sufficiente da interrompere    considerevolmente il flusso digitale!  Quando la portante é attivata, il sistema deve rinegoziare il protocollo    il quale lo rallenta per diversi secondi. Quando la portante viene  tolta, avviene esattamente la stessa cosa.  Immagino che questo fatto potrebbe darci qualche piccola soddisfazione
al pensiero che gli utenti inizierebbero a strillare verso i loro ISP,  per il servizio scadente!
 
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15)
 
de Alex IK8YFU (Presidente Sez.ARI Pizzo Calabro)
 
DIPLOMA ITALIA ARGENTINA
Il Diploma é organizzato congiuntamente dalla Sezione ARI di Pizzo Calabro e dal Radio Club Mar del Plata (Argentina) Con il patrocinio del Comitato Regionale ARI Calabria
 
       

Motivazione: rafforzare i legami di amicizia tra la Calabria e l'Argentina, terra dove molti Calabresi sono emigrati
 
Durata: il Diploma dura otto giorni: dal 7 AL 14 SETTEMBRE 2003
 
Obbiettivo: Collegare quante più stazioni Calabresi e Argentine
 
Partecipanti: stazioni di qualsiasi country
 
Modi: SSB, CW,SSTV,PSK31  e qualsiasi altro modo (non tramite ripetitori)
 
Bande: tutte le bande Radioamatoriali
 
Punteggi:
 
10 Punti  Collegamento con le stazioni Speciali IR8V e LU2DT
 
5 Punti Collegamento con stazioni Argentine del Radio Club Mar del Plata
 
5 punti Collegamento con stazioni delle Sezioni ARI Calabresi
 
1 punto Collegamento con Stazioni Italiane
 
La stessa stazione puo' essere ricollegata ma con variazione di modo, banda o data.
 
Per ottenere il Diploma occorrono  15 punti
 
Le stazioni valide per il diploma si qualificheranno dichiarando i punti di validità.
 
Il diploma sarà inviato a chi spedira' il LOG dei Collegamenti unitamente a 5 Euro a:
 
                                                                    Award Manager
                                                             DIPLOMA Italia-Argentina
                                                                   Sezione ARI Pizzo
                                                                    Casella Postale 57
                                                             89024 Polistena (RC) Italy.
                                                                    
 
Il ricavato sara' interamente devoluto in beneficenza. Copia del Versamento sarà pubblicata su Radio Rivista.
 
Con qualsiasi punteggio si entra nella classifica che sarà pubblicata (RR Packet ecc.) vi sarà anche una classifica a parte dedicata alle stazioni Calabre.
 
 Un socio della Sezione ARI di Pizzo LU9DA alias IK8VSP  è presidente del Radio Club Mar del Plata, è quindi garantita la partecipazione da oltreoceano!
 
Si richiede la diffusione, in particolare a tutte le sezioni ARI della Calabria del presente regolamento affinche la partecipazione sia consistente.
 
Un ringraziamento a tutti coloro che vorranno collaborare.
 
 
Il C.D. della Sezione ARI di Pizzo
 
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.16)
 
     CORREI O CANNIBALI ?
La verità comincia a farsi luce
ecco cosa succede quando si prendono lucciole per lanterne da
parte di persone che parlano per sentito dire, quello che serve però
é una informazione ufficiale e attendibile (che non c'é stata) sui fatti
Tre interessanti contributi che finalmente fanno luce sulla vicenda
In questi giorni ho letto degli interventi di i6vdb nonche' Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo che ha partecipato, come ho partecipato io etanti altri delegati all'Assemblea Generale tenutasi a Milano nel corrente mese di luglio.
 
In verita', non volevo fare nessun tipo di commento in quanto mi ero ripromesso di non sollecitare altre polemiche in quanto gia' ce ne sono moltissime in atto e solo il tempo dira' quale sono le ragioni e i risultati di quanto sta accadendo.
 
Leggendo pero' l'irruenza e in particolare la male informazione di quanto scritto non ho potuto fare a meno di intervenire e consigliare i6vdb che prima di scrivere quello che ha scritto, prima di cercare di mettere in imbarazzo iv3fsg Elvira Simoncini Consigliere Nazionale ARI, dovrebbe avere perlomeno il buon gusto (non la cavalleria) di sentire integralmente le varie fonti prima di essere cosi' imprudente di esprimere concetti e pareri cosi' forti e basati solo sulle sue sensazioni e  risultati di informazioni parziali e certamente, secondo me, non veritiere.
 
Nella riunione di Milano sono stati riferiti fatti gravissimi, comprovati da testimonianze e verifiche, ma questo stranamente, non ha turbato minimamente il Di Bernardo il quale non ne fa cenno alcuno. Questo sicuramente non si addice ad un radioamatore che invece deve mettere in atto comportamenti secondo un codice, un decalogo ben preciso.
 
A me non e' stato domandato nulla, ed io sono stato sempre presente durante i Consigli Direttivi, ma non e' stato domandato nulla neanche alla Simoncini di quanto sta accadendo per cui quello che scrive i6vdb e' solo l'espressione di qualche cosa che lo turba ma basato solo su fatti descritti in modo unilaterale.
 
Quando si ha il coraggio di esprimere pareri bisognerebbe essere informati e non ascoltare solo una campana...
 
Il  vdb  non  conosce  affatto  quanto  ripetutamente accaduto in Consiglio poiche'  non  era  presente  e  a Milano ha assistito ad un film diverso da quanto e' la verita' e la chiarezza.
 
Per questo, spero che per rendersi conto di quanto veramente accade, e' accaduto e accadra' nel tempo, cerchi fonti certe e non di parte o perlomeno le confronti.
 
Voglio ricordare che il Di Bernardo era presente anche a Pordenone e in quel Convegno ha visto chiaramente quello che e' accaduto e ha ascoltato anche quello che io ho detto con molta chiarezza, in modo circostanziato con una mia relazione precisa ma poi non ho visto nessuno scritto in proposito.Anche in quella circostanza non ho avuto il piacere di poter parlare con il rappresentante dell'Abruzzo e chiarirgli alcuni concetti e fatti che sicuramente gli sfuggono.
 
Nelle sue esternazioni, poi in parte ritrattate, sicuramente vuol levare qualche sassolino dalle scarpe, vuol difendere qualche posizione che noi conosciamo bene contro chi ritiene sia in minoranza e addirittura non nella verita'.
 
Io invece sono convinto che tutto quello che abbiamo fatto sia solo frutto di un grande rispetto per i Soci i quali ci hanno dato un mandato; era molto piu'semplice e conveniente mettersi in disparte e lasciare che le cose scorressero come sono andate avanti per anni...
 
Distintamente
I0SNY - Nicola SANNA
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Da: "Ampelio" <is0agy@iol.it>
 
 FATTI DI CUI NON SI PARLA
 
  Dopo la partecipazione come delegato dal Comitato Sardegna all'Assemblea Generale dell'ARI mi sento il dovere   di divulgare a tutti i SOCI della Sardegna ed a tutti i SOCI dell'ARI  l'andamento dell'Assmblea,  dopo aver letto le Mail della Nuova_ARI e le affermazioni girate nei vari forum ad opera di i6vdb che si diceva amareggiato per un avvenimento che ha riguardato Ambrosi  e lo riporta in maniera errata e faziosa, come se la colpa fosse stata della Simoncini che invece non ha mai denunciato nessuno ( infatti, la denuncia è partita dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia), mi sono chiesto perchè un delegato di C.R. non menziona gli altri fatti gravi emersi nell'A.G., fatti che avrebbero dovuto amareggiarlo ancora di più, forse perchè spera che non parlandone si possono risolvere da soli o diminuire di gravità?
  
  Per coloro che desiderano essere informati ecco un breve riassunto dei lavori dell'Assemblea.
  
  Apertura dei lavori ore 09,30 circa, verifica delle presenze dei delegati dei C.R. che riasultano tutti presenti, meno C.R. Lazio e Molise.
    1.. Nomina Presidente Assemblea. Vengono avanzate due proposte: 1 ORTONA - 2 TALIANI la maggioranza nomina ORTONA, per TALIANI votano Campania, Emilia/Romagna, Marche, Piemonte/V. Aosta, Toscana, Trentino/A. Adige, Umbria.   Qualcuno voleva dare un segnale con la NOMINA di TALIANI, ma questo non viene recepito dalla maggioranza ( vedi C.R. Lombardia).
    2.. Relazione Morale del Presidente: la solita musica di tutti gli anni in aggiunta una parte contro la Simoncini che non si capisce, la relazione morale era per l'anno 2002 e il nuovo direttivo con Simoncini e Sanna si è insediato solo a Ottobre !! Sembrava una relazione del 2003 anno in corso. Ma nel 2002 (quando la Simoncini non c'era) cosa hanno fatto?
    3.. La Simoncini ancora una volta fa presente che quanto detto non rappresenta la verità, ma è solo una interpretazione personale di Ortona e chiede che in contemporanea alla Pubblicazione della Relazione del Presidente, venga pubblicata una memoria per meglio chiarire la sua posizione, ma il presidente dice che se ne dovrà parlare nel CD e eventualmente autorizzare ( anche questo dimostra che la gestione è solo interna, fra i soliti che sicuramente non autorizzeranno detta pubblicazione o chissà dopo quanto tempo).
    4.. Replica alla relazione di Ortona, da parte del Presidente C.R. Puglia Candia che comunica e consegna da parte dei familiari di Federico La Pesa la donazione della Registrazione del Logo ARI e la chiusura del contenzioso ARI- La Pesa. Poi si scaglia conto la Nuova_ARI che con E-Mail e Packet invia informazioni allo scopo di screditare il C.D. Poi parlando della lettera inviata da Ortona al Ministro dice che l'approva in pieno. 
    5.. Prendono la parola altri C.R. tutti concordi con il Presidente.
    6.. Prende la parola il presidente del C.R. Campania, Gianni Grassini, che comunica d'aver effettuato un controllo contabile trovando diverse irregolarità sia di carattere contabile che amministrativo, controllo che avrebbe preferito non aver fatto poichè le irregolarità emerse sono gravi e pesanti  (ricevute su dei pezzettini di carta senza nessuna indicazione di chi l'ha rilasciata (tipo Euro 150,00 Caffè ) o ancora ( pulizie locali Euro 5.000,00 circa ) ecc. Sembra che nessun controllo venga effettuato sulle spese, infatti non si sa bene chi le autorizza.
    7.. Replica Assennato (Sicilia) in difesa dell'operato della segreteria, anche lui dice di aver effettuato un controllo, ma afferma che si tratta di piccole irregolarità veniali e dichiara che noi siamo Radioamatori e non Contabili. ( Sembra da quanto dice, che l'ARI  è superiore al rispetto delle normali leggi, insomma l'evasione in ARI sembra sia approvata da quasi tutti come una cosa normale). Ortona dice che è vero, ma in fondo l'evasione serve a far risparmiare.
    8.. Il delegato Abruzzo Di Camillo denuncia che ancora una volta questo CD non ha nessuna Progettualità. Stessa accusa anche da parte di altri CR.
    9.. Il delegato dell'Emilia Romagna a questo punto CHIEDE LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE e paventa UN COMMISSARIAMENTO, molti fanno orecchie da mercante come se non fosse successo niente, replicando che i panni sporchi si lavano in casa, sicuramente non credono che ciò possa avvenire mai, poichè fanno leva sull'affezione degli OM all'ARI.
    10.. Simoncini solleva il problema che i Sindaci non si sono riuniti per la verifica e la relazione finale. Replicano i Sindaci Faraone e Marchesini i quali affermano che il collegio Sindacale non è tenuto alla verifiche delle pezze giustificative nella contabilità, e non hanno effettuato detta verifica, ma solo che è tutto regolare l'andamento della gestione del CDN. Anzi, affermano che loro non sono dei revisori e così scopriamo all'improvviso che i conti non li verifica nessuno e le spese non hanno bisogno di approvazione da parte di nessuno.
    11.. Pregliasco comunica che non ha avvallato la relazione dei Sindaci perchè nel 2002 era Segretario e quindi essendo il controllato controllore giustamente era lecito essere escluso da detta relazione. Ma allora perchè c'è scritto sulla relazione approvazione "all'unanimità" non dovrebbe esserci scritto "a maggioranza"? Comunica poi, che il programma su CD della Gestione delle Sezioni è pronto e così si può  uniformare con quello Centrale( speriamo che le Sezioni siano più attente ai bigliettini senza ricevuta).
    12.. Bilancio Consuntivo e Preventivo approvati ( tutti hanno fatto presente che i bilanci non si possono discutere a Luglio, e di rispettare le date del Regolamento e dello Statuto, il Presidente risponde che per il prossimo anno saranno rispettate le date (ogni anno lo promette, ma poi non rispetta gl'impegni presi ).
    13.. Il bilancio Preventivo viene approvato solo perchè il presidente del CRL, che aveva già dichiarato che aveva avuto il mandato per votare contro, per fare "una cortesia" al CDN esce dall'aula per non votare, altri che volevano astenersi vengono invitati ad uscire per non pesare sul quorum.
    14.. Altro punto all'ordine del giorno: Andamento Economico dell'EDIRADIO ?????( non se ne è parlato? saltato detto punto dell'ordine del Giorno, ma allora perchè l'hanno inserito)?
    15.. Modifiche ad alcuni regolamenti Regionali: tutto nella norma.
    16.. Modifica dello Statuto ARI sull'Art 3 per inserire le RE( variazione rimandata alla prossima Assemblea in modo da trovare la modifica appropriata senza stravolgere tutto lo Statuto).
    17.. Modifica Statuto ART 27 Rimandato, ma si è modificato il Regolamento d'Attuazione ART 20.1 con la voce "sarà il primo dei non eletti". (Cosa strana, nessuno dei presenti aveva lo Statuto aggiornato con l'ultimo cambiamento approvato dopo il referendum. Ma invece di perdere tempo nei fatti di cui si parla, Ortona non poteva farlo stampare e dare ai CR e Sezioni visto che la modifica risale al 2001?)
    18.. Proposta del cambiamento della Sede Centrale: argomento rimandato alla prossima assemblea, in quanto essendo già pomeriggio e molte delegazioni avevano lasciato l'assemblea,  dato il caldo ed il clima non era certo il momento adatto.
    19.. Sono le ore 17.30 Candia C.R. Puglia chieda la verifica dei Poteri ed esse sussistono pertanto si va avanti con le ultime stanche battute. 
     20  Dopo qualche discussione l'Assemblea chiude i lavori.                                                                                                                                                                                                                             Questi sono gli appunti presi durante l'Assemblea, 
 
73 da IS0AGY Ampelio Melini Presidente Sezione ARI di Quartu Sant'Elena Delegato C.R.S. 
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Da: "Franz" <i3ffe@quipo.it>
 
SONO STUFO DEI PORTAVOCE
 
Con tutto il rispetto naturalmente per quelli che lo fanno per mestiere e per tutti quelli che lo fanno non per mestiere. E' da parecchio tempo che sull'ARI si parla, a proposito, a sproposito, con toni pacati, con toni accesi. Si può capire benissimo la passione che anima tutti quelli interessati a migliorare la nostra associazione. Mi vanno benissimo tutti, gli iscritti, i non iscritti, i grassi, i magri, i vecchi, i newcomer, quelli che la pensano in una maniera e quelli che la pensano esattamente nella maniera contraria.
Tutto questo va benissimo.
Finchè si discute ampiamente su un argomento, va tutto bene, la discussione è il sale della vita.
In questo gran daffare nel parlare e nello scrivere sull'argomento medesimo, ci sono però dei personaggi che, a mio modestissimo parere, certamente in buona fede, credendo di portare acqua al mulino della discussione, fanno i "portavoce" non so se per per diletto, per investitura divina, per professione.
Il tale dice che quel tal consigliere o quella tale consigliera hanno detto così, mannò riprende un altro portavoce, non è vero quello che ha detto il portavoce precedente, le cose sono andate in ben altro modo. E così via. Ma fin qui posso anche stendere un velo di simpatia, posso anche pensare che i portavoce che parlano sono certissimamente mossi da buone intenzioni, nel senso che sapendo loro qualche cosa, non vedono l'ora di ritrasmetterla a noi che certe volte ci troviamo come gli asini in mezzo ai suoni.
Quello che non riesco assolutamente a comprendere è il comportamento dei diretti interessati.
I diretti interessati, che fanno? Che dicono? Come la pensano?
Posso leggere qualche editoriale su RR, li leggiamo tutti, ma tutti gli altri componenti, perchè permettono che altri parlino al posto loro, che altri spaccino sentenze al posto loro, che altri chiariscano i propri  illuminati pensieri al posto loro, che altri dicano quello che hanno visto ed ascoltato al posto loro?
Secondo me così la verità non verrà mai a galla, i fatti di casa nostra non si sapranno mai. Vivremo in un chiacchericcio continuo che non appartiene alla STORIA ma ad altre situazioni che non ci interessano.
Io suggerirei timidamente ai "portavoce" di farsi per un momento da parte ed invito tutti i diretti interessati, parlo di TUTTI i componenti lo staff dirigenziale dell'ARI di venire fuori allo scoperto, di dire le loro opinioni, di esprimere i loro punti di vista, di controbattere le illazioni che fluttuano nella nostra coscienza collettiva di bravi ragazzi un pò confusi.
Son arcistufo di leggere XXXX ha detto,oppure YYYY ha fatto, oppure ZZZZ si è comportato così, JJJJ è persona splendida, HHHH non conosce certi regolamenti, o il contrario di tutto.
Che per favore vengano fuori XXXX, YYYY, ZZZZ, JJJJ e che ci raccontino direttamente loro, che si espongano ad un civile confronto, perchè noi tutti OM siamo civili, su questo non c'è nessun dubbio.
E che tutti i portavoce, sebbene animati da spirito di servizio, per favore! lascino il campo ai diretti interessati.
Se poi i diretti interessati non avranno, come dire, la stoffa di esporre personalmente le loro idee in un civile confronto, allora potremo trarre le nostre considerazioni.
Prima no.
Parecchi saluti da Franz I3FFE IQRP#4.
P.S. Alle prossime votazioni io non voterò mai quelle persone che hanno sempre delegato qualcun altro (il portavoce) a parlare al proprio posto. Tanto per capirci.
 
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A proposito delle "personali interpretazioni" di I6VBD, che lo portano a vedere lucciole per lanterne, I0SNY Nicola Sanna ha ragione, come ha ragione IS0AGY Ampelio Mellini, infatti, a conferma di ciò il Segretario Regionale ARI Abruzzese, che evidentemente è convinto di suscitare l'interesse di tutti i radioamatori e quindi di essere al centro dell'attenzione, dopo aver letto il fondo pubblicato sul numero 88 del Radiogiornale, dal titolo "CORREI O CANNIBALI" ha deciso, bontà sua, che l'articolo in questione lo riguardasse personalmente, lanciandosi perciò in un vorticoso crescendo di messaggi sul Web, di accusa al Radiogiornale. Purtroppo per I6VBD  l'articolo in questione non solo non lo riguardava e non lo aveva minimamente nominato e quindi considerato, ma l'alternativa tra CORREO O CANNIBALE si riferiva chiaramente ed evidentemente solo a IV3FSG Elvira Simoncini, (chiamata in causa non perché avesse fatto qualcosa, ma evidentemente solo perché questa é una abitudine di alcuni) che essendo membro del CDN, venuta a conoscenza dei noti fatti, se fosse stata zitta, avrebbe corso il rischio di un'accusa per correità, viceversa è stata tacciata di cannibalismo da alcuni, poco conoscitori del Codice, che non conoscevano l'andamento dei fatti, o lo avevano stravolto e  che evidentemente preferivano stendere un velo pietoso sui gravi episodi e non soltanto su quello della direzione di RR.  Del tutto inutile per una rettifica delle accuse di i6vbd, è stata una mia particolareggiata spiegazione che gli ho inviato, ma che, con una notevole caduta di stile, non ha avuto risposta, confermando anche in questo le considerazioni per nulla lusinghiere di Nicola Sanna.

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17)
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Euro 400

Maggiori info IK5BYQ Giorgio
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INFORMAZIONI
 
ATTENZIONE agli allegati!
Per evitare spiacevoli sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero arrivare messaggi del genere non apriteli e cancellateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO CONTENERE PERICOLOSI VIRUS!
 
Il Radiogiornale
viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori che operano su
Internet. Tutti possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo
liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili
polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite
Internet, facendo pervenire i propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
indirizzo E-Mail, possono usufruire della nostra vasta Mailing List, che
comprende tutti i radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica,
inviandoci il testo (SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI) da spedire, che
provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato.
Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o
messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente
sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni
e qualsiasi coinvolgimento in merito.
 
A causa di possibili, anche se non volute, veicolazioni
di virus, si raccomanda di inviare i testi NON COME
ALLEGATI, ma come messaggi normalI txt
da NON DOVER APRIRE.
 
   LE EDICOLE TELEMATICHE
Radiogiornale on-line
 
Chi desidera ricevere il Radiogiornale deve inviare richiesta a
 paolo.mattioli@tin.it  specificando nominativo - nome e cognome, E-mail.
 
Potete richiedere anche i numeri arretrati a paolo.mattioli@tin.it
 
oppure, se sono molti, rivolgendovi via Internet all'Edicola Telematica
                              "RADIOGIORNALE ON-LINE"
dove potete sfogliare e prelevare i vari numeri del periodico
sul sito
http://www.iz7auh.com/radiogiornale
 il sito dedicato interamente al Radiogiornale è sempre bello e aggiornato, potete visitarlo a: www.iz7auh.com/radiogiornale sono a disposizione di tutti alcuni pacchetti dei giornali arretrati, in file ZIP, i quali sono scaricabili tranquillamente.
Cordiali 73de IZ7AUH Francesco Giacoia
iz7auh@libero.it
 
INOLTRE, sul sito www.iw0urg.it della Sezione ARI di Quartu S. Elena, si può vedere, sfogliare, leggere e prelevare in formato compresso il Radiogiornale on line, con tutti i numeri arretrati.
 
Altra Edicola telematica RADIOGIORNALE ON-LINE Nel sito http://www.is0grb.it sono disponibili tutti i numeri del Radiogiornale in versione HTML con un motore che aggiorna le pagine in automatico.
 
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>
 
NUOVA EDICOLA DEL RADIOGIORNALE
Il Radiogiornale e' prelevabile, singolarmente in html o compattato a 10 numeri per volta anche sul sito http://www.ik6sbe.it.
 
Alla edicola telematica "PIANETA RADIO" www.pianetaradio.it  e-mail: pianetaradio@pianetaradio.it
si può sfogliare e prelevare il Radiogiornale, oltre a tanti altri utili servizi disponibili in linea per i Radioamatori.
 
Sul sito www.ContattiRadio.it è possibile:
            a.. Consultare il RADIOGIORNALE ed iscriversi alla mailing list
            b.. Inserire ANNUNCI di COMPRAVENDITA con FOTOGRAFIA
            c.. Inserire i vostri ARTICOLI con IMMAGINI, FOTOGRAFIE e DISEGNI
            d.. Segnalare LINK e fare pubblicità al proprio SITO
            e.. Aderire al circuito RADIOAMATORIALE ITALIANO di SCAMBIO BANNER
            f.. Forum liberi di discussione e ...tutto cio' che ci vorrete suggerire !!!
  ContattiRadio è: SERVIZI E LIBERO SPAZIO PER I RADIOAMATORI ITALIANI
  tutto il materiale è SUBITO... ON LINE
 
Altri siti Internet col Radiogiornale andando
 su Virgilio e digitando cerca Paolo Mattioli
 
IL RADIOGIORNALE ANCHE IN PACKET
 
Sul PBBS I0TVL-8 di Roma, nella directory C:\GIORNALE Sono disponibili tutte le copie del Radiogiornale
in formato testo, compresso in zip.
Il PBBS I0TVL di Roma è raggiungibile anche tramite il nodo di rete IR0RMN
Il nodo IR0RMN è connesso alla rete Itanet con le frequenze 432.800 , 437.850 e 435.550 (porte forward a 9600 baud).
Il BBS I0TVL-8 è invece connettibile dagli utenti sulle frequenze 144.850 (1200 baud) e 432.400 (9600 baud).
 
Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile, sempre in Packet, sul BBS di Milano IK2ANE-8  a 430.800 MHz e 437.650 MHz raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet IR1AF e IK2NHL.
 
Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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Nell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete wireless.

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Il Radiogiornale viene immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da IZ3CNM.
 
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RICORDATE DI VUOTARE SEMPRE LA VOSTRA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO TUTTE LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE' SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA DIRETTA A VOI,
COMPRESO IL RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO GESTORE.
 
SE AVETE QUALCHE AMICO CHE NON RICEVE IL RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E NOMINATIVO.
 
COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA
INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE
SENZA FINE DI LUCRO !
 
Il Radiogiornale
é ideato e diretto da:
Paolo Mattioli I0PMW
 
Copyright © 2001 Radiogiornale
 
Redazione: Viale Leonardo da Vinci, 114  00145 Roma
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